Mario Giacomelli Private Opere fotografiche storiche da collezioni private
©Mario Giacomelli/Simone Giacomelli
Visite guidate su prenotazione Giovedì 19 febbraio 2015 h 12 – 14 |18 – 21 Solo su prenotazione, verranno realizzate visite guidate esclusive (30 minuti circa) a cura di un gallerista, un collezionista e un curatore. Durante il percorso guidato sarà possibile visionare una rara selezione di opere da collezioni private e un’inedita autobiografia video dell’artista, realizzata nel 1997 da Photology. Le opere rimarranno esposte dal 19 febbraio 2015 al 10 aprile 2015 Lunedì – Venerdì h 11.00 – 19.00
© Mario Giacomelli/Simone Giacomelli
Mario Giacomelli | Private Opere fotografiche storiche da collezioni private
La più bella frase di Hugo von Hofmannsthal, "ʺI buoni pensieri si debbono poter guardare anche da dietro"ʺ mi da'ʹ il La per una analisi "ʺda tergo"ʺ di quest'ʹultima mostra di Mario Giacomelli a Milano. Una selezione di opere storiche acquisite negli anni da collezionisti e appassionati internazionali che ritornano momentaneamente unite una accanto all'ʹaltra, proprio come nell'ʹarchivio di Giacomelli in via Verdi a Senigallia quando vi entrai per la prima volta nel lontano 1992. Sì. Giacomelli, l'ʹartista a cui sia a livello umano che professionale devo di più, a cui va questo ultimo tributo milanese per Photology che chiuderà la propria base nel prossimo dicembre, per lasciare posto a nuove basi operative a Bologna, Noto e Garzon Uruguay. Non si può conoscere il più geniale foto artista italiano del ventesimo secolo senza guardare le sue prime opere, ma non solo guardando l'ʹimmagine impressa, (ritratti, paesaggi, spiagge e sperimentazioni astratte) ma anche voltandola, godendo dell'ʹopera da dietro. Un insieme di titoli, firme, annotazioni, timbri, cancellature, segni, etichette adesive prima messe poi staccate… Una vita vissuta da tergo per opere che sono state vere e proprie "ʺcopie lavoro"ʺ. Uno spazio di pochi centimetri quadrati che diventa il luogo delle idee, soprattutto quelle in mutamento, una metamorfosi che deriva da esperienze sul campo e in camera oscura. Il risultato di questo lavoro continuo ci regala stampe smaltate, uniche, senza negativo, che vengono realizzate da Giacomelli tra il 1953 e il 1963, dieci anni di sperimentazione e visioni che prendono vita nella mente del fotografo marchigiano, vivendo poi con la macchina fotografica in mano in quei pochi metri tra paese, spiaggia, casa e campagna. "ʺVintage prints"ʺ, come dicono quei curatori e galleristi americani, portate al MOMA come esempio stampato dell'ʹ unico italiano tra i 100 foto artisti di Looking at Photographs. Originali che vengono
tutti da fogli 30x40 Agfa extra weight tagliati a seconda dell'ʹinquadratura e che assumono le forme più stravaganti. Ogni fotografia di questo periodo reca sul retro il famoso timbro via Mastai 6, che riporta il civico originario del luogo di lavoro di Giacomelli, in seguito diventato 24. Anche i titoli vengono scritti secondo una prima, istintiva intuizione come PRETINI poi diventata la serie "ʺNon ho mani che mi accarezzino il volto"ʺ; oppure L'ʹUOMO E IL SUO MONDO serie mai ultimata; anche alcune più volte cancellate secondo una prima stesura che viene intitolata FELICI, L'ʹAMORE, L'ʹUOMO LA DOMENICA, GIOVANI D'ʹOGGI, per lasciare posto al definitivo "ʺun uomo, una donna, un amore"ʺ. Oppure VITA D'ʹOSPIZIO che è il titolo originale di "ʺVerrà la morte e avrà i tuoi occhi"ʺ e nella serie "ʺPuglia"ʺ i titoli erano scritti confusamente tutti assieme come LA VEDOVA E I FIGLI, FAMIGLIA ZINGARA, BAMBINI POVERI IN SARDEGNA e anche SICILIA. E poi scarabocchi, colori, macchie