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Mise en place: Mytable Milano

by Valeria Rastrelli

Tavola con cifre

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Ossia la trasformazione di qualcosa che c’era in qualcosa di assolutamente innovativo

Il suo sito ironico e spumeggiante racconta l’evoluzione di un’idea: trasformare un classico in un oggetto unico. Come? Ricamandoci sopra le proprie iniziali, strizzando l’occhio alle camicie fatte a mano, oppure una sola lettera, o ancora un simobolo, una frase, una bacio scarlatto. In totale fantasia per vestire una tavola personalissima. Dalle tovagliette all’americana ai tovaglioli, dalle tovagliette mignon ai tovagliolini da cocktail - cocktail napkins - ai canovacci. Si parte dal lino, rigorosamente color burro, per passare a un inedito per la tavola: il tessuto Oxford carta da zucchero, sdoganato dal guardaroba maschile. Ma in collezione ci sono anche cotone in tinta unita o in delicato quadretto Vichy, oppure a righine o rigoni e anche il denim. Non prodotti seriali ma pezzi unici realizzati artigianalmente con dettagli curatissimi. mytablemilano.it - @mytable_milano

Beatrice Galbiati. C’è lei dietro Mytable Milano, un’idea nata durante il lockdown forzato, tradotta poi in un progetto concreto. Segni particolari? Bionda, ma non svampita, come si autodefinisce, buon gusto innato, una passione vera per la casa e una magnifica ossessione per il bello globale

Una profusione di ricami, dal monogramma agli oggetti, la serie My Bicicle e i tovaglioli “che parlano” o semplicemente affermano la propria identità con una sola lettera. A ognuno il suo

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