Expo Milano 2015. Chi, Cosa e Perché

Page 1

Instant book Expo Milano 2015. Chi, Cosa e PerchĂŠ



Instant book Expo Milano 2015. Chi, Cosa e PerchĂŠ


Questo instant book è stato promosso da:

Rete Nazionale delle Professioni dell’area Tecnica e Scientifica

Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori Paesaggisti e Conservatori Consiglio Nazionale Chimici Consiglio Nazionale Dottori Agronomi e Dottori Forestali Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati Consiglio Nazionale Geologi Consiglio Nazionale Ingegneri Collegio Nazionale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati Consiglio Nazionale Periti Industriali e Periti Industriali Laureati Consiglio dell’Ordine Nazionale Tecnologi Alimentari


Fatti, numeri e storie di protagonisti

Expo Milano 2015. Chi, Cosa e Perché Per 184 giorni 100-150mila persone sono arrivate in Italia, a Milano, per fare il giro del mondo e per divertirsi apprezzando colori, culture e tradizioni di decine di paesi, vicini e lontani. Un’area di 1,1 milioni di mq è stata il cantiere più grande d’Europa e per sei mesi, con strutture temporanee e smontabili al termine dell’evento, è diventata una cittadella attrattiva per l’architettura e gli allestimenti, per gli incontri e gli scambi commerciali, un luogo simbolico per la globalizzazione.

“C’è grandissima soddisfazione per il clima che si respira. Questo evento ha sicuramente fatto crescere l’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo” V.G. Loscertales, Bie Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” ha acceso un faro sulla questione della fame del mondo, della lotta allo spreco, della sostenibilità alimentare e ambientale. Il sito espositivo è una grande opera, monumentale anche se leggera, dove contenuti e contenitori hanno chiamato in campo professionisti che a vario titolo hanno contribuito alla costruzione di un pezzo di città, innovativo, efficiente e industrializzato. Tasselli impostati su un masterplan unitario che dovranno essere smantellati e ricostruiti altrove; un’area agricola, utilizzata temporaneamente, che dovrà tornare alla città come bene pubblico.

La Rete delle Professioni Tecniche (RPT) che rappresenta oltre 600mila professionisti italiani, raggruppando nove tra Ordini e collegi tecnici tra cui architetti, chimici, agronomi forestali, geometri, ingegneri, periti agrari, periti industriali e tecnologi alimentari, è stata costituita per attivare un dialogo proficuo ed efficace a beneficio dei cittadini, degli enti pubblici e di quanti operano nei settori specifici. Con tale obiettivo la RPT ha promosso la realizzazione di questo istant book dedicato al grande evento del 2015, per divulgare un laboratorio che, con luci e ombre, descrive un’Italia che sa rispondere alle aspettative internazionali. “C’è grandissima soddisfazione per il clima che si respira - ha dichiarato Vicente Gonzalez Loscertales, segretario generale del Bie - e per il numero di presenze, perché si nota che le persone sono davvero felici di quello che vedono. I commissari dei vari Paesi dicono che si sentono al centro dell’attenzione. Questo evento ha sicuramente fatto crescere l’immagine di Milano e dell’Italia nel mondo. Il fatto poi che il governo sia riuscito nello sforzo di portare molti grandi della Terra dimostra questa attenzione e la credibilità ottenuta”. PPAN comunicazione e networking per il costruito, ha raccolto le voci dei protagonisti e ha seguito giorno per giorno gli eventi, dal cantiere a dopo l’inaugurazione. Questa pubblicazione propone una lettura ragionata della storia di Expo Milano 2015, per orientarsi tra la galassia di informazioni, comunicati stampa, articoli giornalistici e tweet, con un occhio attento al mondo del costruito. Paola Pierotti e Andrea Nonni 1


Abbiamo parlato anche di.. #narrazione #simboli

#numeri #processo

#masterplan #lanuovaMilano

#vino #realestate #parcoatema #effettowow

#energia

#globalizzarelasolidarietà

#ExpoinItalia #toccoitaliano #uominisocial #aziende #progettisti #professionistiimprenditori

#multimedialità #regole #infratrutture #accoglienza

Stefano Boeri Richard Burdett Joan Busquets William McDonough Jacques Herzog Alessandro Pasquarelli

