Informasi Novembre-Dicembre 2024

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Novembre-Dicembre 2024

mensile di informazione sportiva e culturale

Direttrice responsabile

Roberta Renati

Redazione

Polisportiva “Giovanni Masi” Associazione sportiva dilettantistica

Tel. 051 571352 e-mail informasi@polmasi.it

Francesco Borsari

Martina Paone

Gabriel B. Pagani

Art Director:

Gabriel B. Pagani

Impaginazione a cura della redazione

Responsabile Pubblicità e convenzioni

Emanuela Ferro

chiusura redazionale: 11/11/2024

Editore

Polisportiva “Giovanni Masi” Associazione sportiva dilettantistica

Via N. Bixio n. 12

Casalecchio di Reno

Registrato al N. 5147 in data 12-03-1984 presso il Tribunale di Bologna

Sped. In abb. Post.—D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n° 46) art.1 comma 1, DCB - Filiale di Bologna Il prezzo dell’abbonamento è di € 2,50.

L’importo viene versato insieme alla quota associativa Pol. G. Masi Novembre - Dicembre 2024 n. 436/11 e n. 437/12

Foto di copertina:

Fulvio Favaron, atleta e coach OCR, quando ha vinto la gara

Spartan Super Misano il 21 e 22 settembre 2024

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Ce la faremo? di Andrea Ventura

La storia siamo noi... di Francesco Borsari

Vi raccontiamo Masincontro di Roberta Renati

Parliamo di Safeguarding di Andrea Ventura

Sport in centro di Francesco Borsari

Come eravamo - Gruppo fiabe di Roberta Renati

News dalle danze popolari di Giorgio Spanos

Il cammino di S. Benedetto del Gruppo escursionismo

Ginnastica acrobatica che passione! di Francesco Borsari

Accompagnamento alla nascita di Martina Paone

Tre giorni al lago d’Iseo di Francesco Borsari

Novità dal piano vasca

Nuoto bambini e ragazzi

Piccoli orientisti crescono di Niccolò Santi

Resoconto dal Masi basket day di Staff pallacanestro

Volley Masi e Hokkaido Bologna di Francesco Borsari

Arianna vola con la nazionale! di Arianna Brunetti

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Masi news

Se una palestra potesse parlare...

Al cinema con la Masi

25 novembre con Controcorrente

Un murales per la Masi

Festa del 60esimo Masi, 7 novembre

Orari e giorni di apertura piscina M. L. King

Ce la faremo?

L’alluvione del 19 ottobre ha colpito nuovamente il Gimi Sport Club

e

il Pala Cabral

È la sera del 19 ottobre 2024, e piove a dirotto. Mentre guardo fuori dalla finestra e assisto, impotente, all’ennesima alluvione che si abbatte sull’Emilia-Romagna, il mio pensiero va subito alla zona di via Allende.

È diventato ormai un automatismo e la conferma non tarda ad arrivare: la palestra Gimi Sport Club e il Pala Cabral sono allagati. Preoccupazioni e molte domande prendono il sopravvento, la più ricorrente è: "Questa volta ce la faremo?"

Molte altre domande rimangono aperte, ma sin da subito bisogna pensare alla ripartenza. L'urgenza è questa: andare oltre lo strato di acqua e fango. I danni sono tanti, inutile girarci intorno (date un’occhiata a pag.).

Mentre scrivo questo articolo, in un momento di pausa tra una spalata e l'altra tra il Gimi e il Pala Cabral, so che tanti atleti, istruttori, allenatori, dipendenti, dirigenti, soci e numerosi amici della Polisportiva sono al lavoro per togliere il fango dagli impianti colpiti. Una squadra incredibile che si è attivata immediatamente, senza perdere tempo. Con stivali e badili, o anche semplicemente con gli abiti indossati poche ore prima, sono lì, pronti a non perdersi d'animo e a dare una mano.

E così, mentre rifletto su quello che stanno facendo, si affaccia la “pazza idea”.

Penso che, persino inagibili come sono ora, questi spazi sportivi assolvono ancora alla loro funzione: quella di aggregare, di fare gruppo; di essere contenitori di valori da preservare.

Cos'è, in fondo, una palestra?

È un luogo in cui si condividono fatiche e soddisfazioni, sconfitte e piccoli traguardi. Proprio ciò che stiamo facendo anche adesso, nell'emergenza.

Spalando fango, continuiamo tenacemente a coltivare la nostra idea di sport, che torneremo a praticare anche al Gimi Sport Club e al Pala Cabral. Sembra incredibile, ma è il nostro modo per non mollare.

So che le domande che si pongono i nostri soci e le nostre socie sono tante, ma da subito l'Ufficio di Presidenza della Polisportiva sta valutando i diversi scenari e con i settori e lo staff di Gimi, sta procedendo per dare le prime risposte.

Non perdiamo la fiducia, quindi, perché questo è il momento di avere una visione per il futuro.

Vi terremo aggiornati...

La storia siamo noi… Una vita in Polisportiva

Nordic walking, staff comunicazione e tanto altro : )

La Polisportiva Casalecchiese, dal 1979

“Giovanni Masi”, ha 60 anni. Venne fondata nel 1964 a Casalecchio di Reno con il nome di un partigiano locale, Baldo Sauro. A fondarla fu Giovanni Masi, un funzionario comunale che cominciò ad aggregare i giovani attraverso lo sport in una città che aveva completato la ricostruzione dai danni della guerra e che si stava espandendo. In città c’erano società che praticavano solo calcio, pesca sportiva e tiro a volo. A parte la mini-palestra della scuola Carducci, non c’erano nemmeno impianti sportivi.

Giovanni iniziò dal calcio ma, già alla fine degli anni ’60 con l’aiuto di Uisp e Coni, diede avvio al pattinaggio, alla ginnastica correttiva e a centri di avviamento all’atletica. Iniziava così il decennio d’oro dello sport a Casalecchio di Reno. L’affermazione dello sport per tutti con investimenti significativi sugli impianti sportivi: vedono la luce in città tre piscine coperte e una scoperta, il palazzetto dello sport, il bocciodromo, un centro tennis, otto palestre scolastiche polivalenti e diversi campetti di quartiere scoperti. Un mutamento radicale che, insieme alla “camminate podistiche non competitive” come la Galaverna, avviano allo sport centinaia di giovani e meno giovani.

Tra loro anche io che, dopo aver praticato diversi sport a Bologna, mi ero dedicato alla pallavolo. Sapevo che a Casalecchio c’era una squadra maschile di buon livello. Era il settembre 1973 quando, sedicenne, entrai nella sede della Polisportiva in via Marconi 75: da allora, non ne sono più uscito. Nei mesi successivi partecipai ad alcune riunioni organizzative del settore pallavolo e Giovanni mi convinse a diventare rappresentante degli atleti. Successivamente, più o meno nel 1975, lui e Angelo Pozzi mi fecero entrare, per la prima volta, nel Consiglio Direttivo. Mi pare che fosse nel periodo in cui si svolse la storica Assemblea/Congresso di Granaglione nella quale furono definite le linee di indirizzo dell’associazione.

Negli anni, sono stato istruttore e allenatore di pallavolo e nuoto. Ho insegnato in palestra e in piscina. Una delle mie prime esperienze in acqua fu nel 1977 come istruttore di supporto a un gruppo di ragazzi con la sindrome di down nella

piscina di via Cavour (oggi piscina Stefano Cesari).

Passavo molto tempo nella sede di via Marconi e Giovanni mi aveva nominato suo “scriba”: scrivevo, con grossi pennarelli colorati, cartelli e manifesti informativi di ogni tipo per diverse iniziative e informazioni ai soci. Spesso andavo a trovare Giovanni e Angelo Pozzi al Servizio sport, al piano terra del vecchio Municipio. Non potevo immaginare che, venti anni dopo, quell’ufficio sarebbe diventato il mio...

Appena tornato dal servizio militare, Giovanni ci lasciò: era il 1979. Fu un momento molto difficile per tutti.

