SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - (bianco) 29 DICEMBRE 2019
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na città chiamata Nazaret». La grande storia della salvezza passa per i viottoli di questo sperduto villaggio che, ai tempi di Gesù, non aveva molto da offrire a pellegrini e turisti. Eppure, Dio è passato da quelle parti e ha condiviso il nascondimento di questa famiglia. Nazaret ci insegna che cosa è la famiglia, quale la sua comunione di amore, quale la sua semplice e austera bellezza, quale il suo carattere sacro e inviolabile. Essa ci insegna come sia dolce e insostituibile la sua pedagogia e come sia fondamentale e insuperabile la sua sociologia. Gesù, Giuseppe e Maria imparano a condividere sogni e speranze della gente di Nazaret e, ancor prima, le paure e i disagi di migranti e pellegrini che, oggi come allora, sono in cerca di un rifugio, di sicurezze. Per questa famiglia, però, un punto fermo fu la Scrittura e la fede nel Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe che libera i prigionieri e salva gli oppressi. L’Eucaristia che celebriamo ci dice come dev’essere una famiglia cristiana: piena di fede nella provvidenza divina, aperta all’accoglienza, sollecita nella carità e promotrice di comunione e di unità tra i suoi membri.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
I pastori si avviarono in fretta e trovarono Maria e Giuseppe, e il Bambino deposto nella mangiatoia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, «beato l’uomo che teme il Signore e cammina nelle sue vie». La luce del Natale è ancora in mezzo a noi: come una sola famiglia, chiediamo perdono al Signore per i nostri peccati. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Ass. Amen Cristo... Oppure
Cel. O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio, generato prima dell’aurora del mondo, divenisse membro dell’umana famiglia; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché i genitori si sentano partecipi della fecondità del tuo amore, e i figli crescano in sapienza, pietà e grazia, rendendo lode al tuo santo nome. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. Dalla fatica delle tue mani ti nutrirai, sarai felice e avrai ogni bene. Rit. La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa; i tuoi figli come virgulti d’ulivo intorno alla tua mensa. Rit. Ecco com’è benedetto l’uomo che teme il Signore. Ti benedica il Signore da Sion. Possa tu vedere il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita! Rit.
SECONDA LETTURA La prima lettura presenta i doveri verso i genitori secondo la legge di Mosè: onora tuo padre e tua madre. Il rispetto e l’amore per i genitori rientrano nel progetto di Dio. La seconda lettura indica i precetti generali della vita cristiana e quelli di morale familiare, affinché la pace di Cristo abiti nei cuori di tutti gli eletti e i santi. Il Vangelo racconta della fuga in Egitto e il ritorno nel paese d’Israele di Giuseppe e Maria con il piccolo Gesù. È segno che Dio è immerso pienamente nelle vicende della tragedia umana, colpita da avversità, ambizioni e gelosie. La famiglia di Nazaret è totalmente solidale con tutte le famiglie del mondo.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del Siràcide (3,2-6.12-14) 2 Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole. 3Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita. 4Chi onora sua madre è come chi accumula tesori. 5Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera. 6Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre. 12Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non contristarlo durante la sua vita. 13Sii indulgente, anche se perde il senno, e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore. 14L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata, otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 127)
Rit. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,12-21) 12 Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, 13 sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. 14Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. 15E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie! 16 La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. 17E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre. 18 Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. 19Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. 20Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. 21Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-15.19-23)
Ass. Gloria a te, o Signore I Magi 13erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il
bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». 14 Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio». 19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto 20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino». 21 Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. 22Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea 23e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo Per la solennità:
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, il Vangelo di questa festa illumina il significato della vita in comune, delle nostre famiglie: la fede in Dio, l’amore fraterno e il dialogo reciproco ne sono il fondamento. Lettore Diciamo con gratitudine: Ass. GESÙ, BENEDICI LE NOSTRE FAMIGLIE! 1. Per il Papa, i Vescovi, i Presbìteri. Perché animati dalla carità di Cristo sappiano tèssere, in ogni momento, legami autentici di comunione e di fratellanza, secondo la verità del Vangelo. Preghiamo. 2. Per i governanti. Perché agiscano secondo giustizia, per il bene di tutti, promuovendo leggi a favore dei più deboli. Preghiamo. 3. Per le nostre famiglie. Il Signore le aiuti a superare le difficoltà, a vivere in armonia e con fiducia e speranza. Preghiamo. 4. Per i giovani. Perché nelle scelte fondamentali della loro vita si lascino guidare dal Vangelo. Preghiamo. 5. Per noi qui riuniti. Perché impariamo a perdonarci gli uni gli altri con sincerità e diveniamo solleciti verso i bisogni degli ammalati e degli anziani. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, che in Gesù, Giuseppe e Maria ci hai dato un’immagine viva del tuo amore, rinnova in ogni casa le meraviglie del tuo Spirito, perché tutte le famiglie del mondo sperimentino la tua misericordia. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Accogli, Signore, questo sacrificio di salvezza, e per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, fa’ che le nostre famiglie vivano nella tua amicizia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO DI NATALE I Cristo luce È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno. Nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore, perché conoscendo Dio visibilmente, per mezzo suo siamo rapiti all’a-
more delle realtà invisibili. E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli, ai Troni e alle Dominazioni e alla moltitudine dei Cori celesti, cantiamo con voce incessante l’inno della tua gloria.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. Scambiatevi un segno di pace.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il nostro Dio è apparso sulla terra, e ha dimorato in mezzo a noi.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Padre misericordioso, che ci hai nutriti alla tua mensa, donaci di seguire gli esempi della santa Famiglia, perché dopo le prove di questa vita siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
Onora il padre e la madre Il rispetto e l’amore per i genitori rientrano nel progetto di Dio fin dalla creazione. La famiglia rientra nella benedizione di Dio: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra» (Gen 1,28). La fecondità dell’amore e il bene degli sposi e dei figli devono essere visti come riflesso dell’immagine divina e segno della crescita progressiva nella co-munità di vita. Al tempo dei patriarchi, e anche dopo, la famiglia si manteneva unita nell’ambito del proprio clan e i matrimoni si celebravano tra parenti. I genitori rappresentavano il punto di comunione e il legame con il passato e con l’intero clan. Gli affanni dei genitori nella buona educazione dei figli saranno ricompensati dal sostegno e dall’amore che questi offriranno come segno di riconoscimento e gratitudine. Nel libro dei Proverbi è detto: «Ascolta tuo padre, che ti ha generato, non disprezzare tua madre quando è vecchia» (23,22). Addirittura, per i figli che non onorano i genitori è sentenziato così: «sono maledetti» (Dt 27,16) e perfino sono puniti con la morte, nel caso li abbiano percossi o maledetti (cf. Es 21,15.17; Lv 20,9). Gesù stesso si pone a servizio dei suoi genitori e sta loro sottomesso (cf. Lc 2,51), e nella vita pubblica predica confermando il dovere di onorare il padre e la madre (cf. Mt 19,19) e rimprovera i farisei, che offrono al Santuario ciò che è necessario al mantenimento dei genitori (cf. Mt 15,3-6).
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Il profumo della famiglia Andate in pace. «Abbiamo bisogno di immergerci nel mistero Ass. Rendiamo grazie a Dio della nascita di Gesù, nel sì di Maria all’annuncio dell’angelo, quando venne concepita Attualizzare la Parola La famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria si la Parola nel suo seno; anche nel sì di distingue soprattutto per la capacità dei Giuseppe, che ha dato il nome a Gesù e si fece suoi membri di mettersi in ascolto docile carico di Maria; nella festa dei pastori al presee sincero della Parola di Dio e della sua pe; nell’adorazione dei Magi; nella fuga in volontà. Nei momenti difficili, di grande Egitto... E quindi penetrare nei trenta lunghi prova, sappiamo trovare conforto nella anni nei quali Gesù si guadagnò il pane lavofede? Abbiamo come punto di riferimen- rando con le sue mani, sussurrando le orazioto il Vangelo? Crediamo nella Provvi- ni e la tradizione credente del suo popolo ed denza? Come ci disponiamo interiormen- educandosi nella fede dei suoi padri, fino a te per la risoluzione dei conflitti e delle farla fruttificare nel mistero del Regno. incomprensioni in famiglia? Sappiamo Questo è il mistero del Natale e il segreto di fare il primo passo per donare il nostro Nazaret, pieno di profumo di famiglia!» (FRANCESCO, Esortazione post-sinodale amore? Amoris laetitia [19-3-2016], n. 65). La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco, Dir. Antonino Carillo – Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637. E-mail: lapasqua@hotmail.com – CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati Minori Conventuali – Convento S. Lorenzo M. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.