V.G. Loscertales Bie Expo Spa Giuseppe Sala Romano Bignozzi Pietro Grasso Stefano Gatti François Hollande Michele Mario Elia Gilberto Cardola

#biodiversità

#architettura #materiali

Papa Francesco

Manpower Bodino Engineering Cws Nussli Rubner Stahlbau Pichler Caritas

Germano Celant Fernando C. Cordero Angela Maffione Riccardo Fossati #trasferimentotecnologico

#Dubai2020 #messaggio #mercato #uguaglianza #responsabilitàsociale #networking

2

Maurizio Martina Alessandro Rosso


Indice #politicallycorrect

#serendipity #businessplan #criticità #faripuntati

Camera di Commercio Matteo Renzi Angela Merkel Enrico Letta Michelle e Barack Obama

I S C P

Giacomo Biraghi Davide Oldani

#lunionefalaforza #coordinamento

B

Samsung Telecom Enel Cisco

Matteo Gatto Metropolitana Milanese Fiera Milano Infrastrutture Lombarde Italferr Arexpo

Leopoldo Freyrie Armando Zingales Andrea Sisti Gian Vito Graziano Maurizio Savoncelli Armando Zambrano Lorenzo Benanti Giampiero Giovannetti Carla Brienza

N O T

L V

Introduzione L’evento in pillole Expo per tappe La storia Il contesto Contenuti e contenitori La narrazione Chi ha fatto Expo Tocco italiano Coordinamento Aziende Progettisti Multimedialità Come è fatto Expo Regole Accoglienza Aree tematiche Architettura I Paesi Le novità di Expo Milano Cluster Privati e Sostenibilità Opportunità e network Mercato Real Estate Una giornata all’Expo Come prepararsi Cinque tappe La mappa Luci e ombre Business plan Passerella internazionale Le interviste Expo Spa risponde Voci delle Professioni

Le mie note...

4 8 14 18

42

76 82 90 100 102 108

124

3


L’appuntamento milanese è una vetrina e un ponte sul mondo, nonostante i ritardi e le inchieste giudiziarie

Expo: 5.300 operai al lavoro, 6 mesi di evento e un miliardo di investimenti dall’estero Expo Milano 2015 è una sfida lanciata da una città italiana al mondo intero. È una chiamata alle armi e un’occasione per rilanciare l’Italia con un progetto credibile, forte di temi come il cibo, l’agricoltura, l’acqua, l’equa distribuzione delle risorse e gli sprechi nella filiera alimentare. Expo è un laboratorio di tecniche costruttive moderne che ha visto impegnati per mesi migliaia di addetti, centinaia di aziende e progettisti: negli ultimi due mesi di lavori nel cantiere di Rho Pero si contavano oltre 5.300 operai. Nell’anno internazionale del Suolo, Expo si presenta anche come una vetrina dove sono in mostra tutte le novità che ruotano intorno ai temi del paesaggio, della cooperazione, della biodiversità e dell’agricoltura.

Nell’anno internazionale del Suolo Expo è una vetrina dove sono in mostra tutte le novità che ruotano intorno ai temi di paesaggio, cooperazione, biodiversità e agricoltura

4

Senza dimenticare ritardi, polemiche, appalti pilotati, scandali con inchieste e arresti, Expo è una scintilla che fino a ottobre 2015 può accendere un motore in avaria, innescare relazioni e business, far parlare dell’Italia e delle sue eccellenze anche nei settori delle costruzioni, delle tecnologie, della green economy, della

1. Le eredità delle Expo internazionali del passato e i temi di Expo Milano 2015 (fonte: documenti Expo)

qualità delle sue aziende e professionisti. Tra luci ed ombre, il 1 maggio 2015 Expo è diventato realtà e si distingue come laboratorio urbano di successo, di sperimentazione e vitalità. Expo 2015 occupa un’area che è un quinto dell’ultima Esposizione di Shanghai. Addio ai gigantismi nella manifestazione dedicata a “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”: l’Expo italiana sarà ricordata per la sua monumentale leggerezza.


