fdc-gennaio-2012

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Orari segreteria: dal lunedì al sabato, ore 9 - 12 Telefono: 037649107 Sito della parrocchia: www.parrocchiecurtatone.it Indirizzi e-mail: donsandro@parrocchiecurtatone.it montanara@parrocchiecurtatone.it Orari Sante Messe: festiva del sabato, ore 18 - domenica, ore 9 e 10:30 lunedì, ore 16 a Eremo da martedì a venerdì, ore 9 a Montanara

Nel Giornalino di avvento-Natale avevo già annunciato l’intenzione di iniziare, dopo Natale, l’incontro delle famiglie della parrocchia nelle loro case. Lo sento come una necessità mia personale di sacerdote, ma credo possa diventare anche una occasione per tutta la comunità parrocchiale. Affronto questo impegno non con leggerezza: è difficile per tutti trovare “tempo” e soprattutto riuscire ad incontrare le persone insieme nelle loro case. I ritmi della vita moderna fanno sì che si sia a casa molto poco, spesso solo verso sera (e anche tarda) e il sabato e la domenica (e per chi lavora nei centri commerciali o è turnista nemmeno in quei giorni). continua in seconda pagina

Giornalino della parrocchia di Montanara

gennaio 2012

“Bussate e vi sarà aperto” Incontro con le famiglie nelle loro case


continua dalla prima pagina

Anche la vita del prete vede concentrarsi in alcune ore della giornata tante cose: in fondo noi preti “lavoriamo” quando voi non lavorate, quando possiamo raggiungervi. Dovrò pertanto ritagliarmi spazi di tempo che dovrò anche togliere ad altre cose, ma credo ne sia giunto il momento. Anzitutto voglio precisare come intendo vivere questa esperienza e che significato darle: 1. Desidero incontrare le persone, non semplicemente benedire delle case. Sicuramente venendo nelle vostre case - se lo vorrete porterò la benedizione del Signore, ma voglio bussare alle porte delle vostre case per incontrare voi. Per questo dovremo trovare il modo perché tutta la famiglia sia presente, almeno chi desidera l’incontro con il sacerdote. 2. Desidero ascoltare la vostra storia, il vostro vissuto, la vostra esperienza di fede. Non vengo a giudicare, ma a confermare anzitutto il vostro cammino di fede, facendovi conoscere eventualmente possibilità che la parrocchia offre per farlo crescere o riscoprire. 3. Desidero chiedere: vi chiedo di essere aperti a confrontarvi, a mettervi in discussione, a chiedere ciò di cui avete bisogno per il vostro cammino di fede, di scoprire e cogliere i cambiamenti in atto nelle nostre comunità; non vi chiedo denaro, ma eventuali disponibilità a collaborare. 4. Desidero pregare con voi: per chi vorrà, ovviamente, vi porterò la benedizione del Signore e pregheremo insieme. 5. Desidero infine creare una rete di relazioni: non credo sia significativa la visita del sacerdote nelle case se rimane un fatto fine a se stesso. Un prete non lega le persone a sé, ma al Signore e agli altri fratelli e sorelle in Cristo.

Pertanto vorrei muovermi in questo modo: (a) individuare una famiglia in ogni via o quartiere della parrocchia dove iniziare con un momento di preghiera per tutti quelli della via e così accordarmi per l’incontro nelle singole case; (b) visitare le singole famiglie; (c) a conclusione della visita in una via o quartiere, invitare tutti alla Messa domenicale per ringraziare il Signore (e magari per fermarci anche a pranzare insieme). Non so quanto tempo servirà, credo più di un anno ... ma meglio fare le cose bene.

