Festa dei Popoli – Edizione 2009
L’occasione della Festa dei Popoli organizzata dalla Caritas con il patrocinio del Comune di Conselve ci ha permesso di raccogliere in questo fascicolo parte del lavoro sull’interculturalità svolto quest’anno dagli allievi delle classi 1V e 2MA del Centro Servizi Formativi En.A.I.P. di Conselve.
In un mondo che cambia è necessario lavorare con i giovani per la costruzione di una società nuova dove le frontiere diventino porte di conoscenza e non muri di esclusione. Durante il laboratorio abbiamo discusso con i ragazzi coinvolti delle difficoltà e delle problematiche rispetto all’immigrazione. Pensiamo che parlare, lavorare e diffondere queste conoscenze aiuti a colmare le differenze e contribuisca a creare un clima di condivisione più sereno.
Il Responsabile dell’Unità Operativa Renato M arcolin Gli insegnanti C.S.F. En.A.I.P. Conselve
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Conselve, Giugno 2009 Care cittadine e cittadini di Conselve, Noi ragazzi e ragazze dell’Istituto Professionale En.A.I.P. di Conselve abbiamo portato a termine, insieme ad alcuni insegnanti, il progetto “L’albero del m ondo” in occasione della Festa dei popoli. Questo laboratorio ci ha insegnato a riconoscere i valori comuni che ci sono tra popolazioni e culture diverse. Siamo un insieme di ragazzi tra i 14 e 18 anni provenienti da diversi paesi del mondo: Italia, Marocco, Albania, Romania, Moldavia, Cina e Macedonia. Frequentiam o tutti la stessa scuola. Alcuni di noi sono nati in Italia, altri vivono qui da pochi anni, altri ancora da molti. Studiare in classi miste ci ha fatto capire che non siamo poi tanto diversi. L’immagine simbolica dell’albero ci è servita per parlare di tutte le diversità. L’abbiamo scelta perché, secondo molte tradizioni, rappresenta l’essere umano, siam o noi stessi. Le radici ci uniscono alla madre terra, il tronco è la nostra vita, i rami e le foglie, il nostro spirito, le nostre aspirazioni. Anche gli alberi come noi sono tutti diversi ed è questa la loro bellezza. Durante i nostri incontri abbiamo fatto germogliare delle foglie con frasi sulla diversità, gli stereotipi, il razzismo e l’ intercultura. Speriamo che la società in cui viviamo possa raccogliere in futuro i frutti di quest’albero. Classi 1V e 2M a C.S.F. En.A.I.P. di Conselve
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AFORISMI La parola aforism a deriva dal greco aphorim òs e significa definizione. E’ una breve frase che condensa un principio o più in generale un sapere filosofico o morale. Ne abbiamo scelti alcuni tra quelli che ci sono sembrati più belli e significativi.
Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo imparato l’arte di vivere come fratelli. M artin Luther king Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe. Proverbio Indiano Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Sant’Agostino L’unica razza che conosco è quella umana. Albert Einstein Il razzismo è l'espressione del cervello umano ridotta ai minimi termini. Rigoberta M enchù Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze Paul Valery En.A.I.P. Veneto – C.S.F. Conselve
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Ricorda sempre che sei unico, esattamente come tutti gli altri. Anonim o
Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere. Voltaire
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere. M ahatm a Gandhi
Incontriamoci con un sorriso e una volta che avremo cominciato l'un l'altro ad amarci diverrà naturale fare qualcosa per gli altri. M adre Teresa di Calcutta
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici. Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative. Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per sé stessi. Tahar Ben Jelloun
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POESIE La parola “poeta” in origine significa “colui che crea”, “colui che fa”. Il poeta si serve della scrittura per suscitare emozioni e sentimenti. Questa piccola scelta di poesie dal mondo ci fa capire come le parole sono le chiavi per aprire la porta della conoscenza dell’altro.
