TRASFIGURAZIONE DEL SIGNORE - ANNO A (bianco) 6 AGOSTO 2017
«
Q
uesti è il Figlio mio, l’amato». Nel cuore dell’estate celebriamo la splendida festa della trasfigurazione. Un sei agosto esplose la prima bomba atomica. Un sei agosto, con discrezione, un papa timido, Paolo VI, tornò al Padre. Questo sei agosto vogliamo ancora fissare lo sguardo sulla bellezza di Dio. Dio è bellissimo. Farne esperienza è quanto di più straordinario possa accadere nella vita di un uomo. Dio è bellissimo: ne fanno esperienza i tre che salgono sulla verde collina di Galilea. Il nostro mondo ha bisogno urgente di bellezza: ne hanno bisogno le nostre grigie e anonime periferie (P. Curtaz). Ne ha bisogno la nostra anima, nutrita di bellezza. Bellezza che non è una questione estetica ma di armonia assoluta: ciò che è sommamente bello è anche sommamente buono, vero e giusto. La verità del Vangelo stupisce, affascina e ci spinge a immaginare un mondo diverso, nuovo, dove Dio è l’orizzonte di riferimento. È bellissimo, Dio. Il nostro cristianesimo, purtroppo, ha accantonato questa semplice verità, facendo prevalere altri aspetti nella nostra appannata predicazione (è giusto credere in Dio, è doveroso...). La trasfigurazione rimette le cose in ordine: se crediamo nel Dio che Gesù è venuto a raccontare è perché abbiamo scoperto che non esiste nulla di più bello. Più bello della più bella gioia che possiamo sperimentare, di un innamoramento, di una passione, di un’emozione, credere è il gesto più importante che possiamo fare.
ANTIFONA D’INGRESSO
in piedi
Nel segno di una nube luminosa apparve lo Spirito Santo e si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto: ascoltatelo». Cel. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen Cel. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo, sia con tutti voi. Ass. E con il tuo spirito
ATT.O PENITENZIALE Cel. All’inizio di questa celebrazione eucaristica, chiediamo la conversione del cuore, fonte di riconciliazione e di comunione con Dio e con i fratelli. (Breve pausa di silenzio) Cel. Pietà di noi, Signore. Ass. Contro di te abbiamo peccato Cel. Mostraci, Signore, la tua misericordia. Ass. E donaci la tua salvezza Cel. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Ass. Amen
Cel. Signore, pietà Cel. Cristo, pietà Cel. Signore, pietà
Ass. Signore, pietà Ass. Cristo, pietà Ass. Signore, pietà
INNO DI LODE Cel. Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.
COLLETTA Cel. O Dio, che nella gloriosa Trasfigurazione del Cristo Signore, hai confermato i misteri della fede con la testimonianza della legge e dei profeti, e hai mirabilmente preannunziato la nostra definitiva adozione a tuoi figli, fà che ascoltiamo la parola del tuo ama-
tissimo Figlio per diventare coeredi della sua vita immortale. Egli è Dio... Ass. Amen
La prima lettura presenta la visione di Dio che riceve il profeta Daniele nell’immagine del Vegliardo: Dio che viene come giudice e signore di tutti. Lo stesso Vegliardo affida la regalità a uno come Figlio dell’uomo, costituito signore universale. I cristiani delle origini hanno attribuito a Gesù stesso il titolo di Figlio dell’uomo. Anzi, questo titolo Gesù lo ha utilizzato per esprimere la sua missione insieme a quello, però, di servo sofferente. Più che stare tra le nubi del cielo, Gesù, il Figlio dell’uomo, è venuto a servire e a dare la sua vita in riscatto per molti. La seconda lettura contiene l’annuncio della Pasqua di Gesù: passione, morte e risurrezione. Il Vangelo relativo al Signore Gesù non si fonda su favole inventate ad arte, ma sulla testimonianza che dall’esperienza oculare degli apostoli, spettatori della sua rivelazione e del suo riconoscimento da parte del Padre nella trasfigurazione. Tale testimonianza rinvigorisce la stessa Scrittura, che d’altra parte fa luce come una lampada, in attesa che venga Cristo glorioso, l’astro del mattino, che però deve già brillare nel cuore dei discepoli. Il Vangelo racconta della trasfigurazione di Gesù che, per la tradizione cristiana primitiva, è avvenuta sul monte Tabor. Mosè ed Elìa, la legge e i profeti, convengono presso Gesù, poiché ne sono stati la preparazione e l’attesa. Poi resta Gesù solo, il Figlio di Dio, l’amato, colui nel quale abita e risuona la parola del Padre. I brevi momenti della trasfigurazione aprono come uno spiraglio sul mistero di Gesù, abitualmente nascosto nella sua vita mortale e che la passione verrà a oscurare ancora di più. Tuttavia, non si deve dubitare: nel servizio umile della sua morte, Gesù, il Figlio dell’uomo, porterà a compimento il disegno di Dio.
