MAGAZINE
Petherapylab ANNO I - NUMERO 0 - MENSILE - LUGLIO 2014
IL MAGAZINE UFFICIALE DI
Ragdoll La razza del mese
Vacanze
COPIA DI CORTESIA
Spiagge per i cani
EDUCARE IL CANE Pet-therapy Medicina a 4 zampe
I CONSIGLI DEL NOSTRO ESPERTO
LU S ON
SCEGLI UN’ESTATE MIGLIORE PER IL TUO AMICO A QUATTROZAMPE. Quest’estate pianifica le tue vacanze in compagnia di Fido e Micio nelle tante strutture pet-friendly in tutta Italia. Scopri hotel, case vacanze, campeggi, spiagge e ristoranti che li accettano scaricando, gratuitamente, la app VacanzeBestiali, disponibile sugli store Apple e Android o tramite il QR code apposito. Troverai anche tanti consigli di viaggio. Informati su enpa.it e vacanzebestiali.org. Perché l’abbandono non è un’alternativa.
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Sommario Anno I - Numero 0 Luglio 2014
20 La razza
Il ragdoll: meravigliosa creatura dal pelo morbido e setoso e dai profondi occhi blu
10 4 Guide
26 L'allevatore Fairydolls Milano: la casa delle bambole
30 Il punto
Consigli utili prima della partenza
Anche per i nostri amici animali è finalmente arrivato il momento delle strameritate vacanze
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Curiosità
Quando il cane prova amore, si affida all'odore
50 Consigli
Come gestire in maniera corretta il millenario rapporto di amicizia tra uomo e cane
Ragdoll, ragdoll, fortissimamente ragdoll...
34 Storie
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La meravigliosa storia del Cheetah Conservation Fund e di Chewbaaka
I gatti hanno anche sette... benefattrici
L'isola dove i maiali sono ... veri tipi da spiaggia
38 Attività
Petherapy Lab: la certezze di un aiuto nell'attimo di una carezza
52 Curiosità
Brasile 2014: lo ricorderemo come un Mondiale... da cani
54 Associazioni 55 Vetrina 56 Adozioni
Aprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica veterinaria pubblica
Rescue Dogs di Soragna
Associazioni L'Associazione Pet Levrieri è in prima fila contro lo sfruttamento di greyhound e galgo
48 Scoperte
32 Gatti 2.0
14 Iniziative 16
Petherapy: regole e figure professionali
Il ragdoll: davvero una bambola di pezza?
6 Vacanze
Iniziative
42 Focus
a cura di Patatino.it
34
Dove adottare i nostri amici "pelosi"
MAGAZINE
Petherapylab
MAGAZINE ON-LINE DI CULTURA ANIMALE ORGANO UFFICIALE DI PETHERAPy LAB ANNO 1 - NUMERO 0 - Mensile - Luglio 2014 EDITORE: Associazione Rapid Dogs Rescue Onlus
Direttore responsabile: MARCO SIVERO Art director, grafica e impaginazione: DANIELE COLZANI Segretaria di redazione: EMANUELA CATTANEO Redazione: PAOLA LUSSO - PAOLA ZAPPAROLI Hanno collaborato a questo numero: ALDINOBy360 - ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE MILLEVITE ZEME LOMELLINA - ASSOCIAZIONE ONLUS RESCUE DOGS SORAGNA - ASSOCIAZIONE PET LEVRIERI ONLUS - CHEETAH CONSERVATION FUND - ENPA ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI - FAIRyDOLLS RAGDOLL CATTERy MILANO - GATTOLANDIA ONLUS MONZA - GLI AMICI DEL RANDAGIO MARIANO COMENSE - IL FANTASTICO MONDO DEI RAGDOLL - MONDO GATTO ONLUS MILANO - PATATINO.IT SQUADRA4ZAMPE MILANO - WWF WORLD WILDLIFE FUND ITALIA www.petherapylab.com Petherapylab
info@petherapylab.com +39 334 2783245
@petherapylab +39 342 3793402
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Vademecum della Redazione di Petherapy Lab
Consigli utili prima della partenza... PIÙ SALUTE, MENO STRESS... PRIMA DI PARTIRE RICORDA DI: 1) verificare con il tuo veterinario di fiducia se il tuo animale deve essere sottoposto a vaccinazioni specifiche; 2) verifica di essere in regola con le leggi veterinarie del paese straniero che ospiterà il suo animale.
SE VIAGGI IN AUTO, FALLI STARE AL SICURO... Verifica le raccomandazioni del nuovo Codice della Strada per il trasporto in sicurezza dei tuoi amici animali (D. Leg. 285 30/04/1992 - art. 169 "Trasporto di persone, animali ed oggetti sui veicoli a motore). 1) TRASPORTINO RIGIDO O IN NyLON Se viaggi con un gatto 2) RETI DIVISORIE RIGIDE E MORBIDE Se i tuoi animali viaggiano nel bagagliaio sono facili da montare e sempre compatibili con tutti i modelli. 3) CINTURE DI SICUREZZA Pettorina e aggancio auto omologati se vuoi che sia più libero sul sedile. Ideali per chi non vuole ingombri.
UN BUON VIAGGIO INIZIA CON UN'AUTO PULITA
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PREPARA IL SUO SET DA VIAGGIO: 1) Telo auto: ideale sia per i sedili che per il bagagliaio, protegge la tua auto, è rituilizzabile e facile da pulire. 2) Traversine: in tessuto non tessuto, assorbono i liquidi ed evitano cattivi odori e faticose pulizie. 3) Salviettine detergenti: ideali per una rapida detersione, lasciano un gradevole profumo. 4) Borsa porta-oggetti: utile per contenere tutto ciò che ti serve, può essere appesa dietro al sedile per averla sempre a portata di mano in caso di bisogno.
FALLO VIAGGIARE COMODO Quando fai una pausa, fatela insieme e permetti al tuo amico cane di fare una corsetta per sgranchirsi le zampe. 1) riempi una ciotola d'acqua (ne esistono anche di quelle "collassabili" che una volta utilizzate si ripigano su sè stesse per occupare meno spazio). 2) dagli qualche croccantino. 3) non lasciare MAI il tuo amico solo in auto: se proprio non puoi farlo abbi la precauzione di parcheggiare l'auto all'ombra. 4) lascia un finestrino abbassato e utilizza la griglia per il finestrino per evitare che il tuo amico esca dall'abitacolo e fugga.
QUALUNQUE SIA LA META FAI CHE IL VIAGGIO SIA CONFORTEVOLE ANCHE PER IL TUO AMICO A 4 ZAMPE METTI IN VALIGIA QUALCOSA ANCHE PER LUI: 1) Ciotola in silicone pieghevole: occupa poco spazio, è ideale per tutte le situazioni, per l'acqua e la pappa. 2) Borraccia: quando l'acqua non c'è; ne esistono anche di modelli simili a bottigliette con abbeveratoio incorporato. 3) Bag portacrocchette: per l'ora dello spuntino. 4) Dispenser porta-sacchetti: necessari per raccogliere i suoi bisognini e non sporcare. 5) Il suo "giochino" preferito...
NON PERDERE MAI LE SUE TRACCE 1) una medaglietta con il suo nome e il tuo numero di telefono. 2) microchip sottocutaneo per l'immediata identificazione in caso di smarrimento/ ritrovamento.
BUONE VACANZE!!!
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Vacanze della Redazione di Petherapy Lab
Anche per i nostri amici anima è finalmente arrivato il momen delle strameritate vacanze
L
a prima struttura completamente dedicata ai nostri amici a quattro zampe fu la “Bau Beach” di Maccarese, in provincia di Roma, inaugurata nel 1998. Da allora sempre più aree sono state convertite e adattate a misura di cane, che in queste strutture avrà la possibilità di stare sotto l’ombrellone con i suoi padroni, a volte di fare il bagno in mare (molte Regioni lo proibiscono), di sgranchirsi le zampe grazie a percorsi di agility, di poter utilizare docce e piccole piscine per rinfrescarsi, di avere a disposizione una ciotola con l’acqua fresca per dissetarsi e anche qualche croccantino per uno snack. Comunque sia, l’Italia non si distingue certo per essere, in questo campo, un Paese e amico degli animali. Su circa 12 mila Bagni presenti sui 4000 km di costa balneabile (uno in media ogni 350 metri) soltanto circa 120 sono pet frendly. In pratica un modesissimo 1 per cento. Agli stabilimenti balneari si aggiunge qualche spiaggia libera (soprattutto al Sud e al Centro), in genere arenili in posizioni periferiche e raramente con docce o servizi di alcun genere. Le Regioni più all’avanguarda in questo campo sono al Nord, con Emilia Romagna, Veneto e Liguria in testa per maggior numero di stabilimenti attrezzati; fanalino di coda il Sud e le Isole. La provincia più “virtuosa” è Rimini con una ventina di bagni seguita a pari merito da Ravenna e Ferrara.
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ali nto ENTO IL DIVERTIM TO È ASSICURA
ECCO LE REGOLE DELLA “BAU-BEACH” Sono pochi ma essenziali i requisiti minimi richiesti per accederea questa tipologia di spiaggia: • sono benvenuti i cani non aggressivi e generalmente non tenuti al guinzaglio; • non sono accettate le femmine in periodo estrale; • è richiesto il libretto sanitario del cane per il controllo delle vaccinazioni; • non possono entrare i cuccioli minori di tre mesi; • l’animale deve essere in regola con la iscrizione all’anagrafe canina (tatuaggio o microchip),ma se così alcune strutture metteono a disposizione il Veterinario di riferimento locale per provvedere a tale mancanza. L’elenco delle spiagge (e delle strutture) dedicate ai nostri amici pelosi è consultabile a questi indirizzi web www.amici.it oppure www.vacanzebestiali. org gestito direttamente dall’ENPA (Ente nazionale Protezione Animali).
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Iniziative della Redazione di Petherapy Lab
I gatti hanno anche sette... benefattrici UN GRUPPO DI ESCORT MILANESI AIUTERÀ I GATTI RANDAGI DI BRINDISI CON UN "CONTRIBUTO" DI TREMILA EURO AL MESE
D
opo le proverbiali sette vite, ora i gatti hanno anche sette... benefattrici. Nel capoluogo lombardo, infatti, un gruppo di escort si è rivolta all’AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente) per sostenere la causa dei “Micetti di Brindisi”. Le professioniste del sesso con la passione per gli animali devolveranno ogni mese il 5% dei loro profitti, per una cifra che si aggira intorno ai tremila euro. “Le signore, quando lo riterranno opportuno e in forma assolutamente anonima, verseranno i loro contributi volontari su un conto. Serviranno ogni mese a sostenere un progetto diretto per la tutela degli animali di AIDAA e di altre associazioni”, spiegano all’ Associazione. Oltre al cibo per i gatti senza padrone, i soldi saranno usati per “sterilizzare cani e aiutare tutti gli animali che hanno bisogno”.