I

Introduzione L’evento in pillole

2. Si chiama Foody la mascotte di Expo Milano 2015 (foto: Expo 2015 / Daniele Mascolo)

Il masterplan è stato definito rendendo omaggio al castrum romanum ed è stata costruita ex novo una Smart City di circa 100 ettari dove la tecnologia più innovativa accompagnerà da maggio ad ottobre 2015 i visitatori alla scoperta di sapori e saperi di 145 Paesi del mondo. Tra questi più di 50 hanno costruito il proprio padiglione su un lotto a loro assegnato, i cosiddetti Self Built Exibition Space; i restanti paesi partecipano all’evento con uno spazio condiviso

all’interno di padiglioni tematici, i Cluster, legati da un’area geografica o da un prodotto, e realizzati dagli organizzatori. L’Expo milanese è la prima esposizione social: è stato ideato un “socialmediahub” per condividere le esperienze via Facebook o Twitter. Via Pinterest sono stati caricati degli album tematici dedicati a temi come Climate Change, Food Markets o Infografiche. Non mancano gli Expottimisti che hanno dedicato un sito

5


web all’informazione puntuale con dati e curiosità. Quella del 2015 non sarà ricordata per le costruzioni-simbolo, ma per l’impegno nel creare rete, per far incontrare culture diverse sul tema dell’ambiente. Ecco che anche nel disegno urbano si è data particolare attenzione alla progettazione delle piazze, del teatro, degli spazi pubblici e delle strade. Milano ricorda quindi che l’identità collettiva si ritrova nello spazio aperto e attrezzato e, come previsto dal Bureau International des Expositions (Bie), sviluppa una periferia apparentemente senza futuro e dimostra che è possibile investire sulle infrastrutture e concepire un progetto temporaneo con architetture da riciclare e riusare.

L’identità collettiva si ritrova nello spazio aperto e attrezzato. In una periferia senza futuro si investe su un progetto temporaneo con architetture da riciclare e riusare

6

Expo è anche sinonimo di tradizioni e innovazione, di cultura, impresa, architettura, divertimento, storia, natura e tecnologia. Expo è occasione di network e business: gli Emirati Arabi hanno investito 72 milioni di euro, la Cina 60 e la Germania 58, Giappone, Messico e Russia sono arrivati a 42: si stima che direttamente o indirettamente i Paesi abbiamo investito un miliardo di euro per l’evento milanese. Expo Milano è tutto questo. Il grande evento italiano del 2015 non può che essere letto e raccontato con uno sguardo interdisciplinare. 3. Lavori in corso nel cantiere più grande d’Europa


7 (foto: Expo 2015 spa - drone)


Cibo, suolo ed energia: mostre in tutt’Italia e progetti imprenditoriali internazionali

Quando le architetture sono uno strumento di narrazione per i contenuti Un terzo del cibo prodotto al mondo non viene mai consumato: ogni anno 400miliardi di dollari di derrate alimentari nel mondo passano direttamente dalla produzione alla discarica. Solo in Cina ogni anno ne vengono sprecate per 25 miliardi di euro. Restando nella repubblica cinese il problema del cibo è centrale: nutrire 1,4milioni di persone, un quinto della popolazione mondiale, è tra le priorità del paese che, pur disponendo di terreno coltivabile per il 15%, vuole mantenere l’autosufficienza nella produzione del grano e del riso.

“Expo sia un’occasione di cambiamento della mentalità, bisogna smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto su chi, vicino o lontano, soffre la fame” Papa Francesco Sono 20mila i litri di acqua necessari per produrre un chilo di carne e soltanto mille per ottenere un chilo di cereali. Il 75% della quota di soia prodotta nel mondo è destinata a nutrire 4 miliardi di animali da trasformare in cibo per un

miliardo di persone. Sono 125 i milioni di persone nel mondo che, in un modo o nell’altro, dipendono dalle esportazioni del caffè e dall’indotto. Ancora, si parla di un business di 165miliardi di dollari ogni anno per la coltivazione, lavorazione e distribuzione del caffè a livello mondiale. Sono questi alcuni numeri che rendono esplicita la centralità e l’urgenza del tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. #globalizzarelasolidarietà “Chi camminerà tra i padiglioni dell’Expo pensi ai volti degli uomini e delle donne che hanno fame. Expo 2015 - ha dichiarato Papa Francesco nel giorno dell’inaugurazione dell’evento - deve contribuire a realizzare un modello eco-sostenibile, dobbiamo globalizzare la solidarietà. Expo sia un’occasione di cambiamento di mentalità, bisogna smettere di pensare che le nostre azioni quotidiane non abbiano un impatto su chi vicino o lontano soffre la fame”. #ExpoinItalia Aperte le porte dell’Esposizione internazionale i riflettori si sono spostati dal cantiere al tema: il cibo. Da mesi si lavora per sensibilizzare la popolazione italiana e mondiale, si sono moltiplicate le iniziative e gli eventi in tutto il Paese: il ministero dei Beni Culturali ha lanciato il sito web VeryBello che raccoglie tutti gli eventi promossi in Italia nei mesi di Expo; la Scuola Politecnica di Milano ha colto l’occasione per avviare un master sul Food; è parte

