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MARTEDI’ 24 FEBBRAIO don Sandro Barbieri SALMO 1 MARTEDI’ 3 MARZO suor Rossana Aloise SALMO 121 MARTEDI’ 10 MARZO Maurizio Tedoli e Alessandra Ollago SALMO 139 MARTEDI’ 17 MARZO don Alberto Gozzi SALMO 8 MARTEDI’ 24 MARZO don Lorenzo Rossi SALMO 22 domenica 1 marzo 15


Vedere fatti

e metterci una croce sopra

Salmo 1 domenica 1 marzo 15


SALMO DELLA LITURGIA DELLA PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA SALMO 24

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. Ricòrdati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. Ricòrdati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. domenica 1 marzo 15


Perché questo libro è una delle migliori scuole di preghiera? Perché è una “preghiera ispirata”: pregando con i salmi prendiamo in prestito la parola che Dio ha suggerito a uomini vissuti più di 20 secoli fa e che essi hanno recepito nelle loro parole, impegnandovi tutte le loro fibre. Sono poemi impastati di carne e di sangue che possono aiutarci a riconoscere e a esprimere ancor oggi quella parola di Dio, altrettanto sacra e ispirata che Dio va scrivendo oggi sulle pagine della nostra vita. domenica 1 marzo 15


Si tenga inoltre presente che i salmi sono divisi in cinque libri (Sal 1-41; 42-72; 73-89; 90-106; 107-150) a imitazione della legge di Mosè, il Pentateuco: “Mosè diede agli israeliti i cinque libri della Torah e Davide diede loro i cinque libri dei Salmi” I salmi sono la risposta d’Israele alla Torah data a Israele.

domenica 1 marzo 15


domenica 1 marzo 15


esah - derek - mosah: progetto-consiglio - via - club

Resa’im - atta’im - les’im: malvagi - peccatori - arroganti halak - amad - iasab: curiosare - fermarsi - partecipare domenica 1 marzo 15


Beato l’uomo che non andò nel consiglio degli empi e in via di peccatori non stette e in seduta di stolti non sedette Poiché nella legge (torah) di YHWH è il suo piacere e nella sua legge (torah) medita di giorno e di notte E sarà come albero piantato su canali di acque che darà frutto a suo tempo e la sua foglia non cadrà e tutto ciò che farà prospererà Non così gli empi ma come la pula che il vento disperde Perciò non si alzeranno gli empi nel giudizio e i peccatori nell’assemblea dei giusti Poiché YHWH è conoscente la vita dei giusti e la via degli empi perirà domenica 1 marzo 15


1

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti,

2

ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

5 6

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti

A attaccamento B dell’uomo alle Legge immagine vegetale C albero fiorente D successo dell’uomo D’ scacco dei malvagi immagine vegetale C’ della pula sorte negativa dei B’ malvagi

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

domenica 1 marzo 15

agire dell’uomo opposto ai malvagi

sorte dei giusti opposta a quella dei malvagi

A’


2 vie 1

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella VIA dei peccatori e non siede in compagnia degli arroganti,

2

ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

5

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti

6

poiché il Signore veglia sul CAMMINO dei giusti, mentre la VIA dei malvagi va in rovina.

domenica 1 marzo 15

Ecco io vi metto davanti la via della vita e la via della morte (Geremia 21,8)

La via dei giusti è come la luce all’alba, che aumenta lo splendore fino al pomeriggio. La via degli empi è come oscurità (Proverbi 4,18-19)


BEATO La beatitudine non nasce da una formalistica esecuzione della morale, ma dall’amore di Dio per il suo partner nell’alleanza e dall’amore verso Dio da parte del fedele. Scrive Pascal: “Nessuno è felice, né ragionevole, né virtuoso, né amabile, come un vero cristiano” E’ uno stato di vita.

domenica 1 marzo 15


EMPIO 1

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori “RESA’IM”: e non siede in compagnia degli arroganti,

malvagio, sia verso Dio che verso ma nella legge del Signore trova la sua gioia, l’uomo: è il nemico di Dio 2 la sua legge medita giorno e notte. che insidia i suoi fedeli

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: “HATTA’IM”: peccatore, colui le sue foglie non appassiscono che ha sbagliato bersaglio, la e tutto quello che fa, riesce bene.