Un primo calendario potrebbe essere questo: !dal 15 al 22 di gennaio: benedizione delle stalle e incontro con le famiglie che le gestiscono !dal 23 al 29 gennaio: famiglia abitanti in via Roma e via Ateneo Pisano a Montanara !dal 30 gennaio in poi: famiglie abitanti nel quartiere nuovo davanti al Comune nuovo (via Lombardia, via Sicilia, via Emilia Romagna, ...) Poi vedremo ... Comunque ogni domenica avviserò in quale via o quartiere mi sto muovendo. Allora, comincio a bussare ... don Sandro

UNITAʼ PASTORALE DI CURTATONE Parrocchie di BUSCOLDO - LEVATA - MONTANARA - SAN SILVESTRO Segreteria 037649107

Incontri di preparazione al matrimonio cristiano

Incontro iniziale DOMENICA 22 GENNAIO 2012 dalle ore 18 alle ore 20 presso la parrocchia di LEVATA Gli incontri saranno settimanali per 8 domeniche continuative e una domenica mattina e primo pomeriggio di ritiro spirituale Gli incontri sono animati da coppie di sposi, dai sacerdoti e da esperti esterni


Dopo la Visita del Vescovo, Unità pastorale di Curtatone: a che punto siamo? Dopo la celebrazione del Natale, riprendiamo il cammino delle nostre comunità. La prima domanda che viene spesso posta: ma della visita del Vescovo, cosa ne è stato? A che cosa porterà? Noi quattro sacerdoti ci incontreremo con il Consiglio Pastorale dell’Unità pastorale il prossimo 24 gennaio a Levata, per fare un momento di verifica dell’esperienza. Il Vescovo incontrerà noi sacerdoti mercoledì 25 gennaio, in mattinata a Mantova. Ci è stata comunicata anche la data della restituzione della Visita: Domenica 4 marzo, in Duomo a Mantova, alle ore 16. Come il Vescovo è venuto in mezzo a noi per incontrarci e ascoltarci, così noi andremo da lui in marzo per ascoltare quanto lui ha da suggerirci dopo aver ripensato a quanto ha ascoltato. Infatti, il nostro Vescovo ha raccolto le relazioni che sono state fatte, gli interventi delle assemblee, le impressioni avute nei vari incontri e celebrazioni ... per arrivare a darci la sua autorevole parola riguardo al nostro cammino. Ciò che è stato relazionato al Vescovo è stato il frutto di due incontri in cui i vari settori della vita delle nostre comunità hanno cercato di conoscersi e di presentare i passi possibili da compiere insieme. Il primo settore è stato quello dei catechisti, animatori, capi scout: cioè coloro che nelle nostre parrocchie si dedicano all’annuncio del vangelo e alla catechesi: dall’analisi della situazione è emerso soprattutto il bisogno di formazione (sia contenutistica che metodologica), di incontri in cui confrontarsi per non sentirsi soli. Non è facile ripensare come annunciare il vangelo oggi: è chiaro come “si è sempre fatto”, ma - pur vedendo che la realtà è cambiata rispetto ad un contesto di cristianità - non si sa ancora bene come rinnovarsi. Segni già in atto sono il progetto educativo a cui stanno lavorando insieme i tre gruppi scout sul nostro territorio; gli incontri di formazione al matrimonio cristiano; il Grest; la collaborazione-condivisione di alcuni gruppi di adolescenti.

Il secondo settore è stato quello di coloro che operano nella liturgia (animatori del canto, lettori, ministri dell’eucarestia, chi cura l’ambiente della chiesa, chi fa parte di un gruppo liturgico): anche in questo settore è emerso il bisogno di formazione, superando il proprio settore di impegno e avendo una visione di insieme: questo può essere fatto a livello di unità pastorale. Segni già in atto sono il lavoro per avere un libretto comune dei canti (e quindi un repertorio comune), l’esperienza del canto insieme nelle celebrazioni vescovili. Il terzo settore è stato quello della carità e della missione: esistono sul territorio di Curtatone tante esperienze che però restano slegate tra di loro e con poche (e non giovani) risorse. Ciò che esiste si è pensato di renderlo di unità pastorale e cioè: il gruppo missionario di Montanara diventi esperienza di tutte le parrocchie; il gruppo Caritas che gestisce un piccolo centro di ascolto a San Silvestro, diventi il centro di Ascolto dell’unità pastorale; l’esperienza di servizio alla mensa di San Simone a Mantova da parte di alcune persone di Buscoldo, diventi esperienza aperta a tutti coloro che nell’unità pastorale vogliono fare servizio; la disponibilità di alcune persone competenti di Levata nel campo dell’aiuto psicologico, diventi servizio per tutta l’unità pastorale. Ovviamente anche il volontario non espressione diretta di Chiesa, va coinvolto creando sinergie e collaborazioni. Un quarto settore è stato quello degli adolescenti e dei giovani: già l’esperienza del Grest fatto insieme li ha fatti conoscere e incontrare. Quale futuro per loro? Questa domanda è rimasta ancora aperta. Anche l’incontro con alcune famiglie che sono già gruppo famiglie o vorrebbero diventarlo ha lasciato aperto un possibile percorso. Se siete arrivati alla fine di questo articolo, avete capito che “carne sul fuoco ce n’è molta”, ma adesso dobbiamo arrivare a concretizzare. Ed è sui passi concreti, non tanto sugli ideali, che è più difficile muoversi.

