PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA
O V IDIO
Istituto di Istruzione Superiore
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “OVIDIO” Liceo Artistico – Liceo Classico - Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane Progetto Socio-Sanitario - Opzione Economico Sociale - Progetto Motorio - Sportivo Viale P. Togliatti – 67039 SULMONA (AQ) Cod. Fisc. 920254410660 www.istitutovicosulmona.it Tel. e fax segreteria 0864/53763 – tel. Presidenza 0864/210366 E-mail: aqis02100g@istruzione.it aqis02100g@pec.istruzione.it Codice Meccanografico AQIS02100G
AL COLLEGIO DEI DOCENTI E P.C. AL CONSIGLIO D’ISTITUTO AI GENITORI AGLI ALUNNI AL PERSONALE ATA ATTI ALBO OGGETTO: ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. IL DIRIGENTE SCOLASTICO -
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VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”; PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano); 2) il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti; 1
EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all’art.6, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3.2013 n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare delle competenze da acquisire mediante la metodologia CLIL 3) Le proposte ed i pareri formulati dagli Enti Locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: sviluppo delle competenze disciplinari e di cittadinanza inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali prevenzione di tutte le forme di disagio e della dispersione scolastica apertura all’Europa 4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento alla Legge 107/2015, nel rispetto delle seguenti priorità:
commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell’organico dell’autonomia, potenziamento dell’offerta e obiettivi formativi prioritari): si terrà conto in particolare delle seguenti priorità acquisto attrezzature tecnologiche per 1. facilitare l’uso del registro elettronico 2. favorire l’apprendimento a distanza per gli studenti che non possono frequentare 3. per la classe 3.0 4. per i laboratori che devono essere aggiornati 5. per lo sviluppo di una didattica laboratoriale fondata sulle TIC per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che in molte classi bisogna rinnovare banchi e lavagne per i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: la scuola tende a stabilizzare il numero delle classi, considerato il trend dell’anagrafe nel bacino della Valle Peligna, pertanto, si conferma quanto richiesto lo scorso anno 2
per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 11 unità: nell’ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe; dovrà essere prevista l’istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali (ad esempio, per l’orientamento). Sarà altresì prevista la funzione di coordinatore di dipartimento; dovrà essere prevista la costituzione del comitato tecnico-scientifico di cui ai DPR 8788/10 ed indicata la struttura ritenuta più funzionale per lo stesso; per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è superiore rispetto ai posti finora assegnati, pertanto, si chiederà un aumento del personale commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti: con la collaborazione della CRI, di VAS e della ASL saranno attivati corsi di primo soccorso e altri corsi finalizzati alla prevenzione (prevenzione cancro, malattie sessualmente trasmissibili, educazione alla sessualità, prevenzione droghe, prevenzione alcool ecc..), inoltre, saranno attivati i corsi di primo soccorso finalizzati anche all’uso dei defibrillatori di cui la scuola è dotata.
commi 15-16 (educazione alle pari opportunità, prevenzione della violenza di genere): la scuola continuerà il suo lavoro di prevenzione rispetto alla violenza di genere con attività culturali e manifestazioni
commi 28-29 e 31-32 (insegnamenti opzionali, percorsi formativi ed iniziative d’orientamento, valorizzazione del merito scolastico e dei talenti, individuazione di docenti coordinatori, individuazione di modalità di orientamento idonee al superamento delle difficoltà degli alunni stranieri): per arricchire l’offerta formativa, alcuni insegnamenti saranno potenziati ed altri saranno attivati. L’offerta formativa del Liceo Linguistico si arricchirà con l’insegnamento del DIRITTO COMUNITARIO nel primo biennio; nel Liceo Classico sarà potenziato l’insegnamento della Matematica (per tutti gli anni) e delle Scienze con particolare riguardo alla CHIMICA nel biennio. Sarà introdotto l’insegnamento del DIRITTO PUBBLICO nei primi due anni. commi 33-43 (alternanza scuola-lavoro): la scuola ha attivato una serie di convenzioni con le aziende del territorio, tali convenzioni saranno ampliate per consentire a tutti gli studenti delle classi terze, quarte e quinte di svolgere stage e tirocini formativi in alternanza scuola lavoro. 3
commi 56-61 (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale): la scuola ha aderito al Piano Nazionale Scuola Digitale partecipando al progetto “Abruzzo Scuola Digitale”, ha nominato un animatore digitale e deve predisporre un Piano interno di sviluppo della didattica laboratoriale. comma 124 (formazione in servizio docenti): le esigenze formative dei docenti riguardano principalmente le Tecnologie applicate alla didattica, la Sicurezza, le metodologie CLIL, l’Europrogettazione i criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d’Istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti “1” e “2” potranno essere inseriti nel Piano 5) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.
Sulmona, 16 novembre 2015 IL DIRIGENTE SCOLASTICO
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..nuovi frutti, antiche radici.. Liceo Artistico - Liceo Classico – Liceo Linguistico Liceo delle Scienze Umane – Liceo Economico Sociale
SULMONA
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “OVIDIO” www.iisovidio.it
UFFICI Viale Palmiro Togliatti, 1 - 67039 Sulmona (AQ) Tel. e Fax 0864 53763 e-mail: aqis02100g@istruzione.it e-mail certificata: aqis02100g@pec.istruzione.it Cod. fiscale: 92025410660 Cod. univoco fatturazione elettronica: UFNBIU
Sportello di segreteria per il Liceo Artistico e il Liceo Classico presso Liceo "G. Mazzara" Via E. De Matteis - Sulmona tel e fax 0864 54459
DIRIGENTE SCOLASTICO Caterina Fantauzzi caterina.fantauzzi@istruzione.it tel. presidenza 0864 210366
DSGA Beatrice Pappadia tel. 0864 53763
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L’Istituto di Istruzione Superiore OVIDIO L’Istituto di Istruzione Superiore Ovidio, costituito a seguito del dimensionamento delle Istituzioni scolastiche nel 2013, si trova a Sulmona ed è composto da tre Licei che, nell’ambito del territorio, vantano un’importante tradizione: il Liceo Artistico “Gentile Mazzara”, il Liceo Classico “Ovidio” e il Liceo Linguistico e delle Scienze Umane “Giambattista Vico”. Tutto il personale si sta impegnando nella costruzione di una nuova identità comune e nella condivisione di nuovi percorsi formativi per realizzare nuove sinergie a vantaggio della qualità del servizio. La città di Sulmona si trova nella Valle Peligna, un territorio che ancora fa fatica ad individuare la propria vocazione a seguito dello smantellamento di importanti insediamenti industriali con una conseguente crisi occupazionale. Situata al centro di un sistema di Parchi Nazionali, la città può trovare nuova linfa vitale valorizzando il proprio patrimonio naturalistico, culturale ed artistico, soprattutto nella prospettiva del Bimillenario della morte del poeta Publio Ovidio Nasone nato a Sulmona nel 43 a.C.
Tre licei per una formazione umanistica La società di oggi, basata sul pragmatismo, è alla ricerca continua del profitto immediato, per cui ci si domanda a cosa possa servire studiare arte, letteratura, storia, filosofia ed altre discipline umanistiche. Molti evidenziano il fatto che, per una società tecnologica, globalizzata e pragmatica, sarebbe più opportuno studiare discipline “più utili”, basate maggiormente su tecnica e matematica. L’Italia è stata ed è ancora patria di grandi letterati, grandi artisti, grandi scultori che hanno lasciato un’impronta indelebile nella nostra cultura e testimonianze straordinarie della loro arte, tutto ciò rende il nostro paese quello più ricco di beni culturali. È pertanto un dovere morale conoscere tali testimonianze e studiare materie come la storia, l’arte, la letteratura, la filosofia e lingue considerate “morte” dalle quali, però, ha avuto origine la nostra lingua italiana. A conferma di quanto affermato, citiamo un’opera dal titolo “Non per profitto” della filosofa americana Martha C. Nussbaum che lancia un allarme sulla perdita del sapere umanistico che porterà, inevitabilmente, ad una crisi della democrazia e, conseguentemente, della libertà. La filosofa pone l’accento sul problema affermando che “molti paesi, attirati dal profitto, stanno escludendo alcuni saperi indispensabili a mantenere viva la democrazia”. Il rischio dell’investire esclusivamente in materie tecniche e scientifiche è produrre “macchine docili
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invece di cittadini in grado di pensare da soli”, individui non più in grado di produrre un pensiero critico ed autonomo. Il pensiero critico si plasma con discipline che aprono la mente e che permettono di comprendere la complessità del mondo, tali sono: la letteratura, la filosofia, le arti, la storia, le lingue moderne ed antiche. Pensiero critico e creatività sono fondamentali per trovare soluzioni anche quando sembra che non ci siano; quando l’economia è in crisi, permettono di trovare risposte adeguate utilizzando il pensiero libero e non legato esclusivamente al profitto. “Empatia e pensiero critico sono risorse fondamentali per vivere in democrazia” afferma la Nussbaum, si sviluppano attraverso lo studio delle discipline umanistiche che permettono all’individuo di formulare ed argomentare autonomamente e non diventare una “macchina docile” e un “non cittadino a pieno titolo”: Il cittadino a pieno titolo è colui che è capace di pensare ed argomentare da solo, mettere in discussione le consuetudini, comprendere i problemi e le sofferenze di altri individui.
I percorsi liceali I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze adeguate al proseguimento degli studi e all’inserimento nel mondo del lavoro, nel rispetto delle capacità e delle scelte personali. (art. 2 comma 2 del Regolamento recante “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei…”). Per raggiungere questi risultati occorre il concorso e la piena valorizzazione di tutti gli aspetti del lavoro scolastico: lo studio delle discipline in una prospettiva sistematica, storica e critica; la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari; l’esercizio di lettura, analisi, traduzione di testi letterari, filosofici, storici, scientifici, saggistici e di interpretazione di opere d’arte; l’uso costante del laboratorio per l’insegnamento delle discipline scientifiche; la pratica dell’argomentazione e del confronto; la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta, pertinente, efficace e personale; l‘uso degli strumenti multimediali a supporto dello studio e della ricerca. Inoltre, l’organizzazione didattica si propone di fornire agli studenti strumenti avanzati per l’interpretazione esperta della realtà, organizzata secondo le discipline che costituiscono la specificità dei diversi indirizzi di studio.
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Partendo da categorie interpretative elementari, originate in ambiti limitati di esperienza (locali, familiari), il curriculum promuove la costruzione di procedure di acquisizione delle conoscenze e di forme di organizzazione del sapere adeguate alle procedure scientifiche delle discipline. I contenuti disciplinari, che costituiscono, in concreto, il contesto delle conoscenze all’interno del quale il processo formativo si svolge, hanno un valore strumentale rispetto alla crescita delle forme mentali. Considerando la varietà delle fonti di informazione, non riducibili ormai alla sola istituzione scolastica, la facilità di accesso ad esse e l’accelerazione del processo di accumulazione e insieme di obsolescenza delle conoscenze, il progetto d’Istituto non persegue il massimo possibile ampliamento dei contenuti, ma privilegia, come specificità dell’istituzione scolastica, le procedure dell’apprendimento e le forme dell’interpretazione Tuttavia non è possibile prescindere dallo studio sistematico delle discipline che rappresentano il campo entro cui, attraverso il costante lavoro di apprendimento e di organizzazione dei contenuti, si costituiscono e si potenziano le strutture della conoscenza. Le discipline sono esse stesse il punto di arrivo del processo storico di formazione delle scienze e non possono essere sostituite da occasionali reperimenti di notizie, aggregate in modo del tutto arbitrario e superficiale intorno ad un qualche spunto di carattere culturale.
Il Liceo Artistico “G. Mazzara” La "Scuola d'Arte e Mestieri" di Sulmona nasce nel 1902 grazie alla generosità del marchese Gentile Mazzara ed affonda le sue radici in un territorio ricco di tradizioni artistiche e di secoli di notevoli produzioni artigianali. Nel 1959 il Ministero della Pubblica Istruzione lo trasforma in Istituto d'Arte, con un corso triennale al termine del quale, con un esame interno, si consegue il diploma di Maestro d'arte. Nel 1970 viene aggiunto al triennio un biennio sperimentale che si conclude con gli Esami di Stato per il Diploma di Maturità d'Arte Applicata. Nel 1987 l'Istituto viene scelto come Scuola Pilota per il Piano Nazionale Informatica ed introduce lo studio di tale materia in tutte le classi del biennio. Nell'A.S. 1995/96 viene autorizzata una Maxi-sperimentazione denominata "Progetto Michelangelo" con l'indirizzo Architettura ed Arredo e nell'A.S. 1996/97 la sperimentazione viene estesa anche all'indirizzo Moda e Costume.
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A partire dall’ anno scolastico, 2010/2011, anno di entrata in vigore della Riforma Gelmini, L'Istituto Statale D'Arte è diventato Liceo Artistico. Nel Liceo, pertanto, i diversi itinerari didattici, pur nel rispetto dell’autonomia delle singole discipline e della libertà di insegnamento, concorrono sia a raggiungere gli obiettivi formativi richiesti dalle Indicazioni Nazionali sia a valorizzare le tematiche artistiche, caratterizzanti la scuola. Il Liceo Artistico Mazzara è strutturato secondo tre indirizzi disciplinari: Architettura e Ambiente, Arti figurative, Design del gioiello e della moda. A seguito del terremoto del 6 aprile 2009, l’edificio del Liceo “G. Mazzara” ospita anche gli studenti del Liceo Classico “Ovidio” con la conseguente riduzione degli spazi adibiti a laboratorio e con il successivo calo progressivo degli iscritti. Dopo i lavori di adeguamento sismico, i laboratori sono stati finalmente ripristinati nella primavera del 2015.
Profilo Educativo, Culturale e Professionale (risultati attesi) “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: conoscere la storia della produzione artistica e architettonica e il significato delle opere d’arte nei diversi contesti storici e culturali anche in relazione agli indirizzi di studio prescelti; cogliere i valori estetici, concettuali e funzionali nelle opere artistiche; conoscere e applicare le tecniche grafiche, pittoriche, plastico-scultoree, architettoniche e multimediali e saper collegare tra di loro i diversi linguaggi artistici; conoscere e padroneggiare i processi progettuali e operativi e utilizzare in modo appropriato tecniche e materiali in relazione agli indirizzi prescelti; conoscere e applicare i codici dei linguaggi artistici, i principi della percezione visiva e della composizione della forma in tutte le sue configurazioni e funzioni; conoscere le problematiche relative alla tutela, alla conservazione e al restauro del patrimonio artistico e architettonico. “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione 10
artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti” (art. 4 comma 1).
Indirizzo Architettura e Ambiente Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dell’architettura a partire dagli aspetti funzionali, estetici e dalle logiche costruttive fondamentali; avere acquisito una chiara metodologia progettuale applicata alle diverse fasi da sviluppare (dalle ipotesi iniziali al disegno esecutivo) e una appropriata conoscenza dei codici geometrici come metodo di rappresentazione; conoscere la storia dell’architettura, con particolare riferimento all’architettura moderna e alle problematiche urbanistiche connesse, come fondamento della progettazione; avere acquisito la consapevolezza della relazione esistente tra il progetto e il contesto storico, sociale, ambientale e la specificità del territorio nel quale si colloca; acquisire la conoscenza e l’esperienza del rilievo e della restituzione grafica e tridimensionale degli elementi dell’architettura; saper usare le tecnologie informatiche in funzione della visualizzazione e della definizione grafico-tridimensionale del progetto; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma architettonica.
Indirizzo Arti Figurative Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: aver approfondito la conoscenza degli elementi costitutivi della forma grafica, pittorica e/o scultorea nei suoi aspetti espressivi e comunicativi e acquisito la consapevolezza dei relativi fondamenti storici e concettuali; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva; saper individuare le interazioni delle forme pittoriche e/o scultoree con il contesto architettonico, urbano e paesaggistico; conoscere e applicare i processi progettuali e operativi e utilizzare in
modo
appropriato
le
diverse
tecniche
della
figurazione
bidimensionale
e/o
tridimensionale, anche in funzione della necessaria contaminazione tra le tradizionali specificazioni disciplinari (comprese le nuove tecnologie); conoscere le principali linee di sviluppo tecniche e concettuali dell’arte moderna e contemporanea e le intersezioni con le altre forme di espressione e comunicazione artistica; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafica, pittorica e scultorea. 11
Indirizzo Design della Moda e del Gioiello Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, dovranno: conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi grafici, progettuali e della forma; avere consapevolezza delle radici storiche, delle linee di sviluppo e delle diverse strategie espressive proprie dei vari ambiti del design e delle arti applicate tradizionali; saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-funzionalità-contesto, nelle diverse finalità relative a beni, servizi e produzione; saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla definizione del progetto grafico, del prototipo e del modello tridimensionale; conoscere il patrimonio culturale e tecnico delle arti applicate; conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma.
Quadro orario
Discipline Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Straniera Storia e Geografia Storia Filosofia Matematica e Informatica Fisica Scienze Naturali Chimica Storia dell’Arte Discipline Grafiche e Pittoriche Discipline Geometriche Discipline Plastiche e Scultoree Laboratorio Artistico Scienze Motorie e Sportive Religione Laboratorio d’indirizzo Progettazione d’indirizzo Totale ore settimanali
1° 2° 5° biennio biennio anno 1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno 4
4
4
4
4
3
3
3
3
3
3 3 2 3
3 3 2 3
2 2 2 2 2 3
2 2 2 2 2 3
2 2 2 2 3
4
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-
-
-
3
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-
-
3
3
-
-
-
3
3
-
-
-
2
2
2
2
2
1 -
1 -
1 6 6
1 6 6
1 8 6
34
34
35
35
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Il Liceo Classico “Ovidio” Il Liceo Ginnasio “Ovidio” è stato istituito ufficialmente nell’anno scolastico 1935/36, ma l’edificio già dal 1686 è sede del Convitto dei Gesuiti e, dal 1865, del Convitto “Ovidio”. Nella sua secolare azione educativa si sono distinti docenti e si sono formati allievi che hanno svolto o svolgono tuttora una rilevante funzione intellettuale, dirigenziale, scientifica a livello nazionale e internazionale. Tra questi il filosofo Giuseppe Capograssi, componente della Corte Costituzionale; il prof. Bruno Gentili, grecista, membro dell’Accademia dei Lincei; il prof. Francesco Sabatini, linguista, Presidente Emerito dell’Accademia della Crusca; il dott. Filippo Giorgi, scienziato, premio Nobel per la pace 2007, la dr.ssa Annalisa Di Ruscio, importante ricercatrice ad Horward. La sede del Liceo Classico “Ovidio”, situata in Piazza XX Settembre, nel cuore della città di Sulmona, con il terremoto del 2009 è stata chiusa perché danneggiata e purtroppo, da quella data, studenti e personale sono stati costretti ad una serie di trasferimenti nell’ambito della città, prima nella sede del Liceo Artistico, poi nella sede della ex Croce Rossa, poi di nuovo nella sede del Liceo Artistico dove sembrano aver trovato una certa stabilità. Nel mese di ottobre 2015, dopo un lungo iter, finalmente sono stati stanziati i fondi necessari alla ristrutturazione dello stabile, con l’auspicio di un rientro previsto per il 2017, anno del bimillenario ovidiano. Negli ultimi anni il liceo classico ha arricchito l’impianto tradizionale di studi introducendo innovazioni nel metodo di insegnamento delle lingue greca e latina (metodo Oerberg); ha ampliato le possibilità formative offerte agli studenti con l’utilizzo delle nuove tecnologie e la realizzazione di scambi culturali con licei di Germania, Francia, Polonia, Turchia, Ungheria. Il Liceo opera in sinergia con enti territoriali, come la Camera di Commercio dell’Aquila per l’attuazione di stage di alternanza scuola-lavoro, partecipa alla vita culturale della città con iniziative di rilevante interesse.
Profilo Educativo, Culturale e Professionale (risultati attesi) “Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica.
Favorisce
una
formazione
letteraria,
storica
e
filosofica
idonea
a
comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della 13
realtà. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze a ciò necessarie” (Art. 5 comma 1). Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: aver raggiunto una conoscenza approfondita delle linee di sviluppo della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico, istituzionale, filosofico, scientifico), anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi, ed essere in grado di riconoscere il valore della tradizione come possibilità di comprensione critica del presente; avere acquisito la conoscenza delle lingue classiche necessaria per la comprensione dei testi greci e latini, attraverso lo studio organico delle loro strutture linguistiche (morfosintattiche, lessicali, semantiche) e degli strumenti necessari alla loro analisi stilistica e retorica, anche al fine di raggiungere una più piena padronanza della lingua italiana in relazione al suo sviluppo storico; aver maturato, tanto nella pratica della traduzione quanto nello studio della filosofia e delle discipline scientifiche, una buona capacità di argomentare, di interpretare testi complessi e di risolvere diverse tipologie di problemi anche distanti dalle discipline specificamente studiate; saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
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Quadro orario
Discipline Italiano Latino Greco Storia/Geografia Storia Filosofia Matematica* Fisica Scienze naturali** Storia dell’Arte*** Inglese Scienze Motorie e Sportive Diritto Religione Totale ore settimanali
1° biennio
2° biennio
5° anno
I LICEO
II LICEO
III LICEO
IV LICEO
V LICEO
4 5 4 3 -
4 5 4 3 -
3 +1
3 +1
2 +1
2 +1
3
3
4 4 3 3 3 2 +1 2 2 2 3
4 4 3 3 3 2 +1 2 2 2 3
4 4 3 3 3 2+1 2 2 2 3
2
2
2
2
2
1 1
1 1
1
1
1
27 +3
27+3
31+1
31+1
31+1
*con informatica **biologia, chimica, scienze della terra Dall’anno scolastico 2016-17 il Liceo Classico arricchisce l’Offerta Formativa potenziando lo studio della Matematica (fino all’ultimo anno) e della Chimica, introducendo lo studio del diritto nelle classi del Ginnasio per una delle sezioni. Si garantisce, inoltre, lo studio di una disciplina non linguistica in INGLESE, sin dal primo anno, al fine di avviare il LICEO CLASSICO EUROPEO.
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Liceo Linguistico e Liceo delle Scienze Umane “Giambattista Vico” Sorto nel 1966 come Istituto Magistrale “Giambattista Vico”, oggi si presenta al territorio come una delle realtà educative più dinamiche ed innovative che ha saputo recepire ed interpretare nel tempo le istanze di cambiamento proprie di una società in continua trasformazione. Negli anni ha coniugato in modo efficace l’innovazione didattica con l’esperienza, predisponendo un ambiente scolastico accogliente, capace di promuovere i processi di integrazione e di valorizzazione delle diversità. Esperto nella formazione educativa e sociale, il Liceo Vico ha diversificato negli anni l’offerta formativa affinché quest’ultima risultasse competitiva e rispondente ai bisogni e alle vocazioni del territorio. Gli indirizzi Linguistico e Socio-Psico-Pedagogico, nati dall’applicazione del Progetto Brocca nell'anno scolastico 1991-'92 e quello delle Scienze Sociali, istituito nell'anno scolastico 1998-'99, seguendo le indicazioni dei nuovi regolamenti dei Licei, hanno dato luogo al Liceo Linguistico, al Liceo delle Scienze Umane, al Liceo delle Scienze Umane opzione Economico Sociale, denominato propriamente LES. Nell’ambito del Liceo delle Scienze Umane, rispondendo alle esigenze del territorio, è stato attivato il Liceo delle Scienze Umane ad indirizzo Socio-Sanitario, mentre nell’ambito del LES, il Liceo delle Scienze Umane ad indirizzo Motorio-Sportivo. La formazione culturale è programmata attraverso una metodologia che privilegia la didattica per competenze e la sinergia degli insegnamenti.
Organizzazione curricolare Liceo Linguistico Profilo Educativo, Culturale e Professionale (risultati attesi) “Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali ed è potenziato dalle ore di conversazione con insegnanti di madre lingua. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità, a maturare le competenze necessarie per acquisire la padronanza comunicativa di tre lingue straniere, oltre l’italiano e per comprendere criticamente l’identità storica e culturale di tradizioni e civiltà diverse" (art.6 comma 1). A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, gli studenti dovranno aver acquisito nelle tre lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali 16
caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche ed artistiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio. Grande rilevanza educativa e formativa hanno, infatti, gli scambi culturali con l'estero organizzati tutti gli anni per favorire il contatto, il confronto e l'integrazione con le culture europee. È previsto l’insegnamento in lingua straniera di due discipline non linguistiche in modalità CLIL. Queste attività sono caratterizzanti del percorso linguistico. Al termine del quinquennio di studio si consegue il diploma di Liceo Linguistico.
Liceo delle Scienze Umane Profilo Educativo, Culturale e Professionale (risultati attesi) "Il percorso del Liceo delle Scienze Umane è indirizzato allo studio delle teorie esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’Identità personale e delle relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagi ne nel campo delle scienze umane" (art.9 comma 1). È
potenziato
dagli
insegnamenti
di
antropologia,
pedagogia,
sociologia,
psicologia e metodologia della ricerca. È arricchito con offerte formative diversificate: tirocinio e stage presso scuole ad indirizzo didattico differenziato. È in contatto con le Università per la conoscenza di nuove tecniche di insegnamento-apprendimento. A conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, gli studenti dovranno aver acquisito le conoscenze dei principali campi di indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socioantropologica; aver raggiunto la conoscenza delle principali tipologie educative, relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella costruzione della civiltà europea; saper identificare e confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai luo ghi e
17
alle pratiche dell'educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali. Al termine del percorso di studi, si consegue il diploma di Liceo delle Scienze Umane.
