Perugia 2019
con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria
Città Candidata a Capitale Europea della Cultura
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Perugia 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria Domanda di candidatura a Capitale Europea della Cultura 2019 presentata dalla Città di Perugia Progetto a cura di Fondazione Perugiassisi 2019
-IN DI CEI
I
Principi fondamentali
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II
II
Struttura del programma della manifestazione
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III
I
Organizzazione e finanziamento della manifestazione
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IV
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Infrastrutture della città V
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Strategia di comunicazione VI
Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
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Ulteriori informazioni VIII
Appendici
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III
Progetto grafico: Marco Galmacci e Rocco Pezzella Hello, Savants! con Dani Montesinos Fotografie: Andrea Angelucci, Giancarlo Belfiore, Matteo Crocchioni, Marco Giugliarelli con la collaborazione grafica di Chiara Dionigi Stampa: graphicmaster srl tipolitografia
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I - Principi fondamentali
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I
Principi fondamentali
Perché la città desidera partecipare alla competizione per il titolo di Capitale Europea della Cultura? ————————————————————————— Perugia, e con essa i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, si candida a Capitale Europea della Cultura 2019 per mobilitare tutte le sue energie e quelle del territorio circostante al fine di rispondere alla crisi antropologica che caratterizza non solo la realtà locale ma, diffusamente, tutte le città europee di medie dimensioni. Non si tratta di fornire, semplicemente, una risposta a una crisi d’identità e di prospettive che Perugia vive a causa di molteplici fattori sociali ed economici che hanno investito recentemente l’intera regione (cfr. Box 1), quanto, piuttosto, di imprimere una svolta culturale e reinventare il proprio futuro. Per riaffermare l’idea stessa di città, il suo ruolo propulsivo nello sviluppo, come luogo di produzione di idee e innovazione sociale, di dialogo e accoglienza. Una città che punta al recupero della qualità urbana e, in particolare, a una profonda rigenerazione del suo centro storico, contro una modalità di crescita che ne ha frammentato la forma, la disgregazione e la dispersione del capitale sociale legata alla proliferazione di periferie anonime, il conseguente impoverimento della relazionalità urbana, l’allentamento dei legami di comunità e della capacità di integrazione. Un’ambizione che, per Perugia, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, vuol dire porre una questione profonda, di fatto epocale e non contingente: in che modo ridisegnare una nuova formula aggregativa cittadina e regionale, e come offrire un esempio dinamico di vitale integrazione e partecipazione, che valorizzi le sue grandi risorse culturali, sociali e identitarie riconsegnando la città alla sua antica vocazione, tutta europea, di modello innovativo avanzato. Per popolazione e superficie urbana, per il ruolo attuale e potenziale nella rete urbana regionale, Perugia si caratterizza tipicamente come esempio di città media italiana ed europea, ma con una specificità storico culturale che ne esalta le competenze distintive. Le sue ragioni storiche (cfr. Box 2), così come quelle della regione, sono un singolare stile di residenza, la qualità di vita armonica, un’autentica integrazione con l’ambiente naturale, una specifica contiguità con il passato e con le tradizioni identitarie, un accumulo costante
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di capitale sociale e virtù civiche, un impegno amministrativo proteso verso politiche di recupero di spazi per la cultura. Nel tempo, però, la città ha perduto attrattività e competitività, come gran parte delle città medie che subiscono gli svantaggi oggettivi e il gap di creatività con le grandi città metropolitane e cosmopolite, sinora, favorite dall’intensità delle relazioni e degli scambi culturali internazionali. Da qui la necessità di reinventarsi e di tornare, virtuosamente, a fabbricare i propri luoghi della produzione di idee e di socialità, anche come risposta allo svuotamento economico e sociale dei centri cittadini, per affrontare gli squilibri determinati da una polarizzazione dello sviluppo territoriale avvertita anche a livello comunitario. La competizione ECoC 2019 costituisce un’irripetibile opportunità per sperimentare questa capacità di reazione, per tornare a un nuovo protagonismo e uscire da una condizione di incertezza, con una valenza che va oltre Perugia e l’Umbria e può diventare modello esemplare per le altre città medie italiane ed europee alle prese con analoghi stati di necessità. Inoltre, la competizione ECoC consente a Perugia e all’Umbria di rilanciare la loro vocazione e singolare esperienza sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione, del dialogo, della partecipazione democratica alla costruzione europea. Sul tema dell’integrazione, oggi particolarmente critico, Perugia e il sistema umbro possono dire molto. Perugia e Assisi si dichiarano storicamente città dell’integrazione e del dialogo perché, per ragioni diverse, hanno fatto prima di altre città italiane l’esperienza culturale dell’incontro sociale. Così come Perugia e l’Umbria possono dare un contributo originale al rafforzamento dei principi fondanti il concetto stesso di Unione Europea, oggi ugualmente insidiati in modo strutturale sul fronte culturale, sociale, economico e istituzionale. Perugia 2019 intende interpretare sino in fondo la competizione anche per riaffermare in modo incisivo tali principi, proponendo modalità innovative di democrazia partecipativa e deliberativa di cui siano protagoniste le comunità locali umbre ed europee. La scelta portante di Perugia 2019 per rispondere alla crisi e reinventare il proprio futuro è l’investimento sul capitale umano, sulla sua formazione a livello di eccellenza, sulla cultura e la creatività, quindi su una nuova centralità delle istituzioni accademiche e di ricerca, principali agenti della creatività urbana.
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I - Principi fondamentali
Se accompagnato dal titolo ECoC, tale investimento di Perugia e, con essa, dell’intero contesto territoriale umbro – con il suo articolato capitale culturale, fortemente ricco di elementi valoriali e principi ispirativi, come, la qualità diffusa del paesaggio, la ricchezza del capitale sociale, la spiritualità francescana e i
I - Principi fondamentali
valori democratici – può produrre effetti positivi determinanti sugli obiettivi di lungo termine che la città e la regione si propongono e intendono conseguire.
Box 1
Il contesto sociale, economico e insediativo
- nel Comune di Perugia la popolazione è in crescita, ma il suo centro storico ha, oggi, poco più di 7.000 abitanti (erano 25.000 all’inizio dell’espansione della città), sui 162.000 residenti complessivi (225.000 nella sua area di gravitazione); - la popolazione di età anziana è il 25% del totale, maggiore della già elevata media italiana; - a Perugia i cittadini stranieri sono il 13% dei residenti (il 15% se si considerano anche gli studenti stranieri), conferendo alla città una forte impronta multiculturale; - nella città è molto alta la concentrazione di istituzioni formative di livello universitario, tra cui la principale Università per Stranieri del Paese, e sono presenti imprese innovative e servizi pubblici e privati a elevata qualificazione; sono tuttavia nel contempo elevati i tassi di inoccupazione e di emigrazione giovanile, specie nelle fasce con più alto tasso di scolarizzazione; la stessa popolazione studentesca universitaria è peraltro in decremento; - negli ultimi anni, nella città, sono aumentati significativamente gli indicatori di criminalità e insicurezza sociale, anche per la crescita nell’uso e nello spaccio di droghe; - un’indagine diretta su un campione significativo della popolazione studentesca universitaria italiana e straniera della città, svolta nell’ambito delle ricerche per la predisposizione della candidatura, ha confermato l’elevato apprezzamento per la qualità storica, culturale e artistica di Perugia ma, nel contempo, ha segnalato che è molto sentita tra i giovani studenti l'esigenza di maggiore sicurezza, accessibilità, innovazione tecnologica e di un progetto complessivo di rigenerazione della città; - anche a livello regionale la popolazione è in crescita (si sta avvicinando a un milione di abitanti), con natalità e immigrazione interna in forte decremento e tasso di immigrazione dall’estero molto elevato, tanto che l'Umbria è al secondo posto tra le regioni italiane per incidenza di residenti stranieri; - la principale ragione di attrazione per i migranti è la tradizione di accoglienza, unita alla presenza di servizi del welfare di buona qualità; - il punto di forza della regione è la coesione sociale (l’Umbria è una delle regioni italiane con minori disuguaglianze nella distribuzione del reddito), il notevole sviluppo dell’associazionismo e del capitale sociale, il modello insediativo fatto di piccole città storiche, la bassa densità della popolazione, la ricchezza di valori paesaggistici e di patrimonio e attività culturali, tutti elementi che fanno dell’Umbria una regione della qualità della vita; - il sistema produttivo regionale, per quanto caratterizzato da diverse imprese innovative e competitive sui mercati internazionali è, tuttavia, prevalentemente fondato su un tessuto di piccole e piccolissime imprese relativamente debole, molto colpito dalla recente crisi, troppo dipendente dalla domanda locale, a troppo bassa produttività e insufficiente internazionalizzazione; - lo stesso sviluppo urbanistico ha privilegiato le nuove edificazioni e l’insediamento di numerose attività commerciali e ricreative fuori dai centri urbani, con ripercussioni sulla vitalità dei centri storici e sulla qualità dell’originale modello insediativo umbro. In sintesi: - l’Umbria, che sinora ha saputo garantire ai suoi cittadini livelli di benessere economico, coesione sociale e qualità della vita in linea con i migliori standard del paese, per continuare a garantirli anche in futuro, ed evitare una deriva di possibile declino, ha estremo bisogno di rafforzare la sua base economica e avviare una nuova fase sia del suo sviluppo produttivo che della costruzione della qualità urbana; - in questo contesto regionale, la città di Perugia ha la medesima urgente necessità, e la massima responsabilità quale città capoluogo, di contrastare gli inediti segni di disagio sociale e di perdita di attrattività, così da poter svolgere il suo indispensabile ruolo propulsivo di città principale della regione e dell’Italia mediana compresa tra Firenze e Roma.
Qual è la sfida principale che tale titolo comporterebbe? Quali sono gli obiettivi della città per l’anno 2019? ————————————————————————— La sfida che Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, si propone di affrontare riguarda principalmente la città, ma si riverbera in modo virtuoso verso l’intero territorio umbro, per allargarsi in modo esemplare fuori dalla regione. Città aperta e flessibile nelle relazioni, oltre i suoi confini urbani, può diventare un modello di riferimento per altre città storiche italiane ed europee, alle prese con problematiche analoghe. La sfida è tentare d’invertire le tendenze in atto all’impoverimento del proprio tessuto sociale e urbano, attraverso un articolato processo di rigenerazione culturale, sociale ed economica della città, in particolare e, emblematicamente, del proprio centro storico, dotato di importanti valenze monumentali e urbanistiche, ma sempre più carente di funzioni urbane e di qualità sociale. Una rigenerazione che possa ripopolarlo di idee e persone, che lo renda luogo d’insediamento di attività della nuova economia urbana della conoscenza, della creatività, dell’innovazione sociale, della produzione culturale e artistica attraverso le sue istituzioni formative. Un luogo con funzioni nuove che rimette al centro i cittadini, in particolare i giovani, e la comunità, che enfatizza le sue radici storiche e culturali, ma che sperimenta l’applicazione di modalità avanzate di lavoro interdisciplinare e collaborativo. La sfida è sperimentare, tramite l’investimento in cultura, conoscenza e creatività, un percorso esemplare per contrastare la deriva delle città medie e dei centri storici italiani ed europei; esprimere in modo più significativo la leadership di città capoluogo, divenendo un più forte punto di riferimento e di servizio per il contesto territoriale; in particolare, facendo leva sul sistema universitario e culturale della città; proporsi così come fulcro di un nuovo modello regionale policentrico e multipolare, fatto di un sistema di città che indicano competenze forti e differenziate, capace di valorizzare tutte le risorse territoriali, il patrimonio materiale e immateriale diffuso, e metterle in relazione con l’Europa. Gli obiettivi generali che Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, intende perseguire con il proprio progetto di candidatura, in coerenza con alcuni dei punti strategici di “Europa 2020” e sinergici con “Europa Creativa”, sono insiti nella
sfida indicata e discendono dall’implementazione di due strumenti pluriennali di programmazione che il progetto ha individuato: – un Piano Strategico Culturale, dedicato all’innovazione delle politiche urbane, sociali, turistiche, economiche e culturali in un’ottica integrata e intersettoriale; – un Programma Culturale di potenziamento dell’offerta della città e della regione, attraverso la produzione di progetti fortemente innovativi e una migliore integrazione della programmazione esistente. Tali obiettivi sono: • riposizionare Perugia e l’Umbria, nel contesto italiano ed europeo, attraverso la costruzione di reti di relazioni nazionali e internazionali, la valorizzazione e il rafforzamento del brand territoriale e delle risorse di reputazione, la collaborazione ideativa, produttiva e cooperativa che il Programma Culturale della candidatura è in grado di attivare, il potenziamento del sistema di accoglienza; • promuovere la relazionalità a tutti i livelli, combattendo l’isolamento, l’appiattimento, la mancanza di senso delle nuove generazioni recuperando risorse di fiducia e di vigore nei confronti di un sempre più urgente sviluppo collettivo; favorendo coesione sociale interna e attenzione ai processi di internazionalizzazione, in particolare, di integrazione europea. • stabilire un nuovo patto di coesione fondato su un diverso modello policentrico volto a superare il gap economico e sociale tra aree urbane, insediamenti diffusi e territori rurali, attraverso la messa a sistema delle varie componenti che concorrono a una valorizzazione integrata delle risorse territoriali e un nuovo protagonismo di servizio della città capoluogo; • rinvigorire il ruolo e l’apporto delle istituzioni universitarie e degli altri enti di alta formazione e ricerca, degli attori culturali e dei soggetti imprenditoriali per la valorizzazione delle risorse umane (soprattutto giovani e studenti) a favore dell’economia della conoscenza e per l’incremento delle competenze individuali e collettive nel settore culturale. Per la promozione di imprese innovative e creative, incentivando la nascita di nuove filiere legate alla produzione culturale e creativa, allo sviluppo di nuove forme artistiche, alla valorizzazione e fruizione del patrimonio storico materiale e immateriale. Per generare, così, nuova occupazione nei settori a più alto tasso di creatività (ma anche accrescendo il valore aggiunto di filiere più tradizionali), soprattutto per i giovani;
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• attuare una rigenerazione del centro storico di Perugia, insieme alla realizzazione di nuovi luoghi di connettività sociale e conoscenza in tutta la città, quale componente fondamentale del ridisegno di un nuovo modello di città media europea. Per invertire le attuali dinamiche di disagio socio economico, produrre una migliore qualità complessiva della vita per residenti, cittadini e visitatori, attivare nuove forme di sviluppo economico, sociale e urbano attraverso nuove funzioni legate alla produzione culturale e creativa e i relativi interventi di recupero di strutture dismesse; • rilanciare la tradizione associazionistica, democratica ed europeista della città e della regione, attivando un nuovo impegno civico e d’innovazione sociale della città e una piattaforma di confronto dialettico sui temi dell’identità europea e delle differenze, sperimentando nuove forme di democrazia
partecipativa e deliberativa, con il coinvolgimento del più elevato numero possibile di comunità locali europee. La credibilità e la sostenibilità di questi obiettivi si basa su un insieme di fattori positivi già presenti e persistenti in Umbria: un complesso di strutture formative di eccellenza, aperte ai giovani di tutto il mondo; una grande tradizione del restauro e del recupero urbano, consolidatasi nella ricostruzione seguita al terremoto del 1997; la bellezza dei contesti urbanistici e paesaggistici del territorio umbro; un patrimonio materiale e immateriale tra i più prestigiosi in Italia; alcune eccellenze produttive nel settore della moda, dell’agro-alimentare, dell’arredo, della meccanica, dell’economia verde; una consolidata esperienza nel campo delle politiche sociali e degli eventi culturali, unitamente a una tradizione democratica che ha saputo garantire stabilità e benessere diffusi.
Box 2
La città di Perugia nella storia
Perugia presenta un disegno urbano a pianta stellare – con i cinque borghi che si dipartono dal nucleo centrale, come le dita di una mano, secondo la definizione che ne diede Leon Battista Alberti in De re aedificatoria, e con le profonde spaccature dei numerosi fossi, che consentono alle aree agricole di incunearsi sino a poche centinaia di metri dal centro – che fa percepire il profondo rapporto fra città e campagna, fra uomo e natura, che in questo spazio si è realizzato nel corso dei millenni e che solo nella seconda metà del secolo scorso è in parte venuto meno. La millenaria storia dell’insediamento ha fatto sì che gli uomini che sono vissuti in questo spazio urbano siano riusciti a creare un raffinato rapporto tra natura e architettura, impostato su un’elegante semplicità nella quale si avvertono anche gli echi del francescanesimo. La città si è sviluppata conservando una sua armonica bellezza, assumendo un impianto policentrico intorno ai piccoli slarghi e alle tortuose strade, che convergono verso la Platea magna Communis, nucleo fondante della vita cittadina, della sua cultura e del suo anelito alla socialità e alla libertà. Un impianto reso emblematico nello splendido palinsesto della cultura medievale dato dalla duecentesca Fontana Maggiore, le cui formelle sono quasi una proiezione della città e della sua struttura sociale. Queste variazioni della struttura urbana sono alla base di un aspetto tipico della città nella sua storia: l’adeguamento delle architetture e degli spazi al mutare dei bisogni e della cultura dei tempi. Moltissimi esempi, in proposito, possono essere citati: la poderosa cinta di età etrusco-romana, con la più importante porta etrusca ancora esistente; la spettacolare piazza del “Sopramuro”, realizzata con un’ardita opera d’ingegneria nella prima metà del Duecento; la sopraelevazione nel Quattrocento dell’ospedale di Santa Maria della Misericordia per insediarvi la sede dello Studium perugino; la trasformazione di numerosi monasteri e conventi dopo l’Unità d’Italia, come il seicentesco monastero degli Olivetani, divenuto sede dell’Università degli Studi, o il complesso di San Francesco al Prato, sede dell’Accademia di Belle Arti (la cui chiesa diverrà l’Auditorium cittadino), o il Palazzo Conestabile della Staffa oggi sede della Biblioteca Comunale Augusta, o il Palazzo Antinori oggi sede dell’Università per Stranieri di Perugia. Né vanno dimenticati gli apporti dati alla cultura architettonica europea, tra cui la creazione della nuova tipologia dei conventi e delle chiese dei Francescani in Assisi, poi diffusasi nel continente europeo e caratterizzata dalla fusione tra il romanico e il gotico internazionale.
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Qual è il concetto alla base del Progetto che verrebbe realizzato se la città venisse nominata Capitale Europea della Cultura? ————————————————————————— Il tema centrale è fabbricare luoghi, renderli fertili. La metodologia consiste nel rilanciare lo spirito di quelle radici culturali che, da sempre, hanno permesso a Perugia e alle città umbre di essere luogo di accoglienza e di vita sociale. Il traguardo è pensare la città come il luogo in cui si possa essere persone in un dialogo di comunità e desiderare la città come una nuova rappresentazione del mondo. fabbricare luoghi significa ritrovare una cultura dello sviluppo, dove l’antico è futuro, i luoghi sono soggetti e non soltanto spazi reali, la materialità e insieme l’immaterialità di idee, di processi, di condivisioni e confluenze che risiede dentro il corpo vivo della città. Il concetto alla base del progetto di Perugia 2019 si affida, pertanto, a tre modi di declinare la nostra specifica concezione della città e il suo modo di rigenerarsi, ereditati come cultura urbana storica: 1. la città delle idee che genera pensiero creativo, capace di innovare il patrimonio delle conoscenze e dei modi attraverso cui le idee si traducono in realtà; 2. la città del dialogo che pratica il confronto tra chi, affermando la propria identità e i propri diritti di cittadinanza, partecipa democraticamente alla vita della comunità; 3. la città dell’accoglienza non solo come ospitalità ma, anche, partecipazione a una rete di città più ampia e comprensiva, dove si opera a sistema e si valorizzano tutte le risorse che i territori e le loro comunità possiedono e sanno esprimere.
Perugia, come disegno compiuto di una cittadella culturale, che in sé rilancia e ridefinisce lo storico policentrismo umbro, intende quindi proporre in Europa un prototipo evoluto di città media che sa: • sperimentare nuovi percorsi di crescita e raggiungere nuovi e più stabili equilibri attraverso l’investimento sul capitale umano e sociale; • prendere decisioni che determineranno il proprio futuro con sguardo visionario e fiducioso, recuperando, attraverso la cultura, la sua forte identità storica; • rinnovare i modi di generare arte, cultura, creatività e i linguaggi attraverso cui si esprimono perché mette al suo centro la produzione di idee; • praticare costantemente il dialogo, dove esso è anche tolleranza, ascolto, rispetto e integrazione delle differenze; • fare accoglienza come arte della civile convivenza, proponendo un’esperienza complessiva; • disseminare il proprio modello di sviluppo e rilanciare la propria immagine, aprendo un confronto con le città medie italiane ed europee disposte a raccogliere la sfida che i tempi impongono.
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Il Progetto proposto potrebbe riassumersi in uno slogan? ————————————————————————— Il progetto di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, si riassume compiutamente nello slogan fabbricare luoghi. Esso vuole sottolineare quel paziente lavoro di ricostruzione del tessuto sociale, culturale e urbano, con i tre modi di essere città posti alla base del concetto di candidatura. Alla scelta dello slogan si è arrivati valutando proposte anche derivanti dal lancio (Marzo 2013) di una open call for ideas internazionale per raccogliere idee e proposte oltre che dal confronto con il territorio, in particolare con le autorità locali.
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Qual è il territorio che la città intende coinvolgere nella manifestazione Capitale Europea della Cultura? Dare una spiegazione per questa scelta. ————————————————————————— La candidatura di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, ha già nella sua denominazione un triplice livello di coinvolgimento territoriale, che non è solo un’identificazione geografica o amministrativa, ma assume una rilevanza simbolica e sostanziale, soprattutto, in relazione al tema dei luoghi. Perugia è la città che aspira al titolo di Capitale Europea della Cultura 2019, dove si concentreranno la maggior parte degli eventi culturali del progetto e si sperimenteranno le principali azioni di rigenerazione urbana, sociale e di rilancio della città, in particolare del suo centro storico, mobilitando interventi strutturali e infrastrutturali, iniziative culturali e industrie creative. Un secondo livello di adesione e partecipazione territoriale, anch’esso sede d’importanti iniziative culturali, è nei luoghi di Francesco d’Assisi, come collegamento con quei territori e luoghi simbolici umbri che nella storia hanno espresso esperienze, riferimenti spirituali e significati fondamentali per la cultura non solo europea. La “Marcia della Pace Perugia – Assisi”, ad esempio, promossa da Aldo Capitini nel lontano 1961, rappresenta ancora oggi il punto di convergenza di tutti i movimenti pacifisti mondiali, nonchè un fondamentale momento di crescita comune del pensiero laico e di quello religioso. La storia urbana di Perugia non può poi disgiungersi dall’assetto insediativo e dall’antica struttura policentrica della regione di cui è capoluogo. Ecco allora il terzo livello di coinvolgimento territoriale, che riguarda i luoghi dell’Umbria intera che, in piena complementarietà con Perugia, esprimono al meglio con un capitale sociale e artistico di straordinaria vitalità, la sostanza e l’immagine dell’offerta culturale umbra. Essi diverranno sede di un’ulteriore parte della programmazione culturale, in ragione delle loro peculiarità, offrendo una candidatura dove Perugia mette a sistema tutte le componenti di valore del territorio circostante senza le quali, anche la sua funzione trainante, risulterebbe meno rappresentativa.
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Si dichiari se si possiede il sostegno delle autorità politiche locali e/o regionali. ————————————————————————— Il Progetto Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, è sorto per iniziativa delle autorità politiche e istituzionali umbre e, in particolare, del Comune di Perugia, del Comune di Assisi e della Regione Umbria, che dopo una riflessione avviata sin dal 2009 hanno approvato degli atti d’indirizzo specifici attraverso i rispettivi Consigli Comunali e Regionale, confermando così formalmente la volontà istituzionale di sviluppare il programma di candidatura. Nell’aprile 2012 tale volontà si è sostanziata nella costituzione di una apposita Fondazione di partecipazione, denominata Perugiassisi 2019 e aperta all’adesione di altri soggetti pubblici e privati del territorio, dove i Comuni di Perugia e di Assisi e la Regione Umbria sono soci fondatori e principali protagonisti della governance dell’intero processo. Nel corso della candidatura le Istituzioni hanno accompagnato l’avanzamento del progetto, in particolare: • assicurando l’orientamento strategico all’intera candidatura; • facilitando la cooperazione interistituzionale tra amministrazioni; • approvando l’impostazione del progetto e le sue componenti salienti; • fornendo informazioni e dati di contesto utili per la valutazione ex-ante; • garantendo il clima idoneo al buon esito del progetto e ai processi partecipativi della comunità; • indicando programmi, politiche e progetti delle amministrazioni locali che convergono nel progetto di candidatura o ne risultano rafforzate; • fornendo un significativo contributo ideativo e di coprogettazione; • indicando le risorse allocabili al progetto nei suoi aspetti operativi e infrastrutturali; • contribuendo alla visibilità dell’operazione e alla sensibilizzazione dei cittadini e delle forze sociali, politiche ed economiche del territorio; • partecipando alla costruzione di un sistema di relazioni istituzionali a scala europea.
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Nel rispetto dell’autonomia di scelte artistiche e culturali del soggetto terzo (la Fondazione Perugiassisi 2019) che ne è responsabile, è ferma intenzione delle predette autorità istituzionali mantenere il governo del progetto anche nelle fasi esecutive dei prossimi anni, assicurando pertanto il proprio supporto politico, amministrativo e finanziario, indispensabile per l’accreditamento e il successo dell’iniziativa, garantendo la necessaria attenzione ai successivi processi di valutazione ex post.
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Come s’inserisce la manifestazione nello sviluppo culturale di lungo termine della città e, se del caso, della regione? ————————————————————————— Al progetto di Perugia 2019 è stato conferito, da parte delle autorità territoriali e sin dalla scelta di partecipare alla competizione ECoC, un ruolo guida significativo nell’ambito delle politiche e delle strategie future di sviluppo sociale e culturale di lungo periodo della città e dell’intera regione, per perseguire obiettivi non soltanto di rafforzamento ma, per molti aspetti, di cambiamento e discontinuità. L’idea strategica di fondo è che Perugia e l’Umbria abbiano una possibilità di invertire un trend di disagio sociale ed economico e rilanciare il territorio se si mettono fortemente in gioco gli asset e le vocazioni sociali e culturali già presenti, in un’ottica di rinnovamento e di collegamento con la contemporaneità e con l’Europa. Il titolo ECoC rappresenta, quindi, una straordinaria opportunità per lavorare in questa direzione. Il progetto Perugia 2019 guarda al futuro ben oltre l’anno del titolo, da cui l’attenzione posta agli outcomes, come esiti prodotti dalla manifestazione nel lungo periodo, e pertanto molta importanza è stata data, nella costruzione della candidatura, alla convergenza tra le attività del progetto e le politiche pubbliche che dovranno essere condotte dalle amministrazioni locali. Ciò è riscontrabile, sul piano metodologico, nella struttura del progetto, che raccoglie in un Piano Strategico Culturale tutte le azioni e i nessi che hanno un respiro di lungo termine e che sono già o saranno inseriti nei vari strumenti di programmazione delle autorità pubbliche. La prima convergenza tra programma della manifestazione e politiche pubbliche di lungo periodo è negli
orientamenti strategici di rinnovamento, rafforzamento e completamento delle infrastrutture culturali cittadine a cui il progetto è stato collegato e ai quali porta un contributo determinante d’innovazione. Ad esempio, la proposta di realizzare insediamenti creativi, culturali e high tech in varie forme (laboratori creativi e un Living Hub come incubatore creativo di nuova generazione), tramite il recupero e la valorizzazione di edifici pubblici preesistenti nel centro storico, come si vedrà più avanti. Ciò consente una seconda convergenza del progetto con i programmi di rigenerazione cittadina, specie del centro storico, sul fronte urbano e sociale, già avviati e che, attraverso l’azione culturale, possono accrescere l’efficacia delle politiche e accelerare il raggiungimento degli obiettivi. Il progetto poi si integra con le politiche culturali della città e della Regione, in particolare modo nella valorizzazione e interpretazione in chiave nuova delle risorse culturali di cui dispone, come cerca di fare il Programma Culturale della manifestazione. Esso è, infatti, fortemente orientato alla cooperazione e coproduzione tra diverse realtà culturali cittadine, regionali e le omologhe europee. L’obiettivo è duplice: i) rafforzare la connotazione sistemica e l’innovazione tramite la capacità di fertilizzare reciprocamente l’offerta culturale della città e della regione; ii) esaltarne la proiezione internazionale e accedere per questa via ai migliori esempi di creatività artistica europea. Nella medesima direzione di rafforzamento strutturale dell’offerta culturale della città e della regione va lo sforzo, presente nel progetto di candidatura, a investire nella formazione delle competenze manageriali in campo culturale, anche attraverso forme di cooperazione tra università e istituzioni accademiche della città e quelle di altre città ECoC. Un progetto di cooperazione in questo campo è in via di definizione con Aarhus 2017. Un’ulteriore convergenza riguarda le politiche regionali di lungo termine a carattere turistico, volte al potenziamento del turismo culturale. Le analisi exante condotte in sede di preparazione della candidatura hanno infatti costruito una piattaforma cognitiva utile a indirizzare gli interventi del progetto e, nel medesimo tempo, a orientare le amministrazioni locali nei processi decisionali e nella valutazione delle direzioni di cambiamento, per ridare forza e un nuovo posizionamento alla città e alla regione, nel 2019 e oltre.
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In quale misura si prevede di stabilire contatti con l’altra città che sarà nominata Capitale Europea della Cultura in Bulgaria? ————————————————————————— In fase di preparazione della candidatura la città di Perugia ha notevolmente intensificato le relazioni istituzionali e culturali con alcune città bulgare candidate per il titolo, in particolare Sofia e Plovdiv. La municipalità di Sofia ha partecipato a un incontro assieme alle città ECoC di Guimarães, Riga, Košice e Umeå, tenuto a Perugia in occasione della “Festa dell’Europa” il 9 maggio 2012, e con il Comune di Perugia ha avviato già in quella data (perfezionato di recente) un accordo pluriennale finalizzato a realizzare progetti di cooperazione culturale non solo ai fini ECoC. Un analogo accordo pluriennale di collaborazione, seppure su contenuti diversi, è stato sottoscritto dal Comune di Perugia con la città di Plovdiv. I due protocolli sono stati ratificati in Bulgaria il 19 giugno 2013 nell’ambito della conferenza bulgaro-italiana dal titolo “Il futuro delle città storiche nell’ambito della Capitale Europea della Cultura”, a cui, oltre a Perugia, hanno partecipato altre città italiane che concorrono al titolo ECoC. Altri accordi culturali sono in corso di perfezionamento con le città candidate di Shumen, Ruse, Varna e Burgas.
I - Principi fondamentali
Contestualmente le due Università di Perugia hanno sottoscritto diversi accordi di cooperazione interuniversitaria con la Bulgaria, che individuano temi specifici di comune interesse e iniziative di carattere culturale, proiettando le attività oltre il 2019 (cfr. Figura 1). Le relazioni con le città bulgare candidate sono state intensificate anche attraverso la presenza di personalità bulgare nel Comitato Scientifico di Perugia 2019 e la partecipazione di esperti bulgari a eventi promossi a Perugia e inerenti la candidatura, in particolare il workshop-concorso d’idee per il recupero dell’ex carcere di Perugia e la 1° Assemblea delle città gemellate che si è svolta a Perugia il 28 giugno 2013. Inoltre, tutte le città bulgare candidate sono state invitate ad aderire alla Rete Europea “ELCN – European Local Communities Network” promossa dalla città di Perugia. All’interno del Programma Culturale sono state, infine, promosse collaborazioni con istituzioni culturali e artisti bulgari, che saranno concretizzate successivamente, come nel caso di Plovdiv e Sofia, con la realizzazione di una mostra congiunta dedicata agli Etruschi e ai Traci e con la produzione di un laboratorio sul tema del dialogo interculturale.
• Figura 1: Accordi di collaborazione tra le Università di Perugia, di Sofia e Plovdiv
Università di Plovdiv “Tecnologie alimentari” Università degli Studi di Perugia
Università di Sofia “Sveti Kliment Ohridski”* Università di Plovdiv “Paisij Hilendarski” Nuova Università Bulgara di Sofia
Nuova Università Bulgara di Sofia Università per Stranieri di Perugia Università di Plovdiv “Paisij Hilendarski”* * in via di definizione
Nel caso in cui la città consegua il titolo, si prevede di cooperare con le altre città candidate che hanno superato la fase di pre-selezione? Perugia 2019 s’impegna, sin d’ora, a definire accordi di cooperazione e coproduzione di eventi culturali con le città che avranno superato la fase di preselezione una volta note. Già con la città di Lecce si è, peraltro, condivisa la reciproca volontà di cooperare sulla mobilità urbana, su eventi sostenibili e sulla musica popolare. In aggiunta, il Comune di Perugia è uno dei promotori dell’iniziativa “Italia 2019”, nata dalla constatazione che le città italiane candidate rappresentano molte regioni e che – dato il numero di partecipanti e la complessità della competizione – la consistenza qualitativa e quantitativa dei progetti attivati si presume che risulterà molto elevata. Questo patrimonio di risorse culturali e finanziarie – che le città candidate si impegneranno comunque a mobilitare, anche indipendentemente dall’esito della competizione – non dovrà andare disperso e potrà essere messo a disposizione dello sviluppo culturale ed economico del Paese. Nello spirito dell’iniziativa, la città che riceverà il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 riteniamo debba essere capofila di una rete di città candidate, che potranno così concorrere al successo dell’evento sia sul territorio nazionale che in ambito europeo. “Italia 2019” progetto coordinato dall’Associazione delle Città d’Arte e Cultura, ha un logo riconoscibile e un sito web in costruzione, che favorirà lo sviluppo delle relazioni e degli accordi fra le città candidate, anche oltre il 2019. Questa opportunità è tanto più rilevante in quanto contestuale al nuovo ciclo di programmazione comunitaria 20142020, all’interno della quale “Italia 2019” potrebbe svolgere una funzione trainante per quanto riguarda la ridefinizione delle politiche culturali italiane. A questo scopo sono stati avviati contatti con le Autorità di Governo e con le Regioni.
