SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO - ANNO B (bianco) 3 GIUGNO 2018
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na volta per sempre». Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo: perché è la Pasqua di Gesù che avviene nel nostro tempo, oggi, nell’atto stesso della celebrazione. Allora, l’Eucaristia è il grande mistero dell’amore di Dio per noi: perché il Padre ha tanto amato il mondo da donarci il suo unico Figlio che è morto in croce per la nostra salvezza. Non lo dobbiamo dimenticare, mai! L’Eucaristia non è il sacramento dei perfetti, ma dei discepoli di Gesù, di coloro che si riconoscono mendicanti dell’amore divino, del cibo degli angeli. Gesù, il Figlio di Dio, il nostro Maestro, una volta per sempre ha offerto se stesso come sacrificio. Egli ci ha testimoniato il senso vero dell’amicizia, della fraternità, della comunione, dell’amore. Si, perché, amare è donare la vita, fino all’estremo. L’Eucaristia che celebriamo, memoriale della nuova alleanza, ci ricorda che si può amare solo per sempre, senza mai pentirsene, donandosi con gioia e generosità, per il bene del mondo!
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fior di frumento, lo ha saziato di miele della roccia. Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATTO PENITENZIALE Cel. Fratelli e sorelle, Cristo «con uno spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio», purificando la nostra coscienza dalle opere morte. Ringraziamo il Padre. (Breve pausa di silenzio) Cel. Signore, sommo sacerdote dei beni futuri, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Cristo, mediatore di una nuova alleanza, abbi pietà di noi. Ass. Cristo, pietà Cel. Signore, eredità eterna che ci è stata promessa, abbi pietà di noi. Ass. Signore, pietà Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace
in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. Signore Gesù Cristo, che nel mirabile sacramento dell’Eucaristia ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua, fa’ che adoriamo con viva fede il santo mistero del tuo Corpo e del tuo Sangue, per sentire sempre in noi i benefici della redenzione. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre... Ass. Amen Oppure Cel. Signore, Dio vivente, guarda il tuo popolo radunato intorno a questo altare, per offrirti il sacrificio della nuova alleanza; purifica i nostri cuori, perché alla cena dell’Agnello possiamo pregustare la Pasqua eterna della Gerusalemme del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo... Ass. Amen
La prima lettura descrive la stipulazione dell’alleanza tra Dio e il suo popolo. Dopo aver presentato quanto sta per accadere ed esposto il contenuto del patto, Mosè, fungendo da intermediario, sancisce ritualmente l’alleanza spargendo con il sangue l’altare e il popolo. Essa è bilaterale: Dio liberamente la offre e il popolo l’accoglie, aderendovi liberamente e responsabilmente. La seconda lettura mette a confronto il sacrificio di Cristo con i sacrifici di espiazione, offerti annualmente nel tempio, per mostrare la definitività e la superiorità dell’oblazione di Cristo, che è insieme sacerdote e vittima. Quello del Signore Gesù non è soltanto un sacrificio di espiazione ma anche di alleanza che ci unisce in eterno al Padre e ci fa eredi della sua promessa. Il Vangelo si compone di due parti: la preparazione della cena pasquale e l’istituzione dell’eucaristia. La dovizia di particolari con cui si descrivono i preparativi, la sontuosità della stanza, stanno a indicare l’importanza di questa cena per Gesù. È lui stesso a preparare la sua Pasqua in modo libero e consapevole.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro dell’Èsodo (24,3-8) In quei giorni, 3Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose a una sola voce dicendo: «Tutti i comandamenti che il Signore ha dato, noi li eseguiremo!». 4Mosè scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino ed eresse un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele. 5Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore. 6Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l’altra metà sull’altare. 7Quindi prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: «Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascolto!». 8Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo, dicendo: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole!». Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 115)
Rit. Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore
Che cosa renderò al Signore, per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Rit. Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. Rit. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla lettera agli Ebrei (9,11-15) 11 Fratelli, Cristo è venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso una tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano d’uomo, cioè non appartenente a questa creazione. Egli entrò una volta per sempre nel santuario, 12non mediante il sangue di capri e di vitelli, ma in virtù del proprio sangue, ottenendo così una redenzione eterna. 13 Infatti, se il sangue dei capri e dei vitelli e la cenere di una giovenca, sparsa su quelli che sono contaminati, li santificano purificandoli nella carne, 14 quanto più il sangue di Cristo - il quale, mosso dallo Spirito eterno, offrì se stesso senza macchia a Dio purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte, perché serviamo al Dio vivente? 15 Per questo egli è mediatore di un’alleanza nuova, perché, essendo intervenuta la sua morte in riscatto delle trasgressioni commesse sotto la prima alleanza, coloro che sono stati chiamati ricevano l’eredità eterna che era stata promessa. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SEQUENZA La sequenza è facoltativa e si può dire anche nella forma breve, a cominciare dalla strofa: Ecco il pane.
Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini, vero pane dei figli: non dev’essere gettato. Con i simboli è annunziato, in Isacco dato a morte, nell’agnello della Pasqua, nella manna data ai padri. Buon pastore, vero pane, o Gesù, pietà di noi: nùtrici e difendici, portaci ai beni eterni nella terra dei viventi. Tu che tutto sai e puoi, che ci nutri sulla terra, conduci i tuoi fratelli alla tavola del cielo nella gioia dei tuoi santi.
