SKILL TEORIE ED ESPERIENZE SULLA FORMAZIONE
I.D.E.A.*
per aumentare la competitività delle aziende lombarde. (* ovvero Innovazione, Digitalizzazione, Empowerment e Aggiornamento delle competenze)
NUMERO 7 NOVEMBRE 2018
PERIODICO DI ENAIP LOMBARDIA
Finanziato da FONDIMPRESA - Avviso 1/2016 - II SCADENZA Titolo piano formativo: “AVT/087E/16II - I.D.E.A. per aumentare la competitività delle aziende lombarde” (ID. 193622)
SKILL TEORIE ED ESPERIENZE SULLA FORMAZIONE
PERIODICO DI ENAIP LOMBARDIA Fondazione Enaip Lombardia Via B. Luini, 5 - 20123 Milano T. 02 88124101 - F. 02 804380 www.enaiplombardia.it
NOVEMBRE 2018 N. 7
SOMMARIO
I.D.E.A.*
per aumentare la competitività delle aziende lombarde (* ovvero Innovazione, Digitalizzazione, Empowerment e Aggiornamento delle competenze). Avviso 1/2016 Fondimpresa “Competitività” - Piano formativo AVT/087E/16II
EDITORIALE Innovazione tecnologica e formazione continua di Beppe Longhi, referente del piano Fondazione Enaip Lombardia
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CONTESTO Formazione 4.0, nuove professionalità per un’Industria competitiva “Innovare le competenze e promuovere nuovi percorsi educativi per rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale” di Marco Vecchio, Segretario Generale ANIE Automazione Formare al futuro - digital education, nuovi strumenti e paradigmi educativi di Amarildo Arzuffi, Direttore Area Formazione Fondimpresa
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ESPERIENZE/PROGETTI Il piano formativo I.D.E.A. per aumentare la competitività delle aziende lombarde - Avviso 1/2016 Fondimpresa “Competitività” Risultati attesi Risultati ottenuti di Giovanna Muselli Fondazione Enaip Lombardia
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BUONE PRATICHE Casi aziendali a cura di Matteo Roncoroni, Elisabetta Merlotti, Cecilia Acerbi, Fabio Veneri
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RASSEGNA NORMATIVA E DOCUMENTI Avviso 1/2016 Fondimpresa Competitività
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Nuovo Regolamento Qualificazione soggetti attuatori Fondimpresa
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EDITORIALE
Innovazione tecnologica e formazione continua di Giuseppe Longhi
L’OCSE nelle note alla “Strategia nazionale per le competenze dell’Italia (2017)” rileva che il mercato del lavoro nel nostro paese è intrappolato in una sorta di “low-skill equilibrium” dove ad una debole domanda di competenze da parte delle imprese corrisponde una scarsa offerta di competenze da parte della forza lavoro a tutti i livelli (dagli imprenditori ai lavoratori). Peraltro la presenza di modeste skill spesso si associa a bassi investimenti in tecnologie e scarsa produttività. La modesta performance delle competenze contribuisce al “ristagno economico” che caratterizza l’Italia in questi anni. Potenziare le competenze è uno dei principali fattori che il sistema paese può mettere in campo per riprendere la strada della crescita e dello sviluppo. Secondo il report dell’OCSE, circa il 6% dei lavoratori possiede competenze basse rispetto alle mansioni svolte mentre il 21% è sotto qualificato. Ci sono però anche i lavoratori che hanno competenze maggiori rispetto a quelle richieste e che svolgono attività di routine. In Italia i lavoratori occupati in attività routinarie, anche con titoli di studio elevati, sono maggiori rispetto al resto dei paesi del G7. Ciò determina che le imprese sconteranno livelli di produttività più bassi, mentre per i lavoratori aumenta il rischio di sostituzione con sistemi automatizzati che svolgono il lavoro a costi inferiori e con minori percentuali di errore e inefficienza. L’inadeguatezza delle competenze della popolazione attiva italiana in età adulta è confermata dalle Indagine PIAAC sulle competenze degli aduli. Sono oltre 13 milioni gli adulti con basso livello di competenze in scrittura, lettura e matematica, circa il 40% della popolazione attiva, un dato nettamente superiore alla media europea. Gli adulti che hanno competenze di basso livello in Italia sono, in gran parte, lavoratori più anziani e immigrati e sono concentrati nelle imprese più piccole, in settori meno progrediti e nelle regioni meno sviluppate. Tuttavia in Italia è anche rilevante (stimato in circa il 9%) il fenomeno dei giovani adulti che, malgrado il possesso di un diploma o titolo superiore, risultano essere low skilled. Moltissimi di questi adulti lavoreranno ancora per decenni e avranno difficoltà ad adattarsi ai futuri cambiamenti dell’economia e della società. Secondo l’OCSE il 9% dei lavori attuali rischia di scomparire sostituito dall’automazione e per almeno il 50% dei lavori l’impatto della digitalizzazione comporterà un significativo cambiamento dei compiti e delle mansioni. L’Italia è uno dei paesi europei dove più alta è la possibilità di cambiamenti radicali. 4
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Anche i livelli di partecipazione ad attività di formazione continua e permanente da parte della popolazione attiva italiana (25-64 anni) che si colloca intorno al 8,3% risulta inferiore alla media europea 10,8% e soprattutto alla media dei paesi del Nord Europa che presentano percentuali superiori al 25%. I livelli di partecipazione sono strettamente correlati al livello di istruzione posseduto e all’età. Di fatto rischiano di essere esclusi dalla formazione soprattutto le fasce di lavoratori meno istruiti e qualificati (cioè le fasce che ne avrebbero più bisogno) e i disoccupati. Particolarmente critico risulta lo spiazzamento riguardante le “competenze digitali” che “pesa” in modo molto più rilevante in Italia, sia per quanto riguarda le giovani generazioni in ingresso nel mercato del lavoro (forte è il gap tra domanda ed offerta), che soprattutto gli adulti impiegati in ruoli professionali manuali e/o routinari a rischio di obsolescenza professionale. L’ Italia sconta un gap negativo tra le competenze digitali della forza-lavoro e le necessità del mercato, non solo nel settore ICT, ma anche nelle professioni tradizionali e, più in generale, della cultura digitale diffusa. Secondo la rilevazione fatta dalla Commissione europea per “Agenda digitale”, in Italia meno del 60% della popolazione è in possesso di sufficienti competenze digitali. Nel 2018 l’Italia si è piazzata quartultima nel Digital economy and society Index (DESI), l’indice che misura il livello di competenze digitali nei Paesi dell’Unione. Oltre il 20% della popolazione italiana nel 2017 non ha mai utilizzato Internet. È un dato eclatante, tenuto conto che l’Italia è la seconda industria manifatturiera d’Europa e che gran parte delle posizioni di lavoro disponibili nel prossimo futuro nell’industria sarà occupato da lavoratori con competenze digitali. Il nostro Paese ha bisogno di definire rapidamente una strategia di sviluppo delle competenze che incentivi la produttività e l’economia. Come sostiene l’OCSE nel report “Skill for a Digital World”: “promuovere la diffusione delle tecnologie digitali è essenziale per aumentare la produttività. In ogni caso, l’adozione richiede di essere accompagnata da un appropriato sviluppo di competenze per abilitare il loro uso effettivo”. La Formazione e lo sviluppo delle competenze del personale non rappresentano più un optional, ma una delle condizioni base per l’evoluzione del sistema produttivo e la chiave per il successo competitivo. La trasformazione digitale tende a modificare ed innalzare la qualificazione professionale del personale e richiede nuovi modelli formativi circolari, dove l’apprendimento avviene più attraverso la SKILL 7/2018
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“soluzione di problemi” in situazione e la loro sistematizzazione, piuttosto che attraverso la trasmissione di competenze in un contesto d’aula. Bisogna progettare per competenze, ma a partire dal reale fabbisogno professionale del lavoratore e dell’impresa, tentando di valorizzare anche la formazione implicita ed informale e puntando a personalizzare e contestualizzare i percorsi formativi in relazione ai diversi tempi e stili di apprendimento. Bisogna incrementare le esperienze di cooperazione e di interscambio formativo tra imprese ed agenzie formative. Occorre che la formazione adotti e promuova nuove forme organizzative e modalità di apprendimento orientate a garantire, sia la crescita delle competenze a supporto del l’innovazione e del cambiamento, sia interventi per minimizzare l’impatto negativo sulle professionalità più deboli. Apprendimento lungo tutto l’arco della vita significa innalzare i livelli di partecipazione dei lavoratori ai sistemi di istruzione e formazione, migliorare ed innalzare i livelli di apprendimento e colmare il gap tra i fabbisogni professionali di imprese e lavoratori e l’offerta di formazione, nella prospettiva di ridurre al minimo la sotto-qualificazione e l’obsolescenza professionale che portano all’esclusione dal mercato del lavoro. Formare non è una spesa, ma un investimento sul futuro del Paese. In questo senso Impresa 4.0 può rappresentare una grossa opportunità, non solo per potenziare ed adeguare i macchinari e le tecnologie, ma anche per sviluppare le competenze del capitale umano. La sfida di Impresa 4.0 si vince puntando, oltre che sui modelli produttivi introdotti dagli investimenti in tecnologie digitali, anche sugli investimenti sulla crescita delle competenze in grado di governare i nuovi processi. Solo la combinazione tra investimenti in tecnologia e sviluppo di competenze e nuove forme di organizzazione del lavoro può portare a rompere il circolo vizioso del “low skilled equilibrium”.
L’autore: referente del piano Fondazione Enaip Lombardia
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CONTESTO
Formazione 4.0, nuove professionalità per un’Industria competitiva “Innovare le competenze e promuovere nuovi percorsi educativi per rispondere alle sfide della quarta rivoluzione industriale” Seminario 3 maggio 2018 – Milano di Marco Vecchio Grazie alla rivoluzione digitale in corso la fabbrica diventa intelligente introducendo al suo interno e lungo la filiera produttiva maggiore efficienza, competitività e interconnessione. La quarta rivoluzione industriale sta portando quindi ad una trasformazione generale del processo produttivo che comporta una rivisitazione completa del mondo del lavoro. L’accelerazione della dinamica tecnologica richiede un’accelerazione proporzionale della conoscenza. Industria 4.0 richiede competenze professionali ad ampio raggio: la conoscenza della tecnologia, ma soprattutto competenze di analisi di dati. Accanto a queste vanno sviluppate competenze di processo, di pianificazione e di gestione di progetti di innovazione e automazione industriale, che portano ad ampliare il raggio di azione delle persone. Le sfide della digitalizzazione sono ancora più importanti in un contesto, come quello italiano, fatto di piccole e medie imprese a basso contenuto tecnologico ed esposte alla competizione internazionale. La rivoluzione digitale crea e toglie occupazione e non è possibile prevedere con certezza quale sarà il saldo netto. Le dieci professioni oggi più richieste dal mercato non esistevano fino a 10 anni fa. Nella grande riallocazione internazionale del lavoro l’occupazione crescerà nei paesi che hanno investito sulle competenze digitali. In Italia ci sono profondi gap da colmare: solo il 29% della forza lavoro possiede elevate competenze digitali, contro una media UE del 37%. Un divario che rischia di aumentare ulteriormente considerando la bassa partecipazione di lavoratori a corsi di formazione (8,3%) rispetto alla media UE di 10,8% e a benchmark quali Francia 18,8% e Svezia 29,6%. Oggi la domanda di lavoro si sta trasformando a grande velocità e le abilità richieste sono sempre più articolate e complesse. Nella nuova impostazione organizzativa trovano maggiore rilievo quelle competenze che sono tipiche di un ambiente di lavoro caratterizzato da complessità e flessibilità: il problem solving, il pensiero critico, la capacità di coinvolgimento di team di lavoro interfunSKILL 7/2018
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zionali, la capacità di gestire i processi. Per contro, sotto il profilo delle competenze tecnico-professionali, le imprese sono chiamate a sviluppare nei propri collaboratori le conoscenze necessarie a gestire in modo efficace le tecnologie abilitanti per l’adozione dei nuovi modelli produttivi e organizzativi, al fine di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dalla “smart manufacturing”. Da qui la necessità di diffondere a tutti i livelli una cultura più aperta e competente nel digitale e nel sapere scientifico, di potenziare la formazione specialistica e tecnica, e di rafforzare le soft skill (creatività, managerialità, capacità di risolvere problemi in contesti tecnologicamente complessi). Ciò comporta una revisione dei percorsi educativi ad ogni livello e con particolare riguardo alla formazione terziaria professionalizzante dove l’Italia sconta un ritardo molto significativo, per non parlare dell’esigenza di potenziare le politiche attive del lavoro, la formazione continua, il training on the job, e di costruire meccanismi di certificazione delle competenze per rafforzare la posizione del lavoratore in un mercato sempre più dinamico. Con la Legge di Bilancio 2018 sono stati stanziati altri 9,8 miliardi di euro, dopo i 20 miliardi dell’anno precedente. La trasformazione del Piano Industria 4.0 in Piano Impresa 4.0 riflette una maggiore focalizzazione su competenze e formazione. Le azioni per il 2018 puntano sul consolidamento degli investimenti in innovazione e il potenziamento degli investimenti in capitale umano. Nella Legge di Bilancio 2018 è previsto infatti un credito d’imposta per le spese di formazione per Industria 4.0 pari al 40% del costo del personale dipendente impiegato nei corsi di formazione agevolabili fino a un massimo di 300.000 euro per azienda. Vengono inoltre incrementate le risorse per lo sviluppo degli Istituti Tecnico Superiori e si prevedono decreti ministeriali che ne definiscano i requisiti per il rilascio dei diplomi e ne integrino gli standard organizzativi e di percorso per adeguare l’offerta formativa a Industria 4.0, in linea con l’obiettivo del Piano Industria 4.0 di puntare sugli ITS come ecosistemi che favoriscono l’innovazione in qualità di scuole speciali per le tecnologie applicate. Il nuovo Piano Nazionale Impresa 4.0 considera quindi alla stregua degli investimenti da finanziare le spese in formazione, partendo da un obiettivo chiaro: «gestire il rischio di disoccupazione tecnologica e massimizzare le nuove opportunità lavorative legate alla quarta rivoluzione industriale, sviluppando nuove competenze digitali». Perché il tema è così importante? Perché non c’è analisi sul futuro del lavoro che non giunga alla conclusione che le nuove tecnologie, come l’applicazione nelle imprese dell’intelligenza artificiale o i progressi nelle tecnologie dell’automazione, non porteranno via necessariamente il lavoro ma porranno i presupposti per la creazione di nuovi lavori.
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Le imprese italiane si stanno muovendo per sviluppare al proprio interno, tra i propri lavoratori, una cultura digitale, ma per il momento si tratta ancora di interventi di formazione non sistematici e non sufficienti per affrontare le nuove sfide che, per accelerare il cambiamento, richiederebbero investimenti più significativi da parte del sistema produttivo. In quest’ottica, diviene fondamentale sistematizzare la relazione tra processi aziendali, capitale umano e competenze, affinché siano attivati percorsi formativi in linea con le aspettative richieste e non interventi occasionali di breve termine. La formazione è condizione imprescindibile per la competitività delle aziende che si devono innovare, nella consapevolezza che al di là di tecnologie e processi sono le persone con le loro competenze e il loro background che possono fare vincere le sfide legate alla quarta rivoluzione digitale. ANIE Automazione e le aziende che ne fanno parte sono consapevoli dell’importanza della formazione e di come questa rappresenti un asset fondamentale per i propri soci: per questo ha deciso di dedicare il focus di quest’anno dell’Osservatorio alla Formazione 4.0. L’Osservatorio è il documento, in formato digitale redatto annualmente dall’associazione, che contiene le testimonianze dei principali attori del mondo dell’automazione, un corposo inserto con i dati del settore e l’approfondimento di un tema di particolare rilevanza per il comparto. L’Osservatorio è stato presentato durante l’ultima edizione della fiera SPS IPC Drives Italia (Parma, 22-24 maggio 2018), di cui ANIE Automazione è Founding Partner ed è disponibile sul sito dell’associazione (www.anieautomazione.it).
L’autore: Segretario Generale ANIE Automazione
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CONTESTO
Digital education, nuovi strumenti e paradigmi educativi Seminario del 17 marzo 2018 – Milano (trascrizione non rivista dall’autore )
di Amarildo Arzuffi Il processo di digitalizzazione in cui siamo immersi sta progressivamente modificando il contesto socio-economico in cui viviamo e trasformerà in futuro la nostra società in modo radicale. Oggi stiamo vivendo un periodo di passaggio molto delicato, una transizione su cui abbiamo il dovere di ragionare con consapevolezza ed eticità. Pensiamo alla grandissima transizione che riguarda tutta la società a partire dal lavoro. Sergio Bellucci (giornalista) usa dire che “il futuro è già qui, solo che è mal distribuito!”, la società si configura infatti come fortemente diacronica: ci sono punte dell’organizzazione produttiva che vivono già nel futuro e punti del paese ancorati a tradizioni pluriennali. Queste parti non si parlano e comunicano attraverso meccanismi che a volte sono di paura e di rigetto. Se questi fenomeni non vengono rapidamente governati producono differenze stabili nel futuro. Per comprendere tali fenomeni è inevitabile confrontarci con la storia, anche se le differenze sono molteplici; comprendere l’innovazione non fa eccezione. Possiamo partire dall’introduzione in Inghilterra delle innovazioni sui telai (dalla spoletta volante del 1733 al primo telaio a vapore del 1787): fino a quel periodo la capacità produttiva del tessitore inglese e del tessitore indiano erano uguali, 80 anni dopo la capacità del tessitore inglese era cresciuta del 130% nella stessa unità di tempo. La diffusione dell’innovazione ha impiegato 80 anni, ma il meccanismo che potenzia la strumentazione produttiva umana ha un impatto storico-sociale enorme: l’Inghilterra diventa il padrone del mondo con l’impero coloniale più vasto. Come la storia ha affrontato queste innovazioni? Nella storia del movimento operaio, da cui provengo, c’è sempre stato un filone antimodernista: sabotaggio deriva da “sabot”, zoccolo, che i tessitori francesi lanciavano negli ingranaggi dei telai per sabotarli, appunto, in quanto toglievano posti di lavoro. Nel pensiero marxista convive però anche una riflessione che ragiona su come l’innovazione nasca sempre dal conflitto di classe con l’obiettivo di mantenere alto il saggio di profitto; ma può avere una connotazione positiva perché riduce il tempo lavoro socialmente 10
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necessario e porta a dire che, ad un certo punto, lavoreranno le macchine al posto degli esseri umani. Il problema, per la teoria marxista, resta sempre di come distribuire la ricchezza prodotta. Tornando alla transizione che stiamo vivendo, sono del parere che questi processi non vadano ostacolati, anche se portano con sé aspetti minacciosi per gli effetti sociali che possono produrre; le trasformazioni vanno favorite e guidate. Sto indicando una visione del mondo, perché non si può fare nessuna politica di educazione se non si hanno valori ed obiettivi a lungo termine, altrimenti parliamo di politiche di addestramento. Anche la discussione sul lavoro va fatta all’interno di grandi quadri di riferimento per definire un approccio che ci consenta di orientare il processo. Il sociologo Domenico De Masi indica che stiamo andando verso una società in cui la quota necessaria di lavoro pro-capite tende a diminuire, prova ne è che la dimensione del lavoro in Italia è composta da 48% occupati e 52% altro. Il 48% è molto frastagliato, ci sono persone che vengono da una tradizione in cui la vita è “tutto lavoro” e i Millennials che sono capaci di dire “questo lavoro non lo faccio perché non mi piace”. Nel 48% ci sono dipendenti, autonomi, in cerca di una occupazione; nel 52%, oltre ai giovani (pochi) ed ai pensionati, c’è chi vive in altri modi. È cambiato anche l’approccio al lavoro. Dobbiamo parlare di transizione come cambiamento antropologico. Questa rivoluzione dei mezzi di produzione e concezione dell’organizzazione cambia la società, cambia gli individui, cambia come si collocano davanti ai grandi temi: come mi pago la vita? Come mi organizzo il lavoro? Come gestisco il mio tempo libero? Oggi quando pensiamo al processo educativo dobbiamo pensare ad una grande paidéia: ragionare sugli schemi valoriali che andiamo a proporre per governare un meccanismo che è nuovo. L’educazione degli adulti rientra in questo processo e necessita di una propria costruzione e progettazione, perché è strettamente collegata alla coesione sociale, bene che rischiamo oggi di perdere. L’occupazione o la non-occupazione si possono governare se non perdiamo i meccanismi di coesione sociale. Sarà difficile governare una qualsiasi di queste transizioni senza coesione sociale, pena il tornare al “sabotage” con quello che gli sta di fronte: la repressione; grandi conflitti all’interno della società che si riaprono. L’educazione degli adulti e anche la formazione sul lavoro hanno oggi una importanza fondamentale per ricostruire elementi di coesione sociale dentro gli ambienti lavorativi, perché possono permettere una regolazione sociale al di là dello specifico addestramento professionale.
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Lavorare con gli adulti significa lavorare su materiale umano “nongiovane” in cui dobbiamo introdurre il concetto di “complessità”1, a fronte di una grande richiesta di semplificazione, con una ricerca spasmodica, che viene dalla cultura anglosassone, che chiede ricette precostituite e manuali pronti per l’uso. Si tende, quindi, a restare in un ambito solo disciplinare. Questo sta succedendo anche dentro le aziende, purtroppo. Mentre si parla di competenze trasversali queste vengono ridotte a soft skill (abilità): il problem solving del singolo problema disciplinare non prende in considerazione l’integrazione di più saperi e non tiene conto della complessità. Ancora per citare E. Morin, “stiano diventando tutti molto competenti nella nostra ignoranza”: approfondiamo talmente tanto un pezzettino del reale da non riuscire più a vedere il mondo. Il metodo riduzionistico non ci permette di governare nessuna transizione, dobbiamo far comprendere che la complessità esiste e ci dà dei limiti. Primo fra tutti il limite della nostra possibilità di comprendere, il limite sensoriale e del nostro cervello che non può capire tutto. Ogni soggetto ha una coscienza sulla quale basa i suoi risultati, quindi, nessun sistema di analisi profonda della complessità è in grado di essere totalmente risolutivo, può dare la visione di dove ci si muove con le proprie competenze e individuare quali sono le cose che non si sanno. Il pensiero complesso indica come ridurre gli spazi della propria incompetenza: spinge a capire che bisogna parlare con gli altri per riempire i propri buchi, non per ridurre i problemi e risolverli da soli, ma per poter costruire con dimensione di squadra. Questa è la questione fondamentale che sta dietro la formazione degli adulti, ma che anche nelle aziende non è molto percepita. Dopo le molte affermazioni del superamento del metodo fordista in realtà molte grandi aziende continuano a teorizzare il metodo riduzionista e ci troviamo di fronte a metodi di organizzazione fordista digitale: è sufficiente una élite di competenti digitali che governano i grandi processi e per il resto basta una “massa di manovra” a basso costo che viene utilizzata e può essere sostituita quando non serve più. Torniamo al concetto marxiano di “esercito industriale di riserva“, se vogliamo usare un linguaggio vecchio; alcune formazioni vengono svolte all’interno di questo paradigma valoriale, quindi si finanziano fantastiche formazioni su Leadership della squadra, ma il disegna complessivo della organizzazione resta un altro. Oppure si finanzia non più aula, ma solo formazione on the job su un applicativo, poi fra 2 anni si cambierà l’applicativo e forse si cambieranno anche tecnici ed operai. Questo modello sociale è il Brasile: servono un po’ di ingegneri, un po’ di poliziotti e molta massa di manovra. Dobbiamo insomma scegliere fra il modello brasiliano e il meccanismo di cooperazione che tiene insieme una società. 12
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nota 1 E. Morin, Conoscenza, ignoranza, mistero, Raffaello Cortina Editore, Milano 2018.
Ci sono invece organizzazioni che si sono rese conto che questo schema è un limite, aziende che hanno una responsabilità ad operare per il mercato e non solo per se stesse e riconoscono che affrontare un mercato sempre più turbolento necessita di una ampia e diffusa capacità delle persone, quindi investono in una formazione mirata ad aprire le teste. Un esempio, che mi diverte moltissimo, è una attività di formazione finanziata da Fondimpresa ad una cooperativa di pescatori siciliani a Catania per insegnare ai pescatori ad organizzare e gestire un sito web attraverso cui fare vendita al dettaglio. I pescatori fotografano il pescato appena arriva sulle barche - sono piccole barche che pescano sotto-costa con 2-3 persone a bordo -, le fotografie prodotte si postano automaticamente sul sito on line a disposizione dei consumatori che possono direttamente prenotare il pescato fresco. Quando le barche arrivano in porto il pesce è già venduto e con i motorini consegnano a domicilio alla massaia o al massaio, o ai ristoratori, tagliando così la catena commerciale distributiva. Questo è un meccanismo che punta alla competenza diffusa: tutte le barche sono attrezzate per fare questo lavoro, interagiscono col sistema cooperativo e creano una rete territoriale. Esattamente il contrario della grande fabbrica neo-fordista che riorganizza in modo iper-gerarchico i processi anche con le nuove tecnologie. In questa fase di transizioni esistono, dunque, innumerevoli futuri possibili. Ogni innovazione tecnologica produce molteplici futuri, il problema è la regolazione sociale dell’innovazione e l’utilizzo inclusivo delle tecnologie nuove. Abbiamo lo spazio, ma ancora una strumentazione fortemente limitata: nel nostro paese le risorse per l’Educazione degli Adulti sono limitatissime e riservate, anche giustamente, a migranti e svantaggiati e quelle per la Formazione Continua sono i Fondi Interprofessionali, come Fondimpresa, dove si accantonano circa 50/60 euro anno per lavoratore, dove però le risorse sono state tagliate di 1/6 per finanziare la cassa integrazione guardagni (CIG) in deroga; la CIG in deroga è stata soppressa, ma il taglio resta, di fronte alle trasformazioni di cui vi ho raccontato. Nello specifico, Fondimpresa finanzia un Avviso su Innovazione Tecnologica, dove però l’impatto della digitalizzazione non è Impresa 4.0 (che infatti è nata in Germania solo per le grandi imprese), ma riguarda la crescita delle competenze 4.0 delle persone. Ad esempio, in agricoltura Fondimpresa finanzia da 3-4 anni la digitalizzazione dei controlli dei campi, che non solo permette di usare meno pesticidi e meno acqua, ma consente di fare previsioni su quando le merci potranno andare sul mercato e quindi ottimizzare i costi di trasporto, ad esempio noleggiando con anticipo i mezzi di trasporto, e trattare oggi i prezzi per domani. Questo cambia in favore degli agricoltori il meccanismo di mercato, come per i pescatori di Catania.