cui vita è un fallimento

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

“LES’IM”: schernitore, derisore, colui che perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio 5 né i peccatori nell'assemblea dei giusti beffeggia persino Dio ironizzando sul suo reale interesse nei il Signore veglia sul cammino dei giusti, 6 poiché mentre la via dei malvagi va in rovina. confronti del mondo e degli uomini domenica 1 marzo 15


VERBI DELL’EMPIO 1

Beato l'uomo che non ENTRA nel consiglio dei malvagi, non RESTA nella via dei peccatori e non SIEDE in compagnia degli arroganti, “HALAK”:

2

ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

5

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti

6

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

domenica 1 marzo 15

andare, seguire per curiosità

“‘AMAD”: fermarsi, stare ritto in ascolto “JASAB”: connivenza abituale, totale partecipazione crescendo


LUOGHI DELL’EMPIO 1

Beato l'uomo che non ENTRA nel CONSIGLIO dei malvagi, non RESTA nella VIA dei peccatori e non SIEDE in COMPAGNIA degli arroganti, “ESAH”:

2

ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

5

perciò non si alzeranno i malvagi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti

6

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

domenica 1 marzo 15

progetto, consiglio, direttiva, riunione “‘DEREK”: condotta, scelta di vita, strada “MOSAH”: consesso, club


GIUSTO 1

Beato l'uomo che non entra nel consiglio dei malvagi, non resta nella via dei peccatori “TORAH”: e non siede in compagnia degli arroganti,

2

ma nella legge del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte.

3

É come albero piantato lungo corsi d'acqua, che dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

5

perciò non si alzeranno (risorgeranno) i malvagi nel giudizio né i peccatori nell'assemblea dei giusti

6

poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti, mentre la via dei malvagi va in rovina.

domenica 1 marzo 15

indicare con il dito, direzione di marcia “HEPES”: delizia, gioia, adesione non tanto ad una legge rispettata, ma a Colui che è alleato vedi Salmo 19.8-9

“HAGAH”: contare sottovoce, verbo della colomba che tuba (Isaia 38,14) o del leone che ruggisce (Isaia 31,4) “ADAT”: assemblea comunitaria di Israele


La Torah (dal verbo yarah: indicare con il dito) è un’indicazione di marcia, per la tradizione d’Israele sono i cinque libri in cui Dio indica la rotta al suo popolo. I Tehillim (lodi dalla radice halal, da cui viene Hallelujah) sono delle “istantanee” in cui l’uomo, rimeditando e ruminando le parole di Dio al suo popolo gli risponde con le sue parole, comunicandogli gli stati d’animo di un preciso momento esistenziale. Come la Torah è una grande istruzione per l’esistenza sociale e individuale, giuridica, religiosa del credente, che narra l’agire salvifico di Dio in favore d’Israele, così i salmi ripercorrendo gli stati d’animo dell’uomo che dialoga con Dio, costituiscono la risposta d’Israele all’operato di YHWH. domenica 1 marzo 15


Il verbo “meditare” (hagah) in ebraico non designa un’attività puramente mentale, bensì una recitazione a voce sommessa con la finalità di imparare a memoria un testo. Chi è stato a Gerusalemme ha senz’altro visto come i pii ebrei pregano i salmi al muro del tempio, recitandoli a mezza voce e muovendo il corpo. Anche i monaci cristiani, prima che la recitazione personale cedesse il passo a quella istituzionalizzata e comunitaria, “meditavano” così i salmi, cioè li ripetevano a memoria nel loro ordine di successione, quasi mormorandoli durante il lavoro quotidiano. Oggi pare assodato che questo fosse l’uso originario di questi testi: il Salterio è stato composto per essere imparato a memoria e recitato come un testo continuo, domenica 1 marzo 15


domenica 1 marzo 15


“Beato l’uomo che… nella legge (torah) del Signore trova la sua gioia, la sua legge medita giorno e notte”. Dal momento che è difficile imparare a memoria tutta la Torah, i salmi sono una piccola Torah di più facile memorizzazione. Recitare i salmi vuol dire imprimere la legge di Dio nel proprio cuore. Per questa sua “indole riassuntiva” il Salterio offre al lettore la preziosa opportunità di accostare in modo sintetico, quasi ricapitolati, i temi centrali della fede biblica. domenica 1 marzo 15


simbologia vegetale albero piantato lungo corsi d'acqua, 3 Échecome dà frutto a suo tempo: le sue foglie non appassiscono e tutto quello che fa, riesce bene.

