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SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - (bianco) 31 DICEMBRE 2017

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a grazia di Dio era sopra di lui». Il mistero dell’incarnazione si rivela e cresce ogni giorno nella stessa vita di Gesù, nella sua famiglia. Così, in questa prima domenica dopo Natale, mentre siamo ancora immersi nel clima gioioso della festa, la Chiesa ci invita a contemplare la Santa Famiglia di Nazareth. Il Vangelo presenta Maria e Giuseppe nel momento in cui, quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, si recano al tempio di Gerusalemme. Lo fanno in religiosa obbedienza alla Legge di Mosè, che prescrive di offrire al Signore il primogenito. Immaginiamo questa piccola famiglia, in mezzo a tanta gente, nei grandi cortili del tempio. Non risalta all’occhio, non si distingue… Eppure, non passa inosservata! Due anziani, Simeone e Anna, mossi dallo Spirito Santo, s’avvicinano e si mettono a lodare Dio per quel Bambino, nel quale riconoscono il Messia, luce delle genti e salvezza d’Israele (cf. Lc 2,22-38). È un momento semplice ma ricco di profezia: l’incontro tra due giovani sposi pieni di gioia e di fede per le grazie del Signore; e due anziani anch’essi pieni di gioia e di fede per l’azione dello Spirito. È Gesù che li fa incontrare. Gesù è colui che avvicina le generazioni: i giovani e gli anziani. Gesù è fonte di quell’amore che unisce le famiglie e le persone, vincendo ogni diffidenza, qualsiasi tipo d’isolamento e di lontananza.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

I pastori si avviarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe, e il Bambino deposto nella mangiatoia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l’amore di Dio Padre e la comunione dello Spirito Santo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «il Signore è fedele al suo patto». L’Eucaristia che celebriamo conferma l’amore di Dio per noi: confessiamo ogni nostra colpa e chiediamo il dono dell’unità per le nostre famiglie e comunità. (Breve pausa di silenzio) Tutti: Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e ommissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa. E supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen

Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà

Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima


dell’aurora del mondo, divenisse membro dell’umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, pietà e grazia, rendendo lode al tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. 2Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. 3 Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio 21,1

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 104)

Rit. Il Signore è fedele al suo patto La prima lettura riprende la storia di Abramo: Dio benedice attraverso questo capostipite tutta la sua discendenza. Nessuna garanzia umana poteva fondare la fede di Abramo. Egli era vecchio, come pure la moglie. Abramo continua a credere che dentro l’impotenza umana può operare la potenza vivificante di Dio che rimane fedele. Abramo diventerà non solo padre di Isacco, ma di una moltitudine immensa. La seconda lettura riporta la storia di fiducia e l’esperienza di abbandono di Abramo per esortare i cristiani a non avere paura di fronte alle persecuzioni. Altri credenti prima dei cristiani hanno affrontato prove e difficoltà anche maggiori, restando saldi e perseveranti nella propria fede. Così Abramo, che dietro la Voce divina abbandona la sua terra e si mette in cammino al lume delle stelle. Così Sara, che vede la sua carne fiorire nella maternità, in un’età ormai priva di speranza. E Abramo arriva, per fede, a sacrificare l’unico figlio. La fede è un segno grande di salvezza! Il Vangelo ci riporta a una scena molto bella e semplice dell’infanzia di Gesù: la presentazione al Tempio del Bambino. Giuseppe e Maria saranno mirabili per la disponibilità che il vecchio Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, e la profetessa Anna, avranno nei confronti della missione di Gesù. PRIMA LETTURA Seduti Dal libro dellla Gènesi (15,1-6; 21,1-3)

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». 2Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». 3Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». 4Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». 5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». 6Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia. 1

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. Rit. Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. Rit. Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca, voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. Rit. Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell’alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. Rit.

SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (11,8.11-12.17-19) Fratelli, 8per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava. 11 Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell’età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. 12Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare. 17Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, 18del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». 19Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio


CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio. Alleluia.