... E I MICI O RINGRAZIAN
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ARANTITI SARANNO G INAZIONI C C A V E I T S PA
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Curiosità della Redazione di Petherapy Lab
ASPETTANO
I TURISTI, NUOTANO INTORNO ALLE BARCHE, FANNO IL BAGNO NELLE ACQUE TRASPARENTI: C’È UN PARADISO ANCHE PER I PORCELLINI
L'isola dove i maiali
A
ltro che la famosa Baia dei Porci, questa è proprio l’isola dei Maiali: si chiama Big Major Cay, è nel distretto di Exuma, piccolo paradiso terrestre dell’arcipelago delle Bahamas, un’isola famosa nel mondo non soltanto per la natura incontaminata e le sue acque cristalline. Le sue spiagge sono rinomate per ospitare... un nutrito gruppo di maiali. E non stiamo parlando di uomini “malandrini”, ma di veri e propri suini, che liberi e felici prendono il sole, dormono all’ombra delle palme e nuotano in mare. Battezzata Pig Beach (viene da sé il motivo) l’isola attira ogni anno migliaia di visitatori, incuriositi dalla bizzarra presenza dei porcellini, che quando non riposano, sono soliti accogliere a nuoto le barche di turisti. Perchè accontentarsi di fare il bagno con i delfini se puoi scegliere i maiali? Si può fare anche una nuotata in loro compagnia, saranno felici di sguazzare in acqua con voi, ma attenzione! Come ogni maialino che si rispetti, si aspettano da voi un’adeguata ricompensa. Non si è ancora ben capito come questi suini siano approdati sull’isola: si pensa siano stati lasciati da marinai come scorta alimentare di emergenza, ma che poi non siano più tornati a reclamare il cibo. E loro... sono cresciuti e si sono moltiplicati su queste spiagge a dir poco meravigliose!
SCATTO L'INCREDILE H" DI "PIG BEAC
NANTI STRANI BAG
AMICI I DEGLI UOMIN
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i sono... veri tipi da spiaggia
CUCCIOLI A MOLLO...
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ON
LU S
Gli animali ringraziano per la concessione di questa pagina.
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Iniziative della Redazione di Petherapy Lab
Aprirà a Milano entro il 2014, la prima clinica ve LA "CASA
DEGLI ANIMALI” SARÀ UNA STRUTTURA PER CURARE GRATUITAMENTE CANI, GATTI & CO. ANIMALI E ANCHE CHI SI TROVA IN DIFFICOLTÀ ECONOMICHE POTRÀ USUFRUIRE DI UN SERVIZIO VETERINARIO DI QUALITÀ
U
na clinica veterinaria pubblica, con spazi dedicati alla cura e alla degenza di animali domestici. La prima di Milano. La sede di quella che sarà una vera e propria ‘Casa degli animali’ è già stata individuata: 200 metri quadri in via Senigallia 60, quartiere di Bruzzano. L’amministrazione comunale ha dato il via formale all’iter che doterà la città di questa struttura, la prima in assoluto nel suo genere, entro il 2014. Sono state approvate le linee guida del bando pubblico che sarà costruito e pubblicato nelle prossime settimane. La struttura, si legge in una nota di Palazzo Marino, sarà concessa gratuitamente ad associazioni senza scopo di lucro; sarà selezionato un progetto che garantisca la fruizione pubblica del luogo prescelto e la vocazione sociale del progetto. Gli spazi individuati verranno concessi a titolo gratuito per un
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periodo massimo di tre anni, con possibilità di un rinnovo della concessione per altri tre anni dopo la presentazione di un nuovo piano di attività. Lo spazio dovrà essere aperto gratuitamente ai cittadini milanesi che non sono in grado di far fronte alle spese per curare i propri animali. Nascerà un’area polifunzionale dove coloro che si trovano in difficoltà economiche, attestate dagli indicatori Isee, potranno usufruire di un servizio veterinario di qualità e fornito di attrezzature adeguate. Ma non solo. La ‘Casa degli animali’ dovrà offrire spazi anche a quelle associazioni dedite alla protezione animali che necessitano di un sostegno. Le spese di conduzione e manutenzione ordinaria dello spazio saranno a carico del vincitore del bando e le attività oggetto della proposta progettuale dovranno iniziare entro due mesi dall’assegnazione degli spazi. Altra buona notizia per gli amanti degli animali: ha superato la soglia delle 50.000 adesioni la petizione promossa dall’AMVI Associazione Medici Veterinari Italiani che rivolgeva ai politici una serie di richieste, tra le quali: - riduzione al 10% (attualmente al 21, tra le più alte d’Euro-
eterinaria pubblica
pa) dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sui mangimi; - esenzione dall’IVA delle prestazioni di prevenzione vetetrinaria quali inserimento di microchip e sterilizzazione - innalzamento a 1000 euro del massimale che riguarda la detrazione delle spese veterinarie sostenute.
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Associazioni di Stefania Traini Presidente Pet Levrieri
L'associazione Pet Levrieri è in prima fila co
I
n Spagna, nel Regno Unito e in Irlanda i levrieri, cioè galgo, greyhound e lurcher, sono costretti a un’esistenza fatta di maltrattamenti e crudeltà e decine di migliaia di loro sono massacrati. Si stima che ogni anno anno vengano eliminati circa ventimila greyhound e cinquantamila galgo: perchè troppo lenti, perchè ormai inutili e dunque costosi da mantenere, perchè inadatti, perchè malati o feriti. Questi cani vivono un’esistenza orribile e triste: stipati in buche e baracche in Spagna, chiusi quasi tutto il giorno in un box nei paesi anglosassoni. Quando non servono più vengono uccisi e spesso in maniera crudele: impiccati, bastonati, colpiti da un proiettile nella testa. La pratica della caccia a vista e l’industria delle corse sono attività cruente e indegne di paesi civili, a nostra giudizio paragonabili ai combattimenti dei cani: gli animali vengono sfruttati e sacrificati per profitto e divertimento. Dunque, noi di Pet levrieri riteniamo che siano da abolire integralmente, non solo per ragioni etiche e di civiltà, ma anche pratiche: solo così sarà possibile porre fine alla condizione di sofferenza che producono. La nostra associazione, Pet Levrieri Onlus, partecipa attivamente alle campagne internazionali contro l’industria e contro la caccia, in collaborazione con altre associazioni e gruppi antiracing europei. Noi crediamo che occorra contribuire
Nazareno
a creare e partecipare ad un vasto movimento di mobilitazione civile internazionale che possa cambiare i modi di pensare ai levrieri, possa far maturare una coscienza di condanna civile a livello europeo e nei paesi dove le corse e la caccia con i levrieri sono legali, ottenere leggi di tutela dei levrieri che portino a chiudere i cinodromi, a dichiarare illegale la caccia e a far punire i reati commessi. Soltanto così si potrà porre fine al massacro che si perpetra ogni anno
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sotto i nostri occhi e di cui sono vittime i greyhound, i galgo e i lurcher in Europa e nel resto del mondo. L’adozione non è la soluzione, per quanto sia un atto importante che permette di salvare alcuni di loro. Noi siamo riconoscenti ad ogni famiglia adottiva, perché aprendo il suo cuore ai galgo e grey tramite l’adozione, li strappa alla morte, fa conoscere loro una vita di amore e di rispetto, contribuisce a farli apprezzare alla gente come
ontro lo sfruttamento di greyhound e galgo Jacob
di ciascun cane, nonchè tante foto. La procedura di adozione inizia con la compilazione di un modulo di richiesta dati disponibile sul nostro sito http://www.petlevrieri. it/modulo-di-adozione/; quindi prosegue con un colloquio telefonico e, se ci sono le condizioni, con la visita
preaffido. L’obiettivo è verificare l’idoneità dei richiedenti, in secondo luogo di scegliere il cane giusto per ogni famiglia e la famiglia giusta per ogni cane. I levrieri sono grandi pet, grandi animali d’affezione e, contrariamente a quanto si pensa, non hanno Copito
meravigliosi animali di affezioni. La nostra associazione si occupa di dare in adozione i greyhound, i lurcher e i galgo, in collaborazione con rifugi indipendenti come quello di Limerick Animal Welfare in Irlanda o Scooby Medina in Spagna. Potete conoscere tutti i grey, lurcher e galgo che sono in adozione visitando il nostro sito nella sezione ADOZIONI (http://www.petlevrieri.it/category/ adozione-grey-lurcher/). Lì trovate tutte le info sul carattere e la storia
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bisogno di molto spazio ma, come tutti i cani, di attenzioni, di una vita sana e di un rapporto profondo con gli esseri umani. Un rapporto che comprenda passeggiate, tempo trascorso insieme ma anche attività che ne allenino l’intelligenza, come per esempio la mobility dog, che noi promuoviamo. Sono cani docili, dolci e molto “intelligenti”, impiegati anche nella pet-therapy e in progetti con bambini autistici e dislessici. Sono inoltre molto bravi con i bambini e spesso possono convivere con i gatti, purché l’inserimento venga effettuato in maniera corretta. Alcuni di questi cani hanno alle spalle esperienze molto difficili. Anche per questo noi abbiamo una rete di persone che si occupa di loro prima di darli in adozione e che comprende
esperti del mondo cinofilo: in questo modo è possibile prepararli in modo che possano essere pronti a vivere al meglio la loro nuova vita. Adottare uno di questi cani è non solo un atto di amore, ma anche un modo per scoprire grandi pet. Noi diamo in adozione i levrieri, ma non ci limitiamo a questo, poichè riteniamo indispensabile promuoverne il benessere anche quando sono nelle nuove case, organizzando attività che permettano di migliorare il rapporto con gli adottanti, favorendone una piena integrazione nelle famiglie e nel mondo nuovo in cui vengono a vivere. Pensiamo che chi adotta deve essere seguito anche dopo l’adozione, accompagnandolo nel percorso di inserimento del cane e favorendo Dillon
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Queen
una positiva convivenza che tuteli e promuova il benessere non solo del nuovo arrivato ma anche degli altri animali di casa e degli umani. Ci avvaliamo nella valutazione preaffido e nell’affiancamento post affido di persone esperte, preparate e qualificate. Siamo infatti contrari al fai da te che spesso è presente tra chi salva i cani. Pensiamo che noi soci per primi dobbiamo formarci a livello di cultura cinofila e inoltre ci avvaliamo della consulenza costante di veterinari comportamentalisti, istruttori ed educatori cinofili che possano aiutare noi e i nostri adottanti nell’adozione e nella costruzioni di una relazione positiva e sana con i propri cani. Abbiamo avviato anche un progetto fostering, che ha ottenuto il sostegno della Lush (http://www.petlevrieri. it/2014/05/24/lush-sostiene-petlevrieri-e-il-progetto-fostering/) Il sistema dei foster consiste nel pre-inserimento del levriero in
una famiglia temporanea, che lo prepara all’adozione: soci e volontari, opportunamente formati, ospitano i cani, che provengono da rifugi, nelle loro case, in modo da conoscerne meglio il carattere, educarli alla convivenza con i gatti in contesto domestico, offrire loro esperienze positive di socializzazione con gli altri cani, di conoscenza del mondo, di sviluppo dell’autostima e di abilità, in attesa di incontrare la famiglia giusta per loro In alcuni casi, il foster è un prerequisito essenziale per un lavoro di recupero nel caso di cani molto inibiti e spaventati. Per chi fosse interessato ad aderirvi può scrivere a info@petlevrieri.it. La nostra associazione si finanzia attraverso le quote associative e le donazioni. Chi vuole saperne di più, diventare socio, adottare o sottoscrivere, può visitare www.petlevrieri.it o la pagina FB https://www.facebook.com/petlevrieri
