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COMACCHIO

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Talento compatto e multipurpose

Il debutto al Geofluid 2021 ne ha già decretato il successo e l’interesse primario di numerosi clienti italiani e internazionali. Stiamo parlando della nuova CH 150, nata per soddisfare l’esigenza di macchine da pali compatte, installate su carri-base commerciali a garanzia della massima versatilità

Se una macchina ha testimoniato il valore attuale della multifunzionalità per le moderne macchine da perforazione, nello spazio ampio di idee dell’ultimo Geofluid, questa è senz’altro la CH 150 di Comacchio. La genesi di un modello dalle caratteristiche multipurpose così spiccate risale alle necessità - rilevate dal costruttore con l’ascolto e lo sviluppo delle richieste di molti utilizzatori-clienti - di riservare un progetto specifico alla crescente esigenza di macchine da pali compatte, installate su carri-basi commerciali, che si rivolgano alla vasta platea di imprese che operano nel settore delle costruzioni e in molte altri segmenti di applicazione. “Il vantaggio competitivo di questa tipologia di macchina è dato dalla grande versatilità, basata sull’ampio spettro di tecnologie di perforazione utilizzabili, e dalla rapidità e facilità di messa in opera. Tutto questo in un contesto di mercato che richiede sempre più spesso la capacità di operare in spazi ridotti e di difficile accesso, su cantieri che non consentono l’impiego di macchine più tradizionali, pur mantenendo livelli di performance in linea con quelli offerti dalle macchine perforatrici di tipo “convenzionale” – spiegano i tecnici della casa trevigiana. Il concetto si basa sull’utilizzo di un escavatore di media portata (nella classe di peso delle 8-10 ton), a cui viene applicato un mast di perforazione a lunghezza modulare e una testa di rotazione multifunzione che si presta sia alla realizzazione

di pali trivellati (con o senza rivestimento), sia all’esecuzione di pali CFA, tramite dei semplici kit di trasformazione. L’area occupata a terra dalla macchina risulta estremamente ridotta, grazie anche alla configurazione dell’escavatore di base che mantiene la zavorra all’interno dell’ingombro dei cingoli. Con 2320 mm di larghezza e 3075 mm di lunghezza, la CH 150 ha un peso in trasporto pari a 15000 kg e si posiziona nel segmento light-weight della serie CH, ma apre anche la strada a nuovi scenari di sviluppo di questa linea di prodotto. Non mancano infatti nella gamma delle possibili applicazioni della CH 150 ambiti innovativi che esulano dal segmento delle fondazioni, come la realizzazione di pozzi acquiferi con tecnologia kelly. Il mast è dotato di sistema di avanzamento a cilindro che a fronte di ingombri e peso ridotti è in grado di garantire una forza di tiro/spinta pari a 60 kN. Due gli argani che equipaggiano la macchina e che si distinguono dalla media del segmento per le elevate caratteristiche di tiro: un argano principale che offre 65 kN di tiro e un argano ausiliario da 27 kN. Il mast è montato su un braccio a lato cabina, realizzato seguendo la progettazione degli escavatori di grandi dimensioni: questo conferisce maggiore robustezza e rigidità alla macchina. L’amplissimo movimento di sbraccio, considerando anche la possibilità di ruotare il mast in senso

In azione ad Altenburg, nei pressi di Lipsia, la CH 150 di Comacchio durante la costruzione di una paratia di pali secanti del diametro di 610 mm, alla profondità di 10 m. La configurazione del cantiere richiedeva alla macchina di operare in condizioni di altezza ridotta a 6,5 m, per la presenza di un ponte.

Motore e idraulica, una tradizione di efficienza

Grande attenzione nello sviluppo di questa macchina è stata dedicata agli aspetti legati alla sostenibilità ambientale. La CH 150 incorpora un motore Stage V che rispetta le più stringenti normative sulle emissioni, sia a livello europeo che americano. L’esperienza Comacchio ha permesso inoltre di applicare le più moderne tecnologie al sistema idraulico dell’escavatore alla base della CH 150, ottimizzandolo per questa tipologia di utilizzo al fine di garantire la massima produttività a fronte di una maggiore efficienza energetica. Il controllo elettronico del motore diesel da parte del sistema CCS consente in ogni istante all’impianto idraulico di prelevare la massima potenza disponibile, massimizzando così la produttività. Il sistema di raffreddamento dell’impianto idraulico, rispetto a quello dell’escavatore base, è stato potenziato per far fronte, anche nelle condizioni ambientali più impegnative, all’utilizzo intensivo che è tipico di una macchina da perforazione.