Successivamente la Polisportiva cambiò nome in Giovanni Masi e si trasferì nell’attuale sede di via Bixio. Oltre a mantenere l’impegno di istruttore, in palestra e alla piscina M. L. King (inaugurata nel marzo del 1980), mi venne proposto un ruolo nella segreteria generale dell’associazione. Di quegli anni ‘80 ricordo l’affermazione della festa degli Aquiloni, i primi passi della rivista Informasi (che seguo tutt’ora), la nascita di tante nuove discipline sportive e ricreative e i primi trionfi agonistici dei nostri atleti.

Gli anni della presidenza di Valentino Valisi strutturarono maggiormente l’organizzazione dell’associazione: i primi dipendenti a tempo pieno, la formazione per i dirigenti, le prime gestioni degli impianti sportivi.

Oggi in Polisportiva si lavora per rispondere concretamente al bisogno di fare pratica sportiva e motoria in modo qualificato, in un ambiente sereno, ricco di proposte culturali e capace di sviluppare aggregazione ed amicizia. Sotto al nostro logo c’è una scritta piccola, ma significativa: “Insieme nello sport”. Pochi la notano, ma per chi ne ha vissuto la storia, essa riveste un significato particolare, ben radicato in noi e nel nostro modo di essere.

Buon compleanno Polisportiva, 60 anni portati bene.

Vi raccontiamo com’è andata a Masincontro L’appuntamento che apre ogni stagione sportiva

Una serata da ricordare quella del 16 settembre scorso, quando si è svolto il consueto incontro di inizio anno sportivo per gli operatori della Polisportiva Masi. Un’occasione per ritrovarsi dopo le vacanze estive e prepararsi per la nuova stagione alle porte. Sarà stata la location di prestigio, il teatro L. Betti di Casalecchio, ma da subito si è respirata un’atmosfera un po’ speciale. Chi, come me, era presente sa che, in poco meno di due ore, siamo riusciti a fare un bel salto temporale rimanendo però comodamente seduti a teatro. È successo che la Polisportiva di oggi, presente in sala, ha teso la mano e incontrato quella del passato attraverso un filo invisibile tracciato dalla voce narrante dei suoi protagonisti. Persone che hanno fatto la storia dell’Associazione, alcune invitate per l’occasione e altre che, se anche oggi non sono più con noi, ci hanno raggiunti attraverso video e testimonianze storiche. Un racconto fatto di ricordi ancora vivissimi, aneddoti divertenti e documenti visivi capaci di coinvolgere tutti in un viaggio nel tempo, emotivo e sentimentale. Sul palco sono passate le istituzioni di oggi insieme a ex dirigenti, istruttori e amici della Polisportiva. Ascoltare le loro parole mentre venivano proiettate immagini di attività, eventi,

Foto: scatti di “Masincontro”, di R. Renati

foto e video d’epoca ha suscitato molte emozioni e senso di appartenenza. Anche i nuovi istruttori avranno certamente compreso meglio cos’è la Polisportiva e ciò che porta avanti da sempre. In quel teatro, abbiamo sentito di essere parte preziosa di una storia lunga 60 anni.

Tocca a noi, ora, proseguire la strada; la rotta è tracciata e ogni stagione sportiva, in fondo, è un po’ come una pagina bianca su cui scrivere e disegnare nuove avventure.

Dopo i saluti istituzionali iniziali del sindaco di Casalecchio di Reno, Matteo Ruggeri, di Paola Paltretti, presidentessa Uisp provinciale e di Andrea Ventura, presidente della Polisportiva Masi, la serata ha preso il via.

Sul palco, ospiti, video e esibizioni sono stati i veri protagonisti dell’evento. Tutto ci ha parlato di un’idea di sport che è anche progettualità, entusiasmo, comunità, socialità e cultura.

Le interviste sono state sei:

a Marino Mascagni che ha parlato dell’archivio storico della Polisportiva, un lavoro prezioso che sta prendendo il volo;

a Claudio Maccaferri, primo dirigente della Polisportiva “Baldo Sauro”, poi diventata Polisportiva Casalecchiese e quindi Masi; insieme a lui anche qualche giocatore di allora;

a Annalisa Sgarzi che negli anni ha ricoperto tanti ruoli, compreso quello di vice-presidentessa della Polisportiva; tra i suoi ricordi anche quelli delle staffette della pace degli anni ‘80

a Piera Magnatti, storica allenatrice della ginnastica artistica che ha visto nascere il settore;

a Stefano Sartini, ex istruttore di acquaticità a cui si attribuisce l’idea della festa degli aquiloni

a Giuliano Guidastri, figura importante nella storia del settore nuoto.

A completare la serata, anche due intense esibizioni di danza dei gruppi “Donne in blu” e “Controcorrente” della Polisportiva. Emozioni anche lì... Buona stagione sportiva a tutti!

Parliamo del codice di condotta Safeguarding Prevenzione, formazione e vigilanza nello sport

Da questa stagione sportiva la Polisportiva adotta il nuovo codice di condotta

Safeguarding.

L’art. 16 del D.lgs. 39/2021 promuove un più elevato livello di sensibilità e impegno nel mondo dello sport, incentivando un ambiente inclusivo che assicuri dignità e rispetto dei diritti di chi partecipa, a qualsiasi titolo, all’attività sportiva.

Gli obiettivi da raggiungere sono: la parità di genere tra uomo e donna, la tutela dei minori e il contrasto effettivo ed efficace a ogni forma di violenza di genere e di discriminazione; il tutto attraverso l’adozione di misure di prevenzione e presidi di controllo cosiddetti di “safeguarding”. Come Polisportiva, da sempre ci prodighiamo per assicurare un ambiente sicuro per tutte e tutti i partecipanti alle nostre attività, di ogni genere ed età. Ecco perché quanto previsto dal legislatore non è un nuovo obbligo, ma una formalizzazione di modalità operative già consolidate e insite nel DNA della nostra associazione. Le politiche di safeguarding ci vedranno quindi continuare quel ruolo attivo che ricopriamo abitualmente per rendere l'ambiente sportivo davvero adatto a chiunque.

La Polisportiva ha nominato come responsabile delle politiche di Safeguarding il Dott. Arash Bahavar, uno dei “ragazzi della Masi” cresciuto con noi e che negli anni ha ricoperto ruoli apicali sia nell’Associazione, sia in enti pubblici che privati.

La sua formazione giuridica, che si è consolidata anche affrontando e curando aspetti che rientrano in questo ambito, mi ha consentito di individuare in lui la persona più adatta.

L’incarico che gli è stato affidato si articolerà in questi tre argomenti generali: vigilanza sul rispetto del modello organizzativo e del codice di condotta recentemente adottato dal Consiglio direttivo; prevenzione e contrasto di abusi, violenze e discriminazioni attraverso iniziative volte a prevenire i comportamenti lesivi; garanzia sulla formazione e sulla sensibilizzazione del personale e dei soci, attraverso attività formative e informative per aumentare la consapevolezza all’interno della nostra realtà.

Siamo certi che Arash svolgerà questo ruolo con passione, competenza e metodo, tramite un approccio che prevede il lavoro di rete con le istituzioni e i numerosi professionisti che operano sul tema.

Occorre pertanto che venga posta in essere un'azione corale, frutto di un paziente lavoro di sinergie tra istituzioni e tessuto sociale che sappia garantire, nel rispetto delle specifiche competenze, una lettura univoca delle tematiche e un approccio al contrasto condiviso, con chiarezza dei compiti e dei micro-obiettivi a cui, chiunque sia coinvolto, dovrà tendere.

La nostra sfida è quindi garantire che queste misure siano rispettate, contribuendo così non solo al tanto ambito cambiamento culturale profondo nel mondo dello sport, ma anche alla creazione di un ambiente sportivo sicuro e protetto.

Prevenzione, formazione e vigilanza sono tre parole chiave per costruire un futuro migliore per tutte e tutti, partendo proprio dallo sport.

Auguriamo quindi ad Arash un buon lavoro!

Nella foto: a sinistra Arash Bahavar insieme al presidente della Polisportiva, Andrea Ventura (a destra).

La Masi a “Sport in centro”

Tre giorni di sport il 13, 14 e 15 settembre 2024

Sport in centro è la manifestazione del Comune di Casalecchio di Reno che, tradizionalmente, apre ogni stagione sportiva e che si è svolta dal 13 al 15 settembre scorsi.

