Tariffa R.O.C. Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Napoli - ANNO X - N. 2 - Febbraio 2014 - Costo singola copia € 2,50
PORTO diporto & IL MAGAZINE CHE APRE IL PORTO ALLA CITTÁ
Seatrade Cruise Shipping Convention Miami 10 - 13 marzo 2014
sommario / porto&diporto
IN ESCLUSIVA
Anno X - N°2 - febbraio 2014 Direttore responsabile Antonio De Cesare Direttore editoriale Maurizio De Cesare Hanno collaborato a questo numero: Massimo Bernardo - Cosimo Brudetti Fabrizio De Cesare - Francesco di Cesare Michela Fanis - Giovanni Grande Patrizia Lupi - Paola Martino Matteo Martinuzzi - Patrizia Marzini Italo Merciati - Stefano Meroggi Sandro Minardo - Tiziana Morgese Riccardo Russo - Francesco S. Saliero Carolina Sinnopoli - Franco Tanel Stefania Vergani Traduzioni a cura di Angus Urquhart Amministrazione e abbonamenti Paola Martino amministrazione@portoediporto.it abbonamenti@portoediporto.it Costo abbonamento Italia € 30, estero € 90 esclusivamente con versamento su CCP n. 81627671 - AM editori srl Via Diaz, 54 - 80055 Portici (Napoli) Pubblicità e marketing marketing@portoediporto.it Listini e specifiche tecniche www.portoediporto.it Progetto e realizzazione grafica AM editori srl Stampa Morconia Print Morcone (BN) Il magazine Porto&diporto è proprietà di AM editori srl info@ameditori.it redazione@portoediporto.it www.portoediporto.it Autorizzazione Tribunale di Napoli n. 17 del 15 febbraio 2006 Periodico associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana E’ vietata la riproduzione totale e/o parziale di testi, fotografie e di qualsiasi altro contenuto o allegato. Tutti i diritti sono riservati.
Interventi di: Francesco di Cesare Interviste a: Lorenzo Forcieri, Roberto Piccini, Francesco Messineo, Floriano Omoboni, Gianni Rotondo, Leonardo Mazza, Nicola Coccia, Giancarlo Iaccarino, Alfonso Magliulo, Simona Coppola, Carolina Villa, Marina Monassi, Enzo Minieri, Riccardo Fuochi, Massimo Bernardo, Guido Arzano, Vincenzo Zottola, Tommaso De Simone, Roberto Perocchio, Patrizio Ranieri Ciu, Andrea Gniazzi SEATRADE 4 - Salerno inaugura un nuovo Polo crocieristico 6 - La Spezia avanti tutta 9 - Livorno porta di accesso alla bellissima Toscana 12 - Uno sguardo sul futuro per Marina di Carrara 15 - Se non puoi navigare sogna con Mondo Crociera 18 - Un 2013 da record per il porto di Messina 20 - La crociera tra le priorità di sviluppo territoriale 23 - Royal Caribbean porta in Italia la nave più grande al mondo 26 - Costa Crociere annuncia le nuove iniziative 2014 28 - Msc Crociere rafforza il patto con la Sicilia SHIPPING 30 - Shipping, necessario confronto con il sistema bancario 31 - Lo shipping italiano pronto all’uso del LNG CANTIERISTICA 33 - Marsiglia: nuova acquisizione per la Palumbo Group PORT&SHIPPINGTECH 34 - Naples Shipping Week sempre più internazionale 36 - Wista Med a Napoli per la Neaples Shipping Week 38 - Youngship Italia: appuntamento alla Naples Shipping Week INFRASTRUTTURE 39 - Porto Trieste, sbloccato il Punto Franco Vecchio 40 - Sviluppo e promozione del porto di Gioia Tauro
LOGISTICA 41 - Cargomar inaugura nuova sede in Canada 42 - Collaborazione e scambio dati necessari alla catena logistica TRASPORTI 44 - Software di eccellenza per le imprese ferroviarie PROPELLER 46 - Sulle orme del Dragone fra politica, finanza ed e-commerce 47 - Porto di Venezia: Napa e piattaforma offshore scatenano il dibattito UNIONCAMERE 49 - La Ue mette a rischio gli aeroporti minori NAUTICA 50 - Nautica, più approdi grazie agli incentivi 51 - Adriatico - Ionio: finanziamenti UE per l’economia del mare 52 - Assonautica: declinato il teorema delle quattro “i” 54 - Pronta al varo la terza ammiraglia Azimut Grande AZIENDE 56 - ABB Italia nel 2013 spinge sull’export 58 - “Sua Eccellenza Italia” nel Principato di Monaco 59 - Sold out per il Vinitaly in Italia e nel Mondo CULTURA 60 - Patrizio Ciummm e la Fabbrica Wojtyla TURISMO 62 - XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico EVENTI 63 - Torna “Motor Gallery” auto e moto d’epoca 64 - Una “biblioteca di pietra” per il Giorno del Ricordo
seatrade / porto&diporto
Salerno inaugura un nuovo Polo crocieristico I
l Porto di Salerno, una magnifica struttura che guarda uno dei golfi più belli del mondo, in primavera si prepara all’inaugurazione del nuovo e funzionale Polo crocieristico. Con un molo dedicato e con la nuova Stazione marittima, disegnata dall’archistar Zaha Hadid, sarà possibile finalmente soddisfare le numerose richieste di accosto delle più importanti e prestigiose compagnie di navigazione di livello internazionale. In tal modo si prevede di raggiungere presenze annue intorno al milione di passeggeri, con ulteriori potenzialità di crescita nel breve periodo. Posizione geografica strategica, efficienza, operatività 24 ore su 24, sicurezza e tutela ambientale sono i punti forza che hanno consentito allo Scalo salernitano di rinnovarsi e crescere continuamente. Grazie al completamento di importanti interventi infrastrutturali, già nel 2013, è stato possibile accogliere navi più grandi e più capienti e attivare ulteriori linee regolari di collegamento con tutto il mondo, consentendo di raggiungere rilevanti risultati positivi sia per i traffici merci che passeggeri. In occasione del Cruise Shipping, che si svolgerà a Miami dal 10 al 13 marzo, il Presidente dell’Autorità Por-
tuale di Salerno Andrea Annunziata presenterà il nuovo Polo crocieristico ai grandi armatori e tour operator. Il Porto di Salerno, che già accoglie tra le più belle navi da crociera che solcano il Mediterraneo, grazie al nuovo terminal passeggeri sarà in grado di offrire servizi veloci e multifunzionali, con eccellenti standard qualitativi.
SALERNO’S NEW CRUISE STRUCTURE Salerno is about to open its Zaha Hadid designed cruise passenger terminal with its own dedicated pier. The new structure will meet the demand for berths and enable passenger numbers to reach 1 million a year. The port has a perfect geographical position, is open 24 hours per day, and is safe and environmentally correct. Infrastructural works in 2013 have already permitted the port to take larger vessels and open more lines with substantial increases in freight and passenger numbers. The cruise structure will be presented by Port Authority president Andrea Annunziata during the Miami Cruise Shipping fair to be held from March 10 to 13. Salerno port integrates perfectly with the city. The terminal is close to the historical city centre with its art, history, traditions and modern aspects. Salerno is situated in a part of Italy which is one of the most famous on earth with three
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Lo Scalo salernitano si integra perfettamente nel contesto urbano, infatti, la vicinanza del terminal passeggeri al centro storico di Salerno, permette ai turisti di raggiungere facilmente e visitare questa accogliente città, in cui si fondono arte, storia, tradizioni e modernità. Salerno è situata in un’area dell’Italia
Unesco world heritage sites. These are the Amalfi coast including Sorrento and Capri, The Cilento National park and the Diano valley with Paestum, Velia and the Padula Certosa and the archaeological sites at Pompey, Herculaneum and Torre Annunziata. €350 million has spent on modernising the port to make it more efficient and competitive. Last September 30 the final part of the works with a value of €150 million were started, named Salerno Western Gate they include 5 kilometers of tunnels which will enable traffic to connect quickly, safely, respecting environment with the road system as well as open up the area behind the port for development. As a result of these improvements the port will be able to handle the ships of the future and as a result conquer further market share and develop tourism which together with logistics represent the economic future of the entire region.
Crocieristi (n)
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2011
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18.634
32.548
37.600
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99.274
113.268
200.000
2013 dato provvisorio
tra le più famose del pianeta, al centro di ben tre zone geografiche dichiarate dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità: la Costiera Amalfitana, con Sorrento e Capri; il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula; le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata. Ai crocieristi provenienti da ogni parte del mondo sarà data così l’opportunità di visitare luoghi incontaminati, con bellezze naturali straordinarie e civiltà millenarie. Per rendere il Porto di Salerno sempre più efficiente, moderno e competitivo e favorire lo sviluppo del traffico merci e passeggeri, l’Autorità Portuale di Salerno, sta realizzando importanti opere infrastrutturali con un investimento complessivo di circa 350 milioni di euro. Lo scorso 30 settembre è stata avviata l’ultima grande opera di circa 150 milioni di euro, denominata “Salerno Porta Ovest”, altro tassello fondamentale di un progetto più ampio che vede lo Scalo salernitano alle prese con importanti trasformazioni dentro e fuori l’area portuale. L’intervento prevede la costruzione di circa cinque chilometri di gallerie, che consentiranno di immette-
Crocieristi (n) 200.000 150.000 100.000 50.000 0
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re i traffici passeggeri e merci sulle due grandi arterie di collegamento da e per il Porto, in tempi più veloci e garantendo maggiore sicurezza e ambiente più pulito. La nuova viabilità consentirà di accrescere l’efficienza dello Scalo, oltre a favorire la realizzazione di una vasta area retro portuale. Con tali lavori di ammodernamento delle infrastrutture portuali, che termineranno entro il 2015, il Porto di Salerno sarà pronto ad accogliere le sfide delle navi del futuro. Ciò significa conquistare nuove fette di mercato e favorire anche lo sviluppo del turismo
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che, insieme alla logistica integrata, rimane un’importante scommessa per lo sviluppo economico dell’intero territorio regionale. Avendo a disposizione infrastrutture trasportistiche e logistiche di alta efficienza, sarà possibile essere sempre più competitivi e creare più economica, più occupazione. La missione di ammodernamento dello Scalo salernitano si potrà portare a compimento con la realizzazione, nei prossimi mesi, di ulteriori progetti nel settore dell’innovazione, specialmente energetica. RedMar
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seatrade / porto&diporto
LA SPEZIA – FULL STEAM AHEAD La Spezia port traffic is going against national and world economic trends. 2013 was the year when La Spezia added cruise to its traditional container traffic. Cruise traffic will increase in 2014 and 2015 and will increase again with the arrival of Allure of the Seas. 2013 container traffic handled amounted to 1,300,432 teu which puts La Spezia in the number 2 spot in Italy despite tough competition from Mediterranean and Northern European ports. La Spezia’s share increased from 20% to 21,1%. 80% of the traffic is handled by LSCT (La Spezia Container Terminal) a Contship Italia company which increased container handling by 4,1% to 1,031,088 teu in 2013. Most important, the performance of LSCT
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which moved 295,000 teu by intermodal rail. Total port traffic in 2013 was 15,546 million tons (+0,7%) of which 6,1 million tons disembarked and 9,4 million tons embarked. Other freight was up 2,9%, bulk solid 9,2% but liquid bulk was down 5,2%. Passenger numbers are the most important with 214,000 in 2013, a 325% increase over 2012. 2014 expects 183 cruise ship calls, 124% more than 2013. Cruise passenger numbers expected in 2014 will amount to 493,000 (140% more than in 2013). Molo Garibaldi now free of container traffic and the ex Customs House converted into the cruise passenger terminal have guaranteed a welcome reception which has convinced ship owners to choose La Spezia rather than other Liguria ports such as Genoa and Livorno.
La Spezia avanti tutta
Crescita in tutti i settori, in particolare nelle crociere
I
n controtendenza rispetto alla situazione economica nazionale ed internazionale il porto di La Spezia si presenta all’appuntamento con il futuro con dati positivi, in particolare nel mercato crocieristico. Se il 2013 era stato l’anno della svolta con la conferma di La Spezia come scalo non solo dei containers ma anche delle crociere, il 2014 conferma la tendenza che sarà ulteriormente amplificata nel 2015 con la presenza di navi come la Allure of the Seas, la più grande love boat a scalare il Mediterraneo con i suoi 6000 passeggeri e oltre 2500 persone di equipaggio. Per quanto riguarda i traffici contai-
nerizzati nel 2013 erano stati 1.300.432 i teu movimentati. Un volume di traffico importante che colloca al secondo posto in Italia La Spezia come porto di destinazione finale diretto ai mercati del Nord Italia, nonostante la competizione sempre più agguerrita di porti sia mediterranei che Nord europei. Cresciuta anche la quota di mercato italiana del porto spezzino riferita ai traffici containerizzati che è passa dal 20 al 21,1% . I meriti di questo successo, operando l’80% del traffico contenitori del porto della Spezia, vanno al La Spezia Container Terminal – LSCT, del gruppo Contship Italia, che nel 2013 ha movimentato al molo Fornelli 1.031.088 teus, con una crescita del 4,1% rispetto al 2012. Molto importanti soprattutto le performances legate al trasporto intermodale che da sempre caratterizzano il porto spezzino: nel 2013 LSCT ha movimentato infatti via ferrovia circa 295 mila teus, pari al 31% del proprio traffico di banchina al netto dei trasbordi. Il traffico totale del porto nel 2013 si è attestato sui 15,546 milioni di tonnellate (+0,7%), di cui 6,1 milioni allo sbarco e 9,4 all’imbarco. Cresciuta all’82,7% la quota di trasporto containerizzato sul traffico totale del porto, quello delle altre merci varie è passato al 2,9%, le rinfuse solide al 9,2% mentre solo le rinfuse liquide sono scese al 5,2%. Ma i numeri più importanti riguardano il traffico passeggeri, tanto è vero che il 2013 aveva registrato sul 2012 un incremento del 325% per un totale di 214mila passeggeri proponendo La Spezia come nuovo porto emergente nel Mediterraneo nel settore crocieristico, con ulteriori prospettive di consolidamento e di crescita negli anni futuri. Saranno infatti più che raddoppia-
ti, secondo le previsioni, gli scali nel 2014: sono previsti 183 scali con un più 124% mentre i crocieristi sfioreranno quota mezzo milione, 493mila per l’esattezza, pari ad un +140% rispetto ai dati 2013. Il Molo Garibaldi, liberato dai traffici commerciali per essere destinato alle crociere, e gli Uffici della Dogana, riqualificati come Terminal Crociere, hanno garantito un’accoglienza che ha convinto gli armatori a programmare la loro presenza nel porto ligure a scapito di altri porti vicini come Genova e Livorno. Sono numerosi gli armatori che scelgono La Spezia, ormai stabilmente inserita negli itinerari delle più importanti compagnie crocieristiche internazionali: Royal Caribbean, Costa Crociere, Ibero Cruises, Disney Cruise oltre che, per la prima volta, Pullmantour, Radisson Cruises e MSC Crociere. Quest’ultima utilizzerà La Spezia, come già avviene nel caso di Costa e Ibero, come “interporting”. La spezia si propone quindi all’attenzione internazionale come home port e quindi porto di imbarco e sbarco dei crocieristi e non solo come porto of call cioè di transito rispetto agli itinerari nel Mediterraneo occidentale. Fra le novità più rilevanti del 2014 le toccate delle navi di Pullmantour, importante compagnia spagnola appartenente al gruppo Royal Caribbean, che a partire dal mese di aprile porterà alla Spezia la Sovereign of the Seas per 19 scali, la Zenith per 7 scali e la Horizon per uno scalo. Un successo importante per la città e il territorio ligure quello del porto di La Spezia che presenterà a Miami i dati del successo in occasione della Fiera Internazionale Cruise Shipping. Da tempo l’Autorità Portuale ed il Comune hanno intrapreso la strada per trasformare il volto della città migliorando il suo appeal turistico. A partire daun importante progetto di riqualificazione urbana anche per garantire la migliore accoglienza ai turisti. E’ recente, ad esempio, l’apertura del Villaggio del Porto, uno spazio dedicato soprattutto alla valorizzazione dell’intero cluster marittimo, riservato agli eventi che riguardano le tradizioni marinare, le attività legate al porto mercantile, ai progetti futuri, al waterfront che disegna una nuova linea di costa e l’accessibilità dalla città al mare. Per quanto riguarda l’accoglienza ai crocieristi il Piano Regolatore Portuale prevede l’utilizzo di una ulteriore
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banchina dedicata, Calata Paita, dove sorgerà la nuova stazione crociere. I lavori – assicurano in Autorità Portuale – saranno terminati entro il 2017. “Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti dal nostro scalo – spiega il Presidente Forcieri che lo scorso anno è riuscito ad assicurarsi la presenza a La Spezia della Allure of the Seas, la nave più grande del mondo assieme alla gemella Oasis. :”Il nostro Golfo si conferma come uno dei più belli e attrattivi del Mediterraneo e noi stiamo lavorando alacremente per rendere il nostro scalo sempre più accogliente. Il settore crocieristico sta infatti assumendo sempre maggiore valore per la città e l’intera
provincia; dobbiamo impegnarci per far sì che gli effetti positivi si moltiplichino e l’economia legata al turismo crocieristico cresca su tutto il territorio. Per questo dobbiamo uscire al più presto dalla fase transitoria, realizzando le opere previste dal Piano Regolatore Portuale, tra cui il nuovo molo su calata Paita e la nuova stazione crocieristica”. “Dietro il mondo delle crociere – gli fa eco il direttore dell’agenzia delle dogane della Spezia, Elvio La Tassa - si muove un’economia ai più sconosciuta: rifornimenti di carburante; provviste alimentari; ricarico dell’acqua; pulizie; gestione rifiuti, facchinaggio; trasporti; alberghi; ristoranti; logistica in genere
La Spezia has been chosen by Royal Caribbean, Costa Crociere, Ibero Cruises, Disney Cruise and for the first time Pullmantour, Radisson Cruises and MSC Crociere. MSC as does Costa and Ibero use La Spezia as an interport. The important news for 2014 are calls from Pullmantour, a Royal Caribbean company, with Sovereign of the Seas which will make 19, Zenith with 7 and Horizon once. La Spezia will present these successes at the Cruise Shipping fair in Miami. The city and Port Authority have been working for some time on improvements to the city to make it more attractive for tourists. Recently the port village was opened to hold events connected with the sea, future developments and the waterfront. In addition the Port Plan includes a cruise dedicated pier and terminal at Calata Paita which will be in operation in 2017. Mr. Forcieri Port Authority president explained that “we
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e tante altre attività che creano posti di lavoro. Nel ruolo sociale, oltre a quello professionale, che svolgono gli amministratori pubblici, questo aspetto deve avere carattere di priorità, soprattutto oggi, in quanto l’occupazione, specie quella giovanile, langue. Compito delle Amministrazioni è quello di razionalizzare e semplificare la burocrazia, che spesso interseca e a volte ostacola le attività commerciali. La comunità portuale Spezzina, le forze politiche, le Autorità civili e militari, anche in questo caso, si sono dimostrate coese nell’affrontare e risolvere le problematiche connesse al settore delle crociere”. Patrizia Lupi
are content with the port’s results. Our gulf is one of the most beautiful in the Mediterranean. Cruise is continuing to add increasing value for the city and the province. We must commit ourselves to ensure that the positive effect multiplies throughout the territory. This means completing the works in the Port Plan” Elvio La Tassa director La Spezia customs went on to say “behind the cruise world is an economy not so well known including, bunkering, provisioning, water supply, cleaning, baggage handling, transport, hotels, restaurants, logistics in general and many other activities which create employment. Those in public administration must give priority to these aspects to help create jobs for young people. Administration must also simplify bureaucracy which hinders commerce. In La Spezia the port community, politicians and civil and military authorities are all determined to resolve problems for the cruise industry”.
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Livorno porta di accesso alla bellissima Toscana Forte impegno del terminalista Porto Livorno 2000 per la riqualificazione dell’area dedicata ai traghetti ed alle crociere
T
re terminal per l’accoglienza di turisti e crocieristi, undici banchine, centomila metri quadri di superficie, servizi e sicurezza, sono questi i numeri e gli argomenti con i quali il porto di Livorno risponde alla crisi del settore crociere. Numeri confermati ed amplificati dal Piano Regolatore Portuale predisposto dall’Autorità Portuale labronica che intende rispondere con i fatti alle richieste degli armatori che chiedono spazi e banchine dedicate per portare, numerose, a Livorno le Love Boat. D’altra parte Livorno è innegabilmente il porto della Toscana, anche guardando alla storia dello scalo e della sua città, gate di accesso alle città d’arte ed ai tesori di una terra conosciuta nel mondo per i suoi inestimabili tesori di archeologia, arte, cultura, artigianato ed enogastronomia. Qualche mese fa è stato inaugurato il nuovo terminal crociere, realizzato sulla banchina Alto Fondale, dove l’ex magazzino Doletermed i relativi ormeggi sono stati dedicati alla crocieristica. Il PRP prevede che in tempi brevi l’intera banchina Alto Fondale, dove insiste un secondo magazzino attualmente utilizzato per i prodotti forestali, sarà destinata alle grandi navi da crociera, che saranno accolte nel cuore del porto a due passi dal centro della città. La Banchina Alto Fondale, insieme alle aree del Porto Mediceo, a ridosso della splendida Fortezza Medicea, potrà ospitare oltre dieci navi in contemporanea ed avrà a disposizione oltre alla Stazione Marittima per i turisti diretti nelle Isole, due grandi Terminal Crociere, dotati di tutti i comfort. L’intera area dedicata ai traghetti ed alle crociere è gestita dal terminalista Porto Livorno 2000 che sta impegnandosi nella riqualificazione delle strutture esistenti, nella realizzazione di piazzali e parcheggi e, d’intesa con la Regione Toscana e Toscana Promozione, nella promozione dell’offerta turistica della splendida regione meta fra le più ambite dai turisti italiani e stranieri.
LIVORNO ANSWERS THE CRISIS Livorno responds to the cruise crisis with its three terminals for tourists and cruise passengers and eleven wharfs, services and security, all covering 100,000 square meters. These facts are the Port Authority’s reply to ship-owners requests for more space and wharfing for berthing and handling more cruise ships. Livorno is without doubt the port of Tuscany and the gateway to the art cities, treasures, culture and food and wine known worldwide. A few months ago the new cruise terminal using the old Doletermed stores was opened on the Alto Fondale wharf with berths dedicated to cruise ships. The Port Plan intends to convert further stores currently used for timber to berthing for cruise ships close to the city centre. The Alto Fondale berth together with the Medici will be able to take 10 ships at the same time and will use not
only the maritime terminal for tourists heading for the islands but also two fully equipped large cruise terminals. Cruise and ferry is managed by Porto Livorno 2000, a terminal company, which is updating the existing buildings and parking. Porto Livorno 2000 in conjunction with the Tuscan Region and Toscana Promozione is working on tourism in Tuscany. Porto Livorno 2000 president explained “we have created the new terminal in record time and it will berth 200 calls this year. Livorno will handle 800,000 cruise passengers plus 2 million ferry passengers and we are looking to open new markets. Many owners have confirmed their use of the port and the Miami Cruise Shipping fair will be the place to announce the new port structures. The new spacious cruise terminal with its incoming capacity and services as well as fully equipped baggage handling and state of the art security equipment offers owners the possibility to use Livorno as a home port. The attraction
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“Abbiamo realizzato in tempi record il nuovo Terminal Crociere dove quest’anno ormeggeranno circa duecento navi. I numeri del porto di Livorno – spiega Roberto Piccini, Presidente della Porto Livorno 2000 - sono degni di nota: sfiorano il tetto di ottocentomila
i crocieristi, che si aggiungono ai due milioni di passeggeri dei traghetti, e puntiamo a intercettare nuove quote di mercato. Sono molti anche gli armatori che confermano le loro presenze sulle nostre banchine – prosegue Piccini - e la Fiera Cruise Shipping a Miami sarà
of Livorno is confirmed by the presence throughout the winter of Aida Cruises in the Alto Fondale terminal”. The Tuscan Region has demonstrated its renewed interest in sea borne tourism and together with Toscana Promozione has given support to Costa Toscana Cruise, a Porto Livorno 2000 proposal dedicated to incoming which will be presented at Miami. Massimo Provinciali Port Authority secretary general pointed out “The Port Plan has enabled us to define the uses of the wharves and the areas in the port in accordance with the different types of freight handled. The old port was already part of Porto Livorno 2000’s concession but the new big cruise ships need moorings and suitable facilities without interfering with commercial traffic. The Alto Fondale pier is Livorno’s answer to the cruise market which ensures safe moorings. There are also new facilities in passenger reception, car parks and
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l’occasione per presentare loro, insieme all’Autorità Portuale, le nuove strutture portuali. Il nuovo Terminal Crociere, con le vaste superfici disponibili per l’accoglienza ed i servizi, oltre che per l’area bagagli attrezzata con le più moderne apparecchiature per la sicu-
a shuttle bus to the city. The innovation for this year will be the opening of the Vecchia Fortress to tourism. The Fortress is beside the cruise terminal and the exit from the old port to the old town. The Port Authority is to open a Port Centre in the Fortress. Mr. Piccini said “Florence, Lucca and Pisa are the best known destinations and are easy to reach from the port of Livorno but Tuscany has many other fascinating places to visit a few kilometers from the port such as Volterra and the Etruscan coast. Livorno famous for painters such as Modigliani and Mascagni has a quality offer. We believe that Livorno is the natural port of Tuscany and as a result of the new facilities and infrastructure can receive a growing number of cruise ships”. The Piombino-Portoferraio Port Authority will also be present on the Porto Livorno 2000 stand at Miami to promote Elba in the bicentenary of the sojourn of Napoleon in Elba.