Associazione Pet Levrieri ONLUS Jacob, grey adottato. Ha fatto tutta la carriera agonistica di racer. Quando è stato recuperato, era in uno stato terribile: scheletrico, sporco, con il pelo bruttissimo, i denti tutti rovinati. E' cieco all'occhio sinistro, a causa di un trauma cranico provocata probabilmente da una caduta in gara. Qui è con una nostra socia, pochi giorni dopo il suo arrivo in Italia
Vuoi adottare uno dei nostri levrieri? Vieni a conoscerli su nostro sito GREYHOUND GALGO
http://www.petlevrieri.it/category/adozione-grey-lurcher/ http://www.petlevrieri.it/category/adozione-galgo/
Compila il modulo di adozione MODULO ADOZIONE
http://www.petlevrieri.it/modulo-di-adozione/
Sarai contattato da un nostro socio e se tutto andrà bene donerai una vita di amore e di rispetto ad un levriero adozioni@petlevrieri.it info: +39 338 9541011 / 345 4543054
www.petlevrieri.it
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La razza Testi tratti dal sito www.ragdollmilano.it
Il ragdoll: meravigliosa creatura dal pelo m
L
'origine di questa dolcissima razza ancora oggi è avvolta nel mistero. Ad allevare i primi Ragdoll fu la signora Ann Baker fondatrice della razza. Secondo le sue testimonianze i primi cuccioli nacquero a River Side in California nel 1963, da Josephine (foto a lato) una gatta bianca, tipo angora che apparteneva alla sig.ra Pennels, una vicina di casa di Ann Baker. Questa gatta era piuttosto schiva e i suoi cuccioli le assomigliavano ma un giorno venne investita da un auto riportando un trauma cranico, fu curata e guarì. I cuccioli nati dopo quell'incidente erano miti, socievoli e rilassati. Da una successiva cucciolata la sig. ra Baker scelse tre cuccioli, Buckweat una gattina nera, Fugianna una bicolore e Raggedy Ann Daddy War bucks, il primo mitted per iniziare ad allevare con l'affisso di Raggedy Ann. Nel 1975 Ann Baker brevettò i suoi gatti con il nome di Ragdoll e fondò l'IRCA (International Ragdoll Cat Association). Nulla di certo sappiamo su chi siano i papà dei Ragdoll, ma si suppone che si tratti di un Persiano, un Burmese e un Sacro di Birmania. In Italia i primi esemplari arrivarono all'inizio degli anni '90. Oggi i Ragdoll sono sempre più ap-
prezzati grazie alla loro bellezza ma soprattutto grazie al loro carattere stupendo. IL CARATTERE Il Ragdoll è un gatto affettuoso, estremamente dolce e mansueto. Ama il suo padrone con tutto il suo cuore e lo segue ovunque, adattandosi anche a fare lunghi viaggi pur di stargli accanto, lo aspetta davanti alla porta e non se ne separa mai. Curioso e intelligente studia ogni mossa del suo compagno in modo discreto e attento senza mai risultare invadente. Incline alle fusa, ama molto le coccole e il contatto fisico, la L'allevatrice Ann Baker
sua particolarità consiste nella capacità di rilassarsi totalmente quando viene preso in braccio fino a diventare molle come una “bambola di pezza”, traduzione del nome Ragdoll. Ama passare ore in braccio al suo padrone soprattutto a pancia all'aria, in alcune occasioni ha delle pose veramente buffe, è un adorabile coccolone perfetto per la vita di appartamento, se si decide di lasciarlo aggirare all'esterno è opportuno tenerlo costantemente d'occhio Essendo un gatto molto pacifico, paziente e gentile è particolarmente adatto a vivere insieme ad altri animali domestici, con i quali instaura in breve tempo rapporti di amicizia, o in famiglie con bambini piccoli ed è l'ideale per tutte quelle persone che desiderano avere una tenera presenza nella loro vita. Proprio per tutte le qualità che vi abbiamo fino ad ora descritto viene spesso utilizzato anche nella Pet teraphy ed è consigliato per le persone anziane. GLI STANDARD DELLA RAZZA Il Ragdoll è un gatto di taglia grande, alcuni maschi arrivano a pesare 8/9 chili, con una ossatura lunga e imponente. Il suo è uno sviluppo lento che dura anche fino ai 3-4 anni di età Il pelo è semilungo soffice e setoso,
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morbido e setoso e dai profondi occhi blu con un collare importante, la coda lunga e folta, piuttosto spessa alla base e proporzionata al corpo. Le zampe sono lunghe e muscolose e quelle posteriori sono più alte delle anteriori, i piedi sono rotondi e presentano ciuffi di pelo tra le dita. La testa è triangolare e larga con una zona piatta tra le orecchie. Il muso è arrotondato e di lunghezza media, il naso è senza stop, il mento ben sviluppato. Le orecchie sono a punta arrotondata, leggermente inclinate in avanti e mediamente pelose. Gli occhi grandi, ovali del blu più intenso possibile rapportato al colore del mantello. LE VARIETÁ Le varietà riconosciute nel Ragdoll si differenziano per la colorazione delle punte e sono sostanzialmente tre: 1) COLOURPOINT I soggetti di questa varietà presentano le colorazioni tipiche del siamese, ovvero le punte (orecchie, muso, zam-
pe e coda) presentano una pigmentazione più scura rispetto alle altre parti del corpo che resta di un colore più chiaro in armonia con le punte. In questa varietà è assente il bianco. 2) MITTED o GUANTATO I soggetti di questa varietà sono anche loro colourpoint ma in più hanno le zampe guantate di bianco che in quelle anteriori devono essere uguali e in quelle posteriori devono arrivare al garretto. Il bianco si manifesta anche sul mento e da questo parte una striscia bianca che attraversa la pancia fino alla base della coda. Possiamo infine trovare una fiamma bianca tra gli occhi o sul naso. 3) BICOLORE I bicolori hanno tutta la parte inferiore del corpo bianca, zampe pancia e collare compresi e presentano una V rovesciata ugualmente bianca e preferibilmente simmetrica tra gli occhi La colorazione scura figura su parte del muso, orecchie e coda. Il corpo è
più chiaro delle punte. I COLORI • SEAL POINT: il colore delle punte è marrone scuro-foca con le estremità che possono arrivare fino al nero. • BLUE POINT: il colore delle punte è blue grigio scuro. • CHOCOLATE POINT: il colore delle punte è marrone chiaro. • LILIAC POINT: il colore delle punte è grigio – rosato. • RED POINT: il colore delle punte è rosso. • CREAM POINT: il colore delle punte è crema. • TORTIE POINT: il colore delle punte non è uniforme ma presenta un disegno tigrato che forma una M sulla fronte e sopra il naso. • TABBY O LINX POINT: il colore delle punte non è uniforme ma presenta un disegno tigrato che forma una M sulla fronte e sopra il naso. • TORBIE POINT: il colore in quest'ultimo ha le stesse caratteristiche del Tortie ma presenta anche la caratteristica tabby.
Bisou del Fairydolls, esemplare "Blue Tabby Bicolore"
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Rossella del Fairydolls, esemplare "Seal Bicolor High Mitted"
Rufus del Fairydolls, esemplare di "Blue Mitted con fiamma"
ELLONI" I TRE "FRAT OLLS DEL FAIRYD
22 Rupert del Fairydolls, esemplare di "Seal Bicolor High Mitted"
Sebastian del Fairydolls, esemplare di "Seal Mitted con fiamma"
Camillo del Fairydolls, esemplare "Blue tabby point+white" Ruben del Fairydolls, esemplare "Blue tabby point con white"
23 Wallace del Fairydolls, esemplare di "Blu point bicolor"
Sissi del Fairydolls, esemplare "Blue bicolor"
Gandalf del Fairydolls, esemplare "Blue Tabby Mitted"
Corinne del Fairydolls, esemplare "Seal torbie mitted"
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L'allevatrice Laura Pezzopane del Fairydolls Ragdoll Cattery di Milano con Velhia (a sinistra) esemplare "Seal bicolore" e Virgilio esemplare "Blue bicolore"
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L'allevamento di Laura Pezzopane del Fairydolls Ragdoll Cattery Milano
Fairydolls: la casa delle "bambole"...
L
a mia passione per gli animali nasce con me, sono figlia unica e da bambina sognavo un soffice, morbido e tenero compagno di giochi. Tante volte ho chiesto ai miei genitori un gattino o un cagnolino ma loro non erano molto propensi. L’estate la trascorrevamo al mare in un piccolo paese in Abruzzo. Negli anni ottanta il randagismo da quelle parti era parecchio diffuso e io non perdevo occasione per cercare di aiutare tutte quelle povere creature che di amore non ne avevano mai ricevuto, puntualmente mi attaccavo a qualche micetto e quando finivano le vacanze mi struggevo al pensiero di dovermi separare da lui, con la consapevolezza che l’anno successivo non l’avrei ritrovato. L’estate dei sette anni incontrai Pucci, il mio primo gatto, era un bell’esemplare, probabilmente un incrocio tra un certosino e un persiano, viveva con una coppia di mezza età al piano terra nel ns condominio e aveva sui sette mesi. Quando l’estate finì queste persone pensarono bene di scaricare il micetto che rimase per giorni a gironzolare disorientato all’interno del loro giardino. Non so se furono le mie lacrime a intenerire i miei genitori o il gesto ignobile commesso dai due a far sì che Pucci entrasse a far parte della nostra famiglia. Decisamente un’esperienza meravigliosa, questo micio aveva un carattere dolcissimo e divenne il mio compagno inseparabile. Purtroppo venne a mancare otto anni dopo e io soffrii moltissimo. I miei non volevano assolutamente concedermi un altro gatto e mia nonna materna per consolarmi mi regalò un Siberian Husky. Avevo un cane tutto mio, Bora. Incominciai a documentarmi sulla razza e mi feci regalare un abbonamento a Quattrozampe. Andavo a vedere esposizioni e ascoltavo affascinata i discorsi degli allevatori. Qui nacque il mio desiderio profondo di allevare. La passione per
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Lonerock Phoenix del Fairydolls, esemplare " Lilac Tabby Bicolore"
gli Husky non aveva però cancellato il mio amore per i gatti e la voglia di avere un altro micio. Un giorno sfogliando Quattrozampe mi imbattei in un articolo sui ragdoll. Avevano intervistato Florence Lombardi, allevatrice bravissima che stimo moltissimo, la prima ad aver portato in Italia questa razza magnifica. All’epoca il ragdoll era un perfetto sconosciuto, si parla dei primi anni novanta, e quando lessi le caratteristiche di questo possente e affascinante gentilgatto decisi che quello
sarebbe stato il prossimo componente del mio nucleo familiare. Non fu possibile, i miei genitori furono irremovibili, così attesi qualche altro anno per realizzare il mio sogno, continuando a carpire notizie su questi splendidi mici. Nel 2002 incontrai Maurizio, mio marito, e gli espressi il desiderio di avere un ragdoll. Bora era mancata qualche mese prima e io lavorando non potevo concedermi un altro cane. Passarono due anni e finalmente portammo a casa il nostro primo cucciolo,
