Regolamento di Istituto

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REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO


L’IIS “Ovidio”, nel pieno rispetto dei principi di democrazia, di libertà di pensiero, di opinione e di insegnamento sanciti dalla Costituzione e in conformità allo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, si prefigge lo scopo di una solida formazione culturale e professionale dei discenti, preparando cittadini coscienti dei propri diritti e doveri e capaci di operare per il benessere della società. I rapporti fra le varie componenti della scuola pertanto sono improntati alla collaborazione, al senso di responsabilità e al reciproco rispetto e l’offerta formativa è volta a favorire il pieno inserimento di tutti gli studenti nella comunità scolastica. A tal uopo, l’Istituto si dota di un proprio regolamento interno, che disciplini gli aspetti organizzativi riguardanti il funzionamento dell’istituzione. Art 1. La scuola si propone come luogo di educazione nel senso ampio, dove il processo di apprendimento, e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono garantiti e favoriti dal patto formativo, attraverso il quale si realizzano gli obiettivi del miglioramento della qualità, della trasparenza, della flessibilità, della collegialità e della partecipazione attiva. Ogni componente si impegna ad osservare e a far osservare tali finalità. Art 2. Gli studenti hanno diritto ad una qualificata formazione culturale e professionale, attenta ai bisogni formativi, che rispetti e valorizzi l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. Il diritto all’apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati; ciascuno studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. La scuola garantisce l’attivazione di iniziative finalizzate al recupero delle situazioni di ritardo e di svantaggio Art 3. Gli studenti hanno diritto a partecipare in modo attivo e responsabile alla vita della scuola e hanno diritto di associarsi liberamente all’interno dell’Istituto come previsto dal D.P.R. 567/96; hanno altresì diritto ad utilizzare gli spazi della scuola al fine di svolgere iniziative compatibili con il Piano dell’offerta formativa, fermo restando il rispetto assoluto delle persone e dell’istituzione. Art 4. Tutte le persone appartenenti alle componenti della comunità scolastica hanno diritto a vedere rispettata in ogni situazione la loro identità personale, senza alcuna discriminazione riguardante sesso, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psicofisiche e socio-economiche. I rapporti interni alla comunità scolastica si ispirano, pertanto, al principio della solidarietà. Art 5. I doveri di tutti gli appartenenti alla comunità scolastica garantiscono, nella quotidianità della vita scolastica, l’attuazione del patto formativo e tendono all’equilibrato esercizio di diritti e doveri. Ogni componente la comunità scolastica si assume le responsabilità connesse al proprio ruolo. Art 6. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere assiduamente gli impegni di studio, a mantenere un comportamento corretto e collaborativo, ad avere rispetto nei confronti dei docenti, del personale non docente e dei propri compagni, ad utilizzare correttamente le strutture e i sussidi didattici, comportandosi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Altrettanto gli studenti dovranno essere oggetto del massimo rispetto da parte del personale di servizio dell’Istituto. APERTURA SCUOLA Art 7. La scuola è aperta la mattina e due pomeriggi a settimana (sede Vico martedì e giovedì, sede Mazara mercoledì e venerdì) per le normali attività curricolari e per tutte le altre attività autorizzate.