Liceo Economico–Sociale Profilo Educativo, Culturale e Professionale (risultati attesi) Da settembre 2010 è attivo il LICEO ECONOMICO-SOCIALE. Nato con la Riforma Gelmini sulla scorta di analoghe esperienze europee (soprattutto la fortunata formula del Liceo Economico francese), l’indirizzo economico sociale colma un vuoto storico degli ordinamenti liceali italiani rispetto a due elementi cruciali della società contemporanea: il diritto e l’economia. Si tratta di un corso di ordinamento, voluto dal MINISTERO della Pubblica Istruzione e quind i non a carattere sperimentale, che raccoglie l’eredità di una esperienza di successo quale è stata quella del liceo delle Scienze Sociali per undici anni attivo nel territorio. Nel panorama dei licei -a cui appartiene a pieno titolo e di cui garantisce il livello
di
preparazione-
"competenze
si
distingue
in
quanto
particolarmente
avanzate
negli
fornisce
studi
agli
studenti
afferenti alle
scienze
giuridiche,economiche e sociali" (art.9 comma 2), gli strumenti critici per l’interpretazione
dell’attuale
dell’uomo
sua
nella
società
dimensione
complessa
relazionale
occupandosi e
dello
comunicativa,
in
studio quella
economico-produttiva e in quella giuridico-istituzionale. A conclusione del percorso di studi, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, gli studenti dovranno conoscere i significati, i metodi e le categorie interpretative delle scienze economiche, giuridiche e sociologiche; individuare le categorie antropologiche e sociali utili per la comprensione e la classificazione dei fenomeni culturali sviluppando la capacità di misurare, con l'ausilio di adeguati strumenti matematici, statistici e informatici, i fenomeni economici e sociali; saper identificare il legame esistente tra i fenomeni culturali, economici e sociali e le isituzioni politiche in una dimensione nazionale
ed
internazionale;
aver
acquisito
modalità
e
competenze
comunicative in una seconda lingua moderna, oltre la lingua inglese.
18
Progetti inseriti nei Licei (quota del 20% riferimento normativo DPR 275/99) Liceo delle Scienze Umane opzione Socio-Sanitario Il Liceo delle Scienze Umane opzione Socio -Sanitario ha trovato la sua motivazione nell'esigenza di offrire all'utenza una nuova opportunità formativa. L'Indirizzo orienta verso il campo più specifico dei "servizi alla person a", intendendo non esclusivamente il mondo dell'infanzia, ma anche quello degli anziani, l'area della diversità, l'area della prevenzione delle devianze e del disagio e quella dei servizi socio-sanitari in generale. Il corso è quinquennale ed è articolato in un biennio propedeutico e un triennio specifico. Nel biennio l'organizzazione del curricolo lascia ampio spazio agli insegnamenti dell'Area di Equivalenza che hanno una funzione orientativa, come prevede la normativa sull'obbligo scolastico. L'Area di indirizzo fornisce una formazione più specifica attraverso lo studio della
Biologia
e
delle
Scienze
Umane
ed
è
sostenuta
dall'Area
della
"Committenza locale" che ha consentito la conoscenza dei servizi socio sanitari nel nostro territorio. Il triennio pers egue gli obiettivi di una formazione più specifica con studio delle discipline scientifiche fondamentali (Chimica, Fisiologia umana, igiene e profilassi, scienze degli alimenti), le attività di laboratorio, gli stages presso l'A.S.L. e garantisce una forma zione culturale completa. Al termine del percorso formativo gli studenti potranno iscriversi a tutti i corsi di studio accademici, in particolare a quelli dell'Area Scientifica e seguire corsi universitari di primo livello come: Analisi chimico -biologiche, Biotecnologie agro-industriali, Dietologia, Fisioterapia, Logopedia, Ortottica, Riabilitazione psichiatrica e psico-sociale, Scienze del servizio sociale.
Liceo delle Scienze Umane opzione economico-sociale Progetto Motorio - Sportivo Il progetto intende realizzare, nell’ambito dell’autonomia, l’organizzazione di un curricolo che favorisca la pratica sportiva nel rispetto degli obiettivi formativi propri del corso di studi del Liceo delle Scienze Umane opzione economico-sociale e che abbia valenza orientativa rispetto alle attività professionali collegate allo sport. Attraverso la sua applicazione si cerca di rispondere alle richieste della società e del mercato del lavoro in continua trasformazione, favorendo l’acquisizione di competenze flessibili e qualificate nei giovani 19
praticanti lo sport o ad esso interessati. Il Liceo delle Scienze Umane opzione economicosociale a Progetto Motorio - Sportivo risponde dunque ad un chiaro bisogno che emerge dal territorio, dalle famiglie e dagli studenti: il bisogno di conciliare l’interesse per i processi educativi e motori con la formazione scolastica, sia sotto il profilo dello sviluppo e del potenziamento di abilità e competenze specifiche sia, soprattutto, sotto il profilo culturale. Lo sport ha infatti assunto, nell’orizzonte giovanile, un ruolo formativo importante e, in quello delle famiglie, un ruolo sociale significativo. Anche il mondo del lavoro e dell’economia dà allo sport uno spazio rilevante, mentre le istituzioni scoprono nella pratica e nella cultura dello sport un valido strumento di prevenzione del disagio giovanile e della salute, di promozione della solidarietà e dell’integrazione interculturale. In un simile contesto quegli elementi che normalmente si contrappongono al conseguimento del successo scolastico, perché considerati occasioni di distrazione dall’impegno nello studio, vengono al contrario assunti come positivo contributo al potenziamento dell’interesse e della motivazione verso la scuola. Il progetto viene realizzato nel rispetto degli ordinamenti e programmi vigenti utilizzando gli strumenti di flessibilità previsti dal D.P.R. 275/99, dal D.I. 234/00 e dal regolamento approvato al Consiglio dei Ministri in data 4 febbraio 2010.
Profilo Culturale, Educativo e Professionale (risultati attesi) Lo studente, a conclusione del percorso di studio, dovrà raggiungere i risultati di apprendimento specifici del Liceo delle scienze umane - Opzione economico-sociale che fornisce allo studente competenze particolarmente avanzate negli studi afferenti alle scienze giuridiche, economiche e sociali. Inoltre, il Progetto Motorio-Sportivo identifica come obiettivo formativo primario lo sviluppo di conoscenze e competenze di ambito motorio-sportivo, biologico-strutturale e socio psicopedagogico relative all'attività fisica. Il curricolo del Liceo delle Scienze Umane opzione economico-sociale a Progetto Motorio Sportivo conserva l’impianto orario che caratterizza il Liceo delle Scienze Umane. Il potenziamento delle ore di Scienze Motorie e Sportive, che passano da due a quattro settimanali nel quinquennio, è stato possibile in base alla flessibilità del 20-30% prevista all’art. 10 del regolamento approvato dal Consiglio dei Ministri in data 4 febbraio 2010.
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QUADRO ORARIO PER TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO LICEO LINGUISTICO
Discipline
1° biennio
2° biennio
5° anno
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e Letteratura Italiana
4
4
4
4
4
Lingua Latina
2
2
-
-
-
1° Lingua e Cultura straniera
4
4
3
3
3
2° Lingua e Cultura straniera
3
3
4
4
4
3° Lingua e Cultura straniera
3
3
4
4
4
Filosofia
-
-
2
2
2
Lingua Straniera
3
3
3
3
3
Matematica
3
3
2
2
2
Fisica
-
-
2
2
2
Scienze Naturali
2
2
2
2
2
Storia dell’Arte
-
-
2
2
2
Diritto Comunitario
2
2
-
-
-
Scienze Motorie e Sportive
2
2
2
2
2
Religione
1
1
1
1
1
Totale ore settimanali
29
29
30
30
30
21
LICEO DELLE SCIENZE UMANE
Discipline Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Latina Storia e Geografia Storia Filosofia Scienze Umane Diritto ed Economia Lingua Straniera Matematica Fisica Scienze Naturali Storia dell’Arte Scienze Motorie e Sportive Religione Totale ore settimanali
1° biennio 1°
2°
2° biennio 3°
4°
5° anno 5°
4
4
4
4
4
3
3
2
2
2
3 4
3 4
2 3 5
2 3 5
2 3 5
2
2
-
-
-
3 3 2 -
3 3 2 -
3 2 2 2 2
3 2 2 2 2
3 2 2 2 2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
22
LICEO delle SCIENZE UMANE progetto SOCIO-SANITARIO
Discipline Lingua e Letteratura Italiana Lingua e Cultura Latina Storia e Geografia Storia Filosofia Scienze Umane Diritto ed Economia Lingua Straniera Matematica Fisica Scienze Naturali Storia dell’Arte Scienze Motorie e Sportive Religione Totale ore settimanali
1° biennio 1° 2°
2° biennio 3° 4°
5° anno 5°
4
4
4
4
4
2
2
2
2
2
3 4 2 3 3 3 -
3 4 2 3 3 3 -
2 3 5 2 2 2 2 2 1
2 2 5 2 3 2 2 2 1
2 3 5 3 2 2 2 2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
23
LICEO ECONOMICO SOCIALE (LES)
Discipline Lingua e Letteratura Italiana Storia e Geografia Storia Filosofia Scienze Umane Diritto ed Economia 1° Lingua straniera 2° Lingua straniera Matematica Fisica Scienze Naturali Storia dell’Arte Scienze Motorie e Sportive Religione Totale ore settimanali
1° biennio 1° 2°
2° biennio 3° 4°
5° anno 5°
4
4
4
4
4
3 3
3 3
2 2 3
2 2 3
2 2 3
3
3
3
3
3
3 3 3 2 -
3 3 3 2 -
3 3 3 2 2
3 3 3 2 2
3 3 3 2 2
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
27
27
30
30
30
24
LICEO delle SCIENZE UMANE opzione Economico-Sociale PROGETTO MOTORIO-SPORTIVO
Discipline Lingua e letteratura italiana Storia e Geografia Storia Filosofia Scienze Umane* Diritto ed Economia 1° lingua straniera 2° lingua straniera Matematica** Fisica Scienze naturali*** Storia dell’arte Scienze Motorie e Sportive Religione Totale ore settimanali
1° biennio 1°
2°
2° biennio 3°
4°
5° anno 5°
4
4
4
4
4
3 3
3 2
2 2 3
2 2 3
2 2 3
2
3
3
3
3
3 2 3 2 -
3 2 3 2 -
3 2 3 2 1
2 2 3 2 2
3 2 3 2 1
4+2
4+2
4
4
4
1
1
1
1
1
27+2
27+2
30
30
30
25
Proposte provenienti dal territorio e dall’utenza L’Istituto ha sempre predisposto l’Offerta Formativa tenendo conto delle esigenze del territorio e degli stakeholders con un atteggiamento di aderenza reattiva (G. M. Bertin), al fine di promuovere la crescita dello stesso territorio, delle famiglie e degli studenti. La Valle Peligna si caratterizza per una scarsa vocazione produttiva industriale e per la presenza di numerose aree di crisi dovute al progressivo svuotamento delle aree industriali del territorio. Di contro è ricca di risorse naturali (presenza di 2 Parchi Nazionali, 2 Riserve Regionali) di risorse artistiche e architettoniche (siti archeologici e complessi monumentali di notevole interesse), di importanti tradizioni culturali in campo letterario, storico e giuridico (Ovidio, Patini, Capograssi) e vanta la realizzazione di numerosi eventi di grande interesse culturale e turistico. La Regione Abruzzo e gli attori locali (pubblici e privati) hanno concentrato gran parte degli interventi di sviluppo locale dell’area guardando alla cultura come risorsa (nelle sue molteplici espressioni) e al turismo come leva della crescita. Nel territorio ci sono due grandi istituti superiori, l’Istituto di istruzione Superiore “Ovidio” (Polo Umanistico) e il Polo Scientifico-Tecnologico. Si rileva la totale assenza di istituti professionali, pertanto, il sistema dei licei assorbe anche buona parte dell’utenza che altrove è destinata a scuole che fondano la propria azione didattica quasi esclusivamente su attività laboratoriali e pratiche. Ciò comporta la necessità di elaborare un attento programma di alternanza scuola-lavoro che aiuti effettivamente gli studenti nei percorsi finalizzati non solo all’università ma anche ad un immediato inserimento nel mondo del lavoro, riducendo al minimo i livelli di dispersione scolastica e di abbandono. I dati aggregati mostrano una media di dispersione scolastica pari al 10% attribuibile a problematiche sociali e familiari, alla presenza di immigrati di prima e di seconda generazione inseriti in una debole realtà economica e alla presenza di studenti con bisogni educativi speciali ed evidenti difficoltà che producono insuccessi, ripetenze e, conseguentemente, fenomeni di emarginazione e di devianza. Per contrastare la dispersione scolastica ma anche quello dell’abbandono del territorio che registra nuovamente il fenomeno dell’emigrazione, la scuola si impegna a sviluppare le competenze disciplinari, di cittadinanza e le soft skills, rintracciabili anche nel rapporto Excelsior Unioncamere del 2012 che individua alcune caratteristiche indispensabili per lo sviluppo individuale e territoriale: capacità direttive e di coordinamento, abilità creative e di ideazione, abilità nel gestire i rapporti interpersonali, capacità comunicativa scritta e orale, flessibilità e adattamento, capacità di risolvere i problemi, capacità di lavorare in autonomia. 26
Inoltre, in un territorio privo anche di grandi centri universitari, alla scuola è affidato anche il compito di promozione della cultura, per questo, l’istituto organizza eventi culturali di rilevo nazionale e internazionale, sempre aperti alle famiglie e alla cittadinanza: Giornata della Memoria, delle Foibe, Giornata della Legalità, Classico Moderno (Cultura e Istituzioni a confronto), Back to School, il Dies Natalis del Poeta Ovidio, il Certamen Ovidianum Sulmonense. In questo momento l’Istituto è impegnato nella preparazione del Bimillenario della morte del Poeta Ovidio.
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VISION L’Istituto di Istruzione Superiore Ovidio, si pone come mezzo per la crescita personale e la realizzazione sociale di cittadini attivi e consapevoli, al di là di ogni forma di svantaggio fisico, sociale ed economico. L’Istituto fonda il proprio operare sul soggetto in formazione, valorizzando il suo potenziale individuale.
MISSION Garantire una formazione in cui il diritto all’istruzione sia inteso come diritto inderogabile di cittadinanza. Educare alla cittadinanza europea attraverso lo sviluppo di una cultura della partecipazione, dell’incontro, del confronto e dell’inclusione. Assicurare una esperienza conoscitiva in cui l’apprendimento di incontra e si sostanzia con l’apertura al mondo universitario e a quello del lavoro.
Priorità strategiche ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
DESCRIZIONE DELLA PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
Riduzione della variabilità fra le classi negli esiti delle prove comparate.
Favorire una maggiore apertura delle classi anche di diverso indirizzo, introducendo percorsi didattici trans-disciplinari innovativi e condivisi.
Predisposizione di prove di verifica strutturate e con criteri di valutazione condivisa, in ingresso, in itinere e finali.
Istituire un gruppo di lavoro con il compito di curare la documentazione delle prassi valutative, elaborate per ambito disciplinare e classi parallele.
Progettazione di interventi di recupero per livelli a partire dall'analisi degli esiti delle prove iniziali e in itinere.
Attuare percorsi di riflessione sistematica sugli esiti, finalizzati alla ri-progettazione di percorsi didattici in itinere.
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Predisposizione di forme di valutazione autentica per classi parallele per la valutazione delle competenze in uscita, attraverso compiti di realtà. Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Competenze chiave e di cittadinanza
Riduzione della variabilità fra le classi negli esiti delle prove di italiano e matematica.
Sensibilizzazione ad una cittadinanza attiva, che favorisca dinamiche collaborative positive e consapevolezza dei valori sociali.
Strutturare gruppi di lavoro per la strutturazione di compiti di realtà per classi parallele e delle opportune griglie di osservazione. Potenziare percorsi di recupero e consolidamento, soprattutto in riferimento alla comprensione delle diverse tipologie testuali, anche matematiche. Promuovere la presa di coscienza delle competenze chiave di cittadinanza per imparare a gestire emozioni e dinamiche relazionali.
Motivazione Un’attenta riflessione sugli ambiti e sui processi misurati nelle prove INVALSI sollecita interessanti spunti di riflessione sulle metodologie e sulle strategie didattiche in grado di favorire un progresso nei risultati scolastici e nei processi di apprendimento. L’analisi dei risultati, in un istituto che accorpa differenti indirizzi, deve essere sempre condotta nel rispetto delle specificità di ogni tipologia di percorso formativo. Garantire equità negli esiti, infatti, significa consentire ad ognuno, nel rispetto delle specificità, di ottenere il migliore dei risultati possibili, supportando il processo di apprendimento con le strategie innovative più idonee. La condivisione collegiale dei risultati, un proficuo lavoro di cooperazione educativa per gruppi di lavoro trans-disciplinari che esca dall’ottica della “mia classe” e la presa di coscienza di essere un’unica realtà scolastica dove la problematica di una classe è problematica di un collegio, sono i tre elementi fondanti sui quali l'istituto intende lavorare nell’ottica del miglioramento. Il miglioramento degli esiti può essere favorito promuovendo percorsi di cittadinanza attiva e consapevole.
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Obiettivi di processo AREA
Curricolo, progettazione e valutazione
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO Strutturare percorsi verticali di progettazione e valutazione delle competenze. Monitorare lo stato di avanzamento degli obiettivi programmati, strutturando strumenti di misurazione degli apprendimenti adeguati agli obiettivi. Strutturare un percorso di valutazione degli apprendimenti, condiviso per classi parallele e in verticale, in ingresso, in itinere e finale. Strutturare un percorso di valutazione delle competenze, condiviso per classi parallele e in verticale, che preveda forme di valutazione autentica.
Ambiente di apprendimento
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie
Promuovere il miglioramento degli esiti, utilizzando metodi didattici innovativi e monitorando sistematicamente i risultati ottenuti. Favorire la condivisione delle buone prassi che abbiano favorito un miglioramento negli apprendimenti e nelle esperienze di convivenza sociale attiva. Puntualizzare la mission e la vision dell'istituto. Riorganizzare il POF nell'ottica di un piano di miglioramento che fondi sulle priorità e sui traguardi prefissati. Valorizzare il patto di corresponsabilità con le famiglie affinché queste si sentano più coinvolte e responsabili nella cooperazione educativa. Favorire un clima di benessere, attraverso una maggiore diffusione dei valori del rispetto dell’altro, dell’ambiente e della convivenza sociale.
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Come gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità Occorre programmare un gruppo di lavoro che, in relazione a quanto esplicitato nel curricolo verticale d'istituto, predisponga strumenti di monitoraggio in itinere al fine di effettuare un controllo sistematico dell'andamento dei processi in funzione degli obiettivi programmati. Si ritiene necessario lavorare in modo più preciso e consapevole sulla programmazione per competenze e sulla loro valutazione. La scuola deve dotarsi, quindi, di strumenti integrati di tipo qualitativo e quantitativo, che consentano una puntuale analisi della situazione di partenza, contestualizzata nella realtà locale, un attento monitoraggio dei processi e una stima degli esiti, che sia al tempo stesso sommativa e pro-attiva per le programmazioni future. Nello specifico contesto socio- economico-culturale, che vede un aumento della disoccupazione e una crescente crisi di valori e riferimenti per gli adolescenti, una integrazione con il territorio maggiormente formalizzata, ampliata e pubblicizzata, unitamente ad azioni di sensibilizzazione alla cooperazione educativa con le famiglie, può concretizzare la realtà scolastica come polo educativo e socialmente aggregante.
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Piano di Miglioramento AQIS02100G I.S.S. "OVIDIO"
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari in tre passi Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1) Area di processo
Priorità
Obiettivi di processo
1
Curricolo, progettazione e valutazione
Strutturare un percorso di valutazione degli apprendimenti, condiviso per classi parallele e in verticale, in ingresso, in itinere e finale.
Sì
Ambiente di apprendimento
Promuovere il miglioramento degli esiti, utilizzando metodi didattici innovativi e monitorando sistematicamente i risultati ottenuti
Sì
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Riorganizzare il POF nell'ottica di un piano di miglioramento basato sulle priorità e sui traguardi prefissati
Sì
Integrazione con il territorio e rapposti con le famiglie
Elaborare un nuovo piano di corresponsabilità con le famiglie degli studenti in entrata affinché queste si sentano più coinvolte e responsabili nella cooperazione educativa
Sì
2
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2) Obiettivo di processo
Fattibilità
Impatto
Prodotto
Strutturare un percorso di valutazione degli apprendimenti, condiviso per classi parallele e in verticale, in ingresso, in itinere e finale.
3
5
15
Promuovere il miglioramento degli esiti, utilizzando metodi didattici innovativi e monitorando sistematicamente i risultati ottenuti
3
5
15
Riorganizzare il POF nell'ottica di un piano di miglioramento basato sulle priorità e sui traguardi prefissati
5
5
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Elaborare un nuovo piano di corresponsabilità con le famiglie degli studenti in entrata affinché queste si sentano più coinvolte e responsabili nella cooperazione educativa
4
5
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Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3) Obiettivo di processo
Risultati attesi
I docenti lavorano nei dipartimenti ed elaborano Strutturare un strumenti condivisi percorso di di verifica e valutazione degli valutazione degli apprendimenti, apprendimenti I condiviso per classi docenti parallele e in somministrano le verticale, in prove di verifica ingresso, in itinere all'inizio dell'anno e finale. scolastico, dopo l'accoglienza, in itinere, e a fine anno. Promuovere il miglioramento degli esiti, utilizzando metodi didattici innovativi e monitorando sistematicamente i risultati ottenuti
Corsi di recupero e potenziamento più efficaci Aumento della motivazione nei confronti delle prove INVALSI Migliorare i risultati delle prove INVALSI in Italiano e Matematica
Puntualizzazione delle priorità strategiche Riorganizzare il Eliminazione delle POF nell'ottica di attività non un piano di strategiche miglioramento Miglioramento basato sulle della fruibilità del priorità e sui Piano Condivisione traguardi prefissati della Mission e della Vision dell'Istituto
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Numero delle classi coinvolte Analisi della Numero dei docenti coinvolti documentazione Discipline coinvolte Livelli di prodotta: planning delle apprendimento raggiunti nelle azioni, diagramma di diverse discipline Creazione di una Gantt, diario di bordo, banca dati per il confronto dei relazioni risultati Grafici con gli esiti
Presenza di un consistente numero di studenti il giorno delle prove Riduzione del cheating negli esiti Analisi dei risultati delle prove Esiti con valutazioni migliori rispetto agli anni precedenti
Definizione chiara degli atti di indirizzo Congruenza tra gli atti di indirizzo e le priorità strategiche Congruenza tra priorità e azioni progettuali Corretta procedura di approvazione
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Questionari rivolti a tutte le componenti scolastiche
Obiettivo di processo
Risultati attesi
Indicatori di monitoraggio
Elaborare un nuovo piano di corresponsabilità con le famiglie degli studenti in entrata affinché queste si sentano più coinvolte e responsabili nella cooperazione educativa
Partecipazione attiva di un gruppo di genitori e di studenti nell'elaborazione del Patto di Corresponsabilità Diffusione e condivisione del Patto
Gli alunni conoscono l'articolo 5bis dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti Le famiglie conoscono l'articolo 5bis dello Statuto Una rappresentanza di genitori e di studenti partecipa alla stesura del Patto
Modalità di rilevazione
Focus Group per la rilevazione dei bisogni Questionario finale per eventuale miglioramento del patto.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #34984 Strutturare un percorso di valutazione degli apprendimenti, condiviso per classi parallele e in verticale, in ingresso, in itinere e finale. SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4) Azione prevista
Condivisione di prove strutturate per la valutazione delle competenze
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Analisi accurata della situazione Interventi mirati
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Aumento del carico di lavoro per i docenti
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Costruzione di una cultura della valutazione e della condivisione Diffusione delle buone pratiche
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Aumento del carico di lavoro per i docenti
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
34
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Il miglioramento dei livelli di apprendimento rappresenta una priorità per tutte le scuole da sempre, tuttavia, il nostro Istituto si pone questa priorità strategica, ripensando le modalità organizzative del percorso di miglioramento mirando ad una Potenziamento delle Competenze disciplinari e di maggiore condivisione dei risultati in cittadinanza attiva Potenziamento delle metodologie ingresso per ripensare e ristrutturare i laboratoriali percorsi limitando l'isolamento dei docenti e diffondendo le buone pratiche. Ciò per mettere finalmente in pratica quanto ipotizzato negli anni scorsi con un gruppo di lavoro interno alla scuola, denominato "Diogene".
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6) Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
Lavoro di ricerca per l'individuazione degli obiettivi strategici Lavoro di ricerca per la definizione delle competenze da conseguire Elaborazione delle prove Condivisione delle prove Somministrazione e correzione delle prove con scambio di classi
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
7
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
Collaboratori scolastici
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
750
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Altre figure
Tipologia di attività
Esperto in ricerca azione
Numero di ore aggiuntive presunte 10 Costo previsto (€)
800
Fonte finanziaria
Fondi scolastici
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 - tab. 7)
35
Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto (€)
Formatori
Fonte finanziaria
800 Fondi scolastici
Consulenti Attrezzature Servizi Altro
1200 Acquisto di testi, fotocopie, ecc
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8) Attività
Pianificazione delle attività Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Somministrazione delle prove di valutazione delle competenze Tabulazione dei dati Condivisione dei risultati
Sì Giallo
Riunioni di dipartimento Monitoraggio degli apprendimenti
Sì Giallo
Corsi di recupero e di potenziamento Rimodulazione degli obiettivi
Sì Giallo
Sì Giallo
Sì Giallo
Prima verifica degli apprendimenti
Sì Verde
Verifica fine periodo didattico
Sì Verde
Analisi dei risultati Individuazione degli obiettivi Pianificazione delle attività
Sì Verde
Somministrazione delle prove
Sì Verde
Elaborazione e condivisione delle prove
Mag Giu
Sì Verde
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
36
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9) Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione
18/01/2016 Numero delle classi coinvolte Numero dei docenti coinvolti Discipline coinvolte Livelli di apprendimento raggiunti nelle diverse discipline Creazione di una banca dati per il confronto dei risultati Grafici con gli esiti Analisi delle prove, focus group
Criticità rilevate
Difficoltà nel momento della condivisione degli strumenti e delle modalità. Non tutti i docenti si sentono adeguatamente motivati nel promuovere la cultura della valutazione all'interno della scuola, alcuni preferiscono il lavoro individuale temendo ritardi nello svolgimento del programma. Le tre scuole appartenenti all'Istituto lavorano ancora in modo abbastanza isolato.
Progressi rilevati
Maggiore coinvolgimento e crescita dell'esigenza della condivisione e del confronto in riferimento ai percorsi e ai risultati.
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
Maggiore condivisione dei percorsi di miglioramento in Collegio Docenti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #34985 Promuovere il miglioramento degli esiti, utilizzando metodi didattici innovativi e monitorando sistematicamente i risultati ottenuti SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4) Azione prevista
Implementazione di azioni volte alla preparazione degli studenti alle prove INVALSI
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Riduzione dell'ansia al momento della prova
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
La scuola deve impegnarsi a controllare e a prevenire ogni forma di addestramento alle prove
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Riduzione del cheating, miglioramento delle prestazioni
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
37
Azione prevista
Riunione con le famiglie e con gli studenti delle classi seconde per illustrare le finalità delle prove INVALSI, l'importanza di suddette prove e i livelli di difficoltà
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Maggiore consapevolezza e riduzione della diffidenza nei confronti delle prove di verifica
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Aumento dell'ansia di fronte alla valutazione esterna.