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Abbiamo anche situazioni, di cui si parla di meno, ma che, con le capacità di calcolo legate ai sistemi digitali, hanno completamente cambiato il mercato delle materie prime. Il nostro è un paese avanzato sul fronte dell’economia circolare, ad esempio gli zuccherifici oggi guadagnano più o meno la stessa cifra dalla vendita dello zucchero e dalla vendita del gas di fermentazione, per riscaldamento o altro, che una volta era considerato scarto non economico. C’è un imprenditore siciliano nel settore alimentare che compra agrumi per spremerli e realizzare succo concentrato che poi vende alle industrie multinazionali dei succhi e delle bevande. È una attività che si realizza da noi, in Spagna, in Sud Africa ed in Brasile. Questo imprenditore sta anche aprendo una nuova attività in Brasile, perché, con la realizzazione dei succhi tiene l’azienda in attivo, ma guadagna molto con un nuovo polimero che si ricava dalle bucce degli agrumi e viene usato nel settore tessile della moda. Ha messo in concorrenza due filiere quella del tessuto con quella della pectina (che si ricava sempre dalla buccia e serve per l’industria conserviera), fa contrattazione e decide di volta in volta cosa produrre per guadagnare di più. Insomma apre in Brasile perché ha bisogno delle bucce degli agrumi. Il mondo sta cambiando così e noi abbiamo una grande necessità di gestire il cambiamento, la nostra forza lavoro è anziana e siamo un paese con un grave problema demografico di decrescita. Le coorti di lavoratori che devono restare al lavoro per 10/20 anni sono tutte pre-digitali e quindi dobbiamo gestire per 20 anni queste persone nella transizione. In molti casi abbiamo anche una scolarità medio-bassa, perché questo paese ha scelto di sviluppare una manifattura su segmento medio-basso, con un sistema salariale medio-basso, per cui i laureati bravi preferiscono andare fuori anche per gli stipendi, non solo per le occasioni di lavoro più qualificato. Il nostro sistema industriale non riesce a garantire stipendi adeguati al costo della vita - almeno quello delle nostre grandi città; abbiamo un livello di qualità dei produttori alto, ma non sono imprenditori e non assumono persone con alte capacità. Il mercato è aperto, le differenze fra il tessitore inglese e quello indiano esistono, non c’è sovranismo o chiusura dei mercati che le azzeri. Nella transizione dobbiamo curarci di far crescere la qualità della cultura e la qualità dei produttori. L’unico modo per affrontare questo è potenziare la formazione, unica via di uscita che abbiamo. Oltre alle competenze tecniche dobbiamo produrre senso e socialità. Quella socializzazione che la nostra scuola primaria è stata in grado di assicurare e che per questo è apprezzata nel mondo. Risocializzazione dentro alla desertificazione dei rapporti sociali è una grande cura che bisogna avere per un terreno tutto da studiare. Claudio Zanella, fisico a capo della ricerca di Telecom, studia il “lato oscuro del digitale”: come cambia la mappa della mente? 14
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Come cambia il nostro inconscio? A quali nuove paure siamo esposti con questo continuo contatto con il digitale? L’intelligenza artificiale sarà un nostro prossimo partner, non avremo il problema di litigare con il collega, ma con una macchina che ragiona ed impara: cosa capiterà alla nostra mente? È un punto su cui concentrare la nostra attenzione per valutare le conseguenze di questa innovazione sul nostro mondo espresso e non espresso. Penso che andremo incontro ad anni bellissimi per chi fa il lavoro del formatore, perché un laboratorio di trasformazione così ampio non c’è mai stato nella storia dell’umanità. È chiaro che se sbagliamo rischiamo grosso.
L’autore: Direttore Area Formazione Fondimpresa
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ESPERIENZE / PROGETTI
Il piano formativo I.D.E.A. per aumentare la competitività delle aziende lombarde Avviso 1/2016 Fondimpresa “Competitività” Risultati attesi - Risultati ottenuti di Giovanni Muselli
Il 28 giugno 2017 il Consiglio di Amministrazione di Fondimpresa ha approvato il piano formativo presentato da Fondazione Enaip Lombardia e Ial Lombardia impresa sociale s.r.l. dal titolo: I.D.E.A. Innovazione, Digitalizzazione, Empowerment e Aggiornamento delle competenze per aumentare la competitività delle aziende lombarde RISULTATI ATTESI Numero partecipanti previsti: 331 Numero imprese aderenti: 50 Numero ore di formazione: 1574 Territorio di riferimento: LOMBARDIA Il piano è stato avviato il 28 SETTEMBRE 2017 con la partenza della prima azione formativa Le azioni formative si sono concluse il 9 luglio 2018 Nello specifico le aree di intervento scelte per questo piano formativo sono state: A - Qualificazione processi produttivi: Interventi di sviluppo delle competenze dei lavoratori centrati sulla tematica delle tecniche di produzione. Fanno parte di quest’area tematica interventi finalizzati allo sviluppo delle competenze tecnico-professionali dei lavoratori che riguardano ambiti collegati al core business aziendale e a specifiche tecnicalità/sequenze di operazioni che permettono la lavorazione e la trasformazione degli input di produzione per l’ottenimento del prodotto finale; sono pertanto estremamente diversificati in funzione delle specificità dei settori produttivi delle aziende coinvolte. Il piano prevede sia interventi specifici sul ciclo del prodotto (lavo-
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razione del legno, lavorazioni tipografiche, pulitura dipinti murali, gestione macchine utensili), sia sui processi di lavoro (gestione delle procedure doganali, tecniche di prevenzione e cura in assistenza, tecniche di consulenza, smart production e lean manifacturing, inglese scientifico). B - Innovazione Organizzativa: Applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa. Riguardano quest’area interventi orientati al miglioramento continuo volto a ridurre, in modo costante e continuativo, il divario tra innovazione tecnologica e competenze organizzative, oppure alla reingegnerizzazione aziendale. Le tematiche emerse in fase di analisi dei fabbisogni, e specificamente legate a questo ambito, riguardano azioni mirate allo sviluppo delle competenze e delle professionalità aziendali per: • la gestione e il miglioramento del sistema di qualità aziendale, • lo sviluppo di nuovi metodi e strumenti di lavoro - dall’introduzione di modelli alternativi di gestione della produzione all’utilizzo di software innovativi, • lo sviluppo e la diversificazione delle attività in ambiti e mercati inesplorati. C - Digitalizzazione dei processi aziendali: Progetti o interventi di innovazione digitale che riguardano l’introduzione di nuovi processi in azienda o un notevole miglioramento di quelli già esistenti. La digitalizzazione dei processi aziendali è ancora percepita dalla maggioranza delle imprese di piccole e medie dimensioni come “un lusso” e non come “un must” per il cambiamento e la crescita delle aziende che hanno il compito di ridisegnare i processi interni ed esterni in funzione delle opportunità offerte di volta in volta dalle evoluzioni tecnologiche. Le azioni formative poste in essere nel piano formativo, sviluppate prevalentemente da PMI, costituiscono un primo passo verso la “Digital Trasformation” e riguardano in particolare interventi di innovazione digitale nelle aree aziendali del marketing, della comunicazione e delle vendite con riferimento ai fabbisogni di: • ampliamento dei propri mercati di riferimento, • incremento della visibilità del proprio marchio, • promozione di prodotti e servizi offerti. Certificazione delle competenze Tutte le azioni formative di durata superiore alle 20 ore si sono concluse con la certificazione degli elementi di competenza appresi durante lo svolgimento del percorso formativo.
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A tal fine è stata prevista, al termine di ogni percorso formativo, una prova di valutazione degli apprendimenti. L’obiettivo della prova di valutazione ha riguardato l’accertamento che la persona eserciti in modo soddisfacente, rispetto agli indicatori individuati dal docente, le competenze acquisite attraverso la partecipazione al percorso formativo. Valutazione e monitoraggio interventi formativi Al fine di migliorare il sistema di monitoraggio del piano e accelerare le tempistiche di compilazione, i partecipanti alle attività formative, i referenti aziendali e i tutor formativi avranno la possibilità di accedere, tramite un link dedicato, al portale Survey Monkey per la compilazione dei questionari di Customer satisfaction e per la valutazione degli interventi formativi. LE AZIENDE COINVOLTE Denominazione Impresa
Stabilimento/i interessato/i al Piano (Provincia/e)
N. Totale dipendenti
N. dipendenti destinatari della formazione
CONFIMI SERVIZI SRL
Bergamo
7
3
CONFIMI APINDUSTRIA BERGAMO
Bergamo
6
5
TIPOLITOGRAFIA ELETTA SRL
Bergamo
6
4
GRANULATI ITALIA SPA
Bergamo
70
4
BREMBOMATIC PEDRALI SRL
Bergamo
50
8
BRERO ENGINEERING SRL
Bergamo
20
5
S.I.T.I.S. SRL
Bergamo
38
5
BMI BIOMEDICAL INTERNATIONAL SRL
Bergamo
25
6
PUBLIFARM SRL
Bergamo
9
5
SACBO SPA
Bergamo
209
4
O.R.V.I. BERGAMO SRL
Bergamo
12
1
CENTRO DELL’ANZIANO SRL
Monza Brianza
103
24
OPERA PIA ROSCIO ONLUS
Como
48
24
FONDAZIONE ELEONORA E LIDIA RESIDENZA SANITARIA PER DISABILI ONLUS
Como
58
17
LB RESEARCH SRL
Como
16
5
PORRO SPA
Como
100
6
LABOR MEDICAL SRL
Como
4
4
LABOR PROJECT SRL
Como
14
8
SUPINO SRL
Mantova
10
6
KONE INDUSTRIAL SPA
Milano
289
16
SLIMPA SPA
Varese
157
16
AEROSVILUPPI SRL
Varese
64
18
GASPAROLI SRL
Varese
45
15
CALDANA TRAVEL SERVICE SPA
Brescia
22
5
JOHN RASMUSSEN SRL
Brescia
7
4
GLACOM ITALIA SRL
Brescia
7
5
I.E.M. MARMI SRL
Brescia
11
4
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Denominazione Impresa
Stabilimento/i interessato/i al Piano (Provincia/e)
N. Totale dipendenti
N. dipendenti destinatari della formazione
VILL.TUR.INTERNAZ.EDEN DI MAZZOLDI SIMONETTA & C.SNC
Brescia
13
4
ZARGE DUE SRL
Brescia
13
4
ELETTROPLAST SRL
Brescia
21
0
CASA DI RIPOSO COMINI ONLUS
Brescia
31
10
TRACCIATORI DI BERSINI ANDREA & C. SAS
Brescia
13
4
CARPENTERIA MECCANICA ALMICI SPA
Brescia
44
4
EFFEBIESSE SPA
Brescia
104
5
MAZZACANI SRL
Brescia
7
4
MORI di MORI GIACOMO & C SNC
Brescia
6
4
STAMPIT SRL
Brescia
7
4
PRESSOFUSIONI ZOBBIO MARSILIO & C. SNC
Brescia
12
5
BS SYSTEM SRL
Brescia
16
4
SCATTOLIN ABRASIVI SRL
Brescia
19
4
GE.P.I.T SRL
Brescia
8
5
GUARNERI ARREDIMOBILI SNC DI GUARNERI PRIMO E F.LLI
Brescia
12
4
OPTIMAS OE SOLUTIONS SRL
Brescia
244
30
TECNOCOLOR SRL
Brescia
9
5
GRAFICA SETTE SRL
Brescia
16
4
METAL CARP SRL
Brescia
29
5
PROGETTO FORMAZIONE SRL
Brescia
3
2
R-IMPRESA SRL
Brescia
5
3
TESCOMA SPA
Brescia
41
5
EDILQUATTRO SRL
Brescia
58
4
CO.RO.MET SRL
Brescia
57
4
Finanziato nell’ambito dell’avviso 1/2016 di Fondimpresa, il piano formativo “I.D.E.A. per aumentare la competitività delle aziende lombarde AVT/087E/16II, ha conseguito un punteggio totale complessivo pari a punti: 881/1000 (voce A1 = 640). Il piano prevedeva 1.574 ore di formazione, ha avuto inizio in data 28 settembre 2017, e si e concluso in data 9 luglio 2018 con l’erogazione di tutte le azioni formative. Solo per 2 azioni formative su 58 non sono state erogate tutte le ore formative previste. Complessivamente sono state erogate 1566 ore di formazione pari al 99,49% delle ore totali preventivate. Il piano ha complessivamente coinvolto 354 lavoratori e alcuni di essi hanno partecipato a più azioni formative. L’ambito di riferimento del piano I.D.E.A. è quello territoriale, nello specifico relativo alla Regione Lombardia, le attività formative hanno riguardato in prevalenza le province di Brescia e Bergamo.
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OBIETTIVO GENERALE Il Piano formativo, costruito a partire dai fabbisogni reali delle aziende coinvolte, aveva come obiettivo generale quello di accompagnare le aziende verso le innovazioni tecnologiche, organizzative e di prodotto, sempre più diffuse (digitalizzazione), che sono tra i principali fattori di competitività e che comportano nuovi modi di produzione, erogazione, consumo, trasporto e commercializzazione dei prodotti e dei servizi. Le nuove tecnologie e la competizione internazionale incrementano la rilevanza della “knowledge economy”, caratterizzata da settori ad alta intensità di conoscenza e dal peso delle risorse intangibili (capitale umano e competenze). Non è chiaro l’impatto che l’introduzione delle nuove tecnologie avrà dal punto di vista occupazionale, probabilmente si creeranno nuove occupazioni, ed alcune, di quelle oggi presenti, spariranno, con un bilancio probabilmente negativo per le occupazioni routinarie o mediamente qualificate, sia nelle funzioni amministrative che nella produzione, più facilmente sostituibili dalle macchine o dalle tecnologie TIC. L’impatto occupazionale non riguarda solo i settori ad alta tecnologia, ma anche quelli tradizionali. L’innovazione tecnologica rafforza la tendenza alla polarizzazione dell’occupazione tra high skill e low skill. Aumenta la domanda di competenze e abilità trasversali (soft skill) come il problem solving, il pensiero critico, la creatività, la capacità di relazione con gli altri, l’interculturalità. Le competenze tecniche e specialistiche continuano ad essere necessarie, ma devono essere costantemente aggiornate e sviluppate per essere adeguate ad un contesto tecnologico in continua evoluzione e richiedono e per evitare la loro rapida obsolescenza. Gli obiettivi di dettaglio sono quelli declinati nelle 3 aree di intervento scelte: • avviare e sostenere processi di innovazione attivando nuove tecnologie, • contribuire alla qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti, • attivare nuove forme di organizzazione dei servizi e delle attività aziendali OBIETTIVI SPECIFICI • Realizzare azioni formative per l’aggiornamento continuo, finalizzato ad un incremento delle competenze delle lavoratrici/ori occupate nelle imprese del territorio. • Promuovere la formazione su aree tematiche di importanza strategica per incrementare la competitività delle imprese e l’occupabilità dei lavoratori. 20
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• Supportare l’ampliamento della base dei beneficiari e degli utenti coinvolti nella formazione, consentendo così una più ampia diffusione dell’attività del Fondo. • Promuovere la formazione di categorie di destinatari normalmente sottorappresentate nella formazione continua. • Rafforzare i sistemi territoriali attraverso lo sviluppo di nuove/o maggiori competenze per le persone. • Rendere disponibile un modello di validazione/certificazione delle competenze acquisite durante l’esperienza formativa che faccia riferimento, ove possibile, agli elementi di professionalità del Quadro Regionale degli Standard Professionali e al Repertorio nazionale delle Qualificazioni (Atlante del lavoro) secondo le procedure definite da Regione Lombardia. • Realizzare modelli di riferimento condivisi di approccio metodologico, strumentale e di contenuti, per la diffusione di buone prassi. • Consolidare l’integrazione tra gli enti formativi coinvolti, al fine di migliorare la qualità della formazione erogata, consentire l’attivazione di interventi formativi sull’intero territorio regionale e rispondere alla molteplicità delle esigenze delle imprese. La prima importante considerazione riguarda il pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati in sede di progettazione del Piano e che costituivano elementi di priorità da parte di Fondimpresa in fase di valutazione del progetto e di assegnazione del finanziamento. Da sottolineare anche che in alcuni casi il Piano ha fatto registrare a consuntivo anche il superamento degli obiettivi iniziali. RIEPILOGO OBIETTIVI QUANTITATIVI A PREVENTIVO E CONSUNTIVO IDEA Numero totale ore di corso
Preventivo
Consuntivo
1534
1566
Numero totale lavoratori (“teste”) in formazione
331
354
Ore di formazione certificate (% su totale ore corso)
50%
93%
Donne partecipanti ( % su totale partecipanti)
36%
37,29%
Ultra cinquantenni, lavoratori sospesi, stranieri ( % su totale partecipanti)
16%
19,49%
Lavoratori fra 18 e 29 anni ( % su totale partecipanti)
16%
17,51%
96,67%
95,48%
30%
30%
Lavoratori provenienti da PMI Aziende che non hanno mai beneficiato di finanziamenti su avvisi di Fondimpresa dal 2007 (% sul totale aziende) Numero totale imprese beneficiarie Ore di formazione interaziendale (% su totale ore corso) Totale ore di action learning, FAD, affiancamento, training on the job, coaching
50
50
5,88%
5,88%
246
246
Coinvolgimento di 50 aziende di cui 1 grande azienda e 49 PMI su 80 manifestazioni di interesse.
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Partecipanti iscritti a registro 371 - Partecipanti ad azioni valide 330 Corsi interaziendali n. 5 - Aziende coinvolte 9/50 - Monte ore 92/1574. Si segnala in particolare la realizzazione un corso interaziendale di 12 ore per la formazione di tutor per l’alternanza scuola lavoro e l’apprendistato. Tutte le azioni formative sono state pianificate in fase di progettazione in quanto le aziende coinvolte, soprattutto le 16 PMI che non avevano mai partecipato ad un bando di sistema Fondimpresa, hanno espresso la necessità di avere una chiara visione del progetto formativo prima di dare la loro adesione definitiva. Sono aziende, in generale, con cui i partner dell’ ATS intrattengono già un rapporto consulenziale consolidato, che vede il loro coinvolgimento nell’attuazione di tirocini curricolari per studenti della formazione professionale, tirocini extra-curriculari per ragazzi/e in garanzia Giovani e disoccupati/e in Dote Unica Lavoro, assunzione di apprendisti in art. 44 (professionalizzante), art. 43 (primo livello) e art. 45.D.Lgs 81/2015 (alto apprendistato nella Fondazione Istituto Tecnico Superiore Mobilità sostenibile delle persone e delle merci). Questa esperienza pregressa ha consentito di progettare/tarare su misura di ogni azienda i percorsi formativi più appropriati alle loro esigenze. RUOLO PMI Il Piano ha un respiro regionale “sovra-territoriale” e “plurisettoriale”, nel senso che riguarda più territori della Lombardia e più comparti produttivi, ma si presenta unitario come offerta formativa (progettazione, impostazione metodologica, articolazione didattica, modalità di valutazione) e per l’attenzione posta sulla certificazione delle competenze. L’offerta formativa proposta nasce dalla consapevolezza che la “buona occupazione” nel futuro prossimo riguarderà soprattutto figure professionali caratterizzate da un buon livello culturale (competenze di base di livello secondario) e da adeguate skill tecnico-professionali “corroborate” da specifiche soft skill (competenze trasversali e manageriali). Il Piano formativo proposto si rivolge in particolare alle PMI, che rappresentano anche in Lombardia il fulcro dell’industria manifatturiera e dei servizi e nel Piano proposto rappresentano il 98% delle aziende aderenti. L’intento è di contribuire a creare, nelle aziende coinvolte, una cultura della formazione continua nelle PMI, in contesti in cui è stata spesso data priorità alla produttività e all’efficienza, come 22
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all’innovazione tecnologica ed organizzativa e alla capacità di gestire il business in un mercato globale altamente competitivo. Le aziende coinvolte nei percorsi sono tutte PMI (49 su 50) e stanno vivendo un momento di passaggio tecnologico importante. Numerose imprese sono pronte e consapevoli della necessità di un ulteriore salto innovativo, ma non sempre hanno chiaro il percorso, altre che hanno già da tempo iniziato a investire sulle tecnologie digitali, dimostrano un interesse a proseguire i processi di innovazione che interessano spesso solo una parte dei processi produttivi ed altre ancora faticano a percepire l’importanza dei cambiamenti già in atto. L’adesione ad un progetto territoriale basato su percorsi formativi ad hoc rispetto alle esigenze manifestate dalle imprese può consentire di dare una risposta, in termini di formazione finalizzata allo sviluppo della competitività, ad imprese di piccola-media dimensione che difficilmente lo gestirebbero in proprio. settori rappresentati sono diversi (vedi grafico) con una maggioranza del settore metalmeccanico (17 aziende su 50) dovuto alla prevalenza di aziende del territorio bergamasco e bresciano (38 su 50), la numerosità di territori e settori di appartenenza segnalano la presenza diffusa sul territorio dei componenti l’ATS (con oltre 35 sedi accreditate sulla formazione).
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I settori rappresentati sono diversi (vedi grafico) con una maggioranza del settore metalmeccanico (17 aziende su 50) dovuto alla prevalenza di aziende del territorio bergamasco e bresciano (38 su 50), la numerosità di territori e settori di appartenenza segnalano la presenza diffusa sul territorio dei componenti l’ATS (con oltre 35 sedi accreditate sulla formazione). La assoluta prevalenza di aziende micro e piccole motiva anche la scarsa presenza nella formazione dei Quadri (7%) a fronte del 35% degli operai e del 56% degli impiegati. La partecipazione al piano di 15 aziende su 50 che erano fino ad ora rimaste inattive porta ad avere in formazione oltre 100 nuovi partecipanti sui 354 totali e permette di supportare l’ampliamento della base dei beneficiari e degli utenti coinvolti nella formazione, consentendo così una più ampia diffusione dell’attività del Fondo.
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SKILL 7/2018
Tutti questi lavoratori hanno partecipato almeno ad una attività formativa garantendo al contempo una presenza superiore al 70% delle ore previste da quella specifica attività. Lavoratori formati (n. teste) 330 Di cui provenienti da: PMI 319 Di cui provenienti da: GI 11 DATI A CONSUNTIVO Solo 41 partecipanti su 371 non hanno raggiunto la % di presenza richiesta (del 70%). Di conseguenza i lavoratori formati coincidono con i partecipanti preventivati nel progetto.
Gli accordi sindacali, realizzati al fine di condividere fra le parti costitutive del fondo il Piano formativo, sono stati di tre tipologie: • Accordi territoriali per aziende senza rappresentanza sindacale interna n. 5: accordi con Commissione Paritetica Territoriale di Fondimpresa: Bergamo – Brescia- Como –Varese - Mantova • Accordi territoriali per aziende con rappresentanza sindacale interna che hanno optato per l’informativa alle loro RSU/RSA n. 7: Effebiesse Brescia, Casa di riposo Comini Brescia, Gasparoli Varese, Slimpa Varese, Porro Como, grafica Sette Brescia, Sacbo Bergamo. • Accordi aziendali specifici per aziende con RSU che hanno optato per questa scelta n. 2: Centro dell’Anziano Monza Brianza – Kone Industrial Milano.
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La Commissione PARITETICA Territoriale per la Formazione di Brescia ha assunto la funzione di Comitato Paritetico di Pilotaggio del piano (dichiarazione 20 aprile 2017).
TIPOLOGIA, NUMERO, ORE CORSO ED AREE TEMATICHE DELLE AZIONI FORMATIVE Tutti gli interventi di formazione sono direttamente connessi alle tre aree tematiche indicate. Il monte ore totale di 1.574 ore era così articolato per Area Tematica: AREA TEMATICA
Totale ore
%
698 260 616
44,3% 16,5% 39%
Totale ore
%
674 260 640
42,8% 16,5% 40,6%
a. qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti b. innovazione organizzativa c. digitalizzazione dei processi aziendali Il monte ore programmato ha subito uno spostamento di 24 ore dall’area Qualificazione dei processi produttivi a Digitalizzazione dei processi aziendali su richiesta della medesima azienda (KONE Srl) Il totale effettivamente realizzato risulta quindi AREA TEMATICA
a. qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti b. innovazione organizzativa c. digitalizzazione dei processi aziendali In generale la durata dei percorsi formativi sono congrue con gli obiettivi formativi indicati nel Piano, compatibilmente con le disponibilità di tempo, che le PMI coinvolte possono sostenere. Si tratta in ogni caso di interventi formativi di breve durata da min 8 ore a max 40 ore con
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una durata media a livello di Piano di 27 ore, senza particolari diversità tra le Aree tematiche. Il Piano prevedeva, a fronte di un monte ore totale di formazione di 1.574 ore, la presenza di 1.328 ore di attività formative gestite con metodologie didattiche d’aula (Lezioni - Lavori di gruppo - Esercitazioni laboratoriali - Brainstorming - Discussione di casi - Focus group - Role playing ), e la presenza di 246 ore, pari al 15,37% del totale, di altre metodologie didattiche diverse dall’aula. Questi dati sono stati confermati al termine del piano formativo, solo le ore di aula erogate hanno subito una riduzione di 8 ore complessive (1320 ore d’aula complessive realizzate). Nello specifico il monte-ore di altre metodologie didattiche è così ripartito: 156 ore in Fad su 10 azioni formative mirate ad implementare conoscenze ed abilità nella gestione di piattaforme on line e per la gestione del digital marketing. 54 ore di Training on the job su 4 azioni formative mirate ad implementare conoscenze ed abilità nell’utilizzo di nuovi software e macchinari 3 D per la progettazione meccanica. 32 ore di Coaching su 3 azioni formative mirate ad implementare modelli di gestione dei processi aziendali in ottica di qualità, processi produttivi in ottica di lean e capacità gestionali nei capireparto per l’inserimento di giovani neo assunti. A seguito della rinuncia da parte di una azienda beneficiaria e grazie alle attività di promozione del Piano, che hanno attratto l’interesse di nuove aziende portatrici di fabbisogni formativi in linea con quanto previsto nel Piano e nell’avviso 1/2016 di Fondimpresa, il soggetto attuatore ha provveduto ad inserire una nuova azienda tra le beneficiare della formazione. Ne consegue che il fabbisogno formativo, monitorato attraverso un’attività svolta in maniera continuativa lungo l’interno arco temporale del piano, risulta sviluppato in relazione a diverse motivazioni: • la personalizzazione dell’offerta formativa in base alle specifiche esigenze aziendali; • la sostituzione di aziende beneficiarie inizialmente previste; • l’aggiornamento dei fabbisogni in relazione al tempo trascorso dal momento presentazione del piano formativo (un’azienda ha chiesto la sostituzione di un percorso formativo dell’area qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti con una seconda edizione de un percorso in area digitalizzazione).
