Parte 1 - C'era una volta il Teamballo

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C’ERA UNA VOLTA IL TEAMBALLO

Ovvero persone, amicizie, storie e attività del Settore Danze Popolari della Polisportiva G. Masi

di UMBERTO BONFÀ

Il libro “C’era una volta il Teamballo” racconta l’esperienza dei nostri quarant’anni passati a realizzare in forma attiva e diretta le vicende e le sorti del Teamballo e del Settore Danze Popolari della Polisportiva G. Masi di Casalecchio di Reno.

Tutto quello che è successo, tutto quello che è stato fatto intorno alle danze popolari in quegli anni, è frutto anche del nostro contributo e del gruppo dirigente di cui facevamo parte.

Ora abbiamo pensato fosse giusto ricostruire questo percorso, creare la memoria del racconto di come eravamo e narrare come negli anni siamo cambiati. Non è un libro da leggere ma da consultare ogni qualvolta, un pensiero, un’immagine lo suggeriscano, ogni qualvolta si voglia sapere di più, ogni qualvolta vogliamo ritrovare qualcosa di noi.

Daniela e Umberto

Ai compagni di

Al compagno Mauro

ballo

PREFAZIONE

Settembre 2018, questa volta non ricomincio. Mi fa un po’ strano dopo tanti anni nei quali ogni volta a settembre si ripartiva. Gli spettacoli nelle piazze con il gruppo Teamballo, le animazioni presso le gelaterie, la rincorsa ai gruppi musicali e agli appuntamenti di ballo che il nostro territorio ha sempre diffusamente offerto, i balli alla festa dell’Unità. Tutto questo a settembre era il segnale della ripartenza. Ci si preparava all’avvio dei corsi di danza popolare, alla definizione del calendario delle feste del terzo sabato, agli ultimi contatti con i gruppi che sarebbero intervenuti ai nostri eventi. Si incontravano nuovamente gli amici e si rimetteva piano piano in moto la grande e diffusa combriccola dei ballerini popolari. Sono passati esattamente 40 anni dalla mia prima volta con le danze popolari, nel 1978 con Neda Grivne, una danza di origine slava traghettata in un corso CEMEA.

Nel 1980 la nascita del Settore Danze Popolari e io e Daniela, mia moglie, diventiamo soci della Polisportiva G. Masi come corsisti. Nel 1986 entriamo a far parte del gruppo spettacolo Teamballo, appena nato. Nel 1990 diventiamo istruttori dei corsi e contemporaneamente direttori artistici del Teamballo. Entriamo anche a far parte del Consiglio Direttivo di Settore che si era costituito proprio in quegli anni. Nel 2000 lasciamo l’incarico di direttori artistici e manteniamo solo l’impegno didattico nei corsi e per l’aggiornamento del Teamballo. Nel 2002 affianchiamo Mauro Burnelli nella ideazione e progettazione del 1° RenoFolkFestival. Nel 2002-2003 la partecipazione al Gran Bal Trad di Vialfrè per presentare le danze emiliane con Suonabanda. Nel 2004 la prima esperienza come insegnanti al Grand Bal de l’Europe di Gennetines, esperienza che si ripeterà fino al 2007 con lo spettacolo del gruppo Teamballo nel grande stand del Festival di Bernard Coclet. Nel 2006 festeggiamo i venti anni di attività del gruppo Teamballo, con una serie di eventi ed una cena con vecchi e nuovi timballini. Nel 2007 Mauro Burnelli definisce una collaborazione, tutt’ora attiva, con Lele Roveri dell’associazione Estragon per una partecipazione del Settore Renofolk all’Irlanda in festa. Io e Daniela conduciamo lo stage di balli irlandesi e con Mauro definiamo i gruppi musicali da inserire in programma. Nel 2014 Daniela si dimette dalla Polisportiva e lascia tutto: corsi, Teamballo, feste, RenoFolkFestival e ogni altro evento legato alle danze popolari. Io rimango con l’obiettivo di costruire una successione che assicuri la continuità di tutto quello realizzato fino ad allora. Nel giugno del 2018 raggiunto l’obiettivo, presento le mie dimissioni al Presidente della Polisportiva G. Masi, Giacomo Savorini. Questa, in sintesi, l’esperienza che ci ha portati per tutti questi anni a partecipare in forma attiva e diretta alle sorti e alla fortuna del Settore. Tutto

quello che è successo, tutto quello che è stato fatto in questi anni fino a questa data è frutto o responsabilità del nostro contributo e del gruppo Dirigente di cui facevamo parte. Ora abbiamo pensato fosse giusto ricostruire questo percorso, la storia e le vicende delle persone e delle situazioni che in questi lunghi anni hanno fatto anche la storia del Settore e della Polisportiva G. Masi. Ho sempre raccolto, anche se in forma non regolare, i materiali che riguardavano le cose e le attività svolte in questi anni, ma, come ho potuto notare ora che ci sto lavorando, mai abbastanza. La prima rassegna stampa che abbiamo predisposto è stata in occasione del ventennale del Teamballo nel 2006, un doppio dvd con i filmati dagli esordi nel 1986 agli ultimi anni e un cd con le pubblicazioni, i volantini, le immagini, le foto che si riferivano al Teamballo e ai suoi spettacoli. La storia che vi presentiamo in questo volume è più ambiziosa perché vuole raccontare del Teamballo, del Settore, delle persone e delle attività che dal 1980 arrivano al 2018. Per certi versi un’impresa che sconta, come già riportato sopra, la raccolta non regolare dei materiali. D’altronde l’idea e la previsione di tenere e raccogliere tutto perché poi un domani avrebbe potuto essere utile, non ha mai occupato i nostri pensieri. Pensieri che erano rivolti al qui ed ora e ai progetti di sviluppo e di incremento delle attività.

In seguito a questo gap, alcuni anni sono particolarmente documentati e altri meno; alcune vicende sono riportate con dovizie di dettagli altre per niente, solo accennate; alcuni spettacoli sono corredati da foto e altri solo da volantini, altri ancora solo indicati. Di certo, in Polisportiva, in casa di qualche ex dirigente c’è una moltitudine di materiale fotografico, cartaceo e video, ma come succede sono archivi spesso non integrabili per motivi di tempo e di disponibilità.

La Polisportiva G. Masi ha continuato negli anni ad accrescere le sue proposte e ad aumentare il numero degli iscritti fino a raggiungere in questo anno gli 8.000 iscritti! Abbiamo festeggiato Il 20° anno di attività nel 1984, il 30° nel 1994, il 40 ° nel 2004 e il 50° nel 2014: sono ricorrenze importanti, lusinghiere e una piccola parte di questo successo è anche nostra. Non abbiamo mai conosciuto Giovanni Masi, ma i Presidenti che si sono succeduti si: Maurizio Sgarzi, Angelo Pozzi, Valentino Valisi e Giacomo Savorini. Io e Daniela abbiamo sempre fatto parte del direttivo di Settore, allora si chiamava così. Per qualche anno io ho fatto anche parte del Consiglio Direttivo di Polisportiva e dei numerosi gruppi di lavoro o commissioni che negli anni hanno contraddistinto l’attività di formazione e di cambiamento della Polisportiva stessa. Vista la grande mole di materiale e il lungo periodo da descrivere (40 anni) abbiamo ritenuto che la formula più semplice fosse quella cronologica, partendo dagli eventi più lontani per arrivare ai giorni nostri. L’altro elemento che abbiamo considerato è l’organizzazione dei contenuti in anni sportivi come per la scuola e quindi il racconto sarà per anno di attività: (es: 1986-1987, 1994-1995, 2002-2003, ecc). Non sappiamo dire quante persone abbiamo

conosciuto nel corso dell’attività svolta e nemmeno il numero delle danze che abbiamo imparato o insegnato, il numero degli spettacoli e delle animazioni, gli interventi di solidarietà o le presenze nelle sagre paesane: sono dati statistici che non abbiamo modo di ricostruire nella loro interezza e per ogni anno di attività. Sappiamo solo che sono tanti, tantissimi e che hanno dato un senso profondo al nostro impegno e al nostro lavoro.

Queste pagine vogliono essere la testimonianza di quel grande fermento nato e cresciuto attorno alle danze popolari o tradizionali, che dir si voglia, nel territorio di Bologna e non solo. Delle tante conoscenze e dei tanti incontri che ci hanno arricchito e consentito di diventare noi stessi (come gruppo) protagonisti di questo recupero culturale, di questa grande dimensione aggregativa che sono state e sono le esperienze e le attività in questo ambito. Di raccontare come siamo riusciti a rappresentare una tappa importante di questo viaggio.

e Umberto

Daniela

DOVE TUTTO EBBE INIZIO

Nell’ambito di un corso di formazione CEMEA (Centro di Esercitazione Metodi Educazione Attiva) nel 1978, ebbi modo di fare la conoscenza con le danze popolari. Erano una delle tante proposte che costituivano il modello di educazione attiva. Nel 1980-1981, organizzato dalla Polisportiva G. Masi, parte un corso dal titolo “Musica come movimento e movimento come musica” condotto da Giuliano Vaccari e da Massimo Villa, entrambi formatori CEMEA. Il target erano gli insegnanti che volevano approfondire la relazione tra il corpo, il movimento e la musica. All’interno del corso, tra le proposte, le danze popolari o collettive. Un mondo nuovo, la scoperta di un ambito di attività molto interessante e dagli sviluppi incredibili. Si replicò con un secondo corso e io e Daniela li frequentammo entrambi Al termine dell’attività, decidemmo di fare una sorta di saggio di fine corso, con la presentazione delle danze apprese ad amici e parenti. Il saggio si fece al PalaCabral, era il 1981. Si possono riconoscere nel gruppo, oltre a me e a Daniela, Valentino Valisi, Annalisa Sgarzi, Serena Frascaroli, Katia Fava, Mario Busacchi, Daniela Musolesi, Ferro, Barbuti Giancarlo e Carla, ecc.

Fecero seguito a quella esibizione, altri interventi di animazione.

Festa al Parco Talon, 1981

Segnaliamo questo “corso” tenuto da Cesare Malservisi presso l’IRPA di piazza San Martino a Bologna. Un elenco di partecipanti davvero speciale, un prelato, metà canzoniere delle Lame, molti insegnanti e futuri ballerini del Teamballo.

Partono i primi corsi

I primi corsi nascono all’interno del Settore Linguaggi del corpo, coordinato da Maurizio Sgarzi. In veste di istruttori Cesare Malservisi e Francesca Ciampi (anche loro CEMEA) conosciuti in un precedente corso di Educazione motoria per la Scuola elementare. Sotto la guida di Cesare e Francesca, il Settore incrementa il numero degli iscritti interessati alle danze, si prendono contatti con gli informatori e i ballerini anziani che portano la loro testimonianza del ballo, della musica tradizionale e della cultura montanara (Maria Grillini, Melchiade Benni, Annibale Barbieri).

In pochi anni l’attività delle danze popolari cresce e si diffonde incontrando sempre più appassionati

Sempre più spesso si organizzano interventi di animazione in feste o in sagre paesane dove far conoscere la cultura del ballo del nostro territorio e le danze collettive internazionali. Su convocazione di Cesare Malservisi o per chiamata diretta andavamo in ogni dove.

Monterenzio, 1983: alla chitarra Cesare, presentazione di canzoni popolari

1983: Melchiade Benni e Annibale Menarini suonano per i ballerini

Due suonatori, un organico se pur classico, decisamente ridotto, ma con una capacità di trascinare al ballo e nel ballo incredibile. Tutta l’energia del repertorio montanaro, altrimenti conosciuto come «Bal spec», scaturiva da quelle mani che nulla avevano, tanto erano grosse e ruvide, del musicista così come lo

Monterenzio, 1983: animazione
Monterenzio,

immaginiamo. Melchiade e Annibale sono, con Bruno Zanella, Ariodante Menarini, Bruno Panzacchi e Dina Staro, interpreti assoluti di questo repertorio. La festa prevedeva sia momenti di ballo, con il coinvolgimento degli intervenuti, sia la presentazione di canzoni popolari. Nei due volantini che seguono, rigorosamente ciclostilati, altre iniziative legate ai balli e alle canzoni popolari.

Vent’anni di Polisportiva G Masi

Intanto in Polisportiva si celebra il ventennale della nascita avvenuta nel 1964. Un traguardo importante.

In questa immagine il neo Presidente della Polisportiva Valentino Valisi consegna un riconoscimento alla moglie di Giovanni Masi, morto qualche anno prima. Valisi subentra a Maurizio Sgarzi, che si occuperà dei Settori Linguaggi del corpo e Danze Popolari.

NASCE IL TEAMBALLO

Parallelamente all’attività della Polisportiva G. Masi, all’altro capo di Casalecchio, alla Ponticella, un altro gruppo di ballerini si organizzava in proprio. Reduci da un mitico viaggio in Bretagna e forti di questo entusiasmo, diedero vita, pur continuando a frequentare i corsi Masi, al gruppo «La Diagonale». Lo scopo era esercitarsi e proporre le danze popolari. Il gruppo era composto da Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, M. Grazia Ponziani, Giancarlo Giordani, Gaetano Vuozzo, Novella Tattini e Antonella Buono.

Su proposta di Maurizio Sgarzi, allora responsabile dell’attività di danze popolari della Polisportiva G. Masi, si tenne un incontro tra Diagonale e gruppo danze della Masi dal quale scaturì la proposta del gruppo spettacolo Teamballo.

Il gruppo nasce con l’obiettivo di presentare, in forma di spettacolo, le danze e i repertori tradizionali del nostro territorio, italiani e internazionali. La formula di presentazione prevede una parte di esibizione e una parte di animazione con coinvolgimento del pubblico. Il nome Teamballo doveva essere provvisorio in attesa di approfondimenti che, però, non ci furono mai. Il gruppo si forma quindi da questo incontro perché i tempi erano evidentemente maturi. Nel settore c’era già un certo “giro” di appassionati, di curiosi, di corsisti. Avevamo già in precedenza, guidati da Cesare, realizzato alcuni interventi di “spettacolo”, ovvero di presentazione delle danze tradizionali secondo una regia e una sequenza. Quindi l’esibizione e la Spettacolo a teatro, 1986

presentazione erano già nelle nostre corde e nei nostri desideri. Cesare si assunse ufficialmente l’incarico di guidare e coordinare il gruppo; Francesca invece declinò l’offerta e si limitò a fare l’istruttrice nei corsi base.

Composizione del Teamballo nel 1986

Coordinatore: Cesare Malservisi

Ballerini: Umberto Bonfà, Daniela Veronesi, Maurizio Sgarzi, Roberta Roatti, Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Gaetano Vuozzo, Novella Tantini, Giancarlo Giordani, Grazia Ponziani, Milena Baldi, Rasi Renato, Athos e Nazarena, Antonella Buono

Teamballo, festa sull’aia Cooperativa Csapsa Sasso Marconi

Il volantino della prima convocazione del gruppo, per calendario spettacoli e allenamenti

Nel volantino si spiega come fosse già nell’aria questa idea e soprattutto come incontrasse i favori dei tanti ballerini che frequentavano le attività della Polisportiva G. Masi.

Dai materiali che siamo riusciti a reperire, due sembrano gli appuntamenti che nel 1986 riguardano il gruppo Teamballo Uno spettacolo alla Festa Provinciale dell’Unità in agosto e in novembre uno spettacolo con animazione presso il centro sociale Montanari. In quella occasione oltre alla presenza di Melchiade Benni, Annibale Barbieri e Maria Grillini, un organetto d’eccezione, Leonildo Marcheselli.

Suonatori sul palco e ballerini a terra

Cesare Malservisi e Maria Grillini ballano la giga
Umberto e Novella
Sergio e Novella
Gaetano e Novella
Gigi e Fioralba
Pierluigi e Anna

Le prime uscite del gruppo erano fortemente incentrate sul repertorio emiliano, più precisamente il repertorio del ballo staccato (bâl spécc) dell’Appennino bolognese. La presenza frequente di informatori e musicisti tradizionali nelle proposte di esibizione o spettacoli, forniva un valore aggiunto alla riproposta dei repertori tradizionali. Non avevamo un vero e proprio costume, ma una caratterizzazione vagamente popolare: gonna e camicia per le donne, gilet e pantaloni di velluto per gli uomini. Completava l’abbigliamento l’immancabile fazzoletto al collo.

Riportiamo il canovaccio dello spettacolo dove compaiono scaletta delle danze e interpreti del ballo, rigorosamente scritti a mano da Cesare.

Nella colonna di sinistra, il contesto (parole e canti), nella colonna centrale l’indicazione delle danze con relative passate e nella colonna di destra il nome dei ballerini che devono eseguire il ballo (con relative correzioni). Uno schema semplice, ma efficace, quanto sintetico. Sarà uno schema utilizzato anche negli anni successivi, sia per quanto riguarda gli spettacoli sulle danze del territorio, sia per quanto guarda le danze internazionali.

Il ballo dei Gobbi

Ballare in montagna era una dicitura semplice che rimandava ad un contesto preciso e tradizionale nello stesso. Qualche anno dopo, come Teamballo, riprenderemo questo imput con lo spettacolo “L’Appennino vien danzando” in collaborazione con il gruppo musicale Suonabanda. Questa collaborazione consentirà una formula più duttile dello spettacolo, con la possibilità di disporre di danze più varie e più adatte a condurre l’animazione

Le prime feste

Cominciano a far parte delle attività di danze popolari le “feste” ovvero serate di ballo aperte a tutti. Potevano infatti partecipare sia gli iscritti ai corsi che semplici curiosi o interessati alle danze popolari. Solitamente le feste nascevano intorno a un tema o una ricorrenza (Carnevale), ma poteva bastare anche solo l’idea di stare insieme e l’occasione di fare le danze. La formula della festa poteva prevedere un laboratorio pomeridiano, la cena insieme autogestita (ognuno portava qualcosa) e la serata vera e propria, rigorosamente (in quegli anni) con musica registrata. La gestione delle feste, come di altri eventi, era completamente in carico al Teamballo. Ovviamente sempre sotto l’egida della Polisportiva e del Settore di riferimento, ma l’ideazione e l’organizzazione erano prerogativa del gruppo spettacolo. Più frequentemente le feste si svolgevano nei locali di via Carracci alla Croce di Casalecchio, mentre i corsi si tenevano presso i locali della Cooperativa Risanamento, in via Muratori 5 a Bologna. In occasione di particolari eventi si affittavano sale e saloni presso altre associazioni.

Una serata di danze sul Mediterraneo targata Teamballo

Un fine settimana di “lavoro”, per ripassare le danze e impararne di nuove

Allievi corso danze popolari, 1987

In questo articolo di Informasi, il periodico di informazione della Polisportiva G. Masi, si coglie lo spirito che si stava diffondendo in merito alla proposta delle feste. Maturava in sostanza l’idea che le feste fossero un momento importante di aggregazione tra i soci, e non solo, e che rispondevano all’esigenza sempre più crescente di ballare e di divulgare le danze popolari.

Nell’articolo compare per la prima volta la dizione “Settore danza collettiva e tradizionale” che poi diventerà Settore Danze popolari.

Le esperienze sui balli cominciano a essere molte come le iniziative. Sono maturi i tempi per iniziare un percorso di approfondimento che sarà la cifra di tutti gli anni a seguire con l’organizzazione di stage con esperti e informatori tradizionali.

1° maggio 1987, Festa degli aquiloni parco Talon
Il Teamballo in un saltarello romagnolo

Gli stage

Lo stage condotto da Annalisa Scarsellini e Stefano Valla è stata la prima occasione di conoscenza del repertorio popolare delle 4 province, un territorio montano a cavallo tra le province di Alessandria-PiacenzaPavia-Genova (e anche di 4 regioni), fatto di manfrine, gighe, balli pantomimici, valzer e polche. Nel corso di questa documentazione si avrà modo di cogliere la portata di questo orientamento. Di come nel corso degli anni si sia sempre più affinata e arricchita la ricerca di repertori tradizionali e la proposta di informatori conosciuti e importanti. Nel volantino si fa riferimento al Settore Formazione e Aggiornamento quale organizzatore nello specifico dell’iniziativa. Facciamo un po’ di chiarezza. Per chi conosce la Polisportiva Masi è un discorso superfluo, ma per chi non la conosce può essere utile sapere che la Polisportiva è organizzata in settori e ogni settore si articola in diverse e tante attività. Il Settore Formazione e Aggiornamento è un settore trasversale che si occupa dell’aggiornamento e della formazione per tutti settori (corsisti o istruttori o tecnici). Le danze popolari facevano riferimento al più vasto contenitore «Linguaggi del corpo», uno di questi settori. La segreteria di riferimento in quegli anni era la segreteria della Croce: lì ci riunivamo in occasione di incontri per discussioni e lì si svolgevano anche gli stage. Da notare sul volantino il richiamo all’Arci-Uisp, richiamo che negli anni seguenti sarà sempre meno presente.

Animazione al Parco Talon, 1987

Divagazioni teamballine

Nel 1988 una parte del Teamballo si esibì in Piazza Maggiore partecipando al Festival della canzone dialettale bolognese, patrocinato dal Comune di Bologna. Musiche e testo rigorosamente di nostri autori.

Il brano con cui abbiamo partecipato si intitolava “L’omen con la berba e al caval” dedicata a Garibaldi. In questa edizione prendemmo il nome di “Los Timballos”. Lo stesso anno partecipò anche Cesare Malservisi che vinse quell’edizione con la canzone “L’Avventura”. Replicammo l’anno dopo, nel 1989, come “Timballorum” presentando 3 canzoni di cui una sola, dal titolo “I frè dl’Usservanza” , raggiunse la finale e venne cantata in Piazza Maggiore.

Facevano parte del gruppo: Umberto Bonfà, Pierluigi Vivarelli, Sergio Simoni, Gaetano Vuozzo, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Antonella Lotito. Aiuti esterni: Patrizia Lotito, il marito Stefano Paselli e Francesco Pavani. Gli autori delle canzoni presentate: Gaetano Vuozzo, Sergio Simoni, Pierluigi Vivarelli e Gigi Pavani.

ANNO DI ATTIVITÀ 1988-1989

Nell’anno sportivo 1988-1989 avvengono alcuni cambiamenti. Cesare Malservisi rassegna le proprie dimissioni da coordinatore del Teamballo e contestualmente da istruttore dei corsi di danza, insieme a Francesca La cosa ci fece molto dispiacere, ma evidentemente eravamo arrivati al capolinea. Francesca aveva probabilmente intuito che gestire un gruppo di adulti non fosse facile, soprattutto un gruppo come il nostro, molto effervescente. Inoltre, avevano già da tempo manifestato l’idea di voler portare avanti l’attività delle danze popolari in proprio. Qualche mese dopo nacque, infatti, la loro associazione “La cicala”.