La Polisportiva, insieme ad altre associazioni sportive del territorio, ha partecipato e presentato il programma delle attività in avvio sul territorio. Nell’area polivalente del Parco Rodari, sede dell’evento, si sono alternate esibizioni, tornei, camminate, lezioni e prove aperte. Tante le discipline in campo: pallacanestro, tennis, pallavolo, nordic walking, pesca sportiva, ginnastica artistica, badminton, pattinaggio, danza e balli, orienteering, escursionismo e arrampicata sportiva.

Una vera festa dello sport che, nelle serate di venerdì e sabato, si è anche arricchita di esibizioni musicali con alcune band giovanili del territorio.

e cura della salute nel suo complesso, fisico e mentale, promosso da CasaMasi con i Dipartimenti di Salute Mentale e Sanità Pubblica dell’Azienda USL del Distretto Reno Lavino Samoggia.

Foto: scatti di “Sport in centro”, di F. Borsari

L’arrampicata sportiva ha riscosso grande successo: la presenza, in tutte e tre le giornate, di una parete attrezzata mobile e dei nostri istruttori F.A.S.I, ha consentito a decine di bambinə di ogni età di provare l’ebrezza e il piacere di arrivare in cima in sicurezza. Peccato per il poco pubblico, a causa del tempo incerto, in particolare quando si sono esibite le bravissime atlete della Ginnastica artistica e durante le prove di Orienteering. Maltempo che ha penalizzato anche l’interessante dibattito “Mi centro con lo sport” sull’importanza della promozione, prevenzione

Durante la giornata di sabato, protagonisti per i nostri colori, sono stati i settori Escursionismo, Pallavolo e il Pattinaggio artistico; quest'ultimo ha intrattenuto a lungo il pubblico con divertenti esibizioni e anche coinvolto chi desiderava muovere i primi passi sui pattini.

Nella giornata di domenica, il Nordic walking ha organizzato una lezione gratuita per far conoscere la camminata finlandese con i bastoncini; le ragazze dei Balli di gruppo si sono esibite in uno spettacolare show ricevendo consensi e una miriade di applausi. Insomma, tre bellissimi giorni di festa e di sport!

L’iniziativa è stata organizzata dal Servizio sport del Comune di Casalecchio di Reno in collaborazione con la Consulta comunale sportiva e con la Polisportiva Masi che ha curato la parte logistico-amministrativa. Presenti gli stand informativi di diverse Associazioni sportive e dei Comitati dei genitori degli Istituti comprensivi del territorio, di Avis Casalecchio e Pubblica assistenza Casalecchio. Non è mancata anche una delegazione dei commercianti di I love Casalecchio con gelati, ghiaccioli e tanto altro.

C’era una volta il gruppo fiabe della Polisportiva quando un “drago timido”...accende la miccia

articolo di Roberta Renati - rubrica a cura di Marino Mascagni

Ricordo come fosse ieri com’è andata: era il marzo del 1999 e a una riunione dello Zerosei, allora insegnavo acquaticità, i responsabili del settore, Cinzia Cardano e Paolo Lambertini, avevano chiesto agli istruttori: “Avete idee per la festa degli aquiloni di quest’anno?”. Sedute, ad ascoltare, anche noi: quattro istruttrici di acquaticità che negli anni erano diventate anche amiche. Così è nata l’idea di raccontare fiabe ai bambini nel parco…il come, ancora tutto da costruire!

Non eravamo troppo preoccupate, avevamo voglia di fare, idee e entusiasmo da vendere. Ci siamo subito messe all’opera per cercare fiabe e racconti in biblioteca, anche se, com’è sempre successo da lì in avanti, è la storia che ha trovato noi

“Il drago timido” di Jindra Strnad ci piacque subito e cominciammo a lavorarci.

In poco meno di otto settimane mettemmo su un vero e proprio spettacolo al parco Talon che, per noi, rappresentava la cornice naturale perfetta per far prendere vita alle storie.

In quella prima impresa, ricordo che ci diede una mano preziosa anche un altro istruttore, Stefano Zanasi. Ci divertimmo molto e fu un successone anche di pubblico. Con il senno di poi, posso dire che quella bellissima esperienza, fu “il semino” che diede vita al “Gruppo fiabe” della Polisportiva Masi.

maggio 1999

A ottobre 1999, presentammo il progetto “Ucci ucci, sento odor di favolucci” e da lì, per tanti anni non ci siamo più fermate. Sorrido ripensando alla faccia attenta e divertita di Valentino Valisi (allora presidente della Polisportiva Masi) che ci ascoltava raccontare del progetto e che, da subito, ci diede fiducia. Fino a circa il 2007 abbiamo organizzato ogni anno “Fiabe a merenda” , una rassegna di

Il disegno del progetto: poi il “mitico” Vito Cardano ci ha aiutato a fissarlo al soffitto

storie animate nel saloncino della Croce, alle scuole XXV aprile.

La supervisione era sempre dello Zerosei, con Paolo e Cinzia ci confrontavamo e, in generale, sentivamo il loro supporto. Funzionava così: erano domeniche pomeriggio di narrazioni, spettacoli e socialità che la Polisportiva organizzava per le famiglie. All’inizio, preparavamo anche torte e dolcini per la merenda, ma poi se non avessimo avuto l’aiuto prezioso da alcuni istruttori del Nuoto ragazzi (grazie Nicola Longhi!) i pomeriggi non sarebbero mai stati così belli. Noi ci occupavamo dello spettacolo e loro si mettevano ai fornelli preparando torte casalinghe e merende squisite! Insomma, giornate belle, partecipate, di condivisione anche tra settori. Anni bellissimi e molto creativi: abbiamo addirittura cucito il tendone azzurro per creare uno spazio “magico” dedicato alle fiabe (nella foto in alto). Era uno spazio “sospeso” nel quale protagonista era la fantasia, nostra e dei bimbi che ascoltavano. Quanti racconti letti, quante discussioni per decidere il da farsi; quanta progettazione per immaginare e realizzare le messe in scena per i piccoli e per le loro famiglie. Risate, pianti e trasporto emotivo. Gioie e dolori ripagate dalla soddisfazione di vedere tanta partecipazione di pubblico. Così è stato per tante stagioni: presentavamo il programma e invitavamo i bambini a trascorrere un pomeriggio insieme a noi, dicevamo: “l’ingresso è gratuito e il divertimento è assicurato!” e ancora: “vi aspettiamo e non dimenticate di portare con voi mamma e papà”. Oltre a questo , eravamo

Foto d’archivio “Il drago timido”

anche presenti a tante iniziative della Polisportiva: festa degli aquiloni, una vasca lunga un giorno, interventi nelle scuole, ecc.

Tante le storie a cui abbiamo voluto bene: “Il Mangiasogni” e “Tranquilla Piè Pesante” di M. Ende; “La rapa gigante” di Stella Blackstone e Niamh Sharkey divenuta un vero must!

Foto d’archivio: un volantino del gruppo fiabe (il logo è un disegno di S. Ventura)

Tra le fiabe natalizie, la più gettonata “The polar express” di Chris Van Allsburg, appositamente tradotta dall’inglese. “Attenti alle ragazze” di Tony Blundell. “Il viaggio del cavalier Martino”, in occasione della festa del patrono di Casalecchio che ci ha visto anche proporre la passeggiata con le lanterne dopo averle costruite con i bimbi. “Mai e poi mai mangerò i pomodori" di Lauren Child e tante altre ancora, come “Il viaggio di cavallino”, inventata da noi e, se non ricordo male…una delle nostre ultime avventure insieme.

Poi siamo cresciute, le nostre vite hanno preso strade diverse e abbiamo deciso di concludere quell’esperienza fantastica. Anzi, anni fa abbiamo passato il testimone a giovani istruttori con voglia di fare, perchè così deve essere. Pare infatti che da diversi anni, ormai, il giorno della Befana, quel bellissimo spazio magico azzurro, riprenda nuovamente vita nel saloncino della Croce.

Noi non ci siamo mai perse di vista e siamo amiche anche oggi…ah, dimenticavo di dirvi chi erano le “Favolesse”: Roberta Renati, Roberta Ferri, Milena Camoli, Giorgia Parisini con la partecipazione straordinaria e insostituibile di Cinzia Cardano.

