Il nuovo assetto dei rapporti Stato-Islam nella Costituzione egiziana del 2012 di Gianluca P. Parolin
Nella nuova Costituzione egiziana sono state introdotte disposizioni in grado di alterare significativamente il precedente assetto dei rapporti Stato-Islàm. Sino al 2012, le istituzioni dello Stato avevano sempre affermato con determinazione la propria competenza su qualsiasi questione giuridica (in linea con il noto principio di esclusività del diritto), e avevano esteso il proprio controllo sulla più autorevole istituzione religiosa del Paese: al-Azhar. Dal 1971 la Costituzione aveva tuttavia disposto che i princìpi del diritto musulmano fossero fonte principale della legislazione, anche se il Parlamento manteneva la propria capacità di legiferare senza particolari restrizioni, e alla Corte costituzionale suprema spettava l’ultima parola sul rispetto di tali princìpi da parte del Parlamento1. In alcune circostanze, il Parlamento aveva nondimeno deciso di sottoporre ad alAzhar disegni di legge aventi importanti profili di diritto musulmano per ottenere pareri diretti più a garantirne una più ampia legittimazione, che per verificarne la conformità ai princìpi del diritto musulmano: le nomine di al-Azhar, infatti, erano tutte nomine politiche, a cominciare dal vertice, lo shaykh al-Azhar. La distanza ideologica e politica tra Parlamento e alAzhar era dunque limitata, grazie al continuum tra esecutivo, legislativo, la Corte costituzionale e l’istituzione religiosa. Durante la transizione che è seguita alle dimissioni di Husnî Mubârak nel febbraio 2011, tuttavia, le nomine di al-Azhar hanno cessato di essere politiche e il rinvio ad al-Azhar è divenuto obbligatorio, anche se solo per un parere consultivo. Le nomine sono ora regolate da un Decreto-Legge emanato nel gennaio 2012 dal Consiglio supremo delle Forze armate (SCAF), e il rinvio è stato introdotto nella Costituzione approvata nel Per un’analisi della giurisprudenza della Corte costituzionale suprema egiziana, v. G.P. Parolin, La sharîca nella giurisprudenza della Corte costituzionale suprema egiziana. La sentenza del 15 gennaio 2006, n. 113/xxvi, in M. Papa, G.M. Piccinelli, D. Scolart (a cura di), Il libro e la bilancia, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2011, pp. 929-948. 1
QUADERNI DI DIRITTO E POLITICA ECCLESIASTICA
/ n. 2, agosto 2013