Matisse un maschietto seal Colorpoint da show. La sua dolcezza ci conquistò oltre ogni immaginazione, avevo sentito tanto decantare il carattere del ragdoll ma mai avrei immaginato di incontrare una creatura così amorevole e intelligente. Decidemmo di dargli una compagna e visto che non sapevamo deciderci tra due cucciole le prendemmo entrambe, adesso avevamo tre ragdoll. Da lì in poi la ns famiglia si è un po’ allargata, Matisse era sterile e così prendemmo Maverick in America dall’allevamento Soulmates. Nacquero i primi cuccioli e buona parte rimasero con noi, ci avvalemmo di un paio di monte esterne per ampliare la linea. Alleviamo con grandissimo amore nel rispetto delle ns gatte, facendo una selezione sui riproduttori, lo scopo di un buon allevatore dovrebbe sempre essere quello di migliorare la razza; negli anni ho imparato a selezionare solo gatti con distribuzione di colore sul mantello corretta e con una buona struttura ma soprattutto ho imparato a valutare l’indole di ogni cucciolo. I ragdoll sono gatti profondamente buoni e dall’animo gentile, ma sono sempre esseri viventi con una loro personalità, i miei criteri di scelta si
La "famiglia" del Fairydolls Ragdoll Cattery di Milano al completo. Da sinistra Ginevra, "mamma" Laura, Ludovica, "papà" Maurizio e ovviamente... un ragdoll
basano innanzi tutto sul carattere, poi sulla perfezione del marking e della struttura. Quando le persone arrivano da noi desiderose di adottare un cucciolino io cerco sempre di conoscerle e di capire che tipo di compagno stanno cercando, e di consigliarle per il meglio. Maschio? Femmina? Seal, Chocolate, Blue, Lilac, Red, Cream? Vivace e giocherellone o profondamente calmo? Spesso le persone restano basite di fronte a tante diverse combinazioni che non riescono nemmeno a imma-
Horus Lady Isabelle, esemplare "Seal tortie color Point" e Lonerock Phoenix con i loro cuccioli
ginare, certo noi qualche esemplare adulto da mostrare lo abbiamo ma non certo uno per ogni tipologia. Alla nascita i ragdoll sono tutti bianchi ed è impossibile riconoscerne colore e varietà, ma con il passare dei giorni le caratteristiche si delineano abbastanza chiaramente. Seal (marrone scuro), blue (grigio acciaio) e red (rosso arancio) sono colori più decisi, conosciuti come tradizionali, chocolate (marrone chiaro), lilac (grigio rosa) e cream (arancione pallido) sono diluiti ossia più tenui rispetto ai primi tre. I diluiti possono nascere solo da soggetti diluiti o carrier del gene diluito. Un trucco per scoprire se un cucciolo sia tradizionale o diluito è osservargli le orecchie dall’alto, se l’orecchio presenta una colorazione omogenea si tratta di un tradizionale, se è un diluito avrà colorato più intensamente il bordo e all’interno risulterà quasi bianco. Le varietà sono molto semplici da individuare e già dopo pochi giorni si è in grado di classificare se il cucciolo sia colorpoint (punte colorate assenza di bianco sul corpo, naso in tinta con il corpo), mitted (guanti e stivaletti bianchi, mento bianco e striscia bianca sulla pancia, naso in tinta con il corpo) o bicolore (zampe e pancia bianca, V rovesciata sul muso e naso rosa). Solo nelle femmine può essere pre-
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Ludovica interagisce con Trilli del Fairydolls, esemplare "Seal mitted"
sente il gene rosso o cream unitamente al colore tradizionale o diluito che genera delle gatte a tre colori che vengono definite Tortie. Ultimo step il gatto può essere tigrato e in questo caso viene definito tabby, torbie sono le femmine tortie tigrate. Il segreto per riconoscere un tigrato è osservare il bordo interno dell’orecchio se è bianco è tigrato se segue il colore del mantello non lo è. Certo la prima cosa che generalmente colpisce di questa razza è l’aspetto estetico, ed è abbastanza frequente che chi vuole adottare un gattino abbia già un desiderio preciso. Mio marito ed io siamo soliti parlare a lungo e poniamo diverse domande per capire chi abbiamo di fronte, e cerchiamo per quanto possibile di consigliare il cucciolo più adatto. uolo molto importante gioca l’empatia che si forma tra il cucciolo e colui che vuole adottarlo, di solito scaturisce qualcosa che ci indica che quello e proprio quello è il nostro futuro compagno di vita La cosa più importante però deve sempre rimanere il carattere. I maschi in genere sono più coccoloni e serafici, le femmine magnifiche compagne di vita attente e mai invadenti risultano però più vivaci. Questa razza è poi molto indicata per anziani, dato il loro carattere affet-
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tuoso e mansueto, e per i bambini ai quali concedono qualsiasi cosa. La nostra famiglia si è allargata a dicembre 2010 con la nascita della nostra primogenita Ginevra e a settembre 2012 è arrivata anche Ludovica.
Io sono rimasta senza lavoro e così sono diventata una mamma a tempo pieno a tutti gli effetti, sia umani che pelosi. Il grande amore che mi lega alle mie figlie e ai miei gatti mi consente di far vivere tutta la famiglia in un equilibrio perfetto. Loro hanno una vera e propria passione per tutti gli animali e condividono naturalmente ogni momento con i nostri mici. I gatti dal canto loro sembrano gradire anche quando vengono tempestati dai baci e dagli abbracci della più piccola, che ci si sdraia perfino sopra, fanno le fusa e se lei si sposta la seguono, ne hanno comunque un grande rispetto pur essendo così piccole. E’ meraviglioso vederli insieme e personalmente ritengo che le mie bimbe siano molto fortunate anche se poi devo spiegare loro che non tutti gli animali sono come i nostri gatti. A volte gestire gatti e famiglia è stancante ma se vi state chiedendo se lo rifarei la risposta è sì mille volte an-
Ginevra con Daisy del Fairydolls, esemplare "Blue tabby bicolore"
Ginevra e Rupert del Fairydolls
Ludovica e Cosmo del Fairydolls
cora, provate a condividere la vostra vita con un ragdoll e vi chiederete come facevate prima del suo arrivo. Purtroppo allevare significa fare anche una selezione, cambiare i riproduttori per migliorare le linee e per non affaticarli troppo, e a volte bisogna fare delle scelte e separarsi da qualcuno. Vi assicuro che è profondamente triste e dentro ti resta un vuoto e un gran senso di colpa. Però ci sono persone meravigliose disposte ad accogliere questi gatti che vanno “in pensione” che io desidero ringraziare di cuore per l’amore che danno ai nostri mici. In particolare nel mio cuore ci sono due dei nostri primi gatti Rossella e suo fratello Rupert, amati immen-
samente dalle loro nuove "mamme" Emanuela Cattaneo e Mariangela Ghirardi. Un grazie va anche a tutte le persone che hanno adottato uno dei piccolini del Fairydolls che ci dimostrano affetto e stima, tenendoci informati e mandandoci periodicamente foto, ci rendete felici e orgogliosi Un’ultima cosa importantissima, quando scegliete un cucciolo andate sempre di persona a vedere dove vive, come viene trattato e chiedete sempre le certificazioni sanitarie Ricordate chi ama i propri animali li cura come membri della famiglia, non gioca con la salute, li tiene nel pulito e li nutre adeguatamente. Dovrebbero essere cose scontate ma non sempre è così.
FAIRYDOLLS RAGDOLL CATTERY - MILANO www.ragdollmilano.it - info@ragdollmilano.it - FB Fairydolls Ragdoll
Il Ragdoll Cat Club Italiano è una associazione amatoriale, volontaria e senza scopo di lucro, fondata con l'essenziale ausilio del maggior numero dei principali allevamenti. Le finalità del Club sono indirizzate essenzialmente alla salvaguardia della razza Ragdoll tramite selettivi programmi di allevamento, con una attenzione particolare al benessere ed al totale rispetto dei gatti, alla serietà di comportamento ed alle metodiche di allevamento degli allevatori aderenti. il suo "CODICE ETICO" riguarda la regolamentazione su: ambienti di allevamento; standard sulla qualità di vita dei gatti; salute degli adulti e dei cuccioli; assistenza veterinaria; riproduzione; cessione di cuccioli o di gatti adulti; controllo agli allevamenti. www.ragdollclubitalia.it
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Il punto di Paola Lusso
Il ragdoll: davvero una bambola di pezza?
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o guardi, il ragdoll con quelle sue pose buffe, magari a pancia in su, zampe anteriori come fossero le manine di un neonato, la panciotta e il muso tondo, gli occhioni blu sempre un po’ meravigliati. E sì è proprio un bambolotto. Poi, d’improvviso, vede un insetto, fa uno scatto che nulla ha da invidiare a tutti i felini del mondo ed eccolo lì, con la sua preda. Ma chi è davvero il ragdoll? Cos’ha in co-
mune e cosa di differente con gli altri gatti? Indubbiamente il ragdoll è di indole pacifica, socievole con gli esseri umani e anche con gli altri animali. E’ un giocherellone, molto legato alle persone che condividono con lui l’abitazione. Segue gli umani come un’ombra, partecipando a tutto ciò che avviene in casa: “sbriga” con noi le faccende domestiche, corre alla porta se arriva qualcuno, stà con gli ospiti, partecipa alle no-
Rachel del Fairydolls, esemplare "Blue colorpoint"
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stre abluzioni, sedendosi sul bordo della vasca, gioca coi bambini, è, insomma una costante presenza che non ci fa mai sentire soli. Se non abbiamo tempo per lui, ci viene a cercare, ci chiama, vuole che gli porgiamo attenzione, che giochiamo con lui, che gli facciamo le coccole. Può capitare che, se non lo guardiamo, diventi noioso, miagoli insistentemente, fino a quando non gli dedichiamo del tempo. Ha bisogno della nostra compagnia e noi piano piano ne veniamo catturati e non possiamo più fare a meno della sua. Eppure, eppure.....è un gatto. A volte non si abbandona in braccio, a volte non vuole neanche starci in braccio, a volte (raramente) vuole stare per conto suo, a volte si arrampica, a volte graffia quello che non deve graffiare, a volte è spericolato (troppo), a volte non ha pazienza, a volte si ricorda di essere un individuo ben preciso, col suo proprio carattere, le sue inclinazioni, la sua psicologia. Già, perché quando parliamo di ragdoll comprendiamo un’infinità di piccoli individui, ognuno con la sua personalità. E chi conosce i gatti (e i ragdoll non fanno eccezione) sa bene come possano essere diversi tra loro! Ci sono ragdoll timidi e ragdoll spavaldi, ragdoll mangioni e ragdoll inappetenti, ragdoll pigri e ragdoll che non stanno fermi un minuto. E allora? Chi è il ragdoll? E’ davvero una bambola di pezza? No, non è una bambola, né di pezza, né di nessun altro materiale. Il ragdoll è innanzitutto un individuo con caratteristiche sue proprie, a cui si aggiungono le caratteristiche della specie, è un gatto insomma, a tutti gli effetti, ma (e qui mettiamoci un grande “ma”) con una marcia in più. Chiunque ha la fortuna di condividere la propria vita con un ragdoll sa quanta serenità, quanta gioia, quanto amore sono in grado di donare queste meravigliose creature dai profondi occhi blu.
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Gatti 2.0 di Paola Lusso
Ragdoll, ragdoll fortissimamente ragdoll...
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l gruppo "Il fantastico Mondo dei Ragdoll" nasce nel 2011 con la finalità di dar modo agli iscritti di ritrovarsi per parlare, scambiare informazioni e consigli e pubblicare fotografie e video dei propri mici. Nella sezione "file" (opensource) si possono inoltre trovare una serie di documenti utili per la cura dei gatti. Sono iscritti al gruppo al momento 434 persone tra allevatori, "possessori" e amanti di questa bellissima razza. Ci trovi su Facebook digitando "Il fantastico Mondo dei Ragdoll".