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CERTIFICAZIONE ELEMENTI DI COMPETENZA Sulla base del modello di certificazione dichiarato in fase di presentazione e tenendo presente l’attivazione di corsi medio/brevi che non consentono la certificazione di competenze intere, l’ATS ha intenso utilizzare procedure di attestazione degli elementi di competenze identificati nelle schede di progettazione e conseguiti in base alle evidenze valutative. Tali attestazioni sono avvenute ai sensi del D.d.u.o. 20 dicembre 2012 - n. 12453 Approvazione delle indicazioni regionali per l’offerta formativa relativa a percorsi professionalizzanti di formazione continua, permanente, di specializzazione, abilitante e regolamentata (Lombardia), valido per gli enti accreditati alla formazione a garanzia del contesto formale di apprendimento (sistema informativo Regione Lombardia – GEstione FOrmazione). I certificatori sono Lucia Cagna dipendente Fondazione Enaip Lombardia e Chiara Monti dipendente Ial Lombardia . Il format utilizzato contiene i seguenti standard minimi: • Riferimenti anagrafici • Riferimenti id azione – id Piano formativo – Avviso di riferimento • Riferimenti relativi ai profili e alle competenze del “QUADRO REGIONALE DEGLI STANDARD PROFESSIONALI” di Regione Lombardia - D.d.u.o. N. 11809 del 23/12/2015 e s.m.i., in coerenza con il repertorio nazionale e con il sistema nazionale di certificazione delle competenze • Identificazione degli elementi di competenza (conoscenze – abilità) traguardate. Il documento riporterà un progressivo n. protocollo interno all’ente che lo rilascia. Indicatori previsionali CERTIFICAZIONE Monte ore formazione certificato >50% - 787 ORE N. partecipanti certificati > 40% del totale dei partecipanti effettivi (132/331) OBIETTIVO EDIZIONI
Durata < 12 ore Durata =/> a 12 ore Totale edizioni
n.
11 46 + 1* 58
*corso per Tutor aziendali da 12 ore
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Accertamento apprendimenti
Attestazione
Si, in termini di conoscenze Si, in termini di conoscenze/abilità
Frequenza Elementi di competenza
Le previsioni sono state realizzate. Si è convenuto di certificare elementi di competenza anche per corsi inferiori alle 24 ore, laddove è stato possibile riscontrare nel QRSP Regione Lombardia una competenza ed un profilo di riferimento adeguati come da tabella allegata. REFERENTI DI PIANO Il Referente didattico del Piano Cattaneo Renato è il Direttor generale di IAL Lombardia, possiede competenze professionali specifiche nella organizzazione, gestione e controllo dei processi formativi, di progetti formativi complessi, in particolar nella Formazione Continua, di procedure inerenti i sistemi Qualità. Il Responsabile didattico, esperto in processi formativi, ha gestito il lavoro dei coordinatori, verificando la coerenza delle progettazioni di dettaglio con l’impianto generale del piano e la loro validità metodologica. I componenti del Comitato Tecnico Scientifico sono: Crotti Anna Maria: Referente scientifico e didattico, Dirigente scolastico ISISS Majorana, Esperta valutazione Paolo Salvaneschi: Referente scientifico e didattico dell’area “Qualificazione processi produttivi” e “Digitalizzazione” Professore associato presso l’Università di Bergamo, Dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione Giovanni Emanuele Viscovi: Referente scientifico e didattico dell’area “Innovazione organizzativa” manager area business, finanzia, amministrazione e controllo, organizzazione e processi in società nazionali e multinazionali. Chiara Monti: Certificazione Competenze - Certificatrice delle competenze, Coordinatrice e Valutatrice dipendente di IAL Lombardia Lucia Cagna: Certificazione Competenze - Certificatrice delle competenze, Coordinatrice e Valutatrice dipendente di Enaip Lombardia Il Comitato Tecnico Scientifico è composto dai Referenti scientificodidattici e Certificatori delle competenze ed ha avuto il compito di: • presidiare e coordinare la coerenza e la connessione tra i fabbisogni delle aziende rilevati e le priorità d’intervento del Piano, sia durate la fase di progettazione del Piano che durante le fasi di svolgimento e monitoraggio del Piano, con particolare attenzione alle aree tematiche individuate come prioritarie dall’avviso Fondimpresa 1/2016. • presidiare la spendibilità della formazione acquisita in relazione agli standard regionali in materia di competenze professionali e agli accordi tra le Parti sociali. Il Piano ha previsto un Accordo di Partenariato con l’istituto tecnico IISS E. Maiorana - Seriate attraverso la partecipazione della Preside nel Comitato Tecnico Scientifico e la segnalazione di docenti esperti.
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LA QUALITÀ DELLA FORMAZIONE NEL PIANO IDEA Le attività di monitoraggio e valutazione svolte hanno previsto diversi momenti e hanno portato alla stesura del presente documento. In fase di previsione sono state ipotizzate le seguenti attività che sono interamente state svolte. a) Monitoraggio e valutazione in itinere Rilevazione dei dati e delle informazioni inerenti il Piano formativo rilevanti dal punto di vista amministrativo, finanziario, formativo, organizzativo secondo i parametri richiesti dalla Relazione intermedia trimestrale. b) Qualità dell’erogazione della formazione Rilevazione del gradimento della didattica e degli aspetti organizzativi e verifica degli apprendimenti. c) Monitoraggio e Valutazione finale Rilevazione dei dati e delle informazioni inerenti il Piano formativo rilevanti dal punto di vista amministrativo, finanziario, formativo, organizzativo secondo i parametri previsti dalla Relazione finale. d) Valutazione di impatto Rilevazione su aziende/partecipanti dell’efficacia per l’impresa e per il lavoratore dell’intervento di formazione in termini di risultati sui comportamenti e le performances lavorative a distanza di tempo. Strumenti da utilizzare: • Questionario di valutazione Qualità percepita (Customer Satisfaction partecipanti) • Questionario di valutazione Qualità erogata (personale formativo) • Verifiche test iniziale/finale e, se previsto, Verifiche prove pratiche • Customer Satisfaction (referenti aziendali) • Questionario su punti di forza/debolezza (referenti aziendali - personale forma • Questionario per la valutazione degli effetti della formazione sui comportamenti e le performances lavorative (partecipanti – referente azienda) RISULTATI La motivazione da parte dei beneficiari diretti si è rivelata positiva malgrado, come enti di formazione, abbiamo riscontrato ancora uno scarso coinvolgimento dei lavoratori come parte attiva nell’organizzazione e programmazione della formazione. Il problema, che peraltro non caratterizza solo questo programma di formazione sul lavoro, va imputato primariamente alla relazione tra le aziende e i propri lavoratori: in molti contesti aziendali, infatti, specialmente quelli piccoli o medi, l’analisi dei bisogni e degli obiettivi formativi solo raramente si sostanzia in un impegno da parte dell’imprenditore o del manager nel tener conto dei bisogni e gli interessi formativi dei lavoratori coinvolti. 32
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Per quanto concerne la componente “formatori”, invece, si tratta di soggetti autonomi che sono impiegati ad hoc nel piano sulla base di valutazioni curriculari e di esperienza in campo di formazione nelle aree identificate dal programma. Per questo motivo, si è cercato di porre attenzione nel mettere a punto strumenti che potessero consentire ai formatori di intervenire nelle diverse fasi di programmazione e implementazione dei programmi formativi. In tutte le aree d’intervento l’ente ha effettuato una valutazione iniziale, che ha coinvolto le aziende interessate, volta a comprendere e sistematizzare le esigenze aziendali. La rilevazione del fabbisogno formativo è stata realizzata utilizzando i seguenti strumenti: Scheda di rilevazione dei fabbisogni formativi che sintetizza le informazioni e i dati raccolti nell’Analisi dei fabbisogni formativi da parte del Progettista a seguito dei rapporti avuti con i Responsabili aziendali e (in alcuni casi) con i lavoratori e contiene: • Ragione Sociale azienda – breve descrizione dell’attività aziendale • Processo lavorativo • Attività • Ruoli aziendali di riferimento • Prestazioni/comportamenti lavorativi in essere/attesi • Competenze necessarie • Bisogni formativi emersi Scheda dell’azione formativa, condivisa tra l’impresa committente e la proposta formativa redatta dal Progettista sulla base dell’Analisi dei fabbisogni formativi, che definisce a livello di macro-progettazione l’azione formativa in termini di: • Titolo • Ruoli coinvolti • N° partecipanti coinvolti • Tipologia intervento • Monte ore • Risultati attesi (in termini di competenze/comportamenti) • Obiettivi di apprendimento • Metodologie • Durata • Risorse Le modalità didattiche ritenute opportune dall’azienda cliente sono state definite mediante l’espressione di preferenze rispetto ad un menù di alternative predefinite. Si sono definite anche, dove possibile, le %, per ogni metodologia didattica, sul totale delle ore da erogare (es. Formazione d’aula 60%; Training on the job 30%, Action Learning 10%).
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Individuazione e selezione dei partecipanti I referenti aziendali hanno individuato i potenziali partecipanti in base a criteri aziendali che hanno tenuto conto del ruolo ricoperto in azienda e dalla necessità di intervenire per sviluppare nuove competenze per migliorare la prestazione lavorativa. Coordinatore e/o Tutor formativi hanno raccolto informazioni sui potenziali candidati e hanno selezionato, in accordo con l’azienda, i partecipanti seguendo anche i criteri di priorità attribuiti dal Fondo alle diverse tipologie di partecipanti. Orientamento Tale attività è stata gestita dal Coordinatore e/o dal Tutor in termini di informazione preventiva ai partecipanti dell’articolazione dell’intervento formativo e di raccolta del livello di aspettative iniziale dei partecipanti rispetto al percorso formativo. A tale scopo sono stati utilizzati i seguenti materiali: a) Scheda di iscrizione dei partecipanti contenente i dati anagrafici ed altre informazioni circa il ruolo/mansione, livello di inquadramento, b) Scheda di presentazione del corso e Scheda di rilevazione delle aspettative. MONITORAGGIO L’elemento innovativo del Piano è stato rappresentato dall’attivazione di un sistema di monitoraggio quali-quantitativo finalizzato alla verifica della coerenza dei risultati ottenuti rispetto a quelli attesi e dalla elaborazione dei dati di progetto al fine di una valutazione delle performance dei percorsi e del progetto nel suo complesso. Il monitoraggio è stato supportato da una piattaforma on-line dedicata, nella quale i partecipanti e le imprese coinvolte nella formazione hanno potuto esprimere le proprie valutazioni in merito all’efficacia ed efficienza relativa all’attività formativa erogata, attraverso la compilazione dei seguenti questionari:
• IDEA Q1 – Partecipante Valutazione in ingresso
• IDEA Q2 – Partecipante Valutazione fine corso
• IDEA Q3 – Referente Aziendale customer fine corso
• IDEA Q4 – Docente customer fine corso
• IDEA Q5 – Tutor-coordinatore fine corso
• IDEA Q6 Referente Aziendale – fine corso
• IDEA Q7 Partecipante – dopo 60 gg
• IDEA Q8 Referente aziendale – dopo 60gg
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IDEA Q1 Questionario di ingresso per la valutazione delle aspettative Quali sono le Sue ASPETTATIVE ED INTERESSI rispetto al percorso formativo al quale sta per partecipare?
Valutazione da parte dei discenti: si valuta sistematicamente la qualità della formazione attraverso un Questionario di valutazione della qualità erogata e un Questionario per la valutazione degli effetti della formazione sui comportamenti e le performance lavorative. Il questionario, compilato all’avvio del percorso formativo, aveva l’obiettivo di rilevare le aspettative e gli interessi dei partecipanti in relazione all’intervento formativo, per comprendere, in particolare, se e in quale misura il percorso potesse rispondere alle esigenze di miglioramento e crescita professionale. Quasi tutti i partecipanti hanno evidenziato, quale principale aspettativa, quella di rafforzare le proprie competenze sugli argomenti trattati, oltre che di accrescere la conoscenza del contesto organizzativo in cui opera e migliorare il livello di autonomia nel contesto lavorativo raggiungendo una media ponderata di 4,25/5.
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IDEA Q2 Partecipante Valutazione fine corso
Il quadro della ricognizione si completa con la compilazione da parte dei dipendenti delle aziende beneficiarie del Questionario di valutazione qualità percepita (Customer satisfaction partecipanti). Il questionario, somministrato a fine percorso, aveva come obiettivo quello di valutare la soddisfazione dei partecipanti sul percorso formativo seguito ed era suddiviso in sezioni: attività di docenza – attività formativa –adeguatezza ed efficacia delle metodologie – customer. Oltre il 90% degli intervistati ha confermato che il corso frequentato ha pienamente soddisfatto le aspettative in ingresso e quasi la totalità ha ritenuto utili al proprio futuro professionale gli argomenti trattati durante il corso.
Molto buona la valutazione espressa dai partecipanti relativamente alla preparazione dei formatori e ai metodi di insegnamento utilizzati, nonché alla disponibilità dei docenti nel fornire chiarimenti e spiegazioni. L’attività di docenza ha raggiunto una valutazione di 4,6 su 5.
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La valutazione complessiva della attivitĂ vede una media di 4,27 su 5. Le aule, i materiali didattici e le attrezzature utilizzati sono risultati adeguati e funzionali rispetto agli argomenti trattati. Con riferimento alla durata dei progetti operativi, la valutazione espressa da partecipanti ha confermato lâ&#x20AC;&#x2122;adeguatezza del numero di ore rispetto agli obiettivi prefissati. Ampia soddisfazione è stata manifestata dai partecipanti con riferimento alle competenze sviluppate e acquisite nel corso del percorso formativo. In prospettiva occorre continuare ad insistere sullâ&#x20AC;&#x2122;adozione di forme di didattica che favoriscono il lavoro di gruppo, la discussione e il problem solving collaborativo.
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IDEA Q3 Referente Aziendale customer fine corso In merito all’esito delle attività erogate, viene effettuata una valutazione basata su questionario che viene compilato dal referente dell’azienda destinataria ”Customer satisfaction (referenti aziendali)” che prevede domande a risposta multipla e spazi per commenti integrativi, in grado di intercettare il gradimento in merito a: Puntualità e completezza delle informazioni da parte dall’ente erogatore/ Disponibilità del coordinatore didattico/Coinvolgimento nella fase di analisi dei fabbisogni formativi/ Coinvolgimento nella fase di progettazione didattica di dettaglio /Coinvolgimento nella fase di riprogrammazione delle attività (se svolta). Si evidenzia che il grado di soddisfazione complessivo è stato elevato e si è attestato su 4,5/5.
IDEA Q4 Docente customer fine corso Engagement del corpo docente e sue valutazioni: lo sviluppo di un clima costruttivo e il coinvolgimento attivo (engagement) del corpo docente è un fattore critico di successo per ogni iniziativa formativa. Dall’analisi delle modalità operative si conferma che i docenti vengono coinvolti già nelle fasi di progettazione dei contenuti, seguiti e supportati durante l’erogazione degli stessi. È stato utilizzato un questionario di valutazione da parte del docente, parimenti a quello che i discenti compilano per le attività di docenza (Scheda valutazione docenza). Tale strumento consente ai docenti di esprimere le loro opinioni su aspetti salienti quali: Qualità dei partecipanti/ Grado di comprensione / Apprendimento dei contenuti proposti/ Partecipazione attiva e clima d’aula, raggiungendo una valutazione di 4,3/5.
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L’adeguatezza ed efficacia delle metodologie adottate ha raggiunto un valore minore pari a 3,4: tale punteggio indica quindi la necessità di porre attenzione all’e-learning ed all’action learning che hanno valutazioni di gradimento basse. IDEA Q5 Tutor-coordinatore fine corso IDEA Q6 Referente Aziendale fine corso Entrambi i questionari hanno misurato la valutazione complessiva a fine corso del: Livello di partecipazione, interesse e motivazione e affiatamento del gruppo / Livello di coerenza tra contenuti trattati e contenuti previsti in fase di progettazione / Percorso in relazione ai contenuti formativi proposti, nonché Adeguatezza della calendarizzazione delle attività formative classe/ Livello di interazione tra i partecipanti e il docente / Livello di coerenza delle modalità e degli strumenti didattici utilizzati rispetto alle attività formative erogate. Le valutazioni fra tutor dell’ente formativo e referente aziendale coincidono attestandosi intorno alla media di 4,3/5. Anche la valutazione complessiva del percorso vede la stessa media che corrisponde ad un gradimento espresso di grado elevato.
IDEA Q7 Questionario valutazione del trasferimento degli apprendimenti in ambito lavorativo - Partecipanti – dopo 60 gg Il questionario, compilato dai partecipanti dei corsi sessanta giorni dal termine delle attività formative, ha consentito di rilevare l’impatto della formazione sul miglioramento delle attività lavorative svolte e sulle eventuali esigenze formative segnalate. Sono stati compilati un numero minore di questionari rispetto ai partecipanti ca 50 in meno) e sono probabilmente il segno di una ancora scarsa considerazione degli stessi partecipanti sugli impatti reali che la formazione può avere sulla attività lavorativa. L’azione formativa dovrà in prospettiva mirare a sviluppare le necessarie capacità d’uso e allo stesso tempo motivare le diverse classi di utenti facendo leva sui bisogni degli stessi per vincere le inerzie e le resistenze al cambiamento.
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Il questionario era suddiviso in sette sezioni:
A. Attinenza del percorso formativo rispetto alle attese
B. Grado di trasferibilità degli insegnamenti
C. Grado di soddisfazione complessivo
D. Grado di competenze professionali raggiunto
E. Grado di utilizzo delle competenze
F. Senso di responsabilità del contesto lavorativo
G. Grado di ripetibilità dell’esperienza.
I dati raccolti hanno confermato una buona soddisfazione dei partecipanti rispetto al grado di corrispondenza alle aspettative iniziali del corso frequentato e, soprattutto, rispetto all’utilità del corso e all’applicazione concreta in azienda di quanto appreso.
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IDEA Q8 Questionario valutazione del trasferimento degli apprendimenti in ambito lavorativo - Referente azienda – dopo 60 gg Le risposte al questionario hanno dato prova di una attività formativa volta a curare le principali esigenze delle aziende. Ci sono state 53 risposte su 59 referenti che avevano compilato la customer e la valutazione di fine corso. La valutazione più elevata 4,47 è stata assegnata alla attinenza del percorso formativo rispetto alle attese a cui il 53% ha valutato con Elevato il grado di rispondenza e il 47% con Molto elevato. La trasferibilità degli insegnamenti, la ripetibilità dell’azione formativa, le competenze professionali dei partecipanti, il grado di ottimizzazione del lavoro, il rafforzamento delle competenze professionali e il senso di appartenenza aziendale sono state valutate con oltre 4,3.
L’autrice: Fondazione Enaip lombardia
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BUONE PRATICHE
Casi aziendali a cura di Matteo Roncoroni, Elisabetta Merlotti, Cecilia Acerbi, Fabio Veneri
SCHEDA BEST PRACTICE COMPETITIVITÀ AZIENDE
Nome dell’azienda: SUPINO SRL Settore: COMMERCIO DI MOBILI D’UFFICIO Breve descrizione dell’attività economica: Dal 1976 Supino opera come società commerciale e di servizi attraverso due divisioni dedicate: una si occupa di progettazione e allestimento di impianti per il magazzino, la seconda progetta e arreda uffici e negozi. La mission aziendale è quella di “Dare forma ai luoghi di lavoro”. Numero di dipendenti: 11 Persona di riferimento: Anna Supino
AZIONE FORMATIVA Titolo NUOVA DEFINIZIONE DELLE PROCEDURE ORGANIZZATIVE INTERNE ED ESTERNE Obiettivi: La finalità del progetto formativo è stata quella di favorire l’innovazione in termini di organizzazione aziendale. L’innovazione è sicuramente una delle risposte chiave per permettere ad un’azienda come Supino SRL di competere in modo sempre più efficace in un contesto economico in evoluzione. Per attività di innovazione si intendono tutti i cambiamenti organizzativi, relazionali e commerciali volti all’implementazione dell’attività aziendale. Nello specifico, partendo dai concetti del risk based thinking e dell’analisi del contesto interno ed esterno, sono state analizzate le metodologie organizzative proposte dallo standard e create le conoscenze necessarie per un’applicazione efficace di tali metodologie in azienda.
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Nel corso delle attività formative sono stati presentanti casi pratici ed esempi di applicazione per facilitare i partecipanti nella comprensione e nell’introduzione in azienda degli aspetti tecnici illustrati nell’ambito del percorso. Competenze / conoscenze e abilità: Al termine dell’azione formativa i destinatari hanno acquisito un livello di competenza – definito e validato dal processo di certificazione degli esiti - corrispondente agli obiettivi di seguito esplicitati in termini di elementi di competenza riferiti al Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di Regione Lombardia DDUO 11809 del 23-12-2015. Competenza: Configurare il Sistema Qualità Aziendale (QRSP – Regione Lombardia: 24.9 QUALITY MANAGER) … conparticOlare riferimento alle seguenti conoscenze/abilità: - Analisi dei processi aziendali (analisi e valutazione dei rischi) - Normativa UNI EN ISO - Organizzazione aziendale - Applicare metodologie di analisi dei processi di lavoro - Applicare metodologie di ottimizzazione dei processi Metodologia: - Lezioni frontali: per trasferire le conoscenze necessarie a supportare i risultati - Lavori di gruppo: finalizzati a favorire l’apprendimento cooperativo nello svolgimento dei compiti - Discussione di casi: con l’obiettivo di confrontare posizioni anche diverse di fronte ad una situazione reale o realistica
BEST PRACTICE, PERCHÈ … In più di 40 anni di attività Supino ha adeguato il proprio posizionamento sul mercato introducendo via via innovazioni di prodotto attraverso la selezione delle migliori soluzioni di arredo e sistemi per magazzino in termini di design, ergonomia, ecologia e qualità. A fianco delle innovazioni tecnologiche Supino ha avviato e implementato un processo di innovazione dell’organizzazione aziendale. Tale attività ha previsto e prevede una curvatura adeguata alle nuove tecnologie da utilizzare e alle modalità di comunicazione e gestione di processo con un focus particolare relativo all’area commerciale. La formazione ha riguardato l’organizzazione aziendale in termini di gestione dei sistemi di qualità. Per la varietà dei contenuti proposti e la rilevanza dei docenti individuati, si segnala come best practice formativa per i benefici generati in azienda, in termini di applicazione di nuove pratiche professionali.
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SCHEDA BEST PRACTICE BENEFICIARI Imprese/organizzazioni Nome delle aziende: CENTRO DELL’ANZIANO SRL - LENTATE SUL SEVESO (MB) OPERA PIA ROSCIO ONLUS – ALBAVILLA (CO) FONDAZIONE ELEONORA E LIDIA RESIDENZA SANITARIA PER DISABILI ONLUS – FIGINO SERENZA (CO) Settore: SOCIO-ASSISTENZIALE Breve descrizione dell’attività economica: le prime due strutture sono delle RSA, Residenze Sanitarie Assistenziali, mentre la terza è una RSD, Residenza Sanitaria per Disabili Numero di dipendenti: Le tre strutture sommano tra loro circa 200 dipendenti, di cui circa 170 operatori OSS o ASA; di questi circa 70 hanno partecipato ai corsi di formazione
AZIONE FORMATIVA Titolo MIGLIORARE IL PROCESSO ASSISTENZIALE IN RSD: DALL’IGIENE ALL’USO DI MEDICAZIONI APPROPRIATE CENTRO DELL’ANZIANO SRL: 2 edizioni da 12 ore FONDAZIONE ELEONORA E LIDIA RESIDENZA SANITARIA PER DISABILI ONLUS: 3 edizioni da 8 ore OPERA PIA ROSCIO ONLUS: 2 edizioni da 12 ore Obiettivi: Lavorare in una struttura che si occupa di assistenza al paziente anziano presuppone per gli operatori una formazione continua e un aggiornamento costante, poiché la tipologia di ospiti che accede alle RSA è sempre più complessa. Gli operatori devono continuamente migliorare il loro approccio all’anziano in un’ottica di umanizzazione delle cure. Il corso ha avuto l’obiettivo di portare i partecipanti ad acquisire le opportune competenze e conoscenze legate alla cura e all’igiene dell’ospite di RSA, a partire dalla capacità di osservazione della cute e del suo invecchiamento, oltre che dei fattori locali e sistemici che predispongono all’insorgenza delle LdD.
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Competenze/ conoscenze e abilità: Al termine dell’Azione formativa i destinatari hanno acquisito abilità specifiche in merito alle all’igiene e alla cura degli anziani ed elementi di competenze riferite al Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di Regione Lombardia DDUO 11809 del 23-12-2015. Competenza: Elementi di customer care (QRSP – Regione Lombardia: 24.13 ADDETTO CUSTOMER CARE) Fornire assistenza ai bisogni/attese del cliente-utente (QRSP – Regione Lombardia: 24.13 ADDETTO CUSTOMER CARE) Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa (QRSP – Regione Lombardia: competenza trasversale – all. 4 QRSP) … con particolare riferimento alle seguenti conoscenze/abilità: - Utilizzare tecniche di comunicazione interpersonale - Applicare procedure e istruzioni operative attinenti al sistema qualità previsti nella struttura organizzativa di appartenenza - Direttive e normative sulla qualità di settore Metodologie: - Lezioni frontali: per trasferire le conoscenze necessarie a supportare i risultati - Esercitazioni laboratoriali: per riprodurre situazioni e compiti reali vicine al contesto lavorativo - Discussione di casi: con l’obiettivo di confrontare posizioni anche diverse di fronte ad una situazione reale o realistica
BEST PRACTICE, PERCHÈ … I lavoratori/trici coinvolti sono stati essenzialmente operatori OSS o ASA delle varie strutture. La particolarità dell’esperienza consiste nel fatto che, in alcuni casi, dopo la formazione abilitante obbligatoria, tali figure non partecipano sistematicamente a momenti di formazione e di aggiornamento. In questo caso invece, circa il 40%, percentuale molto significativa, degli operatori presenti nelle tre strutture ha partecipato ad attività formative riguardanti il processo assistenziale e le tecniche di assistenza e medicazione, garantendo così un incremento sostanziale della qualità dei servizi offerti.