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Si spieghi come la manifestazione può soddisfare i criteri illustrati di seguito. La risposta faccia esplicito riferimento a ciascuno dei criteri. Per quanto riguarda “la Dimensione Europea”, si spieghi in quale modo la città intende perseguire i seguenti obiettivi: —————————————————————————
a)
promuovere la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città dell’Italia e di altri Stati membri, in qualsiasi settore culturale; Il progetto di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, considera la dimensione europea come un ulteriore luogo da fabbricare a cui intende dare un contributo con la candidatura. Per promuovere la cooperazione tra istituzioni culturali europee, già in fase di candidatura, l’Università degli Studi di Perugia e l’Università per Stranieri hanno aderito al “Network delle Università delle Capitali Europee della Cultura”, fondato a Pécs (Ungheria) nel 2006. Sempre l’Università di Perugia aderisce al progetto “Charisma”, consorzio di 22 istituzioni europee di ricerca nel campo dello studio e conservazione delle opere d’arte. Inoltre, l’Università per Stranieri ha avviato una serie di contatti con le università europee con un tasso elevato di popolazione studentesca internazionale, per costituire una rete europea atta a favorire gli scambi di docenti e studenti, incoraggiando la diffusione di buone pratiche nella didattica, nei servizi e nella ricerca. Nell’ambito del progetto di candidatura sono previsti numerosi accordi di collaborazione e partenariato (vedi Programma Culturale), diversi dei quali attualmente in corso di trattativa, privilegiando il più possibile operazioni ed eventi costruiti con logiche coproduttive. In particolare, sono state delineate attività specifiche tra Perugia e alcune città ECoC, con progettualità nel periodo 2016-2018 e realizzazione nel 2019, come indicato in Figura 2. Sono inoltre previste cooperazioni con Dubrovnik (candidata ECoC 2020), Novi Sad (che ha stretti rapporti di cooperazione culturale con l’Umbria) e Oslo (città simbolo dei Nobel per la Pace). Con Sarajevo, città simbolo per il dialogo interetnico, oltre a un progetto multilaterale sul dialogo interreligioso e un progetto di Teatro per la Pace, è in fase d’ideazione un progetto congiunto sulla resistenza dei valori culturali in tempo di guerra. Verranno, infine, incentivati rapporti stabili di cooperazione tra città gemellate umbre ed europee.
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b) valorizzare la ricchezza della diversità culturale
in Europa; L’Umbria possiede una forte connotazione europea e da sempre considera fondamentali il riconoscimento e il rispetto della diversità espressa dalle culture popolari europee. Questi principi sono stati tradotti nella pratica della tolleranza e dell’accoglienza, ad esempio rispetto ai fenomeni migratori, motivo principale per cui l’Umbria, pur non essendo dotata di un sistema produttivo particolarmente forte, è al vertice della graduatoria delle regioni italiane per incidenza della popolazione straniera. Senza contare la vocazione dei grandi eventi culturali umbri che da decenni, hanno un respiro internazionale e sono stati aperti ai grandi movimenti artistici che hanno attraversato l’Europa nel corso del tempo. Pertanto, la valorizzazione delle differenze culturali europee, dove alla cultura si conferisce un ruolo importante tanto nel concetto d’identità quanto nella capacità di aiutare l’integrazione dei popoli europei attraverso
I - Principi fondamentali
il riconoscimento delle proprie specificità, sarà un asse portante della candidatura di Perugia 2019. A titolo esemplificativo, sono tra l’altro previsti un progetto sul dialogo interculturale e interreligioso che si svilupperà con le città di San Sebastián (ECoC 2016), Plovdiv (candidata ECoC 2019), Dubrovnik (candidata ECoC 2020) e Sarajevo. L’obiettivo è la costituzione di una consulta capace di promuovere concrete iniziative di integrazione. Un altro progetto si baserà sul ripensamento dei valori fondanti l’unità europea, raccogliendo e rilanciando il testimone (Rethink) di Aarhus (ECoC 2017) con le città di Marsiglia (ECoC 2013), Mons (ECoC 2015), Aarhus (ECoC 2017), Pafos (ECoC 2017), La Valletta (ECoC 2018). Esso si svilupperà lungo un asse collegante le due aree europee (quella settentrionale affacciata sul Baltico e il Mar del Nord e quella meridionale affacciata sul Mediterraneo). Un terzo progetto, in collaborazione tra Assisi e Oslo, e sotto gli auspici del Sacro Convento di S. Francesco, prevede l’incontro ad Assisi di tutti i Nobel per la Pace viventi.
La Valletta 2018 Passaggio di testimone tra ECoC 2018 e ECoC 2019. – Progetto di solidarietà sull'assistenza e l’accoglienza, tra L’Ordine Ospedaliero di S.Giovanni Battista di Rodi e di Malta, e Assisi – Progetto per giovani artisti che prevede la comparazione tra il Piero della Francesca e il Caravaggio (Perugia - La Valletta) – Progetto sul barocco con il Festival Segni barocchi di Foligno – Progetto sul calcio e lo sport come passione e cultura popolare
• Figura 2: Contenuti delle collaborazioni con le città ECoC
Sofia 2019 Aarhus 2017 Collaborazione sui temi fondamentali del progetto Rethink, formazione di competenze manageriali in campo culturale; i valori europei e le forme di democrazia partecipativa e dal basso. Collaborazione su alcuni progetti del Programma Culturale
Possibile collaborazione per la creazione di un laboratorio sul dialogo
Pafos 2017
Mons 2015 Possibile collaborazione tra il festival di Doudou, tra i più famosi in Belgio, inserito nella lista UNESCO, e la Festa dei Ceri di Gubbio
San Sebastian 2016 Possibile collaborazione per un festival sulle culture musicali delle minoranze linguistiche europee, in una formula itinerante con conclusione a Perugia
Possibile collaborazione per un festival sulle culture musicali delle minoranze linguistiche europee, in una formula itinerante con conclusione a Perugia Plovdiv 2019 Possibile collaborazione per un festival sulle culture musicali delle minoranze linguistiche europee, in una formula itinerante con conclusione a Perugia Possibile collaborazione per una mostra dedicata agli Etruschi e ai Traci
Il Programma Culturale punta, decisamente, alla valorizzazione della diversità culturale, attraverso open call for ideas in ambito europeo che enfatizzeranno questo requisito, e con buona parte degli eventi artistici già definiti, come: quelli per la promozione delle tradizioni musicali popolari delle diverse etnie e minoranze d’Europa; o progetti come Autoritratto di una capitale, che attraverso forme di poli-cultura europea, propone nuovi sguardi e nuove narrazioni della città; oppure la realizzazione di Case-mondo internazionali a Perugia, luoghi di incontro, di promozione e di produzione linguistico culturale identitaria delle differenti comunità straniere presenti in Umbria. Altre importanti azioni riguarderanno le città gemellate, con scambi legati alla cultura e alle tradizioni popolari di comune origine o ispirazione, in particolare scambi periodici di artisti, ospitati nei comuni gemellati, con la produzione di opere che restano in loco.
c)
evidenziare gli aspetti comuni delle culture europee. L’unità europea appare più come un obiettivo ambizioso che un dato di fatto, ma la produzione culturale e artistica è, da sempre, anticipatrice di fermenti e tensioni creative e di un metodo che ricerca i tratti culturali comuni e le esperienze più vicine tra le differenti culture in Europa, tanto nella tradizione quanto nella contemporaneità. Per questo, una delle finalità della candidatura di Perugia 2019 è incentivare tale sforzo mettendo in atto un paziente lavoro di “bottega”, all’interno del modello ideale della città del dialogo e del confronto, in una duplice direzione. Nel Piano Strategico Culturale, che è uno dei due architravi del progetto, le radici comuni sono ricercate attraverso iniziative strutturali rivolte alle comunità e tese a riaffermare i principi e l’applicazione della democrazia partecipativa e dei diritti di cittadinanza europea. Nel Programma Culturale, invece, col medesimo scopo di evidenziare le vicinanze e le prossimità culturali, ma anche, in modo costruttivo, le possibili distanze che esaltano la diversità come principio culturale fondamentale, si favorirà in modo sperimentale la capacità di generare nuovi linguaggi, nuove forme di espressione e, conseguentemente, nuove idee, attraverso la contaminazione, l’ibridazione e l’integrazione di quanto preesistente. È la filigrana che attraversa eventi del programma come, ad esempio, Landed, progetto di musica e crossmedialità oppure Perugia Open Ear iniziativa che esplora il rapporto tra musica, ricerca sonora e nuove tecnologie.
Due aspetti delle storiche relazioni dell’Umbria con il resto d’Europa, in termini di flussi religiosi, artistici e scientifici, concorrono a questo impegno e fanno da cornice: quelle con l’area nord-europea, relativamente alla rinascita delle città e alla formazione dei liberi comuni nel Medio Evo; quelle con le regioni balcaniche e iberiche, la cui storia è stata maggiormente segnata da rapporti, talvolta conflittuali, con altri popoli, altre religioni e altre culture. Ad esempio, il contributo delle figure di San Francesco e San Benedetto non si esaurisce nella sola dimensione spirituale, ma ha determinato una vera e propria legacy a livello sociale ed economico, ben oltre il territorio nazionale (si pensi anche solo all’organizzazione e alla gestione dei monasteri o al microcredito con i monti di pietà). La cristianità li ha nominati patroni rispettivamente d’Italia e d’Europa. I luoghi francescani in Umbria, assieme alla Basilica di San Francesco, sono inseriti nel Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2000. Il movimento benedettino ha avuto una funzione molto rilevante nella formazione della cultura e della storia europea. Anche per ricostruire questi importanti collegamenti storici delle culture europee, in collaborazione con i diversi Ordini Benedettini dislocati in Europa, le città di Perugia, Assisi e Norcia si faranno promotrici della costruzione di una Rete Europea di Abbazie Benedettine, a partire dalla ricca rete di siti umbri, con l’obiettivo anche di ottenere l’“European Heritage Label”, istituito nel 2011 per iniziativa del Parlamento e del Consiglio Europeo. In che modo la manifestazione potrebbe contribuire a rafforzare i legami della città con il resto d’Europa? La manifestazione è stata progettata in modo da favorire la realizzazione di quello che è uno degli obiettivi più importanti della partecipazione al titolo ECoC 2019: fare di Perugia una città più europea e internazionale; meglio inserita nelle principali reti di relazioni europee, a partire da quelle che fanno capo alle istituzioni e attività culturali, alle attività economiche creative e innovative, alla pubblica amministrazione locale e regionale.
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Lo stimolo a realizzare coproduzioni europee e a sviluppare creazioni in condivisione potenzierà il sistema locale della produzione culturale e degli eventi in termini di relazioni, contatti e capacità, oltre a stimolare la costruzione di reti transeuropee sempre più dense di collaborazioni artistiche e culturali. La complessiva offerta di eventi programmati per il 2019 permetterà l’incremento del tasso di presenze turistiche europee in Umbria, con particolare riferimento al segmento del turismo culturale. Lo sviluppo di nuove industrie creative e culturali mediante la realizzazione di nuove infrastrutture per questo scopo nella città di Perugia, necessariamente aperte allo scambio e all’interazione con mercati e strutture europee, contribuirà alla costruzione di nuovi legami tra città europee e nuove reti di conoscenza. L’inserimento delle due università della città in nuove reti di relazioni interuniversitarie europee, già avviato a seguito della candidatura, in particolare con quelle con un alto tasso di popolazione studentesca internazionale, potrà rafforzare la cooperazione sul piano didattico e della ricerca, oltre che offrire maggiori occasioni agli studenti. Questo inoltre contribuirà all’internazionalizzazione delle carriere accademiche e alla crescita professionale del settore culturale. Il progetto relativo alla rete dei gemellaggi europei potrà essere un’occasione per il rilancio di alcuni principi e valori costituenti, a partire dai diritti di cittadinanza europea. Infine, positivo sarà il potenziamento, all’interno delle amministrazioni locali e regionali, di task force dedicate alla predisposizione di progetti partecipanti ai programmi comunitari e alla costruzione dei relativi partenariati. A questo scopo la Regione Umbria, come ha già fatto in fase di candidatura con il Bando “POR FERS 2007/2013 - Tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio ambientale e culturale”, valuterà la possibilità di inserire, nei bandi pubblici, clausole di premialità per le iniziative che si collegano al titolo ECoC, e più in generale con riferimento alla transnazionalità delle proposte.
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Si spieghi come la manifestazione può soddisfare i criteri illustrati di seguito. La risposta faccia esplicito riferimento a ciascuno dei criteri. Per quanto riguarda “la Città e i Cittadini”, si spieghi in quale modo la città assicura che il Progetto proposto per la manifestazione: —————————————————————————
a)
suscita l’interesse della popolazione a livello europeo; Da numerosi anni, i grandi eventi culturali umbri a carattere ricorrente (Umbria Jazz, Festival dei Due Mondi, Festival delle Nazioni, Sagra Musicale Umbra, FestArch, Festival Internazionale del Giornalismo, ecc.) godono di una notorietà e reputazione di livello internazionale, per la varietà della proposta artistica e culturale e il livello mondiale degli interpreti. Così come il patrimonio artistico, paesaggistico e culturale è elemento del brand territoriale. Un primo elemento di richiamo del progetto sarà, quindi, la naturale valorizzazione di queste realtà consolidate e, più in generale, delle componenti e delle risorse culturali e artistiche dell’Umbria, sottolineando con le loro specifiche proposte per la candidatura, la capacità d’ innovazione e rinnovamento continuo. La scelta di coinvolgere molti giovani artisti europei all’interno di eventi del Programma Culturale, con open call, scambi, commissioni di opere e istallazioni, insieme ad attività formative e laboratoriali, costituirà un ulteriore motivo d’interesse nella popolazione giovanile. Anche il carattere di coinvolgimento popolare di alcuni avvenimenti in programma, come la Festa del mondo, Umbria in Movimento, Popolo in Piazza, Suoni di Minoranza, per citarne solo alcuni, senza contare la rete delle feste e degli eventi legati alle storiche tradizioni popolari e culturali umbre, rappresenterà un elemento di attrazione. La realizzazione di laboratori creativi e di un Living Hub, come modalità principale (ed esemplare) di rigenerazione del centro storico, si prevede possa attirare l’interesse di giovani e studenti che vogliono mettere in gioco le proprie idee, in un contesto che favorisce l’atmosfera creativa e le migliori condizioni e strumenti realizzativi per insediamenti e start up, in un ambiente urbano dalle forti valenze simboliche. Tutta l’attività prevista tra comunità locali europee sui temi del confronto tra identità, del dialogo interculturale, dell’inclusione sociale delle minoranze e delle categorie svantaggiate, dei diritti di cittadinanza europea, unitamente
I - Principi fondamentali
agli eventi sul tema della pace, non mancherà di generare ulteriore interesse in quella parte della popolazione europea più sensibile a questi argomenti e che già attribuisce all’Umbria, soprattutto nei luoghi di Francesco d’Assisi, la sede deputata. Infine, il progetto sarà caratterizzato da un’offerta che non punterà solo alla fruizione di eventi, ma avrà l’ambizione di consentire un’immersione più profonda in un’ esperienza complessiva che lega anche il turismo, il paesaggio, il patrimonio nella sua totalità.
b) incoraggia la partecipazione degli artisti, degli
operatori del mondo socio-culturale e degli abitanti della città, dei suoi dintorni e del territorio coinvolto dal Progetto; Il progetto nella sua totalità è stato strutturato per garantire la più ampia partecipazione e condivisione degli attori del mondo culturale locale, dei cittadini perugini e umbri e delle diverse forme aggregative della società civile, in particolare l’associazionismo che è un punto di forza della città e della regione. Tutti gli eventi previsti nel Programma Culturale, prevedono il pieno coinvolgimento delle realtà culturali dell’Umbria, con i loro artisti e le loro strutture, che già in fase di candidatura hanno formulato proposte, poi sottoposte al vaglio della direzione artistico culturale e cooptate all’interno del programma. Le successive open call e call for ideas per integrare il programma degli avvenimenti punteranno a incoraggiare la formulazione di nuove iniziative con un approccio totalmente bottom-up. La rigenerazione del centro storico di Perugia attraverso l’insediamento di nuove attività culturali e creative, in grado di sviluppare nuova progettualità artistica e imprenditoriale, è fondata su un forte coinvolgimento dell’intera cittadinanza e, soprattutto, della componente giovanile, oltre che delle principali istituzioni formative e dei loro studenti universitari, specie quelli stranieri. Molte iniziative centrate sulle tradizioni popolari, sulle feste e sulla valorizzazione del patrimonio culturale identitario delle comunità locali, anche reinterpretato in chiave contemporanea come nel progetto Popolo in Piazza - memorie future dell’Umbria e dell’Europa, all’interno della rete dei comuni umbri, non sarebbero concepibili senza il coinvolgimento diretto delle stesse comunità. Il mondo imprenditoriale umbro e le principali istituzioni e realtà associative di carattere sociale e
culturale hanno già ampiamente dimostrato la propria volontà di partecipazione alla costruzione e realizzazione del progetto, così come numerosi comuni, scegliendo di aderire alla Fondazione Perugiassisi 2019.
c) ha un carattere duraturo ed è parte integrante dello sviluppo culturale e sociale a lungo termine della città. Tutto il progetto di candidatura è stato costruito con la logica di produrre impatti ed effetti positivi di carattere continuativo e duraturo su un orizzonte temporale di lungo termine, ben oltre il 2019, per la città e il territorio e con il coinvolgimento delle realtà istituzionali e amministrative. In tal senso, la candidatura prevede, strutturalmente, un Piano Strategico Culturale e ha assegnato alla valutazione ex-ante ed ex-post un’importanza significativa. Le azioni di carattere strategico, in particolare quelle di natura infrastrutturale urbana e culturale, s’inseriscono pienamente e con coerenza all’interno degli orientamenti delle amministrazioni territoriali verso il potenziamento dell’offerta culturale della città e della regione. Le attività di rigenerazione urbana, sociale e di rilancio del centro storico di Perugia con nuovi insediamenti di attività creative, culturali e high tech sono finalizzate ad avviare una nuova fase dello sviluppo socio-economico della città. Molti progetti del Programma Culturale nel campo dell’arte, del patrimonio materiale e immateriale, delle arti performative, privilegiando l’aspetto formativo e di esperienza comune, vanno oltre la configurazione del semplice avvenimento e si pongono in maniera laboratoriale, dando l’innesco a possibili attività future anche permanenti e continuative. La costruzione di nuove competenze progettuali, gestionali e di networking negli operatori culturali locali comporterà un ulteriore potenziamento del sistema culturale cittadino e umbro. La costruzione della “ELCN - European Local Community Network” ha lo scopo di consolidare processi di democrazia partecipativa che non si esauriscono con l’anno del titolo. In definitiva, l’intera offerta del progetto sul piano culturale, sociale e infrastrutturale entra a pieno titolo a sistema con tutte le politiche pubbliche locali e regionali, determinando un effetto positivo di lungo periodo sullo sviluppo della città e della regione.
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In quale modo la città intende collaborare o stabilire sinergie con le attività culturali promosse dalle Istituzioni Europee? ————————————————————————— Perugia ha una consolidata esperienza nella progettazione e gestione dei progetti europei culturali e urbanistici. Inoltre la Regione è coinvolta con progetti nel 7° Programma Quadro (ad es. 7PQ “I Festival delle Arti e della Cultura Pubblica Europea) ed è rappresentata a Bruxelles da un proprio ufficio particolarmente attivo. Il progetto di Perugia 2019 considera nelle proprie linee strategiche e in buona parte dei contenuti del programma, azioni e iniziative che puntano alla crescita intelligente (innovazione e creatività, conoscenza, formazione, attenzione ai giovani), alla crescita sostenibile (eventi ecosostenibili, effetti duraturi delle politiche urbane e socio culturali) e alla crescita solidale (nuova occupazione tramite le industrie culturali e creative, maggiore coesione sociale, diritti di cittadinanza, inclusione). Per quanto concerne le sinergie con attività culturali promosse dalle Istituzioni Europee, si rafforzerà la consueta “Festa dell’Europa” del 9 maggio e la collaborazione consolidata tra l’Ufficio d’Informazione del Parlamento Europeo in Italia e il Festival Internazionale del Giornalismo, che si tiene ogni anno a Perugia. Inoltre, si realizzerà un evento speciale nell’anno del titolo ECoC, con azioni sulla comunicazione dell’Europa, e le stesse azioni previste dal progetto in tema di diritti di cittadinanza potranno offrire una sponda al Parlamento Europeo rispetto alle proprie iniziative in tema di libertà di pensiero e pari opportunità di genere. Uguale supporto alla Commissione Europea, come previsto nel Piano Strategico Culturale, sarà fornito con riferimento all’esercizio della cittadinanza europea, alla sensibilizzazione sullo status di cittadino europeo, sui relativi diritti e sulle implicazioni nella vita quotidiana. A conferma di questo impegno, sono stati presentati recentemente alcuni progetti in riferimento al programma “Europa dei Cittadini” e costante è inoltre la partecipazione, ormai da anni, delle istituzioni umbre ai programmi europei dedicati agli studenti e alle scuole.
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Lo sforzo maggiore sarà quello di promuovere il più ampio ricorso alla progettualità richiamata da programmi di carattere culturale, sociale ed economico promossi dall’Unione Europea, con riguardo alla nuova programmazione 2014-2020. In particolare, verranno incentivate le azioni che possono collegarsi a “Creative Europe”, che ben si presta a sostenere molte progettualità di Perugia 2019 e dei suoi protagonisti umbri in rete con soggetti europei. Soprattutto dove si farà riferimento alle politiche di cooperazione transnazionale, lo scambio di esperienze tra i policy-makers e gli operatori culturali, i nuovi modelli di business culturale e dei media, il migliore capacity building nel settore culturale e creativo, la circolazione dei prodotti culturali e il supporto delle giovani imprese creative, specialmente, nell’operazione del Living Hub di Perugia. Ulteriori programmi di cui si cercherà d’incentivare la partecipazione da parte dei soggetti umbri riguarderanno la formazione, come il progetto “Erasmus” nelle sue evoluzioni 2014-2020 e anche la ricerca e l’innovazione con il programma quadro “Horizon 2020”. È un impegno della Regione Umbria, anche per il tramite di Sviluppumbria - Società Regionale per lo Sviluppo Economico dell’Umbria, orientare e sostenere concretamente i soggetti pubblici, il sistema culturale, le istituzioni accademiche e le giovani imprese creative al fine di cogliere le opportunità relative ai diversi bandi e costruire partenariati in ambito europeo. Attraverso la candidatura Perugia 2019 intende, infine, incrementare l’inserimento delle componenti territoriali all’interno dei network europei, per partecipare attivamente allo scambio d’idee ed esperienze.
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Alcune parti del Progetto proposto si rivolgono a gruppi specifici (ad es. giovani, minoranze, ecc.)? Si indichino tali elementi. ————————————————————————— Il progetto di candidatura che, nelle sue varie articolazioni, si rivolge a una molteplicità di pubblici eterogenei, presta una specifica attenzione: (i) ai giovani, ai bambini e preadolescenti; (ii) alle categorie svantaggiate nell’utenza culturale; (iii) agli anziani: (iv) ai portatori di abilità ridotte.
• Dall’alto al basso in senso orario: pubblico di Umbria Jazz 2013; incontro tra i capi religiosi tenutosi ad Assisi nel 1986; workshop nel centro storico di Perugia durante un festival dedicato all’infanzia e ai bambini
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Alcune azioni portanti della candidatura, dedicate alla rigenerazione urbana, soprattutto del centro storico di Perugia sono, innanzitutto, indirizzate ai giovani e, in seconda battuta, ad altri soggetti, come, ad esempio, le persone uscite dal ciclo lavorativo e produttivo. Gli scopi sono vari: offrire opportunità lavorative nel settore creativo; reinventarsi nell’imprenditorialità culturale; consolidare il loro insediamento come cittadini, nell’ottica degli effetti di lungo periodo. L’attenzione al mondo giovanile si estende anche agli stadi generazionali e formativi antecedenti la maggiore età e l’università, come testimoniato da vari progetti per le scuole, in parte avviati nel 2013, e da una serie di collaborazioni per integrare nel “Piano di Offerta Formativa” (POF) l’attività di informazione e formazione sull’Unione Europea. Il segmento dei bambini, infine, beneficerà di avvenimenti ad hoc come il Festival Bambini d’Europa previsto nel programma. La candidatura presterà inoltre attenzione particolare alle minoranze etniche presenti a Perugia e in Umbria (seconda regione italiana per incidenza di popolazione immigrata, esclusa la popolazione studentesca temporanea). Diversi eventi del Programma Culturale ne prevedono il diretto coinvolgimento (in particolare La Festa del Mondo). Allo stesso modo, precipua attenzione sarà riservata al pubblico anziano e ai portatori di disabilità. L’invecchiamento della popolazione europea e il contemporaneo allungamento dell’aspettativa di vita della stessa, determinano non solo un aumento percentuale degli anziani sul totale della popolazione, ma anche una crescita di viaggiatori anziani, con conseguente richiesta di nuove tipologie di servizi innovativi, affidabili e accessibili. D’altra parte, i portatori di disabilità (in Europa sono 36 milioni quelli con propensione al viaggio e 6 milioni i viaggiatori abituali) richiedono non solo infrastrutture, ma anche servizi integrati in grado di garantire accessibilità fisica, informativa e fruitiva. Perugia 2019 ha fatto propri i temi della piena accessibilità, richiamati spesso dall’Europa, e oltre a incentivare, attraverso modalità di mediazione, servizi come la mobilità e comunicazione, la fruizione da parte degli anziani e di quei cittadini che normalmente sono meno partecipi della domanda di cultura, prevede che tutti gli eventi e le iniziative programmate dalla candidatura siano organizzate con modalità e soluzioni, anche tecniche e tecnologiche,
finalizzate a garantire l’accesso a ogni tipologia di fruitore, in particolar modo ai soggetti svantaggiati a causa di età, condizione socioculturale e disabilità di ogni tipo. Quest’ultimo aspetto si collega a un programma di assistenza sanitaria speciale per la candidatura, che intende rafforzare i presidi di medicina del turismo.
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Si indichino i contatti che la città o l’organismo responsabile della preparazione della manifestazione ha avviato o intende avviare con: - gli operatori culturali della città; - gli operatori culturali situati fuori della città; - gli operatori culturali situati fuori dell’Italia. Si menzionino alcuni degli operatori con i quali si prevede di attuare una cooperazione e si indichino le collaborazioni previste. ————————————————————————— Il rapporto con gli operatori culturali della città e della regione è stato capillarmente partecipativo e orizzontale, mai gerarchico. Sono state accolte idee, proposte e progetti favorendo collaborazioni fra le diverse realtà, come è dimostrato dal Programma Culturale. Si è cercato di stimolare una visione culturale ampia e innovativa, mettendo in gioco l’esperienza consolidata nella ricerca di nuovi linguaggi ed espressioni. La risposta è stata positiva e generosa. E’ stato approntato un processo di coinvolgimento attivo, attraverso call for ideas rivolte a giovani artisti umbri e internazionali. Per quanto concerne gli operatori europei e internazionali, la candidatura ha messo a sistema relazioni, reti e contatti delle realtà umbre, capitalizzando così la loro esperienza all’interno di circoli virtuosi di cooperazione. Il quadro delle collaborazioni con operatori culturali di Perugia, italiani e internazionali è sinteticamente riportato in Figura 3, che deve ritenersi provvisoria in quanto si alimenterà con l’evoluzione del lavoro progettuale.
I - Principi fondamentali
ARTE VISIVA E FIGURATIVA Centro di Cultura Contemporanea Palazzo della Penna (Perugia), Accademia di Belle Arti “P. Vannucci” (Perugia), Galleria Nazionale dell’Umbria ( Perugia) Fondazione Alberto Burri (Città di Castello), Ciac – Centro Italiano Arte Contemporanea (Foligno), Il Giardino dei Lauri (Città della Pieve), Todi arte contemporanea (Todi), Viaindustriae (Foligno), GAI Giovani Artisti Italiani (Torino), DA2 Digital Art Development Agency (Bristol), ICA Institute of Contemporary Art (Londra), Sofia Architecture Week (Sofia) ARTI TEATRALI E PERFORMATIVE Teatro Stabile dell’Umbria (Perugia), Fontemaggiore Teatro Stabile d’innovazione (Perugia) Tieffeu (Perugia), Teatro di Sacco (Perugia), N.U.Da Network Umbria Danza (Perugia), Festival dei Due Mondi (Spoleto), Caos Indisciplinarte (Terni); Centro Teatrale Santacristina (Gubbio), Rotunda (Cracovia), Anne Teresa De Keermaeker and Alain Platel (Bruxelles), Tim Etchells e Graheme Miller (Londra), Unima -Unione Internazionale delle MarionetteInstitut Superieure de la Marionette- (Charleville-Mézières). In via di definizione centri teatrali e artisti di Bulgaria, Gran Bretagna, Spagna, Slovacchia, Polonia, oltre alle scuole di teatro di Strasburgo e Atene MUSICA Conservatorio di Musica di Perugia (Perugia), Sagra Musicale Umbra (Perugia), Umbria Jazz (Perugia), Umbria Ensemble (Perugia), Tetrakis Percussioni (Perugia), Musical Box Eventi (Perugia), Associazione Umbra della canzone e della musica d'autore (Perugia), Young Jazz Festival (Foligno),Teatro Lirico Sperimentale (Spoleto), Festival delle Nazioni ed Ensemble delle Nazioni (Città di Castello), Associazione Dancity (Foligno) i Tifernauti (Città di Castello), Tempo Reale (Firenze), Ensemble Micrologus (Spello), Trasimeno Blues (Lago Trasimeno), Sentieri Selvaggi (Milano),Gustav Mahler Jugendorchester (Vienna), Junge Deutsche Philharmonie (Francoforte), European Choral Association (Bonn), Trinity College (Dublino), Ensamble La Fenice (Auxerre), Futuresonic (Manchester), STEIM -The Studio for Electro-Instrumental Music (Amsterdam), Berklee College of Music (Boston, US) CROSSMEDIALITÁ E MULTIMEDIALITÁ Festival IMMaginario (Perugia), Università di Perugia (Kultur Fabrick Perugia), Palazzo Lucarini Contemporary (Perugia), Torre dei Lambardi (Magione), Palazzo Collicola (Spoleto), Sky- Sky Arte (Milano), Cattleya (Roma), Rai-Rai-Fiction-RaiEdu-Rai5 (Roma), IULM (Milano), Università Cattolica (Milano), Ied (Roma) V2-Institute for the Unstable Media (Rotterdam), Waag Society for Old and New Media (Amsterdam)
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PATRIMONIO IMMATERIALE Archivio della Memoria condivisa del Comune di Perugia, Dipartimento di Antropologia Culturale ed Etnologia (Università di Perugia), Fonoteca Trotta (Perugia), Fua - Fondazione Umbra per l’Architettura (Perugia), Università per gli Stranieri (Perugia), Associazioni del centro storico (Perugia), Ente Calendimaggio (Assisi), Associazione Maggio Eugubino (Gubbio), Ente autonomo Giostra della Quintana (Foligno), Ente Corsa all’Anello (Narni), Associazione Palio dei Terzieri (Città della Pieve), Associazione Le infiorate di Spello , Ente Palio de S. Michele (Bastia Umbra) COMUNICAZIONE Festival Internazionale del Giornalismo (Perugia), Archivio della Rai Umbria (Perugia), Scuola di giornalismo radiotelevisivo – Rai (Perugia) EDUCAZIONE, FORMAZIONE E SCIENZA Associazione Enti Locali per la Pace (Perugia), Università di Perugia -Dipartimento Uomo e Territorio (Perugia), Università per Stranieri di Perugia (Perugia), Ufficio Scolastico Regionale per l'Umbria (Perugia), Articity -Associazioni per l’artigianato (Perugia), Fondazione Post (Perugia), Perugia Science Fest (Perugia), Psiquadro (Perugia), Associazione Gurdulù (Perugia), Università dei Sapori (Perugia), Umbrialibri (Perugia), Circolo dei lettori (Perugia), Liuteria di Gubbio, Rete italiana dei conventi benedettini (Assisi- Norcia), Parco delle Scienze di Foligno (Foligno), International Peace Center (Sarajevo), Sarajevo Winter Festival; Amsterdam Smart City, Forum Democrit (Sofia), Fundacion Seneca (Murcia), Glasgow Science Festival, Techmania Science Center (Plzen), Lower Silesian Science Festival (Wroclaw), ZOOM Kindermuseum (Vienna)
Umbria
PATRIMONIO MATERIALE Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Umbria (Perugia), Biblioteca Augusta e Nuova Biblioteca degli Arconi (Perugia), Archivio di Stato (Perugia), Associazioni del centro storico (Perugia), FestArch (Perugia), Sistema Museale Umbro (Regione Umbria), Società Internazionale di Studi Francescani (Assisi), Accademia Properziana del Subasio (Assisi), Sacro Convento di Assisi (Assisi), FAI Fondo Ambiente Italiano (Roma)
• Figura 3 : Collaborazioni con operatori culturali di Perugia, dell’Umbria, dell’ Italia e dell’Europa
Europa
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I - Principi fondamentali
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In che cosa il Progetto previsto è innovativo? —————————————————————————
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Il progetto di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, è innovativo:
Se la città fosse nominata Capitale Europea della Cultura, quali sarebbero gli effetti di medio e di lungo termine di tale avvenimento da un punto di vista sociale, culturale e urbano? —————————————————————————
nel tentativo di concepire un modello originale di città media europea in rete con il suo territorio Perugia, nel suo sviluppo di centro dinamico di formazione e di laboratorio delle conoscenze, diventa il fulcro di un policentrismo avanzato, in cui la diffusività di competenze e di identità specifiche viene rilanciato come un sistema di reciprocità in quanto paesaggio comune. Perugia 2019 è la città con 91 centri storici intorno, che si connettono, si aggregano e ricombinano, continuamente le loro relazioni, pur mantenendo salde le proprie singolarità;
Gli effetti di medio e lungo termine che la candidatura di Perugia 2019 può attivare sono stati identificati in cinque aree e dimensioni d’impatto poste alla base del sistema di monitoraggio e valutazione. Sono stati considerati in funzione della candidatura gli effetti derivanti da investimenti infrastrutturali per la rigenerazione del centro storico di Perugia e di sistema (ad esempio completamento dell’Aeroporto Internazionale dell’Umbria - Perugia, la mobilità urbana, la dotazione di servizi), anche se finanziati indipendentemente dal conseguimento del titolo.
nello sforzo di tornare a fabbricare i luoghi Per Perugia 2019, i luoghi da costruire e ricostruire non sono solo quelli fisici che richiedono interventi di riqualificazione e recupero per essere restituiti alla comunità, quanto quelli sociali e di relazione tra persone, che devono condurre alla creazione di nuove agorà di dialogo, incontro e confronto. In questi luoghi, esemplarmente nei centri storici, si producono idee, si afferma una democrazia partecipativa dal basso, c’è intensa vita urbana, si muovono nuove risorse di condivisione e fiducia. L’idea di fondo è che sono i cittadini il target principale della candidatura e, nel contempo, anche i protagonisti dei processi di realizzazione dei nuovi luoghi;
Dimensione sociale • formazione di capitale umano altamente qualificato e fortemente orientato alla creatività e all’innovazione, con un maggior tasso di permanenza in loco dello stesso (ora troppo soggetto all’esodo per ragioni di lavoro, sia verso il resto d’Italia che verso l’estero); • rafforzamento del ruolo di leadership della città rispetto alla regione di cui è capoluogo; • accrescimento del sentimento collettivo d’identità e coesione sociale; • maggiore integrazione tra politiche sociali ed altre politiche d’intervento (culturali, ambientali, turistiche, produttive, infrastrutturali), anche tese a favorire lo start up di nuove iniziative associative e imprenditoriali da localizzare nel centro storico della città; • crescita presso i cittadini del livello di partecipazione e condivisione delle decisioni, di coinvolgimento nella realizzazione dei progetti, di consapevolezza degli effetti generati; • riequilibrio nella composizione demografica del centro storico, rafforzamento della presenza delle componenti giovanili, in particolare ad alta qualificazione culturale, che si immette nel mercato del lavoro (giovani laureati, professionisti, ecc.); • riduzione dei fenomeni di degrado sociale e contestuale aumento della sicurezza dei residenti.
nello sperimentare un Programma Culturale che neghi un cartellone di eventi già prefissati Si propone invece, come una modalità insolita di programmazione, la formulazione di processi liberi e creativi, traiettorie per stimolare, soprattutto, le opportunità in cui mettere in gioco esperienze e linguaggi espressivi differenti, ma anche ambiti artistici e disciplinari diversi. La complessità fa da sfondo e il rischio culturale è a tutto campo. I progetti valgono per la loro possibilità di creare aperture e combinazioni in cui pensiero, arte, tecnologie trovino nuove e inedite elaborazioni.