Thinker Bell del fairydolls, esemplare "Blue mitted"
Le fotogallery
I file di pubblica utilitá...
https://www.facebook.com/groups/102928439809199/
TUTTI IN POSA! MANDATECI LE FOTO DEI VOSTRI RAGDOLL... Gli amici di Petherapy Lab che condividono la loro vita con un ragdoll sono invitati a spedire le foto dei loro a-MICI all'indirizzo mail info@petherapylab.com: la redazione sceglierà le migliori che saranno pubblicate nel prossimo numero in una speciale fotogallery, e tutte, ma proprio tutte finiranno in un album fotografico "ad hoc" creato sul profilo FB di Petherapy Lab. 32
COS’È LA PET-THERAPY
IL NOSTRO TEAM
La Pet-Therapy nasce negli anni ‘60 negli USA con l’ausilio degli animali per il miglioramento dello stato di benessere, attraverso un rapporto interpersonale tra uomo ed animale con effetti psico-emozionali. Può essere definita come un intervento assistenziale e coterapeutico che consiste in una serie di sedute finalizzate a migliorare, attraverso specifici stimoli, il benessere della persona mediante la relazione uomo-animale coadiuvando le terapie normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato.
DIEGO E COCCO, CONIGLI ARIETE NANO BIANCO
ZANNA, METICCIO FEMMINA, PROVENIENTE DA CANILE E RECUPERATA ALLA PET-THERAPy
ATTIVITÀ E PROGETTI
CONTATTI
I progetti che Petherapy Lab sta sviluppando si differenziano per target di riferimento, obiettivi e finalità da raggiungere, metodologie attuative e tempistiche di svoglimento. PROGETTO PER ASILI NIDO L’obiettivo generale del Progetto sarà quello di favorire lo sviluppo sensoriale ed emotivo del bambino e il suo apprendimento attraverso la conoscenza degli animali e l’interazione con essi PROGETTO DI EDUCAZIONE NELLE SCUOLE Il Progetto “Scuoladinzolando” ha l’ambizione di creare nelle nuove generazioni l’educazione agli Animali favorendo l’interazione bambino/animale e la presa di coscienza delle diversità. PROGETTO PER SOGGETTI ALLETTATI Le terapie assistite dall’Animale (TAA) sono interventi finalizzati al raggiungimento di obiettivi specifici predefiniti, all’interno dei quali l’Animale che risponde a determinati requisiti risulta essere parte integrante del trattamento.
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PAOLA, OPERATRICE DI PET-THERAPy E MARLENE, LABRADOR DI 7 ANNI
MARCO, 33 EDUCATORE CINOFILO
Storie
© Suzi Eszterhas
di Betty von Hoenning Rappresentante del CCF Cheetah Conservation Fund
DA PIÚ DI VENT'ANNI L'ATTIVITÁ DEL CENTRO È IMPRONTATA ALLA SALVAGUARDIA E REINTRODUZIONE NEL PROPRIO HABITAT NATURALE DI UNO DEI FELINI PIÚ MAESTOSI PRESENTI SUL PIANETA: IL GHEPARDO.
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Il Cheetah Conservation Fund e il suo ambasciatore Chewbaaka
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portati dal CCF perché si raggiunga e stabilisca una convivenza pacifica fra uomo-greggi-ghepardo (progetto “cani da pastore dell’Anatolia”, allevati al centro ed affidati alle famiglie di allevatori per proteggere il bestiame), le risorse naturali del territorio vengono utilizzate per produrre nuove risorse (progetto “bushblok”, tronchetti di erba e sterpaglia del bush pressate e utilizzate come combustibile naturale al pari della legna da ardere). Il CCF opera attivamente anche nel settore della ricerca scientifica e genetica dei ghepardi: gli esemplari che arrivano al Centro, reduci da attacchi da parte dei bracconieri, oppure cuccioli rimasti
orfani e ancora ghepardi feriti, vengono sottoposti ad analisi complete per verificarne lo stato di salute, ricevono le cure adeguate per una pronta reintroduzione nell’ambiente (quando possibile) e per ogni individuo vengono prelevati campioni di DNA per l’elaborazione di database, nei quali verranno riportate dettagliatamente tutte le informazioni su ciascun esemplare. Il CCF, per questa ed altre attività, collabora con numerose fondazioni, centri di recupero, zoo e parchi naturali dislocati in tutto il mondo: regolarmente viene redatto lo Studbook, un vero e proprio manuale riportante i dati censiti a livello mondiale sullo stato gene-
© Suzi Eszterhas
Il Cheetah Conservation Fund (CCF) nasce nel 1990 quando la Dott.ssa Laurie Marker, biologa americana impegnata in prima linea già dal lontano 1974 nella cura e tutela dei ghepardi, decide di fondare un’organizzazione no-profit per la salvaguardia e reintroduzione nel proprio habitat di questi splendidi felini. Dagli Stati Uniti decide quindi di trasferirsi in Namibia, paese nel quale vive (e sopravvive) la comunità più numerosa di ghepardi al mondo. Vende tutto quanto possiede e acquista ettari di terreno sui quali sorgerà il CCF, il cui quartier generale del CCF sorge a circa 45 km ad est di Otjiwarongo, nella parte settentrionale del paese. Oggi il CCF è certamente l’organo più prestigioso al mondo per quanto concerne la ricerca, conservazione, salvaguardia, e reintroduzione del ghepardo nel proprio ambiente naturale. Durante gli anni di attività, il CCF ha sviluppato numerosi progetti orientati al benessere dei felini ma non solo. Grande attenzione è dedicata anche a tutto quanto ruota intorno alla vita del ghepardo: gli allevatori africani che vivono e lavorano nella regione vengono educati e direttamente sup-
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rale di salute e sviluppo dei ghepardi, sia quelli in cattività sia quelli ancora allo stato libero. Il CCF, come indicato in principio, è un’organizzazione no-profit che sovvenziona quindi le proprie attività tramite donazioni volontarie, donazioni che in gran parte arrivano da privati che sostengono la causa ma anche da associazioni ed enti di vario genere che, per un fine comune, optano per una sorta di “sponsorizzazione”. Negli Stati Uniti, in Canada e Regno Unito sono attive le diverse “filiali” del CCF, ma in molti altri paesi operano alcune associazioni e gruppi di sostegno che si fanno promotori della causa provvedendo sul proprio territorio alla divulgazione di informazioni nonché all’organizzazione di eventi per la raccolta di fondi destinati ai ghepardi dell’Africa. Le iniziative per la raccolta fondi sono eventi di varia natura: da una semplice cena fra sostenitori ed amici, ad una serata di informazione con proiezioni di foto e filmati, o come successo anche nel 2011 a Chicago, Phoenix e altre città americane, con una maratona a © Suzi Eszterhas
Un bellissimo scatto che ritrae la dottoressa Marker insieme a Chewbaaka, ghepardo simbolo del CCF
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© CJ Mantilla © Andrew Harrington © Eli Walker
sostegno dei ghepardi, “Run For The Cheetah”. Chewbaaka è stato per molti anni l’ambasciatore ufficiale del CCF: rimasto orfano e soccorso quando aveva pochi giorni è cresciuto accanto alla Dott.ssa Marker, passeggiando con lei nel bush, ed affiancandola negli incontri ed eventi ufficiali nel Centro. La sua scomparsa, nell'aprile del 2012, ha lasciato un vuoto profondo nel cuore di Laurie e di tutte le persone che hanno avuto la straordinaria opportunità di conoscerlo. Per maggiori informazioni sulle attività del CCF, i progetti, gli obiettivi raggiunti, le iniziative potete visitate il sito ufficiale www.cheetah.org Per donazioni, informazioni e volontariato scrivere a Betty von Hoenning, Rappresentante Europea del Cheetah Conservation Fund, all'indirizzo mail bvonhoe@cheetah.org Vai su www.cheetah.org e partecipa al Chewbaaka Memorial Challenge! Per ogni dollaro donato la donazione raddoppia fino a 192.500$. A cura di Paola Zuccolotto
© Stephanie Cunningham
Un cane da pastore dell'Anatolia che viene impiegato al CCF per proteggere i greggi di capre
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Attivitá di Paola Zapparoli Operatrice Pet Therapy
Petherapy Lab: la certezza di un aiuto nell'attimo di una carezza
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a ormai 6 mesi è attivo a Mantova Petherapylab, un laboratorio itinerante formato da un team di esperti: psicologa, operatori di pet-therapy, educatore cinofilo, veterinaria che perseguendo l’obiettivo di interazione uomo/animale, contribuiscono con quest’ultimo allo sviluppo di un rapporto costruttivo e duraturo coadiuvando e supportando le consuete terapie mediche (ad es.: è provato che accarezzare un coniglio rallenti il battito cardiaco contribuendo a tranquilizzare il Paziente).
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Diego e Cocco, i due conigli presenti nello staff di Petherapy Lab
Altro scopo di Petherapylab è quello di utilizzare, dopo adeguata valutazione e preparazione, animali provenienti da canili o da situazioni particolari contribuendo così anche al recupero di creature che sarebbero altrimenti destinate ad una vita in canile o peggio. Attualmente il “Team a 4 Zampe” è composto da: Diego e Cocco, due conigli ariete nano bianco; Marlene, labrador femmina di 6 anni, fattrice, non più utilizzata per la riproduzione; Zanna meticcio di pastore tedesco di 9 anni, recuperata da una situazione
difficile in un canile pugliese 7 anni fa. Sono già attivi alcuni progetti dei quali uno con pazienti diversamente abili, due con asili nido e stiamo lavorando ad ulteriori progetti con psicoterapeuti in diversi centri. Il nostro motto è: “La certezza di un aiuto nell’attimo di una carezza” e davvero una carezza può fare molto. La filosofia che ispira al nostro operato è che noi favoriamo attraverso gli incontri con gli animali, una interazione basata sulla spontaneità relazionale, in cui l'operatore si trova a mediare la relazione incentivando le potenzialità individuali e portare allo scambio empatico e conseguentemente ad una comunicazione equilibrata tra uomo e animale, che si sviluppa attraverso il linguaggio non verbale, dando ampio spazio ad uno scambio di sensazioni, attraverso canali percettivi diversi.
