DOMENICA DI PASQUA - RISURREZIONE DEL SIGNORE (bianco) 1 APRILE 2018 MESSA DEL GIORNO
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Q
uesto è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo». Per un cristiano, non vi è giorno più bello della Pasqua! Infatti, è la risurrezione di Gesù dai morti a gettare una luce completamente nuova sul nostro futuro, sul significato della storia, così come della vita. Il cristianesimo non professa una salvezza semplicemente immateriale, bensì la risurrezione della carne. Il nostro futuro, allora, è pieno d’immortalità perché è già iniziato in qualche modo con la risurrezione di Gesù dai morti. Questo significa che dobbiamo dare peso al nostro presente, al nostro corpo, alle nostre relazioni, a tutto quello che siamo e che facciamo: perché con Cristo risorto nulla è più come prima. La forza della speranza cristiana è la Pasqua stessa. Il Risorto è la novità assoluta di Dio nella storia: perché i sepolcri sono stati aperti, ribaltati, superati. L’Eucaristia che celebriamo nella solennità di Pasqua è carica di speranza, di fiducia, di gioia, di amore: perché uniti a Cristo, nascosti con lui in Dio, viviamo in modo nuovo e ci proiettiamo fin da ora alla relazione di amore con il Padre.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Sono risorto, e sono sempre con te; tu hai posto su di me la tua mano, è stupenda per me la tua saggezza. Alleluia. Oppure: Il Signore è davvero risorto. Alleluia. A lui gloria e potenza nei secoli eterni. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, l’acqua con la quale saremo aspersi ravvivi in tutti noi i doni scaturiti dalla Pasqua del Signore, doni che abbiamo ricevuto con il Battesimo, e ricordi alla Chiesa che nulla è più come prima. Il sacerdote prende l’aspersorio e asperge se stesso e i ministri, poi il clero e il popolo, passando, se lo ritiene opportuno, attraverso la navata della chiesa. Intanto si segue un canto adatto o un ritornello; per esempio:
Rit. Ecco l’acqua, che sgorga dal tempio santo di Dio, alleluia; e a quanti giungerà quest’acqua porterà salvezza, ed essi canteranno: alleluia, alleluia.
La destra del Signore si è alzata, la destra del Signore ha fatto meraviglie. Rit. Non morirò, resterò in vita e annunzierò le opere del Signore. Rit. Il sacerdote, tornato alla sede, al termine del canto, rivolto al popolo, dice a mani giunte:
Cel. Dio onnipotente ci purifichi dai peccati e per la celebrazione di questa Eucaristia ci renda degni di partecipare alla mensa del suo regno. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e
ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo Spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto. Egli è Dio e vive e regna con te... Ass. Amen
La prima lettura presenta il discorso di Pietro che delinea le tappe fondamentali della vita di Cristo dal battesimo nel Giordano alla risurrezione. La testimonianza di Pietro è una proclamazione vigorosa della signoria di Cristo, che si esprime mediante un giudizio di salvezza nella remissione dei peccati. La seconda lettura riprende l’esortazione di Paolo a vivere con coerenza la propria realtà di «risorti» ricorrendo a un parallelismo con gli elementi tipici della pasqua ebraica. Seguendo il rituale ebraico, l’Apostolo ordina di gettare via ogni fermento vecchio: tutto ciò che rappresenta il peccato ed è rovina della comunità. Il sacrificio di Cristo, Agnello pasquale, ha liberato l’uomo da ogni schiavitù. Il credente deve vivere per quello che è, da persona libera. Il Vangelo narra della tomba vuota, mostrando la difficoltà incontrata dai discepoli nei confronti della morte e risurrezione di Gesù. Maria di Màgdala, Pietro e Giovanni mostrano le diverse reazioni suscitate dall’evento.
PRIMA LETTURA
Seduti Dagli Atti degli Apostoli (10,34a.37-43)
In quei giorni, 34aPietro prese la parola e disse: 37«Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; 38 cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. 39E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, 40ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, 41non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. 42 E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. 43 A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 117)
Rit. Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». Rit. La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. Rit. La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo. Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,1-4) 1 Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; 2rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra. 3 Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SEQUENZA
in piedi
Alla vittima pasquale, s’innalzi oggi il sacrificio di lode. L’Agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre. Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa. «Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?». «La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Cristo, mia speranza, è risorto: precede i suoi in Galilea». Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.
CANTO AL VANGELO Alleluia, alleluia. Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore. Alleluia.