31 BELGIO La convivialità del Belgio ha un futuro sostenibile (2.790 mq) Committente: Governo belga Progettista: Patrick Genard & Asociados Una città responsabile e interattiva ricostruita con tre ambienti principali: la fattoria con un tetto a falde, la cantina che presenta le tecniche di produzione alternativa e un atrio dedicato al relax e alla cucina, coperto da una cupola di vetro. 14


C

Contenuti e contenitori La narrazione

9. Padiglione Slovenia

10. Padiglione Spagna

integrante di Expo Milano 2015 la mostra “Arts & Foods” allestita alla Triennale; anche il Museo Maxxi di Roma e il Muse di Trento hanno promosso mostre con laboratori e conferenze dedicati al cibo e all’alimentazione con riferimento ai mercati, all’organizzazione dello spazio e alla gestione del suolo.

il contenuto richiamando i temi del cibo, della coltivazione, dell’ambiente sostenibile. La Slovenia ha realizzato un padiglione con cinque strutture prismatiche il cui rivestimento ricorda i campi coltivati, riproducendo la diversità dei rilievi presenti sul territorio sloveno. La Spagna ha realizzato una serra con due navate parallele: una in legno che incarna la tradizione, una in acciaio e

#simboli Nell’isola di Expo sono molti i Paesi che hanno scelto di sviluppare

42 BIELORUSSIA La ruota della vita (950 mq) Committente: Repubblica Bielorussia Progettista: Kolya Shizza Il padiglione è una collina verde divisa in due dalla ruota di un mulino alta 30 m. L’acqua è protagonista in un fiumiciattolo e sulle pareti vetrate dei volumi, mentre le aree espositive sotto il manto erboso ricordano le miniere di sale. 15


Dal capo-cantiere al diplomatico che ha gestito tutte le partecipazioni internazionali, dalle aziende del mondo delle costruzioni ai grandi brand

Storie di uomini e di aziende. La galassia dei protagonisti in prima linea per Expo 2015 “Se siamo qui lo dobbiamo a chi ha lavorato alla costruzione del sito espositivo. Expo 2015 non è figlio di un miracolo italiano, - ha dichiarato il Commissario Unico Delegato del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala nel giorno dell’apertura di Expo - ma di una devozione che pochi sanno esprimere ed è bello che parte rilevante della progettazione e della realizzazione si debba a una squadra di giovani”.

“Primo maggio e Expo 2015 raccontano la nostra storia: la forza dell’Italia che lavora, crede nel futuro e crea eccellenza #stupiamoilmondo”. È il tweet del ministro Maria Elena Boschi nel giorno dell’inaugurazione.

Sul Corriere della Sera del 18 aprile Paolo Foschini aveva proposto un reportage confortante. “Alle tre del pomeriggio gli operai degli Emirati hanno messo giù gli attrezzi e improvvisato una festa: anche il padiglione con l’oasi artificiale disegnato da Norman Foster, uno dei più grandi dell’Expo, da ieri è finito. Il più grande in assoluto, quello della Germania, è in fase di collaudo. La Cina sta completando il tetto, ma dentro è praticamente fatta. Israele scrive il giornalista - aspetta apposta la vigilia per piazzare le piante sul suo orto verticale, ma se volesse potrebbe già farlo. Thailandia finita. Cile finito. Kuwait finito. Ma ormai è un elenco lungo, si fa prima a dire chi manca”. Insomma, a 13 giorni dall’apertura quelli realmente indietro erano soltanto cinque: Russia, Nepal, Turchia, Indonesia e Italia. In quegli stessi giorni però si era raggiunta la cifra record in termini di maestranze, contando quasi 8.000 operai in cantiere. Già a fine marzo, in soli due mesi, gli operai erano raddoppiati fino 6.400 unità: tra cui oltre 500 per l’Italia, seguiti dagli Emirati Arabi con 281, da Stati Uniti con 257, da Germania con 249, Messico con 235, Brasile con 227 e Cina con 204.