Dopo una riunione con tutti i ballerini del Teamballo, si arrivò alla nuova definizione del “settore”. Sarebbero diventati i nuovi istruttori Anna Ponziani e Pierluigi Vivarelli, forti anche delle loro precedenti attività con la Diagonale. Come da consuetudine, gli istruttori dei corsi assumevano anche la direzione artistica del gruppo spettacolo Teamballo.

Sempre in questi anni Sergio e Rosanna, transfughi dei nostri corsi dopo le dimissioni di Cesare, formeranno il gruppo “Gli amici delle danze popolari” con sede a Zola Predosa.

Qualche anno prima aveva preso il via anche il gruppo “La Violina” di Anna Maria Pericolini.

Prosegue l’organizzazione creativa delle feste

L’Osteria del Teamballo

Nel 1989 prende forma e sostanza un’idea che da tempo agitava le menti dei nostri più ferventi autori, nonché ballerini del Teamballo. Unire ballo e recitato, musica e canto, in una sorta di musical nostrano: l’“Osteria del Teamballo”. “Ultum dè ‘d Caranvel” è il titolo scelto per indicare quella miscellanea di modalità espressive e di prima sperimentazione teatrale. Come indica il nome, la commedia racconta le vicende di un gruppo di popolani e popolane in un’osteria di fine Ottocento durante il Carnevale Balli, amori, liti e velate ironie a tempo di manfrine, gighe e saltarelli. Una pièce piacevole e leggera con canti, balli, storie e personaggi coloriti.

La prima rappresentazione si tenne al Centro Montanari di Bologna che già aveva avuto modo di ospitare i nostri precedenti spettacoli sulle danze della montagna bolognese. Questa nuova proposta era ovviamente altra cosa: raccontava con le danze e il recitato, un mondo antico con i tempi e le caratteristiche proprie del teatro. In quell’occasione utilizzammo musica registrata, ma da lì a breve le cose sarebbero cambiate. Tutta l’opera fu pensata e scritta (scaletta, danze e recitato) da un gruppetto di ballerini: Gigi Pavani, Sergio Simoni, Pierluigi Vivarelli e Gaetano Vuozzo. Con questo spettacolo nasceva anche la passione per il teatro.

Taranta – Tradizioni Popolari

Prosegue l’attività di aggiornamento del gruppo Teamballo, e non solo, con le danze abruzzesi e marchigiane. In questa occasione facciamo la conoscenza di Giuseppe Michele Gala (detto Pino) e Tamara Biagi, due ricercatori fiorentini dell’associazione “Taranta”, con i quali intratterremo una lunga e proficua collaborazione.

<<"Taranta" Tradizioni Popolari - come riportato sul sito stesso dell’associazione www.taranta.it - è un ente senza fini di lucro fondato ufficialmente nel 1987, che raccoglie studiosi e appassionati di tradizioni popolari. La conoscenza, la tutela e la valorizzazione della cultura popolare italiana sono le sue finalità statutarie. La ricerca sul campo, la documentazione e lo studio di vari aspetti del folklore (canto, musica, danza, feste, religiosità, proverbi, cultura materiale, cucina, ecc.), la didattica, l'organizzazione di convegni e mostre, la produzione editoriale (rivista Choreola) e discografica (collana musicale Ethnica) sono le principali attività della “Taranta" che ha un centro di documentazione ricchissimo con filmati, interviste, materiali musicali e sonori di grande importanza.>> Riporta sempre il sito internet dell’associazione “Taranta” che <<dal 1984 Giuseppe Michele Gala organizza e dirige il Laboratorio nazionale di danza popolare "Estadanza", Campus scuola residenziale con lezioni teorico-pratiche di Etnocoreologia, Tecnica del ballo popolare, Antropologia Culturale, Etnomusicologia, Storia delle Tradizioni Popolari.>>

Noi partecipammo a due edizioni di Estadanza: a Roccaspinalveti sulle danze abruzzesi e ad Amatrice sulle saltarelle. Entrambe esperienze molto interessanti e di grande approfondimento relativamente ai repertori specifici. <<Una cosa molto diversa dai festival perché, oltre ai laboratori (stage), era previsto l’incontro con la gente del posto, con i ballerini del territorio. Quelli, insomma, che ballano perché fa parte del loro modo di stare insieme o di fare festa, non perché li hanno imparati in uno stage o perché qualcuno di esterno glieli ha presentati.>>

Proprio in quell’anno (1989) avvenne l’incontro con la tradizionale festa per il “Funerale della Saracca” di Oliveto. La saracca è un pesce di scarso valore nutrizionale, un cibo povero, alimento base della cucina popolare in tempi di magra. Il “Funerale della Saracca” celebra, in modo irriverente e popolare, la fine della carestia. Accompagnati dai musicisti, si ballano le danze tradizionali ma soprattutto lo Scuciòl una sorta di ballo pantomimico molto particolare, che prevede il coinvolgimento dei presenti in buffi quanto improvvisi rotolamenti a terra.

È consuetudine mascherarsi ed è una festa che si svolge ancora oggi, con rinnovata carica ironica e popolare.

La Saracca
Il ballo dello

In quell’occasione facemmo la conoscenza del gruppo “Lanterna Magica” con il quale abbiamo, negli anni successivi, collaborato molte altre volte.

“Lanterna Magica”: Franco Calanca (flauti e piva), Lino Toscano (violino), Piero Negroni (chitarra e voce), Paola Fabbro (organetto). Nella primissima formazione anche Siro Melotti (contrabbasso). Animatore Claudio Loscerbo

Lanterna Magica è uno gruppo di musica popolare della provincia di Bologna che propone brani folk dell’Appennino emiliano e di ispirazione celtica. Uno dei primi gruppi del nostro territorio ad utilizzare strumenti rigorosamente acustici e tipici del repertorio tradizionale: violino, organetto, chitarra, ghironda e cornamusa scozzese, piva emiliana e mandola.

Franco e Lino alla festa della Saracca del 1989

ANNO DI ATTIVITÀ 1989-1990

Nel dicembre del 1989, si affianca al corso del martedì condotto da Pierluigi e Anna, un secondo corso che si tiene il mercoledì nel saloncino delle scuole “25 aprile” alla Croce di Casalecchio. Gli istruttori saremo proprio io e Daniela e questo sarà l’inizio della nostra attività di tecnici nel Settore Danze Popolari. Anna e Pier erano infatti intenzionati a lasciare l’incarico di istruttori a partire dal gennaio 1990. Il gruppo si ritrovava ancora una volta per decidere il da farsi e, vista la nostra candidatura, all’unanimità ci nominava nuovi istruttori. A partire da gennaio 1990, saremmo diventati ufficialmente gli istruttori dei corsi e i direttori artistici del Teamballo.

Questo il volantino con l’informazione sui corsi da noi condotti

Nel 1990 esce il libro di Cesare e Francesca sulla cultura montanara legata alla musica e al ballo. Il libro presenta una panoramica molto articolata e argomentata sulla cultura del nostro Appennino con interviste, documenti (anche sonori), racconti, storie e fotografie.

Il canto, il ballo e la memoria

Un bel libro, che ha ricevuto una buona recensione comparsa nel ‘91 su Choreola, la rivista di Etnocoreografia e musicologia diretta da Giuseppe Michele Gala. Per noi del Teamballo era una pubblicazione importante: ritrovavamo una figura per noi significativa e, al pari di altre pubblicazioni di Stefano Cammelli e del più datato Gaspare Ungarelli, ci consentiva di sistematizzare le cose che sapevamo, le cose che sapevamo fare e le cose che avremmo da lì in poi progettato sui balli e la musica popolare.

Cesare Malservisi e Gianpaolo Paio in concerto. Tra un libro e l’altro Cesare, reduce dal successo al Fetival della canzone dialettale, si dedicava a comporre e a cantare canzoni in bolognese.

I precedenti in libreria

Il libro di Gaspare Ungarelli del 1894, “Le vecchie danze italiane ancora in uso nella provincia bolognese” è un importante testo che documenta come, già alla fine dell’Ottocento, il repertorio del ballo in provincia di Bologna fosse presente e considerato “vecchio” ma ancora vivo.

Per noi che ci avvicinavamo a questo tipo di recupero culturale, una sorta di bibbia.

Il libro di Stefano Cammelli “Musiche da ballo, balli da festa” è la ricerca più importante che svela a metà degli anni ‘70, il ricchissimo patrimonio coreutico e musicale dell’Appennino bolognese.

Questo testo e quello di Ungarelli sono stati il riferimento per le attività del gruppo Teamballo e del Settore Danze Popolari. Una sorta di libro guida per tutti noi che ci avvicinavamo a questo tipo di prodotto culturale.

ANNO DI ATTIVITÀ 1990-1991

A partire dagli anni ‘90, comincia un progressivo processo di consolidamento e di sviluppo delle nostre attività e delle nostre iniziative sul territorio che porteranno cambiamenti organizzativi e nuovi inserimenti nel Teamballo. Questo il primo pieghevole promozionale delle attività organizzate dal Settore Danze Popolari che per l’anno di attività 1990-1991 prevede corsi annuali, stage di approfondimento con esperti e feste del 3° sabato Un Settore in piena espansione e con una forte carica innovativa.

Da segnalare lo stage di danze Irlandesi con il gruppo Whisky-Trail e lo stage di danze bretoni con Ellery (nome d’arte) del circolo ARCI Bellezza di Milano.

In questa pagina di Informasi del 1990, il periodico informativo della Polisportiva G. Masi, sono raccontate le ultime novità e le attività del Settore.

I due corsi del Settore Danze Popolari si tengono il martedì, presso la Cooperativa Risanamento in via Muratori a Bologna, e il mercoledì, nel saloncino delle scuole “25 aprile” alla Croce di Casalecchio, e sono entrambi condotti da me e Daniela. Il programma dei due corsi era uguale. Nel frattempo, Maurizio Sgarzi, responsabile del Settore Danze Popolari da 10 anni, lascia il ruolo alla moglie Roberta Roatti, in continuità di azione e di orientamento.

Parallelamente a questo cambiamento si definisce con più precisione anche l’assetto del Settore con l’istituzione del Consiglio Direttivo. Il Consiglio aveva il compito di organizzare e gestire le attività del Settore ed era composto da Roberta in veste di responsabile, da me e Daniela in veste di direttori artistici del gruppo e istruttori dei corsi, da Giorgio Ciani in veste di responsabile bilancio e da Daniela Zanni in veste di referente delle comunicazioni al gruppo. Noi come direttori artistici del Teamballo avevamo il compito di aggiornare il repertorio, preparare i ballerini, predisporre il programma degli spettacoli e gestire l’esibizione e l’animazione.

Composizione e calendario spettacoli Teamballo nel 1991

Umberto Bonfà e Daniela Veronesi (coordinatori), Maurizio Sgarzi, Roberta Roatti, Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Milena Baldi, Renato Rasi; M. Grazia Ponziani, Giancarlo Giordani, Gaetano Vuozzo, Novella Tantini. Nuovi

entrati dai corsi: Gianni Devani, Iole Benelli, Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Guido Salmi, Graziella Curreri.

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1991

21 maggio “Festa della birra” Fossolo, Bologna

6 giugno Festa dell’Unità quartiere Saragozza, Bologna

21 giugno Festa dell’Unità Casalecchio di Reno (BO)

6 luglio Festa dell’Unità Casalecchio di Reno (BO) con Suonabanda

29 agosto sagra Calderino (BO)

2 settembre dell’Festa Unità Parco Nord, Bologna

9 settembre Festa dell’Unità Parco Nord, Bologna

11 settembre Primo incontro del Teamballo con i nuovi direttori artistici Daniela e Umberto

15 settembre Parrocchia San Lorenzo a Sasso Marconi (BO)

16 settembre Festa dell’Unità Parco Nord, Bologna

7 dicembre “L’ultum dè ‘d caranvel” Centro Civico Lame, Bologna

Al via i sabati di festa

In questi anni si delinea una continuità di proposta e le feste che già si svolgevano di sabato, ma con cadenze meno regolari, diventano adesso un appuntamento fisso, ogni terzo sabato del mese. Questa sarà una prerogativa del Teamballo, che diventerà negli anni un must di questo genere di attività. Le feste erano eventi serali aperti a tutti e ad accesso libero che consentivano di poter ballare insieme e provare quanto imparato eventualmente ai corsi, utilizzando musica registrata. Le feste si svolgevano presso il centro sociale di via Canonica a Casalecchio.

Nel volantino è riportato il calendario delle feste da dicembre 1990 a giugno 1991 e mostra l’organizzazione tipo delle feste, interamente a carico del Teamballo. Il gruppo si organizzava per quegli eventi in due formazioni, gli animatori e gli “sgombrini”. I primi avevano il compito di preparare il programma (o il tema) della festa, delle danze e l’allestimento della sala; i secondi avevano il compito di riportare la sala nelle condizioni in cui ci era stata data (sgombrare e pulire). Ovviamente i ruoli erano assolutamente interscambiabili e a tutti toccavano entrambe le funzioni. Nel calendario degli incarichi compaiono alcuni nomi nuovi. Carlo e Mariolina Orlandelli, Daniela e Giorgio Ciani, Anna e Mauro Burnelli che erano da poco entrati a far parte del gruppo Teamballo e altri ne seguiranno. I coniugi Burnelli quindi, prima solo presenti come sponsor (Meccanica Bruciatori), dal ‘90 saranno fisicamente dei nostri e da qui patirà la narrazione del loro importante contributo nel Settore.

Alcune foto della festa in maschera del 9 febbraio 1991 presso il “pala Burnelli”

Nel luglio del 1991 al festival dell’Unità di Casalecchio di Reno, il nostro primo spettacolo con il gruppo Suonabanda

Un incontro, si potrebbe dire, provvidenziale, perché da quella volta la nostra collaborazione è cresciuta sempre più, sino a diventare organica e trentennale.

Come riporta il sito internet www.suonabanda.it, “Suonabanda nasce a Modena nel 1983 da precedenti esperienze di ricerca sulla tradizione orale nelle province di Modena, Reggio Emilia e Bologna. Obiettivo del gruppo è stimolare l'interesse verso una cultura della festa vissuta come momento di socializzazione e di espressione popolare in situazioni dove la danza sia protagonista. Il gruppo rivolge la propria attenzione in modo particolare alle musiche di accompagnamento ai balli della tradizione popolare emiliana, conosciuti come “staccati”, in uso, prima del liscio, nelle occasioni di festa e di ballo. Il repertorio del gruppo comprende anche musiche di diversa provenienza europea, per consentire un'ampia partecipazione di pubblico al ballo in situazioni di festa.”

Nella foto del 1984 da sinistra: Maurizio Berselli (organetto), Paolo Coriani (ghironda), Piero Bergamini (violino), Claudio Vezzali (violino e mandolino), Claudio Loschi (chitarra) Paolo Coriani abbandonerà per dedicarsi alla liuteria

ANNO DI ATTIVITÀ 1991-1992

Anche per l’anno di attività 1991-1992 vengono confermati due corsi in parallelo: il corso presso la sala Muratori ritorna ad essere di lunedì, mentre quello del mercoledì, sempre alla Croce di Casalecchio. Ogni corso si sviluppa su tre moduli: il primo, da ottobre a dicembre, il secondo da gennaio a marzo e il terzo da aprile a maggio. Ogni modulo è articolato in otto incontri della durata di due ore e mezzo ciascuno.

Un ricco calendario anche per gli stage di approfondimento a cui partecipa anche il gruppo Teamballo, come si può vedere anche in questo articolo. Stage di danze israeliane con Carla Padovani (ballerina-ricercatrice) del gruppo Terra di Danza con la quale intratterremo una lunga e proficua collaborazione. Stage di danze scozzesi con Tindara Addabbo e Fabio Mollica che poi costituiranno a Bologna “Società di danza”, associazione molto vicina al DAMS, per la promozione delle danze dell’Ottocento. Stage di danze emiliane, un titolo esemplificativo per indicare il vasto repertorio dell’Appennino bolognese, con due nostri istruttori, Pierluigi e Anna. Ancora, stage con le danze irlandesi ma questa volta, non con il gruppo storico dei Whisky Trail ma con i Morrigan’s Wakes, Serena Bezzi l’insegnante.

Per quanto riguarda i sabati di festa, nove sono le serate programmate che in quell’anno si svolgeranno presso il salone dell’associazione “Senza il banco” in via del Lino a Bologna (zona stadio), un saloncino spazioso, con una buna acustica che ci consentì di migliorare la qualità delle nostre feste a ballo. Cominciavano così ad avere ancora una maggiore presenza di pubblico e di ballerini. In questi anni prendono il via anche attività di gemellaggio con gruppi di ballo tradizionale dei paesi vicini: Ungheria, Cecoslovacchia, Francia.

Riportiamo qui la lettera dattiloscritta di convocazione del primo incontro in preparazione dell’anno di attività 1991-92.

Vengono riportate tutte le indicazioni relative al tesseramento, riflessioni sui risultati del gruppo, appuntamenti e impegni futuri. Una modalità che ha caratterizzato la vita del gruppo e il Settore fin dal suo esordio.

Nel corso degli anni le cose cambieranno un po’, si faranno meno incontri e si utilizzeranno di più i sistemi digitali (mail e cellulari).

Animazione a parco Talon

Lettera dei coordinatori del Settore Danze Popolari con la convocazione dei ballerini del Teamballo all’incontro di fine anno. Fare l’incontro alla “Vignazza” da Sergio e Antonella, era sempre una buona occasione per stare insieme e fare festa. Una bella abitudine che negli anni darà vita a molte iniziative importanti.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1992

3 aprile “Ultum dè ‘d Caranvel” con la Carampana al Teatro di Marzabotto (BO)

1 marzo Quingentole (MN)

22-23 maggio Pordenone

26 e 30 maggio Ropa Center, Bologna

28-29-30 maggio gemellaggio con il gruppo con il gruppo Vladigrag di Papa (Ungheria)

29 agosto La Morazza di Grizzana Morandi (BO)

15-16 settembre gemellaggio con il gruppo Vladigrag di Papa (Ungheria)

Alcuni eventi a cui ha partecipato il Teamballo nel 1992

Scheda programma spettacolo

Nel 1992 utilizzavamo ancora un complicato sistema di gestione degli spettacoli relativo al programma, agli interpreti, alle presenze e alle situazioni. In questi esempi le “chiarissime” indicazioni per lo spettacolo che avremmo eseguito alla Morazza (Bologna). Rigorosamente scritti a mano queste note rappresentavano la sintesi di tutto quanto era da preparare per assicurarci una buona riuscita dell’intervento (di spettacolo o di animazione).

Il repertorio a disposizione, non era ricchissimo. A parte le danze della tradizione del ballo staccato, le altre danze provenivano dalla divulgazione CEMEA

Nel programma sono indicate le danze da eseguire e una descrizione di come le danze andavano presentate.

Nei fogli a seguire, sempre seguendo la scaletta del programma, l’abbinamento lettera/persona.

In questo modo ognuno sapeva quali balli avrebbe presentato e con chi. Peccato, però, che nessuno si ricordasse mai a quale lettera fosse abbinato il suo nome. Per questa ragione, prima di ogni spettacolo, con la copia del programma in mano, si faceva il punto e si rinfrescavano le memorie.

Questa modalità di presentazione si rivelò un vero rompicapo. In teoria avrebbe dovuto dare informazioni sintetiche e veloci ai ballerini su come e cosa fare al momento dell’entrata in scena. Invece creava più difficoltà che vantaggi e quindi decidemmo di abbandonarlo.

Prima dello spettacolo

Più semplice, a fronte di una trama e di ruoli, la preparazione delle presenze nella commedia musicale “Ultum dé ‘d Caranvel” opera in atto unico dell’Osteria del Teamballo.

Dal volantino si evince come per i ballerini ci fossero ruoli diversi: alcuni erano sia attori che ballerini, altri erano solo ballerini o figuranti. Definire la scaletta e il piano di azione dello spettacolo era quindi “più” semplice rispetto ad uno spettacolo di soli balli. Rimanere in scena era invece più difficile rispetto ad uno spettacolo di piazza. Gruppo musicale di accompagnamento, la Carampana.

Carampana

Il gruppo, nato nel 1989, era composto da Anna Malservisi (organetto), Roberto Bucci (violino), Piero Patuelli (violino e ocarina), Giuseppe Callegati (violoncello), Franco Melandri (violino). Bravi e molto fedeli alla tradizione. Dopo questo spettacolo le nostre collaborazioni con la Carampana, anche se non frequentissime, proseguiranno per molti anni. Cambieranno nel corso del tempo formazione, continuando, però, ad essere interpreti fedeli della musica popolare romagnola e dell’Appennino bolognese.

Pordenone e la strage di Capaci

La trasferta di Pordenone fu un vero e proprio viaggio di famiglie. Eravamo stati invitati a fare uno spettacolo dal gruppo “Lis Primulis”. Non solo c’erano i ballerini del Teamballo, ma anche tutta la figliolanza che in quel momento era disponibile. Alcuni di noi avevano il camper (io e Daniela, Mauro e Anna, Maurizio e Roberta) e avevamo di fatto costituito una sorta di accampamento. Gli altri sarebbero stati ospitati dal gruppo “Lis Primulis” che ci aveva contattato per questo spettacolo. Quindi un po’ impegno e un po’ turismo

2 teamballini, ini ini

La mattina del 23 maggio del 1992, dopo lo spettacolo della sera precedente, apprendemmo la notizia della strage di Capaci e l’omicidio di Falcone, della moglie e della scorta. Fu Mauro Burnelli che ci diede la notizia dopo averla letta sull’Unità (suo giornale di riferimento). Una tragedia per cui ancora oggi ricordiamo quella trasferta con una vena di tristezza.

I ragazzi del Salvemini

Salvemini, anche noi in prima fila per le tante iniziative di solidarietà. Una storia terribile, l’aereo che il 6 dicembre del 1990 precipitò sulla sede staccata deIl’ITC Salvemini di Casalecchio di Reno, provocando la morte di 12 ragazzi e il ferimento di altri 100. Purtroppo oltre al danno la beffa di una giustizia che ha fatto i conti (male) con omissis, segreti, non so e tante coperture che hanno portato questa grave vicenda, grave soprattutto per le famiglie, ad un esito legale davvero imbarazzante. Non luogo a procedere. Nell’anno immediatamente successivo alla tragedia Gianni Devani, Vicepreside del Salvemini e già ballerino del Teamballo, chiese a me e a Daniela, di attivare un laboratorio sulle danze popolari per dare l’opportunità ai ragazzi di incontrarsi fuori orario. Quegli incontri furono molto importanti per loro, ma anche per noi. Davide Bravi, Massimo Masetti, Stefania Rasia e Emanuela Ferro, studenti del Salvemini, in seguito a quell’esperienza entreranno a far parte del Teamballo Ecco una delle tante iniziative organizzate per ricordare “i ragazzi del Salvemini”. Il nostro contributo non poteva mancare. Iniziative come questa si susseguiranno negli anni, per ricordare la tragedia e per finanziare le pratiche processuali. Purtroppo, come si vedrà nel corso degli anni, con risultati legali amari.