I - Principi fondamentali
Dimensione culturale • potenziamento dei servizi culturali offerti a tutta la città e alla regione; • forte intensificazione degli scambi e delle collaborazioni culturali tra operatori locali e a livello internazionale; • sviluppo di residenze artistiche in tutti i settori culturali; • contaminazione e ibridazione tra linguaggi e forme espressive di varia provenienza, grazie all’incentivazione della creatività espressa dalle nuove generazioni di artisti e interpreti; • aumento delle competenze organizzative e progettuali; • coinvolgimento nella progettazione e nella realizzazione degli eventi culturali di cittadini e comunità locali, accrescendone il livello di conoscenza, competenza e propensione alla creatività e valorizzando l’associazionismo che è una ricchezza dell’Umbria. Dimensione economica • sviluppo di nuova imprenditorialità in settori ad alto valore aggiunto (caratterizzati dall’impiego intensivo di capitale umano qualificato e di nuove tecnologie), con particolare riferimento all’industria culturale, creativa e high tech; • sviluppo di nuova occupazione qualificata, specialmente per i laureati, attraverso l’instaurazione di rapporti più stretti tra le imprese e il mercato di sbocco dei prodotti/servizi; • aumento di investimenti e sponsorizzazioni private nei settori culturali e creativi; • decisa spinta all’internazionalizzazione dell’economia e della società cittadina e regionale; • sviluppo di un turismo di qualità, culturalmente sensibile al contesto territoriale del viaggio (al momento, prevalentemente circoscritto a una domanda a reddito medio-basso). Dimensione infrastrutturale e ambientale • miglioramento dell’accessibilità per via aerea e della mobilità locale e completamento dell’accessibilità al centro storico tramite infrastrutture di mobilità alternativa; • conseguente miglioramento della sostenibilità ambientale del traffico urbano; • completamento del cablaggio telematico della Città di Perugia per l’accesso alla banda larga;
• aumento qualitativo e quantitativo dell’offerta turistica e culturale della città (con principale riferimento al centro storico) grazie al potenziamento delle strutture organizzative e infrastrutture preposte al funzionamento delle reti regionali di servizi culturali (museali, teatrali e bibliotecari); • sviluppo dell’ecosostenibilità degli eventi. Dimensione comunicazionale e reputazionale • migliore posizionamento del brand Perugia e Umbria in termini di marketing territoriale; • crescita della reputazione nazionale e internazionale verso il mondo produttivo, commerciale e finanziario, verso il mondo culturale (operatori, artisti, associazioni) e verso tutto il settore turistico (sia dalla parte della domanda che dell’offerta e dell’intermediazione), con conseguente crescita soprattutto dei flussi turistici (con riduzione della stagionalità), della permanenza media e della spesa turistica, degli investimenti sui livelli qualitativi e di servizio dell’offerta. Le autorità municipali pensano di fare una dichiarazione pubblica di intenti, per quanto riguarda il periodo successivo all’anno della manifestazione? Le autorità locali hanno supportato il progetto di Perugia 2019 esprimendo in diverse occasioni la volontà di portarlo a successo. Per il periodo successivo alla manifestazione, le amministrazioni territoriali coinvolte e in carica assicurano la massima continuità alle azioni intraprese grazie al riconoscimento del titolo ECoC, a partire dagli interventi oggetto di programmazione pluriennale, soprattutto in materia di infrastrutture, valutando i relativi tempi e modi, al fine di garantire la generazione degli impatti e degli effetti duraturi previsti e consolidare gli interventi avviati. In questo senso, sono pronte a fare una dichiarazione pubblica di intenti. Peraltro, prevedendo un Piano Strategico Culturale come elemento strutturale della candidatura, il progetto implica la volontà delle amministrazioni di perseguire obiettivi di trasformazione e sviluppo di lungo periodo, necessariamente traguardati oltre il 2019, e di realizzarne la parte sostanziale portando, comunque, avanti il progetto nelle sue parti strategiche.
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I - Principi fondamentali
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Come è stata ideata e preparata questa candidatura? ————————————————————————— La candidatura di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, è stata ideata e preparata attraverso un ricco sistema di interazioni con attori territoriali, nazionali, internazionali e mediante azioni concrete. Dopo il lungo e intenso lavoro di sensibilizzazione dei cittadini sull’importanza dell’azione ECoC, condotto dalle istituzioni con l’appoggio di tutte le forze politiche, un passo fondamentale è stato la costituzione della Fondazione di partecipazione Perugiassisi 2019, da parte del Comune di Perugia, del Comune di Assisi e della Regione Umbria, con il compito di sviluppare il progetto di candidatura e, in prospettiva, gestire il titolo, se riconosciuto. Con questa scelta si è voluto andare oltre un modello giuridico gestionale e iniziare fattivamente a fabbricare un luogo, inteso come spazio sociale, rappresentativo, di confronto e relazione. La fondazione di partecipazione è, infatti, uno strumento giuridico privato no profit, ma a totale vocazione pubblica, che unisce la presenza di un patrimonio per scopi di utilità civile con l’elemento della partecipazione tipico delle associazioni, consentendo quindi il più ampio coinvolgimento di soggetti pubblici e privati di qualsiasi natura, che diventano al suo interno protagonisti delle scelte e degli indirizzi strategici. La Fondazione Perugiassisi 2019 si configura come un ecosistema sociale aperto a tutti, un organismo cittadino, agorà del dibattito pubblico, dove ciascuno può fornire idee e contributi al servizio di un progetto collettivo e dove si assicura un governo democratico e pluralista al progetto. In tal senso essa è già laboratorio di nuove pratiche di cittadinanza, dove si produce valore pubblico e responsabilità collettiva con trasparenza. Alla data odierna, settembre 2013, conta oltre 80 soci aderenti e, oltre ai tre soci fondatori, è formata da diversi altri comuni dell’Umbria, Provincia di Perugia, Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica, Camera di Commercio della Provincia di Perugia. Alla Fondazione hanno inoltre aderito associazioni e fondazioni culturali, associazioni imprenditoriali di tutti i settori produttivi, organismi sindacali, istituzioni di ricerca ed enti di promozione dello sviluppo, aziende, altre istituzioni e soggetti della società civile ed è ancora aperta a nuove adesioni.
Il percorso di candidatura ha poi visto: 1) lo sviluppo di un articolato processo di costruzione progettuale della candidatura, documentato nel sito web perugia2019.eu, curato dalla Fondazione Perugiassisi 2019 e supportato dall’Associazione Mecenate 90, che da oltre 20 anni opera in particolare nella progettazione dello sviluppo locale, nella pianificazione strategica e nella valorizzazione dei beni e delle attività culturali; 2) la nomina di un Direttore Artistico Culturale, con il compito di redigere il programma artistico, attraverso una capillare attività di ascolto di tutte le istituzioni e gruppi culturali della città e del territorio, e delineare – in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti e in particolare con il Comitato Scientifico – il profilo culturale dell’intera operazione; 3) la nomina di un Project Manager, che ha svolto il compito di coordinare e integrare i processi di predisposizione della candidatura; 4) la nomina di un Comitato Scientifico, organo consultivo esterno alla Fondazione, formato da personalità del mondo della cultura, delle arti, dello spettacolo, dei new media che, oltre a delineare il Manifesto della candidatura, ha contribuito a validare i contenuti progettuali, soprattutto il Piano Strategico Culturale e il Programma Culturale; 5) l’istituzione di un Tavolo di Pianificazione Strategica di natura interistituzionale, promosso dal Comune di Perugia e coordinato da Mecenate 90, con la presenza di qualificati esperti nazionali esterni e con il compito di sviluppare i temi e i contenuti del Piano Strategico Culturale e il relativo piano di interventi infrastrutturali e di rigenerazione urbana; 6) la costituzione di due gruppi di lavoro, composti da esperti nazionali, per formulare il sistema integrato di valutazione dell’intero progetto e il piano di comunicazione; 7) l’utilizzo di alcuni esperti qualificati per la realizzazione di focus group e altre indagini mirate, in particolare riguardanti il turismo, le industrie creative e gli incubatori di nuova generazione, un’indagine strutturata della popolazione studentesca universitaria di Perugia; 8) la costituzione di un Club di Sostenitori della Candidatura, formato da personalità che hanno ulteriormente veicolato l’importanza della candidatura verso l’opinione pubblica.
I - Principi fondamentali
Molta importanza è stata assegnata ai processi di partecipazione dei cittadini e dei diversi stakeholder, con circa 120 incontri pubblici per la presentazione dell’iniziativa Capitale Europea della Cultura, per l’individuazione di tematiche e progettualità, per la condivisione di obiettivi e priorità, per la presentazione del Manifesto e degli stati di avanzamento della candidatura. L’attività di sensibilizzazione dei cittadini e delle organizzazioni sociali, culturali ed economiche ha visto, oltre a una intensa attività di comunicazione a mezzo web, social media e copertura stampa, anche l’organizzazione di alcuni eventi pubblici, come i Giovedì della Capitale, ciclo d’incontri di carattere divulgativo sui temi legati alla candidatura, svolti tra febbraio e maggio 2013. L’avvio di una attività di volontariato, una forte pro-
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grammazione di iniziative sulla dimensione europea rivolte al mondo scolastico, l’apertura di un info point al pubblico, la realizzazione di alcuni concorsi modulati sui social media e rivolti ai giovani, il lancio di open call attraverso il web, hanno permesso di indirizzare verso il target giovanile le necessarie azioni di promozione della candidatura. L’attività internazionale, infine, coordinata da Mecenate 90, ha prodotto la formalizzazione di accordi e rapporti con le città candidate della Bulgaria e con città che sono state e saranno ECoC, soprattutto a livello interuniversitario, e lo sviluppo di un programma fondato sui gemellaggi europei e la costituzione della “ELNC – European Local Communities Network”, che rappresenta una delle azioni principali della candidatura.
•Figura 4: Struttura della Fondazione Perugiassisi 2019
Fondazione di partecipazione Perugiassisi 2019 Organi Interni Base Sociale Partecipativa PRESIDENTE
SOCI FONDATORI Comune di Perugia Comune di Assisi Regione Umbria
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
SOCI PARTECIPANTI Altri Comuni Umbri Provincia di Perugia Camera di Commercio Università e Istituti Artistici Associazioni Organismi Culturali Associazioni di categoria Aziende Altri enti del territorio
REVISORE DEI CONTI COLLEGIO D’INDIRIZZO
Organi Esterni
COMITATO SCIENTIFICO Personalita’ del mondo culturale e cittadinanza
II - Struttura del programma della manifestazione
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II
Struttura del programma della manifestazione
Qual è la struttura del Progetto che la città prevede di svolgere nel caso in cui sia nominata Capitale Europea della Cultura (linee di orientamento, trama tematica della manifestazione)? Quale durata avrà il Programma? ————————————————————————— La struttura del progetto di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, si articola in due componenti: – un Piano Strategico Culturale, che identifica le azioni strutturali e infrastrutturali culturali e sociali in grado di agire sul lungo periodo nell’azione di rilancio e rigenerazione urbana e sociale della città, e che esprime una durata compresa dal 2013 fin oltre il 2019, considerando come orizzonte il periodo di misurazione degli effetti stabilito fino al 2029; – un Programma Culturale, che valorizza le componenti culturali locali con le migliori espressioni della cultura e dell’arte europea, attraverso una proposta articolata di eventi e attività laboratoriali, di co-creazione, concentrate nel 2019, anno del titolo, ma con alcune iniziative avviate nel periodo precedente 2016-2018. PIANO STRATEGICO CULTURALE DI PERUGIA 2019 —————— È lo strumento che la candidatura propone per indirizzare e accompagnare lo sviluppo a lungo termine della città e dell’intero territorio umbro, attraverso la cultura, l’arte e la creatività, non solo sul piano strettamente culturale, ma anche producendo valore sociale, educativo, economico e d’immagine. È stato elaborato nell’ambito dei processi di costruzione della candidatura, sotto la guida del Comune di Perugia, con il coinvolgimento del Comune di Assisi e della Regione Umbria, di tutti i settori amministrativi e relativi uffici, e si articola secondo un orizzonte temporale che va ben oltre il 2019. La proposta di Perugia 2019 non si limita così a offrire un ricco e significativo programma di eventi, ma contempla un sistema di progetti strutturali che integrano tra di loro politiche e strategie pubblico-private in campo culturale, urbano, sociale, turistico ed economico. Il Piano Strategico Culturale si articola secondo tre grandi aree progettuali, che si ispirano ai tre modi di essere città, identificati da Perugia 2019 come sfondo della sua candidatura:
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Area Progettuale 1 riferita alla città delle idee, della creatività, della cultura in formazione; Area Progettuale 2 ispirata alla città del confronto e, quindi, la cultura del dialogo; Area Progettuale 3 dove la città è in rete e si pratica la cultura dell’accoglienza. Alle tre grandi aree progettuali si aggiunge la costruzione trasversale di un network di reti materiali (sistemi tecnologici intelligenti di supporto alle infrastrutture e agli eventi) e immateriali (sistemi di relazione tra soggetti, organismi, imprese e rapporti internazionali). Area Progettuale 1 - La città delle idee Quest’area progettuale insiste, strategicamente, su Perugia nel suo complesso, con una particolare attenzione ai processi di rigenerazione del suo centro storico, favorendo anche forme di raccordo e osmosi con le altre zone urbane e con le periferie, dove maggiormente si sono spostati i residenti, in modo da ottenere una rivitalizzazione del centro storico in regime di equilibrio virtuoso col resto della città, dove pure dovranno essere costruiti luoghi di connettività sociale e conoscenza. L’area progettuale evidenzia un vivace ruolo delle realtà culturali e, in particolare, delle istituzioni accademiche, formative e di ricerca (le due Università, l’Accademia di Belle Arti e il Conservatorio di Musica). Quest’ultime, a cui vanno aggiunte la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito e la Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo – RAI, esprimono, più di ogni altra dotazione cittadina, ciò che di peculiare Perugia offre all’articolato sistema policentrico regionale. L’area progettuale punta a un migliore rapporto tra città e cittadini, identifica come target group prioritario i giovani, ma è aperta anche ad altri soggetti in possesso di spirito imprenditoriale e idee produttive e innovative, come ad esempio persone espulse dal mondo del lavoro che devono reinventare la loro attività lavorativa, artisti che intendono riposizionare le proprie competenze, imprese e artigiani che vogliono allargare e rinnovare la loro sfera d’azione. L’idea di fondo è una riconfigurazione della città, soprattutto del suo centro storico, come un grande laboratorio aperto alla creatività e alle pratiche culturali, una sorta di Living Lab diffuso.
II - Struttura del programma della manifestazione
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Le politiche di recupero dei centri storici hanno in Umbria una lunga tradizione e hanno registrato un momento di rilevanza nazionale e internazionale grazie al “Piano Pilota” del 1976 (sotto la direzione del Prof. Giovanni Urbani) per la conservazione programmata dei beni culturali, sulla base dei concetti allora innovativi di pericolosità e di rischio ambientale. L’evento sismico del 1979 e quello ben più devastante del 1997 costituirono una validazione sul campo dei principi fissati nel “Piano Urbani” sono stati l’occasione per sperimentare tecniche innovative di restauro dei beni culturali mobili e immobili. La recente “Legge Regionale 12/2008” rappresenta una fase importante di questo processo di regolamentazione delle politiche d’intervento sui centri storici e in base a essa è stato avviato un programma denominato “Quadro strategico di valorizzazione per il centro storico di Perugia”. Il bando regionale “PUC 2” (Progetti urbani complessi di seconda generazione – Fondi POR FESR), emanato nel 2008, ha concretamente offerto l’opportunità, per il Comune di Perugia, di reimpostare su scala nuova, più ampia e sistematica, la rigenerazione dell’acropoli cittadina, proponendo un insieme organico di progetti in gran parte finanziati, inseriti nella parte infrastrutturale della candidatura, come si leggerà più avanti, e collegati, coerentemente, con l’Area Progettuale 1 del Piano Strategico Culturale di Perugia 2019.
La struttura portante dell’Area Progettuale 1 è composta di tre elementi : • la rete dei laboratori creativi; • le reti dei servizi alla produzione e alla fruizione culturale; • il Living Hub, da realizzare all’interno dell’ex carcere di Perugia. Per rete dei laboratori creativi s’intende la costruzione di un sistema d’insediamento diffuso di luoghi e condizioni atte a garantire la possibilità di realizzare attività, produzioni e progetti sociali, artistici, culturali e creativi. Esse potranno avere forma di libera professione, impresa, cooperativa, studio associato, associazione, gruppi informali. La candidatura permetterà di sviluppare strumenti specifici di agevolazione e facilitazione vantaggiosi e attrattivi, come servizi, legislazioni regionali, incentivi economici, supporto all’accesso ai bandi e al credito agevolato, tavoli tecnici con le istituzioni. Le principali organizzazioni di categoria in campo industriale, artigianale e commerciale, unitamente alle imprese, alle forze sindacali, ai movimenti di cooperazione, alle agenzie di sviluppo regionale, saranno coinvolte nella costruzione della rete e a loro sarà richiesto un sostegno per l’accompagnamento nel mercato e per eventuali attività di mentoring. Ad esempio, la CNA - Confederazione Nazionale
•Figura 5: Esemplificazione grafica della struttura dell’Area Progettuale 1
RETE DEI LABORATORI CREATIVI
CITTADINI E STUDENTI SERVIZI
LIVING HUB
II - Struttura del programma della manifestazione
LIVING LAB
BIBLIOTECARIO SERVIZI CULTURALI
IMPRESE
MUSEALE TEATRALE PIAZZE STORICHE
ISTITUZIONI FORMATIVE UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PERUGIA UNIVERSITÁ PER STRANIERI DI PERUGIA ACCADEMIA DI BELLE ARTI CONSERVATORIO DI MUSICA
dell’Artigianato e della Piccola Media Impresa dell’Umbria - ha presentato un suo progetto denominato “Il polo della creatività artigiana” e la Lega delle Cooperative dell’Umbria ha avviato un’attività di animazione con i propri associati, entrambe coerenti con questa impostazione. Le stesse realtà culturali esistenti e l’associazionismo storico avranno un protagonismo in questo processo. Le quattro principali istituzioni formative accademiche potranno supportare tale azione indirizzando specifiche progettualità del mondo studentesco, favorendo così anche una maggiore interazione tra formazione superiore e mondo del lavoro. Lo stesso Programma Culturale della candidatura prevede diversi progetti di stampo laboratoriale sul versante artistico, che potranno originare botteghe creative. Ci sarà la possibilità di sperimentare anche modelli gestionali nuovi, come già prassi in Umbria per numerosi eventi e attività culturali. Si prevede infine il lancio di open call tematiche e il successivo sviluppo di una tecno-piattaforma progettata ad hoc, allo scopo di supportare l’attività di co-working, le attività collaborative in rete e l’interdisciplinarità dei contributi. La localizzazione dei laboratori privilegerà il centro storico di Perugia, ma sarà anche aperta a esperienze in altre zone della città. Grazie a un censimento e a una mappatura di tutte le unità immobiliari di proprietà pubblica presenti nel centro storico o nei suoi immediati dintorni, attualmente non utilizzate, sono stati individuati alcuni spazi da rendere disponibili per ospitare laboratori per le nuove attività creative e culturali previste dal progetto. In particolare si tratta di spazi nel Complesso degli Sciri, nel Complesso di Via Fratti, nell’ex Mercato Coperto e altri locali comunali e statali, come ex caserme militari. Al riguardo sono stati previsti investimenti nel budget infrastrutturale della candidatura finalizzati al progetto di recupero funzionale per circa 5.000 mq di superficie utile coperta, che rappresentano circa un quarto di quanto stimato necessario. I laboratori creativi concorreranno anche a stimolare la riappropriazione della città da parte dei cittadini, favorita anche da politiche tese a conservare nel centro storico un mix sociale più equilibrato e aiutate da interventi come progetti di arredo urbano, mantenimento e reinserimento di attività artigianali e artistiche, creazione di orti urbani e giardini comunitari.
Le reti dei servizi culturali (incentrate su Perugia, ma in realtà estese a tutta la regione) sono quella teatrale e di spettacolo, facente riferimento al Teatro Stabile dell’Umbria, la rete museale relativa al Sistema Museale Regionale, la rete bibliotecaria e archivistica (tra cui la nuova Biblioteca degli Arconi), la rete degli spazi congressuali e polivalenti (compreso il nuovo Auditorium di S. Francesco al Prato), la rete degli spazi aperti, incentrata sul sistema delle più belle e spettacolari piazze medievali, perugine e umbre. Tali reti avranno una doppia funzione. Da un lato saranno di supporto alla produzione e alla sperimentazione culturale espressa dai laboratori creativi e dalle istituzioni formative (ciò comporterà, soprattutto per le realtà culturali più importanti, specie di grandi eventi, lo sforzo di operare al servizio dello sviluppo di un’industria culturale nei settori di loro pertinenza con scuole, corsi di specializzazione, piattaforme dimostrative, ecc.), dall’altro, svolgeranno una funzione di supporto alla fruizione culturale da parte della popolazione urbana e regionale, anche attraverso il potenziamento dei meccanismi di accesso (convenzioni, agevolazioni, politiche dei prezzi) e la dotazione di servizi complementari (commerciali, ricreativi e ludici, come bookshop, enoteche, ristori multietnici, ecc.), aumentando così il rendimento economico delle attività culturali (attualmente piuttosto basso) e incentivando la frequentazione del centro storico. Le reti dei servizi culturali sono in buona parte già in corso di ristrutturazione e potenziamento da parte del Comune di Perugia e consentiranno anche una maggiore permeabilità e integrazione tra centro storico e altre zone cittadine. La città di Perugia ha previsto, con riferimento alla candidatura, un programma d’interventi infrastrutturali legati ai servizi culturali, riportati nel budget degli investimenti della candidatura (una spesa pari a circa l’80% di quanto programmato) e che sono descritti nelle pagine seguenti.
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Rete dei servizi espositivi e museali
Palazzo della Penna, Rocca Paolina Oltre agli interventi su Palazzo della Penna, si prevedono azioni di riqualificazione e dotazioni tecnologiche per la Rocca Paolina, che oggi costituisce la principale porta di accesso all'acropoli perugina, tramite un esempio internazionalmente significativo di mobilità alternativa (un complesso sistema di percorsi meccanizzati dentro la Rocca, collegati a un nodo di scambio) e che contiene vasti spazi da destinare ad attività espositive e di accoglienza turistica.
PALAZZO DELLA PENNA – Museo civico di arte contemporanea- L’intervento prevede la ristrutturazione del Museo Civico Palazzo della Penna come Centro di Cultura Contemporanea, dove l’attività si svilupperà secondo direttrici che riguardano arti visive, letteratura, musica, teatro, fotografia, editoria ma anche tecnologia, ambiente, sostenibilità, formazione. Già Museo Civico di Arte Contemporanea, principale polo del circuito dei musei comunali, e parte del Sistema Museale dell’Umbria, istituito nel 1990 come primo esempio organico nazionale di rete museale integrata di tutta l’Umbria (109 musei pubblici, privati ed ecclesiastici), fin dal 2002, ha ospitato un ricco patrimonio di opere d’arte e numerosi eventi espositivi. Con la nuova configurazione, Palazzo della Penna rinnova la sua missione e amplia di quasi un terzo la superficie espositiva, indirizzandosi, nello spirito della candidatura, verso una futura attività di promozione e produzione culturale legata alla contemporaneità e allo scambio di esperienze. Sulla base di tali criteri, il Circolo dei Lettori, l’Archivio della memoria condivisa di Perugia e il gourmet-cafè BIOǾ rappresentano funzioni permanenti e non tradizionalmente “museali”, che costituiscono ulteriori declinazioni dell’offerta culturale del nuovo Centro di Cultura Contemporanea. Biblioteca degli Arconi, S. Matteo degli Armeni Oltre alla realizzazione della nuova Biblioteca degli Arconi, si prevedono interventi per l’ex convento di S. Matteo degli Armeni come Centro di Documentazione specializzata, con riferimento alla ormai storica attività di Perugia-Assisi per la pace. L’impegno della Regione e del Comune nel settore bibliotecario poggia su iniziative di avanguardia (tra cui “Nati per Leggere”, Umbria Libri, Circolo dei Lettori, “In Vitro”) ed è testimoniato anche dal Centro per la Conservazione del Libro di Spoleto.
Rete dei servizi bibliotecari e archivistici
BIBLIOTECA DEGLI ARCONI - L’intervento vede la realizzazione di una nuova biblioteca e mediateca pubblica di concezione avanzata, sia nella parte architettonica che nel sistema di servizi offerti. Sarà una biblioteca pubblica, per tutti i cittadini di Perugia, orientata alla contemporaneità e capace di attrarre strati di popolazione che finora hanno considerato la biblioteca come una struttura rivolta solo a chi coltiva professionalmente interessi di studio e di ricerca trasformandosi, così, in uno spazio di aggregazione socio culturale. La nuova Biblioteca degli Arconi esalterà il ruolo della vecchia Augusta gioiello della città, ma con uno stile aperto, che non incute soggezione, a partire dall’area d’ingresso accogliente, con un piccolo caffè con giornali e riviste; bacheche (anche digitali) con informazioni sulle attività culturali della città, guide turistiche, depliant e locandine di manifestazioni artistiche e culturali, orari dei servizi pubblici e di trasporto, libri di approfondimento sugli eventi in corso. Un clima di informalità e convivialità, fortemente socializzante ed esperienziale, si unirà a servizi come lo scaffale aperto, la multimedialità, la possibilità di ospitare eventi legati alle arti visive, ai video e alle foto, uno spazio dedicato ai bambini, tecnologie per il prestito e arredamento coerente con le nuove funzioni.
II - Struttura del programma della manifestazione
Teatro di Figura, Teatro del Cortone, Teatro Pavone, Centro Europeo di Studi sullo Spettacolo Gli interventi riguardano la ristrutturazione di immobili, prevalentemente di proprietà comunale, il cui recupero funzionale è destinato a potenziare, considerevolmente, l’offerta teatrale cittadina. Il Teatro di Figura, in particolare, gestito dalla Compagnia Tieffeu è dedicato al teatro per bambini e ragazzi, mentre il Teatro Pavone viene utilizzato per varie attività di spettacolo. Il sistema teatrale umbro ha come riferimento principale il TSU (Teatro Stabile dell’Umbria) e include una rete di 19 teatri storici, distribuiti su tutto il territorio umbro e già restaurati negli anni ‘80 del secolo scorso mediante un progetto organico e sistematico di grande rilevanza nazionale. Per potenziare ulteriormente questo sistema, il TSU e l’Università di Perugia hanno progettato la creazione di un Centro Europeo di Studi sullo Spettacolo, dotato di mediateca, biblioteca, spazi espositivi, ampio giardino e foresteria per ospitare studiosi stranieri) e che contiene vasti spazi da destinare ad attività espositive e di accoglienza turistica.
Rete dei servizi congressuali e polivalenti
Rete dei servizi teatrali e di spettacolo
S. Francesco al Prato, Sala dei Notari, Complesso Fatebenefratelli, S. Bevignate e altre Sale storiche cittadine, Area sportiva S. Giuliana Oltre al significativo recupero di S. Francesco al Prato gli interventi in corso e programmati sono finalizzati al recupero e all’adeguamento impiantistico di importanti spazi di origine conventuale o comunque di grande interesse storico-architettonico, per lo svolgimento di funzioni polivalenti: concerti, conferenze, esposizioni e attività culturali e performative, come il complesso ex Fatebenefratelli. Altro intervento rilevante è la ristrutturazione del complesso sportivo di S. Giuliana, adiacente al centro storico, dotandolo di palcoscenico coperto, impiantistica idonea e sedute.
S. FRANCESCO AL PRATO – L’intervento riguarda la ristrutturazione dell’antica chiesa di S. Francesco al Prato con la sua trasformazione in un grande Auditorium cittadino (lavori in corso, da completare). Le funzioni del nuovo spazio permetteranno sia impieghi tradizionali in campo musicale, coreografico e teatrale, sia utilizzi per convegni e altri eventi collettivi. Per l’accesso a tale complesso (peraltro adiacente all’Accademia di Belle Arti, insediata nell’ex convento e di cui è previsto l’ampliamento) è stato progettato un nuovo percorso meccanizzato connesso a un nuovo snodo di parcheggio e interscambio.
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II - Struttura del programma della manifestazione
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II - Struttura del programma della manifestazione
sociale e ricreativo, un talent garden per chi desidera intraprendere attività d’impresa nel campo dell’industria culturale, creativa, sociale, artistica e high tech, particolarmente rivolta al protagonismo delle giovani generazioni ad alta qualificazione e in uscita dai percorsi formativi. Ha l’ambizione di attrarre anche giovani provenienti da altre regioni italiane e da paesi europei, grazie a condizioni tecniche, logistiche e di servizio più vantaggiose. Si tratta di una struttura da realizzare mediante il recupero architettonico e funzionale dell’ex carcere maschile di Perugia, uno dei contenitori del centro storico cittadino dismesso dal 2006, fortemente rappresentativo della rigenerazione necessaria. L’utilizzo di un ex penitenziario ha una valenza simbolica: da luogo di sofferenza e restrizione viene proiettato a luogo delle idee e della capacità e libertà creativa; nel contempo, la città si riappropria di una parte molto estesa e importante del suo tessuto urbano a ridosso del centro storico. Il Living Hub vuole essere un modello più sofisticato di un tradizionale incubatore o acceleratore d’imprese, a carattere polifunzionale e in coerenza con le caratteristiche dimensionali e produttive della città e della regione.
Tra gli interventi sulle infrastrutture culturali realizzati da altri centri umbri e che possono ricollegarsi alla candidatura, sebbene non inseriti nel budget in conto capitale di Perugia 2019, si evidenzia, in particolare, il progetto di Assisi relativo a interventi su 28 siti della città dedicati al dialogo tra identità culturali europee (uno per nazione, quindi destinati ad aumentare nel 2019), dove si realizzano incroci ed esperienze creative di artisti di diverse nazionalità (previste nel Programma Culturale della candidatura), con un investimento economico della città che potrà arrivare complessivamente attorno ai 28 milioni di euro. Si riportano, inoltre, per completezza d’informazione, altre progettualità infrastrutturali culturali segnalate dal territorio umbro, a dimostrazione della vivacità e dell’impegno dei comuni in relazione alla candidatura, come riportato in Figura 5. Il terzo elemento dell’Area Progettuale 1 si lega al progetto bandiera della candidatura e consiste nella realizzazione di un polo multifunzionale, denominato Living Hub, destinato a costituire l’habitat imprenditoriale, professionale, residenziale,
•Figura 6: Progetti di nuove infrastrutture culturali in alcuni comuni umbri
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Comune di Città di Castello Progettazione per la realizzazione di Piazza Burri e del Centro di Arte Contemporanea a Palazzo Vitelli Comune di Montone Recupero e valorizzazione della Rocca di Braccio come centro culturale e documentale Comune di Pietralunga Ristrutturazione ex cinema come spazio espositivo
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Comune di Castiglione del Lago Riqualifica ex areoporto per realizzazione di acquario e museo del volo
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Comune di Corciano Valorizzazione necropoli etrusca
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Comune di Passignano sul Trasimeno Realizzazione di un centro di documentazione museale
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Comune di Città della Pieve Ristrutturazione della Rocca e relativo camminamento
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Comune di Montegabbione Recupero ex mattatoio come sede di attività culturali
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Comune di Bevagna Ripristino dell'anfiteatro romano
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Comune di Cannara Completamento del museo cittadino
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Comune di Bastia Umbra Sistemazione ex mattatoio a destinazione polifunzionale tra cui auditorium e biblioteca
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Comune di Torgiano Recupero di Palazzo Baglioni per insediarvi un Museo del Vino e un Centro Europeo di Enologia
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Comune di Deruta Infrastrutturazione del centro storico come borgo della creatività per la ceramica artistica
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Comune di Marsciano Adeguamento tecnologico museo del laterizio
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Comune di Acquasparta Recupero e valorizzazione dell’Accademia dei Lincei
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Comune di Stroncone Completamento e restauro ex chiesa del Gonfalone per centro studi sulla musica medievale
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Comune di Spoleto Interventi di adeguamento dei teatri cittadini
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Comune di Spello Ristrutturazione villa romana del III secolo d.C.
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Comune di Trevi Restauro del Parco e di Villa Fabri per l’Osservatorio R egionale per la Biodiversità
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Comune di Montefalco Recupero delle antiche cantine francescane, ampliamento polo museale e centro traduzione simultanea
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Comune di Norcia Recupero del complesso monumentale di S. Francesco per la biblioteca e l'archivio storico
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Comune di Cascia Completamento complesso S. Margherita parte del circuito museale urbano
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Comune di Terni Recupero del teatro comunale Verdi
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Comune di Foligno Recupero ex zuccherificio Progettazione di un "Parco delle Scienze e delle Arti“
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Per il recupero dell’ex carcere è peraltro prevista, coerentemente con lo spirito della candidatura, una modalità finanziaria che unisce a fondi di tipo pubblico, comunitario e privato, anche la sperimentazione di un azionariato popolare diffuso, nel quale i cittadini diventano shareholder della nuova struttura e protagonisti diretti del rinnovo del centro storico della città. Al riguardo sono in corso contatti con due principali istituti finanziari specializzati sia nelle attività di banca etica, sia nella finanza di progetto. Data la notevole rilevanza economico-finanziaria del progetto di recupero dell’intera struttura, e la conseguente necessità di procedere per blocchi funzionali, nel budget degli investimenti del progetto di candidatura è stato inserito, per ora, il recupero della sola sezione maschile (11.000 mq di superficie utile coperta, oltre a 4.000 mq di spazi aperti). Si ritiene che, con opportuni stimoli finanziari e servizi reali, sia possibile prevedere la localizzazione all’interno del Living Hub di circa 40 piccole start up (l’Università degli Studi di Perugia, ad oggi, ha attivato oltre 30 imprese spin off). Si ricorda, altresì, che i due Atenei perugini immettono nel mercato del lavoro, ogni anno, circa 4.000 laureati. OFFERTA CENTRALE (CORE) Insediamenti permanenti e tempornei di nuove imprese creative, culturali e high tech
OFFERTA CENTRALE (CORE) Insediamenti di attività professionali tradizionali e non, come servizi professionali e studi di progettazione ingegneristica e architettonica, legali, contabili, finanziari, di marketing OFFERTA CENTRALE (CORE) Laboratori di ricerca sul web semantic e realtà aumentata riferiti alla produzione artistico-culturale
OFFERTA COLLATERALE Altre funzioni complementari e spazi di socializzazione (residenziali, commerciali, ricreativi, sociali) rivolti a soddisfare le esigenze, i bisogni e le preferenze di un target giovanile, quali luoghi per mostre, rappresentazione di opere teatrali, cinematografiche, scientifiche, musicali, fotografiche, incluse “piazze digitali”, pensate e progettate reinterpretando le “piazze medievali”, nonché luoghi per organizzare conferenze e focus group
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Oltre alle quattro istituzioni accademiche, altri possibili partner hanno mostrato interesse a divenire tutor tecnologici e culturali di queste neoimprese. Si tratta di aziende di grandi dimensioni, attive in Umbria o con sede fuori della regione, che operano in vari settori, dalla moda all’informatica e telecomunicazioni, così come aziende artigiane e cooperative locali, disponibili a un ruolo di tutor di nuove idee imprenditoriali e a possibili corporate venture per sostenere, anche finanziariamente e sul capitale di rischio, queste iniziative e la loro crescita. Nel corso del processo di candidatura, promosso nell’ambito del progetto di ricerca Kultur-Fabrik Perugia, che fa capo al Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università di Perugia, è stato realizzato, infine, un workshop - concorso d’idee, a cui hanno preso parte gruppi di progettazione (docenti e studenti) di 16 università italiane, la cui idea vincente, valutata da una giuria nazionale ed estera, è riportata nell’apposita immagine. È prevista una gara europea per la progettazione definitiva dell’intervento.