Dopo anni di polemiche la corsa contro il tempo è scattata a -100 giorni dall’apertura del sito espositivo: il countdown ha messo fretta e in quattro mesi si è lavorato giorno e notte per non disattendere le aspettative del mondo.

#toccoitaliano Le imprese hanno fatto il miracolo. E con loro artigiani, scenografi, elettricisti, cuochi, giardinieri, costruttori, informatici, centinaia di professionalità coinvolte per la costruzione del patchwork che è Expo Milano 2015.

“È bello che parte rilevante della progettazione e della realizzazione si debba a una squadra di giovani” Giuseppe Sala

118 CILE Un Paese ricco di varietà (1.910 mq) Committente: Governo cileno Progettista: Cristian Undurraga Un ponte abitato costituito da una scatola di travi incrociate in legno lamellare, sospeso a mezz’aria su grandi pilastri. A quota zero c’è un’area relax con una lunga tavola imbandita con tipici cibi cileni. Riuso in Cile. 18


P

Chi ha fatto l’Expo Tocco italiano

12. Cantiere, scorcio del Padiglione Israele e sullo sfondo la struttura di Palazzo italia

13. Cantiere, scorcio del Decumano con le Architetture di servizio 56 CINA Terra di speranza, cibo per la vita (4.590 mq) Committente: China Council for the Promotion of International Trade Progettista: Tsinghua University e Studio Link-Arc La copertura riprende lo skyline di Pechino a Nord e le linee morbide di un paesaggio naturale a Sud. Circondato da fiori gialli a memoria di un campo di grano, è il secondo padiglione straniero per estensione. 19


Creativi, tecnici e operativi hanno messo in campo risorse materiali, idee e soluzioni per consegnare tutto entro il 1 maggio 2015. Expo spa ha fatto da regia, ma è stato fondamentale l’apporto dei singoli per gestire con sapienza, qualità ed affidabilità ogni tassello. Expo Milano 2015 è il prodotto del lavoro di uomini, professionisti e imprese, di chi caparbiamente si è assunto la responsabilità di portare avanti le proprie mansioni.

“Potevamo fare meglio se avessimo avuto più organizzazione, soprattutto all’inizio. Ma la verità è che siamo stati veramente bravissimi” Romano Bignozzi L’anima del cantiere Ha 78 anni l’uomo che ha governato il traffico delle migliaia di operai in cantiere. Romano Bignozzi, esperto di lavori pubblici, ha lavorato alla Galleria del Gottardo in Svizzera, in tutte le principali autostrade italiane, ha costruito complessi residenziali a Berlino, ferrovie in Algeria, centrali idroelettriche in Sudafrica. Ha partecipato alla costruzione delle linee 1 e 2 della metropolitana di Milano, dell’alta velocità Milano-Bologna, ha girato il mondo e poi è arrivato ad Expo. 12 settembre 2009. “C’erano solo prati e rovine”. Bignozzi parla di Expo e dei lavori “faticosi”: sono

14. Tweet di Stefano Gatti (@sgatti2015)

stati deviati 13 torrenti, è stata spostata una fognatura di sei metri di larghezza che porta al depuratore. “Abbiamo lavorato come matti, poi sono iniziate le disgrazie”, con il riferimento diretto agli arresti per le inchieste sugli appalti. “Certo potevamo fare meglio se avessimo avuto più organizzazione - commenta il capo-cantiere - soprattutto all’inizio, con tutta la burocrazia che abbiamo dovuto affrontare. Ma la verità è che siamo stati veramente bravissimi”.

