VITERBO 15 GIUGNO - 10 LUGLIO 2019 SPOLETO 27 GIUGNO - 16 LUGLIO 2019
art on TOUR
M O S T R A
D I
A R T E
C O N T E M P O R A N E A
i 2colli Torre Orsina (TR)
Città di Spoleto
i 2colli Torre Orsina (TR)
Città di Spoleto
art on TOUR
M O S T R A
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A R T E
C O N T E M P O R A N E A
VITERBO 15 GIUGNO - 10 LUGLIO 2019 SPOLETO 27 GIUGNO - 16 LUGLIO 2019 DIRETTORE ARTISTICO: Dottoressa ELISA BERGAMINO Giornalista e Critico CURATRICE: ANNARITA BOCCOLINI INTRODUZIONE: Dottoressa CATANESE SARA Critico e Storico D’Arte PREFAZIONE: Dottoressa ELISA BERGAMINO Giornalista e Critico TESTI CRITICI: CHIARA PITTAVINO Giornalista e Critico ASSISTENTI: FEDERICA FEDERICI LORIANA BALDONI Segreteria PAOLO BERTOLINI Video
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VIBRAZIONI, PENSIERI SEGRETI 4
Vibrazioni, pensieri segreti o possibile punto di unione tra magia e fantasia? Cosa si cela oltre ad una semplice emozione o percezione? Domande che nascono spontanee visionando le superbe opere degli artisti partecipanti alla rassegna “Art on tour - Forme e colore”. Visioni alternative del mondo, libere da schemi prestabiliti, conducono per mano l’osservatore verso un’affascinante e misteriosa libertà di mondi sconosciuti, con un processo che va dalla materia allo spirito. I lavori di ciascun artista che pur operando con finalità e linguaggi diversi, in totale libertà espressiva, ha in comune con i colleghi un suggestivo discorso immaginifico di eccezionale forma e contenuto che fa da contrappunto a una poetica di grande respiro. Opere generate da un impulso creativo che spesso nasconde una lotta interiore per concretizzarsi in composizioni profonde, in un mondo che oscilla tra passato e presente, tra figurativo, informale ed astratto. Gran parte della produzione presente in mostra esprime un’elevata concettualità e una forte carica emotiva capace di farsi espressione, attraverso speculazioni linguistiche estremamente versatili, di una creatività in continuo divenire. Un evento di incontro-confronto contrassegnato da un racconto, una narrazione di momenti vissuti, un’intuizione, una ricerca costante, instancabile e continua tra operatori dell’Arte rappresenta dunque un viaggio intorno alle nuove tendenze contemporanee, “descritte” con impegno e serietà da Artisti di notevole e poliedrico spessore che fanno onore alla Cultura Italiana. Elisa Bergamino Dottoressa Giornalista e Critico
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Art on tour - Forme e colore è giunta alla terza edizione e anche quest'anno il Museo Colle del Duomo di Viterbo sarà il teatro di questa collettiva di arte contemporanea che si sposterà nel mese di luglio a Spoleto. L'esposizione, allestita e curata da Annarita Boccolini e dalla sua preziosa squadra di collaboratori, vedrà protagoniste le opere vincitrici dei due concorsi di pittura Premio Città di Terni “G.L.G. Byron” e “Arte è donna 2019”. Sento di dover ringraziare l'Associazione Culturale “I 2 Colli”, che da diverso tempo, con grande entusiasmo, si impegna a promuovere il talento di artisti provenienti da ogni parte d'Italia che tentano di farsi strada nel complesso e variegato mondo dell'arte contemporanea. Fare arte oggi, in questo universo di totale uniformità, non è per nulla facile e, gli artisti autentici, quelli che rimangono a galla, difficilmente riescono a far sentire la propria voce. C'è una linea di confine così sottile che distingue chi è un artista da chi non lo è; questo probabilmente perchè è operazione assai ardua racchiudere l'arte contemporanea all'interno di un recinto. Ma se dovessimo provare a farlo io penso che la credibilità sia una valida linea di confine. Si discute spesso sulla frequente incapacità del pubblico di decifrare il messaggio dell'arte contemporanea, senza considerare il fatto che la progressiva sparizione della storia dell'arte dalle scuole di certo non sia un bene: non possiamo recepire l'ar-
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te senza una formazione; ma ancor più, per capire la nostra contemporaneità dobbiamo conoscere e comprendere quello che c'è stato prima. Ciò non toglie che l'opera d'arte parla a chi la ascolta, a chi ha voglia di fare fatica per interpretarla, a chi ha voglia di capire il suo personale linguaggio, che arriva ad ognuno in maniera diversa. La mostra è il mezzo più efficace tra quelli attraverso cui l'arte contemporanea arriva a noi e costituisce una parte integrante e fondamentale del progetto estetico di chi ne cura la realizzazione, rappresentando inoltre il momento più sintetico del pensiero degli artisti e della loro capacirà di creazione di un immaginario. Esposizioni come questa sono un ottimo terreno di osservazione, perchè è a partire dalle opere d'arte che abbiamo la possibilità di conoscere meglio il nostro tempo. Art on tour è un contenitore di una pluralità di voci, ognuna con il proprio timbro. La voce di chi, autodidatta, non dimentica la lezione dei maestri del passato; o quella di chi raffigura sulla tela l'incontro tra musica e pittura. C'è chi conferisce alle opere una cifra sensuale ed elegante, dove regna la grazia; e c'è chi, dotato di estrema sensibilità, crea un equilibrio di forma e colore che produce atmosfere poetiche. C'è chi ha sempre parlato attraverso la pittura, che è esigenza di trasferire il proprio mondo sulla tela; e c'è la voce di chi si identifica con le sue creazioni, facendo vibrare i colori ma-
terici sulla tela, come se fosse la sua stessa anima a vibrare. C'è anche chi cattura i dettagli di un paesaggio urbano, che a volte diventa scenario di eteree visioni; e c'è la raffinatezza di chi ci ricorda la bellezza di una natura incontaminata. Ci sono donne che compongono/scompongono per curare il loro animo emotivo e donne che raccontano altre donne, quelle del presente, spesso incompiute, nelle quali convivono forza e fragilità e un forte desiderio di rinnovamento. Art on tour è un intreccio di percezioni ed esperienze di artisti ai quali auguro di seguire sempre le loro intuizioni e di tenersi stretta la loro integrità artistica.