VANGELO Dal Vangelo secondo Luca [Forma breve 2,22.39-40] (2,22-40) Ass. Gloria a te, o Signore [22Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, (Maria e Giuseppe) portarono il bambino (Gesù) a Gerusalemme per presentarlo al Signore] - 23 come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» - 24e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore. 25 Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. 26Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, 27si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, 28anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: 29«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, 30perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, 31preparata da te davanti a tutti i popoli: 32luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo, Israele». 33 Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. 34Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, 35affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». 36C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il matrimonio, 37era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. 38Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione

di Gerusalemme. [39Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. 40Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui.] Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

SIMBOLO DEGLI APOSTOLI in piedi Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Signore chiama i suoi figli attorno all’unica mensa, segno dell’unità familiare. Lettore Acclamiamo con gioia: Ass. BENEDICI, SIGNORE, LE NOSTRE FAMIGLIE! 1. Per la Chiesa. Perché annunci il Vangelo di Gesù Cristo a tutti i popoli del mondo. Preghiamo. 2. Per la pace nel mondo. Perché in ogni parte della Terra, con l’aiuto del Signore e la buona volontà degli uomini, si ponga fine a qualsiasi forma di terrorismo e di violenza. Preghiamo. 3. Per i giovani. Perché il Signore faccia sorgere in mezzo a loro apostoli santi e generosi, pronti a testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo. Preghiamo. 4. Per le famiglie. Perché accolgano come segno di benedizione ogni bambino che viene all’esistenza, e circondino con affetto i malati e gli anziani bisognosi di cure e di assistenza. Preghiamo. 5. Per noi qui presenti. Perché, attraverso la proclamazione della Parola e il Pane spezzato, Dio visiti i nostri cuori e li apra alla gioia dell’incontro con lui, al ringraziamento, all’adorazione sincera, al perdono, alla riconciliazione fraterna. Preghiamo. Cel. O Padre della vita, grande è la tua misericordia: concedi alle nostre famiglie di cer-


carti sempre; e, sull’esempio di Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù, fa’ che restiamo uniti, fedeli alla tua legge, ai tuoi insegnamenti. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza, e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, fa’ che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DI NATALE I Cristo luce È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, perché conoscendo Dio visibilmente, per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.

Attualizzare la Parola Il messaggio che proviene dalla Santa Famiglia è anzitutto di fede: perché nella vita di Gesù, Maria e Giuseppe, Dio è veramente al centro. Quando genitori e figli respirano insieme questo clima di fede, possiedono un’energia che permette loro di affrontare prove anche difficili, come mostra l’esperienza della Santa Famiglia, ad esempio nell’evento drammatico della fuga in Egitto: una dura prova. La luce che questa famiglia irradia è luce di misericordia e di salvezza per il mondo intero, luce di verità per ogni uomo, per la famiglia umana e per le singole famiglie. Questa luce che viene dalla Santa Famiglia ci incoraggia ad offrire calore umano in quelle situazioni familiari in cui, per vari motivi, manca la pace, manca l’armonia, manca il perdono. La nostra concreta solidarietà non venga meno specialmente nei confronti delle famiglie che stanno vivendo situazioni più difficili per le malattie, la mancanza di lavoro, le discriminazioni, la necessità di emigrare… Affidiamo a Maria, Regina e madre della famiglia, tutte le famiglie del mondo, affinché possano vivere nella fede, nella concordia, nell’aiuto reciproco.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il nostro Dio è apparso sulla terra, e ha dimorato in mezzo a noi.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia, perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio

Preghiera alla Santa Famiglia Gesù, Maria e Giuseppe,in voi contempliamo lo splendore del vero amore, a voi, fiduciosi, ci affidiamo. Santa Famiglia di Nazaret, rendi anche le nostre famiglie luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole di Vangelo e piccole Chiese domestiche. Santa Famiglia di Nazaret, mai più ci siano nelle famiglie episodi di violenza, di chiusura e di divisione; che chiunque sia stato ferito o scandalizzato venga prontamente confortato e guarito. Santa Famiglia di Nazaret, fa’ che tutti ci rendiamo consapevoli del carattere sacro e inviolabile della famiglia, della sua bellezza nel progetto di Dio. Gesù, Maria e Giuseppe, ascoltateci e accogliete la nostra supplica. Amen (PAPA FRANCESCO).

La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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