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Cari Fratelli e Sorelle! Annunciare Gesù Cristo unico Salvatore del mondo "costituisce la missione essenziale della Chiesa, compito e missione che i vasti e profondi mutamenti della società attuale non rendono meno urgenti" (Esort. ap. Evangelii nuntiandi,14). Anzi,oggi avvertiamo l’urgenza di promuovere, con nuova forza e rinnovate modalità, l’opera di evangelizzazione in un mondo in cui l’abbattimento delle frontiere e i nuovi processi di globalizzazione rendono ancora più vicine le persone e i popoli, sia per lo sviluppo dei mezzi di comunicazione, sia per la frequenza e la facilità con cui sono resi possibili spostamenti di singoli e di gruppi. In questa nuova situazione dobbiamo risvegliare in ognuno di noi l’entusiasmo e il coraggio che mossero le prime comunità cristiane ad essere intrepide annunciatrici della novità evangelica, facendo risuonare nel nostro cuore le parole di san Paolo: "Annunciare il Vangelo non è per me un vanto; perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo!" (1Cor 9,16). Il tema che ho scelto quest’anno per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato – "Migrazioni e nuova evangelizzazione" – nasce da questa realtà. L’ora presente, infatti, chiama la Chiesa a compiere una nuova evangelizzazione anche nel vasto e complesso fenomeno della mobilità umana, intensificando l’azione missionaria sia nelle regioni di primo annuncio, sia nei Paesi di tradizione cristiana. Il Beato Giovanni Paolo II ci invitava a "nutrirci della Parola, per essere «servi della Parola» nell’impegno dell’evangelizzazione ..., [in una

situazione] che si fa sempre più varia e impegnativa, nel contesto della globalizzazione e del nuovo e mutevole intreccio di popoli e culture che la caratterizza" (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 40). Le migrazioni interne o internazionali, infatti, come sbocco per la ricerca di migliori condizioni di vita o per fuggire dalla minaccia

di persecuzioni, guerre, violenza, fame e catastrofi naturali, hanno prodotto una mescolanza di persone e di popoli senza precedenti, con problematiche nuove non solo da un punto di vista umano, ma anche etico, religioso e spirituale. Le attuali ed evidenti conseguenze della secolarizzazione, l’emergere di nuovi movimenti settari, una diffusa insensibilità nei confronti della fede cristiana, una marcata tendenza alla frammentarietà, rendono difficile focalizzare un riferimento unificante che incoraggi la formazione di "una sola famiglia di fratelli e sorelle in società che si fanno sempre più multietniche e interculturali, dove anche le persone di varie religioni sono spinte al dialogo, perché si possa trovare una serena e fruttuosa convivenza nel rispetto delle legittime differenze", come scrivevo nel Messaggio dello scorso anno per questa Giornata Mondiale. Il nostro tempo è segnato da tentativi di cancellare Dio e l’insegnamento della Chiesa dall’orizzonte della vita, mentre si fanno strada il