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Riduzione del numero delle assenze tra gli studenti il giorno delle prove
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5) Caratteri innovativi dell'obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
La valutazione rappresenta il cuore dei processi di insegnamento/apprendimento, nella prospettiva del miglioramento il momento valutativo consente la riflessione sui percorsi e la ristrutturazione dell'impianto didatticometodologico di tutto il curricolo. L'innovatività è nel favorire la riflessività nell'insegnamento e l'introduzione di nuove metodologie che rendano lo studente protagonista nella costruzione delle proprie competenze
Riflettere sui risultati delle prove INVALSI vuol dire prepararsi a ripensare la didattica nel rispetto delle modalità di apprendimento del singolo studente. Vuol, dire, inoltre, aprirsi a nuovi percorsi che prevedano l'uso delle TIC e di una didattica laboratoriale finalizzata allo sviluppo di competenze disciplinari e di cittadinanza.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6) Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
Riunioni dei dipartimenti di Italiano e di Matematica
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
7100
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
collaboratori scolastici assistente tecnico
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
750
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Fonte finanziaria Figure professionali
Fondo di istituto Altre figure
Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto (€) Fonte finanziaria Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 - tab. 7) Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto (€)
Fonte finanziaria
Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8) Attività
Pianificazione delle attività Set Ott Nov Dic Gen
Feb
Riunioni dei docenti per la definizione dei percorsi
Sì - Nessuno
Riunione con le famiglie e con gli studenti
Sì - Nessuno
Mar
Apr
Mag Giu
Sì - Nessuno Sì - Nessuno
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9) Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo
25/01/2016 il processo non è ancora stato avviato
Strumenti di misurazione Criticità rilevate
39
Progressi rilevati Modifiche / necessità di aggiunstamenti
OBIETTIVO DI PROCESSO: #34986 Riorganizzare il POF nell'ottica di un piano di miglioramento basato sulle priorità e sui traguardi prefissati SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4) Azione prevista
Ridefinizione accurata dell'organigramma
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Miglioramento dell'organizzazione interna e della condivisione dei compiti
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Conflittualità interna
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Sviluppo di nuove competenze attraverso l'azione di empowerment. Valorizzazione delle risorse interne.
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Specializzazione nei ruoli senza la rotazione degli incarichi
Azione prevista
Definizione delle priorità strategiche e delle conseguenti azioni progettuali
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Definire le priorità strategiche, vuol dire selezionare accuratamente le azioni progettuali e soprattutto le proposte provenienti dal territorio. Tale selezione consente di alleggerire il curricolo a vantaggio della qualità degli interventi.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Esclusione di alcune proposte progettuali valide che tuttavia non rispondono alle esigenze più urgenti.
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Qualità delle azioni progettuali e maggiore spazio per la didattica.
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine Azione prevista
Definizione chiara degli atti di indirizzo
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Consapevolezza e condivisione della Mission e della Vision
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
L'introduzione della Legge 107/15, che attribuisce al dirigente scolastico la responsabilità di emanare gli atti di indirizzo, può favorire un clima di dissenso all'interno del Collegio.
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
La condivisione della Mission e della Vision consente lo sviluppo di una progettualità strategica.
40
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5) Caratteri innovativi dell'obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B
Ripensare il POF alla luce delle novità introdotte dalla Legge 107/15 per il nostro Istituto non è difficile, in quanto, la Scuola ha già sperimentato forme di riflessione interna finalizzate al miglioramento e, da qualche anno, ha introdotto tutte le novità presenti nella Legge stessa (Alternanza scuolalavoro, progettazione per competenze, metodologia CLIL, flipped classrom, progetti Legalità, progetti europei, lotta alla dispersione ecc).
Il nuovo POF consente alla scuola di superare un modello trasmissivo per promuovere la partecipazione attiva degli studenti, delle famiglie e del territorio. Una partecipazione che si realizza in tempi e modi regolamentati per favorire la cultura della valutazione e del miglioramento.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6) Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
Riunioni del gruppo di progetto per l'elaborazione del POF
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
1400
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
DSGA Collaboratore amministrativo
Numero di ore aggiuntive presunte 10 Costo previsto (€)
350
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Altre figure
Tipologia di attività Numero di ore aggiuntive presunte Costo previsto (€) Fonte finanziaria Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
41 39
servizi (Sez.3 - tab. 7) Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto (€)
Fonte finanziaria
Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8) Attività
Pianificazione delle attività Set
Ott
Elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa
Nov
Dic
Gen
Sì - Verde
Sì - Verde
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9) Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione
25/01/2016 Definizione chiara degli atti di indirizzo Congruenza tra gli atti di indirizzo e le priorità strategiche Congruenza tra priorità e azioni progettuali Corretta procedura di approvazione Lettura dei documenti prodotti
Criticità rilevate
Difficoltà nella selezione delle proposte educative provenienti dal territorio
Progressi rilevati
Forte condivisione in sede collegiale
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
Il PTOF sarà messo ulteriormente a punto all'inizio del mese di settembre 2016
42
OBIETTIVO DI PROCESSO: #34987 Elaborare un nuovo piano di corresponsabilità con le famiglie degli studenti in entrata affinché queste si sentano più coinvolte e responsabili nella cooperazione educativa SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo in due passi Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e a lungo termine Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4) Azione prevista
Gli alunni, le famiglie e i docenti conoscono l'articolo 5bis dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Consapevolezza del valore educativo attribuito al patto, inteso come strumento per la condivisione delle regole.
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Aumento delle sanzioni disciplinari
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Promozione e crescita della cultura della Legalità
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine Azione prevista
Una rappresentanza di genitori e di studenti partecipa alla stesura del Patto
Effetti positivi all'interno della scuola a medio termine
Elaborazione condivisa del sistema di valori intorno ai quali fondare l'azione educativa
Effetti negativi all'interno della scuola a medio termine
Maggiore lavoro per tutte le componenti
Effetti positivi all'interno della scuola e lungo termine
Crescita della condivisione, della consapevolezza, della motivazione e dell'approccio sistemico per la soluzione dei problemi
Effetti negativi all'interno della scuola e lungo termine
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
43
Caratteri innovativi dell'obiettivo L'elaborazione condivisa del patto di corresponsabilità consente a tutta la comunità scolastica di sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica, attraverso l'ascolto dell'altro e la negoziazione. Inoltre, consente alle famiglie di conoscere tutti gli strumenti per partecipare in modo costruttivo alle decisioni comuni, senza ingerenze e/o sovrapposizioni.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in Appendice A e B L'elaborazione condivisa del Patto di Corresponsabilità porta al superamento di un modello tradizionale di scuola autoreferenziale e chiusa in se stessa. Il contributo delle famiglie risulta indispensabile soprattutto per gli studenti a rischio dispersione perché impegna tutti gli attori coinvolti nelle azioni educative a ripensare le relazioni e i rapporti. Impegnare tutte le componenti in un unico obiettivo vuol dire favorire l'approccio sistemico e la soluzione dei problemi.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato in tre passi Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6) Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
Partecipazione attiva alle riunioni con i genitori e gli studenti
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
2100
Fonte finanziaria
Fondo di Istituto
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
collaboratori scolastici
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€)
250
Fonte finanziaria
fondo di Istituto
Figure professionali
Altre figure
Tipologia di attività
dirigente scolastico
Numero di ore aggiuntive presunte 20 Costo previsto (€) Fonte finanziaria Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e servizi (Sez.3 - tab. 7) Impegni finanziari per tipologia di spesa
Impegno presunto (€)
Formatori Consulenti Attrezzature Servizi Altro
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Fonte finanziaria
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8) Attività
Pianificazione delle attività Set Ott Nov Dic
Gen
Elaborazione del nuovo Patto di corresponsabilità Riunioni con le famiglie e gli studenti
Feb
Mar
Apr
Sì - Nessuno
Sì - Nessuno
Mag Giu
Sì - Giallo
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le azioni secondo legenda: Nessuno: per annullare selezione fatta Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento dell'obiettivo di processo Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9) Data di rilevazione Indicatori di monitoraggio del processo Strumenti di misurazione
20/01/2016 Gli alunni, le famiglie e i docenti conoscono l'articolo 5bis dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti Questionario
Criticità rilevate
Si registra ancora una certa resistenza alla partecipazione
Progressi rilevati
I genitori delle classi prime sono disponibili ad una collaborazione proficua
Modifiche / necessità di aggiunstamenti
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV
Priorità 1
Strutturare un percorso di valutazione degli apprendimenti, condiviso per classi parallele e in verticale, in ingresso, in itinere e finale Promuovere il miglioramento degli esiti Riorganizzare il POF Valorizzare il Patto di Corresponsabilità
Priorità 2
45 43 44
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10) Esiti degli studenti
Risultati scolastici
Apertura delle classi anche di diverso indirizzo, con Traguardo della sezione 5 del RAV l'introduzione di percorsi didattici transdisciplinari innovativi e condivisi Data rilevazione
25/01/2016
Indicatori scelti
I docenti lavorano nei dipartimenti ed elaborano strumenti condivisi di verifica e valutazione degli apprendimenti I docenti somministrano le prove di verifica all'inizio dell'anno scolastico, dopo l'accoglienza, in itinere, e a fine anno.
Risultati attesi
Oggettività della valutazione Condivisione delle procedure
Risultati riscontrati
Il processo è in itinere e si riscontrano risultati positivi in quanto i docenti dimostrano di condividere le procedure attivate
Differenza
Ancora non è possibile effettuare una valutazione precisa
Considerazioni critiche e proposte di interrogazione e/o modifica
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della scuola Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11) Momenti di condivisione interna Persone coinvolte Strumenti Considerazioni nate dalla condivisione
Riunioni dipartimentali Consigli di Classe Collaboratrice della dirigente con funzione di supporto ai docenti docenti delle classi prime focus group il percorso deve essere perfezionato per consentire una maggiore adesione
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12) Metodi / Strumenti Riunioni collegiali comunicazioni del dirigente
Destinatari Docenti
Tempi Febbraio Giugno
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13) Nessun dato inserito
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
46
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14) Nessun dato inserito
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15) Sono coinvolti genitori, studenti o altri membri della comunità No scolastica, in qualche fase del Piano di Miglioramento? La scuola si è avvalsa di consulenze esterne?
No
Il Dirigente è stato presente agli incontri del Nucleo di valutazione Sì nel percorso di Miglioramento? Il Dirigente ha monitorato l'andamento del Piano di Miglioramento?
Sì
47
FABBISOGNO DI ORGANICO Posti comuni Liceo “G. Vico” Classe di concorso
a.s. 2016/2017
a.s. 2017/2018
a.s. 2018/2019
Motivazione: Si prevede di mantenere un perfetto equilibrio tra le classi in uscita e quelle in entrata garantendo la stabilità dell’organico già esistente.
A019 Discipline GiuridicheEconomiche
A025 Disegno e Storia dell’Arte
A029
2 cattedre + 6 ore
2 cattedre + 6 ore
2 cattedre + 3 ore
1 cattedra + 16 ore
1 cattedra + 14 ore
1 cattedra + 13 ore
4 cattedre
4 cattedre
4 cattedre + 6 ore
4 cattedre + 1 ore
3 cattedre + 14 ore 3 cattedre + 16 ore
4 cattedre + 5 ore 6 cattedre + 7 ore 2 cattedre + 2 ore 7 cattedre + 17 ore 2 cattedre + 11 ore 2 cattedre + 2 ore 5 cattedre + 1 ore 3 cattedre + 1 ore 1 cattedra
4 cattedre + 4 ore 6 cattedre + 7 ore 2 cattedre + 2 ore 8 cattedre + 2 ore 2 cattedre + 12 ore 2 cattedre + 2 ore 5 cattedre + 3 ore 3 cattedre + 1 ore 1 cattedra
4 cattedre + 1 ore 6 cattedre + 2 ore 1 cattedra + 16 ore 8 cattedre + 2 ore 2 cattedre + 12 ore 2 cattedre
8 ore 10 ore 10 ore 5 ore
8 ore 10 ore 10 ore 5 ore
8 ore 10 ore 10 ore 5 ore
Educazione Fisica
A036 Filosofia. Psicologia e Scienze dell’Educazione
A037 Filosofia e Storia
A049 Matematica e Fisica
A050 Lettere
A051 Lettere e Latino
A060 Scienze
A246 Lingua Francese
A346 Lingua Inglese
A446 Lingua Spagnola
A546 Lingua Tedesca C031 Conv. Francese
C032 Conv. Inglese C033 Conv. Spagnolo C034 Conv. Tedesco
4 cattedre + 17 ore 3 cattedre + 1 ore 1 cattedra
Posti di sostegno Liceo “G. Vico” Sostegno
a.s. 2016/2017 16 cattedre
a.s. 2017/2018 16 cattedre
48
a.s.2018/2019 16 cattedre
Posti comuni Liceo Classico “Ovidio” Classe di concorso
a.s. 2016/2017
a.s. 2017/2018
a.s. 2018/2019
Motivazione: Si prevede di mantenere un perfetto equilibrio tra le classi in uscita e quelle in entrata garantendo la stabilità dell’organico già esistente.
A029 Educazione Fisica
A037 Filosofia e Storia
A049 Matematica e Fisica
A051
1 cattedra + 10 ore 2 cattedre + 12 ore 2 cattedre + 14 ore 3 cattedre
1 cattedra + 10 ore 2 cattedre + 12 ore 2 cattedre + 14 ore 3 cattedre
1 cattedra + 10 ore 2 cattedre + 12 ore 2 cattedre + 14 ore 3 cattedre
7 cattedre + 4 ore 1 cattedra + 10 ore 16 ore
7 cattedre + 4 ore 1 cattedra + 10 ore 16 ore
7 cattedre + 4 ore 1 cattedra + 10 ore 16 ore
2 cattedre + 6 ore
2 cattedre + 6 ore
2 cattedre + 6 ore
Lettere e Latino
A052 Italiano, Latino e Greco
A060 Scienze
A061 Storia dell’Arte
A346 Lingua Inglese
49
Posti comuni Liceo Artistico “Mazzara” Classe di concorso
a.s. 2016/2017
a.s. 2017/2018
a.s. 2018/2019
Motivazione: Si conferma l’organico attuale della scuola pur prevedendo la riduzione di alunni per classe o per articolazione di gruppi di classi, nell’ottica del potenziamento del tempo scolastico o della rimodulazione del monte orario.
A010
1 cattedra
1 cattedra
1 cattedra
6 ore
6 ore
8 ore
1 cattedra + 12 ore 1 cattedra + 17 ore 1 cattedra + 13 ore 1 cattedra
1 cattedra + 12 ore 1 cattedra + 17 ore 1 cattedra + 13 ore 1 cattedra
1 cattedra + 12 ore 1 cattedra + 17 ore 1 cattedra + 13 ore 1 cattedra
1 cattedra + 2 ore 1 cattedra + 14 ore 1 cattedra
1 cattedra + 2 ore 1 cattedra + 14 ore 1 cattedra
1 cattedra + 2 ore 1 cattedra + 14 ore 1 cattedra
1 cattedra + 12 ore 8 ore
1 cattedra + 12 ore 8 ore
1 cattedra + 12 ore 8 ore
1 cattedra + 9 ore 1 cattedra + 9 ore 4 ore
1 cattedra + 9 ore 1 cattedra + 9 ore 4 ore
1 cattedra + 9 ore 1 cattedra + 9 ore 4 ore
20 ore
20 ore
20 ore
1 cattedra + 6 ore
1 cattedra + 6 ore
1 cattedra + 6 ore
Arte Metalli
A013 Chimica
A018 Discipline geometriche
A021 Discipline pittoriche
A022 Plastica
A029 Educazione Fisica
A037 Filosofia e Storia
A049 Matematica e Fisica
A050 Lettere
A051 Lettere e Latino
A060 Scienze
A061 Storia dell’arte
A346 Lingua Inglese
D 602 Oreficeria
D 605 Tessitura
D 616 Modellistica
Posti di sostegno Liceo Artistico “Mazzara” Sostegno
a.s. 2016/2017 9 cattedre + 9 ore
a.s. 2017/2018 9 cattedre + 9 ore
50
a.s.2018/2019 9 cattedre + 9 ore
Posti per il potenziamento Classe di concorso
n. docenti
Motivazione: (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e alla progettazione del capo III)
A019 Discipline GiuridicheEconomiche
A025/61 Storia dell’Arte
A029 Educazione fisica
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. d/e/i/n/o/q
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. c/f/n
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. g/n
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. e/i/ l/m/n/o/q
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. d/e/n
2
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. b/h/n/q
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. a/i/n/q/r
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. b/i/n/q
1
Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. a/i/n/q
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Ex lege 107/2015 art. 1 comma 7 lett. i/l/p/s
A036 Filosofia. Psicologia e Scienze dell’Educazione
A037 Filosofia e Storia
A047/49 Matematica e Fisica
A052 Lettere, Latino e Greco
A060 Scienze
A346 Inglese Sostegno
Posti per il personale Amministrativo e Ausiliario Tipologia Assistente amministrativo Collaboratore scolastico Assistente tecnico
Numero 10 20 4
Programmazione delle attività formative rivolte al personale ATTIVITÀ FORMATIVA Le nuove frontiere della comunicazione digitale. La piattaforma e-learning Moodle per l’apprendimento a distanza. Certificazione ECDL Corsi per il conseguimento delle certificazioni linguistiche. Percorsi di Europrogettazione L’insegnamento CLIL nella lingua inglese La didattica laboratoriale e la valutazione degli apprendimenti. La Comunicazione negli alunni con disabilità Catalogazione e archiviazione
PERSONALE COINVOLTO
Docente ed amministrativo
Docente ed amministrativo Docente ed amministrativo Docente
PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA Potenziamento competenze digitali Potenziamento competenze linguistiche Apertura all’Europa Potenziamento competenze linguistiche
Docente ed amministrativo
Inclusione
Docente e amministrativo
Valorizzazione del patrimonio librario.
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IL FABBISOGNO DELLE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI INFRASTRUTTURA/ATTREZZATURA MOTIVAZIONE Arredi per ufficio e per le aule
Si rimanda alle priorità strategiche.
Attrezzature per laboratorio linguistico, informatico, scientifico ed artistico. Scaffalature per ufficio e Biblioteca Hardware (TABLET LIM E BOOK …) Software
FONTI DI FINANZIAMENTO Statali Statali Statali Statali Statali
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FUNZIONIGRAMMA Dirigente Scolastico Collaboratori
Dr.ssa Caterina Fantauzzi Nove collaboratori con le seguenti funzioni: 3 - Gestione della quotidianità e sostituzioni del personale docente 1 - Coordinamento e gestione del Piano dell’Offerta Formativa 1 – Gestione del Piano di Miglioramento 1 - Sostegno al lavoro dei Docenti 2 - Gestione delle attività rivolte agli Studenti (corsi di recupero, organizzazione eventi) 1 – Gestione delle attività sportive di tutto l’Istituto
Dirigente Servizi Generali e Amministrativi Protocollo e affari generali Personale docente “Vico” Personale docente Ovidio – Mazara Personale ATA Area contabilità Area fiscale Alunni Ovidio – Mazara Alunni Vico
Beatrice Pappadia Maria Carmina Pizzoferrato Patrizia Iacobucci Erminia D’Alessandro Ines Giusti Stefania Sestilli Concetta Malvestuto Luigi Di Dio Loredana Ferri
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE Organizza e predispone strumenti finalizzati alla conoscenza dei punti di forza e di debolezza dell’organizzazione scolastica. Predispone il piano di miglioramento. Coordinatore del gruppo Docente referente Docenti
Dott.sa Caterina Fantauzzi Carla La Civita Concetta Di Prospero Maria Rosa Ferrusi Brunilde Di Cioccio Maria Concetta Santacroce Maria Grazia Borrone Giuliana Giorgi
SITO WEB www.iisovidio.it
Gestione degli spazi web
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INCARICHI E FUNZIONI Funzioni strumentali
Ambito Gestione dei Gruppi H Alternanza scuola-lavoro Gestione Progetti internazionali Progetti ed attività CLIL – formazione docenti Gestione degli sportelli CIC Orientamento
Coordinatori di Classe Compiti del coordinatore Coordinamento dei Consigli di classe in assenza del Dirigente Scolastico; Coordinamento del lavoro di programmazione delle attività didattiche, dei viaggi di istruzione e dei percorsi interdisciplinari; Rilevazione delle assenze degli alunni e monitoraggio quindicinale dei ritardi e delle assenze; Tempestiva comunicazione alle famiglie; Richiesta al Dirigente Scolastico per eventuali convocazioni di Consigli di Classe straordinari COORDINATORI DI DIPARTIMENTO Dipartimento Materie Letterarie BIENNIO TRIENNIO
Liceo “G. Vico” Liceo Artistico “G. Mazzara”
Dipartimento di Scienze Umane Dipartimento di Filosofia e Storia Dipartimento di Matematica e Fisica BIENNIO TRIENNO Dipartimento di Storia dell’Arte Dipartimento di Scienze Dipartimento di Discipline Giuridiche Dipartimento di Scienze Motorie Dipartimento di Inglese Dipartimento di Spagnolo Dipartimento di Francese Dipartimento di Tedesco
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Liceo Classico “Ovidio”
Dipartimento di Discipline Plastico Pittoriche Dipartimento di Design Dipartimento di Architettura e Ambiente Dipartimento di Religione FIGURE DI SISTEMA Responsabile sede distaccata del liceo Vico RESPONSABILI DI LABORATORIO Laboratorio informatica VICO Laboratorio informatica OVIDIO Palestre Laboratorio di Scienze SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Addetti antincendio, all’emergenza e all’evacuazione Addetti al primo soccorso
Il Dirigente scolastico provvede all’individuazione di un congruo numero di docenti da adibire agli incarichi
Commissione per le attività di integrazione degli alunni diversamente abili Coordinatore
Dott.sa Caterina Fantauzzi Docenti di sostegno - Funzione strumentale per il piano d’inclusione GLHO
Componenti Responsabile commissione elettorale Referente progetti di storia Referente progetti di filosofia Referente progetti legalità Commissione Certamen Sulmonense Docenti tutor insegnanti neoassunti Referenti scambi Commissione sviluppo e tecnologie
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Referente certificazioni:
francese spagnolo inglese tedesco
Responsabile ECDL
Progetto alternanza scuola lavoro: progetti nazionali - regionali
Giornale Scolastico Referenti CLIL
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L’OFFERTA FORMATIVA L’intera progettualità d’Istituto viene calibrata sulle indicazioni fornite dagli atti d’indirizzo che definiscono la mission della scuola. Nel quadro dell’ampliamento dell’offerta formativa la scuola promuove numerosi progetti le cui articolazioni, svolte anche al di fuori dell’orario curricolare e con la partecipazione volontaria degli alunni, costituiscono attività complementari ed integrative utili ai fini dell’attribuzione del credito scolastico. Poiché il processo formativo richiede sistematicità e durata, il progetto d’Istituto riconosce priorità alle attività curricolari ed esclude, in linea di massima, che iniziative complementari e manifestazioni varie, pur di valore culturale, ma slegate ed estemporanee, vengano svolte durante le ore di lezione antimeridiane. Tutte le attività debbono essere previste nel Piano dell’Offerta Formativa. L’apporto di esperti e soggetti esterni non potrà sostituire l’intervento degli insegnamenti curricolari.
SVILUPPO DELLE COMPETENZE Tutta la progettazione didattica viene realizzata tenuto conto delle indicazioni fornite dalla Indicazioni Nazionali per la progettazione curriculare e delinea: I traguardi per lo sviluppo delle competenze La progettazione tiene in considerazione il profilo dello studente e le competenze attese nella loro scansione temporale, ed è indirizzata affinché ogni alunno possa conseguirle. Gli obiettivi di apprendimento La progettazione definisce per ogni disciplina, una serie di obiettivi di apprendimento, che individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. La valutazione delle competenze La progettazione prevede una attenta e costante valutazione che viene accuratamente documentata, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sono coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La certificazione delle competenze La progettazione didattica viene redatta sulla base delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo.
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La promozione, rilevazione e valutazione delle competenze vengono effettuate sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale. La certificazione delle competenze viene effettuata al termine della scuola dell’obbligo. I modelli adottati per la progettazione sono disponibili e scaricabili dal sito della scuola.
Competenze chiave per l’apprendimento permanente 1. Comunicazione nella madre lingua Capacità di esprimere concetti, pensieri e sentimenti in forma sia orale che scritta ed interagire in modo creativo sul piano linguistico LibriAmor: incontri con gli autori Libriamoci: libera la lettura nelle scuole Laboratorio di lettura interpretativa Leggere Dante Concorso di Poesia Vittorio Clemente Convegno di Pedagogia Volpicelli Giornalini scolastici: ARTis (Liceo Artistico “G. Mazara”) GiornaVico (Liceo “G. Vico”) Piazza XX (Liceo Classico “Ovidio”) Laboratorio di lettura interpretativa – Teatro a scuola.
2. Comunicazione in lingue straniere Sviluppo di abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. CLIL: (Content and Language Integrated Learning) che prevede l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera.
3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico Sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere problemi in situazione quotidiana. Incentivare la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Potenziamento delle ore di matematica e scienze nel Liceo Classico. Corsi per lo sviluppo delle competenze legate al problem solving.
4. Competenza digitale Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società 58
dell’informazione. CERTIFICAZIONI ECDL (La scuola è test center) destinati agli studenti e al Personale docente e non docente per il conseguimento della Patente Europea del Computer. Adesione al progetto ABRUZZO SCUOLA DIGITALE. ANIMATORE DIGITALE per lo sviluppo di una didattica laboratoriale fondata sulle TIC.