PRIMA LETTURA
Seduti
Dal libro del profeta Danièle (7,9-10.13-14) 9
Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. 10 Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. 13Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio
d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. 14Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
(Sal 96)
Rit. Il Signore regna, il Dio di tutta la terra.
Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono. Rit. I monti fondono come cera davanti al Signore, davanti al Signore di tutta la terra. Annunciano i cieli la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. Rit. Perché tu, Signore, sei l’Altissimo su tutta la terra, eccelso su tutti gli dèi. Rit.
SECONDA LETTURA Dalla seconda lettera di san Pietro apostolo (1,16-19) 16 Carissimi, vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole artificiosamente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17Egli infatti ricevette onore e gloria da Dio Padre, quando giunse a lui questa voce dalla maestosa gloria: «Questi è il Figlio mio, l’amato, nel quale ho posto il mio compiacimento». 18Questa voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. 19 E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l’attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattino. Parola di Dio. Ass. Rendiamo grazie a Dio
CANTO AL VANGELO
in piedi
Alleluia, alleluia. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. Alleluia.
VANGELO Dal Vangelo secondo Matteo (17,1-9)
Ass. Gloria a te, o Signore In quel tempo, 1Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4 Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». 5Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». 6 All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7 Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». 8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. 9 Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». Parola del Signore. Ass. Lode a te, o Cristo
PROFESSIONE DI FEDE
in piedi
Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, (si china il capo) e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.
PREGHIERA DEI FEDELI Cel. Fratelli e sorelle, la trasfigurazione del Signore Gesù sul monte Tabor rivela che egli è il Figlio di Dio, l’Amato: il Padre ci chiede di ascoltare la sua voce e di vivere in pienezza la nostra fede in lui. Lettore Diciamo con fiducia: Ass. ASCOLTACI, O SIGNORE! 1. Perché il Santo Padre, di fronte ai dubbi, alle incertezze e alle paure che segnano la nostra vita quotidiana e la storia del mondo, invochi da Dio quella luce che sul monte illuminò il volto di Cristo e confortò i discepoli, preghiamo. 2. Perché la Chiesa, sollecitata dalle parole e dai gesti di Papa Francesco, sia come luce sul monte per questa umanità disorientata da profondi cambiamenti e ferita dal peccato, preghiamo. 3. Perché i cristiani che, in tante parti del mondo, rendono testimonianza a Cristo anche a prezzo della vita, siano come seme fecondo di redenzione per l’intera umanità, preghiamo. 4. Perché le persone che sono segnate in special modo dal dolore a causa della malattia e della povertà, trovino luce e conforto nella fede e nella fraterna carità, preghiamo. 5. Perché le nostre famiglie siano luoghi di riconciliazione, dove la compassione e il perdono sono più forti dei risentimenti e di ogni motivo di divisione, preghiamo. Intenzioni della comunità locale Cel. O Padre, fonte della vita e ricco di misericordia, che nella trasfigurazione del tuo Figlio hai fatto intravedere ai discepoli la luce oltre le tenebre del Calvario, illumina e conforta anche noi nell’oscurità che sovente avvolge il nostro cammino. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
SULLE OFFERTE
in piedi
Cel. Santifica queste offerte, o Padre, per il mistero della Trasfigurazione del tuo unico Figlio, e rinnovaci nello spirito con lo splendore della sua gloria. Per Cristo nostro Signore. Ass. Amen
PREFAZIO La luce della Trasfigurazione nel mistero della Chiesa È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo nostro Signore. Dinanzi a testimoni da lui prescelti egli rivelò la sua gloria e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare i suoi discepoli a sostenere lo scandalo della croce e anticipare, nella Trasfigurazione, la meravigliosa sorte della Chiesa, suo mistico corpo. E noi, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo senza fine l’inno della tua lode.