ART ON TOUR
Catanese Sara Dottoressa Critico e Storico D’Arte
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PREMIO BYRON
CURCIO MATTEO A mia madre - olio su tela, cm 20x25
CURCIO MATTEO 1° classificato MATICHECCHIA GIUSEPPE 2° classificato LAVIANO ALFREDO 3° classificato
MATICHECCHIA GIUSEPPE Autoritratto dell’essere - olio su tela, cm 70x90
LAVIANO ALFREDO A love supreme - acrilico e pennarelli su carta, cm 29x41
ARTE è DONNA BORSOI DANIELA 1° classificata
POLIDORO SERENELLA 2° classicata BORSOI DANIELA Betulle - tecnica mista su tela, cm 70x80
POLIDORO SERENELLA Paesi - tecnica mista su tela, cm 50x60
MORSIANI LIETTA 3° classificata
MORSIANI LIETTA Fenice - scultura in terracotta, cm 28x55x25
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arte on
Actis Caporale Anna Alimento Guido Ambrogio Annalise Baratti Nino Barberis Liliana Barillaro Umberto Baron Gelindo Bellu Francesca Cassetti Laura Cavazzuti Patrizia Conte Daniela (In Arte Anice) De Vita Patrizia Di Francesco Alessandra Fantini Elena Fiacchini Sonia Freddio Elena Giacomini Ulisse Gorelli Silvio
Lovati Patrizia Mereu Silvia Pasquin Luciana Pettini Paola Augusta Pojer Giuliana Riva Roberta Roma Attilio Sacco Alfio Salis Maria Carmen Sarzi Amade’ Irene Savoia Rodolfo Zambrano Raffaela
TOUR 11
Anna
Actis Caporale Anna Actis Caporale coltiva fin da giovane interessi in ambito artistico. I suoi dipinti confermano una capacità osservativa che porta la pittrice a sottolineare una impostazione figurativa che fa trasparire atmosfere poetiche, semplici e austere del quotidiano. La sua grafica, dalla linea precisa e affascinante contraddistingue una ricerca ben nota. Le opere di Anna Actis Caporale sono caratterizzate da una natura che intende avvertire vedute in cui non vi è nulla di scontato. Le sfumature e la gradualità cromatica sono essenziali. Entrambe regalano ai suoi soggetti prospettive mai banali. Pennellate veloci danno la sensazione di una nuova bellezza. Da queste vedute emerge forse il desiderio di orizzonti nuovi in cui istinto e disponibilità verso l’ambiente circostante testimonia una profonda adesione al soggetto stesso. Il linguaggio pittorico è vivo; le emozioni accelerano i ricordi in un ambiente realistico ma non necessariamente reale dove l’occhio indaga oltre quelle che sono immagini concrete…
Erg - acrilico su tela, cm 25x50 12
Broadway Manhattan New York - acrilico su tela, cm 60x60 13
Guido
Alimento In una nuova grammatica visiva, Guido Alimento propone attraverso la sua fotografia, una nuova interpretazione del mondo, del reale e di ciò che il suo occhio carpisce. “Imparare a fotografare non significa apprendere il funzionamento delle macchine – oggi sempre più semplificate - bensì quello dei propri occhi e del proprio cervello” spiegavano anni fa i Maestri della Fotografia e del Fotogiornalismo. In un modo immediato Guido Alimento, impone la propria visione attraverso una purezza comunicativa che non cerca di simulare né il tempo, né lo spazio. È un frammento di vita che può esistere qui e ora, ma anche altrove. Nulla è programmato , ma nemmeno casuale, un pò come voler fermare un attimo di mondo riconoscibile e reale , in una sorta di non tempo: sono frammenti in bianco e nero che ritraggono una parte di realtà negandola allo stesso tempo. La fotografia di Guido Almento non ritrae oggetti, ma diventa oggetto in sè, acquistando fascino e mistero, in una immobilità senza rumori, senza rincorse, senza affanni; capace di imporre un silenzio che diventa, al giorno d’oggi, qualità preziosa.