sia longitudinale che trasversale, consente alla CH 150 di raggiungere una grande varietà di posizionamenti, coprendo una vasta area di lavoro e permettendole di lavorare anche in presenza di ostacoli. La stabilità della macchina anche in condizioni di sbraccio massimo (3.600 mm), è data dal carro estensibile, fornito come standard, che in condizioni di lavoro raggiunge i 2.920 mm di larghezza. Questo consente di operare in condizioni di sicurezza anche su cantieri che presentano una conformazione del terreno difficile, ad esempio in situazioni di pendenza. Non solo, per una maggiore sicurezza della macchina e dell’operatore Comacchio ha scelto di dotare la CH 150 di appositi dispositivi elettronici che rilevano la posizione e angolazione di lavoro della macchina e permettono di intervenire sui parametri operativi in maniera automatica, prevenendo l’insorgenza di eventuali situazioni di pericolo. Queste scelte costruttive permettono alla CH 150 di classificarsi ai vertici del segmento per livello di sicurezza. La CH 150 si annuncia come molto promettente anche dal punto di vista della produttività. La testa di rotazione Comacchio CR 4 è infatti in grado di trasferire fino a 44 kNm di coppia nominale e offre all’operatore il vantaggio di poter operare in modalità “potenza costante”, ottimizzando le prestazioni grazie alla regolazione automatica tra velocità di rotazione e coppia rotary. In alternativa la stessa rotary può essere gestita con cambio marcia manuale, mettendo a disposizione fino a cinque marce. La costruzione modulare del mast consente l’utilizzo di kelly bar fino a nove elementi e 3,5 m di lunghezza, con un diametro che raggiunge i 419 mm e la possibilità di installare diametri diversi su richiesta, con minimi adattamenti sulla macchina. Nella versione kelly, la CH 150 permette di realizzare pali fino a 1.000 mm di diametro e può raggiungere una profondità massima di 27 m. La CH 150 prevede inoltre una configurazione per pali CFA, caratterizzata dalla possibilità di esercitare anche una spinta di avanzamento sull’utensile. In configurazione CFA, la macchina offre una forza di estrazione pari a 170 kN e consente di operare con eliche dal diametro massimo di ben 750 mm. La profondità massima dei pali CFA può raggiungere i 12 metri, grazie all’utilizzo di un’apposita prolunga. Oltre alle lavorazioni con kelly ed eliche CFA, la macchina può essere allestita per l’esecuzione di micropali con perforazione a roto-percussione. Previste anche versioni ribassate (cosiddette “low headroom”) della CH 150, pensate per far fronte alla necessità di operare all’interno di edifici o in presenza di strutture sovrastanti. L’impiego di basi commerciali ottimizzate per operare in spazi ristretti garantisce una grande facilità di utilizzo e manovra in qualsiasi condizione di cantiere. Partendo da un design della cabina altamente ergonomico, supportato da comandi elettro-idraulici proporzionali servoassisti, Comacchio ha integrato nell’abitacolo dei sistemi che permettono all’operatore di gestire in maniera estremamente semplice e precisa ogni funzione di traslazione, posizionamento e perforazione, con l’ausilio di sensori che controllano tutti i principali movimenti. Le funzioni di lavoro sono comodamente posizionate sui joystick elettronici con tecnologia CANBUS che consente ampi margini di per-

Il modello CH 150 è stato acquistato dall’impresa Edilflorio. In questa immagine e nella pagina a fianco, possiamo vedere la macchina al lavoro, in un cantiere di Carunchio, in provincia di Chieti, durante una perforazione del diametro di 600 mm, a una profondità di 9,4 m.

sonalizzazione e diagnostica, e dotati di sicurezza “uomo morto” senza pulsante, a semplice contatto. La gestione di tutte le funzioni è supportata dal software CCS (Comacchio Control System), che fornisce all’operatore informazioni sui vari aspetti dell’operatività della macchina tramite un comodo display touch screen. Si tratta di uno strumento interamente progettato da Comacchio in un’ottica “user-friendly” che mette l’operatore nelle condizioni di gestire al meglio le funzionalità della macchina, grazie all’utilizzo di sensori che permettono di visualizzare e controllare una serie di parametri, come ad esempio l’inclinazione del mast, la velocità di rotazione della testa o la pressione di spinta sull’utensile. Tramite il display di monitoraggio della macchina si riescono inoltre a tenere sotto controllo i principali parametri di funzionamento della macchina, compresa la diagnosi di eventuali avarie. Questo sistema può essere integrato con il sistema di monitoraggio remoto ComNect, sviluppato da Comacchio per la gestione remota della flotta. ComNect fornisce al cliente informazioni in tempo reale sullo stato della macchina e le sue prestazioni. È facilmente accessibile da PC o dispositivi mobili autorizzati tramite un portale dedicato, e può essere utilizzato per l’analisi dei dati operativi, la creazione di report di produzione e la pianificazione delle manutenzioni. ComNect permette inoltre al service Comacchio di effettuare la diagnosi da remoto di eventuali errori, facilitando l’intervento dei tecnici e riducendo i tempi di fermo macchina.

La CH 150 della flotta noleggio di M2 Machinery GmbH, in Germania, è stata impiegata per la realizzazione di pali per una berlinese con profondità fino a 8 metri e 610 mm di diametro, con la successiva installazione di putrelle da 350 mm e 7 m di lunghezza. Il cantiere era localizzato nella cittadina tedesca di Happenheim.

8-10 June 2022 Piacenza Italy

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