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SCHEDA BEST PRACTICE PROCESSO FORMATIVO Impresa Nome dell’azienda: PORRO SPA Settore: LEGNO ARREDO – INDUSTRIA Breve descrizione dell’attività economica: Fondata nel 1925 in Brianza, tradizionale culla italiana della produzione del mobile di qualità, Porro è oggi un’azienda di respiro internazionale che si contraddistingue per la capacità di scegliere, lavorare e interpretare il legno, proponendo una gamma di finiture ampia e accurata, facendo ricorso alle più recenti tecnologie per le laccature lucide e opache così come a pregiate tecniche di lavorazione riportate alla luce dal passato. Numero di dipendenti: circa 100 Persona di riferimento: EDMONDO CASPANI
AZIONE FORMATIVA Titolo FORMAZIONE METODOLOGICA PER I CAPIREPARTO: INSEGNARE AD INSEGNARE Obiettivi: L’azione formativa ha avuto come obiettivo quello di fare in modo che gli operatori della catena produttiva e del magazzino aziendale riescano a gestire meglio: - l’accoglienza e l’inserimento dei giovani assunti accompagnandoli nei percorsi di apprendimento e di socializzazione professionale; - facilitare l’acquisizione delle competenze richieste per l’esercizio delle attività lavorative; - valutare i progressi e i risultati conseguiti dai giovani nel corso del loro processo di inserimento e crescita professionale. Competenze/ conoscenze e abilità: Al termine dell’azione formativa i destinatari hanno acquisito un livello di competenza – definito e validato dal processo di certificazione degli esiti - corrispondente agli obiettivi di seguito esplicitati in termini di elementi di competenza riferiti al Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di Regione Lombardia DDUO 11809 del 23-12-2015.
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Competenza: Effettuare l’organizzazione e l’affiancamento di stage e tirocini (QRSP – DDUO 11809 del 23-12-2015 – Profilo Professionale: 22.3 Tutor) … con particolare riferimento alle seguenti conoscenze/abilità: - Elementi di pedagogia - Elementi di organizzazione aziendale - Metodologie di analisi delle competenze - Metodologie di orientamento - Metodologie di valutazione - Normativa sui tirocini formativi (stage, alternanza scuola lavoro…) - Applicare metodologie di verifica dell’apprendimento - Applicare tecniche di analisi fabbisogni professionali - Applicare tecniche di monitoraggio delle attività - Applicare tecniche di pianificazione delle attività - Utilizzare strumenti di descrizione competenze - Utilizzare strumenti per la valutazione dell’apprendimento on the job Metodologie: AULA: - Lezioni frontali: per trasferire le conoscenze necessarie a supportare i risultati - Esercitazioni laboratoriali: per riprodurre situazioni e compiti reali vicine al contesto lavorativo COACHING: Attività formative realizzate, con il supporto di un coach, per sviluppare ed ottimizzare le competenze e le caratteristiche personali necessarie a mettere in atto una performance efficace, in relazione agli obiettivi assegnati al lavoratore.
BEST PRACTICE, PERCHÈ … L’azienda negli ultimi anni si è impegnata a fondo nell’organizzazione e gestione di una produzione sempre più flessibile, snella e adatta alle nuove richieste di mercato. Per fare questo, oltre all’inserimento di nuovi impianti di produzione, ha attuato piani di formazione del personale, orientati a fare in modo che tutte le persone dei vari reparti lavorino in gruppo collaborando e scambiandosi informazioni in modo costante e continuativo. La formazione in particolare ha riguardato i capi-reparto, che non sono più semplici organizzatori del lavoro, ma devono avere le capacità di costruire e motivare gruppi di lavoro, in funzione delle quotidiane esigenze legate al ciclo produttivo; ha poi coinvolto anche giovani apprendisti che sempre di più sono presenti all’interno dell’azienda.
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SCHEDA BEST PRACTICE INNOVAZIONE METODOLOGICA Impresa Nome dell’azienda: GASPAROLI SRL - VIA TROMBINI, 3 - GALLARATE (VA) Settore: IMPRESA RESTAURI STUCCHI E TINTEGGIATURA Breve descrizione dell’attività economica: Gasparoli s.r.l. è una ditta di restauro che opera da oltre 100 anni per la salvaguardia di manufatti di interesse storico-artistico. L’azienda si occupa di conservazione preventiva e programmata Numero di dipendenti: 45 Persona di riferimento: GASPAROLI PAOLO
AZIONE FORMATIVA Titolo NUOVE METODOLOGIE DI PULITURA DI DIPINTI MURALI Obiettivi: L’azione formativa ha inteso sviluppare nuove conoscenze e competenze relativamente alle metodologie di pulitura rispetto alle tradizionali, nel settore del restauro in particolare delle opere immobili. Tale competenza si aggiungerebbe alla già ricca gamma di abilità in possesso delle risorse umane e aggiunge valore e competitività in azienda in termini di innovazione. Competenze / conoscenze e abilità: Al termine dell’azione formativa i destinatari hanno acquisito un livello di competenza – definito e validato dal processo di certificazione degli esiti - corrispondente agli obiettivi di seguito esplicitati in termini di elementi di competenza riferiti al Quadro Regionale degli Standard Professionali (QRSP) di Regione Lombardia DDUO 11809 del 23-12-2015. Competenza: Effettuare gli interventi di conservazione e manutenzione, relazionandosi con altri profili professionali impegnati nelle attività (profilo professionale: 10.7 TECNICO DELL’ISPEZIONE E MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI STORICI),
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SKILL 7/2018
… con particolare riferimento alle seguenti conoscenze/abilità: - Strumenti, interventi, attività e tecniche proprie della conservazione e manutenzione degli edifici; - Applicare tecniche specifiche di pulitura superfici storiche; - Utilizzare tecniche e metodologie del lavoro in équipe. Metodologia: - Lezioni frontali, per trasferire le conoscenze necessarie a supportare i risultati; - Esercitazioni laboratoriali, per riprodurre situazioni e compiti reali vicine al contesto lavorativo; - Case study, per consentire di formulare delle ipotesi o trovare una soluzione al problema a partire dalla descrizione di una situazione o di un problema reale.
BEST PRACTICE, PERCHÈ … 15 dipendenti dell’azienda Gasparoli hanno frequentato l’azione formativa, un percorso formativo davvero innovativo ed interessante che è servito a fornire ai partecipanti conoscenze e competenze nuove, relative alle metodologie di pulitura delle opere d’arte. Nello specifico l’azione formativa ha visto coinvolti docenti esperti del settore che si sono specializzati nell’utilizzo dei batteri per la pulizia delle opere d’arte che hanno mostrato ai discenti: - metodi di pulitura con agar agar - utilizzo di batteri desulfuricanti - utilizzo del Nanogel. I docenti universitari coinvolti hanno condiviso i loro studi e le loro sperimentazioni laboratoriali, per fare in modo che i dipendenti della Gasparoli avessero l’occasione di sperimentare concretamente le nuove metodologie di pulitura proposte, rapide, funzionali e innovative.
SKILL 5/2017
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RASSEGNA NORMATIVA E DOCUMENTI
Avviso n. 1/2016 “Competitività”
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 50
SKILL 7/2018
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1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa è un’associazione costituita da Confindustria – CGIL, CISL, UIL per promuovere la formazione continua dei quadri, degli impiegati e degli operai nelle imprese aderenti. Ai sensi dell’articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e successive modificazioni, nonché dell’articolo 6, comma 2, lettera b), del Regolamento di Fondimpresa, con l’Avviso n. 1/2016 Fondimpresa finanzia, attraverso le risorse trasferite al Fondo dall’INPS, la realizzazione di Piani formativi condivisi tra le parti sociali riconducibili a Fondimpresa, rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo, con priorità per i dipendenti delle PMI secondo la definizione comunitaria. Al finanziamento di ciascun Piano concorrono, con le modalità indicate nel successivo articolo 9, le risorse del Conto Formazione delle aziende aderenti beneficiarie (art. 6, comma 2, lettera a, del Regolamento del Fondo), in relazione alle ore di partecipazione dei loro dipendenti alle azioni formative svolte. Il finanziamento di Fondimpresa, erogato sotto forma di contributo, è finalizzato alla realizzazione di Piani formativi che coinvolgono una pluralità di imprese aderenti, anche di diverse categorie merceologiche, in territori regionali e sub-regionali all’interno delle Macro Aree indicate nell’articolo 9, di Piani formativi multi regionali di interesse settoriale o di reti e di filiere produttive, nonché di Piani ad iniziativa aziendale, anche a livello multi regionale. I Piani formativi devono essere stati condivisi con accordi sottoscritti da rappresentanze delle parti sociali riconducibili ai soci di Fondimpresa, a livello aziendale, territoriale e/o di categoria, nel rispetto di quanto previsto nell’Avviso e nel “Protocollo d’Intesa - Criteri e modalità per la condivisione, tra le parti sociali, dei piani formativi” sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL il 25 giugno 2014, pubblicato nella home page del sito web www.fondimpresa.it. 2 Ambito di riferimento Ciascun Piano formativo finanziato può interessare solo uno dei seguenti Ambiti: I. Territoriale, esclusivamente in una regione o provincia autonoma collocata all’interno di una delle tre Macro Aree (A, B, C) del punto I della tabella 1 dell’articolo 9. II. Settoriale, di reti e di filiere produttive di cui al punto II della tabella 1 dell’articolo 9, su base multi regionale, per soddisfare fabbisogni formativi comuni alle aziende appartenenti alla stessa categoria merceologica o a reti e filiere organizzate secondo la logica del prodotto finale, sviluppando modelli e interventi integrati di formazione del personale, anche con azioni di tipo sperimentale o prototipale. Il Piano deve coinvolgere imprese appartenenti ad almeno due regioni o province autonome e la quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia autonoma meno coinvolta deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. In caso di Piano che coinvolge imprese appartenenti a più di due regioni la quota minima di aziende appartenenti alle regioni o provincie autonome meno coinvolte deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
2 SKILL 7/2018
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III.
Ad Iniziativa Aziendale, riguardante i Piani presentati da Soggetti Proponenti costituiti esclusivamente da imprese già aderenti beneficiarie della formazione per i propri dipendenti (almeno cinque aziende beneficiarie rilevate per codice fiscale, nella compagine proponente), anche su base multi regionale (punto III della tabella 1 dell’articolo 9). Nel caso di Piano ad Iniziativa Aziendale che prevede la partecipazione di più di cinque aziende aderenti a Fondimpresa beneficiarie della formazione (rilevate per codice fiscale), le imprese beneficiarie che non sono presenti nella compagine proponente devono partecipare al Piano come soggetti partner che realizzano la formazione esclusivamente per i propri dipendenti, alle condizioni previste nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato 9 dell’Avviso) senza possibilità di operare affidamenti ad enti terzi o alle altre aziende che costituiscono la compagine proponente. Le imprese proponenti e beneficiarie e le eventuali aziende partner e beneficiarie devono avere fabbisogni e obiettivi formativi comuni, chiaramente evidenziati nel Piano, e devono appartenere o essere direttamente collegate (come subfornitrici) ad un gruppo societario (aziende tra loro collegate in virtù di un rapporto di controllo da parte di una società capogruppo), o fare parte di un distretto industriale (compreso nella banca dati ufficiale dei distretti italiani), o appartenere ad una rete di imprese già costituita.
Ciascun Piano formativo, promosso sulla base di accordi fra rappresentanze delle parti sociali, deve in ogni caso assicurare logiche unitarie nella strategia e nella gestione delle azioni e riguardare una o più aree tematiche previste nell’articolo 3 dell’Avviso. 3 Tipologie ed aree tematiche I Piani formativi presentati in relazione a qualsiasi Ambito dell’articolo 2 possono riguardare esclusivamente interventi di formazione direttamente connessi alle seguenti tipologie ed aree tematiche, anche in forma integrata: a. Qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti
Interventi di sviluppo delle competenze dei lavoratori centrati sulla tematica delle tecniche di produzione.
b. Innovazione dell’organizzazione
Applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell'organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un'impresa. Sono comprese la formazione necessaria per dare vita alle forme di partecipazione previste nell’art. 4 del Decreto 25.3.2016 (Ministero Lavoro di concerto con MEF) e la formazione dei tutor per gli apprendisti sulle tematiche del presente articolo. Sono esclusi: i cambiamenti che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nell'impresa; i cambiamenti nella strategia di gestione; le fusioni e le acquisizioni; la cessazione dell'utilizzo di un processo; la mera sostituzione o estensione dei beni strumentali; i cambiamenti derivanti unicamente da variazioni del prezzo
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 52
SKILL 7/2018
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c. Digitalizzazione dei processi aziendali d. Commercio elettronico
e. Contratti di rete
f. Internazionalizzazione
dei fattori; la produzione personalizzata; l'adattamento ai mercati locali; le periodiche modifiche stagionali e altri cambiamenti ciclici nonché il commercio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati. Progetti o interventi di innovazione digitale che riguardano l’introduzione di nuovi processi in azienda o un notevole miglioramento di quelli già esistenti. Sviluppo di attività di commercio elettronico (e-commerce) con vendita diretta ai consumatori (B2C: Business to Consumer) o con vendita tra aziende (B2B: Business to Business) per l’apertura al mercato globale. Attuazione degli obiettivi e del programma di attività del contratto di rete già sottoscritto a cui partecipano le aziende coinvolte nella formazione. Processi di internazionalizzazione, sia in forma indiretta attraverso buyer, importatori e distributori, sia mediante la gestione diretta all’estero, anche tramite partenariati, di una o più fasi di attività (produzione, commercializzazione, logistica, distribuzione), e attività che rientrano nell’ambito di operatività dei “consorzi per l’internazionalizzazione”.
4 Durata dei Piani Formativi Ciascun Piano formativo deve concludersi entro 13 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano stesso da parte di Fondimpresa, con l’obbligo di portare a termine tutte le attività di erogazione della formazione di cui al successivo articolo 5, punto 2, entro 12 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano. La rendicontazione finale delle spese deve essere presentata nei 3 (tre) mesi successivi alla conclusione del Piano, comunque entro 16 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano stesso da parte di Fondimpresa. Fondimpresa si riserva in ogni caso di valutare, anche in base alle proprie esigenze organizzative e programmatorie, eventuali richieste di proroga dei predetti termini, purché adeguatamente motivate, compatibili con i meccanismi di verifica previsti dall’Avviso e con la disciplina comunitaria vigente in materia di aiuti di Stato, e corredate dal prolungamento della durata delle garanzie fideiussorie sull’anticipo e sull’acconto, come indicato nei paragrafi 2.1.5 e 2.2.9 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato 9 dell’Avviso). 5 Oggetto del Piano e modalità formative Il Piano formativo si identifica in un piano organico di attività, nel quale devono essere previste, in relazione al suo ambito di riferimento (articolo 2 dell’Avviso) e in diretta connessione con le aree tematiche interessate (articolo 3 dell’Avviso): 1.
Attività preparatorie, di accompagnamento e attività non formative. In tale ambito possono essere sviluppate le seguenti tipologie di intervento, rivolte alle imprese aderenti
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4 SKILL 7/2018
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a Fondimpresa interessate a partecipare al Piano, sia inizialmente che nel corso della sua esecuzione. a) Attività preparatorie e di accompagnamento: I. II. III.
IV. V.
VI.
2.
analisi della domanda; diagnosi e rilevazione dei bisogni formativi delle aziende beneficiarie e definizione di competenze critiche o emergenti; predisposizione di programmi operativi per la formazione del personale delle imprese beneficiarie, a livello aziendale o interaziendale, territoriale o settoriale, di reti e di filiere, sulla base dell’analisi delle competenze richieste dalle strategie aziendali e dallo sviluppo professionale dei lavoratori; partenariati con altri Piani formativi finanziati da Fondimpresa nell’ambito dell’Avviso; definizione di metodologie e modelli di formazione continua, coordinamento, integrazione, scambio e condivisione di esperienze e informazioni su azioni che coinvolgono gruppi e sistemi di imprese, settori merceologici comuni o reti e filiere produttive, sia a livello di interventi di preparazione e accompagnamento, che di contenuti e modalità di erogazione della formazione; altre attività propedeutiche e di accompagnamento alla realizzazione della formazione.
b) Attività non formative: I. progettazione delle attività del Piano; II. promozione delle attività e delle azioni del Piano; III. individuazione, selezione ed orientamento dei partecipanti; IV. monitoraggio e valutazione delle attività e delle azioni del Piano; V. diffusione e trasferimento dei risultati; VI. altre attività non formative idonee a garantire la migliore riuscita delle azioni formative. Attività di erogazione della formazione, sulla base delle modalità definite nel Piano e nelle progettazioni di periodo presentate a Fondimpresa. Nel Piano presentato deve essere sviluppata la progettazione di dettaglio per almeno il 70% del totale delle ore complessive di corso previste. Inoltre, tutte le azioni formative di durata superiore a 24 ore devono sempre prevedere la verifica dell’apprendimento dei partecipanti, nelle forme indicate nel Piano. Le modalità di erogazione della formazione ammissibili sono: Aula
Sessioni di formazione in ambiente strutturato (interno o esterno all’impresa).
Seminari
Partecipazione a seminari o ad eventi di aggiornamento e scambio professionale, aziendali, interaziendali o esterni all’azienda.
Action learning
Sessioni di apprendimento programmate centrate sui processi di lavoro.
FAD
Attività di formazione a distanza on line (FADoL) o di
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autoformazione assistita anche da prodotti FAD. Affiancamento
Attività formative rivolte al miglioramento delle competenze e dei comportamenti in situazione di lavoro, mediante affiancamento da parte di persone in possesso di maggiore esperienza.
Training on the job
Attività formative pianificate e organizzate per favorire l’acquisizione di competenze operative sul luogo di lavoro, insegnando ad utilizzare gli strumenti di lavoro tramite esperienza pratica, laboratori, etc.
Coaching
Attività formative realizzate, con il supporto di un coach, per sviluppare ed ottimizzare le competenze e le caratteristiche personali necessarie a mettere in atto una performance efficace, in relazione agli obiettivi assegnati al lavoratore.
Le attività di FAD, affiancamento, training on the job, coaching non possono assorbire più del 40% delle ore di formazione del Piano, a meno che il maggiore utilizzo non sia adeguatamente motivato nel Piano in relazione alla natura delle azioni ed alla tipologia di destinatari. Nell’ambito dei percorsi formativi l’eventuale svolgimento di attività produttive, i cui costi restano interamente a carico del Soggetto Attuatore, deve essere limitato al tempo strettamente necessario al lavoratore partecipante per acquisire le competenze richieste. In ogni Piano sono ammesse più modalità di erogazione della formazione, anche nella medesima azione. Sono escluse le attività di formazione organizzate per conformare le imprese alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione. Le azioni formative devono avere una durata di norma non inferiore alle 8 ore e non superiore alle 80 ore. Azioni formative di durata inferiore alle 8 ore o superiore alle 80 ore possono essere contemplate solo se motivate nel Piano formativo e se previste dal relativo accordo di condivisione o da una modifica del Piano convalidata dal Comitato paritetico di Pilotaggio. In particolare, le azioni formative di durata superiore alle 80 ore, nel limite massimo di 400 ore, possono essere previste esclusivamente nell’ambito di percorsi formativi che si concludono con l’acquisizione di competenze certificate, nelle forme definite nel punto IV del’articolo 6.2 dell’Avviso. Ciascun lavoratore può partecipare alla formazione realizzata nell’ambito del Piano per una durata massima di 80 ore, anche in più azioni formative, salvo motivata previsione di una maggiore partecipazione espressa dall’accordo di condivisione o dal Comitato di Pilotaggio, nel limite massimo di 400 ore. I Soggetti Attuatori del Piano sono tenuti a mettere a disposizione, su richiesta di Fondimpresa, ogni materiale realizzato nell’ambito delle attività del Piano finanziato, consentendo espressamente che il Fondo lo utilizzi per altre attività formative a vantaggio delle aziende aderenti.
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6 Requisiti minimi e Priorità 6.1. Il Piano formativo, in qualsiasi Ambito, deve obbligatoriamente prevedere: 1) Partecipazione di almeno 5 (cinque) aziende aderenti a Fondimpresa (rilevate per codice fiscale) beneficiarie della formazione e di un numero di lavoratori destinatari delle azioni formative non inferiore a 80 (ottanta). 2) Dichiarazioni di partecipazione al Piano (“Istruzioni” Allegato 8 dell’Avviso), presentate dalla totalità delle aziende aderenti partecipanti al Piano indicanti complessivamente un numero di lavoratori destinatari delle azioni formative del Piano pari al totale dei lavoratori destinatari della formazione del Piano. 3) Presenza, in misura non inferiore al 50% del totale dei lavoratori destinatari del Piano, di lavoratori provenienti da imprese iscritte a Fondimpresa rientranti nella definizione comunitaria di PMI (Allegato 1 del Reg. UE n. 651/2014). 4) Presenza, in misura non inferiore al 10% del totale delle imprese beneficiarie del Piano, di aziende aderenti che, a partire dal 1° gennaio 2007 e fino alla data di invio della dichiarazione di partecipazione al Piano, non hanno mai partecipato con propri dipendenti ad azioni formative concluse finanziate dagli Avvisi del Conto di Sistema di Fondimpresa (ossia, non hanno alcun dipendente associato come partecipante ad azioni formative valide chiuse) e che non hanno mai presentato a Fondimpresa piani aziendali o interaziendali che richiedono il contributo del Conto di Sistema aggiuntivo alle risorse del proprio conto aziendale nell’ambito degli Avvisi del Conto Formazione (con esclusione dei piani annullati). 5) Diretta connessione di tutte le azioni formative ad una o più tipologie ed aree tematiche indicate nell’articolo 3. 6) Progettazione di dettaglio delle azioni formative del Piano in misura almeno pari al 70% delle ore complessive di formazione (totale ore di corso) previste nel Piano. 7) Presenza della verifica dell’apprendimento dei partecipanti in tutte le azioni formative del Piano di durata superiore a 24 ore. Nelle azioni formative che prevedono la certificazione delle competenze tale requisito è assolto con la suddetta procedura (punto IV dell’art. 6.2). 8) Finanziamento richiesto contenuto entro i limiti minimo e massimo stabiliti nella Tabella 5 del successivo articolo 9. 9) Presenza, nel Piano territoriale presentato sull’Ambito I dell’articolo 2 dell’Avviso (Macro Aree A, B, C, dell’articolo 9), di imprese beneficiarie appartenenti ad una sola regione o provincia autonoma. 10) Presenza, nel Piano presentato sull’Ambito II dell’articolo 2 dell’Avviso (Settoriale, di reti e di filiere produttive), di imprese beneficiarie appartenenti ad almeno due regioni o province autonome, con una quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia autonoma meno coinvolta almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. In caso di Piano che coinvolge imprese appartenenti a più di due regioni la quota minima di aziende appartenenti alle regioni o provincie autonome meno coinvolte deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. Pertanto, nel caso di domanda presentata a valere sull’Ambito II - Settoriale, di reti e di filiere produttive, indipendentemente dal numero di regioni o province autonome di provenienza delle aziende partecipanti (due o più di due), la quota di aziende Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 56
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appartenenti alla regione o provincia autonoma maggiormente coinvolta non può mai superare il 70% del totale delle aziende partecipanti al Piano. In relazione alle aziende ed ai lavoratori coinvolti nel Piano, i requisiti di cui ai punti 1, 2, 3, 4, 9, 10 devono risultare dalle dichiarazioni di partecipazione al Piano (“Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso) presentate con le modalità previste nelle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo” (Allegato n. 4 dell’Avviso). L’assenza anche di uno solo dei requisiti minimi indicati nei punti da 1 a 10 del presente articolo, che può essere rilevata sia in sede di verifica preliminare di ammissibilità che di valutazione, comporta l’inammissibilità del Piano formativo. Inoltre, per ciascun Piano dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale devono essere rispettate, sempre a pena di inammissibilità, tutte le condizioni indicate nel punto III dell’articolo 2 dell’Avviso. Restano ferme le ulteriori condizioni di inammissibilità indicate nei successivi articoli 11 (Costi ammissibili e finanziamenti), 13 (Soggetti Proponenti) e 14 (Termini e modalità di presentazione della domanda di finanziamento). 6.2. Fondimpresa intende dare priorità ai seguenti elementi e obiettivi risultanti dal Piano formativo, in qualsiasi Ambito: I) Progettazione di dettaglio delle azioni formative del Piano in misura superiore al minimo obbligatorio del 70% delle ore complessive di formazione (totale ore di corso) previste nel Piano. II) Livello di integrazione e specializzazione del Piano formativo, su un numero massimo di tre delle tipologie ed aree tematiche previste dall’Avviso. III) Presenza nel Piano di azioni formative interaziendali, ciascuna delle quali prevede il coinvolgimento di lavoratori di più imprese aderenti, per una durata complessiva superiore al 10% del totale delle ore di formazione del Piano. IV) Significativa presenza nel Piano di azioni formative che prevedono la certificazione delle competenze secondo la normativa regionale, ove esistente e applicabile alle competenze da acquisire nel Piano, o, in mancanza, nelle forme indicate nell’accordo di condivisione del Piano e/o nell’ambito del Comitato paritetico di Pilotaggio, in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015 (GURI 20.07.2015 n. 166), emanato dal Ministero del Lavoro di concerto con il MIUR. V) Significativo coinvolgimento rispetto al totale dei lavoratori destinatari della formazione nel Piano, di: a) donne lavoratrici; b) lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri; c) lavoratori giovani con età compresa tra 18 e 29 anni. VI) Significativa presenza, in misura superiore al minimo obbligatorio del 50% del totale dei destinatari della formazione nel Piano, di lavoratori provenienti da imprese iscritte a Fondimpresa rientranti nella definizione comunitaria di PMI. VII) Partecipazione alla formazione del Piano, in misura superiore al 15% del totale delle imprese iscritte al Fondo beneficiarie del Piano, di aziende aderenti che, a partire dal 1° gennaio 2007 e fino alla data di invio della dichiarazione di partecipazione al Piano, Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
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non hanno mai partecipato con propri dipendenti ad azioni formative concluse finanziate dagli Avvisi del Conto di Sistema di Fondimpresa (ossia, non hanno alcun dipendente associato come partecipante ad azioni formative valide chiuse) e che non hanno mai presentato a Fondimpresa piani aziendali o interaziendali che richiedono il contributo del Conto di Sistema aggiuntivo alle risorse del proprio conto aziendale nell’ambito degli Avvisi del Conto Formazione (con esclusione dei Piani annullati). VIII) Finanziamento medio per azienda partecipante inferiore alla soglia di euro 7.000,00 (settemila) nei piani degli Ambiti Territoriale o Settoriale, di reti o di filiere produttive. Nei piani dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale, finanziamento medio per azienda partecipante inferiore alla soglia di euro 14.000,00 (quattordicimila). Il calcolo viene effettuato dividendo il finanziamento richiesto a Fondimpresa con il Piano per il totale delle imprese (rilevate per codice fiscale) che partecipano al Piano. IX) Significativo coinvolgimento nel Piano, nella compagine proponente - qualora siano enti di cui alla lettera b) dell’articolo 13 - o come soggetti partner, in attività di coordinamento scientifico e didattico, progettazione della formazione, erogazione della formazione (nel rispetto delle condizioni di cui all’articolo 13), verifica dell’apprendimento e/o certificazione delle competenze, di Istituti tecnici che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore, Università pubbliche e private riconosciute, enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell’apposito albo del MIUR, ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. In relazione alle aziende ed ai lavoratori coinvolti nel Piano, le priorità di cui ai punti VI, VII e VIII vengono verificate sulla base delle dichiarazioni di partecipazione al Piano (“Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso) presentate con le modalità previste nelle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo” (Allegato n. 4 dell’Avviso). 7 Comitato paritetico di Pilotaggio I firmatari dell’accordo corrispondente al Piano formativo devono nominare, prima della presentazione del medesimo Piano, un Comitato di Pilotaggio con propri esponenti in numero non superiore a 6 (sei), in modo che esso garantisca la pariteticità di voto tra le rappresentanze datoriali e quelle sindacali, anche prescindendo dall'esatto equilibrio nel numero dei componenti da esse nominati. In presenza di una quota minoritaria di imprese partecipanti al Piano non appartenenti al territorio o alla categoria prevalente le cui rappresentanze hanno sottoscritto l’accordo territoriale o settoriale di condivisione del Piano, per le quali la condivisione è avvenuta con specifico accordo territoriale oppure a livello aziendale, l’eventuale mancata nomina di propri membri del Comitato di Pilotaggio da parte delle rappresentanze firmatarie di tali accordi si presume come espressa adesione al Comitato di Pilotaggio nominato dai firmatari dell’accordo principale territoriale o settoriale. Fatta eccezione per i rappresentanti delle imprese proponenti nei Piani formativi condivisi a livello aziendale, non possono essere nominati componenti del Comitato paritetico di Pilotaggio del Piano, o svolgere attività di supporto al Comitato stesso, i soggetti titolari di cariche o di incarichi, anche non remunerati, negli organismi che presentano il Piano e/o lo realizzano.