Il comportamento dell'animale non è indotto a comportamenti prestabiliti, ma lo stesso animale si esprime liberamente, producendo una spinta emozionale che porta a stimolare la persona coinvolta in una relazione di affetto. Ogni Animale ha una propria modalità per comunicare e l'operatore deva favorire la comunicazione cercando di decodificare i segnali comunicativi. Quando si è creato un contatto,la relazione tra uomo e Animale, dal punto di vista affettivo ed emozionale, è in grado di produrre benessere sul piano emotivo e psicologico, e questo benessere porta ad un miglioramento psicofisico generale. Progetto per strutture residenziali per anziani Questo tipo di attività è finalizzata ad un miglioramento delle condizioni fisiche, sociali ed emotive. I meccanismi d’azione fondamentale di questo tipo d’intervento,con l’introduzione di un animale, sono quelli di far nascere nuovi interessi in persone che ne sono prive, migliorare lo stato generale psicofisico, il tono dell’umore e nel corso degli incontri gli anziani verranno guidati in un percorso di attività assistite finalizzato al recupero delle capacità relazionali comunicative, stimolati alla memoria,al recupero del vissuto, all’aumento dell’autostima, al legame affettivo rassicurante e stimolante che si sviluppa con l’animale incoraggiando alla relazione con gli altri all’interno del gruppo in un clima di serenità e cooperazione. Progetto Pet Therapy per soggetti allettati La Pet Therapy nasce negli anni 60 negli USA con l’ausilio degli animali per il miglioramento dello stato di benessere, attraverso un rapporto interpersonale tra uomo ed animale con effetti psico-emozionali. Può essere definita come un intervento assistenziale e coterapeutico che consiste in una serie di sedute finalizzate a migliorare, attraverso specifici stimoli, il benessere della persona mediante la relazione uomo-animale coadiuvando le terapie normalmente
effettuate per il tipo di patologia considerato. Le terapie assistite dall’Animale (TAA) sono interventi finalizzati al raggiungimento di obiettivi specifici predefiniti, all’interno dei quali l’Animale che risponde a determinati requisiti risulta essere parte integrante del trattamento. Tra gli obiettivi: • Il miglioramento delle funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive; • L’incremento dell’autonomia residuale di movimento, delle abilità linguistiche e della soglia di attenzione; • Il mantenimento/potenziamento delle capacità residue. Le sedute, che si svolgono di norma individualmente, sono documentate con riprese fotografiche e video, griglie di registrazione)
Gli Interventi Assistiti con Animali (attività di educazione e/o terapia), sono stati altresì riconosciuti a livello nazionale nel 2003 con decreto emanato dall’allora Ministro Sirchia. Queste attività sono state sancite da tale decreto per la prima volta nella storia del nostro Paese e prevedono il coinvolgimento del ruolo che un animale può avere nella vita affettiva di una persona nonchè valenza educativa e/o terapeutica. Progetto per asili nido I bambini si avvicinano all’Animale instaurando un rapporto mimico e gestuale, dando a quest’ultimo la possibilità di comunicare con il linguaggio non verbale, usufruendo ed imparando così a gestire i segnali esterni di piacere o di fastidio dell’Amico a
Un bellissimo scatto che ritrae Marlene e Diego in un momento di relax
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Zanna, rinata a nuova vita grazie alla pet therapy dopo il recupero da un canile
4 zampe. Questo tipo di conoscenza è importante perché diventa fondamentale nella vita sociale tra coetanei e adulti. Il gioco con gli Animali guidato da un adulto esperto, rappresenta un momento educativo fondamentale in cui i bambini possono scoprire quell’universo di emozioni e sentimenti che solo un amico a 4 zampe può regalare. Interagire con un coniglio già in età di prima infanzia può contribuire al raggiungimento di processi di apprendimento più veloci ed insegnare a prendersi cura di qualcuno diverso da sé. L’animale per il bambino è caricato
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di una grande valenza emotiva e le azioni per accarezzarlo e coccolarlo originano un gradevole e sereno contatto fisico che è per eccellenza uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale in quanto orienta la stimolazione della creatività, del desiderio di conoscere e delle capacità di osservazione attraverso un percorso di conoscenza percettivo/emotivo. Si tende a creare un momento educativo fondamentale, uno strumento atto a favorire nei bambini i processi cognitivi di propriocezione, scoperta, memoria, comunicazione, ricerca, sperimentazione, superamento di forme di timidezza, controllo dell’agressività e dell’iperattività. L’animale è divertente essendo otti-
mo stimolatore di sorrisi e soprattutto non giudica. Il coniglio da noi scelto, Diego, è speciale per la sua docile indole, tranquillità; per le ridotte dimensioni che non soverchiano i bambini e per il suo comportamento non invadente ritenendolo adatto anche a bambini che temono l’approccio con animali. Attraverso questi laboratori il bambino impara a distinguere le azioni non verbali che generano sensazioni di benessere da quelle che generano malessere. L’interazione con un animale significa imparare a socializzare, a prendersi cura di ciò a cui si è affezionati, ad osservare il mondo circostante capendo i meccanismi di azione/reazione. L’obiettivo generale del Progetto sarà quello di favorire lo sviluppo sensoriale ed emotivo e l’apprendimento attraverso la conoscenza degli animali e l’interazione con essi con l’intento di suscitare nel bambino l’interesse per il mondo animale favorendo atteggiamenti di protezione e cura, di proporre una dimensione di scoperta e di piacevolezza emotiva, favorire il superamento di timori e ansie. La presenza di un animale abbassa i livelli di stress, riduce la solitudine, stimola la socializzazione aumentando la fiducia in sé stessi nel prendersi cura di loro, offrendo un legame di affettività e protezione.
Stop al greyhound racing! Stop alla caccia coi galgo! foto di Massimo Mantovani
Associazione Pet Levrieri ONLUS
Adotta un levriero rescue, aiuta chi si batte contro lo sfruttamento dei greyhound e dei galgo Per adozioni, informazioni e donazioni: Informazioni generali: info@petlevrieri.it - Adozioni: adozioni@petlevrieri.it - Donazioni: donazioni@petlevrieri.it contatti: +39 338 9541011 - +39 345 4543054
www.petlevrieri.it
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Focus della Redazione di Petherapy Lab
Petherapy: regole e figure professionali
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on il termine pet therapy (in italiano zooterapia) s'intende, generalmente, una terapia dolce, basata sull'interazione uomo-animale. Si tratta di una terapia che integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da differenti patologie con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. La pet therapy è una co-terapia che affianca una terapia tradizionale in corso. Lo scopo di queste co-terapie è quello di facilitare l'approccio medico e terapeutico delle varie figure mediche e riabilitative soprattutto nei casi in cui il paziente non dimostra collaborazione spontanea. La presenza di un animale permette in molti casi di consolidare un rapporto emotivo con il paziente e, tramite questo rapporto, stabilire sia un canale di comunicazione paziente-animale-medico sia stimolare la partecipazione attiva del paziente. Fu lo psichiatra infantile, Boris Levinson, a enunciare per la prima volta, intorno al 1960, le sue teorie sui benefici della compagnia degli animali, che egli stesso applicò nella cura dei suoi pazienti: constatò che prendersi cura di un animale può calmare l'ansia, può trasmettere calore affettivo, e aiutare a superare lo stress e la depressione Nel 1981, viene fondata negli Stati Uniti la Delta Society, che si occupa di studiare gli effetti terapeutici legati alla compagnia degli animali. Oggi la pet therapy, che solo recentemente ha ottenuto il giusto riconoscimento, trova ampia applicazione in svariati settori socio-assistenziali, tra i quali: case di riposo, ospedali, comunità di recupero. LA PET THERAPy OGGI Ad oggi, fatta eccezione per la regione Veneto, non esiste una netta definizione giuridica per quanto riguarda le procedure ed i requisiti minimi necessari per poter effettuare l'attivi-
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tà della pet therapy. Ciò è dovuto al fatto che spetta alle singole regioni normare sulla materia. Questo ha portato al formarsi di un panorama eterogeneo di ambienti di lavoro auto gestito (e spesso auto certificato) con metodologie operative spesso molto differenti da una realtà all'altra. Tali approcci si sono spesso rivelati dannosi sia per il paziente che per l'animale coinvolto, a causa della mancanza di un'equipe che potesse monitorare contemporaneamente sia lo stato del paziente che dell'animale coinvolto nel progetto. Per ovviare a queste problematiche la regione Veneto, recependo la legge regionale 3/2005, ha redatto il MOR
(Manuale Operativo Regionale regione Veneto) ed avviato un progetto di rete regionale per la pet therapy (net Pet Therapy). Questo manuale definisce le A. A. A. (Attivitá Assistite con Animali), le T. A. A. (Terapie Assistite con Animali), l'equipe prescrittivo progettuale, l'equipe operativa e le schede di valutazione. LE A.A.A. Le Attività Assistite con Animali consistono in interventi di tipo educativo-ricreativo e di supporto psico-relazionale, finalizzati al miglioramento della qualità di vita di varie categorie di utenti (bambini, soggetti portatori di handicap, pazienti ospedalizzati,
pazienti psichiatrici, anziani, detenuti) e realizzati mediante animali in possesso di adeguate caratteristiche. Non essendo attività con valenza di tipo terapeutico, non è necessaria una specifica prescrizione medica. Tuttavia è comunque opportuna l’indicazione da parte di un professionista del settore sanitario o educativo che abbia in carico il soggetto destinatario dell’intervento. Le AAA vengono progettate dalla EPP ed effettuate dalla EO. (fonte: Estratto dalle Linee Guida Regionali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005). Le T.A.A. Le Terapie Assistite con Animali sono interventi individualizzati sul paziente, utilizzati a supporto delle terapie tradizionali (e pertanto definite co-terapie), per la cura della patologia di cui egli è affetto e sono praticati mediante animali appositamen-
te educati. Esse sono finalizzate al miglioramento di disturbi della sfera fisica, motoria, psichica, cognitiva o emotiva. Sono progettate sulla base delle indicazioni sanitarie e psico-relazionali fornite dal medico e/o dallo psicologo di riferimento del paziente e prevedono precisi obiettivi ed indicatori di efficacia. (fonte: Estratto dalle Linee Guida Regionali relative agli interventi assistiti dagli animali D.G.R.V. n. 4130 del 19/12/2006 e della Legge Regionale del Veneto n. 3 del 3/01/2005) L’intervento riabilitativo L'intervento riabilitativo iene finalizzato verso 4 obiettivi: ) il recupero di una competenza funzionale che, per ragioni patologiche, è andata perduta; 2) l’evocazione di una competenza che non è comparsa nel corso dello sviluppo; 3) la necessità di porre una barriera alla regressione funzionale, cercando
di modificare la storia naturale delle malattie croniche e degenerative riducendone i fattori di rischio e dominandone la progressione; 4) la possibilità di reperire formule facilitanti alternative. (fonte: Estratto da linee guida nazionali del Ministero Salute per le attività di riabilitazione G.U. 30 maggio 1998, n. 124) Chi può prescrivere queste attività? Le figure sono il medico di medicina generale del paziente, il medico specialista di riferimento del paziente oppure lo psicologo/psicoterapeuta che ha in carico il paziente Le T.A.A. vengono progettate dalla E.P.P. ed effettuate dalla E.O. (fonte: MOR regione Veneto) Le équipe coinvolte Secondo le linee guida della regione Veneto le attività di pet therapy devono venire dapprima progettate da una équipe "prescrittivo progettuale" (E.P.P.) e poi venir attivate da una équipe "operativa" (E.O.). Questa innovazione permette di sta-
Marlene, bellissimo esemplare di labrador femmina di 6 anni, fa parte dello staff di Petherapy Lab
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Lo staff di Petherapy Lab: Paola, l'operatrice in compagnia di Marlene
bilire una procedura univoca (protocollo operativo) da seguire che tenga conto sia del benessere della persona che dell'animale coinvolto. Per entrambe le tipologie di attività (A.A.A. e T.A.A.) si prevedono le seguenti figure: • Responsabile di progetto (un professionista del campo sanitario per le A.A.A. e clinico per le T.A.A.). • Medico veterinario (valuta i requisiti comportamentali e sanitari dell'animale, l'aspetto igienico sanitario ed il benessere animale). • Coordinatore d'intervento (nelle A.A.A. può essere: psicologo, educatore, infermiere/assistente sanitario, OSS, laureato in scienze motorie, insegnante; nelle T.A.A. può essere: psicologo/psicoterapeuta, infermiere/assistente sanitario, educatore, terapeuta della riabilitazione, terapeuta occupazionale, psicomotricista. • Coadiutore dell'animale (promuove la relazione uomo animale e monitora lo stato di salute ed il benessere
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dell'animale in collaborazione con il veterinario).
La formazione Le figure professionali coinvolte devono (o dovrebbero) avere una preparazione specifica per quanto riguarda le caratteristiche generali degli animali coinvolti nella pet therapy, come la possibilità di zoonosi e l'etologia degli animali a disposizione. L'intervento degli enti pubblici, quali università e gli enti sanitari regionali, costituiscono oggigiorno l'unico modo per permettere una formazione il più possibile uniforme ed accessibile dal punto di vista economico, in modo da abbattere in parte gli esorbitanti costi della macchina della pet therapy. gli Animali coinvolti L'E.P.P. individua l'animale corretto per il singolo paziente in base alle preferente personali, alle capacità psico-fisiche, all'analisi delle eventuali fobie specifiche, alle allergie ed in base alla risposta emotiva nelle prime sedute. Ad esempio nel caso si dispongano di più cani si dovrà definire l'abbinamento cane-paziente tenendo conto della taglia del cane, dell'indole, del tipo di pelo... Nella pet therapy è possibile utilizzare anche altri animali come: gatti, cani e conigli; cavalli (Ippoterapia); asini (Onoterapia) e delfini (Delfinoterapia).