OFFERTA CENTRALE (CORE) Servizi avanzati all'attività delle reti dei laboratori creativi e dei servizi culturali precedentemente indicati, con la dotazione di spazi di co-working e fablab, con particolare riferimento ad alcune filiere tradizionali o innovative del tessuto produttivo umbro OFFERTA CENTRALE (CORE) Attività di marketing e corporate venturing, ospitando antenne o piccoli nuclei di imprese alla ricerca di nuovi talenti, nuove idee, nuovi prodotti, favorendo inoltre le relazioni nazionali ed internazionali per creare mercato OFFERTA CENTRALE (CORE) Piattaforma di connessione con le opportunità di mercato per creativi, autori, artisti, interpreti, loro gruppi o associazioni (promozioni, audizioni, esibizioni, scouting, placement, ecc.) OFFERTA ARRICCHITA Urban center di nuova generazione (progetto già previsto dal Comune di Perugia ma con funzionalità ridotte), fornendo un contributo significativo alla partecipazione diretta dei cittadini nei processi decisionali riguardanti alcuni aspetti presenti e futuri della candidatura e dello sviluppo urbano in generale
•Figura 7: Sistema di offerta del Living Hub
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II - Struttura del programma della manifestazione
• Dall’alto: Veduta aerea dell’Ex Carcere di Perugia; ev@sione - progetto vincitore del workshop-concorso di idee Kultur-Fabrik Perugia
II - Struttura del programma della manifestazione
Area Progettuale 2 - La città del dialogo Quest’area progettuale si fonda sul rapporto speciale esistente tra Perugia e i luoghi di Francesco d’Assisi, ma vede potenzialmente coinvolti tutti i comuni umbri e si allarga a tutti i territori europei, attarverso i comuni europei gemellati. Essa identifica come target group primario i cittadini umbri ed europei. Le sue idee centrali sono il riconoscimento e l’esercizio dei diritti di cittadinanza europea e il riconoscimento e la valorizzazione delle identità culturali locali. Assume importanza, ai fini del dialogo, anche la tradizione che ha reso l’Umbria capitale dell’ecumenismo, dell’incontro interreligioso e del pacifismo laico. A Perugia, presso la Provincia, ha tra l’altro sede il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace. L’area progettuale intende porre in atto politiche di rigenerazione, inclusione, integrazione e coesione sociale, come infrastrutture soft. Gli strumenti principali previsti sono quelli dei processi di democrazia partecipativa e deliberativa e della formazione di una piena coscienza europea, attraverso l’esperienza diretta. I temi di fondo identificano due obiettivi principali: 1) favorire lo scambio di esperienze maturate in seno a situazioni sociali specifiche da parte di cittadini europei al loro livello più diretto di aggregazione civile (le città), di rappresentanza politico-istituzionale (i comuni), di incrocio con le istituzioni europee; 2) pervenire a proposte condivise per il governo delle problematiche relative alla vita e alla partecipazione di tutti i cittadini delle comunità locali, in stretta connessione con la dimensione europea. Si tratta di un programma d’azione che si arricchirà, da qui al 2019, di contributi e di scambi gradualmente sempre più allargati, attraverso un’impegnativa attività di networking, che sfrutta relazioni già di fatto esistenti a livello di istituzioni, cittadini e soprattutto gemellaggi tra città. Il progetto si svilupperà su tre livelli e in tre tempi, mano a mano che ci si avvicinerà al 2019. Il 2013 (Anno europeo dei cittadini) è l’anno di avvio: a giugno si è tenuta la Prima Assemblea delle Città europee gemellate con i comuni umbri nel corso della quale sono stati presentati alcuni progetti sul programma comunitario “Europa per i Cittadini”. I partenariati attivati per la presentazione delle proposte costituiranno la base di lancio del progetto, indipendentemente dalla loro approvazione. In questo contesto assume un particolare rilievo la candidatura di Perugia, nel 2014, alla competizione per il titolo di “Capitale Europea dei Giovani” (EYC) per il 2017.
Nella I fase (2014) saranno attivate iniziative nelle scuole e nei territori con progetti dedicati ai temi delle diversità culturali, etniche e religiose e alla formazione del futuro cittadino europeo, così come nei centri urbani minori per valorizzare il rapporto tra patrimonio culturale diffuso e identità locale. Allo scopo di formare nuove professionalità per gestire i processi partecipativi, l’Università di Perugia, in collaborazione con altre università italiane, istituirà il primo Master Europeo Promotori di processi di democrazia deliberativa destinato a giovani laureati. Con il progetto Ambasciatori Culturali verrà istituto già dal 2014 un corso teorico-pratico volto alla formazione di giovani umbri che svolgeranno il ruolo di ambasciatori culturali attraverso stage della durata di 8 mesi presso istituzioni in Europa, e a oggi sono state avviate relazioni con le città di Riga, Sigulda e San Sebastián. Con il progetto Brain Back attivato da AUR (Agenzia Umbria Ricerche) si valorizzerà la rete di giovani umbri che studiano e lavorano all’estero (700 partecipanti e circa 60 paesi) per mettere in rete le loro competenze, esperienze e idee. Altri progetti, come l’ipotesi di un Festival Internazionale delle Università, sono in corso di valutazione. Nella II fase (2015-2018) saranno avviati progetti in diversi ambiti all’interno della costituenda ELCN – European Local Communities Network, attraverso la sperimentazione di prassi innovative di democrazia deliberativa e di nuovi modelli di produzione culturale diffusa. Nella III fase, coincidente con l’anno ECoC (2019), si perverrà alla elaborazione di una piattaforma per una nuova Carta europea dei diritti di cittadinanza e all’istituzione di un Forum permanente delle identità culturali locali. La valorizzazione dei gemellaggi tra città umbre e città europee costituisce un punto di forza dell’area progettuale e si potenzia con l’estensione della rete dei gemellaggi umbri (rete di 1° livello) alle reti che le città gemellate con i comuni umbri intrattengono con altre città europee (reti di 2° e 3° livello). Per quanto riguarda le modalità di interscambio e comunicazione tra i partner gemellati - al di là delle iniziative già accennate e dei momenti assembleari, richiesti dal programma comunitario “Europa per i Cittadini” - saranno utilizzate modalità di interazione via web di sperimentazione del metodo e delle pratiche della democrazia deliberativa.
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II - Struttura del programma della manifestazione
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Un’ulteriore iniziativa riguarda la costituzione di ambasciate culturali a Perugia, promossa dal progetto Kultur-Fabrik Perugia per valorizzare spazi del centro storico nella sua dimensione europea. È volta a sviluppare relazioni tra paesi, gestite da associazioni giovanili, in accordo con le amministrazioni, in cui le diverse nazioni coinvolte possono rappresentarsi dal punto di vista culturale con modalità libere. Un ruolo del tutto particolare giocheranno i luoghi e i percorsi della meditazione, della predicazione e dell’operosità di Francesco d’Assisi, in collaborazione con la Società Internazionale di Studi Francescani e l’Accademia Properziana del Subasio. Gli itinerari francescani e benedettini saranno inseriti in una proposta organica che coniuga l’accoglienza nei luoghi monastici con i grandi temi che attraversano la vita contemporanea. Area progettuale 3 - La città dell’accoglienza Quest’area progettuale si riferisce strategicamente a Perugia e all’intero territorio regionale e ha come finalità la costruzione di un nuovo modello di accoglienza e di attrattività che, a partire dalla valorizzazione dei tradizionali asset perugini e umbri, incroci le tendenze
emergenti e prospettiche del turismo contemporaneo. Le trasformazioni occorse negli ultimi anni nel settore turistico a livello mondiale hanno fatto emergere alcuni megatrend globali, che continueranno a influenzare per tutto il decennio in corso le dinamiche turistiche su scala planetaria, e generano nuovi viaggiatori orientati alla ricerca di un’esperienza autentica e personalizzata del viaggio, conformata sui propri interessi specifici e proprio per questo ampiamente progettata grazie, soprattutto, all’ausilio del web e dei nuovi media. Questi mutamenti del modo di viaggiare (acquisire informazioni, scegliere le destinazioni, ecc.) pur immersi in un futuro tecnologico, riavvicinano il viaggiatore all’esperienza più naturale, analogica del viaggio. Tutti gli strumenti della rete e i social network non fanno altro che amplificare quella che è la sua esigenza di sempre: interagire con i territori e con le persone. Aumenta, quindi, la domanda di un sistema integrato di servizi tradizionali, innovativi e tecnologici, ecosostenibili e a basso impatto energetico. Inoltre, fino al 2020 si prevede in Italia una crescita del 2,9% annuo del numero di viaggiatori (metà provenienti dai Paesi BRICS e dai Paesi del Golfo) con
MEGATREND TURISTICI 2020
Evoluzione della composizione della domanda
Evoluzione del comportamento del turista
TREND Aumento del turismo delle classi medie dei paesi emergenti Aumento del turismo europeo senior, proveniente in gran parte dall’Europa centrale e occidentale Aumento dei bisogni del turismo accessibile (36 milioni di disabili viaggiatori in Europa) Aumento di forme di viaggio e di soggiorno alternative praticate soprattutto dai giovani
RICADUTE Moltiplicazione dei voli, delle rotte, delle frequenze e delle destinazioni
Aumento di consumi trading-up
Crescita della disponibilità a spendere molto pur di soddisfare un bisogno Crescita della domanda di voli low cost e contemporaneamente quella di sistemazioni di lusso e/o esclusive Viaggiatore europeo che necessita di collegamenti rapidi e soggiorni brevi Personalizzazione del viaggio in linea con gli interessi specifici del consumatore e tendenzialmente orientata alla cura di sé e del benessere psicologico Acquisto diretto on line; social travel; giudizio degli utenti; accesso continuo ai contenuti anche in praesentia; georeferenziazione Sensibilità ai consumi energetici, alla tutela ambientale e al decoro dei siti culturali
Polarizzazione della spesa Aumento dei weekender sul corto raggio Ricerca di un’esperienza autentica Aumento dell’utilizzo del web e dei media mobile Attenzione alla sostenibilità
Richiesta di un’offerta mirata, evoluta e innovativa Richiesta di servizi specifici, di infrastrutture adeguate Diversificazione domanda di servizi che la avvicinano a quella dei residenti
II - Struttura del programma della manifestazione
un incremento del 4,8% della spesa (cfr. Presidenza del Consiglio dei Ministri, “Turismo Italia 2020”). Si amplia, quindi, per tipologia la domanda e si modifica la composizione dell’insieme dei viaggiatori. D’altro canto, la filosofia che ispira il sistema dell’offerta culturale di Perugia 2019 è: • legata a un modello di accoglienza umbra capace di coinvolgere pubblico e artisti, provenienti da tutta Europa e dal mondo, non soltanto come spettatori o interpreti ma, piuttosto e soprattutto, come compartecipi di un’esperienza immersiva, integrale e integrata, di conoscenza e di vita, di scambio fecondo tra dimensione locale ed europea; • orientata a un utilizzo dinamico delle nuove tecnologie considerate, non solo, strumento di comunicazione ma, soprattutto, sistema di interazione e fruizione del territorio e del patrimonio materiale e immateriale; • ispirata da una cultura dell’accessibilità e della sostenibilità ambientale, energetica, sociale. L’intreccio tra, da un lato, la visione di Perugia 2019, fondata sulle identità territoriali distinte ma, convergenti, in un modello a misura dell’esperienza personale, la proposizione di un’ospitalità diffusa, articolata, di profonda relazione con i residenti e, dall’altro, l’utilizzo accessibile e sostenibile (per servizi, informazioni, fruizioni, consumi) delle nuove tecnologie digitali per rafforzare il legame fra persone e culture del territorio, delinea la proposizione di un’offerta turistica unica nel panorama italiano. Il viaggio in Umbria diviene esso stesso un’esperienza culturale olistica, in cui le tradizioni locali, l’artigianato artistico, l’enogastronomia, la salute del corpo, gli eventi culturali, il paesaggio, il patrimonio, le nuove tecnologie e la crossmedialità di arti e linguaggi sono tutte componenti inscindibili e concorrenti all’idea di un’arte del benessere e del buon vivere obiettivi della vision del “Piano di Marketing Turistico della Regione Umbria”. Lo strumento attuativo attraverso cui costruire nel tempo il nuovo modello dell’accoglienza è un “Piano Strategico dell’Attrattività”, a sua volta basato su tre asset fondamentali: • il monitoraggio costante delle dinamiche dell’attrattività incrociate con la domanda turistica, finalizzato a individuare e tenere sotto controllo quanto Perugia e il territorio umbro sono attrattivi e, quindi, a determinare azioni specifiche per elevarne il grado, dove necessario; • un’organizzazione dell’offerta del territorio e delle sue componenti che si pone dal punto di vista della
domanda e che segmenta l’offerta in modo da individuare i target peculiari; • un’organizzazione dell’intero territorio regionale usando come criteri ordinatori la tipologia di offerta e il soddisfacimento della domanda e non le caratteristiche geografiche. L’attuazione del piano consentirà anche la creazione di servizi alla persona e di sistemi informativi innovativi e sostenibili; la formazione di figure nuove e specializzate in grado di accompagnare questa trasformazione; l’attivazione di reti trasversali al territorio e ai settori culturali ed economici.Valorizzando la relazione tra paesaggio e benessere e anche la sua azione terapeutica si valuterà la realizzazione di uno spazio dedicato alla promozione ed educazione alla salute, a cura del Centro Sperimentale per l’Educazione Sanitaria dell’Università di Perugia, in collaborazione con la Regione Umbria. Un ruolo fondamentale nella realizzazione di quest’area progettuale è costituito dal sistema narrativo e informativo di Perugia 2019, basato su un mix di tecnologie digitali fortemente connesse, anche fisicamente, al territorio. Un insieme di strumenti la cui finalità principale sarà l’arricchimento dell’esperienza culturale del visitatore abbinata a efficienti servizi di informazioni e assistenza. In particolare, si farà ricorso a: (i) la progettazione e la realizzazione di una Biblioteca di App per il web e per terminali mobili (smartphone, tablet, ecc.); (ii) la progettazione di un insieme di tecnologie e strumenti interattivi di relazione e fruizione del Programma Culturale di Perugia 2019 e dell’intero patrimonio culturale e ambientale (es. sistemi di realtà aumentata visiva e auditivi; app georeferenziate; web streaming, ecc.); (iii) lo sviluppo e il potenziamento di Sistemi di Infomobilità per turisti e visitatori in viaggio. Infine, sarà potenziato il sistema d’informazione turistica, realizzando vere e proprie Porte ECoC, in corrispondenza dei principali terminali e snodi di accesso (aeroporti, autostrade, stazioni ferroviarie, autostazioni, ingressi urbani, ecc.). Esse saranno dotate di: (i) centri multimediali interattivi per visite virtuali e definizione di itinerari turistici; (ii) materiali multimediali d’informazione sul patrimonio e gli eventi; (iii) agenzie d’informazione e prenotazione; (iv) vendita e degustazione di prodotti eno-gastronomici tipici; (v) esposizione e vendita di prodotti artigianali di qualità. Sotto il profilo dei contenuti è poi strategica la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale.
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II - Struttura del programma della manifestazione
In particolare, il patrimonio etno-antropologico di beni culturali materiali e immateriali diffusi, molto importante ai fini dell’identità culturale dei territori e delle comunità che vi abitano, la cui cura è affidata, prevalentemente, alla memoria della collettività. Di qui, l’esigenza di una sua conservazione e valorizzazione, anche attraverso l’ausilio delle tecnologie digitali. La classificazione e la mappatura, già attualmente in corso, del patrimonio materiale e immateriale in: (i) eventi (riti e cerimonie, performance orali e musicali, danze, ecc.); (ii) preparazioni alimentari; (iii) saperi manuali e produzioni artigianali; (iv) attività e servizi correlati (stage e laboratori, mostre, mostre mercato, botteghe, ecc.); (v) percorsi di visita correlati (itinerari, altre località d’interesse, ecc.) consentirà di costruire un Archivio dei saperi locali. Perugia 2019 propone, al riguardo, un apposito progetto di itinerari, denominato Tradizioni in cammino, che si articola in 12 tematiche ciascuna ricondotta a un ciclo (corrispondente a un mese dell’anno) dove s’incrociano aspetti della vita sociale della comunità come lavorazioni alimentari, saperi manuali, attività culturali e delle tradizioni popolari, con percorsi nei comuni umbri più vicini al singolo tema. Inoltre, in stretto collegamento con l’Area progettuale 2, sarà realizzato e promosso, a livello europeo, un Archivio multimediale europeo dei saperi e delle risorse locali (digitale e accessibile da web mobile), nel quale far confluire informazioni, conoscenze e ricerche sul patrimonio, raccolte attraverso il meccanismo dei gemellaggi. Ai percorsi definiti all’interno dell’area progettuale si affiancano alcuni Itinerari Tematici già strutturati, in corso di realizzazione o previsti dal “Piano di Marketing Turistico della Regione Umbria”, quali: (i) gli itinerari francescani e benedettini (già citati nell’ambito dell’Area progettuale 2); (ii) gli itinerari Etruschi; (iii) l’antica via consolare romana della Flaminia; (iv) la Via dei Longobardi; (v) la Via del Cioccolato (connessa alla manifestazione Eurochocolate e in corso di valutazione come nuovo Itinerario Culturale Europeo del Consiglio d’Europa); (vi) gli itinerari bike e del turismo slow; (vii) gli itinerari enogastronomici; (viii) gli itinerari della salute; (ix) gli itinerari della natura estrema e sportiva; (x) gli itinerari della natura protettiva e conviviale.
IL PROGRAMMA CULTURALE DI PERUGIA 2019 —————— A Perugia e in Umbria la cultura è sempre stata un grande laboratorio diffuso sul territorio e con una processualità aperta a talenti e a voci diverse. Forte è stato l’impegno per la sperimentazione di linguaggi, artigianato e tecnologie. L’identità culturale umbra è la ricerca e, soprattutto, un’idea comune che è visione del mondo: guardare all’essenzialità; pensare il presente della storia perché quel presente è altrove, è il futuro da realizzare. Uno sguardo visionario (da San Francesco a Burri, dal pacifismo di Aldo Capitini a Penna e ad Angela da Foligno), uno slancio che stringe la fabbrica laica della pietra medievale alla luce della natura e del paesaggio: la fiducia in una comunità attiva. Il sistema culturale umbro ha, da vari decenni, promosso forme nuove di fruizione culturale e di larga partecipazione (Umbria Jazz, Festival Internazionale del Giornalismo, FestArch, Teatro Stabile dell’Umbria, Fontemaggiore, Teatro di Figura, Sagra Musicale Umbra), in anticipo sui tempi nell’interesse per la crossmedialità e la contaminazione di arti e culture diverse (Festival dei Due Mondi di Spoleto, CAOS di Terni, IMMaginario di Perugia).
II - Struttura del programma della manifestazione
Il concept culturale Il Progetto Culturale Perugia 2019 vede la città come una bottega culturale europea. L’antico in quanto progettualità. Le linee di orientamento sono il sistema integrato di una Capitale che è cantiere di idee (la trasmissione dei saperi), una città di esperienze culturali a confronto (il modello di dialogo e integrazione), una città accogliente e di reti culturali, secondo un’accessibilità che realizza la piena desiderabilità urbana e territoriale, l’idea di un luogo attrattivo, aperto e internazionale. Il progetto ha un suo racconto, con una premessa essenziale: la consapevolezza di voler accedere ai linguaggi e alle tecnologie più innovative, e di aprirsi ed essere pronti a quelle novità di strumenti e supporti che, rispetto al 2019, solo in parte oggi possiamo conoscere. Il concetto classico di complesso monumentale viene inteso, processualmente, come un’idea di complesso culturale, in cui la città si integra e si propone quale modello europeo. Il programma è il racconto di una trasmissione dei saperi e dei valori: la narrazione di come si sviluppi una città nuova, tanto compiuta nella sua identità antica quanto capace di rispondere a un futuro sovranazionale. Il programma culturale attraverso la metafora della Fontana Maggiore Per meglio descrivere la metodologia che anima la costruzione del Programma Culturale di Perugia 2019 si è scelto come metafora un luogo/opera caratterizzante il patrimonio della città: la Fontana Maggiore. La Fontana Maggiore (edificata tra il 1275 e il 1278 dall’architetto Fra’ Bevignate da Cingoli e dagli scultori Nicola Pisano e suo figlio Giovanni) è l’esperienza antica di un metodo di progettazione: il simbolo del recupero, della raccolta e dell’irrigazione a rete delle idee, secondo un modello di confronto e creatività. Elevata, come una sorgente, su una gradinata circolare, è formata da due vasche di pietra bianca e rosa con in alto una conca bronzea che sostiene le ninfe o le virtù teologali. La vasca inferiore è un poligono di 25 lati: su ogni lato, separati da una colonnina, sono scolpiti due bassorilievi per un totale di 50 formelle. Vi leggiamo il racconto pedagogico del sapere e dei valori che fanno grande una comunità. La vasca superiore è un bacino poligonale di 12 lati, in cui si narra la storia di Perugia. La scelta simbolica della Fontana deriva dalle sue capacità di restituire il senso compiuto della proposta artistico culturale complessiva:
• la sua forma dinamica e centripeta mette in movimento la piazza, fa vivere la città nei suoi processi sociali e culturali; è il segno identitario di quella agorà dei cittadini che il programma vuole stimolare, il luogo d’incontro, di confronto, di condivisione; • la storia della sua realizzazione, il formidabile laboratorio artistico che è testimonianza della più alta sintesi del pensiero, della tecnologia e dell’artigianato europeo, sono la traccia di un’idea virtuosa di trasmissione e collaborazione generazionale da padre in figlio, artisti diversi a lavoro, la sintesi dell’edificazione delle “pietre sante” di Assisi e del laboratorio civile e laico di Perugia; • l’equilibrio e l’apertura a valori forti e nitidi, come la spiritualità, e alla forza civica della città, sono il perno di un’unità sociale, l’unione dei territori che Perugia 2019 vuole utilizzare per rinsaldare risorse di fiducia, cooperazione e sguardo prospettico. L’architettura della Fontana Maggiore indica la vitalità (la gradinata circolare della sorgente in piazza) e il gioco delle due vasche. La vasca superiore è il grande laboratorio stabile di idee e di produzione culturale, attivo come un cantiere aperto. È la rappresentazione di un diffuso Living Lab, con laboratori multicreativi, da strutturare in parte e soprattutto nell’ex carcere (il luogo della segregazione che si trasforma in spazio di produzione culturale e di ricerca aperta), infrastruttura recuperata per Perugia 2019. La vasca inferiore, con il suo gioco fantastico di formelle, è il simbolo della nuova operatività ideale assunta come rappresentazione degli ambiti tematici che formano l’articolazione del Programma Culturale di Perugia 2019. Gli ambiti tematici, strettamente interrelati tra di loro, riguardano un’offerta culturale che propone eventi, produzioni e coproduzioni, interventi di valorizzazione, presentazioni e rappresentazioni, relativamente a: • Arte visiva e figurativa; • Arte performativa e teatrale; • Musica e danza; • Crossmedialità e multimedialità (come intreccio di linguaggi e forme espressive); • Patrimonio materiale (storico, artistico, architettonico, paesaggistico); • Patrimonio immateriale antropologico (tradizioni, enogastronomia, artigianato, eventi popolari); • Comunicazione, giornalismo, video, fotografia; • Letteratura, filosofia, educazione, formazione, cultura scientifica.
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II - Struttura del programma della manifestazione
A questo si aggiunge un ulteriore ambito di intrattenimento, gioco, esperienza ambientale. Saranno promosse open call non solo relativamente a questi ambiti, ma anche rispetto ad alcune attività, come il cinema e la cultura sportiva che, attualmente, non hanno ancora eventi rilevanti nel programma culturale in preparazione. La Fontana e i processi culturali Dal simbolo della Fontana riemerge una filosofia dell’uomo. Il fondamento autentico della città è la centralità di una conoscenza condivisa e consapevole. Solo il saper fare conduce a un concetto positivo di pienamente libero da qualsiasi condizionamento aprioristico e ideologico. Tale individuo, che è interessato, motivato, in continuo dialogo, si apre dunque all’ambiente e al confronto con il mondo: vive il desiderio di essere un mondo. A sua volta, è solo il valore cosmopolita e globale dell’individuo a ristabilire la priorità della conoscenza e del “saper fare”: la libertà dell’azione. La città moderna vuole dare il senso di questa circolarità. Il Programma Culturale va inteso come un sistema compiuto e reciproco di cause ed effetti lungo una trama narrativa che si collega all’idea di base di Perugia 2019 dei tre modi di essere città e identifica tre concetti guida: 1) MAKE IT NEW La città delle idee Il primo luogo di una città sono le idee che rendono le persone libere. La città delle idee mette al centro la necessità della conoscenza e del saper fare, dove la cultura è la rinascita collettiva e il rilancio del lavoro intellettuale. Implica la presenza stabile dell’operatività intellettuale, specie giovanile, sulla linea di una formazione attiva, utile, pragmatica, produttiva, articolata in un’offerta di beni e di servizi creativi, sociali, ludici, attenti alle diversità, alle disabilità e alle abilità sociali sospese. 2) SHARING La città del dialogo La conoscenza e il saper fare è sempre un’esperienza di condivisione, ciò che permette alla città delle idee di costruire una reale e non astratta città accogliente. Il dialogo e la vita della collettività producono una nuova definizione di individuale e di sociale, secondo una prospettiva di partecipazione compiuta. La città che condivide sono i luoghi d’incrocio e d’incontro tra le persone (cittadini, visitatori) e, nel contempo, i luoghi
di una crossmedialità diffusa di arte, musica, danza, teatro, audiovisivo, cinema, letteratura, multimedialità, patrimonio e memorie locali. È quel sistema di esperienze che fa interagire tutti i bisogni sociali, culturali, generazionali e linguistici diversi e contaminati, con l’intento di dare nuovo significato alla cittadinanza e alla qualità dell’insediamento umbro. 3) WORLD’S LANDSCAPE La città dell’accoglienza Il dialogo esprime il confronto e la tolleranza e risponde alla sua nuova necessità di ridefinire l’individuale e il sociale. È il passaggio a quei luoghi che, nel segno di Francesco d’Assisi, implicano un’apertura coerente e concreta al paesaggio, all’ambiente e al mondo. Le reti sono abbracci, risaltano la necessità narrativa territoriale e internazionale di una capitale della cultura: la partecipazione di diverse estrazioni linguistiche e multietniche, il contrappunto tra forme classiche e contemporanee, colte, sperimentali e popolari; l’accessibilità diffusa che mette insieme un pubblico di non addetti ai lavori accanto alla massima esaltazione di proposte creative e artistiche e che attrae a sé l’Europa, rendono la città, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, un riferimento culturale autentico e imprescindibile. Nelle scelte di programmazione culturale emerge con chiarezza: - l’approccio crossmediale e multimediale dell’impostazione; - una contaminazione linguistica in senso orizzontale (tra diverse tipologie di eventi); - una contaminazione linguistica in senso verticale (tra tipologie di stili, in senso talvolta generazionale); - un’articolazione territoriale complessa (in termini di luoghi e di contenitori); - una struttura di partenariato molto composita; - un sistema di relazioni europee e internazionali molto ricco; - una concezione sofisticata e al tempo stesso aperta a logiche partecipative. La durata del programma copre l’arco di tempo 2016-2019, con la piena concentrazione nell’anno 2019. Gli eventi previsti negli anni precedenti al 2019 vanno intesi come processi di avvicinamento e di rafforzamento del metodo partecipativo e diffusivo sul territorio.
II - Struttura del programma della manifestazione
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•Figura 8: Modello grafico del concept alla base del Programma Culturale
CONOSCENZA SAPER FARE
IDEE
CONFRONTO CULTURA CREATIVITÀ
AMBIENTE MONDO
INDIVIDUALE SOCIALE RETI
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Quali sono gli eventi principali che segneranno l’anno 2019? Si forniscano le seguenti informazioni per ciascuno di essi: - descrizione dell’avvenimento - data e luogo - partner del Progetto - finanziamento ————————————————————————— L’idea di fabbricare nuovi luoghi vuol dire realizzare centri di incontro e di espressività sociale. Il programma culturale di Perugia 2019 va inteso come un orizzonte aperto e in fieri, un vero work-inprogress. Il programma si nutrirà di molteplici open call e vuole arrivare al 2019 attraverso un processo sistematicamente aperto e partecipativo. Ciò che verrà realizzato dal 2016 al compimento del 2019 non è un cartellone scritto, ma il libero progressivo avanzamento di un progetto culturale che è vissuto dal territorio e da tutte le componenti istituzionali e cittadine, le quali interpretano un rilancio, persino il riscatto culturale e sociale della città. Il progetto di Perugia 2019 nasce come piano di sviluppo e di
scelte: propone una strategia a lungo termine per una nuova cittadinanza, nutrita di passione antica e di entusiasmo futuro. Di seguito vengono presentati in sintesi i principali avvenimenti ideati, appositamente, per il Programma Culturale di Perugia 2019, definiti alla data odierna, completi di luogo e partner, mentre la parte finanziaria non viene indicata in quanto ancora oggetto di trattative e verifiche. All’interno dell’Appendice 1 - Programma Culturale - gli eventi sono poi descritti in maniera più estesa con alcune schede. Va precisato che, oltre agli avvenimenti specifici che arricchiranno l’offerta culturale dell’anno del titolo ECoC, entreranno nel programma di Perugia 2019 tutti i cartelloni degli eventi normalmente presenti in Umbria, oltre alle programmazioni annuali delle diverse reti dei servizi culturali.
II - Struttura del programma della manifestazione
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MAKE IT NEW La città delle idee –––––––––––––––– • Autoritratto di una capitale Produzione e scambio di opere musicali e di arte visiva di giovani artisti europei sul tema del racconto della città. Partner: Centro di Cultura Contemporanea Palazzo della Penna, Accademia di Belle Arti di Perugia, CIAC (Centro Italiano Arte Contemporanea), Todi Arte Contemporanea, GAI Torino, Conservatorio di Musica di Perugia, Università di Perugia, Accademie e Conservatori di Musica e Università Europee. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani, artisti. • Pace, una rivoluzione formativa Laboratori educativi, di documentazione e divulgazione sul tema della pace. Partner: Associazione Enti Locali per la Pace, Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, Università di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Sacro Convento di Assisi, International Peace Center Sarajevo, Festival della Tolleranza Plovdiv, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia e Assisi. Target: studenti, cittadinanza. • Umbria antica sommersa Eventi istallativi, virtuali ed espositivi, con itinerari sulla pittura italiana, dedicati alla narrazione dell’Umbria all’interno della Rocca Paolina. Partner: Galleria Nazionale dell’Umbria, Direzione regionale per i beni culturali, Sistema Bibliotecario Comunale di Perugia, Università di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Sistema Museale Umbro, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, studiosi, turisti. • Parco delle mura etrusche – Viaggi fantastici nell’alterna urbs del tempo Produzioni di arte pubblica lungo le mura etrusche di Perugia, con commissioni ad artisti, istallazioni multimediali, laboratori narrativi. Partner: Archivio della Memoria Condivisa del Comune di Perugia, Sistema Bibliotecario Comunale di Perugia, Università di Perugia, Sistema Museale dell’Umbria, Associazioni del Centro Storico di Perugia, N.U.Da (Network Umbria Danza Contemporanea), V2 (Institute for Unstable Media), Dance Moves Cities, ICA (Institute of Contemporary Art), altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, turisti.
• Burri e il luogo dell’arte contemporanea Laboratorio sull’arte contemporanea e sui temi della promozione e del restauro, esposizioni, dimostrazioni e dibattiti. Partner: Fondazione Alberto Burri, Il Giardino dei Lauri, Centro di Cultura Contemporanea Palazzo della Penna, Galleria Nazionale dell’Umbria, Palazzo Collicola, Palazzo Lucarini Contemporary, Via Industriae, Torre dei Lambardi, gallerie e centri di arte contemporanea europei in corso di definizione. Luogo: Perugia, Spoleto e Città di Castello. Target: cittadinanza, artisti. • Fare teatro – Il centro teatrale Santacristina Workshop di formazione diretto da Luca Ronconi per giovani attori europei, con produzione di messinscene legate all’uso di spazi scenici inconsueti. Partner: Centro Teatrale Santacristina, Centri Teatrali di Strasburgo e di Atene, altri in corso di definizione. Luogo: Gubbio e diverse località dell’Umbria. Target: giovani attori, cittadinanza. • Algoritmo – Scienza, creatività, formazione Progetto contenitore legato al rapporto tra arte e scienza, con incontri di divulgazione, attività seminariali, eventi di cultura scientifica e iniziative di confronto tra artisti e scienziati. Partner: Perugia Science Fest, Associazione Gurdulù, Psiquadro, Università di Perugia, Fondazione POST (Perugia Officina per la Scienza e la Tecnologia), Comune di Terni, Laboratorio Scienze Sperimentali di Foligno, Parco delle Scienze e Festa della Scienza di Foligno, Amsterdam Smart City, Forum Democrit di Sofia, Fundacion Seneca, Glasgow Science Festival, Techmania Science Center, Lower Silesian Science Festival, ZOOM – Kindermuseum Wien, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia e Foligno. Target: cittadinanza, giovani, mondo scientifico. • Perugia Open Ear Progetto rivolto alle applicazioni insolite e creative della musica in campo coreografico, nei jingle, nella musicoterapia, nel riutilizzo di materiale di scarto, nelle nuove tecnologie. Partner: Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore, Conservatorio di Musica di Perugia, Università di Perugia, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani.