57 COLOMBIA Naturalmente sostenibile (1.907 mq) Committente: Ministero del Commercio, Industria e Turismo Progettista: Manuel Villa Arquitectos e Studio Cardenas Il padiglione racconta le diverse fasce climatiche presenti in Colombia dove il territorio passa da 0 a 5.000 m slm. I livelli termici sono descritti per immagini sui prospetti. Tetto verde e struttura in legno d’abete bianco. Budget: 15 milioni. 20


15. Cantiere, in primo piano Architettura di servizio, sullo sfondo Palazzo Italia (foto: Expo 2015 spa - drone)

Il diplomatico Tra le figure determinanti per il successo di Expo c’è un diplomatico: Stefano Gatti, classe 1963, con esperienza all’Ambasciata di Nuova Delhi come Primo Segretario Responsabile e poi a Bruxelles presso la Nato fino al 2001. Consigliere diplomatico e capo dell’Ufficio affari internazionali per l’innovazione e la tecnologia alla Presidenza del Consiglio dei Ministri fino al 2006, è stato Consigliere alla Rappresentanza Permanente d’Italia

alle Nazioni Unite fino al 2009. Per sei anni Gatti ha seguito Expo: è direttore responsabile per l’ingaggio e la gestione dei Partecipanti Ufficiali e non, è l’uomo che organizza tutte le visite dei capi di stato e di governo. Gatti ha curato le relazioni della società Expo 2015 con il Bureau International des Exposition e da marzo 2015 è anche direttore generale del Padiglione Italia. Il diplomatico ha raccolto il suo diario di bordo via Twitter (all’account @sgatti2015) e in diverse

29 COREA DEL SUD Hansik , cibo del futuro: sei quello che mangi (3.880 mq) Committente: Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo Progettista: Archiban Il concept del padiglione rimanda al tipico vaso in ceramica, moon jar, prodotto di artigianato locale usato per la conservazione dei cibi. A quota zero ci sono lo spazio eventi, la boutique e il ristorante; al primo livello lo spazio espositivo. 21


Effetto Wow e Stargate. In un parco a tema non si va in giacca e cravatta, non si imparano contenuti ma si vivono esperienze

Cosa e come scegliere? Visita guidata con il responsabile delle Pr digitali di Expo Expo Milano 2015 non si può apprezzare completamente né in un giorno, né in tre: servirebbero almeno 15 giorni. Allora, cosa vedere? Come scegliere?

Le attrazioni sono i 153 edifici che offrono un’esperienza da vivere con i sensi: olfatto, vista, tatto, udito, gusto. Non si prevede l’approfondimento Quotidiani, settimanali, blog, post sui social network hanno stilato centinaia di classifiche su cosa fare nel sito di Rho Pero, prima e dopo l’apertura dei cancelli del 1 maggio 2015. Tra questi c’è chi invita a leggere i padiglioni per tipologia. Russia e Germania si distinguono, ad esempio, per una progettazione urbana particolarmente attenta ai percorsi, che si snodano dall’esterno attraverso i volumi costruiti, per arrivare fino alle terrazze. Padiglioni come quelli del Nepal e del Qatar sono più pittoreschi e richiamano le forme tradizionali dei propri paesi; ancora, tra gli altri, ci sono architetture dove il messaggio è centrale, come accade per l’Austria e la Svizzera. Ma Expo non è solo architettura: c’è

69. Passerella pedonale dell’ingresso Ovest

chi invita ad un assaggio di birra e patatine al padiglione del Belgio e chi consiglia il supermercato del Padiglione della Thailandia per acquistare il kit per cucinare a casa il Pad Thai. Non mancano gli eventi, dalla performance di musica e colori che si tiene ogni ora all’Albero della Vita, allo spettacolo “Alla vita!” organizzato dal

113 CHINA CORPORATE UNITED Seeds of China Committente: CCU Progettista: Nongji University - Shanghai Un volume regolare e all’interno una rampa a forma di spirale fino al giardino in copertura. Diverse le installazioni interattive: al tavolo con due ologrammi, timonare una nave col visore 3D, toccare un tessuto che misura il battito cardiaco. 90


T

Una giornata all’Expo Come prepararsi

Cirque du Soleil nell’Open Theatre: un viaggio onirico, con acrobazie, danze e teatro, che ogni settimana si ripete nel sito di Expo.

La comunicazione ha un ruolo centrale: si è letto tutto e il contrario di tutto. Quindi, come fare quando si deve organizzare il proprio viaggio?

Giacomo Biraghi, responsabile delle pubbliche relazioni digitali di Expo, accompagna ogni settimana i visitatori nel sito, risponde alle richieste via twitter dal suo account personale, è una delle anime degli Expottimisti e via facebook ha lasciato anche il proprio numero di cellulare per rispondere su whatsapp alle domande per Expo 2015. Si sperimenta.

