INFRASTRUTTURE E RECUPERO URBANO DELLE CITTÀ
DALLE GRANDI OPERE ALLA RIGENERAZIONE URBANA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
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FOCUS NORD OVEST LOMBARDIA – PIEMONTE – LIGURIA
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Questa pubblicazione contiene informazioni pervenute fino al 25 luglio 2019
INFRASTRUTTURE E RECUPERO URBANO DELLE CITTÀ
FOCUS NORD OVEST LOMBARDIA – PIEMONTE – LIGURIA
DALLE GRANDI OPERE ALLA RIGENERAZIONE URBANA DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE
INTRODUZIONE
REGIONI LOMBARDIA, PIEMONTE, LIGURIA
TEMI
ARCHITETTURA, COSTRUZIONI, SOCIOLOGIA, INFRASTRUTTURE
CULTURA E PARTECIPAZIONE
PUNTO DI VISTA
LE POSIZIONI DEI SEGRETARI
REGIONALI
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«Non è questione di gilet gialli» dicono dal sindacato. «La normativa oggi è contro le imprese, contro il lavoro, contro lo sviluppo e contro il reddito. Parte datoriale e sindacale –aggiunge MARCO DETTORI di Assimpredil – hanno firmato un contratto di lavoro innovativo per traghettare il cambiamento, ma mancano dal governo risposte strutturali alla domanda». «Serve una rivoluzione culturale: in questi ultimi trent’anni non si sono fatte opere ma una copiosa produzione normativa» ha commentato
STEFANO CIANCIOTTA dell’Osservatorio Infrastrutture di Confassociazioni. MARIO ABIS ha acceso un faro sul tempo «caratterizzato da una forte debolezza politica» e sul contesto dove le «città attrattive diventano competitive investendo in infrastrutture materiali e immateriali». Non secondaria la qualità, come sottolineato da GIUSEPPE CAPPOCHIN , presidente del CNAPPC, «va inaugurata una nuova stagione caratterizzata da manutenzione strutturale, trasformazione e rigenerazione delle città, serve una politica coraggiosa». Prima sfida che il Paese deve vincere, anche a carattere simbolico
30 GENNAIO 2019 L’Ance ha dato il via ad una mobilitazione permanente delle imprese, per denunciare la grave assenza di azioni e decisioni da parte della politica nel mettere in sicurezza le infrastrutture dei territori e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.
31 GENNAIO 2019 A Milano, il sindacato FenealUil Lombardia, Piemonte e Liguria si è confrontato con i Governatori Attilio Fontana e Giovanni Toti, e con l’assessore Francesco Balocco che ha sostituito Sergio Chiamparino, per ribadire il proprio
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contro il movimento del “no”, è quella della TAV, dove in questi giorni sono attesi sul cantiere rappresentati del governo italiano e francese.
Dal macro–sistema del nord–ovest un messaggio per il Paese: non perdere tempo, fare squadra, ascoltare, non interrompere per partito preso un percorso già concertato e avviato. «Per la TAV sono state fatte sette analisi costi–benefici –racconta MARIO VIRANO , direttore generale TELT Tunnel Euralpin Lyon Turin che da anni segue l’iniziativa – facciamone un’ottava. Ma si ricordi che nel 2005 il progetto ferroviario è stato rivisto e modificato proprio in considerazione della domanda dei territori. Noi saremo pronti, in 72 ore a indire bandi per 3 miliardi di lavori».
Avviare o bloccare la rigenerazione del Paese, a partire dalla sue infrastrutture, è una questione di scelte politiche, di consenso, ma anche di responsabilità, di posti di lavoro e soprattutto di interventi che guardano al futuro, mettendoci in rete e al passo con le città internazionali, e si proiettano in una visione che tiene conto delle nuove generazioni.
impegno nella gestione del mercato del lavoro e nel rilancio dell’economia, a partire dal settore delle costruzioni.
