URUK 0.1

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URUK O V E R V I E W

FREEPRESS

O N

A R C H I T E C T U R E

periodico trimestrale - Anno 1 n째0.1 - Ottobre 2010

10 10

www.urukmag.it


URUK

o.1

Overview on architecture Editoriale

3

Questa pubblicazione è il secondo prototipo di una rivista autofinanziata e realizzata da: • Dipartimento di Storia e Progetto nell’Architettura dell’Università di Palermo • AutonomeForme | Ricerca e Progetto

focus 1. Architetture

,del levante.1 La citta Marco Scarpinato

4

LCL-Reggio Calabria Zaha Hadid Architects lcl-La citta,del levante.2

6

lcl-belpasso etnapolis Francesco Finocchiaro

16

lcl-siracusa Mariagrazia Leonardi

20

lCl-la valletta Renzo Piano Building Workshop lcl-La citta,del levante.3

22

AutonomeForme

Henning Larsen Architects

12

28 30

Marinella di Selinunte Orazio La Monaca

32

Il sistema delle Piazze Studio Culotta e Associati

36

Farm. favara 2.0 Lucia Pierro

40

,.2 la nuova monumentalita Antonio Pogliese | Andrea Bartoli

Direttore Responsabile Giuseppe Guerrera Vice direttore Marco Scarpinato Redazione Tania Culotta, Francesco Finocchiaro, Orazio La Monaca, Mariagrazia Leonardi, Lucia Pierro, Carmelo Vitrano Art direction e impaginazione Francesco Guerrera AutonomeForme Corrispondenti Luca Bullaro | Sud America Luca Giaramidaro | Stati Uniti Massimo Basile | Spagna Marco Scarpinato | Nord Europa Editor dei testi Lucia Pierro Traduzioni Elizabeth Fraser | Inglese

focus 2. Architetture

,.1 la nuova monumentalita Giuseppe Guerrera

Uruk n° 0.1 2010 Ottobre

Copertina Francesco Guerrera Illustrazione di copertina Marco Baratti Stampa Litocon srl | Catania Stampato in Italia Uruk | Overview on architecture

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Redazione Via Alloro, 43 90133 Palermo +39 091 586425 info@urukmag.it www.urukmag.it Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta con mezzi grafici e meccanici. Tutti i diritti riservati. In corso di registrazione presso il Tribunale di Palermo.

cross section

,acropoli di Atene 46 museo dell Bernard Tschumi Architects noticeboard

uruk meets architects Lucia Pierro

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Si ringraziano per la collaborazione Andrea Bartoli, Cottone+Indelicato, Federica Provaroni/M&D Fuksas, Zaha Hadid Architects, Iotti+Pavarani, Henning Larsen Architects, Organization for the Construction of the New Acropolis Museum, Renzo Piano Building Workshop, Antonio Pogliese, Gianni Pompeo, Andrea Stipa Architetto, Francesco Taormina Architetto, Bernard Tschumi Architects, U.F.O.. Un ringraziamento particolare a Fanny Bouquerel per aver curato i contatti con gli studi Zaha Hadid Architects, Renzo Piano Building Workshop, Bernard Tschumi Architects. A pagina 48: People meet in architecture. XII Mostra internazionale di architettura. Biennale di Venezia. Dall’alto in senso orario: Wim Wenders, Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa, Odile Decq, Lucia Pierro con Rem Koolhaas. Photo © 2010 AutonomeForme Su urukmag.it il diario di Uruk alla XII Mostra internazionale di Architettura, la Biennale di Venezia.


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EDITO RIALE Da circa sei millenni l’idea di città è ancora alla base dell’aggregazione sociale contemporanea e Uruk rappresenta la prima forma d’insediamento umano costruito a partire da infrastrutture e edifici pubblici1. L’idea di città si è poi sviluppata, lungo i secoli, secondo le diverse ubicazioni, latitudini, climi, con una costante riscontrabile soprattutto nelle città occidentali: la necessità di esaltare il ruolo monumentale di alcuni edifici che rappresentano il potere temporale e religioso, in un primo tempo, economico e sociale, in seguito. Sono così stati realizzati castelli, cattedrali, mercati, edifici del governo, teatri, parchi. A partire dal Novecento, con l’aumento di insediamenti che non sono più determinati da un progetto urbano strutturato da regole monocratiche, ma, al contrario, da regole democratiche, la monumentalità predeterminata e rappresentativa dei poteri [temporali, religiosi, etc.] ha cambiato la natura e le forme degli edifici [monumentali]. Questa diversa natura, che rappresenta un potere latente, non ben identificabile in persone ma, ad esempio, in gruppi commerciali e finanziari, ha preso anche le forme di edifici, ma non nel senso direttamente riconoscibile nella sua figura emblematica di un linguaggio codificato e ricollegabile al potere che l’ha determinato. Pertanto, per analizzare il fenomeno urbano contemporaneo in Sicilia, abbiamo strutturato questo numero di URUK in due focus: 1. La città del Levante; 2. La città e i monumenti. Due modi di guardare la città: dall’alto e dal basso. Il grande disegno spontaneo che si compone per conurbazioni successive da Reggio Calabria a Malta, in un contesto di tre milioni d’abitanti. I singoli contesti, in questo e altri ambiti urbani, sono modificati a partire dalle decisioni della classe dirigente locale che chiede agli architetti di costruire dei monumenti contemporanei. 1 | Vedi l’editoriale del n° 0 di Uruk, dove è spiegato il senso che si è voluto dare a questa rivista a partire dal nome della prima città [www.urukmag.it].

Even after six millenniums, the idea of the city remains at the basis of the construction of contemporary society and Uruk represents the first form of human settlement constructed using infrastructure and public buildings as a starting point. The idea of the city has developed over the centuries, according to its different locations, latitudes, climates and with a corresponding constant mostly seen in western cities: the necessity to exalt the monumental role of buildings representing power, firstly secular and religious, then economic and social. It was this which led to the building of castles, cathedrals, markets, government buildings, theatres and parks. From the 19th century on, with the growth of the idea that a settlement was no longer determined by an urban project structured by absolute rule but by democratic rule, a “monumentality” predetermined and representative of power [secular, religious etc] has changed the nature and the form of the [monumental] buildings. This different nature, represents a concealed power, not easily identifiable in a person but, for example, in commercial-financial groups and has also taken shape in buildings, not in a sense directly recognisable in their form, but typical of a coded language connected to the power which devised it. Therefore, to analyse the contemporary urban phenomenon in Sicily, we have structured this edition of Uruk to have two focuses: 1.The city of the Levant; 2.The city and its monuments. Two ways to see the city: from the top and from the bottom. The large spontaneous pattern of conurbations from Reggio Calabria to Malta in a context of three million inhabitants. The single contexts, in this and other urban ambients, modified by decisions made by the local governing classes who ask their architects to build contemporary monuments.


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