Armonia spezzata - fotografia digitale in bn su carta fotografica Egator, cm 75x50 14
Armonie su ghiaccio - fotografia digitale in b-n su carta fotografica e supporto gator nero, cm 75x50 15
Annalise
Ambrogio Ambrogio Annalise propone qui opere che suggestionano il fruitore attraverso quella che sembra essere un’ impostazione iconografica particolare: l’impianto dei suoi quadri appare infatti legato ad una raffigurazione dalla tendenza bidimensionale. Per quanto in alcune opere vi siano protagoniste figure umane, in Ambrogio Annalise la concezione spazio-temporale non sembra essere per forza quella “dell’uomo” alla quale tanto siamo abituati. Sembra infatti che l’artista non intenda collocare forzatamente figure concrete entro un determinato posto e un determinato momento; le sue sono piuttosto “raffigurazioni” aspaziali e atemporali proprio perchè esprimono idee. Si percepisce l’inizio e la fine del dipinto ma anche quando la raffigurazione è statica, riesce comunque a “procedere” verso l’osservatore in una narrazione lenta, quasi mistica e affascinante. Eliminando volumetria e resa spaziale, Ambrogio Annalise, elimina dunque la “resa del corpo” anche quando l’elemento è totalmente figurativo, evitando così il rischio della monotonia, atttraverso un’originalità inventiva libera dai legami tradizionali.
Il fiore - malta e acrilico a spatola e pennello, cm 80x70 16
Primavera - gesso e acrilico su tela, cm 80x70 17
Nino
Baratti L’artista Nino Baratti coinvolge lo spettatore con una sequenza di sensazioni differenti. I rosati o i lampi di giallo accesi di “Vicolo di città” squarciano la tela immergendo il fruitore in uno scorcio cittadino rendendolo così immediatamente partecipe, mentre gli azzurri e i verdi del dipinto intitolato “Porto” ci tranquillizzano e rasserenano donandoci la vista di una marina con navi imponenti. In questo scorrere di immagini sulla tela si ritrova il filo impercettibile dei ricordi. Si avverte l’essenza di una figurazione che trova riscontro in una quotidianità rivisitata e a tratti astratta. Le atmosfere suggestive proposte da Nino Baratti sottolineano il valore del segno, il fascino dei colori, il silenzio rarefatto e avvolgente, i tratti che affascinano e incantano. Nino Baratti esprime e rappresenta nelle tele il suo stato d’animo , emozioni suscitate e regalate dai paesaggi dove i pensieri sembrano vagare liberi. L’artista sceglie sapientemente colori e tecniche regalando così attimi di intensità e deciso coinvolgimento.
Vicolo di città - tempera e pennarello, cm 21x28,5 18
Porto - olio su tela, cm 40x30 19
Liliana
Barberis Le opere della pittrice Liliana Barberis presentano una raffigurazione alla quale non è facile “dare un nome”. Vi è un’idea generale (forse di figure umane?) dal quale l’osservatore è attratto, come se si trovasse davanti ad un tipo di pittura che non rappresenta un mondo visibile e definito, quanto piuttosto l’ incorporeità del mondo stesso; in una sorta di chimera globale dove si accentua l’illusione tra scambio e sogno, tra razionale e fantastico. Come in un gioco di simboli e simbologie, il cromatismo utilizzato sembra volutamente entrare in contrasto con la forma. Qui l’ elaborazione pittorica e personalissima tende a concezioni vivide e concettuali attraverso uno stile linguistico informale fortemente caratterizzato. L’osservatore si trova dunque in una sorta di pittura sospesa sul quotidiano, popolato da profili, simboli o immagini volutamente spersonalizzate, caratterizzate da un concetto di bellezza non più vincolata ai valori classici o classicheggianti ma assolutamente contemporanei .
In Cammino - tecnica mista su tela, cm 60x100 20
Sinfonia di colori e forme - olio su tela, cm 60x100 21
Umberto
Barillaro In questi dipinti l’“Idea” artistica sembra essere rivestita da una rete di analogie e allusioni. Le opere di Umberto Barillaro aprono alla dimensione del sogno, della visione interiore, dell’immaginazione, attraverso la modalità del simbolo. Il linguaggio poetico è una ricerca estetica ricca di corrispondenze intime tra stati d’animo e fenomeni naturali, tra figura umana e ambiente circostante; è un linguaggio che apre al tentativo di trasformare i segni in simboli permettendo loro di esprimere significati profondi. L’ispirazione in questi quadri è forte, lo spettatore riesce ad assimilare e fare proprie le aspirazioni, le metafore, le idee dell’artista, il quale, sintetizzandole in una dimensione temporale dove non conta il prima e il dopo, rifiuta il concetto stesso di modernità. Ecco che allora passato, presente e futuro diventano variabili effimere per proiettare se stessi verso un nuovo modo di vedere e intendere la realtà circostante; un nuovo modo per capire come il vero senso delle cose stia sempre aldilà del tempo.
In cammino con la speranza - olio e acrilico su cartone telato, cm 50x105 22
La principessa dal lungo collo - olio su cartone, cm 35x50 23
Gelindo
Baron L’artista Gelindo Baron presenta opere nelle quali la complessità del linguaggio anti realista, viene rielaborato in modo originale. Quella che sembra essere una matrice visibilmente materica diventa preziosismo formale, elegante e ricercato. In Gelindo Baron non vi è nulla di scontato. Anzi. La materia-oggetto, sembrerebbe infatti intesa come mezzo di un’interprezione complessa e decisamente raffinata: non più materia umile, grezza ed eterogenea quindi, ma concettualizzata attraverso un processo di astrazione costante. Quasi come a volerla sublimare. L’opera sembra divenire allora un corpo autonomo, perfettamente capace di rappresentare sé stessa in un’articolazione compositiva assolutamente calibrata. Il linguaggio pittorico elegante, crea all’interno dei quadri di Baron, una visione organica dove luce, materia, linee e contorni dialogano armonicamente. L’impressione che ne deriva è un effetto unitario dalla complessa logica e dove le larghe superfici sono limitate da confini definiti, in un gioco che diventa continua sospensione...