MISTERO DELLA FEDE Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione: salvaci, o Salvatore del mondo.
PREGHIERA DEL SIGNORE Cel. Il Signore ci ha donato il suo Spirito. Con la fiducia e la libertà dei figli diciamo insieme. Tutti: Padre nostro...
SCAMBIO DELLA PACE Cel. In Cristo, che ci ha resi tutti fratelli con la sua croce, scambiatevi un segno di riconciliazione e di pace.
FRAZIONE DEL PANE Cel. Il Corpo e il Sangue di Cristo, uniti in questo calice, siano per noi cibo di vita eterna.
ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quando si manifesterà saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
DOPO LA COMUNIONE
in piedi
Cel. Il pane del cielo che abbiamo ricevuto, o Padre, ci trasformi a immagine del Cristo, che nella Trasfigurazione rivelò agli uomini il mistero della sua gloria. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Ass. Amen
Cel. Il Signore sia con voi. Ass. E con il tuo spirito Cel. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio ✠ e Spirito Santo. Ass. Amen Cel. Glorificate il Signore con la vostra vita. Andate in pace. Ass. Rendiamo grazie a Dio
La gloria di Dio è Gesù Cristo La Trasfigurazione non era destinata agli occhi di chiunque. Solo Pietro, Giacomo e Giovanni, cioè i tre discepoli a cui Gesù aveva permesso, in precedenza, di rimanere con lui mentre ridava la vita a una fanciulla, poterono contemplare lo splendore glorioso di Cristo. Proprio loro stavano per sapere, così, che il Figlio di Dio sarebbe risorto dai morti, proprio loro sarebbero stati scelti, più tardi, da Gesù per essere con lui al Getsemani. Per questi discepoli la luce s’infiammò perché fossero tollerabili le tenebre della sofferenza e della morte. Breve fu la loro visione della gloria e appena compresa: non poteva certo essere celebrata e prolungata perché fossero installate le tende! Sono apparsi anche Elia e Mosè, che avevano incontrato Dio su una montagna, a significare il legame dei profeti e della Legge con Gesù. La gloria e lo splendore di Gesù, visti dai discepoli, provengono dal suo essere ed esprimono chi egli è e quale sarà il suo destino. Non si trattava solo di un manto esterno di splendore! La gloria di Dio aspettava di essere giustificata e pienamente rivelata nell’uomo sofferente che era il Figlio unigenito di Dio. Gesù, tu ti fai nostro Gesù, tu ti fai nostro. Ci attiri verso di te presente, presente in forma misteriosa. Tu sei presente, come il singolare pellegrino di Emmaus, che raggiunge, avvicina, accompagna, ammaestra e conforta gli sconsolati viandanti nella sera delle perdute speranze. Tu sei presente nel silenzio e nella passività dei segni sacramentali, quasi che tu voglia insieme velare e tutto svelare di te, in modo che solo chi crede comprenda, e solo chi ama possa veramente ricevere (Paolo VI).
La nostra Pasqua domenicale. A cura del Centro Liturgico Francescano – Dir. Resp. P. Gianfranco Grieco - Dir. P. Edoardo Scognamiglio - Via Tribunali, 316 - 80138 Napoli. Telefax 0823434779; Cell. 3472968637. E-mail: edosc@libero.it - CCP 11298809. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. 2312 del 25-3-1972. Con approvazione ecclesiastica. Realizzazione grafica di Boutros Naaman, testi musicali di Domenico Lando.