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Gli animali ringraziano per la concessione di questa pagina.
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Scoperte di Marco Sivero Educatore cinofilo
Quando il cane prova amore, si affida all'odore SECONDO UNA RICERCA DI UN TEAM DI SCIENZIATI, È L’OLFATTO IL PIÙ GRANDE VEICOLO DEI SENTIMENTI E DELLE PASSIONI DI QUESTO ANIMALE
A
naso... ti voglio bene! Per i cani sembra infatti che sia l’olfatto a caratterizzare i loro sentimenti: dolce o rude, forte o naturale, quale sia il profumo delle persone a cui sono affezionati poco importa: per nostri amici a quattro zampe l’odore delle persone familiari è buono come quello di una porzione di pappa, e come tale lo percepiscono. Così come nei precedenti studi, dove si è appreso il funzionamento del cervello del cane e la sua ormai innegabile capacità di provare emozioni, gli scienziati si sono avvalsi della risonanza magnetica per com-
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prendere come il cane reagisca a stimolazioni ambientali e ai ropporti con i suoi... cari. Tutti gli animali impiegati nello studio sono adeguatamente addestrati per sottoporsi in perfetta serenità alla risonanza, indagine diagnostica assolutamente indolore. In particolare, gli studi condotti dal team del neurologo Gregory Berns da oltre tre anni si focalizzano su quelle aree del cervello del cane che hanno un funzionamento simile a quello dell’uomo, così da avere un termine di paragone e stabilire, senza troppo margine di dubbio, se gli animali pro-
vino effettivamente delle emozioni. In questa nuova sezione della ricerca, 12 cani sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale per capire la reazione agli odori. A ogni esemplare sono stati proposti cinque profumi diversi: quelli di un umano conosciuto, quelli di un estraneo, di un cane del proprio quartiere, di un cane mai visto prima e il loro stesso odore. L’esperimento ha svelato come il nucleo caudato, un’area del cervello connessa con le aspettative positive, si attivi maggiormente con l’odore di una persona conosciuta.
IL SENSO DELL'OLFATTO
Questo suggerisce non solo come il fiuto permetta a fido di elaborare sentimenti positivi dalla presenza del proprietario, ma anche come provi piacere dall’annusare qualcosa di così familiare, un compiacimento fisico e psicologico simile alle sensazioni tipiche dell’alimentazione. Solo con l’odore del proprietario il cervello di Fido risponde in modo così intenso, sebbene risultati vagamente vicini si siano manifestati con l’esperimento sul profumo di un cane conosciuto. In tutti gli altri casi, la risonanza non ha svelato reazioni apprezzabili. Questa scoperta, comprese le altre già effettuate in passato dalla stessa università, sono molto importanti per elaborare nuove tattiche di addestramento dei cani, soprattutto per colo-
ro che saranno deputati alla pet-therapy o all’assistenza dei malati. Ad esempio, si potrebbe velocizzare l’insegnamento facendo impartire comandi e segnali da una persona a cui l’animale è particolarmente legato e, allo stesso tempo, aumentare le chance di successo del training. L’olfatto sarà fondamentale insomma per i nt rat te n e re raaporti con i nostri amici cani: quindi... non cambiate spesso profumo!
La principale caratteristica distintiva del cane è il senso dell'olfatto, dovuto alla sua innata attività di cacciatore. Parte fondamentale del suo processo di riconoscimento degli odori è la conformazione del suo naso (il tartufo) e soprattutto la potente mucosa interna, in grado di distinguere una sola molecola di una sostanza su milioni di altre. Il tartufo rappresenta l'estremità terminale del naso del cane. L'impronta delle circonvoluzioni che lo contraddistinguono è specifica dell'individuo e, al pari delle impronte digitali dell'essere umano, può essere usata come efficace sistema di riconoscimento. La mucosa che riveste internamente il naso del cane svolge gli stessi compiti di qualsivoglia altro mammifero: alla sua estremità ci sono le froge o cavità per aspirare l'aria e, come in altri mammiferi, al confine mucosocutaneo, è dotato di vibrisse laterali, grossi peli con funzioni sensoriali molto importanti. Quello che la rende speciale sono diverse funzioni aggiuntive. Innanzitutto è un eccezionale organo di senso, soprattutto in senso termico, dinamico (perché la mucosa che lo riveste è provvista di ghiandole sudoripare, mentre la pelle del cane ne è quasi totalmente priva) e tattile, essendo in grado di registrare anche lievissime asperità e vibrazioni che altrimenti sfuggirebbero all'animale. Queste eccezionali capacità dell'olfatto del cane rappresentano il principale motivo per cui molti cani vengono addestrati e utilizzati per la ricerca di animali, persone, tartufi o sostanze particolari, come gli stupefacenti o gli esplosivi.
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Consigli di Marco Sivero Educatore cinofilo
Come gestire in maniera corretta il millenario rapporto di amicizia tra uomo e cane
Q
uando qualcuno mi chiede consigli sull’educazione del proprio cane, parto dal pressupposto che:
Marco Sivero
"Non c’è nulla che tu possa insegnare al cane che lui già non sappia e che faccia finta di non sapere dandoti l’illusione e la soddisfazione di averglielo insegnato..." Ciò che mi interessa non è insegnare lo stare seduto, il “terra”, ecc. ecc. il tutto quasi sempre fine a sé stesso e sovente di poca utilità se non calato in un contesto ben più ampio di vita quotidiana, bensì creare un rapporto di fiducia, di reciprocità e di complicità che consenta di creare un rapporto stabile e duraturo con tutti i membri del branco/famiglia ciascuno nel rispetto dei propri spazi e delle gerarchie. Chiamerò questa nuova rubrica, "Scuoladinzolando", intendendo con tale termine dare una visione dell’educazione del cane anche dalla parte di quest’ultimo, ovvero come il cane recepisce un nostro comando, oltre che a partire ovviamente e necessariamente dall’aspetto umano.
Non sono mai stato un “nozionista” e non lo sarò mai dato che le frasi fatte e gli atteggiamenti stereotipati non fanno parte del mio concetto educativo del cane, tenendo altresì ben presente che ogni cane ha una situazione a sé, determinata da molteplici fattori e la capacità e l’abilità di un buon educatore cinofilo stanno nel capire le anche talvolta lievi sfumature di un atteggiamento apparentemente consueto e normale ma che in realtà così non sono, trasformandole in un vantaggio che diventa spesso
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determinante nell’educazione stessa del proprietario e dell’Animale. Risponderò alle domande che di volta in volta mi verranno sottoposte dando suggerimenti che potranno magari sembrare semplici ma che sono frutto di un’esperienza pluriennale “sul campo” e di una continua osservazione dei comportamenti umani e canini. Potete quindi scrivermi alla mail info@petherapylab.com: aspetto con ansia le Vostre domande e sarò felicissimo di rispondervi.
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Curiosità della Redazione di Petherapy Lab
Brasile 2014: lo ricorderemo co IL FOTOGRAFO ERIC ISSÉLE HA REALIZZATO ALCUNI FOTOMONTAGGI MOLTO DIVERTENTI: GLI ATLETI RITRATTI IN QUESTO MAGNIFICO SERVIZIO SONO ‘FIGURINE’ MOLTO PARTICOLARI DOVE OGNI NAZIONE PARTECIPANTE HA IL SUO CUCCIOLO CAMPIONE!
È
un progetto singolare quello ideato e realizzato da Eric Isselée, fotografo belga classe 1966, che ha fuso le immagini di cani con le maglie delle squadre degli ultimi Mondiali di Calcio. Un’occasione importante che unisce la passione per gli animali con un importante evento calcistico intercontinentale. I fotomontaggi da lui prodotti sono molto ben riusciti, i cani sembrano davvero indossare le maglie dei vari team. E per ogni nazionale l’artista ha scelto una razza particolare Quindi un bellissimo Pastore tedesco ha indossato l’omonima maglia di calcio, un tenebroso cane Corso quella della nazionale italiana, un Brazilian Mastiff quella del Brasile, un Akita Inu la maglia giapponese e un Galgo spagnolo la divisa dell’omonima nazionale. L’elenco ovviamente prosegue con razze ad hoc per ogni nazionale di calcio, l’immagine è così reale che i cani sembrano realmente vestire le t-shirt che i giocatori ha indossato sul campo da gioco Del resto l’artista non è nuovo a
CANE CORSO ITALIA 52
PASTORE BELGIO
E BOULEDOGU FRANCIA
CHIHUAHUA MESSICO BULLDOG A INGHILTERR
PITBULL STATI UNITI queste fotografie, in passato aveva creato simpatici mix unendo cani dai musetti impettiti con abiti di vario genere. Dalla veste casual con camicia a fiori all’abito in costume, dall’abbigliamento anni ’80 allo stile Barocco. Per Eric gli animali non sono più un mistero, da anni ne studia movenze ed espressioni che cattura con pazienza e attenzione. Il suo amore per il mondo animale è
diventato quotidianità quando, alla fine degli anni ’90, di ritorno da un viaggio in Africa ha creato Life on White. Un progetto multimediale caratterizzato dall’esperienza data dai molti viaggi in tutto il mondo, occasione importante per catturare immagini e vite degli animali in libertà. Da allora 450 specie sono state immortalate in 10.000 scatti,
come un Mondiale da... "cani" LEVRIERO SPAGNA A CAO DE AGU O PORTOGALL
DINGO AUSTRALIA
AKITA INU GIAPPONE
DOGO ARGENTINA
MASTIFF BRASILE Il fotografo belga Eric Isselée, appassionato di animali, è l’ironico realizzatore di questo progetto
DALMATA CROAZIA
PASTORE GERMANIA con alle loro spalle un semplice sfondo bianco immacolato. Senza fronzoli, senza artifici, gli animali appaiono nella loro totale bellezza. Il progetto ha incontrato l’interesse di molti estimatori pronti ad acquistare le immagini, con i ricavati il fotografo può sovvenzionare la sopravvivenza di animali in via di estinzione presenti in rifugi e santuari.