Nella mia lingua Dio si dice “Allah”. Nella mia lingua mamma si dice “mama” e papà si dice “baba”. …no, non c’è differenza, loro mi rispondono lo stesso. Sara El Assad (Marocco, 6 anni)
Lasciatemi vivere in un mondo dove non ci siano gli esclusi voglio vivere in un mondo dove gli uomini avranno diritti solo perché uomini senza altro titolo che questo senza essere ossessionati dalle parole,dalle bandiere voglio che si possa entrare in tutte le chiese voglio che più nessuno venga arrestato non voglio che nessuno fugga dal governo noglio che l’immensa maggioranza, la sola maggioranza, possa leggere, ascoltare, realizzarsi Pablo Neruda
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Rifletti fratello loro ti dicono ladro e pezzente loro ti dicono sporco e lebbroso ma pochi sanno che la mia gente dispersa su tutta la terra non ha mai fatto la guerra. Canzone Rom
Fate dell’umanità una carriera. Dedicatevi alla nobile lotta per ottenere l’uguaglianza nei diritti. Diventerete più grandi voi stessi come persone, farete più grande la vostra nazione, renderete il mondo un luogo migliore in cui vivere. M artin Luther King
C'è stato un tempo in cui io rifiutavo il mio prossimo se la sua religione non era la mia. Ora il mio cuore è diventato ricettacolo di tutte le forme religiose: professo la religione dell'amore e vado là dove esso mi conduce, perché l'amore è il mio credo e la mia fede. Ibn `Arabi (1165-1240)
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Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi. Sono in passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza... Lentamente bisogna liberarcene. Facciamo più quello che è giusto, invece di quello che conviene. Educhiamo i figli a essere onesti, non furbi. E' il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede. Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi. Tiziano Terzani
Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio di tempo tra due guerre. Pace è di più. E' la legge della vita. E' quando noi agiamo in modo giusto è quando tra ogni singolo essere regna giustizia. Indiani Irochesi
L'ALTRO Un vecchio saggio vede lontano un'ombra e si allarma "Vedo una bestia feroce che arriva". La figura si avvicina e il saggio dice "mi sembra di vedere un uomo". Dopo un po' il vecchio esclama: "Ho un nuovo amico alla mia tavola". Racconto Z en
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Alcune frasi delle ragazze e dei ragazzi Le frasi sono tratte dai temi svolti dai giovani coinvolti nel progetto “L’albero del m ondo” Avere dei Pregiudizi, è una Cosa molto grave, perché Genera il razzismo E il razzismo porta al Fallimento di una società M ajda
Arrivare in Italia, non è stato facile, è stato un periodo di tristezza, noia e malinconia Ennafha Hind
…Loro infatti con me Hanno legato Anche se sono STRANIERE… Giulia
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Dupa ce am cunoscuto am invatat ca, chiar daca este straina nu conteaza, stiu doar ca ii vreau bine si atat si ca este fondamentala pentru mine. (traduzione: dopo che l’ho conosciuta ho imparato che, anche se è straniera non importa, so soltanto che gli voglio molto bene e basta e che è fondamentale per me). Burghelea Ioana M adalina
Ho Imparato che non bisogna giudicare le persone prima di averle conosciute e che non centra la religione se si vuole essere amiche Qendresa Jaja Hanno partecipato al progetto: Classe 1V Allioune Khadija, Bendaijou Majida, Betto Federica, Bovo Giada, Burghelea Ioana Madalina, Buson Monica, Chen Xinhui, Cobelli Federica, Contarini Giada, El Oualid Majda, Ennafha Hind, Fohamy Khadija, Girotto Samanta, Jaja Quendresa, Maurizio Giulia, Melchiori Giulia, Milan Francesco, Pedrazzoli Barbara, Rizzo Giulia, El Anzi Laila Classe 2M Aouiss Mohamed, Bertin Alberto, Bertin Alex, Bertin Marco, Bortolami Mattia, Contiero Manuel, Dal Pozzolo Daniele, Derke Lulzim, El Karkouri Hicham, Ennazi Youssef, Gazzea Nicolò, Iosip Eugeniu, Khetta Larbi, Levanovich Achel, Pasqualin Luca, Pellegrin Valentino, Ramazani Indrit, Rizzato Luca, Tanji Ayoub,Ye Yao, Bagatella Andrea
Grazie. En.A.I.P. Veneto – C.S.F. Conselve
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En.A.I.P. Veneto è presente dal 1963 a Conselve è però cresciuto molto in questi anni. Da scuola professionale è diventato Ente accreditato dalla Regione Veneto per l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione e formazione professionale preparando i giovani non solo all’entrata nel mondo del lavoro ma anche curando la loro preparazione culturale, linguistica e sociale. Il progetto di interculturalità, a cui hanno partecipato alcuni allievi del Centro Servizi Formativi, si è svolto in lezioni pomeridiane di alfabetizzazione italiana e cultura dei paesi stranieri di provenienza dei nostri allievi. Da ciò è nata l’esigenza di collaborare e condividere, con le associazioni del territorio, il lavoro svolto. Ringraziamo gli allievi che hanno accolto positivamente questa iniziativa e hanno contribuito alla realizzazione del laboratorio e gli organizzatori della “Festa dei Popoli”.
Le insegnanti responsabili del progetto: Roberta Gallinaro, Elena Rizzi.
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