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Il Comitato deve definire proprie modalità di funzionamento orientate ad assicurare snellezza ed efficacia dei lavori. A tal fine, può validamente decidere purché siano garantiti la presenza e il voto di almeno un rappresentante per ciascuna delle parti sociali. Il Comitato ha funzioni di validazione delle attività del Piano condiviso e finanziato e delle progettazioni di periodo, nonché di indirizzo attuativo e di supervisione. Inoltre, il Comitato fornisce a Fondimpresa le informazioni a supporto dell’avvenuta formazione in coerenza con il Piano condiviso, con le progettazioni di periodo e con le sue eventuali modificazioni. In particolare, a conclusione del Piano, il Comitato rileva ed attesta le attività di verifica finale dell’apprendimento dei partecipanti, le forme di certificazione delle competenze acquisite, nelle azioni in cui è prevista tale certificazione, nonché l’assenza di formazione in produzione e di formazione richiesta alle imprese per conformarsi alla normativa nazionale obbligatoria in materia di formazione. 8 Destinatari Sono destinatari dei Piani formativi esclusivamente i lavoratori per i quali esista l’obbligo del versamento del contributo integrativo di cui all’art. 25 della legge n. 845/1978 e s.m., compresi gli apprendisti, occupati in imprese che: - hanno aderito a Fondimpresa e sono già in possesso delle credenziali di accesso all’area riservata (Area Associati) del sito web del Fondo prima della presentazione della dichiarazione di partecipazione al Piano. La registrazione per l’accesso è possibile solo dopo che l’adesione dell’azienda interessata è stata accettata dall’INPS e regolarmente trasmessa dall’Istituto a Fondimpresa; - hanno rilasciato la dichiarazione di partecipazione al Piano allegata alla domanda di finanziamento presentata con le modalità previste nelle “Istruzioni per la dichiarazione di partecipazione al Piano formativo da parte di imprese aderenti” (Allegato n. 8 dell’Avviso). I casi di subentro nella fase di realizzazione del Piano sono disciplinati nel paragrafo 2.2.7 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso). Tra i predetti destinatari del Piano sono inclusi, con specifica priorità nella valutazione del Piano, i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni, anche in deroga, e i lavoratori con contratti di solidarietà. Sono altresì inclusi i lavoratori a tempo determinato con ricorrenza stagionale, anche nel periodo in cui non sono in servizio, sempre a condizione che l’impresa di appartenenza assicuri la quota di co-finanziamento privato, se dovuta in base al regime di aiuto prescelto. Nell’ambito dell’Avviso, in relazione alla medesima matricola INPS l’impresa aderente non può essere beneficiaria della formazione in più di due Piani formativi. E’ quindi possibile la partecipazione della medesima matricola a due Piani presentati e finanziati sulla prima scadenza di cui agli articoli 9 e 14, ferma restando poi l’esclusione di tale matricola dalla partecipazione ai Piani della seconda scadenza. Ciascun Piano, in qualsiasi Ambito, deve contenere, a pena di inammissibilità, le dichiarazioni di partecipazione presentate con le modalità previste nelle “Istruzioni per la dichiarazione di partecipazione al Piano formativo da parte di imprese aderenti” (Allegato n. 8 dell’Avviso), di almeno 5 (cinque) aziende aderenti a Fondimpresa beneficiarie della
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formazione recanti un numero di lavoratori destinatari delle azioni formative non inferiore a 80 (ottanta). Fondimpresa fornisce, su richiesta dei soggetti interessati, da inoltrare all’indirizzo di posta elettronica primocontatto@fondimpresa.it, l’elenco delle aziende che risultano aderenti al Fondo, sulla base dei dati forniti dall’INPS, nell’ambito territoriale di qualificazione del richiedente. La richiesta dell’elenco a Fondimpresa dovrà essere effettuata utilizzando esclusivamente il modello “Richiesta dell’elenco delle imprese aderenti a Fondimpresa” pubblicato nella sezione dedicata all’Avviso n. 1/2016 del sito web www.fondimpresa.it. Il Soggetto Proponente è comunque tenuto a verificare la sussistenza dell’iscrizione a Fondimpresa e della registrazione all’area riservata del sito web del Fondo delle imprese che intende coinvolgere nel Piano. 9 Finanziamento dei Piani Le risorse destinate da Fondimpresa al finanziamento dei Piani formativi nell’ambito dell’Avviso n. 1/2016, a valere sui fondi di cui all’art. 6, comma 2, lettera b), del Regolamento (Conto di Sistema), sono complessivamente pari ad euro 72.000.000,00 (settantaduemilioni) e così suddivise: -
Euro 36.000.000,00 (trentaseimilioni), per il finanziamento dei Piani formativi presentati nel termine previsto per la prima scadenza indicata nell’articolo 14; Euro 36.000.000,00 (trentaseimilioni), per il finanziamento dei Piani formativi presentati nel termine previsto per la seconda scadenza indicata nell’articolo 14.
Le predette risorse sono così suddivise tra gli Ambiti dei Piani previsti nell’articolo 2 dell’Avviso (Tabella 1): TABELLA 1 – RIPARTIZIONE DELLO STANZIAMENTO PER SCADENZE E AMBITI AMBITI AVVISO N. 1/2016 I – TERRITORIALE (regioni e province autonome in Macro Aree) A- NORD: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento, Bolzano:
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA € 22.000.000,00 € 22.000.000,00 € 10.300.000,00 € 10.300.000,00
B- CENTRO: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, € 6.910.000,00 € 6.910.000,00 Marche, Abruzzo, Molise: C – SUD e ISOLE: Campania, Puglia, Basilicata, € 4.790.000,00 € 4.790.000,00 Calabria, Sicilia, Sardegna: II – SETTORIALE, DI RETI E DI FILIERE PRODUTTIVE, su base MULTI REGIONALE (aziende beneficiarie di almeno due regioni o province autonome): € 11.000.000,00 € 11.000.000,00 III – AD INIZIATIVA AZIENDALE (Soggetto Proponente costituito esclusivamente da aziende beneficiarie della formazione, anche su base multi regionale, presenti in numero non inferiore a cinque): € 3.000.000,00 € 3.000.000,00 € 36.000.000,00 € 36.000.000,00 TOTALE STANZIAMENTO
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Nell’Ambito I della Tabella 1, Territoriale, Macro Aree A, B, C, a pena di inammissibilità, ciascun Piano deve interessare una sola regione o provincia autonoma compresa nella Macro Area di riferimento, esclusivamente con la partecipazione di aziende beneficiarie di tale regione o provincia autonoma. Nell’Ambito II della Tabella 1, Settoriale, di reti e di filiere produttive, a pena di inammissibilità, ciascun Piano deve invece coinvolgere aziende di almeno due regioni o province autonome. La quota minima di aziende appartenenti alla regione o provincia autonoma meno coinvolta deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. In caso di Piano che coinvolge imprese appartenenti a più di due regioni la quota minima di aziende appartenenti alle regioni o provincie autonome meno coinvolte deve essere almeno pari al 30% del totale delle imprese partecipanti al Piano. Nell’Ambito III della Tabella 1, ad Iniziativa Aziendale, sempre a pena di inammissibilità, il Soggetto Proponente del Piano deve essere costituito esclusivamente da imprese beneficiarie della formazione per i propri dipendenti (lettera a dell’articolo 13), presenti in numero non inferiore a 5 (cinque), anche su base multi regionale, ed in possesso dei requisiti previsti nel punto III dell’articolo 2. Per ciascuna scadenza dell’Avviso, i finanziamenti vengono assegnati ai Piani che risultano idonei a seguito della procedura di valutazione di cui al successivo articolo 15, effettuata seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle domande in forma completa, determinato con le modalità riportate nell’articolo 14, secondo i criteri di seguito indicati. Nell’Ambito I Territoriale, Macro Aree A, B, C della Tabella 1, il predetto ordine cronologico si applica per regione o provincia autonoma e ciascun Piano risultato idoneo, viene finanziato con le risorse della regione o della provincia autonoma nella quale si colloca, riportate nella Tabella 2. Ciascun Piano idoneo che non trova più capienza nello stanziamento della regione o della provincia autonoma in cui si colloca, seguendo l’ordine cronologico di presentazione in forma completa nella Macro Area a cui appartiene, viene finanziato con le risorse aggiuntive a disposizione della Macro Area di riferimento (Tabella 2), fino al loro esaurimento. TABELLA 2 – RIPARTIZIONE DELLO STANZIAMENTO NELL’AMBITO TERRITORIALE (Punto I articolo 2 dell’Avviso) MACRO AREA A - NORD VALLE D'AOSTA PIEMONTE LOMBARDIA LIGURIA TRENTO BOLZANO VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA MACRO AREA A – NORD: RISORSE AGGIUNTIVE TOTALE STANZIAMENTO MACRO AREA A NORD Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA 120.000,00 120.000,00 1.350.000,00 1.350.000,00 3.500.000,00 430.000,00 170.000,00 170.000,00 1.800.000,00 430.000,00 2.330.000,00
3.500.000,00 430.000,00 170.000,00 170.000,00 1.800.000,00 430.000,00 2.330.000,00
10.300.000,00
10.300.000,00 12 SKILL 7/2018
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MACRO AREA B - CENTRO EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE MACRO AREA B – CENTRO: RISORSE AGGIUNTIVE TOTALE STANZIAMENTO MACRO AREA B CENTRO MACRO AREA C – SUD E ISOLE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA MACRO AREA C – SUD E ISOLE: RISORSE AGGIUNTIVE TOTALE STANZIAMENTO MACRO AREA C – SUD E ISOLE
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA 1.600.000,00 1.600.000,00 1.200.000,00 1.200.000,00 250.000,00 250.000,00 500.000,00 500.000,00 1.350.000,00 1.350.000,00 340.000,00 340.000,00 100.000,00 100.000,00 1.570.000,00
1.570.000,00
6.910.000,00
6.910.000,00
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA 1.100.000,00 1.100.000,00 850.000,00 850.000,00 170.000,00 170.000,00 340.000,00 340.000,00 850.000,00 850.000,00 380.000,00 380.000,00 1.100.000,00
1.100.000,00
4.790.000,00
4.790.000,00
Nell’Ambito II Settoriale, di reti e di filiere produttive della Tabella 1, ciascun Piano risultato idoneo viene finanziato, seguendo l’ordine cronologico di presentazione in forma completa in tale Ambito, con le risorse indicate nella Tabella 3, fino alla capienza dello stanziamento ivi previsto. TABELLA 3 – RIPARTIZIONE DELLO STANZIAMENTO NELL’AMBITO SETTORIALE, DI RETI E DI FILIERE PRODUTIVE (Punto II articolo 2 dell’Avviso) AMBITO SETTORIALE, di RETI e di FILIERE PRODUTTIVE PIANI MULTIREGIONALI DI SETTORE, DI RETI E DI FILIERE PRODUTTIVE, che coinvolgono aziende di almeno due regioni o province autonome:
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA € 11.000.000,00
€ 11.000.000,00
Nell’Ambito III ad Iniziativa Aziendale della Tabella 1, ciascun Piano risultato idoneo viene finanziato, seguendo l’ordine cronologico di presentazione in forma completa in tale Ambito, con le risorse indicate nella Tabella 4, fino alla capienza dello stanziamento ivi previsto. Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 62
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TABELLA 4 – RIPARTIZIONE DELLO STANZIAMENTO NELL’AMBITO AD INIZIATIVA AZIENDALE (Punto III articolo 2 dell’Avviso) AMBITO AD INIZIATIVA AZIENDALE
1^ SCADENZA 2^ SCADENZA
PIANI AD INIZIATIVA AZIENDALE, presentati da Soggetti Proponenti costituiti esclusivamente da aziende beneficiarie della formazione (almeno cinque in ciascuna compagine proponente), anche su base multi regionale:
€ 3.000.000,00
€ 3.000.000,00
Per singola scadenza dell’Avviso, ciascun Piano deve inoltre rispettare, sempre a pena di inammissibilità, i seguenti limiti minimi e massimi di finanziamento richiesto: TABELLA 5 - Limiti minimi e massimi di finanziamento richiesto per Piano AMBITO
TERRITORIALE: REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA VALLE D'AOSTA PIEMONTE LIGURIA LOMBARDIA VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA TRENTO BOLZANO EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA
Ambito I
Finanziamento Minimo Piano
Finanziamento Massimo Piano
Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area A Macro Area B Macro Area B Macro Area B Macro Area B Macro Area B Macro Area B Macro Area B Macro Area C Macro Area C Macro Area C Macro Area C Macro Area C Macro Area C
€ 70.000,00 € 200.000,00 € 100.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 100.000,00 € 70.000,00 € 70.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 100.000,00 € 100.000,00 € 200.000,00 € 100.000,00 € 70.000,00 € 200.000,00 € 200.000,00 € 70.000,00 € 100.000,00 € 200.000,00 € 100.000,00
€ 120.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 170.000,00 € 170.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 250.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 340.000,00 € 100.000,00 € 400.000,00 € 400.000,00 € 170.000,00 € 340.000,00 € 400.000,00 € 380.000,00
SETTORIALE, DI RETI E DI FILIERE PRODUTTIVE
Ambito II
€ 200.000,00
€ 400.000,00
AD INIZIATIVA AZIENDALE
Ambito III
€ 70.000,00
€ 200.000,00
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Fondimpresa si riserva a suo insindacabile giudizio di esercitare le seguenti facoltà, in relazione all’Avviso o alla singola scadenza, dandone tempestiva informazione sul sito web www.fondimpresa.it: - destinare alle risorse aggiuntive di ogni singola Macro Area territoriale le somme stanziate eventualmente non assegnate in uno o più regioni o province autonome della medesima Macro Area; - destinare alle risorse aggiuntive di Macro Aree territoriali diverse le somme stanziate eventualmente non assegnate in una o più Macro Aree; - destinare alle risorse aggiuntive di una o più Macro Aree territoriali le somme stanziate eventualmente non assegnate nell’Ambito Settoriale o nell’Ambito ad Iniziativa Aziendale; - destinare all’Ambito Settoriale le somme stanziate eventualmente non assegnate in una o più Macro Aree territoriali o nell’Ambito ad Iniziativa Aziendale; - destinare all’Ambito ad Iniziativa Aziendale le somme stanziate eventualmente non assegnate in una o più Macro Aree territoriali o nell’Ambito Settoriale; - incrementare le risorse aggiuntive di una o più Macro Aree territoriali, le risorse dell’Ambito Settoriale, di reti e di filiere produttive, multi regionale, o le risorse dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale; - ridurre il finanziamento richiesto con riferimento ad uno o più elementi del Piano formativo presentato dal Soggetto Proponente; - riproporzionare gli importi richiesti per Piano; - prorogare o riaprire i termini di presentazione delle domande per l’Avviso, per singola scadenza, per singolo Ambito o per singola Macro Area territoriale; - chiudere anticipatamente, in caso di esaurimento dello stanziamento, i termini di presentazione delle domande, per l’Avviso, per singola scadenza, per singolo Ambito o per singola Macro Area territoriale. Al finanziamento di ciascun Piano concorrono le risorse del Conto Formazione delle aziende aderenti beneficiarie (articolo 6, comma 2, lettera a, del Regolamento del Fondo), in relazione alle ore di partecipazione dei loro dipendenti alle azioni formative svolte. L’apporto di ciascun Conto Formazione aziendale è stabilito, nei limiti delle disponibilità esistenti su tutte le matricole INPS del conto aziendale alla data di rendicontazione del Piano, nella misura del 70% (settanta per cento), o dell’80% per le aziende che hanno optato per destinare al Conto Formazione l’80% dei loro versamenti, del finanziamento complessivo di cui l’impresa titolare ha usufruito nel Piano, in rapporto alle ore di formazione dei propri dipendenti, come risultante dalla “dichiarazione riepilogativa dell’intensità degli aiuti e del cofinanziamento delle aziende” prodotta dal Soggetto Attuatore del Piano con il rendiconto finale. Nella dichiarazione di partecipazione al Piano formativo (“Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso) ciascuna azienda aderente beneficiaria della formazione conferisce a Fondimpresa l’autorizzazione all’addebito a consuntivo della suddetta quota sul Conto Formazione di cui è titolare presso il Fondo, al lordo di eventuali riduzioni operate da Fondimpresa in sede di approvazione del rendiconto.
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Le somme provenienti dal Conto Formazione delle aziende beneficiarie dei Piani saranno destinate da Fondimpresa, a parziale reintegro dei finanziamenti concessi sull’Avviso, alle risorse del Conto di Sistema di cui all’art. 6, comma 2, lettera b, del Regolamento del Fondo. 10 Modalità di erogazione dei finanziamenti L’erogazione del finanziamento concesso avviene con le seguenti modalità: un anticipo fino al 50% dell’importo del finanziamento, da richiedere entro 120 giorni dalla data di comunicazione di ammissione a finanziamento; un acconto, fino ad un massimo del 35% dell’importo del finanziamento concesso alla rendicontazione di una spesa, al netto del costo dei partecipanti alla formazione (voce di spesa B), per un importo pari almeno all’80% del valore dell’anticipo iniziale. La richiesta completa deve essere presentata a Fondimpresa almeno 40 (quaranta) giorni prima del termine assegnato per la conclusione del Piano. In caso di mancato rispetto di tale termine Fondimpresa non procederà alla erogazione dell’acconto; il saldo dell’importo del finanziamento concesso, se dovuto, entro 30 giorni dall’approvazione della rendicontazione finale da parte di Fondimpresa. Le modalità e le condizioni per l’erogazione dei finanziamenti sono disciplinate nelle “Condizioni generali per il finanziamento”, Allegato n. 6 dell’Avviso e nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso, al cui rispetto è subordinata l’effettuazione dei pagamenti da parte di Fondimpresa. 11 Costi ammissibili e finanziamento I costi ammissibili a finanziamento in relazione al Piano formativo vengono determinati, sia a preventivo che a consuntivo, applicando uno dei seguenti criteri (dettagliati nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso), secondo l’opzione effettuata nel Piano presentato, che non può essere modificata successivamente: 1. Costi reali sostenuti nell’ambito delle voci di spesa del piano dei conti riportato nel capitolo 3 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso). 2. Costi unitari standard delle ore di corso del Piano che, sulla base dell’analisi dei rendiconti dei piani finanziati da Fondimpresa nell’ambito dei precedenti avvisi generalisti che prevedevano l’imputazione delle spese effettivamente sostenute, costituiscono la migliore approssimazione ai costi reali. In tal caso si applica la seguente formula: Euro 9.281,09 + Euro 178,07*Ore corso in azioni valide svolte in modalità non tradizionali (action learning, FAD, affiancamento, training on the job, coaching) + Euro 158,72*Ore corso in azioni valide svolte in modalità tradizionali (aula, seminari). L’importo risultante dall’applicazione del predetti costi unitari standard deve essere ridotto dal Soggetto Proponente a consuntivo qualora il costo effettivo del Piano gli risulti inferiore a quello prodotto con la formula dei costi unitari standard (il finanziamento del Piano non può infatti generare margini di profitto).
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Indipendentemente dal criterio di determinazione e di rendicontazione dei costi scelto dal Soggetto Proponente (punto 1 o punto 2 del presente articolo), si applicano le seguenti ulteriori condizioni: - a preventivo e a consuntivo la ripartizione dei costi ammissibili (‘reali’ o ‘standard’) secondo le voci di spesa del piano dei conti riportato nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso) deve rispettare i seguenti limiti: A - erogazione della formazione = almeno il 70% del totale (A+C+D). Almeno il 90% del totale delle ore di formazione del Piano, al netto della FAD, deve essere assicurato da docenti con una esperienza non inferiore a 5 anni interi (60 mesi) nella materia che trattano. Inoltre, almeno il 30% delle ore di formazione del Piano, al netto della FAD, deve essere assicurato da docenti con una esperienza non inferiore a 10 anni interi (120 mesi) nella materia che trattano. C - attività preparatorie e di accompagnamento ed attività non formative = 20% massimo del totale (A+C+D). D - gestione del Piano = 10% massimo del totale (A+C+D). - i costi relativi alla retribuzione dei lavoratori in formazione, compresi i rimborsi spese ai partecipanti che non si trovano in regime di sospensione (voce “B - partecipanti in formazione” del piano dei conti), possono costituire esclusivamente quota di cofinanziamento delle imprese al Piano formativo, se dovuta in base al regime di aiuti di Stato prescelto, e devono sempre essere rendicontati dal Soggetto Attuatore sulla base dei costi reali sostenuti e certificati dalle aziende beneficiarie aderenti a Fondimpresa; - il finanziamento di Fondimpresa, a preventivo e a consuntivo (somma voci A + C + D / ore di corso svolte in azioni formative valide dai partecipanti effettivi), non può comunque superare l’importo massimo di euro 165,00 per ora di corso, secondo i criteri indicati nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso). Qualora la percentuale di ore di formazione effettuate con modalità di erogazione in action learning, FAD, affiancamento, training on the job, coaching, sia superiore al 15% del totale delle ore di corso valide del Piano, il predetto importo massimo viene elevato a 180,00 euro per ora di corso (calcolato secondo i medesimi criteri); - il finanziamento di Fondimpresa a consuntivo non viene riconosciuto per le imprese che, non rispettano le condizioni previste dall’articolo 8 dell’Avviso, nelle dichiarazioni di partecipazione al Piano e nelle “Linee Guida” alla gestione e rendicontazione del Piano formativo (Allegato n. 9 dell’Avviso). L’importo del contributo ammesso a finanziamento ed erogato sulla base del rendiconto finale presentato dal Soggetto Attuatore viene decurtato del finanziamento di cui hanno fruito tali aziende in rapporto alle ore di formazione svolte dai propri dipendenti, come risultante dalla “Dichiarazione riepilogativa dell’intensità di aiuto e del cofinanziamento privato” delle imprese beneficiarie del Piano allegata al rendiconto del Soggetto Attuatore. Inoltre, in sede di verifica del rendiconto finale si effettua la valutazione, sulla base dei criteri, dei sub-criteri e dei punteggi indicati nell’articolo 15 dell’Avviso, dei risultati ottenuti dal Piano rispetto ai valori dichiarati nel prospetto riepilogativo degli “Obiettivi quantitativi del Piano formativo” (Allegato 2 dell’Avviso) sui seguenti elementi: Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 66
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- presenza nel Piano di azioni formative che prevedono la certificazione delle competenze, secondo la normativa regionale, ove esistente e applicabile alle competenze da acquisire nel Piano, o, in mancanza, nelle forme indicate nell’accordo di condivisione del Piano e/o nell’ambito del Comitato paritetico di Pilotaggio, in coerenza con le indicazioni contenute nel D.M. 30.06.2015 emanato dal Ministero del Lavoro di concerto con il MIUR (GURI 20.07.2015 n. 166): ore di formazione delle azioni valide concluse con la certificazione delle competenze in rapporto al totale delle ore di formazione (ore di corso) dichiarato negli Obiettivi Quantitativi del Piano; - presenza nelle azioni valide concluse, sul numero totale di lavoratori destinatari della formazione risultante dalle dichiarazioni aziendali di partecipazione al Piano e riportato dagli Obiettivi Quantitativi del Piano, di: - donne lavoratrici; - lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri; - lavoratori giovani con età compresa tra 18 e 29 anni; - presenza nel Piano di azioni formative interaziendali, ciascuna delle quali prevede il coinvolgimento di lavoratori di più imprese aderenti: ore di formazione delle azioni valide cui hanno partecipato lavoratori di più aziende in rapporto al totale delle ore di formazione (ore di corso) dichiarato negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”; - presenza in azioni valide concluse di lavoratori partecipanti effettivi provenienti da aziende aderenti rispondenti alla definizione comunitaria di PMI, in rapporto al totale dei lavoratori destinatari della formazione risultante dalle dichiarazioni aziendali di partecipazione al Piano e dagli “Obiettivi Quantitativi del Piano”. - partecipazione alle azioni formative valide, in misura superiore al 15% del totale delle imprese aderenti beneficiarie riportate negli “Obiettivi Quantitativi del Piano del Piano, di aziende aderenti che, a partire dal 1° gennaio 2007 e fino alla data di invio della dichiarazione di partecipazione al Piano, non hanno mai partecipato con propri dipendenti ad azioni formative finanziate dagli Avvisi del Conto di Sistema di Fondimpresa (ossia, non hanno alcun dipendente associato come partecipante ad azioni formative valide chiuse) e che non hanno mai presentato a Fondimpresa piani aziendali o interaziendali che richiedono il contributo del Conto di Sistema aggiuntivo alle risorse del proprio conto aziendale nell’ambito degli Avvisi del Conto Formazione (con esclusione dei Piani annullati); - finanziamento medio per azienda partecipante inferiore alla soglia di euro 7.000,00 (settemila) nei piani degli Ambiti Territoriale o Settoriale, di reti o di filiere produttive, ed inferiore alla soglia di euro 14.000,00 (quattordicimila) nell’Ambito ad Iniziativa Aziendale. Il calcolo viene effettuato dividendo il finanziamento richiesto a Fondimpresa con il Piano per il numero di imprese (rilevate per codice fiscale) che hanno lavoratori partecipanti effettivi in azioni valide. In relazione ai predetti elementi di valutazione, qualora il punteggio complessivo ottenuto a consuntivo sia inferiore a quello assegnato al Piano nella graduatoria di merito in sede di approvazione, per ciascun punto in meno il finanziamento di Fondimpresa risultante dai costi ammissibili rendicontati dal Soggetto Attuatore (voci A+C+D) viene decurtato nella misura dello 0,10%.