Rimane comunque il bellissimo ricordo di poter aver contribuito a sostenere i ragazzi in un periodo delicato della loro vita.

Emanuela, Massimo, Davide e Stefania

Nasce Informadanza

Nel 1992, su iniziativa del Settore, nasce il coordinamento provinciale dei gruppi di danza popolare. Il primo incontro si tenne presso la sede della Polisportiva G. Masi trasferitasi da poco in via Bixio 12, a Casalecchio di Reno.

Erano presenti: Settore Danze Popolari della Polisportiva G. Masi, il laboratorio Mangiafuoco, l’associazione “E bene venga maggio”, il gruppo “Canterini e Danzerini Romagnoli Turibio Baruzzi”, il Centro Alice, Società di danza e la Biblioteca di Ozzano.

Insieme si decide di promuovere un periodico che riporti ogni 3 mesi gli incontri e gli appuntamenti sulle danze popolari della nostra provincia. Il primo numero di “Informadanza, bollettino di informazioni e notizie di musica e di danza popolare della provincia di Bologna”, uscirà nel dicembre del 1992. Era la prima volta che i gruppi del territorio si incontravano e che affidavano ad un periodico le informazioni sulle loro iniziative. Informadanza veniva stampato grazie al contributo della Polisportiva G. Masi. Molti altri gruppi accettarono in seguito di inviare informazioni sulle loro attività, come si può leggere dalla pubblicazione stessa.

Ecco il primo numero della rivista Informadanza pubblicato nel dicembre del 1992 con gli avvenimenti, gli appuntamenti e le iniziative per il primo quadrimestre del 1993.

Gemellaggio gruppo folk Ungheria

Era consuetudine della Polisportiva G. Masi e del Comune di Casalecchio, attivare gemellaggi con città europee. Dopo Romanville, comune alla periferia di Parigi, fu la volta di Papa in Ungheria. Si cominciò accogliendo a Casalecchio il gruppo folk Vladigrag, proprio di Papa. Nel maggio del 1992 quindi, molte famiglie del Teamballo, furono coinvolte per ospitare i ballerini ungheresi. Di seguito riportiamo “il piano” dell’ospitalità, con qualche correzione dell’ultimo minuto!

Esibizione del gruppo folk Vladigrad

Visita guidata in Piazza Maggiore per i nostri ospiti ungheresi

In seguito una rappresentativa del Teamballo, si recò a Papa. Riportiamo il racconto dei protagonisti.

Festival Interceltique de Lorient

Il Festival Interceltique de Lorient è stato il nostro primo Festival e il nostro primo aggiornamento all’estero. Eravamo fortemente intenzionati a scoprire, tramite questa occasione, la Bretagna e le sue tradizioni. Partimmo, i nostri figli Giulia e Gabriele al seguito, insieme ad altri amici del Teamballo: Maurizio Sgarzi, la moglie Roberta, con le figlie Elisa e Agnese, Mauro Burnelli, la moglie Anna e due loro amici, Bruno e Giuliana. Tutti in camper, una vera e propria carovana in terra di Francia. Arrivammo al Festival dopo un lungo giro che ci aveva portato a Eurodisney, a Parigi, a Saint Malò, a Mont San Michelle e sulle coste della Bretagna del nord.

Giunti a Lorient capimmo subito che cosa voleva dire partecipare ad un festival di quel livello e di quella storia. Esattamente trattasi del “Festival Interceltico”, un appuntamento nel quale le cinque nazioni celtiche (Irlanda, Scozia, Bretagna, Galizia e Cornovaglia) si presentavano con gruppi di musicisti, gruppi di ballerini, cortei di figuranti, bande musicali e bagadou di cornamuse, venditori di prodotti tipici, promotori turistici, mostre d’arte e tanti, tantissimi appassionati al seguito. Poi c’erano gli stranieri come noi (italiani, francesi, spagnoli, olandesi, tedeschi e via così). La città, dalla mattina a notte fonda, in ogni piazza, nei centri sociali o culturali, per le vie, sui palchi, nello stadio, ospitava stage di ballo, stage di strumento, cortei di figuranti, gruppi di ballo, gruppi musicali, una o più bande musicali, banchetti di prodotti tipici, di strumenti musicali, di dischi, di guide turistiche. Il tutto spesso in contemporanea. Tutte le sere un “Fête de noz” che non è una festa di nozze, ma bensì una festa di notte dove “il popolo” liberamente balla bretone. Sempre con musica o canto dal vivo, solo le danze della tradizione bretone In una di queste serate il giovane Bernard Loffet Una vera e propria full immersion Il programma delle cose da vedere o da fare era veramente impressionante e capimmo subito che non saremmo riusciti a vedere o a fare tutto quello che avevamo letto. Decidemmo quindi di fare un piano di fattibilità per partecipare ad alcuni eventi che ci consentissero di avere un quadro il più possibile rappresentativo delle molteplici situazioni che riproponevano le tradizioni del popolo celtico. Almeno un paio di stage di ballo, almeno un paio di feste d notte, un corteo di figuranti e dei gruppi di ballo, almeno tre o quattro esibizioni dei gruppi caratteristici bretoni. E così facemmo. Fu un‘esperienza davvero unica. Si respirava un clima di identità e di appartenenza che a noi risultò particolarmente insolito, vista l’esperienza italiana. Una festa continua, musica ad ogni angolo della città, gruppi e persone che ballavano in ogni spiazzo. Che bello! Vedemmo e imparammo moltissimo per la nostra attività in Polisportiva e comprammo un sacco di materiali (libri e dischi). Se non fosse stato per l’incidente accorso a nostro figlio Gabriele, per fortuna risolto con danni contenuti, sarebbe stata un’esperienza davvero, davvero unica. Non siamo più tornati n Bretagna, ma ogni volta che ascoltavamo o ballavamo musica bretone, ritornavamo in quelle terre, su quelle scogliere, nelle piazze di Lorient.

ANNO DI ATTIVITÀ 1992-1993

Si conferma anche per quest’anno la programmazione dei sabati di festa presso la sala Bastia di via del Lino a Bologna. Per questi appuntamenti eravamo ospiti dell’associazione “Senza il banco”, associazione educativa di genitori di cui il nostro amico Fulvio Ramponi era Presidente e io Vicepresidente. L’associazione si occupava di promuovere sul piano istituzionale la trasformazione dei nidi da servizi assistenziali, a servizi scolastici e, sul piano aggregativo, di fornire un supporto educativo e ludico alle famiglie. La sede di via del Lino era appunto un laboratorio a disposizione dei genitori. Si avviarono così forme di collaborazione tra le due associazioni.

Animazione a cura del gruppo Teamballo

Per quanto riguarda gli stage presentiamo davvero novità interessanti. Ritorna Carla Padovani, dell’associazione “Terra di Danza”, che già era intervenuta nel 1990 per presentarci le danze Israeliane, con due proposte: danze bulgare e danze spagnole. Sul fronte più tradizionale Daniela Mandrile con le danze occitane e la coppia Annalisa Scarsellini e Stefano Valla, per le danze delle quattro province. Infine, le danze abruzzesi di Giuseppe Michele Gala e Tamara Biagi, un altro importante tassello alla conoscenza dei repertori tradizionali italiani.

Nel volantino viene riportato il calendario annuale dei sei corsi e il programma delle danze del primo corso, uguale per il lunedì e il mercoledì. Molta Italia e un po’ d’Europa.

Composizione del Teamballo nel 1992-1993

Umberto Bonfà e Daniela Veronesi (coordinatori), Maurizio Sgarzi, Roberta Roatti, Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Milena Baldi, Renato Rasi; Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Guido Salmi, Graziella Curreri, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Iole Benelli, Gianni Devani. Nuovi entrati dai corsi: Cinzia Matteuzzi, Umberto Pampolini, Pina Marinelli. Dal laboratorio del Salvemini: Davide Bravi, Massimo Masetti, Emanuela Ferro e Stefania Rasia

Foto di gruppo delle donne del Teamballo – Caviro a Forli
Il Teamballo a Malfolle, 1993

Il volantino con il programma della serata

Un “Ven Mingon” al Circolo Ufficiali di Bologna. La serata patrocinata del Lyons Club di Grizzana, voleva essere un omaggio alla cultura dell’Appennino bolognese. Noi presentavamo e raccontavamo che cos’è e cosa rappresenta la tradizione del “bàl stàcc” o ballo staccato nell’Appennino bolognese.

Foto di gruppo degli uomini del Teamballo

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1993

14 gennaio spettacolo per il Salvemini al Teatro di Casalecchio di Reno (BO)

17 marzo Circolo Ufficiali di Presidio, Bologna

26 marzo serata Partito Democratico della Sinistra (PDS), Bologna

2 aprile Ponte Rivabella, Calderino (BO)

1° maggio “Festa degli aquiloni”, Casalecchio di Reno (BO)

12 maggio Antenna 1, Modena con Suonabanda

16 giugno Vergato (BO)

1 luglio “Ultum dè ‘d Caranvel”, Calderino (BO)

31 luglio Museo civiltà contadina di Cremona con Suonabanda

21 agosto Villa Bernaroli, Bologna

22 agosto Festa a Malfolle (BO)

26 agosto “Ultum dè ‘d Caranvel”, Mercatino delle erbe di Calderino (BO)

Agosto gemellaggio a Papa (Ungheria)

17 settembre “Ultum dè ‘d Caranvel” San Lorenzo di Sasso Marconi (BO)

19 settembre Parrocchia di San Lorenzo, Sasso Marconi (BO)

23/25 settembre Montecavallo (BO)

26 novembre “La Cumpagnì dal Vèner”, Bologna

21 novembre stage danze emiliane con Suonabanda riservato al gruppo Teamballo

17 dicembre “La Cumpagnì dal Vèner”, Bologna

Teamballo, spettacolo e animazione

1993 - Il Teamballo a Montecavallo, nel corso di un fine settimana di studio e lavoro sui repertori di danze. Compresa una prova “costume” da utilizzare negli spettacoli.

Ovviamente a tavola si discuteva meglio. Tavolata dei grandi e …… dei piccoli

La Cumpagnì dal Vèner era ed è un’associazione che si occupa di mantenere e promuovere la tradizione culturale e linguistica del nostro territorio. Parte dal dialetto bolognese, ma spazia nel teatro, nel ballo, nella gastronomia, nel racconto. Promuove lo stare insieme, piacevolmente recuperando le radici dell’appartenenza al territorio bolognese. Ci capitò spesso in quegli anni di essere chiamati alle loro iniziative. Sono sempre state serate ben riuscite e particolarmente piacevoli.

Animazione al parco Talon

Riportiamo i volantini relativi a due serate di spettacolo molto diverse nella primavera del 1993 La serata a Ponte Rivabella del 2 aprile si connotava come rassegna delle varie culture musicali e di ballo presenti nel vasto mondo della tradizione popolare. C’era quindi una forte caratterizzazione etnica.

La festa del tesseramento dell’allora Partito Democratico della Sinistra (PDS), invece, fu un’occasione culturalmente molto impegnata. La nostra presenza era di aggregazione e coinvolgimento degli intervenuti, una sorta di animazione di partito!

Il Teamballo in un saltarello romagnolo

Alcuni esempi di volantini delle feste a tema organizzate dal Teamballo.

Di Carnevale in Carnevale

Il Carnevale è sempre stato un tema forte nelle feste del 3° sabato. Fino a quando l’organizzazione era un preciso compito del gruppo Teamballo, i mascheramenti erano numerosi e di grande varietà. Spesso c’era un tema a cui ispirarsi o a cui attenersi nella costruzione o nella presentazione delle maschere.

Di tutto e di più nei costumi delle feste con tema il Carnevale
Costumi e temi di vario genere, dal comico al demenziale, dal mitologico, all’etnico
Dei dell’Olimpo

ANNO DI ATTIVITÀ 1993-1994

Apriamo con il pieghevole per la promozione e la pubblicizzazione delle attività del Settore. Per la prima volta venne proposto anche un corso di danze popolari per bambini. Altra novità molto importante, le feste del terzo sabato si spostano al nuovo Centro Giovanile di Casalecchio di Reno. Finalmente una sede adeguata per le nostre iniziative. Ma più di questo, tante, tante iniziative e spettacoli!

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1994

21 gennaio “La Cumpagnì dal Venèr”, Bologna

29 aprile “Festa di primavera” al Centro Montanari, Bologna

8 maggio Associazione “Il sorriso”, Pian di Macina (BO)

15 maggio Anzola dell’Emilia (BO) con Suonabanda

4-5 giugno 30° della Polisportiva G. Masi con Suonabanda, Casalecchio di Reno (BO)

12 giugno Villa Guastavillani, Bologna

17 giugno Festa dell’Unità Caserme Rosse, Bologna

15 luglio Modena con Suonabanda

16 agosto Castel di Casio (BO)

22 agosto Malfolle (BO)

24 agosto Villa Bernaroli, Bologna

26 agosto “Mercatino delle erbe” Calderino (BO)

17 settembre Parrocchia di San Lorenzo, Sasso Marconi (BO)

19 settembre “L’ultum dè d’ Caranvel” Parrocchia San Lorenzo, Sasso Marconi (BO)

25 settembre “Incontri in Villa”, Zola Predosa (BO)

8 ottobre “L’ultum dè ‘d caranvel” con Carampana, Marzabotto (BO)

15 ottobre Piazza Galileo, Bologna

11 novembre “Una vasca lunga un giorno”, Casalecchio di Reno (BO)

Il Teamballo nel ballo dei gobbi

Davvero una pubblicità atipica e particolare quella dell’iniziativa a Castel di Casio!

Il ballo del caprone
Il Teamballo esegue Harmonica a Malfolle

Ancora una lettera per i ballerini del gruppo Teamballo con le attività per i mesi successivi

Trent’anni di Polisportiva G Masi

Il 1994 fu un anno particolarmente intenso e produttivo per il gruppo e per le attività che ruotavano intorno alle danze popolari. Noi, come tutti gli altri settori, eravamo impegnati a dare il nostro contributo alle tante iniziative di celebrazione dei primi 30 anni della Polisportiva.

Al teatro Comunale di Casalecchio venne organizzata una rassegna–spettacolo con il Teamballo, altri gruppi italiani e il gruppo ungherese (di Papa) con cui eravamo gemellati. Sempre in occasione dei 30 anni della Polisportiva G. Masi venne organizzato un dibattito sul tema “Donne venite al ballo” con Giuseppe Michele Gala (detto Pino), ricercatore e direttore della rivista Choreola, Presidente dell’associazione “Taranta” di Firenze.

Informadanza

Continua per il secondo anno la pubblicazione di Informadanza, il periodico relativo alle attività e alle iniziative dei gruppi musicali e di ballo del territorio.

Riportiamo due documenti molto diversi tra loro: la prima pagina del numero 1 e del numero 4 di Informadanza del 1994 (in pratica il primo e l’ultimo).

Nel primo è riportata la foto delle terrecotte (di ballerini) dello “scultore” Giancarlo Battilani e in effetti lui ha studiato e lavorato all’Accademia! Lo stesso che poi si farà meglio conoscere negli anni, per quel mattatore di musicista, eclettico studioso e ballerino instancabile, quale lo conosciamo ora!

Nel secondo, la comunicazione che Informadanza non sarà più pubblicato dalla Masi, ma dalla UISP Provinciale, in seguito all’accordo tra i gruppi di danza del territorio, la UISP e la Polisportiva Masi.

La solidarietà e il Teamballo

La solidarietà è sempre stata una circostanza di grande richiamo per il gruppo. Sin dalla sua nascita molti del Teamballo aderirono all’associazione “Adottiamo la Pace” con il versamento di proprie quote per le adozioni a distanza. Come Teamballo la partecipazione alle iniziative di solidarietà era sempre a titolo gratuito, da chiunque fosse organizzata. Associazioni del volontariato sociale, case di riposo, associazioni che si occupavano di disabilità, raccolta fondi per le famiglie delle vittime di tragedie (Salvemini) o semplicemente per la ricerca (Telethon), per commemorare eventi o ricorrenze di grande valore sociale e solidaristico, hanno sempre visto la nostra convinta partecipazione.

Tra le varie associazioni con le quali abbiamo avuto modo di collaborare, ricordiamo in particolare l’associazione “il Sorriso” di Pian di Macina che si occupava di persone con disabilità Erano sempre partecipazioni che si rivelavano molto profonde sul piano umano e della socializzazione. Continuammo a partecipare alle iniziative de “il Sorriso” per diversi anni, così come ad altri eventi di solidarietà tra cui la “Vasca lunga un giorno” .

Alcuni ballerini del Teamballo hanno per anni svolto attività didattica con gruppi di disabili adulti. Impegno che poi ha coinvolto anche parte del gruppo animazione coordinato da Daniela Zanni e che porterà “i ragazzi della CIM” sul palco del teatro di Casalecchio insieme agli altri gruppi di danza popolare.

La signora Zita, responsabile dell’associazione “il Sorriso”, unitamente ai volontari che l’aiutavano e agli ospiti non mancava occasione per manifestare la sua gratitudine. Commovente veramente

Un momento dello spettacolo

La coppa donataci dal “il Sorriso” per le nostre presenze alle loro iniziative

Riportiamo alcuni volantini informativi delle attività e delle iniziative del gruppo Teamballo.

Teamballo spettacolo sul prato

Danze e meteore

Ancora un esempio, molti anni prima dell’avvento dei gruppi musicali, di festa a tema. Ogni terzo sabato del mese, direttamente programmate e gestite dal gruppo Teamballo, si svolgevano questi incontri a ballo aperti a tutti, sempre sospinti dalla creatività tipica del gruppo. Curiosi i titoli delle danze proposte: Comment ca va, Sudic dance, Let footers, Hulli Gulli. C’è una sorta di viaggio nella storia delle danze popolari. Alcune di queste via via spariranno negli anni a seguire per lasciare il posto ad altre “meteore” che compariranno al loro posto. Alcune invece sono delle certezze e le ritroveremo nel corso degli anni.

ANNO DI ATTIVITÀ 1994-1995

L’anno di attività 1994-1995 si apre con la nuova proposta di spettacolo tra Teamballo e Suonabanda, come vediamo nel pieghevole qui riportato. Vengono inoltre illustrate le numerose attività del Settore: corsi, feste, stage. Per la prima volta uno stage di danze dell’Auvergne è tenuto da un insegnante francese: Patrice Sauret. Conosciuto l’anno prima in uno stage a Bergamo, lo contattammo per uno stage a Casalecchio. Veramente bravissimo, con una grande conoscenza e padronanza delle danze del suo repertorio. Grazie al suo contributo riuscimmo, finalmente, a riportare le bourrée nel loro ambito tradizionale (coreografia, stile, dinamica, passi).

Riportiamo la lettera indirizzata ai componenti del Teamballo, con la quale si informavano i ballerini delle varie iniziative e degli impegni relativi ai primi mesi di attività.

Sono presenti nella lettera le indicazioni relative alle presenze agli spettacoli, il calendario dei sabati di festa con i nomi delle persone incaricate della gestione, il calendario degli allenamenti e la proposta del fine settimana di approfondimento a Cereglio, Comune dell’Appennino bolognese. Cereglio era una novità per i nostri ritiri e sarà un’occasione anche per affrontare la situazione di difficoltà che si stava profilando all’interno del gruppo. A parte questo risvolto che sarà a lieto fine, come vedremo in seguito, la lettera è indicativa del nostro modo di affrontare l’impegno del gruppo spettacolo.

Una programmazione impegnativa, ma che ha fatto la differenza rispetto a gruppi analoghi al nostro territorio che stavano facendo la loro comparsa sul territorio (La Casa Gialla, Gli amici delle danze popolari, ecc).

La lettera è a firma dei componenti il Consiglio Direttivo di Settore.

L’Appennino vien danzando

La novità di questo anno è, come anticipato, il nuovo spettacolo in collaborazione con il gruppo Suonabanda. Il sodalizio, nato nel 1991, si conferma una scelta molto positiva. Gli spettacoli insieme crescono, sempre più, si precisa il campo di intervento e si raffinano le modalità di proposta dello spettacolo. Fu così che proponemmo a Maurizio Berselli, il referente per i Suonabanda, di chiamare il nostro spettacolo “L’Appennino vien danzando”. Il gioco di parole era evidente e dava una connotazione precisa ed inequivocabile alla nostra proposta. Ovviamente ogni gruppo manteneva la propria modalità di spettacolo o di concerto quando agiva singolarmente.

A partire quindi dal 1994, questo era lo spettacolo che avremmo proposto e messo “in scena” ogni qualvolta, in una piazza, in un teatro, in una rassegna, ci avessero richiesto entrambi.

Il volantino di presentazione era pensato in modo che potesse anche diventare la locandina dell’evento. Aveva infatti uno spazio bianco in fondo alla prima pagina dove inserire la data e il luogo dello spettacolo

Teamballo

Suonabamda

Nella seconda pagina erano riportate le informazioni relative alla storia dei due gruppi e una nota sintetica sulle caratteristiche dello spettacolo. Spettacolo che nella prima parte, in coerenza con la nostra tradizione territoriale, proponeva danze del repertorio del “ballo staccato” dell’Appennino bolognese, mentre nella seconda danze di animazione e di coinvolgimento del pubblico (della tradizione italiana, francese, celtica). Una formula davvero efficace che ha sempre per anni incontrato l’interesse e il favore del pubblico, con molta soddisfazione anche per noi ballerini del Teamballo.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1995

26 febbraio Tre Olmi di Freto (MO) con Suonabanda

7-8 aprile gemellaggio con il gruppo di Bracciano

25 aprile “Festa di Primavera” al Centro Montanari, Bologna

25 aprile “Festa Liberazione” Piazza dell’Unità, Bologna

14 maggio Piazza Maggiore, Bologna con Suonabanda

28 maggio “Tutta mia la città”, Modena

6 luglio Fiera a Calderino (BO)

30 luglio Gaggio Montano (BO)

20 agosto Monte Cavallo, Granaglione (BO)

24 agosto Calderino (BO) con Suonabanda

27 agosto Malfolle (BO)

3 settembre “Sagra del vino” , Calderino (BO)

16 settembre “Incontro al Fiume”, Casalecchio di Reno (BO)

23 settembre San Ruffillo, Bologna

24 settembre Marcia della Pace, Assisi

21-24 settembre Papa (Ungheria)

30 settembre Antenna 1 Modena con Suonabanda

1 ottobre Sagra della patata di Tolè (BO)

28 ottobre Sindacato CISL Bologna con Suonbanda

11 novembre “Festa di San Martino” , Casalecchio di Reno (BO)

17 dicembre Festa danze popolari, Bologna

Teamballo, spettacoli a Casalecchio e a Calderino
Il Teamballo alla Festa dell’Uva di Calderino
Il Teamballo in Piazza Maggiore con Suonabanda, maggio 1995

Gemellaggio con Bracciano

Nell’aprile del 1995 il gruppo Teamballo sbarca a Bracciano, anche con le famiglie, in occasione di un gemellaggio con un gruppo di ballerini. Il tramite dell’incontro Donata Barella, amica della nostra ballerina Fioralba Burnelli.