Novità dalle danze popolari una tradizione che continua

Anche quest’anno è partito il corso di danze popolari della Polisportiva Masi, una tradizione che prosegue dai primi anni ’80 del secolo scorso.

Come riporta l’estratto seguente, tratto dal libro di Maurizio Berselli: “Storie Folk. Il folk revival nell’Italia settentrionale e centrale raccontato dai protagonisti” - edizioni Artestampa:

“All’epoca la Polisportiva organizza un corso di aggiornamento sulle danze popolari rivolto agli insegnati: nessuno sa cosa siano esattamente! Tiene il corso un maestro elementare, Giuliano Vaccari, mebro dell’associazione C.E.M.E.A., attiva a Bologna. (..)

Nel 1982, con Cesare Malservisi e Francesca Ciampi anche loro dall’esperienza C.E.M.E.A., partono in forma più organica veri e propri corsi aperti a tutti che si protraggono fino al 1988. Nasce così il settore Danze popolari della Polisportiva Masi, su proposta di Maurizio Sgarzi che ne diviene responsabile.

In seguito ai Malservisi, subentrano Anna Ponziani e Pierluigi Vivarelli prima, Daniela Veronesi e Umberto Bonfà in seguito. Con il moltiplicarsi delle proposte, nel tempo saranno istruttori anche Stefano Tommesani, Iole Benelli, Mario Verardi e Gloria Clyde.”

Come eravamo negli anni ‘80

Daniela e Umberto portano avanti il corso fino alla metà degli anni 2010, quando lasciano il posto a Giulia Rinaldi, Silvia Spicca e Roberto Calzolari. Nel 2023 sono subentrati Marta Tabellini e Stefano Tommesani. Quest’ultimo ha ceduto nel 2024 il posto a Giorgio Spanos.

Ma veniamo ai giorni nostri.

Gli attuali istruttori, Marta Tabellini e Giorgio Spanos, hanno raccolto il testimone e proseguono con questa tradizione. Il corso prevede l’insegnamento sia dei passi delle danze, ma anche l’approfondimento della tradizione di provenienza delle stesse, in un’atmosfera conviviale e divertente.

Insomma, un bel modo di stare insieme facendo movimento e anche cultura, a ritmo di musica. Le manfrine del nostro Appennino, i syrtos delle isole greche, le bourrée francesi e le jigs irlandesi sono solo alcuni esempi dei repertori proposti.

Le foto sono dell’archivio Masi

Nelle foto a colori: come siamo oggi, scatti dal corso di quest’anno

Il cammino di San Benedetto un docufilm per raccontarlo

L’11 ottobre, si e’ tenuta presso la sala riunioni della Polisportiva, la proiezione del bellissimo docufilm sul cammino di San Benedetto (prima parte), che il gruppo Escursionismo ha percorso dal 26 agosto al 2 settembre scorsi. Il regista e camminatore Gabriele Orlandi ha saputo trasportare sullo schermo emozioni, fatica, convivialità e condivisione che, solo un cammino itinerante su più giorni e con tante persone, è capace di stimolare.

Lamberto Mazzetti, artista, camminatore, ideatore ed esecutore della statuetta “Oscar con macchina fotografica” e “San Benedetto benedice il pellegrino”, ha tradotto con ironia le belle emozioni della serata ricordo. Un cammino è fatto di sudore e divertimento, di imprecazioni e di allegria per percorrere tanti chilometri sotto il sole cocente. Soprattutto è un’esperienza indimenticabile per mettere alla prova il proprio fisico e la propria capacità di interazione con gli altri compagni d’avventura.

Foto dalla presentazione del docufilm in Polisportiva

La peculiarità è data dal fatto che dopo una giornata di scarpinata intensa, il giorno dopo non si potrà riposare, ma si affronteranno ancora tanti chilometri e così per giorni e giorni. Per la durata di un cammino, un gruppo è veramente una famiglia, ci si aiuta e si riceve sostegno; tutti sanno di poter contare sull’appoggio degli altri e nessuno rimane indietro e solo. Il programma del 2025 prevede la seconda parte del Cammino di San Benedetto, La Via degli Acquedotti, il Sentiero del Ponale, le settimane di vacanza, tante gite ed eventi di tutti i tipi, ancora in fase di studio.

Foto dal cammino di San Benedetto fornite dal gruppo Escursionismo

GUARDA IL DOCUFILM

Ginnastica acrobatica Una passione senza età!

Siamo stati a trovare il gruppo di ginnastica acrobatica adulti che si allena al Gimi Sport Club. Un gruppo numeroso di soci nel quale è facile trovare eterogeneità tra partecipanti.

Nella palestra super attrezzata di via Allende, si allenano tra rotolamenti, verticali, ruote e diversi attrezzi, circa 40 persone; maschi e femmine, di età compresa tra i 18 e 70 anni: un range di oltre 50 anni è già qualcosa di eccezionale in un gruppo sportivo...ma è ancora più stupefacente sapere che molti di questi atleti praticano l’acrobatica da decenni, senza soluzione di continuità.

La passione per lo sport è sicuramente alla base della motivazione e della “fedeltà” alla disciplina, ma c’è dell’altro. E questo “qualcos’altro” si chiama Asfodelo Marchesini

Un nome che è una vera istituzione per il mondo della ginnastica in tutta l’area metropolitana. È lei che conduce il corso al Gimi supportata dai suoi vice Salvatore Mauceri e Silvia Mengoli

Asfodelo che ruolo hai in questo gruppo?

Sono l’istruttrice da quando è cominciata l’avventura nel 2015, ma già insegnavo in altre palestre bolognesi. Qui a Casalecchio l’acrobatica ha preso davvero bene. Siamo completi e abbiamo gente in lista di attesa.

Sempre così numerosi?

Sì sempre così. Alla fine delle reiscrizioni difficilmente rimane posto per i nuovi. Facciamo inserimenti se ci sono dei ritiri. C’è chi ha iniziato per curiosità, ex ginnasti/e che riprendono dopo periodi più o meno lunghi di inattività, attori di teatro o normali persone che per diversi motivi vogliono o hanno bisogno di migliorare la loro performance.

Come lavorate con così tanti allievi?

Li dividiamo in gruppi, a seconda del livello tecnico o dell’attrezzo che si usa. È il modo migliore e funziona benissimo.

Come la definiresti la ginnastica acrobatica per chi non la conosce?

È un’attività a corpo libero (abbastanza impegnativa, ndr), ma chi vuole cimentarsi con gli attrezzi della ginnastica artistica (parallele, cerchi, cavallo, ecc.) lo può fare, ma solo dopo un buon lavoro di preparazione fisica, allungamento e preacrobatica. In molti sono già arrivati a questo livello.

Tra i molti atleti “arrivati al livello” e che hanno seguito Asfodelo qui al Gimi da ogni parte della provincia bolognese c’è Claudio Palmieri È il veterano del gruppo perchè ha 70 anni ma, fisicamente, ne dimostra venti di meno (nella foto).

Claudio da quando pratichi la ginnastica acrobatica?

Adesso ho 70 anni, ne avevo 18 quando ho cominciato, quindi sono 52 anni. Ho cominciato alla Sempre Avanti, poi quando ha chiuso sono andato allo Sterlino e adesso da diversi anni sono qui al Gimi. Ho seguito Asfodelo. Mi trovo benissimo, il clima con i ragazzi/e è ottimo. Si lavora, si suda ma ci si diverte. Asfodelo è un mito per tanti di noi ed è bravissima ad insegnare tutto quello che è ginnastica, con o senza attrezzi.

Non ti è mai venuta voglia di fare un altro sport?

Ma io faccio anche altri sport: vado in bicicletta, in piscina, gioco a beach tennis… Ah bè allora, buon lavoro a te e a tutti!

Foto dall’archivio
Nella foto Asfodelo con Claudio Palmieri

Un percorso di accompagnamento alla nascita per futuri mamme e papà

Genitori futuri: questa è una proposta tutta per voi!

Ogni coppia è diversa, si sa. Per tutte però il periodo della gravidanza è un momento speciale e ci sono un sacco di temi e argomenti che diventano importanti, da scoprire e approfondire.