dubbio, lo scetticismo e l’indifferenza, che vorrebbero eliminare persino ogni visibilità sociale e simbolica della fede cristiana. In tale contesto, i migranti che hanno conosciuto Cristo e l’hanno accolto non di rado sono spinti a non ritenerlo più rilevante nella propria vita, a perdere il senso della fede, a non riconoscersi più come parte della Chiesa e spesso conducono un’esistenza non più segnata da Cristo e dal suo Vangelo. Cresciuti in seno a popoli marcati dalla fede cristiana, spesso emigrano verso Paesi in cui i cristiani sono una minoranza o dove l’antica tradizione di fede non è più convinzione personale, né confessione comunitaria, ma è ridotta ad un fatto culturale. Qui la Chiesa è posta di fronte alla sfida di aiutare i migranti a mantenere salda la fede, anche quando manca l’appoggio culturale che esisteva nel Paese d’origine, individuando anche nuove strategie pastorali, come pure metodi e linguaggi per un’accoglienza sempre vitale della Parola di Dio. In alcuni casi si tratta di un’occasione per proclamare che in Gesù Cristo l’umanità è resa partecipe del mistero di Dio e della sua vita di amore, viene aperta ad un orizzonte di speranza e di pace, anche attraverso il dialogo rispettoso e la testimonianza concreta della solidarietà, mentre in altri casi c’è la possibilità di risvegliare la coscienza cristiana assopita, attraverso un rinnovato annuncio della Buona Novella e una vita cristiana più coerente, in modo da far riscoprire la bellezza dell’incontro con Cristo, che chiama il cristiano alla santità dovunque si trovi, anche in terra straniera. L’odierno fenomeno migratorio è anche un’opportunità provvidenziale per l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo. Uomini e donne provenienti da varie regioni della terra, che non hanno ancora


incontrato Gesù Cristo o lo conoscono soltanto in maniera parziale, chiedono di essere accolti in Paesi di antica tradizione cristiana. Nei loro confronti è necessario trovare adeguate modalità perché possano incontrare e conoscere Gesù Cristo e sperimentare il dono inestimabile della salvezza, che per tutti è sorgente di "vita in abbondanza" (cfr Gv 10,10); gli stessi migranti hanno un ruolo prezioso a questo riguardo poiché possono a loro volta diventare "annunciatori della Parola di Dio e testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo" (Esort. ap. Verbum Domini,105). Nell’impegnativo itinerario della nuova evangelizzazione, in ambito migratorio, assumono un ruolo decisivo gli Operatori pastorali – sacerdoti, religiosi e laici – che si trovano a lavorare sempre più in un contesto pluralista: in comunione con i loro Ordinari, attingendo al Magistero della Chiesa, li invito a cercare vie di fraterna condivisione e di rispettoso annuncio, superando contrapposizioni e nazionalismi. Da parte loro, le Chiese d’origine, quelle di transito e quelle d’accoglienza dei flussi migratori sappiano intensificare la loro cooperazione, a beneficio sia di chi parte sia di chi arriva e, in ogni caso, di chi ha bisogno di incontrare sul suo cammino il volto misericordioso di Cristo nell’accoglienza del prossimo. Per realizzare una fruttuosa pastorale di comunione, potrà essere utile aggiornare le tradizionali strutture di attenzione ai migranti e ai rifugiati, affiancandole a modelli che rispondano meglio alle mutate situazioni in cui si trovano a interagire culture e popoli diversi. I rifugiati che chiedono asilo, fuggiti da persecuzioni, violenze e situazioni che mettono in pericolo la loro vita, hanno bisogno della nostra comprensione e accoglienza, del rispetto della loro dignità umana e dei loro diritti, nonché della consapevolezza dei loro doveri. La loro sofferenza invoca dai singoli Stati e dalla comunità internazionale che vi siano atteggiamenti di mutua accoglienza, superando timori ed

evitando forme di discriminazione e che si provveda a rendere concreta la solidarietà anche mediante adeguate strutture di ospitalità e programmi di reinsediamento. Tutto ciò comporta un vicendevole aiuto tra le regioni che soffrono e quelle che già da anni accolgono un gran numero di persone in fuga e una maggiore condivisione delle responsabilità tra gli Stati. La stampa e gli altri mezzi di comunicazione hanno un ruolo importante nel far conoscere, con correttezza, oggettività e onestà, la situazione di chi ha dovuto forzatamente lasciare la propria patria e i propri affetti e desidera iniziare a costruirsi una nuova esistenza.