5. Imparare ad imparare Saper organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo. Laboratorio sul metodo di studio Laboratorio per lo sviluppo delle SOFT SKILL Laboratorio territoriale FAB LAB CON-NESSI
6. Competenze sociali e civiche Sviluppare competenze personali, interpersonali e interculturali che consentono di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa MI RISCOPRO IN TEATRO Rete IIS OVIDIO CAPOFILA Con IC OVIDIO_LOMBARDO RADICE di Sulmona IC MAZZINI-CAPOGRASSI di Sulmona IIS PATINI LIBERATORE di Castel di Sangro IC TEDESCHI di Pratola Peligna La Memoria Fertile - a cura del Dipartimento di Storia Il progetto, già in atto da diversi anni nel nostro Istituto, coinvolge le classi III, IV e V in una attenta riflessione sulla shoah, sulle foibe e sui temi più scottanti dell’attualità. Dal 2015 il progetto si è arricchito di ricerche sui desaparecidos argentini e sulle Madres de Plaza de Mayo.
ATTIVITÀ VIAGGI DELLA MEMORIA per conoscere da vicino i campi di sterminio GIORNATA DELLA MEMORIA con la testimonianza diretta dei sopravvissuti GIORNATA DELLA LEGALITÀ per ricordare le vittime delle mafie e del terrorismo ma anche per parlare di SICUREZZA INTERNAZIONALE Adesione al progetto LA MEMORIA E IL VIAGGIO promosso dall’Istituto Abruzzese per la Storia della resistenza e dal Liceo Bafile dell’Aquila. Il progetto prevede tre incontri di formazione e un viaggio a Monaco – Dachau – Norimberga e Flossemberg.
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LA SHOAH SPIEGATA AI RAGAZZI: esperienza didattica di Peer Tutoring. I ragazzi delle classi quinte del Liceo Linguistico "G. Vico" incontrano gli alunni delle classi quinte della Scuola Elementare Lombardo Radice e delle classi terze della Scuola Media Ovidio di Sulmona per raccontare la loro visita al campo di sterminio di Birkenau e l’incontro con Samuel Modiano. LA TRAGEDIA DELLE FOIBE E DELL’ESODO ISTRIANO seminario di studio a carattere interdisciplinare organizzato dai docenti dell’Istituto con il contributo di testimoni. MOSTRA DIDATTICA aperta al pubblico sulle Madres de Plaza de Mayo, in collaborazione con il dott. Riccardo Verrocchi. Pubblicazione del testo "Trasformaciones del panuelo blanco" tradotto dalla lingua argentina nella lingua italiana dagli alunni del Liceo Linguistico, nell’ambito dal progetto sui Desaparecidos attivato in collaborazione con il dott. Riccardo Verrocchi. Cara moglie, caro padre, cara madre, cari figli vi scrivo progetto per incentivare la memoria collettiva sull’emigrazione attraverso la ricerca sociologica e la raccolta epistolare svolta nell’ambito del progetto LA MERICA. CLASSICO MODERNO - Cultura e Istituzioni a confronto. Il Progetto Classico Moderno coinvolge gli studenti di tutto il Polo Umanistico e sollecita la discussione su numerosi temi di attualità che riguardano il mondo della cultura e delle Istituzioni. Avviato nel 2014, prosegue nel prossimo triennio con il contributo di filosofi, economisti, politici e rappresentanti delle Istituzioni.
SOLIDARIETÀ E VOLONTARIATO Il progetto affronta il grande tema della pace sensibilizzando gli studenti sui grandi problemi della società contemporanea, con particolare riguardo alle vecchie e nuove povertà. Il progetto prevede la realizzazione di esperienze di solidarietà e volontariato sul territorio per poi allargare gli orizzonti ad una realtà più grande e complessa come quella di Roma, dove gli alunni presteranno servizio di volontariato presso la CARITAS e alcune Case Famiglia di Roma e del territorio abruzzese. Sono inoltre previste collaborazioni con alcune associazioni di volontariato presenti sul territorio. Progetto CISVAQ educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.
PROGETTI PER L'ATTIVITÀ SPORTIVA Centro Sportivo Scolastico Il CSS ha lo scopo di favorire l’acquisizione di una cultura delle attività motorie e sportive
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che tenda a promuovere lo sport come costume di vita e prevede tempi e spazi extracurriculari organizzati: sport educativo, associazionismo scolastico, giochi sportivi studenteschi. L’attività è rivolta a tutti gli alunni che ne fanno richiesta. Alcuni corsi saranno indirizzati agli alunni del Liceo S.U. ad indirizzo motorio. Attività previste: Orienteering – Pallacanestro – Tiro con l’arco – Pallavolo – Tornei interni e giochi di squadra – Sci – Atletica leggera e Campestre - Ginnastica aerobica – Badminton e Tennistavolo – Nuoto – Atletica diversamente abili, Scherma, Nuoto, Tennis, Arrampicata sportiva, Fitness Biciclettando…scoperta, emozioni e salute Il progetto offre agli studenti occasioni di promozione, di attività e di sviluppo globale della persona proponendo attività motorie, occasioni di incontro e arricchimento culturale.
PROGETTI LICEO MOTORIO Con un battito d’ali Incontro teorico e pratico sugli usi, le forme e gli immaginari legati ai trampoli nella storia. Attraverso questa esperienza si permette ai ragazzi di acquisire una maggiore conoscenza e un maggiore controllo del proprio corpo e delle emozioni che favoriscono la crescita relazionale ed affettiva. Progetto Orienteering-Lab La valenza formativa dell’orienteering, per le sue caratteristiche multidisciplinari, consiste nella promozione di conoscenze e abilità che sono alla base degli ambiti di sviluppo delle competenze di base e trasversali. Consente di costruire un portfolio di competenze maggiormente spendibili nelle varie realtà economiche e dello sport, con l’obiettivo di strutturare livelli di formazione specifica mirati all'ambito motorio-sportivo; di costituire un nuovo modello di laboratorio come spazio-occasione propedeutico all’attività di stage e di costituire una collaborazione tra docenti per l’organizzazione di ambiti disciplinari. Progetto “Orienteering Didattico” Piano Nazionale per il potenziamento dell’Educazione motoria e sportiva Il progetto “Orienteering Didattico” è finalizzato alla ricerca e alla sperimentazione di un modello di laboratorio in rete come potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati ad uno stile di vita sano con particolare riferimento all'educazione fisica, allo sport, all'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, alla corretta alimentazione e alla dispersione scolastica. Il progetto prevede anche il coinvolgimento di enti pubblici e / o privati, associazioni del territorio, università, centri di ricerca. La rete di scuole:
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• IIS "Ovidio" Sulmona (AQ) - capofila - Tel. 0864 53763, aqis02100g@istruzione.it • ITCG "G. De Sterlich" Chieti - Tel 0871 41840, chtd11000l@pec.istruzione.it • IIS "B. Spaventa" Città S. Angelo (PE) - Tel. 085 9699052, peis00400q@istruzione.it • IIS "L. Da Vinci - Colecchi" L'Aquila - Tel. 0862 22112, aqis007009@pec.istruzione.it • IIS “Galileo Galilei” Avezzano (AQ) - Tel. 0863 26870, aqis013001l@istruzione.it • IIS “Amedeo D’Aosta” L’Aquila - Tel. 0862 27641, aqis016004@pec.istruzione.it • IIS "A. Zoli" Atri (Te) - Tel. 085 87269, teis00300e@istruzione.it Associazioni: • Delegazione FISO Abruzzo - vincenzodicecco@gmail.com • Scuola regionale dello Sport - CONI ABRUZZO - c.robazza@unich.it • Università degli Studi dell’Aquila - Area delle Scienze Motorie del Dipartimento Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche - mariagiulia.vinciguerra@cc.univaq.it • A.I.D. - Associazione Italiana Dislessia - laquila@aiditalia.org Progetto di attività didattico-sportiva di Arti marziali Equipe di progetto SHI MAI TATSU SHI MAI “Ovidio Running” Partecipazione degli alla mezza maratona di Sulmona al fine di acquisire competenze motorie ed uno stile di vita sano ed attivo.
SENSO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ Tradurre idee in azione. Sviluppare la capacità di pianificare e gestire progetti, acquisire la consapevolezza del contesto in cui si lavora e cogliere le opportunità. Attraverso l'attività di comunicazione, negoziazione, cooperazione ed integrazione tra scuola e realtà territoriali locali, nazionali ed europee (scuole, enti locali, associazioni, aziende, imprese, professionisti, privati) lo svolgimento della funzione strumentale “STAGE E PROGETTI INTERNAZIONALI” mira a fornire un contributo che si definisca come valore aggiunto per la crescita dell'intera comunità, scolastica e cittadina. In particolare la funzione, in un'ottica sistemica e secondo le diverse logiche di funzionamento istituzionale, ha i seguenti obiettivi: costruzione e potenziamento di conoscenze sul sistema sociale, economico e culturale di riferimento; attivazione di strategie di comunicazione ed informazione verso studenti, famiglie e docenti sulle opportunità formative offerte dal territorio nazionale e internazionale utilizzabili didatticamente;
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sostegno alla progettazione - realizzazione - monitoraggio di progetti curriculari ed extra curriculari relativi ad alternanza scuola-lavoro e progetti europei; ricerca - identificazione per l'attivazione di patti territoriali e convenzioni con enti locali, agenzie formative formali e non formali e attività produttive (aziende, imprese, professionisti, ordini professionali, ecc.) del territorio; potenziamento del need for achievement dell’allievo e dell’autostima; potenziamento della sensibilizzazione, informazione e pubblicizzazione delle iniziative avviate nel territorio e dalla scuola in rapporto con il territorio; attivazione o potenziamento del lavoro in rete; attività di supporto e monitoraggio didattico-organizzativa di progetti europei e stage formativi aziendali per garantire la conformità con il POF e la congruità all’interno del curricolo; attività di tutoraggio diretto o di supporto al Tutor scolastico e di comunicazione con i tutor aziendali.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 1. L’alternanza è stata praticata nella scuola da diversi anni su base selettiva (per competenze e motivazioni), a partecipazione facoltativa 2. Le 200 ore sono state articolate come segue: informazione/formazione (incontri con esperti, visite aziendali), aula/laboratorio (workshops), impresa simulata digitale effettuata nell’arco di 3 anni, stage in azienda. Il monte orario è così suddiviso: 80 ore nel terzo anno, 80 ore nel quarto anno, 40 ore nel quinto anno. La suddivisione risponde a criteri di equa distribuzione in base al carico di impegno didattico relativo ai rispettivi anni di corso e in base ad una prospettiva pluriennale che preveda PLURALITÀ DI TIPOLOGIE DI INTEGRAZIONE CON IL MONDO DEL LAVORO. 3. É stato costituito un Comitato Tecnico Scientifico coinvolto nelle seguenti azioni: formulazione di proposte e pareri con riferimento a flessibilità ed innovazione, definizione degli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività, supporto e consulenza in base ai fabbisogni professionali del territorio, monitoraggio e valutazione dell'efficacia e della spendibilità del percorso di alternanza, rapporti con referenti delle attività di alternanza scuola lavoro. 4. Aziende, professionisti ed associazioni partner sono stati selezionati in base a peculiarità adeguate al curriculum dei diversi indirizzi liceali presenti nell’Istituto scolastico, in base alla sensibilità verso la tematica dell’alternanza, a esperienza di collaborazione pregressa con la scuola, a potenziale formativo, a capacità ricettiva; in 63
alcuni casi la progettazione è stata condivisa fin dalla fase di pianificazione. Di seguito l’elenco dei partners:
SINTAB S.R.L. ente formativo per organizzazione aziendale e gestione della conoscenza
SVILUPPO ITALIA ABRUZZO agenzia regionale del settore dello sviluppo territoriale
APP TRIPPER s.r.l.
CAMERA DI COMMERCIO DI CHIETI
SOVRINTENDENZA BENI CULTURALI dell’Aquila
SOVRINTENDENZA BENI ARCHEOLOGICI di Chieti
COMUNE DI SULMONA, POLO MUSEALE CIVICO
POLO MUSEALE DIOCESANO
ARCHIVIO DI STATO SEZ. DI SULMONA
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’AQUILA Scienze della Formazione
CVSAQ
ARCHEOCLUB sede di Sulmona
CASA DI CURA SAN RAFFAELE Sulmona struttura ricettivo sanitaria
CENTRO DI FISIOTERAPIA “COLANGELO”
SENEAL studio legale
COLORI LATINI AGENZIA VIAGGI
HOTEL MEETING
HOTEL OVIDIUS
RISTORANTE “PORTA” di Scanno
MAESTRE PIE FILIPPINI scuola primo ciclo parificata
DOTTRINA CRISTIANA
SCUOLA PER L’INFANZIA UMBERTO POSTIGLIONE DI RAIANO
ASD TENNIS CLUB SULMONA
ASD BASKET
ASD CENTRO CALCIO di Popoli
ASD di Cantone
ASD CALCIO di Pratola
ASD SCI di Scanno
CONAD
5. Tra i percorsi di Alternanza è presente un percorso di IMPRESA FORMATIVA SIMULATA in modalità DIGITALE che utilizza la piattaforma “Scuola Tap Tour” in convenzione con SINTAB, scelta per le sue caratteristiche innovative: obiettivo è il
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coinvolgimento degli studenti in una vera attività imprenditoriale che, utilizzando le tecniche della simulazione di impresa, permette attraverso steps informativi, formativi, orientativi, questionari, apprendimento di competenze tecniche e gestionali di realizzare un portale turistico multilingua e un’App per dispositivi mobili Android e iOS. 6. I tutor scolastici sono scelti in base a curriculum comprendente adeguata formazione in materia di Alternanza scuola-lavoro, esperienza in progetti di Alternanza, capacità negoziali, relazionali, progettuali e di management. Seguiranno l’attività mediante le seguenti azioni: comunicazione /mediazione e collaborazione con il contesto aziendale, mediazione dei rapporti lavorativi tra studenti e responsabili della struttura lavorativa, mediazione di esigenze/problemi/conflitti guida al problem solving, comunicazione con tutor aziendale, monitoraggio del corretto svolgimento dei percorsi e dell’andamento complessivo dell’esperienza. 7. I
periodi
di
informazione/formazione
(incontri
con
esperti,
visite
aziendali),
aula/laboratorio (workshops), impresa simulata digitale effettuata sono svolti durante il periodo delle lezioni in orario prevalentemente extrascolastico; gli stage in azienda sono svolti in parte durante il periodo delle lezioni, in parte minore durante il periodo estivo (di sospensione attività didattica). 8. Sono previsti rimborsi spese forfettari per gli studenti, definiti dall’attività di Contrattazione di Istituto in base a risorse amministrative derivanti da finanziamenti pubblici (Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, fondi ex art. 1 c. 39 L. 107/2015) ed eventualmente privati, comunque quantificabili a 50 euro circa procapite. 9. L’attività di Alternanza è valutata a conclusione dell’anno scolastico dai docenti del Consiglio di Classe tenuto conto delle attività di valutazione in itinere svolte dal tutor esterno sulla base degli strumenti predisposti. La parte di attività svolta durante le vacanze estive rientra nella valutazione finale dell’a.s. successivo (integrandosi appunto con quella dell’anno successivo). 10. La CERTIFICAZIONE delle competenze professionali e trasversali viene effettuata negli scrutini finali di ogni anno scolastico compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno di corso di studi; viene realizzata attraverso un Modello di certificazione dei saperi elaborato e compilato d’intesa tra scuola e soggetto ospitante, inserimento delle esperienze nel curriculum del Portale unico dei dati della scuola. Sulla base della certificazione il Consiglio di Classe procede alla VALUTAZIONE degli esiti (comunque preceduta da monitoraggio e Valutazione in itinere) delle attività di Alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti e sul voto di condotta tramite le proposte di voto e l’attribuzione dei crediti in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di
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competenze acquisite coerenti con gli indirizzi di studio. É prevedibile la redazione di una scheda di valutazione delle strutture con cui sono stipulate convenzioni per evidenziarne la specificità del potenziale formativo e collaborativo. Gli studenti esprimono mediante questionario/report una valutazione sull’efficacia e sulla coerenza dei percorsi con il proprio indirizzo di studi
7. Consapevolezza ed espressione culturali Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso molteplici mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti, la letteratura. Certamen Ovidianum Sulmonense Il Certamen Ovidianum mira ad estendere nei Licei Classici del territorio nazionale e d’Europa lo studio di Ovidio e a fornire un’occasione di incontro ai giovani accomunati dalla passione per le lettere latine. Non è solo una gara di traduzione del poeta latino sulmonese, ma anche un momento di socializzazione, conoscenza del territorio, condivisione di importanti momenti culturali e ludici. Al fine di preparare al meglio gli alunni che prenderanno parte al Certamen, sono previste alcune ore supplementari d’insegnamento della lingua latina. Inoltre, si propone alle scuole primarie e medie inferiori del territorio il Concorso OVIDIO A SCUOLA, al fine di promuovere la conoscenza del nostro illustre concittadino in una più ampia prospettiva di rivalutazione della storia e delle risorse culturali del territorio. DIES NATALIS del Poeta Ovidio L’Istituto, con la collaborazione del Comune di Sulmona, organizza le celebrazioni del DIES Natalis del Poeta Ovidio nella giornata del 20 marzo di ogni anno. La cerimonia inizia in Piazza XX Settembre e prosegue al Cinema Pacifico coinvolgendo tutti gli studenti che hanno partecipato al concorso OVIDIO a SCUOLA. Visita guidata alla Biennale di Venezia Il progetto favorisce il confronto con il dibattito sull’architettura contemporanea. Concorso Vittorio Clemente L’Istituto, insieme agli eredi del poeta Vittorio Clemente, organizza un concorso di poesia dialettale destinato agli studenti di ogni ordine e grado. Progetto MAW (Man At Work) ll progetto ha l’intento di avvicinare gli studenti alle opere del contemporaneo, promuovere dibattiti, convegni, giornate-studio con esperti interni ed esterni. Visita guidata alla Galleria d’Arte Moderna di Roma Il progetto favorisce negli studenti la capacità di comprendere il significato e il valore
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dell’opera d’arte. Progetto Scuola-Museo tradizione e contemporaneità Il progetto è volto ad attivare la fruizione del patrimonio artistico e alla conoscenza diretta delle istituzioni museali. Progetti di Restauro Il percorso esperienziale, è un tirocinio in collegamento con la realtà del territorio che contribuisce al recupero della storia locale e della cultura del lavoro. Progetto didattica-Macro Roma Indirizzato ad avvicinare gli studenti alle opere
contemporanee,
attraverso la
partecipazione ad iniziative e laboratori artistici. Gruppo musicale VicOvidio Music Band Diretto dal maestro Maurizio Ricciotti, nasce nel gennaio del 2011 in occasione dei preparativi per il Giorno della Memoria. Composto da alunni e da docenti, è diventato parte integrante della progettualità d’Istituto, accompagnandone con brani musicali a tema, i momenti fondamentali di grande spessore culturale, e le occasioni gioiose e ricreative. La VicOvidio Music Band è impegnata nella preparazione delle attività d’Istituto previste dal P.O.F., ritenendo il linguaggio musicale vicino ai giovani e straordinario strumento attraverso il quale veicolare messaggi, emozioni e idee. Ovidioforever2017: per la valorizzazione del patrimonio artistico culturale e letterario locale in preparazione al BIMILLENARIO OVIDIANO LA SCATOLA ARMONIOSA 2.0 – progetto di musica IIS OVIDIO capofila IC OVIDIO-RADICE di Sulmona IC MAZZINI CAPOGRASSI di Sulmona
PROGETTI ESTERNI L’Istituto d’Istruzione Superiore Ovidio Vico partecipa ai seguenti bandi di concorso emanati dal MIUR: Progettazione e realizzazione di progetti integrativi volti a contrastare la dispersione scolastica Progetto Read on for E-CLIL Progetto Project 3.0.1 per la costituzione di un'aula 3.0 Progetto in rete con il Liceo Patini di Castel di Sangro sui temi della Letteratura del ’900
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VIAGGI DI ISTRUZIONE – USCITE DIDATTICHE Si fa riferimento alle proposte dei Consigli di Classe che il Collegio Docenti delibera all’unanimità
PREVENZIONE La PREVENZIONE rappresenta uno dei punti cardine sui quali impostare l’Offerta Formativa; si realizza attraverso una serie di azioni educative di seguito riportate
Servizio di psicologia scolastica
Sportelli didattici
Spazi di riflessione nelle Assemblee degli Studenti Interventi dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine
Incontri con gli esperti della ASL
Incontri con esperti e testimoni Incontri di formazione per genitori
Orientamento
Spazio d’ascolto e di consulenza per gli studenti che desiderano usufruire della consulenza di uno specialista al quale esporre disagi e problemi Attivi su richiesta nei giorni martedì, mercoledì e giovedì per approfondimenti, recupero e potenziamento in tutte le discipline Gli studenti organizzano le assemblee di Istituto per discutere temi a carattere sociale e culturale La Scuola collabora con la Polizia di Stato, con i Carabinieri, con la Guardia di Finanza e con il Corpo Forestale dello Stato per l’educazione stradale, l’educazione alla Legalità, per la prevenzione delle tossicodipendenze, per la prevenzione dell’alcoolismo Attività finalizzate ad una sessualità consapevole, alla prevenzione delle tossicodipendenze e dell’alcoolismo Incontri con i testimoni durante le giornate della Legalità, della Memoria ecc Corsi a sostegno della genitorialità su temi riguardanti le tossicodipendenze, l’alcoolismo e ogni forma di bullismo Numerose sono le attività finalizzate all’Orientamento in entrata e in uscita: Open Day, colloqui con le famiglie, sportello dell’orientamento, preparazione di materiale informativo; visite guidate ai saloni dell’orientamento, partecipazione a Job e Orienta, visita delle Università, incontri orientativi con le facoltà universitarie
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APERTURA ALL’EUROPA Certificazioni La scuola organizza corsi finalizzati alle certificazioni linguistiche attivando collaborazioni a livello internazionale: CAMBRIDGE (valenza illimitata, la scuola è test center) con esami in sede, dal livello A2 al livello C2, secondo il quadro europeo delle Lingue DELF certificazioni di lingua francese dal livello A2 al livello C1 CERVANTES certificazioni di lingua spagnola dal livello A2 al livello C1 GOETHE ISTITUT certificazioni di lingua tedesca dal livello A2 al livello C1
Scambi Culturali Lingua Inglese: stage linguistico di una settimana presso una scuola londinese Lingua Francese: stage linguistico di una settimana presso scuole francesi. Gemellaggio con un Liceo di Jarni Lingua Spagnola: scambi culturali con il Liceo Maria Zambrano di Torre del Mar (Andalusia) Lingua Tedesca: scambi culturali con il Friedrich Ebert Gymnasium di Sanhausen (Baden – Wurttemberg) E-TWINNINGS Gemellaggi elettronici per collaborazioni a distanza tra scuole ERASMUS + Il progetto Erasmus in preparazione intende creare una rete di scuole che lavori intorno alla figura di Ovidio, nella prospettiva del BIMILLENARIO EUROSCOLA L’Istituto è stato selezionato per la partecipazione alle attività previste nell’ambito del progetto europeo Euroscola 2016 BACK TO SCHOOL Indirizzato al consolidamento delle competenze chiave di cittadinanza, il progetto promuove ricerche su istituzioni europee, analisi e approfondimenti sulla politica europea in materia di istruzione, ambiente, immigrazione e favorisce la collaborazione e lo scambio di informazioni con il rappresentante della Commissione Europea, dott. Cercone. Il progetto si collega, inoltre, alle attività di studio iniziate nell’anno scolastico 2012-2013 finalizzate alla visita al Parlamento Europeo di Strasburgo, durante una seduta in sessione plenaria.
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CITTADINANZA EUROPEA CONSAPEVOLE Il progetto, iniziato nell’anno 2012-2013, prevede l’approfondimento di alcune tematiche riguardanti le politiche delle istituzioni europee e la conoscenza del ruolo della funzione del Parlamento europeo. La visita all’Istituzione di Strasburgo durante una seduta in sessione plenaria, concluderà il progetto. PARTECIPAZIONE A COMPETIZIONI EUROPEE IUVENES TRANSLATORES (Liceo Linguistico) VOCAB EXPRESS - League of Champions (Liceo Linguistico) EUROPE CODE WEEK (Liceo Artistico) CERTAMEN OVIDIANUM SULMONENSE Il Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona, d'intesa con l'Associazione "Amici del Certamen", indice il Certamen Ovidianum Sulmonese, concorso internazionale di latino aperto agli studenti dei licei italiani, europei ed extraeuropei nel cui curricolo sia inserito lo studio del latino. L’organizzazione del Certamen è curata da un comitato di docenti del Liceo Classico “Ovidio”, presieduto dal Dirigente Scolastico. La prova consiste nella traduzione, in prosa o in versi, di un passo tratto dai libri XI, XII, XIII, XIV, XV delle Metamorfosi di Ovidio. Il concorrente, inoltre, in un breve commento, illustrerà quegli aspetti che, sotto il profilo del contenuto e della lingua, riterrà degni di riflessione. Sono ammessi alla prova due alunni per ogni Scuola; le domande di partecipazione, indirizzate al Dirigente Scolastico del Liceo Classico “Ovidio” di Sulmona, devono pervenire, tramite la scuola frequentata dai candidati, entro i termini fissati. I concorrenti minorenni saranno accompagnati da un docente dell’Istituto di provenienza. Il Certamen si svolge nel mese di aprile. Nelle giornate di giovedì e di venerdì sono previsti incontri culturali e ricreativi: la presentazione degli Atti del XVI Certamen, le Conversazioni Ovidiane (il Convegno tenuto dai docenti universitari risulterà come corso di formazione per i docenti accompagnatori), visite guidate della città e dei dintorni. La Commissione giudicatrice è formata e presieduta da docenti universitari; essa assegna premi in denaro di Euro 1000 al primo classificato, Euro 750,00 al secondo e Euro 500,00 al terzo. É previsto inoltre un premio che sarà assegnato al migliore studente di ogni nazionalità straniera. Verrà infine premiato il migliore studente del Liceo Classico Ovidio. Ai primi classificati sarà consegnato un diploma e una dotazione libraria, a tutti i partecipanti un attestato e una dotazione libraria. PREMIO CARMELINA IOVINE Il Liceo Linguistico con la collaborazione della Banca di Credito Cooperativo di Pratola
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Peligna, dà l’opportunità a due alunni frequentanti, di trascorrere due settimane di vacanza studio in Canada. La selezione avviene attraverso un concorso interno che prevede una prova scritta e un colloquio in lingua inglese. Destinatari: alunni Liceo Linguistico. La commissione esaminatrice è composta dalla dirigente dr.ssa Caterina Fantauzzi, dalla prof.ssa Vittoria Liberatore e dal prof. Fabrizio Buoncompagno.