FO IL FOTOGRA ALI DEGLI ANIM
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Associazioni della Redazione di Petherapy Lab
Rescue Dogs di Soragna
L
’Associazione Onlus Rescue Dogs, nata nel Marzo 2013 per volontà del fondatore Jair Zurolo e grazie a un’operazione di totale autofinanziamento, ha sede a Soragna, in provincia di Parma e rappresenta attualmente l’unica realtà sul territorio in grado di realizzare salvataggi, soccorsi e recuperi di ogni tipo di animale,
24 ore su 24, colmando in tal modo le gravi lacune istituzionali in quest’ambito: come sappiamo, chiunque trovi un animale ferito, disperso o comunque in difficoltà, molto raramente riesce anche solo a trovare qualcuno che gli presti attenzione (e dopo infiniti giri di telefonate e rimpalli). L’associazione dispone invece di un nu-
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mero attivo e realmente funzionante 24 ore su 24, grazie a un turn over di 90 volontari , perfettamente strutturato e predisposto per riuscire a coprire tutto l’arco della giornata. I volontari iniziano l’attività sul campo dopo aver seguito corsi altamente qualificati, con figure quali veterinari, esperti in materia giuridica, rappresentanti delle unità sanitarie locali, addestratori, vigili del fuoco, guardie forestali. La formazione prevede quindi un corso presso l'università di scienze veterinarie di Parma e Bologna oltre a un periodo di affiancamento con i volontari più esperti, per poter in breve tempo diventare autonomi e percepire l'abilitazione. I volontari sono attualmente 90 e hanno realizzato finora piu di 400 interventi e imprese delle più ardue,come il recupero di un cane all’interno di un’auto completamente distrutta, dopo un incidente mortale. Ma non mancano costantemente salvataggi di ogni specie, come rapaci, rettili, roditori. Insomma, le competenze sono tali da poter garantire l’intervento in ogni caso, per tutte le richieste di aiuto e in pochissimo tempo (nella prassi dei soccorritori viene sempre precisato il tempo di arrivo). Attualmente dotati di tre mezzi di soccorso, tra cui un’ambulanza perfettamente dotata di tutto il necessario per il soccorso animale, i Rescue Dogs sono diventati un fondamentale punto di ri-
ferimento anche per le stesse strutture istituzionali che dovrebbero ufficialmernte farsi carico di interventi simili. Sembra l’uovo di Colombo, ma finora nulla del genere esisteva e tuttora l’esistenza di quest’Associazione suscita incredulità: trovare un animale ferito e sapere di avere sicura assistenza era utopia, fino a poco tempo fa e lo è tuttora pressoché ovunque in Italia, rimane pertanto solo da sperare che simili realtà crescano a dismisura e che l’attività dei Rescue Dogs, anziché cadere nelle reti infernali delle competizioni associazionistiche, riesca invece a proliferare, grazie a reali e concreti appoggi istituzionali, che ne permettano anche la creazione di distaccamenti. Per informazioni, richiesta di apertura di Centri Rescue Dogs in tutta Italia: rescue.dogs@libero.it / www.rescuedogs.it / Tel. 3886443131
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Adozioni della Redazione di Pet Therapy Lab
Dove adottare i nostri amici "pelosi" MONDO GATTO - MILANO Mondo Gatto Gruppo Volontari è una onlus ed è un circolo della Legambiente che dal 1985 si occupa del randagismo felino in modo concreto, intervenendo direttamente sul territorio urbano. Interviene, su segnalazione dei cittadini o delle istituzioni, per difendere i gatti che vivono in libertà, per assicurare loro un ambiente adeguato e per risolvere gli eventuali problemi che la loro presenza può provocare. Provvede a garantire agli animali buone condizioni di salute, limitando la crescita delle colonie feline attraverso la sterilizzazione, a sensibilizzare l'opinione pubblica affinchè ne abbia cura e rispetto. I gatti non autosufficienti o che non dispongono di un ambiente adeguato in cui vivere vengono ospitati presso il nostro rifugio, in attesa di trovare una nuova famiglia che li accolga. Gran parte dell' attività dell'associazione - dalle decine di interventi richiesti giornalmente dai cittadini, alle sterilizzazioni e cure veterinarie ai randagi, alla gestione del rifugio - sono possibili grazie al volontariato e agli introiti delle iscrizioni e delle offerte. www.mondogatto.org / mondo_gatto@libero.it / Tel. 02.89.19.01.33 www.facebook.com/pages/Mondo-Gatto/73656518236?fref=ts GATTOLANDIA - MONZA Gattolandia ONLUS è il realizzarsi di un sogno che ha accomunato all'inizio le fondatrici dell'Associazione ma che ha poi contagiato e inglobato una comunità variegata ed eterogenea di persone accomunate da una grande passione, quella per i mici, e da quel sogno... un'oasi, intesa come posto fisico ma anche luogo virtuale, dove potere coltivare la propria passione, dove poter mettere in essere iniziative, le più diverse, volte ad un solo unico scopo: la tutela dei gatti. Le inziative sono tante: Gestione del rifugio denominato Gattoparco; Programmi di sterilizzazione, cura, mantenimento e messa in sicurezza di colonie feline; Corsi di formazione per tutor di colonie feline; Campagne mediatiche di sensibilizzazione su sterilizzazioni, abbandoni, profilassi sanitarie preventive, malattie invettive; Programma di recupero e socializzazione di mici selvatici non reimmettibili nel territorio; Programma di assistenza per mici positivi alla leucemia felina; Programma di cura e svezzamento di cuccioli orfani o prematuramente sottratti alle mamme. Forse non cambieremo il mondo, ma di certo il mondo non cambierà Gattolandia. L'impegno di Gattolandia è quello di rimanere sempre e per sempre dei gattari che, per quanto visionari, fanno dei gatti di nessuno o che nessuno più vuole, i propri gatti e per i quali, in quanto tali, ne perseguono il benessere pieno. www. gattolandia.org / associazione@gattolandia.org / Tel. 320.40.72.865 (Eliana) - 345.86.57.757 (Manuela) 349.86.41.637 (Laura) - 348.70.34.244 (Olga, dopo le 18.30) - www.facebook.com/GattolandiaOnlus?fref=ts
MILLEVITE - ZEME LOMELLINA (PV) "MILLEVITE” è un’Associazione di Promozione Sociale senza scopo di lucro che si autofinanzia e vive grazie al sostegno dei donatori, che si occupa principalmente della gestione di colonie feline sul territorio casalese e pavese; si occupa di far sterilizzare sia con veterinari privati che con l’aiuto della ASL competente i gatti liberi sul territorio. Attualmente la struttura è in fase di evoluzione e ristrutturazione, ma comprende già diverse zone. Una parte di essa è adibita al ricovero di quei gatti che non verranno mai adottati perché o troppo forastici o troppo anziani. L’altra parte è adibita a tutti quei gatti in cerca di casa. Facciamo del nostro meglio per non far mancare nulla ai mici che passano per la nostra associazione, ma abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti per renderla sempre più accogliente. www.millevite.it - adozionimici@millevite.it - Tel. 339.65.09.967 (Stefania) www.facebook.com/IgattidiMillevite
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L’associazione Squadra 4 Zampe si occupa di prendere in affido cani e altri animali d’affezione di proprietari privati in difficoltà, non più in grado di prendersene cura . Collabora alla gestione di canili di proprietà o convenzionati con Enti pubblici o con canili privati in difficoltà. Partecipa ai corsi di formazione per guardie zoofile e protezione dell’ambiente e degli animali. Realizza programmi di informazione ed educazione sui temi del rispetto per le altre specie e per l’ambiente da svolgere nelle scuole e sul territorio, anche in collaborazione con Enti pubblici. L'associazione ha lo scopo di ridurre il problema del randagismo (prevalentemente canino) con la realizzazione e la collaborazione alla gestione di un centro di accoglienza o rifugio sanitario per animali randagi, abbandonati, smarriti o di persone in temporanea difficoltà che oltre alla custodia, cura e mantenimento sia punto di riferimento per tutte le iniziative di affidamento o adozione. Per ridurre il fenomeno del randagismo felino l'associazione si occupa della sterilizzazione dei soggetti femminili delle colonie. Scopo primario e' l'assicurare all’animale il diritto e la possibilità concreta di vivere negli spazi urbani, adottando tutte le iniziative e i regolamenti necessari a garantire una esistenza priva di sofferenze, armonizzando la migliore loro convivenza nella società degli umani. Squadra 4 zampe si adopera di organizzare le difese legali nei confronti dei diritti degli animali e delle persone che di questi si occupano e che ne sono proprietarie, contro abusi, maltrattamenti ed eventuali persecuzioni. L’associazione Squadra 4 Zampe si appoggia prevalentemente a un rifugio della provincia di Bergamo che accoglie i suoi cani (25/30 in media) in attesa di adozione. I nostri cani provengono principalmente dalla Sardegna, Palermo, Roma, Spagna e molti anche dalla Lombardia. I gatti in cerca di casa dell’associazione sono tenuti in stallo dalle volontarie che se ne prendono cura fino all’adozione. Molti di loro sono vittime di maltrattamenti, incuria, sequestri e presso di noi trovano quasi sempre un recupero psico-fisico tale da poter essere inseriti in nuove famiglie selezionate tramite colloqui, pre-affidi e post controlli. Il nostro obbiettivo è dare, ad ogni famiglia che ci contatta per un’adozione, il cane o il gatto che per le sue caratteristiche meglio si adatta al nucleo familiare e alle sue dinamiche. A quei pochi cani per cui per motivi di salute, vecchiaia o problematiche comportamentali non riusciamo a trovare un’idonea famiglia cerchiamo di garantire una vita dignitosa e con tutte le cure necessarie al loro sostentamento… ma soprattutto tante tante coccole e amore. www.squadra4zampe.com / info@squadra4zampe.com / Tel. 3343056807 (Paola Daniela) www.facebook.com/squadra.quattrozampe?fref=ts GLI AMICI DEL RANDAGIO - MARIANO COMENSE L'Associazione Animalista "Gli Amici del Randagio" è nata nel 1992 dalla passione e il comune amore per i cani di un gruppo di amici: l'obiettivo era quello di migliorare le condizioni di vita dei cani randagi ospitati al Canile di Mariano Comense. Dal 1992 ha in gestione il canile consortile di Mariano Comense (CO) e dal 1994 anche quello di Erba: da allora l'opera che presta all’interno delle strutture è totalmente volontaria e senza alcuno scopo di lucro. "Gli Amici del Randagio" hanno in custodia complessivamente circa 250 cani. In particolare l'Organizzazione nel corso degli anni: - Ha portato avanti il progetto "Dog for Children" accompagnando nel reparto pediatria degli Ospedali e in case di riposo della zona, alcuni dei cani ospiti del canile di Mariano Comense. Scopo del progetto è donare ai ricoverati momenti di gioco, affetto, responsabilizzazione, sfruttando le proprietà terapeutiche del contatto con l'animale anche per insegnare un rapporto sano e corretto con il miglior amico dell'uomo. - Ha partecipato al Bando di gara della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca con un progetto di integrazione cani - disabili e ottenuto parte dei fondi per realizzarlo - Ha organizzato puppy-class, momenti di incontro con le famiglie che hanno adottato cuccioli presso il nostro canile. Un esperto spiega come crescere un cane sano, equilibrato, affidabile e felice. - Ha promosso sul territorio campagne di sensibilizzazione sul tema dell'abbandono e del randagismo, campagne a favore della sterilizzazione, volte a sfatare molti luoghi comuni che ostacolano la diffusione di questa pratica. campagne di informazioni sul microchip e sull'iscrizione all'anagrafe canina e organizzato campagne d'adozione definitiva dei randagi ospiti dei rifugi, anche attraverso interventi sui quotidiani locali, alla radio o in televisione. www.gliamicidelrandagio.it /lukecontry@gmail.com / Tel. 031 751653 https://www.facebook.com/pages/Gli-Amici-Del-Randagio/187317891288639?fref=ts
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Ogni anno perdiamo 1,5 milioni di ettari di foresta amazzonica. Centinaia gli incendi ogni giorno. L’Amazzonia ospita il 10% di tutte le specie conosciute, è la vita del giaguaro, del delfino di fiume e dei bambini di 350 comunità indigene. È aria, acqua, cibo, energia. È il polmone verde del Pianeta.
L’AMAZZONIA STA SPARENDO SE L’AMAZZONIA RESPIRA, RESPIRI ANCHE TU.
AIUTACI A SALVARLA
wwf.it/amazzonia WWF Italia ONG Onlus
C/C Postale 323006
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