Allo Zerosei abbiamo pensato a soluzioni costruite su misura, a seconda delle proprie esigenze e curiosità.

Il calendario di incontri offre una panoramica molto ampia: dal ruolo di papà fino al ritorno a casa dopo il parto, con la possibilità di rilassarsi in piscina e attraverso una lezione di yoga insieme al partner. Gli interventi sono curati da figure esperte per accompagnare i futuri genitori in un percorso di consapevolezza e preparazione alla nascita.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI:

Sabato 09/11 dalle 10.30 alle 12.30 - con l’osteopata Lucia Baroni Il corpo è portatore di esperienze, educazione al tocco consapevole. Come può essere di supporto l’osteopata nel percorso di gravidanza, nascita e post parto.

Sabato 30/11 dalle 10.30 alle 12.30 - con l’insegnante di Yoga Elisa Parigi Auto-ascolto e fiducia. Pratiche fisiche, energetiche e mentali per la coppia in gravidanza e il loro bambino.

Sabato 07/12 dalle 10.30 alle 12.30 - con la consulente babywearing e insegnante di massaggio A.I.M.I. Elisa Sgarzi L’importanza del contatto: benefici del massaggio infantile e del babywearing

Sabato 14/12 dalle 10.30 alle 12.30 - con la pedagogista e parent coach Chiara Campazzi Bentornati a casa! Come cambiano le routine (sonno, pasti, ecc.)? A quali risorse posso attingere nel quotidiano? Condivisione di buone pratiche per affrontare al meglio il rientro a casa dopo il parto.

Domenica 22/12 dalle 12.30 alle 13.30 - con l’osteopata Lucia Baroni Acquaticità e rilassamento per coppie

Tre giorni al lago d’Iseo in cammino tra panorami, arte, storia e cultura

Si è svolto dall’11 al 13 ottobre scorsi, con gran successo di partecipazione e clima ideale, il weekend lungo di cammino del gruppo Nordic walking al Lago d'Iseo.

Tre giorni che hanno visto 30 soci partecipare, guidati dall’istruttore locale Roger, per camminare su sentieri e strade sterrate delle colline e montagne che circondano il bel lago lombardo. I nostri soci hanno soggiornato a Lovere, antico e romantico paese immerso nel pittoresco paesaggio naturale e ricco di cultura, arte e storia; Lovere è uno dei borghi più belli d’Italia. Con i suoi vicoli medievali, antichi palazzi, chiese di rara bellezza e scorci molto caratteristici.

Molto belle le escursioni che hanno portato i partecipanti alle Torbiere del Sebino, al canyon della Forra del Tinazzo, all’Eremo di San Defendente e alla riserva naturale della Valle del Freddo. La domenica si è visitato, lungo il percorso, anche un antico campo d’assedio Malatestiano e il Santuario di San Giovanni in Montecala, in una posizione panoramica fantastica. Visto l’apprezzamento dei soci stiamo già lavorando per un nuovo weekend in cammino. Ci sarà da divertirsi...

Nelle foto: alcuni scatti dal lago di Iseo

Questo il programma del nostro gruppo per le prossime domeniche, per info scrivi a: nordicwalking@polmasi.it

10/11 camminata promozionale di S. Martino 17/11 camminata a Casalecchio dei Conti 24/11camminata a Savignano 1/12 camminata e pranzo degli auguri in zona Tolè 15/12 camminata "benessere" da definire 18-19/01/25 Weekend su Fumaiolo

Novità dal piano vasca le nostre prossime iniziative

a cura del settore

Vogliamo salutarvi calorosamente, siamo molto contenti per il continuo sostegno che dimostrate in tutte le nostre iniziative. Grazie alla vostra partecipazione ogni evento e attività diventa un successo, contribuendo a rendere la nostra comunità sempre più forte e unita.

Vi presentiamo le nostre prossime iniziative:

DOMENICHE IN FAMIGLIA

Un’esperienza indimenticabile in acqua Il 10 Novembre torna l’evento pensato per le famiglie che vogliono divertirsi senza freni in acqua! Con l’aiuto dei nostri istruttori, genitori e figli potranno giocare insieme, scoprendo nuove attività acquatiche e creando ricordi speciali. Sarà una giornata all’insegna del divertimento, dove il gioco e lo sport diventano un’opportunità per rafforzare i legami familiari in un ambiente allegro e sicuro. Vi invitiamo a non mancare perchè sarà una domenica indimenticabile...presto comunicheremo le date dei prossimi appuntamenti.

CORSI DI FREEDIVING - APNEA MASI

L'apnea è il modo migliore per vivere il mare e scoprirne la bellezza. Imparare con noi questa disciplina è facile. Il corso di Apnea è per ragazzi e ragazze dai 13-14 anni in su, richiede pochi pre-requisiti: ottime capacità di nuoto e soprattutto una buona padronanza dello stile rana. Nei corsi si approfondiscono: apnea dinamica (DYN), rana subacquea (DNF) e apnea statica (STA). Le lezioni si tengono ogni mercoledì dalle 15.50 alle 16.40. I corsi sono i seguenti:

Spazio foto

Try Freediving: 5 lezioni in piscina e una di teoria. È un primo assaggio del mondo dell’apnea, ideale per chi vuole esplorarne le basi

Basic Freediving: Corso monosettimanale di 4 mesi. Combina teoria e pratica in piscina per conseguire la certificazione SSI Basic Freediver. Età minima: 13 anni.

Freediver: Corso di 4 mesi con certificazione internazionale che permette di immergersi fino a 20 metri in acque libere. Età minima: 15 anni.

UN MURALES PER LA MASI!

Anche Andrea Vladimir Guerra Nanni, detto Vlad e istruttore del nuoto ragazzi, ha partecipato attivamente alla creazione del murales per i 60 anni della Polisportiva.

Di seguito qualche scatto dei lavori in corso ; ) poi trovate una sua bella intervista a pag. 24

Piccoli orientisti crescono e brillano in Sicilia al Trofeo CONI

Dal 3 al 6 ottobre si è svolta in Sicilia la fase nazionale del Trofeo CONI, la manifestazione multi-sportiva rivolta ai ragazzi under 14, che ha l'intento di valorizzare l'attività sportiva. Un’iniziativa che dà risalto a quel “sano agonismo” che racchiude in sé vittoria e sconfitta e che permette a migliaia di giovani atleti di tutta Italia di sfidarsi nelle diverse competizioni, divertendosi e socializzando.

Alla manifestazione, la squadra dei giovanissimi del settore Orienteering della Polisportiva ha rappresentato l’Emilia-Romagna con quattro atleti: Giulia Canzoneri (W12), Giovanni Gaudenzi (M12), Diana Calzolari (W14) e Zeno Astolfi (M14).

Il programma prevedeva due gare di bosco, una individuale e una a staffetta, sul Monte Pellegrino, a Palermo, e la cerimonia di premiazione finale al Foro Italico Umberto I. L’esperienza è stata molto divertente e si è conclusa con la sesta posizione della nostra squadra nella classifica dell’Orienteering. Questo posizionamento è stato importante perché ha contribuito alla vittoria dell’EmiliaRomagna nella classifica generale del Trofeo CONI!

Nelle foto: gli orientisti Masi e scatti dal trofeo CONI

Resoconto dal Masi basket day Una festa lunga 14 ore!

Si è svolta il primo sabato di ottobre, al Pala Cabral, la terza edizione del Masi basket day (ex 24 ore), la grande festa del settore pallacanestro bianco-verde.

La giornata è stata una gradita occasione per ricevere i saluti istituzionali della nuova amministrazione comunale, con il sindaco Matteo Ruggeri, ma anche della Polisportiva Masi: presenti sia il vice-presidente Giacomo Ventura, sia il neo coordinatore del settore pallacanestro Andrea Dovesi.

Durante l’evento, si sono alternati in campo tutti i gruppi del basket Masi, dai più giovani ai senior,- per poi essere presentati al pubblico, sotto l'applauso scrosciante di un grande pubblico che mai smetteremo di ringraziare per la partecipazione.

L'apice è stato raggiunto alle ore 20.00, quando la nostra prima squadra è scesa in campo per la prima giornata di campionato. Nonostante una prestazione degna di nota dei nostri ragazzi, il nostro avversario è stato più bravo di noi, vincendo meritatamente 85 a 77.