4

Non così, non così i malvagi, ma come pula che il vento disperde;

Benedetto l’uomo che confida in YHWH e YHWH è la sua fiducia. Egli è come un albero piantato lungo l’acqua verso la corrente stende le radici; non teme quando viene il caldo, le sue foglie rimangono verdi; nell’anno della siccità non intristisce non smette di produrre i suoi frutti (Geremia 17,7-8)

domenica 1 marzo 15


Lungo il torrente, su una riva e sull’altra, crescerà ogni sorta di alberi da frutto le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno, perché le loro acque sgorgano dal santuario. I loro frutti serviranno come cibo e le foglie come medicina (Ezechiele 47,12)

Il giusto fiorirà come palma crescerà come cedro del Libano: piantati nella casa del Signore fioriranno negli atri del nostro Dio. (Salmo 92,13-14)

domenica 1 marzo 15


Hanno gridato e nessuno li ha salvati, hanno gridato al Signore, ma non ha risposto. Come polvere al vento li ha dispersi, calpestati come fango delle strade. (Salmo 18,43)

Signore, accusa chi mi accusa, combatti chi mi combatte. Afferra scudo e corazza e sorgi in mio aiuto. Impugna lancia e scure contro chi mi insegue dimmi: “Sono io la tua salvezza� Siano svergognati e confusi quanti attentano alla mia vita: retrocedano e siano umiliati quanti tramano la mia sventura. Siano come pula al vento e l’angelo del Signore li disperda. (Salmo 35,1-5)

domenica 1 marzo 15


Dio non startene muto non restare in silenzio e inerte, o Dio. Vedi: i tuoi nemici sono in tumulto e quelli che ti odiano alzano la testa. Contro il tuo popolo tramano congiure e cospirano contro i tuoi protetti. Hanno detto: “Venite, cancelliamoli come popolo e piĂš non si ricordi il nome di Israeleâ€? Hanno tramato insieme concordi, contro di te hanno concluso un patto. (...) Mio Dio, rendili come un vortice, come paglia che il vento disperde. Come fuoco che incendia la macchia e come fiamma che divampa sui monti. (Salmo 83)

domenica 1 marzo 15


Egli ha in mano il ventilabro, per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel granaio; ma la pula la brucerà con fuoco inestinguibile. (Luca 3,17)

SIMBOLOGIA COSMICA terra - acqua: stabilità, fecondità: giustizia pula, secca, infeconda, volatile, impalpabile: empietà SIMBOLOGIA TEMPORALE giusto: tempo ciclico e lineare: stagione, maturazione, raccolto empio: ciclo sul vuoto, mulinare, dispersione SIMBOLOGIA QUANTITATIVA giusto: solitario, non conformista empio: massa, assemblea, compagnia domenica 1 marzo 15


Giobbe prese a dire: Ascoltate bene la mia parola e sia questo almeno il conforto che mi date. Tollerate che io parli e dopo che avrò parlato deridetemi pure. Mi lamento forse di un uomo? E perché non dovrei perdere la pazienza? Statemi attenti e resterete stupiti, mettetevi la mano sulla bocca. Se io ci penso rimango turbato e la mia carne è presa da un brivido. Perché i malvagi continuano a vivere e invecchiando diventano più forti e più ricchi? La loro prole prospera insieme con loro i loro rampolli crescono sotto i loro occhi. Le loro case sono tranquille e senza timori, il bastone di Dio non pesa su di loro. domenica 1 marzo 15


Il loro toro monta senza mai fallire, la mucca partorisce senza abortire. Mandano fuori, come un gregge, i loro ragazzi e i loro figli danzano in festa Cantano al ritmo di tamburelli e di cetre, si divertono al suono dei flauti. Finiscono nel benessere i loro giorni e scendono tranquilli nel regno dei morti. Eppure dicevano a Dio: “Allontanati da noi, non vogliamo conoscere le tue vie. Chi è l’Onnipotente perché dobbiamo servirlo? E che giova pregarlo?” Essi hanno in mano il loro benessere e il consiglio degli empi è lontano da lui. Quante volte si spegne la lucerna degli empi e la sventura piomba su di loro e infligge loro castighi con ira? domenica 1 marzo 15