INCLUSIONE PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Per potenziare la cultura dell’inclusione scolastica e per meglio rispondere alle esigenze di ogni alunno, l’Istituto si impegna nella elaborazione di un PIANO ANNUALE DI INCLUSIVITÀ che vede come principali destinatari quegli alunni che presentano bisogni educativi speciali. I BES comprendono:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77); (diagnosi certificata: PEI)
disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003); (diagnosi certificata o non certificata: PDP)
alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico.
DISABILITÀ A) Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo. B) Piano Didattico Personalizzato (PDP) Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative;
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negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche. L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili.
ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI 1
Alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011)
I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PDP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA). Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe. 2
Alunni con altri disturbi evolutivi specifici
Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: -deficit del linguaggio; -deficit delle abilità non verbali; -deficit nella coordinazione motoria; -deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); -funzionamento cognitivo limite; -disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc. Predisposizione del Piano di studi personalizzato Il Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata
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presentata, il Consiglio di Classe dovrà motivare opportunatamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. La famiglia collabora alla stesura del PDP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. Il Consiglio di Classe delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato.
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E/O CULTURALE Area dello svantaggio socioeconomico e culturale Tali tipologie di BES, fermo restando le procedure descritte precedentemente, dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Area dello svantaggio linguistico e culturale. Prendendo spunto dalle indicazioni fornite dalla normativa vigente in materia, in particolare il Decreto Legislativo 286/98 all’art. 38 (Testo Unico delle disposizioni sull’immigrazione) e il relativo Regolamento attuativo, il DPR 394/99 all’art. 45 le cui disposizioni vengono recepite dalla C.M. 24/2006 che detta le “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, il nostro Istituto, in seguito all’aumento di alunni stranieri nelle classi, predispone alcune linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri: 1.
definire pratiche condivise all'interno dell'Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri, anche recuperando esperienze già attuate (le esperienze verranno inserite in appendice);
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facilitare l'ingresso a scuola degli alunni stranieri e sostenerli nella fase di adattamento nel nuovo ambiente;
3.
entrare in relazione con la famiglia immigrata;
4.
favorire un clima di accoglienza nella scuola;
5.
definire compiti e ruoli degli operatori scolastici coinvolti;
6.
offrire alcune indicazioni generali sulla programmazione del curricolo e sulla valutazione;
7.
suggerire modalità di intervento per l'apprendimento della lingua Italiano L2;
8.
individuare le risorse necessarie per tale intervento;
9.
promuovere la comunicazione e la collaborazione tra scuole e tra scuole e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale.
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L’Istituto d’Istruzione Superiore “Ovidio” di Sulmona si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali. A tal fine intende:
creare un ambiente accogliente;
sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione educativa in tutta la scuola;
promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali. Destinatari Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali comprendenti:
disabilità (ai sensi della Legge 104/92, Legge 517/77);
disturbi evolutivi specifici (Legge 170/2010, Legge 53/2003);
alunni con svantaggio socio-economico; svantaggio linguistico e/o culturale.
Risorse Dirigente Scolastico Coordinatore per le attività di sostegno Referente DSA Figura strumentale per l’autovalutazione d’istituto Docenti per le attività di sostegno Coordinatori di classe Personale ATA Organi collegiali Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) L’Istituto d’Istruzione Superiore “Ovidio” istituisce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in situazione di 74
difficoltà, come stabilito dalla D.M. 27 dicembre 2012 e dalla Legge 53/2003, attraverso la programmazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione”. Compiti e funzioni del GLI Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici Consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie e metodologie di gestione delle classi Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” Interfaccia con CTS e servizi sociali e sanitari territoriali per attività di formazione, tutoraggio ecc. Composizione del gruppo È presieduto dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato; è costituto dal gruppo di sostegno, dal coordinatore del progetto di accoglienza e dal referente L2, dalle figure strumentali, da una rappresentanza dei docenti coordinatori. Consiglio di Classe Il Consiglio di classe ha il compito di indicare in quali casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche, e sulla base della eventuale documentazione clinica e/o certificazione fornita dalla famiglia. Coordinamento con il GLI Comunicazione con la famiglia ed eventuali esperti. Predisposizione del PDP Il Consiglio di classe deve predisporre un piano didattico personalizzato (PDP) che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti per tutti gli alunni individuati in situazione di svantaggio scolastico, tranne nei casi di disabilità. Il PDP deve essere firmato dalla famiglia, dal Consiglio di classe e dal Dirigente Scolastico. GLH operativo Il GLH operativo elabora il piano educativo individualizzato in presenza della certificazione di disabilità, come stabilito dalla legge 104/92. GLH d’Istituto È composto dal DS, dal coordinatore delle attività di sostegno, dai docenti di sostegno, dai rappresentanti dei servizi territoriali e dalle famiglie. Dopo aver discusso e recepito la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”, nel mese di settembre il GLI adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse 75
assegnate alla scuola. Collegio dei Docenti Discute e delibera il piano annuale. All’inizio di ogni anno scolastico discute e delibera gli obiettivi proposti dal GLI da perseguire e le attività da porre in essere che confluiranno nel piano annuale di inclusione. Al termine dell’anno scolastico verifica i risultati ottenuti. Risorse strumentali Nell’arco degli anni la scuola si è dotata di attrezzature e ausili informatici specifici che possano rispondere in modo adeguato ai bisogni speciali dei nostri alunni con bisogni educativi speciali come la lavagna interattiva multimediale, audiobook, tastiera facilitata, dattilobraille, sintesi vocale. Modalità d’intervento L’Istituto cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità. A tal fine il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, oltre a riunirsi collegialmente, si è suddiviso in gruppi di lavoro per raggiungere la massima efficacia d’intervento, secondo la seguente articolazione:
A livello di istituto Organizzazione scolastica generale classi aperte; compresenza; uso specifico della flessibilità. Sensibilizzazione generale Promozione di attività di sensibilizzazione generale, attraverso cicli di film, letture ed altro, al fine di evitare atteggiamenti pietistici e compassionevoli; Articolazione degli spazi e delle posizioni; Accessibilità interna ed esterna; Ubicazione delle classi; Posizione dei banchi; Rapporti con le famiglie e il territorio; ASL; Famiglie; Associazioni coinvolte nel sociale.
Formazione L’Istituto propone attività di aggiornamento e formazione per tutti i docenti in relazione
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ai temi dell’educazione inclusiva e, in particolare, per migliorare la loro capacità di attivare le metodologie dell’apprendimento cooperativo e del per tutoring.
A livello di gruppo-classe Utilizzo dei modelli di apprendimento cooperativo e di tutoring; Potenziamento del metodo di studio soprattutto nelle classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; Recupero dei prerequisiti per le classi prime durante il periodo dedicato all’accoglienza; Attivazione di percorsi inclusivi; Elaborazione chiara dei livelli minimi attesi per le varie discipline.
Specifico per l’alunno con BES Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato redatto in un piano che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, attraverso un’elaborazione collegiale, le scelte educativo-didattiche.
A) Piano Educativo Individualizzato (PEI) Per gli alunni con disabilità certificata è prevista la formulazione del Piano educativo Individualizzato (PEI) ad opera del GLH operativo. B) Piano Didattico Personalizzato (PDP) Per gli alunni con DSA le misure indicate riguarderanno le metodologie didattiche attraverso un’azione formativa individualizzata e personalizzata e attraverso l’introduzione di strumenti compensativi e misure dispensative; negli altri casi si potranno esplicitare progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita e gli strumenti e strategie didattiche. L’attivazione del PDP è deliberata in Consiglio di classe, firmato dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dalla famiglia. La famiglia autorizza in forma scritta il trattamento dei dati sensibili.
ALUNNI CON DISABILITÀ L’istituto accoglie gli alunni disabili organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente ed Ata. Il docente specializzato Il docente di sostegno svolge una funzione di mediazione fra tutti le componenti coinvolte nel processo di integrazione dell’alunno disabile, la famiglia, gli insegnanti curricolari, le
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figure specialistiche delle strutture pubbliche. All’inizio dell’anno scolastico, in base alle esigenze emerse dopo un congruo periodo di osservazione, stabilisce in accordo con il Dirigente scolastico un orario didattico temporaneo. A tal fine, si individuano insieme al C.d.C., le discipline in cui intervenire. Il docente specializzato cura i rapporti con i genitori e con la Asl di riferimento; redige congiuntamente con i referenti del Servizio sanitario nazionale, con i genitori e il Consiglio di classe il PEI ed il PDF; partecipa ai G.L.H.O., ai G.L.H. d’Istituto e alle riunioni del gruppo di lavoro per l’inclusione; tiene un registro per le attività di sostegno; alla fine dell’anno scolastico riferisce il suo operato in una relazione finale. GLH d’Istituto Composizione: Dirigente Scolastico, referente dei docenti di sostegno, docenti per le attività di sostegno, referente Asl, genitori degli studenti disabili, referente personale Ata, referente Enti locali, operatori specialistici. Si riunisce due volte all’anno e/o ogni volta venga ritenuto necessario. Compiti Analizza la situazione complessiva dell’Istituto con riferimento alle strutture, alle risorse umane e materiali, agli alunni in situazioni di disabilità. Cura i rapporti con le Asl e con le associazioni delle persone disabili. Formula proposte di tipo organizzativo e progettuale per il miglioramento dell’integrazione degli alunni disabili nell’istituto. Propone le spese per l’acquisto di materiali ed attrezzature per le varie attività didattiche previste per ciascun P.E.I. GLH operativi Composizione:
Dirigente
scolastico,
docente
referente
se
necessario,
docente
coordinatore, docenti curricolari, docenti di sostegno dell’alunno disabile, genitori dell’alunno disabile, operatori Asl, A.E.C. se richiesto, altro personale che opera con l’alunno disabile. Nel caso in cui fosse necessario, si prevede la possibilità di riunire G.L.H. straordinari, concordando la presenza degli operatori sanitari. Funzioni Progettazione e verifica del PEI; Stesura e verifica del PDF; Individuazione e programmazione delle modalità operative, delle strategie, degli interventi e degli strumenti necessari all’integrazione dell’alunno disabile.
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Referente per le attività di sostegno Funzioni Competenze di tipo organizzativo (gestione delle risorse personali, contatti con i referenti della Asl, collaborazione con il Dirigente Scolastico per l’organizzazione delle attività di sostegno, convocazione del Gruppo di lavoro, coordinamento del Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività). Competenze di tipo consultivo (creazione di un archivio e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, propone materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche). Competenze di tipo progettuale e valutativo (predisposizione di modulistica, formulazione di progetti in base ai bisogni educativi emersi nell’Istituto e in base alle proposte del gruppo di lavoro per le attività di sostegno). Scelte metodologiche e didattiche All’interno delle varie classi con alunni con disabilità si adottano strategie e metodologie favorenti l’inclusione e il lavoro di gruppo come l’apprendimento cooperativo e il tutoring, le attività di tipo laboratoriale. Per programmare gli interventi didattici in base alle esigenze degli alunni si adotta, ove possibile, una programmazione per aree disciplinari. Verifica e valutazione Gli studenti diversamente abili sono valutati in base al PEI. Il PEI può essere: curricolare o globalmente riconducibile alla programmazione oppure totalmente differenziato. Le verifiche, orali e scritte, concordate con i docenti curriculari, possono essere equipollenti e/o prevedere tempi più lunghi di attuazione. Individualizzazione dei percorsi d’apprendimento Nella programmazione educativa individualizzata si promuoveranno itinerari che sollecitino l’autonomia personale, sociale e didattica, limitando quanto possibile la dipendenza dell’alunno dal docente per le attività di sostegno. Nel caso di adozione di programmazione differenziata si svilupperanno tutti i raccordi possibili con la programmazione della classe in modo da favorire l’inclusione dell’alunno. Le attività di sostegno si svolgono prevalentemente in classe, solo in casi rari ed eccezionali si possono prevedere attività in rapporto uno a uno. Continuità educativo-didattica L’istituto considera la continuità educativo-didattica come fattore facilitante il processo di apprendimento dell’alunno con disabilità e per questo si creano le condizioni, affinché l’insegnante per le attività di sostegno assegnato ad una classe permanga, per quanto possibile, anche negli anni successivi. 79
Procedure di accoglienza Il referente per le attività di sostegno, o un docente di sostegno delegato, incontra i docenti della scuola di provenienza dell’alunno e i suoi genitori, nel mese di maggio, per formulare progetti per l’integrazione. Il referente verifica la documentazione pervenuta e attiva risposte di tipo organizzativo per accogliere l’alunno stesso (richiesta assistenza specialistica, assistenza di base, trasporto, strumenti e ausili informatici ecc…). Il docente per le attività di sostegno assegnato alla classe informa il Consiglio sulle problematiche relative all’alunno, incontra i genitori all’inizio dell’anno scolastico, prende contatti con gli specialisti della ASL, collabora con gli insegnanti curricolari al fine di creare un clima di collaborazione e di inclusione per gli alunni diversamente abili. Il referente per le attività di sostegno predisporrà all’inizio dell’attività scolastica tutte le attività volte ad accogliere l’alunno diversamente abile, assieme al docente referente dell’accoglienza. Gli alunni con disabilità grave saranno affiancati da un alunno tutor. Durante l’accoglienza, il docente di sostegno assieme al C.d.C. proporrà attività di orientamento volte a migliorare l’efficacia dello studio. Orientamento in entrata Le famiglie che vogliono conoscere l’offerta formativa dell’Istituto per gli alunni disabili possono usufruire di un servizio di informazione e consulenza da parte del referente per le attività di sostegno, o altro docente di sostegno delegato. In base ai diversi bisogni educativi evidenziati, ai colloqui con i genitori e con i docenti della scuola di provenienza, si cerca di individuare il corso di studi più adatto all’alunno. Orientamento in uscita In base al “progetto di vita” individuato nel PEI, l’alunno e la famiglia possono usufruire di varie attività di orientamento. Tali attività vengono progettate in collaborazione con la figura strumentale competente. Alternanza scuola-lavoro Il docente di sostegno, su delega del consiglio di classe, collabora con la figura strumentale preposta a tale attività, per individuare le attività che l’alunno con disabilità può svolgere, per facilitare l’inserimento nell’attività di tirocinio e partecipare come tutor, se necessario. Nell’ultimo GLH operativo del terzo anno e/o nel primo del quarto anno si stabiliscono le modalità più adeguate per costruire un percorso di alternanza scuola-lavoro, che vengono riferite alla figura strumentale; si tiene conto della compartecipazione degli Enti locali (soprattutto per i casi più gravi).
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ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI Alunni con DSA (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011) I disturbi specifici di apprendimento (DSA) si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano “l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata” come strumento di garanzia del diritto allo studio introducendo strumenti compensativi e misure dispensative. Il processo di gestione e produzione della documentazione relativa agli alunni con DSA prevede due articolazioni corrispondenti rispettivamente alla redazione del PDP per gli alunni DSA accertati e all’individuazione di alunni a rischio DSA (screening DSA). Entrambe le procedure sono gestite dal coordinatore di classe. Redazione del PDP Famiglia Inoltra la documentazione alla segreteria didattica dell’istituto: all’atto dell’iscrizione o alla formulazione della diagnosi, con o senza richiesta del PDP. Assume la corresponsabilità del progetto educativo-didattico, collaborando alla stesura. Si impegna ad avere colloqui mensili con i docenti del Consiglio di classe e il coordinatore di classe. La certificazione La diagnosi presentata dalla famiglia può essere rilasciata da una struttura privata in via provvisoria, in attesa del rilascio della certificazione da parte di strutture sanitarie pubbliche o accreditate. Negli anni terminali le certificazioni dovranno essere presentate entro il 31 marzo (art.1 R.A. n.140 del 25 luglio 2012). Segreteria Informa le famiglie della possibilità di richiedere il PDP alla consegna della documentazione.
Predispone l’elenco degli alunni DSA per il responsabile DSA della
scuola. Responsabile DSA Consegna la documentazione al Consiglio di Classe e provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori, su esplicita richiesta della famiglia. Consiglio di Classe e coordinatore Valuta la necessità di un PDP per l’alunno. Se richiesto dalla famiglia o ritenuto necessario dal consiglio di classe, anche in assenza di esplicita richiesta, predispone il PDP su apposito modello previsto dall’istituto e disponibile sul sito nell’area modulistica. Consegna il PDP al Dirigente.
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Il C.d.C. monitora il piano di studi personalizzato nel corso dell’anno, il coordinatore comunica alla famiglia l’esito del monitoraggio. Dirigente Scolastico Prende visione del PDP e lo firma. Coordinatore Condivisione del PDP con le famiglie che deve essere firmato dai genitori, dall’alunno e dagli specialisti se presenti. Il PDP deve essere sottoscritto sia in caso di accettazione sia in caso di rifiuto. Screening DSA La procedura è in fase sperimentale e nel suo primo anno di applicazione. Essa prevede: Formazione dei docenti coinvolti nella somministrazione e correzione delle prove di screening. Predisposizione del materiale per la somministrazione delle prove collettive, comprensivo delle indicazioni per la somministrazione e la correzione, delle prove stesse e del modulo di autorizzazione per le famiglie. Consegna del materiale ai coordinatori di classe che provvedono alla distribuzione ai docenti interessati e alla raccolta delle autorizzazioni che andranno in ogni caso depositate nel fascicolo dell’alunno. Somministrazione delle prove. Correzione delle prove da parte dei ccl e compilazione del report per l’analisi dei dati che deve riportare per ciascun alunno il numero di errori commessi in ogni prova. Consegna dei report agli specialisti della ASL che collaborano con la scuola e analisi dei dati per l’individuazione degli alunni a rischio DSA: in caso di rischio elevato si consiglia alla famiglia il supporto di specialisti per l’eventuale formulazione di una diagnosi corretta, in caso di alunni borderline si provvede alla somministrazione delle prove individuali al termine della quali si valuterà l’opportunità di effettuare la segnalazione alla famiglia. Alunni con altri disturbi evolutivi specifici Gli alunni con disturbi specifici che non rientrano nelle categorie stabilite dalla Legge 104/92 possono usufruire di un piano di studi personalizzato e delle misure previste dalla Legge 170/2010. Rientrano in questa categoria ad esempio gli alunni con: deficit del linguaggio; deficit delle abilità non verbali; deficit nella coordinazione motoria;
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deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave tale da compromettere il percorso scolastico); funzionamento cognitivo limite; disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc. Individuazione Il Consiglio di classe prende in esame la documentazione clinica e/o la certificazione presentata dalla famiglia. Il Consiglio di classe, qualora ravvisi difficoltà nel percorso scolastico dell’alunno che possono essere riconducibili a disturbi evolutivi specifici, informa la famiglia. Predisposizione del Piano di studi personalizzato Il Consiglio di classe predispone gli interventi di inclusione assumendosi la responsabilità pedagogico-didattica. Possono essere previste misure compensative e dispensative, nonché progettazioni e strategie didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il Consiglio di Classe dovrà motivare opportunatamente le decisioni assunte sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Il coordinatore di classe può chiedere la consulenza del GLI. La famiglia collabora alla stesura del PDP assumendo la corresponsabilità del progetto educativo. Il Consiglio di Classe delibera l’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato. Attivazione del piano di studi personalizzato Il piano di studi personalizzato può essere attivato solo se la famiglia lo sottoscrive. In caso di rifiuto la famiglia sottoscrive la non accettazione del piano. Documentazione Il coordinatore di classe è responsabile della documentazione che dovrà essere consegnata al Dirigente Scolastico che prende visione del PDP e lo firma. Monitoraggio Il coordinatore di classe informa il referente del GLI del percorso di inclusione attivato. Il monitoraggio del PDP sarà effettuato durante i Consigli di classe e durante gli incontri del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione sul confronto dei casi.
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Valutazione Il Consiglio di classe assume la responsabilità pedagogico-didattica ai fini valutativi. Tali indicazioni trovano la loro attuazione in tre fasi fondamentali: FASE AMMINISTRATIVO - BUROCRATICA: iscrizione – documentazione CHI
COSA
QUANDO
MATERIALI
Personale designato dalla segreteria
Dare prime informazioni sulla scuola Richiedere la documentazione dell’alunno Fissare un appuntamento con il docente referente (F.S.)
Al momento del primo contatto con la scuola
Materiali tradotti in varie lingue Domanda iscrizione Informazioni su orari e funzionamento della scuola
FASE COMUNICATIVO - RELAZIONALE: prima accoglienza o conoscenza CHI
COSA
QUANDO
MATERIALI
Docente F.S. e docenti della C.I.I. Mediatori culturali (se necessari)
Colloquio con la famiglia per avere altre informazioni sulla storia scolastica dell’alunno e conoscere le sue aspettative Lettura e valutazione delle informazioni raccolte utili alla scelta della classe Confronto dei sistemi scolastici e dei programmi stranieri (se si possiedono) con quelli italiani Formulazione della proposta di assegnazione alla classe Comunicazione tempestiva ai docenti che accoglieranno l’alunno straniero Promozione e attuazione di laboratori linguistici, individuando risorse interne ed esterne e spazi adeguati
A settembre, prima delle lezioni e durante l’anno scolastico ad ogni nuovo inserimento
Materiale informativo per l’alunno e per la famiglia Documentazione relativa a sistemi, programmi e calendari scolastici
FASE EDUCATIVO - DIDATTICA: programmazione, italiano L2, valutazione, rapporti e collaborazione con il territorio. L’intervento educativo-didattico sarà definito in tutte le sue modalità nel mese di settembre,
una
volta
acquisite
le
varie
documentazioni,
avvalendosi
anche,
eventualmente, della collaborazione del Mediatore culturale. Precisazioni didattiche Secondo la C.M. 24 del 1/03/2006 “Uno degli obiettivi prioritari nell'integrazione degli
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alunni stranieri è quello di promuovere l'acquisizione di una buona competenza nell'italiano scritto e parlato, nelle forme recettive e produttive, per assicurare uno dei principali fattori di successo scolastico e di inclusione sociale”. È bene sapere che mentre la lingua per comunicare può essere appresa in un arco di tempo che va da un mese ad un anno, la lingua dello studio, necessaria per comprendere ed esprimere concetti e sviluppare l’apprendimento, richiede alcuni anni. Per cui, superata la fase iniziale di apprendimento della lingua come strumento di comunicazione, va prestata particolare attenzione alla lingua per lo studio perché rappresenta il principale ostacolo all’apprendimento delle discipline. È per tale motivo che la suddetta C.M. pone l’apprendimento e lo sviluppo della lingua italiana come seconda lingua al centro dell’azione didattica e afferma che tutti gli insegnanti di classe, di qualsivoglia disciplina, sono coinvolti in tale lavoro di alfabetizzazione. Valutazione Per la valutazione degli alunni stranieri è opportuno prendere in considerazione la situazione di eventuale svantaggio linguistico e rispettare i tempi di apprendimento dell'Italiano come L2. La valutazione degli alunni stranieri deve tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari quali:
impegno;
partecipazione;
progressione nell'apprendimento;
eventuali condizioni di disagio.
In assenza di norme specifiche per gli alunni stranieri si seguono gli orientamenti generali per gli alunni “in particolari situazioni d'apprendimento” della C. M 491/1996: 1. valutazione in itinere: più che mai non ai fini di “giudizio” ma per adattare il percorso didattico 2. primo quadrimestre: se alcune discipline non possono essere valutate, sul documento di valutazione si potrà utilizzare una formula simile alla seguente: “la valutazione non viene espressa perché l'alunno è nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana”. 3. Per le discipline che possono essere valutate (sicuramente almeno l'italiano in rapporto al percorso di alfabetizzazione organizzato per l'alunno) si farà riferimento al percorso individualizzato. 4. Fine anno scolastico: la valutazione va espressa anche se l'iscrizione è molto tardiva. Si può utilizzare una formula simile alla seguente: “la valutazione si riferisce al
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percorso personale di apprendimento perché l'alunno non ha ancora completato la fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.
PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità
A.S. 2014/2015
A.S. 2015/2016
Disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Minorati vista Minorati udito Psicofisici
49 1 2 46
49 1
Totale 1. Altro: disabilità in via di certificazione Disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Disturbi con specifiche problematiche nell’area linguaggio (Direttiva 27/12/2012, paragrafo 1.2) Altro
49
49
20 20
18 18
20
18
69
67
RILEVAZIONE DEI B.E.S. PRESENTI
48
del
Totale 2. Altro: DSA in via di certificazione DSA presunti Svantaggio Socio-economico Linguistico-culturale (neo arrivati in Italia) (da almeno sei mesi in Italia) Disagio comportamentale/relazionale/psicoemotivo alunni in situazione di adozione internazionale alunni con problemi di salute transitori non documentabili Altro: Totale 3. Totale 1+2+3 % su popolazione scolastica Alunni senza cittadinanza
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Documenti redatti a cura della scuola, con/senza la collaborazione del servizio sanitario
n. PEI redatti dal GLHO: redatti in corso di redazione
2014/2015 49
n. PDP redatti dai Consigli di Classe in presenza di documentazione sanitaria
2015/2016 18
2014/2015 14
n. PDP redatti dai Consigli di Classe in assenza di documentazione sanitaria
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B. RISORSE PROFESSIONALI SPECIFICHE
Insegnanti di sostegno: N° 27
Prevalentemente utilizzati in…
Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti Educativi e Culturali: Prevalentemente utilizzati in… N° 20 Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione: Prevalentemente utilizzati in… N° ….. Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.) B.1 ALTRE RISORSE PROFESSIONALI
si / no si no si / no si no si / no
si / no
Funzioni strumentali / coordinamento
si
Referenti d’Istituto (disabilità, DSA, BES)
si
Interni alla scuola Psicopedagogisti e affini Esterni alla scuola Docenti tutor/mentor (in assenza di Funzione Strumentale) Mediatore linguistico Mediatore culturale 87
si si
Facilitatore linguistico Altre figure esterne (psicologi, ecc…)
si
Altro (specificare): C. COINVOLGIMENTO DOCENTI CURRICOLARI
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
D. COINVOLGIMENTO PERSONALE A.T.A.
attraverso… Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Partecipazione a GLI Rapporti con le famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva Prevalentemente in… assistenza alunni disabili Progetti di inclusione: Condivisione nella creazione di un adeguato ambiente d’apprendimento
E. COINVOLGIMENTO FAMIGLIE
si / no si si si si si si no si si si si no si / no si no
Preparazione-dotazione-uso di modulistica di base in lingua straniera (almeno inglese, francese…) per BES interculturali/transitori
no
Laboratori integrati
no
Attraverso… Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento in progetti di inclusione Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Miglioramento ambiente di apprendimento Collaborazioni volontarie di tipo professionale
88
si / no no si si no no
F 1. RAPPORTI CON SERVIZI SOCIOSANITARI TERRITORIALI E ISTITUZIONI DEPUTATE ALLA SICUREZZA
tipo di collaborazione
accordi di programma/protocolli d’intesa formalizzati sulla disabilità accordi di programma/protocolli d’intesa formalizzati su disagio e simili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e simili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola F 2. RAPPORTI CON C.T.S.