Sicurezza, formazione, visioni di lungo periodo, reti sovralocali, sostenibilità e cultura, ma anche orgoglio e responsabilità sono le
parole chiave emerse nel dibattito, a valle del quale il segretario generale FenealUil, Vito Panzarella, insieme al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, hanno annunciato un nuovo appuntamento in piazza a Roma il 15 marzo.
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14,65 MLD
10,9
3,75
8,09 MLD RISORSE AL 2017 FABBISOGNI 2018/19
1,46 MLD
5,10 MLD
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IL PIANO RFI SULL’INFRASTRUTTURA FERROVIARIA (2019–2025)
ULTERIORI FABBISOGNI
INVESTIMENTI POTENZIAMENTI
E UPGRADING
RFI
TOTALE
TECNOLOGIE
FONTE:
INTERVENTI INFRASTRUTTURALI E UPGRADING TECNOLOGICI
11 MLD
RIQUALIFICAZIONE DEGLI SCALI FERROVIARI (2018–2022)
150 MIL
IN LINEA CON LE AZIONI DEI PROGETTI EASY E SMART STATION, TALI STAZIONI SARANNO COINVOLTE DA INTERVENTI
VOLTI A:
INCREMENTARE LA FUNZIONALITÀ ED IL DECORO
ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
POTENZIARE L’INFORMAZIONE AL PUBBLICO
MIGLIORARE L’ACCESSIBILITÀ AL TRENO
MANUTENZIONE
RINNOVO DI OLTRE 200
DEVIATOI
ELIMINAZIONE PASSAGGI A LIVELLO
170 MIL
LE STAZIONI CHIAVI IN MANO 2019
CODOGNO CREMONA ROMANO
OLTRE
1,6 MIL
ORE ANNUALI PER MANUTENZIONE ORDINARIA
OLTRE 170 KM
DI RINNOVO BINARI
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REGIONE PIEMONTE
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Il Piemonte crede molto nell’alleanza fra le regioni del nord–ovest. D’altronde abbiamo dimostrato, e dobbiamo continuare a farlo, di avere la capacità di lavorare insieme anche fra leader di amministrazioni diverse». A ribadirlo è Francesco Balocco, assessore della Regione Piemonte ai trasporti, infrastrutture, opere pubbliche e difesa del suolo della Giunta Chiamparino. Oggi, in seguito alle elezioni del 26 maggio 2019, è uno dei 51 consiglieri regionali. Esempio calzante di organizzazione e armonizzazione interregionale è quello della “cabina di regia per la logistica del nord–ovest”, nata da un’intesa fra Sergio Chiamparino (presidente Regione Piemonte), Roberto Maroni (presidente Regione Lombardia) e Giovanni Toti (presidente Regione Liguria), sancita l’11 dicembre del 2015 dalla firma di un protocollo d’intesa (citata anche dal governatore Giovanni Toti, pagina 41).
FRANCESCO BALOCCO
ASSESSORE AI TRASPORTI, INFRASTRUTTURE, OPERE PUBBLICHE E DIFESA DEL SUOLO DELLA GIUNTA CHIAMPARINO
TRATTA
MASSERANO–GHEMME
L’INFRASTRUTTURA AUTOSTRADALE RISULTA DI PARTICOLARE IMPORTANZA PER LA SUA CAPACITÀ DI COLLEGARE LA CITTÀ DI BIELLA CON IL SISTEMA AUTOSTRADALE. IN PARTICOLARE LA NUOVA TRATTA COSTITUIRÀ UN’ALTERNATIVA PIÙ FUNZIONALE ALLA SP 142, DIVENTATO NEGLI ANNI UN COLLEGAMENTO ARTERIALE CON UN BASSO LIVELLO DI SERVIZIO. IL PERCORSO, LUNGO CIRCA 14 KM, SARÀ COSTITUITO DA DUE CARREGGIATE SEPARATE COSTITUITE DA ALTRETTANTE CORSIE. IMPORTO COMPLESSIVO DELL’OPERA: 204,7 MILIONI DI EURO.