Colloquio silente - olio su tela, cm 70x100 24
Il giardino del campo - olio su tela, cm 80x100.jpg 25
Francesca
Bellu
Eseguite in tecnica mista su alcantara le creazioni di Francesca Bellu riportano al fruitore un sapiente gioco caleidoscopico unito ad un manufatto esecutivo di grande impatto. Non si tratta, come potrebbe apparire a prima vista, di semplici gioielli ma di un percorso di ricerca interpretativa, di una partecipazione personale emblematizzata dall’intensità del sistema policrono. L’importante apporto di materia appare il primo grande tassello di un percorso costruttivo che si orienta decisamente sui valori di creatività, di energia e di consistenza artistica. Un processo di maturazione del linguaggio artistico completato sempre da quel movimento interiore di emozioni , che definisce la profonda personalità di questa originale artista. Il risultato, decisamente accattivante, dimostra come sia lei stessa, Francesca Bellu, un laboratorio di idee creative e di opere non stereotipate. Insomma un’arte condotta con serietà e talento, le sue creazioni, mai seriali, sono un susseguirsi di accurata analisi e di un’ autentica potenzialità di immagine.
Bentu - tecnica mista e materiali vari su alcantara - cm 10x45 26
Vida - tecnica mista su alcantara, cm 12x14 27
Laura
Cassetti Le opere di Laura Cassetti propongono una serie di figure di donne stilizzate in silhouette precise e definite. In una dimensione quasi bidimensionale, lo spettatore si trova davanti ad una sorta di “travestimento”, e , come si sa, ogni travestimento è atto creativo. Ecco allora che le donne di questa artista diventano “altri” personaggi pur riuscendo a rimanendo se stesse. Nella pittura - a prescindere dalla tematica o dalla tecnica utilizzata - vi è sempre un’intenzione precisa, ma, allo stesso tempo, ne esiste contemporaneamente, un substrato legato alla memoria di cose passate che rimangono in noi assumendo aspetti diversi. Per Laura Cassetti sembra essere fondamentale la presenza della figura umana; senza tentativi di astrazione, particolare drammatizzazione o eccessiva teatralità. In una forma nuova di “ritorno all’origine”, le opere di questa artista affrontano un linguaggio pittorico dai contorni nitidi e forme specifiche in una semplificazione rassicurante, elegante e raffinata.
La pazienza - acrilico su tela, cm 60x90 28
Cariatide - acrilico su tela, cm 60x90 29
Patrizia
Cavazzuti “Essere poeti senza alterare o stravolgere la realtà è dote rara, doppiamente rara se il mezzo usato, escludendo il colore, non consente che di servirsi del solo bianco e nero e di esprimere attraverso le modulazioni offerte dalla limitata tastiera” (cfr. Gian Giorgio Massara). E la proposta artistica di Patrizia Cavazzuti calza perfettamente con questa saggia considerazione. Il suo quadro, dal nero emblematico, qua e là rischiarato da sapienti tocchi chiari, crea una cromia inquietante sottolineata dalle figure di volti animaleschi e felini ci vengono incontro. L’artista esprime una pittura profonda, personale, pensata non solo in senso memoriale concretizzando la sua poetica partendo da un’analisi del soggetto molto vasta, ogni lavoro trova una sua dimensione attraverso un legame unico che accomuna le opere. Il legame è dato da quel preciso studio dell’ illuminazione che riesce a rendere vive e dinamiche le immagini. Un cammino artistico, quello della Cavazzuti, espressivo e tematico aperto a molti fecondi sviluppi.
La fine di tutto - grafite su carta, cm A4 30
Lupi - pastelli morbidi Remrandt e matite carbotello su carta pastelmat, cm 29x39 31
Daniela
Conte
(in arte Anice) I colori accesi e vividi campeggiano su una tela bianca dando vita a soluzioni in cui il gesto creativo è manifestato come puro istinto ed energia esplosiva. L’impronta stilistica di questa ‘artista è caratterizzata da toni e cromie accese e calde che vivacizzano la figura umana facendone risaltare i contorni. La pennellata è semplice e dinamica mentre il segno si manifesta in modo netto e conciso convogliato nel viso di donna che diventa protagonista assoluto della scena. L’elaborazione pittorica di Daniela Conte (in arte ANICE) è sintomo di uno studio attento della ricerca artistica ed estetica. In questa specifica narrazione emerge un aspetto figurativo evidente dove il volto di donna , espresso con sensibilità disegnativa, coglie l’urgenza espressiva dettata dall’artista stessa. Il soggetto , come se si trattasse di una modella in posa, sembra musa moderna e d’altri tempi assieme. L’immediatezza del tratto coinvolge emotivamente lo spettatore , il quale è attratto da una freschezza spontanea.
Fluido - acrilico su tela, cm 100x150 32
Danzante - acrilico su tela, cm 80x70 33
Patrizia
De Vita In questa scultura bronzea l’artista de Patrizia De Vita esprime tutta la sua perizia nel modellare, rappresentare e colpire il fruitore per l’armonia intera dell’opera. Dalle sue sapienti mani la struttura prende forma esprimendo un’idea di scultura contemporanea come forma in divenire, animata da una forza intrinseca della materia che si compone secondo curve e profili quasi mai riconducibili a immagini definite o culturalmente fissate, ma piuttosto enigmatiche e originali. Un formalismo, quello di Patrizia De Vita, che rompe gli schemi spazio temporali proiettandosi in una dimensione altra, fatta di dimensioni, immagini e fantasia. Ottimo lo studio e la ricerca che negli anni la scultrice ha intrapreso e le cui risultanze sono qui ben visibili. Un work in progress che sottolinea il difficile percorso e la riuscita nell’arte dove nulla è improvvisato, dove l’estro creativo è in stretta connessione non solo con una naturale predisposizione ma anche con una seria e approfondita preparazione.