Prevalentemente per … Consulenza docenti esperti Coordinatori di classe Docenti interessati Sportello per le famiglie Materiali in comodato d’uso Incontri fra specialisti e docenti di c.d.c per confronti didattico-clinici Formazione docenti su casi BES e inclusione
G. RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO
tipo di collaborazione Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di singola scuola Progetti a livello di reti di scuole
H. FORMAZIONE DEI DOCENTI
Tematiche prevalenti Strategie e metodologie educativodidattiche/ gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica inclusiva Didattica interculturale / italiano L2 Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva ( anche DSA, ADHD, ecc.) Formazione su specifiche disabilità (autismo, disabilità intellettive, disabilità sensoriali,…) Normale didattica disciplinare ma facilitata/calibrata per poter essere comunque inclusiva 89
si / no
si si si si si si si / no si
si
si si / no si si si si / no si no no no no
si
Tabella di autovalutazione sui punti di forza e di criticità rilevati (sezione obbligatoria)
PUNTI DI FORZA / CRITICITÀ
Inizio anno
Fine anno
0 1 2 3 4 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi Valorizzazione delle risorse esistenti Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo Collaborazione umana e interpersonale Altro (specificare) Totale punteggio 27 0 = per niente 1 = poco
2 = abbastanza
3 = molto
x x x x x
x
x x x x
x
4 = moltissimo
Modello adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici SINTESI Criticità: La criticità maggiore si ravvisa nell’analisi delle fasi di transizione che scandiscono la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento nel mondo del lavoro. Punti di forza: Molta attenzione viene dedicata alla strutturazione di percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti sia per quanto riguarda l’aspetto didattico che gestionale della classe.
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In relazione alle “Criticità” rilevate, individuate massimo quattro obiettivi di miglioramento tra quelli sotto elencati. Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) La scuola intende potenziare gli aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento promuovendo azioni didattiche inclusive anche con la attiva partecipazione delle famiglie, sollecitando una più stretta collaborazione con la comunità e con il territorio. Compiti e azioni: DS: presiede il GLI di istituto, coordina tutte le attività, stabilisce le priorità e le strategie da seguire, promuove un sostegno ampio e diffuso per rispondere ai bisogni ed alle diversità di tutti gli alunni. FO alunni H: partecipa al GLI, coordina le attività di sostegno, collabora alla pianificazione degli interventi mirati con i coordinatori di classe, riferisce sulle normative al collegio docenti, coordina gli aspetti organizzativi: rapporti con le famiglie, con il CTS, con la ASL. Referente DSA: partecipa al GLI, analizza i bisogni formativi dei docenti curriculari, fornisce consulenza per la elaborazione del PDP e materiali didattici. Coordinatori di classe: raccolgono le osservazioni dei docenti curriculari per la individuazione dei BES certificati e non certificati, si occupano della compilazione del PDP, curano i rapporti con le famiglie. Docenti curriculari: rilevano situazioni di disagio all’interno della classe, si confrontano con il coordinatore e con le figure di riferimento, suggeriscono interventi specifici. Alunni: svolgono attività di peer education. Personale ATA: collabora con tutte le figure di riferimento coinvolte nell’inclusività. Strutturazione di percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti (target, modalità, tematiche, collaborazioni,…) La scuola intende attivare specifici corsi di formazione e aggiornamento degli insegnanti relativi alle strategie didattiche inclusive, curando particolarmente la didattica laboratoriale, la flipped classroom e il cooperative learning. La formazione può avvenire in sede con la collaborazione di esperti interni ed esterni, attraverso corsi online segnalati dal referente DSA di istituto oppure presso il CTS attivo sul territorio. Adozione di strategie di valutazione coerenti con le prassi inclusive (quali strategie, motivazione delle adozioni scelte tempi, strumenti,…) Per la valutazione dell’efficacia degli interventi inclusivi la scuola prevede di somministrare questionari ai docenti, agli alunni ed alle famiglie al fine di rilevare i punti di forza e di debolezza ed attivare processi di miglioramento del piano di inclusività. Le strategie adottate saranno oggetto di analisi approfondite volte ad accertarne la validità in un’ottica di miglioramento. La scuola, inoltre, prevede di valutare le competenze trasversali di cittadinanza attiva conseguite anche attraverso percorsi di alternanza 91
scuola-lavoro, di stage e di laboratorio da attivare in collaborazione con enti presenti sul territorio. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Il numero elevato di disabilità rende la scuola particolarmente attenta nella organizzazione dei diversi tipi di sostegno analizzando e distinguendo la tipologia degli interventi in base alle esigenze. BES (104 e DSA): coordinamento tra docenti per la rilevazione delle potenzialità e la definizione dei percorsi personalizzati. BES (altra tipologia): attivazione di percorsi di apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e per veicolare conoscenze, abilità e competenze; attività di tutoring; didattica laboratoriale per sviluppare e promuovere l’apprendimento in situazione; didattica per progetti. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola La scuola cura con molta attenzione l’organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della istituzione scolastica: in particolare sono fondamentali i rapporti con la ASL attraverso confronti periodici, in occasione degli incontri PEI ma anche per consulenza specifica ogni volta che si manifesta una nuova esigenza; le collaborazioni con le cooperative che si occupano di assistenza specialistica; le collaborazioni con le aziende ospitanti in occasione dell’attivazione dei percorsi alternanza scuola-lavoro; la collaborazione con gli Enti pubblici; le consulenze presso il CTS provinciale. Ruolo delle famiglie La scuola prevede l’organizzazione di incontri periodici con le famiglie per incrementare la collaborazione ed elaborare un valido progetto di vita per ciascun alunno. Ruolo della comunità e del territorio La comunità risulta essere piuttosto sensibile alle problematiche legate alla disabilità; purtroppo, però, le difficoltà derivano dalla cronica carenza di servizi sul territorio. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi La scuola si impegna nella promozione di percorsi formativi inclusivi e nello sviluppo di un curricolo attento alle diversità attraverso: La prevenzione: identificazione precoce di possibili difficoltà che se ignorate possono trasformarsi in vere e proprie situazioni di disagio; Percorsi diversificati di insegnamento-apprendimento; Valorizzazione della vita sociale: attenzione al conseguimento da parte degli alunni delle competenze di base necessarie per acquisire una certa autonomia; Sostegno ampio e diffuso per rispondere alle esigenze di tutti gli alunni. Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico e continuità tra i diversi ordini di scuola La scuola intende organizzare attività di orientamento in entrata attraverso incontri con la scuola di provenienza e di orientamento in uscita attraverso iniziative formative integrate tra l’istituzione scolastica e le realtà socio-assistenziali o educative presenti sul territorio. Promozione di un “Progetto di vita” La scuola è impegnata nella promozione di un “progetto di vita” per tutti gli alunni attraverso la strutturazione di percorsi di studio e di riflessione incentrati sulla consapevolezza di sé e sull’acquisizione delle competenze disciplinari e di cittadinanza. 92
Valorizzazione delle risorse esistenti La scuola individua e valorizza le risorse umane esistenti, le competenze specifiche e aggiuntive di ciascun docente al fine di attivare percorsi e laboratori per l’integrazione di tutti gli alunni BES. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione La scuola utilizza risorse aggiuntive per la realizzazione di progetti di inclusione, in particolare attraverso l’attivazione di un PO.FSE, di una rete Scuole Aperte, di progetti Alternanza Scuola-Lavoro. Aspetti particolari da mettere in evidenza Didattica attenta all’acquisizione delle competenze disciplinari e di cittadinanza. Organizzazione di attività di alternanza scuola-lavoro in Italia e all’estero. Promozione di percorsi formativi inclusivi. Gruppo di lavoro che ha redatto il P.A.I: Dott.ssa Caterina Fantauzzi Prof.ssa Maria Grazia Borrone Prof.ssa Anna Maria Giorgi Prof.ssa Paola Lancia Prof.ssa Valentina Lucci
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 12 ottobre 2015
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REGOLAMENTO INTERNO D'ISTITUTO L’IIS “Ovidio”, nel pieno rispetto dei principi di democrazia, di libertà di pensiero, di opinione e di insegnamento sanciti dalla Costituzione e in conformità allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, si prefigge lo scopo di una solida formazione culturale e professionale dei discenti, preparando cittadini coscienti dei propri diritti e doveri e capaci di operare per il benessere della società. I rapporti fra le varie componenti della scuola pertanto sono improntati alla collaborazione, al senso di responsabilità e al reciproco rispetto e l’offerta formativa è volta a favorire il pieno inserimento di tutti gli studenti nella comunità scolastica. A tal uopo, l’Istituto si dota di un proprio regolamento interno, che disciplini gli aspetti organizzativi riguardanti il funzionamento dell’istituzione.
Art 1. La scuola si propone come luogo di educazione nel senso ampio, dove il processo di apprendimento, e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono garantiti e favoriti dal patto formativo, attraverso il quale si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva. Ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare tali finalità.
Art 2. Gli studenti hanno diritto ad una qualificata formazione culturale e professionale, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati; ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. La scuola garantisce l’attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio.
Art 3. Gli studenti hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola e hanno diritto di associarsi liberamente all’interno dell’Istituto come previsto dal D.P.R. 567/96; hanno altresì diritto ad utilizzare gli spazi della scuola al fine di svolgere iniziative compatibili con il Piano dell’offerta formativa, fermo restando il rispetto assoluto delle persone e dell’istituzione.
Art 4. Tutte le persone appartenenti alle componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro identità personale, senza alcuna 94
discriminazione riguardante sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. I rapporti interni alla comunità scolastica si ispirano, pertanto, al principio della solidarietà.
Art 5. I doveri di tutti gli appartenenti alla comunità scolastica garantiscono, nella quotidianità della vita scolastica, l’attuazione del patto formativo e tendono all’equilibrato esercizio di diritti e doveri. Ogni componente la comunità scolastica si assume le responsabilità connesse al proprio ruolo.
Art 6. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere assiduamente gli impegni di studio, a mantenere un comportamento corretto e collaborativo, ad avere rispetto nei confronti dei docenti, del personale non docente e dei propri compagni, ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Altrettanto gli studenti dovranno essere oggetto del massimo rispetto da parte del personale di servizio dell’Istituto.
APERTURA SCUOLA Art 7. La scuola è aperta la mattina e due pomeriggi a settimana (sede Vico martedì e giovedì, sede Mazara mercoledì e venerdì) per le normali attività curricolari e per tutte le altre attività autorizzate.
LIBRETTO PERSONALE Art 8. All’inizio dell’anno scolastico i genitori degli alunni debbono ritirare presso la Segreteria il libretto personale per le giustificazioni delle assenze e le comunicazioni scuola famiglia. Il libretto deve essere firmato, per i minorenni, da un genitore o da chi ne fa le veci.
ENTRATA Art 9. L’ingresso in aula è consentito a partire dalle 8.15. Le lezioni hanno inizio alle 8.20. La registrazione delle assenze (A) e delle giustificazioni va fatta sul registro elettronico da parte dell’insegnante della prima ora.
INGRESSO IN RITARDO Art 10. Gli alunni che si presentano dopo tale ora (8.20) sono ammessi in classe con annotazione del ritardo (Rb) sul registro elettronico. I ritardi sono, di norma, ingiustificati,
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salvo che non siano determinati da motivi oggettivi. Alle ore 8.30 le porte d’ingresso della scuola vengono chiuse e gli alunni potranno entrare in classe all’inizio della seconda ora e non oltre. L’entrata alla terza ora è consentita soltanto in casi eccezionali e ovviamente giustificati. Gli alunni entrano in ritardo (R) con l’autorizzazione firmata dal Dirigente o dai Collaboratori. I ritardi di tipo R (ingresso 9.20) si accumulano, non vanno distinti in ritardi del primo o secondo periodo.
USCITE IN ANTICIPO Art 11. Non è consentito agli alunni lasciare la scuola prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata (U) può essere autorizzata dal Dirigente e dai Collaboratori solo per validi motivi. I minorenni possono uscire solo se “prelevati” dai genitori, o in caso del tutto eccezionale, previo invio di un fax alla segreteria della scuola, il genitore può richiedere l’uscita anticipata, allegando copia del documento di riconoscimento. I maggiorenni possono uscire solo dopo convalida telefonica dei genitori. Nella impossibilità di sostituire gli insegnanti assenti per sciopero o per altri eventi straordinari si può disporre l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata delle classi. Se l’evento è conosciuto in anticipo, il Dirigente avvisa le famiglie con una comunicazione alle classi. In caso di assenza di un insegnante, ove non sia possibile assicurarne la sostituzione, la vigilanza può essere affidata ai collaboratori scolastici. Gli studenti sono tenuti a restare in classe e ad attendere allo studio personale.
ASSENZE Art 12. Le assenze devono essere giustificate e, per i minorenni, la giustificazione deve portare la firma di un genitore. La giustificazione deve essere esibita al massimo entro il terzo giorno dal rientro a scuola. Dopo tale termine l’assenza sarà considerata ingiustificata. Per le assenze di durata superiore ai cinque giorni e che siano dovute a malattia deve essere presentato certificato medico di guarigione, accompagnato dalla giustificazione sul libretto. Le assenze collettive dalle lezioni non sono, di regola, giustificabili.
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CASI PARTICOLARI / CERTIFICATI MEDICI In qualche caso eccezionale di malattia prolungata, accertata, documentata (ricovero ospedaliero, malattie infettive…), se il comportamento dell’alunno è improntato a sostanziale correttezza, con l’approvazione di tutto il Consiglio di classe, sarà possibile non tener conto del numero delle assenze nella assegnazione del voto di comportamento. Tutti i docenti sono tenuti ad annotare con precisione sul registro elettronico i periodi di malattia certificati dal medico curante e presentati dagli alunni, soprattutto per evitare di segnalare ai genitori assenze dei figli già correttamente giustificate da certificati medici.
INTERVALLO Art 13. L’intervallo ricreativo al termine della terza ora di lezione si svolge nelle aule e/o nei corridoi dei rispettivi piani. È fatto divieto assoluto spostarsi da un piano ad un altro. L’uso delle macchinette per l’acquisto di bevande e panini è consentito solo durante la ricreazione. Durante l’intervallo di ricreazione l’insegnante della terza ora deve trattenersi in aula o nei paraggi per la vigilanza degli studenti. Al termine della ricreazione, gli alunni sono tenuti a tornare tempestivamente nelle proprie aule. USCITE DALL’AULA Art 14. Durante le lezioni non è ammessa l’uscita degli studenti dall’aula se non per effettiva necessità e previo consenso dell’insegnante; tale uscita è consentita ad un solo alunno per volta a partire dalla terza ora. La prolungata permanenza fuori dall’aula oltre 5 minuti, sarà annotata sul registro elettronico.
SPOSTAMENTI Art 15. Negli spostamenti dall’aula ai laboratori o alla palestra e viceversa, gli alunni saranno accompagnati dai docenti interessati. USCITA DALL’ISTITUTO Art 16. L’uscita degli studenti al termine delle lezioni avviene secondo le norme di sicurezza, utilizzando le uscite autorizzate.
COMPORTAMENTO Art 17. Gli studenti, sia in classe, sia durante la permanenza a scuola, sia in luoghi diversi
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-sedi di attività organizzate dalla scuola -devono tenere un comportamento corretto, rispettoso e di collaborazione con i compagni, i docenti ed il personale ATA, attenendosi a quanto disposto in tema di sicurezza e segnalando al Dirigente Scolastico ogni evenienza che possa costituire turbativa del regolare svolgimento delle attività; devono inoltre cooperare al decoroso mantenimento dell’edificio scolastico ed evitare di danneggiare i vari ambienti ed i relativi arredi; i danni volontari causati al materiale e all’arredamento sono soggetti a sanzione disciplinare e devono essere risarciti.
OGGETTI DI VALORE Art 18. Gli studenti non devono lasciare incustoditi nelle aule, nei laboratori e negli spogliatoi oggetti di valore; la scuola non risponderà di eventuali ammanchi.
VIETATO FUMARE Art 19. Nei locali dell’Istituto è vietato fumare, secondo le norme della vigente legislazione (luoghi chiusi o aperti ma sottostanti uno spiovente).
CONSUMO DI ALIMENTI Art 20. Nelle aule didattiche è vietato il consumo di bevande e di alimenti al di fuori dell’intervallo.
USO DEI TELEFONI CELLULARI Art 21. Durante le attività didattiche è vietato l’uso di telefoni cellulari e di strumenti elettronici non espressamente autorizzati. Gli alunni sono tenuti a spegnere il cellulare, a depositarlo sulla cattedra o nel proprio zaino. È concesso l’uso del telefono solo durante la ricreazione; è fatto divieto assoluto di realizzare riprese o scattare foto.
AFFISSIONE Art 22. È vietata l’affissione e la distribuzione di materiale propagandistico, di natura commerciale o di promozione politico-religiosa, o comunque non autorizzato, all’interno dell’Istituto.
ESTRANEI IN ISTITUTO Art 23. Durante l’orario di lezione non è consentito l’accesso ai locali della scuola (corridoi, aule, laboratori, palestre) a persone estranee non espressamente autorizzate dalla
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dirigenza, né ai genitori degli studenti, che saranno ammessi solo per conferire con il Dirigente, con gli insegnanti o con l’ufficio di segreteria, negli appositi spazi predisposti.
COMUNICAZIONI Art 24. Le comunicazioni della scuola alle famiglie avvengono tramite registro elettronico o tramite lettere circolari o affissione all’albo.
ASSEMBLEE DI ISTITUTO E DI CLASSE Art 25. Le assemblee di Istituto e di classe si chiedono a norma degli artt. 13 e 14 del D. L.vo del 16 aprile 1994, n. 297. Le assemblee di classi o di istituto verranno richieste dai rappresentanti degli studenti attraverso un modulo predisposto con almeno cinque giorni di anticipo accompagnato dall'ordine del giorno. Le assemblee si svolgono dal mese di ottobre al mese di aprile compreso. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi oltre che in plenaria, in assemblee di classi parallele o per corsi. La partecipazione all’assemblea è auspicata e visto che è considerata
attività
didattica,
l’assenza
dell’allievo
dovrà
essere
giustificata.
I
rappresentanti degli studenti non sono autorizzati a contattare altri allievi in orario di lezione. La vigilanza è assicurata dai docenti in servizio, nominati dalla dirigenza secondo opportuna turnazione. Durante lo svolgimento delle assemblee di classe il docente in orario è tenuto a restare nelle vicinanze dell’aula. Nel caso di classi particolarmente “turbolente” che non danno sufficiente garanzia di autocontrollo e responsabilità, il docente è autorizzato a rimanere nell’aula durante l’assemblea. Nel caso in cui il docente in servizio rilevi un uso scorretto o diverso da quello previsto dalla normativa della assemblea di classe, è tenuto ad interrompere l’assemblea e a ripristinare le condizioni per lo svolgimento regolare della lezione.
DIRITTI DI INFORMAZIONE Art 26. La scuola accetta i manifesti come uno strumento di comunicazione, purché contrassegnati con una firma di identificazione e con esclusione dei simboli dei partiti politici. Qualunque manifesto è soggetto comunque all’approvazione della Dirigenza per poter essere esposto in luogo apposito. Gli autori dei manifesti sono responsabili del loro contenuto. É vietata l'affissione di manifesti che pubblicizzano prodotti o servizi offerti da privati, a meno che non abbiano finalità culturali. Appositi tabelloni e bacheche saranno riservati alle comunicazioni degli Organi Collegiali, del Comitato Studentesco e dei singoli
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studenti, delle Organizzazioni sindacali.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art 27. Nell'ambito della funzione educativa, la scuola promuove la responsabilizzazione degli studenti verso la progressiva affermazione del principio di autodisciplina. Coloro che terranno comportamenti irrispettosi della comunità scolastica, del personale docente e non docente, dei compagni o di altri ospiti della scuola, o che provocheranno danni ad oggetti e strutture, incorrono in provvedimenti disciplinari che possono essere i seguenti: COMPORTAMENTO
PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE Per tre assenze ingiustificate segue un’ammonizione Assenze e ritardi ingiustificati Per 5 ritardi brevi (Rb) segue un’ammonizione Per 3 ritardi (R) ingiustificati segue un’ammonizione Il docente prende in consegna il dispositivo elettronico che verrà portato in segreteria e Uso di cellulari e altri dispositivi successivamente riconsegnato ai genitori. elettronici durante le ore di L’alunno viene ammonito con nota disciplinare. lezione Nel caso in cui l’alunno si rifiuta di consegnare il cellulare, seguirà la sospensione immediata. Turbativa del regolare L’alunno viene ammonito con nota disciplinare. andamento delle lezioni Falsificazione firma dei genitori Convocazione dei genitori e ammonizione scritta. Manipolazione del registro Ammonizione scritta. Sospensione da 1 a 5 giorni. elettronico Evidente mancanza di rispetto L’alunno viene ammonito con nota disciplinare o nei confronti del personale sospeso. della scuola e dei compagni. Appropriazione indebita Sospensione fino a 10 giorni. Atti vandalici ai danni delle Sospensione fino a 15 giorni e risarcimento strutture Atti o comportamenti deferibili all’autorità giudiziaria (violenza privata, minacce, ingiurie, Sospensione per un periodo superiore a 15 giorni. percosse, reati di natura sessuale…) N.B. OGNI TRE AMMONIZIONI (ANCHE DI NATURA DIVERSA) SEGUE UN GIORNO DI SOSPENSIONE Il Regolamento di disciplina è adottato in attuazione dagli art. 4 e 5 del D.P.R. 249/98, Statuto delle studentesse e degli studenti. Qualsiasi inosservanza delle norme scolastiche, del Regolamento e delle direttive organizzative del Dirigente e dei Docenti, ha rilievo disciplinare. L’entità della sanzione disciplinare è determinata sulla base dei seguenti criteri:
intenzionalità del comportamento e grado di negligenza
rilevanza dei doveri violati 100
entità del danno o del pericolo causato con il proprio comportamento
concorso di più studenti in accordo tra loro.
Le sanzioni previste sono:
ammonizione del docente
sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza
allontanamento dalla comunità scolastica di cui all’art. 4, commi 7,8,9,10 del D.P.R.
249/98 Queste sanzioni sono comminate dal Consiglio di classe nella composizione ristretta, ma in via provvisoria e per ragioni di urgenza possono essere adottate dal Dirigente Scolastico, salvo successiva ratifica. Segue una comunicazione scritta alle famiglie. Le sanzioni hanno una finalità educativa e “costruttiva” ed in nessun caso ci sarà interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto. Le sanzioni possono essere tramutate in o integrate con attività riparatorie a favore della comunità scolastica (come: pulizia delle aule, pulizia del cortile antistante l’ingresso o attività socialmente utili quali riordino di cataloghi e archivi, produzione di elaborati che riportino la riflessione e la rielaborazione critica di episodi verificatisi a scuola, ecc.). Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni dalla loro emanazione all’organo di garanzia composto dal Dirigente scolastico, 2 docenti, 2 genitori, 1 studente. L’organo di garanzia ha facoltà di confermare, ridurre, cancellare la sanzione o tramutarla in attività di natura sociale. Non ha facoltà di aumentare la sanzione. Per ciascuna componente viene eletto un supplente per l’eventuale subentro in caso di assenza del membro effettivo o di incompatibilità dello stesso. Qualora un componente dell’Organo di Garanzia si trovi in obiettivo conflitto di interesse, in sede di votazione è tenuto ad astenersi. L’Organo di Garanzia, eletto in seno al Consiglio di Istituto, decide, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, anche su conflitti che possono sorgere all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. Sui ricorsi l’Organo di garanzia decide a maggioranza, previa audizione delle parti interessate entro i successivi 10 giorni.
DISPOSIZIONI FINALI Art 28. Il presente Regolamento è esposto in ogni aula ed è pubblicato nel sito dell’istituto. All'inizio di ogni anno scolastico sarà cura dei docenti coordinatori leggerlo e illustrarlo agli studenti.
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REGOLAMENTO CONSIGLIO D’ISTITUTO CONSIGLIO Art 1. La composizione, le competenze e gli adempimenti specifici del Consiglio di Istituto sono indicati negli art. 8-10 del Testo Unico 16 aprile 1994 n. 297 e dal Decreto Interministeriale n. 44 del 1 febbraio 2001.
CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO Art 2. La convocazione ordinaria del Consiglio di Istituto è disposta dal Presidente che stabilisce ora e data. La convocazione, contenente l'ordine del giorno, deve altresì essere resa nota a tutta la scuola mediante comunicazione all’albo. Il Presidente è tenuto a disporre la convocazione straordinaria del Consiglio di Istituto quando ne riceva richiesta scritta da un terzo dei membri del Consiglio arrotondato in eccesso. Tale richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare l’ordine del giorno e la convocazione deve avvenire entro gli otto giorni successivi alla richiesta.
MODALITÀ DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO Art 3. La convocazione del Consiglio deve essere diramata, a cura degli uffici di segreteria, per iscritto, ai membri del Consiglio, almeno quattro giorni prima, con l’indicazione dell’ordine del giorno, fatto salvo il caso di convocazione urgente per fondati motivi. Copia di convocazione è affissa all’albo della scuola. Al fine di facilitare la partecipazione dei membri alle sedute, il Consiglio può approvare un calendario delle riunioni per un determinato periodo coordinandolo, ove possibile, con quello degli altri organi collegiali. In questo caso la convocazione del Consiglio per le sedute indicate nel calendario è eseguita mediante affissione all’albo della scuola. FORMAZIONE DELL’ORDINE DEL GIORNO Art 4. L’ordine del giorno della convocazione è formulato dal Presidente sentita la giunta e deve contenere gli argomenti eventualmente proposti dai singoli consiglieri. In caso di urgenza l’Odg può essere integrato anche telefonicamente il giorno precedente la seduta.