“Con il Piano Regolatore Portuale – ricorda Massimo Provinciali - abbiamo puntato a definire la destinazione funzionale delle banchine del porto, suddividendo le aree in base alle diverse tipologie delle merci movimentate. Le aree del porto storico erano già ricomprese nella concessione della Porto Livorno 2000 che gestisce i traffici passeggeri e ro-ro ma le nuove navi richiedono ormeggi e strutture dimensionati sulle esigenze delle grandi love boats, senza interferenze dei traffici commerciali. La Banchina Alto Fondale rappresenta la risposta di Livorno al mercato delle crociere e assicura approdi sicuri. Ma non solo. Sono molte le novità anche in termini di servizi, dall’accoglienza alla sicurezza, dai parcheggi agli shuttle bus per raggiungere la città. La novità di quest’anno – prosegue Provinciali – sarà la possibilità di aprire anche al turismo la Fortezza Vecchia che si trova proprio nelle adiacenze del Terminal Crociere e del varco portuale che collega il porto storico al centro storico cittadino. All’interno della Fortezza l’Autorità Portuale sta allestendo un Port Center. La si può considerare un simbolo per la città e la sua provincia che offrono numerose opportunità ai turisti di passaggio, dal caratteristico quartiere della Venezia Nuova con i suoi caratteristici
canali fino alle famose strade del vino costellate da borghi famosi come Bolgheri e Castagneto Carducci”. “Firenze, Lucca, Pisa sono le destinazioni più conosciute e richieste – conferma il Presidente Piccini – raggiungibili dal porto di Livorno in tempi brevi, ma la Toscana offre ulteriori affascinanti mete che si trovano a pochissimi kilometri dallo scalo, da Volterra alla Costa degli Etruschi. La stessa città di Livorno, patria di artisti conosciuti in tutto il mondo come Modigliani o Mascagni, ha strutturato un’offerta di qualità. Crediamo di essere a pieno titolo il porto “naturale” della Toscana e grazie ai nuovi servizi e infrastrutture, possiamo ricevere un numero sempre crescente di navi da crociera.” Presente a Miami, presso l’elegante stand della Porto Livorno 2000, anche l’Autorità Portuale di Piombino-Portoferraio che promuove il turismo crocieristico all’Isola d’Elba, la maggiore delle splendide isole dell’Arcipelago toscano. Quest’anno cade il bicentenario della presenza di Napoleone all’Elba ed il comitato per le celebrazioni ha proposto un articolato ed interessante programma di eventi che interesseranno anche i crocieristi che scalano Portoferraio. Patrizia Lupi
rezza, offrirà la possibilità agli armatori che scalano le nostre banchine di fare home port a Livorno. Abbiamo tutte le caratteristiche, sia per le infrastrutture e i servizi che per la qualificata offerta turistica, per rappresentare un punto di riferimento per le Compagnie che scalano il Mediterraneo. Lo confermano alcuni dati come la presenza anche in inverno di navi come quelle dell’Aida Cruises che utilizza il nuovo terminal dell’Alto Fondale”. Anche la Regione Toscana punta decisa su Livorno, guardando con rinnovato interesse al “turismo che viene dal mare”. Insieme a Toscana Promozione ha sostenuto il progetto Costa Toscana Cruise, proposto dalla Porto di Livorno 2000, dedicato allo sviluppo dell’incoming nella regione che sarà presentato a Miami. In occasione dell’appuntamento internazionale sarà anche presentato dal Segretario Generale dell’Authority, Massimo Provinciali, il Piano Regolatore Portuale con particolare attenzione alle aree destinate al porto delle crociere.
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seatrade / porto&diporto
Uno sguardo sul futuro per Marina di Carrara
Previste opere di riqualificazione e ampliamento delle aree portuali oltre ad interventi sulla viabilità e gli accessi al porto
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arina di Carrara: un porto che guarda lontano, programmando un futuro di alta specializzazione oltre alla riqualificazione delle aree portuali con la realizzazione di un waterfront che qualifichi l’accesso al mare della città. Terzo porto della Toscana, con una specializzazione nei lapidei e nell’impiantistica, con una tradizione portuale e di antichi mestieri, a partire dalla cantieristica per arrivare ai trasporti eccezionali, lo scalo ha elaborato un progetto che partendo dall’esistente allarga e razionalizza gli spazi portuali, disegnando un nuovo fronte mare che restituisce parte delle aree industriali al tessuto urbano. Gli interventi, fra l’altro, riguardano la riorganizzazione e riqualificazione del sistema stradale di accesso al porto per ridurre l’attraversamento della città da parte di mezzi pesanti, oltre alla messa in sicurezza della foce del torrente Carrione. Le aree interessate dal progetto coprono 80.000 m2 dei quali 20.800 m2sono dedicatiad aree verdi e luoghi di relazione. I nuovi percorsi e gli itinerari panoramici lungomare saranno lungi 1,2 km.3.000 m2 saranno destinati a spazi polifunzionali, 53 i nuovi posti auto e 174 le nuove alberature piantumate che completeranno l’area, mentre un sistema di rotatorie agevolerà la scorrevolezza del traffico e la sicurezza stradale. Sono inoltre
previsti la realizzazione di piste ciclabili protette e una passerella pedonale sul torrente Carrione. Una nuova piazza prospiciente il centro urbano, ricavata dall’ex deposito lamiere degli ex Cantieri Apuania, sarà destinata ad eventi di mercato, spettacoli o eventi culturali, mentre una terrazza panoramica sopraelevata si affaccerà sul mare e sulle Apuane. Sulla diga foranea saranno realizzatiitinerari attrezzati e sicuri per consentire la percezione del mare e del paesaggio Apuano. Il progetto del nuovo Waterfront è stato condiviso da tutti, dalle Istituzioni, ai media ai cittadini con i quali l’Autorità ha sostenuto in una pubblica assemblea un serrato e costruttivo confronto. Si rischiava la revoca dei finanziamenti ma il neo presidente è riuscito in meno di un mese a mettere in campo un progetto di valore che ha superato brillantemente il difficile iter burocratico e soprattutto le valutazioni di impatto ambientale. Fra l’altro si prevede un intervento sull’alveo del fiume e un nuovo ponte sul Carrione, che era a rischio di esondazioni: il progetto contempla la messa in sicurezza e il consolidamento degli argini per evitare problemi in qualsiasi condizione metereologica. Nel luglio 2013 il progetto viene presentato al Consiglio dei lavori pubblici che lo approva con encomio a dicembre dello scorso anno. Dopo la Conferenza dei
THE FUTURE FOR MARINA DI CARRARA PORT Marina di Carrara port is planning to specialise with an upgraded port and a waterfront. The plan will reduce heavy traffic in the town and secure the mouth of the river Carrione. The project covers an area of 80,000 square meters. The seafront promenade will extend to 1,2 kilometers including space for 53 cars and 174 new trees. A system of roundabouts will speed up traffic and improve safety. Cycle lanes will also be included plus a walkway along the banks of the Carrione and a panoramic terrace overlooking the sea and the Apuane mountains. The break water will be made safe.
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servizi per raccogliere il parere degli Enti il progetto è stato definitivamente approvato lo scorso 4 febbraio: i lavori sono suddivisi in quattro lotti funzionaliper una spesa totale di 35mln di euro. Un vero e proprio nuovo look, quello della città di Marina di Carrara, che oltre ad implementare le proprie attività industriali e portuali punta a migliorare la qualità ambientale e architettonica
Francesco Messineo Port Authority president stated “after having consulted the port operators and local institutions I now understand the potential of Marina di Carrara. I intend to develop three areas. Firstly to make the most of the existing infrastructure, secondly to carry out infrastructural work to make the port more efficient and compatible with the city and thirdly to confront long term matters. Within 18 months we will complete the work at Piazzale Città di Massa and the Molo di Levante wharf. The new areas will double the existing 90,000 square meters for ro-ro and general freight. General cargo handling is the excellence of the port demonstrated by the han-
del tessuto urbano: i cittadini potranno godersi il mare a 360 gradi, ammirando a terra le vette imbiancante delle Apuane, grazie alla splendida passeggiata sopra la diga foranea, della quale verrà triplicata la superficie, dopo la messa in sicurezza del muro e la realizzazione di una nuova diga frangiflutti per abbattere il moto ondoso. Ha le idee chiare Francesco Mes-
sineo, neo nominato Presidente della locale Authority, con una esperienza pluriennale nell’ambiente portuale e prestigiosi incarichi come quello di Segretario Generale dell’Autorità Portuale di Salerno. “Dopo aver preso contatto con il cluster portuale e le istituzioni locali – esordisce Messineo - ho capito quali sono le potenzialità di Marina di Carrara che, pur essendo un porto di
dling of 5 enormous pieces of equipment manufactured by GE Oil & Gas for the Gorgon project in Australia. The Port Authority has decided to set aside part of the new Città di Massa area for assembling large plant for shipping by sea. The Port Plan also includes a new pleasure boat marina for 1,000 boats which will also take the boats currently moored in the commercial port. The Port Plan includes a 360 meter pier for cruise ships intended to integrate with Livorno and La Spezia aimed at small and medium sized vessels”. The Apuania shipyard now concentrates on build-
dimensioni relative rispetto ai cugini toscani di Livorno e Piombino, ed anche a La Spezia, può rappresentare un importante volano di sviluppo del territorio dell’Alta Toscana. Sono tre i filoni sui quali intendo sviluppare l’attività dell’Autorità Portuale – espone il suo programma il Presidente.Per prima cosa, nell’immediato, intendo valorizzare al massimo le infrastrutture esistenti.
ing mega yachts of 50 meters or more. Tecnomar is to increase capital by €3,75 million and give work to 146 people for the next 5 years and is committed to spend a futher €8 million to transform the yard to build and refit vessels. Mr. Messineo is looking to ro-ro to expand the port and is talking to a Turkish owner to set up a line which requires that the Port Plan set aside 25,000 square meters in Piazza Città di Massa and improves road access. GE also requires this space plus a dedicated access to the port with 200,000 square meters to assemble equipment for delivery to the Emirates.
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In secondo luogo, nel medio periodo, vorrei realizzare interventi infrastrutturali per rendere il porto più efficiente e compatibile con le esigenze della città che si sviluppa a ridosso delle aree portuali. Il terzo, che richiederà tempi più lunghi, riguarda il Piano Regolatore e le prospettive future. Negli ultimi anni - continua il Presidente - alcuni progetti erano rimasti bloccati per problemi burocratici. Ad esempio il progetto di waterfront era stato bocciato cinque volte. Carrara era inserita fra i Siti di interesse nazionale e questo comportava tempi lunghissimi di approvazione e lentezze nell’eventuale realizzazione delle opere. Oggi siamo in grado di concludere, grazie ai progetti già approvati, in un anno e mezzo di lavoro, gli interventi che riguardano il Piazzale Città di Massa e l’adeguamento tecnico funzionale della banchina Fiorello detta Molo di Levante. I nuovi piazzali di stoccaggio raddoppieranno la superficie esistente per le attività commerciali e la superficie totale di 90mila mq avrà come destinazione d’uso i traffici Ro Ro e le merci varie: lapidei, metallo, prodotti forestali, impiantistica e project cargo.” Il project cargo rappresenta un punto d’eccellenza dello scalo toscano: ne sono una prova i cinque giganteschi moduli realizzati per il “Progetto Gorgon” di GE Oil&Gas che dalle banchine di Carrara sono destinati in l’Australia. L’Autorità Portuale ha deciso di destinare all’assemblaggio di grandi manufatti una parte del nuovo piazzale “Città di Massa” per le aziende del settore metalmeccanico che potranno utilizzarlo come cantiere provvisorio di montaggio per impianti di grandi dimensioni per la spedizione via mare. Ma anche altri settori dell’industria del mare interessano lo scalo di Car-
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rara. Il nuovo Piano Regolatore Portuale, oltre a prevedere il completamento delle infrastrutture destinate ai traffici commerciali e crocieristici, destina il tratto di costa compreso tra le foci dei torrenti Carrione e Lavello alla realizzazione di un porto turistico per circa mille posti barca. “Tale scelta è operata in coerenza con le indicazioni del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) della Regione Toscana – spiega il Presidente Messineo - che ha elaborato il Master Plan dei porti toscani. Il nuovo porto turistico, dove saranno anche trasferite le imbarcazioni oggi ormeggiate nel bacino commerciale, costituirà un’importante occasione di sviluppo e di riqualificazione di un’area nel cuore della città. Per quanto riguarda il traffico crocieristico, il PRP prevede la realizzazione di una banchina lunga 360 mt, ma aspettiamo di aver completato le opere ed avere spazi e banchine dedicate per integrare l’offerta dei porti di Livorno e La Spezia, puntando a unità di piccole e medie dimensioni dedicate ad un’utenza di turisti che cercano destinazioni alternative a quelle abitualmente proposte dalle compagnie.” Il settore della cantieristica, con la cessione dei Cantieri Apuania alla Tecnomar guidata dall’imprenditore tarantino Giovanni Cosentino, riprende con rinnovata energia la produzione di imbarcazioni, in particolare mega yacht superiori ai 50 mt. La società si è impegnata per un contestuale aumento di capitale di 3,75 milioni di euro e a garantire l’occupazione degli attuali 146 dipendenti per i prossimi 5 anni. Inoltre, con un impegno economico di 8 milioni di euro in due anni per ristrutturare e ammodernare il sito industriale, la Tecnomar intende trasformare gli ex Nuovi Cantieri Apuania in un centro di eccel-
lenza della navalmeccanica, specializzato nella costruzione e nel refitting di grandi imbarcazioni a motore, di yacht a vela e di navi mercantili hitech. Dall’acquisizione di Nuovi Cantieri Apuania, è nata The Italian Sea Group al quale fanno capo Admiral Tecnomar, NCA e NcaRefit. Ma per rilanciare il porto il Presidente Messineo punta soprattutto sui traffici ro-ro. Sono in corso trattative con un armatore turco per portare una linea diretta dalla Turchia che oggi scala Tolone nella Francia meridionale. “Abbiamo stabilito contatti – precisa Francesco Messineo - con primarie compagnie di navigazione anche italiane, mentre i contatti con i turchi sono stati avviati in occasione della Fiera Logitrans di Istanbul dove eravamo presenti come Tuscan Port Authorities. Il problema però – spiega il Presidente – riguarda il contingentamento dei mezzi rotabili turchi, che hanno seimila permessi all’anno per transitare sul nostro territorio nazionale. Un limite, questo, che a Trieste non esiste per via del regime di porto franco mentre a Carrara dovranno trovarsi altre soluzioni”. Per questa tipologia di traffico il PRP destina circa 25mila metri quadrati del nuovo Piazzale Città di Massa e prevede il miglioramento degli accessi stradali alle banchine del porto, questo anche in virtù delle nuove commesse annunciate da General Electric, che necessitano di una viabilità dedicata e efficaci vie d’accesso allo scalo. Infatti i progetti della General Electric compresi i nuovi moduli destinati agli Emirati Arabi interesseranno un’area retroportuale di circa 200mila mq dove verranno realizzate cinque piazzole di assemblaggio, oltre alle cinque già esistenti. Patrizia Lupi
seatrade / porto&diporto
Se non puoi navigare sogna con Mondo Crociera L’
Italia si dice sia un Paese di Santi, di poeti e navigatori: certo è che nonostante i nostri avi abbiano viaggiato nei mari di tutto il mondo, oggi nello “stivale” la cultura marittima è poco radicata. Non molti conoscono l’importanza e il risvolto economico delle crociere da Nord a Sud visto che siamo la meta principale di tutte le crociere del Mediterraneo. Chi sta cercando di rimediare un po’ a questa lacuna è il programma televisivo “Mondo Crociera”; questo format è prodotto da G.T.O. 2000, il cui titolare, nonché ideatore del programma, è Floriano Omoboni. Nasce a La Spezia 56 anni fa e nel corso della sua vita ha coltivato le sue grandi passioni, cioè lo sport e il mare. Ora si sta dedicando alla preparazione della quarta stagione della sua trasmissione dedicata alle crociere che sarà in onda a febbraio su Odeon TV, Dinamica Channel, GILTV e su un network di un centinaio di TV locali. Porto&diporto ha intervistato Omoboni che ha risposto alle nostre curiosità per far conoscere ai lettori le peculiarità della sua fortunata trasmissione televisiva. Com’è nata l’idea di Mondo Crociera? Le crociere per anni erano inespresse, pochi le conoscevano; essendo nato in una città di mare come La Spezia, e con uno zio che lavorava per la Società Italia di Navigazione, ho coltivato fin da piccolo la cultura marittima. Ora produco format TV legati al mare e grazie al compianto dott. Spadoni di Livorno, ho proposto il mio progetto TV a MSC Cro-
ciere e ho trovato nella famiglia Aponte un grande aiuto; così nel 2005 è nato il primo format TV legato alle crociere, “MSC Magazine” che nel 2012 si è trasformato in “Mondo Crociera”. Com’è nata l’idea di formare la squadra d’inviati Alberto Carisch e Greta Omoboni? Vogliamo rivolgerci anche a un pubblico giovane e quindi sfatare il falso mito della crociera come vacanza per anziani. La crociera è per tutti e con due giovani conduttori alla guida del programma il ritmo è più dinamico, proprio come una vacanza in crociera, visto poi che la nostra trasmissione TV è
FLORIANO OMOBONI AND MONDO CROCIERA The say that Italy is a country of saints, poets and navigators. Despite everything Italians are unaware of their maritime culture. Floriano Omoboni is a 56 year old from La Spezia with his TV programme Mondo Crociera which will be in its 4th edition this year and shown on Odeon TV, Dinamica Channel, GILTV and a hundred local channels. In an interview with Porto&diporto Floriano Omoboni replied to our questions. How did Mondo Crociera come about? Nobody spoke about the cruise industry for years. I was born on the sea at La Spezia and an uncle worked
in onda anche su TV dinamiche. Ci può raccontare un aneddoto particolare sulla registrazione delle puntate? Dopo dieci anni di crociere, gli aneddoti sono tanti, potrei scrivere un libro sull’argomento oltre che fare trasmissioni TV! Il ricordo più bello però è legato al battesimo di MSC Musica che si è tenuto a Venezia il 29 Giugno 2006: in quell’occasione abbiamo preparato uno speciale TV di 2 ore sull’evento. E’ stata una cerimonia fantastica proprio nel periodo in cui la nostra nazionale trionfava ai mondiali di Calcio in Germania.
for Società Italia di Navigazione. Thanks to the late Mr. Spodoni from Livorno my project was proposed to and accepted by Mr. Aponte of MSC. In 2005 MSC Magazine was produced and in 2012 that became Mondo Crociera. Why did you decide to use Alberto Carisch and Greta Omoboni as correspondants? We wished to approach a young audience to prove that cruises were not just for elderly people. The two young presenters are more dynamic just like a cruise. Please tells us of a particular programme anecdote? The one I like best concerns the launching of MSC Musica to which we dedicated a 2 hour programme. Which was the most fascinating place visited by the
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Qual è il luogo più affascinate in cui ha portato la sua troupe? Ogni posto è bello a suo modo e ognuno ha delle caratteristiche che lo rendono unico. Memorabile rimane la Norvegia con il suo sole di mezzanotte e l’aurora boreale, gli esotici Emirati Arabi con il loro deserto e lo sfarzo bellissimo di Dubai e Abu Dhabi, i passaggi dell’equatore dal Brasile e del Circolo Polare Artico in Norvegia. Certo però che più viaggiamo e più ci rendiamo conto di quanto l’Italia sia insuperabile: lo splendore artistico di una Venezia o i paesaggi incredibili delle sue coste, come quelle delle Cinque Terre, per dirne una, fanno dell’Italia la meta sempre preferita. Come immagina lo sviluppo delle crociere nei prossimi anni? Ci sarà uno sviluppo sempre più florido. La crociera come scelta di vacanza è sempre più in voga, a prezzi giusti e con un’offerta di prim’ordine. Poi le compagnie apportano ogni anno molteplici novità per accrescere anche il mercato dei cosiddetti “repeaters”, cioè coloro che hanno già effettuato due, tre, quattro e a volte anche più crociere. Ogni crociera è diversa da un’altra, per destinazioni, per rotte, per caratteristiche e per emozioni. Quali difficoltà riscontra normalmente nell’organizzare questi viaggi? È solo questione di organizzazione con le compagnie crocieristiche e gli enti del turismo più sensibili alla promozione del proprio territorio e del proprio “brand”. Inoltre un grazie va agli equipaggi delle navi che ci ospitano: senza il loro prezioso aiuto non potremmo fare la nostra trasmissione. Quale crociera ha avuto più suc-
programme? Norway with sunshine at midnight and the aurora borealis. The exotic Emirates and ostentatious Dubai and Abu Dhabi. Brazil and the Norway Arctic Circle. The more we travel the more you realise that Italy is unbeatable. How do you see cruise developing over the next few years? Always on the increase with ever growing profits Every cruise is different and each year the companies bring out something new. What sort of problems do you encounter when you are organizing your trips? It is just a question of organisation together with the cruise companies and those local authorities who see the advantages of cooperating with us. Thanks also to crews without which we could not do our programme. Which was the most successful programme? The Mediterranean, all of it, Eastern and Western, is the most loved sea, full of history and culture and an all year round warm climate. When we are making “Mare Nostrum”, we always find viewers who know our programmes.