Il risveglio della danzatrice - bronzo, cm 40x30x35 34
Demetra - bronzo, cm 40x25x30 35
Alessandra
Di Francesco Rivelando la sensibilità di segno e utilizzando zone ampie di colore Alessandra Di Francesco raffigura qui, una fanciulla con ape. L’elemento cromatico e coloristico è una costante nella produzione dell’artista. L’uso vivace e particolare delle pennellate personalizzano l’insieme della composizione. Alessandra Di Francesco utilizza una composizione definita in modo ben articolato nella quale la raffinata interpretazione monocroma manifesta un sapiente uso della tecnica. Colori e forme, in un gioco di sensazioni positive si confondono in modo poetico in un’opera che è bilanciata tra particolari realistici e una rappresentazione quasi fotografica. In questo dipinto il tempo pare essersi arrestato come se ci si trovasse in un altro tempo. In una prospettiva frontale, la figura acquista forza e decisione attraverso segni e contorni che si traducono in un valore spaziale. Il volto della fanciulla è dipinto con calore e tenerezza , approdando al naturalismo senza cercare simboli astratti o significati reconditi e mentali, ma restituendo nel colore tutto il suo sentire.
La fanciulla e l’ape - grafica digitale su forex, cm 72x96 36
Un’attrice di talento - grafica digitale, cm 72,25x96,38 37
Elena
Fantini Le felici cromie e i volti, tematica preferita di Elena Fantini, creano una sintassi pittorica di spiccata fantasia e di ricerca approfondita della essenza umana. Volti che evidenziano stati d’animo che vanno oltre la ricezione dei tratti fisiognomici e che si accompagnano ad una intonazione cromatica del dipinto. I tratti risultano perciò calati in un’atmosfera ben definita con il compito di sottolineare quelle parti che più contribuiscono alla comprensione del soggetto e dei suoi stati d’animo. Rimarchevole la sensazione che emana dal volto, incisivo e chiaro il linguaggio dello sguardo al quale fa da contrappunto un sapiente uso delle veloci pennellate che sottolineano e accrescono il forte impatto visivo. Questo genere di opere rappresentano in chiave simbolica il travagliato percorso dell’umanità che solo una sapiente tecnica ci può rimandare, sempre più consapevoli di quanto sia “difficile essere uomini”, come recita un nostro noto cantautore.
La stanza dei sogni - pastello morbido su cartoncino, cm 50x65 38
Il vecchio - oilbar, carboncino e matita su cartoncino, cm 50x40 39
Sonia
Fiacchini La pittrice Sonia Fiacchini nasce ad Arezzo dove vive e lavora. Nel dipinto “Frutta in festa” l’artista attinge ad una figurazione tradizionale con una composizione equilibrata e senza stridori dove la giustapposizione cromatica ricerca armonia e organicità dal notevole impatto emotivo. Ne emerge uno spirito sereno e posato che esprime un modo di vedere in cui l’essenza del disegno fa emergere capacità tecnica e un’ampiezza di esperienze assolutamente avvertibile. La tavolozza utilizzata è interessante. Il mondo di Sonia Fiacchini sembra essere tradizione e figurazione; l’artista risolve sulla tela una scelta che rappresenta pensieri, passioni e sensazioni. L’amore per la pittura è evidente. La composizione di frutta è un richiamo alla golosità, alla disponibilità immediata del frutto. In una meditazione che eleva lo spirito, riusciamo a carpire l’attimo in cui il frutto è simbolo di vita - spesso associata alla caducità che ne è insita - in cui il mistero lascia spazio alla fantasia.
Susine bianche - olio su tela, cm 40x60 40
Frutta in festa - olio su tela, cm 100x60. 41
Elena
Freddio La composizione policromatica di Elena Freddio colpisce per il sapiente uso del colore che dona al soggetto floreale una piacevole alternanza di viola e di rosso. Ottima la prospettiva, preciso lo sfondo, opportunamente studiata la composizione di un insieme improntato sulla sfericità degli elementi. Con opportune pennellate Elena Freddio accarezza il foglio e crea atmosfere luminose e vibranti con tocchi rapidi e precisi che esaltano la percezione di una realizzazione naturale, o indaga il mistero recondito di una natura morta. Un’ artista intelligente e sensibile che sa fissare il sapore del bello. Di fronte a questo quadro si ha una partecipazione personale che presenta uno specchio sui sentimenti dell’anima, il frammento significativo di un diario di vita, nell’intersecazione di quegli infiniti desideri dell’intimo, della memoria attiva e presente, spiraglio sulla poesia del cuore, emblematizzata dall’intensità del sistema policromo. Un processo di maturazione del linguaggio pittorico.
