Sacra famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe - Anno C

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SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE - (bianco) 26 DICEMBRE 2021

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tava loro sottomesso». Chissà quante attese e quali sospiri nei cuori di Maria e di Giuseppe per quel figlio che cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Anche i genitori di Gesù hanno fatto un vero cammino di fede e, perché no, di autentica conversione. Durissime furono per loro le parole del figlio: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Che cos’è che rende veramente unita una famiglia? Guardando alla piccola famiglia di Nazareth, comprendiamo che è la capacità di ascolto e di dialogo reciproco e con Dio. “Essere sottomesso”, infatti, significa saper ascoltare e porsi in dialogo con i propri genitori, con chi ci vive accanto, e soprattutto con il Signore della vita, il Dio nostro Creatore e Padre. Non si tratta di una sottomissione cieca e passiva, bensì della disponibilità dell’animo e della docilità del cuore a verificare il proprio percorso di vita lasciandosi illuminare dalle parole di Dio e dal suo progetto per noi. È così che Gesù si vincola alla sua famiglia e, allo stesso tempo, si svincola da certe pretese solo umane manifestate dai suoi genitori. Egli aveva sempre innanzi a sé l’orizzonte più grande del Regno dei cieli, cioè delle “cose del Padre” per le quali si è fatto uomo e ha preso la nostra carne. L’Eucaristia che celebriamo ci permette di rivivere il mistero dell’incarnazione di Dio come luce per le nostre famiglie, soprattutto per quelle in difficoltà e lontane dal Signore.

ANTIFONA D’INGRESSO

in piedi

I pastori andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Il Signore, che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito

ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, per amore di Cristo, il Padre ci ha resi suoi figli adottivi e formiamo una sola grande famiglia. Apriamo i nostri cuori al perdono. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, Figlio di Dio, che nascendo da Maria Vergine ti sei fatto nostro fratello, Kýrie, eléison. Ass. Kýrie, eléison Cel. Cristo, Figlio dell’uomo, che conosci e comprendi la nostra debolezza, Christe, eléison. Ass. Christe, eléison

Cel. Signore, Figlio primogenito del Padre, che fai di noi una sola famiglia, Kýrie, eléiAss. Kýrie, eléison son. Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla Ass. Amen vita eterna.

INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

COLLETTA Cel. O Dio, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle


nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riuniti insieme nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen Oppure Cel. O Dio, nostro creatore e Padre, tu hai voluto che il tuo Figlio crescesse in sapienza, età e grazia nella famiglia di Nazaret; ravviva in noi la venerazione per il dono e il mistero della vita, perché diventiamo partecipi della fecondità del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen

pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho richiesto. 28Anch’io lascio che il Signore lo richieda: per tutti i giorni della sua vita egli è richiesto per il Signore». E si prostrarono là davanti al Signore. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

La prima lettura presenta la nascita di Samuele come esaudimento divino delle preghiere della madre e narra l’adempimento del voto di Anna consistente nella dedicazione a Dio del proprio figlio ricevuto dal Signore. È una prefigurazione della storia di Gesù e della sua famiglia. La lettura diviene esemplare per le famiglie cristiane, per il loro atteggiamento nei confronti dei figli; riguardarli come dono di Dio e curare con attenzione la loro vita religiosa di servizio a Dio e al prossimo è il loro compito. La seconda lettura tratta della dignità filiale e dell’osservanza dei comandamenti di Dio: in Gesù ha un’applicazione e illustrazione unica. Il Vangelo offre la testimonianza di Gesù sulla sua relazione filiale verso il Padre. L’intera vita di Gesù è orientata verso il mistero di Dio. Però, la vita di Gesù a Nazaret, nella sottomissione a Maria e a Giuseppe, insegna a tutti i figli che la legge normale della maturazione umana, in obbedienza alla volontà di Dio, sta nella vita di famiglia. PRIMA LETTURA Seduti

Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia Rit. carne esultano nel Dio vivente. Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. Rit. Signore, Dio degli eserciti, ascolta la mia preghiera, porgi l’orecchio, Dio di Giacobbe. Guarda, o Dio, colui che è il nostro scudo, guarda il volto del tuo consacrato. Rit.

Dal primo libro di Samuèle

(1,20-22.24-28)

Al finir dell’anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuèle, «perché diceva - al Signore l’ho richiesto». 21 Quando poi Elkanà andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il suo voto, 22Anna non andò, perché disse al marito: «Non verrò, finché il bambino non sia svezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». 24 Dopo averlo svezzato, lo portò con sé, con un giovenco di tre anni, un’efa di farina e un otre di vino, e lo introdusse nel tempio del Signore a Silo: era ancora un fanciullo. 25 Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli 26e lei disse: «Perdona, mio signore. Per la tua vita, mio signore, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore. 27Per questo fanciullo ho 20

SALMO RESPONSORIALE

(Sal 83)

Rit. Beato chi abita nella tua casa, Signore

SECONDA LETTURA Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3,1-2.21-24) Carissimi, vedete 1quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per questo il mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. 2Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è. 21 Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio; 22e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito. 23Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. 24Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio

CANTO AL VANGELO

in piedi

Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo. Alleluia.


VANGELO Dal Vangelo secondo Luca (2,41-52)

Ass. Gloria a te, o Signore 41 I genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42 Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro. 51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore. 52E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo

PROFESSIONE DI FEDE

in piedi

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si genuflette) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio.

Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli carissimi, rivolgiamo a Dio la nostra comune preghiera: egli vuole la salvezza di tutti gli uomini chiamandoli alla conoscenza della verità. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. DIO ONNIPOTENTE, VIENI IN NOSTRO AIUTO! 1. Perché la Chiesa riscopra, ogni giorno, uno stile sinodale, ossia familiare e di comunione e di partecipazione nell’annuncio del Vangelo al mondo, preghiamo. 2. Perché tra i popoli di tutta la terra regnino la concordia e la pace, preghiamo. 3. Perché le nostre famiglie siano il luogo dove vivere la santità quotidiana attraverso il perdono, l’accoglienza, la carità, preghiamo. 4. Perché il mistero del Natale ci aiuti a riscoprire il dono della fede e il primato dell’ascolto nella vita di tutti i giorni, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Dio, che conosci la vita degli uomini del nostro tempo, sottoposti a tante necessità e pericoli, esaudisci i voti e le preghiere dei tuoi figli che si affidano al tuo amore di Padre. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

SULLE OFFERTE

in piedi

Cel. Ti offriamo, o Signore, il sacrificio di riconciliazione e, per intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe, ti preghiamo di rendere salde le nostre famiglie nella tua grazia e nella tua pace. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

PREFAZIO DI NATALE III Il sublime scambio nell’incarnazione del Verbo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro. In lui [oggi] risplende in piena luce il sublime scambio che ci ha redenti: la nostra debolezza è assunta dal Verbo, la natura mortale è innalzata a dignità perenne, e noi, uniti a te in comunione mira-


bile, condividiamo la tua vita immortale. Per questo mistero di salvezza, uniti ai cori degli angeli, proclamiamo esultanti la tua lode.

PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Prima di partecipare al banchetto dell’Eucaristia, segno di riconciliazione e vincolo di unione fraterna, preghiamo insieme come il Signore ci ha insegnato. Tutti: Padre nostro...

SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il nostro Dio è apparso sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.

DOPO LA COMUNIONE

in piedi

Cel. Padre clementissimo, che ci nutri con questi sacramenti, concedi a noi di seguire con fedeltà gli esempi della santa Famiglia, perché, dopo le prove della vita, siamo associati alla sua gloria in cielo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen

Preghiera per gli sposi O Signore, nel mio cuore, si è acceso l’amore per una creatura che anche tu conosci e ami. Tu ci hai fatti incontrare l’uno all’altro, perché non restassimo soli. O divino Spirito, ti ringrazio di questo donoche m’inonda di una gioia profonda, mi rende simile a te che sei l’amore, e mi fa comprendere il valore della vita che tu mi hai donato. Fa’ che io non sciupi questa immensa ricchezza, che tu mi hai messo nel cuore: insegnami che l’amore è un dono e non può mescolarsi con nessun egoismo. Ti prego, Signore, per chi mi aspetta e mi pensa, per chi ha messo in me il suo avvenire, per chi mi starà accanto per tutta la vita: rendici degni l’uno dell’altro,rendici l’uno all’altro di esempio e aiuto. Preparaci al matrimonio, alla sua grandezza, alle sue responsabilità, così che fin d’ora le nostre anime posseggano i nostri corpi e regnino nell’amore (Paolo VI).

Per una Chiesa sinodale La festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, diventa l’occasione per ripensare all’immagine e al mistero della Chiesa come popolo in cammino, liberato dal male e dalla schiavitù e sempre più consapevole di ascoltaCel. Il Signore sia con voi. re il Signore e condividere i suoi progetti. È la Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Chiesa sinodale che si apre all’accoglienza, alFiglio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen la condivisione, alla compartecipazione alla Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. missione, alla responsabilità condivisa. È in questa prospettiva che si muove papa FranceAndate in pace. sco e la stessa Chiesa italiana. La sinodalità Ass. Rendiamo grazie a Dio non è un nuovo slogan, bensì un modo di Attualizzare la Parola pensare e di agire, una presenza nuova del La famiglia di Gesù è relazionata al Regno di popolo di Dio in mezzo agli altri popoli e denDio e riceve una luce nuova, un significato tro la storia del nostro tempo. In questi mesi completamente diverso rispetto a quello tradi- in tutte le Chiese locali si parlerà di sinodalità: zionale. Se Gesù è il Messia, il Figlio di Dio, “syn-odos”, ossia camminare assieme ma annon può non orientarsi nelle sue scelte quoti- che “vedere assieme la via” che è Gesù Cristo. diane al mistero di Dio. Così, Maria e Giusep- Dobbiamo onestamente chiederci quale repe ritrovano Gesù nella consapevolezza di ave- sponsabilità occupano oggi i laici nelle nostre re una sua missione: l’occupazione piena al Chiese e Comunità e fino a che punto le nocompimento della volontà del Padre. La fede stre famiglie hanno maturato quel senso di ha i suoi tempi di maturazione e di crescita: appartenenza che li distingue dagli altri battezcosì, Giuseppe e Maria dovranno compiere zati che da lungo tempo non vivono più la anche il loro percorso di conversione e di cre- missione di Cristo. Dobbiamo interrogarci anscita spirituale innanzi a quella Parola fatta che su che cosa fare per riavvicinare i lontani carne che sempre mette in crisi e sorprende. alla Chiesa. È questione di “stile”, ossia di moAIUTIAMO LA BUONA STAMPA do di annunciare e di vivere il Vangelo, testimoniando agli altri che credere in Gesù e viveCCP n. 14306807 Curia Prov. dei Frati Minori Conv. - Convento S. Lorenzo M. (Na) re la Chiesa allo stesso tempo è possibile! La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano. Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco. CCP 14306807 Intestato a: Curia Prov. dei Frati M. Conventuali Convento S. Lorenzo M., Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Cell. 3472968637, E-mail: lapasqua@hotmail.com – Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Per i testi liturgici: © Libreria Editrice Vaticana; per i testi del Lezionario © 2021 Fondazione di Religione Ss. Francesco d’Assisi e Caterina da Siena. Grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.


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