II - Struttura del programma della manifestazione
• Architettura pubblica Interventi di sonorizzazione spaziale, istallazioni poetiche, narrative e multimediali per la valorizzazione di castelli, rocche, fortezze, monasteri e acquedotti con, inoltre, eventi espositivi e incontri sul tema della città flessibile. Partner: FestArch, Sistema Museale dell’Umbria, CAOS (Centro Arti Opificio Siri), Università di Perugia, Accademia di Belle Arti di Perugia, FUA (Fondazione Umbra per l’Architettura), Sofia Architecture Week, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, turisti. • Youtopia - Strade e radici del futuro Progetto di mappatura e narrazione della città attraverso il coinvolgimento dei cittadini e l’utilizzo dei nuovi media, con produzione di piccole opere multimediali. Partner: IMMaginario, Sky, Sky Arte, Cattleya, Rai, Rai Fiction, Rai Edu, Rai5, IULM, Università Cattolica, IED Roma, Archivio RAI Regione Umbria, Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo RAI. Luogo: Perugia. Target: giovani, cittadinanza, artisti. SHARING La città del dialogo –––––––––––––– • Torre degli Sciri – Macchina di narrazione urbana Progetto di istallazione e animazione multimediale della Torre degli Sciri di Perugia, con produzioni teatrali, musicali, coreografiche, immagini del contesto urbano e paesaggistico, testimonianze sulla città. Partner: Deja Donné Perugia, Archivio della Memoria Condivisa del Comune di Perugia, Fonoteca Regionale “O. Trotta”, STEIM. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani e studenti, terza età, immigrati. • Festa del mondo – L’altra Europa Eventi musicali, teatrali e di danza, dedicati al rilancio di due piazze di Perugia riqualificate per Perugia 2019. Partner: Fontemaggiore Teatro Stabile d’Innovazione, Università per Stranieri di Perugia, Gruppi di musica sperimentale e di danza umbri, Fonoteca Regionale“O. Trotta”, Futuresonic Urban Festival, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani, immigrati.
• Umbria in movimento – Luoghi di Francesco Concerti jazz, pop e di musica etnica, disseminati nelle 92 città dell’Umbria. Partner: Umbria Jazz, Conservatorio di Musica di Perugia, Associazioni culturali del Centro Storico di Perugia, Trasimeno Blues Festival, Young Jazz Festival, Berklee College of Music, altri in corso di definizione. Luoghi: Perugia e Umbria. Target: cittadinanza, giovani, immigrati, turisti. • Archivio avanzato della memoria condivisa – Perugia Inside Mostre e altre iniziative di valorizzazione della raccolta dell’Archivio della Memoria Condivisa di Perugia. Partner: Archivio della Memoria Condivisa del Comune di Perugia, Sistema Bibliotecario Comunale di Perugia, Archivio di Stato, Università di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Sistema Museale Umbro, Associazioni del Centro Storico di Perugia, Waag Society for Old e New Media, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani, terza età. • Il cantiere benedettino europeo Laboratori itineranti legati all’esperienza creativa, artigianale, spirituale, meditativa localizzati nei luoghi benedettini in Umbria. Partner: Accademia di Belle Arti di Perugia, Università di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Sistema Museale Umbro, Rete dei Conventi Benedettini, Articity, altri in via di definizione. Luogo: Perugia, Norcia e altre località umbre. Target: cittadinanza, turisti. • Assisi – Lo sguardo lieto della spiritualità Contenitore multiprogettuale che esplora il tema del dialogo e della spiritualità, attraverso laboratori multimediali, esperienze di creazione artistica site specific, lectio magistralis di scrittori, itinerari nell’Assisi romana. Partner: Sacro Convento di Assisi, Società Internazionale Studi Francescani, Accademia Properziana, FUA - Fondazione Umbra per l’Architettura, Accademia delle Belle Arti di Perugia, Università di Perugia, altri in corso di definizione. Luogo: Assisi. Target: cittadinanza, studenti universitari, turisti, religiosi.
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II - Struttura del programma della manifestazione
• Dante, Virgilio e Ovidio – L’unità della vita e della poesia Ciclo di letture poetiche disseminate lungo spazi e luoghi culturali della città. Partner: Umbria Libri, Circolo dei Lettori di Perugia. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani, terza età. • Festival bambini d’Europa Festival internazionale di arti sceniche, teatro di figura, laboratori creativi dedicato al mondo dell’infanzia, con una particolare sezione dedicata agli artisti di strada e alle statue viventi. Partner: Tieffeu, Unima Unione Internazionale delle marionette, Institut Supérieur de la Marionnette, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia e Assisi. Target: bambini, famiglie, cittadinanza. • Il sogno della cura e custodia del creato Ciclo di passeggiate culturali, con interventi di poesia e musica, volti alla valorizzazione di luoghi d’interesse paesaggistico e ambientale. Partner: FAI – Fondo Ambiente Italiano, altri in corso di definizione. Luogo: Assisi e territorio umbro. Target: cittadinanza, turisti. • Le Case-mondo a Perugia Rete di residenze delle culture delle comunità multiculturali presenti nella città di Perugia, con eventi e iniziative artistico culturali. Partner: ambasciate e centri culturali dei paesi europei. Luogo: Perugia. Target: giovani, immigrati, cittadinanza. WORLD’S LANDSCAPE La città dell’accoglienza _____________________ • Atelier delle arti viventi Produzioni di arti performative della contemporaneità, frutto di residenze artistiche e creazioni ubicate negli spazi vuoti e dimenticati della città. Partner: Indisciplinarte e CAOS, Anne Teresa De Keersmaeker, Alain Platel, Dance Moves Cities, Tim Etchells, Graham Miller. Luogo: Perugia, Terni, Assisi e l’asse della strada E45. Target: cittadinanza, giovani, artisti.
• Festival delle arti Perugia 19 Programma di spettacoli internazionali di prosa e di danza, di cui alcuni in apposita creazione, dislocati nella rete dei teatri storici dell’Umbria. Partner: Teatro Stabile dell’Umbria, compagnie teatrali e teatri di Belgio, Francia, Portogallo, Romania, Bulgaria. Luogo: Umbria. Target: giovani, cittadinanza, turisti, artisti. • L’Europa sulle sponde del Lago Trasimeno Itinerari enogastronomici sulle sponde del Lago Trasimeno, riscoperta culturale di luoghi e tradizioni, animazione musicale e visiva dell’ambiente naturale, concerti e altri avvenimenti. Partner: Articity, Università dei Sapori, altri in corso di definizione. Luogo: Lago Trasimeno e comuni limitrofi. Target: cittadinanza, giovani, immigrati, turisti. • Landed Progetto di spazializzazione sonora e teatrale dell’Aeroporto di Perugia, con il coinvolgimento di giovani musicisti e artisti europei, in collaborazione con il Festival del Teatro di Pace (progetto in via di definzione con Sarajevo). Partner: Musical Box Eventi, Conservatorio di Musica di Perugia, Sentieri Selvaggi, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: artisti, giovani, cittadinanza, turisti. • Canone contemporaneo Il Festival dei Due Mondi di Spoleto dedica una programmazione straordinaria di teatro, danza e musica a Perugia 2019. Partner: Festival dei Due Mondi, altri in corso di definizione. Luogo: Spoleto. Target: giovani, cittadini, turisti, artisti. • Perugia minimal Progetto di scrittura musicale, con la direzione artistica che sarà affidata a Michael Nyman, dedicata alla descrizione della città di Perugia. Partner: Umbria Jazz, Musical Box Eventi, Conservatorio di Musica di Perugia, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia. Target: artisti, giovani. • Orpheus 2019 – Da Monteverdi a Berio e oltre Percorsi di formazione, spettacolo e concerti legati al mito di Orfeo. Partner: Teatro Lirico Sperimentale, altri in corso di definizione. Luogo: Spoleto, Perugia, Spello, Gubbio, Castiglione del Lago. Target: giovani, cittadinanza.
II - Struttura del programma della manifestazione
• Popolo in piazza – Le memorie future dell’Umbria e dell’Europa Valorizzazione del patrimonio umbro di feste popolari e rievocazioni storiche, unita a itinerari sul patrimonio architettonico e storico dell’Umbria. Partner: Umbria Ensamble, Tetraktis Percussioni, Ensamble Micrologus, enti manifestazioni storiche delle città gemellate dell’Umbria. Luogo: Umbria. Target: cittadinanza, turisti, terza età. • Saint Francois d’Assise Progetto delle orchestre giovanili europee che interpretano un capolavoro del Novecento, presentato in modo diffuso in varie tappe tra Perugia e Assisi. Partner: Fondazione Perugia Musica Classica, Sagra Musicale Umbra, Gustav Mahler Jugendorchester, Junge Deutsche Philharmonie, European Choral Association, Trinity College. Luogo: Perugia , Assisi. Target: cittadinanza, giovani, terza età, turisti. • Rinascimento contemporaneo – Il sogno di Alberto Contenitore progettuale di arti performative, musica contemporanea e arti visive, con allestimenti, istallazioni, proiezioni ed esecuzioni. Partner: Festival delle Nazioni, i Tifernauti, Ensamble delle Nazioni, Tempo Reale, Gruppo La Fenice, DA2, altri in corso di definizione. Luogo: Città di Castello. Target: giovani, artisti. • Il luogo esatto Progetto di co-creazione teatrale site specific di registi di varie nazionalità europee, itinerante. Partner: Teatro di Sacco, altri in corso di definizione. Luogo: Perugia, rete di città europee. Target: cittadinanza, giovani, artisti. • Festival del giornalismo Edizione speciale del Festival Internazionale del Giornalismo, con incontri, dibattiti e altri eventi dedicati al giornalismo, all’informazione, alla libertà di stampa secondo il modello 2.0. Partner: a cura del Festival Internazionale del Giornalismo. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, esperti di comunicazione, giovani. • Suoni di minoranza Festival dedicato alle espressioni musicali delle minoranze linguistiche.Partner: Associazione Dancity, altri da definire. Luogo: Perugia. Target: cittadinanza, giovani, immigrati.
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Come la città intende scegliere i progetti/gli eventi che andranno a costituire il Programma del 2019? ————————————————————————— La parte principale degli eventi del progetto di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, consiste nello sviluppo di un’attività di programmazione da tempo avviata ai fini della candidatura e tuttora in progress, che sarà definita attraverso due momenti complementari, privilegiando processi di condivisione e co-progettazione rispetto a meccanismi selettivi: un percorso partecipativo con le istituzioni e gli organismi culturali di Perugia e dell’Umbria; l’ampliamento di attività culturali esistenti e di rapporti internazionali ed europei, in particolare con le città bulgare candidate. A partire dal 2012, con gli operatori culturali della città e della regione, partendo dal tessuto di significative manifestazioni culturali di portata internazionale già esistenti, è stato sviluppato un percorso partecipativo mirato a definire e condividere il concept del programma e, successivamente, la sua declinazione progettuale. Modulato su un duplice processo bottom– up e top–down e sviluppato attraverso assemblee aperte, tavoli tematici e intersettoriali, incontri one to one, il processo ha consentito alla direzione artistico culturale di definire con i protagonisti del settore culturale alcuni ambiti progettuali su cui intervenire e successivamente sviluppare ogni aspetto dei singoli progetti, sebbene per ora di massima: dalla definizione tematica alla rete di partenariato, dalla contestualizzazione spaziale alla collocazione temporale. La ricca dotazione territoriale di sistemi culturali esistenti sarà valorizzata e sollecitata a promuovere progettualità in grado di massimizzare l’offerta e qualificarla ulteriormente, enfatizzando anche le proprie reti di cooperazione internazionale e riportandole al sistema del progetto ECoC. Si cercherà al riguardo di stimolare una progettazione condivisa, accordi di partenariato e possibilità coproduttive. Il Programma Culturale sarà, infine, implementato con proposte raccolte attraverso open call, anche europee, lanciate a partire dal 2015. I progetti così acquisiti saranno selezionati da parte della direzione artistico culturale, sulla base dei seguenti criteri: • attinenza alle linee tematiche progettuali; • rilevanza; • qualità e ampiezza della rete di partenariato; • sostenibilità economica e realizzativa.
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II - Struttura del programma della manifestazione
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II - Struttura del programma della manifestazione
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•Figura 9: Sintesi grafica del Piano Strategico Culturale e del Programma Culturale
Programma culturale
Make It New La città delle idee
Autoritratto di una capitale
Piano strategico Rete dei laboratori creativi
Umbria antica sommersa
Rete dei servizi culturali Living Hub
Pace, una rivoluzione formativa
Parco delle mura Estrusche Burri e il luogo dell’arte contemporanea Fare teatro – Centro Teatrale Santacristina Algoritmo – Scienza, creatività e formazione Perugia Open Ear Architettura pubblica Youtopia – Strade e radici del futuro
Sharing La città del dialogo Piano strategico ELCN (European Local Community Network) Rete città gemellate Europa per i cittadini Carta Europea dei diritti di cittadinanza Capitale dei Giovani 2017 Kultur-Fabrik Perugia Ambasciatori culturali Itinerari francescani e benedettini Forum delle identità culturali locali
Torre degli Sciri: macchina di narrazione urbana Festa del mondo – L’altra Europa Umbria in movimento – Luoghi di Francesco Archivio avanzato della memoria condivisa – Perugia Inside Il cantiere benedettino europeo Assisi, lo sguardo lieto della spiritualità Dante, Virgilio e Ovidio – L’unità della vita e della poesia Festival bambini d’Europa Il sogno della cura e custodia del creato Le case-mondo a Perugia
World’s Landscape La città dell’accoglienza
Atelier delle arti viventi
Piano strategico Archivio dei saperi e delle risorse locali
L’Europa sulle sponde del Lago Trasimeno
Sistemi di infomobilità
Festival delle arti Perugia 19
Landed
Itinerari tematici
Canone contemporaneo
Porte ECoC
Perugia minimal
App Perugia 2019
Orpheus 2019 – Da Monteverdi a Berio e oltre
Biblioteca App
Popolo in piazza
Tradizioni in cammino
Sant Franocis d’Assise Il rinascimento contemporaneo – Il sogno di Alberto Il luogo esatto Festival del giornalismo Suoni di minoranza
Arte visiva e figurativa
Arti teatrali e performative
Musica
Crossmedialità e Patrimonio multimedialità materiale
Patrimonio Comunicazione immateriale
Educazione, formazione e scienza
2016
2017 2018
2019 gen mar
apr giu
lug set
ott dic
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
Struttura Organizzativa
III
Organizzazione e finanziamento della manifestazione
1.1
Che tipo di struttura sarà quella incaricata dell’organizzazione e della realizzazione del Progetto? Quali saranno le sue relazioni con le autorità della città? ————————————————————————— La realizzazione del progetto si baserà su tre pilastri organizzativi tra loro interconnessi con, a monte, un modello gestionale a rete teso a favorire il più ampio coinvolgimento e responsabilizzazione dei soggetti sociali, economici e culturali del territorio, una governance pubblico-privata, che enfatizza la partecipazione e la coesione sociale nei processi decisionali e, a valle, un’architettura organizzativa a matrice, che incrocia una struttura funzionale con una a progetto. Saranno obiettivi del modello organizzativo assicurare il successo, l’efficienza, l’efficacia e l’economicità del progetto, favorire ottiche
di sistema e sinergie, stimolare il networking a vari livelli, valorizzare il capitale umano e culturale, oltre alla forte esperienza del territorio nell’organizzazione di eventi e processi culturali di alto livello, costruire nuove competenze organizzative, apprendimento collettivo, creare comunità professionali nella cultura e, infine, progredire nella collaborazione interistituzionale. Il modello gestionale a rete sarà costituito da: a) un centro (hub) della rete, rappresentato dalla Fondazione Perugiassisi 2019, soggetto gestore del progetto, con duplice natura istituzionale e operativa, avente il compito di garantire la governance, lo sviluppo, la preparazione e la conduzione della manifestazione. La Fondazione coordina la programmazione, gestisce marketing, comunicazione, fund raising e budget operativo dell’intera operazione, iniziative legate ai temi sociali e di cittadinanza. Inoltre la Fondazione consente la piena relazione con le amministrazioni pubbliche del territorio;
• Figura 10: Modello gestionale
Fondazioni
ECOC OFFICE
• Struttura di Valutazione e Legacy
Scuole
Volontari
Network
49
Festival
Enti Non Profit
Aziende FONDAZIONE PERUGIASSISI 2019 Comuni
Associazioni
Turismo
Istituzioni
Volontari Servizi Culturali
• Osservatorio della Trasparenza e Responsabilità Sociale (Comitato di Garanti)
LIVING HUB
Laboratori Creativi
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
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b) i nodi della rete costituiti dai soggetti sociali, economici, culturali della città di Perugia e dell’intero territorio umbro (associazioni, istituzioni, centri di alta formazione, scuole, amministrazioni locali, fondazioni, festival, centri di ricerca, network, settore turistico, aziende, enti non profit) a cui compete la produzione, la realizzazione e la presentazione di eventi, iniziative e avvenimenti stabiliti nel programma del progetto; c) l’esterno della rete, dove si colloca un’Unità di missione interistituzionale situata presso il Comune di Perugia, denominata ECoC Office, un Osservatorio della Trasparenza e Responsabilità Sociale (Comitato di Garanti) e una Struttura di Valutazione e Legacy della manifestazione, rappresentata da una primaria agenzia europea indipendente; d) una rete di volontari, formata da cittadini ed in particolare studenti, si occuperà dello svolgimento dei servizi di accoglienza, assistenza, informazione, accompagnamento, visite guidate, front line. La governance del progetto è affidata alla Fondazione Perugiassisi 2019 con il compito di gestire, coordinare, implementare tutte le decisioni strategiche. Il suo modello flessibile e rapido nelle decisioni, adattabile ed evolutivo le consente, tra l’altro, di provvedere al mix di fund raising pubblico e privato necessario per il progetto e sarà essa stessa a mantenere un flusso informativo con la Commissione Europea per un aggiornamento costante sull’andamento dello stesso.
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
La struttura organizzativa a matrice unisce la struttura guida funzionale della Fondazione Perugiassisi 2019, con la struttura a progetto dei singoli eventi e iniziative gestiti dai soggetti del territorio. La combinazione rifiuta ogni accentramento, proponendo invece gerarchie distribuite, integrazione, protagonismo collettivo, condivisione di esperienze, affermazione delle differenti identità e diversità culturali ed artistiche, economie di scala e di scopo, possibilità di condividere la leadership, collettivizzazione di nuove competenze. La struttura funzionale della Fondazione Perugiassisi 2019, concepita come snella, agile e rapida, garantisce la visione d’insieme, l’unitarietà, la coerenza e la linearità della programmazione, l’ottimizzazione delle risorse, la permeabilità dei diversi pubblici tra avvenimenti. Essa sarà divisa in una Alta Direzione, formata da una figura di Direttore Generale ed una figura di Direzione Artistica, ed in tre aree operative. L’organigramma della Fondazione sarà leggero e duttile, anche per contenere i costi di funzionamento ed essere più veloce nelle sue prestazioni, con una serie di operatori senior nelle posizioni chiave e un programma di tirocinio e specializzazione per figure junior selezionate tra gli studenti delle istituzioni universitarie e accademiche di Perugia.
• Figura 11: Struttura operativa della Fondazione Perugiassisi 2019 per la gestione degli eventi di Perugia 2019
Collegio d’indirizzo Consiglio d’Amministrazione
Revisore dei Conti
Direzione Generale
Direttore Artistico
Controllo di Gestione
Assistenti
Attività & Produzione
Coordinamento Eventi
Attività Sociali & Scuole
Direzione Tecnica
Volontari Front Line
Marketing & Comunicazione
Marketing Operativo
Fund Raising & Sponsor
Web & Social Media
Comunicazione
Legale & Gare
Amministrazione & Finanza
Amministrazione
Contabilità
Segreterie
Risorse Umane
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• Figura 12: articolazione della struttura organizzativa
Direzione È responsabile dello sviluppo e della realizzazione del progetto, del funzionamento generale Generale della macchina organizzativa e ha in staff una figura preposta al presidio dell'audt interno e reporting, del controllo di gestione, del program & project management monitoring e una figura legale dedicata alla gestione della parte contrattuale, delle forniture e degli appalti Direttore Ha la funzione di governo dei processi di direzione artistica e di coordinamento della Artistico programmazione culturalee si avvale di assistenti Area Ha il coordinamento delle diverse produzioni e realizzazioni degli avvenimenti, della produzione e direzione tecnica e degli allestimenti connessi agli eventi, l'esecuzione e la pianificazione attività delle attività e del programma operativo, il coordinamento delle attività di supporto, delle facilities, dell'accoglienza e dei servizi front line e la gestione e il coordinamento dei volontari, la realizzazione delle attività sociali, delle iniziative con le istituzioni locali e formative Area Ha la gestione del marketing strategico ed operativo, lo sviluppo di nuovi progetti e delle Marketing e attività di partenariato e co-marketing, la gestione di fund raising e sponsorship, la Comunicazione gestione di comunicazione interna ed esterna, promozione, politiche d'immagine, rapporti con la stampa, pubbliche relazioni, rapporti istituzionali Area Ha la gestione del budget operativo, degli aspetti finanziari, contabili e amministrativi Amministrazione della Fondazione edella manifestazione, il governo delle risorse umane, la segreteria generale
La struttura a progetto assicurerà la realizzazione a cura dei diversi soggetti territoriali di progetti su piccola e grande scala, con geometria, pubblici e portata variabile, con team specializzati dedicati. Ogni soggetto culturale territoriale sarà autonomo, indipendente e responsabile di ogni iniziativa e del suo buon fine. Per favorire il massimo coinvolgimento delle realtà culturali e garantire l’efficienza organizzativa ed economica, tutte le iniziative del programma seguiranno una logica di co-produzione, dove la Fondazione Perugiassisi 2019 assicurerà una quota co-produttiva e ciascun soggetto conferirà un proprio apporto, sia esso in denaro, lavoro e servizi. La condivisione sarà perseguita anche attraverso sistemi comuni di accesso e fruizione dei pubblici (box office, card, ecc.), comunicazione, servizi, co-marketing, allestimenti. ECoC Office Sarà istituito presso il Comune di Perugia, come proseguimento naturale del Tavolo di Pianificazione Strategica utilizzato durante il lavoro di progettazione, con un coinvolgimento anche delle altre amministrazioni territoriali, e avrà il compito di monitorare, coordinare e controllare l’avanzamento del Piano Strategico Culturale e la realizzazione dei progetti infrastrutturali legati a Perugia 2019.
Esso dovrà facilitare e sovrintendere all’uso delle diverse infrastrutture, coordinandosi sul piano dei flussi informativi e della comunicazione con la Fondazione Perugiassisi 2019. La gestione dei lavori infrastrutturali e dei relativi budget competerà, invece, alle diverse amministrazioni locali. Struttura di Valutazione e Legacy Per tale funzione verrà affidato l’incarico a una primaria agenzia di valutazione europea di verificare in collaborazione con l’Università di Perugia gli effetti e gli impatti prodotti e il raggiungimento delle legacy nel periodo 2020-2029, procedendo anche a un monitoraggio in itinere, secondo lo schema di valutazione previsto nel progetto e con un forte collegamento con gli uffici dell’Unione Europea, oltre che con le Autorità di Governo italiane, per il reporting in tema di valutazione. Osservatorio della Trasparenza e Responsabilità Sociale (Comitato dei Garanti) A un gruppo di esperti esterni e indipendenti verrà invece affidato il compito di monitorare gli aspetti valutativi connessi alla responsabilità sociale del progetto, con particolare riguardo all’accountability, alla trasparenza e legalità, alla sostenibilità ambientale, al rispetto di diritti e interessi degli stakeholder.
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III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
Collegio d’Indirizzo Consiglio d’Amministrazione
Revisore dei Conti
Direttore Generale Direttore Artistico
Struttura a progetto soggetti del territorio
Struttura funzionale guida Fondazione Perugiassisi 2019
Attività & Produzioni
Marketing & Comunicazione
Amministrazione & Finanza
Progetto A Progetto B Progetto C
La scelta di questa figura ha seguito una valutazione preliminare di curricula di personalità che si sono distinte negli anni in Italia per l’organizzazione di grandi avvenimenti culturali e si è poi focalizzata definitivamente su Arnaldo Colasanti, intellettuale italiano, 56 anni, che conta un profilo con esperienza professionale pluriennale e numerosi interessi e attività nei campi dell’editoria, dell’arte, della letteratura, della poesia, della filosofia, della musica, del cinema, della comunicazione. Responsabile di diversi eventi in ambito letterario e dell’arte, autore di saggi e monografie e conduttore di numerose trasmissioni dell’area culturale per la Rai Radiotelevisione Italiana, Colasanti inoltre ha curato diverse iniziative culturali in Umbria, dimostrando una approfondita conoscenza del territorio e del tessuto culturale regionale, unitamente alla capacità di apportare al progetto ulteriori stimoli e contatti provenienti dai diversi ambiti dell’azione culturale.
Finanziamento dell’evento
Progetto D
2.1
1.2
Qualora l’area circostante fosse coinvolta nella manifestazione, come sarà organizzato il coordinamento fra le autorità locali e regionali? ————————————————————————— Il coordinamento tra autorità locali e regionali è stato assicurato sin dall’inizio attraverso la creazione della Fondazione Perugiassisi 2019, di cui i Comuni di Perugia e di Assisi e la Regione Umbria sono i Soci Fondatori e molti altri comuni e la Provincia di Perugia sono Soci Partecipanti. Attraverso gli organi sociali del Consiglio di Amministrazione e del Collegio d’Indirizzo della Fondazione le amministrazioni cittadine, provinciali e regionali sono coinvolte in attività collegiali e di lavoro interistituzionale che permetteranno, qualora la città ottenga il titolo, così come è già accaduto durante l’intero processo di candidatura, di stabilire decisioni e orientamenti sia strategici che operativi, oltre alle decisioni di carattere finanziario. Va segnalato che tutti i dipartimenti e i diversi settori amministrativi delle autorità locali e regionali sono coinvolti nel progetto, assicurando sin dal processo di candidatura il loro apporto. Il coordinamento tra Perugia e le altre città umbre a vario titolo coinvolte nella candidatura ECoC avverrà attraverso l’adesione alla Fondazione, che resta aperta e priva di precondizioni per l’ingresso di nuovi soggetti istituzionali.
53
• Figura 12 : Struttura a matrice per la gestione degli eventi di Perugia 2019
1.3
Quali sono i criteri e le modalità in base ai quali è stato/sarà scelto il direttore/la direttrice artistico/a della manifestazione? Qual è o quale sarà il suo profilo? Quando entrerà in carica? Quale sarà il suo campo d’azione? ————————————————————————— La Fondazione Perugiassisi 2019 ha scelto di dotarsi, sin dalla predisposizione del primo dossier di candidatura, di un Direttore Artistico Culturale, a cui è stato affidato il compito non solo di predisporre il Programma Culturale ma anche di delineare e validare, con il supporto del Comitato Scientifico, la linea culturale dell’intero progetto. Questa scelta è motivata dalla necessità di presidiare e promuovere con una figura con competenze multidisciplinari, la molteplicità e la pluralità di contenuti, linguaggi e attività che la candidatura di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, intende proporre.
Qual è stato il bilancio annuo che la città ha destinato alla cultura negli ultimi 5 anni (escludendo le spese sostenute per la presente candidatura ECoC)? Si prega di compilare la tabella sottostante. —————————————————————————
ANNO
2009 2010 2011
Bilancio annuale che la città ha destinato alla cultura
Bilancio annuale complessivo della città
euro
% del bilancio annuale complessivo
euro
7.425.416
4,37
169.852.625
7.431.804
2,70 3,88
209.413.443 191.295.088
5.657.803
2012
5.560.761
2013
Vedi nota*
media quinquennale
Bilancio annuale che la città ha destinato alla cultura
6.518.946
3,26
170.404.960
3,52
185.241.529
*Per l’anno 2013 il bilancio annuo della città sarà approvato in data 30 settembre, per cui al momento non è possibile indicare l’ammontare del budget dedicato alla cultura. Per informazione si precisa che l’importo richiesto dagli uffici cultura per il 2013 ammonta a € 8.792.753 e sarà discusso, confermato o ridotto in sede di approvazione del bilancio della città.
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
54
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
2.2
b) Calendario previsto per effettuare le spese operative:
Si prega di compilare le seguenti tabelle con le informazioni riguardanti il budget complessivo relativo al Progetto Capitale Europea della Cultura (ovvero specificare l’entità dei fondi destinati al Progetto). ————————————————————————— Spese totali preventivate euro
Spese in conto capitale % euro
%
30.710.000
13,1
[Qualora la città stia pianificando di avvalersi di fondi provenienti dall’usuale bilancio annuale per la cultura al fine di co-finanziare il Progetto ECoC, si prega di indicare l’importo (in euro) che verrà prelevato dall’usuale bilancio annuale per la cultura, a partire dall’anno di presentazione della candidatura (2013) fino all’anno ECoC incluso (2019)].
204.005.311
86,9
Negli anni 2013 e 2014 il Comune di Perugia ha impegnato per la candidatura € 100.000. Al momento non è possibile indicare in maniera precisa quanto sarà prelevato dal bilancio annuale per la cultura negli anni successivi e quanto potrà far parte di capitoli di spesa specifici, fermo restando l’impegno della città a finanziare il progetto secondo quanto stabilito nelle successive tabelle e indicato come logica finanziaria nell’appendice apposita.
dal settore pubblico euro %
euro 234.715.311
198.370.978
Entrate
84,5
euro
2015
300.000
1,3
200.000
2016
300.000
1,3
200.000
2018
1.000.000
4,4
2019
20.500.000 22.600.000
%
garantito
pianificato
Governo Nazionale Città
77.113.505 30.666.248
38,9 15,5
3.613.505 10.993.248
73.500.000 19.673.000
85.873.574
43,3
37.406.192
48.467.382
EU
4.717.651
2,4
4.617.651
100.000
Totale
198.370.978
100,0
56.630.596
141.740.382
2.3
6,3
349.000
10,7
6,3
382.000
11,8
400.000
12,7
751.000
23,1
90,7
2.100.000
66,7
1.093.000
33,6
100,0
3.150.000
100,0
3.250.000
100,0
200.000
0,0
50.000
Spese in conto capitale
2008-2012 2013-2014 2015-2016
18.262.420 44.267.509
79.615.382
2017-2018
58.340.000
2019-2020
3.520.000
Totale
204.005.311
Finanziamento di nuove infrastrutture a carattere culturale o miglioramento di strutture esistenti
Riqualificazione urbana
euro
euro
%
euro
%
Salari, spese generali amministrazione euro
%
2012-14
1.710.000
250.000
14,6
450.000
26,3
1.010.000
59,1
2015-19
28.730.000
22.600.000
78,7
3.100.000
10,8
3.030.000
10,5
30.710.000
22.850.000
74,4
3.600.000
11,7
2020 Totale
270.000
0
0,0
50.000
18,5
220.000
4.260.000
81,5 13,9
14,0
6,8
Infrastruttura di mobilità urbana Altri investimenti aree progettuali
euro
euro
2.170.780
10.097.276
euro
23.830.426
14.323.408
6.113.675
28.846.000
17.965.000
600.000
46.294.382
3.875.000
1.000.000
1.550.000 1.000.000
35.000.000
3.825.000
68.128.772
11.434.455
1.000.000 116.222.084
8.220.000
520.000
Se lo si ritiene opportuno, si prega di inserire in questo punto una tabella che specifichi le somme che verranno spese in conto capitale e la natura di tali spese, per ciascun anno del periodo intercorrente tra la presentazione della candidatura (2013) e l’anno ECoC (2019).
2.5 Promozione e marketing
220.000
euro
a) Spese operative complessive: Spese per il progetto
1,6
455.000
5.994.364
Una tabella analitica è riportata nell’Appendice finanziaria.
Spese operative
6,3
Spese complessive in conto capitale —————————————————————————
Si prega di compilare le seguenti tabelle al fine di spiegare il budget operativo per il progetto ECoC. —————————————————————————
ANNO
%
2.4
15,5
euro
%
2,2
0
euro
36.344.333
euro
500.000
Totale
dal settore privato euro %
Entrate provenienti dal settore pubblico
Regione
%
2020
Salari, spese generali, amministrazione
Promozione e marketing
euro
2017
ANNO
Entrate totali riportate nel bilancio
Spese per il progetto
CALENDARIO DELLE SPESE
Spese operative euro
234.715.311
55
Gli enti pubblici finanziatori (Città, Regione, Stato) hanno assunto un impegno formale a corrispondere il finanziamento? In caso di risposta negativa, quando lo faranno? —————————————————————————
Gli enti pubblici finanziatori hanno dichiarato la loro volontà di garantire la realizzazione del progetto nella sua interezza e buona parte degli investimenti sono stati già impegnati. Con l’ottenimento del titolo saranno attivati tutti i passi formali per confermare quanto previsto e stimato rispetto ai rimanenti investimenti. Alla data odierna, il Governo nazionale non ha assunto alcun impegno formale.
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
56
III - Organizzazione e finanziamento della manifestazione
2.6
57
b) Entrate destinate alla copertura delle spese in conto capitale:
Quale piano è stato predisposto per assicurare la partecipazione di sponsor all’evento? ————————————————————————— Per Perugia 2019 la strategia relativa al reperimento di apporti e forme di introito da fonti private seguirà il seguente piano: • ai potenziali soggetti sponsor verrà offerto un piano di visibilità di durata pluriennale e la possibilità di benefit e progetti di comunicazione specifici e personalizzati, dove all’occorrenza una singola azienda potrà adottare anche un singolo evento; • sponsor nazionali: saranno attivate forme di sponsorship con aziende di rilevanza nazionale e internazionale, in virtù dell’importanza europea che il titolo ECoC potrà conferire, privilegiando brand normalmente attivi nel partenariato culturale e/o imprese che possono detenere interessi di promozione del marchio in Italia, in Europa e in Umbria, con la possibilità di assegnare esclusività merceologiche in relazione all’investimento e l’ulteriore possibilità di classificazione in main partner e sponsor ufficiali;
a) Entrate destinate alla copertura delle spese operative:
Entrate destinate alla copertura delle spese operative 2015-2016 euro
2017-2018 euro
2019-2020 euro
Totale euro
500.000
1.000.000
6.500.000
8.000.000
300.000
570.000
4.500.000
5.860.000
380.000 730.000
300.000 600.000
570.000 1.046.000
4.490.000 7.624.000
5.850.000 10.000.000
31.000
120.000
849.000
1.485.000
1.731.000
3.306.000
23.963.000
2013-2014 euro
Città
115.000
375.000
Regione Sponsor
110.000
Totale
225.000
EU
Governo Nazionale
Altro
1.000.000
30.710.000
Totale
Città
5.094.597
7.828.651
6.723.000
3.400.000
1.760.000
24.806.248
Regione Sponsor
6.024.663 1.110.000
27.691.529 6.549.333
31.467.382 11.125.000
13.080.000 6.560.000
1.760.000
80.023.574 25.344.333
Totale
18.262.420
44.267.509
79.615.382
58.340.000
3.520.000
204.005.311
Altro
2.213.429
2015-2016 euro 50.000 30.250.000
2019-2020 euro
EU
Governo Nazionale
2013-2014 euro 797.920 1.400.076
2017-2018 euro 50.000 35.250.000
2008-2012 euro 3.819.731
Quale quota dell’usuale bilancio annuale complessivo la città intende spendere per la cultura dopo la conclusione dell’anno ECoC (2019) (in euro e in % del bilancio annuale complessivo)? ————————————————————————— Non è possibile rispondere in modo certo e definito a questa domanda, non solo per l’impossibilità di prevedere il quadro politico-amministrativo da qui a 6-7 anni, ma anche per l’oggettiva difficoltà di prevedere l’entità complessiva del bilancio successivamente al 2019-2020. Tuttavia si può stimare un ritorno a valori un poco superiori a quelli precedenti alla crisi, quando l’incidenza del settore culturale era complessivamente del 4-5% sul totale del bilancio comunale e dell’1% circa per gli investimenti (c/capitale).