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LIBRETTO PERSONALE Art 8. All’inizio dell’anno scolastico entro 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico, i genitori degli alunni debbono ritirare presso la Segreteria il libretto personale per le giustificazioni delle assenze e le comunicazioni scuola famiglia. Il libretto deve essere firmato, per i minorenni, da un genitore o da chi ne fa le veci. ENTRATA Art 9. L’ingresso in aula è consentito a partire dalle 8.15. Le lezioni hanno inizio alle 8.20. La registrazione delle assenze (A) e delle giustificazioni va fatta sul registro elettronico da parte dell’insegnante della prima ora. INGRESSO IN RITARDO Art 10. Gli alunni che si presentano dopo tale ora (8.20) sono ammessi in classe con annotazione del ritardo (Rb) sul registro elettronico. I ritardi sono, di norma, ingiustificati, salvo che non siano determinati da motivi oggettivi. Alle ore 8.25 le porte d’ingresso della scuola vengono chiuse e gli alunni potranno entrare in classe all’inizio della seconda ora e non oltre. L’entrata alla terza ora è consentita soltanto in casi eccezionali e ovviamente giustificati. Gli alunni entrano in ritardo (R) con l’autorizzazione firmata dal Dirigente o dai Collaboratori. I ritardi di tipo R (ingresso 9.20) si accumulano, non vanno distinti in ritardi del primo o secondo periodo. USCITE IN ANTICIPO Art 11. Non è consentito agli alunni lasciare la scuola prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata (U) può essere autorizzata dal Dirigente e dai Collaboratori solo per validi motivi. I minorenni possono uscire solo se “prelevati” dai genitori, o in caso del tutto eccezionale, previo invio di un fax alla segreteria della scuola, il genitore può richiedere l’uscita anticipata, allegando copia del documento di riconoscimento. I maggiorenni possono uscire solo dopo convalida telefonica dei genitori. Nella impossibilità di sostituire gli insegnanti assenti per sciopero o per altri eventi straordinari si può disporre l’ingresso posticipato o l’uscita anticipata delle classi. Se l’evento è conosciuto in anticipo, il Dirigente avvisa le famiglie con una comunicazione alle classi. In caso di assenza di un insegnante, ove non sia possibile assicurarne la sostituzione, la vigilanza può essere affidata ai collaboratori scolastici. Gli studenti sono tenuti a restare in classe e ad attendere allo studio personale. ASSENZE Art 12. Le assenze devono essere giustificate e, per i minorenni, la giustificazione deve portare la firma di un genitore. La giustificazione deve essere esibita al massimo entro il terzo giorno dal rientro a scuola. Dopo tale termine l’assenza sarà considerata ingiustificata. Per le assenze di durata superiore ai cinque giorni e che siano dovute a malattia deve essere presentato certificato medico di guarigione, accompagnato dalla giustificazione sul libretto. Nel caso in cui le assenze superiori a cinque giorni non siano dovute a malattia, i genitori sono tenuti a dichiararne, attraverso una comunicazione scritta, la motivazione. Le assenze collettive dalle lezioni non sono di regola, giustificabili.

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CASI PARTICOLARI / CERTIFICATI MEDICI In qualche caso eccezionale di malattia prolungata, accertata, documentata (ricovero ospedaliero, malattie infettive…), se il comportamento dell’alunno è improntato a sostanziale correttezza, con l’approvazione di tutto il Consiglio di classe, sarà possibile non tener conto del numero delle assenze nella assegnazione del voto di comportamento. Tutti i docenti sono tenuti ad annotare con precisione sul registro elettronico i periodi di malattia certificati dal medico curante e presentati dagli alunni, soprattutto per evitare di segnalare ai genitori assenze dei figli già correttamente giustificate da certificati medici. INTERVALLO Art 13. L’intervallo ricreativo al termine della terza ora di lezione si svolge nelle aule e/o nei corridoi dei rispettivi piani. Le classi che durante la terza ora si trovano in palestra o nei laboratori, devono rientrare nelle rispettive aule prima del suono della campanella di inizio della ricreazione. È fatto divieto assoluto spostarsi da un piano ad un altro. L’uso delle macchinette per l’acquisto di bevande e panini è consentito solo durante la ricreazione. Durante l’intervallo l’insegnante della terza ora deve trattenersi in aula o nei paraggi per la vigilanza degli studenti. Al termine della ricreazione, gli alunni sono tenuti a tornare tempestivamente nelle proprie aule. USCITE DALL’AULA Art 14. Durante le lezioni non è ammessa l’uscita degli studenti dall’aula se non per effettiva necessità e previo consenso dell’insegnante; tale uscita è consentita ad un solo alunno per volta a partire dalla seconda ora. La prolungata permanenza fuori dall’aula oltre 5 minuti, sarà annotata sul registro elettronico. SPOSTAMENTI Art 15. Negli spostamenti dall’aula ai laboratori o alla palestra e viceversa, gli alunni saranno accompagnati dai docenti interessati, o eventualmente dai collaboratori scolastici. USCITA DALL’ISTITUTO Art 16. L’uscita degli studenti al termine delle lezioni avviene secondo le norme di sicurezza, utilizzando le uscite autorizzate. COMPORTAMENTO Art 17. Gli studenti, sia in classe, sia durante la permanenza a scuola, sia in luoghi diversi -sedi di attività organizzate dalla scuola -devono tenere un comportamento corretto, rispettoso e di collaborazione con i compagni, i docenti ed il personale ATA, attenendosi a quanto disposto in tema di sicurezza e segnalando al Dirigente Scolastico ogni evenienza che possa costituire turbativa del regolare svolgimento delle attività; devono inoltre cooperare al decoroso mantenimento dell’edificio scolastico ed evitare di danneggiare i vari ambienti ed i relativi arredi; i danni volontari causati al materiale e all’arredamento sono soggetti a sanzione disciplinare e devono essere risarciti. OGGETTI DI VALORE Art 18. Gli studenti non devono lasciare incustoditi nelle aule, nei laboratori e negli spogliatoi oggetti di valore; la scuola non risponderà di eventuali ammanchi.