Mazzo di fiori con bacche - acrilico e reesina su tela, cm 40x80 42
Lavanda con papaveri - acrilico e resina su tela, cm 60x80 43
Ulisse
Giacomini Nelle opere di Ulisse Giacomini è evidente la sicurezza nell’uso del linguaggio pittorico col quale, lasciandosi trasportare dall’emozione, restituisce attraverso suggestivi effetti , soggetti naturali e figurativi. I dipinti di questo artista sono caratterizzati da una piacevole resa delle tematiche, le quali sono capaci di esprimere una freschezza immediata. L’impostazione compositiva mette in perfetta correlazione in “Le due amiche”, le figure in secondo piano, col vaso di fiori, che invece campeggia al centro. Gli accostamenti cromatici sono di bella sensibilità e ben modulati: colori tenui e luci calibrate sembrano riflettere un animo sereno. Continue sensazioni si provano guardando l’animo dei dipinti dell’artista ; affascinante è l’elaborazione complessiva che crea un contenuto poetico da cui deriva un’arte originale e sicuramente suggestiva. L’uso personale della luce e del colore superano le barriere della linea e della forma trovando essenza nella pura ispirazione.
Le due amiche - olio su tela, cm 70x100 44
Natura morta nel paesaggio - acrilico su tela, cm 70x100 45
Silvio
Gorelli Le opere di Silvio Gorelli esprimono una visione intima ma realista. Che si tratti di figure umane o scorci di città, Gorelli stabilisce un contatto immediato con l’ambiente circostante nel quale non si ha bisogno di urlare per farsi sentire, anzi, il silenzio sembra regnare su tutto. L’acquerello “Vienna” è caratterizzato da pennellate veloci e tonalità tenui, capaci di rappresentare una veduta dall’alto assolutamente poetica, nella quale latitudine, case e palazzi si incontrano e si incrociano in un silenzio profondo. È un dipinto fatto di colore, impressioni e segni, bloccati in un itinerario scandito sul foglio di un “diario intimo”. Ecco dunque che, allora, lo sguardo dello spettatore viene rapito , come se venisse trascinato in un mondo “altro” ma sempre veritiero: tutto è reale e al contempo soggetto allo scorrere del tempo. L’attimo viene immortalato quasi si trattasse di un’istantanea. L’artista cattura il paesaggio per poi liberarlo nel contesto quotidiano colto nel suo aspetto reale.
Lo studio della causa - olio su tela, cm 100x100 46
Vienna - acquerello, cm 70x50 47
Patrizia
Lovati Patrizia Lovati presenta opere caratterizzate da riflessioni profonde rese attraverso l’elemento figurativo in cui calibrate tonalità cromatiche diventano visione del reale ma anche risveglio evocativo. Il tratto disegnativo e grafico della pittrice si dissolve in dipinti in cui stati d’animo, emozioni e creatività si liberano in un dialogo con lo spettatore. La precisa manualità sottolinea un viaggio verso immagini suggestive fatte di contemplazione raccolta. Non vi è casualità nelle sue opere, ma ricerca continua. La tecnica usata da questa artista è intrise di sentimento e energia compositiva. Patrizia Lovati parte dall’analisi del soggetto creando un legame forte con il fruitore che si trova ad osservare i suoi dipinti. Ombra e luce creano effetti dal sicuro impatto emotivo. E’ una pittura profonda, personale e pensata, nella quale l’uso di un linguaggio consapevole delle buone regole impreziosite da un moderno taglio della composizione d’insieme diventano sostanza e non solo forma.
Donna seduta - acrilico e tecnica mista, cm 62x81 48
Crepuscolo - acrilico e tecnica mista, cm 70x50 49
Silvia
Mereu Ampie zone coloristiche accese, sembrano farsi e disfarsi nella ricerca pittorica di Silvia Mereu. Le note cromatiche sono caratterizzate da timbri e vibrazioni sonore. La linea grafica viene interpretata attraverso ricchi andamenti e studiate modulazioni. Le immagini rappresentate sono presenti e concrete: sono come parole dipinte, che si fanno ora materia pittorica, ora gesto, ora linea compatta e definita. Fuori da ogni convenzione, l’osservatore è invitato a comprendere la rappresentazione pittorica attraverso un linguaggio che diventa una eco. I dipinti sembrano essere l’insieme di reminiscenze evocative capaci di render il mondo circostante reale ed allo stesso tempo fantastico o surreale. Ecco che si hanno allora paesaggi composti da combinazioni di dettagli e sfumature come se si trattasse di “soggettioggetti” in perenne equilibrio tra astrazione e figurazione geometrica. I contorni nitidi delle forme si fondono con zone di colore che prolungano la visione dello spettatore, acuendone al contempo la sensazione estetica.
Beneita - tecnica mista acrilico su tela con applicazioni materiche, cm 35x50 50
Utssbaunei - tecnica mista acrilico su tela con applicazioni materiche, cm 35x50 51
Luciana
Pasquin Luciana Pasquin, pittrice e poetessa è originaria della regione Trentino-Alto Adige ma già da molti anni residente nel Veneto (Affi). Predilige gli acrilici su tela e le chine su biscotto. Nella sua carriera artistica ha partecipato a collettive e personali in Italia e all’estero, ricevendo diversi riconoscimenti. Le sue opere, caratterizzate da vivaci colori dalle accese cromie sembrano essere maschere carnevalesche o visioni oniriche nelle quali l’artista traduce sensazioni quotidiane o mnemoniche ed inconsce. I luoghi della memoria sono intrisi di fascino ed in essi l’essenzialità compositiva concorre a definire momenti di esperienza pura. La spazialità dei dipinti è definita dalla nitidezza delle pennellate in cui luce e colori si fondono. Il linguaggio pittorico-espressivo esprime e sottolinea la propria dimensione umana e artistica nella quale l’energia della scrittura è sostenuta dalla volontà di fissare sulla tela una fantasia o un sogno in modo poetico. Ogni tocco sembra essere la tessera di un mosaico capace di esprimere sensazioni e sentimenti forti.