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Nel capitolo 3 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso sono ulteriormente dettagliate le modalità di attuazione di tale procedura. Ai fini della determinazione dei risultati del Piano, da rapportare agli obiettivi dichiarati, si utilizzano i dati presenti nel sistema informatico di monitoraggio di Fondimpresa, conformi a quanto riportato nei registri e nei fogli di rilevazione delle presenze, e le attestazioni finali del Comitato paritetico di Pilotaggio. Per le azioni formative concluse con la certificazione delle competenze sono considerate le ore delle azioni formative valide secondo le “Linee Guida”. Nella valutazione dei risultati che li riguardano i lavoratori e le aziende sono rilevati una sola volta per codice fiscale, in relazione alle sole azioni formative valide e ai lavoratori in possesso dei requisiti che hanno raggiunto la frequenza minima richiesta per l’azione formativa valida a cui hanno partecipato (partecipanti effettivi ad azioni valide). In sede di controllo del rendiconto finale si effettua altresì la verifica del rispetto del seguente requisito: - almeno il 90% del totale delle ore di formazione del Piano, al netto della FAD, deve essere assicurato da docenti con una esperienza non inferiore a 5 anni interi (60 mesi) nella materia che trattano. Inoltre, almeno il 30% delle ore di formazione del Piano, al netto della FAD, deve essere assicurato da docenti con una esperienza non inferiore a 10 anni interi (120 mesi) nella materia che trattano. In relazione al predetto requisito, il finanziamento complessivo di Fondimpresa a consuntivo viene decurtato nella misura dell’1% per ogni punto percentuale in meno rilevato su ciascuna delle predette soglie minime. Le condizioni da rispettare per l’ammissibilità e il riconoscimento dei costi sostenuti per l’esecuzione del Piano formativo sono disciplinate nelle “Condizioni generali per il finanziamento”, Allegato n. 6 dell’Avviso e nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso. 12 Regime di aiuti I contributi previsti dall’Avviso a valere sulle risorse del Conto di Sistema indicate nell’articolo 9 dell’Avviso sono assoggettati ad uno dei seguenti regolamenti comunitari, in base alla scelta effettuata dalle aziende beneficiarie in sede di presentazione del Piano, secondo quanto previsto dal Regime di Aiuti “Fondi interprofessionali per la formazione continua - Regolamento per la concessione di aiuti alle imprese per attività di formazione continua in esenzione ai sensi del Regolamento (CE) n. 651/2014 – SA 40411" - approvato con D.D. 27\Segr. D.G.\2014 del 12.11.2014 e successivo D.D. 96\Segr. D.G.\2014 del 17.12.2014 di modifica - Direzione Generale per le Politiche Attive, i Servizi per il lavoro e la Formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - comunicato alla Commissione Europea attraverso il sistema di notifica elettronica della Commissione (SANI) - Numero identificativo del Regime di Aiuti 83883:
- Regolamento (UE) N. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato sulla G.U.U.E. L 187 del 26 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti (tra cui gli aiuti alla formazione) compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, in vigore dal 1° luglio 2014 fino al 31 dicembre 2020.
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L’applicazione del predetto Regolamento (CE) n. 651/2014 è esclusa per le aziende che non rientrano nel campo di applicazione disciplinato nell’art. 1 del Regolamento. In particolare sono esclusi i finanziamenti in favore di imprese destinatarie di un ordine di recupero pendente a seguito di una precedente decisione della Commissione europea che ha dichiarato un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali; sono altresì escluse le imprese in difficoltà, come definite nel punto 18 dell’art. 1 del medesimo Regolamento (UE) n. 651/2014, ad eccezione dei regimi di aiuti destinati a ovviare ai danni arrecati da determinate calamità naturali. L’opzione per il Regolamento (UE) n. 651/2014 comporta, tra l’altro, il rispetto della disciplina degli aiuti alla formazione prevista nell’art. 31 del Regolamento. Si applicano le intensità massime di aiuto stabilite nell’art. 31 del predetto Regolamento, aumentate nelle misure previste al punto 4, lettere a) e b) e al punto 5 del medesimo articolo. - Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U.U.E. L 352 del 24 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» fino al 31 dicembre 2020. - Regolamento (UE) n. 1408/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U.U.E. L 352 del 24 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo fino al 31 dicembre 2020. - Regolamento (UE) 717/2014, della Commissione del 27 giugno 2014, pubblicato sulla G.U.U.E. L 190 del 28 giugno 2014, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore della pesca e dell'acquacoltura fino al 31 dicembre 2020. Le imprese beneficiarie della formazione nei piani dell’Avviso devono optare espressamente per il regolamento comunitario da applicare, tenendo presente il relativo termine di vigenza. L’opzione deve essere effettuata dalle aziende beneficiarie nella dichiarazione di partecipazione al Piano formativo (“Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso). Nel caso in cui l’impresa beneficiaria opti per il regime di aiuti “de minimis”, il Soggetto Attuatore deve verificare che l’azienda rilasci nella predetta dichiarazione l’attestazione che i contributi pubblici ricevuti negli ultimi tre esercizi finanziari utilizzati a scopo fiscale, compreso quello in corso, consentono l’applicazione del regolamento prescelto. Tale dichiarazione deve altresì indicare tutti i contributi pubblici ricevuti nei predetti tre esercizi finanziari dalla medesima impresa beneficiaria, indipendentemente dalle unità locali o unità produttive per le quali i contributi sono stati ricevuti, tenendo conto che tutte le entità controllate (giuridicamente o di fatto) dalla stessa entità devono essere considerate un’impresa unica, come definita nel regolamento. L’importo massimo potenziale “de minimis” indicato dall’azienda nella dichiarazione resa secondo le “Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso viene considerato per determinare se è stato raggiunto il massimale previsto dal regolamento e costituisce l’ammontare dell’aiuto “de minimis” concesso in caso di approvazione del Piano. I finanziamenti concessi nell’ambito dei regolamenti “de minimis” rispettivamente per i settori della produzione agricola e della pesca e dell’acquacoltura, prima indicati, sono soggetti al rispetto dei limiti di importo nazionali in essi previsti nell’arco di tre esercizi Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
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finanziari. Pertanto Fondimpresa si riserva di non concedere il finanziamento alle aziende beneficiarie dei predetti settori, o di revocarlo, nel caso in cui le autorità nazionali competenti dovessero comunicare l’avvenuto superamento dei suddetti massimali. Il Soggetto Attuatore è responsabile della verifica del rispetto di tutte le condizioni previste nei regolamenti prescelti dalle imprese beneficiarie, e in particolare della verifica che i contributi non siano cumulati con altri aiuti di Stato ai sensi dell'art. 107 del Trattato sull’Unione Europea, né con altre misure di sostegno comunitario, in relazione agli stessi costi ammissibili, quando tale cumulo darebbe luogo ad un'intensità d'aiuto superiore al livello fissato nel regolamento applicabile. Gli obblighi dei Soggetti Attuatori sono ulteriormente specificati nelle “Condizioni generali per il finanziamento”, Allegato n. 6 dell’Avviso e nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso. Le risorse del Conto Formazione che ciascuna azienda beneficiaria deve apportare nel Piano a consuntivo, nella misura prevista nel precedente articolo 9, costituiscono mera restituzione dei versamenti che ha effettuato al Fondo e non sono pertanto soggette alla disciplina degli aiuti di Stato. 13 Soggetti Proponenti Per ciascuna scadenza dell’Avviso possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla procedura, esclusivamente i seguenti soggetti: a) le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento e già registrate sull’«Area Associati» del sito web www.fondimpresa.it; b) gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa per la categoria I dell’art. 5.2 del “Regolamento istitutivo del sistema di qualificazione dei Soggetti Proponenti” - Formazione rivolta a lavoratori appartenenti ad imprese di tutti i settori, compresi i soggetti posti in mobilità, con esclusione della formazione sulle tematiche dell'ambiente e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla tematica dell’innovazione tecnologica di prodotto e di processo - nel limite della classe di importo e dell’ambito territoriale di iscrizione, che deve comprendere tutte le regioni a cui appartengono le aziende beneficiarie del Piano, ad eccezione di quelle che sono anche proponenti ai sensi della precedente lettera a) del presente articolo. In caso di consorzi qualificati con l’apporto di singoli consorziati, anche i suddetti consorziati devono obbligatoriamente partecipare alla presentazione e alla realizzazione del Piano. Sono esclusi gli operatori oggetto di sospensione o revoca della qualificazione prima dell’approvazione della domanda di finanziamento. In caso di sospensione o revoca dopo l’approvazione, il finanziamento è revocato, con riconoscimento dei soli costi ammissibili sostenuti fino a tale data. Ciascun Soggetto di cui alla lettera a) o alla lettera b) può presentare domanda di finanziamento singolarmente o in Associazione Temporanea già costituita o da costituire, o Consorzio già costituito o da costituire ai sensi degli artt. 2602 e seguenti del codice civile,
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nel rispetto dei requisiti dell’Avviso, con particolare riferimento al limite minimo e massimo di finanziamento previsto nella Tabella n. 5 dell’articolo 9 e al numero minimo di aziende e di lavoratori partecipanti specificato nell’articolo 8. Gli enti di cui alla lettera b) non possono presentare Piani nell’Avviso in qualità di imprese proponenti e beneficiarie di cui alla lettera a). Nel rispetto delle predette condizioni sono altresì ammesse a presentare domanda di finanziamento le reti di imprese costituite ai sensi dell’art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009 n. 5, purché la compagine sia costituita esclusivamente da aziende di cui alla lettera a) del presente articolo e rispetti tutti i requisiti previsti dal presente Avviso per le associazioni temporanee nel modello allegato (v. Allegato 7) e purché sia espressamente prevista nel contratto di rete o con separata dichiarazione la responsabilità solidale di tutti gli aderenti nei confronti del Fondo. Non saranno ammesse le domande presentate da reti di imprese che non rispettino i suddetti requisiti. Il finanziamento complessivo richiesto da ciascun ente di cui alla lettera b), conteggiato in relazione all’intero Avviso non può superare la classe di importo per cui è qualificato nella categoria I dell’“Elenco dei Soggetti Proponenti”. Si applicano, inoltre, le eventuali limitazioni nel finanziamento del singolo Piano vigenti alla data della presentazione della domanda di finanziamento, conseguenti a verifiche della capacità realizzativa su Avvisi del Conto di Sistema precedenti alla sua qualificazione. Nel caso di presentazione del Piano in raggruppamento temporaneo tra più enti di cui alla lettera b), sarà possibile sommare le qualificazioni possedute da ciascun operatore. Tale condizione si applica anche ai consorzi, nel solo caso in cui partecipino all’Avviso insieme con consorziati autonomamente qualificati nella categoria I. In tali casi i Soggetti Proponenti, in sede di presentazione del Piano, dovranno inserire nel sistema informatico del Fondo, e in particolare nella “Scheda Piano”, l’indicazione delle quote di partecipazione di ciascun operatore nell’ambito della compagine, nel rispetto della qualificazione e della classe di importo possedute. Il sistema informatico del Fondo controllerà in forma automatica il rispetto delle qualificazioni di ciascun componente in relazione alla quota indicata e non accetterà inserimenti che comportino uno sforamento rispetto alle qualificazioni possedute da ciascun operatore. Sono esclusi dal conteggio del finanziamento totale richiesto sull’Avviso i Piani presentati, in forma singola o associata, che in precedenza siano stati dichiarati inammissibili o non idonei. Nel corso di esecuzione dei Piani, le anticipazioni e gli acconti in favore delle associazioni temporanee e dei consorzi potranno essere erogati per ciascun componente sino a concorrenza dell’importo corrispondente alla quota di partecipazione indicata in sede di presentazione del Piano. A consuntivo, sarà invece possibile una rimodulazione delle quote di partecipazione, sempre nel rispetto della qualificazione e della classe di importo posseduta da ciascun componente. Il medesimo Piano, con le stesse azioni formative e le stesse aziende beneficiarie, non può essere presentato più di una volta, anche in Ambiti diversi dell’Avviso, salvo che non sia stato dichiarato inammissibile alla valutazione. I Piani presentati in eccedenza rispetto ai limiti consentiti dall’articolo 9 e dal presente articolo sono esclusi dalla procedura.
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Fondimpresa si riserva di escludere dal finanziamento i Piani formativi presentati da Proponenti nell’ambito dei quali sia presente anche un solo soggetto che abbia avuto una condotta tale da turbare gravemente la normalità dei rapporti con Fondimpresa (ad esempio: gravi ritardi nell'avvio delle attività formative, nella conclusione delle attività formative o del Piano, nella presentazione della rendicontazione, nella restituzione dei finanziamenti a seguito della richiesta di Fondimpresa, inadempienze nell'esecuzione dei piani, altri comportamenti tali da incidere sul rapporto fiduciario con il Fondo). Le organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali non possono essere Soggetti Proponenti, singolarmente o in raggruppamento, a meno che non sussistano tutte le seguenti condizioni: non abbiano sottoscritto l’accordo di condivisione del Piano; nessuno dei soggetti che hanno cariche all’interno delle predette organizzazioni abbia firmato l’accordo di condivisione del Piano e sia stato nominato componente del Comitato Paritetico di Pilotaggio del Piano; siano enti di cui alla precedente lettera b). Inoltre, tale divieto non si applica nel caso in cui le organizzazioni di rappresentanza delle parti sociali partecipano all’Avviso come aziende proponenti e beneficiarie di cui alla lettera a), con l’esclusiva finalità di effettuare interventi formativi in favore dei propri dipendenti, e quindi alla stregua delle altre imprese beneficiarie aderenti al Fondo. Il Soggetto Proponente deve svolgere direttamente le attività del Piano. Eventuali deleghe o affidamenti a partner qualificati devono essere preventivamente autorizzati da Fondimpresa, alle condizioni e con le modalità previste nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegato n. 9 dell’Avviso. In ogni caso, eventuali deleghe a terzi per prestazioni specialistiche non possono superare il 15% del finanziamento totale del Piano e non possono riguardare le attività di erogazione della formazione (voce A dei costi ammissibili). La somma di deleghe e affidamenti a partner non può superare il 40% del finanziamento totale del Piano. Le predette soglie operano sia a preventivo sia a consuntivo, sul finanziamento ammissibile. Il limite del 15% del finanziamento per le deleghe si applica anche nel caso di Piano dell’Ambito Ad Iniziativa Aziendale (art. 2, punto III). In tal caso non è però prevista una soglia massima per l’affidamento di parti delle attività del Piano a soggetti partner. In ogni caso, eventuali affidamenti a partner per lo svolgimento di attività formative del Piano (voce di spesa A – Erogazione della formazione), devono di norma, riguardare operatori iscritti nell’ “Elenco dei Soggetti Proponenti” qualificati da Fondimpresa, per la categoria che afferisce alla formazione da erogare, nel limite della classe di importo e dell’ambito territoriale di iscrizione. Per esigenze specifiche a cui i predetti soggetti non possono dare risposta, adeguatamente rappresentate e motivate, Fondimpresa può autorizzare l’affidamento di attività formative ad altri operatori accreditati o certificati, esclusivamente nella regione o provincia autonoma in cui essi hanno l’accreditamento regionale o sono in possesso di una sede operativa certificata in base alla norma UNI EN ISO 9001:2008, settore EA 37. In via straordinaria Fondimpresa si riserva inoltre di autorizzare l‘affidamento di attività formative a soggetti partner nel seguente caso, preventivamente illustrato e documentato nel Piano formativo presentato: ente o società specializzata che abbia diritti di esclusiva su una Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 72
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soluzione tecnologica o su un processo oggetto della formazione o sia l’unico operatore in possesso delle specifiche competenze necessarie ad erogarla. In ogni caso l’affidamento a soggetti terzi di attività formative del Piano può riguardare esclusivamente lo stesso ambito territoriale di qualificazione del Soggetto Proponente. Nell’ambito dell’Avviso, in relazione a tutti i piani finanziati, l’importo massimo degli affidamenti conferiti a titolo di deleghe, partenariati o altre forniture e servizi a un singolo operatore non qualificato nell’Elenco dei Soggetti Proponenti di Fondimpresa non può essere superiore a 100 mila euro. Tale soglia si applica anche agli incarichi conferiti alla medesima persona fisica in tutti piani dell’Avviso. Non sono mai ammesse deleghe o affidamenti ad organismi partner inerenti le attività di coordinamento e gestione del Piano formativo o attività che non richiedono competenze specifiche (es. segreteria didattica o organizzativa). I relativi costi non vengono riconosciuti. Sono altresì esclusi affidamenti alle Articolazioni Territoriali di Fondimpresa. Nell’ambito dell’Avviso, il finanziamento erogato a consuntivo a ciascun ente di cui alla lettera b), risultante dalle note debito emesse a seguito della rendicontazione finale dei piani formativi di cui è proponente e attuatore, in forma singola o associata non può superare il 100% della classe di importo per cui è iscritto nella categoria I dell’ “Elenco dei Soggetti Proponenti”. Inoltre, sempre in relazione all’intero Avviso, il finanziamento erogato a consuntivo a ciascun ente di cui alla lettera b), risultante dalle note debito emesse a seguito della rendicontazione finale dei piani formativi di cui è proponente e attuatore, in forma singola o associata, sommato al totale degli importi ricevuti per eventuali affidamenti (deleghe, partenariati, contratti di forniture e servizi) in altri piani dell’Avviso di cui non è proponente e attuatore, non può superare il 120% della classe di importo per cui è iscritto nella categoria I dell’ “Elenco dei Soggetti Proponenti”. 14 Termini e modalità di presentazione della domanda di finanziamento In relazione alle due scadenze dell’Avviso, le domande di finanziamento per tutti gli Ambiti dell’articolo 9 devono pervenire, a pena di inammissibilità, entro i termini di seguito indicati: AMBITI DELL’AVVISO
1^ Scadenza
2^ Scadenza
AMBITO I – TERRITORIALE: Regioni e province autonome della Macro Area A- NORD: Valle d'Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trento, Bolzano. Regioni della Macro Area B – CENTRO: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise. Regioni della Macro Area C - SUD e ISOLE: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
a decorrere dalle ore 9:00 del 22 novembre 2016 fino alle ore 13.00 del 22 dicembre 2016.
a decorrere dalle ore 9:00 dell’11 maggio 2017 fino alle ore 13.00 del 12 giugno 2017.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
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AMBITO II – SETTORIALE, DI RETI E DI FILIERE PRODUTTIVE, su base multi regionale:
a decorrere dalle ore 9:00 del 21 ottobre 2016 fino alle ore 13.00 del 21 novembre 2016.
a decorrere dalle ore 9:00 del 10 aprile 2017 fino alle ore 13.00 del 10 maggio 2017.
AMBITO III – AD INIZIATIVA AZIENDALE, anche su base multi regionale:
a decorrere dalle ore 9:00 del 20 settembre 2016 fino alle ore 13.00 del 20 ottobre 2016.
a decorrere dalle ore 9:00 del 7 marzo 2017 fino alle ore 13.00 del 7 aprile 2017.
In nessun caso saranno accettate domande di finanziamento e/o documenti allegati presentati a Fondimpresa al di fuori dei predetti termini. Per la determinazione dell’ordine cronologico di presentazione delle domande per Ambito faranno fede esclusivamente la data, l’ora (con minuti e secondi) rilevati dalla ricevuta di consegna rilasciata dal gestore della casella di posta elettronica ricevente di Fondimpresa. A pena di inammissibilità, in relazione a ciascun Ambito di riferimento, le domande di finanziamento devono pervenire a Fondimpresa, esclusivamente all’indirizzo di posta elettronica certificata presentazione@avviso.fondimpresa.it, nel rispetto delle modalità indicate nelle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo”, Allegato n. 4 dell’Avviso. L’invio di ciascuna domanda di finanziamento deve avvenire con un unico messaggio di posta elettronica certificata (P.E.C.). La presentazione della medesima domanda di finanziamento con più messaggi di PEC comporta la sua esclusione dalla procedura. La domanda di finanziamento è costituita dal Piano formativo, per la cui compilazione e presentazione devono essere utilizzati, a pena di inammissibilità: - “Scheda Piano”, comprensiva della “Scheda Informativa del Piano”, creata, compilata e inviata dal Soggetto Proponente, prima della presentazione della domanda di finanziamento, con accesso sul sito web www.fondimpresa.it dal link “crea/accedi scheda piano – soggetto proponente” presente nella pagina Avvisi del Conto Sistema -> Avvisi aperti -> Avviso 1/2016, a partire dal 22 agosto 2016 per la prima scadenza e dal 1° febbraio 2017 per la seconda scadenza. Le credenziali, che abilitano a presentare il Piano come soggetto unico o come capofila (in caso di raggruppamento), possono essere richieste solo dai soggetti già in possesso dei requisiti di cui alle lettere a) o b) dell’articolo 13. Il Soggetto Proponente unico o capofila, se non è già in possesso delle credenziali come capofila di un Piano dell’Avviso n. 4/2014 o dell’Avviso n. 5/2015, deve farne richiesta all’indirizzo PEC credenziali_proponenti@avvisi.fondimpresa.it, esclusivamente con le modalità indicate nelle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo”, Allegato n. 4 dell’Avviso (non possono essere utilizzate le credenziali aziendali di accesso al Conto Formazione). - “Dichiarazioni di partecipazione al Piano” (secondo le “Istruzioni” dell’Allegato n. 8 dell’Avviso) compilate e sottoscritte on line con firma digitale, prima della presentazione della domanda di finanziamento da parte del Soggetto Proponente, dalla totalità delle aziende aderenti a Fondimpresa beneficiarie del Piano, con accesso sul sito web Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 74
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www.fondimpresa.it dal link “Azienda Beneficiaria – Aderisci al piano” presente nella pagina Avvisi del Conto Sistema -> Avvisi aperti -> Avviso n. 1/2016. Per effettuare questa operazione è necessario inserire il codice fornito in precedenza dal Soggetto Proponente che ha creato la “Scheda Piano”. - “Obiettivi Quantitativi e Preventivo Finanziario del Piano formativo” (secondo il modello Allegato n. 2 dell’Avviso), da predisporre sul file excel disponibile a seguito della creazione della “Scheda Piano”, esclusivamente con le modalità indicate nelle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo”, Allegato n. 4 dell’Avviso. - “Formulario di Presentazione del Piano Formativo” (Allegato n. 1 dell’Avviso), che non deve superare il numero massimo di 150 pagine , esclusi copertina,indice e allegati. - “Dichiarazione di conformità all’originale dei documenti che costituiscono la domanda di finanziamento” (Allegato n. 3 dell’Avviso), sottoscritta con firma digitale e apposizione della marca temporale. I predetti documenti e modelli, con gli allegati di seguito elencati, devono essere predisposti e presentati esclusivamente secondo le indicazioni delle “Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo” (Allegato n. 4 dell’Avviso) e della “Guida alla redazione del Piano formativo” (Allegato n. 5 dell’Avviso). La domanda di finanziamento deve inoltre essere corredata dai documenti di seguito elencati, da produrre a pena di inammissibilità: 1. Accordo/i di condivisione del Piano formativo presentato, sottoscritto/i da rappresentanze datoriali e sindacali a livello aziendale, o territoriale, o categoriale, riconducibili ai soci di Fondimpresa, nel rispetto di quanto previsto nel “Protocollo d’Intesa - Criteri e modalità per la condivisione, tra le parti sociali, dei piani formativi” sottoscritto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL il 25 giugno 2014, pubblicato nella home page del sito web www.fondimpresa.it. Il Piano formativo aziendale deve essere condiviso con le modalità indicate nel punto 1, lett. a) o b) o c) del “Protocollo d’Intesa”. Il Piano formativo di ambito territoriale deve essere condiviso con le modalità indicate nel punto 1, lett. e) del “Protocollo d’Intesa”, nel rispetto delle ulteriori indicazioni contenute nei punti 2 e 3. Il Piano formativo di ambito settoriale deve essere condiviso con le modalità indicate nel punto 1, lett. d) del “Protocollo d’Intesa” nel rispetto delle ulteriori indicazioni contenute nei punti 2 e 3. Sono escluse dal Piano le aziende per le quali non sono rispettate le condizioni indicate nei precedenti capoversi, che non concorrono quindi al conteggio dei requisiti minimi di partecipazione al Piano di imprese e lavoratori di cui all’articolo 6, nonché delle priorità ivi previste. Inoltre, tale esclusione comporta la riduzione del finanziamento del Piano in caso di approvazione, nella misura risultante dalla moltiplicazione tra il finanziamento medio per azienda richiesto con la domanda di finanziamento e il numero di imprese che non rispettano le condizioni di partecipazione al Piano. 2. Dichiarazione/i recante/i l’indicazione nominativa dei propri rappresentanti nel Comitato Paritetico di Pilotaggio del Piano, per un totale di componenti non superiore a 6 (sei), sottoscritta/e dai firmatari dell’accordo corrispondente al Piano formativo.