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VIETATO FUMARE Art 19. Nei locali dell’Istituto è vietato fumare, secondo le norme della vigente legislazione (luoghi chiusi o aperti ma sottostanti uno spiovente). CONSUMO DI ALIMENTI Art 20. Nelle aule didattiche è vietato il consumo di bevande e di alimenti al di fuori dell’intervallo. USO DEI TELEFONI CELLULARI Art 21. Durante le attività didattiche è vietato l’uso di telefoni cellulari e di strumenti elettronici non espressamente autorizzati. Gli alunni sono tenuti a spegnere il cellulare, a depositarlo sulla cattedra (eventualmente in una scatola) o nel proprio zaino. È concesso l’uso del telefono solo durante la ricreazione; è fatto divieto assoluto di realizzare riprese o scattare foto. AFFISSIONE Art 22. É vietata l’affissione e la distribuzione di materiale propagandistico, di natura commerciale o di promozione politico-religiosa, o comunque non autorizzato, all’interno dell’Istituto. ESTRANEI IN ISTITUTO Art 23. Durante l’orario di lezione non è consentito l’accesso ai locali della scuola (corridoi, aule, laboratori, palestre) a persone estranee non espressamente autorizzate dalla dirigenza, né ai genitori degli studenti, che saranno ammessi solo per conferire con il Dirigente, con gli insegnanti o con l’ufficio di segreteria, negli appositi spazi predisposti e negli orari stabiliti. COMUNICAZIONI Art 24. Le comunicazioni della scuola alle famiglie avvengono tramite registro elettronico, lettere circolari, affissione all’albo, sito internet dell’istituto. ASSEMBLEE DI ISTITUTO E DI CLASSE Art 25. Le assemblee di Istituto e di classe si chiedono a norma degli artt. 13 e 14 del D. L.vo del 16 aprile 1994, n. 297. Le assemblee di classi o di istituto verranno richieste dai rappresentanti degli studenti attraverso un modulo predisposto con almeno cinque giorni di anticipo accompagnato dall'ordine del giorno. Le assemblee si svolgono dal mese di ottobre in poi, ad esclusione dell’ultimo mese di lezioni. In relazione al numero degli alunni ed alla disponibilità dei locali, l'assemblea di istituto può articolarsi oltre che in plenaria, in assemblee di classi parallele o per corsi. L’assemblea è considerata attività didattica pertanto l’eventuale assenza dell’allievo dovrà essere giustificata. I rappresentanti degli studenti non sono autorizzati a contattare altri allievi in orario di lezione. Durante lo svolgimento delle assemblee di classe il docente in orario è tenuto a restare nelle vicinanze dell’aula. Nel caso di classi particolarmente “turbolente” che non danno sufficiente garanzia di autocontrollo e responsabilità, il docente è autorizzato a rimanere nell’aula durante l’assemblea. Nel caso in cui il docente in servizio rilevi un uso scorretto o diverso da quello previsto dalla normativa della assemblea di classe, è tenuto ad interrompere l’assemblea e a ripristinare le condizioni per lo svolgimento regolare della lezione.

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DIRITTI DI INFORMAZIONE Art 26. La scuola accetta i manifesti come uno strumento di comunicazione, purché contrassegnati con una firma di identificazione e con esclusione dei simboli dei partiti politici. Qualunque manifesto è soggetto comunque all’approvazione della Dirigenza per poter essere esposto in luogo apposito. Gli autori dei manifesti sono responsabili del loro contenuto. É vietata l'affissione di manifesti che pubblicizzano prodotti o servizi offerti da privati, a meno che non abbiano finalità culturali. Appositi tabelloni e bacheche saranno riservati alle comunicazioni degli Organi Collegiali, del Comitato Studentesco e dei singoli studenti, delle Organizzazioni sindacali. REGOLAMENTO DI DISCIPLINA Art 27. Nell'ambito della funzione educativa, la scuola promuove la responsabilizzazione degli studenti verso la progressiva affermazione del principio di autodisciplina. Coloro che terranno comportamenti irrispettosi della comunità scolastica, del personale docente e non docente, dei compagni o di altri ospiti della scuola, o che provocheranno danni ad oggetti e strutture, incorrono in provvedimenti disciplinari che possono essere i seguenti: COMPORTAMENTO