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BIELLA
NOVARA
TORINO
CUNEO
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36 CANTIERI APERTI
PEDEMONTANA PIEMONTESE,
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METROPOLITANA AUTOMATICA DI TORINO, NUOVA TRATTA COLLEGNO–CASCINE VICA
IL PROLUNGAMENTO IN DIREZIONE OVEST DELLA LINEA 1 DELLA METROPOLITANA DEL CAPOLUOGO PIEMONTESE ANDRÀ AD AGGIUNGERE
CIRCA 3,4 KM E QUATTRO STAZIONI AI 13,2 KM DELLA TRATTA ESISTENTE. IL
BANDO PER LA REALIZZAZIONE DELLE OPERE È STATO LANCIATO A GIUGNO 2019 CON UN IMPORTO COMPLESSIVO PREVISTO A BASE DI GARA DI POCO SUPERIORE AI 78 MILIONI DI EURO. TERMINE DEI LAVORI PREVISTO PER IL 2023.
RADDOPPIO DEL TUNNEL STRADALE TENDA
IL TRAFORO DEL COLLE DI TENDA È L’UNICO DEL SUO GENERE CHE COLLEGA
ITALIA E FRANCIA. FREJUS, MONTE BIANCO E VENTIMIGLIA, INFATTI, SONO VALICHI AUTOSTRADALI E QUINDI SOGGETTI AL PAGAMENTO DI UN PEDAGGIO.
IL TENDA È MOLTO UTILIZZATO NON SOLO PERCHÉ GRATUITO, MA ANCHE PER L’ACCESSIBILITÀ GARANTITA TUTTO L’ANNO DALL’ALTEZZA NON TROPPO ELEVATA (1.321 M S.L.M.). L’INTERVENTO CONSISTE NELLA COSTRUZIONE DI UN NUOVO TUNNEL MONODIREZIONALE. COMPLETATI I LAVORI (DA PROGRAMMA NEL 2020), SARÀ POSSIBILE PERCORRERE UNA GALLERIA PER SENSO DI MARCIA.
NUOVA LINEA FERROVIARIA NLTL TORINO–LIONE
IL PROGETTO PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI UN PERCORSO DI CIRCA 270 KM. DI QUESTI, IL 70% IN FRANCIA E IL 30% IN ITALIA. ELEMENTO CENTRALE
DELL’INFRASTRUTTURA È LA GALLERIA DI 57,5 KM CON DUE TUNNEL PARALLELI
A BINARIO SEMPLICE. L’OPERA FA PARTE DEL CORE NETWORK DELLA RETE TRANS–EUROPEA DI TRASPORTO TEN–T, IN PARTICOLARE DEL CORRIDOIO
“RENO – ALPI” CHE UNA VOLTA COMPLETATO COLLEGHERÀ IL PORTO DI ROTTERDAM (MARE DEL NORD) A QUELLO DI GENOVA (MAR MEDITERRANEO).
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GENOVA E LIGURIA
DOPO IL CROLLO DEL VIADOTTO MORANDI, SEGUENDO PASSO PASSO IL PERCORSO PER LA COSTRUZIONE DEL NUOVO PONTE, GENOVA È CITTÀ SIMBOLO DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE ITALIANO.
25 GIUGNO 2019. A 10 mesi dal crollo del Ponte Morandi (14 agosto 2018, con 43 vittime) il primo getto della colata di calcestruzzo dà simbolicamente il VIA ALLA COSTRUZIONE del pilone numero uno del NUOVO PONTE sul Polcevera. In cantiere Pergenova, il team che si occuperà della ricostruzione con Salini Impregilo e Fincantieri. «Nell’APRILE 2020 riusciremo a inaugurare questo ponte – ha commentato il ministro DANILO TONINELLI –abbiamo impegnato circa UN MILIARDO per GENOVA . Il ponte lo sta pagando chi l’ha fatto crollare ma la portualità di Genova e il sistema economico sociale oggi stanno in piedi e perché abbiamo reagito immediatamente».