Cristo sarà fonte di sollievo, speranza e "gioia piena" (cfr Gv 15,11). Desidero infine ricordare la situazione di numerosi studenti internazionali che affrontano problemi di inserimento, difficoltà burocratiche, disagi nella ricerca di alloggio e di strutture di accoglienza. In modo particolare le comunità cristiane siano sensibili verso tanti ragazzi e ragazze che, proprio per la loro giovane età, oltre alla crescita culturale, hanno bisogno di punti di riferimento e coltivano nel loro cuore una profonda sete di verità e il desiderio di incontrare Dio. In modo speciale, le Università di ispirazione cristiana siano luogo di testimonianza e d’irradiazione

Le comunità cristiane riservino particolare attenzione per i lavoratori migranti e le loro famiglie, attraverso l’accompagnamento della preghiera, della solidarietà e della carità cristiana; la valorizzazione di ciò che reciprocamente arricchisce, come pure la promozione di nuove progettualità politiche, economiche e sociali, che favoriscano il rispetto della dignità di ogni persona umana, la tutela della famiglia, l’accesso ad una dignitosa sistemazione, al lavoro e all’assistenza. Sacerdoti, religiosi e religiose, laici e, soprattutto, giovani uomini e donne siano sensibili nell’offrire sostegno a tante sorelle e fratelli che, fuggiti dalla violenza, devono confrontarsi con nuovi stili di vita e difficoltà di integrazione. L’annuncio della salvezza in Gesù

della nuova evangelizzazione, seriamente impegnate a contribuire, nell’ambiente accademico, al progresso sociale, culturale e umano, oltre che a promuovere il dialogo fra le culture, valorizzando l’apporto che possono dare gli studenti internazionali. Questi saranno spinti a diventare essi stessi attori della nuova evangelizzazione se incontreranno autentici testimoni del Vangelo ed esempi di vita cristiana. Cari amici, invochiamo l’intercessione di Maria, "Madonna del cammino", perché l’annuncio gioioso della salvezza di Gesù Cristo porti speranza nel cuore di coloro che, lungo le strade del mondo, si trovano in condizioni di mobilità. A tutti assicuro la mia preghiera e imparto la Benedizione Apostolica. Benedetto XVI


Festa dell’adesione all’Azione Cattolica DOMENICA 22 GENNAIO parrocchia di Levata I ragazzi sono attesi alle ore 10 Famiglie e adulti per la Messa delle ore 11 Dopo la Messa vengono consegnate le tessere dellʼadesione allʼAzione Cattolica 2012 e un segno del cammino annuale La festa si conclude con un semplice pranzo a offerta libera Sono invitati tutti gli aderenti adulti, giovani e ragazzi e loro familiari e amici delle comunità della nostra Unità Pastorale. Per il pranzo chiediamo di prenotare a Tiziana Decò (037649662 o 3337525686) entro mercoledì 18 gennaio. Ricordiamo che è possibile partecipare ai gruppi di ACR (3-4 elementare e 5 elementare e prima media) il sabato pomeriggio, dalle 15 alle 16:30, presso lʼoratorio di Montanara


a richiesta, anche questʼanno proponiamo

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA DA 23 AL 30 AGOSTO 2012, guidato da don Sandro Barbieri

con alcune novità: visita di Giaffa (Yafo, lʼantico porto, oggi Tel Aviv), la “barca” di Pietro a Ginnosar, visita a Bethsaida, Korazin, Kursi, città visitate da Gesù; a Gerusalemme: Tunnel di Ezechia e piscina di Siloe, Akeldama (campo del sangue) ISCRIZIONI ENTRO MARZO 2012 1° giorno: Montanara - Bergamo - Tel Aviv – Nazareth. Al mattino ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti e trasferimento in pullman all’aeroporto di Bergamo/Orio al Serio e partenza per Tel Aviv. All’arrivo visita di Giaffa, sosta all’acquedotto di Cesarea Marittima Proseguimento per Nazareth. Sistemazione: cena e pernottamento.