Assenze e ritardi ingiustificati

Uso di cellulari e altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione

Turbativa del regolare andamento delle lezioni

PROVVEDIMENTO DISCIPLINARE Dopo tre assenze ingiustificate segue un’ammonizione Dopo 5 ritardi brevi (Rb) segue un’ammonizione Dopo 3 ritardi (R) ingiustificati segue un’ammonizione Il docente prende in consegna il cellulare o il dispositivo elettronico che verrà portato in segreteria e successivamente riconsegnato ai genitori. Nel caso l’alunno venga sorpreso durante un compito in classe, la prova sarà valutata negativamente. L’alunno viene ammonito con nota disciplinare. L’alunno viene ammonito con nota disciplinare.

Evidente mancanza di rispetto nei confronti del personale della scuola e dei compagni. Appropriazione indebita

Convocazione dei genitori e ammonizione con nota disciplinare. Ammonizione con nota disciplinare. Sospensione da 1 a 5 giorni. L’alunno viene ammonito con nota disciplinare o sospeso. Sospensione fino a 10 giorni.

Atti vandalici ai danni delle strutture

Sospensione fino a 15 giorni e risarcimento

Falsificazione firma dei genitori Manipolazione del registro elettronico

Atti o comportamenti deferibili all’autorità Sospensione per un periodo superiore a 15 giorni o giudiziaria (violenza privata, minacce, ingiurie, allontanamento dalla comunità scolastica. percosse, reati di natura sessuale…) N.B. OGNI TRE AMMONIZIONI (ANCHE DI NATURA DIVERSA) SEGUE UN GIORNO DI SOSPENSIONE

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Il Regolamento di disciplina è adottato in attuazione dagli art. 4 e 5 del D.P.R. 249/98, Statuto delle studentesse e degli studenti. Qualsiasi inosservanza delle norme scolastiche, del Regolamento e delle direttive organizzative del Dirigente e dei Docenti, ha rilievo disciplinare. L’entità della sanzione disciplinare è determinata sulla base dei seguenti criteri: • intenzionalità del comportamento e grado di negligenza • rilevanza dei doveri violati • entità del danno o del pericolo causato con il proprio comportamento • concorso di più studenti in accordo tra loro. Le sanzioni previste sono: • ammonizione da parte del docente • sospensione dalle lezioni con o senza obbligo di frequenza • allontanamento dalla comunità scolastica di cui all’art. 4, commi 7,8,9,10 del D.P.R. 249/98 Queste sanzioni sono comminate dal Consiglio di classe nella composizione ristretta, ma in via provvisoria e per ragioni di urgenza possono essere adottate dal Dirigente Scolastico, salvo successiva ratifica. Segue una comunicazione scritta alle famiglie. Le sanzioni hanno una finalità educativa e “costruttiva” e in nessun caso ci sarà interferenza tra sanzione disciplinare e valutazione del profitto. Le sanzioni possono essere tramutate in o integrate con attività riparatorie a favore della comunità scolastica (come: pulizia delle aule, pulizia del cortile antistante l’ingresso o attività socialmente utili quali riordino di cataloghi e archivi, produzione di elaborati che riportino la riflessione e la rielaborazione critica di episodi verificatisi a scuola, ecc.). Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte degli studenti entro 15 giorni dalla loro emanazione all’organo di garanzia composto dal Dirigente scolastico, 2 docenti, 2 genitori, 1 studente. L’Organo di Garanzia ha facoltà di confermare, ridurre, cancellare la sanzione o tramutarla in attività di natura sociale. Non ha facoltà di aumentare la sanzione. Per ciascuna componente viene eletto un supplente per l’eventuale subentro in caso di assenza del membro effettivo o di incompatibilità dello stesso. Qualora un componente dell’Organo di Garanzia si trovi in obiettivo conflitto di interesse, in sede di votazione è tenuto ad astenersi. L’Organo di Garanzia, eletto in seno al Consiglio di Istituto, decide, su richiesta degli studenti o di chiunque abbia interesse, anche su conflitti che possono sorgere all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento. Sui ricorsi l’Organo di Garanzia decide a maggioranza, previa audizione delle parti interessate entro i successivi 10 giorni. DISPOSIZIONI FINALI Art 28. Il presente Regolamento è esposto in ogni aula ed è pubblicato nel sito dell’istituto. All'inizio di ogni anno scolastico sarà cura dei docenti coordinatori leggerlo e illustrarlo agli studenti.

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