Foto di gruppo: il Teamballo, il gruppo di Bracciano e Roberto Bagnoli che conoscemmo in quella occasione

Estratto di Informasi per il quindicesimo compleanno del Settore con un articolo sull’esperienza di Bracciano

La pima crisi del Teamballo

Dopo Cesare e dopo ancora la breve parentesi di Anna e Pierluigi, quella mia e di Daniela stava diventando la conduzione più duratura. Non mancavano però le difficoltà e le criticità. Fin dal nostro esordio abbiamo sempre cercato di mirare alto, nutrendo aspettative importanti per il gruppo spettacolo. Due allenamenti mensili, un grande lavoro di aggiornamento del repertorio e la ricerca continua dello stile e della esecuzione migliore.

La risposta del gruppo non era ovviamente, molto omogenea. Bisogna considerare che in un gruppo di adulti, creativi e frizzanti, le dinamiche sono difficili da gestire e non sempre si riesce al meglio. Vuoi per le forti personalità, vuoi per le difficoltà di alcuni, vuoi per l’idea che doveva essere un divertimento e non un lavoro, spesso venivano portate critiche alle nostre proposte e non si prendevano abbastanza sul serio le nostre richieste. L’attività del gruppo richiedeva a tutti un grande impegno, ma come gruppo spettacolo avevamo l’obbligo di essere credibili, bravi e filologici, anche perché per alcuni spettacoli il gruppo riceveva un rimborso spese. Pensavamo che il nostro ruolo di responsabili artistici, fosse riconosciuto e condiviso unanimemente da tutti.

La percezione, però, che non fosse esattamente come noi ce l’aspettavamo, ci portò a scrivere una lettera al gruppo manifestando tutta la nostra amarezza. “Il nostro impegno di responsabili è completo e ci saremmo aspettati che anche gli altri facessero la loro parte. Ognuno di noi dal suo ruolo avrebbe dovuto, dentro il Teamballo, far sì che il gruppo migliorasse e mantenesse quel credito acquisito nei precedenti anni. Se anche i livelli di preparazione e di esecuzione sono diversi, siamo sempre riusciti a valorizzare ognuno per quello che poteva dare, ma la condivisione del progetto, la suggestione dello spettacolo, il desiderio di essere i migliori (e lo eravamo), devono essere parte fondante di tutti noi in egual misura, altrimenti il gruppo non funziona.” Eravamo proprio demoralizzati!

Fu così che nel corso di un “ritiro” di approfondimento a Cereglio, il gruppo ci sorprese con una vera e propria dimostrazione di affetto. Lavorando in segreto composero e ci presentarono la “Bonfarda Veronese” una sorta di danza antica. La serata ebbe questo andamento: dopo cena ci fecero accomodare su due sedie poste su una pedana di legno, vestiti in abiti regali. Il gruppo che rappresentava i cortigiani (anche loro in costume), preceduto dal banditore, che leggeva la pergamena con la dedica, entrava poi per eseguire la danza. Al termine della danza un regalo per noi. Fu una serata molto emozionante, avemmo conferma dell’affetto e della fiducia che il gruppo nutriva per noi. Parallelamente capimmo che le oggettive difficoltà a seguire il programma, il carico degli allenamenti e un calendario spettacoli che di anno in anno si faceva più impegnativo, erano l’origine di quella che sembrava una pericolosa disaffezione. Ma così non era e con qualche aggiustamento l’attività del gruppo prosegui al meglio

La dedica

Ovviamente l’omaggio del gruppo gradito e la ribadita fiducia non potevano risolvere la crisi che necessitava dopo l’ambito emotivo (seppur importante), di una chiarificazione verbale e razionale sul progetto stesso. Riportiamo la lettera di convocazione di Maurizio di qualche mese dopo.

Una carezza al gruppo di Sergio Simoni

Informadanza

Nel 1995 Informadanza cambia veste e diventa grande: riportiamo qui la copertina del primo numero della rivista stampata dalla UISP Provinciale di Bologna con la nuova veste grafica.

Copertina del secondo numero della rivista che riporta un evento organizzato da tutti i gruppi di danza popolare del territorio a sostegno e al rilancio della rivista.

Di seguito l’elenco dei gruppi territoriali che comunicavano le loro iniziative attraverso la rivista Informadanza.

“Ballintanti” era uno spazio organizzato e gestito da Siriano Tondini, un veterano delle danze popolari.

Il “Centro Alice” era invece una creatura di Iole Benelli, ballerina del Teamballo

Corso Istruttori danze popolari

Nel 1994 Giuseppe Michele Gala progetta e conduce, a Bologna, il primo corso di formazione per insegnanti di Danza Popolare in collaborazione con la Polisportiva G. Masi e l’UISP Nazionale.

Riportiamo il pieghevole di presentazione del corso di formazione per insegnanti di Danza Popolare: finalità, programma e modulo di iscrizione del corso di 1° livello.

L’esperienza dei corsi di formazione in oggetto, cominciata appunto nel 1994 su proposta di Giuseppe Michele Gala, aveva come partner la UISP provinciale e la Polisportiva Masi, nello specifico il Settore Danze Popolari. Il progetto prevedeva l’organizzazione di un primo livello seguito da un secondo, differenti per contenuti, modalità e approfondimenti. In realtà le cose non sono andate proprio secondo questo intento, o perlomeno, il primo e il secondo non sono stati sufficientemente differenziati per realizzare una formazione adeguata agli obiettivi che si erano indicati. Nella lettera riportata facciamo presente tutte le perplessità e i dubbi sorti nell’esperienza fin lì condotta. Abbandonammo in seguito il progetto e la nostra partecipazione di fatto non andò oltre il 1° livello.

I nostri attestati del corso di formazione di 1° livello

ANNO DI ATTIVITÀ 1995-1996

L’anno di attività 1995-1996 si caratterizza per l’importate novità della presenza regolare di gruppi musicali che suonano dal vivo alle feste del 3° sabato. Per quanto riguarda gli stage il ritorno di Giuseppe Michele Gala e Tamara Biagi con le danze toscane, Carla Padovani con le danze tirolesi e due novità: Totorre Chessa per le danze sarde e Federica calvino con le danze antiche.

Corso di danze popolari del mercoledì, saloncino XXV Aprile Croce di Casalecchio
Corso di danze popolari del lunedì, via Muratori a Bologna

Vediamo la lettera indirizzata ai ballerini del Teamballo con il piano delle attività per l’inizio dell’anno sportivo 1995-1996, gli allenamenti, gli spettacoli, la Marcia della Pace, e l’ospitalità degli amici di Bracciano.

Casalecchio

Il Teamballo a
Spettacolo in piazza

Composizione del Teamballo nel 1995-1996

Umberto Bonfà e Daniela Veronesi (coordinatori), Maurizio Sgarzi, Roberta Roatti, Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Milena Baldi, Carlo Orlandelli, Cinzia Matteuzzi, Iole Benelli, Gianni Devani, Nadia Bentivogli, Umberto Pampolini, Davide Bravi, Massimo Masetti, Emanuela Ferro, Stefania Rasia, Guido Salmi, Graziella Curreri, Pina Marinelli, Valeria Roncarati, Stefano Tommesani, Iones Dall’Aglio, Aurelia Gabusi, Gabriele Gardini, Sergio Golfarelli, Giovanna Ferri.

Decennale: il Teamballo in tuta di ordinanza (Polisportiva G. Masi)
Bozzetto per il logo del Teamballo realizzato da Daniela Veronesi

Comunicazione di servizio per i ballerini relativa alle date e al programma degli allenamenti del gruppo Teamballo. In qualità di direttori artistici, io e Daniela eravamo fermamente convinti che fosse importante arricchire il patrimonio delle danze conosciute. Per questo motivo abbiamo sempre incrementato le occasioni di aggiornamento e di preparazione del gruppo.

La Galletta, spettacolo in piazza a Castelguelfo

Altra lettera relativa ai gruppi di ballerini del Teamballo con riportati i gruppi per la gestione delle feste del 3° sabato e vari altri appuntamenti relativi ad iniziative di aggiornamento e di solidarietà.

Il Teamballo nel ballo dei Gobbi in piazza a Quingentole

Riportiamo il volantino per la festa di fine attività. Compaiono diverse e fantasiose definizioni riferite al Teamballo che altro non sono che gli “alias” utilizzati nelle iniziative non di ballo che hanno visto la partecipazione di alcuni componenti del gruppo: PICAI, TIMBALLOS, TIMBALLORUM, TIMBALLOSKI si riferivano alla partecipazione, ad esempio, il 14 agosto del 1988 e del 1989, al Festival della canzone popolare in Piazza Maggiore a Bologna. Le altre definizioni sono di pura fantasia.

Il decennale del Teamballo

Nel settembre del 1996, il gruppo Teamballo festeggia il decennale. Riportiamo la lettera con le comunicazioni del gruppo dirigente del Settore in merito ai futuri impegni del gruppo.

Per festeggiare i 10 anni di attività, il Teamballo organizza una festa invitando i gruppi musicali e di danze popolari del territorio (Carampana, Suonabanda, La Violina, Gli amici delle danze popolari, La Casa Gialla, Centro Alice, Siriano). Di seguito la lettera con l’invito a firma del gruppo dirigente del Settore Danze Popolari della Polisportiva G. Masi.

Versione definitiva del logo del Teamballo, sempre realizzato da Daniela Veronesi, presentato in occasione del decennale del gruppo.

Giugno 1996, il Teamballo a Marostica
Logo ufficiale del gruppo Teamballo

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1996

23 aprile “Festa di Primavera” al Centro Montanari, Bologna

25 aprile Monte Sole, Marzabotto (BO)

18 maggio festa gemellaggio Romanville (FR), Papa (Ungheria) e Trencin (Cecoslovacchia)

25 maggio Colorno Folk Festival Colorno (PR) con Suonabanda

30 maggio “Festa Grande”, Casalecchio di Reno (BO)

2 giugno “Una vasca lunga un giorno”, Casalecchio di Reno (BO)

6 giugno Ceretolo, Casalecchio di Reno (BO)

9 giugno Minerbio (BO) con Suonabanda

13 giugno Casa Gialla, Bologna

15 giugno Maranello (MO) con Suonabanda

17 giugno Strada Maggiore, Bologna

21 giugno Festa dell’Unità Anzola dell’Emilia (BO)

23 giugno Piazza degli Scacchi, Marostica (VI)

4 luglio Festa dell’Unità Casalecchio di Reno (BO) con Suonabanda

6 luglio Cremona con il Duo Emiliano

10 luglio Stazione ferroviaria di Bologna con Suonabanda

27 luglio Gaggio Montano (BO)

28 luglio Fiera di Calderino (BO)

3 agosto Granaglione (BO)

24 agosto Calderino (BO) con Suonabanda

25 agosto Istituto Giovanni XXIII, Bologna

27 agosto Malfolle (BO)

1 settembre “Sagra del Vino”, Calderino (BO) con Suonabanda

9 settembre Parrocchia della Croce, Casalecchio di Reno (BO)

13 settembre Zola Predosa (BO)

15 settembre “Festa del Miele”, Castel San Pietro Terme (BO)

22 settembre “Sagra della patata”, Tolè (BO)

29 settembre Santarcangelo di Romagna (RN)

12 ottobre Casa Gialla, Bologna

20 ottobre “Fira di sdaz” di Baricella (BO)

Spettacoli in piazza e sul palco
L'Appennino vien danzando Teamballo e Suonabanda
Il ballo dei gobbi
Il Teamballo a Minerbio 1996
Quadriglia, animazione in piazza

Rassegna dei gruppi di danza popolare

Riportiamo il volantino con l’elenco dei gruppi partecipanti all’iniziativa. 800 mila lire era il compenso previsto per la nostra esibizione a Castel San Pietro. Questo come tutti gli altri compensi ricevuti dal gruppo Teamballo, confluivano nel bilancio del Settore Danze Popolari e come tutti i bilanci era composto da entrate, uscite e impegni di spesa (materiale tecnico, costumi). Non erano mai compensi per i ballerini, che partecipavano a titolo completamente gratuito.

Spettacolo sul palco a Castel San Pietro

Il Programma delle danze presentate alla rassegna di

Castel San Pietro.
Il Teamballo mentre esegue una Maraichine
Courenta della Val Varaita
Spettacolo gruppo Teamballo – Marostica

Il Cul-in-aria

Un altro ambito sperimentato in modo instancabile e insaziabile dai ballerini del gruppo Teamballo era la programmazione di incontri gastronomici, il “Cul-in-aria”. Un’attività collaterale, riservata ai ballerini del gruppo, sulla cucina e la tavola, che si svolgeva in forma laboratoriale. Responsabili e ideatori Sergio Simoni e Antonella Lotito, con la collaborazione e la direzione artistica di Carlo Maria Orlandelli detto “Ciccio”, tutti componenti del Teamballo.

Riportiamo la programmazione del “Cul-in-aria” del 1996 dal titolo “Non di solo pane vive l’uomo”. Ciascuna serata aveva un tema diverso, con rispettivo menù che si preparava insieme nel pomeriggio a casa di Sergio e Antonella. Se nel ballo ci chiamavamo Teamballo, nella cucina e in ambito gastronomico eravamo il Timballo, con riferimento al noto piatto. Questa attività nata qualche anno prima, continuerà nel tempo, in modo trasversale alle vicende del Teamballo stesso. Una sorta di “terra di mezzo”, un punto di incontro e di socialità che, aldilà delle diverse avventure dei suoi componenti, continuerà a mantenerci in relazione, a rafforzare l’amicizia.

Serata Cul-in-aria, 1995

L’albergo Sapori e i ritiri del Teamballo

Sulla falsa riga del fine settimana a Montecavallo del 1993, si instaurò, su nostra proposta, la consuetudine di trascorrere un fine settimana all’anno di “ritiro” per la preparazione degli spettacoli. In pratica, intorno al mese di marzo, durante la pausa dei corsi, tutto il gruppo Teamballo si ritrovava per una full immersion di due giorni per lavorare all’aggiornamento dei repertori e delle danze che avevamo inserito nella proposta di spettacolo. La stagione delle uscite, in genere, iniziava intorno alla metà di aprile e si protraeva fino alla fine di settembre. Così, durante quel fine settimana il gruppo preparava lo spettacolo da proporre per il periodo estivo. La preparazione da noi proposta consisteva nell’imparare eventuali danze nuove, ripassare quelle già in repertorio e le coreografie per le entrate e le uscite di scena (da piazza, da palco, o altro). La scelta cadde sull’Hotel Sapori di Tolè. Un po’ perché Umberto Pampolini, uno dei componenti del gruppo, lo conosceva bene, un po’ perché era abbastanza vicino a Bologna e poteva essere raggiunto comodamente, permettendo comunque di allontanarci dalla città e di “staccare” dal lavoro. Aveva inoltre una bella sala grande dove ballare comodamente e si mangiava benissimo! Salvo quindi rare eccezioni siamo sempre andati al Sapori per aggiornarci e preparare i nostri spettacoli e dobbiamo a questo luogo e a questi approfondimenti tutta la varietà di proposte che da lì a qualche anno prenderanno il via.

La comunicazione inviate ai componenti del gruppo Teamballo per il fine settimana di ritiro a Tolè

Il programma di lavoro del fine settimana di ritiro a Tolè

ANNO DI ATTIVITÀ 1996-1997

Nel corso di questo anno sportivo, avvengono diverse cose. La prima sul piano organizzativo, le dimissioni di Maurizio Sgarzi e Roberta Roatti dal Consiglio Direttivo di Settore e per quanto riguarda Maurizio anche dall’incarico di referente del Settore. Viene indicato come nuovo referente Stefano Tommesani, già ballerino del Teamballo, che presenzierà anche le riunioni del Consiglio Direttivo per il Settore Danze Popolari. Gli altri componenti sono confermati: io e Daniela in veste di istruttori dei corsi e come direttori artistici del Teamballo; Daniela Zanni referente organizzativa del Teamballo e Giorgio Ciani referente per il bilancio.

La zirudella di Sergio Simoni sul cambio della guardia nel Consiglio Direttivo

Proseguono i corsi di danza popolare e ancora un ricco calendario delle feste del 3°sabato, sia con gruppi musicali sia con serate a tema. Degli interessanti stage in calendario, due in particolare sono con insegnanti originari dei repertori che propongono: Pascal Le Blanc per le danze francesi e Tess Edelman per le danze scozzesi. Carla Padovani, con la quale collaboriamo da anni, per le danze Russe, e Giorgio Zankl per le danze greche.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1997

19 aprile “Ultum dè ‘d Caranvel” con il Duo Emiliano, Casalecchio di Reno (BO)

13 maggio “Festa del volontariato”, Pianoro (BO)

1° maggio Malacappa, Argelato (BO)

24 maggio Ponticella (BO)

26 maggio “Colorno Folk Festival” con Suonabanda, Colorno (PR)

31 maggio “Festa del volontariato”, Pianoro (BO)

2 giugno Rassegna gruppi ballo, Vignola (MO)

5 giugno Conferenza spettacolo quartiere Porto, Bologna

7 giugno Vignola (MO)

26 giugno “Mia cara Madre” di Ivana Monti, Reggio Emilia

28 giugno “Musica nei cortili”, Casalpusterlengo (LO) con Suonabanda

6 settembre Cedrecchia, San Benedetto Val di Sambro (BO) con Suonabanda

21 settembre Modena con Suonabanda

4 ottobre Casalecchio di Reno (BO)

5 ottobre Molinella (BO)

14 ottobre Teatro Comunale di Casalecchio di Reno (BO)

19 ottobre a Montepastore (BO) con Suonabanda

26 ottobre San Benedetto Val di Sambro (BO) con Suonabanda

9 novembre Sasso Marconi (BO)

Spettacolo in piazza a Montepastore

15 agosto: spettacolo

del gruppo Teamballo a Ozzano per la festa dell’Istituto Ramazzini

Calendario degli allenamenti del gruppo Teamballo relativo ai primi 4 mesi. Due sedute di settembre specificatamente dedicate allo spettacolo di Castel San Pietro

Una trasferta in piena terra padana alla rassegna “Musica nei Cortili”

Conferenza laboratorio sulle danze popolari

Teamballo, animazione in piazza

Osteria del Teamballo

Riportiamo il volantino dello spettacolo “All’Osteria del Teamballo” a cui ha collaborato il duo Chiappelli Marco e Paolo Giacomoni componenti del gruppo Gruppo Emiliano di Musica Popolare (GEMP).

Il GEMP (Gruppo Emiliano di Musica Popolare)

“Il Gruppo Emiliano viene fondato nel 1975, per riproporre attraverso esibizioni coinvolgenti e ricche di spunti teatrali e cabarettistici, l’antica tradizione musicale emiliana precedente alla diffusione del liscio. Si tratta quindi di uno dei gruppi antesignani del revival popolare italiano, che ha mantenuto nel tempo inalterata la sua filosofia di approccio e soprattutto l’entusiasmo contagioso di fare musica dal vivo a contatto con la gente con l’allegria e l’esuberanza indispensabili a comunicare in maniera diretta senza trucchi ed effetti speciali.

Marco Chiappelli: chitarra, mandolino, voce; Paolo Giacomoni: violino, fisarmonica, voce Roberto Losi: flauti, ocarine, voce; Gian Emilio Tassoni: contrabbasso, voce” (fonte: cd GEMP)

Mia cara madre

Una bellissima esperienza: la partecipazione del gruppo allo spettacolo di teatro popolare “Mia cara madre” tenutosi a Reggio Emilia, con la regia di Ivana Monti, in occasione del Bicentenario del tricolore. Lo spettacolo è stato realizzato in una dimensione corale per i tanti protagonisti intervenuti.

Foto di gruppo dopo lo spettacolo “Mia cara Madre”, nell’ordine: Davide Bravi, Daniela Veronesi, Umberto Bonfà, Stefano Tommesani, Ivana Monti, Umberto Pampolini, Valeria Roncarati, Aurelia Gabusi, Gianni Devani, Iones Dall’Aglio, Graziella Curreri, Roberta Roatti e Giordano Cocchi

Folk Festival

Organizzato da Lino Mosciaghi, liutaiocontadino, il Colorno Folk Festival è stata una delle nostre prime partecipazioni a rassegne sulla musica tradizionale italiana. Il Teamballo, accompagnato dal gruppo musicale Suonabanda, per due anni consecutivi (1996 e 1997) è stato invitato a condurre uno stage sul repertorio del ballo staccato e fare lo spettacolo serale con il coinvolgimento poi del pubblico in facili danze di animazione. Una bella esperienza che ci ha consentito anche di condure un laboratorio sulle danze popolari in alcune classi della scuola media di Colorno.

Colorno

Scheda per lo spettacolo

Indicazioni relative alle entrate/uscite e alla gestione dello spazio di ballo - Repertorio del ballo staccato

La gestione delle entrate e delle uscite durante uno spettacolo, così come la gestione degli spazi, faceva parte degli allenamenti periodici programmati per tutti i ballerini del gruppo Teamballo. Ovviamente la maggior parte del lavoro era sull’apprendimento delle danze e degli stili esecutivi, ma anche questi aspetti erano molto importanti. Avevamo capito dopo alcuni anni di esibizioni che anche questi elementi andavano curati per migliorare lo spettacolo stesso.

Questa la scheda relativa ai repertori “stranieri”, nello specifico: tre danze della tradizione israeliana, una danza greca, due square americani e una bourrée del Berry. Negli anni a venire, con l’aumento delle danze in programma e con l’incremento degli spettacoli, si renderà necessario codificare per bene questa parte (entrate, uscite, gestione degli spazi scenici) con piccole dispense, specifiche per i vari moduli di spettacolo adottati.

Questa invece, è una scheda organizzativa relativa alle presenze dei ballerini nello specifico evento. Indica quanti sono gli uomini e le donne presenti e le coppie di ballo, se siamo in una piazza o su un palco, se ci sarà l’animazione, se si mangia, se ci si può cambiare, se è previsto un compenso, ecc. Una sorta di scheda tecnica dell’evento. Questa scheda veniva compilata da Daniela Zanni, in teoria una settimana prima dello spettacolo per consentire a noi di poter preparare il programma. In realtà spesso i numeri definitivi dei presenti si avevano solo poco prima dello spettacolo e quindi ci si ritrovava con più o meno ballerini del previsto. Niente di irreparabile ma la combinazione coppie e ballo spesso saltava e si rendeva necessario un “rapido” aggiustamento.