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12–13 APRILE 2019. Si tiene a Genova, porto di riferimento per la Svizzera, “il Forum per il Dialogo tra l’Italia e la Svizzera”. L’ambasciatrice della Svizzera RITA ADAM : «Quelli fra ITALIA e SVIZZERA , sono legami a livello non solo delle autorità, ma anche dei cittadini, delle associazioni e delle imprese dei nostri Paesi. La scelta di Genova per la quinta edizione del Forum riflette il nostro desiderio comune di sviluppare con i nostri partner ancora di più il potenziale di COOPERAZIONE BILATERALE che già esiste in questa parte d’Italia, per esempio nell’ambito della RICERCA , dell’ECONOMIA e delle INFRASTRUTTURE ».
5 MARZO 2019. Nell’ambito del convegno promosso dal Gruppo Tecnico Responsabilità Sociale d’Impresa di Confindustria e Confindustria Genova, “Sostenibilità del Sistema Infrastrutturale”, con imprese e istituzioni, «Da grandi opere a opere necessarie – il commento di GIOVANNI MONDINI , presidente di Confindustria Genova – sono in programma INVESTIMENTI vicini ai 15 MILIARDI sul nostro territorio, e grazie al decreto Genova ci saranno deroghe speciali per facilitare gli interventi. È un’occasione storica, che però non può prescindere dal tema della SOSTENIBILITÀ di infrastrutture come la Gronda genovese di Ponente o l’ultimo miglio ferroviario. Dobbiamo dimostrare che questi interventi si possono fare senza creare problemi».
28 NOVEMBRE 2018. Studio di Confindustria, con Università e CCIAA di Genova sugli EFFETTI
ECONOMICI generali del CROLLO del MORANDI , al netto dei danni patrimoniali. «Per ogni anno che passerà fino alla ricostruzione del ponte – si legge nel report Confindustia – si calcola una perdita di valore aggiunto delle imprese pari a 178 milioni di euro per le attività portuali e logistiche e pari a 54 milioni per le attività industriali; extracosti per il personale dipendente fino a 68 milioni; impatti economici per i cittadini per 64 milioni sugli spostamenti casa–lavoro; e per 27 milioni conseguenti alla riduzione dei consumi; un impatto indiretto sul Pil di Genova e del nord–ovest equivalente a 784 milioni come effetto della crisi derivante dalle attività portuali e logistiche e 117 milioni come effetto sulle attività turistiche».
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PLAN MELBOURNE 2017–2050
Il piano è un’evoluzione della precedente strategia e si estende su un orizzonte di 35 anni. Gli obiettivi raggruppano i temi dell’utilizzo del suolo, delle infrastrutture e dei trasporti con le strategie per supportare la crescita e il lavoro mentre si struttura un’eredità distintiva per una città vivibile, connessa e sostenibile. La strategia include anche alcuni collegamenti con l’intera regione su cui insiste Melbourne.
COMPREHENSIVE PLAN FOR THE CITY–COUNTY, INDIANAPOLIS
Una vision a lungo termine di come la città possa crescere e cambiare, composta da numerosi piani organizzati sulla base di sette “elementi chiave”: visione, utilizzo del suolo, trasporti, spazi pubblici, strategie abitative e piani per le periferie, resilienza e trategie per ambiti specifici. Ciascun piano è stato adottato dalla Metropolitan Development Commission e sviluppato anche attraverso un processo partecipativo.
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USA
METROPOLITAN BILBAO 2030: THE AGE OF PROFESSIONALS
La città sta attuando il suo terzo piano strategico (2011–2030) sviluppato su tre assi strategici: economico–industriale (natural market, studio delle lingue straniere, apertura delle imprese verso est, ricambio generazionale nelle imprese a conduzione familiare, industriale–tecnologico (ICT, energia), economico–sociale (committed people).
