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La stratificazione della popolazione come un sistema “modulare”

ne delle principali esposizioni ambientali (inquinamento atmosferico, elevate temperature, rifiuti, arsenico nelle acque, radon)30 e l’identificazione della popolazione esposta. Un aspetto particolarmente rilevante ha riguardato l’analisi dei sottogruppi di popolazione più suscettibili a causa della presenza di patologie croniche, come quelle a carico dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, che aumentano la vulnerabilità all’inquinamento atmosferico e agli effetti delle elevate temperature. Per migliorare la misura di queste esposizioni “contestuali”, i cui effetti a lungo termine sono spesso sottovalutati, è in fase di realizzazione un nuovo indicatore sintetico di vulnerabilità ambientale che utilizza dati di esposizione a livello di area e fattori confondenti a livello individuale; le metodologie utilizzate consentiranno di quantificare la quota di malattia attribuibile all’area in cui vivono gli individui e di misurare il livello di esposizione attraverso uno score che tiene conto dei principali fattori di rischio e della durata dell’esposizione.

La stratificazione della popolazione come un sistema “modulare”

Il metodo per stratificare la popolazione adottato dalla Regione Lazio si configura come un sistema flessibile e modulare, costituito da molteplici elementi. A partire da una prima stratificazione “di base”, definita valutando la presenza e il numero di patologie croniche, è possibile applicare numerose “lenti”, sia su tutta la popolazione che su specifici strati di interesse, per identificare ulteriori sottogruppi, dettagli o criticità in funzione degli obiettivi della programmazione regionale, aziendale o sub-aziendale. Tra gli “elementi” che costituiscono il sistema di stratificazione regionale, alcuni rivestono un ruolo centrale, come:

n l’indice di complessità clinica (per misurare l’intensità del bisogno assistenziale); n l’analisi della polypharmacy (per pianificare azioni di deprescribing e riconciliazione terapeutica); n la valutazione dei fattori di vulnerabilità socio-economica (per identificare le fasce di popolazione che necessitano di percorsi socio-sanitari individualizzati e orientare l’organizzazione delle cure intermedie).

Un’altra caratteristica rilevante è quella di considerare l’intera popolazione residente, in accordo con i principi del PHM. Questo ha reso necessario introdurre nuovi elementi che consentano di differenziare anche la popolazione sana. In particolare, la valutazione delle esposizioni ambientali che hanno effetti a lungo termine sulla salute e sull’incidenza di patologie croniche può costituire un utile supporto alla pianificazione delle campagne di prevenzione e promozione della salute. A completamento del sistema, due fattori trasversali: l’analisi geografica, che consente di evidenziare la variabilità intra-regionale nei bisogni assistenziali, e l’analisi dei costi assistenziali integrati, che permette di “affiancare” la pianificazione degli interventi con valutazioni e scenari di costo-efficacia.

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