Scheda con il programma e le esibizioni dello spettacolo di Ponticella

Informasi e il Settore Danze Popolari

Informasi, periodico ufficiale della Polisportiva G.Masi, dedica una pagina alle nostre attività

Ancora un articolo sulle attività del Settore con le notizie sulle feste e sull’andamento della prima tornata dei corsi.

Il responsabile del Settore, Stefano Tommesani, pubblica un articolo su periodico Informasi nel quale commenta l’anno d’attività appena concluso

In questa tabella, l’elenco dei componenti il gruppo Teamballo nel 1996-1997

Rispetto al precedente anno il gruppo si è arricchito di due nuovi ballerini: Bashkim e Giuseppe Savini detto Joffa. Siamo quindi a 36 componenti e, cosa assai rara nelle danze popolari, parità di genere (18 uomini e 18 donne).

Le feste del 3° sabato sono tutte a tema. Le feste sono interamente gestite dal gruppo Teamballo e ogni serata è in carico a un gruppetto di ballerini.

Feste e ancora feste

I colori per indicare le difficoltà delle danze

Serata francese animatore della serata: Pascal Leblanc

Con Pascal organizzammo due stage, molto belli, sulle danze del Berry, in particolare sulle bourrée a due/tre tempi, nel ‘96 e nel ’97.

La conoscenza di Pascal Leblanc ballerino francese, che viveva in Italia, ci fornì l’occasione di approfondire i passi, la coreografica e la padronanza stilistica del repertorio del Berry. Una vera novità che finalmente ci consentirà da una parte, di riportare nell’ambito dei loro canoni stilistici e dinamici le bourrée precedentemente apprese e dall’altra, di mettere a punto un repertorio da spettacolo, per il Teamballo, assolutamente inedito (es: la Tournante de la grand poterie). Unitamente allo stage, la festa del 3° sabato.

Non poteva mancare nel panorama dei temi delle feste del 3° sabato, il giro del mondo. Una suggestione ideale per proporre danze popolari delle più svariate origini.

Ogni gruppo di ballerini del Teamballo organizzava la festa a tema come meglio credeva e in piena libertà Questo il volantino preparato per la serata irlandese.

Saluti e istruzioni per la festa irlandese

Costituitosi nel 1997, il gruppo “Strapazzon” era composto da Anna Ponziani (organetto), Umberto Bonfà (organetto), Pierluigi Vivarelli (mandolino) e Stefano Tommesani (chitarra). Tutti componenti del Teamballo con la voglia di provare a mettere insieme le loro competenze musicali. In particolare io e Anna avevamo imparato a suonare l’organetto da Maurizio Berselli. Il repertorio che proponevamo era assolutamente popolare e da ballo. Consentiva di proporre interventi di animazione, sia a completamento degli spettacoli del Teamballo, sia per autonome animazioni in feste paesane o parrocchiali. Nel corso degli anni la composizione del gruppo cambierà:

• 1° formazione: Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Umberto Bonfà, Stefano Tommesani

• 2° formazione: Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Umberto Bonfà, Stefano Tommesani, Marco Collina, Alessandro Cossetto

• 3° formazione: Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Maria Grazia Ponziani, Massimo Privitera, Alessandro Cossetto, Umberto Bonfà.

A partire dal 2010, progressivamente, il gruppo “Strapazzon” cesserà la sua attività.

Informadanza chiude i battenti

Lettera inviata a nome del Consiglio di Settore delle Danze Popolari della Polisportiva G. Masi al Presidente Provinciale UISP e ad altri, in merito alla decisione di chiudere le pubblicazioni di Informadanza che dal 1995 era, con l’accordo di tutti i gruppi, in carico alla UISP. Si pensava che il passaggio della pubblicazione dal Settore alla UISP avrebbe dato più garanzie e continuità al progetto, ma evidentemente, ci sbagliavamo.

Nonostante la nostra sollecitazione, però non venne dato seguito al progetto.

Giga emiliana, il Teamballo a Calderino

ANNO DI ATTIVITÀ 1997-1998

Continuiamo a viaggiare alla grande. Dieci le feste del 3° sabato in calendario di cui otto vedono la presenza di gruppi musicali e quindi si ballerà con musica dal vivo. Per quanto riguarda gli stage, avremo Il ritorno di Pascal Leblanc per le danze francesi e Guglielmo Pinna per le danze venete. Due insegnanti di grande competenza. Inoltre, per la prima volta, in veste di insegnante, Roberto Bagnoli che avevamo conosciuto nel 1995 a Bracciano e che ora fa parte del corpo di ballo di Terra di danza, l’associazione di Carla Padovani. Ritorna anche Giorgio Zankl con uno stage sulle danze balcaniche.

Con questo articolo a firma dei dirigenti del Settore, prende il via ufficialmente la nuova stagione, che prepara all’anno di attività 1997-1998. La formula dei corsi non cambia, sono sempre due, ma il corso di Casalecchio si sposterà alla pista Mazzotti, in via Cavour 8. Una sala molto ampia e accogliente, dotata anche di un comodo parcheggio, che non guasta.

Un appuntamento per occuparsi di disabilità in modo consapevole

Spettacolo al Teatro di Casalecchio di Reno

Una serata di festa con il gruppo Lanterna Magica, una delle tante collaborazioni avute nel corso degli anni.

Articolo di Informasi, il periodico di informazione della Polisportiva G. Masi, nel quale il Responsabile del Settore danze popolari, Stefano Tommesani, tira le somme dell’anno di attività appena conclusosi e anticipa alcune novità, nell’aria, per il prossimo anno.

Composizione e calendario spettacoli Teamballo

Umberto Bonfà e Daniela Veronesi (coordinatori), Maurizio Sgarzi, Roberta Roatti, Pierluigi Vivarelli, Anna Ponziani, Sergio Simoni, Antonella Lotito, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Gigi Pavani, Fioralba Burnelli, Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Milena Baldi, Cinzia Matteuzzi, Iole Benelli, Gianni Devani, Nadia Bentivogli, Umberto Pampolini, Davide Bravi, Massimo Masetti, Emanuela Ferro, Stefania Rasia,, Guido Salmi, Graziella Curreri, Pina Marinelli, Renato Rasi, Valeria Roncarati. Ferri Giovanna, Sergio Golfarelli, Stefano Tommesani, Iones Dall’Aglio, Aurelia Gabusi, Giuseppe Savini, Gabriele Taddia, Davide Boschini, Antonio Vignoli, Ombretta Bacchilega e Bashkim Hajdini

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1998

31 gennaio “Festa folk della solidarietà” Centro Sociale Katia Bertasi, Bologna

31 marzo “Lezioni concerto” Teatro Comunale Bologna

28 aprile “Lezioni concerto” Teatro Comunale Bologna

1° maggio “Festa degli aquiloni” Casalecchio di Reno (BO)

30 maggio Ponticella, San Lazzaro (BO)

31 maggio Croce del Biacco, Bologna

6 giugno Fiorano Modenese (MO)

7 giugno Bentivoglio (BO) con Suonabanda

14 giugno Festa dell’Unità Calderino (BO)

20 giugno Casalecchio di Reno (BO)

26 luglio Fiera di Calderino (BO) con Suonabanda

13 agosto Sassoleone (BO)

15 agosto Grizzana Morandi (BO)

15 agosto Ozzano (BO)

16 agosto Castel di Casio (BO) con Carampana

30 agosto a Monte Sole (BO) con Carampana

6 settembre Casa Gialla, Bologna con gli Strapazzon

13 settembre via Foscherara, Bologna

25 ottobre “Una piazza in gioco” Bologna

15 novembre a Camugnano (BO) Spettacolo a Camugnano

Riportiamo il calendario degli allenamenti del gruppo Teamballo in programma per l’anno 1998 Due allenamenti al mese più il fine settimana a Tolè per la messa a punto del repertorio. Un lavoro intenso, ma necessario, per garantire l’alto livello dei nostri spettacoli. Complessivamente 40 ore di allenamenti, per imparare danze nuove, affinare quelle già in repertorio e preparare i moduli da proporre negli spettacoli.

Il repertorio del gruppo Teamballo

Da quando io e Daniela abbiamo assunto la direzione artistica del Teamballo, abbiamo dato grande impulso alle attività di aggiornamento e alla preparazione del gruppo. Stage con insegnanti provenienti dalle regioni e dai paesi oggetto delle danze e non solo, allenamenti periodici, proposta di repertori tradizionali. Se agli inizi degli anni ‘90 potevamo contare, escludendo il ballo staccato, su un panorama di danze prevalentemente derivato dalla proposta Cemea (Centro esercitazione metodi educazione attiva), ora eravamo in grado di proporre molte danze prese da vari repertori tradizionali.

Il repertorio del Teamballo, come si può vedere nel documento qui a fianco, era composto da una settantina di danze.

Particolarmente ricco il repertorio francese e irlandese sui quali avevamo investito parecchio, sia in termini di tempo, sia attraverso approfondimenti con insegnanti provenienti da quei paesi.

Questi i moduli possibili per gli spettacoli con musica registrata.

Al Teatro Comunale di Bologna

Teresio Testa, ricercatore e musicista molto conosciuto nel mondo della musica tradizionale, ci propose di accompagnarlo nei laboratori per le scuole che venivano organizzati presso il Teatro Comunale di Bologna. L’attività prevedeva di lezioni-concerto di un’ora sul tema della tradizione popolare musicale e coreutica. Lui e Franco Calanca, del gruppo Lanterna Magica, si sarebbero occupati di presentare la musica e gli strumenti della tradizione dell’Appennino bolognese. Io e Daniela, con l’aiuto di Sergio Simoni e Antonella Lotito (tutti del Teamballo), dovevamo presentare alcune danze tipiche del repertorio del “ballo staccato”, sempre dell’Appenino bolognese.

I laboratori erano prevalentemente rivolti a classi della scuola elementare, occasionalmente a classi di scuola media.

Il pieghevole che illustra il progetto “Comunale ScuolA”

I corsi di danza popolare

Corso di danze popolari del mercoledì – Pista Mazzotti, Casalecchio di Reno
Corso del mercoledì, gruppo femminile
Corso lunedi, foto di piccolo gruppo
Gruppo maschile
Corso del lunedì, visione di alcuni video, 1998
Corso del lunedì in ballo, 1998

Stage di danze con Paul Grollier, ballerino musicista. Ripetevamo la formula di abbinare gli stage alle feste del sabato sera.

Copertina spiritosa dedicata a me e Daniela, direttori artistici del gruppo Teamballo.

Uno stage molto particolare e abbastanza importante. Nonostante l’insegnante, Giorgio Zankl, non fosse greco ma tedesco, il repertorio proposto fu molto interessante e ben documentato.

Maurizio Berselli e l’organetto diatonico

Comincia, con questo stage nell’ottobre del 1997, la collaborazione di Maurizio con la Polisportiva Masi. Una collaborazione lunga e fruttuosa che porterà tantissime persone a conoscere e a suonare questo bellissimo strumento.

ANNO DI ATTIVITÀ 1998 - 1999

L’anno di attività 1998-1999 fu un anno molto importante sia per le iniziative che facemmo sia per la diversa organizzazione dei corsi che attuammo. Il pieghevole presenta già molto bene le novità: l'introduzione di un terzo corso per avanzati. Passavamo quindi dai due corsi base (il lunedì a Bologna e il mercoledì a Casalecchio) a tre corsi con l’aggiunta di un corso di 2° livello per ballerini più esperti.

Io e Daniela saremmo stati gli istruttori del corso base del lunedì di Bologna e del corso di 2° livello per ballerini più esperti del giovedì a Casalecchio. Iole Benelli e Stefano Tommesani, entrambi ballerini del Teamballo, sarebbero diventati, su nostra indicazione, gli istruttori del secondo corso base che si spostava al martedì, sempre a Casalecchio.

Nonostante le informazioni ricevute con la nostra lettera prima della partenza dei corsi, molti corsisti rimasero un po’ interdetti da questa novità. Per alcuni il corso di 2° livello era sicuramente una bella cosa, per altri una sorta di discriminazione, di abbandono. Un po’ alla volta però, chiarimento dopo chiarimento e fugati i timori, le cose andarono molto bene e con reciproca soddisfazione.

Qualche cambiamento anche nell’organizzazione del Settore Danze Popolari. Entrano nel Consiglio Direttivo Valeria Roncarati e Davide Bravi per occuparsi dei rapporti Teamballo/spettacoli; Stefano Tommesani diventa responsabile organizzativo; confermato Giorgio Ciani come responsabile amministrativo; io e Daniela continuiamo come responsabili artistici del Teamballo. In più, io assumo la carica di Presidente del Settore acquisendo il diritto di partecipare al Consiglio Direttivo di Polisportiva.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 1999

30 gennaio Torino Circolo Presidio Ufficiali con Suonabanda

13 febbraio San Lazzaro (BO)

21 febbraio Pianoro (BO)

28 febbraio “Domeniche senz’auto”, UISP Bologna

16 marzo 10° anniversario Associazione Cirenaica, Teatro Dehon, Bologna

10 aprile “Una vasca lunga un giorno” Casalecchio di Reno (BO)

30 aprile Scuola elementare Villanova Di Castenaso (BO)

1° maggio “Festa degli aquiloni” Casalecchio di Reno (BO)

6 maggio San Lazzaro (BO) con Suonabanda

13-14-15 maggio gemellaggio Romanville

16 maggio Dozza Imolese (BO)

20 maggio agriturismo “Le Conchiglie” Lagune, Sasso Marconi (BO)

22 maggio “Un’estate in villa” Museo San Marino di Bentivoglio (BO) con Suonabanda

28 maggio Sestola (BO) con Suonabanda

30 maggio Istituto Ramazzini Bentivoglio (BO) con Suonabanda

5 giugno “Cirenaica balla”, Bologna

22 giugno Poggio Rusco (MN) con Suonabanda

27 giugno “Sagra del vino e della Ciambella” Castel Guelfo (BO)

30 giugno San Venanzio (BO) con Suonabanda

10 luglio Sissa (PR) con gli Shamrock

11 luglio Ozzano (BO) con Suonabanda

29-30-31 luglio “Danza vacanza” Deliceto (FG)

11 agosto Riola di Vergato (BO)

14 agosto a Castelluccio di Porretta (BO)

15 agosto “Agosto con noi”, Ozzano (BO)

16 agosto Mantova con Suonabanda

22 agosto Malfolle (BO)

29 agosto a Budrio con Suonabanda

14 settembre “Incontro al fiume” Casalecchio di Reno (BO)

7 novembre Sagra di Camugnano (BO)

14 novembre Casalecchio di Reno (BO) con Suonabanda

28 novembre “Festa del Tartufo” Valtopina (PG)

11 dicembre “Telethon” Palazzo Minghetti, Bologna

“L’Appennino vien danzando”
Spettacolo in piazza Teamballo e Suonabanda per la Festa di San Martino a Casalecchio 1998

Questa la scheda programma della serata in terra parmense, per uno spettacolo di danze irlandesi con il gruppo Shamrock. Questo gruppo musicale, molto valido, non era però, come molti gruppi irlandesi, abituato a suonare per il ballo, come si dice in gergo. Ci volle un paziente lavoro di messa a punto per far sì che noi riuscissimo a ballare le danze che conoscevamo, sulle musiche del loro repertorio.

Il Teamballo in veste irlandese

Un articolo sui giovani e il ballo scritto da Valeria Roncarati e Davide Bravi, due dei pochi, ma bravissimi giovani presenti nel gruppo Teamballo. Gli altri erano Stefania Rasia, Massimo Masetti e Emanuela Ferro. Un capitale umano dalle grandi potenzialità e dalla grande generosità sul quale avevamo scommesso e che ci ripagava della fiducia con la loro grande disponibilità. L’articolo delinea uno spaccato sulle aspettative dei giovani, molto interessante

Folk Bulletin scrive del Teamballo

La rivista diretta da Roberto G. Sacchi, la più quotata e informata sulla musica e la danza tradizionale, intervistava proprio noi! Avevamo sempre letto di altri e ora era il nostro turno, segno che il gruppo era conosciuto ben oltre i confini di Casalecchio.

L’incontro con “e bene venga maggio”

Avevamo, in passato, già conosciuto Dina Staro, fondatrice, anima e Presidente dell’Associazione “e bene venga maggio”, in occasione di uno stage sulle danze della tradizione del ballo staccato. Quello stage non ci bastò, perché ritenevamo di non aver appreso abbastanza e così ci riprovammo nel 1999. Io e Daniela ritenevamo opportuno, infatti, che tutto il gruppo Teamballo svolgesse un aggiornamento direttamente alla fonte su quello che per noi era il repertorio distintivo e specifico. Non potevamo restare con quanto avevamo imparato da Cesare e Francesca nei primi anni ‘80. Organizzammo così un fine settimana di aggiornamento per tutto il gruppo sul repertorio del ballo staccato. E questo “nuovo” incontro segno per il gruppo Teamballo un importante e impegnativo cambiamento.

Di seguito l’organizzazione dei gruppi di lavoro.

Il ballo è una cosa seria che scaturisce da più fattori: lo stile, i passi, la coreografia, l’uso dello spazio, la comunicazione, il contesto, la tradizione. Avevamo l’impressione che la nostra competenza su questo repertorio fosse un po’ stereotipata e che necessitasse di un confronto con portatori sani della tradizione. L’attività più conosciuta dell’Associazione “e bene venga maggio” è la riedizione dei “Borghi in festa”, una sorta di rivitalizzazione del tessuto dei piccoli centri per far tornare a ballare la gente del posto. Un territorio che balla! Detta così sembra facile e semplice, ma è ed è stato un grande lavoro di relazione e di fiducia tra l’Associazione e la gente. Un merito, un grande merito, dell’Associazione che ha valorizzato quei luoghi facendoli conoscere anche a molti, moltissimi appassionati delle città (Bologna e non solo, Milano, Verona, Torino, Firenze, Rimini). Leggendo la scheda riportata nella pagina successiva, si capisce molto meglio la loro filosofia.

Tornando a noi, in parecchi erano già stati a queste iniziative e quindi era nato spontaneo il confronto tra come ballavano gli altri e come ballavamo noi. Furono giornate di grande lavoro, molto impegnative sul versante del confronto. Lo schema riportato nella pagina precedente illustra l’organizzazione che ci era stata richiesta per garantire il massimo risultato. Si era fatto in modo che nessuna coppia abituale ballasse insieme, dividendo anche le coppie marito moglie, per ridurre l’abitudine nel danzare insieme. Era importante ritornare a guardare l’altro/a per costruire insieme il ballo. Tre gruppi che ruotavano nei due giorni sugli stessi temi e sugli stessi insegnanti, Dina, Jorquera e Norma. Ne uscimmo con le ossa rotte e in profonda crisi “di ballo”. L’aggiornamento aveva demolito i nostri schemi e il modo abituale che avevamo di interpretare le danze dell’Appennino. Il lavoro fatto con Dina ci aveva messo di fronte al fatto che eravamo rimasti legati a modelli non più adeguati. La chiave interpretativa del ballo e della cultura di riferimento proposta (frutto delle tante ricerche e dell’esperienza del territorio), era molto più complessa del nostro abituale approccio. Non si trattava tanto di passi, coreografia e uomo/donna, quanto di comunicazione, accordo nel ballo, lettura delle posture e della dinamica del ballo, di interpretazione della musica, di stile, di congruenza formale. Di tante altre piccole e grandi cose che segnavano la differenza tra quello che sapevamo noi e quello che, in quelle tre giornate di formazione, ci era stato proposto con ricchezza di argomentazioni e di contenuti. Insomma, una crisi profonda che bloccò letteralmente il gruppo su qualsiasi esibizione del ballo staccato. Certo, alcuni del gruppo sostenevano che l’impianto teorico proposto fosse in realtà distante dalla pratica del ballo. Era però indubbio che lo studio di questo repertorio (e non solo) condotto da Dina Staro e dall’Associazione aveva messo in evidenza fattori che mai prima erano stati considerati, fattori distintivi importanti dei balli, del territorio e della cultura montanara. Questo aggiornamento ci portò a procedere ad una profonda revisione dei balli e delle modalità di presentazione degli stessi negli spettacoli. Ma il lavoro più difficile fu nei mesi a seguire recuperare i ballerini a questo repertorio: nessuno voleva più ballarli, nessuno sapeva più come ballarli! Io e Daniela proponemmo allora un ciclo di allenamenti mirati a questo repertorio, anche per piccoli gruppi, ricostruendo piano piano, i fondamentali coreutici alla luce di quanto

appreso in aggiornamento. Era difficile per quasi tutti modificare il modo abituale di ballare e applicare le nuove cose; fare una tonda con un balletto, diversificare il balletto, la tresca poi! Perché, se è vero che il ballo staccato si compone delle parti che già conoscevamo, tonda, balletto e tresca, imparammo che questa ripartizione non è sempre così chiara e netta. Che parti dell’uno, possono ritrovarsi o entrare nelle parti dell’altro. Che l’interpretazione musicale deve guidare il ballo. Che la gestione dello spazio e l’accordo tra i ballerini fanno la differenza tra un ballo vero e un ballo eseguito a memoria sempre uguale e mai adeguato. Da ottobre ad aprile nei vari incontri riuscimmo a ritrovare l’interesse per questo repertorio e la fiducia personale con una lenta, ma efficace, ricostruzione dei modelli stilistici e del proprio modo di ballare. Riuscimmo così a preparare anche gli spettacoli per la stagione estiva, senza farci prendere dal panico.

Scheda sintetica tratta dal sito dell’associazione “e bene venga maggio” ''e bene venga maggio" è un'associazione culturale che, grazie anche all'attività di ricerca portata avanti da Placida Staro etnomusicologa e ricercatrice di fama internazionale, opera sul territorio di Monghidoro, Monzuno e Loiano dal 1982 per la promozione, la conservazione e la diffusione della cultura montanara, attraverso la creazione di luoghi e momenti di incontro, di formazione culturale,qualistageecorsisulladanzatradizionaleelamusica,maanchepromuovendoiniziativeatteafarconoscere le realtà culturali locali, attraverso l'organizzazione di rassegne, concerti, conferenze e spettacoli.

La finalitàprincipale dell'associazioneè quelladisalvaguardare la varietàe la differenziazionedelleespressioniumane, in particolare delle forme verbali e non verbali, proprie delle culture basate sul contatto, i vincoli solidaristici e la comunicazione orale.