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Marco (14,12-16.22-26)
Ass. Gloria a te, o Signore 12 Il primo giorno degli àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i discepoli dissero a Gesù: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?». 13Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. 14 Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. 15 Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi». 19I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua. 22 Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo». 23 Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. 24E disse loro: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. 25In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio». 26Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo,
siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Carissimi, l’Eucaristia è il sacramento dell’unità che fa la Chiesa e ci rende il corpo del Signore Gesù che è morto e risorto per la salvezza di tutto il genere umano. Lettore Diciamo con gioia: Ass. GESÙ, PANE DI VITA, ASCOLTACI! 1. Perché la Chiesa, unita nella fede e nella carità, e illuminata dalle parole e dai gesti profetici del Santo Padre, annunci al mondo che Gesù è il Signore, il Figlio di Dio, che ha donato la sua vita per noi. Preghiamo. 2. Perché i governanti, con l’aiuto di Dio, promuovano su tutta la terra una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa. Preghiamo. 3. Perché noi battezzati possiamo servire il Signore con fedeltà e testimoniare il Vangelo in ogni giorno della nostra vita. Preghiamo. 4. Perché gli ammalati siano sostenuti dalla preghiera dei familiari e consolati dal Signore attraverso la comunione eucaristica. Preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita, tu che ci hai radunato attorno all’altare per offrirti il sacrificio della nuova alleanza, accogli la preghiera di questa comunità che anela alla pace e all’unità perfetta in comunione con tutta la Chiesa. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Concedi benigno alla tua Chiesa, o Padre, i doni dell’unità e della pace, misticamente significati nelle offerte che ti presentiamo. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO L’Eucaristia memoriale del sacrificio di Cristo È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre
santo, Dio onnipotente e misericordioso, per Cristo nostro Signore. Sacerdote vero ed eterno, egli istituì il rito del sacrificio perenne; a te per primo si offrì vittima di salvezza, e comandò a noi di perpetuare l’offerta in sua memoria. Il suo corpo per noi immolato è nostro cibo e ci dà forza, il suo sangue per noi versato è la bevanda che ci redime da ogni colpa. Per questo mistero del tuo amore, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo con gioia l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro... SCAMBIO DELLA PACE Cel. Come figli del Dio della pace, scambiatevi un gesto di comunione fraterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE «Prendete, questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue, il sangue dell’alleanza», dice il Signore. Alleluia.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Donaci, Signore, di godere pienamente della tua vita divina nel convito eterno, che ci hai fatto pregustare in questo sacramento del tuo Corpo e del tuo Sangue. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
Attualizzare la Parola «Nella festa del Corpus Domini guardiamo soprattutto il segno del pane. Esso ci ricorda anche il pellegrinaggio di Israele durante i quarant'anni nel deserto. L’Ostia è la nostra manna con la quale il Signore ci nutre – è veramente il pane dal cielo, mediante il quale Egli dona se stesso. Nella processione noi seguiamo questo segno e così seguiamo lui stesso. E lo preghiamo: Guidaci sulle strade di questa nostra storia! Mostra alla Chiesa e ai suoi Pastori sempre di nuovo il giusto cammino! Guarda l’umanità che soffre, che vaga insicura tra tanti interrogativi; guarda la fame fisica e psichica che la tormenta! Dà agli uomini pane per il corpo e per l’anima! Dà loro lavoro! Dà loro luce! Dà loro te stesso! Purifica e santifica tutti noi! Facci comprendere che solo mediante la partecipazione alla tua Passione, mediante il “sì” alla croce, alla rinuncia, alle purificazioni che tu ci imponi, la nostra vita può maturare e raggiungere il suo vero compimento. Radunaci da tutti i confini della terra. Unisci la tua Chiesa, unisci l’umanità lacerata! Donaci la tua salvezza! Amen!» (BENEDETTO XVI, Omelia del 15-6-2006). Il sacramento dell’unità «L’Eucaristia ci ricorda che non siamo individui, ma un corpo. Come il popolo nel deserto raccoglieva la manna caduta dal cielo e la condivideva in famiglia (cf. Es 16), così Gesù, Pane del cielo, ci convoca per riceverlo, riceverlo insieme e condividerlo tra noi. L’Eucaristia non è un sacramento “per me”, è il sacramento di molti che formano un solo corpo, il santo popolo fedele di Dio. Ce lo ha ricordato san Paolo: «Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane» (1Cor 10,17). L’Eucaristia è il sacramento dell’unità. Chi la accoglie non può che essere artefice di unità, perché nasce in lui, nel suo “DNA spirituale”, la costruzione dell’unità. Questo Pane di unità ci guarisca dall’ambizione di prevalere sugli altri, dall’ingordigia di accaparrare per sé, dal fomentare dissensi e spargere critiche; susciti la gioia (lui dice: gloria) di amarci senza rivalità, invidie e chiacchiere maldicenti. E ora, vivendo l’Eucaristia, adoriamo e ringraziamo il Signore per questo sommo dono: memoria viva del suo amore, che forma di noi un solo corpo e ci conduce all’unità» (FRANCESCO, Omelia del 18-6-2017).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.