DEL PROGRAMMA ANNUALE O DEL CONTO CONSUNTIVO Art 5. Entro i termini fissati dall’O.M., il Consiglio, dopo ampie consultazioni delle componenti della scuola, approva le linee generali per la formulazione del bilancio. La Giunta, sulla base delle linee generali approvate dal Consiglio predispone il programma annuale. Copia di detto programma annuale, così come quella del conto consuntivo, deve 102
essere consegnata ad ogni membro del Consiglio di regola con 15 giorni di anticipo sulla data della riunione e comunque non meno di 5 giorni prima della convocazione stessa. Il Consiglio, inoltre, adotta il Piano dell’Offerta formativa. ARGOMENTI URGENTI E VARIAZIONE DELL’O.D.G. Art 6. Per discutere e deliberare su argomenti di particolare urgenza che non siano all’Odg è indispensabile la presenza di tutti i membri in carica e la maggioranza di 2/3 dei voti validamente espressi. L’inversione dei punti all’Odg può essere deliberata anche se non sono presenti tutti i membri in carica, ma con la maggioranza dei voti validamente espressi.
SEDE DELLE RIUNIONI Art 7. Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede della scuola. Quando sia deciso dalla maggioranza assoluta del Consiglio, si può riunire fuori della scuola. PUBBLICITA’ DELLE SEDUTE Art 8. In conformità all’art. 8 della Legge n. 748 del 11/10/77 alle sedute del C.d.I. possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate del consiglio stesso.
PROCESSO VERBALE E PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI Art 9. Di ogni seduta a cura del segretario è redatto un processo verbale che deve essere depositato entro e non oltre 10 giorni dalla seduta e viene approvato nella seduta successiva. Ciascun consigliere ha diritto di prenderne visione. Le richieste di variazione del verbale devono essere redatte in forma scritta e, se approvate, modificano il testo del verbale oggetto di approvazione. Gli atti conclusivi e le deliberazioni sono pubblicate in apposito albo della scuola.
SVOLGIMENTO DELLE SEDUTE Art 10. Lo svolgimento delle sedute è regolato dal Presidente. Trascorsi 30 minuti dall'orario della prima convocazione, senza che sia stato raggiunto il numero legale, il Presidente scioglie la riunione e aggiorna ad altra data la convocazione. Sui singoli argomenti iscritti all'o.d.g. il Consiglio può di volta in volta fissare una limitazione alla durata degli interventi. Il Presidente conferisce la parola secondo l'ordine delle richieste di intervento, richiama gli oratori i cui interventi esulino dall'argomento in discussione; mette in votazione per alzata di mano, nel corso della discussione, le "mozioni d'ordine" di
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carattere procedurale (proposte di inversione dell'o.d.g., di limitazione della durata degli interventi, di breve sospensione o di aggiornamento della seduta, ecc.) dopo aver dato la parola almeno ad un oratore a favore e ad uno contrario; mette in votazione per alzata di mano al termine della discussione su ogni singolo argomento all'o.d.g. le varianti, i pareri e le mozioni eventualmente presentate. Il Consiglio di Istituto può invitare con diritto di parola su questioni specifiche membri esterni al Consiglio stesso.
CONSULTAZIONE DEGLI ORGANISMI DELLA SCUOLA Art 11. Il Consiglio prima di deliberare su importanti questioni, allo scopo di garantire la più ampia partecipazione alla gestione della scuola, può decidere di consultare gli altri organi collegiali della scuola. Il Consiglio inoltre prende in esame eventuali proposte formulate da regolari assemblee degli studenti e dei genitori.
VALIDITÀ DELLE SEDUTE E DELLE DELIBERAZIONI Art 12. Per la validità delle sedute è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi, salvo che disposizioni ufficiali prescrivano diversamente. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il dispositivo di ogni delibera è formalizzato e immediatamente riletto.
DIRITTI DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO Art 13. I membri del Consiglio, durante l’orario di servizio, possono accedere agli uffici di segreteria per richiedere tutte le informazioni e copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Ogni membro può chiedere al Presidente informazioni o spiegazioni sulla esecuzione da parte della Giunta, delle deliberazioni adottate.
Art 14. I rappresentanti degli studenti che hanno compiuto il 18° anno di età hanno voto deliberativo nelle materie di cui all’art. 6 del Testo Unico. Gli studenti che non abbiano raggiunto la maggiore età non hanno voto deliberativo sulle materie di cui al primo e secondo comma. Lettera b) dello stesso art. 6. Essi tuttavia hanno diritto di partecipare alla discussione delle materie di cui al precedente comma e di esprimere i loro parere, che deve essere tenuto nella massima considerazione.
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DECADENZA DEI MEMBRI DEL CONSIGLIO I membri del Consiglio sono dichiarati decaduti dalla loro funzione se risultano assenti alle sedute del Consiglio per tre volte consecutive senza aver addotto giustificato motivo.
RUOLO ED ELEZIONE DEL PRESIDENTE Art 15. Il Presidente rappresenta il Consiglio, ne dirige i dibattiti, mantiene l’ordine fa osservare il seguente ordinamento, concede la parola, annuncia il risultato delle votazioni. Il Presidente è eletto secondo le modalità previste dall’art. 5 del D.P.R. n. 416/1974. Le votazioni per l’elezione del Presidente avvengono a scrutinio segreto. In caso di assenza o di impedimento del Presidente egli verrà sostituito nelle sue funzioni dal più anziano dei genitori eletti.
ATTRIBUZIONE DEL PRESIDENTE Art 16. Il Presidente assicura il regolare funzionamento del consiglio e svolge tutte le necessarie iniziative per favorire una gestione democratica della scuola e nella piena realizzazione dei compiti del Consiglio. In particolare:
convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i necessari provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori;
prende e mantiene i contatti con i presidenti del Consiglio di altri istituti del medesimo distretto.
Art 17. Il Presidente ha diritto di disporre dei servizi di segreteria della scuola in ordine alle sue funzioni.
Art 18. Le funzioni del segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del Consiglio. Le delibere, estrapolate dal verbale, vengono riportate in apposito registro. Il segretario ha il compito di redigere il processo verbale dei lavori e di sottoscrivere, unitamente al Presidente, gli atti e le deliberazioni del Consiglio.
ATTRIBUZIONE DELLA GIUNTA Art 19. La Giunta esecutiva ha i compiti istruttori ed esecutivi rispetto all’attività del Consiglio.
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CONVOCAZIONE DELLA GIUNTA Art 20. La Giunta è convocata dal Dirigente Scolastico con l’indicazione dell’ordine del giorno.
COMMISSIONE DI LAVORO Art 21. Il Consiglio, al fine di meglio realizzare il proprio potere di iniziativa, può decidere di costituire nel proprio seno, per materie di particolare importanza, commissioni di lavoro che esprimano il più possibile la pluralità di indirizzi. Le commissioni di lavoro non hanno alcun potere deliberativo e svolgono la propria attività secondo le direttive e le modalità stabilite dal Consiglio. Le Commissioni di lavoro, per meglio adempiere ai propri compiti, possono, previa indicazione del Consiglio, sentire esperti della materia, scelti anche tra studenti, genitori, docenti, non docenti. Le proposte della Commissione di lavoro al Consiglio saranno formulate da una relazione, eventualmente accompagnata da una relazione di minoranza.
DIFFUSIONE DEL REGOLAMENTO Art 22. Copia del regolamento sarà esposta in bacheca, sarà distribuita all’inizio di ciascun anno scolastico ai nuovi membri del Consiglio di Istituto.
OSSERVANZA DELLA NORMATIVA VIGENTE Art 23. Per quanto non contemplato dal presente regolamento valgono le leggi e le disposizioni ministeriali.
ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO Art 27. Il presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto in data da definirsi, è entrato in vigore il giorno successivo all’affissione all’albo della scuola. Eventuali ulteriori modifiche o integrazioni al regolamento potranno essere apportate dal Consiglio d’Istituto con voto favorevole della maggioranza dei componenti del Consiglio.
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REGOLAMENTO COLLEGIO DEI DOCENTI TITOLO I
FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Art 1. CONVOCAZIONE La circolare di convocazione del Collegio dei Docenti per riunioni ordinarie, con il relativo ordine del giorno, viene notificata ai singoli docenti almeno sei giorni prima della data di riunione e deve essere accompagnata da materiale informativo di riferimento. In caso di urgenza (collegio straordinario) i tempi di preavviso sono ridotti ma non inferiori a 24 ore. L’avviso, in questo caso, può avvenire telefonicamente o via internet. Nella convocazione, oltre all’o.d.g., che deve sempre prevedere la voce “varie ed eventuali”, deve essere indicata la sede, l’ora d’inizio e l’ora entro cui saranno presumibilmente conclusi i lavori e deve essere specificato se si riunisce in forma plenaria o per singole scuole. Il Collegio dei Docenti ha potere deliberante se nella riunione convocata regolarmente è presente la maggioranza degli aventi diritto (50% + 1). All’inizio di ogni anno scolastico, in una delle prime riunioni del Collegio Docenti, si stabilisce il piano annuale delle attività ordinarie, sulla base del quantitativo orario e delle attività collegiali previste dal contratto.
Art 2. ORDINE DEL GIORNO L’ordine del giorno per tutte le riunioni viene predisposto dal D.S. che terrà conto del piano annuale, delle esigenze di servizio, di eventuali delibere di inserimento all’o.d.g. di precedenti collegi, di proposte scaturite dalle esigenze dei docenti, di richieste scritte avanzate da un terzo dei componenti del collegio. Esso non può essere modificato durante la seduta, ma può essere modificato l’ordine dei punti previsti, dopo che l’abbia votato e approvato la maggioranza dei presenti, all’inizio dei lavori. La convocazione può prevedere la discussione dei contenuti della voce “varie ed eventuali” ma non la votazione. Gli argomenti possono essere proposti dal Presidente o da almeno il 10% dei docenti. In apertura di seduta il Presidente verifica il numero legale e, qualora tale numero non sia raggiunto, il Collegio si ritiene convocato per il prossimo giorno non festivo, alla stessa ora.
Art 3. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE Le proposte iniziali, quelle di rettifica e quelle alternative, vanno presentate al Presidente del Collegio con le seguenti indicazioni: 1. nome del relatore proponente ed eventuali sostenitori della proposta; 2. punto all’ o.d.g. a cui si riferisce; 3. specificazione degli obiettivi che si intendono raggiungere; 107
procedure di attuazione della proposta con indicazione dei tempi e delle risorse.
Art 4. DISCUSSIONE PRELIMINARE E PUBBLICAZIONE I docenti, almeno quattro giorni prima della data di convocazione del collegio, possono far pervenire alla presidenza delle proposte, indicando se trattasi di proposte in rettifica o in alternativa alle precedenti. Il D.S., nel caso di presenza di più proposte su un singolo argomento all’ordine del giorno, convoca i diversi relatori interessati, invitandoli ad elaborare un’unica proposta. Se tale tentativo fallisce, i relatori presenteranno separatamente al Collegio le proposte. Due giorni prima della data di convocazione del Collegio tutte le proposte pervenute saranno disponibili in sala docenti (ovvero nelle sale dei docenti di ciascun plesso o sede coordinata) ed ai docenti stessi è consentito, su richiesta, averne copia.
Art 5. DIBATTITO COLLEGIALE Il Presidente del Collegio effettua le sue comunicazioni iniziali, coordina i lavori e, se opportuno, richiama all’osservanza del Regolamento, in qualità di moderatore. Ogni relatore illustra la proposta nel tempo massimo di 10 minuti. Ogni docente può effettuare brevi interventi di 2 minuti, specificando se trattasi: -
di richieste di chiarimenti;
-
di proposte in rettifica o in alternativa;
-
di proprio parere a sostegno o rifiuto della proposta. In tal caso è consentito al massimo un intervento.
Il relatore, al termine degli interventi, ha diritto di replica per un tempo massimo di 3 minuti. Durante le discussioni nessun docente può prendere la parola più di due volte sullo stesso argomento. Comunque, ogni docente può effettuare interventi in forma succinta se riferiti a fatti personali, a mozione d'ordine o a dichiarazione di voto. Chi vuole che il suo intervento venga riportato testualmente a verbale è tenuto a consegnarlo in forma scritta al verbalizzante entro la fine della seduta. É mozione d'ordine il richiamo alla legge, al regolamento o a fatto personale e la stessa ha la precedenza nell'ordine di discussione. L'ammissibilità della mozione è decisa dal Collegio dei Docenti per alzata di mano, senza discussione. Le richieste di chiarimento non costituiscono intervento.
Art 6. VOTAZIONI Prima dell'inizio delle operazioni di voto, il presidente comunica al Collegio l'esatto numero dei presenti. Le votazioni avvengono in modo palese, ovvero per alzata di mano e in modo
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segreto quando il collegio deve esprimersi sulle persone, come per esempio per l’attribuzione delle funzioni strumentali. Fungono da scrutatori i docenti collaboratori del D.S. Su richiesta di almeno cinque docenti si procede per appello nominale. Il Dirigente propone di mettere ai voti le diverse deliberazioni, chiedendo di esprimere i voti favorevoli, contrari ed astenuti. Conclusa la votazione, il Presidente proclama i risultati della stessa. In caso di parità dei voti prevale il voto del D. S. Se su un singolo argomento esistono più di due proposte, il Presidente mette ai voti tutte le proposte. Qualora nessuna delle proposte abbia ottenuto la maggioranza assoluta, mette ai voti in alternativa le sole due proposte che hanno avuto il maggior numero dei voti; risulterà approvata la proposta che ha ottenuto la maggioranza. Ogni componente del Collegio può, in ogni momento della seduta, chiedere la verifica del numero legale.
Art 7. AGGIORNAMENTO DEL COLLEGIO La durata massima di una riunione del Collegio Docenti è di tre ore. In ogni caso ogni riunione del Collegio non può protrarsi oltre le 19,30 del giorno di convocazione. Nel caso di mancato esaurimento dell’ordine del giorno entro l’ora prevista, il Collegio delibera la proposta del D.S. di aggiornare la seduta al giorno successivo oppure ad altra data. Se il collegio viene aggiornato entro i cinque giorni successivi, l’ordine del giorno non può essere modificato, né si può tornare sui punti all’ordine del giorno sui quali si è già deliberato. Se viene aggiornato in date successive al quinto giorno, si segue la procedura di convocazione ordinaria.
Art 8. VERBALIZZAZIONE E APPROVAZIONE Il verbale della seduta è redatto da persona individuata dal D.S. entro dieci giorni e messo a disposizione di qualsiasi docente dell’Istituzione che voglia leggerlo, senza impedimenti burocratico-formali. La redazione del verbale avrà carattere sintetico. Saranno riportate le proposte, i risultati delle votazioni e le delibere approvate. Il contenuto degli interventi sarà scritto integralmente solo nel caso in cui l’intervenuto chieda espressamente la messa a verbale di specifiche frasi. Il verbale indicherà l’effettiva durata della seduta, durata che va detratta al monte ore delle attività collegiali di ciascun docente e verrà letto e votato per approvazione nel successivo Collegi. Eventuali osservazioni sul verbale vengono avanzate in sede di approvazione dello stesso.
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TITOLO II
ARTICOLAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Art 9. MODALITÀ DI ARTICOLAZIONE Il collegio dei docenti può articolare il proprio funzionamento secondo le seguenti modalità: - a livello plenario; - per singole scuole. A livello plenario il Collegio è composto da tutti i docenti a tempo indeterminato ed a tempo determinato in servizio nell’istituzione ed esercita le competenze previste dal POF, dal contratto di lavoro e dalla normativa vigente. In particolare, per quanto concerne la gestione del proprio lavoro, il Collegio, su proposta del D.S., definisce annualmente le modalità, i tempi ed i compiti da assegnare alle diverse forme di articolazione (plenario o per singole scuole). A livello di singole scuole il Collegio è composto da tutti i docenti in servizio presso le singole scuole e tratta tematiche di carattere organizzativo ed educativo riguardanti il funzionamento delle medesime.
TITOLO III
DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE
Art 10. PUBBLICAZIONE Il testo del presente regolamento, sottoscritto dal D.S. e dal segretario, è pubblicato all’albo, sul sito della scuola e depositato presso la sala insegnanti di ciascuna sede scolastica affinché tutti i docenti ne possano prendere conoscenza.
Art 11. MODIFICHE DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento ha vigore dal momento della sua approvazione da parte del Collegio dei Docenti. Le proposte di modifica al presente regolamento sono approvate a maggioranza assoluta dei voti degli aventi diritto. Per quanto non espressamente previsto dal presente regolamento, si rinvia alle disposizioni normative vigenti. Regolamento approvato nel Collegio dei Docenti del giorno 02/10/2013
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REGOLAMENTO LABORATORI Le apparecchiature presenti nella scuola sono un patrimonio comune, quindi, vanno utilizzate con il massimo rispetto non dissimile da quello richiesto in qualsiasi altro ambiente scolastico e non. Il laboratorio informatico e le postazioni informatiche dell’istituto possono essere utilizzati esclusivamente per attività di insegnamento, funzionali all’insegnamento e di formazione del personale docente e non docente. Quando un insegnante, da solo o in classe, usufruisce del laboratorio deve obbligatoriamente registrare il proprio nome e l’eventuale classe nell’apposito registro delle presenze di laboratorio, indicando la motivazione dell’uso delle postazioni informatiche. Questo allo scopo di poter risalire alle cause di eventuali inconvenienti o danneggiamenti e per comprovare l’effettivo utilizzo dell’aula. Gli alunni dovranno disporsi secondo il numero assegnato loro nel registro di classe. Nel caso in cui il numero degli alunni fosse superiore al numero dei pc disponibili, il docente dovrà provvedere ad assegnare gli alunni eccedenti ad un pc già assegnato ad altri compagni che dovrà rimanere postazione fissa per tutto l’anno scolastico per ambedue gli alunni. I docenti saranno responsabili del laboratorio di eventuali danni e/o manomissioni su materiali e attrezzature in dotazione fino all’uscita degli alunni, pertanto dovranno effettuare la massima vigilanza sugli stessi. In caso di malfunzionamento o guasto dei computer bisogna farne relativa annotazione sul registro (nella colonna dove vengono scritti gli argomenti trattati) e darne tempestiva segnalazione al referente del laboratorio. Ogni utente è tenuto a verificare all’inizio della sua sessione di lavoro che le attrezzature e le risorse assegnategli siano funzionanti e in ordine e, se si riscontrassero dei problemi, questi devono essere subito comunicati all’insegnante. É espressamente vietato introdurre zaini, borse, cartelline e giacconi che dovranno restare nell’aula della classe. Gli alunni portano nei laboratori soltanto il materiale necessario per lo svolgimento della lezione (pennette USB, CD…). Solo all’ultima ora di lezione (antimeridiana e/o pomeridiana) gli zaini saranno tollerati se disposti in un angolo in fondo del laboratorio e comunque in modo da non impedire un regolare sfollamento. Il laboratorio non deve mai essere lasciato aperto o incustodito quando nessuno lo utilizza. L’insegnante autorizzerà le singole sessioni di stampa per evitare spreco di carta e di inchiostro/toner. L'uso delle stampanti è particolarmente oneroso dal punto di vista economico, pertanto è indispensabile razionalizzarne l'impiego da parte di tutti; i docenti responsabili sono tenuti a verificare il materiale stampato dagli allievi e ad impedirne un utilizzo eccessivo e improprio. I files vanno salvati sulla cartella condivisa o su penna USB o andranno perduti. I files non registrati come sopra esplicitato verranno infatti rimossi allo spegnimento del computer. 111
Non è possibile utilizzare e/o installare software diverso da quello di cui la scuola è regolarmente dotata di licenza di utilizzo. É vietato modificare la configurazione originaria dei PC e dei loro componenti. Non è permesso utilizzare i calcolatori per giocare o per svolgere attività personali. Vengono considerati giochi anche l'uso di chat, navigare su Internet per scopi NON didattici (Facebook, MSN…), scambiare musica o file e usare la posta elettronica personale. É severamente vietato scaricare da internet qualsiasi software o altro se non autorizzati. È vietato utilizzare i lettori CD ROM dei calcolatori per ascoltare musica. Per le norme di sicurezza, nei laboratori è vietato fumare, consumare e/o introdurre cibi e bevande, liquidi, sostanze e oggetti pericolosi di ogni genere e quant’altro non risulti attinente alle esigenze didattiche. É assolutamente vietato fare l'intervallo all'interno dei laboratori. Comportamenti da osservare nell’utilizzo dei laboratori: -
Lavarsi le mani dopo aver consumato la propria merenda;
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Non toccare con le dita il monitor;
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Si deve fare la scansione con l'antivirus a tutte le pennette provenienti dall'esterno;
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Non lasciare sui tavoli fazzoletti usati e carte di caramelle e/o gomme;
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Non lasciare fuori posto sedie;
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I masterizzatori possono essere utilizzati esclusivamente per la riproduzione di materiali prodotti dagli studenti o dai docenti per uso esclusivamente didattico. Gli alunni, al momento di lasciare l'aula, devono chiudere correttamente la sessione di lavoro sui P.C.
REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE, VISITE GUIDATE, VIAGGI CONNESSI ALL’ATTIVITÀ SPORTIVA, SCAMBI CULTURALI La scuola riconosce ai viaggi d’istruzione, compresi quelli connessi all’attività sportiva, alle visite guidate e agli scambi di classe la medesima valenza formativa delle attività didattiche curriculari. Le iniziative messe in atto debbono, per questo, rispondere a specifiche finalità formative coordinate con quelle curriculari. A questo riguardo, è il caso di ricordare che, per gli studenti le visite di istruzione costituiscono tempo scuola a tutti gli effetti, così come i docenti accompagnatori saranno considerati in servizio, a tutti gli effetti, per i giorni di viaggio e di soggiorno nella sede interessata. Il consiglio di classe effettuerà la programmazione del numero delle uscite, visite e viaggi, nel rispetto delle indicazioni di carattere generale, in modo da consentire la regolare
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tempistica delle attività didattiche disciplinari che potrebbero essere eccessivamente ridotte qualora venissero a sommarsi numerose iniziative. I viaggi d’istruzione hanno la durata di più giorni con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della realtà storico - artistica, sociale e culturale del territorio italiano o europeo oppure di offrire agli studenti l’opportunità di vivere una significativa esperienza in funzione di una formazione più propriamente educativa e sociale. Facendo leva su questo mandato l’Istituto “Ovidio” intende promuovere alcune iniziative con l’obiettivo di offrire alle classi occasioni ricreative e formative coerenti con l’indirizzo frequentato ed integrative rispetto al curricolo. Il viaggio d’istruzione così concepito ha il pregio di favorire lo sviluppo delle caratteristiche e della personalità degli studenti e di offrire occasioni per riflettere sulle competenze specifiche richieste anche in relazione al sapere maturato a scuola, verificare le proprie capacità relazionali in un contesto diverso da quello scolastico. Le visite guidate si effettuano nell’arco di una giornata ed hanno lo scopo di visitare località di particolare interesse storico, artistico, scientifico o di partecipare a mostre, o altri eventi di straordinaria rilevanza culturale I viaggi connessi ad attività sportive hanno lo scopo di far partecipare gli studenti a stage sportivi ed alle competizioni promosse dal Ministero. Gli scambi di classe sono rivolti alla integrazione culturale con studenti di altre scuole italiane o europee e al miglioramento delle conoscenze linguistiche. Considerato l’elevato numero di classi al fine di garantire l’efficacia e l’efficienza delle iniziative proposte, si stabilisce quanto segue: un viaggio d’istruzione per tutte le classi quinte di ogni liceo che potrà avere la durata massima di sei giorni di scuola (tutte le iniziative potranno svolgersi da settembre ad aprile, è escluso il mese di maggio); un viaggio d’istruzione per tutte le classi quarte di ogni liceo che potrà avere la durata massima di tre giorni di scuola (tutte le iniziative potranno svolgersi da settembre ad aprile, è escluso il mese di maggio); un viaggio d’istruzione per tutte le classi terze di ogni liceo che potrà avere la durata massima di tre giorni di scuola (tutte le iniziative potranno svolgersi da settembre ad aprile, è escluso il mese di maggio); un viaggio d’istruzione per tutte le classi del primo biennio che potrà avere la durata massima di un giorno di scuola (tutte le iniziative potranno svolgersi da settembre ad aprile, è escluso il mese di maggio);
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per tutte le classi sarà possibile su richiesta esplicita ed ampiamente motivata del Consiglio di Classe al Dirigente Scolastico predisporre una sola visita guidata di un giorno in occasione di particolari o straordinari eventi di interesse culturale o scientifico. Nel programmare le visite guidate di un giorno il Coordinatore dovrà tener conto dei viaggi d’istruzione veri e propri e dovrà anche informarsi se i progetti elaborati dalle Funzioni Strumentali prevedono il coinvolgimento della propria classe in attività esterne o uscite (vedi classi quinte che escono almeno due volte per le attività di orientamento universitario) In questo caso sarà opportuno valutare il numero complessivo delle ore impegnate all’esterno e provvedere ad una razionalizzazione delle attività; eventuali stage formativi con pernottamenti e che coinvolgono la classe, sostituiscono il viaggio d’istruzione; i viaggi d’istruzione da effettuarsi eccezionalmente nel mese di maggio saranno possibili solo su richiesta esplicita ed ampiamente motivata del Consiglio di Classe; non rientrano in tale limite di giorni gli scambi di classe, gli stage formativi ed i viaggi connessi ad attività sportive; i docenti accompagnatori dovranno appartenere alle classi frequentate dagli alunni partecipanti; deve essere assicurata la presenza di un accompagnatore ogni 15 allievi, salvo elevazione fino ad un massimo di 18 allievi per effettive esigenze connesse al numero dei partecipanti. Nel caso di viaggi a cui partecipa una sola classe si sottolinea l'opportunità della presenza o due docenti accompagnatori; almeno uno dei docenti del gruppo dovrà essere esperto della disciplina maggiormente coinvolta nel viaggio; per le uscite di carattere sportivo è prescritta la presenza di un docente di educazione fisica; per i viaggi all’estero almeno uno degli accompagnatori deve possedere la conoscenza della lingua del paese in cui si svolge il viaggio o comunque della lingua inglese; l’obbligo di sorveglianza ha termine con il rientro a Sulmona; Il dirigente scolastico conferisce ad uno dei docenti l’incarico di “direttore di viaggio”, che ha il compito di impartire direttive al gruppo al fine di una migliore organizzazione e coordinamento; al termine del viaggio d’istruzione i docenti accompagnatori sono tenuti a presentare una breve relazione sugli aspetti didattici ed organizzativi del viaggio; gli alunni minorenni potranno partecipare alle iniziative previa acquisizione obbligatoria del consenso scritto di chi esercita la potestà. L’autorizzazione non è richiesta per gli allievi in
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possesso di maggiore età, fermo restando l’obbligo di chi esercita la potestà di dichiarare per iscritto l’impegno a sostenere la spesa prevista; gli alunni partecipanti devono essere in possesso di idoneo documento di identificazione personale e per i viaggi all’estero di documento valido per l’espatrio, ove previsto, oltre a libretto-tesserino sanitario rilasciato dall’ASL competente; prima della partenza i genitori degli allievi partecipanti segnalano particolari situazioni di ordine medico-sanitario concernenti allergie alimentarti o di altro tipo o terapie in atto e autorizzano i docenti accompagnatori a svolgere ogni pertinente azione in favore degli allievi interessati; durante i viaggi di istruzione gli allievi hanno l’obbligo di osservare il Regolamento di disciplina; eventuali violazioni sono contestate in loco e sanzionate al rientro in sede; non possono partecipare ai viaggi d'istruzione ed alle visite guidate gli alunni che si rendano responsabili di azioni sanzionate con la sospensione (anche con l'obbligo di frequenza); il Direttore dei servizi generali amministrativi avrà cura di verificare se all’interno del contratto di polizza assicurativa stipulato all’inizio delle lezioni ci siano le coperture per infortuni durante i viaggi di istruzione relativamente ad allievi e accompagnatori. In mancanza, prima di ogni viaggio dovrà essere prevista la sottoscrizione di un contratto dedicato. Ad eccezione dei viaggi connessi ad attività sportive, possono partecipare alle iniziative le classi nella loro interezza o con la presenza di almeno 2/3 degli iscritti (è esclusa la partecipazione di singoli studenti o gruppi minoritari di studenti provenienti da classi diverse). Gli alunni che non partecipano al viaggio d’istruzione hanno diritto a seguire le lezioni. I docenti sono, quindi, tenuti a brevi corsi di recupero o di potenziamento. Non si potrà demandare a nessuna agenzia esterna l’organizzazione di queste attività, fatte salve le specifiche competenze tecniche delle agenzie di viaggio e delle guide turistiche. Gli alunni sono tenuti a versare un anticipo pari ad un terzo della prevedibile quota di loro spettanza che, in caso di mancata partecipazione, anche per causa di forza maggiore, potrà essere restituita solo se questo non comporta un aumento delle quote a carico degli altri studenti. La scuola, se sarà nelle condizioni di farlo, potrà contribuire alla spesa per le famiglie in particolare difficoltà economica.