Nelle foto, alcuni scatti dal Masi basket day, ottobre 2024

Al di là del risultato, vogliamo sottolineare un aspetto: sia chi sedeva in panchina, sia la gran parte dei giocatori che sono scesi in campo sono cresciuti nel nostro settore basket e tanti dei nostri ragazzi più giovani erano sugli spalti a sostenere la LORO prima squadra. Ecco quindi il vero motivo per cui il settore organizza questo tipo di iniziative: creare il giusto contesto per permettere ai più piccoli di crescere in un sano ambiente sportivo, per sostenere i colori della Polisportiva in ogni categoria, non solo come giocatori, ma anche come istruttori, allenatori e dirigenti.

Da ultimo, ma non per importanza, occorre rivolgere un ringraziamento speciale a tutto lo staff del settore che dalle ore 12.00 del 5 ottobre alle 02.00 del giorno successivo si è alternato per permettere la riuscita di un evento che ha saputo coniugare il calore di un momento aggregativo alla passione tipica del match sportivo.

Ci vediamo alla prossima edizione del Masi basket day!

a cura dello staff tecnico del settore

Volley Masi e Hokkaido Bologna insieme per la prima volta in questo anno sportivo

Il 18 ottobre scorso, si è svolta presso il Municipio di Casalecchio di Reno la presentazione ufficiale del progetto di collaborazione che si è attivato tra Polisportiva Masi pallavolo e Pallavolo Bologna. Presenti il Sindaco Matteo Ruggeri, il presidente FIPAV Bologna Alessandro Baldini, i dirigenti delle due associazioni sportive: Andrea Ventura e Alessandro Marchetti per la Masi e Andrea Cappelletti per Pallavolo Bologna, insieme a diversi tecnici, atlete e atleti. Le due associazioni sportive del territorio metropolitano hanno dato vita a una collaborazione nata da un incontro tra i dirigenti di entrambe le società nel quale sono emersi tanti punti di contatto e convergenze su come si intente la pratica della pallavolo e sui valori e ideali dello sport in genere. Il progetto è, per certi versi inedito perché mette insieme chi negli ultimi 20 anni si è occupato solo di pallavolo declinata al femminile (Polisportiva Masi) e chi invece si è impegnato su quella maschile (Pallavolo Bologna) ma che ha avviato, da tempo, diverse collaborazioni sul territorio metropolitano.

Artefice del progetto di Pallavolo Bologna è l’ex giocatore della Zinella e coach molto stimato in Italia ed Europa, Andrea Brogioni. Lui, prima, ha unito gli interessi di 7 associazioni sportive (ora 8) attive in tutta la provincia; poi, tutte insieme, hanno dato vita al sogno, chiamato VolleyBOL, che ha lo scopo di unire tutti gli obiettivi della pallavolo bolognese, maschile, femminile, senior e soprattutto giovanile in un progetto comune.

La Polisportiva Masi si aggiunge quindi a Pallavolo Budrio, CrevaVolley, Savena Volley, Pallavolo Imola, Valsamoggia Volley, YZ Volley, Pallavolo San Lazzaro e ai circa 6 mila tesserati e appassionati della community VolleyBol!

Alessandro Marchetti, responsabile della pallavolo Masi, ha dichiarato: “Ci siamo dati entrambi come mission la promozione della pallavolo, giovanile e di livello, sul territorio, convinti del grande insegnamento che uno sport di squadra come il volley può dare ai giovani. Per far questo abbiamo messo in campo sinergie comunicative volte a promuovere la pallavolo anche presso soggetti economici interessati a un’attività sportiva declinata sia al maschile che al femminile. Uno sport che continua ad aumentare praticanti e pubblico grazie anche ai numerosi successi internazionali delle sue squadre di club e nazionali”

Ci auguriamo che l’esperienza delle due associazioni sia efficace e che possa dar frutti, promuovendo lo sport e cercando di fare emergere competenze e abilità tra giovani atleti/e.

Intanto godiamoci l’inizio di campionato con la squadra femminile di serie C dal doppio nome Masi/Pallavolo Bologna che ha già iniziato a giocare nella palestra G. Salvemini il sabato sera.

Nelle foto, alcuni scatti dalla conferenza stampa del 18 ottobre 2024

Arianna vola con la nazionale! impressioni dagli europei in Portogallo

Riportiamo i pensieri di Arianna Brunetti, atleta Masi che, nella stagione appena conclusa, ha conquistato la medaglia di bronzo ai campionati italiani FISR, nella categoria Jeunesse. Questo le ha permesso di staccare il biglietto per i campionati europei in Portogallo dove ha gareggiato per la nazionale di pattinaggio, a luglio scorso. Come prima volta in una competizione internazionale, Arianna ha dimostrato carattere e conquistato un’ottima posizione: si è piazzata seconda fra le atlete della nostra nazionale!

Sacrificio, rinunce, litigi, delusioni: il pattinaggio è questo, ma è anche adrenalina, risate, amicizia e soddisfazioni. Per me il pattinaggio è sempre stato tutto ciò e una parte di me.

Quest’anno non ero partita con chissà quali aspettative, in fondo era appena trascorso il primo anno in cui sono passata agli italiani FISR di categoria ufficiale. Avevo appena capito che sarei riuscita a dare più di quanto non avrei mai pensato se solo mi fossi allenata con il massimo impegno e se avessi ascoltato i consigli di tutti coloro che hanno sempre voluto, per me, solo il meglio.

Così l’anno è cominciato e, in pochissimo tempo, mi sono ritrovata a Ponte di Legno, la pista in cui avrei gareggiato per il mio secondo italiano di federazione.

Tra prove, tanta fatica e ancora più ansia, nel giro di due giorni sono riuscita a salire sul terzo gradino del podio all’angolo della pista che avevo sempre visto da lontano o nelle foto. Ero felice che tutto ciò che avevo sacrificato e per cui mi ero allenata veniva finalmente ripagato. I festeggiamenti non sono durati tanto: poche settimane più tardi sono partita per i primi europei della mia vita, la mia prima esperienza nella nazionale italiana e la prima gara internazionale fuori dall’Italia.

Si stavano avverando i sogni di una piccola Arianna che amava mettere i pattini e fare quello che le veniva meglio.

Il giorno della partenza mi è sembrato surreale indossare la maglia con la scritta “Italia” sulla schiena: stava succedendo davvero a me?

La mattina dopo il mio arrivo in Portogallo, avevo già visto e provato la pista su cui avrei gareggiato. Capelli, trucco, vestito, corsa, stretching, prove con la musica, pattini, guanti, abbraccio e poi, per l’ultima volta, ho interpretato la mia Cenerentola, sollevata di

aver concluso la prima parte di gara, ma non completamente soddisfatta della tecnica.

Il giorno successivo, siamo stati tutti più liberi di stare insieme fra atleti della nazionale e di tifare chi era in pista.

Il giorno della mia ultima gara è arrivato piuttosto in fretta e, per la seconda volta, ancora: capelli, trucco, vestito, corsa, stretching, prove con la musica, pattini e abbraccio di routine e in un battito di ciglia ero di nuovo in pista. “Un’ultima volta” mi sono detta. “Respira”.

Davanti ai giudici tutto è diventato silenzioso intorno a me; ero molto preoccupata e infatti il primo elemento non è venuto come avrei voluto…nessun problema ho pensato; testa a posto e il resto fila, nonostante il male alle gambe, il fiato corto, il caldo e l’afa che riempivano la pista. Fatto il finale, guardo i giudici e la mia mano che scendeva. Avevo finito, finalmente respiravo di nuovo e lo stato di ansia in cui mi ero trovata fino a quel momento era svanito nel momento del punteggio.

Ufficialmente avevo finito: allenamenti su allenamenti, urla, pianti, risate, pranzi in macchina, levatacce, litigate, tutto condensato in quei 3 minuti e 42 secondi, in cui poteva succedere di tutto. Non sarò mai in grado di dimenticare le emozioni, le parole, le amicizie e il tempo trascorso all’interno di quella pista e.