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3. Ricevuta della avvenuta presentazione sul sistema informatico di Fondimpresa della “Scheda Piano”, che attesta l’invio a Fondimpresa della “Scheda Informativa del Piano”, delle “dichiarazioni di partecipazione al Piano” sottoscritte con firma digitale dalla totalità delle aziende iscritte al Fondo che hanno aderito al Piano, secondo le “Istruzioni” Allegato n. 8 dell’Avviso, e del file excel contenente “Obiettivi Quantitativi e Preventivo Finanziario del Piano formativo”. 4. Nel caso di Associazione Temporanea deve inoltre essere prodotta copia dall’originale del contratto di mandato collettivo con rappresentanza, redatto nel rispetto di quanto indicato nell’Allegato n. 7 dell’Avviso. Nel caso di Associazione Temporanea che non sia già costituita, deve essere prodotta la dichiarazione di impegno dei Soggetti Proponenti a costituirsi in Associazione Temporanea entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano da parte di Fondimpresa. 5. In caso di Consorzi deve inoltre essere prodotta copia dall’originale dell’atto costitutivo o dello statuto dai quali risulti espressamente l’adesione al Consorzio dei consorziati partecipanti al Piano formativo e la responsabilità solidale dei consorziati nei confronti di Fondimpresa. Ove tale responsabilità non risulti dai predetti atti costitutivi deve essere presentata apposita dichiarazione in tal senso, sottoscritta da tutti i consorziati che partecipano alla presentazione del Piano. Nel caso di Consorzio che non sia già costituito, deve essere prodotta la dichiarazione di impegno dei Soggetti Proponenti a costituirsi in Consorzio entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano da parte di Fondimpresa. 6. In caso di Reti di Imprese, deve essere prodotto il contratto di rete nonché, nell’ambito del medesimo contratto o con scrittura privata separata, idonea dichiarazione attestante per tutti i contraenti gli elementi e i requisiti previsti dall’Allegato n. 7 per le associazioni temporanee, nonché la dichiarazione di responsabilità solidale di tutti i contraenti nei confronti del Fondo. 7. Una dichiarazione resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, sottoscritta con firma digitale e corredata da fotocopia del documento di identità del dichiarante, con la quale il legale rappresentante del Soggetto Proponente attesta che il medesimo Piano non è stato ammesso a finanziamento nell’ambito di iniziative nazionali o di programmi operativi regionali o di altri programmi o iniziative comunitarie. In caso di Associazioni Temporanee o Reti di Imprese la predetta dichiarazione deve essere prodotta da ciascuno dei componenti del raggruppamento. In caso di Consorzi la predetta dichiarazione deve essere prodotta dal Consorzio e da tutti i consorziati che partecipano all’Avviso. 8. Nel caso in cui nel Soggetto Proponente del Piano siano presenti Imprese beneficiarie della formazione ai sensi del precedente art. 13, lettera a), le suddette Imprese dovranno produrre a pena di inammissibilità una ulteriore dichiarazione sostitutiva, resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, sottoscritta con firma digitale e corredata da fotocopia del documento di identità del dichiarante, nella quale si attesta: 8.1 che l’impresa non si trova in stato di fallimento, di liquidazione coatta amministrativa, di concordato preventivo (salvo il caso previsto dall’articolo 186 bis del Regio Decreto 16/3/1942 n. 267), di amministrazione straordinaria (D.Lgs. n. 270/1999), di amministrazione straordinaria speciale (legge n. 39/2004), di liquidazione per
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scioglimento volontario, e che nei suoi confronti non è in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni; 8.2 che a carico dei soggetti muniti di legale rappresentanza non sussistono sentenze passate in giudicato per reati che incidano sull’affidabilità morale e professionale; 8.3 che non sussistono circostanze impeditive all’erogazione del finanziamento ai sensi della vigente normativa antimafia. 15 Valutazione delle domande Fondimpresa effettua una verifica di ammissibilità delle domande pervenute per singola scadenza dell’Avviso in base ai requisiti ed alle condizioni dell’Avviso, in ordine cronologico di presentazione in forma completa con le modalità indicate negli articoli 9 e 14 dell’Avviso. Nel corso di tale verifica può richiedere ai Soggetti Proponenti i necessari chiarimenti o integrazioni, assegnando a tal fine un termine perentorio di 10 (dieci) giorni. Nel predetto termine non si considera il periodo dal 24 dicembre 2016 al 6 gennaio 2017. Inoltre, le domande presentate in tale periodo vengono istruite, sempre in ordine cronologico, a partire dal 9 gennaio 2017. In caso di richiesta di integrazioni, l’ordine cronologico del Piano decorre a partire dalla data di ricevimento delle integrazioni complete. Le domande complete ammesse sono valutate in ordine cronologico, secondo quanto previsto nell’articolo 9, da un Comitato di valutazione nominato da Fondimpresa, sulla base degli elementi di seguito riportati, per ciascuno dei quali è previsto un punteggio massimo, che si applicano ai Piani di qualsiasi Ambito. ELEMENTI DI VALUTAZIONE
Sub Criteri Criteri Punti Punti Max
740
A1. Caratteristiche del Piano formativo 1. Adeguatezza e completezza del Programma delle attività formative e della progettazione di dettaglio delle azioni formative e loro coerenza con obiettivi e priorità del Piano e con l'analisi dei fabbisogni, nel rispetto delle tipologie ed aree tematiche previste dall’articolo 3 dell’Avviso. 2.1 Livello di specificità dell'analisi dei fabbisogni in relazione ai gap di competenze aziendali ed alle esigenze di adeguamento o rafforzamento professionale, e loro coerenza con gli obiettivi e con l’articolazione del Piano, in diretta connessione ad una o più tipologie ed aree tematiche indicate nell’articolo 3 dell'Avviso. 2.2 Livello di specificazione della diretta connessione delle azioni formative alle aree tematiche indicate nell’articolo 3 dell'Avviso e livello di integrazione e specializzazione (su max 3 tematiche). 2.3. Chiara identificazione delle tipologie di aziende beneficiarie e di lavoratori destinatari a cui si rivolgono le azioni formative, in coerenza con l'analisi dei fabbisogni, i contenuti della formazione e le metodologie didattiche.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
Totale Punti Max
200
100 80
40
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77
ELEMENTI DI VALUTAZIONE 2.4 Presenza nel Piano di azioni formative che coinvolgono lavoratori di più imprese aderenti, per una durata complessiva superiore al 10% del totale delle ore di formazione (ore di corso) complessivamente previsto nel Piano. 3. Progettazione di dettaglio delle azioni formative del Piano in misura superiore al 70% delle ore di formazione complessivamente previste. Il punteggio viene così graduato: a) progettazione di dettaglio >70% fino a 80% totale ore Piano: b) progettazione di dettaglio > 80% del totale ore Piano: 4. Adeguatezza dei referenti scientifici e didattici in relazione agli obiettivi, alle tematiche ed alle metodologie formative del Piano, sulla base delle lettere di impegno all’assunzione dell’incarico e dei curriculum presentati (massimo 5). 5. Adeguatezza delle modalità di verifica dell’apprendimento previste per tutte le azioni formative di durata superiore a 24 ore, in relazione alle tematiche ed alle caratteristiche dei partecipanti. 6. Significativa presenza nel Piano di azioni formative che prevedono la certificazione delle competenze, nelle forme indicate nell’Avviso. Il punteggio viene così graduato sulla base della percentuale dichiarata negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”: a) presenza di certificazione delle competenze in azioni che sviluppano dal 10% al 20% delle ore di formazione (ore di corso) complessive del Piano: b) presenza di certificazione delle competenze in azioni che sviluppano oltre il 20% delle ore di formazione (ore di corso) complessive del Piano: 7. Livello di definizione dei dispositivi di monitoraggio e valutazione presentati nel Formulario e loro adeguatezza rispetto al Piano e alle attività richieste da Fondimpresa. 8. Adeguatezza del sistema di direzione, coordinamento e controllo del Piano e delle esperienze e competenze dei singoli componenti del gruppo di lavoro. Il punteggio viene così assegnato: a) adeguatezza del sistema di direzione, coordinamento e controllo descritto nel Formulario di Presentazione del Piano: b) competenze dei singoli componenti del gruppo di lavoro, valutate sulla base delle lettere di impegno all’assunzione dell’incarico e dei curriculum presentati: 9. Attività preparatorie e di accompagnamento Il punteggio viene così assegnato: a) livello di definizione degli obiettivi specifici, dell’articolazione, delle modalità di attuazione, del profilo delle risorse impegnate e degli indicatori sintetici di risultato delle attività preparatorie e di accompagnamento previste nel Piano. b) adeguatezza e coerenza delle attività preparatorie e di accompagnamento rispetto agli obiettivi e all’articolazione del Piano formativo. A2. Caratteristiche dei Destinatari
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 78
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Sub Criteri Criteri Punti Punti Max
Totale Punti Max
30 30 15 30
50 50 50
30 50
30 30 fino a 15 fino a 15
50
fino a 25 fino a 25
75 29
ELEMENTI DI VALUTAZIONE Significativa presenza, sul numero totale di lavoratori destinatari della formazione nel Piano, di: a) Donne lavoratrici. Il punteggio viene così graduato: fino al 15% oltre il 15% e fino al 20%: oltre il 20% e fino al 30%: oltre il 30% e fino al 35%: oltre il 35%:
La percentuale di donne viene rilevata in base al rapporto, dichiarato negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”, tra il loro numero in formazione nel Piano e il numero totale di lavoratori destinatari della formazione nel Piano.
b) Lavoratori con età superiore a 50 anni, lavoratori sospesi (cassa integrazione, contratti di solidarietà), lavoratori stranieri. Il punteggio viene così graduato: fino al 5% oltre il 5% e fino al 10% : oltre il 10% e fino al 15%: oltre il 15% e fino al 20%: oltre il 20%:
La percentuale dei predetti lavoratori viene rilevata in base al rapporto, dichiarato negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”, tra il loro numero in formazione nel Piano e il numero totale di lavoratori destinatari della formazione nel Piano.
c) Lavoratori giovani con età compresa tra 18 e 29 anni: Il punteggio viene così graduato: fino al 5% oltre il 5% e fino al 10%: oltre il 10% e fino al 15%: oltre il 15% e fino al 20%: oltre il 20%:
La percentuale dei predetti lavoratori viene rilevata in base al rapporto, dichiarato negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”, tra il loro numero in formazione nel Piano e il numero totale di lavoratori destinatari della formazione nel Piano.
Sub Criteri Criteri Punti Punti Max
25 0 6 12 18 25
25 0 6 12 18 25
25 0 6 12 18 25
185
A3. Livello di partecipazione al Piano formativo 1. Presenza di lavoratori destinatari della formazione provenienti da aziende aderenti rispondenti alla definizione comunitaria di PMI, in misura superiore al 50% del totale dei lavoratori destinatari del Piano.
50
Il punteggio è assegnato in base al rapporto, risultante dalle dichiarazioni aziendali di partecipazione al Piano e riportato negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”, tra il totale dei lavoratori destinatari della formazione provenienti da PMI e il totale dei lavoratori destinatari della formazione nel Piano, secondo i seguenti criteri:
oltre il 50% e fino al 60%:
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
Totale Punti Max
10
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79
ELEMENTI DI VALUTAZIONE
Sub Criteri Criteri Punti Punti Max
oltre il 60% e fino al 70%: oltre il 70%: 2. Partecipazione al Piano di aziende aderenti in possesso del requisito di cui al punto VII dell'articolo 6.2 dell'Avviso, in misura superiore al 15% del totale delle aziende beneficiarie della formazione nel Piano.
30 50
oltre il minimo obbligatorio del 10% e fino al 15% oltre il 15% e fino al 20% : oltre il 20% e fino al 25% : oltre il 25% : 3. Finanziamento medio richiesto per azienda inferiore alla soglia indicata al punto VIII dell'articolo 6.2 dell'Avviso (numerosità delle aziende partecipanti in rapporto al finanziamento richiesto).
0 15 30 45
45
Il punteggio viene così graduato, in base alla percentuale risultante dalle dichiarazioni aziendali di partecipazione al Piano, riportata negli “Obiettivi Quantitativi del Piano”:
50
Il punteggio è così graduato in relazione al rapporto tra finanziamento richiesto con il Piano e numero di imprese che hanno prodotto la dichiarazione di partecipazione al Piano (rilevate per codice fiscale):
In caso di Piano di Ambito Territoriale o Settoriale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 7.000,00 per azienda e non inferiore ad euro 6.500,00 per azienda: In caso di Piano dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 14.000,00 per azienda e non inferiore ad euro 13.000,00 per azienda: In caso di Piano di Ambito Territoriale o Settoriale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 6.500,00 per azienda e non inferiore ad euro 6.000,00 per azienda: In caso di Piano dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 13.000,00 per azienda e non inferiore ad euro 12.000,00 per azienda: In caso di Piano di Ambito Territoriale o Settoriale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 6.000,00 per azienda: In caso di Piano dell’Ambito ad Iniziativa Aziendale: finanziamento per impresa partecipante minore di euro 12.000,00 per azienda: 4. Rilevanza del coinvolgimento nel Piano, nella compagine proponente o come soggetti partner, e chiarezza nella definizione dei compiti dei soggetti indicati al punto IX dell'articolo 6.2 dell'Avviso, in coerenza con le tipologie di attività ivi previste. TOTALE
Totale Punti Max
15
30
50
40
1.000
Sono ritenuti idonei esclusivamente i Piani formativi, di qualsiasi Ambito, che abbiano raggiunto il punteggio minimo di 750/1000, insieme con un punteggio sull’elemento A1 non inferiore a 555/740.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 80
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I Piani formativi finanziati dal Consiglio di Amministrazione per ciascun Ambito dell’Avviso sono pubblicati sul sito web www.fondimpresa.it. 16 Modalità di realizzazione del Piano formativo Gli obblighi, le condizioni e gli adempimenti a carico dei Soggetti Attuatori nelle fasi di avvio, gestione, monitoraggio e rendiconto dei Piani, nonché le modalità di erogazione del finanziamento, sono riportati nelle “Condizioni generali per il finanziamento” e nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo”, Allegati n. 6 e n. 9 dell’Avviso. Fondimpresa si riserva la facoltà di integrare e specificare, in coerenza con le finalità dell’Avviso, la documentazione e le procedure che dovessero rendersi necessarie per il buon andamento e la corretta esecuzione dei Piani finanziati, pubblicando le comunicazioni e le disposizioni rivolte ai Soggetti Attuatori nell’area riservata del sito web www.fondimpresa.it dedicata agli Avvisi del Conto di Sistema. Il Soggetto Attuatore deve trasmettere tempestivamente copia del progetto formativo relativo al Piano finanziato all’Assessorato della Regione o della Provincia autonoma competente in materia di formazione professionale, nonché una sintesi del Piano all’Articolazione Territoriale di Fondimpresa di riferimento in relazione all’ambito dell’intervento. Il Soggetto Attuatore è tenuto a realizzare il Piano formativo ammesso a finanziamento nei tempi e secondo quanto previsto nella proposta approvata da Fondimpresa, fatte salve eventuali proroghe concesse dal Fondo. Le azioni formative devono in ogni caso essere avviate, nel rispetto delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso), entro 35 giorni dalla data di ricevimento da parte del Soggetto Attuatore della comunicazione di ammissione a finanziamento del Piano inviata da Fondimpresa. Nel computo del termine per l’avvio delle azioni formative non si considerano i giorni compresi nel periodi che vanno dal 24 dicembre 2016 al 9 gennaio 2017 e dal 22 luglio al 10 settembre 2017. In caso di ingiustificato ritardo Fondimpresa può disporre d’ufficio la revoca del finanziamento mediante semplice comunicazione scritta. La revoca d’ufficio viene disposta anche in caso di mancata costituzione del Raggruppamento o del Consorzio entro il temine tassativo di 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione di approvazione del Piano o di modifica della sua composizione rispetto a quella attestata nella dichiarazione di impegno di cui ai punti 4 o 5 dell’articolo 14. Prima dell’avvio delle azioni formative previste nel Piano finanziato, sulla base del programma delle attività formative del Piano, il Soggetto Attuatore è tenuto a presentare a Fondimpresa la prima progettazione di periodo delle attività del Piano, redatta sul formulario disponibile nell’area riservata del sito web www.fondimpresa.it. La prima progettazione di periodo deve comunque contenere tutta la progettazione di dettaglio riportata nel Formulario di presentazione del Piano formativo (Allegato n. 1 dell’Avviso). Il Piano formativo può essere attuato con la presentazione a Fondimpresa di ulteriori progettazioni riferite ai periodi successivi. Le progettazioni di periodo devono comprendere un arco temporale almeno pari a un mese e devono essere obbligatoriamente corredate dal verbale di approvazione del Comitato Paritetico di Pilotaggio.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
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Il verbale del Comitato Paritetico di Pilotaggio relativo alla prima progettazione di periodo ne deve attestare la conformità alla progettazione di dettaglio contenuta nel Piano condiviso approvato da Fondimpresa. Eventuali rimodulazioni in itinere della progettazione di dettaglio del Piano hanno carattere straordinario e devono essere autorizzate da Fondimpresa, dopo la preventiva approvazione del Comitato di Pilotaggio, alle condizioni previste nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo” (Allegato n. 9 dell’Avviso). I registri e i fogli di registrazione delle presenze relativi alle azioni formative del Piano devono essere preventivamente vidimati, con timbro e firma su tutte le pagine. La vidimazione può essere effettuata da: - un revisore legale iscritto nell’apposito registro, con le modalità indicate nelle “Linee Guida”; - un Ente pubblico (Regione, Camera di Commercio, Provincia, Comune, Direzione Provinciale del Lavoro, etc.); - un notaio. I dati fisici risultanti dai registri vidimati delle presenze dei partecipanti e dalle corrispondenti informazioni inserite dal Soggetto Attuatore nel sistema informatico di monitoraggio di Fondimpresa costituiscono, tra l’altro, prove documentarie chiare, specifiche e aggiornate per l’applicazione dei costi unitari standard previsti dall’articolo 11 dell’Avviso. I Soggetti Attuatori devono fornire piena collaborazione e rendere disponibili le informazioni, i documenti e i materiali relativi alle attività del Piano per verifiche e valutazioni, in itinere ed ex post, delle attività, dei prodotti e dei risultati dei Piani finanziati. In particolare, le verifiche saranno realizzate da Fondimpresa con le modalità indicate nelle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione” (Allegato n. 9 dell’Avviso). Il Soggetto Attuatore di un Piano finanziato con l’Avviso che, sulla base dei criteri di valutazione a consuntivo della capacità di realizzazione del Piano, indicati nel capitolo 5 delle “Linee Guida alla gestione e rendicontazione” (Allegato n. 9 dell’Avviso), consegue un punteggio inferiore a quello minimo ivi richiesto, viene automaticamente collocato nella classe di importo “A” della Categoria I dell’ “Elenco dei Soggetti Proponenti” per un periodo di 12 mesi dalla notifica da parte di Fondimpresa e, solo al termine di tale periodo, può presentare domanda di qualificazione per una classe superiore (articolo 5.5 del “Regolamento istitutivo del sistema di qualificazione dei Soggetti Proponenti”). In caso di Soggetto Attuatore costituito in forma associata, il punteggio da esso conseguito nella valutazione a consuntivo della capacità di realizzazione del Piano si applica a tutti i componenti del raggruppamento o del consorzio, per ciascuno dei quali operano quindi le predette limitazioni in caso di mancato raggiungimento, sul Piano realizzato, del punteggio minimo previsto da Fondimpresa. Le suddette limitazioni si applicano, in caso di mancato raggiungimento del punteggio minimo su un Piano, anche se il medesimo Soggetto Attuatore, o uno o più suoi componenti, hanno conseguito o superato il punteggio minimo in altri Piani.
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività” 82
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17 Comunicazioni Eventuali quesiti in merito al presente Avviso devono essere inviati all’indirizzo e-mail: avviso1_2016@fondimpresa.it; le risposte alle domande più frequenti sono pubblicate sul sito web www.fondimpresa.it. 18 Riservatezza I dati, gli elementi e ogni altra informazione acquisiti in sede di domanda di finanziamento, di gestione e rendicontazione dei Piani sono utilizzati da Fondimpresa solo ai fini della partecipazione all’Avviso, per la valutazione delle domande e per la gestione, il monitoraggio e la valutazione dei Piani finanziati, garantendone l’assoluta sicurezza e riservatezza, anche in sede di trattamento con i sistemi automatici e manuali. Con l’invio della domanda di finanziamento i concorrenti esprimono il loro consenso al predetto trattamento. Gli interessati hanno il diritto di conoscere quali sono i dati e le finalità e modalità del loro trattamento rivolgendo una richiesta a: Fondimpresa, Via della Ferratella in Laterano n. 33, 00184 Roma, fax 06 69542214, e-mail: avviso1_2016@fondimpresa.it. 19 Allegati La modulistica allegata al presente Avviso, che ne costituisce parte integrante, consta della seguente documentazione disponibile sul sito web www.fondimpresa.it: - Formulario di Presentazione del Piano formativo (Allegato n. 1). - Obiettivi Quantitativi e Preventivo Finanziario del Piano formativo – modello (Allegato n. 2). - Dichiarazione di conformità all’originale del Formulario, del Preventivo finanziario e dei documenti allegati alla domanda di finanziamento (Allegato n. 3). - Istruzioni per l’attivazione e la presentazione del Piano formativo (Allegato n. 4). - Guida alla redazione del Piano formativo (Allegato n. 5). - Condizioni generali per il finanziamento (Allegato n. 6). - Indicazione degli elementi minimi richiesti per la costituzione dell’Associazione Temporanea (Allegato n. 7). - Istruzioni per la dichiarazione di partecipazione al Piano formativo da parte di imprese aderenti registrate sull’«Area Associati» del sito web di Fondimpresa (Allegato n. 8). - Linee Guida alla gestione e rendicontazione del Piano formativo (Allegato n. 9).
Fondimpresa: Avviso n. 1/2016 – “Competitività”
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RASSEGNA NORMATIVA E DOCUMENTI
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REGOLAMENTO ISTITUTIVO NUOVO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE Art.1 lstituzione del Sistema di Qualificazione 1.1. Il presente Regolamento, adottato da Fondimpresa (di seguito per brevità "il Fondo") con deliberazione del Consiglio di Amministrazione in data 18 aprile 2018, reca la disciplina e le norme di funzionamento del Sistema di Qualificazione degli operatori (“Soggetti Proponenti”) che intendano presentare domanda di finanziamento e realizzare i Piani Formativi finanziati dal Fondo nell'ambito degli Avvisi a valere sul Conto di Sistema. 1.2 Con il presente Regolamento viene istituito un “Elenco dei Soggetti Proponenti” al quale potranno iscriversi esclusivamente operatori economici, già accreditati in sede regionale o nazionale e dotati di comprovata idoneità economico-finanziaria e tecnico-professionale, che verranno ammessi a presentare e a realizzare i Piani Formativi da finanziare con Avvisi attraverso le risorse dell'articolo 6, comma 2, lettera b) del Regolamento del Fondo (Conto di Sistema), trasferite al Fondo dall'lNPS ai sensi dell'articolo 118 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e successive modificazioni. 1.3 Il presente Regolamento disciplina in particolare le modalità di gestione del sistema ed il procedimento di qualificazione dei Soggetti Proponenti nonché i requisiti di cui questi ultimi dovranno dimostrare il possesso. 1.4 La procedura di qualificazione disciplinata dal presente Regolamento si applica ai soli Avvisi del Conto di Sistema emanati successivamente alla sua pubblicazione e riguarda tutti gli operatori, privati e pubblici, in possesso dei requisiti di seguito specificati, che intendano presentare domanda di finanziamento, ivi inclusi quelli che abbiano già usufruito dei finanziamenti erogati dal Fondo. Il Sistema di Qualificazione non trova applicazione nei confronti delle imprese aderenti a Fondimpresa operanti in qualità di soggetti proponenti e beneficiari di Piani Formativi che prevedano l’utilizzo di finanziamenti esclusivamente per lo svolgimento di attività di formazione in favore dei propri dipendenti.
Art. 2 Durata del Sistema di Qualificazione 2.1. Il Sistema di Qualificazione istituito con il presente Regolamento avrà validità fino al 30 settembre 2021. 1
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2.2 Fondimpresa si riserva la facoltà di modificare, in tutto o in parte, il Regolamento e il Sistema di Qualificazione nonché di deliberarne la cessazione anticipata dandone adeguata pubblicità.
Art. 3 Effetti e validità della Qualificazione 3.1 La qualificazione dell'operatore economico, ai sensi del presente Regolamento, abilita alla presentazione di Piani Formativi in occasione dei singoli Avvisi del Conto di Sistema, nei limiti della categoria, dell’ambito (regione/i, nazionale) e della classe di importo ottenute. 3.2 Nell’ambito della/e categoria/e per le quali è qualificato, nonché nei limiti della classe di importo ottenuta in sede di qualificazione, il Soggetto Proponente può presentare Piani Formativi esclusivamente nella/e regione/i in cui possiede l'accreditamento per attività di formazione secondo la normativa regionale o in caso di Università, Istituti tecnici o Istituti Tecnici Superiori (ITS) di cui all’art. 4.1 lettera c) nella/e regione/i in cui ha una sede di svolgimento dell’attività didattica o sede operativa. Tale condizione non si applica agli enti di cui all'art. 1 della legge 14 febbraio 1987 n. 40 riconosciuti dal Ministero del Lavoro che possono operare su tutto il territorio nazionale. 3.3 La qualificazione del soggetto proponente non produce effetti al di fuori di quanto previsto nel presente articolo 3, e il suo conseguimento non può pertanto essere utilizzato o pubblicizzato in altri ambiti o per scopi diversi. L'utilizzo improprio della qualificazione costituisce una delle cause di sospensione dall'Elenco disciplinate dall’articolo 14. 3.4 Indipendentemente dalla data di conferimento, la qualificazione acquisita resterà valida sino alla cessazione del Sistema, fermo restando l’obbligo del Soggetto Proponente di comunicare al Fondo eventuali situazioni incidenti sul mantenimento dei requisiti di qualificazione secondo quanto previsto dal successivo art. 12.