del Getzemani. Si sale alla chiesa di San Pietro in Gallicantu (casa di Caifa, sommo sacerdote e luogo della prigionia di Gesù), alla Cittadella di Davide (palazzo di re Erode) e al pretorio (palazzo di Pilato); via Crucis lungo la via dolorosa per terminare al Santo Sepolcro. Se possibile, visita al museo dell’Olocausto e ai quartieri della Gerusalemme ebraica nuova.

2° giorno: Nazareth – Sefforis - Monte Tabor - Cana Pensione completa in albergo. Al mattino visita del sito archeologico di Sefforis, capitale della Galilea ai tempi di Gesù e di Nazareth: basilica dell’Annunciazione, chiesa di San Giuseppe o della nutrizione, Fontana della Vergine. Nel pomeriggio, partenza per il Tabor, il monte della Trasfigurazione e salita in minibus. Nel ritorno, sosta a Cana, luogo del miracolo della trasformazione dell’acqua in vino.

7° giorno: Gerusalemme. Mezza pensione in albergo. Al mattino si raggiunge Betlemme: visita del Campo dei Pastori e della basilica della Natività; grotta del latte. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio visita ai santuari di Ein Karem che ricordano la visita di Maria a S. Elisabetta e la nascita di S. Giovanni Battista e San Giovanni del deserto (dove si è rifugiato il Battista) e Monastero della Santa Croce

3° giorno: Lago di Galilea. Mezza pensione in albergo. Giornata dedicata alla visita dei luoghi della vita pubblica di Gesù attorno al lago di Galilea. Anzitutto, visita di Cafarnao (scavi dell’antica città con la sinagoga e la casa di Pietro). Quindi visita a Korazin, Bethsaida e Kursi. Traversata in battello del lago (dopo aver visitato la “barca di Pietro” a Ginnosar e sosta per il pranzo. Quindi visita al monte delle Beatitudini, a Tabga (luogo della moltiplicazione dei pani e dei pesci). In serata possibilità di partecipare alla fiaccolata mariana.

8° giorno: Gerusalemme - Tel Aviv - Bergamo - Montanara Colazione. In mattinata trasferimento all’aeroporto di Tel Aviv per il rientro.

4° giorno: Nazareth - Masada - Gerico - deserto - Gerusalemme. Colazione. Scendendo la valle del Giordano si raggiunge Masada: visita del sito archeologico. Breve sosta a Qumran. Si ritorna al mar Morto (tempo per il bagno) e visita al luogo del battesimo di Gesù. Pranzo a Gerico. Salendo a Gerusalemme sosta a Wadi el Qelt dove il panorama sul deserto è particolarmente suggestivo e camminata nel deserto fino al monastero di San Giorgio di Koziba (celebrazione della messa nel deserto). Arrivo in serata a Gerusalemme. Sistemazione in albergo: cena e pernottamento. 5° giorno: L’ingresso di Gesù a Gerusalemme Pensione completa. Al mattino, da Betfage si scende verso Gerusalemme (passando per la grotta del Padre nostro e Dominus Flebit) salendo alla Spianata del Tempio; piscina probabitica e chiesa di S. Anna; visita al Muro della Preghiera; nel pomeriggio visita del quartiere Ebraico, “casa bruciata”, sinagoga Hurva e cardo romano, quindi Cittadella di Davide, Tunnel di Ezechia e piscina di Siloe; Akeldama, campo comperato con i soldi del tradimento di Giuda. Verso sera: Il Cenacolo (chiesa della Dormizione di Maria) 6° giorno: Gerusalemme: la passione-morte-resurrezione Pensione completa. Al mattino visita del monte degli Ulivi: basilica

QUOTA: 1300 ! (compensiva di 200 ! di ingressi) supplemento camera singola: 250 !