Nella foto: Arianna Brunetti

segue “Arianna vola con la nazionale!”

di quell’immenso hotel in cui è successo di tutto. Sicuramente sarà difficile dimenticare quasi una settimana di riso, pollo e insalata; una settimana in cui persone con cui non avrei mai pensato di avere un rapporto, erano diventate così importanti.

Non sarei mai arrivata dove sono arrivata senza alcune persone che nella mia vita hanno fatto la differenza, a cominciare dai miei genitori e dai miei nonni, senza i quali io non sarei riuscita in primis ad allenarmi: li ringrazio per essersi fatti in quattro, per avere sopportato le mie lamentele e le mie crisi…nessuno le comprendeva veramente ma facevano tutti finta di si per farmi contenta.

Devo ringraziare le mie amiche, quelle vere, che mi hanno sempre sostenuta e ascoltata nei miei momenti più bassi e persino a distanza, ma in generale tutti coloro che, nonostante tutto, hanno creduto in me o che hanno anche solo speso una parola di incoraggiamento.

Vi ringrazio di cuore.

Sicuramente nella vita è importante guardare avanti, ma è altrettanto importante volgersi indietro, per vedere la strada che si è fatta e mandare un pensiero in alto, alle persone che non ci sono più, ma che comunque hanno fatto parte della tua vita e ti hanno aiutato a crescere: grazie Michi, ti mando un bacio e un abbraccio anche se sapevi benissimo che a me non piaceva.

L’ultima persona che voglio ringraziare è quella a cui devo molto se non tutto; la persona che mi è rimasta vicina nonostante il mio carattere difficile e tutte le lacrime versate. La persona che ha creduto in me quando non lo facevo nemmeno io, che ha sempre saputo ascoltarmi e che sapeva sempre cosa dirmi...quella che in fondo ha sempre sperato di riuscire a portarmi in gara con il body blu della nazionale. Sto parlando del mio e nostro allenatore di “solo dance”, Samuele. Grazie di venire sempre ad allenamento, di trasmettere la voglia di lavorare e di fare fatica.

Scusami se non sono mai stata un’atleta modello come piacerebbe a qualsiasi allenatore, ma io sono solo Arianna. Forse è per questo che funzioniamo: tu mi dici che cosa fare, io mi lamento, la faccio; ti diverti a correggermi e io non mi diverto a rifare per la centesima volta la stessa cosa, ti spazientisci e litighiamo. Poi facciamo pace e ricominciamo da capo.

Se questo servisse a rivivere un anno come questo, lo rifarei per sempre.

Grazie per aiutarmi ogni giorno a migliorarmi in pista, sia in veste di atleta che di allenatrice, ma anche fuori, come persona.

Nella foto: Arianna con l’allenatore Samuele

Se una palestra

potesse parlare... racconterebbe di due alluvioni in sedici mesi

a cura della Redazione

La notte tra il 19 e 20 ottobre scorsi, la palestra Gimi Sport Club e il Pala Cabral sono finiti per la seconda volta nel giro di un anno e mezzo sott’acqua. La volta precedente è stato a maggio 2023. Quelle che seguono sono alcune immagini che raccontano la situazione a fine ottobre.

Nelle foto a sinistra Gimi e a destra il Pala Cabral

GRAZIE DI CUORE PER IL SOSTEGNO!

Le foto in questa pagina sono state scattate dai volontari (istruttori, dipendenti, dirigenti, soci e amici della Polisportiva) che nei giorni seguenti all’alluvione sono venuti ad aiutarci per spalare fango e a pulire gli impianti sportivi senza risparmiarsi. A tutti e tutte...un sentito ringraziamento!

Al cinema con la Masi quando lo sport va sul grande schermo

Per festeggiare a dovere i primi sessant’anni di vita della Polisportiva, quest’estate abbiamo deciso di portare lo sport anche sul grande schermo del cinema casalecchiese!

Da vari anni infatti nei mesi più caldi si svolge la rassegna Cinema d’Estate, presso la terrazza di Gran Reno: un’occasione per gustarsi un bel film all’aperto, con proiezioni da giugno fino a settembre. Nel ricco calendario di appuntamenti per cinefili, tre date in particolare sono state riservate a film in cui lo sport era protagonista:

Martedì 16 luglio la proiezione di Zamora (Neri Marcorè, 2023) ha accompagnato gli spettatori negli anni ‘60, seguendo le divertenti vicessitudini di Walter Vismara, trentenne contabile alle prese con un capo fissato con il calcio, che lo costringe a misurarsi in una competizione sportiva dagli esiti inaspettati

Venerdì 2 agosto è stata la volta di Challengers (Luca Guadagnino, 2024): la pellicola racconta la relazione lunga e complessa tra tre tennisti, dentro e fuori dal campo da gioco

Martedì 6 agosto abbiamo visto TatamiUna donna in lotta per la libertà (Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi, 2023): la storia della judoka iraniana ostacolata dalle autorità iraniane nel suo sogno di vincere l’oro ai Campionati mondiali ci ha tenuto sulle spine fino alla fine della serata.

I tre appuntamenti avevano anche uno scopo solidale: acquistando il coupon (nella foto in basso a sinistra) si contribuiva a finanziare e rendere più solido il fondo dedicato alle “borse sportive”, che ogni anno permette a ragazze e ragazzi di famiglie in difficoltà economica di accedere gratuitamente alle attività corsistiche della Pol. Masi.

Nelle foto: alcuni scatti delle serate e il banchetto Masi

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne Per un 25 novembre...365 giorni all’anno!

La Polisportiva Masi è a fianco delle donne contro ogni forma di violenza e discriminazione.

Siamo particolarmente attenti al mondo dello sport per sostenere un’idea di corpo femminile che possa muoversi, mostrarsi e soprattutto esprimersi creativamente, libero da ogni forma di pregiudizio e stereotipi di genere.

La riflessione riguarda tutti, in particolare istruttori e istruttrici che, con entusiasmo e responsabilità, operano quotidianamente in palestre, in piscine e nelle attività all’aperto.

Abbiamo pensato a diverse iniziative per celebrare a dovere questa data, al momento non anticipo nulla ma tenete d’occhio i nostri canali social ; )

Come redazione, abbiamo scelto di celebrare il 25 novembre attraverso una storia sportiva, tutta al femminile. Inizia così una serata che potrei definire…“Controcorrente”!

Esibizione a Masincontro 2024 sul tema della violenza sulle donne

Storie dalle palestre

Una serata Controcorrente ; )

Sono andata a trovare il gruppo “Controcorrente” della Polisportiva, coordinato da Barbara Zini. Sono stata accolta calorosamente, in un cerchio di donne “in movimento”. È stato bello incontrarle, conoscerle e stare con loro: anche solo per lo spazio di una sera, ho sentito da subito empatia e sorellanza.

Iniziamo dal principio, perchè questo nome? Controcorrente è il nome condiviso che abbiamo scelto. Siamo tutte ex ginnaste, di età diverse e con un passato agonistico e sportivo nella ritmica e nell’artistica. Qualcuna di noi insegna ancora per la verità. Una volta terminata la carriera sportiva, non abbiamo voluto “appendere le scarpe al chiodo” ed eccoci qui. Siamo tornate in palestra con un'intenzione completamente diversa: per metterci in gioco, per sperimentare libertà di movimento e la connessione con il nostro sentire.

D’accordo ma cosa fate esattamente?