Le geishe - acrilico su tela, cm 120x70 52
Vele su mare di colori - acrilico su tela, cm 70x80 53
Paola Augusta
Pettini
Un mondo floreale ci viene incontro attraverso i quadri di Paola Augusta Pettini. Fiori variamente policromi con una sempre azzeccata scelta dei colori, tenui, eleganti, piacevoli. E in questo scorrere di immagini, in questa nitida accensione dell’azzurro del viola pallido, dei verdi accennati e qui e là dei bianchi, in questo ritrovare il filo impercettibile dei ricordi si avverte l’essenza di una figurazione che trova riscontro in una quotidianità rivisitata. Luce, colori, impressioni naturalistiche costituiscono il dettato di Paola Augusta Pettini, gli aspetti di un dipingere che appare lieve e incorposo nel rinnovarsi delle sue composizioni proposte. I suoi colori, come si diceva, lievi e freschissimi diventano i simboli del nostro tempo auspicato, ma anche la poesia delle cose che ci circondano, ma anche il ritrovare, oltre ai ricordi, una quotidianità rivisitata. Una pittura gentile, un tocco importante, un insieme di sensazioni, di sentimenti capaci di evocare un incontro.
Lo stelo - Magnolia - olio su tela, cm 40x70 54
Suoni e balli nel mondo - olio su tela, cm 50x60 55
Giuliana
Pojer
Giuliana Pojer molto istintivamente organizza le sue astrazioni pittoriche su schemi parzialmente geometrici, ma non sempre modulari,e su suggestive valutazioni percettive le quali – riprendendo Michelangelo - sono i “sesti occhi”, cioè compassi visivi. L’artista Giuliana Pojer arricchisce la superficie apparentemente usuale ma sottesa a quelle leggi armoniche dell’equilibrio visivo che sia in qualità che in quantità vanno a riproporre una gamma di colori e in spazi negativi (campi di giacitura). Le sue opere si possono leggere come rilievi visivi. Questo perchè le sfumature cromo tonali generano effetti di profondità e di rialzo. La pittura di Giuliana Pojer, informale a tutti gli effetti e in tutte le scelte di forma ed esecuzione, si offre come pittura di espressione libera ed emozionale e contrappuntata da una fattura volutamente scabra che esalta la veemenza con la quale l’artista comunica con gli spettatori le emozioni nei tempi della creazione pittorica e, più sommessamente, nel tempo ordinario dell’esistenza.
La novella fede - tecnica mista su tela, cm 50x70 56
Iterazione - tecnica mista su tela, cm 50x70 57
Roberta
Riva
Il tratto disegnativo riscuote primaria importanza nelle opere di Roberta Riva. Rispetto alla tavolozza cromatica che guida, il modo tenue ma efficace della visione di questo dipinto crea nell’artista la necessità di essere verista. Colpisce nella ricerca estetica – sempre accurata – di Roberta Riva, il dialogo cromatico fatto di sapienti contrappunti tonali. La capacità di tramutare la visione in azzurri, gialli, verdi, bianchi , emerge nella miscela preziosa che porta alla ribalta quello che l’occhio della pittrice sa captare così bene. La scrittura poetico-pittorica agisce come uno spartito musicale , portando in luce armonie segrete di un universo percepito ed elaborato, in brevi attimi di concentrazione. Roberta Riva sembra essere fedele alla ricerca pittorica tardo romantica, dove la narrazione visiva è sospesa in un attimo fuori dal tempo e dalla storia. Artista improntata all’armonia e al sogno con lei l’atto pittorico diventa pura spontaneità .
Aprile - olio su carta, cm 44x64 58
La casa rosa di Quarto - olio su tela, cm 70x50 59
Attilio
Roma I paesaggi di Attilio Roma sorprendono per freschezza e genuinità confermando la validità figurativa della rappresentazione. La poetica del quotidiano, la grafica ,la linea, trasmettono il calore di un luogo che pur essendo sconosciuto, riesce a divenire “amico” . Ampie zone coloristiche accese sembrano farsi e disfarsi attraverso note cromatiche dai timbri e dalle vibrazioni sonore . La linea con i suoi diversi andamenti e modulazioni fiorisce in un’immagine presente e concreta dove tutto è reale. Immagini come parole dipinte , materia pittorica, gesto, linee, curve . Fuori dalle convenzioni , l’osservatore è invitato a comprendere la rappresentazione pittorica nella quale il linguaggio diventa una eco . Forse si tratta di scene di vita vissuta in cui elementi riconosciuti e riconoscibili diventano “sentire universale”. Il linguaggio di Attilio Roma scopre le sue forme e si lascia andare in un variegato mondo fatto di sfumature e paesaggi, natura e ricordi in cui tutto può essere immediato.
Paesaggio - acrilico su tela, cm 50x40 60
Paesaggio - acrilico su tela, cm 160x40 61
Alfio
Sacco Il silenzio è fondamentale per penetrare la barriera che separa il presente dal passato e per far affiorare ricordi o eventi speciali . Forse l’invenzione della macchina fotografica ha dato allora l’illusione di arrestare quel fluire ininterrotto di istanti che si susseguono uno dopo l’altro. Catturare parti del tempo diventa difficoltoso ma Alfio Sacco riesce a bloccare attimi veloci, intensi e profondi, capaci di ammaliare lo spettatore. Nonostante il movimento, la velocità e il dinamismo che si percepisce da questi scatti, non vi è la volontà di creare straniamento nello spettatore. Anzi. La fotografia di Alfio Sacco riesce a rendere particolarmente bene il contrasto tra quella che è una sorta di fissità e la sensazione di un susseguirsi di elementi che ci sfuggono. In una successione illimitata di istanti nei quali si svolgono gli eventi, tutto diventa percezione. Il nostro contatto visivo, il nostro modo di “vivere” queste atmosfere, prevede un impegno emotivo che coinvolge e sicuramente rapisce.