Quota calcolata con il cambio. 1USD=0,72. Per oscillazioni più o meno 3% essa non cambia. Diversamente verrà aggiornata. La quota comprende: Quota d’iscrizione / Trasferimento per/da l’aeroporto di Bergamo / Passaggio aereo in classe turistica Bergamo / Tel Aviv / Bergamo con voli noleggiati - Tasse d’imbarco Trasferimenti in pullman da/per l’aeroporto in Israele - Alloggio in istituto o alberghi di tre stelle in camere a due letti con bagno o doccia - Vitto dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’8° giorno - Tour in pullman, visite, escursioni e ingressi come da programma - Gli ingressi compresi sono: Giaffa, Sefforis, Museo Francescano di Nazareth, Cafarnao, S. Pietro in Gallicantu, Chiesa di Sant’Anna, Ascensione, Masada, Qumran, Cittadella di Davide e inoltre il taxi per il Monte Tabor, Bethsaida, Korazin e Kursi e il battello sul Lago di Galilea. Ogni altro ingresso è da considerarsi extra e quindi da regolare direttamente in loco – Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio e annullamento viaggio Europ Assistance. La quota non comprende: Mance - Bevande – Extra personali – Tutto quanto non menzionato alla voce “ La quota Comprende”. N.B.: È necessario il passaporto individuale. Il documento non deve essere in via di scadenza ma avere ancora almeno sei mesi di validità rispetto alla data di partenza.

su proposta del Gruppo Missionario “Padre Tullio Favali”

PELLEGRINAGGIO IN UMBRIA DA 23 AL 26 APRILE 2012 guidato da don Sandro Barbieri in pullman - pernottamenti a Collevanza lunedì 23 aprile Partenza da Montanara alle ore 7 per Imola dove incontreremo le suore di Madre Speranza che sosteniamo nelle loro missioni in Brasile; dopo lʼincontro, partenza per il Santuario della Verna (Arezzo) dove San Francesco ha ricevuto le stigmate come conferma della sua missione nella povertà; pranzo presso la Casa del Pellegrino del santuario e partecipazione alla Processione delle stigmate; si riparte per Collevalenza dove visiteremo il Santuario della Divina Misericordia dove è sepolta Madre Speranza; cena e pernottamento martedì 24 aprile Dopo colazione, si parte per visitare i quattro santuari francescani della Valle Santa di Rieti: il santuario di Greccio (dove San Francesco ha “inventato il presepe”), di Fonte Colombo (dove Francesco scrisse la regola definitiva), della Foresta (dove Francesco scrisse il Cantico delle Creature), di Poggio Bustone (dove partì la missione di pace dei

francescani); pranzo in ristorante e cena e pernottamento a Collevalenza mercoledì 25 aprile Dopo colazione, si parte per Norcia (luogo nativo di San Benedetto), quindi Cascia (luogo dove è sepolta Santa Rita); dopo pranzo, si visita Spoleto; cena e pernottamento a Collevalenza giovedì 26 aprile Dopo colazione, si parte per Assisi; visita della cittadina, pranzo vicino allʼEremo delle Carceri; nel viaggio di ritorno (se possibile) ci fermiamo allʼEremo delle Celle di Cortona; arrivo a Montanara in tarda serata (pranzo autogestito in autogrill)

quota iscrizione: 280 !

iscrizioni presso la segreteria della Parrocchia, entro marzo 2012 dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12