Art. 4 Soggetti 4.1 Sono ammessi alla procedura per l'iscrizione all'Elenco dei Soggetti Proponenti: a) gli enti di cui all'art. 1 della legge 40/87 riconosciuti dal Ministero del Lavoro; b) gli enti in possesso di accreditamento secondo le normative regionali che consente di svolgere attività di formazione continua;
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c) le Università pubbliche e private riconosciute, gli Istituti tecnici che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore e gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) ai sensi del DPCM 25 gennaio 2008. Fondimpresa si riserva di valutare ulteriori accreditamenti nazionali riconosciuti per la formazione continua in particolari settori. 4.2 Sono esclusi dalla procedura per l’iscrizione all’Elenco dei Soggetti Proponenti gli operatori che nel triennio precedente alla data della domanda abbiano avuto una condotta tale da turbare gravemente la normalità dei rapporti con Fondimpresa (es. gravi ritardi nell'avvio delle attività formative, nella conclusione delle attività formative o del Piano, nella presentazione della rendicontazione, nella restituzione dei finanziamenti a seguito della richiesta di Fondimpresa, inadempienze nell'esecuzione dei piani, altri comportamenti tali da incidere sul rapporto fiduciario con il Fondo). 4.3 Fondimpresa si riserva di disciplinare, con apposito provvedimento, i vincoli, limitazioni e sanzioni concernenti la verifica della capacità realizzativa dei Soggetti Attuatori nei Piani finanziati sugli Avvisi del Conto Sistema.
Art. 5 Categorie e classi d'importo 5.1 ll procedimento di qualificazione disciplinato dal presente Regolamento attribuisce a ciascun soggetto la facoltà di presentare Piani formativi secondo la categoria, l’ambito territoriale e la classe di importo risultanti dall'iscrizione all'apposito Elenco. 5.2 Le categorie nelle quali è suddiviso l'Elenco sono le seguenti: i.
Formazione rivolta a lavoratori appartenenti ad imprese di tutti i settori, con esclusione della formazione di cui ai successivi punti “ii” e “iii”.
ii.
Formazione sulle tematiche dell'ambiente e del territorio a lavoratori appartenenti ad imprese di tutti i settori.
iii.
Formazione sulla tematica dell’innovazione tecnologica di prodotto e di processo rivolta a lavoratori appartenenti ad imprese di tutti i settori.
5.3 Le classi di importo per le quali è possibile qualificarsi all'interno di ciascuna categoria, di seguito indicate, determinano il finanziamento massimo richiedibile, con la presentazione di uno o più Piani formativi, per singolo Avviso del Conto di Sistema di Fondimpresa o per singola scadenza dell’Avviso 3
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con autonoma dotazione finanziaria, comunque nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’Avviso medesimo. Classi di importo: A. 100.000,00 (centomila) euro. B. 500.000,00 (cinquecentomila) euro. C. 1.000.000,00 (unmilione) euro. D. 1.500.000,00 (unmilionecinquecentocentomila) euro. E. 2. 000.000,00 (duemilioni) euro. 5.4 Nel caso di partecipazione ad un Avviso del Conto di Sistema di più enti qualificati in raggruppamento temporaneo sarà possibile sommare, secondo la disciplina stabilita dal medesimo Avviso, le qualificazioni possedute da ciascun operatore. Tale condizione si applica anche ai consorzi nel caso in cui partecipino all’Avviso insieme con consorziati muniti a loro volta di adeguata qualificazione per le attività ad essi conferite.
Art. 6 Consorzi 6.1 Sono ammessi a presentare domanda di iscrizione all’Elenco di cui al presente Regolamento anche i consorzi già costituiti che possiedano i requisiti a tal fine richiesti. Per il raggiungimento dei requisiti minimi di cui al successivo art. 7.1, i consorzi possono anche sommare i requisiti posseduti da uno o più consorziati. In tal caso il consorzio e tutti i consorziati che partecipano alla procedura per l'iscrizione all'Elenco dei Soggetti Proponenti sono tenuti a rendere le dichiarazioni di cui al modello allegato 1, attestando i requisiti di cui all’art. 7.1 che intendono sommare ai fini dell’iscrizione all’Elenco. 6.2 Unitamente alla domanda di iscrizione, redatta secondo il modello allegato 1, deve essere prodotta copia dell'atto costitutivo o dello statuto del consorzio, dai quali risulti espressamente l'adesione al consorzio dei consorziati partecipanti e la responsabilità solidale dei consorziati nei confronti di Fondimpresa. Ove tale responsabilità non risulti dai predetti atti deve essere presentata apposita dichiarazione in tal senso, sottoscritta da tutti i consorziati che partecipano all'iscrizione all'Elenco
dei
Soggetti
Proponenti.
6.3 I consorziati che concorrono con il consorzio al raggiungimento dei requisiti di iscrizione al Sistema di qualificazione non possono presentare in alcuna altra forma domanda di iscrizione al
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suddetto Sistema, né partecipare in alcuna altra forma (operatore singolo, associazione temporanea, altro consorzio) alle procedure che verranno indette dal Fondo per l'assegnazione dei finanziamenti.
Art. 7 Requisiti per la Qualificazione 7.1 Gli operatori di cui all’art. 4 che intendano essere iscritti nell'Elenco di cui al presente Regolamento devono essere in possesso dei seguenti requisiti di natura economico-finanziaria e tecnico-professionale: a. essere uno dei soggetti elencati nell’art. 4.1; b. disponibilità, nei sei mesi precedenti alla presentazione della domanda, di linee di credito o di altre forme di affidamenti bancari di importo complessivo medio non inferiore a: -
100.000 (centomila) euro per la classe “A” dell’art. 5.3;
-
250.000 (duecentocinquantamila) euro per la classe “B” dell’art. 5.3.
-
500.000 (cinquecentocentocinquantamila) euro per la classe “C” dell’art. 5.3.
-
750.000 (settecentocinquantamila) euro per la classe “D” dell’art. 5.3.
-
1.000.000 (unmilione) euro per la classe “E” dell’art. 5.3.
c. aver rendicontato e/o fatturato, come attuatore, nei 36 mesi precedenti alla domanda di iscrizione, uno o più progetti nell'ambito della formazione rivolta a personale aziendale, con esclusione dei corsi rivolti a personale delle pubbliche amministrazioni e relativi alla formazione obbligatoria, nella categoria per la quale si chiede la qualificazione, come specificati nel modello allegato 1, per un importo almeno pari a: - 100.000,00 (centomila) euro per la classe “A” dell’art. 5.3; - 500.000,00 (cinquecentocentomila) euro per la classe “B” dell’art. 5.3; - 1.000.000,00 (unmilione) euro per la classe “C” dell’art. 5.3; - 1. 500.000,00 (unmilionecinquecentomila) euro per la classe “D” dell’art. 5.3; - 2. 000.000,00 (duemilioni) euro per la classe “E” dell’art. 5.3; d. nel caso di richiesta d’iscrizione alla classe di importo “A” dell’art. 5.3, disporre di: - un organico di almeno 2 (due) dipendenti; 5
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- di cui almeno 1 (uno) dipendente full time assunto a tempo indeterminato, con l’esclusione di quelli assunti con contratto di apprendistato, all’interno del proprio organico medio nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’Elenco, in possesso di un profilo adeguato per lo svolgimento di attività di coordinamento didattico e/o di gestione e monitoraggio di Piani formativi e/o di controllo di gestione e rendicontazione di Piani formativi. Per profilo adeguato si intende il possesso di una laurea con esperienza almeno biennale (24 mesi interi) nel ruolo, oppure il possesso di un diploma con esperienza almeno quinquennale (60 mesi interi) nel ruolo; e) nel caso di richiesta d’iscrizione alla classe di importo “B” dell’art. 5.3, disporre di: - un organico di almeno 3 (tre) dipendenti; - di cui almeno 2 (due) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato con l’esclusione di quelli assunti con contratto di apprendistato, all’interno del proprio organico medio nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’Elenco, in possesso di un profilo adeguato per lo svolgimento di attività di coordinamento didattico e/o di gestione e monitoraggio di Piani formativi e/o di controllo di gestione e rendicontazione di Piani formativi. Per profilo adeguato si intende il possesso di una laurea con esperienza almeno biennale (24 mesi interi) nel ruolo, oppure il possesso di un diploma con esperienza almeno quinquennale (60 mesi interi) nel ruolo; - un Modello organizzativo, gestionale e di controllo, ai sensi del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i., nell’ambito del quale sia già stato istituito un organismo di vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo sul funzionamento e sull’osservanza del modello. Inoltre, i soggetti di cui all’art. 4.1 lettera b), che chiedono la qualificazione nella Classe di importo “B” per più ambiti territoriali, devono attestare di disporre comunque alla data della domanda, per ogni regione per la quale richiedono la qualificazione, di ulteriori 2 (due) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato, fra i quali un responsabile, operanti presso le relative sedi regionali. f. nel caso di richiesta d’iscrizione alla classe di importo “C” dell’art. 5.3, disporre di: - un organico di almeno 4 (quattro) dipendenti;
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- di cui almeno 3 (tre) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato con l’esclusione di quelli assunti con contratto di apprendistato, all’interno del proprio organico medio nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’Elenco, in possesso di un profilo adeguato per lo svolgimento di attività di coordinamento didattico e/o di gestione e monitoraggio di Piani formativi e/o di controllo di gestione e rendicontazione di Piani formativi. Per profilo adeguato si intende il possesso di una laurea con esperienza almeno biennale (24 mesi interi) nel ruolo, oppure il possesso di un diploma con esperienza almeno quinquennale (60 mesi interi) nel ruolo; - un Modello organizzativo, gestionale e di controllo, ai sensi del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i., nell’ambito del quale sia già stato istituito un organismo di vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo sul funzionamento e sull’osservanza del modello. I soggetti di cui all’art. 4.1 lettera b), che chiedono la qualificazione nella Classe di importo “C” per più ambiti territoriali, devono attestare di disporre comunque alla data della domanda, per ogni regione per la quale richiedono la qualificazione, di ulteriori 2 (due) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato fra i quali un responsabile, operanti presso le relative sedi regionali. g. nel caso di richiesta d’iscrizione alla classe di importo “D” dell’art. 5.3, disporre di: - un organico di almeno 6 (sei) dipendenti; - di cui almeno 4 (quattro) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato con l’esclusione di quelli assunti con contratto di apprendistato, all’interno del proprio organico medio nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’Elenco, in possesso di un profilo adeguato per lo svolgimento di attività di coordinamento didattico e/o di gestione e monitoraggio di Piani formativi e/o di controllo di gestione e rendicontazione di Piani formativi. Per profilo adeguato si intende il possesso di una laurea con esperienza almeno biennale (24 mesi interi) nel ruolo, oppure il possesso di un diploma con esperienza almeno quinquennale (60 mesi interi) nel ruolo; - un Modello organizzativo, gestionale e di controllo, ai sensi del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i., nell’ambito del quale sia già stato istituito un organismo di vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo sul funzionamento e sull’osservanza del modello.
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I soggetti di cui all’art. 4.1 lettera b), che chiedono la qualificazione nella Classe di importo “D” per più ambiti territoriali, devono attestare di disporre comunque alla data della domanda, per ogni regione per la quale richiedono la qualificazione, di ulteriori 2 (due) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato fra i quali un responsabile, operanti presso le relative sedi regionali. h. nel caso di richiesta d’iscrizione alla classe di importo “E” dell’art. 5.3, disporre di: - un organico di almeno 8 (otto) dipendenti; - di cui almeno 6 (sei) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato con l’esclusione di quelli assunti con contratto di apprendistato, all’interno del proprio organico medio nei sei mesi precedenti alla data di presentazione della domanda di iscrizione all’Elenco, in possesso di un profilo adeguato per lo svolgimento di attività di coordinamento didattico e/o di gestione e monitoraggio di Piani formativi e/o di controllo di gestione e rendicontazione di Piani formativi. Per profilo adeguato si intende il possesso di una laurea con esperienza almeno biennale (24 mesi interi) nel ruolo, oppure il possesso di un diploma con esperienza almeno quinquennale (60 mesi interi) nel ruolo; - un Modello organizzativo, gestionale e di controllo, ai sensi del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i., nell’ambito del quale sia già stato istituito un Organismo di vigilanza, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo sul funzionamento e sull’osservanza del modello. I soggetti di cui all’art. 4.1 lettera b), che chiedono la qualificazione nella Classe di importo “E” per più ambiti territoriali, devono attestare di disporre comunque alla data della domanda, per ogni regione per la quale richiedono la qualificazione, di ulteriori 2 (due) dipendenti full time assunti a tempo indeterminato fra i quali un responsabile, operanti presso le relative sedi regionali. 7.2 Alle Università pubbliche, agli lstituti tecnici statali che rilasciano titoli di istruzione secondaria superiore e agli Istituti Tecnici Superiori ITS (lettera c, art. 4.1) sono richiesti solo i requisiti di cui al punto 7.1 lettera c.
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Art. 8 Documenti per l'iscrizione 8.1 Il possesso dei requisiti di cui all'art. 7 è attestato mediante la presentazione di una dichiarazione sostitutiva resa ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 utilizzando esclusivamente il modello allegato 1, corredata di fotocopia del documento di identità del soggetto dichiarante. Il Fondo si riserva di verificare la veridicità delle dichiarazioni così rilasciate e di procedere, in caso di insussistenza ovvero di mancata conferma del possesso dei predetti requisiti da parte del dichiarante, alla comminazione delle sanzioni di cui al successivo art. 14 ed all’adozione degli ulteriori provvedimenti che dovessero rendersi necessari. 8.2 Nella dichiarazione concernente il possesso del requisito di cui all'art. 7.1 lett. c) dovranno essere indicati, per singolo progetto rendicontato o fatturato, come specificato nel modello allegato 1, il committente, il titolo, l'oggetto e la tipologia del servizio, la data di presentazione del rendiconto o della fattura relativa all'attività svolta come attuatore, l'importo rendicontato ovvero l’importo fatturato. 8.3 L'operatore che chiede l'iscrizione per più categorie previste dall'articolo 5.2 deve presentare la predetta dichiarazione in relazione ai progetti rendicontati in ciascuna delle predette categorie. 8.4 Le dichiarazioni bancarie attestanti il possesso del requisito di cui all’art. 7.1 lett. b) possono essere sostituite, anche in parte, con le fideiussioni bancarie rilasciate in favore di Fondimpresa di cui l’operatore risulti titolare, purché non ancora scadute o svincolate dal Fondo. In tal caso l’operatore deve presentare apposita dichiarazione recante gli estremi delle suddette fideiussioni bancarie in essere, i codici dei Piani formativi a cui si riferiscono, gli importi garantiti e il nominativo degli istituti bancari garanti. In nessun caso saranno considerate equipollenti ai fini del possesso del requisito fideiussioni emesse da compagnie assicuratrici. Ai fini del raggiungimento del suddetto requisito potranno concorrere anche le giacenze attive medie presso conti correnti bancari relative agli ultimi sei mesi antecedenti alla data di presentazione della domanda. 8.5 Per i soggetti che fanno parte di gruppi di imprese, il possesso del requisito di cui all’art. 7.1 lett. b) potrà altresì essere dimostrato utilizzando le disponibilità bancarie possedute da parte di soggetti che controllano interamente, o che sono interamente controllati dall’operatore che richiede l’iscrizione all’Elenco dei Soggetti Proponenti, esclusivamente nei casi di partecipazione totalitaria fra i due soggetti interessati e con acquisizione di un chiaro impegno da parte del soggetto 9
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controllante o controllato che presta il requisito a rispondere in via solidale nel caso di inadempimento dell’operatore qualificato. Tale impegno deve essere allegato alla domanda di iscrizione all’Elenco. 8.6 In relazione al computo dei dipendenti full time assunti a tempo indeterminato richiesti nell’art. 7.1, lettere d), e), f), g), h), possono essere conteggiati eventuali dipendenti assunti a tempo indeterminato part time, in proporzione all'orario effettivo di lavoro svolto rapportato al tempo pieno, con arrotondamento finale per eccesso se la frazione ottenuta risulta essere superiore alla metà dell'orario a tempo pieno. Il suddetto arrotondamento potrà essere effettuato esclusivamente sulla somma delle ore, del semestre precedente alla data di presentazione della domanda di iscrizione, riferite a tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato e sulla eventuale frazione risultante da tale somma (a titolo meramente esemplificativo, 2 dipendenti indeterminati part time entrambi al 50% per 6 mesi ed 1 dipendente indeterminato part time al 50% per tre mesi: 2 x 0.5 x 6 = 6 + 1x0,5x 3 = 1,5 7,5/6 = 1,25 – equivale ad un dipendente full time-). Possono essere altresì computati i dipendenti in distacco presso l’operatore che rispondono ai requisiti richiesti. 8.7 L’attestazione del possesso di un Modello organizzativo, gestionale e di controllo, ai sensi del Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i., richiesta in caso di iscrizione alle classi di importo “B”, “C”, “D” o “E” dell’art. 5.3, deve riportare la data di approvazione del Modello, la data di istituzione e la composizione dell’organismo di vigilanza, l’indicazione dell’organo dell’ente che ha assunto tali deliberazioni. 8.8 I soggetti di cui all’art. 4.1 lettera b) dovranno inviare entro il 31 dicembre di ogni anno, all’indirizzo qualificazionecontosistema@fondimpresapec.fondimpresa.it, l’attestato di qualità e di qualificazione professionale dei servizi ai sensi della legge n. 4/2013 in relazione alle proprie figure professionali responsabili dei seguenti processi: 1) direzione, 2) gestione economico-amministrativa, 3) analisi dei fabbisogni, 4) progettazione e 5) erogazione dei servizi.
Art. 9 Domanda di qualificazione 9.1 Gli operatori interessati all'iscrizione all'Elenco dei Soggetti Proponenti, o all’estensione della qualificazione ricevuta, devono presentare apposita domanda, utilizzando il modello allegato 1, sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante corredata da documento di identità dello stesso 10
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e dalle dichiarazioni da parte di Istituti di credito attestanti la disponibilità media di linee di credito/affidamenti/giacenze, indicando le categorie e le classi di importo per le quali chiedono di essere qualificati. 9.2 La presentazione della domanda di qualificazione comporta l'integrale conoscenza ed accettazione delle norme contenute nel presente Regolamento e comporta l'autorizzazione di Fondimpresa al trattamento dei dati personali, conformemente a quanto stabilito dall’art. 15. 9.3 La domanda di qualificazione, corredata delle dichiarazioni sopra prescritte, deve essere inviata via pec esclusivamente al seguente indirizzo: qualificazionecontosistema@fondimpresapec.fondimpresa.it. 9.4 Le domande di qualificazione e di estensione della qualificazione stessa devono pervenire a Fondimpresa entro e non oltre il 15 marzo e il 15 settembre1 di ciascun anno di validità del presente Sistema. In sede di prima applicazione il termine del 15 marzo 2018 per la presentazione delle domande è prorogato al 30 giugno 2018.
Art. 10 Esito della domanda di qualificazione 10.1 La determinazione di iscrizione all'Elenco dei Soggetti proponenti è assunta con provvedimento del Direttore Generale del Fondo, previa analisi e valutazione della documentazione presentata. Tale esame viene condotto dagli uffici del Fondo entro 30 (trenta) giorni da ciascuna delle singole scadenze sopra indicate. In sede di prima applicazione, tale esame è condotto entro 60 (sessanta) giorni dalla scadenza del 30 giugno 2018. 10.2 ln occasione della scadenza di ciascuno dei termini indicati al comma 1 del presente articolo, vengono esaminate dal Fondo esclusivamente le domande complete di tutta la documentazione richiesta.
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Il Consiglio di Amministrazione di Fondimpresa in data 12.09.18 ha deliberato la proroga in via straordinaria del termine, relativo alla seconda scadenza del Sistema di Qualificazione dei Soggetti Proponenti sul Conto Sistema, del 15 settembre 2018 al 30 settembre 2018
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10.3 Qualora la documentazione presentata non sia ritenuta completa od esauriente il Fondo procede a richiedere le necessarie integrazioni. Tali integrazioni dovranno pervenire esclusivamente al seguente indirizzo: qualificazionecontosistema@fondimpresapec.fondimpresa.it. La mancata integrazione dei documenti necessari al completamento della domanda entro la scadenza del termine assegnato farà decadere la domanda di qualificazione. 10.4 ln ogni caso, in base all'esito del procedimento di valutazione Fondimpresa può accogliere in modo parziale le domande pervenute, limitando la qualificazione a classi, ambiti o categorie di qualificazione diverse da quelle richieste nella domanda.
Art. 11 Pubblicazione dell'Elenco 11.1 Valutate le domande di iscrizione presentate dai soggetti richiedenti sulla base di quanto disposto dall’art. 10, il Fondo provvede alla pubblicazione dell'Elenco dei soggetti qualificati sul proprio sito web indicandone dettagliatamente le categorie, le classi di importo e l'ambito /gli ambiti regionale o nazionale. 11.2 In occasione della scadenza di ciascuno dei termini di cui all'art. 10 il Fondo provvede ad aggiornare l'Elenco di cui al comma precedente.
Art. 12 Segnalazione delle variazioni e mantenimento della qualificazione 12.1 I soggetti qualificati e quelli in corso di qualificazione devono comunicare tempestivamente a Fondimpresa tutte le variazioni e le eventuali situazioni sopravvenute incidenti sul mantenimento dei requisiti di qualificazione di cui all’articolo 4.1. 12.2 L’omessa o tardiva segnalazione delle variazioni di cui sopra dà luogo al provvedimento di sospensione della qualificazione di cui all'articolo 14, nel caso di soggetti già qualificati, ed alla sospensione del procedimento di qualificazione, nel caso dei soggetti non ancora qualificati. Fondimpresa si riserva inoltre la facoltà di revocare il finanziamento eventualmente concesso su Avvisi successivi alla data della variazione, nel caso in cui accerti che con la variazione siano venuti meno i requisiti per la concessione del finanziamento. 12.3 Fondimpresa procederà ad effettuare verifiche a campione sui requisiti dichiarati e sulla loro sussistenza nel periodo di validità della qualificazione. 12
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Art. 13 Estensione della qualificazione 13.1 ll soggetto già qualificato o per il quale è in corso il procedimento di qualificazione può chiedere l’estensione della qualificazione ad altre categorie, territori o classi di qualificazione previste. Tale domanda deve pervenire a Fondimpresa entro la scadenza dei termini di cui all’art. 9.4, esclusivamente
via
pec
al
seguente
indirizzo:
qualificazionecontosistema@fondimpresapec.fondimpresa.it. utilizzando il modello allegato 1, sottoscritto digitalmente dal legale rappresentante e corredato dal documento d’identità dello stesso, con l’attestazione dei requisiti alla data della domanda di estensione. 13.2 Il Fondo provvederà ai sensi dell’art. 10 a comunicare l’esito del procedimento di estensione, il quale non modifica la data di scadenza effettiva della qualificazione.
Art. 14 Sospensione e annullamento della qualificazione 14.1 Per sospensione dell'efficacia della qualificazione si intende la temporanea esclusione dal Sistema. La sospensione dell'efficacia della qualificazione viene disposta quando sia accertato che il soggetto qualificato: -
abbia utilizzato o pubblicizzato il conseguimento della qualificazione di cui al presente Regolamento in ambiti ovvero per scopi diversi da quelli risultanti dal Regolamento medesimo;
-
non sia più in possesso del requisito di cui alla lettera a) dell’art. 7.1;
-
abbia avuto una condotta tale da turbare gravemente la normalità dei rapporti con Fondimpresa (es. gravi ritardi nell'avvio delle attività formative, nella conclusione delle attività formative o del Piano, nella presentazione della rendicontazione, nella restituzione dei finanziamenti a seguito della richiesta di Fondimpresa, inadempienze nell'esecuzione dei piani, altri comportamenti tali da incidere sul rapporto fiduciario con il Fondo);
-
non ottemperi all'obbligo di segnalazione delle variazioni di cui all'art. 12.1;
-
non fornisca tutta la documentazione richiesta da Fondimpresa a comprova dei requisiti in caso di verifiche a campione.
-
non ottemperi agli obblighi del requisito di cui all’art. 8.8.
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14.2 I soggetti sottoposti ad un provvedimento di sospensione dell'efficacia della qualificazione non possono presentare Piani formativi da ammettere ai finanziamenti previsti dal Fondo. 14.3 La sospensione è comunicata per iscritto al soggetto qualificato con l'indicazione dei motivi che l'hanno generata, e dura fino a quando tali motivi non saranno rimossi ovvero fino alla data eventualmente indicata nel provvedimento di sospensione e comunque non oltre la data di naturale scadenza della qualificazione. La sospensione è altresì tempestivamente annotata sull'Elenco pubblicato ai sensi dell'art. 11. 14.4 Il soggetto, cessate le cause che hanno determinato la sospensione, può richiedere la revoca della stessa presentando apposita domanda in tal senso e dimostrando a Fondimpresa la cessazione delle cause ostative se ciò avviene durante il periodo di validità della qualificazione. 14.5 ll Fondo comunica l'accoglimento o meno della domanda di revoca; la riammissione della validità della qualificazione decorre dalla data della comunicazione e dura fino alla naturale scadenza. 14.6 Per annullamento della qualificazione si intende la definitiva esclusione del soggetto qualificato dal sistema. L’annullamento viene disposto quando sia accertato che il soggetto qualificato: -
abbia reso false dichiarazioni in merito ai requisiti che hanno permesso la dichiarazione;
-
sia incorso per due volte nella sospensione della qualificazione;
-
abbia perso uno o più requisiti essenziali per la qualificazione.
14.7 L’annullamento della qualificazione viene comunicato per iscritto al soggetto interessato con l’indicazione dei motivi che l’hanno generato e annotato sull’Elenco pubblicato ai sensi dell’art. 11. 14.8 Il soggetto, trascorsi 18 (diciotto) mesi dall’avvenuta comunicazione di annullamento della qualificazione, può presentare una nuova domanda secondo le indicazioni contenute nel regolamento di qualificazione di Fondimpresa vigente al momento della richiesta.
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Art. 15 Trattamento dei dati e Pubblicità 15.1 La procedura di qualificazione disciplinata dal presente Regolamento è condotta nel rispetto dei principi fondamentali per la protezione e tutela dei dati personali di cui al D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 e s.m.i e al Regolamento UE 2016/679. A tal fine, Fondimpresa comunica che i dati personali saranno trattati in forma prevalentemente automatizzata, con adeguate garanzie di sicurezza e riservatezza, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente in materia di privacy. 15.2 L’esistenza del presente Sistema è resa nota mediante appositi avvisi pubblicati, per estratto, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e in forma integrale sul sito di Fondimpresa, www.fondimpresa.it nella sezione del Conto di Sistema.
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