di ogni tipo, timbri colorati e firme di ogni foggia; uno spazio una volta bianco occupato dalla vita e dal lavoro di decenni, che lascia a chi guarda oggi, un tempo prolungato come in un collage di David Hockney. Una immagine davanti che trova una sua dilatazione sul retro: per capire basta girare... Una lettura Twomblyana che ci porta in un viaggio immaginario, un volo radente sulla realtà, ma soprattutto dentro la mente di uno dei più grandi artisti italiani che magicamente ci mostra che la fotografia, come la strofa per il poeta, è quel click che in un istante trasforma i buoni pensieri in sogni visivi. Davide Faccioli
Š Mario Giacomelli/Simone Giacomelli
Š Mario Giacomelli/Simone Giacomelli
Biografia Nato in una famiglia poverissima, a 13 anni Mario Giacomelli comincia a lavorare in una tipografia, affascinato dalle infinite possibilità di comporre parole e immagini offerte dalla stampa. Nello stesso periodo, comincia a dipingere, si appassiona di corse automobilistiche e scrive poesie. Nel 1954 acquista la sua prima macchina fotografica. Tra il 1954 e il 1957 partecipa a numerosi concorsi fotografici in Italia. Dopo avere completato la sua prima serie “Vita d’ospizio”, comincia una serie di nudi femminili e maschili che abbandona negli anni Sessanta. Assalito da un’ansia investigativa sulla sua identità di narratore, Giacomelli inizia a viaggiare, ma sono solo delle escursioni in altri mondi e in altri modi di vivere più che dei veri e propri viaggi, che lo riportano alla sua infanzia e alle sue condizioni sociali. Nella primavera del 1957 si reca a Scanno, un villaggio dell’Italia centrale che aveva affascinato anche Henri Cartier-‐‑Bresson, dove Giacomelli produce capolavori quali Scanno Boy, e a Lourdes in Francia, dove Giacomelli realizza delle immagini di straordinario impatto emotivo. Negli anni Sessanta, Giacomelli lavora al progetto “Non ho mani che mi accarezzino il volto”, universalmente conosciuto come la serie “Pretini”, un gruppo di immagini realizzate nel seminario di Senigallia, presentati da Ferrania per la prima volta nell’edizione 1963 del Photokina di Colonia. John Szarkowski, all’epoca Direttore del dipartimento di fotografia del MOMA di New York acquista alcune immagini dalla serie “Scanno” e le pubblica nel volume “Looking at Photographs: 100 Pictures from the collection of the Museum of Modern Art”. Nel 1967 Giacomelli inizia uno studio sul legno. Dopo il grande successo ottenuto dalla serie “Pretini” esposti al Metropolitan Museum di New York e a Bruxelles, negli anni Settanta © Paolo Biagetti
Giacomelli approfondisce la sua ricerca sulla natura, con i primi scatti aerei di paesaggi e un’incursione nel colore. Dalla fine degli anni Settanta, caratterizzati da un sempre crescente legame tra fotografia, arte astratta e poesia, Giacomelli attraversa un periodo di analisi e approfondimento della propria attività artistica. Nascono così le serie “Caroline Branson”, dall’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, del 1971-‐‑73; “Il teatro della neve” (1984-‐‑86), “Ninna Nanna” (1985-‐‑87), “L’infinito” (1986-‐‑ 88); “A Silvia”(1987-‐‑88); “Felicità raggiunta, si cammina .....” (1986-‐‑92), “Passato” (1988-‐‑ 90); “Io sono nessuno” (1992-‐‑94) e “La Notte lava la mente” (1994-‐‑95), 28 opere a commento della poesia di Mario Luzi, fino ad arrivare al lavoro più recente, “La Mia Vita Intera”, 30 gelatin silver print stampate dall’autore nell’anno 2000 come commento alla poesia di Jorge Luis Borges. Mario Giacomelli muore a Senigallia il 25 novembre 2000. Oggi è internazionalmente riconosciuto come uno dei principali maestri della fotografia italiana.