novità dellʼanno

PELLEGRINAGGIO A SANTIAGO DI COMPOSTELA

DALLʼ 8 AL 15 SETTEMBRE 2012, guidato da don Sandro Barbieri 900 chilometri seguendo il cammino dei pellegrini, dedicando ogni giorno 3-4 ore di vero cammino a piedi e visitando nel pomeriggio le più belle città toccate dal cammino (chi non si sente di camminare, può ovviamente rimanere sul pullman) ISCRIZIONI ENTRO MARZO 2012 1° giorno: Montanara - Bilbao - Roncisvalle - Pamplona Al mattino ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti e trasferimento in pullman all’aeroporto di Milano e partenza per Bilbao. All’arrivo partenza in pullman per Roncisvalle, inizio del cammino francese e consegna dei simboli del pellegrino, quindi in pullman a Palmplona. Sistemazione in albergo, cena e pernottamento 2° giorno: Pamplona - Puente la Reina - Estella Logrogno - Najera Dopo colazione, in pullman si esce dal traffico di Pamplona per raggiungere Zariquiegui: cammino a piedi fino a Puente la Reina (circa 13 km, 3-4 ore; l’autobus comunque rimane al seguito ed è facilmente raggiungibile). Visita della cittadina e pranzo. In pullman si raggiungono e si visitano Estella Logrono - Najera. Cena e pernottamento. 3° giorno: San Domingo de la Calzada - San Juan de Ortega - Burgos Dopo colazione, in pullman si raggiunge Santo Domingo de la Calzada per la preghiera, quindi da Villafranca Montes de Oca si inizia a camminare fino a San Juan de Ortega (circa 13 km, 3-4 ore), uno dei luoghi più significativi e suggestivi del cammino. Pranzo. In pullman si raggiunge Burgos per la visita della città, la cena e il pernottamento. 4° giorno: Burgos - Fromista - Carrioin de les Condes Leon Dopo colazione, in pullman si esce da Burgos e si raggiunge Fromista per iniziare il cammino a piedi fino a Villalcazar de Sirga (circa 15 km, 4 ore); pranzo a Carrion de les Condes; infine si raggiunge in pullman Leon, visita della città, cena e pernottamento 5° giorno: Leon - Astorga -Ponferrada - O Cebreiro Samos - Lugo Dopo colazione, in pullman si raggiunge Astorga, Ponferrada e Las Herrerias dove inizia il cammino a piedi per raggiungere O Cebreiro (9 km di salita, circa 3 ore). Pranzo. Visita al monastero di Samos e Portomarin. Si prosegue in pullman per Lugo, breve visita, cena e pernottamento 6° giorno: Lugo - Lavacolla - Monte Gozo - Santiago Dopo colazione, in pullman si raggiunge Lavacolla per

iniziare il cammino a piedi che porta fino alla cattedrale di Santiago (circa 9 km, 2-3 ore) - partecipazione alla Messa del pellegrino (ore 12) - - pranzo - visita di Santiago - cena e pernottamento 7° giorno: Santiago - Finisterre - Muxia. Dopo colazione, in pullmna si raggiunge Corbuion dove inizia il cammino a piedi fino a Finisterre (11 km, 3 ore circa). Pranzo. In pullman si raggiunge Muxia al Santuario di Nostra Signora de la Blanca: secondo la tradizione qui la Madonna apparve a Santiago. Rientro per cena e pernottamento a Santiago. 8° giorno: Santiago - Montanara Colazione. In base all’orario dell’aereo, ci sarà eventuale tempo per completare la visita di Santiago, quindi ritorno a casa

QUOTA DI PARTECIPAZIONE ! 1.250,00 ( minimo 30 paganti ) (supplemento camera singola ! 240) COMPRENDENTE: Trasferimento in pullman da e per aeroporto in Italia - Passaggio aereo in classe turistica Italia/Bilbao e Santiago/Italia – Tasse aeroportuali - Viaggio in pullman come da programma - Alloggio in alberghi di 3 stelle in camere a due/tre letti con bagno o doccia – Trattamento di mezza pensione dalla cena del 1° giorno alla colazione dell'8° giorno – Pranzi lungo il percorso - Visite ed escursione con guida locali parlante italiano come da programma Disponibilità del pullman anche nelle tappe a piedi – Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio e polizza annullamento Europ Assistance NON COMPRENDENTE: Ingressi - Bevande - Mance – Extra personali - Tutto quanto non menzionato sotto la voce "Comprendente". NB: E' necessario un documento d’identità valido. INFO: Le tappe a piedi potranno comunque essere modificate in relazione alle condizioni atmosferiche del giorno ed alle reali possibilità del gruppo


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