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Your opinion on cruise ships in the Lagoon of Venice? The vessels must come to Venice. The organization is impeccable and the protests are hopeless. Venice with its 2 million tourists annually is an important economic resource. The surprises from “Mondo Crociera” this year, starting in February? New cruises and destinations are ready to go on the programme. Mondo Crociera will be available this year on 4 TV platforms for the first time. Do you have a dream cruise you would like to do on the programme? The Antarctic and Cape Horn or South Africa and the Cape of Good Hope. The most beautiful cruise ship you have ever visited? I cannot choose because it depends on taste. The sailing vessels of Star Clipper are for those seeking luxury and privacy whereas MSC Crociere offer passengers everything they could wish for but also the Norwegian post office vessels of Hertigruten are fascinating. Have you other ideas for a format on cruising? Our format is the right one and a winner.
cesso e ha riscosso più curiosità tra quelle da lei registrate? Quelle nel Mediterraneo: Occidentale o Orientale non importa, è il mare più amato, ricco di storia e di cultura. Con un clima mite più o meno tutto l’anno è quello che consente di trascorrere una crociera all’insegna del relax sia d’estate, sia d’inverno e con i prezzi più competitivi. In navigazione nel “Mare Nostrum”, quando facciamo le riprese troviamo tanti telespettatori che chiedono cosa facciamo e che conoscono la trasmissione. Lei ha visitato anche il terminal crociere di Venezia, cosa pensa sulle navi da crociera si o no in Laguna? Le navi devono arrivare a Venezia, c’è una preparazione e un’organizzazione impeccabile per l’arrivo alla stazione marittima e le proteste degli anticrocieristi sono inutili e farneticanti. Venezia con le sue bellezze e i suoi 2 milioni di turisti è una risorsa importante per l’indotto economico delle crociere in Veneto. Quali sorprese ci riserverà la nuova edizione di Mondo Crociera in onda a febbraio 2014? Ci può dare qualche anteprima? Nuove crociere e nuove destinazioni sono pronte ad andare in onda. La novità grossa è però l’aumento della visibilità di “Mondo Crociera” che sarà in onda su ben quattro diverse piattaforme TV in modo da coprire target e profili diversi di pubblico. La crociera dei sogni che invece vorrebbe documentare e che manca nel suo curriculum? Sogno i passaggi dei capi del Sud del Mondo, quindi L’Antartico e il passaggio di Capo Horn o il Sudafrica con il capo di Buona Speranza. Qual è la nave da crociera più bella su cui è salito e perché? Non riesco ad individuare quella più bella, dipende tutto dai gusti: per gli amanti della riservatezza e del lusso, i velieri della Star Clipper sono il “top”, mentre per chi cerca la comodità, lo sfarzo e la varietà d’intrattenimento le grandi navi di MSC Crociere offrono tutto ciò che un passeggero può desiderare, ma anche i postali norvegesi di Hurtigruten hanno il loro grande fascino. Ha in serbo qualche altro format da dedicare al mondo delle crociere? Questo format è quello giusto e vincente: è da anni “on air” su tante TV sempre in prima serata e in tutta Italia ed è visibile da tutti in chiaro. Nel nostro piccolo crediamo di aver dato tanta visibilità alle crociere e ci sentiamo partecipi, anche se in minima parte, del successo di questa vacanza. Matteo Martinuzzi
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seatrade / porto&diporto
Un 2013 da record per il porto di Messina
A
ncora un anno record per il traffico crocieristico nel porto di Messina. Il 2013 infatti si è chiuso con 501.316 passeggeri, facendo registrare in termini di crocieristi il massimo storico dello scalo peloritano, guidato dal Presidente Antonino De
Simone, con un incremento del 14,5% rispetto all’anno precedente. Ancora più evidente la crescita (+27,8%) del numero dei passeggeri in imbarco per un totale di 18.880 persone. Con 228 navi appartenenti a oltre 30 compagnie internazionali la crescita degli approdi
RECORD 2013 YEAR FOR MESSINA 2013 recorded a record 501,316 cruise passengers in the port of Messina of which 18,880 embarked in the port. 228 ships from 30 companies made calls with 54 from MSC, 31 from Royal Caribbean, 21 from Carnival, 13 from P&O, 10 from Holland America Line and 10 from Silversea Cruises. As a result Messina is now Sicily’s number 1 cruise port and number 8 in Italy confirming the appreciation of the shipping companies and passengers of the continuing work of the Port Authority on service and costs. The quality of the offer to tourists has also improved as a
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è stata invece del 22%; in particolare 54 gli scali della MSC, 31 della Royal Caribbean, 21 della Carnival, 13 della P&O, 10 della Holland America Line e della Silversea Cruises. Messina si colloca così per i dati consuntivi 2013 al primo posto fra gli
result of the effort made by the Messina Tourism Board with new excursions. However the 2014 forecast for Milazzo with 7 calls is balanced by a fall in numbers at Messina. The Seatrade Cruise Shipping Convention should indicate traffic trends and the Port Authority continues to promote the port in International fairs. Messina is also planning new infrastructure with a new terminal going out to tender in the next few months and is also updating services with attention paid to the green economy and better logistics flow. In collaboration with local authorities, the Port Authority is seeking tariff reductions and improvement in tourist welcoming.
approdi crocieristici siciliani e all’8° posto fra quelli italiani, confermando l’apprezzamento di compagnie e passeggeri sul costante impegno profuso negli anni dall’Autorità Portuale in termini di qualità dei servizi e relativi costi, così come di attenta e capillare promozione dello scalo. Anche l’offerta turistica destinata a questo particolare segmento è migliorata negli ultimi anni, con un’interessante diversificazione delle iniziative private a terra e con una maggiore e più qualificata attenzione e programmazione turistica, grazie all’impegno del Messina Tourism Bureau che ha affiancato l’AP nell’azione di marketing della destinazione e nella preparazione di nuove escursioni sul territorio provinciale, alcune delle quali già acquistate da importanti compagnie crocieristiche. Tutto ciò ha contribuito ad attivare una positiva spinta propulsiva sull’imprenditoria turistica locale, anche in termini di occupazione. Le previsioni 2014, mentre premiano il porto di Milazzo con 7 scali (più del doppio rispetto all’anno precedente) grazie al rinnovato impegno dell’AP, dell’Amministrazione comunale e di alcuni operatori locali, fanno registrare a Messina un decremento delle presenze. Tale situazione è imputabile però
non alla perdita di competitività dello scalo messinese, ma alla decisione di alcune delle più influenti compagnie americane di riposizionare le proprie navi lontano dal Mediterraneo, sia per la contrazione delle vendite a causa della crisi economica, sia per alcune criticità politiche che minano la sicurezza di navi e passeggeri in determinati paesi del Nord Africa, che per la necessità di ridurre al massimo i costi di gestione e, soprattutto, di carburante. In attesa di verificare i trend futuri dei traffici direttamente con le compagnie nel prossimo Seatrade Cruise Shipping Convention di Miami, l’Autorità Portuale continua a dedicare al crocierismo considerevoli azioni innovatrici che saranno oggetto dell’attività di promozione dei propri scali nelle annuali fiere internazionali di settore: sono infatti in programma a Messina ulteriori impegni infrastrutturali (entro i prossimi mesi sarà bandito il concorso di progettazione per il nuovo terminal crociere), un’attenta politica di aggiornamento dei servizi offerti (servizi orientati alla green economy, razionalizzazione logistica dei flussi), un contenimento strategico delle tariffe e l’incentivazione della collaborazione con Enti e Istituzioni locali per una sempre più efficace accoglienza dei turisti. Stefania Vergani
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seatrade / porto&diporto
La crociera tra le priorità di sviluppo territoriale S
i presenta e si discute spesso del prodotto crocieristico a partire dalle scelte ed obiettivi delle compagnie di crociera, dei risultati di queste ultime in termini di vendite così come di porti in termini di traffico, toccate navi e volumi passeggeri. Sono indicatori di rilevante importanza, evidentemente, non solo per le realtà alle quali sono attribuiti ma anche per una più generale comprensione dello stato di salute del comparto. Torneremo tra breve su questi aspetti che di certo non si vogliono trascurare in questo breve articolo. Si pone meno spesso, invece, al centro di una riflessione il punto di vista delle realtà - amministrazioni pubbliche, destination management organization, consorzi di promozione turistica - che hanno, come dovere e come interesse, quello di organizzare, gestire, rendere attrattivo e far crescere nei suoi risultati un territorio dal punto di vista turistico, e far crescere di conseguenza l’economia turistica, e l’economia tout court. Nelle strategie, quando effettivamente esistono e vengono implementate, o comunque nelle decisioni, più o meno
Francesco di Cesare ponderate, prese da uno o più soggetti deputati a disegnare le linee di sviluppo turistico territoriale, la crociera può essere o non essere inserita tra i prodotti di punta, quelli dai quali ci si aspetta le migliori performance, quelli sui quali si investe maggiormente, quelli che in sostanza si crede più di altri possano contribuire a raggiungere obiettivi di natura economica, occupazionale, finanche sociali che sono stati fissati a livello locale. Sarebbe dunque interessante andare a scoprire dove a tale prodotto
WITH MORE SUPPORT CRUISE CAN BE A DEVELOPMENT LEADER The cruise industry is often discussed but always from the point of view of ports, passenger numbers and calls by the ships. Less often aspects arising from public administration, destination management organisation and consortiums for promoting tourism that have the duty to develop the tourism economy and therefore the economy as a whole. The cruise industry is not always considered as an investment opportunity which can have an economic, social and employment effect at local level. It is worth looking at how and where cruise is recognised or not. It can be argued that cruise does not represent territory and is not an identifiable product with a specific demand. Therefore it is not comparable with sea, mountain, culture or food and drink which when properly organized can generate incoming traffic. That is the reason why territorial decision makers do not include cruise in investment plans. The widespread benefits both present and future should determine a change of attitude and approach so that cruise takes its right-full place in tourism and economic development. Clearly the role of the cruise companies in the political environment must be decided as also the choices for the use of resources
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- ed alle relative dinamiche - venga assegnato un posto di primo piano nelle politiche turistiche, in contrapposizione a dove, invece, tale ruolo non venga riconosciuto. Un possibile, comprensibile, appunto critico a tale riflessione potrebbe reggere sulla constatazione che la crociera non rappresenti il territorio, non sia un prodotto identificabile nell’offerta di attrattive, eccellenze, peculiarità del territorio capace di interessare e intercettare una domanda specifica. Non sia, dunque, paragonabile e parificabile al prodotto balneare, montano, culturale o enogastronomico che, se adeguatamente organizzato, gestito e promosso, può candidarsi a generare traffico incoming. E, per tale ragione, non avrebbe alcun senso che un territorio, con i suoi decisori, metta al centro dei propri piani e investimenti la crociera, vista più come il “prodotto di altri” che “passa di là” che non quale occasione da sfruttare, progetto cui partecipare, prodotto, effettivamente, del quale candidarsi ad essere componente, elemento magari qualificante, a volte determinante. E’ quel che é successo finora nella
and decision taking but not exclusively by ports and a few others. Italy can only achieve real results by making a political/economic commitment which will enable it to conquer new market share supported by its potential and geographic position. 2013 has been a year of recovery after 2012 returning to 2011 levels. Civitavecchia, Venice and Naples remain the top three followed by those ports trying to register more than 1 million passengers. Genoa did it in 2013 followed by Savona. Expectations for 2014 according to Italian Cruise Watch 2013 prepared by Risposta Turismo show increases which demonstrate that Italy and in general the Mediterranean has now reached a product maturity for cruise. Therefore the cruise offer now requires more conviction, investment, and team work. Clearly shipping companies must play their part by demonstrating that they are important for the economy deriving from tourism especially where they are present. They need to further commit themselves more to ensure equilibrium between ship-owners and local people. The instruments and operating solutions are there beginning with the choice of berth, time spent in port, the planning and offer of excursions, on board promotion of what to see and do on land, a common approach to local people and organisations. As always this must be a team and not an individual effort.
maggior parte dei contesti territoriali, quantomeno in Italia, nei quali la crocieristica é stata e viene vissuta come fenomeno industriale appannaggio di, e presidiata da pochi soggetti, primi fra tutti le compagnie come player di riferimento e i porti come realtà locali. Le ricadute tangibili e intangibili, di immediata o posposta manifestazione, su tutto il territorio, con raggi di distribuzione spesso molto ampi, dovrebbero consigliare e determinare, invece, un cambio di visione ed approccio capace di collocare a giusto titolo la crociera tra i vettori di sviluppo turistico ed economico in generale. Perché questo accada é evidente che andrebbe allargato il tavolo di discussione e negoziazione a livello locale, invitando ad interessarsi al tema, e ad interloquire sul tema, un più ampio insieme di operatori pubblici e privati, rappresentativo dell’intera industria turistica e del sistema economico-produttivo locale. Un tavolo al quale andrebbe garantita voce anche alla cosiddetta società civile, che in alcuni contesti - il primo esempio non può che essere quello veneziano - sta dimostrando crescente attenzione sul tema, talvolta improntato alla preoccupazione talaltra alla conquista di opportunità. Si vuole affermare dunque che la decisione sul ruolo che si vuole assegnare, in termini di aspettative, alla crociera nelle politiche economiche locali, e ancor di più l’azione da sviluppare per generare consenso nelle compagnie di crociera orientandone a proprio vantaggio le scelte di deployment, non possono più essere lasciate unicamente ai porti e pochi altri soggetti, per preferire una più ampia condivisione di onori ed oneri collegati a tali decisioni e azioni. Solo
in questo modo, e con il conseguente cambio di passo non solo in termini di investimenti quanto di vero e proprio commitment politico-economico, l’Italia potrà lanciarsi alla conquista di nuovi e più lusinghieri risultati nello scenario competitivo mondiale delle destinazioni crocieristiche, reggendo agli attacchi di aree e Paesi di più recente ingresso nel mercato ma con maggiore propulsione e propensione alla conquista di quote. Quote che l’Italia può giustamente considerare già lusinghiere ma che, in considerazione della propria posizione e morfologia, nonché potenziale attrattivo, potrebbero essere significativamente aumentate. Il 2013, infatti, e qui come scritto in avvio di articolo non ci sottraiamo a dare spazio a qualche rilievo quantitativo in termini di traffico, é stato archiviato come anno di ripresa sul 2012, tornando quasi ai livelli di movimenti passeggeri nei porti italiani che aveva segnato il record del 2011. Un anno nel quale ancora una volta si registra un podio che vede confermate le prime tre posizioni occupate dagli scali di Civitavecchia, Venezia e Napoli (i primi due a crescere di qualche punto percentuale sull’anno precedente, il terzo a scendere), ed una sorta di balletto tra i porti che si contengono le posizioni immediatamente successive, così come la capacità di andare oltre la simbolica soglia del milione di passeggeri movimentati (nel 2013 ci é riuscita Genova, al quarto posto in classifica, seguita da Savona). Le prime previsioni sul 2014, già avanzate all’interno di Italian Cruise Watch 2013 di Risposte Turismo, mostrano una nuova probabile flessione, frutto, più che di eventi straordinari, di
orientamenti e scelte di deployment da parte delle compagnie. Ed allora sembra ci si trovi davanti un prodotto ed un conseguente traffico che, contrariamente a quanto fatto registrare negli scorsi anni, anzi decenni, iniziano a palesarsi quali meno scontati nella loro crescita continua, e la crociera in Italia, e più in generale nel Mediterraneo, appare entrata, o avviarsi ad entrare, nella fase della maturità di quello che é definito il ciclo di vita di un prodotto. Proprio in questa fase, per dare nuovo slancio non solo ad un prodotto ma all’intera catena di produzione, é necessario un cambio di passo in termini di attenzione, convinzione, investimenti, e azione comune, corale. In tale azione é evidente che spetti anche alle compagnie fare la propria parte dimostrando che la propria azione imprenditoriale determini un impulso rilevante all’economia - turistica, ma non solo - dei territori coinvolti dagli itinerari. E spetta ad esse un impegno maggiore in fase di ascolto e comprensione delle istanze locali, per addivenire ad un più congeniale equilibrio nella distribuzione di vantaggi tra compagnie e territorio. Gli strumenti e le soluzioni operativi per farlo vi sono, a cominciare dalle scelte di accosto, i tempi di permanenza in porto, la programmazione dell’offerta di escursioni, le forme di promozione dei territori a bordo, un lavoro comune sull’immagine capace di aggiungere ai vantaggi diretti ed immediati dei benefici acquisibili in un più lungo orizzonte temporale. Come sempre nei giochi di squadra, però, si tratta di badare un po’ meno alla performance del singolo e privilegiare il risultato complessivo. Francesco di Cesare
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Royal Caribbean porta in Italia la nave più grande al mondo
Rhapsody of the Seas e Splendour of the Seas, insieme alla più innovativa nave da crociera, Allure of the Seas, sono pronte a offrire vacanze europee senza precedenti
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on l’annuncio della stagione 2014/15, Royal Caribbean International si prepara a segnare importanti pietre miliari nel panorama crocieristico mondiale: tante novità, investimenti a livello internazionale e una vasta gamma di esperienze uniche per soddisfare le esigenze di un target sempre più ampio di crocieristi. La notizia dell’arrivo di Oasis of the Seas nel Mediterraneo a settembre 2014 - con partenza da Barcellona il 13 e il 18 e scalo a Civitavecchia e Napoli ha già fatto il giro del mondo, ma è con il posizionamento della gemella Allure of the Seas dall’home-port di Civitavecchia nel 2015 che la Compagnia dimostra di voler puntare sull’Italia come destinazione e “source market” per una
tipologia di vacanza che è possibile vivere “solo con Royal”. Le due navi più grandi del mondo presentano 18 ponti di puro divertimento e innovazione dove poter scoprire il concetto di “quartieri di bordo”: 7 aree tematiche per soddisfare ogni gusto e preferenza, come il “Central Park”, un vero parco naturale a cielo aperto circondato da giardini tropicali, o il Boardwalk, uno spazio ricco di charme in cui scoprire il piacere di una passeggiata tra negozi, locali accoglienti e ristoranti con anche incredibili spettacoli nell’affascinante AquaTheater. Ecco l’itinerario completo di Allure of the Seas: Crociere di 7 notti nel Mediterraneo Occidentale in partenza da metà mag-
ROYAL CARIBBEAN IN ITALY WITH THE WORLD’S LARGEST SHIP Royal Caribbean is about to make important announcements for the 2014/2015 season. The arrival of Oasis of the Seas in the Mediterranean in September 2014 with departures from Barcelona on the 13th and 18th with calls at Civitavecchia and Naples was news worldwide. However Royal Caribbean is demonstrating the importance of Italy in its plans by placing the Allure of the Seas home port in Civitavecchia in 2015. These two vessels, the largest in the world, represent 18 decks of pure entertainment and innovation where you can discover the concept of “neighbourhoods”. These are 7 theme zones such as Central Park, an open
gio 2015 ogni domenica da Barcellona e ogni giovedì da Civitavecchia con scalo a Palma di Maiorca, Marsiglia, La Spezia e Napoli. I membri del programma fedeltà Crown&Anchor possono prenotare le crociere a bordo di Allure of the Seas già a partire da Febbraio 2014. Completano l’offerta 2015 di Royal Caribbean International nel Mediterraneo: Rhapsody of the Seas da Civitavecchia con itinerari di 7 e 11 notti verso Grecia e Turchia e di 10 e 11 notti nell’area del Mar Nero da Istanbul; Splendour of the Seas da Venezia con crociere di 7 notti verso Isole greche e Turchia. “Il 2014 è l’anno del consolidamento del Gruppo nel mercato italiano, che
air natural park surrounded by tropical gardens or Boardwalk an area where you can stroll amongst shops, inviting places and restaurants plus the incredible Aqua Theatre shows. The Allure of the Seas itinerary is as follows; Western Mediterranean 7 day cruise starting mid-May and leaving on Sundays from Barcelona and Thursdays from Civitavecchia calling at Palma di Majorca, Marseilles, La Spezia and Naples. Rhapsody of the Seas will make 7 and 11 night cruises to Greece and Turkey and 10 and 11 night cruises in the Black Sea from Istanbul and Splendour of the Seas will make 7 night cruises to the Greek islands and Turkey. Gianni Rotondo general manager RCL Cruises Ltd Italy declared “2014 is the year of Italian market consolidation
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pone le basi per un 2015 straordinario con nuove navi, itinerari e l’implementazione di sinergie strategiche anche in tutta Europa – ha dichiarato Gianni Rotondo, direttore generale RCL Cruises Ltd Italia – Per circa 5 anni le navi della Classe Oasis hanno solcato esclusivamente i mari caraibici contribuendo a
rendere uniche le vacanze di oltre due milioni di ospiti e ora che si apprestano a entrare a far parte della programmazione crocieristica italiana siamo sicuri che sarà un grande successo in termini di prenotazioni e di benefici sull’indotto sull’intero territorio.” Carol Schuster, Senior Vice Presi-
for the Group and will lay the foundations for an extraordinary 2015 with new ships and itineraries. The Oasis class has been used exclusively in the Caribbean for the last 5 years with great success which I am sure will be repeated now they are coming into the Mediterranean to be part of the Italy programme”. Carol Schuster, Senior Vice President Marketing at Royal Caribbean International added “those who choose to cruise with Royal Caribbean in 2015 will have an unprecedented range of European cruises. As part of our updating programme each of our ships in Europe has been brought up to the standard of Allure of the Seas. The inauguration of Quantum of the Seas in autumn this year and Anthem of the Seas in spring 2015 are dates to remember for those who wish to experience the “Royal Experience”. The new Quantum class perfectly exemplifies the brand joining together the international spirit and innovative entertainment with state of the art technology. Both vessels offer aspects never before seen on board a
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dent Marketing di Royal Caribbean International ha aggiunto:“Nel 2015, i crocieristi che scelgono di viaggiare con Royal Caribbean hanno la possibilità di scegliere tra un’ampia gamma di itinerari in Europa senza precedenti. Come parte del nostro programma di rivitalizzazione, ogni nave della Com-
ship such as parachuting, sport and entertainment under cover, dodgems, roller skating plus larger cabins. After its debut Quantum of the Seas will make 7 and 12 day cruises throughout the winter in the Bahamas departing from home port Cape Liberty. In the summer Anthem of the Seas will be based in Southampton and in the winter will return to Fort Lauderdale. In 2014 the group, Royal Caribbean, Celebrity Cruises and Azmara Club Cruises, will embark passengers in 2 Italian ports and call at 25 totaling 399 calls with 1 million passengers. In all 8 vessels will operate in Italy, 3 from Royal Caribbean International, Liberty of the Seas and Serenade of the Seas from Civitavecchia plus Splendour of the Seas from Venice, 3 from Celebrity Cruises, Celebrity Equinox, Celebrity Silhouette and Celebrity Reflection from Civitavecchia and Venice and 2 from Azamara Club Cruises, Azamara Quest and Azamara Journey from Civitavecchia and Venice.
pagnia presente in Europa è già stata sottoposta a un’implementazione dei servizi e caratteristiche proprie della grandiosa Allure of the Seas. A bordo di tutte le navi Royal Caribbean i membri del nostro staff, noti per la loro cordialità e l’impegno profuso nel regalare esperienze indimenticabili, continuano a offrire il meglio del servizio Gold Anchor durante incredibili crociere europee.” Le inaugurazioni di Quantum of the Seas e Anthem of the Seas, rispettivamente previste per l’autunno 2014 e la primavera 2015, segnano una data da non perdere per chi desidera provare una vera e propria “Royal Experience”. La nuova Classe Quantum incarna perfettamente lo spirito del brand, coniugando l’anima internazionale con servizi esclusivi, innovazione nell’intrattenimento, tecnologia all’avanguardia ed emozioni uniche: entrambe le navi sono in grado di offrire proposte mai viste prima a bordo di una nave, come paracadutismo, strutture trasformabili, il più vasto complesso sportivo e di intrattenimento coperto a bordo di una nave con autoscontri, pattinaggio a rotelle e molto altro, senza dimenticare le came-
re più ampie e sofisticate di tutti i tempi con i primi balconi virtuali del settore e le nuove cabine “Family-Connected” per le famiglie multi-generazionali. Dopo il debutto, Quantum of the Seas è pronta a solcare i mari caraibici e fare scalo nelle località tropicali delle Bahamas con crociere da 7 a 12 notti in partenza dall’home-port di Cape Liberty (New York) per tutto l’inverno. Stagione estiva europea con imbarco dal porto di Southampton (Regno Unito) invece per Anthem of the Seas, prima di tornare a Fort Lauderdale (Florida) per i mesi invernali. Per quanto riguarda l’Italia il ricco programma crocieristico 2014 del Gruppo Royal Caribbean è pronto a far sognare i propri ospiti con destinazioni mozzafiato, navi all’avanguardia e servizi all inclusive per vivere una vera e propria “Royal Experience”. Nel 2014 sono 2 i porti d’imbarco e 25 quelli di scalo in Italia per le navi delle flotte Royal Caribbean International, Celebrity Cruises e Azamara Club Cruises, per un totale di 399 scali e oltre 1 milione di passeggeri movimentati da aprile a novembre. Nel dettaglio, le navi che imbarcano
dall’Italia sono 8: 3 Royal Caribbean International: Liberty of the Seas e Serenade of the Seas da Civitavecchia; Splendour of the Seas da Venezia. 3 Celebrity Cruises: Celebrity Equinox, Celebrity Silhouette e Celebrity Reflection da Civitavecchia e Venezia. 2 Azamara Club Cruises: Azamara Quest e Azamara Journey da Civitavecchia e Venezia “Per Royal Caribbean il 2014 è un anno di consolidamento sul mercato italiano: continuiamo infatti a presidiare il territorio con due porti d’imbarco strategici e un prodotto d’eccellenza sempre più vicino alle esigenze dei nostri ospiti - ha dichiarato Gianni Rotondo, direttore generale RCL Cruises LTD Italia – Ma anche quest’anno le sorprese non mancano: navi innovative, attività a tema e intrattenimenti per tutti i gusti e le età che completano l’offerta di bordo. La novità di quest’anno è sicuramente l’arrivo di Oasis of the Seas nel Mediterraneo per due itinerari da 5 notti ciascuno, che pone le basi per ospitare nel 2015 la gemella Allure of the Seas per un’intera stagione in partenza da Civitavecchia”. Cosimo Brudetti
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seatrade / porto&diporto
Costa Crociere annuncia le nuove iniziative 2014 “Crociera vernissage” per Costa Diadema nel prossimo autunno. A Napoli 24 scali nell’inverno 2014/15 Intanto parte “MyCosta Mobile”, l’App per chattare e telefonare a bordo
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osta Crociere annuncia le nuove crociere inaugurali di Costa Diadema, la futura ammiraglia della compagnia che verrà consegnata da Fincantieri il 30 ottobre 2014. La prima sarà la “crociera di vernissage”, con 3 nuovi porti che si aggiungono all’itinerario: Trieste, Dubrovnik e Genova. Il nuovo porto di partenza è Trieste, dove la nave si fermerà per un giorno e mezzo, mentre il nuovo porto di arrivo è Genova, città dove Costa Crociere ha sede. La crociera vernissage di Costa Diadema inizierà il 1 novembre 2014 da Trieste, con una sosta che durerà sino alle 13 del giorno successivo; il 3 farà scalo a Dubrovnik; il 4 a Corfù; il 5 a Malta; il 6 a Napoli; si concluderà il 7 novembre a Genova. Dopo il vernissage, dall’8 novembre, Costa Diadema partirà per 3 crociere inaugurali di 7 giorni nel Mediterraneo occidentale, che prevedono soste più
lunghe nei porti di Marsiglia, Barcellona e Savona. Queste crociere permetteranno di visitare in un’unica vacanza Firenze e Napoli, due tra le città d’arte italiane più amate. L’itinerario comprende Genova (solo per la prima crociera), Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Napoli, La Spezia e Savona. Durante queste prime settimane dall’entrata in servizio, Costa Diadema, nave costruita in Italia ed esempio del “made in Italy”, farà scalo in cinque porti italiani: Trieste, Napoli, Genova, La Spezia e Savona. Complessivamente, nel corso della stagione invernale 2014/15, Costa Diadema effettuerà 24 scali a Napoli. Costa Crociere ha investito complessivamente circa 550 milioni di euro per la costruzione, nello stabilimento Fincantieri di Marghera, della sua nuova ammiraglia. Il progetto Costa Diadema impegna complessivamente circa 1.000
COSTA CROCIERA ANNOUNCES THE 2014 PROGRAMME Costa Crociere announces the inaugural cruise of Costa Diadema which is be handed over by Fincantieri on October 30. The trial cruise will add three new ports to the Costa itineraries, Trieste, Dubrovnik and Genoa. Trieste is the new departure port and Genoa the new arrival port. The week’s cruise will depart on November 1calling at Dubrovnik, Corfu, Malta and Naples. Costa Diadema will then make 3 Western Mediterranean cruises with calls at Genoa (1st cruise only), Marseilles, Barcelona, Palma di Majorca, Naples, La Spezia and Savona. Throughout the 2014 winter Costa Diadema will make 24 calls in Naples. Costa Diadema was built by Fincantieri at their Marghera yard at a cost of €550 million. The 132,500 ton, 1,862 cabin vessel makes the difference with comfort, food and entertainment. The internal public areas have been designed to be more welcoming, spacious and more modern in services and organization of the public areas. Costa
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addetti diretti del cantiere e altri 2.500 dell’indotto. I benefici per l’occupazione non riguardano solo il cantiere ma, soprattutto per l’allestimento degli interni, anche circa 400 imprese esterne, la
Diadema has more space on various decks overlooking the sea and linked by walkways to recreate the atmosphere of a seaside resort. Amongst the innovations, on board food and wine to be found in the wine bar, pub, Teppanyaki house, pizzeria and ice cream parlour. New things in music as well at the Country Rock Club and the Star Laser, a laser labyrinth. Shopping fans have Portobello Market with 1,000 square meters of shops. The vessel also has an external sun bathing area with cabins and 500 meters of promenade. Costa has launched an APP “MyCosta Mobile”, a free Android 2, 3 services on its 18 cruise ships. The APP can be down-loaded from an APP store or Google Play store. The service which is available in 6 languages enables passengers to contact on board services and passengers. Costa’s web site in the cruise tips area enables passengers to comment on their cruise, post photos and talk about their experiences. Internet (www.costacrociere.it) (www.costacruisetips).