Nelle culture che non utilizzavano la scrittura, la danza costituiva un forte sistema di vincoli sociali e di espressione "artistica" per le persone. Allo stesso modo, il canto e la musica, collegati alla danza, erano strumenti per "creare insieme", sviluppando autonomamente e da protagonisti la propria partecipazione agli eventi. L'Associazione guarda al passato per "imparare", ma è soprattutto rivolta, con le proprie attività verso il futuro, affinché sia ancora possibile creare "con i propri mezzi" una società della partecipazioneedelballopertutti.>

Il gruppo Teamballo si presenta Nel 1998 viene messo a punto un nuovo volantino che descrive le attività del Teamballo e le tipologie di spettacolo possibili. Veniva distribuito al pubblico o inviato alle associazioni, alle proloco, ai comuni per farci conoscere e pubblicizzare le nostre attività.

Continua intanto l’elaborazione delle modalità di spettacolo

Un articolo di Informasi sul corso di organetto organizzato dal Settore Danze Popolari

della Polisportiva G. Masi.

Ancora iniziative del gruppo Teamballo tra solidarietà e feste

Questa una delle prime iniziative di Mauro Burnelli sulle danze popolari. Già sponsor della Polisportiva, corsista e componente del gruppo spettacolo del Teamballo, sempre più interessato a promuovere questa attività. Sempre più interessato a proporre iniziative di divulgazione e di aggregazione intorno a questo ambito.

Il museo si diverte

Nell’anno di attività 1998-1999 ad alcuni componenti del Teamballo fu chiesto di proporre, nell’ambito della rassegna il “Museo si diverte”, un percorso sulle danze antiche. Io, Daniela, Stefano Tommesani e Iole Benelli gli animatori. Il programma recitava “Le danze dei poveri, le danze dei re”. La proposta si articolava con alcune brevi esibizioni e il successivo coinvolgimento dei bambini e genitori dei presenti. La rassegna era infatti pensata e rivolta ai gruppi familiari.

Animazione

Le feste a ballo dedicate agli strumenti La rassegna, nata da un’idea di Stefano Tommesani, voleva far conoscere e valorizzare gli strumenti musicali popolari (violino, organetto, ghironda, mandolino, piva) e poter ballare con musica dal vivo.

Gruppo mandolinistico
Maurizio Berselli e gli allievi del corso di organetto
Lanterna magica
Paolo Simonazzi alla ghironda

Feste di fine corso

Era consuetudine, l’ultima lezione del corso, fare un po’ di festa e per questo avvenimento, si preparavano ogni sorta di prelibatezze. Questa volta, oltre alla festa, venne organizzato anche un saggio di fine corso. Il volantino riportato, pubblicizza l’evento organizzato al termine della prima sessione dei corsi (ottobredicembre). Era la prima volta che i corsisti si esibivano e, in più, lo facevano in uno spazio diverso da quello abituale dei corsi. Avevamo predisposto un programma di esibizione per il corso avanzato e uno per i corsi base. Al termine buffet e animazione con il coinvolgimento di tutti. Una festa bellissima e molto partecipata.

Anche qui un volantino che pubblicizza la festa finale di questo primo anno di sperimentazione dei corsi di secondo livello per esperti. Solo festa però, niente esibizione.

Con la Casa Gialla i rapporti erano buoni e di collaborazione, anche perché che gli istruttori dei loro corsi erano due ballerini del Teamballo, Gianni Devani e Daniela Zanni. Quando poi loro lasciarono l’incarico, feci a Gianni Dal Monte, responsabile delle attività di Casa Gialla, il nome di Stefano Tommesani, come possibile istruttore.

Deliceto e Francesco Marino

Nel luglio del 1999, il gruppo Teamballo partecipò per la prima vola al Festival di danze popolari multietniche di Deliceto, in provincia di Foggia, tenendo uno stage sul repertorio del ballo staccato e presentando il proprio spettacolo seguito da animazione del pubblico.

Fu Mauro Burnelli che per primo arrivò a Deliceto e fece la conoscenza di Francesco Marino, ideatore e animatore del Festival. Una collaborazione che si rafforzerà negli anni. Partecipammo infatti molte altre volte e Marino presenzierà a molte delle nostre iniziative di pari valenza che qualche anno dopo prenderanno piede anche nel nostro territorio.

Un racconto di Pierluigi Vivarelli

L’attività del Teamballo si diversifica sempre più e crescono i contributi dei tanti creativi presenti nel gruppo. Partiti dai corsi di ballo, siamo presto arrivati a costituire un gruppo spettacolo, il Teamballo, gruppo che diventa anche il motore di tutte le attività sulle danze (feste, animazioni). Abbiamo partecipato al Festival della canzone popolare in piazza Maggiore a Bologna, lanciato la commedia musicale “Osteria del Teamballo”, creato il gruppo musicale degli “Strapazzon”, il laboratorio gastronomico “Cul-in-aria”, i corsi di strumento, le danze antiche, il nascente gruppo teatrale …… e ora un racconto sul laboratorio del “Cul-inaria”

Pierluigi Vivarelli con la sua inseparabile chitarra

Un anno cruciale pe il nostro gruppo e per il Settore nel suo complesso. Partiti esclusivamente con l’interesse per le danze popolari, abbiamo nel corso degli anni dato vita ad altre attività collaterali che si affiancavano a questa. Si manifestano e prendono forma nel tempo anche l’interesse per la musica, per il teatro, per il canto e per la cucina. Attività che inizialmente facevamo insieme quando non ballavamo, si sono poi trasformate in veri e propri progetti, alcuni dei quali aperti a tutti. Quelli che erano quindi interessi interni al gruppo diventano ora vere e proprie attività del Settore.

In ragione di queste nuove aree di proposta, io e Daniela sentivamo l’esigenza di trovare una nuova definizione del Settore, una definizione che sintetizzasse il grande fermento interno e la ricchezza delle proposte. La definizione Settore Cultura e Tradizioni Popolari ci sembrava avesse questa proprietà: far capire subito che le attività svolte andavano oltre il solo ballo. La proposta fu presentata e approvata nel corso di uno dei nostri incontri di inizio anno. Nel nuovo millennio (2000) diventiamo quindi Settore Cultura e Tradizioni Popolari.

E questa è la nostra nuova carta d’identità:

• continua il modulo dei tre corsi di danza popolare: due base e uno avanzato di 2° livello

• 5 stage su repertori tradizionali

• 9 feste del 3° sabato nel corso dell’anno con tanti gruppi musicali e questa è la prima delle novità

• nasce la scuola di musica popolare

• nasce il gruppo teatrale della “Tresca”

• nasce il gruppo canoro “i Gobbi”

• nasce il gruppo animazione

• continuano gli Incontri di cucina

• continua il gruppo musicale degli Strapazzon

• attività varie (escursioni-incontri - gite)

Ecco, in sintesi, l’organizzazione del settore con i referenti per ogni attività e relativi compiti. Manca il referente per il gruppo canoro “I Gobbi” che non aveva ancora provveduto ad indicarne uno.

In questo organigramma, compaiono per la prima volta, dei corsisti. Da sempre la gestione e gli incarichi erano appannaggio esclusivo dei componenti del Teamballo. Il Teamballo era il vero motore del Settore Danze Popolari. Ora le attività erano tante e diversificate per cui ritenemmo utile coinvolgere nella gestione delle tante attività anche le persone che frequentavano i nostri corsi, le nostre feste e le nostre iniziative.

Schema riassuntivo attività del Settore

Come si può vedere dalle pagine del pieghevole, molte le attività e qualche novità nel programma annuale.

Tutto sotto l’egida del Settore Cultura e Tradizioni Popolari.

Per quanto riguarda gli stage. proponiamo il ritorno di Serena Bezzi con le danze irlandesi, e novità interessanti, danze square con Tamara Golden, le pizziche con “I ballati tutti quanti” e le danze resiane con il gruppo folk Resia.

Il volantino riporta la programmazione del gruppo Teatro, lo spettacolo del gruppo canto e l’immancabile calendario delle feste del terzo sabato con una forte presenza dei gruppi musicali di grande richiamo.

Il corso di cucina di Bei e Carlo aperti a tutti gli appassionati e, infine, un bel programma di escursioni.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 2000

12 febbraio “Io sono venuto per incantatore”, Anzola dell’Emilia (BO)

25 marzo “Io sono venuto per incantatore” Riale di Zola Predosa (BO)

2 aprile “Balli di primavera” Palazzo d’Accursio, Bologna

28 aprile Centro sociale Emilia Levante, Bologna

30 aprile Mirandola (MO)

1° maggio “Festa degli aquiloni”, Casalecchio di Reno (BO)

7 maggio San Lazzaro di Savena (BO)

12 maggio da Ropa Center, Bologna

19 maggio “Io sono venuto per incantatore”, Bologna

28 maggio a Sestola (MO) con Suonabanda

3 giugno di Sasso Marconi (BO)

10 giugno “Capelli d’argento”, Baricella (BO)

14 giugno “Io sono venuto per incantatore”, Calderino (BO)

28 giugno “Io sono venuto per incantatore”, Casa Gialla, Bologna

25 giugno Casalecchio in festa, Casalecchio di Reno (BO)

1 luglio Rassegna “Invito in Provincia”, Fontanelice (BO)

4 luglio “Festival Unità Folkdanze” Casalecchio di Reno (BO)

4 luglio Villa Ranuzzi, Bologna

7 luglio Rassegna “Invito in Provincia”, Ozzano (BO)

3 – 6 agosto Festival “Non solo danza”, Deliceto (FG)

11 agosto Riola di Vergato (BO)

12-13 agosto Serramazzoni (MO)

15 agosto a Ozzano (BO)

26 agosto “Invito in Provincia”, Pianaccio (BO)

27 agosto Mantova con Suonabanda

24-27 agosto gemellaggio a Trencin Rep. CECA

15 settembre a Madonna del lavoro, Zola Predosa (BO)

20 settembre Monte Moria, Piacenza con Suonabanda

24 settembre Mezzolara di Budrio (BO)

5 novembre “Io sono venuto per Incantatore” Teatro Dehon, Bologna

11 novembre “Festa di San Martino”, Casalecchio di Reno (BO)

16 dicembre “Danzare il 2000 anno della Pace”, Casalecchio di Reno (BO)

Un anno particolarmente impegnativo, ma di grandi, grandissime soddisfazioni per noi, per il Settore e per la Polisportiva. A questo già lunga lista di impegni vanno sommati gli appuntamenti nell’ambito di “Bologna 2000 Capitale Europea della Cultura”

RASSEGNA BOLOGNA CITTA’ DELLA CULTURA 2000

27 febbraio spettacolo e animazione per il Carnevale, Casalecchio di Reno (BO)

2 aprile “Balli di primavera” per Bologna dei musei, Bologna

1° maggio “Ballo d’amor, ballo dei popoli” viaggio nella danza, Malacappa - Argelato (BO)

7 maggio Festa di Primavera “Ballo d’amor, ballo dei popoli” viaggio nella danza popolare, Bologna

16 maggio “L’Appennino vien danzando” musica e balli dell’Appennino emiliano, Dozza Imolese (BO), con Suonabanda

22 maggio - “L’Appennino vien danzando” musica e balli dell’Appennino emiliano, S. Marino di Bentivoglio (BO) con Suonabanda

4-5 giugno Rassegna gruppi musicali e gruppi di danza popolare, Piazza Maggiore Bologna

5 giugno “Cirenaica balla”, Bologna

27 giugno “Ballo d’amor, ballo dei popoli” viaggio nella danza, Castel Guelfo (BO)

11 luglio “L’Appennino vien danzando” musica e balli dell’Appennino emiliano, Ozzano (BO)

14 novembre “Festa di San Martino”, spettacolo “L’Appennino vien danzando” musica e balli dell’Appennino emiliano, Casalecchio di Reno (BO) con Suonabanda

ll 2000 era l’anno in cui Bologna è stata dichiarata Città Europea della Cultura

Moduli spettacolo e repertori

Quando utilizzavamo basi registrate, disponevamo di due moduli di spettacolo, molto simili tra di loro, ma con alcune varianti nelle danze in programma: un modulo era “Ballo d’amor, ballo dei popoli”, mentre l’altro era “Ballando, ballando”. Questa diversificazione era resa possibile dal grande lavoro di preparazione svolto in quegli anni e da un arricchimento sempre più importante dei repertori tradizionali. Potevamo infatti contare su 60-70 danze da proporre negli spettacoli.

Riportiamo a titolo di esempio la scheda programma dello spettacolo che il gruppo Teamballo ha presentato al Ropa Center, dal titolo “Ballo d’amor, ballo dei popoli”.

Come si può natare dalle schede, aprivamo sempre gli spettacoli con il repertorio tradizionale locale (ballo staccato). Nelle successive parti invece, differenziavamo le proposte in base ai moduli che venivano scelti per quella specifica occasione: danze italiane, francesi, greche o celtiche. La parte di animazione era uguale in tutti e due i moduli.

Qui invece riportiamo la scheda programma dello spettacolo che il gruppo Teamballo ha presentato a Riola di Vergato dal titolo ”Ballando, ballando”.

“Ballando

, ballando”, spettacolo del Teamballo alla festa dell’Istituto Ramazzini il 15 agosto ad Ozzano.

Quando invece ci esibivamo accompagnati da gruppi musicali che suonavano dal vivo, tipicamente Suonabanda, utilizzavamo il modulo “L’Appennino vien danzando”. A differenza degli altri due moduli, per quanto riguarda la parte di spettacolo, questo modulo prevedeva solo danze della tradizione dell’Appennino bolognese, altrimenti conosciuta come ballo staccato. Nella parte di animazione, grazie al repertorio musicale di Suonabanda, potevamo comunque spaziare anche su danze di altri repertori.

Scheda programma dello spettacolo di Mantova

Calendario allenamenti Teamballo

Questo il corposo calendario degli allenamenti di ballo che si rendevano necessari in previsione dei numerosi impegni e spettacoli che ragionevolmente si sarebbero concretizzati per l’anno di attività 1999-2000.

19 sedute di allenamento più un fine settimana di messa a punto per complessive 55 ore di lavoro.

Negli anni dal 1992 al 2002 la preparazione del gruppo ha avuto queste caratteristiche di frequenza e di monte ore. Un impegno consistente visto l’intenso calendario degli spettacoli che in quegli anni presentavamo.

Calendario degli impegni (allenamenti, spettacoli, stage, incontri, animazioni, feste da gennaio a giugno) dei vari gruppi presenti all’interno del settore (ballo-teatro-cucina). Un calendario davvero impegnativo, necessario però per assicurarci il raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati.

Indicazioni sullo “stare in scena” e promemoria sui “costumi” per repertorio

Questa nota era il tentativo di raggiungere anche su questo aspetto, la competenza che invece, attraverso gli allenamenti, avevamo per i balli. Lo stare in scena non era sempre “bello” e quindi non dava quel valore aggiunto che secondo me e Daniela, direttori artistici del Teamballo, il nostro gruppo poteva raggiungere.

Queste indicazioni a lato fanno riferimento ai repertori che più frequentemente portavamo in spettacolo

Avevamo in dotazione anche costumi per il repertorio greco e irlandese che però non compaiono nel documento riportato Il motivo è legato al fatto che non ci veniva richiesto spesso di presentare le danze greche o irlandesi.

Il Teamballo, spettacolo alla Festa degli aquiloni del 1° maggio 2000

il coordinamento del gruppo.

Il Teamballo e gli Strapazzon, spettacolo in piazza dei Caduti a Casalecchio di Reno
L’organico degli Strapazzon si era arricchito con la presenza di Alessandro Cossetto al violino e di Massimo Privitera al basso o chitarra. Cossetto qualche tempo dopo assumerà

Nell’ambito della rassegna Bologna dei Musei, presentammo un programma di danze antiche nella sala “detta la boschereccia” nel palazzo comunale di Bologna. Eravamo in quattro coppie di ballerini del Teamballo, con i costumi dell’epoca che Iole ci aveva procurato. Avevamo avuto l’occasione di frequentare stage sulle danze rinascimentali condotti da Yves Hulot e da Federica Calvino Ci sentivamo pertanto pronti a presentare, dopo allenamenti dedicati, uno spettacolo tematico come questo.

Lo spettacolo andò molto bene, musiche, scelte delle danze ed esecuzioni davvero riuscite.

Da questa esperienza ebbe inizio l’avventura del Balletto felsineo.

Il gruppo di danza antica: Gabriele, Aurelia, Giordano, Iole, Davide, Valeria, io e Daniela
Daniela Veronesi e Umberto Bonfà
Iole Benelli e Giordano Cocchi
Aurelia Gabusi e Gabriele Gardini
Valeria Roncarati e Davide Bravi

Dal ballo al teatro, il gruppo della Tresca

Con questo articolo pubblicato su Informasi prende il via ufficialmente il gruppo teatro della Tresca composto da una parte dei ballerini del Teamballo. Il gruppo teatro nasce all’interno del Settore Tradizioni e Cultura Popolari ed è coordinato da Gigi Pavani, già ballerino del Teamballo.

Io sono venuto per Incantatore

L’appena nato gruppo teatrale della Tresca, aveva proceduto ad una rivisitazione della vecchia commedia “Osteria del Teamballo” arricchendo i testi e introducendo, rispetto all’originale, altri personaggi e molte parti cantate. L’opera, così rivisitata, prese il nome di “Io sono venuto per Incantatore” e, sotto la regia di Gigi Pavani, responsabile del gruppo, iniziò a calcare i teatri del territorio.

Riportiamo la lettera a firma mia e di Daniela con l’invito alla serata “degli auguri”

Il volantino che pubblicizza lo spettacolo teatrale “Io sono venuto per Incantatore”

Una scena da “Io sono venuto per incantatore”

Gruppo teatro e la prima commedia Il calendario delle repliche è già ricco, pur essendo la prima delle tante commedie che il gruppo porterà in scena. Coordinatore del gruppo della Tresca è Gigi Pavani che assumerà anche l’incarico di regista.

Animazione, feste e cucina

Articolo di Informasi di gennaio 2000 in cui vengono presentate le nostre attività sempre di notevole interesse. Un occhiello sul corso di cucina che continua a riscuotere molte adesioni.

Non sempre ci chiedevano di fare spettacolo, a volte chiedevano semplicemente interventi di animazione. Lo spettacolo che proponevamo come Teamballo dava uno spazio limitato al coinvolgimento del pubblico, per cui per fra fronte a queste richieste, nasce il gruppo animazione coordinato da Maurizio Sgarzi. Riportiamo la lettera di convocazione del neo nato gruppo Animazione.

L’angolo della solidarietà

Una “pergamena” per ringraziare il gruppo per la partecipazione alla festa organizzata dal dall’Istituto Ramazzini

Una lettera dell’amministrazione postale che ringrazia il gruppo per aver partecipata alla giornata Telethon.

del gruppo Teamballo al Nido Viganò

Spettacolo

Il calendario dei sabati di festa con una ricca presenza di gruppi musicali

Il Teamballo nel ballo dei gobbi

Riportiamo il volantino degli incontri di cucina condotti da Carlo e Bei. Questi incontri a differenza del laboratorio “Cul-in-aria”, specifica prerogativa del Teamballo, erano corsi veri e propri, aperti a tutti con relativa iscrizione e quota sociale.

di Musica Popolare

Il volantino della Scuola di Musica Popolare.

L’idea della Scuola di Musica Popolare fu di Stefano Tommesani e si costituiva nell’ambito della riorganizzazione del Settore che, definito “Settore Cultura e Tradizioni Popolari” si apriva ad un insieme più ampio di attività dalla connotazione tradizionale (ballo, musica, teatro, cucina, canto).

La scuola riprendeva il successo dei corsi di organetto, già parte dell’offerta del Settore, ma allargava i suoi confini ad altri strumenti: piva emiliana con Franco Calanca, chitarra con Massimo Privitera, tamburello e ocarina.

Stefano Tommesani svolse l’attività di coordinatore della Scuola di Musica fino al 2002. Negli anni successivi assunse l’incarico Marco Collina, dirigente del Settore. La gestione Collina proseguirà fino al 2009, anche se lentamente, ma inesorabilmente, i corsi di altri strumenti si ridussero sempre più fino ad organizzare solo corsi di organetto con Maurizio Berselli. Nel 2012 ricominciarono i corsi di solo organetto, uno base con Maurizio Berselli e uno di secondo livello con Paolo Palmieri. Coordinatore dei corsi sarò io fino alle mie dimissioni nel 2018.

Scuola
Allievi del corso di organetto di Maurizio Berselli
Festa al Centro Giovanile: musica d’insieme

Banda Brisca e Torrepellice

Il nostro incontro con Banda Brisca fu, come si dice in gergo, fatale. La formazione musicale più energetica, coinvolgente, brava tecnicamente e con un repertorio a ballo di grande qualità (occitano-francese) che avessimo mai incontrato. Bernardo (Beisso) un vero leader, alternativo, militante, accattivante. Tanto bravo quanto generoso nel suonare senza risparmiarsi. Lui, come Luca e Stefano, gli altri musicisti che componevano la band.

Sono stati presenti alle nostre iniziative tante volte e la loro partecipazione ha reso le nostre feste sempre bellissime. Era un piacere ballare sulla loro musica, piacere che avemmo modo di ripetere molte volte negli anni a seguire. Da loro abbiamo imparato molto e soprattutto lo Sbrando, il ballo dei coscritti, che arrivò a Bologna proprio grazie a loro

Stefano, Bernardo e Luca

Altra storia, invece, Torrepellice, amena località del cuneese dove io e Daniela arrivammo la prima volta nel 1996, per fare un fine settimana di aggiornamento. La rassegna, organizzata dall’associazione “Mouzico e Dansa d’Oc”, era la prima da noi frequentata, in Italia, che prevedesse un buon numero di informatori e musicisti originari dei repertori proposti. Coordinatore dell’evento Duccio Gay con tanti altri collaboratori fra i quali Flora Sarzotti e Mario Proietto. Fu un incontro molto importante perché ci consenti di acquisire conoscenze dirette con informatori di competenza e di elevata conoscenza. Imparammo molte cose, sia cose nuove sia aggiustamenti stilistici importanti per il lavoro istruttori e come direttori del Teamballo. Frequentammo Torrepellice per diversi anni e ci avvalemmo della collaborazione dell’associazione anche per nostre iniziative

Fra gli insegnanti che abbiamo conosciuto, Pierre Courbefin (danze della Guascogna), Patrick Odea (set e step irlandesi), Patrice Sauret (bourrée dell’Haut Loire), Patxi e Agnes Peretz (danze basche), Inge Anagrius (polske svedesi), Josiane Enjelvin (bourrée Auvergne), Naïk Raviart (contradanze)

Torrepelice, tra un ballo e l’altro
Duccio Gay, Patrice Sauret e Patrick Odea
Stage di bourrée
Corsisti a tavola, fra gli altri l'amico Claudio Cesaroni

Agli incontri di Torrepellice conoscemmo tante persone nuove, sia tra i corsisti che tra gli insegnanti. Incontrammo anche qualcuno di già conosciuto! Ad esempio, in questa foto, in una pausa di “lavoro” vediamo Daniela con Ombretta Bacchlega Rossella Perugi e Micaela Pescetto.