Qualora la città candidata venga nominata Capitale Europea della Cultura, secondo quale calendario la città e/o l’ente responsabile per la preparazione e l’implementazione del Progetto ECoC riceverà i fondi previsti? Si prega di compilare le tabelle sottostanti. —————————————————————————
2008-2012 euro
Fonte
2.8
2.7
Fonte
Entrate destinate alla copertura delle spese in conto capitale
• sponsor locali: alle aziende di portata territoriale verranno riconosciute corsie preferenziali in ragione d’investimenti continuativi per l’intera durata del titolo; • saranno valorizzati apporti sotto forma di sponsorizzazioni tecniche, sponsor di prodotto, sponsor di servizi (totali e parziali), media partner, sponsor della mobilità, sponsor della ricettività, con lo scopo di diminuire la struttura dei costi, ampliare la qualità delle prestazioni organizzative, rafforzare la promozione della manifestazione nel suo complesso; • sarà realizzato un programma donatori, formato da persone fisiche e piccole imprese che non possono sostenere l’impegno di una sponsorizzazione, con un apposito sistema di benefit.
euro 4.717.651 69.113.505
58
IV - Infrastrutture della città
1
IV
Infrastrutture della città
Qual è la condizione della città in termini di accessibilità (trasporti regionali, nazionali e internazionali) ————————————————————————— La città di Perugia è situata lungo la strada europea E 45 (Finlandia – Italia, Sicilia), che attraversa tutta l’Umbria in direzione nord/sud e che, in territorio umbro, è costituita da una superstrada a 2 corsie per senso di marcia. La E 45 è collegata al Corridoio TEN n. 1 (Berlino – Palermo) mediante un raccordo autostradale di 58 Km. Perugia è inoltre collegata alla rete ferroviaria nazionale (stazioni di Ponte S. Giovanni e Fontivegge) e attraverso questa alla rete Alta Velocità/AC del Corridoio TEN n. 1 e
BRENNERO
59
alla rete regionale (Servizio Regionale di trasporto ferroviario Umbria Mobilità, stazione di S. Anna). I collegamenti portuali più prossimi, per Perugia, sono Civitavecchia sul Mare Tirreno (uno dei principali porti crocieristici del Mediterraneo) e Ancona sul Mare Adriatico; entrambi questi porti sono terminali del Progetto TEN delle Autostrade del Mare. La città è dotata dell’Aeroporto Internazionale S. Francesco d’Assisi, collocato a metà strada tra Perugia e Assisi (15 Km) e attualmente servito dalla Ryan Air ed altre compagnie low cost. I trasporti pubblici locali (TPL) sono stati recentemente accorpati su piano regionale (Umbria Mobilità). Nella tabella seguente sono riportati i collegamenti con i dati di mobilità rispetto ai principali riferimenti citati precedentemente.
TRIESTE
(confine Germania)
(confine Slovenia)
STRADA 617 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 6 h 10' FERROVIA tempo medio percorrenza: 8 h
STRADA 490 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 4 h 54' FERROVIA tempo medio percorrenza: 6 h 55'
• Figura 13: Esemplificazione grafica dei collegamenti tra Perugia e i più importanti snodi di comunicazione
TARVISIO (confine Austria)
STRADA 534 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 5 h 20' FERROVIA tempo medio percorrenza: 8 h
COMO (confine Svizzera)
ANCONA
STRADA 510 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 5 h 20' FERROVIA tempo medio percorrenza: 6 h
STRADA 168 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 1 h 41' FERROVIA tempo medio percorrenza: 2 h 40'
VENTIMIGLIA (confine Francia) STRADA 552 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 5 h 31' FERROVIA tempo medio percorrenza: 9 h 15'
FREJUS
ROMA
(confine Francia) STRADA 628 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 6 h 17' FERROVIA tempo medio percorrenza: 7 h 30'
STRADA 170 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 1 h 42' FERROVIA tempo medio percorrenza: 2 h 40'
FIRENZE STRADA 155 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 1 h 33' FERROVIA tempo medio percorrenza: 2 h 10'
CIVITAVECCHIA STRADA 165 distanza (Km): tempo medio percorrenza: 1 h 39' FERROVIA tempo medio percorrenza: 4 h 15'
60
IV - Infrastrutture della città
2
Ciò nonostante, in linea con le finalità del progetto di candidatura, Perugia 2019 vuole offrire anche una rete di ospitalità del tutto alternativa, basata su persone disposte ad aprire le loro case a giovani provenienti da tutta Europa. Con questo obiettivo è nato il progetto Open Your House, Open Your Mind, in collaborazione con l’associazione non governativa internazionale “Servas porte aperte”. Esso si propone di creare un sistema di residenze artistiche basandosi sull’ospitalità spontanea e sulla diffusione di tale pratica come generatrice di relazioni tra persone di diversa nazionalità e formazione. La rete Servas in Umbria conta attualmente 50 residenze, ma l’impegno è di aumentare in modo significativo il numero delle adesioni in vista del 2019. D’altra parte la strategia regionale, in materia di sviluppo turistico, punta a una crescita qualitativa, più che quantitativa, della domanda, attualmente posizionata su livelli uguali o inferiori alle medie nazionali per quanto riguarda la spesa turistica, la permanenza media, i servizi ricevuti. Per riposizionare il sistema regionale di offerta turistica, è stato avviato un “Piano di Marketing Turistico”. Il Piano Strategico Culturale al riguardo si limita a indicare alcune azioni generali di sistema, in linea con la programmazione regionale settoriale: • il potenziamento del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di aumentare la frequenza e ridurre del 2030% la durata dei collegamenti tra Perugia e gli altri principali centri urbani regionali, il che significa tempi massimi di spostamento non superiori a 40 minuti; • la ristrutturazione del sistema di informazione e accoglienza turistica mediante il completamento e potenziamento della rete regionale dei centri IAT, il completamento dei portali web dedicati al turismo e alla cultura (tra loro strettamente connessi), lo sviluppo di un sistema di infomobilità attrezzato per fornire non solo informazioni pratiche agli utenti, ma anche una vasta gamma di app sulle risorse culturali e naturali umbre.
Qual è la capacità di assorbimento della città in termini di alloggi turistici? ————————————————————————— L’attuale capacità ricettiva della città di Perugia è pari a 6.471 posti letto alberghieri e 6.233 extralberghieri, per un totale di 12.704 posti letto. Tuttavia la capacità ricettiva rispetto all’evento ECoC deve essere estesa ai comprensori turistici di Perugia e di Assisi e all’intera regione dell’Umbria, coerentemente con l’impostazione generale del progetto di candidatura e con la filosofia dell’accoglienza espressa nell’Area Progettuale 3 del Piano Strategico Culturale della candidatura. Ciò è ancor più giustificato dallo svolgimento di diversi eventi del Programma Culturale 2019 nei luoghi di Francesco d’Assisi e gran parte del territorio regionale. In termini concreti tutto questo comporta la possibilità di vivere l’evento 2019 risiedendo in un’area molto più ampia rispetto al Comune di Perugia ed estesa a gran parte dell’Umbria. Il tasso regionale di utilizzo delle strutture ricettive, alberghiere ed extralberghiere, è molto basso durante tutto l’anno (con un valore medio complessivo nel 2012 del 13,3%) e raggiunge il massimo (28,7%) nel mese di agosto. Anche dando per scontata una sottostima degli arrivi/presenze effettivi ed un incremento del movimento del 10-20% nell’anno dell’evento 2019, la capacità delle strutture ricettive risulta in tutta la regione ampiamente in grado di reggere l’impatto turistico da esso indotto.
AREA
3*
1-2 *
Totale
Appartamenti
Campeggi
Perugia
3.357
2.180
934
6.471
991
458
Assisi
1.314
2.578
1.268
5.160
1.358
Totale
4.671 8.987
4.758 14.956
2.202
11.631
5.283
29.226
TOTALE GENERALE
POSTI LETTO IN ESERCIZI EXTRALBERGHIERI
POSTI LETTO IN ESERCIZI ALBERGHIERI
4-5 *
Regione
IV - Infrastrutture della città
2.349 12.288
Altro
Totale
1.842
2.942
6.233
12.704
1.356
1.746
3.135
7.595
12.923
13.828
12.755
6.077
19.850
18.920
63.981
93.207
1.814
Agriturismi
3.588
25.459
3
Quali progetti concernenti le infrastrutture urbane e turistiche, ivi compresi gli interventi di ristrutturazione, si prevede di realizzare da oggi al 2019? ————————————————————————— Per quanto concerne gli interventi pluriennali in infrastrutture urbane e turistiche, collegati al titolo ECoC, centrati maggiormente sul recupero, risanamento e rivitalizzazione del centro storico di Perugia e riportati anche nel budget in conto capitale, si prevedono: • interventi di restauro conservativo di manufatti architettonici storicamente rilevanti e di recupero urbano di base, di cui per l’88,6% già approvati e in corso di esecuzione; • interventi di riqualificazione urbana riguardanti molteplici aspetti materiali e immateriali (pavimentazioni, verde, piano del colore, arredo urbano, adeguamenti efficienza energetica, infrastrutture telematiche, barriere architettoniche, sicurezza, ecc.); il 79,4% di tali interventi è già stato approvato, ma andranno fortemente potenziate le politiche sociali e
quelle relative ai settori d’intervento aventi ricadute sociali indirette; • interventi sulla mobilità urbana, limitatamente a quelli strettamente connessi alla rigenerazione del centro storico (accessibilità e mobilità ecosostenibile) ed alla candidatura ECoC (aeroporto). Pur con queste forti limitazioni, gli interventi programmati (da finanziare nell’ambito della programmazione 2014-2020) rappresentano il 74,5% del fabbisogno totale stimato. Già nel “Programma Attuativo Regionale del FSC (Fondo per lo Sviluppo e la Coesione)” relativo ai fondi residui della programmazione 2007-2013, non meno di € 25.000.000 saranno destinati, nei prossimi due anni, a interventi infrastrutturali fondamentali per la candidatura di Perugia 2019. Nella seguente tabella viene riportata una descrizione sommaria degli interventi più rilevanti, in riferimento alle strutture fisiche interessate e a valere per la candidatura. Gli interventi di carattere turistico sono limitati al potenziamento del sistema di accoglienza e informazione e rientrano nelle infrastrutture considerate nel Piano Strategico Culturale.
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI CATEGORIE D'INTERVENTO RESTAURO CONSERVATIVO Mura urbiche, Arco Etrusco, Arco del Bulagaio, Arco Agostino di Duccio, Acropoli Sacra di Perugia RIQUALIFICAZIONE URBANA Interventi di riqualificazione del sistema urbano degli spazi aperti d'uso pubblico
MOBILITÀ URBANA Interventi sulla mobilità urbana
DESCRIZIONE E TIPOLOGIA Interventi di restauro conservativo accompagnati da studi diagnostici, studi sismici, indagini conoscitive funzionali all'interpretazione storica ed ambientale dei monumenti. Rilevante anche l'attività diagnostica su beni mobili svolta dall'Università di Perugia nell'ambito del Progetto CHARISMA. Molteplici sono gli interventi in corso e programmati per la rigenerazione complessiva del centro storico di Perugia (pavimentazioni, verde attrezzato, illuminazione pubblica, piazze telematiche, adeguamento energetico, videosorveglianza, percorsi ipovedenti, ecc.). Alcuni degli spazi interessati rivestono un particolare significato urbanistico e simbolico al tempo stesso: in particolare Piazza Grimana (su cui affacciano l'Arco Etrusco e l'Università per Stranieri) e Piazza del Bacio (fulcro centrale del complesso architettonico realizzato da Aldo Rossi negli anni 80) saranno oggetto di importanti interventi di riqualificazione ed ospiteranno alcuni degli eventi del programma culturale. All'interno di questa azione sono previsti anche i piani di marketing urbano e di gestione ambientale. I principali interventi sulla mobilità urbana riguardano la realizzazione della seconda linea del minimetrò ed il completamento del sistema dei nodi di scambio (parcheggi e percorsi meccanizzati) per l'accesso all'acropoli di Perugia nel settore nord. La seconda linea del minimetrò è di fondamentale importanza per collegare il centro storico alla Stazione di S. Anna (capolinea della Ferrovia Centrale Umbra del sistema del Trasporto Pubblico Locale) e al nuovo polo urbano di Monteluce.
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IV - Infrastrutture della città
Alla data odierna sono in corso di valutazione, in termini di fattibilità anche finanziaria, ai fini dell’inserimento nella candidatura, ulteriori interventi infrastrutturali che riguardano alcune istituzioni presenti nel centro storico di Perugia. Ad esempio l’Accademia di Belle Arti di Perugia prevede la realizzazione del nuovo deposito delle opere e dell’Aula Polivalente in luogo dell’ex refettorio e il recupero dell’ala ovest dell’ex convento francescano e del relativo giardino. Ciò si lega al potenziamento della sua attività didattica e di ricerca, ma anche alla valorizzazione della sua collezione digitale delle oltre 10.000 opere d’arte e del museo interno, con una raccolta tra le più grandi e qualificate dell’Umbria. Rispetto alla mobilità urbana – e in particolare l’accessibilità del centro storico, collocato in posizione elevata rispetto al resto della città – sin dagli anni 70 del secolo scorso si è realizzato un sistema integrato di parcheggi di attestamento e di percorsi pedonali meccanizzati che facilitano il superamento delle forti pendenze esistenti. La realizzazione della prima linea del minimetrò – con interventi ingegneristici complessi, soluzioni tecnologiche innovative ed opere complementari firmate dall’architetto Jean Nouvel – ha rappresentato un ulteriore passo verso un sistema di mobilità alternativa che gode di grande reputazione a livello internazionale, come testimonia anche la consistenza dei finanziamenti ricevuti dal Comune di Perugia nell’ambito di programmi comunitari. Il completamento di tale sistema rappresenta una componente importante del budget in conto capitale ed è accompagnato da politiche di potenziamento della mobilità in senso ecosostenibile (piste ciclabili, bike & car sharing, car pooling, vettori a trazione elettrica, ecc.). Relativamente alle infrastrutture telematiche, Perugia è collocata lungo la principale dorsale in fibra ottica della RUN (Regione Umbria Network). E’ stato recentemente attivato il servizio di accesso libero e gratuito a internet in modalità Wifi (24 siti hot spot situati nelle principali piazze, biblioteche e aree pubbliche di Perugia). È in fase di completamento la rete regionale a banda larga (RUN) con i seguenti target di copertura al 2020: 100% del territorio a 30 Mps e 50% del territorio a 100 Mps. In particolare per Perugia nei prossimi due anni è previsto il completamento della rete a banda larga MAN (Metropolitan Area Network). Le priorità assegnate per il superamento del digital divide (a livello sia sociale che infrastrutturale) riguarderanno
IV - Infrastrutture della città
soprattutto le pubbliche amministrazioni (WiPAN) e il sistema scolastico. Per quanto riguarda l’accesso in remoto ai servizi (culturali e formativi in primis, ma anche amministrativi, sanitari, ecc.) sarà possibile istituire portali di accesso alle diverse tipologie di servizio, come sviluppo avanzato degli sportelli telematici già in fase di sperimentazione da parte del Comune di Perugia. Per quanto riguarda, infine, le infrastrutture di trasporto che interessano più direttamente Perugia, sono previsti – e peraltro già approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – interventi di adeguamento e potenziamento sia della rete stradale che ferroviaria, allo scopo di migliorare i collegamenti interregionali e nazionali. Particolare importanza riveste il completamento delle infrastrutture aeroportuali inserito nel budget degli investimenti della candidatura. Saranno privilegiati i collegamenti stabili con i principali hub italiani (Roma e Milano) ed europei (Londra, Parigi, Francoforte), in modo da garantire una copertura mondiale del trasporto aereo.
un esempio: la riqualificazione dell’Ex Policlinico
un progetto per Piazza Grimana
Il Policlinico Monteluce, pur non essendo inserito nel progetto di candidatura di Perugia 2019, è un esempio di un nuovo approccio alla trasformazione urbana e territoriale. L’intervento, che completa il processo di trasformazione delle strutture ospedaliere in una nuova sede restituendo alla città un intero quartiere, è promosso dalla Regione Umbria, dal Comune di Perugia, dall’Università degli Studi di Perugia e dall’Azienda Ospedaliera mediante un innovativo modello di partnership pubblico privata. Il progetto, scelto a seguito di un concorso internazionale di idee, realizza un nuovo complesso urbano fortemente riconoscibile, autonomo ma integrato con la città storica, sostenibile e rispettoso delle preesistenze. L’intervento edilizio, il cui volume ammonta a complessivi 65.000 mc, si caratterizza per il rapporto tra innovazione e tradizione, nelle funzioni introdotte accanto alle preesistenze, ma anche nelle scelte architettoniche e nel linguaggio degli edifici. Si segnala, inoltre, un progetto di restauro e decorazione pittorica della Chiesa di S. M. Assunta, porta del nuovo quartiere di Monteluce.
Piazza Grimana, uno dei più prestigiosi punti di accesso al centro storico, vede la presenza di tre monumenti significativi: l’Arco Etrusco, l’antica chiesa medievale di San Fortunato e il settecentesco Palazzo Antinori, sede dell’Università per Stranieri di Perugia. Nel tempo la piazza ha perso ogni sua identità, a vantaggio soprattutto delle esigenze di traffico veicolare. L’intervento punta a una deviazione del traffico dal centro del sistema monumentale, liberando anche scenograficamente il centro della piazza da restituire alla socialità e ai percorsi pedonali. L’idea di una gradinata, sfruttando la naturale conformazione in pendenza, aumenta le funzioni di natura sociale del luogo, consente un affaccio sull’area piana sottostante, valorizza i siti monumentali e crea opportunità per l’uso dello spazio sul piano delle attività culturali e degli eventi, che pure sono stati previsti per il 2019. L’operazione non è inserita al momento nel budget delle infrastrutture e sarà oggetto di valutazioni nei prossimi mesi.
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V - Strategia di comunicazione
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Strategia di comunicazione
Quale strategia di comunicazione la città intende attuare per quanto riguarda la manifestazione Capitale Europea della Cultura? _____________________ Che cosa vogliamo comunicare? La candidatura di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, è finalizzata a rigenerare la reputazione della città. Insieme a comunicare gli eventi della manifestazione, l’obiettivo è promuovere Perugia e il territorio umbro come nuovo modello ideale di città europea media, intesa come: • la città del dialogo; • la città dove la cultura è produzione d’ idee e dove le idee producono nuovi modelli di sviluppo e di socialità; • la città delle diversità culturali: spazio interculturale, plurale e solidale, attrattivo e accogliente, dialogante e creatore di nuove identità e declinazioni della cittadinanza; • la città rete nel tempo e nello spazio, grazie allo storico modello insediativo policentrico umbro; • la città che condivide con la regione un forte radicamento nel passato e con essa si proietta nel futuro, dove l’identità originaria diviene risorsa e si apre alle nuove tecnologie, alla creatività, all’economia della conoscenza, instaurando connessioni con altre città ed entità in Europa e nel mondo, ossia costruendo nuove reti o inserendosi in reti preesistenti. Come vogliamo raggiungere questo obiettivo? Costruendo relazioni e reti che abbiano ricadute locali e internazionali. La comunicazione avverrà nello spazio delle reti e nelle reti dei territori. Un mix di diverse strategie in cui il contenuto si adatta ai contenitori e, così facendo, ai molteplici pubblici di riferimento. I contenuti e i processi della comunicazione saranno cogenerati con i pubblici locali, nazionali e internazionali; la comunicazione sarà partecipata dal basso.
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Molteplici pubblici Perugia 2019 non considera i destinatari della comunicazione quali meri riceventi, ma come attori co-protagonisti e partecipanti dei processi comunicativi. Verranno quindi coinvolti la cittadinanza di Perugia, dell’Umbria e dell’Italia intera, la cittadinanza europea ed extraeuropea, i protagonisti e gli operatori dell’arte, della cultura e dell’industria creativa regionali, italiani ed europei. In particolar modo la comunicazione sarà orientata a rendere attori partecipanti del processo: gli opinion leader, cittadini italiani ed europei di reti sociali e/o comunicative (blog, radio universitarie, web tv, associazioni e reti associative ecc.), i giovani europei in formazione, tutti i gruppi di cittadini extra-europei residenti in Europa, le fasce anziane della popolazione cittadina, italiana ed europea e le minoranze linguistiche, culturali e sociali, ivi compresi i portatori di disabilità. Processi comunicativi e strumenti Nell’ottica di una comunicazione co-generata e partecipata si farà leva sulle reti in quanto infrastrutture e sulla loro capacità di diffondere informazioni e di generare contenuti replicabili e utilizzabili su altri media. In particolare, si attuerà una strategia prevalentemente ma non esclusivamente crossmediale e transmediale basata su processi di: • comunicazione partecipativa: dialogo e coinvolgimento costante, a partire già dal 2013, con i pubblici vasti di riferimento, al fine di renderli protagonisti proattivi e produttori di parte dei contenuti della comunicazione stessa; • comunicazione collaborativa e virale: stimolazione costante del potenziale di diffusione spontanea delle informazioni fra le persone; • comunicazione comunitaria: contatto diretto e competente, a partire dalla seconda metà del 2017, con la moltitudine di comunità di interessi (gruppi di persone che condividono un interesse o una passione) connesse ai temi e agli argomenti di Perugia 2019 e al suo programma artistico.
2012
2013
2014
2015 2016
2017 2018
Sensibilizzazione della cittadinanza sull’azione ECoC e nello specifico sul progetto di Perugia 2019
Attivazione reti territoriali e internazionali attraverso progetti di partecipazione
Completamento del processo di comunicazione avviato in fase di pre-selezione
Rafforzamento e ampliamento delle reti locali e internazionali
Promozione intensiva sui progetti ed eventi di Perugia 2019
2019
2020
Le strategie di comunicazione saranno adattate al programma culturale Perugia 2019
Presentazione dei risultati dell’impatto ECoC su Perugia a livello locale e internazionale
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V - Strategia di comunicazione
Per attuare questi processi e obiettivi si utilizzeranno i seguenti strumenti: • social network, blog, web tv, web radio. Per approfondire temi legati alla candidatura, utilizzati come catalizzatori e amplificatori dei processi comunicativi; • eventi territoriali, mediali, digitali: a) eventi territoriali come attrattori, catalizzatori e amplificatori d’interesse. Coinvolgono attivamente la cittadinanza (dibattiti pubblici, focus group ed eventi culturali di varia natura); b) eventi mediali come attività di scambio tra media locali, nazionali, internazionali. Favoriscono la diffusione di contenuti; c) eventi digitali come progetti che nascono e si sviluppano su piattaforma digitale. Generano nuove reti e ne favoriscono la circolazione; • concorsi: open call internazionali di idee, progetti, proposte che producono creazione e condivisione di contenuti dal basso; • media tradizionali: sitoweb, newsletter, televisione, stampa, campagna affissioni.
V - Strategia di comunicazione
Fondamentale sarà il monitoraggio dell’impatto della strategia di comunicazione e degli effetti che ne derivano, in maniera costante, già dal 2014, utilizzando un mix di modalità tradizionali (indicatori di performance, di risultato e di impatto) e innovative (netnografia, sociability index, reputation index, web tracking, ecc.), prestando sempre un’attenzione particolare alle novità che intercorreranno sotto questo profilo da qui fino al 2019.
UTILIZZO DEGLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE E MONITORAGGIO NELLE SINGOLE FASI DEL PROGETTO
2014 COMMUNITY NETWORK WEB 2.0
2017–2018
2019
2020
blog community, opinion leader, associazioni, ambasciatori, volontari, radio universitarie social media (facebook, twitter, instagram, pinterest, youtube, google+), blog
web tv, canale satellitare
In quale modo la città intende dare visibilità all’Unione Europea, che assegna il titolo di Capitale Europea della Cultura? ————————— A livello formale tutto il materiale comunicativo, a partire dal 2014, prevederà l’affiancamento del marchio UE al logo di Perugia 2019. A livello contenutistico, già dal 2012 Perugia ha inserito nella programmazione culturale annuale eventi patrocinati dall’Ufficio d’Informazione del Parlamento Europeo in Italia (Festa dell’Europa, Festa Europea della Musica) e dibattiti sul tema dell’Europa
2015–2016
web radio, video virali
EVENTI
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dibattiti pubblici con stakeholder del territorio “Il futuro inizia adesso” network ECoC (conferenze, incontri, dibattiti, progetti, PR) attività “Let’s go to 2019” * digitali (eventi su social con ECoC, in collaborazione con città candidate Bulgaria)
CONCORSI
open call slogan open call for ideas vari
MEDIA TRADIZIONALI
diffusione logo PERUGIA 2019 + UE campagna stampa locale, televisione, radio nazionale e internazionale, PR nazionale e internazionale sito web, newsletter, campagne web
COMMUNITY NETWORK
Rete volontari Rete ambasciatori
2012
2013
8 10
42 30
Let’s go to 2019* Open Your House Open Your Mind
10 ospiti
Facebook.com/perugia2019
1557
3002
Twitter.com/Perugia_2019
553
1522
Instagram.com/perugia2019
308
Pinterest.com/perugia2019
91
Google+
234
Youtube
3539
Let’s go to 2019* Festa dell’Europa Let’s go to 2019* Festa Europea della Musica II futuro inizia adesso Focus group
EVENTI DIGITALI
Let’s go to 2019* Kultur-Fabrik Perugia
5 delegazioni straniere 200 studenti 6 band / 32 dj 7 incontri 3
Concorso Instagram_#star4eu Concorso Instagram_#bepg Web radio_diretta streaming
EVENTI MEDIALI MEDIA TRADIZIONALI
Let’s go (students) to 2019 #0 * Let’s go to 2019s Paper View * Conferenze stampa
Articoli stampa locale Articoli stampa nazionale Uscite tv / radio Newsletter Sito web perugia2019.eu
6 83 4 10 8 11012
/
5 200 studenti 16 progetti 240 foto #star4eu #perugia2019 2830 foto #bepg #perugia2019 5 dirette streaming di eventi 20 studenti/redattori 18 articoli 10000 copie stampate 300 redazioni giornalistiche 20 193 8 22 21 26694
infopoint, desk informativi all’interno di eventi locali, nazionali, internazionali
MONITORAGGIO
modalità tradizionali (indicatori di performance, di risultato e di impatto) netnografia, sociability index, reputation index, web tracking ecc.
2881
Blog perugiabeyond2019.eu EVENTI TERRITORIALI
• Utilizzo degli strumenti di comunicazione negli anni 2012-13
* Let’s go to 2019 è un contenitore che comunica una serie di attività create ad hoc per coinvolgere la cittadinanza su temi inerenti il progetto di candidatura di Perugia 2019: Let’s go (students) to 2019, giornale che riunisce contributi di tutte le scuole perugine; Let’s go to 2019’s Paper View, progetto che prevede scambi di contenuti tra testate europee; Let’s go to 2019_Festa dell’Europa; Let’s go to 2019_ Piazza Nova, installazione architettonica temporanea; Let’s go to 2019_Festa Europea della Musica; Let’s go to 2019_Open Your House Open Your Mind, invito ad aprire le proprie case per ospitare artisti internazionali; Let’s go to 2019_Bando di idee Kultur-Fabrik Perugia.
all’interno del Festival Internazionale del Giornalismo. È stata avviata una collaborazione con Spazio Europa per integrare nel “Piano di Offerta Formativa” (POF) delle scuole attività di formazione e informazione sull’Unione Europea. La partecipazione attiva di communities a livello locale, nazionale e internazionale sarà raggiunta coinvolgendo blogger e opinion leader specializzati sugli argomenti che ogni anno l’UE propone per incoraggiare il dibattito e il dialogo tra i paesi europei e al loro interno. Si tratta di connettere tra loro nodi influenti di community network che ragionino sui temi indicati dall’UE, legando concettualmente tra loro, attraverso reti di blogger con base in diversi paesi europei, le Capitali Europee della Cultura designate nell’anno precedente e successivo. L’obiettivo è esplorare e sensibilizzare tutti i cittadini sulle tematiche europee – con un anno di anticipo – attraverso
contenuti innovativi e di qualità creati ad hoc in diversi ambiti d’interesse. Ad esempio nel 2014 opinion leader provenienti da Marsiglia e Košice (ECoC 2013), Plzen e Mons (ECoC 2015) riflettono sul tema 2015, “anno della cooperazione internazionale”. Ogni anno, poi, i migliori contenuti prodotti saranno presentati all’interno dei festival del territorio invitando a un confronto a Perugia chi ha partecipato attivamente al progetto.
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VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
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Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
La città ha intenzione di stabilire un sistema specifico di monitoraggio e di valutazione per quanto riguarda: - l’impatto del Progetto e i suoi effetti a lungo termine? - la gestione finanziaria? _____________________ La risposta ai due punti della domanda viene fornita congiuntamente. L’aspetto della valutazione ha assunto un ruolo cruciale nell’intero processo di preparazione della candidatura di Perugia 2019, ed è stato considerato nella sua accezione più ampia: non soltanto come fase finale volta alla misurazione di risultati e impatti conseguiti, ma anche come fase propedeutica all’elaborazione delle strategie generali e degli obiettivi del progetto di candidatura stessa; nonché assegnando uguale importanza ai processi di monitoraggio e controllo degli aspetti gestionali e di programmazione, includendo la gestione finanziaria, e il fondamentale presidio dei temi di responsabilità sociale e accountability. Per questo Perugia 2019 propone un sistema integrato di valutazione, considerando un arco temporale differente per ciascuna fase, nel periodo tra il 2013 e il 2029 (10 anni successivi all’anno del titolo).
SISTEMA INTEGRATO DI VALUTAZIONE Valutazione ex-ante Program & project management monitoring Responsabilità sociale Valutazione ex-post
2013 - 2014 2 anni 2015 - 2020 2013 - 2020 8 anni
6 anni 2019 - 2029 11 anni
Valutazione ex-ante Nel corso del processo di candidatura si è ritenuto opportuno avviare una attività di valutazione exante, considerando quindi la città stessa e il contesto regionale, oltre ai vari stakeholder territoriali e con attività specifiche per i principali target di riferimento. Innanzitutto, è stata commissionata un’analisi di contesto volta a delineare le caratteristiche sociali, economiche, turistiche, culturali e tecnologiche della città e della regione, realizzata da un gruppo misto di ricerca a cui hanno partecipato ricercatori di AUR - Agenzia Umbria Ricerche, CST - Centro Italiano di Studi Superiori sul Turismo e sulla Promozione Turistica di Assisi, ISTAT - Ufficio Regionale per l’Umbria, Università degli Studi di Perugia. Questo intervento ex-ante costituisce il quadro generale a partire dal quale è stata in parte definita la strategia della candidatura e quindi la prima fase del sistema di valutazione di Perugia 2019. Interviste qualificate, focus group (come quello con gli operatori del turismo, con l’obiettivo di analizzare l’offerta ricettiva e la mobilità dei turisti nel territorio locale), incontri connessi ai processi partecipativi con le realtà culturali, economiche e sociali hanno restituito ulteriori elementi cognitivi, relativamente alle attese, alla percezione e alle richieste degli stakeholder, all’evidenziazione dei punti di forza, debolezza e delle direttrici di cambiamento su cui intervenire con la candidatura. Partendo da uno dei principali target di riferimento, la popolazione studentesca universitaria, è stato altresì elaborato un questionario, sottoposto a un ampio campione (998 unità) di studenti delle quattro istituzioni accademiche cittadine. Grazie al quale è stato possibile comprendere la reputazione della città da parte degli studenti, sia italiani sia stranieri, i loro suggerimenti per il miglioramento di alcuni servizi e per il progetto di candidatura stessa. L’elaborazione del Piano Strategico Culturale, uno dei due pilastri di Perugia 2019, ha ulteriormente contribuito a restituire, attraverso la ricognizione degli interventi e delle politiche pubbliche locali e regionali, la definizione di aree progettuali come già descritto e l’individuazione di obiettivi ed esiti, la piattaforma cognitiva essenziale per l’elaborazione dell’intero progetto di candidatura.