maggior parte della quali sono italiane. Costa Diadema (132.500 tonnellate di stazza e 1.862 cabine) si distinguerà per il comfort, la gastronomia e l’intrattenimento. Le aree interne sono studiate per essere più accoglienti, spaziose e anche più moderne in termini di servizi e organizzazione degli spazi pubblici. Costa Diadema offrirà grandi ambienti su più livelli, affacciati sul mare e collegati da percorsi dinamici per ricreare l’atmosfera di una vivace località balneare. Tra le tante novità presenti a bordo, gli invitanti spazi gastronomici e di degustazione, come la Vinoteca, la Birreria, il Teppanyaki giapponese, la pizzeria e la Gelateria. Originalità e innovazione anche per il divertimento, con il Country Rock Club, dove poter ascoltare l’autentica musica rock, e la Star Laser, una sala polifunzionale con giochi laser interattivi, come il Laser Maze, un labirinto laser dove sarà possibile divertirsi con gli amici. I patiti dello shopping avranno a disposizione la Piazza del Portobello Market, cuore di un’area di 1.100 mq di negozi. Per godersi il sole, il mare e gli splendidi panorami della navigazione, ci sarà
una passeggiata esterna con cabanas e oltre 500 metri di “lungomare”. Intanto la compagnia lancia “MyCosta Mobile”, la nuova applicazione per smartphone e tablet che permetterà agli ospiti Costa di chattare e telefonare a bordo delle 14 navi della flotta senza costi e limiti di tempo. “MyCosta Mobile” è gratuita e facile da utilizzare. Prima di iniziare la propria crociera, basta scaricare gratis l’applicazione da App Store o da Google Play Store. Una volta a bordo, bisogna connettersi al WiFi della nave, registrarsi e lanciare l’applicazione, senza alcun costo. Effettuata la registrazione, “MyCosta Mobile” è pronta ad essere usata gratuitamente: si può socializzare e mettersi in contatto telefonico o via chat in assoluta libertà con altri ospiti della nave, ma anche contattare le cabine e i molteplici servizi di bordo, come i ristoranti, le Spa, l’ufficio escursioni e altro ancora. “MyCosta Mobile” è disponibile per i sistemi operativi iOS 5.0 e successe versioni di iPhone e iPad, e per gli smartphone e tablet con sistemi operativi Android 2.3 e successivi. Si può
scegliere tra 6 lingue diverse per utilizzare la App: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Con il lancio di questa iniziativa la compagnia italiana conferma la sua attenzione alle esigenze dei propri ospiti, proponendo un servizio che renderà ancora più rilassante la vacanza e che faciliterà la comunicazione, la socializzazione e l’interazione tra gli ospiti, ma anche con gli ambienti e servizi delle navi Costa. La relazione con gli ospiti va oltre l’ambito delle applicazioni e dei social network. Diverse, infatti, sono le iniziative digitali proposte dalla compagnia per permettere agli ospiti di raccontare la loro esperienza con Costa. Sul sito internet (www.costacrociere.it), ad esempio, l’area Costa Cruise Tips (www. costacruisetips.it) offre la possibilità di recensire la propria crociera, mentre la sezione Millions of Memories raccoglie i ricordi e le foto scattate in vacanza dagli ospiti. Foto che sono state utilizzate anche nell’edizione 2014-2015 del catalogo Costa. Francesco S. Saliero
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seatrade / porto&diporto
Msc Crociere rafforza il patto con la Sicilia
Dopo Messina e Palermo nel 2014 scalerà anche Trapani dove effettuerà 27 scali, movimentando circa 54mila passeggeri E sempre in Sicilia parte il “Programma Rinascimento”.
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SC Crociere promuove il porto di Trapani inserendolo all’interno della programmazione 2014. Durante la stagione estiva la Compagnia, infatti, scalerà il porto siciliano in ben 27 occasioni, movimentando circa 54 mila passeggeri. Il calendario completo degli arrivi previsti è stato recentemente presentato da Vito Damiano, Sindaco di Trapani insieme a Leonardo Massa, Country Manager Mercato Italia di MSC Crociere. Si rafforza così il legame imprenditoriale fra la Sicilia e MSC Crociere, presenza ormai consolidata a Messina e Palermo. A Trapani MSC Lirica, in grado di ospitare oltre 2.000 passeggeri, partirà ogni settimana per un itinerario completamente nuovo che comprenderà fra le tappe alcune delle più belle località di Francia, Tunisia e Malta. La prima toccata avverrà il 24 aprile, inaugurazione di un ciclo di 27 crociere nel Mediterraneo occidentale previste fino al 23 ottobre, con partenza da Trapani ogni giovedì e soste a Civitavecchia,
Leonardo Mazza La Spezia, Marsiglia, Tunisi, La Valletta (Malta). Da giugno a settembre lo scalo a Tunisi sarà sostituito con Palma de Mallorca. “Non posso che condividere e compiacermi per l’iniziativa assunta da
MSC EXPANDS IN SICILY MSC Crociere is to include Trapani in its 2014 programme. During the summer MSC will call at Trapani 27 times and handle 54,000 passengers. Trapani joins the existing ports of Messina and Palermo as MSC cruise call cities. MSC Lirica, a 2,000 passenger cruise ship, will depart weekly on a new route including many beautiful parts of France, Tunisia and Malta. The inaugural cruise will leave on April 24 to make 27 cruises up to October 23. The cruises will depart from Trapani on Thursdays and call at Civitavecchia, La Spezia, Marseilles, Tunis and La Valletta. Palma di Majorca will replace Tunis from June until September. Trapani mayor Vito Damiano declared “I cannot but agree with and be pleased with this initiative by private operators who have shown strength and determination. The choice of Trapani demonstrates that the port can become a Mediterranean hub not just for cruise but also for sport, commerce, tourism and culture. I am convinced that with the support of the local administration these activities can create employment and increase tourism”. Giancarlo Russo, Trapani Harbour master said “This
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operatori privati che hanno avuto la forza e la determinazione di realizzare un simile progetto, che evidenzia come Trapani ed il suo porto possa costituire il privilegiato hub del Mediterraneo, non soltanto per le attività e gli itinerari crocieristici, ma anche, come ormai da tempo consolidatosi, per attività sportive, commerciali, turistiche e culturali che su questo particolarissimo territorio esistono già e si stanno sempre più ulteriormente sviluppando - ha dichiarato il Sindaco Vito Damiano - Sono convinto che tale attività, con il sostegno dell’Amministrazione locale, servirà ad accrescere le opportunità occupazionali e a migliorare i servizi e le offerte turistiche. Mi auguro che Trapani non venga percepita soltanto come capolinea di un itinerario turistico marittimo, il che sarebbe riduttivo e mortificante per una città che sin qui è stata unanimemente apprezzata per aver saputo offrire, con il territorio circostante, oltre alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche, un patrimonio culturale (storico,
new cruise once again enables the Harbour Master’s office to demonstrate its importance in the port. The impact of the new arrival in terms of traffic flows, safety and security was evaluated with the Port Authority and the other competent organisations”. Leonardo Massa pointed out that “MSC is proud to include Trapani in its summer schedule. 350,000 passengers are expected in the 3 Sicilian ports in 2014 thanks to a range of itineraries which no other company has on offer. Trapani is an expanding city with uncontaminated seas and unique excursion destinations such as Erice, Segesta and Selinunte. MSC Crociere has inaugurated the “Rebirth Programme” in the Palermo shipyards and over the next 2 years 4 vessels MSC Armonia, Sinfonia, Opera and Lirica (60,000 ton, 250 meter vessels for 2,200 passengers) will undergo a refit to include 200 new cabins, entertainment zone, an aqua park and the adoption of new technology. On completion the vessels will be of 65,000 tons and 275 meters overall. New shopping areas will also be included with merchandise such as Dior, Lancôme and Dolce & Gabbana. The first vessel, MSC Armonia will enter the yard on August 31.
architettonico, artistico) di assoluto rilievo, nonché condizioni meteo marine ottimali per lo svolgimento di importanti, specifiche manifestazioni sportive di livello internazionale”. “Il programmato calendario crocieristico di MSC Crociere per l’anno 2014 - ha sottolineato il Comandante della Capitaneria di Trapani Giancarlo Russo - che vede Trapani inserita tra i porti di scalo, ha costituito per la Capitaneria di Porto l’occasione per esercitare ancora una volta il proprio ruolo e funzioni nell’ambito del sistema porto sempre in un’ottica d’insieme. L’impatto del nuovo flusso di traffico sull’infrastruttura portuale di Trapani con i conseguenti riflessi sono stati valutati nell’ambito delle competenze di disciplina e regolamentazione oltre che di gestione dell’utilizzo del porto, all’attualità, tutte in capo alla Autorità Marittima, funzioni queste, esercitate ricercando la sinergia con le Amministrazioni competenti ed operando sulla prevenzione e sicurezza, da considerare come valore aggiunto e non solamente in termini di costo”. “MSC Crociere è orgogliosa di poter inserire Trapani per la prima volta nella programmazione degli itinerari estivi.
Oltre a Palermo e Messina, la Compagnia da quest’anno può contare su un terzo porto di imbarco in Sicilia - ha affermato Leonardo Massa – rafforzando ulteriormente, in questo modo, la presenza sul territorio. Nel 2014 prevediamo di movimentare nella regione circa 350.000 passeggeri grazie a una gamma di itinerari che nessun’altra compagnia crocieristica è in grado di offrire. Trapani è una città in pieno sviluppo, sia dal punto di vista turistico che a livello portuale, e contribuisce a rendere una vacanza in crociera indimenticabile grazie a un mare incontaminato, bellezze paesaggistiche straordinarie, ottime strutture d’accoglienza e destinazioni uniche per escursioni storico-culturali adatte davvero a tutti, come Erice, Segesta, Selinunte, solo per fare qualche esempio. Il nostro legame con la città genererà un beneficio significativo all’economia e alle attività turistiche locali, che nei prossimi anni potrà consolidarsi”. Sempre in Sicilia, intanto, ha preso ufficialmente il via nei cantieri navali di Palermo il “Programma Rinascimento”. Con il taglio della prima lamiera (nella foto) è dunque partito il progetto da 200 milioni di MSC Crociere che prevede
l’allungamento di quattro navi della flotta MSC Crociere. Il progetto impegnerà le tute blu palermitane per quasi due anni e interesserà le 4 navi della Classe Lirica: MSC Armonia, MSC Sinfonia, MSC Opera e MSC Lirica, eleganti unità attualmente lunghe 250 metri per 60.000 tonnellate di peso, che possono trasportare fino a 2.200 passeggeri ciascuna. Al termine dei lavori saranno lunghe 275 metri, avranno una stazza di circa 65.000 tonnellate e saranno in gradi di ospitare 2.700 viaggiatori, grazie all’aggiunta di circa 200 cabine per nave. Il programma prevede anche l’aggiunta di spazi dedicati all’intrattenimento, l’adozione di nuove tecnologie e un aqua park con divertenti giochi e spruzzi d’acqua. Anche gli spazi per lo shopping a bordo saranno ampliati e rinnovati, con l’apertura di nuovi corner e di una profumeria che esporrà marchi prestigiosi come Dior, Lancôme e Dolce & Gabbana. La prima nave ad entrare in bacino sarà MSC Armonia il 31 agosto 2014. In attesa del suo arrivo già sono iniziati i lavori per la preparazione dei blocchi da installare. Stefano Meroggi
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shipping / porto&diporto
Shipping, necessario confronto con il sistema bancario
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l Polo dello Shipping, luogo d’incontro delle diverse professionalità del mare voluta da Nicola Coccia, apre i battenti in anteprima ai notai. La struttura, in via di completamento nel cuore commerciale di Napoli, ha
bis, comma 3, Legge Fallimentare) con il divieto di intraprendere iniziative nei confronti dell’imprenditore che deposita domanda di omologazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti. “Si tratta di tematiche attuali – ha sottoline-
Nicola Coccia ospitato il convegno “L’attività notarile nelle procedure di ristrutturazione del debito e nei finanziamenti navali. Esperienze professionali a confronto anche alla luce della informatizzazione”, appuntamento, organizzato dall’associazione Civil Law, presieduta dal prof. Giuseppe Trimarchi, che ha riunito notai, avvocati, commercialisti, armatori e banche su alcuni dei temi caldi dello shipping. “Lo scoppio della bolla nel settore marittimo e la conseguente drammatica caduta dei noli – ha spiegato Coccia – ha imposto l’esigenza di un confronto con il sistema bancario sulle vie d’uscita dalla crisi. Ne è nato un tavolo tra Confitarma e Abi che ha definito le best practice da seguire. I risultati sono stati buoni, importanti accordi di ristrutturazione del debito sono andati in porto ma rimane la necessità di approfondire ulteriormente gli ambiti giuridici di applicazione”. Articolato in tre sessioni, il dibattito ha evidenziato proprio su questa delicata materia l’importanza di una disciplina in grado di tutelare il “bene azienda”. In particolare, il Prof. Michele Sandulli (ordinario di Diritto commerciale presso l’Università degli Studi Roma Tre) ha illustrato le norme previste per garantire la continuità dell’attività aziendale (art. 182-
Giancarlo Iaccarino (al centro) ed i suoi collaboratori ato il Notaio Giancarlo Iaccarino, socio chiedono la contestuale trascrizione fondatore di Civil Law e tra i relatori del dell’ipoteca, che a sua volta, presupconvegno – che superano un modello pone l’immatricolazione della nave. vetusto che guarda all’imprenditore in Ciò comporta un ginepraio di passaggi difficoltà come a un malato. L’obiettivo burocratici, evidenziati dalla relazione è la tutela delle attività ma le opportudell’avv. Alfonso Magliulo, che ostanità offerte, con i loro aspetti positivi cola l’armatore. “Il finanziamento – ha e negativi, vanno colte con cautela e affermato Magliulo – è alla base della correttezza. Conta, da questo punto di costruzione navale. Tutte le procedure vista, anche la capacità della prestazioche aggravano l’iter potrebbero facilne professionale. Un elemento che può mente essere superate con l’iscrizione essere rafforzato solo dallo scambio delle unità in un registro provvisorio. interprofessionale, da una approccio in Una misura a costo zero predisposta grado di guardare ai problemi in modo in un disegno di legge di cui si attende globale”. Al tema delle ristrutturazioni da alcuni anni la promulgazione”. La è connesso quello dei finanziamenti giornata è stata chiusa da una tavola navali, alle prese da una parte con il rotonda sulle implicazioni dell’informacrollo dei noli, che non riescono più a tizzazione, sulle competenze della figugarantire l’ammortizzamento dei mutui ra deputata a controllare e garantire la bancari, dall’altra con una burocrazia sicurezza dei trasferimenti digitali e sul che rende tutto il sistema “meno effisuo ruolo nei diversi sistemi di common ciente”. Impietoso sotto questo aspetto law e civil law. “La digitalizzazione – ha il confronto con il modello operativo di concluso Coccia – caratterizza il perioMalta, snello e veloce, che ha indotto do di snodo in cui ci troviamo ad operala stessa Commissione propositiva del re. Sarà un elemento fondamentale per Consiglio Nazionale del Notariato a recuperare competitività. Proprio per chiedere interventi normativi. Pesano, questo bisognerà prendere l’iniziativa, soprattutto, le problematiche inerenti nonostante le carenze delle istituzioni”. alla documentazione per la pubblicità Giovanni Grande
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delle ipoteche navali (art. 569 c.n.) e alla procedura per l’iscrizione nei registri italiani di navi costruite all’estero e provenienti da un registro straniero (art. 315 Reg. c.c.). In effetti, per l’erogazione dei fondi gli istituti di credito
shipping / porto&diporto
B
Lo shipping italiano pronto all’uso del LNG
ilancio positivo per il workshop “LNG as an alternative fuel for shipping”, tenutosi a Roma il 6 febbraio scorso presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera e che ha visto la partecipazione di tutti gli stakeholders del cluster marittimo. Gli armatori, sia singolarmente che attraverso le associazioni di categoria quali Confitarma e Fedarlinea, hanno avuto modo di confrontarsi con rappresentanti dell’International Maritime Organization (IMO) e dell’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (EMSA), con il mondo universitario, gli Organismi di classifica, i rappresentanti della cantieristica e della costruzione navale nonché con alcune società nazionali e internazionali specializzate nella modifica degli apparati motore per l’utilizzo del Gas Naturale Liquefatto (LNG) e nella progettazione di nuove unità di propulsione a LNG. L’utilizzo di Gas Naturale Liquefatto comporta una serie di vantaggi quali la forte riduzione delle emissioni inquinanti (nell’ordine del 20-25% per l’anidride carbonica, del 80% degli ossidi di azoto e del 100% degli ossidi di zolfo) e un importante abbattimento dei costi del carburante utilizzato per la navigazione. Il workshop, quindi, ha rappresentato un importante momento di incontro
per lo sviluppo del settore marittimo che a breve dovrà adeguarsi alle restrizioni ambientali imposte dall’Unione Europea. Si è discusso anche dell’adeguamento normativo necessario per l’introduzione, nel nostro ordinamento, del nuovo tipo di propulsione, di tutti gli aspetti tecnici connessi e anche di come effettuare le operazioni di stoccaggio e bunkeraggio del combustibile in una cornice di completa sicurezza. E’ emerso come lo shipping nazionale risulti pronto ad accogliere le nuove sfide con spirito dinamico e propositivo,
dimostrando sensibilità, attenzione e disponibilità agli investimenti. Il dialogo con gli operatori rappresenta, ormai da anni, la chiave di volta per il Comando generale delle Capitanerie di porto che ha improntato a tal proposito una vera e propria strategia di azione, fornendo il supporto necessario agli armatori anche per l’utilizzo di nuove tecnologie applicate all’ambito marittimo in modo da fornire un contributo tangibile al rilancio del settore, importante volano dell’economia nazionale. Carolina Sinnopoli
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cantieristica/porto&diporto
Marsiglia: nuova acquisizione per la Palumbo Group P
er la Palumbo Group l’anno 2014 è cominciato con una nuova acquisizione. Lo scorso lunedì 3 Febbraio, il Tribunale di Commercio di Marsiglia ha dichiarato Palumbo Group vincitrice della gara per l’acquisizione della International Technic Marine (ITM) a Marsiglia. Nelle fasi finali della gara c’erano solo due partecipanti, la Società Maltese Melita Marine, che ha ritirato la sua offerta appena prima della decisione finale della Corte, e la Palumbo Group che è risultata essere la vincitrice. Palumbo Marsiglia Superyachts ITM, questo è il nuovo nome del cantiere, si estende su una superficie di circa 12.000,00 mq composta da 4 quattro grandi bacini di carenaggio da 80 fino a 126 metri di lunghezza, ormeggio cabina di verniciatura galleggiante di circa 95 metri e più di 300 metri di banchine per riparazioni all’ormeggio. Palumbo Group ha confermato 8 dei precedenti collaboratori. Il cantiere, si trova nel porto di Marsiglia e nel centro della città, è uno dei più grandi cantieri navali del Mediterraneo interamente dedicato ai superyacht. Palumbo Marsiglia Superyachts ITM sarà ora incluso nella rete creata
dai Cantieri Palumbo nel Mediterraneo e rappresenterà un centro di eccellenza del refit nel Mediterraneo e anche un ulteriore punto assistenza post-vendita per i clienti di Columbus Yachts, il brand delle nuove costruzioni di Palumbo Group. Palumbo Group prevede di iniziare i suoi investimenti nelle facilities acquistando nuove attrezzature e sistemi di sollevamento al fine di migliorare e aumentare la gamma di servizi da offrire ai clienti dell’infrastruttura marsigliese. Palumbo Shipyard è nel settore delle riparazioni navali da oltre 45 anni. L’azienda, fondata nel 1967, ha iniziato la sua attività nel campo delle riparazioni navali e ora opera nella costruzione, refit, riparazione e manutenzione di ogni tipo di imbarcazione nei sue cinque cantieri navali di Napoli, Messina, Malta con due cantieri ed ora Marsiglia. Negli ultimi anni, l’azienda ha ampliato il proprio core business, attraverso la creazione di una piattaforma nel cuore del Mediterraneo, ovvero una rete nel settore delle riparazioni navali, del settore offshore e del settore yachting. Tale piattaforma logistica ha la capacità tecnica per soddisfare le richieste degli armatori con la migliore tempisti-
ca; fornendo loro, allo stesso tempo, la più ampia e più completa gamma di servizi. Tutto ciò grazie agli ingenti investimenti che la società ha effettuato nella professionalità, delle maestranze e del suo staff tecnico, che hanno raggiunto altissimi livelli internazionalmente riconosciuti. L’ottenimento delle certificazioni ISO 9001 e OHSAS 18001 (la certificazione del sistema di gestione della salute e della sicurezza), dimostrano la competitività della Palumbo Group, i suoi eccellenti livelli di servizio, e la rapidità dei tempi di esecuzione. Con l’attuale acquisizione della ITM Marseille, Palumbo gestisce una piattaforma estesa comprendente quattordici bacini di carenaggio (6 di questi completamente dedicati ai superyacht), dai 40 metri fino ad un massimo di 360 metri di lunghezza, più di un chilometro di banchine ed un’area operativa che copre circa 520.000 metri quadrati, offrendo una gamma considerevole di prodotti per il settore marittimo in generale, settori di riparazione navale e yachting con la sua rete di Cantieri al centro del Mediterraneo. Fabrizio De Cesare
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p&st / porto&diporto
Naples Shipping Week sempre più internazionale
L’Associazione RETE parteciperà alla main conference Port&ShippingTech
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ort&ShippingTech contribuisce a rendere la Naples Shipping Week ancora più internazionale. RETE - Association for the Collaboration between Ports and Cities ha infatti aderito al Forum organizzato a Napoli da ClickUtility Team e prenderà parte alle main conference che si terranno presso la Stazione Marittima il 26 e 27 giugno prossimi. RETE è un’associazione senza scopo di lucro, nata nel 2001 per iniziativa di diversi organismi di tre Paesi (Spagna, Italia e Portogallo), e la sua missione è quella di costruire un network internazionale di porti e di città portuali, con un’attenzione particolare alle realtà urbano-portuali dell’Europa mediterranea e dell’America Latina. Obiettivo principale della sua azione è quello di creare occasioni di confronto per migliorare il dialogo tra porto e città e sviluppare l’integrazione fra il tessuto delle città e l’attività dei porti. Le linee d’intervento di RETE si