La collaborazione con l’associazione prosegui negli anni, soprattutto con Duccio Gay, Flora Sarzotti e Mario Proietto che chiameremo più volte a Bologna. per condurre stage (Irlandesi - Polska svedese).

Oltre alla tradizione occitana tipica delle valli cuneesi e non solo, Duccio, Flora e Mario (e tutta l’associazione) sperimentarono anche altri percorsisi delle tradizioni popolari e colte. Fondarono infatti le associazioni “J. O’Leary” per la divulgazione delle danze irlandesi e “La Gaia danza” per lo studio delle danze antiche.

Duccio Gay

Le nostre dimissioni

In questa mia lettera, la convocazione di un incontro e alcune riflessioni sulla situazione del Settore e del gruppo Teamballo. La lettera preannuncia le intenzioni mie e di Daniela di rassegnare le dimissioni da direttori artistici del gruppo.

Riportiamo anche la lettera che Sergio Simoni scrisse in data 8-5-2000 in risposta all’incontro del 6 maggio. Risulta molto evidente il fermento e il tormento che alcune volte scaturivano dai nostri incontri ed è altresì indicativa delle crescenti difficoltà che il gruppo incontrava nel rispettare gli impegni molto cresciuti con la diversificazione delle attività.

“L'altra sera è stata una riunione vivace, ma tu sai che nella contesa dialettica ci navigo bene.

Innanzitutto, voglio chiedere scusa a Maurizio e dire grazie a Gianni: scusa per il "Porco..." e grazie per avermi fatto incazzare... era un po' che non mi capitava...

Così quando sono andato a casa, grazie all'incazzatura ho pensato... e mi sembra di aver trovato la soluzione che salva capra e cavoli: cioè l'unitarietà del gruppo e la possibilità di partecipare a diversi livelli. Non occorre fare due gruppi, ma è sufficiente individuare due percorsi, due progetti:

PROGETTO "BASE" - Per l'attività 2000-2001 si definisce un programma base di 12-13 danze (per es. 6 emiliane, 3-4 italiane, e 3-4 da definire): chi aderisce si impegna ad eseguirle in maniera "impeccabile"...

PROGETTO "QUALITA'" - Per l'attività 2000-2001 il gruppo definisce un percorso con un programma più ambizioso (danze nuove con cambio di costumi e adeguate coreografie).

Nel corso del prossimo anno le uscite potrebbero essere gestite unitariamente integrando il progetto "BASE" con il progetto "QUALITA'" in rapporto alle esigenze e delle disponibilità individuali: esempio 1: USCITA BASE - Spettacolo tradizionale con le 12 danze esempio 2: USCITA QUALITA' - Spettacolo nuovo esempio 3: USCITA BASE-QUALITA'- Spettacolo misto con 6-8 danze del gruppo Base e 6-8 danze dello spettacolo Nuovo (con una certa flessibilità).

Personalmente credo che nel gruppo Base, riducendo al minimo l'impegno di rinnovamento (3-4 danze nuove all'anno), si potrebbero garantire quelle prestazioni il livello richieste da Iole e definire l'impegno minimo necessario a far parte del gruppo richiesto da Stefano.

In tal modo verrebbe placata l'ansia di chi fatica ad apprendere nuove danze e le stesse danze emiliane potrebbero entrare nel repertorio "Qualità" (Ruggeri, Bergamasco) e non essere solo appannaggio del gruppo "Base".

Sono disposto a chiarire la mia proposta sia a te, come Presidente, che agli altri, per cui puoi far circolare questa e-mail.

Per chiudere un grazie di CUORE a Te e Daniela.

Sergio ...lo SPACCABALLE...

Alla faccia di quelli che spostano più avanti il livello dell'ambiguità (se ho un grosso difetto è quello di essere eccessivamente chiaro).”

Arrivano quindi le nostre dimissioni ………….

Nel giugno 2000, dopo 10 anni di intenso e proficuo impegno, lasciamo la direzione artistica e tecnica del gruppo spettacolo Teamballo. Sono stati dieci anni importanti. Siamo riusciti, tutti insieme, a portare avanti iniziative e partecipazioni lusinghiere e ad essere presenti in contesti e appuntamenti di rilievo. Tutto questo però ci è costato, sia in termini di tempo ed energia, sia di impegno nella relazione e nella gestione di un gruppo di adulti. Adulti che non sempre hanno avuto chiaro o presente come si dovevano perseguire le finalità di un gruppo spettacolo. Dieci anni sono un periodo sufficientemente ampio da sostenere ed è giusto cambiare. Resteremo come semplici ballerini e continueremo ad occuparci dei corsi e delle altre attività del Settore. Coordinatore del gruppo sarà Gianni Devani e direttrice tecnica Iole Benelli.

Lettera di Gianni Devani che subentrerà a noi come nuovo Coordinatore del gruppo Teamballo

Il ballo è una cosa seria

In quegli anni si ballava ovunque, alle feste, ai corsi, in giro per le piazze e le sagre. Era un impegno piacevole e tutti cercavano di fare meglio possibile. Raccogliendo questa istanza di perfezione, interpretammo la veste di “professori” e decidemmo di fare la pagella ai corsisti. Così all’ultima festa di chiusura dei corsi furono consegnate le pagelle a tutti corsisti con l’indicazione della promozione o della bocciatura. Fu ovviamente una cosa divertentissima! Qui di seguito alcuni “esemplari”

Corso tematico del giovedì, pista Mazzotti

Paola Pareschi è in assoluto la decana delle danze popolari e dei corsi Masi. Vanta un ineguagliabile record di presenze, superato solo dai suoi insegnanti Umberto e Daniela.

Rita Ruvoli non sarebbe da meno se non fosse che per qualche anno si è dedicata ad altro.

Ora è rientrata alla grande!

Stefano Musi, ballerino ligure, anzi di Genova, arrivò ai nostri corsi verso la fine degli anni ‘90. Ha continuato a ballare con noi per diversi anni, poi ha preso a fare il battitore libero, a suonare in diverse formazioni.

Frequenta comunque le nostre e le altrui iniziative legate al ballo. Per noi è “l’uomo della banda Brisca”.

Deliceto 2000

“Non solo danza” Festival di Deliceto. Il Teamballo partecipa al Festival accompagnato da una formazione musicale mista con Maurizio Loschi e Piero Bergamini del gruppo Suonabanda, Pierluigi Vivarelli degli Strapazzon e Maurizio Diamantini, battitore libero (che comincerà una collaborazione con noi lunga e importante). La nostra partecipazione prevedeva lo stage di danze emiliane (ballo staccato) condotto da me e Daniela e animazione durante i concerti.

Non poteva mancare Mauro Burnelli, il nostro contatto con Deliceto.

ANNO DI ATTIVITÀ 2000-2001

Un pieghevole, ricco di proposte e di iniziative. Il Settore era cresciuto in qualità e quantità.

Stage e Scuola di musica popolare
Teatro e laboratorio di cucina

A partire da quest’anno diventerà sempre più regolare la presenza dei gruppi musicali alle feste del 3° sabato. Cambieranno quindi le collaborazioni: il Teamballo perderà un po’ alla volta la funzione di motore (idee, tema, gestione) lasciando spazio ai gruppi e alle loro programmazioni musicali e assumendo il compito di allestire la sala e di gestire i gruppi ospiti.

Il nostro cavallo di battaglia “L’Appennino vien danzando” in collaborazione con Suonabanda.

Corso base del martedì alla pista Mazzotti con Iole e Stefano

A seguito delle nostre dimissioni, ecco il nuovo organigramma del Settore Cultura e Tradizioni Popolari. Le novità: Mauro Burnelli, già ballerino del Teamballo, diventa Presidente del Settore e Gianni Devani coordinatore del Teamballo insieme a Iole Benelli che ne curerà la preparazione.

Un saluto per noi

Un articolo di Informasi sulle nostre dimissioni con i ringraziamenti di Roberta e Maurizio per i nostri 10 anni da direttori artistici del Teamballo.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 2001

4-5 aprile fine settimana a Tolè (BO)

5 maggio “Anno Internazionale del Volontariato” Cà La Ghironda, Zola Predosa (BO)

6 maggio “Festa di primavera”, San Lazzaro di Savena (BO) con Suonabanda

10 giugno “Capelli d’argento” Auser, Baricella (BO)

29 giugno Festa Unità Folk Festival, Casalecchio di Reno (BO) con Suonabanda

23 giugno “Frazioni in musica 2”, San Venanzio di Galliera (BO)

8 settembre “Sagra del tortellino e della lasagna”, Baricella (BO) con Suonabanda

14 ottobre “Marcia della pace” Perugia-Assisi

20 novembre Montagnola, Bologna

Il Teamballo in trasferta

Teamballo e Suonabanda

Questo il nostro volantino per la promozione dello spettacolo “L’Appennino vien danzando”.

Con relativo programma e repertori

Questa è la lettera tipo che veniva inviata dal Presidente del Settore Danze Popolari, alle Province, ai Comuni e alle Proloco del territorio con indicate le proposte di intervento e i relativi costi economici.

Il repertorio a ballo del gruppo musicale gli “Strapazzon”

Articoli e volantini informativi

In questo articolo di Informasi una dettagliata panoramica delle proposte in programma per l’anno 2000 –2001, del Settore Cultura e Tradizioni Popolari. Abbiamo dovuto aumentare le quote di iscrizione ai corsi di 5 mila lire. Sono adeguamenti ciclici richiesti per compatibilità di bilancio.

Informasi articolo di promozione del Settore. In particolare, vengono pubblicizzate le feste del 3° sabato e il calendario delle commedie del gruppo teatro.

Tre volantini relativi agli stage proposti nell’anno di attività 2000-2001

Ancora uno stage sulle danze greche con insegnate greco.

Quello sulle Danze Pugliesi fu l’ultimo intervento di Giuseppe Michele Gala in Polisportiva. Si interrompeva così una lunghissima collaborazione. 15 anni, in cui ci ha fatto crescere molto nella consapevolezza dei repertori tradizionali italiani.

Silvio Peron e Gabriele Ferrero stage e concerto

Tam Tam Folk è il bollettino informativo delle iniziative sul territorio legate alle danze popolari, idea di Mauro Burnelli. Si occupava direttamente lui della gestione e divulgazione di Tam Tam Folk, che avveniva fisicamente nelle occasioni di incontro, o via email se non a tutti, a quasi tutti i ballerini della zona. Funzionò per qualche anno in modo efficace per promuovere le nostre iniziative.

Feste al Centro Giovanile e non solo Alcune immagini delle tante feste al Cento Giovanile.

Festa a ballo
Coltri – Menduto
Banda Brisca
Ballati tutti quanti

Un’iniziativa di beneficenza in sinergia Teamballo e l’associazione “Percorsi di pace”. Un fine settimana davvero interessante per le qualità delle proposte e per la presenza di protagonisti preparati. Le proposte: un concerto della banda Brisca, una cena con i cuochi Bei e Ciccio del Teamballo, uno stage di danze di pace con Valeria e Roberta, un laboratorio di giochi cooperativi con Sigrid Loos. Il tutto per beneficenza!

Questa è la locandina del minifestival di danze popolari organizzate da Mauro Burnelli (nostro Presidente) per la festa dell’Unità di Casalecchio di Reno, nel giugno 2001. L’iniziativa è interessante soprattutto alla luce di quanto avverrà l’anno dopo, ed è da considerarsi una sorta di prova generale per il RenoFolkFestival.

Presenti alla rassegna gruppi di rilievo nazionale come Spacca Brianza, Banda Brisca, Suonabanda ma anche gruppi con una dimensione solo locale, gli Strapazzon.Discorso a parte la FolkBanda di Diamantini che sempre più (Deliceto e altre storie) farà parte dei progetti del Teamballo e del settore Cultura e Tradizioni Popolari.

Il gruppo teatro se ne va Nel giugno 2001, il gruppo di teatro “La Tresca”, coordinato da Gigi Pavani, decide di costituirsi come associazione autonoma. Una parte di ballerini del Teamballo, lascerà quindi il gruppo per dedicarsi in modo continuativo e specifico all’attività teatrale, mentre una piccola parte continuerà a fare entrambe le cose.

L’associazione si chiamerà sempre Teatro della Tresca e si organizzerà logisticamente presso il teatro degli Alemanni a Bologna. Dal suo passato manterrà in cartellone e per diversi anni, la commedia musicale “Io sono venuto per incantatore” rivisitazione della precedente “Osteria del Teamballo”. Per il resto presenterà proprie commedie.

La scissione non ci fece piacere. Comprendevamo che l’interesse per il teatro spingeva questo gruppo a occuparsi solo di questa attività a scapito delle altre. Capivamo anche, dai segnali che avevamo colto, che molti (di loro) faticavano a stare al passo con la quantità e la qualità delle richieste che la nostra gestione aveva richiesto. Aggiustamenti erano comunque possibili e alcuni erano già stati messi in atto per fare in modo che ognuno potesse esibirsi solo sulle danze in cui si sentiva più sicuro (differenziazione degli spettacoli) e creazione del gruppo animazione che consentiva una dimensione del ballo meno impegnativa.

Si poteva insomma, volendo, trovare il modo di dare seguito a quella intuizione del “Settore Cultura e Tradizioni Popolari” di un raccoglitore della grande espressività culturale popolare: canto-ballo-teatromusica-cucina e altro, che solo il nostro gruppo aveva pensato e poteva portare avanti. Insieme, unendo le tante competenze e le tante idee, questo sarebbe stato possibile. Con la scissione tutto questo diventò molto più difficile. La scissione incise anche sui rapporti di amicizia soprattutto per l’aspetto delle frequentazioni che diventarono, con qualcuno, molto più rare.

Gigi Pavani

“Sette passi” gruppo animazione

Con la fuoriuscita del gruppo teatro, ci furono anche altri abbandoni per stanchezza o per altri interessi. Tra questi Maurizio Sgarzi, responsabile del gruppo animazione che, ritiratosi anche dal Teamballo, si sarebbe dedicato a tempo pieno al gruppo Formazione e al Settore Linguaggi del corpo. Si rifonda pertanto il gruppo animazione sotto la guida di Stefano Tommesani e Iones Dall’Aglio con un progetto di lungo periodo. Il gruppo denominato “Sette Passi”, dal nome di una danza veneta, si sarebbe dotato anche di un proprio logo Scopo del gruppo era coinvolgere il pubblico con danze popolari di facile esecuzione per animare feste paesane, sagre, feste parrocchiali o di associazioni che avrebbero richiesto la loro partecipazione.

Riportiamo l’articolo di Informasi che riporta la notizia della costituzione del gruppo

Segue l’articolo vero e proprio a cura dei responsabili Stefano Tommesani e Iones Dall’Aglio dal quale emergono le finalità e le iniziative del gruppo animazione appena riorganizzato.

Lettera del 9 aprile dei responsabili del gruppo nella quale si analizzano alcune questioni organizzative e alcune proposte operative.

Il logo del gruppo “Sette passi”

Gemellaggi e un quasi festival

Continua la pratica di gemellaggi. In questo articolo d’Informasi il racconto della spedizione del Teamballo a Trencin per partecipare al Festival Europeo su invito del comune e del gruppo folk locale.

Una bella esperienza che, unitamente ai gemellaggi con Papa e Romanville, conferma la vocazione del gruppo allo scambio e al confronto con le altre realtà europee. Riportiamo il racconto dei protagonisti.

La marcia della Pace di Assisi ha sempre visto la presenza della Polisportiva G. Masi e in alcuni anni, come nel 2000, la presenza numerosa di ballerini e corsisti del Settore Danze Popolari. In quella edizione si raggiunse la ragguardevole cifra di 250.000 partecipanti. Noi eravamo tra questi.

La marcia della Pace
Ballerini, camminatori e pacifisti!

ANNO DI ATTIVITÀ 2001-2002

Anche per l’anno 2001-2002 una ricca programmazione, nonostante l’assenza del gruppo Teatro e del gruppo Culinaria che erano fuoriusciti dal Settore Cultura e Tradizioni

Popolari nel giugno 2001

Il Settore Cultura e Tradizioni Popolari rimane estremamente presente nel panorama locale sia con la sua ricca offerta di corsi, sia con la proposta di stage molto interessanti e con il ricco calendario di feste del 3° sabato. Attivi sul territorio il gruppo Teamballo con i suoi spettacoli e Sette passi con le animazioni.

Composizione del Teamballo nel 2002

Questa la composizione del Teamballo nel 2002: Gianni Devani (coordinatore), Iole Benelli (direzione tecnica), Umberto Bonfà e Daniela Veronesi, Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Nadia Bentivogli, Umberto Pampolini, Davide Bravi, Stefania Rasia, Graziella Curreri, Pina Marinelli, Valeria Roncarati. Stefano Tommesani, Iones Dall’Aglio, Aurelia Gabusi, Gabriele Gardini, Sergio Golfarelli, Giovanna Ferri, Ombretta Bacchilega, Gabriele Taddia, Davide Boschini, Elisabetta Bianchi, Antonio Vignoli, e Bashkim Hajdini

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 2002

1° maggio “Festa degli aquiloni”, Casalecchio di Reno (BO)

26 maggio festa Primavera “Cà Bura”, Bologna

2 giugno RenoFolkFestival, Casalecchio di Reno (BO) con gli Strapazzon

7 giugno “Festa della birra”, Granarolo (BO)

11 giugno festa Università, Bologna

30 giugno festa Unità alla Barca, Bologna

2 luglio Danze Folk in Europa, Fabbrico (RE)

15 agosto festa Istituto Ramazzini, Ozzano (Bo)

1 settembre Festa dell’Unità, Bologna

13 settembre “Vivere Insieme”, Reggio Emilia

14 settembre Danze Antiche, Minerbio (BO)

15 settembre Madonna del Lavoro, Bologna

21 settembre Incontro al fiume, Casalecchio di Reno (BO) con gli Strapazzon

22 settembre “Festa dell’uva”, Marano di Castenaso (BO)

28 settembre festa “Terra di danza”, Reggio Emilia

13 ottobre festa Banda Brisca, Alessandria

20 ottobre Casa della Solidarietà, Casalecchio di Reno (BO)

20 novembre Montagnola, Bologna

22 dicembre centro sociale Garibaldi, Casalecchio di Reno (BO)

Teamballo danza balcanica al parco Talon

Il volantino di una delle tante collaborazioni tra Teamballo, Srapazzon e Maurizio

Diamantini.

Nel settembre del 2002, in occasione della festa a Minerbio nell’antica Rocca dei Bentivoglio, ci viene richiesto uno spettacolo di danze antiche a cui partecipiamo per la prima volta con un consistente gruppo di ballerini. Avevamo già realizzato negli anni spettacoli di questo tipo, ma sempre con un numero ridotto di coppie, ad esempio con la partecipazione a Palazzo D’Accursio nell’ambito della rassegna “Il Museo si diverte” e “Balli di primavera”. Avevamo negli anni imparato negli stage di Federica Calvino molte danze antiche e avevamo a quel punto pronto un bellissimo repertorio da presentare.

Balletto Felsineo più alcune integrazioni, la sera del 14 e il pomeriggio del 15 settembre a Minerbio

ll Teamballo alias Balletto Felsineo

Questa la lettera inviataci da Giordano Cocchi, ballerino del Teamballo, a cui è pervenuta la richiesta di uno spettacolo sulle danze antiche da tenersi nell’occasione della rievocazione storica alla rocca di Minerbio.

Ci capitò di ripetere l’esperienza delle danze antiche anche in altre occasioni:

Pieve di Cento
Casalecchio di Reno
Via dell’Osservanza, Bologna
Ancora Minerbio

Il CD di Suonabanda

Nel maggio del 2002, viene registrato il primo cd del gruppo Suonabanda, realizzato in collaborazione con il Settore Cultura e Tradizioni Popolari. Il nostro contributo consisteva in una compartecipazione economica alla realizzazione del cd, una sponsorizzazione vera e propria.

Foto dai corsi
Giovedì
Martedì
Lunedi

RenoFolkFestival 1° edizione 2002

Da un‘idea, una grande idea di Mauro Burnelli, nasce la prima edizione del RenoFolkFestival. Riportiamo la lettera del progetto che ha dato vita alla prima edizione del Festival.

Le motivazioni di una rassegna come il RenoFolkFestival sono da ricondurre alla comune passione per la danza popolare e al desiderio di incontrare e fare incontrare le persone, le loro storie, i loro entusiasmi in una cornice festosa. Il fascino delle tradizioni, delle atmosfere musicali, il piacere del ballo, sono stati i punti forti della proposta che vuole diventare un appuntamento tra gli appuntamenti, che ha voluto essere un contributo e un tributo ad una tradizione, quella popolare, che ha saputo elaborare forme espressive di grande valore antropologico e culturale. Il viaggio nel canto, nella musica e nella danza della tradizione popolare che da anni proponiamo, ha intrapreso quindi la sua tappa a Casalecchio. Lo ha fatto con il contributo di importanti collaborazioni, con la presenza dei tanti che in questi anni hanno mostrato sempre più interesse per il mondo della musica e della danza tradizionale.

Le collaborazioni artistiche, l’impianto complessivo della rassegna hanno tenuto conto dell’idea di fondo, degli obiettivi che il gruppo promotore aveva individuato come importanti.

• Valorizzare la tradizione popolare del canto, della musica e della danza della nostra regione Sono stati inseriti due gruppi storici bolognese e un gruppo, anche se più recente, comunque di grande prestigio dell’area romagnola (Rimini)

IL GRUPPO EMILIANO DI MUSICA POPOLARE: gruppo storico dell’area bolognese, iniziò intorno agli anni ‘70 (anche se con formazioni diverse) la propria attività di riproposta dei repertori popolari. Costituito attualmente da un organico di 4 musicisti.

DINA STARO E I SUONATORI DELLA VALLE DEL SAVENA: Da parecchi anni svolge un’operazione di ricerca e di divulgazione della cultura popolare della tradizione bolognese. Particolarmente attiva nei territori di Monghidoro, Monzuno e Loiano. Alternando pezzi strumentali a vecchie melodie contadine, antiche

danze popolari, al liscio montanaro, accompagnano gli spettatori in un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di una cultura orale e musicale quanto mai ricca di e creativa, carica di significati e di valori.

L’UVA GRISA: gruppo romagnolo di Bellaria, conta un organico, tra ballerini, suonatori e cantanti di una ventina di elementi. Da parecchi anni svolge un’operazione di ricerca e di divulgazione della cultura popolare delle province in odor di Adriatico. Alternando pezzi strumentali a “inserenate”, vecchie melodie contadine ad antiche danze popolari, accompagnano gli spettatori in un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di una cultura orale e musicale quanto mai ricca di e creativa, carica di significati e di valori.