Pioggia dorata - fotografia su Dibond 3mm con distanziatori, cm 80x53 62
Urbanità_1 - fotografia su Dibond 3mm con distanziatori, cm 80x53 63
Maria Carmen
Salis
In un viaggio suggestivo, Maria Carmen Salis, presenta opere dai personaggi, luoghi e oggetti, immersi in contesti monumentali e atmosfere rarefatte . Composizioni solenni , forme geometriche e simboli spaziali diventano protagonisti dunque, di un sistema coordinato all’interno di un tutt’uno organizzato. Lo spazio si confonde con le “cose”, la realtà diventa oggetto e l’oggetto si fa realtà. Una luce intensa sottolinea il linguaggio pittorico dell’artista che avvolge e fa vibrare l’insieme. I colori reagiscono al loro intorno andando a creare un tessuto di relazioni tutte nuove, in un rapporto col mondo circostante continuo. I motivi geometrici e le architetture vivono sulla tela alimentando la sensibilità e la percezione dello spettatore che viene immerso in quadri dalle atmosfere magiche ed immobili. Sono opere la cui matrice parrebbe affondare nella tradizione metafisica anche se, nei dipinti della Salis, il confine tra interno ed esterno e forma e contenuto non è più confuso, ma al contrario, di facile e comprensibile lettura.
L’isola che non c’è n. 2 - olio su tela, cm 60x120 64
Rientro a casa - olio su tavola, cm 40x40 65
Irene
Sarzi Amadè Irene Sarzi Amadè vive a Sabbioneta, in provincia di Mantova, possiede un diploma di maturità come disegnatrice e stilista di moda, ha frequentato il DAMS, facoltà di Lettere e Filosofia di Bologna nel corso di Arte. Con tali trascorsi accademici e con una professione che la vede titolare di un atelier d’arte dove realizza capi di moda, Irene è presente alla mostra con un suo manichino vestito e rivisitato attraverso raffinate tecniche d’avanguardia. Nelle sue composizioni utilizza, oltre alla sua specifica preparazione nel campo dell’abbigliamento, materiali primigeni di uso comune. L’opera in mostra risulta contrassegnata da un’identità propria. Un modo di vedere che, ovviamente, ha la sua essenza nel disegno e nella tecnica e la figuratività. Lo studio della composizione equilibrata e senza stridori, l’analisi della giustapposizione cromatica e la ricerca di quell’armonia necessaria non possono che essere i mezzi più adatti a questa espressione.
Modello tecno - tecnica mista manichino sartoriale 66
Lastre radiografiche - tecnica mista manichino sartoriale 67
Rodolfo
Savoia L’artista Rodolfo Savoia presenta qui dipinti affascinanti nei quali ampie zone di colore si traducono in belle armonie rese vibranti da connotazioni che sembrano quasi fisiche. Come in una composizione musicale dunque, “onde cromatiche” caratterizzano la superficie delle opere, nelle quali vi è una grande sensibilità data dalla raffinatezza delle pennellate. Ben controllata è l’impostazione prospettica , siano essi volti di figure o fiori; sembrano comunque entrambi presenze cha paiono poste in posa su di un set fotografico. Fascino e mistero colpiscono il fruitore attraverso una ricerca estetica che sta alla base del linguaggio di Rodolfo Savoia. Il lavoro di questo artista è di grande precisione e la sua originalità si avvicina ai concetti contemporanei. Tra viaggi e fantasia, l’arte di Savoia è sempre improntata al “bello”. I suoi quadri hanno una matrice che affonda nel realismo concettuale. Come in una scena senza confini, l’uso del pennello rimanda a immagini suggestive, affascinanti e, senza dubbio, seducenti.
Girasole - tecnica mista su pannello MDF, cm 30x45 68
Kate Moss d’après D. Sims - tecnica mista su pannello MDF, cm 45x45 69
Raffaela
Zambrano La pittrice Raffaela Zambrano nasce a Castel San Giorgio (Sa). Fin da adolescente muove i primi passi nel mondo dell’arte frequentando laboratori di artisti salernitani. Studia presso il liceo artistico di Salerno presso il quale consegue brillantemente la maturità artistica dedicandosi all’insegnamento e trasmettendo agli allievi la sua passione. Raffaela Zambrano presta grande interesse a soggetti raffiguranti la natura alla quale conferisce un’assolutezza pittorica con un’attenta ricerca del colore. Dotata di grande sensibilità che l’ha portata a trovare nella pittura la maniera per esprimere se stessa fa utilizzo di linee che determinano i soggetti rappresentati. Sono linee leggere e nitide in cui le cromie risultano ora più accese, ora più tenue ma sempre vivide. I colori si accostano brillantemente gli uni agli altri attraverso una visione assolutamente personale.
Le radici del cuore - olio su tela, cm 50x50 70
Amore infinito - olio su tela, cm 50x50 71
72
i 2colli 74
Torre Orsina (TR)
www.arteinweb.it
ISBN - 978-88-943167-4-2