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sviluppano su tre filoni principali: - Affermarsi come la piattaforma scientifica dove condividere esperienze e competenze inerenti le problematiche sulla convivenza tra città e scalo marittimo - Configurarsi come un osservatorio permanente sullo sviluppo delle città portuali - Proporsi come un laboratori attivo per dare impulso a nuove iniziative, riforme e analisi sulla realtà urbane e portuali. RETE porterà al Port&ShippingTech di Napoli il proprio contributo alla discussione che verterà sul tema del rilancio delle attività marittime, sia per consolidare il trend dello sviluppo economico, in ripresa dopo anni di crisi, sia per riqualificare i waterfront urbano-portuali, intesi come aree strategiche per migliorare la qualità di vita delle città che vivono a stretto contatto con l’acqua. A questo proposito, Rinio Bruttomesso, Vice-Presidente dell’associazione RETE, sottolinea che
“l’appuntamento di giugno a Napoli è particolarmente atteso e sentito da tutti i nostri soci, sia per l’importanza delle tematiche trattate e delle personalità che saranno presenti all’evento, sia per il richiamo che la città di Napoli, con il suo straordinario fascino urbano e il dinamismo del porto e del suo cluster marittimo, continua ad esercitare a livello internazionale. Siamo certi che l’evento di giugno rappresenterà una tappa significativa nel processo di riaffermazione di Napoli come grande capitale marittima del Mediterraneo, come decisiva cerniera tra le due sponde del Mare Nostrum. RETE intende partecipare a questo appuntamento, portando il proprio patrimonio di esperienze e di contatti, convinta che l’incontro di giugno sarà una grande occasione di confronto e di definizione di concrete azioni, per rilanciare il Mediterraneo come teatro dello sviluppo economico e di integrazione tra i paesi delle due coste”. Carolina Sinnopoli
Centro riconosciuto dal Comando Generale delle Capitanerie per i corsi ECDIS
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p&st / porto&diporto
Wista Med a Napoli per la Neaples Shipping Week
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Daniela Aresu
appuntamento biennale di Wista Med, che raduna le associazioni delle donne dello shipping del Mediterraneo, si terrà quest’anno a Napoli, in occasione della Neaples Shipping Week. Wista Spagna, Francia, Turchia, Cipro e Grecia, come Wista Italia, associano professioniste dei diversi settori dell’economia marittima: armatrici, agenti marittimi, avvocati marittimisti, professioniste della comunicazione, dirigenti di Enti pubblici, aziende private e terminal. “Abbiamo deciso di far coincidere i due eventi - spiega Daniela Fara, Presidente di Wista Italy - per dare l’opportunità alle professioniste del mare di conciliare un momento conviviale di vita associativa con un appuntamento di importanza internazionale ed occasione per eventuali incontri B2B con gli operatori del settore. La stessa location, Napoli e le splendide mete turistiche del suo hinterland, offre l’opportunità di trascor-
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Carolina Villa rere una vacanza in Italia incontrando le colleghe per uno scambio di esperienze e conoscenze”. Il programma di Wista Med, in calendario dal 27 al 29 giugno prossimo, prevede un workshop, attività di team building, escursioni e la partecipazione al dinner di NSW oltre un dinner privato delle sole socie Wista. La novità di questa edizione è rappresentata dalla proposta di Wista Italia di realizzare un volume fotografico che verrà dato alle stampe e presentato in occasione della edizione 2016 di Wista Med. Il volume sarà dedicato alle donne nel Mediterraneo viste nelle loro attività familiari, sociali e lavorative, in qualità di messaggere di pace e prosperità, simbolo di tolleranza e di amicizia, capaci di far dialogare culture ed ambiti sociali diversi. Ritratti di donne diverse per tenore di vita, educazione, istruzione, costumi e religione, ma accumunate da un “sentire” comune, fatto di sentimenti
Simona Coppola ed emozioni, colti e fermati dalla macchina fotografica durante le mansioni della vita quotidiana. Il libro proporrà una collezione di immagini per rappresentare il lavoro delle donne, il rapporto con l’uomo e con i figli, il ruolo sociale, la creatività, la bellezza, l’intelligenza, il sapere, i luoghi del quotidiano, le tradizioni, le pratiche religiose. Il 2014 è anche l’anno del ventennale della nascita di Wista Italia, sorta inizialmente a Genova e diffusasi successivamente in tutta la Penisola, sull’esperienza di altre associazioni consorelle: Wista UK festeggia ad esempio, sempre quest’anno, il quarantesimo della sua fondazione. I festeggiamenti si terranno in Sardegna in settembre e, per l’occasione, sarà presentato un calendario di incontri e convegni per avvicinare il maggior numero possibile di donne. “Uno dei nostri obiettivi è quello di avvicinare alle professioni del mare le giovani donne che desiderano
entrare nel mondo dell’economia marittima – spiega la Presidente Fara - e crediamo di dover partire dal mondo della scuola per favorire l’incontro fra istruzione e mondo del lavoro. Per questo pensiamo di organizzare una serie di iniziative in collaborazione con le Università italiane per presentare Wista e le professioni che le socie svolgono. Ognuna di noi può portare un’esperienza diversa, mettendo il proprio know how a disposizione delle giovani che vogliono capire e condividere questi mestieri. La formazione è un elemento fondamentale per preparare le ragazze ad affrontare professioni molto specialistiche che fino ad ieri erano appannaggio esclusivo degli uomini”. Simona Coppola e Carolina Villa, socie Wista ma anche, rispettivamente, presidente e vice presidente della neonata associazione Young Ship Italia, hanno ripreso il suggerimento della Presidente Fara di fare network anche fra associazioni che abbiano il medesimo obiettivo: diffondere la conoscenza di un mondo come quello dello shipping, molto articolato e sconosciuto ai non addetti al lavoro. “Young Ship Italia, che associa i giovani sotto i quarant’anni – spiega Simona Coppola, Presidente Young Ship Italia – intende far conoscere ai giovani le opportunità che la “risorsa mare” offre da un pun-
to di vista economico. Nata lo scorso novembre la neonata associazione ha già oggi 59 membri in rappresentanza delle diverse aree geografiche italiane. Tutti gli associati sono molto motivati e hanno tracciato un calendario ricco di iniziative, alcune delle quali possono essere sviluppate in collaborazioni con altre associazioni” “Vogliamo avvicinare i talenti e le intelligenzeche possono arricchire l’industria marittima – conferma Daniela Fara - e supportare iniziative che puntino alla divulgazione della cultura del mare. Importante anche il dialogo fra socie provenienti da diverse esperienze per creare un network efficiente per fare sistema e scambiare informazioni utili anche per migliorare le performance professionali delle socie.” In questa direzione va la proposta di Daniela Aresu, avvocato marittimista di Cagliari, membro del Direttivo Wista Italia, che ha proposto di costituire una sezione dedicata alle consulenze professionali: Wista Legal & Fiscal, alla quale le socie che abbiano bisogno di un consiglio e di una soluzione ai loro problemi professionali o personali possano trovare risposte e un concreto sostegno. Nel nome della solidarietà femminile e della capacità delle donne di fare squadra. Patrizia Lupi
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p&st / porto&diporto
Youngship Italia: appuntamento alla Naples Shipping Week
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Definito il programma degli eventi 2014 che si terranno anche al Centro e Nord Italia
oungship Italia, la neonata associazione dei giovani professionisti del mare, si pone alla ribalta in occasione di un appuntamento internazionale di grande rilevanza: la Neaples Shipping Week che si terrà nel capoluogo campano in giugno. Saranno due gli eventi nell’ambito del vasto programma di iniziative messo in campo da ClickUtility che vedranno come protagonisti i giovani dello shipping italiano. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo in occasione dell’ultimo appuntamento, tenuto a Roma presso Confitarma, che ha delineato il programma dell’anno in corso che prevede altri due importanti eventi che si terranno nel Centro e nel Nord Italia in modo da favorire la più ampia partecipazione di associati e di giovani interessati alle tematiche dell’economia marittima. Il primo appuntamento, quello partenopeo, sarà una vetrina per coinvolgere tutto il cluster nazionale e internazionale dando anche la possibilità ai soci che parteciperanno alla manifestazione di seguire i temi proposti dall’associazione e incontrare gli altri associati. Young Ship Italia, si ricorderà, fu presentata lo scorso anno in occasione della Genoa Shipping Week a bordo della M/V Dionea e successivamente, più precisamente lo scorso 5 Novembre, fu costituito il consiglio direttivo. Oggi, a distanza di pochi mesi, grazie al suo dinamismo, associa 59 membri residenti in tutta la Penisola sia al Nord che al Sud che al centro Italia. L’asso-
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ciazione conferma gli obiettivi che si è data fin dal suo nascere: avvicinare e coinvolgere l’intero cluster dello shipping cercando di associare professionisti che operano nei più diversi settori dell’economia marittima ma che, data la natura molto settorializzata del mondo del mare, hanno poca occasione di incontrarsi e comunicare. Youngship interviene proprio su questo tema e i dati forniti dal direttivo confermano che tra i membri si trovano molteplici figure professionali come agenti marittimi, avvocati marittimisti, broker, assicuratori marittimi, giovani armatori, ingegneri navali, terminalisti e altri ancora. “L’associazione sta portando avanti con impegno ed entusiasmo la propria mission – spiega la Presidente Simona Coppola. Sarà ora indispensabile definire eventi che coinvolgano il maggior numero di associati, per questo intendiamo promuovere nel corso dell’anno tre eventi importanti, uno al Sud, uno al Nord e uno al Centro della Penisola puntando sullo sviluppo di occasioni di incontro fra i giovani professionisti che hanno aderito all’associazione. Fino ad oggi abbiamo raccolto adesioni e consensi e questo ci conforta nel lavoro che intendiamo portare avanti per divulgare la cultura del mare. Sono molte le opportunità che questo settore economico offre ai giovani, per questo intendiamo avvicinarne il maggior numero possibile per far conoscere loro i diversi mestieri del mare”. Tratto distintivo dei giovani aderenti
a Youngship, anche a livello internazionale, è l’entusiasmo. Questo vale anche per i giovani italiani che profondono un grande impegno nel portare avanti i loro programmi. Il Direttivo, durante il suo mandato, si è impegnato a mantenere vivo l’interesse di tutti i settori dello shipping favorendo le relazioni e creando un network tra gli stessi associati che permetta a ognuno di scambiare esperienze e di proporre idee, mettendo in campo il proprio know-how, in modo che si possano organizzare incontri inerenti diversi settori dell’economia marittima nelle locations che favoriscano la partecipazione più ampia. “E’ stato molto importante definire questi primi tre eventi che saranno un’occasione per allargare i nostri orizzonti professionali e umani – sostiene Carolina Villa, vicepresidente Nord Italia – soprattutto per offrire qualcosa di concreto ai nostri associati per l’anno in corso. Contando 59 membri con sedi in tutta Italia è stato necessario organizzare gli eventi più importanti tra Nord, Sud e Centro Italia così da ottenere il maggior numero possibile di adesioni. Contiamo che questo programma avvicini giovani professionisti interessati alle professioni del mare, all’associazione ed ai suoi programmi, oltre a coinvolgere gli attuali membri di Youngship Italia permettendo loro di partecipare con più facilità alla vita associativa”. Alessandro Talini
infrastrutture / porto&diporto
Porto Trieste, sbloccato il Punto Franco Vecchio
Pubblicato l’avviso per le concessioni su complessivi 67 ettari
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biettivo occupazione. Con questo spirito l’Autorità Portuale di Trieste ha pubblicato l’avviso intitolato “Procedimento concessorio di aree, manufatti e specchi acquei siti nel Punto Franco Vecchio ai sensi del Codice della Navigazione e del relativo regolamento”. L’avviso pubblicato sul sito internet dell’Apt prevede che le domande di concessione siano presentate entro il 30 giugno 2014. “Stiamo dando una forte accelerazione sul Porto Vecchio – ha commentato la presidente dell’Apt, Marina Monassi – perché si tratta di un’area di 67 ettari ferma da troppi anni. La base di riferimento è la variante Barduzzi che stabilisce una coordinata distribuzione delle attività, affinché vi possa essere una condivisione tra i proponenti già in fase di predisposizione delle offerte. Ma va precisato che nulla vieta la presentazione da parte di un unico di più progetti per il riuso complessivo dell’area”. Le novità dell’avviso, però, non si esauriscono in questo. “L’Apt – conclude Monassi – si accollerà la realizzazione dell’infrastrutturazione primaria: quello che è stato un limite della procedura concorsuale precedente, infatti verrà realizzato dallo Stato che dopo aver acquisito i progetti relativi predisposti da PortocittàSrl, andrà a integrarli e realizzarli”. Il Porto Vecchio di Trieste si estende su un’area di 67 ettari, con oltre un milione di metri cubi di hangar spesso di grande pregio, tra gli ambiti di archeologia industriale marittima più rilevanti del Mediterraneo. L’area del Porto Vecchio è comunque ben collegata alla città data la sua posizione privilegiata vicino al centro storico e agli ottimi collegamenti stradali sia in ingresso che in uscita. Inoltre, tutta l’area è servita da un fascio di binari ferroviari direttamente collegati alla Stazione ferroviaria di Trieste Centrale ed è dotata di infrastrutture logistiche di collegamento. Nell’area è possibile insediare attività di carattere commerciale – tipiche quindi del Porto – ma anche attività legate alla cosiddetta portualità allargata quali l’attività direzionale, ricettiva, nautica da diporto e servizi accessori inclusa la cantieristica. All’interno del Porto Vecchio c’è il terminal operativo Adriaterminal che si sviluppa su un’area di 3 ettari e si compone di un magazzino di circa 5.000 mq, gru di moderna concezione e banchine con 12 m di pescaggio. Il Porto Vecchio è protetto da una diga foranea disposta con orientamento parallelo all’allineamento delle banchine, ha una lunghezza di 1.100 m con fondali variabili che raggiungono una profondità massima di 15 m ed è posizionato ad una distanza di circa 130 m dal filo banchina esterno degli sporgenti. La diga foranea era originariamente strutturata per consentire l’attracco delle navi sul lato rivolto verso la terraferma. Ad oggi l’ormeggio di mezzi commerciali è vietato e attualmente la diga foranea – dopo il restauro degli edifici ed il recupero della pavimentazione in pietra arenaria – è sede di un prestigioso stabilimento balneare. I magazzini posti all’interno del comprensorio, ovvero i capannoni – così vengono comunemente indicati gli edifici più antichi del Porto – appartengono ad una classificazione disciplinata da regole costruttive specifiche dei lagerhauser dei porti del Nord Europa che comprende locali destinati al depo-
sito, alla conservazione e alla sosta delle merci dall’arrivo nel Porto fino alla spedizione e alla relativa distribuzione. I magazzini furono disposti su tre strade parallele tra loro: uno stradone centrale e due strade di cui una confinante con la via ferrata. La classificazione delle tipologie edilizie dei capannoni, che in origine erano 38 corpi di fabbrica, si possono tuttora distinguere secondo tre principali gruppi di edifici: - a un solo piano fuori terra; - a due o tre piani fuori terra con cantina e soffitta, con ballatoi tra gli avancorpi sostenuti da colonnine di ghisa; - a quattro piani fuori terra con cantina, pianoterra e 4 piani superiori con ballatoi. All’interno del Porto Vecchio è sorto il polo museale del Porto che ha sede in due dei migliori esempi di archeologia industriale-portuale, ovvero l’edificio della Centrale idrodinamica e l’edificio della Sottostazione elettrica, ancora oggi sedi di macchine generatrici di energia conservate nella loro interezza nell’edificio originario. Michela Fanis
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infrasttrutture / porto&diporto
Sviluppo e promozione del porto di Gioia Tauro
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Autorità portuale di Gioia Tauro ha partecipato al FruitLogistics 2014, il salone leader mondiale della promozione dei prodotti ortofrutticoli, che si è tenuto a Berlino dal 5 al 7 febbraio scorso. A darsi appuntamento nella capitale tedesca sono stati oltre 2.300 espositori, terminalisti, spedizionieri e decine di migliaia di esperti di settore provenienti da oltre 70 nazionalità. L’Autorità portuale di Gioia Tauro ha preso parte alla Fiera internazionale di settore con un proprio spazio all’interno dello stand espositivo organizzato dalla Regione Calabria per promuovere gli operatori regionali che si occupano della coltivazione e commercializzazione dei prodotti della tradizione ortofrutticola d’eccellenza calabrese. Come di consueto, l’Ente guidato da Giovanni Grimaldi ha inteso partecipare a questo importante evento, anche per supportare e promuovere le aziende presenti nelle aree portuali degli scali che fanno parte della propria circoscrizione, al fine di offrire loro un vasto ventaglio di occasioni, contatti e possibilità di futuri accordi con i soggetti che, a vario titolo, fanno parte della filiera dei trasporti a livello mondiale. Nello specifico, in questa occasione, l’Autorità portuale è stata presente in Fiera insieme all’azienda “Caronte & Tourist Logistics srl”. Con un’area di 50 metri quadrati e 10 mila metri cubi coperti di magazzini refrigerati doganali, l’azienda, specializzata nell’import e l’export del prodotto fresco, garantisce lo stoccaggio sicuro anche di grandi lotti di merce. Offre servizi di assistenza ai clienti in materia doganale, garantendo lo svolgimento di qualsiasi pratica necessaria per le esportazioni e le importazioni, sostenendo il cliente, a 360 gradi, dal punto di vista logisti-
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Da sinistra Gualtiero Tarantino, Giovanni Grimaldi e Romano co nel pieno rispetto della normativa in campo sanitario. Convinti dell’importanza di offrire ai grandi esportatori mondiali spazi attrezzati a Gioia Tauro, che si presenta così, anche, in veste di Terminal Fruit, il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, e l’amministratore unico della“C&T Logistics”, Gualtiero Tarantino, hanno incontrato diversi operatori di settore tra cui i dirigenti della Maersk e della Msc con i quali hanno discusso del futuro avvio degli accordi della P3 che vedono Gioia Tauro tra i porti internazionali indicati dalla Triade quale hub strategico per le proprie linee di navigazione. Tra gli altri appuntamenti, Grimaldi e Tarantino hanno incontrato i responsabili della “Chiquita Brand International” che, da qualche anno, ha scelto Gioia Tauro tra gli specializzati punti logistici da utilizzare per il proprio
trasporto di banane nel mondo. Nel corso dei tre giorni, con appuntamenti specifici, il presidente Grimaldi ha affrontato temi di importanza strategica per garantire ulteriore sviluppo dei traffici a Gioia Tauro che si pone, così, nel mercato internazionale del trasporto delle merci, anche come piattaforma della logistica internazionale. Intanto è molto incoraggiante l’incremento registrato dal movimento contenitori del Medcenter Container Terminal (MCT), il “mega hub” di Gioia Tauro che registra per il secondo anno consecutivo una crescita a due cifre, passando dai 2.721.000 teus movimentati nel 2012 ai 3.087.000 teus dello scorso anno: gli incrementi vedono preniati gli alti livelli di performance ed affidabilità in una infrastruttura già in grado di operare sulle grandi navi di nuova generazione. Fabrizio De Cesare
logistica / porto&diporto
Cargomar inaugura nuova sede in Canada
L’obiettivo è allargare l’offerta, rafforzando la tradizionale collaborazione con la rete dei traffici con i paesi Latino-Americani, Usa, Nord-Europa ed Asia
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argomar rafforza i rapporti con il mercato d’oltreoceano aprendo un ufficio in Canada. La casa di spedizioni con sede operativa ed amministrativa a Napoli (Head Office) ha inaugurato lo scorso 10 febbraio una nuova struttura a Montreal. Una scelta maturata nell’ambito di un percorso di consolidamento progressivo che intende sfruttare le potenzialità di una “core area” in cui l’azienda può vantare rapporti commerciali ventennali. Puntando, sulla base di un’approfondita conoscenza del territorio e su un know how professionale riconosciuto, all’acquisizione di nuovi traffici specializzati. “Il Canada – spiega Vincenzo Minieri, CEO della società – è tra i Paesi con migliore qualità della vita e registra un’ottima propensione all’attività in esportazione. Ad oggi, i flussi dal Mediterraneo raggiungono circa il 10-15% del totale; resta dunque un’enorme fetta di mercato sia in import che export da intercettare, a partire dalle tecnologie fino al legno con i suoi prodotti ed all’industria chimico/petrolifera”. L’obiettivo del nuovo ufficio sarà, dunque, garantire un allargamento dell’offerta, rafforzando la tradizionale collaborazione con la rete di agenti per i traffici con i paesi Latino-Americani, Usa, Nord-Europa ed Asia. “Le competenze maturate precedentemente dal management che opera a Montreal – sottolinea Minieri – ci permetteranno, ad esempio, di offrire servizi per il settore chimico, trattato fino ad ora indirettamente. Ad
Vincenzo Minieri ogni modo, la sede canadese guarderà al mercato globale, garantendo tutte le soluzioni offerte dalla catena logistica”. Nata nel 2006 Cargomar, con sedi anche a Parma e Gioia Tauro, ha affrontato il nuovo impegno sfruttando i vantaggi offerti da una struttura “snella, piccola e veloce ma in grado di rapportarsi con i grandi player del settore”. Una adattabilità che è servita a confrontarsi, senza eccessive complicazioni, con una realtà particolare come quella del paese dei Grandi Laghi. “Nella fase di avviamento – rivela Minieri – siamo riusciti a rispettare la programmazione. L’impegno maggiore è scaturito dalle norme restrittive in materia di immigration che tendono a verificare il reale impegno imprenditoriale. Abbiamo dovuto