Sono essi come paglia sollevata al vento e come pula in preda all’uragano? “Dio - si dirà - riserva il castigo per i figli dell’empio” No, lo subisca e lo senta lui il castigo! Veda con i suoi occhi la sua rovina e beva dell’ira dell’Onnipotente! Che cosa gli importa infatti della sua casa quando è morto quando il numero dei suoi mesi è finito? S’insegna forse la scienza a Dio a Lui che giudica gli esseri celesti? Uno muore in piena salute, tutto tranquillo e prospero; i suoi fianchi sono coperti di grasso e il midollo delle sue ossa è ben nutrito. Un altro muore con l’amarezza in cuore senza mai aver assaporato la gioia. Eppure entrambi giacciono insieme nella polvere e i vermi li ricoprono. domenica 1 marzo 15


Ecco io conosco bene i vostri pensieri e i progetti che tramate contro di me! Infatti voi dite: “Dov’è la casa del nobile dove sono le tende degli empi?” Perché non avete chiesto a chi ha viaggiato e non avete considerato attentamente le loro prove? Cioè che nel giorno della sciagura è risparmiato il malvagio e nel giorno dell’ira egli trova scampo? Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta e di quel che ha fatto chi lo ripaga? Egli sarà portato al sepolcro sul suo tumulo si veglia e gli sono lievi le zolle della valle. Camminano dietro a lui tutti gli uomini e innanzi a sé ha una folla senza numero. E voi vorreste consolarmi con argomenti vani! Nelle vostre risposte non c’è altro che inganno. (Giobbe 21)

domenica 1 marzo 15


SALMO 73 O Dio, perché ci respingi per sempre, fumante di collera contro il gregge del tuo pascolo? Ricòrdati della comunità che ti sei acquistata nei tempi antichi. Hai riscattato la tribù che è tua proprietà, il monte Sion, dove hai preso dimora. Volgi i tuoi passi a queste rovine eterne: il nemico ha devastato tutto nel santuario. Ruggirono i tuoi avversari nella tua assemblea, issarono le loro bandiere come insegna. Come gente che s'apre un varco verso l'alto con la scure nel folto della selva, con l'ascia e con le mazze frantumavano le sue porte. domenica 1 marzo 15


Hanno dato alle fiamme il tuo santuario, hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome; pensavano: "Distruggiamoli tutti". Hanno incendiato nel paese tutte le dimore di Dio. Non vediamo più le nostre bandiere, non ci sono più profeti e tra noi nessuno sa fino a quando. Fino a quando, o Dio, insulterà l'avversario? Il nemico disprezzerà per sempre il tuo nome? Perché ritiri la tua mano e trattieni in seno la tua destra? Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi, ha operato la salvezza nella nostra terra. Tu con potenza hai diviso il mare, hai spezzato la testa dei draghi sulle acque. Tu hai frantumato le teste di Leviatàn, lo hai dato in pasto a un branco di belve. domenica 1 marzo 15


Tu hai fatto scaturire fonti e torrenti, tu hai inaridito fiumi perenni. Tuo è il giorno e tua è la notte, tu hai fissato la luna e il sole; tu hai stabilito i confini della terra, l'estate e l'inverno tu li hai plasmati. Ricòrdati di questo: il nemico ha insultato il Signore, un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome. Non abbandonare ai rapaci la vita della tua tortora, non dimenticare per sempre la vita dei tuoi poveri. Volgi lo sguardo alla tua alleanza; gli angoli della terra sono covi di violenza. L'oppresso non ritorni confuso,: il povero e il misero lodino il tuo nome. Alzati, o Dio, difendi la mia causa, ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno. Non dimenticare il clamore dei tuoi nemici; il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine. domenica 1 marzo 15


domenica 1 marzo 15


INTERPRETAZIONE CRISTOLOGICA

domenica 1 marzo 15


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