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REGOLAMENTO CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Art 1. L’Istituto “Ovidio” di Sulmona promuove lo sport in tutte le sue funzioni, riconoscendo l’attività motorio-sportiva quale mezzo di sviluppo e formazione dell’alunno. L’Istituto “Ovidio” ISTITUISCE il CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO, da intendersi come struttura organizzata all’interno della scuola, finalizzata principalmente all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica. L’Istituto “Ovidio” pone in essere le risorse necessarie, in termini
di:
strutture,
materiali,
professionalità
e
finanziamenti,
per
la
regolare
programmazione del Centro Sportivo Scolastico.
Art 2. Il CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO, organizzato secondo le normative vigenti, ha il compito di programmare ed organizzare iniziative ed attività coerenti con gli obiettivi del progetto nazionale, con le norme tecniche dei Campionati Studenteschi e con il Piano Offerta Formativa della scuola.
Art 3. La programmazione dovrà garantire la massima diffusione dello sport, la partecipazione delle proprie rappresentative ai Giochi Sportivi Studenteschi, la soddisfazione delle esigenze di ogni singolo alunno favorendo anche la partecipazione degli studenti meno dotati e con disabilità.
Gli obiettivi e le finalità della programmazione delle attività sportive saranno parte integrante del Piano Offerta Formativa.
Art 4. Il C.S.S. utilizzerà per le attività programmate: le palestre e le strutture a disposizione dell’Istituto “G. Vico”, gli spazi all’aperto e /o gli ambienti naturali idonei alla pratica delle singole attività, ogni altra struttura concessa e/o in convenzione con la scuola.
Art 5. I soggetti del C.S.S. sono i Docenti di Educazione Fisica fra i quali il Dirigente Scolastico nomina il responsabile del Centro Sportivo Scolastico. Il responsabile del C.S.S., che è incaricato del coordinamento dello stesso, in collaborazione con i colleghi di Educazione Fisica, dovrà elaborare un progetto didatticosportivo relativo a tutte le iniziative da proporre agli studenti durante l’anno scolastico. Gli studenti manifesteranno la loro libera volontà di aderire alle attività proposte indicando le discipline sportive che intendono praticare. L’adesione alle attività rende gli studenti soggetti del Centro Sportivo Scolastico.
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Art 6. Il calendario annuale delle attività terrà presente i tempi di svolgimento delle varie fasi territoriali dei Giochi Sportivi Studenteschi delle singole discipline, dovrà consentire un’adeguata e tempestiva preparazione degli alunni e dovrà contenere giorni e ore degli allenamenti. Il Centro Sportivo Scolastico opererà attraverso la costituzione di gruppi o squadre di studenti distinti per interessi o discipline sportive e/o per fasce di età, nel rispetto dei regolamenti tecnici dei G.S.S. e delle varie fasi di partecipazione.
Art 7. I Docenti di Educazione Fisica hanno il compito di attuare le attività programmate e accompagnare gli studenti nelle varie fasi dei C.S. Essi dovranno registrare la partecipazione degli studenti e il lavoro svolto dagli alunni dovrà essere certificato per l’acquisizione del credito scolastico.
Art 8. Gli studenti hanno il dovere di partecipare regolarmente alle attività alle quali hanno aderito. Essi si atterranno al rispetto di tutti i regolamenti inseriti nel Piano Offerta Formativa e per la violazione di tali regolamenti, con motivata decisione, potranno essere allontanati dalle attività. Gli alunni che partecipano agli allenamenti e alle gare saranno coperti totalmente dalla polizza assicurativa prevista dalla scuola anche per le altre attività curriculari. Gli studenti che prenderanno parte ai GSS saranno considerati presenti sul registro di classe e non dovranno essere in alcun modo penalizzati nelle attività curriculari. I progetti programmati nel pomeriggio dovranno tener presente le attività del C.S.S. a cui partecipano gli alunni interessati. I viaggi d’istruzione dovranno tener presente il calendario dei C.S. al fine di non penalizzare la partecipazione della scuola alle varie fasi.
Art 9. Il C.S.S. si raccorderà e coopererà con il contesto territoriale (scuole, enti e società), potrà stipulare accordi e/o convenzioni o aderire a federazioni sportive. Il C.S.S. potrà realizzare percorsi integrati per giudici e arbitri o comunque ogni altra iniziativa nell’ambito della cultura sportiva. Il C.S.S. potrà programmare attività finalizzate agli obiettivi del “Liceo delle Scienze Umane- opz. Economico Sociale, progetto Motorio – Sportivo”.
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OBIETTIVI DEL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO Art 10. Aiutare i giovani a vivere il proprio corpo con maggiore serenità e fiducia, nonché a sapersi confrontare con gli altri per affrontare esperienze in comune e a saper essere squadra con spirito positivo. Sviluppare attività sportive quali strumenti per aiutare le ragazze e i ragazzi ad affrontare situazioni che ne favoriscano la crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica, e che li stimolino a trovare gli strumenti e le strategie per affrontare e superare le proprie difficoltà. Potenziare l’attività sportiva scolastica e continuare a conferire alla stessa carattere di continuità nel corso dell’intero anno scolastico e nel complessivo percorso educativo degli anni di scolarità. Cercare il maggiore coinvolgimento possibile degli studenti nelle attività sportive in termini sia di interesse sia di partecipazione. Ridurre le distanze che ancora esistono tra lo sport maschile e lo sport femminile. Aiutare gli alunni a trovare un proprio ruolo anche in ruoli diversi da quello di atleta come, ad esempio, quello di giudice e di arbitro. Favorire l’inclusione anche degli studenti più deboli e disagiati, nei confronti dei quali va anzi posta una particolare attenzione in ragione del notevole contributo che l’attività sportiva può portare ad una piena integrazione scolastica degli stessi nonché alla loro crescita umana Aiutare le ragazze e i ragazzi a vivere la competizione come momento di verifica di se stessi e non come scontro o aggressione dell’avversario. Creare, nelle ragazze e nei ragazzi, condizioni perché ci sia un’educazione alla competizione e si sviluppi la capacità di vivere correttamente la vittoria ed elaborare la sconfitta in funzione di un miglioramento personale. Valorizzare le eccellenze. Sviluppare la convinzione che tutte le discipline hanno pari dignità. Far vivere la pratica sportiva come elemento costitutivo del complessivo processo educativo e non momento accessorio privo di respiro interdisciplinare. Contribuire ad aumentare il senso civico degli studenti, migliorare l’aggregazione, l’integrazione e la socializzazione.
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REGOLAMENTO PALESTRA L’utilizzo delle palestre dell’Istituto “Ovidio” è prioritariamente riservato alle attività didattiche e a quelle del Centro Sportivo Scolastico. Su delibera del Consiglio d’Istituto sarà possibile utilizzare le palestre per altre attività, ma dovrà essere garantita la possibilità di svolgere le attività curriculari ed extracurriculari con la disponibilità di locali o spazi alternativi. L’accesso alla palestra e la partecipazione alle attività motorie è consentito agli alunni in possesso di un adeguato abbigliamento che consenta la pratica delle attività sportive in piena sicurezza e nel rispetto dell’igiene personale e del decoro. Agli alunni è fatto divieto di introdurre nei locali della palestra cibi e bevande, utilizzare attrezzature
sportive
o
allontanarsi
dalla
lezione
senza
il
consenso
esplicito
dell’insegnante. L’accesso alla sala body building è limitato ad un massimo di dieci alunni. Le attrezzature utilizzate durante una lezione devono essere riposte negli spazi loro assegnati. Nelle ore libere rimanenti le palestre possono essere concesse, su delibera degli organi collegiali e sulla base di accordi scritti, ad associazioni o gruppi sportivi del quartiere e della città, compatibilmente con l'agibilità del locale nel rispetto delle norme di sicurezza e di igiene dei locali.
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GRIGLIA PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Il voto di condotta del primo e del secondo periodo è assegnato in relazione ai parametri di cui alla griglia posta di seguito, fatta salva comunque la valutazione globale dell’alunno effettuata dal Consiglio di classe. VOTO
10/9
8
8
7
7
CONDIZIONI INDICATIVE assenze < 15 (A+Rb+R) intesa come frequenza assidua e ottima partecipazione al dialogo educativo assenze < 15 (A+Rb+R) intesa come frequenza assidua e buona partecipazione al dialogo educativo assenze > 15 (A+Rb+R) intesa come frequenza non proprio assidua, con assenze però sempre giustificate da motivazioni riconosciute e buona partecipazione al dialogo educativo assenze > 15 (A+Rb+B) intesa come frequenza non proprio assidua, partecipazione accettabile al dialogo educativo Assenze <15 (A+Rb+R) intesa come frequenza assidua, e accettabile partecipazione al dialogo educativo, ma comportamenti non sempre corretti anche accompagnati da note disciplinari.
alunno corretto, impegnato costantemente, interesse vivace per le lezioni, partecipe e collaborativo, rispettoso degli altri e dell’Istituzione scolastica alunno corretto, interesse e partecipazione costanti, regolare il comportamento in classe, svolgimento puntuale degli impegni
senza note
senza note
alunno corretto, interesse e partecipazione costanti, regolare il comportamento in classe, svolgimento puntuale degli impegni
senza note
alunno mediamente interessato alle attività scolastiche, impegno piuttosto discontinuo.
senza note
alunno mediamente interessato alle attività scolastiche, impegno piuttosto discontinuo.
presenza di note disciplinari a cui hanno fatto seguito provvedimenti assenze > 15 (A+Rb+R) intesa disciplinari per comportamenti gravi come frequenza discontinua, o reiterati, scarso l’interesse per le 6 partecipazione frammentaria e attività didattiche ed educative, poco produttiva al dialogo impegno molto modesto e educativo discontinuo, fonte di disturbo per le lezioni in classe la valutazione insufficiente può essere attribuita dal Consiglio di classe in presenza di comportamenti di particolare ed oggettiva voto prevede la non ammissione gravità secondo i criteri e le inferiore all’anno successivo o il mancato indicazioni di cui all’art. 4 del al 6 accesso all’esame di Stato regolamento d’Istituto. Contribuiscono alla attribuzione del voto in condotta inferiore al sei tutti i casi contemplati nel regolamento. 120
con note
con note
con note
NUMERO USCITE ANTICIPATE Le uscite anticipate possono influenzare negativamente il voto di condotta, ma poiché sono, nella quasi totalità, giustificate dai genitori, non possono essere determinanti. NOTE DISCIPLINARI comportamenti scorretti, assenze collettive, assenze ingiustificate o che non vengono giustificate entro i tre giorni. Per quanto riguarda le ammonizioni per le assenze collettive (scioperi), la scuola è disponibile a giustificarne una sola (due assenze collettive ingiustificate comportano l’8 in condotta). Le assenze individuali non giustificate entro i tre giorni, o comunque le assenze non giustificate dai genitori, comportano l’8 in condotta. DEBITI FORMATIVI Per tutto quanto attiene al recupero dei debiti formativi si rimanda al Decreto Ministeriale di riferimento n. 42 del 22 maggio 2007, al Decreto Ministeriale n. 80 del 3 ottobre 2007, alla Circolare Ministeriale n. 92 del 5 novembre 2007. In questa sede ci preme sottolineare solo alcune importanti novità contenute nei decreti citati e che producono sostanziali cambiamenti nella organizzazione dei corsi di recupero: nella organizzazione degli interventi didattici finalizzati al recupero dei debiti formativi può essere adottata anche un’articolazione diversa da quella per classe, che tenga conto degli obiettivi formativi che devono essere raggiunti dagli allievi, fermo restante la necessità di avere un numero esiguo di alunni per individualizzare l’insegnamento e rendere lo stesso efficace. Le istituzioni scolastiche possono individuare anche modalità diverse ed innovative di attività di recupero che prevedano collaborazioni esterne, al fine di garantire nelle scelte la centralità dei bisogni formativi dello studente in tutti i casi i Consigli di Classe, su indicazione dei singoli insegnanti delle materie oggetto di recupero, mantengono la responsabilità didattica nell’individuare la natura delle carenze, nell’indicare gli obiettivi dell’azione di recupero e nel verificarne gli esiti ai fini del saldo del debito le istituzioni scolastiche sono tenute ad organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi , gli interventi didattico - educativi di recupero per gli studenti che in quella sede abbiano presentato insufficienze in una o più discipline ; al termine di queste attività saranno effettuate verifiche intermedie il cui esito dovrà essere comunicato alle famiglie; qualora i genitori non intendano avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, debbono comunicarlo per iscritto alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche intermedie le istituzioni scolastiche sono tenute ad organizzare, subito dopo gli scrutini finali di giugno, gli interventi didattico – educativi di
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recupero nei confronti degli studenti per i quali è stato constatato il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline; in questi casi il Consiglio di Classe procede al rinvio della formulazione del giudizio finale (con l’esclusione di quegli alunni la cui situazione non comporti l’immediato giudizio di non promozione); al termine delle attività di recupero organizzate dalla scuola saranno effettuate verifiche finali il cui esito dovrà essere comunicato alle famiglie; qualora i genitori non intendano avvalersi dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, debbono comunicarlo per iscritto alla scuola stessa, fermo restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche finali tutti gli interventi didattici di recupero dovranno essere conclusi entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento, come da calendario che annualmente verrà stilato, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche e, comunque, non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno successivo. Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico il Consiglio di Classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, procede alla verifica dei risultati conseguiti dagli alunni nelle verifiche finali di recupero e alla formulazione del giudizio definitivo che, in caso di esito positivo comporterà l’ammissione alla classe successiva, in caso di esito negativo comporterà la non promozione. In caso di esito positivo si procederà, per gli alunni delle classi terze e quarte, all’attribuzione del credito scolastico tutte le decisioni assunte dal Consiglio di Classe devono essere comunicate alle famiglie indicando con precisione: le discipline nelle quali l’alunno non ha conseguito la sufficienza, le specifiche carenze rilevate, i voti proposti in sede di scrutinio, gli interventi didattici organizzati dalla scuola per il recupero, le modalità e i tempi delle relative verifiche. Tali comunicazioni potranno essere rese note anche mediante l’affissione all’Albo d’Istituto. Per gli studenti delle classi quinte che negli scrutini del primo periodo presentino insufficienze in una o più discipline, il Consiglio di Classe predispone iniziative di recupero, con le relative verifiche, da svolgersi entro il termine delle lezioni al fine di porre gli studenti predetti nella condizione di conseguire una valutazione complessivamente positiva in sede di scrutinio di ammissione all’esame di Stato. Attività di recupero [integrazione successiva a O.M. 92] A seguito dell’O.M. 92 del 5.11.2007 l’Istituto “Ovidio”, come tutte le altre istituzioni scolastiche, ha provveduto ad adottare nuove strategie al fine di consentire agli studenti di recuperare le situazioni di insufficienza in una o più materie. Si ricorda che la suddetta ordinanza prevede la “sospensione” del giudizio per chi allo scrutinio finale di giugno riporti insufficienze e la formulazione del giudizio finale di
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promozione solo dopo il superamento delle verifiche disposte dal Consiglio di Classe entro l’inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo. Durante il corso dell’anno scolastico, qualora si rendano necessarie per il mancato raggiungimento dei livelli minimi di apprendimento da parte di uno o più allievi all’interno della classe, saranno predisposte varie tipologie di attività miranti al recupero attivate dai docenti secondo le forme programmate da ciascun Consiglio di Classe. Le strategie adottate dai Consigli di Classe e dai docenti sono le seguenti: -
Modalità del recupero individualizzato in classe
-
Corsi di Recupero/sportello
-
Interventi in itinere
Gli interventi a fine anno scolastico prevedono moduli in via prioritaria per fasce di indirizzo, per gruppi di studenti, per un massimo di 10 ore e si terranno entro il mese di luglio. Verifica del recupero La verifica e l’integrazione dello scrutinio finale avranno luogo dal 1 settembre entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo (art. 6 D.M. 80). Al termine degli scrutini del primo periodo, entro la prima metà di gennaio, verrà comunicata allo studente e alle famiglie la situazione relativa al profitto scolastico tramite la consegna della pagella, che dovrà essere riportata a scuola debitamente firmata da un genitore o da chi ne fa le veci. Qualora siano presenti delle insufficienze, lo studente e la famiglia riceveranno anche una comunicazione nella quale verrà specificato il tipo di attività di recupero prevista e i tempi previsti per lo svolgimento di tale percorso. Analoga comunicazione verrà consegnata al termine degli scrutini di giugno per gli alunni per i quali sia stata deliberata la “sospensione del giudizio”. In questo caso, le famiglie saranno tenute a presentarsi in Segreteria Alunni per ritirare le indicazioni relative a tempi e modalità delle attività di recupero previste dall’Istituto “Ovidio”. La frequenza di tali attività non è obbligatoria, in quanto la famiglia può dichiarare di provvedere autonomamente al recupero dell’alunno, ma è obbligatoria la partecipazione alle verifiche conclusive. Criteri di promozione e per l’attribuzione dei crediti scolastici Promozione: per la promozione alla classe successiva è necessaria una valutazione globale della preparazione dello studente fatta dal Consiglio di classe che tenga conto anche del comportamento scolastico, della puntualità nello svolgimento dei compiti e nel presentarsi a scuola e della frequenza. Non promozione: qualora l’alunno, nello scrutinio finale di giugno, presenti insufficienze tali da inficiare la preparazione complessiva e impedire la proficua prosecuzione degli studi
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l’alunno non viene ammesso alla classe successiva. In linea di massima, fatta salva la valutazione globale della personalità dello studente, non si può essere promossi alla classe successiva in presenza di insufficienze in quattro discipline o di insufficienze ritenute gravi in tre discipline. L’alunno non verrà ammesso alla classe successiva in presenza di assenze superiori a 50 giorni, come da vigente normativa. Sospensione del giudizio: qualora risultino insufficienze in una o più discipline viene segnalato il debito, avvertite le famiglie del debito contratto e della possibilità di frequentare i corsi di recupero estivi, della obbligatorietà per l’alunno di presentarsi alle verifiche finali e sospeso il giudizio di promozione. Prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo il Consiglio di Classe, nella stessa composizione del mese di giugno, in sede di integrazione dello scrutinio finale di giugno, procede alla verifica dei risultati conseguiti dagli alunni nelle verifiche finali e alla formulazione del giudizio definitivo che in caso di esito positivo comporterà l’ammissione alla classe successiva, in caso di esito negativo comporterà la non ammissione alla classe successiva. Non promozione consigli sospesi: In ossequio al deliberato del Collegio dei Docenti, non si può essere ammessi alla classe successiva in presenza di un’insufficienza grave riportata nelle prove di verifica del debito qualora tale insufficienza venga registrata nella stessa materia dell’anno precedente per la quale il Consiglio di Classe ne aveva deliberato la promozione, fatta salva comunque la valutazione globale dell’alunno effettuata dal Consiglio di Classe. Crediti scolastici I crediti scolastici nelle classi terze, quarte e quinte sono attribuiti secondo le tabelle allegate al regolamento per gli esami di Stato. Si ricorda che l’attribuzione del credito scolastico massimo della fascia presuppone che il punteggio risultante dalla media dei voti, si collochi oltre la metà della fascia. Ove tale punteggio risultasse inferiore esso potrà essere integrato tenendo presente i seguenti quattro elementi: -
interesse e impegno dimostrato
-
frequenza
-
partecipazione ad attività complementari ed integrative (CREDITI INTERNI)
-
eventuali crediti formativi esterni (CREDITI ESTERNI)
A ciascuno di questi elementi è attribuito un valore di 0,25 o di 0,50 per le attività relative all’anno in corso. Se con questa integrazione il punteggio supera la metà della fascia verrà attribuito il credito scolastico massimo previsto per quella fascia. Il Consiglio di classe ha la possibilità di attribuire un punto di credito a quegli alunni che sono stati particolarmente meritori come da espressa previsione dell’O.M.5 maggio 2010
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n. 44 art. 8 comma 6, la quale testualmente sancisce …"L’attribuzione del credito scolastico ad ogni alunno va deliberata, motivata e verbalizzata. Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell’ultimo anno di corso, può motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell’art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall’alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate.…” Per quanto attiene all’elemento frequenza questo potrà essere attribuito in base alle assenze accumulate nell’intero anno scolastico per cui < 20 assenze = si assegna l’elemento credito scolastico “frequenza” > 20 assenze = non si assegna l’elemento credito scolastico “frequenza” Per quanto riguarda i CREDITI FORMATIVI ESTERNI e i CREDITI INTERNI si ricorda che questi devono essere presentati dagli alunni al Coordinatore di classe entro e non oltre il 10 maggio e devono essere riprodotti in FOTOCOPIA. La valutazione dei crediti esterni e interni è riservata alla Dirigenza che si avvarrà dei seguenti criteri di valutazione: -
l’accreditamento dell’Ente certificatore (che, nel caso dei crediti interni, è la scuola stessa)
-
la frequenza, garantita nella misura di almeno i 2/3 della durata complessiva del corso e/o attività (nelle certificazioni presentate dovrà essere indicata la durata complessiva del corso e la reale frequenza effettuata)
-
l’attinenza del corso /attività con l’indirizzo di studi
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall’articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti
Credito scolastico (Punti) I anno
II anno
III anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M=7
4-5
4-5
5-6
7<M=8
5-6
5-6
6-7
8<M=9
6-7
6-7
7-8
9 < M = 10
7-8
7-8
8-9
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NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l’assiduità della frequenza scolastica, l’interesse e l’impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Esami di idoneità ed integrativi Gli esami di idoneità si svolgono a giugno (orientativamente dal 20 giugno al 30 giugno) Le domande di partecipazione agli esami di idoneità devono essere presentate entro il 25 gennaio. Gli esami integrativi si svolgono a settembre (orientativamente dal 1 settembre al 10 settembre) anche in orario pomeridiano. Possono partecipare agli esami integrativi e farne richiesta gli alunni che a giugno risultino promossi. Gli alunni con il giudizio sospeso perché hanno contratto uno o più debiti possono fare richiesta di partecipare agli esami integrativi solo per l’accesso alla stessa classe frequentata. Per restare nei termini previsti per la formazione dell’organico di fatto del personale docente le domande di partecipazione agli esami integrativi devono essere presentate entro il 25 di giugno.
Adozione libri di testo L’adozione dei libri di testo per l’anno scolastico 2015/2016 resta disciplinata dalle istruzioni impartite con le circolari ministeriali 10 febbraio 2009, n. 16 e 4 marzo 2010, n. 23 che richiamano i seguenti vincoli: -
il rispetto dei tetti di spesa individuati per le scuole secondarie di II grado;
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-
la non modificabilità delle scelte da parte degli insegnanti e della scuola nell'arco dei due periodi previsti, “salva la ricorrenza di specifiche e motivate esigenze”. Tali esigenze riguardano esclusivamente la “modifica di ordinamenti scolastici ovvero la scelta di testi in formato misto o scaricabili da internet”, come previsto dall’articolo 1 della legge 24 novembre 2009, n. 167, di conversione del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134.
Il Collegio dei Docenti, limitatamente alle adozioni per la prima classe della scuola secondaria di II grado, potrà valutare l’opportunità di confermare i testi già adottati ovvero di procedere a nuove adozioni, se i testi in uso non risultano rispondenti alle “Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento per i licei”, rese pubbliche successivamente alle adozioni medesime. Le adozioni dei testi scolastici sono deliberate dal Collegio dei Docenti nella prima decade di maggio. Il Dirigente Scolastico assicurerà la pubblicità delle adozioni secondo quanto previsto dal punto 3.5 della circolare ministeriale del 10 febbraio 2009, n°16 e attueranno le modalità organizzative previste dal successivo punto 4 della stessa circolare, inoltre il dirigente scolastico curerà gli atti di indirizzo al Collegio dei Docenti, esercitando personalmente la necessaria vigilanza affinché le adozioni siano deliberate nel rispetto dei vincoli di legge sopra richiamati.
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