sottoscrivere un business plan a lunga scadenza, garantendo l’impiego di personale locale e l’eventuale apertura in futuro di altri uffici a Vancouver e Toronto. Ciononostante – continua – partiremo da una base ben avviata ed entro brevissimo Cargomar Inc. Canada sarà in grado di raggiungere l’autosufficienza con buone prospettive di superare i volumi di traffico previsti dallo stesso business plan”. Con una rete di collaborazione irrobustita nel tempo, puntando principalmente alle commodity di nicchia e su servizi ad alto valore aggiunto (project e catena del freddo solo per fare qualche esempio), Cargomar potrà contare, in questo programma di crescita, anche sulle competenze maturate sul mercato messicano, dove può contare su una capillare presenza agenziale, e negli Stati Uniti, con i buoni risultati di traffico registrati a partire dal 2012. “La nostra ricetta – conclude Minieri – rimane la flessibilità operativa congiunta alla massima professionalizzazione. Questo ci permette di evitare sprechi e duplicazioni garantendo al tempo stesso una certa discrezionalità ai centri sul territorio. Un’organizzazione che sta dando buoni frutti tanto che, a partire dal 2012, siamo membri del WCA, uno dei principali network nel settore freight forwarders indipendenti che ci mette in contatto con circa 4.800 agenti sparsi sul globo”. Giovanni Grande
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logistica / porto&diporto
Collaborazione e scambio dati necessari alla catena logistica A
lla fine di gennaio si è svolto a La Spezia il primo incontro operativo dei partner e degli stakeholders italiani del Progetto europeo WiderMos, acronimo abbastanza astruso di “Wide interoperability and new governance moDels for freight Exchange linking Regions through Multimodal maritime based cOrridorS. Detto in parole più povere, sviluppo di modelli di governance per migliorare i collegamenti tra i porti e i retroporti promuovendo l’intermodalità e l’interoprabilità, lavorando prioritariamente sulle procedure logistiche e soprattutto doganali e lasciando sullo sfondo, ma non escludendo del tutto, interventi sulle infrastrutture. Il progetto europeo è stato approvato lo scorso luglio all’interno del bando europeo TEN-T Autostrade del mare 2013, ma il “kick off” meeting si è tenuto solo a novembre dello scorso anno. Il progetto vede la partecipazione di cinque Stati Membri dell’Unione, (Italia, Spagna, Germania, Portogallo e Polonia), 16 partners, 5 porti (La Spezia, Rostock, Kiel, Barcellona e Oporto) e più di 50 soggetti coinvolti tra supporters e stakeholders tra cui Ikea , Rfi e MSC, Kombiverkehr, Instituto Tecnoloico de Aragon, Corporation Maritima, ASTA Logistik, Circle srl. Capofila del gruppo italiano che partecipa al progetto è l’Autorità Portuale di La Spezia. Il gruppo italiano, oltre alla capofila Autorità Portuale di Spezia, è composto da soggetti centrali nello sviluppo del progetto quali Agenzia delle Dogane, Regione Liguria, Università di Genova, La Spezia Container Terminal, Sogemar ed Interporto Padova Spa. Il progetto può contare su un budget di 5.940.000 la metà dei quali assicurati dalla Commissione Europea e prevede di trasferire i risultati concreti alle imprese medie e medio-piccole del settore logistico entro il 2015. In concreto il progetto WiderMos si suddivide in tre attività principali che comprendono: la realizzazione di uno studio finalizzato alla descrizione del futuro delle Autostrade del Mare nel 2020 dove verranno analizzate le attività necessarie per costruire il miglior collegamento operativo tra la parte marittima e la parte terreste dei corridoi prioritari della rete TEN-T, uno studio sulla governance dei corridoi prioritari che analizzerà 4 temi specifici tra cui le procedure doganali e
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i collegamenti tra la rete prioritaria Core e la rete Comprehensive TEN-T, la realizzazione di 5 piattaforme tecnologiche nei 5 porti coinvolti nel progetto, La Spezia, Barcellona, Porto, Rostock. L’obiettivo è far collaborare il Nord e il Sud Europa su un doppio risultato: rafforzare i legami delle Autostrade del Mare con i Corridoi Prioritari, visualizzando e promuovendo il ruolo degli Interporti da un lato e dall’altro sviluppare lo scambio di informazioni tra operatori privati, clienti finali e autorità pubbliche che agiscono lungo un corridoio. Il progetto infatti riflette gli sforzi delle autorità europee per incoraggiare le connessioni multimodali per favorire il commercio intracomunitario attraverso un sistema di trasporto più veloce e meno costoso. Nel corso del meeting tenuto a La Spezia dopo una doverosa illustrazione del progetto, l’attenzione si è focalizzata sulle esigenze espresse dagli stakeholders per efficentare la catena logistica. In particolare La Spezia Contanier Terminal azienda controllata dal Gruppo Contship Italia ha spiegato le azioni allo studio per incrementare dall’attuale 35% fino al 50% la quota di container movimentati per ferrovia. Si va dalla costituzione di una apposita società di gestione delle manovre nelle tre stazioni coinvolte, Marittima, Migliarino e Santo Stefano Magra, fino alla rivisitazione dei turni e alla automazione dei gate stradali e ferroviari. Altrettanto interessato al progetto l’Interporto Padova Spa che su La Spezia concentra il 22% dei suoi 5500 treni/anno. L’interporto padovano, in piena sintonia con il progetto Widermos, sta sviluppando un nuovo sistema informatico che trasferisca agli altri operatori della catena logistica tutte le informazioni relative ai container in partenza e in arrivo. Anche Sogemar ha espresso un particolare interesse per il progetto, e in particolare alla possibilità di migliorare i collegamenti con la Val Padana e l’Interporto di Padova, ma ha sottolineato due criticità attorno alle quali si discute da tempo con risultati incerti. Sul fronte infrastrutturale, il completamento del raddoppio della linea Pontremolese, che ancora oggi è oggetto di incomprensibili “stop and go” e la semplificazione delle procedure doganali. Proprio su questo fronte l’incontro si è
acceso quando Agenzia delle Dogane e Sanità Marittima territoriale sono intervenute, descrivendo una sostanziale risoluzione delle criticità che da anni penalizzano tutti gli operatori. Purtroppo se è vero che, con anni di ritardo, si va finalmente verso l’attuazione dello sportello unico doganale, sul pre clearing o come l’Agenzia delle Dogane lo chiama, Sdoganamento in Mare, si registra una sostanziale chiusura con un rimpallo delle responsabilità tra Sanità Marittima, la stessa Agenzia e le Capitanerie. Inoltre gli operatori hanno vivacemente contestato all’Agenzia delle Do-
trasporti / porto&diporto
gane incongruenze e diversità nelle applicazioni delle norme da ufficio a ufficio in un quadro che rende estremamente difficile agli gli stessi operatori specializzati offrire un servizio affidabile ai clienti. Più volte è stato sottolineato come siano proprio queste le ragioni per cui molte imprese preferiscono utilizzare porti stranieri, lontani magari centinaia di chilometri ma con transit time certi, per l’import e l’export delle proprie merci. Un confronto che ha messo ancora più in evidenza come gli obiettivi di WiderMos, cioè la collaborazione e lo scambio di dati fra tutti gli attori della catena logistica siano indispensabili e
ancora lontani dalla necessaria ottimizzazione. Adesso verrà fatta una sintesi delle esigenze emerse dall’incontro per individuare quelle sulle quali il lavoro di WiderMos ha concrete possibilità di intervenire in maniera reale. Una delle scelte che il gruppo di lavoro ha fatto è infatti quella di concentrarsi su azioni che siano realmente attuabili e trasferibili in tempi brevi alle imprese e alle agenzie pubbliche coinvolte, privilegiandole allo sviluppo di progetti tanto ambiziosi quanto irrealizzabili. Una politica dei piccoli passi e della concretezza tanto più importante oggi in un momento in cui le risorse pubbliche
sono limitate e quindi debbono essere impegnate con attenzione. Offrire servizi efficienti alla merce oggi può rappresentare il fattore chiave che fa la differenza in termini di competitività tra gli operatori della catena logistica. La partecipazione quindi a questi progetti comunitari e la condivisione dei temi e delle attività da sviluppare sono una opportunità per superare le criticità e i colli di bottiglia oggi esistenti nell’integrazione dei differenti modi di trasporto e nell’interoperabilità dei sistemi. Franco Tanel
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trasporti / porto&diporto
Software di eccellenza per le imprese ferroviarie E’
un mondo un po’ misterioso quello dei software applicativi per il settore ferroviario, ma anche in questo campo la liberalizzazione ha portato e sta ancora provocando una vera rivoluzione. La sorpresa è scoprire che numerose imprese ferroviarie private italiane sono all’avanguardia in questo campo, utilizzando soluzioni inedite e fino a pochi anni fa assolutamente impensabili. Si va dall’utilizzo massiccio di Ipad per condividere documenti “dematerializzati” a sistemi di pianificazione automatica delle risorse simulando scenari di esercizio diversi, fino alla gestione al trasferimento sempre on line dei dati relativi alla manutenzione dei carri merci. Una rivoluzione resa possibile dall’intuizione e dal coraggio dei due imprenditori che si sono inventati le software house che si dividono il
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mercato nazionale del settore, Fretless Idea e Binary System. Entrambe hanno sviluppato diversi applicativi innovativi ai quali i grandi colossi come Db, Sncf e Trenitalia che pure possono contare su grandi risorse e strutture dedicate, non sono ancora arrivati. Ovviamente la dimensione dell’impresa ferroviaria privata ha una sua importanza: le più piccole riescono ancora a gestire turni del personale e delle macchine, costi e altri dati chiave attraverso dei semplici fogli excel, ma capiscono la necessità, in tempi brevi, di dotarsi di strumenti più significativi e performanti. E’ il caso ad esempio della FUC, Ferrovie Udine Cividale, che da operatore locale del trasporto pubblico, si è trasformata in una impresa anche cargo che opera sulla rete RFI. «Siamo molto interessati agli sviluppi in questo campo - spiega l’amministratore
unico Corrado Leonarduzzi - anche se in questo momento utilizziamo ancora fogli excel. Stiamo coordinando le nostre scelte con quelle di INRAIL l’impresa ferroviaria con la quale abbiamo una partnership per dotarci degli stessi strumenti». Chi invece è già pienamente attrezzato è CFI (Compagnia Ferroviaria Italiana). «L’adozione di software gestionali moderni aiuta sicuramente l’impresa ad essere più competitiva spiega Giacomo di Patrizi AD di CFI e presidente di FerCargo, l’associazione che riunisce le principali IF private italiane - anche perché l’investimento non è poi così impegnativo rispetto a quello necessario ad esempio per le locomotive. L’applicazione che mi ha più colpito è quella che ci ha permesso attraverso l’adozione generalizzata di Ipad per il personale di smaterializzare la gestio-
ne documentale e l’aggiornamento alle normative e ai regolamenti. Questo ha permesso di diminuire il numero di persone addette a questa incombenza e allo stesso tempo avere la certezza che tutti hanno ricevuto i documenti. Il prossimo obiettivo sarebbe avere la possibilità di scambiare documenti in formato digitale con RFI, che invece è rimasta alle mail e ai fax». Diversa l’esperienza di una impresa”privata” ma che fa capo a un grande gruppo internazionale come Captrain (Gruppo Sncf Geodis). «La pianificazione e la gestione operativa li abbiamo realizzati con un sistema integrato proprietario racconta l’AD Mauro Pessano - anzi il sistema è stato sviluppato proprio dai nostri tecnici interni di Captrain e adottato ufficialmente non solo in Captrain Italia ma in tutte le 15 imprese ferroviarie che in Europa fanno capo a Sncf Geodis». Più in generale Pessano ha una sua idea di come evolverà il settore in futuro. «Molte imprese sono interessate al tracking & tracing dei carri sia per gestione interna sia per dare visibilità del carico al cliente mentre il settore
dei sistemi di pianificazione e gestione operativa sono è già consolidato e sul mercato ci sono vari software che fanno queste cose bene. In generale io credo che il futuro stia nei software che migliorano le procedure». Ma come vedono tutto questo dall’altro lato del tavolo? Quale è l’esperienza di chi questi applicativi gestionali pensa e scrive? Paolo Righetti è il titolare e fondatore di Fretless Idea una delle due aziende italiane specializzate nel settore. Righetti è senza dubbio un pioniere perché ha realizzato i software per RTC (Rail Traction Company) fin dalla sua nascita. «E’ vero con Manlio Calvetti, ora in pensione, e Edoardo Marone, abbiamo per anni trovato soluzioni innovative ai problemi che mano a mano si presentavano - ricorda Righetti - in questo settore non basta essere dei bravi “informatici” è necessario comprendere a fondo il mondo ferroviario, con i suoi regolamenti e complessità, che sono davvero molto diversi da quelli del mondo industriale corrente. E poi si va sempre di più verso regole comuni europee, per cui è necessario
seguire con attenzione quanto accade a livello di UIC». Un percorso al quale Righetti ha partecipato in prima persona. «Ho lavorato per due anni con UIC per creare la Common Interface che è possiamo dire “l’esperanto” con cui si devono parlare le aziende ferroviarie europee. Più recentemente ERA ci ha invitato a Sofia per illustrare le nostre analisi sulla manutenzione dei carri ferroviari, un tema molto caldo dopo l’incidente di Viareggio. E la mia azienda adesso propone un software ad hoc che traccia l’attività di manutenzione e può inviare i dati all’ECM». L’ultimo nato in casa Fretless Idea è un software per la pianificazione automatica dell’attività, dai turni del materiale al personale, in funzione di diversi scenari operativi. «Un lavoro che fino ad oggi richiedeva qualche giorno – spiega Righetti - è pronto nel tempo della pausa pranzo. Si affianca al nostro software di pianificazione MIIRC, a GECO dedicato invece al controllo di produzione e a FormaT dedicato ai documenti formazione treno e di viaggio». «Dagli ultimi mesi del 2013, l’interesse delle imprese ferroviarie è in forte accelerazione - spiega Roberto Toscani titolare e fondatore di Binary System anche perché RFI ha deciso di informatizzare gli scambi tra gestore della rete e le imprese stesse». Toscani operava come consulente in software gestionali anche per Trenitalia, quando nel 2004 ha ricevuto la richiesta da parte da una impresa ferroviaria di realizzare completamente il proprio software. «L’attività è nata così ma Binary System è stata fondata nel 2012 - racconta Toscani - e in questi due anni è cresciuta in modo esponenziale. Il nostro fiore all’occhiello è il software RailMobile che dematerializza i documenti trasferendoli su Ipad. Le imprese vogliono spendere il meno possibile per adempiere alle normative di sicurezza e solo con il risparmio sulle stampe di moduli e circolari ripagano in un anno l’investimento fatto. Anche perché questi software costano uno o due ordini di grandezza in meno rispetto ad esempio ad una locomotiva. Poi abbiamo Turni, per la gestione del personale, Verform per la gestione e la verifica della formazione treni e Agenda per la gestione dell’attività degli istruttori». Quello che è certo è che ci si muove verso uno spazio unico europeo e le imprese dovranno organizzarsi per “parlare la stessa lingua” e muoversi anche oltre confine come sulla rete nazionale. Inevitabile quindi l’addio a fogli excel, documenti cartacei: il futuro sono software specializzati all’interno di protocolli standardizzati a livello almeno continentale. Franco Tanel
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propeller / porto&diporto
Sulle orme del Dragone fra politica, finanza ed e-commerce “N
egli ultimi mesi abbiamo assistito ad eventi destinati a cambiare ancora una volta l’immagine che la Cina proietta sul resto del Mondo: dal lancio della prima navetta spaziale alla creazione della nuova Free Trade Zone a Shanghai e queste novità testimoniano
te Xi Jinping rivela la consapevolezza cinese nell’annunciare al mondo una presa di posizione nel voler strutturare e contestualizzare la dimensione del business model alla cinese”. Thomas Rosenthal della Fondazione Italia/Cina ha sottolineato che “Questo è un periodo di grandi cambiamenti per la Cina, stimolati dalla transizione politica del 2012/2013; il Plenum dello scorso novembre ha infatti identificato le linee guida, economico e sociali per i prossimi anni e che rispetteranno la programmazione del 12° Piano quin-
tronic Signature Law del 2005 alla recente Law on protection of consumers’ rights del 2013). Le principali esigenze da soddisfare sono tre: a) assicurare la rapidità delle transazioni on-line; b) offrire al consumatore rimedi post-vendita (come il diritto al ripensamento) per difendersi dalle truffe perpetrate via web; c) proteggere i dati personali che gli utenti mettono a disposizione dei
Paolo Cacciato l’elevato livello di maturità raggiunto dal Gigante Asiatico, la cui marcia verso la leadership economica e politica pare inarrestabile”, così Riccardo Fuochi, Presidente del Propeller Club Port of Milan ha introdotto la Tavola Rotonda “Sulle orme del Dragone” organizzata lunedì 3 Febbraio dal sodalizio Milanese. “Abbiamo voluto un panel di relatori di alto profilo per offrire una fotografia a 360 gradi su un Paese che ha nuovamente cambiato pelle e sembra ormai pronto a compiere lo scatto finale che gli permetterà di scalzare gli Stati Uniti dal ruolo di Paese guida nell’era della globalizzazione”. Il primo intervento è stato quello del Prof. Paolo Cacciato (Corriere Asia/ Asian Studies Group) che ha spiegato come “Parlare di Cina oggi significa vivere un confronto-sfida di alto livello che comporti necessariamente l’utilizzo di strumenti e di visione rinnovati rispetto anche solo a un decennio trascorso. L’era del “chinese Dream” per ripercorrere le parole usate dal neo presiden-
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Riccardo Fuochi
Thomas Albert Rosenthal quennale. Di particolare importanza in questo contesto lo sviluppo di zone di libero scambio come quella di Shangai inaugurata a fine 2013 che ci danno una chiara indicazione sulle riforme che verranno attuate dal Paese nei prossimi anni’’. Ha chiuso i lavori Giampaolo Naronte (GN Lex Studio Legale) ricordando come “La Cina sia il Paese con il più alto numero di fruitori della rete: oltre 470 milioni di persone (il doppio rispetto agli USA). I portali cinesi come TaoBao e Alibaba hanno superato, per numero di accessi, gli equivalenti occidentali (Amazon e EBay). Un’espansione così impetuosa esige regole certe e per questo motivo il Legislatore Cinese negli ultimi anni si è ripetutamente occupato dell’e-commerce (dalla Elec-
Giampaolo Naronte Sellers. L’affermarsi dell’e-commerce obbliga le aziende straniere ad adottare una strategia di posizionamento sul mercato asiatico profondamente diversa rispetto a quella tradizionale, in quanto la “visibilità” sulla rete è ormai un fattore con un valore strategico incommensurabile”. Fa.D.Ce.
propeller / porto&diporto
I
Porto di Venezia: Napa e piattaforma offshore scatenano il dibattito
l NAPA che nasce con l’obiettivo di armonizzare ogni attività dei quattro porti storici oltre ai cosiddetti “minori” appartenenti ai tre Stati membri dell’UE (Italia, Slovenia e
Paolo Costa Croazia) che potesse tornare utile alla portualità alto adriatica nel difendere la sua posizione competitiva rispetto ai gateway portuali europei concorrenti, e il progetto di piattaforma offshore (terminal petrolifero, container e porto rifugio dotato di gru di ultima generazione ship-to-shore) sostenuta dal presidente dell’Autorità Portuale di Venezia Paolo Costa, infiammano il dibattito sia a livello politico che imprenditoriale. All’affollato meeting, aperto al pubblico, alle associazioni di categoria e agli operatori del trasporto di tutto l’alto Adriatico,
organizzato dall’International Propeller Club Port of Venice presso l’hotel Best Western di Mestre, sono emerse luci ed ombre su un progetto faraonico da oltre 3 miliardi di euro che tuttavia potrebbe rappresentare, quando e se realizzato, l’unica “rotta” percorribile per alimentare quel grande “multi porto” con gestione coordinata dell’Europa Sud orientale. “Tra postulati, incognite, costanti e variabili il progetto NAPA e la piattaforma offshore ( 45° 17’ N e 12° 30’ E ) rappresentano un “teorema” ancor tutto da dimostrare non tanto dal punto di vista progettuale quanto dall’impatto che potrà avere nel mondo dello shipping – ha affermato aprendo i lavori Massimo Bernardo presidente del “Port of Venice” – L’ultima parola spetta infatti alle grandi compagnie di navigazione oggi veri protagonisti e decisori del traffico mondiale”. A fronte di un sempre maggiore “gigantismo navale”e di un prevedibile aumento dell’interscambio commerciale i porti dell’alto Adriatico debbono proporsi come un grande unico gate marittimo (n.d.r. “multi porto” lo definisce il progetto dell’AP di Venezia ) nel quale la piattaforma offshore al centro del Golfo di Venezia (4,2 km. al largo della bocca di porto di Malamocco) dovrebbe fungere da catalizzatore per full container (“Mama Vessel”) e petroliere di grande stazza mentre sbarco e imbarco – senza rotture di carico assicura il relatore – avverrebbero grazie ad un servizio feeder con navette già progettate che trasporterebbero nei porti di destino i milioni di contai-
ner previsti per il 2030, (ndr: dai risultati del “NAPA Development Potential Scenario 2030 e dal MDS Transmodal si legge che le variazione del mercato prevedono per i porti del Nord Adriatico
Massimo Bernardo +227% - per raggiungere i 5.9 milioni di teu nel 2030; una crescita della quota di mercato europea del Nord Adriatico dal 5,5% all’11,3% mentre i porti del Nord Europa mantengono il 55% delle quote di mercato, ma il sistema di trasporto europeo risulta più bilanciato) stoccati in “cassette”, ogni “cassette” delle dimensioni di 58 x 26 x 5,75 metri, porta fino a 384 TEU, stivate nella “navetta” semiaffondante portachiatte di tipo lash. Un progetto ambizioso che tuttavia non ha mancato di suscitare tra i tanti imprenditori dei vari porti interes-
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sati alcune perplessità sia dal punto di vista tecnico che economico dopo la brillante relazione di Stefano Bonaldo dell’Autorità Portuale veneziana in sostituzione del presidente Paolo Costa, assente per improvvisi, inderogabili impegni. In realtà nella lunga relazione che con grafici e slides ha spaziato dallo scenario marittimo globale e dalle strategie della UE passando per le “scelte necessarie oggi per garantire il futuro del NordEst: l’Europa ha già scelto per noi, il Sistema NAPA. Un multi porto alla radice dei corridoi essenziali europei; la strategia alto adriatica in tre passi fino al contributo del sistema offshoreonshore alla strategia alto adriatica di sviluppo, si dimostra solo come con la realizzazione di questo grande progetto si possano contrastare i grandi porti del “northern range” dando all’Adriatico un nuovo, grande ruolo e opportunità per l’Europa”.