Š Mario Giacomelli/Simone Giacomelli
Mario Giacomelli | Photology Collaborations Until Now
Mostre personali
1993 -‐‑ Mario Giacomelli, James Danziger Gallery, New York 1994 -‐‑ “Mario Giacomelli – Prime Opere | Vintage Photographs 1954-‐‑1957”, Photology Milano -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Spoon River”, Photology Milano -‐‑ “Mario Giacomelli”, The Camera Oscura Gallery, Denver -‐‑ “Mario Giacomelli”, The Photographer’s Gallery, London -‐‑ “Mario Giacomelli”, Fahey/Klein Gallery, Los Angeles -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Melesi, Lecco -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Matasci, Tenero -‐‑ Locarno 1995 -‐‑ “Mario Giacomelli: a retrospective”, Museum Ludwig, Koln -‐‑ “Mario Giacomelli – La forma dentro”, Rocca Roverasca, Senigallia -‐‑ “Mario Giacomelli”, Howard Schickler Gallery, New York -‐‑ “Mario Giacomelli”, G. Ray Hawkins Gallery, Santa Monica 1996 -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Trisorio, Napoli -‐‑ “Mario Giacomelli”, James Danziger Gallery, New York -‐‑ “Mario Giacomelli”, A Gallery for Fine Photography, New Orleans 1997 -‐‑ “Mario Giacomelli – La notte lava la mente”, Photology, Milano -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ La notte lava la mente”, Galleria Minima Peliti, Roma -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ La notte lava la mente”, Galleria Photo&Co, Torino -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ The night washes the mind”, Galerie Agathe Gaillard, Paris -‐‑ “Mario Giacomelli”, X Festival Handicap, Nantes -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galerie Villa Aichele, Lorach 1998 -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑Vintage works”, Photology, London -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑Vintage works”, Howard Schickler Gallery, New York -‐‑ “Mario Giacomelli”, Centro Culturale Milano -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Colombari, Milano
1999 -‐‑ “Mario Giacomelli”, Biennale d’Arte Contemporanea, Alatri -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galerie Agathe Gaillard, Paris 2000 -‐‑ “Mario Giacomelli – La mia vita intera”, Photology Milano 2001 -‐‑ “Mario Giacomelli, A Retrospective”, Palazzo delle Esposizioni, Roma -‐‑“Mario Giacomelli, A Retrospective”, Mole Vanvitelliana, Ancona -‐‑ “Mario Giacomelli”, Palazzo Comunale, Monte Urano -‐‑ “Mario Giacomelli”, Fondazione Antonino Paraggi, Treviso -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Anna D’Ascanio, Roma -‐‑ “Mario Giacomelli”, Howard Greenberg Gallery, New York -‐‑ “Mario Giacomelli”, Marvelli Gallery, New York 2002 -‐‑ “Mario Giacomelli – Poesia come realtà”, Museo del Santo, Padova 2003 -‐‑ “Mario Giacomelli”, Musée Mondaneum, Mons -‐‑ “Mario Giacomelli”, Barilla Center, Parma -‐‑ “Mario Giacomelli”, Peter Fetterman Gallery, Los Angeles -‐‑ “Mario Giacomelli, 50-‐‑50”, Photology Milano 2006 -‐‑ “Mario Giacomelli – Cose mai viste”, Photology Milano -‐‑ “Mario Giacomelli”, Fondazione Hospice MTC Seragnoli, Bentivoglio -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria Valentina Moncada, Roma 2007 -‐‑ "ʺFotoartisti d’Italia"ʺ, Photology Hotel de Ville, Paris -‐‑ “Mario Giacomelli”, Galleria La Pergola, Pesaro -‐‑ “Mario Giacomelli – Cose mai viste”, Rizziero Arte, Pescara 2008 -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Photology Milano -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Cinquale Comune di Montignoso -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Museo Luzzati, Genova -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Io non ho mani che mi accarezzino il volto”, Photology Milano 2009 -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Visionnaire, Bologna
2010 -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Palazzo delle Cento Finestre, Senigallia 2012 -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Scanno. La serie completa”, Photology Milano 2013 -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Museo del Territorio, Biella -‐‑ “Giacomelli for Africa”, Casa del Rio, Corcagnano, Parma -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Scanno. La serie completa”, Regione Abruzzo, Vinitaly, Verona -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Scanno. La serie completa”, Regione Abruzzo, Cavalieri Hotel, Roma -‐‑ “Mario Giacomelli -‐‑ Scanno. La serie completa”, Palazzo del Ghiaccio, Milano