PLANYC 2030 A GREENER, GREATER NEW YORK
Il piano, pubblicato nel 2007 e aggiornato nel 2011, si articola in 127 iniziative, suddivise in diversi ambiti di policy: housing sociale (nuove abitazioni e controllo prezzi affitto/ vendita); energia (riduzione delle emissioni, efficientamento energetico, riqualificazione edifici); gestione dei rifiuti (riduzione del 75%); qualità dell’aria (riduzione delle emissioni del 30% al 2030); trasporti (potenziamento delle infrastrutture e miglioramento del trasporto pubblico); creazione e manutenzione di verde e di spazi pubblici; gestione delle acque piovane.
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SPAGNA
CULTURA E PARTECIPAZIONE
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STEFANO CIANCIOTTA
«A mio parere sono tre gli elementi utili a spiegare come il mondo delle infrastrutture e, più in generale, quello delle costruzioni, possano riemergere dalla crisi. Cultura, reputazione e orgoglio». A sottolinearlo è Stefano Cianciotta, abruzzese nato nel 1972 e detentore di numerosi incarichi inerenti al mondo della comunicazione e del “crisis management”. Fra gli altri è presidente dell’Osservatorio nazionale sulle infrastrutture di Confassociazioni, professore presso l’Università di Teramo e opinionista televisivo.
«Dopo il crollo del ponte di Genova progettato da Riccardo Morandi ho più volte sostenuto come fosse surreale discutere di dicotomia fra la realizzazione di nuove opere e la manutenzione di quelle esistenti. Come se si trattasse di due processi distinti. Questo è solo un esempio di come in Italia sia assente una cultura delle infrastrutture. Quella che chiamo “anticultura d’impresa” è nata poco più di 30 anni fa, in occasione del referendum sul nucleare del 1987. A mio modo di vedere, però, avremmo bisogno di un ambientalismo come quello dei Verdi tedeschi che ragionano in un contesto di industria 4.0 e di nuove
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PRESIDENTE
INFRASTRUTTURE
Avremmo bisogno
Verdi
in un
di industria
DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE
DI CONFASSOCIAZIONI
di un ambientalismo come quello dei
tedeschi che ragionano
contesto
4.0
CULTURA
nell’ottica dell’accessibilità per la platea di riferimento. Altro punto dolente è il Traforo Colle di Tenda che è ancora fermo dopo la rescissione del contratto a GLF (Grandi Lavori Fincosit).
LA FUNZIONE
CUSCINETTO
DEI CORPI INTERMEDI
Un’interlocuzione attenta e propositiva evita tanti problemi come il dumping contrattuale, la concorrenza sleale, le infiltrazioni mafiose e il caporalato. Il ruolo dei corpi intermedi, sia di parte datoriale che di parte dei lavoratori, diventa indispensabile su questi temi e soprattutto nell’ottica di un controllo esteso sulla sicurezza. Nel campo dell’edilizia,
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CITTADELLA DI ALESSANDRIA
essi devono rafforzare il ruolo degli enti bilaterali di settore come la Scuola edile e il Comitato paritetico per la sicurezza territoriale per fare in modo che sul cantiere tutti abbiano una corretta formazione sui dispositivi utili a prevenire gli infortuni.
LE QUESTIONI SOTTO OSSERVAZIONE
Per il futuro è necessario lavorare su tutti i temi cominciando dal rispetto per l’ambiente e la salvaguardia del suolo intervenendo con opere che garantiscano sicurezza per il cittadino, proseguendo sull’innovazione – strettamente collegata al rispetto per l’ambiente – e sul risparmio energetico. E ancora una volta, sarà necessario puntare sulla sicurezza che deve essere sempre sotto osservazione e che non può essere separata dal rispetto dei contratti, delle retribuzioni, dall’orario di lavoro e dalla regolarità contributiva dell’impresa.
C’è poi il tema dell’immigrazione. Nel settore edile il numero di lavoratori immigrati è sempre elevato quindi bisogna rispettare delle regole perché essi siano un valore aggiunto e non lavoratori senza tutele utili all’impresa per abbassare i costi e operare in concorrenza sleale nel settore. Per portare avanti queste tematiche il sindacato deve fare fronte comune con la parte imprenditoriale (Ance, API Artigiani) e con il mondo politico.
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