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In particolare, ha affermato Bonaldo riferendosi al porto di Venezia “ il sistema offshore-onshore non è un porto tradizionale di transhipment ma è un sistema disegnato in modo da poter massimizzare velocità di scarico/carico delle navi oceaniche e minimizzare i tempi di riconsegna a terra; svincolare la banchina dalle operazioni di riordino, controllo, deposito e rispedizione dei contenitori e trasferire subito il container in aree retroportuali, spesso distanti alcuni kilometri dalla costa, per raggiungere superfici di stoccaggio e nodi logistici adeguati, pratica questa condivisa dagli operatori portuali più efficienti”. Nuovi e rivoluzionari scenari, dunque, che lasciano ancora molti dubbi. “In un momento così difficile per la nostra economia – ha concluso il presidente Massimo Bernardo - nel quale si registra quasi quotidianamente con
la delocalizzazione la fuga delle nostre aziende verso Paesi più accoglienti dal punto di vista fiscale e del costo della manodopera, la desertificazione del tessuto produttivo di casa nostra appare nettamente in rotta di collisione con lo stretto rapporto che i nostri porti dovrebbero sostenere con il proprio hinterland di riferimento. In questo contesto tante sono le voci che denunciano le varie situazioni da quella di Assoporti a quella di Federagenti e Fedespedi: ognuno continua per la propria strada non riuscendo a fare sintesi comune in quel complesso “cluster” fatto di infrastrutture, strutture, vettori, imprese di servizi ecc. che dovrebbero operare all’unisono e a livello sistemico in quella tanto evocata “coopetition” (concorrenza e competitività) vero punto focale del progetto NAPA”. Sandro Minardo
unioncamere / porto&diporto
La Ue mette a rischio gli aeroporti minori S
e venissero meno gli aeroporti italiani con traffico inferiore a 2 milioni di passeggeri ci sarebbe uno spostamento di ricchezza dalle aree meno sviluppate a quelle più ricche, accentuando il divario economico e sociale già fortemente esistente nel nostro Paese. Considerando l’attrattività turistica, la chiusura di questi aeroporti metterebbe a rischio almeno parte dell’ammontare di entrate derivanti dalla spesa del turismo in arrivo, pari ad oltre 1 miliardo e 450 milioni di euro. La spesa è stimabile in oltre 500 milioni di euro per i soli aeroporti con traffico inferiore a 1 milione di passeggeri l’anno. La percentuale di turisti stranieri che utilizza l’aeroporto per accedere al nostro Paese è pari a circa il 30% medio. Ma per alcune province periferiche, come Ragusa, Trapani, Taranto, o difficilmente raggiungibili con altre modalità di trasporto, come Siena e Perugia, la quota è molto più significativa. A Trapani e Ragusa, ad esempio, supera l’80%, a Taranto il 70%, a Siena e Perugia sfiora il 50%. Sono alcuni degli spunti offerti da uno studio curato per Unioncamere da Uniontrasporti-Iccsai, presentato in occasione del convegno organizzato in collaborazione con Capo Horn. L’analisi ha alzato il livello di allerta in particolare per le scelte che l’Unione europea si appresta a compiere, scelte che minacciano la sopravvivenza della stragrande maggioranza degli aeroporti italiani, e di società di gestione che in Italia, come in gran parte dei paesi europei (nello studio è evidenziato il caso della Germania) non possono stare in equilibrio senza un aiuto pubblico. Aiuto giustificato in Italia dall’esigenza primaria spesso anche di rendere raggiungibili territori e aree del paese che per orografia e assenza di infrastrutture possono confidare solo sull’aeroporto per sviluppare economia e società civile. “Ci troviamo di fronte ad uno scenario di cambiamenti del nostro sistema aeroportuale che produrranno sensibili effetti per le imprese - evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello - Per quanto sia importante considerare l’aspetto della redditività delle strutture esistenti, nel caso degli aeroporti minori l’attuale disegno euro-
peo ed italiano rischia di essere fortemente penalizzante, in quanto trascura gli effetti prodotti dal punto di vista sociale - maggiori vincoli alla libertà economica, alla mobilità delle persone, alla ripresa occupazionale - e ambientale. Sono certo che il sistema camerale, grazie alla sua capillarità e costante interazione con le economie locali, potrà continuare a dare il proprio contributo con proposte che contemplino e mettano a fattor comune le varie esigenze dei territori, come abbiamo già avuto modo di fare in occasione della consultazione sulla proposta di Orientamenti Ue sugli aiuti di Stato agli aeroporti e alle compagnie aeree che si è tenuta a settembre 2013”. Il rischio di chiusura degli aeroporti minori a seguito della possibile introduzione a livello europeo di misure restrittive in tema di sussidi pubblici, oltre a quanto prospettato dal piano nazionale degli aeroporti, è spesso derubricato come effetto e difetto della contrapposizione dei mille campanili tipica italiana. Nella realtà, però, in Europa, circa due terzi degli aeroporti con traffico di linea gestisce volumi inferiori al milione di passeggeri l’anno: un fenomeno
diffuso, quindi, e non solo italiano. In Italia, sono 23 gli aeroporti aperti al traffico commerciale che movimentano meno di un milione di passeggeri l’anno, la metà di quelli esistenti. Analoga la situazione della Germania (che ha 17 aeroporti con meno di 1 milione di passeggeri e 18 con traffico superiore) e della Spagna (22 “minori” e 24 di taglia superiore). Chiudendo in Europa gli aeroporti minori, circa 4,5 milioni di persone subirebbero aumenti dei tempi medi di viaggio per raggiungere il resto del continente di oltre il 20%. In Italia, l’azzeramento dei voli in partenza e in arrivo nelle 23 strutture con meno di 1 milione di passeggeri provocherebbe un aggravio dei costi per l’utenza stimato in 21,5 milioni di euro nell’ipotesi ottimistica che la chiusura dei collegamenti di linea su ciascuno scalo non modifichi abitudini di volo dei passeggeri ma comporti solo un aumento del percorso di viaggio. L’entrata in vigore dei nuovi indirizzi creerebbe grossi problemi di mobilità su tutto il corridoio adriatico e nelle regioni geograficamente più “periferiche”, ad esempio Calabria e Sicilia. Cosimo Brudetti
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nautica / porto&diporto
Nautica, più approdi grazie agli incentivi
In previsione della prossima edizione di Yacht Med Festival, presentate le rotte della Magna Grecia e le rotte di Enea
Guido Arzano
Vincenzo Zottola
Tommaso De Simone
ncentivi economici alle società di charter nautico che prevedono approdi nei porti turistici di Campania e Lazio nei periodi di media e bassa stagione. Si chiama “Charter nautico”, l’iniziativa presentata alla Borsa internazionale del turismo di Milano dalle Camere di Commercio di Napoli, Caserta, Salerno e Latina nell’ambito dell’intesa sottoscritta dagli enti camerali “Regio Prima” per la promozione e il rilancio delle attività legate all’economia del mare.L’accordo tra gli enti camerali prevede anche il potenziamento dei servizi di accoglienza a terra dei diportisti e lo sviluppo di una rete interregionale della portualità turistica. Oltre al supporto finanziario all’imprenditoria di charter nautico (sono attive in Campania e Lazio circa 500 società che operano in questo settore, contro le oltre 3500 della diretta concorrente Croazia), sono previste anche azioni di promozione congiunta presso le principali manifestazioni fieristiche nazionali ed internazionali e la realizzazione di iniziative di marketing nei porti che intercettano questa tipologia di turismo, allungando il periodo di permanenza medio degli equipaggi nelle località rivierasche. Secondo i dati dell’Osserva-
torio nautico nazionale, la spesa media al giorno di ogni ospite delle imbarcazioni charter è di circa 102 euro. Ogni barca in porto rende al territorio circostante dai 500 ai 900 euro al giorno, ai quali vanno aggiunti i costi dell’ormeggio, dei servizi e del carburante. La domanda di charter verso le coste campane e laziali proviene principalmente dalla Germania, Francia, Olanda, ma anche Austria, Inghilterra, Repubblica ceca e, negli ultimi anni, dalla Russia. “La Camera di Commercio di Salerno – ha sottolineato il presidente Guido Arzano – nel 2013 ha erogato contributi per l’incentivazione dei flussi di turismo nautico in provincia, ottenendo ottimi risultati. Infatti, i dati relativi alle crociere con barche da charter hanno fatto registrare una crescita del 600 per cento”. “Il turismo nautico e il charter in particolare - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio di Latina e del comitato filiera nautica di Unioncamere Vincenzo Zottola - rappresentano uno dei settori dell’economia del mare con le più alte potenzialità di crescita. Questo vale per l’Italia ma ancora di più per il Lazio e la Campania, che esprimono
già oggi una leadership imprenditoriale e territoriale nel Mediterraneo”. “La forma associativa di Regio Prima – ha concluso il presidente della Camera di Commercio di Caserta Tommaso De Simone - è innovativa nel panorama nazionale e garantisce concrete opportunità di sostegno all’Economia del Mare”. Alfredo Malcarne, presidente Assonautica Italiana ha sottolineato la perfetta sinergia che permea l’azione delle due regioni e delle quattro Camere di commercio rivierasche che hanno dato vita a “Regio Prima” ricordando le iniziative Assonautica delle “rotte della Magna Grecia” e delle “rotte di Enea” che caratterizzeranno la prossime edizioni 2014 di Yacht Med Festival in programma a Gaeta dal 24 aprile al 1° Maggio 2014. Rotte che, partendo dalla Puglia, faranno scalo anche in Campania e nel Lazio (Gaeta, lungomare di YMF). In tema di turismo nautico e di miglioramento dell’accoglienza ha pure accennato al progetto Assonautica denominato “Quality Marine”, finalizzato non solo alla qualificazione e certificazione dei porti turistici ma anche alla costituzione di una rete italiana. Stefania Vergani
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nautica / porto&diporto
Adriatico - Ionio: finanziamenti UE per l’economia del mare
Assomarinas ad Atene per la portualità turistica italiana
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a macroregione adriatico-ionica programma il suo futuro ed in questo contesto la portualità turistica italiana associata ad Assomarinas (l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo) ha partecipato alla conclusiva conferenza europea dall’emblematico tema “Lo sviluppo delle linee di azione comunitaria per la definizione della strategia di crescita della macroregione adriaticoionica” aperta all’Hotel Divani Caravel di Atene dal primo ministro greco Antonis Samarras e a cui hanno partecipato oltre 1000 operatori provenienti da 8 Paesi. Due giorni (6-7 febbraio) di intensi lavori nei quali sono stati definiti i “quattro pilastri” sui quali erogare i miliardi di euro di fondi comunitari del programma 2015-2020, fondi destinati alla crescita di un’area definita dalla U.E., sul modello di quanto già effettuato per le macroregioni baltica e danubiana, strategica per il proprio futuro. Al primo punto la promozione innovativa nel comparto dell’economia marina
e marittima del settore della pesca e di quello dell’acquacoltura; al secondo i collegamenti interni della macroregione intensificando le opportunità infrastrutturali e di interscambio anche in rapporto alle reti TEN.T e alle autostrade del mare; al terzo salvaguardia e protezione dell’ecosistema e della qualità ambientale; quarto ed ultimo punto l’incremento dei flussi turistici della regione facendo leva sull’integrazione portiterritorio e sullo sviluppo dello yachting e dell’industria crocieristica. Un programma intenso, dunque, nel quale si è sviluppato un vivacissimo dibattito tra le organizzazioni governative (n.d.r. quella italiana rappresentata tra gli altri dal viceministro agli Affari Esteri Marta Dassù e dal segretario generale dell’iniziativa adriatico-ionica Fabio Pigliapoco) e quelle imprenditoriali per giungere al più presto alla definizione di concreti programmi di comune interesse per poter accedere ai finanziamenti comunitari programmati per i vari settori. Tra le prime iniziative in via di ado-
zione vi è tra i principali porti della macroregione la costituzione dell’organizzazione denominata ADRION che fungerà da driver per l’aggregazione anche della portualità turistica. “ La nostra presenza al meeting è stata determinante per capire le linee guida della futura politica comunitaria riguardo all’economia del mare e non solo – dichiara Roberto Perocchio presidente di Assomarinas – un appuntamento di altissimo livello che ci ha consentito di verificare la comunione di intenti con gli altri partners di Grecia, Croazia, Slovenia, Montenegro, Albania ma soprattutto la definizione di un elenco di obiettivi comuni necessari ad utilizzare, ottimizzandoli, i fondi che saranno messi a disposizione dalla U.E. per il programma EUSAIR, aspetti questi che sono stati approfonditi in uno specifico incontro col presidente dell’associazione dei porti turistici greci Stavros Katsikadis, manager di Marina Flisvos di Atene”. Massimo Bernardo
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nautica / porto&diporto
Assonautica: declinato il teorema delle quattro “i” Al Seatec la ricetta per l’Economia del Mare: informazione, innovazione, internazionalizzazione e impresa
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nno nero per l’economia del mare quello appena trascorso: lo ha rimarcato Alfredo Malcarne, presidente Assonautica durante la tavola rotonda che ha avuto luogo al Sea Tec 2014: Malcarne ha riportato numeri e cifre significative, ma anche declinato nuovi progetti e proposizioni dell’Associazione per il 2014. In particolare, appunto, il teorema delle 4 i che partendo dalla periferia, coinvolgendo le economie e le Camere di commercio locali, possa aiutare la complessa ricostruzione del sistema dei porti e del turismo nautico, attraverso un percorso nuovo di internazionalizzazione delle imprese (non più con operazioni spot ma con una nuova politica di sostegno del made in Italy). “Siamo moderatamente ottimisti perché crediamo nell’economia del mare, nella “bellezza” del nostro lavoro quotidiano, un impegno teso al cambiamento delle regole del mercato, una energia ed un entusiasmo che vogliamo trasferire anche in altri settori”. Gli interventi, coordinati dal segretario di Assonautica, Matteo Dusconi, si sono quindi sviluppati secondo il canovaccio informazione, innovazione, internazionalizzazione e impresa. L’area informazione è stata inaugurata da Paolo Mori, direttore responsabile di ANSA Mare: tra i 12 Canali dell’Agenzia quello dedicato al Mare è forse il più nuovo, il più forte, il più “ibrido”: “250.000 pagine visitate, una grande vetrina di un supermarket per dare un vero palcoscenico all’economia del mare, un settore generalmente un po’ trascurato dai media”. La parola è passata quindi a Roberta Busatto,direttore responsabile del periodico “l’Economia del Mare” che ha ribadito fortemente la centralità dell’informazione nella trasformazione dell’anno nero della nautica e della portualità in una fase perlomeno “blu”: la mission della rivista è proprio questa, cominciare a fare assumere coscienza sul “valore”
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mare. Sempre in tema di informazione ha portato il suo contributo di idee Nicolò Carnimeo Docente di Diritto della Navigazione presso l’Università degli Studi di Bari che si è soffermato soprattutto sull’importanza dell’informazione e della formazione nella nautica da diporto, un settore che rappresenta una “specialità nella specialità” e su come sia indispensabile correggere il tiro in tema di definizione del nuovo “codice della navigazione”, creando un gruppo di esperti che possano fare pressione sul legislatore al fine di giungere a un disegno di legge che possa innovare la nautica da diporto. Su questo punto è intervenuto anche il Presidente Malcarne sottolineando come si debbano superare inutili campanilismi e adottare invece progettualità strategiche e di sistema in tema di accoglienza portuale e sviluppo del turismo nautico: “Se si riuscisse a mettere il settore a sistema, potremmo mettere su la più grande flotta charter del Mediterraneo”. E parlando di porti, il testimone è passato naturalmente a Luciano Serra, Presidente di Assonat che con la sua solita decisione ha parlato del suo mondo, quello delle “partite iva”: “Le proroghe vanno mirate in maniera proporzionali agli investimenti fatti, invece si assiste ad una politica di proroghe disordinate e ingiustificate, un vero re-
galo agli stabilimenti balneari a scapito dei porti turistici. E’ un problema non di incapacità politica ma di incapacità amministrativa. Qui dobbiamo fare tutti un passo indietro e fare squadra. Assonautica italiana finalmente nell’ultimo anno ha ritrovato vigore e funzionalità e deve essere capace di dare un imput positivo, per fare rete anche e soprattutto a livello europeo”. In tema di rete europea e mercati esteri è intervenuto Sandro Pettinato, Vice Segretario generale di Unioncamere e responsabile dell’area internazionalizzazione: “Abbiamo in Italia 6 milioni di imprese, e di queste 211.000 esportano ma di queste ultime solo 11.200 esportano continuativamente da più di 3 anni. La nautica - in tutto questo – rappresenta solo un 7%. Queste cifre ci danno un imput in pochi punti fondamentali: chiarire che una cosa è esportare, un’altra è internazionalizzare. E quindi occorre accrescere il numero degli esportatori, facendo scouting tra gli operatori, sensibilizzandoli e soprattutto sostenendoli in questo percorso sui mercati esteri. Istituire e garantire assistenza creditizia per le imprese della nautica che iniziano un’attività di internazionalizzazione. Coinvolgere l’ICE Nautica per realizzare una linea dedicata alle imprese del settore. Incentivare le iniziative di incoming in Ita-
lia di missioni economiche estere per accrescere il livello di intercscambio. Istituire attività di formazione per il commercio estero. Sostenere l’inserimento in azienda di manager temporanei per l’esportazione (Temporary Export manager). Incentivare la realizzazione di reti di impresa e infine formalizzare e standardizzare – in tema di internazionalizzazione - un processo di comunicazione orizzontale”. Sull’innovazione la parola è passata a Franco Grossi Docente di ICT presso l’Università degli Studi di Trieste e l’Università di Kazan, la capitale dell’innovazione in Russia (a 200 Km da Mosca). Grossi ha illustrato in sintesi il non modello di politica industriale a triangolo, il modello americano e il modello russo che mette l’Università al centro di un cerchio. “In questo modo anche Assonautica può essere collocata al centro. In sintesi Grossi ha lanciato l’idea avveniristica dell’Assonautica Cloud. Su questo punto è intervenuto anche il presidente Malcarne che ha anticipato l’istituzione - a breve - del nuovo portale Assonautica.it che, basato su caratteristiche di interattività, potrà consentire un’apertura verso le sede periferiche ed il loro quotidiano coinvolgimento in un grande scenario di comunicazione orizzontale eliminando i campanilismi e mettendo il tutto a rete e a sistema.
L’ultima “i”, last but not least, era dedicata all’impresa, comunque sempre presente e irrinunciabile nelle altre “i” del teorema Assonautica. Il tema è stato affrontato da Antonio Bufalari, Legal Counsel di Marinedi Spa che ha riportato l’attenzione al tema del nuovo codice della navigazione: “bisogna fare lobby non per sopravvivere ma per progredire”. Bufalari ha anche rimarcato come si debba riposizionare l’impresa al centro, perché il mercato non è morto, è solo cambiato. Fondamentale in tutto questo la formazione per creare figure professionali di cui la nautica mostra forti carenze se non addirittura assenze complete. “Manca personale specializzato ed una cultura del mare che dovrebbe partire dal basso, dall’istruzione elementare”. A conclusione della Tavola Rotonda il Segretario generale di Assonautica italiana, Matteo Dusconi ha presentato il progetto “Quality Marine®”, un percorso di qualificazione delle strutture portuali per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione dei porti turistici. “Quality Marine®” si basa essenzialmente su uno Standard di servizio (o specifica tecnica) elaborato da Dintec, consorzio di sistema per l’innovazione tecnologica, che possa qualificare i porti turistici in tema di garanzie sulla qualità delle infrastrutture, di efficienza
dei processi e di sostenibilità ambientale. L’obiettivo finale dell’intervento è quello di creare strumenti standardizzati e omogenei applicabili su tutto il territorio nazionale utili a costruire, nel tempo, una “rete di strutture” qualificate e certificate. “Quality Marine” partirà già dalla fine di febbraio con un format base di 11 Camere di Commercio. All’incontro ha portato il saluto del territorio Renzo Greco, Presidente Assonautica di Massa Carrara. Alla Tavola Rotonda hanno fornito un contributo anche Gianfranco Ruta, Direttore generale di DINTEC, Consorzio per la ricerca e l’innovazione del sistema Unioncamere, Nino Esposito Segretario générale Assocamerestero, Vincenzo Zottola Presidente di Unionfiliere Nautica, Cesare d’Amico Amministratore Delegato D’Amico Società di Navigazione, Giovanni Costantino, Presidente di Admiral Tecnomar, Ferruccio Dardanello Presidente Unioncamere, Paolo Sonnino Sorisio Direttore editoriale del periodico ”Nautica”, Angelo Mainardi, Docente a contratto presso l’Università degli Studi di Rimini e Vice Presidente Assonautica Rimini, Giuseppe Danese Presidente Distretto Nautico della Puglia, Fabio Legni di Poseidon Software e Maurizio de Cesare Direttore Editoriale della rivista “PORTO&diporto”. Riccardo Russo
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nautica / porto&diporto
Pronta al varo la terza ammiraglia Azimut Grande
Tutta la qualità Azimut-Benetti in questo terzo 36 metri dallo stile inconfondibile. Una velocità massima di 39 nodi e un allestimento tagliato su misura per l’armatore
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iunta alla terza unità costruita in soli due anni dal lancio, il nuovo Azimut Grande 120SL sarà varato nel mese di Aprile 2014 e rappresenta la sintesi delle capacità costruttive del Gruppo Azimut-Benetti. Costituita dalle imbarcazioni plananti oltre i trenta metri, Azimut Grande identifica la Collezione più esclusiva di Azimut Yachts e, all’interno della collezione, il 120SL è il progetto più ambizioso nel quale la consueta leadership tecnologica di Azimut nella costruzione di scafi ad alte prestazioni si fonde con la capacità del cantiere di sviluppare soluzioni custom: Azimut Grande 120SL offre al suo armatore un ampio ventaglio di possibilità realizzative proprio delle produzioni navali semi custom. L’offerta del Gruppo, inoltre, si è ampliata con gli anni fino ad arrivare a coprire un network di servizi after-sales di alto livello pensati esclusivamente per migliorare ulteriormente il comfort dell’armatore; ne è prova il servizio di ricerca e selezione gratuita di Capitani altamente qualificati, offerto da ‘The Crew Network’ e dedicato a tutte le imbarcazioni Azimut-Benetti che superino i 24 metri. Ferma restando la posizione di alcuni elementi fondamentali dello yacht - come motori, sentine e paratie principali - all’armatore è stata lasciata la massima libertà di definizione di ogni dettaglio costruttivo e di decòr. Il concept generale del 120SL e lo stile sono di Stefano Righini, gli interni di Carlo Galeazzi. Come spiega Paolo Vitelli, presidente del Gruppo Azimut Benetti: “Azimut Grande riassume e enfatizza i requisiti richiesti dai nostri armatori: una linea accattivante e distintiva, senza rinunciare a comfort e prestazioni impeccabili. Severi test e prove in vasca ci hanno consentito di mettere a punto una carena performante in grado di navigare senza problemi anche in condizioni di mare impegnative mentre l’adozione di trasmissioni a idrogetto ha contenuto significativamente vibrazioni e rumori massimizzando il confort a bordo per l’armatore e i suoi ospiti”. L’ambizione del 120SL? Vivere il mare e lo yacht senza confini, riducendo la percezione tra interni e esterni fino a farla scomparire. Volontà che si respira non appena varcata la passerella: una volta saliti a bordo si arriva al ponte principale dove pozzetto e zona living descrivono un ponte unico da cui è possibile dominare il panorama in qualsiasi momento della giornata. Qqqquesto terzo esemplare di Azimut Grande 120SL, pur mantenendo le caratteristiche che ne hanno fatto un modello senza rivali, ha una moto-
rizzazione più spinta, composta da tre MTU 16V 2000 che erogano 2640 cv ciascuno a 2450 giri/minuto, e che gli permettono di arrivare ad una velocità massima di 39 nodi. Internamente viene riproposto il layout del salone principale con la sua superficie di 60 metri quadrati, le finestrature 50 e un’ulteriore apertura dall’alto, in parte mobile, con un’area di oltre 15 metri quadri completa una visione del cielo e del mare regalando un sensazione senza precedenti: si riducono i classici confini tra interni e esterni fino a scomparire e non percepire più la differenza tra l’uno e l’altro. La vivibilità e la ricchezza del volumi interni è enfatizzata dalla possibilità di aprire la porta in vetro che separa il living dal pozzetto e disporre di un locale unico a diretto contatto del mare. La zona living, che prevede come dotazione iniziale un tavolo da pranzo per dieci persone e un salone con due divani, può ovviamente anche essere chiuso e condizionato. Il main deck è una zona dove l’armatore può intervenire ampiamente con il suo gusto e personalizzare gli arredi, l’esperienza progettuale del cantiere e il suo staff tecnico sono a sua disposizione per raccogliere i suoi desideri e proporre soluzioni che li interpretano e li rendono vivi e reali. Nel ponte inferiore il layout proposto da Azimut è un campione di abitabilità. La cabina armatoriale offre una superficie di 43 metri quadrati, di cui 11 dedicati a due bagni, separati per lui e per lei. Le due finestre a murata offrono uno sguardo mozzafiato sul mare e accendono gli interni di luce naturale. I locali destinati all’equipaggio, tre cabine di cui una matrimoniale, separano e isolano la cabina armatore dalla sala macchine garantendo silenziosità e comfort. Il layout prevede inoltre tre cabine dedicate agli ospiti: una vip matrimo-
niale di prua e due cabine con letti gemelli a centro barca, ciascuna con bagno esclusivo. Al ponte inferiore, inoltre, è previsto un ulteriore day head per eventuali ospiti in giornata. Tutti gli ambienti della barca sono giocati sui toni chiaro-scuro dei rivestimenti e materiali, tanto dei legni di ebano e rovere sapientemente miscelati quanto delle pelli pregiate, abbinati a elementi di acciaio e vetro. L’illuminazione è realizzata con plafoni e proiettori led che consentono la continua regolazione dell’intensità. Anche l’esterno è pensato e realizzato per vivere al meglio la propria vacanza. A prua un salottino e due grandi prendi-sole consentono di immergersi nel più profondo relax garantendo comunque la necessaria privacy. Tra la parte di tetto apribile sopra il salone e la poppa, un flybridge crea una ulteriore zona di vita all’aperto dotata di posto di pilotaggio, vasca idromassaggio e divano dinette. A poppa la spiaggetta sopra le trasmissioni con le scale che salgono al pozzetto. Il garage, tra i più grandi della categoria, è in grado di ospitare al suo interno un tender di lunghezza fino a 5,50 metri e due jet ski di lunghezza massima di 2,90 metri. I tre motori MTU 2000 16V, accoppiati a tre idrogetti Rolls Royce KaMeWa, due laterali ed un booster centrale, offrono prestazioni da vero purosangue: la velocità massima è di 39 nodi, raggiunta con accelerazione e maneggevolezza inusuali per una unità di queste dimensioni, grazie anche a una assistenza elettronica di alta qualità con elementi originali dei produttori delle propulsioni e delle trasmissioni e con il sistema integrato Naviop. In sentina, un passaggio lungo oltre 21 metri rende possibile l’ispezione delle parti più nascoste dello scafo, fino alla sala macchine. Riccardo Russo
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aziende / porto&diporto
ABB Italia nel 2013 spinge sull’export Redditività positiva e crescita sui mercati internazionali, nel service e nell’efficienza energetica. Forte spinta all’innovazione
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ono stati recentemente annunciati i risultati 2013 di ABB a livello mondiale e di ABB in Italia. Per quanto riguarda il nostro Paese, nel 2013 ABB Italia ha registrato ordini per 2.115 milioni di euro, (-7% rispetto al 2012) e ricavi per 2.107 milioni di euro (-8 % rispetto al 2012). Sostanzialmente stabile e positiva la redditività; in crescita la percentuale dell’export sui ricavi che si assesta al 63%. I dipendenti totali in Italia al 31 dicembre 2013 sono 5.857, valore allineato a quello dell’anno precedente. A commento dei risultati di ABB Italia, Matteo Marini, che dal 1 novembre 2013 è alla guida di ABB in Italia e nella regione Mediterranea, ha dichiarato: “Nonostante un 2013 caratterizzato da un contesto di mercato non certo favorevole, siamo riusciti a mantenere una posizione di sostanziale stabilità. A ciò ha contribuito la forte attitudine all’esportazione di ABB Italia che ci ha permesso di bilanciare il fronte domestico con una vivace spinta verso i mercati esteri testimoniata da un costante aumento della quota di export. Mentre rimaniamo focalizzati sulla nostra strategia di crescita, continuiamo a puntare sull’innovazione e la tecnologia (vedere scheda innovazioni tecnologiche) con crescenti investimenti in Ricerca e Sviluppo nel corso del 2013 pari al 2,5 % del fatturato. Per ABB Italia il 2013 è stato un anno record in termini di brevetti depositati: sono stati 37 rispetto alla media di 28 degli ultimi 5 anni”. “In un contesto in cui le imprese investono sull’ottimizzazione e la valorizzazione dei propri asset produttivi, le nostre attività di service si attestano al 13% dell’ordinato, con un apprezzabile incremento del 2% rispetto all’anno precedente a conferma di una focalizzazione su questo business nel nostro paese che supporterà gli attesi risultati di crescita per i prossimi due anni. L’Ita-
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Matteo Marini lia continua a rappresentare una realtà importante all’interno di ABB, come testimoniano i recenti investimenti del Gruppo nel nostro Paese che hanno portato nel 2013 all’acquisizione di Power One (inverter fotovoltaici) e alla finalizzazione del passaggio ad ABB di RGM (convertitori ausiliari per trazione), aziende con una forte impronta italiana ha infine affermato Matteo Marini - Stiamo inoltre raccogliendo i frutti dell’acquisizione di Thomas & Betts (prodotti di bassa tensione) da cui ci aspettiamo opportunità interessanti anche per il mercato italiano”. Produttività industriale, affidabilità delle reti elettriche ed efficienza energetica – che ha visto una crescita dell’8% rispetto agli ordini del 2012 – continuano a essere elementi cardine delle soluzioni che offriamo al mercato (vedere scheda principali ordini 2013). ABB Italia continua a promuovere concretamente la sua esperienza internazionale nelle tecnologie al servizio di città più smart - efficienti e sostenibili - con una focalizzazione nei settori dell’energia, dei trasporti e dell’efficientamento di edifici e infrastrutture, partecipando, in qualità di partner tec-
nologico al fianco di Università, centri di ricerca, pubbliche amministrazioni e altre aziende, al progetto internazionale R2CITIES, co-finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro, per lo studio e l’applicazione di interventi di miglioramento dell’efficienza energetica di aree residenziali e contribuendo allo sviluppo di soluzioni di monitoraggio e automazio-
ne. A livello nazionale questa iniziativa si innesta nel quadro del progetto ”Genova Smart City” a cui ABB è associata fin dalla sua nascita. Padova, Napoli e Venezia sono altre città che stanno investendo in tecnologie ABB. La mobilità elettrica è un elemento fondamentale per le smart city e ABB ha visto riconosciuto il suo impegno
tecnologico con il Premio “Innovazione Amica dell’Ambiente” di Legambiente per il progetto TOSA, il sistema che consente ad autobus elettrici di ricaricarsi in soli 15 secondi durante la fermata per la salita e la discesa dei passeggeri. Gli investimenti in formazione e in ricerca e sviluppo, lo stimolo alla mobilità internazionale, l’impegno nell’innovazione tecnologica e nella sostenibilità sono strumenti che consentono alle persone di ABB di contribuire fattivamente alla crescita di un ambiente multiculturale spinto all’innovazione. Impegno che si concretizza attraverso la fattiva collaborazione con Università Italiane di grande spicco che nel 2013 il Gruppo ABB a livello mondiale ha voluto premiare per progetti di ricerca di grande valenza innovativa, e con la partnership con Associazioni come la Fondazione Aiutare i Bambini e Junior Achievement con le quali si stanno perseguendo obiettivi di Corporate Social Responsibility orientati alla formazione dei giovani in Italia e al loro accesso ai principi e alle pratiche dell’imprenditorialità. Italo Merciati
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aziende / porto&diporto
“Sua Eccellenza Italia” nel Principato di Monaco La prima edizione del Forum Internazionale del Made in Italy si terrà nel Principato di Monaco, dal 14 al 16 marzo 2014, presso il Grimaldi Forum.