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VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
Monitoraggio e controllo del progetto e del programma culturale L’efficienza del progetto e il controllo gestionale, che comprende il controllo della gestione finanziaria, saranno a cura della Fondazione Perugiassisi 2019 e di un Ufficio ECoC appositamente istituito presso il Comune di Perugia, per quanto concerne le infrastrutture e saranno valutati attraverso lo strumento del project and program management monitoring and control. L’obiettivo è valutare lo svolgimento dei processi ripartiti in otto specifiche aree, anche in relazione al Programma Culturale e al programma per le infrastrutture. Responsabilità sociale e accountability Perugia 2019 assegna particolare rilevanza ai temi della Responsabilità Sociale e pertanto ha ritenuto di introdurre nel proprio sistema di valutazione anche questo aspetto. Ispirata alle “Linee Guida ISO26000 sulla Responsabilità Sociale” (2010) e al “Green Paper della Commissione Europea - Promoting a European Framework for Corporate Social Responsibility” (2001), la Responsabilità Sociale di Perugia 2019 concerne la Fondazione Perugiassisi 2019, in qualità di soggetto responsabile della gestione dell’evento, e tutte le istituzioni pubbliche e private coinvolte. La valutazione si basa sul rispetto delle leggi, dei valori, dei diritti e degli interessi degli stakeholder e delle relative responsabilità, rispetto alle attività, alle relazioni, al dialogo sociale. Essa sarà a cura di un apposito Osservatorio Indipendente della Trasparenza e delle Procedure, oltre che del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Perugiassisi 2019. Valutazione ex-post A proposito della predisposizione del sistema di valutazione ex-post, è stata condotta una ricerca preliminare sugli aspetti di valutazione prendendo a riferimento l’esperienza di Liverpool 2008, dell’ECoC Policy Group 2009-2010, di altre città Capitali Europee della Cultura, nonché documenti riguardanti gli impatti e la legacy di questo particolare evento. Nell’ambito della ricerca sono stati analizzati gli indicatori relativi alla creatività, alle industrie creative, agli impatti territoriali, alla partecipazione culturale, alla sostenibilità ambientale. Rispetto a questo ultimo aspetto, è importante sottolineare come il territorio coinvolto nella candidatura sia
già attivo nella diffusione di pratiche di valutazione per eventi e progetti ecosostenibili, come dimostrano le seguenti iniziative, a cui la Fondazione Perugiassisi 2019 ha offerto una sua collaborazione: • “Z.E.N - Zero Impact Event Network”. Progetto finanziato dal “Programma Interreg IVC”, condotto da Sviluppumbria - Società Regionale per lo Sviluppo Economico dell’Umbria - in partenariato con altri membri europei, ha come obiettivo una metodologia per ridurre l’impatto di eventi sui centri storici e sul patrimonio culturale. Il progetto si svolge tra Gennaio 2012 e Settembre 2014; • “Green Heart Quality”. Marchio rilasciato dalla Regione Umbria a istituzioni, eventi, aziende, attività commerciali che rispettano precisi requisiti di ecosostenibilità. Perugia 2019 intende avviare una collaborazione con la città europea nominata “European Green Capital” per il 2019, per scambio di esperienze e buone pratiche e realizzazione di progetti congiunti volti a favorire una vita cittadina ecologica, in cui la cultura possa assumere un ruolo centrale. A proposito, invece, del progetto per le industrie culturali e creative, una risorsa importante è costituita dall’esperienza di “CREA.RE - Creative Regions Europe”. Finanziato nel 2010 nell’ambito del programma Interreg IVC, e della durata di 3 anni, il progetto è portato avanti da 12 enti pubblici locali e regionali di 10 paesi europei, tra cui la Regione Umbria e il Comune di Narni. L’obiettivo principale è quello di promuovere una maggiore integrazione delle industrie culturali e creative nelle politiche regionali, fornendo strumenti per individuare azioni specifiche di supporto. In ogni caso il sistema di valutazione ex-post punterà alla valutazione dell’efficacia, degli impatti e dei risultati generati dal progetto di Perugia 2019, delle trasformazioni occorse ai vari livelli partendo dall’esperienza di Liverpool 08 e dell’ECoC Policy Group 2009-2010, considerando anche la “Proposta della Commissione Europea per le Capitali Europee della Cultura 20202033” e riguarderà gli impatti rilevabili in cinque dimensioni: sociale, culturale, economica, comunicazionale e reputazionale, ambientale/infrastrutturale. La valutazione ex-post sarà sotto la responsabilità di un ente o un’agenzia indipendente esterna europea, in collaborazione con Università di Perugia e in stretto contatto con gli Uffici della Commissione Europea. Gli strumenti di valutazione saranno costituiti da focus group, analisi di indicatori statistici, indagini campionarie, web analysis e altre tecniche da stabilire.
VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
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• Figura 14: Monitoraggio e controllo del progetto e del Programma Culturale
ARCO TEMPORALE - Precedente all’evento (2015-2018) - Evento 2019 - Successivo all’evento 2020
METODOLOGIA - Pianificazione e programmazione, previsione, identificazione e definizione del fabbisogno - Management - Verifica e controllo - Revisione
ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO E CONTROLLO 1. Rilevamento 2. Analisi della varianza 3. Identificazione delle cause 4. Azioni correttive 5. Revisione e predisposizione nuovo piano
PROCESSI DI PROGRAM & PROJECT MANAGEMENT SOGGETTI AL MONITORAGGIO E AL CONTROLLO - Monitoraggio obiettivi (programma culturale e delle infrastrutture) - Monitoraggio dei tempi - Monitoraggio del budget e del cash flow (gestione finanziaria) - Monitoraggio forniture e approvvigionamento - Monitoraggio della qualità - Monitoraggio delle risorse umane - Monitoraggio della comunicazione - Monitoraggio dei rischi
STRUMENTI - Project baseline e WBS - Planning - Diagramma di Gantt, PDM, Logical Network, - CPM - Milestones - Linee guida contratti e accordi - Budget e piano finanziario - Matrice delle responsabilità - Matrice Stakeholder - Press evaluation Probabilità, matrice degli impatti e RBS Soddisfazione del pubblico Report valutazione performance Questionari
VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
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VI - Valutazione e monitoraggio dell’avvenimento
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•Figura 16: Valutazione ex-post impatti attesi
• Figura 15: Responsabilità sociale e accountability
AMBIENTE Tra le priorità di Perugia 2019 vi è il rispetto per l’ambiente Temi: - Prevenzione dell’inquinamento - Uso sostenibile delle risorse (materiale riciclato, risparmio di energia, emissioni, gestione dei rifiuti, compliance) - Protezione e ricostruzione dell’ambiente naturale
ACCOUNTABILITY Rendicontazione delle decisioni, dei programmi e degli impatti di Perugia 2019 Temi: - Gestione organizzativa - Processi e strutture di decision-making - Comunicazione - Programma culturale TRASPARENZA Rendere le decisioni, le politiche, le attività e gli impatti di Perugia 2019 chiari e trasparenti Temi: - Coinvolgimento politico responsabile - Concorrenza leale - Processi di decision-making - Procedure manageriali - Assegnazione forniture - Fund raising e budget - Sistema di valutazione
LAVORO Perugia 2019 rispetta i suoi lavoratori Temi: - Creazione posti di lavoro - Rapporti di lavoro - Condizioni di lavoro e protezione sociale - Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro - Crescita, formazione, sviluppo competenze dei lavoratori - Diritti fondamentali dei lavoratori
COMPORTAMENTO ETICO Perugia 2019 si ispira ad un preciso sistema di valori Temi: - Cittadinanza europea - Onestà, lealtà, integrità, imparzialità, legalità, trasparenza - Promozione culturale - Completezza delle informazioni
STAKEHOLDER Perugia 2019 considera e risponde alle richieste e alle aspettative degli stakeholder Temi: - Approccio vs stakeholder - Coinvolgimento della comunità - Soddisfazione pubblica - Investimento sociale - Promozione della responsabilità sociale
LEGALITÀ Perugia 2019 rispetta ed applica le normative locali, nazionali e internazionali Temi: - Anticorruzione - Rispetto dei diritti di proprietà intellettuale - Rispetto delle disposizioni nazionali e internazionali - Privacy e protezione dei dati
DIRITTI Perugia 2019 si concentra sui diritti dei cittadini Temi: - Diritti sociali e culturali - Discriminazione e gruppi vulnerabili - Accessibilità - Diversità culturale - Cittadinanza - Salute e sicurezza - Accesso ai servizi essenziali - Accesso e sviluppo tecnologie - Marketing, informazioni e pratiche contrattuali leali
METODOLOGIA - Definizione linee - Guida e best practice - Codice etico - Approcci integrati - Procedure organizzative - Procedure approvvigionamento - Reporting - Processi partecipativi e dialogo - Analisi impatto ambientale - Processi trasparenti e tecnologie - Fornitura e approvvigionamento sostenibile
IMPATTI ATTESI SOCIALE - Formazione di capitale umano altamente qualificato ed orientato alla creatività - Consolidamento del ruolo di leadership della Città rispetto al territorio regionale - Crescita del sentimento d’identità e della coesione sociale - Maggiore integrazione delle politiche settoriali - Crescita della partecipazione e condivisione del le decisioni - Riequilibrio della dimensione demografica del centro storico - Riduzione dei fenomeni di degrado sociale e aumento della sicurezza dei residenti CULTURALE - Potenziamento dei servizi culturali cittadini - Intensificazione degli scambi e delle collaborazioni culturali con l’Europa e col mondo - Sviluppo delle residenze artistiche - Contaminazione e ibridazione di linguaggi artistici e forme espressive - Aumento delle competenze gestionali e progettuali - Partecipazione dei cittadini alla realizzazione degli eventi ECONOMICO - Maggiore tasso di permanenza in loco - Sviluppo di nuova imprenditorialità - Sviluppo di nuova occupazione - Aumento di investimenti e sponsorizzazioni private nei settori culturali e creativi - Maggiore internazionalizzazione dell’economia e della società - Sviluppo del turismo di qualità COMUNICAZIONALE- REPUTAZIONALE - Maggiore posizionamento del brand territoriale in termini di marketing - Crescita della reputazione di Perugia e dell’Umbria rispetto a mondo produttivo, commerciale e finanziario, mondo culturale, settore turistico
AMBIENTALE - INFRASTRUTTURALE - Miglioramento dell’accessibilità per via aerea e della mobilità locale ed accessibilità al centro storico - Miglioramento della sostenibilità ambientale del traffico urbano - Completamento del cablaggio telematico di Perugia - Crescita quali-quantitativa dell’offerta turistica e culturale della Città Ecosostenibilità degli eventi
SOTTO-AREE DI IMPATTO OGGETTO DI VALUTAZIONE SOCIALE • Cooperazione europea • Percezione europea • Coesione sociale e territoriale • Inclusione sociale • Cooperazione tra stakeholder e partecipazione dei cittadini • Politiche e progetti inter-settoriali • Servizi pubblici e sociali
CULTURALE • Cultural vibrancy • Accesso e partecipazione alla cultura • Progetti internazionali • Progetti innovativi • Soddisfazione del pubblico • Attrattività residenziale per artisti e giovani creativi
ECONOMICA • Occupazione • Spesa dei visitatori • Spesa culturale • Ricettività • Fondi, investimenti e sponsorizzazioni per il settore culturale • Numero e tipologia industrie culturali e creative COMUNICAZIONALE - REPUTAZIONALE • Copertura stampa e media a livello locale, nazionale, internazionale • Social media performance • Conoscenza dell’evento da parte di cittadini, studenti, turisti • Reputazione della città a livello locale,nazionale, internazionale • Reputazione dell’evento tra sponsor e finanziatori • Reputazione dell’evento da parte di cittadini, studenti, turisti AMBIENTALE - INFRASTRUTTURALE • Sviluppo infrastrutture • Misure e progetti ecosostenibili • Numero e tipologia infrastrutture culturali e nuove infrastrutture • Accessibilità alle infrastrutture • Accessibilità locale, nazionale, internazionale • Disponibilità ICT • Mobilità sostenibile e innovativa
VII - Ulteriori informazioni
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Ulteriori informazioni
Quali sono i punti forti della candidatura della città e i parametri che giustificherebbero un suo successo come Capitale Europea della Cultura? Quali sono invece i punti deboli? _____________________ I dieci punti di forza di Perugia 2019, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria, sono: 1. Una notevole eredità culturale e valoriale di stampo europeo Perugia e l’Umbria hanno dato un rilevante contributo all’Europa attraverso la rinascita della città europea nel Medioevo e l’istituzionalizzazione della forma comunale, alla base dell’attuale assetto insediativo del territorio umbro. A ciò si aggiunge, l’insegnamento francescano e benedettino e la pratica costante del dialogo, seguita dai movimenti pacifisti mondiali e una peculiare concezione della qualità della vita e dell’accoglienza. Altro elemento è la centralità assegnata alle politiche culturali, che ha portato alla nascita di festival di livello internazionale e di avvenimenti significativi nel ‘900. Tutto questo costituisce una parte significativa dell’eredità culturale che alimenta il progetto di Perugia 2019, nutrendolo di valori e contenuti. 2. La disponibilità di un rilevante capitale culturale territoriale Sia la città di Perugia che l’intero territorio umbro, con le sue città, i borghi e il paesaggio, presentano straordinarie dotazioni di capitale culturale diffuso, con eventi, attività, strutture, patrimonio materiale e immateriale. Già questo basterebbe ad assicurare la capacità di ospitare una manifestazione dell’importanza del titolo ECoC. Ma ciò che si vuole offrire è la dimostrazione della vitalità e della capacità di rinnovamento di queste risorse culturali rispetto alla modernità e alle sfide del futuro. 3. La disponibilità di un capitale sociale territoriale molto sviluppato Pur all’interno di uno scenario complesso e turbolento, per effetto non solo della crisi, Perugia e l’Umbria dispongono di capitale sociale e di virtù civiche particolarmente sviluppati e dalle forti potenzialità. Tra gli elementi che responsabilizzano e rafforzano la base portante del progetto: la qualità delle istituzioni amministrative regionali e locali e il considerevole numero di associazioni, circoli e cooperative, oltre alle diverse e attive orga-
nizzazioni sindacali dei lavoratori e delle imprese; le quattro istituzioni formative accademiche, a cui si aggiungono altre strutture di eccellenza, e i relativi studenti anche stranieri; la forte presenza, oltre che di studenti stranieri, di molti nuovi cittadini arrivati tramite i flussi migratori e attratti dalla qualità sociale e dalla tradizione di accoglienza della regione; la forte tradizione democratica e lo sviluppato spirito di cooperazione e concertazione delle scelte tra soggetti diversi. 4. La partecipazione di tutti Perugia 2019 ha sviluppato ogni aspetto del suo processo di candidatura sul coinvolgimento della società civile in tutte le sue componenti, di cui è anche testimonianza l’estesa adesione alla Fondazione di partecipazione Perugiassisi 2019, reso possibile dal capitale sociale e dalle qualità civiche di cui la comunità dispone. Unitamente all’attenzione alle categorie più deboli e svantaggiate ed all’inclusione sociale della componente multiculturale. Questo è un carburante indispensabile per alimentare il motore del progetto anche nelle fasi successive di realizzazione e implementazione del programma e delle attività. 5. Lo strumento di governo e di gestione già operativo La candidatura di Perugia 2019 si è dotata subito di uno strumento di governance e di gestione del progetto, con la creazione della Fondazione di partecipazione Perugiassisi 2019, che costituirà la cabina di regia e di coordinamento delle autorità locali e regionali, oltre che strumento di istituzionalizzazione del coinvolgimento di tutti i soggetti del territorio, rendendolo già attrezzato per lo sviluppo del progetto. 6. Un budget sobrio, sostenibile e realistico Perugia 2019 ha previsto un budget complessivo per il progetto, tra spese operative ed infrastrutture, che tiene conto delle difficoltà di bilancio pubblico, delle concrete possibilità di reperire i fondi necessari sul fronte privato e governativo e dell’orientamento di tutti i soggetti coinvolti a una certa sobrietà nella spesa, a fronte dell’attuale momento economico in Italia. Si ritiene che attraverso un’accorta capacità di gestione delle risorse, un modello coproduttivo delle attività ed economie di scala, anche un budget sobrio renda possibile garantire il livello di qualità delle azioni progettuali e degli eventi, oltre alla completezza del programma, e di questo principio si vuole fare buona scuola.
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7. Gli effetti di lungo periodo Il progetto è costruito con strategie, interventi strutturali e infrastrutturali e azioni finalizzate a produrre effetti su molteplici dimensioni lungo un orizzonte temporale di oltre dieci anni dal titolo ECoC. Questo, oltre all’importanza metodologica, con la previsione di un articolato sistema di valutazione e monitoraggio, assicura un lungo respiro al progetto di candidatura. 8. Cambiamenti concreti e visibili Il progetto identifica interventi infrastrutturali, come i nuovi contenitori culturali di Perugia ed il recupero a Living Hub dell’ex carcere, che propongono cambiamenti concreti e visibili, conferendo alla candidatura un’efficacia reale oltre qualsiasi promessa. 9. Un territorio impegnato Il progetto vede la città di Perugia protagonista e destinataria sia delle azioni previste nel Piano Strategico che di buona parte del Programma Culturale, ma si diffonde con diverse iniziative sull’intero territorio umbro, ponendo in atto un modello positivo di rifrazione degli effetti e del sistema di offerta culturale, oltre che un allargamento della domanda da parte dei cittadini regionali e dei turisti in senso lato. 10. Un forte sostegno politico e protagonismo delle autorità locali e regionali Tutte le amministrazioni cittadine, locali e regionali sostengono il progetto con convinzione politica, iniziative progettuali e risorse finanziarie e ne sono protagoniste partecipando ai processi decisionali della manifestazione. Per quanto riguarda le possibili debolezze, il progetto di Perugia 2019 si pone certamente in modo ambizioso e non immune da rischi rispetto ai suoi traguardi e alle attività in esso previste, soprattutto in un contesto di crisi e difficoltà non solo congiunturali. Questa riflessione conduce ad alcune consapevolezze e relativi punti critici del progetto. Una prima consapevolezza è che nel campo dell’azione culturale i rischi possono produrre opportunità, quindi vanno corsi in ogni caso e non visti come una minaccia. L’ambizione, se operosa e non velleitaria, nutrita da passione, determinazione e impegno, e con una forte tensione verso l’obiettivo, può essere a sua volta un forte elemento di sprone. La partita in gioco è fondamentale per il futuro della città e della regione e quindi non può esserci un atteggiamento rinunciatario. Il relativo punto critico
è che il perdurare degli effetti della crisi potrebbe comportare difficoltà economico finanziarie ed erosione delle risorse, sebbene la scelta di una linea di spesa contenuta dovrebbe consentire un certo margine operativo. Una seconda consapevolezza è che la storia della regione è fatta anche di localismi e municipalismi e da conseguenti persistenti tendenze alla autoreferenzialità. Il relativo punto critico è che potrebbe esserci una certa resistenza territoriale a riconoscere a Perugia quel ruolo di snodo e relazione con il contesto culturale ed economico nazionale ed internazionale che tramite il titolo di Capitale Europea della Cultura essa vuole costruire, anche per meglio interpretare il proprio ruolo di capoluogo regionale e di città di riferimento nell’Italia mediana. In questo caso una delle priorità del progetto sarà il consensus building verso i vantaggi oggettivi che l’impostazione della candidatura riconosce all’intera Umbria.
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Aggiungere di seguito ogni ulteriore commento si reputi necessario al fine di sostenere la candidatura. A conferma del coinvolgimento del territorio, oltre alle 266 associazioni culturali, sportive, sociali, incontrate nella fase di predisposizione della candidatura, sono state 93 le richieste di adesione alla
Soci fondatori
Comune di Perugia Comune di Assisi
La città prevede di sviluppare progetti culturali particolari negli anni prossimi, indipendentemente dall’esito della sua candidatura al titolo di Capitale Europea della Cultura? _____________________ La città di Perugia ha già messo in cantiere numerosi progetti in preparazione del 2019 e le simulazioni effettuate nel caso in cui la città non conseguisse il titolo ECoC mostrano, per quanto riguarda gli investimenti infrastrutturali a livello urbano, culturale e di sistema regionale, una sostanziale conferma di tutti gli interventi programmati. Per quanto concerne gli eventi culturali, il potenziamento delle infrastrutture culturali previste nel progetto comporterà in ogni caso un incremento e una maggiore qualificazione dell’offerta, con la possibilità di realizzare alcuni degli avvenimenti attualmente previsti nel programma culturale della candidatura, la cui individuazione verrà valutata successivamente dalle autorità locali, in accordo con le realtà culturali del territorio coinvolte.
Presidente Catiuscia Marini Assessore ai Beni e Attività Culturali, Turismo, Promozione dell'Umbria Fabrizio Bracco Sindaco Wladimiro Boccali Assessore alle Attività Culturali, Politiche Giovanili, Coesione e Servizi Sociali Andrea Cernicchi Sindaco Claudio Ricci
Soci partecipanti Province
Provincia di Perugia
Comuni dell'Umbria
Anci (confederazione delle autonomie locali) Umbria, Comuni di: Acquasparta, Bastia Umbra, Bevagna, Cannara, Cascia, Castiglione del Lago, Città della Pieve, Corciano, Deruta, Foligno, Marsciano, Montefalco, Montegabbione, Montone, Norcia, Passignano sul Trasimeno, Pietralunga, Spello, Stroncone, Torgiano, Trevi
Istituzioni accademiche e scuole
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Fondazione Perugiassisi 2019 e 80 sono ad oggi, settembre 2013, i soci partecipanti ratificati dal CdA della stessa. Si riporta in tabella il Cast & Credits del progetto Perugia 2019.
La Fondazione Perugiassisi 2019
Regione Umbria
Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Accademia di Belle Arti, Conservatorio di Musica, 8° Circolo Didattico, Istituto Tecnico Tecnologico Statale “Lessandro Volta”, Istituto Omnicomprensivo “Bernardino di Betto”, Istituto professionale per l’industria e l’artiginato C. Cavour, Scuola Umbra di Ammniniztrazione Pubblica, Scuola Secondaria di I Grado San Paolo
Agenzie ed istituzioni pubbliche
Adisu - Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario, AUR - Agenzia Umbria Ricerche, Seu - Servizio Europa Umbria, Sviluppumbria, Valnestore sviluppo Srl.
Associazioni, fondazioni, organismi culturali
Accademia Properziana del Subasio, Adsi, Associazione Culturale Luigi Bonazzi, Associazione Dimore Storiche Italiane, Associazione Editori Umbri, Aib - Associazione Italiana Biblioteche, Aidda, Alta Scuola, Anpi - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia Perugia, Archivio di Stato di Perugia, A.p.s. - Intra, Archivio di Stato di Terni, Arci, Associazione Radici di Pietra, Associazione Sportiva Tartufai, Associazioni Studentesche Universitarie, Circolo Amerindiano Centro Studi Americanistici, Circolo Schermistico Umbro ASD, Club Unesco Perugia- Gubbio, Dspu – Deputazione Storia Patria per l’Umbria, Ente Nazionale Sordi, Fondazione Angelo Celli, Fondazione Brunello Cucinelli, Fondazione Centro Studi Aldo Capitini, Fondazione Ceramica Contemporanea d'autore Alviero Moretti, Fondazione Fabbroni, Fondazione Internazionale Assisi, Fondazione Lungarotti, Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia, Fondazione Perugia Musica Classica, Fondazione Post, Guide in Umbria, Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, Legacoop, Lions Club Corciano Ascanio Della Corgna, Lions Club Perugia Host, Monastero di San Benedetto in Norcia, Società Generale di Mutuo Soccorso, Società Internazionale di Studi Francescani, Società Psiquadro, Unpli - Unione Pro Loco d'Umbria
Associazioni di categoria imprenditoriale, sociale e professionale
Camera di Commercio di Perugia, Casartigiani Umbria, Cgil - Camera del lavoro provinciale Perugia, Cisl - Umbria, Cna Perugia, Confartigianato, Confcommercio, Confindustria Perugia, Federalberghi Umbria, Fondazione Ordine Ingegneri di Perugia, Fua - Fondazione Umbra Architettura, Uil Umbria
Imprese private
GliSocietà organi Forma.Azione, Gruppo Grifo Agroalimentare, Nexo Corporation, cooperativa Sistema Museo, Società Nexus&soci, Spagnolia Città della Domenica
Gli organi Presidente
Bruno Bracalente
Vice Presidente
Stefania Giannini
Consiglieri
Giorgio Mencaroni, Andrea Ragnetti
Revisore dei conti
Vincenzo Consiglio
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La struttura Direttore
Loredana De Luca
Staff
Paola Gualfetti, Serena Innamorati, Milva Lucaroni, Maria Alessia Manti, Giulia Paciello, Annarita Pastorelli, Piercarlo Pettirossi, Claudio Quaglia, Carla Romani, Francesca Tasselli, Caterina Tosetti, Nicoletta Vinti
Stagisti
Mariya Petrova Borisova, Adina Curta, Paola De Felice, Elisa Di Toro
Il progetto Perugia 2019 Comitato Scientifico
Paolo Belardi, Stefano Benazzo, Alessandro Campi, Alberto Clementi, Giannalia Cogliandro Beyers, Brunello Cucinelli, Giuseppe De Rita, padre Mauro Gambetti, Piergiorgio Giacché, Andrea Granelli, Alberto Grohmann, Maria Grazia Mattei, mons. Vincenzo Paglia, Cristina Papa, Maria Prezioso, Neli Radanova, Francesco Scoppola, Filippo Timi, Bruno Toscano
Direttore artistico culturale
Arnaldo Colasanti
Project manager
Lucio Argano
Assistenza Tecnica
Mecenate 90: Ledo Prato, Nicolò Savarese, Giulia Fiaccarini, Nina Però, Simone Grigioni
Collaborazioni
Massimo Cossignani, Luca Ferrucci, Rolando Marini, Daniele Pittèri, Antonio Preiti, Oscar Proietti, Roberto Segatori, Maria Elena Santagati
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Appendice 1 – Programma Culturale —————————————————————————
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Appendici
Per completezza le schede che seguono contengono maggiori informazioni sui contenuti relativi ai principali eventi e progetti previsti alla data odierna ed elencati nel Programma Culturale di Perugia 2019, alla domanda 2.2 dell’application ECoC. Si tratta di avvenimenti che si svolgeranno tutti nel 2019 e, come già specificato, in alcuni casi avranno delle anticipazioni nel periodo 2016-2018. Lo stesso programma sarà implementato da altre proposte derivanti da open call e, in una modalità ampiamente partecipativa, da ulteriori proposte che potranno emergere dalla città e dal territorio. WORK IN PROGRESS –––––––––––––– MAKE IT NEW La città delle idee –––––––––––––– Autoritratto di una Capitale Progetto di “policultura europea” sul tema della città. Si intende costruire a Perugia una rete dei centri di alta formazione artistica europei attraverso lo scambio delle conoscenze e la ricerca multidisciplinare in ambito artistico-musicale. Il tema creativo è raccontare la città, i suoi luoghi più segreti e inediti; il metodo è quello del “viaggio” dell’espressività: Partenza I musicisti e gli artisti umbri realizzeranno una serie di opere. I lavori verranno presentati ai centri formativi europei. Gli artisti e i musicisti internazionali dovranno interagire. Ritorno Le riflessioni, le riscritture imprevedibili operate dagli sguardi europei andranno a sovrapporsi alle opere originali. Forte la collaborazione con lo spazio performativo del complesso del Fatebenefratelli e del GAI di Torino. Pace, una rivoluzione formativa Progetto formativo. Il progetto si struttura in due assi di azione, integrati e complementari, volti alla definizione di incontri e laboratori formativi e culturali stabili attorno al valore della pace. Didattica delle scuole I temi culturali della pace, dell’integrazione e della tolleranza vengono sviluppati con laboratori in collaborazione con il mondo della formazione e delle scuole.
Conversazioni di Assisi L’esperienza della “Marcia della Pace Perugia-Assisi’, insieme all’annuale incontro di “Civiltà dell’Amore”, incentrato sul fronte della trasformazione degli arsenali nucleari in energia pulita, ha permesso a vari protagonisti della cultura mondiale di considerare Assisi come la loro casa di incontro. Si tratta di istituire, presso il Sacro Convento, uno speciale archivio in cui custodire e rendere facilmente pubblico tutto il materiale nel campo della pacifica convivenza fra i popoli attraverso incontri ed eventi. Umbria antica sommersa Rappresentazione fantastica dell’Umbria antica sommersa Con sede a Perugia, presso la Rocca Paolina. Realizzazione di un modello virtuale che racconti l’Umbria antica e sommersa, i suoi rapporti con le culture e le civiltà che l’hanno abitata. L’evento si presenta sia come un processo di informazioni storiche sia come un modello ludico di suggestioni, contenente lavori di libera documentazione realizzati sul campo dai ragazzi delle scuole attraverso digital device (tablet, smartphone, foto e video camere digitali, ecc.). Itinerari originari della pittura italiana Presso la Biblioteca degli Arconi. Si tratta di individuare un laboratorio di “immagini” e di “forme” che appartengono agli sviluppi dinamici della pittura medievale europea lungo la mediana dell’arte umbra. Parco delle mura etrusche – Viaggi fantastici nell’alterna urbs del tempo Si tratta di avviare un percorso di piena risignificazione e conoscenza della Perugia nascosta, affidandone la lettura e l’interpretazione ai linguaggi dell’arte contemporanea. Committenze a grandi artisti, sperimentazioni per giovani autori, istallazioni e prodotti di videomakers, laboratori didattici con applicazioni smart per un racconto integrato, desiderabile e suggestivo della Perugia custodita lungo le mura etrusche e l’Arco Etrusco, le chiese, i collegi, le logge, i palazzi nobiliari, i templi e le vie: tutte le prestigiose realtà museali da rimettere al centro della reinvenzione “comunicativa”. Chilometri frequentabili di una città preziosa che stringe le stagioni della storia europea in un unico modello di cittadella culturale da offrire quale bene incomparabile a tutto il mondo. Le collaborazioni e le reti sono innumerevoli.
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Burri e il luogo dell’arte contemporanea L’idea è progettare un laboratorio avanzato di discussione, formazione, promozione e restauro dell’arte contemporanea. Fasi: Patrimonio dei saperi dell’arte contemporanea Presso la Fondazione Burri, a Città di Castello, attraverso eventi e incontri, si renderà disponibile un fondo librario stabile della critica d’arte dal 1945. Una commissione composta dai più significativi istituti della valorizzazione dell’arte contemporanea nazionale e internazionale definisce quel “tesoretto” di saperi con una base di 30.000 volumi, in riproduzione ebook. Il patrimonio si arricchisce dinamicamente di informazioni e aggiornamenti on line, in stretto partenariato con i soggetti europei e internazionali del settore; Patrimonio delle materie dell’arte contemporanea laboratorio del restauro (Perugia, Spoleto e Città di Castello) e del divenire linguistico tecnologico dell’arte contemporanea. Dalla pergamena alla plastica. Dalla tela all’immaterialità. Fare teatro – Il Centro Teatrale Santacristina Il progetto, strutturato in collaborazione con il Centro Teatrale Santacristina, consiste nella realizzazione di un laboratorio di alto perfezionamento di recitazione teatrale, sotto forma di workshop a vocazione europea, che oltre a coinvolgere giovani interpreti anche europei, si avvale della collaborazione con i prestigiosi centri di formazione teatrale di Strasburgo e Atene ed esplorerà ulteriori cooperazioni con analoghe strutture nell’Europa dell’Est. Il progetto culminerà con una messinscena che sperimenterà in modo teatrale innovativo l’uso di spazi inconsueti. Algoritmo – Scienza, creatività e formazione PLACES (Platform for Local Authorities and Communicators Engaged with Science) è un progetto già sostenuto nell’ambito del 7° programma quadro, riguarda 70 città europee, tra le quali Perugia, e ha l’obiettivo di promuovere reti e attori sociali impegnati nella progettazione dello sviluppo territoriale e delle sue relazioni con scienza e tecnologia. UmbriaScienza è la rete regionale della comunicazione scientifica: un sistema di eventi, musei e istituzioni, basato sulla conoscenza scientifico-tecnologica e sulla cultura dell’innovazione. Il punto di sintesi è il Parco della Scienza di Foligno un centro di notevole informazione e insieme di valore ludico e spettacolare. Il progetto è un contenitore di eventi e incontri fra scienziati e artisti, con l’idea di promuovere il paragone tra creatività scientifica e artistica.
Perugia Open Ear Perugia Tanz! I movimenti corali progettati dai coreografi verranno realizzati dalle accademie di Perugia senza musica. Le coreografie realizzate verranno filmate e messe a disposizione su un sito. I compositori di tutta Europa comporranno la musica da applicare a quella danza. Presso il Teatro Brecht di San Sisto, un evento pubblico decreterà il vincitore. Perugia Jingle Nell’ambito di infrastrutture cittadine, le grandi multinazionali della telefonia, dell’industria di consolle per videogiochi espongono i loro prodotti ponendo l’accento sulle parti sonore: dalle suonerie alle applicazioni per fare e ascoltare musica. L’ingegneria diventa Musica. Perugia, city of the Mozart effects In collaborazione con la scuola di Musicoterapia di Assisi e altri centri di eccellenza nazionali e internazionali come l’Institute for Music and Neurologic Function, si andranno a organizzare convegni, dibattiti e seminari sperimentali riguardanti le nuove scoperte della Musicoterapia. A lato di questa sezione verranno proposti dei concerti a opera dei ragazzi disabili interessati dalle esperienze curative musicali. Perugia Ecosound La Vegetable Orchestra e i Bamboo sono gruppi musicali che fanno musica attraverso il riutilizzo di materiali di scarto. Ospitare questi e altri gruppi musicali di simile sensibilità è un modo per educare il pubblico a una cultura del riciclo. Perugia spazio sonoro A Perugia saranno individuati degli spazi in cui invitare i progettisti europei di elettroacustica ad avanzare sperimentazioni, ipotesi di sculture sonore. Architettura pubblica Dal monastero benedettino e francescano all’architettura pubblica. Fortezze e castelli: le mura Il formidabile sistema di fortezze e castelli umbri si lega in modo singolare sia alla vita dei monasteri sia alle dinamiche delle politiche del tempo. Fasi: a) commissione a giovani narratori italiani della stesura di un racconto che reinventi la storia di quella fortezza. Il testo video-sonorizzato diventa un’istallazione poetica in una sala di ciascun castello; b) commissione di disegni virtuali, allestimenti di luci, istallazioni artistiche, dedicati alle forme architettoniche e storiche delle fortezze (i camminamenti delle mura, la materia, lo stile); c) un quadro mappatura virtuale di immagini e notizie sulle fortezze umbre da collocare nella Rocca Paolina di Perugia, come servizio di conoscenza culturale e turistica del territorio.
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Il suono segreto dell’acqua Un’esperienza simbolica è la passeggiata (più di 4 km) lungo l’acquedotto romano di Spello-Collepino. Il percorso pedonale, già possibile, verrà arricchito e ridisegnato da una sonorizzazione di musica elettronica con lettura su supporto di registrazione di poeti umbri, da Properzio a Penna. In collaborazione con i centri di musica elettronica di Foligno, gli ensemble musicali umbri e le esperienze del teatro sperimentale. La città flessibile la cultura che trasforma la città. Il punto di vista di FestArch con spettacoli, convegni ed esemplificazioni. Youtopia – Strade e radici del futuro IMMaginario è un (non) Festival dedicato ai nuovi linguaggi del cinema, della tv e dei new media. Vuole evidenziare come cambia il modo di narrare storie nella cultura digitale e il modo di sentire e pensare al tempo di internet. Racconta la transizione dal mondo analogico al mondo digitale, il dialogo tra i padri analogici e i figli digitali, la mutazione dei linguaggi e dei modi di pensare. Le sue attività laboratoriali, di formazione, di approfondimento e produttive vanno sotto il brand di Umbria Creativa. Il progetto specifico è un racconto partecipato che, a partire dalla mappa di Perugia e di alcuni suoi luoghi simbolo, ne crea mappe narrative. Luoghi, strade, persone, idee diventano la traccia di una narrazione partecipata, realizzata con il contributo di molti autori, in maniera collaborativa e a mosaico, con l’utilizzo di vari linguaggi (da foto a video a testi ad audio). Il racconto non sarà fatto di soli volti, ma anche lingue e suoni diversi, a sottolineare la multiculturalità e internazionalità della città di Perugia, vero incrocio di differenti nazionalità. Vi sarà una sovrapposizione della mappa dei luoghi, mappa delle storie e mappa dei suoni. I materiali multimediali potranno essere organizzati a scelta dall’utente della piattaforma web, personalizzando il proprio percorso, oltre a interagire con i vari social media.