Partiamo quasi sempre da un’idea, da una suggestione oppure anche solo da un attrezzo. Sono i pretesti che servono per calarci nel lavoro: sperimentiamo con il movimento, con il

gesto e con il corpo. A volte usiamo la musica, altre no. C’è molta libertà di espressione, ognuna è in connessione con il proprio sentire, non è importante la performance ma il processo. Poi accade magicamente che, unendo artisticamente il contributo di tutte, il risultato sia bellissimo; l’insieme solitamente è molto più della mera somma delle parti e questo restituisce il senso profondo di quanto

Nella foto: il gruppo Controcorrente
di Roberta Renati
Il gruppo Controcorrente in palestra

segue “Una serata Controcorrente ; )“

Ci siamo rese conto che siamo portatrici di messaggi, ognuna con il proprio vissuto e esperienze; il corpo sa, basta lasciargli spazio. Da ex ginnaste, portiamo dentro una memoria di corpo ginnico, perfetto; per noi il movimento è sempre stato estremamente tecnico e strutturato. Qui invece portiamo il corpo di oggi, con i suoi anni, le sue imperfezioni e anche con gli acciacchi (e ride divertita). Lo accogliamo così com’è. Nel lavoro, destrutturiamo volutamente il noto, il consueto che abbiamo dentro ed esplorariamo così nuove parti di noi. Insomma, lavoriamo per rompere gli schemi e le sicurezze del nostro passato ginnico. Ci mettiamo in gioco e improvvisiamo per scoprire e svelare il corpo “artistico” che quasi sempre si rivela. Impariamo tanto di noi stesse…

Dal cerchio qualcuna interrompe: “è bellissimo, ci divertiamo molto e siamo amiche ormai”. Un’altra voce aggiunge: “Qui c’è molta libertà: di movimento, ma in generale su tutto: se si arriva tardi, per esempio, o si manca per un po’. Qui la porta è sempre aperta, per entrare, per uscire, per tornare e per eventuali new entry”.

Intervengo per esprimere la mia sensazione: che lì si accolga l’imperfezione in senso generale, quella che fa parte di noi ma anche della vita: mi risponde un coro di “Esatto!”, poi dal cerchio ancora un contributo: “Io qui ho sperimentato l’ansia da memoria perchè mica è facile ricordarsi le coreografie! (altri sorrisi dal gruppo)” e ancora: “Ci siamo esibite ovunque sai? nei palazzetti, nei teatri, nelle piazze, nei ristoranti e persino nei campi da golf ; )”.

C’è una bella atmosfera e così decido di rivolgere a tutte questa domanda: Perchè vieni qui, qual è la tua motivazione? Ecco, in ordine sparso, le loro risposte:

Rita: vengo perchè mi trovo in un gruppo che ha il piacere di esprimersi, di fare coreografie e di portare messaggi

Ludovica: per me è uno “svuotatesta” da quello che è la quotidianità; si sta con persone con cui si sta bene e con cui si condividono obiettivi

Chiara: vengo perchè mi diverto, sto bene e non devo pensare. Poi parte la battuta: “questo, in realtà, è un gruppo di mutuo aiuto” (tante risate riempiono la palestra, ndr)

Gaia: questa per me è psicomotricità da adulti. Io vengo perchè sento quello sguardo attento su

di me, uno sguardo che forse c’è solo quando sei bambina. Io non manco mai, ci tengo. Mi è piaciuto molto quando Barbara ha usato la metafora della zattera dove ognuna poteva portare la sua esperienza ma dovevano starci tutte, una bella sfida…

Silvia: Guarda che lo sguardo su Gaia è attento solo per copiare, perchè è bravissima! (ridiamo tutte). Io invece manco spesso ma mi tengono lo stesso (altri sorrisi) e mi sento parte di un qualcosa. Vengo per l’amicizia con il piccolo gruppo; c’è un’accoglienza unica qui ma anche il lavoro che facciamo mi piace

Susanna: è la mia “ora d’aria”: qui prendo un tempo per me che è collegato alla mia passione; nel tempo poi si è aggiunta l’amicizia

Cristiana: qui mi sembra di tornare piccola quando facevo solo i saggi (che mi piacevano un tot) e non le gare (che mi davano ansia)! Ho iniziato per curiosità: all’inizio non capivo cosa facevamo esattamente, poi un giorno ne ho compreso il senso profondo. C’è fiducia tra noi, per me è una famiglia dove posso esprimermi e sperimentare, qui non c’è giudizio…

Patrizia: ero curiosa, con Barbara eravamo ginnaste insieme. Sono la neofita del gruppo, all’inizio ero spaesata. La cosa bella è la trasversalità e mi piace l’energia che c’è. Qui c’è solidarietà femminile...tanta roba

Barbara Zini: loro mi hanno dato una seconda possibilità, non capita sempre. Qui c’è del potenziale che io positivamente definisco “sporco” perchè loro non sono performer ma capitale umano che può esprimersi potenzialmente in ogni direzione. Oggi per noi entrare in connessione empatica con il pubblico e lo scambio con chi guarda le nostre esibizioni sono le cose più importanti. Posso dirlo anche così: un applauso è meglio di mille medaglie

Dopo questa bella chiaccherata, saluto tutte, le ringrazio e porto a casa con me una bella sensazione.

Se l’attività che fa il gruppo vi ha incuriosito, ricordo che si svolge ogni mercoledì alla palestra Marconi. Un’ultima info è che il gruppo Controcorrente si esibirà in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, al teatro di Casalecchio di Reno per un evento organizzato dall’Arma dei Carabinieri di Casalecchio. Un’ulteriore occasione per applaudirle!

Il murales finito della Polisportiva

Il murales della Polisportiva è bellissimo ed è visibile sul muro della sede in Via N. Bixio a Casalecchio di Reno (BO).

60

anni insieme

7 novembre 2024, una super festa per la Polisportiva! di Roberta Renati

Sono state tante le occasioni e le ricorrenze che abbiamo cercato, quest’anno, per celebrare i primi 60 anni dell’Associazione. Un traguardo importante che ha visto, nella serata del 7 novembre scorso, all’interno dello spazio della festa di San Martino, un suo momento formale e conclusivo. Una grande tavolata che ha saputo riunire amiche e amici della Polisportiva, del passato e di oggi. Non sono mancate neanche le istituzioni nella figura del Sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri e in alcuni Assessori e Consiglieri comunali. Durante la serata sono stati ripercorsi alcuni momenti significativi per la Polisportiva, con il coinvolgimento “sul palco” ed emotivo di atleti e atlete del passato, e ricordato persone che hanno fatto la differenza per l’Associazione. Nelle pagine che seguono, riportiamo alcuni scatti della festa per raccontarvela così. Riconoscerete, in ordine sparso e con infinite sfumature: momenti di condivisione, partecipazione, generazioni diverse di sportivi e sportive, volontariato, diversità, sorrisi, emozioni, impegno, insomma...il bello della Masi!

60 anni insieme e 60 candeline

7 novembre, auguri Polisportiva! a cura della Redazione, gli scatti sono di Raffaello Ventura

Foto: a sinistra la figurina di Giovanni Masi realizzata per i 60 anni della Polisportiva; a destra una super protagonista della cucina

Al centro i tanti partecipanti alla festa. In basso a sinistra il Presidente A, Ventura e Gaetano, figlio di Angelo Pozzi (ex presidente Masi) scoprono la tela che lo ritrae e che sarà esposta nella sede.

Due tra primi atleti della Masi (allora Baldo Sauro, stag. 64-65)

Segue 60 anni insieme e 60 candeline

7 novembre, auguri Polisportiva!

a cura della Redazione, gli scatti sono di Raffaello Ventura

A sinistra in alto: ex team segreteria Masi

A destra: un rappresentante dello staff della festa

A sinistra: ex gruppo Pallanuoto, con allenatore, anni ‘80

A destra: team vari delle Danze popolari Masi

A sinistra: ex pallavoliste Masi, con allenatore, anni ‘70

A destra: vertici in carica ed ex presidenti che tagliano la torta

Grazie a tutti per esserci stati!

Piscina M. L. King Apertura invernale 2023-2024

Tariffe e orari di apertura

Piscina M. L. King - via dello Sport a Casalecchio di Reno (BO)

Lunedì e venerdì

10:30 - 16:30

Feriale e festivo 18/65

Feriale e festivo under 18 e over 65

10:30 - 16:30 20:30 - 22:30

6,00 euro5,50 euro

9:00 - 15:00 5,00 euro4,00 euro

Abbonamento* adulti feriale e festivo (10 ingressi) 45,00 euro40,00 euro

Disabili(conaccompagnatorepagante) Ingresso

55,00 euro50,00 euro

Abbonamento* under 18 e over 65 feriale e festivo (10 ingressi) 0,00 euro0,00 euro

Disabili(senzaaccompagnatore) -50%-50%

Famiglieconingressiapagamento2adulti Ingresso gratuito figlio under 12

Terapienatatorie(concertificatomedicospecialistico)** -50%-50%

*l’abbonamento è personale **validità tre mesi

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