• Promuovere la conoscenza dei patrimoni e dei repertori popolari di altre regioni

Sono stati inseriti gruppi provenienti dal nord e dal sud dell’Italia, gruppi storici e gruppi emergenti che non hanno tradito le aspettative, dimostrandosi di grande livello artistico.

LA BANDA BRISCA: gruppo musicale del Monferrato composto da violino/musette, chitarra/voce/percussioni e organetto diatonico, ci ha presentato uno spettacolo di musiche da ballo e canzoni spaziando dal Piemonte (tradizione occitana) all’oltre Po pavese senza trascurare brani della tradizione francese. Coinvolgenti nella loro musica, briosi nell’esecuzione delle musiche, immediati nella relazione con il pubblico, sono riusciti a dar vita a uno spettacolo di buon livello e a situazioni di ballo o di festa estremamente piacevoli.

GLI SPAKKABRIANZA: gruppo di formazione abbastanza recente composto da organetto diatonico, chitarra e violino ha presentato un repertorio di musica da ballo della tradizione francese e occitana. Strumentisti di buona levatura hanno profuso musica con grande energia e dinamismo dando una forte connotazione alla loro proposta culturale. La risposta del pubblico si è evidenziata con una grande partecipazione alla festa.

I BALLATI TUTTI QUANTI: gruppo attivo ormai da anni nel panorama della musica popolare salentina, collaborano con i più importanti gruppi di ricerca del folklore leccese. Il progetto “Ballati tutti quanti” nasce dalla passione e dall’interesse per le travolgenti sonorità e le calde gestualità delle pizziche e dei balli propri della tradizione contadina del Salento. Composto da musicisti e ballerini molto giovani (età media 22 anni), ma non per questo inesperti, il gruppo ha saputo, nel corso dello stage e dei successivi interventi di piazza, catalizzare l’attenzione del pubblico; i ritmi, la musicalità, la grande dinamicità delle danze proposte hanno costituito gli elementi salienti di una presenza efficace e coinvolgente che ha consentito ai presenti di vivere con grande calore la tradizione del sud.

LA PARANZA DELL’AGRO: Canto e tamorra, con la magia del ritmo e della voce, forti della loro esperienza e della loro bravura, sono stati raffinati interpreti della musica popolare napoletana; si sono inoltre caratterizzati per le loro personali elaborazioni delle tammuriate e delle forme attraverso le quali, raccontano le tradizioni dell’area nocerine e vesuviana.

LE MUSICIENS DESACCORDES: gruppo emergente e novità assoluta per la nostra iniziativa, composto da giovanissimi ma validissimi strumentisti (età media 19 anni) ha letteralmente incantato e deliziato il

pubblico. Con un organico di violino, organetto diatonico e ghironda (flauto e percussioni), il trio piemontese si è prodotto, senza risparmio di energia, in due ore di grande spettacolo. Hanno proposto musiche da ballo della tradizione francese, occitana e basca con personali elaborazioni sia melodiche che strumentali costituendo uno dei punti forti della festa del sabato sera.

SURISCOT TRIO: gruppo misto (alcuni musicisti provengono dai Music Desaccordes) molto giovani anch’essi, hanno presentato musica d’ascolto francese; buona l’esecuzione e piacevole la scelta dei brani.

• Promuovere il confronto e lo scambio tra e con i portatori delle diverse tradizioni

Oltre ai gruppi sopra citati, una presenza internazionale che ha reso il confronto ancora più efficace.

Gruppo catalano di RAMON CARDONA: maestro di ballo, compositore, musicista e ricercatore, si occupa da anni della tradizione popolare della catalogna, riproponendo nell’ambito delle sue iniziative didattiche e culturali e delle sue esibizioni artistiche, musiche e danze delle tradizioni catalane. Jota, Sardana, Fandango, Bolero, ballo dei Bastoni sono alcuni dei balli che Ramon Cardona ci ha proposto nel corso dello stage e dello spettacolo

• Valorizzare la grande varietà e creatività della tradizione popolare legata alla danza e alla musica

Sono stati organizzati stage di strumento: piva emiliane e tamorra; 4 stage di danze: danze catalane, pizziche, tamorra e ballo staccato bolognese; 90 sono stati complessivamente gli iscritti.

• Divulgare la conoscenza e diffondere la pratica della danza popolare

Per tre giorni, a partire da venerdì 31 maggio si succederanno e si alterneranno sui palchi e nelle piazze gli artisti e il popolo del “revival”, la gente comune che potrà assistere e partecipare liberamente. Nel centro di Casalecchio la serata “clou” prevede tre punti spettacolo nei quali si sono alternati:

- punto A: Ramon Cardona e le danze catalane, La Paranza dell’Agro con le tammuriate campane, Ballati Tutti Quanti con le pizziche del Salento

- punto B: I Suonatori delle Valle del Savena e i suonatori dell’”Acqua chelda” con il ballo staccato bolognese e il liscio montanaro

- punto C. Il Gruppo Emiliano di Musica Popolare con le loro canzoni e le loro storie in musica, Le Musiciens Desaccordes con le musiche da ballo francesi e occitane e la loro grande abilità strumentale

Con il debutto di Simone Bottasso.

ll Comitato Artistico Il Presidente del Settore

Umberto Bonfà Mauro Burnelli

Gianni Devani

Davide Boschini

Marco Collina

Andrea Barbieri

Assemblea per fare il punto sul Festival

Dina Staro al violino mentre conduce lo stage di ballo staccato
Stage di ballo
Stage di strumento Concerti

Stage danze portoghesi

Corso di tamburello
Stage danze Galizia
Festa finale dei corsi

Tommesani lascia la Polisportiva

Riportiamo la lettera nella quale il nostro Presidente ci comunica che Stefano Tommesani e Iones Dall’Aglio hanno dato le dimissioni dal gruppo animazione “Sette passi” che coordinavano da appena un anno e dall’incarico di istruttore dei corsi. Lasceranno la Polisportiva G. Masi per mettersi in proprio.

Può essere che noi avessimo sottovalutato certi segnali, ma la scelta di costituire una propria associazione è stata probabilmente più forte della esigenza o della voglia di trovare una soluzione insieme.

Siamo sempre a pieno ritmo.

Nel corso dell’anno sono preventivati 3 corsi ognuno di 3 sessioni della durata di 8 incontri settimanali ciascuno. Abbiamo quindi:

3 corsi base il lunedì, 3 corsi base il martedì, 3 corsi tematici il giovedì.

ANNO DI ATTIVITÀ 2002-2003

l corso base del lunedì e il tematico avanzato del giovedì sono condotti da me e Daniela, mentre il corso base del martedì da Iole Benelli e Mario Verardi (al posto di Stefano Tommesani che ha lasciato il Settore).

Programmati 5 stage con esperti e ricercatori di prima qualità:

• Pier Corbefin Direttore del Conservatorio Occitano di Tolosa;

• Bernard Coclet ricercatore e organizzatore del Grand Bal de l’Europe a Gennetines (Francia);

• Tess Edelman ricercatrice e ballerina dalla Scozia;

• L’Uva Grisa dalla Romagna, coordinato da Gualtiero Gori porta il frutto delle ventennali ricerche sul territorio;

• il gruppo Musicale del Gargano dalla Puglia.

Anche la programmazione dei sabati di festa contempla la presenza di diversi gruppi musicali.

Otto incontri all’insegna della buona musica e del piacere di ballare insieme.

Questo il quadro delle attività e dei responsabili del Settore Cultura e Tradizioni Popolari. Tra le cose che cambiano, Davide Boschini con Alessandra Vulcano saranno i nuovi coordinatori del Teamballo Io e Daniela veniamo nuovamente coinvolti con un compito di direzione tecnica del gruppo.

Il nuovo direttivo di Settore risulta così composto: Mauro Burnelli, Umberto Bonfà, Davide Boschini, Marco Collina, PierLuigi Vivarelli e Giorgio Ciani.

Calendario spettacoli Teamballo

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 2003

5 aprile “Una vasca lunga un giorno”, Casalecchio di Reno (BO) con gli Strapazzon

6 aprile “Festa di primavera” Calderara di Reno (BO)

1° maggio “Festa degli aquiloni”, Casalecchio di Reno (BO) con gli Strapazzon

25 maggio Maggiociondolo, Castello di Serravalle (BO)

26 maggio Vignola (MO)

8 giugno Viadagola, Granarolo (BO) con gli Strapazzon

24 luglio Zocca (MO)

6 agosto Campolo (BO)

15 agosto Monte Moria Festival, Lugagnano Val d’Arda (PC) con Suonabanda

15 agosto festa Istituto Ramazzini, Ozzano (BO)

21 agosto Ovada (AL) con Suonabanda

7 settembre Festa provinciale dell’Unità, Bologna

15 settembre festa Nazionale dell’Unità di Bologna con gli Strapazzon

21 settembre Camugnano, (BO)

28 settembre Marano (BO)

11 ottobre Festa casa Albergo di Granarolo (BO)

Nel corso di questo anno di attività si procederà, su richiesta dei nuovi coordinatori Davide e Alessandra, all’inserimento di nuovi ballerini/e. Io e Daniela continuiamo ad occuparci di didattica e preparazione tecnica del Teamballo. A partire da questo anno di attività viene meno il principio per il quale si accedeva al Teamballo dai corsi. Si apre a chiunque, sapendo ballare, sia interessato a farne parte.

Il gruppo Strapazzon alla Festa degli aquiloni al Parco Talon di Casalecchio di Reno. Dopo la fuoriuscita di Tommesani si erano aggiunti Alessandro Cossetto (violino) e Marco Collina (organetto).

Ancora gli Strapazzon con alcuni amici musicisti in piazza del teatro a Casalecchio, Massimo Muzzolon, Alessandro Cossetto e Maurizio Diamantini.

Marco Collina e Umberto Bonfà

Anna Ponziani, Massimo Manservisi

Pierluigi Vivarelli e Giancarlo Battilani

Monte Moria – Teamballo e Suonabanda

I corsi di danza popolare

Nel corso dell’anno, oltre ai corsi in programma il lunedì in via Muratori a Bologna e il martedì e giovedì presso la pista Mazzotti a Casalecchio di Reno, partì non programmato, un corso a Marano di Castenaso il venerdì. Roberto Paiola e Stefania Giarrusso, da poco entrati nel Teamballo e residenti a Castenaso, riuscirono a mettere in piedi un certo numero di iscritti e, presso la sala del circolo “La Stalla”, partì questo ulteriore corso condotto da me e Daniela.

Corso del giovedì, 2° livello
Corso di Marano
Corso base del giovedi con Daniela e Umberto
Corso base del martedì condotto da Iole Benelli e Mario Verardi
Corso base del lunedì
Corso del giovedì sulle danze irlandesi
Aprile 2003: Pier Courbefin, ex Direttore del Conservatorio Occitano di Tolosa, a Bologna.

RenoFolkFestival 2° edizione

Continua e si migliora l’edizione del Festival con un cartellone di tutto rispetto. Per il secondo anno consecutivo l’evento si svolge presso il Centro Ex Acquedotto a Casalecchio di Reno in concomitanza della festa di tutti i Settori della Polisportiva G. Masi (Masinfesta & friends”) a cui si appoggia per l’utilizzo delle strutture (capannoni, spazi, cucina).

Serenata improvvisata
Tammuriata al Lido di Casalecchio di Reno
Con Patrick Odea, insegnante di danze Irlandesi
Concerto serale

Stage Tammuriata

Stage di Ballo staccato
Jolly Beggars
Stage irlandesi

Sarà l’ultima edizione del Festival collegata alla festa “Masinfesta & friends” presso il Centro Ex Acquedotto. Dall’anno successivo ci sposteremo al Parco Rodari, in centro a Casalecchio di Reno.

Pausa pranzo
Stage di danze

ANNO DI ATTIVITÀ 2003-2004

In questo anno accadono parecchie cose buone e novità interessanti. In particolare lo stage di bourrèe di Bernard Coclet, per la seconda volta a Bologna, che aprirà al gruppo Teamballo la strada per Gennetines (il Festival folk più importante e conosciuto in Europa). Tra le novità il bellissimo spettacolo di danze irlandesi dei Gens d’Ys

Continua Tam Tam Folk, la promozione dell’attività del territorio e dei gruppi musicali ad opera di Mauro Burnelli.

Composizione e calendario spettacoli Teamballo

Davide Boschini e Alessandra Vulcano (coordinatori), Umberto Bonfà e Daniela Veronesi (direzione tecnica), Giordano Cocchi, Emanuela Casi, Giorgio Ciani, Daniela Zanni, Mauro Burnelli, Anna Andreoli, Gianni Devani, Nadia Bentivogli, Iole Benelli, Davide Bravi, Graziella Curreri, Valeria Roncarati, Aurelia Gabusi, Gabriele Gardini, Sergio Golfarelli, Giovanna Ferri, Ombretta Bacchilega, , Roberto Paiola, Stefania Giarrusso, Patrizia

Martignoni, Patrizia Costa, Caterina Cossetto, Sergio Cardelli, Gloria Clide, Maurella Matteucci, Gianni Balzanelli, Sara Balzanelli, Luigi Vannini e Elisabetta Bianchi

Calendario spettacoli del Teamballo dell’anno 2004

15 aprile Festa Irlandesi, Calderara di Reno (BO)

23 aprile Anzola dell’Emilia (BO)

25 aprile Monte Sole, Marzabotto (BO)

1° maggio “Festa della Sfrappola”, Riola di Vergato (BO)

2 maggio “Primaveranda”, Budrio (BO)

8 maggio festa per Sasso Marconi che diventa città (BO)

25 maggio DLF Bologna con gli Strapazzon

29 maggio festa al nido Viganò, Bologna

2 giugno Monchio (MO)

4 giugno Campolo (BO)

17-25 luglio partecipazione al Grand Bal de l’Europe di Gennetines (Francia) con la RenofolkBand

29 luglio Fabbrico (RE)

11 agosto Campolo (BO)

15 agosto Monte Moria Festival, Lugagnano Val d’Arda (PC) con Suonabanda

15 agosto festa Istituto Ramazzini, Ozzano (BO)

3 settembre Marano di Castenaso (BO)

5 settembre Dugliolo di Budrio (BO)

8 settembre “Fira di Sdaz” Castello dei Rossi, (BO)

19 settembre Monte Moria, Lugagnano Val d’Arda (PC) con Suonabanda

26 settembre “Festa dell’uva”, Marano di Castenaso (BO) con gli Strapazzon

26 settembre Castello di Palata Pepoli, Crevalcore (BO) con gli Strapazzon

10 ottobre “C’era una volta”, Pianoro (BO)

17 ottobre Correggio (RE) con Folkamazurca – Diamantini

11 novembre “Festa di San Martino”, Casalecchio di Reno (BO)

Ecco il nuovo look del Teamballo

Una locandina completamente rinnovata nella grafica e nei testi, per promuovere il gruppo

Versione informale del volantino informativo di presentazione del Teamballo.

Foto ufficiale gruppo Teamballo, 2004
Anzola Emilia con Suonabanda

Questo il repertorio per gli spettacoli del gruppo Teamballo con musica registrata, anno 2004

Ballo tradizionale montanaro

1 – Galoppa

2 – Saltarello romagnolo

3 – Galletta

4 – ballo dei gobbi

5 – Bergamasco

5a - alternativa - Milorda

5b – alternativa – Ruggeri

5c – alternativa – Ruggeri uomini

6 – Giga

Balli tradizionali francesi

Modulo 1

1 – Kost ar huet

2 _ Congo de Captieux

3 – Branle maraichine

4 – Bourrée droite du pay fort

5 – Le masi Gauthiers

6 – Bourrée joli Danielle

Modulo 2

1 – Rondeu in catena

2 – Rondeu in coppia

3 – Mazurca

4 – Congo de Captieux

Modulo 3

1 – Kost ar huet

2 – Dans leon

3 – Avant deux de traverse

4 – Valse

Balli tradizionali Irlandesi

1 – The Jinnie ling’s dance

2 – The sweet of May

3 – Walls of Limerick

4 – The haymaker’s jig

5 – The fairy reel

6 – light step

Balli tradizionali greci

1 – Chassaposervico

2 – Hassapiko

3 – Pirgoussikos

4 – Souffliotuda

5 – Pentozali

6 – Tsamico

7 – Ballos

Balli tradizionali spagnoli

1 – Carneval de Lanz (paesi baschi)

2 _ Mugnera (Galizia)

3 – Xota (Galizia)

4 – Jota des ienamorats (Maiorca)

5 – Fandango de Polency

Balli tradizionali nord Italia

1 – Saltarello S. Mauro (Romagna)

2 – Saltarello faentino

3 – Giga 4 province

4 - Controdanso – Piemonte

5 – Gigo

6 – Tresso

Balli tradizionali balcanici e non solo

1 – Cacak (Serbia)

2 – Vklaski sat (Serbia)

3 – Chassaposervico

4 – Hassapiko

5 – “La luna” (Israele)

6 – Harmonica (Israele)

Animazione

1 – Courento

2 – Vinchia

3 – Manfrina

4 – Manfrina di St Sofia

5 – Doppietto

5 – Ven mingon

6 – Veneziana

7 – Sirtaki

8 – Zorba

9 – Sette salti

10 – Sette passi

11 – Cerchio Circasso

12 – Waltz spagnolo

13 – Tutto quanto può essere ripreso dallo spettacolo o proposto al momento

Si dice in giro… articolo di Informasi sulle attività Masi-Renofolk. Cominciava a comparire una nuova definizione del Settore: breve e sintetica, ma chiara.

Quarant’anni di Polisportiva G Masi

Nel 2004 si festeggiano i 40 anni di attività dalla fondazione della Polisportiva G. Masi avvenuta nel 1964. Presidente in carica Angelo Pozzi. Gli Iscritti hanno raggiunto quota 5.000.

I tre Presidenti della Polisportiva G. Masi al taglio della torta: Angelo Pozzi, Valentino Valisi e Maurizio Sgarzi

Di logo in logo la Polisportiva
Il logo della Polisportiva G. Masi fino al 2014

Il Gran Bal Trad è il più importante folkfestival italiano. La prima partecipazione del Teamballo fu insieme Suonabanda nel 2004 a Sala Biellese. Io e Daniela tenemmo uno stage di danze “emiliane”: così, per semplicità, si denominavano fuori regione le danze dell’Appennino o ballo staccato. Insieme a noi, erano presenti anche diversi ballerini del Teamballo (Davide, Alessandra, Iole, Mario, Gianni, Mauro e Anna).

Il Teamballo e i fiori d’arancio

Davide Bravi, uno dei più giovani ballerini del Teamballo si sposa con Marzia.
Davide e Marzia nel loro giorno più bello
Il Teamballo tra gli invitati
Si sposa anche Valeria con Giacomo……. e il Teamballo c’è!

Per l’occasione, in omaggio a Valeria e a Giacomo, allestimmo un vero e proprio spettacolo: danze greche, francesi, irlandesi e, ovviamente, emiliane.

Davide e Valeria, i due ballerini più giovani, in una tresca.

Si sposano anche Davide e Alessandra, i coordinatori del Teamballo.

Teamballo e amici, tutti ballano!
Oggi sposi
Cerchio circasso matrimoniale

Anche i nostri cari amici Caterina, ballerina del Teamballo, e Gianni si sono conosciuti grazie ad uno stage di danze popolari. Eccoli al loro matrimonio in una bourrée a due tempi. . Al Grand Bal di Gennetnes e al RenoFolkFestival di Casalecchio di Reno

Foto dai corsi
Corso tematico
Corso base del lunedì
Corso tematico del giovedì
Corso tematico del giovedì
con Daniela e Umberto

L’attività dei corsi procedeva bene, riuscivamo sempre ad attivare tre corsi ciascuno di tre moduli: tre il lunedì, tre il martedì e tre il giovedì. Ogni modulo della durata di 8 incontri per complessive 20 ore di lezione.

Corso base del martedì con Iole e Mario

RenoFolkFestival 3° edizione

Il Festival cambia sede, ma non formula e qualità. La terza edizione si svolge presso il parco Rodari, un‘area per eventi cittadini in prossimità del centro di Casalecchio di Reno.

Sempre come caposaldo la valorizzazione della tradizione del nostro territorio (Dina Staro e i Suonatori della valle del Savena), oltre ad altri ospiti importanti e di grande profilo.

Yves Leblanc e Mike James
Wiliam Hammy Hammond
Banda Brisca
I suonatori della valle del Savena Riccardo ed Elisa
Gli Stygens
La paranza dell’Agro

Gennetines 2004: attenti a quei due È proprio il caso di dirlo senza paura di smentite. Giancarlo Battilani e Maurizio Diamantini (nella foto), valenti e speciali suonatori hanno segnato sia la storia del folk bolognese (e non solo), sia la storia del gruppo Teamballo e delle iniziative portate avanti dal Settore Renofolk (Settore Cultura e Tradizioni Popolari). Già da qualche anno avevano fatto la loro comparsa nello scenario dei balli, delle feste e degli eventi musicali ballerecci. Una coppia vulcanica quanto instancabile, dei veri amici. Spesso in duo, anche se con nomi diversi, quanto stravaganti, ma volentieri anche insieme ad altri suonatori, hanno sempre dato prova di grande disponibilità e capacità. Proprio con loro l’avventura al Grand Bal de l’Europe con la RenofolkBand.

Sì, la buona notizia è la partecipazione del Teamballo prima partecipazione al Grand Bal de l’Europe di Gennetines, in Francia. Alcuni dei nostri ballerini erano già stati al Festival francese, ma l’invito ufficiale al gruppo, sollecitato dai contatti di Davide Boschini, arrivò direttamente da Bernard Coclet, il patron della rassegna. Coclet aveva già condotto da noi uno stage di Bourrée e quindi in qualche modo avevamo aperto la prospettiva di un nostro intervento al Festival francese.

La rappresentativa bolognese era nutrita: ballerini del Teamballo e amici appassionati oltre ai musicisti. Per l’occasione si costituì la RenofolkBand che avrebbe accompagnato il Teamballo in questa, come in altre avventure negli anni a seguire.

Grand Bal de l’Europe di Gennetines – Francia, 2004

La RenofolkBand era composta da Maurizio Diamantini, Giancarlo Battilani, Alessandro Cossetto, e il contributo per l’occasione di di Livio Masarà, Massimo Muzzolon e Alfredo Nicoletti

Stage di danze dell’Appenino

Musicisti in prova: Battilani, Nicoletti, Masarà, Diamantini e Cossetto

2° Stage di ballo staccato
2* stage di ballo staccato

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