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SHARING La città del dialogo –––––––––––––– Torre degli Sciri – Macchina di narrazione urbana Progetto di comunicazione, crossmedialità e multimedialità, design, video/teatro/danza, patrimonio materiale e immateriale. Si tratta di far tornare la torre medievale una macchina di avvistamento. Fasi: Lightbox Un sistema di 50 videocamere allestito sulla cima della torre e secondo diversi orientamenti del campo ottico farà un’incetta magmatica del paesaggio distante collinare e di quello sottostante urbano. Il flusso di immagini verrà accompagnato da una spettacolarizzazione affidata a interventi teatrali di figure, artistici, a nastri e a ensemble musicali live. Inscape Il gioco degli avvistamenti può essere messo in dialogo con immagini interne (memoria, testimonianze, voci). Festa del Mondo – L’altra Europa Progetto di teatro/danza/musica, patrimonio materiale e immateriale. La ristrutturazione di Piazza Grimana (centro storico), a fronte dell’Università per Stranieri di Perugia e di Piazza del Bacio (fuori dal centro storico), è una necessità primaria della città. Al progetto urbanistico corrisponde un processo culturale che, a sua volta, è il significato pieno di una città votata all’incontro delle culture: la Festa del Mondo. La riproposta di Piazza del Bacio e Piazza Grimana è interpretata con un’esaltazione di eventi e spettacoli che si aprono verso le comunità della città esterna al centro storico. Entrambe le piazze possono raccontare l’altra Perugia ed essere dunque un luogo in cui parlare dell’Europa “altra” (intendendo quelle città europee in cui si racconti una singolarità culturale fuori dal grand tour). Il progetto è allestire un Festival dell’Altra Europa: festival della musica giovane rock emergente. Umbria in movimento – I luoghi di Francesco Progetto di musica. L’idea è cercare il ritmo di un paesaggio comune, i luoghi di Francesco: mettere insieme gli stili della modernità (il jazz, il pop, l’etnico) per narrare una gioiosa comunità di musica europea attorno ad un paesaggio. Novantadue città per novantadue musiche. Con l’ausilio di mezzi digitali veloci (web cam, smartphone, tablet) e di una serie di troupe leggere itineranti avremo la registrazione in tempo live di tutto il concerto diffuso, allestendo una web tv che sappia rilanciare nel mondo la visione globale dell’Umbria. I luoghi vivono, le comunità si muovono.
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Archivio avanzato della memoria condivisa – Perugia Inside Si tratta di insegnare a custodire i ricordi della città. Le memorie verranno raccolte da strumenti leggeri (telecamere digitali, tablet, smartphone) e poi ridisegnate nella mappa virtuale del territorio, con l’idea di ricostruire quella città fantasma che è immersa nella memoria collettiva. Forte l’apporto delle Associazioni del Centro Storico: gli atelier artigianali del centro, i palazzi d’epoca, le vie minori, le edicole, le chiese, i “monumenti minori” materiali e immateriali. L’archivio genererà attività espositive. Il cantiere benedettino europeo Dall’esperienza benedettina umbra si progetta: la costituzione di piccoli musei laboratori di giardini medievali rimedi, tecniche di scienza medievale, piante, bestiari e cosmetici, nella prospettiva di una particolare attrattività turistica. La location è Norcia e il territorio circostante; La Forma vitae Si parte da una scommessa: l’ora et labora, la possibilità di vivere, per un tempo ampio ma limitato, in una residenza comune offerta a giovani artisti e scienziati può stimolare un’idea di Bauhaus e di “bottega creativa”? la Forma vitae viene offerta anche a un pubblico di non artisti ai quali possa interessare l’esperienza di una vita “a canone”. In tale prospettiva, nei tanti luoghi benedettini del territorio verrà offerta un’accoglienza intelligente e non generica, arricchita di itinerari, dibattiti e esperienze multiculturali. Assisi, lo sguardo lieto della spiritualità L’idea è costituire la forma di uno scenario che racconti la spiritualità e la cultura del dialogo. Cittadella laboratorio multimediale del Dialogo La location è Assisi, dietro alla Basilica, presso la ex cava della pietra rosa. Strumenti e metodologie di tecnologia avanzata come riproduzioni virtuali in digitale, un archivio multimediale e documentario di film, immagini, voci, interviste (in collaborazione con teche televisive, cineteche nazionali, archivi in Umbria e Archivio di Stato), una library di documenti video/sonori delle sagre e delle feste popolari umbre, una biblioteca ragionata in varie lingue potranno fornire il primo Laboratorio Multimediale del Dialogo nel mondo. Casa dell’unità europea Vengono selezionati 28 luoghi sia religiosi sia laci di Assisi. Qui viene sperimentata l’idea di dialogo come “unicità” delle diversità culturali in una comunità diffusa, attraverso esperienze di produzio-
ne artistica ispirate agli affreschi di Giotto della Basilica superiore. Forme di un nuovo umanesimo Assisi è il “luogo del dialogo”, affidato a “lezioni” di grandi scrittori e intellettuali italiani ed europei. Credenti e Non Credenti sono chiamati a collaborare per uno sforzo comune tendente a salvaguardare l’uomo, la sua esistenza, il suo habitat, il suo futuro, e l’intera umanità. Assisi romana Esempio di “realtà virtuale” nel senso di una riproposizione pienamente semantica del percorso storico dalla cosiddetta “civiltà pelasgica” alla cultura romana di Assisi. In collaborazione con le Università, il Sistema Museale Regionale, il sistema delle Biblioteche, la Galleria Nazionale dell’Umbria, le Scuole della Provincia, l’Accademia delle Belle Arti, sezione formativa e sezione gipsoteca, la FUA (Fondazione Umbra per l’Architettura). A cura del giornalista Piero Angela. Dante, Virgilio e Ovidio – L’unità della vita e della poesia Il progetto prevede che Vittorio Sermonti legga i testi integrali (con gli appunti di un “racconto critico”) della Commedia di Dante e delle fonti primarie europee, l’Eneide di Virgilio e le Metamorfosi di Ovidio. Il percorso di Sermonti sarà un viaggio fantastico nelle radici dell’immaginario europeo e insieme un incontro pubblico intergenerazionale, con l’idea di toccare molti dei centinaia di luoghi culturali (teatri, piazze, sale dei musei, chiese, oratori) del territorio. Considerato il massimo divulgatore vivente della Commedia, il viaggio di Sermonti indica l’impegno di un “grande vecchio” in scena per la trasmissione di un sapere a giovani e meno giovani, nella pura essenzialità di una lettura en plein air. Festival dei bambini d’Europa In collaborazione con TIEFFEU, Comune di Perugia e Assisi. Doppio piano: Il Festival bambini d’Europa è una manifestazione di spettacoli capaci di contenere tutte le tipologie di attività per l’infanzia, con processi laboratoriali formativi, ludici e creativi. Notevoli le collaborazioni in rete sugli assi principali del festival. Spettacoli di compagnie di teatro di figura italiane ed internazionali (il Teatro Obrazov di Mosca, Il teatro Taptoe, La Lanterna Magica di Praga, Il Teatro delle Marionette sull’Acqua del Vietnam, Il Teatro GiocoVita, Philippe Genty, L’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio); grandi eventi spettacolari di piazza (Il Bread and Puppetts, Sarruga production, La Fura dels Baus, Il Molino Rosencrans, La Toupin); la-
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boratorio di “Giona” con la partecipazione di città italiane ed europee che hanno realizzato iniziative permanenti sul gioco; formazione al teatro di figura internazionale (insieme a l’Institut International de la Marionnette di Cherleville Mezieres, il Damu di Praga, l’Accademia di Teatro e cinema di Bucarest) e una Mostra internazionale dell’illustrazione del libro per l’infanzia, con un gruppo di illustratori di Bratislava (Slovacchia). Il Festival internazionale delle statue viventi Artisti di piazza di tutta Europa, noti come “statue viventi”, avranno il compito di narrare come un gioco l’identità umbra. Sarà come fare uscire dalle chiese e dai musei, dai libri o dalle fontane medievali i sogni del Pinturicchio o di Burri, quelli di Francesco e Chiara, di Penna, Pontano, Sassoferrato o Perugino. Il sogno della cura e custodia del creato Assisi e i luoghi di Francesco sono anche il sogno della custodia e della salvaguardia dell’ambiente, della natura, delle risorse della terra. In stretta collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano), il progetto del Sacro Convento e della Basilica Superiore di San Francesco d’Assisi è salvaguardare e valorizzare l’ambiente circostante denominato “Selva del Sacro Convento” e “Bosco di San Francesco”, da due anni aperti al grande pubblico. La difesa del patrimonio passa attraverso la proposta di “passeggiate culturali” (con letture di poesia contemporanea e di musica in application individuali) e la promozione di incontri fra studiosi, ricercatori e videomakers per individuare e proporre nuovi stili di vita e scelte ecosostenibili. Al progetto diffuso sul territorio si lega il tema “Acque termali/ acque salvifiche. La “cultura della salute” nasce dall’intento di far conoscere non solo la salubrità delle acque umbre (con residenze e incontri) ma la ricchezza del loro senso storico (il Tevere). Si immagina anche la costituzione del “Bosco magico” a cura di Fuseum – Centro d’Arte e parco museale di Brajo Fuso con piani di didattica dell’arte, racconto del parco/museo e laboratori d’arte, di teatro. Le case-mondo a Perugia Si tratta di favorire la presenza e la produzione delle culture internazionali presenti a Perugia e nell’Umbria, anche in relazione alle vaste comunità radicate sul territorio. Queste “case della cultura” saranno luoghi di incontro, di promozione e di produzione linguistico-culturale identitaria: dall’arte alla musica, dalla letteratura alla fotografia e al cinema, dalla danza al teatro. Le culture ospitate e da valorizzare sono: Romania, Moldavia, Albania, India, Ecuador, Filippine, Marocco.
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WORLD’S LANDSCAPE La città dell’accoglienza –––––––––––––– Atelier delle arti viventi Progetto di arti performative, musica, letteratura, crossmedialità, multimedialità e comunicazione. Il disegno di residenza, produzione e risignificazione artistica del territorio si definisce in tre percorsi di viaggio: a) un progetto di residenza visiva, legata alla mistica dei territori umbri e alla loro forza immaginifica, in due luoghi fortemente connotati da un segno contemporaneo e laico come le fucine dell’acciaieria ternana e l’aeroporto S. Francesco d’Assisi. Affidato alla cura di Romeo Castellucci, regista teatrale, il lavoro prenderà avvio dallo studio delle immagini sacre che abitano i luoghi profani e dal coinvolgimento di masse di cittadini in coreografie collettive; b) due dei maggiori coreografi belgi, Anne Teresa De Keersmaeker e Alain Platel, coinvolgeranno i danzatori del progetto europeo Dance Moves Cities alla riscoperta degli spazi vuoti, dei luoghi abbandonati della città di Perugia; c) gli inglesi Tim Etchells e Graheme Miller, uno regista e scrittore e l’altro artista visivo, affronteranno il percorso dell’E45 che si sviluppa in lunghezza attraversando tutta la regione. Festival delle arti Perugia 2019 Il Teatro Stabile dell’Umbria celebrerà Perugia Capitale Europea della Cultura 2019 con un festival dedicato alla cultura contemporanea del teatro, della danza e delle arti della visione. Registi e attori, coreografi e danzatori, scenografi, drammaturghi, artisti e visionari provenienti dall’Italia, dall’Europa e dal mondo, saranno concertati in una grande festa per trasformare Perugia e diverse città della regione in un esteso palcoscenico, grazie alla rete TSU di oltre 80 spazi. Il festival non avrà un tema centrale, ma diversi contenuti si svilupperanno nell’arco di tre mesi. Centrale sarà invece la relazione tra territorio, pubblico e artisti ospiti, valorizzando anche un sistema di residenze creative sul territorio. L’Europa sulle sponde del Lago Trasimeno Viaggio culturale e gastronomico Attorno alle sponde del Trasimeno, viene presentata la cultura materiale ed enogastronomica umbra. Gli chef chiamati a “cucinare” sono però giovani chef europei (già invitati in varie residenze del territorio), a cui, insieme al sapere delle tradizioni locali, si dà la possibilità di preparare e variare i piatti italiani.
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L’idea non è mescolare le tradizioni, ma far rivivere la cultura umbra attraverso il talento e il gusto che viene da lontano. La multiculturalità sarà nel metodo e nel percorso operativo di condivisione della “cucina”, piuttosto che nella generica giustapposizione di piatti diversi. Anche la musica diventa un pieno godimento ambientale. Music for Sunset del Trasimeno è una manifestazione che attraverso la musica vuole celebrare tutte le forme di vita naturali del Trasimeno, dagli uccelli migratori nella riserva naturale al movimento dell’acqua del lago. In questa manifestazione gli elementi della natura diventano parte attiva delle performance musicali, letterarie, delle animazioni acquatiche e delle installazioni di illuminotecnica. Landed Progetto di musica e crossmedialità Unico concorso del processo di candidatura Perugia 2019 per giovani musicisti e artisti europei. Ispirato alla tradizione della musica ambientale, si tratta di un bando di concorso sul tema Il Paesaggio umbro: forma della mente e qualità della vita, rivolto a giovani musicisti e compositori europei volto alla selezione di uno o più progetti di sonorizzazione dell’aeroporto internazionale dell’Umbria “S. Francesco”. Landed peace Festival del Teatro della Pace, ideato e organizzato insieme, unendo le esperienze teatrali di Sarajevo, di Novi Sad e di Perugia (con il Teatro Stabile dell’Umbria). Canone contemporaneo Le opere di teatro, danza, musica, quelle della letteratura e del cinema verranno proposte dal Festival dei Due Mondi di Spoleto messe in scena in un percorso comune, come per disegnare il caleidoscopio del Secondo Millennio internazionale. Il tentativo è riflettere sul senso della cultura contemporanea: è offrire, in una grande spettacolarità, il nuovo canone della migliore produzione culturale dei primi anni del millennio, dal 2000 al 2019. Perugia minimal Progetto di musica inedita scritta da giovani compositori italiani, di levatura internazionale, con la cura artistica di Michael Nyman. L’idea è scrivere musica contemporanea a partire dai luoghi noti e meno noti, nella prospettiva di redigere una partitura/labirinto della città di Perugia. Il racconto “musicale” diventerà una mappatura cittadina con mezzi multimediali (videomakers e artisti).
Orpheus 2019 – Da Monteverdi a Berio e oltre Accoglienza e residenza di formazione per giovani cantanti lirici europei. I cantanti selezionati da una giuria internazionale saranno ammessi ad un corso biennale di “interpretazione di musica antica” da tenersi a Perugia. La memoria del futuro: allestimento Orfeo 2 al quadrato Al termine del corso verrà messo in scena, con i cantanti migliori, lo spettacolo Orfeo 2 al quadrato che riprende il progetto Orfeo 2, coordinato nel 1984 da Luciano Berio e tratto dall’opera di Monteverdi, con trascrizioni di Maurizio Dini Ciacci, Ludovico Einaudi, Luca Francesconi, Betty Olivero, Marco Stroppa. Non è un recupero, ma l’innovazione di un’idea sperimentale. Luca Francesconi e Pippo Delbono avranno il compito di mettere in scena un evento inedito sulla radice del passato. Orpheus 2019: “Song against dryness”. Il progetto va inteso come l’apice della ricerca europea del nuovo teatro musicale contemporaneo. Si tratta di aprire una stabile bottega musicale poetico contemporanea in una collaborazione inedita di giovani musicisti con i giovani scrittori e poeti europei. Popolo in piazza – Le memorie future dell’Umbria e dell’Europa Progetto di Arte visiva e figurativa, arti performative, musica, crossmedialità, patrimonio materiale e immateriale. Il programma si definisce come “museo diffuso” live e en plein air, che implica 263 luoghi culturali umbri pienamente agibili (teatrini, chiostri, terrazze, oratori, musei, oltre alle piazze e alle vie delle feste locali) e il recupero di un patrimonio di memoria storica eccezionale, quale le “feste popolari” e le “confraternite umbre”. Il progetto mira ad arricchire l’enorme patrimonio di tradizioni, presentandolo come un sistema di identità locali in contatto con i linguaggi di diverse culture europee. Si possono realizzare delle “feste” comuni: Perugia con Sofia, Gubbio con Glasgow, Assisi con San Sebastián, Foligno con Tallin. Il patrimonio umbro offre un itinerario di altissimo livello storico e sociale: Il Palio dei Colombi di Amelia, Il Calendimaggio di Assisi, Il Palio di San Michele di Bastia Umbra, Il Mercato delle Gaite di Bevagna, Il Palio dei Terzieri di Città della Pieve, Il Palio dell’Oca di Città di Castello, la Giostra della Quintana di Foligno, I Giochi delle Porte di Gualdo Tadino, la Fuga del Bove di Montefalco, la Corsa dell’Anello di Narni, il Palio dei Quartieri di Nocera Umbra, il Corteo Storico Miracolo di Bolsena di Orvieto, il Palio delle Barche di Passignano sul Trasimeno, la Giostra dell’Arme di San Gemini, il Cantamaggio di Terni, il Palio dei Terzieri di Trevi, il Rinascimento ad Acquasparta.
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Saint Francois d’Assise Progetto di musica nel paesaggio. Perugia e Assisi. Il progetto (che recupera il sogno di Francesco Siciliani, protagonista massimo della Sagra Musicale Umbra) è mettere in scena un capolavoro del Novecento musicale, scegliendo una modalità en plein air (quattro pannelli, il viaggio da Perugia ad Assisi, lo sguardo verso il Santo) e che miri al racconto del “paesaggio umbro”. L’orchestra, composta dal fiore dei musicisti umbri, verrà arricchita da solisti provenienti dalle migliori realtà musicali internazionali (le maggiori orchestre giovanili europee, prime fra tutte la European Union Youth Orchestra, la Gustav Mahler Jugendorchester, e la Junge Deutsche Philharmonie) con le quali la Sagra Musicale Umbra vuole condividere la forza e l’originalità di questa irripetibile messa in scena. Il rinascimento contemporaneo – Il sogno di Alberto Progetto di arti performative e musica, educazione e formazione. A cura del Festival delle Nazioni e della Fondazione Burri di Città di Castello. Orientamento e visionarietà in una piazza sognata dall’arte: a) Il sogno di Alberto sonorizzazione e mappatura performativa del disegno in piazza di Città di Castello ideata da Alberto Burri. La collaborazione prevede vari soggetti internazionali da anni impegnati con il Festival delle Nazioni e un forte rapporto con le realtà umbre (il Conservatorio di Perugia, i gruppi di musica elettronica di Foligno, l’ensemble Tetratkis). Il progetto include un laboratorio/spettacolo performativo a Perugia (coordinato da N.U.Da – Network Umbria Danza e dal Teatro Stabile dell’Umbria) sul tema “corpo, sogno, abitazione della città”; b) Ofanim L’idea centrale è richiamare la musica di Luciano Berio realizzando il suo desiderio di eseguire un brano adatto agli spazi degli Essiccatoi. Il percorso investirà Piazza Garibaldi, dove sorgeva l’antica Porta Sant’Egidio, evocando il progetto di Alberto Burri desideroso di valorizzarne l’aspetto rinascimentale collegandolo alla contemporaneità. Le note del Rinascimento si trasformeranno gradatamente in un tessuto sonoro che sfocia nella contemporaneità: l’opera inedita di Heiner Goebbles e di Salvatore Sciarrino, lungo una proiezione in tridimensione a cura dei Tifernauti.
Il luogo esatto Progetto di collaborazione europea attraverso un’attività di cooperazione tra registi e performer di sei paesi europei, con l’intento di creare sei eventi spettacolari da presentare a Perugia. Il luogo esatto include la residenza artistica e intreccia lo scambio. Fasi: a) si stabiliscono i luoghi esatti europei con cui collaborare: Sofia, Edimburgo, Assisi, San Sebastián, Breslavia, Bratislava. Registi delle varie nazionalità, ospitati in residenza e utilizzando la troupe tecnico-artistica locale, metteranno in scena uno spettacolo sul luogo esatto della città ospitante; b) tutti e sei gli eventi finali verranno ospitati nella città di Perugia, in sei luoghi scelti come luoghi creativi. I luoghi mostreranno le differenze interpretative e le specificità multiculturali, artistiche e poetiche. Perugia diventerà il palcoscenico esatto delle città europee messe in scena: la capitale del teatro europeo. Festival Internazionale del Giornalismo Il Festival parlerà di giornalismo, informazione, libertà di stampa e cultura secondo il modello 2.0. Sarà una manifestazione aperta alle “incursioni” degli utenti, una manifestazione unica dove i protagonisti dell’informazione si incontrano con i cittadini e gli aspiranti giornalisti in un flusso continuo di idee, scambi, confronti. Ogni anno 200 volontari e circa 500 relatori da tutto il mondo. I media giocano un ruolo fondamentale nelle nostre vite quotidiane, ma spesso vivono di autoreferenzialità. Il festival rompe in qualche modo questo muro grazie al suo format (ingresso libero a tutti i 200 eventi, con molti eventi trasmessi in diretta streaming) e rende vivo e vitale l’incontro tra chi fa informazione e chi ne usufruisce. Suoni di minoranza Festival sulle culture musicali delle minoranze linguistiche europee. Non un festival di genere etnico ma di “incontro fra esperienze diverse, dedicato agli oltre 40 milioni di persone che, nella Comunità Europea, parlano lingue diverse. Straordinario fenomeno di identità per addizione, le musiche di tradizione delle minoranze linguistiche europee testimoniano una continua circolazione di motivi e suggestioni. Già l’ideazione nasce su un piano di stretta e piena collaborazione con città e capitali leader del tema della minoranza come San Sebastián, Pafos, Plovdiv.
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Appendice 2 Piano Finanziario ————————————————————————— Il budget complessivo dell’operazione attivata in rapporto all’iniziativa ECoC deve essere analizzato in maniera separata per quanto riguarda le spese operative e le spese per investimenti: non solo in ottemperanza all’impostazione del formulario di candidatura, ma anche perché, mentre il budget operativo fa capo alla Fondazione Perugiassisi 2019 nella sua piena autonomia gestionale, gli investimenti fanno capo agli enti territoriali competenti: il Comune di Perugia e la Regione Umbria, in primis, nonché il Governo Nazionale, una volta che il titolo sarà assegnato. Spese operative Il budget della Fondazione comprende tre voci principali: - le spese per attività della manifestazione; - le spese per comunicazione e marketing; - le spese generali. I costi delle attività si riferiscono alle spese per eventi culturali e sociali strettamente collegati al titolo ECoC, per quanto concerne le quote produttive e coproduttive a carico di Perugia 2019, e i costi per le iniziative gestite direttamente. In linea generale la produzione di eventi è demandata agli organismi e ai soggetti culturali operanti sul territorio in regime di cofinanziamento, compartecipazione e coproduzione a seconda dei casi, lasciando agli stessi i ricavi da box office. I costi di tutte le altre attività culturali ordinarie, che pure aumenteranno l’offerta nel periodo 2014-2020 e potranno a loro scelta riportare il logo Perugia 2019, non sono contemplati. Le spese di comunicazione comprendono i costi di pubblicità, promozione, web e social media e sono computate per circa il 10% del totale degli altri costi annui. Le spese generali pari all’11% del totale, comprendono i salari e i compensi dello staff riportati nella struttura organizzativa del progetto al costo aziendale, cui si aggiungono le consulenze professionali, l’acquisto di beni e servizi per il funzionamento, gli oneri fiscali e finanziari, gli ammortamenti di beni strumentali. Si potrà valutare qualche lieve incremento del budget operativo qualora il Programma Culturale lo richieda, ma sempre nello spirito di sobrietà economica che Perugia 2019 si è imposta.
Copertura delle spese operative Le entrate di fonte governativa si riferiscono a quanto s’intende chiedere come contributo dello Stato per la Capitale Europea della Cultura. Le entrate provenienti dalle amministrazioni pubbliche territoriali (Comuni, Provincia e Regione) sono relative a contributi e sovvenzioni per le attività strettamente riferite a Perugia 2019. Le entrate provenienti da privati si riferiscono a introiti derivanti da sponsor cash, sponsor tecnici e controprestazioni con scambio merci, nonché erogazioni liberali, in quanto riferiti a Perugia 2019. Le entrate proprie si riferiscono invece ai ricavi legati allo sfruttamento del brand ECoC 2019 (merchandising, spazi pubblicitari, ecc.) e non contemplano proventi da biglietteria, che sono lasciati alle organizzazioni culturali. Spese in conto capitale Le spese in conto capitale si riferiscono a tutti gli investimenti di natura infrastrutturale che si collegano al Piano Strategico Culturale, a partire dal 2008 (anno in cui il Comune di Perugia ha iniziato ad attrezzarsi per partecipare all’iniziativa ECoC) sino al 2018 (anno in cui tutti gli interventi dovranno essere completati). Per gli anni 2019, 2020 e successivi (quantomeno sino al completamento della programmazione nazionale e comunitaria 2014-2020), si è seguita la seguente logica: • in caso di conseguimento del titolo (nel 2014), si farà il massimo sforzo per concentrare tutti gli investimenti del settore cultura nel periodo 2014-2018, lasciando negli anni successivi solo le spese per manutenzione straordinaria, imprevisti, interventi migliorativi e integrativi; • in caso di non conseguimento del titolo, gli stessi investimenti o gran parte di essi verrebbero spalmati su un arco temporale maggiore (2014-2020). Nel periodo intercorrente tra il 2008 e il 2012 (anno di costituzione della Fondazione Perugiassisi 2019) il Comune ha promosso e attivato un programma organico di interventi strutturali, riguardanti il centro storico della città, sfruttando tutte le opportunità offerte dalla programmazione regionale, nazionale e comunitaria (POR 2007-2013).
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Dal 2012, a seguito della decisione formale di partecipare alla competizione ECoC, i progetti già approvati e quelli previsti, vengono fatti confluire negli obiettivi della candidatura e si integrano con quanto previsto dal Piano Strategico Culturale, che è una delle due azioni basilari del progetto Perugia 2019. Gli investimenti pertanto riferiti al Piano Strategico Culturale si riferiscono soprattutto all’Area Progettuale 1 e possono essere articolati nelle seguenti categorie di azioni, in base alla loro natura ed alle finalità: • Rete dei laboratori creativi. Riguardano il recupero funzionale di immobili e unità immobiliari di proprietà pubblica (comunale e statale), per una superficie utile complessiva di circa 5.000 mq; • Sistema dei servizi culturali (teatri, musei, biblioteche, sale polifunzionali, auditorium, ecc.). In buona parte già in corso di recupero e ristrutturazione grazie a diversificate fonti finanziarie (prevalenti quelle legate al POR FESR 2007-2013 e al PAR FSC della programmazione nazionale); • Living Hub. Recupero funzionale della sezione maschile dell’ex carcere perugino, per il quale è stato avviato l’iter di acquisizione dallo Stato. Trattasi di 11.000 mq di superficie utile coperta, oltre a 4.000 mq di spazi aperti. Sono incluse le dotazioni tecnologiche necessarie alla messa in rete di tutto il complesso sistema (rete telematica a banda larga, piattaforma di co-working, ecc.); • Interventi di restauro conservativo di monumenti e manufatti architettonici; • Interventi di riqualificazione urbana (efficienza energetica, illuminazione pubblica, verde e spazi pubblici, dotazioni telematiche, videosorveglianza, sportelli telematici, ecc.) mirati soprattutto alla rigenerazione delle parti più marginali e degradate del centro storico, abitate in prevalenza dalla popolazione residente; • Interventi sulla mobilità urbana. Riguardano la seconda linea del minimetrò, il completamento dei nodi intermodali di accesso al centro storico. Sono esclusi gli interventi programmati per il potenziamento delle infrastrutture regionali di trasporto, con la sola eccezione delle opere di completamento dell’aeroporto. Per quanto riguarda l’Area Progettuale 2 e l’Area progettuale 3 del Piano Strategico Culturale, si sono considerati solo alcuni investimenti finalizzati agli interventi di sistema, quali: la rete delle porte di accoglienza; norme e incentivi per la messa a sistema delle strutture ricettive extralberghiere; applicazioni
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per terminali mobili; progetti di valorizzazione del patrimonio immateriale diffuso; potenziamento dei servizi offerti dal sistema museale regionale e dalla rete teatrale. La stima degli investimenti di natura immobiliare è stata desunta dai progetti già elaborati dal Comune o è stata effettuata, in loro assenza, su base parametrica. Come si può notare nel grafico seguente, la progressione temporale degli investimenti registra un picco nel biennio 2015-2016, onde garantire il completamento dei lavori entro il 2018.
% 100 90
Totale
80
Stimato
70 60
Garantito
50 40 30 20 10 0 2008-12 2013-14 2015-16 2017-18 2019-20
milioni di € 180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 2008-12 2013-14 2015-16 2017-18 2019-20 Totale Stimato Garantito
Complessivamente, le risorse già assegnate e in corso di utilizzo rappresentano il 32,9% del fabbisogno totale e andrebbero a esaurirsi nel 2015 (grafico seguente).
Copertura delle spese in conto capitale Per quanto riguarda le spese della Regione Umbria, l’incidenza degli investimenti destinati al Comune di Perugia nel periodo 2007-2013 (quasi tutti finalizzati alla candidatura ECoC) è stata del 2,3% sul totale dei Fondi Strutturali e pari a quasi 37 Mil/ euro. Poiché il totale delle risorse assegnate all’Umbria per il periodo 2014-2020 non dovrebbe discostarsi di molto dai valori precedenti, si è fatto conto su una percentuale di poco superiore (2,7%), per un importo complessivo di 43,1 Mil/euro. Si tratta di una previsione molto ragionevole, ma con un vincolo di spesa piuttosto cogente: la concentrazione di gran parte degli investimenti nel periodo 20142018; il che comporterà un impegno notevole da parte della Regione (il tasso regionale, ad oggi, è solo del 40% e non dissimile dalla media nazionale). Per quanto riguarda le spese del Comune di Perugia, tenuto conto che l’entità degli investimenti 2008-2012 (quasi tutti per la candidatura ECoC) è stata di circa 10,5 Mil/euro (di cui 5,1 effettivamente spesi), nelle previsioni non ci si è voluti discostare troppo da questi valori, assumendo per il periodo 2013-2018 un importo aggiuntivo (in termini di impegni) di 14,3 Mil/euro. Il concorso dello Stato dovrà essere invece più consistente. In effetti, a fronte di investimenti per circa 3,6 Mil/euro nel periodo 2007-2012, i valori stimati per il periodo 2013-2020 sono di 65,5 Mil/euro. Trattasi non di un “auspicio” - ancorché motivato dall’eventuale conseguimento del titolo - ma di una previsione, riferita alla sola realizzazione della seconda linea del minimetrò, per la quale sono stati già compiuti gli atti preliminari alla sua approvazione definitiva.
Tenendo conto che l’investimento sulle infrastrutture di trasporto è considerata una priorità dal Governo Italiano, visto anche i ritardi accumulati dal Paese in questo settore, si ritiene che il progetto del minimetrò abbia elevate probabilità di essere approvato, indipendentemente dal titolo. Di eventuali finanziamenti europei diretti, a valere su futuri programmi comunitari, non si è praticamente tenuto conto per motivi prudenziali, nonostante i buoni risultati ottenuti negli anni passati (4,6 Mil/ euro), specie su settori in cui la città ha conseguito una reputazione molto elevata (mobilità alternativa, eco-sostenibilità, politiche sociali). Anche per quanto riguarda i finanziamenti privati in conto capitale ci si è mantenuti su valori di poco superiori a quelli già concessi: 14 Mil/euro rispetto ai 13 già impegnati. Essi sono legati in parte ai cofinanziamenti richiesti su investimenti destinati o compartecipati dal settore privato e in parte ai contributi concessi prevalentemente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Scenario senza ottenimento del titolo ECoC Assumendo il criterio precedentemente indicato, le simulazioni effettuate nel caso in cui la Città non conseguisse il titolo ECoC alla fine dell’iter (cioè nel 2014) mostrano – per quanto riguarda gli investimenti – un abbassamento del picco 20152016, ma tale da non compromettere il percorso di rigenerazione del centro storico perugino, già ben avviato.
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milioni di € 90
Stimato
80 70
Garantito
60 50 40 30 20 10 0 Regione
Governo Nazionale
Privati
Città
UE
Si riporta infine nella tabella seguente un quadro analitico degli investimenti per tipologia, periodo, copertura.
PROGETTI
TOTALE
3.617.000 Creative Lab 10.426.000 AREA PROGETTUALE 1 14.043.000 15.263.720 Reti culturali e servizi 3.630.000 AREA PROGETTUALE 1 18.893.720 6.200.000 Living Hub 23.380.000 AREA PROGETTUALE 1 29.580.000 4.217.052 Restauro conservativo 1.395.000 AREA PROGETTUALE 1 5.612.052 Riqualificazione 8.284.455 urbana 3.150.000 AREA 11.434.455 PROGETTUALE 1 Infrastrutture di 29.427.702 Mobilità urbana 86.794.382 AREA PROGETTUALE 1 116.222.084 900.000 AREA PROGETTUALE 2 900.000 7.320.000 AREA 7.320.000 PROGETTUALE 3
GARANTITO
67.009.929
CALENDARIO
2008-12 2.117.000
2013-14 1.500.000
2.117.000 1.874.312
1.500.000 6.609.408 500.000 7.109.408 4.00.000
1.874.312
2.003.052 2.003.052 2.170.780
2.214.000 6.113.675
2.170.780 10.097.276
6.113.675 13.330.426 10.500.000 23.830.426
10.097.276
18.262.420
PIANIFICATO 136.995.382 TOTALE
204.005.311
4.000.000 2.214.000
18.262.420
CITTÁ
2015-16
2017-18
5.926.000 5.926.000 6.780.000 750.000 7.530.000 2.200.000 12.940.000 15.140.000
4.500.000 4.500.000
600.000 600.000 6.000.000 40.294.382 46.294.382 450.000 450.000 3.425.000 3.425.000
GOVERNO NAZIONALE
EU
SPONSOR
2019-20
1.000.000 1.000.000
940.000 940.000 1.870.000 650.000 2.520.000 2.535.091 1.050.000 3.585.091 5.406.284 5.863.000 11.269.284
520.000 520.000
260.000 260.000
3.617.000 3.036.000 6.653.000 10.579.867 2.930.000 13.509.867 3.800.000 12.500.000 16.300.000 193.052 500.000 693.052 3.302.755 2.100.000 5.402.755 15.423.518 15.931.382 31.354.900 300.000 300.000 5.810.000 5.810.000
10.503.248
36.916.192
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REGIONE
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69.113.505
4.717.651
25.344.333
• Foto vincitrici del challenge #bepg (racconta la tua Perugia) lanciato, in collaborazione con Instagram Perugia (5/12/2012 > 15/7/2013), con l’obiettivo di promuovere la candidatura attraverso i canali social network. Le foto che hanno ricevuto più “mi piace” dall’alto al basso: @paosara (Sara Paolini) e di @lafatinarossa (Antonella Manca)
92
• Dall’alto al basso: Francesco Federici durante “Music for Sunset”, Isola Maggiore - Lago Trasimeno; Veduta di Assisi
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