PREGHIERA DEI FEDELI
VANGELO Dal Vangelo secondo Giovanni
(20,1-9)
Ass. Gloria a te, o Signore Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». 3 Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e 7il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo 1
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
Cel. Carissimi, Cristo risorto dai morti per la potenza dello Spirito Santo, secondo il progetto del Padre, è la nostra unica speranza. In lui, infatti, trova compimento ogni nostro desiderio di vita piena, ogni attesa di pace, di giustizia, di amore. Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. CRISTO, NOSTRA PASQUA, ASCOLTACI! 1. Per la santa Chiesa. Perché, vivificata dal dono dello Spirito Santo, e illuminata da Gesù Cristo, risorto dai morti, risplenda nel mondo come volto bello e luminoso del suo Signore, preghiamo. 2. Per i governanti dei popoli. Perché, illuminati dalla grazia del Signore risorto e sostenuti dalla Provvidenza divina, promuovano con onestà e saggezza il bene comune, mantenendo al centro la dignità della persona umana, preghiamo. 3. Per le famiglie. Perché, nel tempo di Pasqua, riscoprano la bellezza della preghiera comune e i sentimenti della tenerezza, del perdono, dell’aiuto reciproco. Preghiamo. 4. Per i catecumeni. Perché il Signore conceda loro di agire sempre nella grazia del Vangelo e di crescere nella santità della vita, preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché la partecipazione al mistero della Pasqua ci renda gioiosi testimoni del Signore risorto e aperti alla missione e all’accoglienza del prossimo, preghiamo. Cel. Signore Gesù, tu che sei risorto dai morti per la potente azione dello Spirito Santo, intercedi per noi presso il Padre, fonte della vita, e accogli la preghiera di questa comunità che esulta per la tua Pasqua. Tu che vivi e regni con Dio Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Esultanti per la gioia pasquale ti offriamo, Signore, questo sacrificio, nel quale mirabilmente nasce e si edifica sempre la tua Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO Cristo agnello pasquale È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sem-
pre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo giorno nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. È lui il vero Agnello che ha tolto i peccati del mondo, è lui che morendo ha distrutto la morte e risorgendo ha ridato a noi la vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria. Nel Canone Romano si dicono il Communicantes, l’Hanc igitur e il Qui pridie propri. Nelle Preghiere eucaristiche II e III si fa il ricordo proprio.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme: Tutti: Padre nostro....
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace.
Benedizione della Famiglia a Pasqua In molte comunità, per antica tradizione, si è soliti consegnare l’acqua benedetta ai fedeli, al termine della celebrazione pasquale, per la benedizione della mensa durante il pranzo. Può presiedere il rito della benedizione il capofamiglia. Preghiamo tutti insieme: Benedetto sei tu, Signore del cielo e della terra, che nella grande luce della Pasqua manifesti la tua gloria e doni al mondo la speranza della vita nuova; guarda a noi, tuoi figli, radunati intorno alla mensa di famiglia: fa’ che accogliamo da te la vera pace, la salute del corpo e dello spirito e la sapienza del cuore, per amarci gli uni gli altri come Cristo ci ha amati. Egli ha vinto la morte, e vive e regna nei secoli dei secoli. Amen Uno dei genitori, eventualmente con un ramoscello d’olivo, porge l’acqua benedetta e ciascuno si fa il segno della croce.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gesù, il crocifisso è risorto, come aveva detto. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Proteggi sempre la tua Chiesa, Dio onnipotente, con l’inesauribile forza del tuo amore, perché, rinnovata dai sacramenti pasquali, giunga alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. In questo giorno di Pasqua, Dio onnipotente vi benedica e vi custodisca nella sua pace. Ass. Amen Cel. Dio, che nella Pasqua del suo Figlio, ha rinnovato l’umanità intera, vi renda partecipi della sua vita immortale. Ass. Amen Cel. Voi, che dopo i giorni della Passione, celebrate con gioia la risurrezione del Signore, possiate giungere alla grande festa della Pasqua eterna. Ass. Amen Cel. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimnaga sempre. Ass. Amen Cel. Andate e portate a tutti la gioia del Signore risorto. Alleluia, alleluia. Ass. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia
La risurrezione di Gesù La risurrezione di Gesù è il mistero decisivo della nostra fede. Infatti, come scrive san Paolo ai Corinzi, «se Cristo non è risorto, vuota è allora la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede» (1Cor 15,14). Perciò in questi giorni è importante rileggere le narrazioni della risurrezione di Cristo che troviamo nei quattro Vangeli e leggerle con il nostro cuore. Si tratta di racconti che, in modi diversi, presentano gli incontri dei discepoli con Gesù risorto, e ci permettono così di meditare su questo evento stupendo che ha trasformato la storia e dà senso all’esistenza di ogni uomo, di ognuno di noi. L’avvenimento della risurrezione rimane misterioso, non nel senso di meno reale, ma di nascosto, al di là della portata della nostra conoscenza: come una luce così abbagliante che non si può osservare con gli occhi, altrimenti li accecherebbe.
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a nostra Redazione augura a tutti i lettori una buona Pasqua. ALLELUIA, ALLELUIA, CRISTO È RISORTO!
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.