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osizionato al centro dell’Europa mediterranea e con oltre mille imprese italiane che lo hanno scelto come piazza importante per il trading internazionale di beni e servizi, il Principato di Monaco rappresenta la piattaforma ideale per promuovere il “Sistema Italia” fuori dal nostro Paese. Il titolo di questa prima edizione, “Sua Eccellenza Italia”, sintetizza in modo efficace gli obiettivi fondamentali dell’evento: valorizzare le migliori realtà imprenditoriali del nostro Paese, portatrici dei valori di qualità e di creatività sulla scena internazionale; rinnovare il concetto di Made in Italy proiettandolo a livello internazionale, anche attraverso forme di aggregazione tra imprese che consentono di essere competitive nel mondo globalizzato; promuovere il Sistema Paese per favorire la crescita e lo sviluppo dell’economia. Il Forum, promosso dall’Ambasciata d’Italia a
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Monaco, è realizzato con il patrocinio dei Ministeri degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, e con il sostegno del Governo del Principato di Monaco. E’ organizzato in collaborazione con The European House – Ambrosetti, ICE – Agenzia per la Promozione all’Estero e l’Internazionalizzazione delle Imprese Italiane, l’Associazione degli Imprenditori Italiani del Principato di Monaco (AIIM), e la Direzione del Turismo e Congressi di Monaco. L’evento si svolgerà secondo i seguenti orari: venerdì 14 marzo dalle 16:00 alle 18:30; sabato 15 marzo dalle 9:00 alle 18:30; domenica 16 marzo dalle 9:00 alle 13:00. Attraverso un’alternanza di sessioni plenarie e workshop ristretti, il Forum intende stimolare la discussione, il confronto e l’interscambio di esperienze e valori tra istituzioni e imprese.
Il programma prevede la trattazione di alcuni temi di portata strategica per il Made in Italy oggi tra i quali: Il futuro del Made in Italy nello scenario economico attuale; I modelli organizzativi vincenti per competere nel contesto globale; Il sistema finanziario al servizio dell’impresa; Misure, regole e istituzioni per promuovere e tutelare le imprese; Alcuni punti di forza del Made in Italy: il fashion, l’agroalimentare, la cultura; Ricerca e innovazione tecnologica come leve competitive; L’edilizia ecosostenibile e la mobilità intelligente (seminario organizzato da ICE - Agenzia). E’ prevista la partecipazione, in qualità di relatori, di personalità del mondo economico, politico, e istituzionale. Costanti aggiornamenti sui contenuti e l’organizzazione del Forum sono disponibili sul sito www.madeinitalyforum. com. Carolina Sinnopoli
aziende / porto&diporto
Sold out per il Vinitaly in Italia e nel Mondo
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più di un mese dalla sua inaugurazione, il 48° Vinitaly fa già registrare un record, con il superamento, per la prima volta nella storia della manifestazione, dell’asticella dei 100.000 metri quadrati netti venduti. È il risultato dell’allestimento del padiglione ‘i’ per ospitare Vininternational, il nuovo salone riservato agli espositori esteri e dell’ampliamento del padiglione A. Nonostante ciò, il più grande salone internazionale dedicato al vino, in programma dal 6 al 9 aprile 2014, ha avuto richieste di partecipazione che superano anche quest’anno le aree disponibili, per un sold out che premia l’impegno dell’organizzazione a migliorare e aumentare di anno in anno i servizi e le opportunità commerciali per gli espositori e gli operatori in visita. Notevole l’investimento – un milione di euro – per promuovere Vinitaly all’estero e per l’incoming di buyer a Verona durante la manifestazione, in particolare dai Paesi indicati dagli espositori nell’indagine realizzata dopo Vinitaly 2013: Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina sono stati i mercati più richiesti, ma delegazioni arriveranno anche da Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia. Espressamente dedicato agli incontri d’affari il nuovo spazio denominata International Buyers’ Lounge, collocato nel Centro servizi Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte (per un totale di un centinaio
di partecipanti) e i buyer esteri dall’altra. Due le iniziative: Taste and Buy, per il b2b wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare
dell’esposizione veronese, partecipando dal 25 al 28 marzo all’International Wine & Spirits Show di Chengdu, evento fuorisalone del China Food and Drinks Fair for Wine & Spirits. Si trat-
scambi commerciali, e l’enoteca dell’International Buyers’ Club, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali. Di sicuro interesse per i visitatori esteri anche il nuovo salone Vinitalybio (padiglione 11), organizzato in collaborazione con Federbio e pensato per dare visibilità ai vini biologici certificati, capaci di alimentare un interesse crescente in particolare tra i consumatori del Nord America, del Nord Europa e dell’Estremo Oriente. Brand autorevole e riconosciuto a livello internazionale, Vinitaly ha in Vinitaly International il suo braccio operativo all’estero, per entrare in contatto in loco e invitare a Verona importatori e buyer dei mercati più interessanti. Così, dopo New York a inizio febbraio, Vinitaly International sarà in Cina pochi giorni prima dell’inaugurazione
ta di una delle storiche (30 anni) e più importanti fiere b2b del comparto vitivinicolo cinese, dove saranno presenti 700 espositori italiani e 8.000 visitatori professionali al giorno. Organizzato da Vinitaly International anche Opera Wine, il grand tasting ‘Finest Italian Wines, 100 Great Producers’, che si svolge nel palazzo della Gran Guardia a Verona alla vigilia dell’inaugurazione di Vinitaly, realizzato in collaborazione con Wine Spectator. In contemporanea con Vinitaly si svolgono altre due esposizioni: Sol&Agrifood, la rassegna dell’agroalimentare di qualità, ed Enolitech, che oltre ai mezzi tecnici per la produzione di vino e olio extravergine di oliva propone bicchieri, accessori e attrezzature per la cantina e l’enoteca presentati dalle più prestigiose aziende del mondo. Paola Martino
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cultura / porto&diporto
Fabbrica Wojtyla promuove la Reggia di Caserta C
inquemila presenze nella serata inaugurale del 30 novembre ed oltre dodicimila nella serata del 28 dicembre. Questi i numeri a favore del Mitbac delle due rappresentazioni del Teatro Stabile di Innovazione Fabbrica Wojtyla. “Acqua che viene… acqua che va…” piecè in costume settecentesco dedicata all’opera di Luigi Vanvitelli e a quel maestoso acquedotto che porta l’acqua ai giardini Reali e Moti Terra in Terrae Motus, monologhi di attualità e denuncia sociale inseriti nell’area museale d’arte contemporanea di Palazzo Reale che rende omaggio alla donazione di Lucio Amelio che raccoglie opere contemporanee sul tema del post terremoto realizzate da artisti come Andy Warhol e Palladino, un connubio tra vecchio e nuovo, staticità e dinamismo, pittura e recitazione, che ha visto trionfare l’arte in tutte le sue forme, suscitando una suggestione particolare che ha coinvolto ed emozionato un pubblico davvero attento. Una serie di eventi grazie all’azione congiunta di Felicita De Negri, assessore alla cultura e di Pasquale Napolitano, assessore al Turismo della città di Caserta che hanno voluto certificare il legame culturale che lega Caserta alla “discussa” Reggia, splendore artistico del territorio ultimamente in affanno. A colpo sicuro il Sindaco di Caserta Pio Del Gaudio ha affidato questo intervento al Teatro Stabile di Innovazione Fabbrica Wojtyla, gioiello di attrazione culturale che vede questa realtà giovanile appassionata di recitazione che, invece di attendere le promesse soluzioni governative di “avvio al lavoro”, si è rimboccata le maniche creando una vera e propria fabbrica culturale - intitolata al Wojtyla uomo, scrittore ed attore. Uno spazio attivo dove l’espressione artistica possa realizzarsi anche come opportunità occupazionale, questo il principio attivo dell’iniziativa a dimostrazione che un’Amministrazione oculata deve cominciare a proteggere i propri possibili investimenti, già esigui, verificando prima le primarie risultanze di iniziative valide sostenute dai proponenti e poi indirizzandoli in progettualità finanziabili
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al fine di “incrementare” tali risultanze proprio perché sono state verificate come capaci di realizzazioni fattive, di utilità sociale, culturale ed occupazionale per la città. I giovani della Fabbrica Wojtyla hanno proposto di promuovere lo slogan “Caserta, un amore di città” che l’Amministrazione sembra intenzionata a fare proprio come programma di immagine da raggiungere. “Andate, date e non dite” è la mission della Fabbrica Wojtyla che il suo Direttore artistico, Patrizio Ranieri Ciu, compositore ed affermato autore e regista teatrale, ha raccolto da Karol Wojtyla con il quale ha collaborato in particolare nel 1995 come coordinatore del viaggio del Papa nei Balcani stringendo poi una singolare amicizia nutrita dalla comune passione per il teatro. “Incontro – racconta Ciu - che ha letteralmente cambiato la mia vita, lasciandomi in eredità una straordinaria ricchezza umana”. Lolek, appellativo con cui il giovane Wojtyla era chiamato in teatro, è il prossimo impegno teatrale di questi giovani artisti per la prossima primavera in concomitanza con il processo di santificazione. “Sono ragazzi di diverse estrazioni sociali, alcuni anche con qualche difficoltà, che hanno trovato la volontà comune di coltivare una grande passione. Iniziativa fertile in una congiuntura arida, con uno scopo dichiarato: acquisire una conoscenza che possa essere anche un mestiere per la vita” precisa la dottoressa Alba Bianconi Ciu, Presidente dell’associazione Ali della Mente a cui fa capo il progetto. “Fabbrica Wojtyla - sottolinea il presidente della Commissione consiliare città di Caserta Luigi Cobianchi - è un progetto bellissimo. Il lavoro sociale messo in piedi da Patrizio e da sua moglie Alba - sottolinea Cobianchi - ha appassionato tanti giovani casertani allontanandoli anche da quelle realtà virtuali, che purtroppo, oggi sembrano essere diventate per i ragazzi l’unico mondo reale possibile”. “Il Teatro stabile di innovazione è una positiva realtà concreta della città di Caserta - dichiara con intima soddisfazione il Sindaco Del Gaudio Pio - Sono giovani che non sostano soltanto nei bar cittadini in attesa di un futuro che forse non verrà, ma ragazzi attivi che il futuro hanno inteso andarlo a prendere direttamente con azioni di ricerca culturale, anche al fine di incidere appunto positivamente sulla società. Un esempio di partecipazione civile per una nazione che ne ha davvero bisogno”. Un teatro di servizio culturale e di denuncia sociale, dunque, da seguire con attenzione e che da quest’anno, seguendo la naturale evoluzione dell’officina sperimentale, è diventato Stabile con una Stagione Teatrale davvero unica per ampiezza e originalità di contenuti e che consentirà di sviluppare un programma articolato, sempre meno legato a fattori economici e sempre più orientato verso il teatro sociale. (Foto di Alba Bianconi) (Costumi Alchimia di Emilio Bianconi)
turismo / porto&diporto
XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico L
a XVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico è stata presentata, giovedì 13 febbraio presso lo stand della Regione Campania al padiglione 3 della BIT Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Sono intervenuti Pasquale Sommese Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania, Italo Voza Sindaco di Capaccio Paestum e Massimo D’Onofrio Assessore al Turismo della Provincia di Salerno. Ha coordinato la presentazione Ugo Picarelli, Ideatore e Direttore della BMTA. La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico si conferma un evento originale nel suo genere: sede dell’unico Salone espositivo al mondo del patrimonio archeologico e di ArcheoVirtual, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali; luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati al turismo culturale ed al patrimonio; occasione di incontro per gli addetti ai lavori, per gli operatori turistici e culturali, per i viaggiatori, per gli appassionati; opportunità di business nella suggestiva location del Museo Archeologico con il Workshop tra la domanda estera e l’offerta del turismo culturale ed archeologico.
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Un format di successo testimoniato dalle prestigiose collaborazioni di organismi internazionali quali UNESCO, UNWTO e ICCROM oltre che da circa 10.000 visitatori, 150 espositori con 20 Paesi esteri, 50 tra conferenze e incontri, 300 relatori, 250 operatori dell’offerta, 100 giornalisti. L’area adiacente al Tempio di Cerere (Salone Espositivo, Laboratori di Archeologia Sperimentale, ArcheoIncontri), il Museo Archeologico Nazionale (ArcheoVirtual, Conferenze, Workshop con i buyers esteri), la Basilica Paleocristiana (Conferenza di apertura, ArcheoLavoro, Incontri con i Protagonisti) continueranno ad essere le suggestive location della XVII edizione. Nel sottolineare sempre più l’importanza che il patrimonio culturale riveste come fattore di dialogo interculturale, d’integrazione sociale e di sviluppo economico, ogni anno la Borsa promuove la cooperazione tra i popoli attraverso la partecipazione e lo scambio di esperienze: dopo Egitto, Marocco, Tunisia, Siria, Francia, Algeria, Grecia, Libia, Perù, Portogallo, Cambogia, Turchia, Armenia, Venezuela, ospite ufficiale nel 2014 sarà l’Azerbaijan. Numerose le sezioni speciali: gli Incontri con i protagonisti nei quali il
grande pubblico interviene con i noti divulgatori della TV; i Laboratori di Archeologia Sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate nell’antichità per realizzare i manufatti di uso quotidiano; gli ArcheoIncontri per la presentazione di conferenze stampa e progetti di sviluppo territoriale; il Premio “Paestum Archeologia” assegnato a coloro che contribuiscono alla valorizzazione del patrimonio culturale; ArcheoLavoro orientamento ai Corsi di Laurea e Master in Beni Culturali e Archeologia, presentazione delle figure professionali e delle competenze emergenti; il Premio “A. Fiammenghi” per la migliore tesi di laurea sul turismo archeologico; il programma di Visite guidate ed educational per giornalisti e visitatori. Istituzioni, Enti, Paesi Esteri, Regioni, Organizzazioni di Categoria, Associazioni Professionali e Culturali, Aziende e Consorzi Turistici, Società di Servizi, Case Editrici saranno presenti nel Salone espositivo, per vivere da protagonisti quattro giorni straordinari in occasione della XVII edizione a Paestum, nell’area archeologica della città antica, nei giorni 30-31 ottobre 1-2 novembre di questo anno. Sandro Minardo
eventi / porto&diporto
Torna “Motor Gallery” auto e moto d’epoca
Una mostra-mercato unica nel suo genere: solo auto e moto d’epoca di alta qualità ed esclusivamente made in Italy
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abato 10 e domenica 11 maggio si svolgerà nel quartiere fieristico di Modena, la Capitale dei motori, la seconda edizione di Modena Motor Gallery. Due e quattro ruote rigorosamente dal passato e tutte italiane al 100%. Ferrari, Maserati, Lamborghini, Pagani, De Tomaso, Lancia, Fiat, Alfa Romeo, moto Morini, Ducati, Guzzi: le più rappresentative icone italiane dal Dopoguerra agli anni ’80 saranno presentate da oltre 350 espositori provenienti da tutta Italia sui 41.000 mq dei padiglioni e spazi espositivi esterni di ModenaFiere. Inoltre daranno sfoggio della storia e della bellezza dell’automobilismo alcuni pezzi delle celebri collezioni private di Mario Righini, Umberto Panini e Francesco Stanguellini. Club privati, le più rinomate scuderie, oggettistica e ricambistica di auto e moto, editoria di settore, stampe e quadri, modellismo, gadget, automobilia e cimeli, auto modelli, giocattoli d’epoca, memorabilia, abbigliamento, registri d’auto: questo e tanto altro è Modena Motor Gallery. In contemporanea, sempre a ModenaFiere, si svolgerà il “Gran Mercato di accessori e ricambi ”: un’area dedicata a oltre 300 espositori di ricambi, a privati, collezionisti, compratori e rivenditori. L’edizione 2014 inoltre ospita, nell’area esterna, con il semplice acquisto del biglietto d’ingresso, privati che vogliono proporre al mercato la propria auto. All’interno di Motor Gallery sarà possibile ammirare due grandi mostre collaterali: “La spider, un sogno a cielo aperto” - un’esposizione dedicata a 40 anni di storia della decappottabile sportiva a due posti che ha ammaliato i più prestigiosi carrozzieri - e “A 100 anni dalla nascita di Maserati Spa”, un omaggio al centenario della società Maserati che dal 1914 ad oggi ha sempre rappresentato una parte importante della storia e della cultura dell’automobile sportiva, con alcuni pezzi unici (e non solo auto) della collezione privata di Matteo Panini. Nella Galleria di ModenaFiere si potranno ammirare le opere di numerosi
artisti, l’esposizione delle motociclette Villa, le Maserati a due ruote, le biciclette classiche e vintage della mostra “Le biciclette che volano” oltre ad una vera chicca: le biciclette originali di Fausto Coppi e inoltre le stupende moto dei collezionisti Salsapariglia, Sassi e Battilani. Motor Gallery è un evento da non perdere per tutti gli amanti delle auto d’epoca che nella culla emiliana dei motori potranno approfittare dell’occasione per visitare i musei partner dell’iniziativa: Museo Casa Enzo Ferrari, Museo Ferrari di Maranello e la Collezione Maserati presso il Museo Panini. Per chi vuole soddisfare la voglia di velocità, alcune Ferrari e Lamborghini offriranno la possibilità di un giro di 15 minuti su uno dei loro bolidi nell’autodromo di Marzaglia. La mostra-scambio mira a valorizzare non solo la filiera automobilistica, dal battilastra al verniciatore e la piccola imprenditoria artigianale modenese specializzata, ma anche le eccellenze del territorio. Per questo Modenatur propone speciali pacchetti turistici dedicati agli Autoclub per far conoscere il nostro patrimonio motoristico ed enogastronomico.
Modena Motor Gallery è un evento unico che si svolge grazie all’importante sostegno della Camera di Commercio di Modena, Promo e Promec, promotore internazionale della manifestazione. L’evento si colloca nell’ambito della quindicesima edizione di Modena Terra di Motori, la più importante manifestazione automobilistica italiana “en plein air”, che si terrà nel mese di maggio e i primi giorni di giugno e prevede una serie di esposizioni e iniziative nelle piazze del centro storico modenese, il passaggio della 1000Miglia (18 maggio) e la Notte dei Motori (31 maggio). La manifestazione gode dell’importante Patrocinio dell’A.S.I., Automotoclub Storico Italiano, la federazione che riunisce oltre 140.000 appassionati di motorismo storico e sostiene e tutela, valorizzandone l’importanza culturale, gli interessi generali della motorizzazione storica italiana. Organizzatori dell’evento sono ModenaFiere e VisionUp - società di marketing, comunicazione e organizzazione eventi - che da anni organizza la manifestazione Modena Terra di Motori. Fabrizio De Cesare
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eventi / porto&diporto
Una “biblioteca di pietra” per il Giorno del Ricordo S
arà una “biblioteca di pietra” protesa nel mare verso la costa istriana e dalmata al centro delle iniziative promosse dal Comune di Rimini per il Giorno del Ricordo, la giornata istituita in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano – dalmata, delle vicende del confine orientale. Una “Biblioteca di pietra” che sappia essere un “segno commemorativo” più che monumento, affidata ad un artista riminese nato a Fiume come Vittorio D’Augusta e realizzata dal Comune di Rimini. “Un segno in uno dei luoghi dell’identità di questa città - ha detto il sindaco di Rimini Andrea Gnassi - che rimarrà a ricordo di quello che è stato uno tra i momenti più tragici della storia non solo italiana. A questi momenti non dedichiamo una formella, un cippo, ma è il luogo stesso a essere monumento alla memoria proteso nel cuore dell’Adriatico che lambisce quelle terre dove il Novecento ha picchiato con violenza ideologica e guerre. Un risultato di cui sono molto fiero perché frutto di un confronto tra persone con sensibilità e storie diverse, dell’Unione degli Istriani, dell’Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani, Istriani, Fiumani, Dalmati, dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia nonché dell’Istituto Storico della Resistenza, dell’Anpi e del coordinamento delle associazioni combattentistiche e d’Arma”. Una “Biblioteca di pietra”, trenta opere letterarie il cui titolo e autore, proprio come la normale copertina di un libro, sarà inciso su targhe in ottone posizionate sui grandi blocchi di pietra del nuovo molo proprio in pietra d’Istria, aperta da un leggio musicale che si protende verso il mare, per sottolineare con la semplicità e la leggerezza il rispetto dei luoghi. “I grandi blocchi di pietra – ha detto Vittorio D’Augusta alla presentazione dell’opera - fanno pensare a gigante-
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schi libri e così come tutta la scogliera assomiglia a una surreale e grandiosa “Biblioteca di pietra”. Su ogni grande masso, proprio come la normale copertina di un libro, una targhetta di ottone con incisi il titolo di un libro e il nome dell’autore. Nomi di scrittori romanzieri e poeti - tra i più significativi di quelle terre, che hanno narrato brani di quella storia, ne hanno interpretato l’umanità e il dolore, o che, fin dal primo Novecento, ne avevano anticipato con la parola ansie e complessità di quei luoghi di frontiera”. I nomi e le opere di Arpino, Benco, Bettiza, ma anche, solo per citarne alcuni, Magris, Tomizza, Svevo, Sgorlon, e ancora Quarantotti Gambini, Saba, Slataper, Rumiz compaiono oggi sui grandi blocchi di pietra che fiancheggiano il camminamento centrale della nuova diga che si innesta sul molo di levante dedicato a Capitan Giulietti, in un luogo, come il porto, che è nel cuore e nell’immaginario dei riminesi, centro di affezione e di identità collettiva. “Il ricorso alla letteratura per una simile commemorazione – prosegue D’Augusta - toglie retorica e aggiunge sensibilità, “ampiezza di respiro”, un salutare vento di mare contro i residui di opposte ideologie che porta a guardare quei luoghi come patrimonio culturale comune, per un futuro europeo di concordia, pur non dimenticando, anzi ricercando, le scabrose verità del passato.” Sul semplice leggio, un unico oggetto tridimensionale all’inizio del percorso tra i libri di pietra, la dedica: “questa scogliera come biblioteca di pietra, questi massi di pietra come libri, il Comune di Rimini dedica agli esuli istriani, fiumani, dalmati e alle vittime dei conflitti di confine e delle foibe ultima tragedia dell’alto Adriatico, area plurale di lingue, tradizioni, genti diverse, sconvolta in passato da nazionalismi e scontri ideologici torna-
ta oggi cuore d’Europa e mosaico di culture”. “E Fellini cosa ne direbbe? – si è chiesto concludendo la sua presentazione Vittorio D’Augusta - E non per pura riverenza al Maestro, ma perché Fellini riassume, al livello più alto e poetico, lo spirito visionario e immaginifico della città. Una “Biblioteca di pietra” da cui guardar passare una “nave carica di pace”- un altro Rex – penso gli sarebbe piaciuta.” “La Biblioteca di pietra”: l’elenco dei narratori e poeti, e relativi titoli: Giovanni Arpino - Il fratello italiano; Silvio Benco - La corsa del tempo; Enzo Bettiza - Esilio; Viktor Car Emin - Cavaliere del mare; Diego De Castro - Memorie di un novantenne. Trieste e l’Istria; Elsa Fonda - La cresta sulla zampa; Virgilio Giotti - Colori; Pier Antonio Quarantotti Gambini - L’onda dell’incrociatore; Ivan Goran Kovačić - Jama; Marko Kravos - Quando la terra cresceva ancora; Drago Jančar - Aurora boreale; Pietro Luxardo - Dietro gli scogli di Zara Marisa Madieri - Verde acqua; Claudio Magris - Un altro mare; Laura Marchig – Dall’oro allo zolfo; Biagio Marin - Elegie istriane; Predag Matvejević – Breviario Mediterraneo; Carlo Michelstaedter - Poesie; Anna Maria Mori e Nerida Milani - Bora; Milan Rakovac - “Riva i druzi”; Alojz Rebula - Notturno sull’Isonzo; Paolo Rumiz - Viaggio istriano; Umberto Saba – Canzoniere; Giacomo Scotti - Goli Otok; Carlo Sgorlon - La foiba grande; Scipio Slataper - Il mio Carso; Giani Stuparich L’isola; Italo Svevo - Una vita; Fulvio Tomizza - Materada; Diego Zandel - Una storia istriana. Stefano Meroggi
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