#parcoatema Regola numero uno: “Bisogna avere chiaro cosa si sta andando a visitare. Prima di arrivare al sito espositivo è necessario dedicare un quarto d’ora per concentrarsi sull’eccezionalità di Expo che è un parco a tema, della stessa famiglia delle crociere, dei casinò e dei parchi divertimento”. Biraghi inizia quindi il suo

110 COCA COLA Official Soft Drink Partner Committente: Coca Cola Progettista: Peia Associati Le pareti esterne laterali, in legno lamellare e lamiera forata, riproducono il logo Coca-Cola e la silhouette di Contour, la storica bottiglia in vetro che nel 2015 festeggia i suoi cento anni. Dopo Expo la struttura diventerà un campo da basket. 91


70. Cluster Isole, mare e cibo

viaggio proponendo un metodo. Expo è un luogo circondato da un recinto ed è accessibile solo per chi ha pagato il biglietto. All’interno ci sono centinaia di attrazioni e migliaia di eventi. “Le attrazioni - spiega - sono i 153 edifici che offrono un’esperienza da vivere con i sensi: olfatto, vista, tatto, udito, gusto. Non si prevede l’approfondimento”. Ad Expo Milano 2015 non bisogna aspettarsi contenuti analitici, non ci sono reperti da museo, non è una fiera, non ci sono prodotti di aziende, stand, gente in giacca e cravatta o con biglietti da visita.

Come si fa in tutti i parchi a tema è doveroso mettere nel conto che si dovranno fare le code. Non si scappa. Il Giappone prima di tutti si è organizzato con un cartello che anticipa i minuti di attesa. “Bisogna considerare per questo circa il 20% del tempo della visita, 30-45 minuti fino ad un massimo di tre ore. Ecco che l’attesa deve essere soddisfatta nel momento della visita - specifica Biraghi grazie all’esperienze vissute all’interno dei padiglioni. Complessivamente possiamo dire che a Milano ci sono una ventina di opere eccezionali, un centinaio sono

55 CORRIERE DELLA SERA Casa Corriere Committente: Corriere della Sera L’unico quotidiano a partecipare con un proprio padiglione. Una redazione distaccata e un luogo per eventi: appuntamento ogni giorno con il Caffè e Consigli delle 11.15 o tre volte alla settimana con l’Aperincontra delle 18.30. I visitatori potranno scegliere una pagina storica e crearne una propria da inviare via mail. 92


71. Padiglione Indonesia

72. Ingresso padiglione USA

medie e un’altra ventina al di sotto delle aspettative”.

per fare un paio di esempi. Mediamente si considera che un visitatore passi il 60% del tempo dedicato ad un Padiglione per godere dell’attrazione vera e propria, e un successivo 20% per spenderlo nell’area commerciale dove ogni Paese ha allestito ristoranti e negozi.

#effettowow Expo non ha nulla a che fare con il business, né con il racconto analitico. “Il successo dipende dalla meraviglia che riesce a generare senza spiegazioni - dice Biraghi - ecco l’effetto “Wow”. Allo stesso tempo il visitatore, appena terminata la coda, deve poter mettere piede in un’esperienza lontana nel tempo e nello spazio, modello “Stargate”. Risultato garantito nei padiglioni di Kuwait e Emirati Arabi, solo

Quotidianamente il programma si replica per le 153 attrazioni ed è implementato da un palinsesto con un migliaio di eventi. Expo è stato concepito per essere uguale ogni giorno, è per tutti, soprattutto per le famiglie con i bambini.

62 EATALY Architetture di servizio Committente: Expo spa Progettista: Onsitestudio e Liverani Molteni Due edifici e uno spazio verde. Collocato all’interno degli spazi dell’architettura di servizio, non solo cibo ma opere d’arte e musica: 14 i ristoranti regionali che ogni mese cambiano menù e nella parte ovest la mostra Tesori D’Italia. 93


73. Vista dal Decumano verso la Collina Mediterranea. In primo piano gli spazi di Slow Food

#politicallycorrect “Expo è un evento organizzato da un Governo, ogni 5 anni, e a differenza delle crociere, dei parchi divertimento e dei casinò - racconta Biraghi - ha una durata limitata nel tempo (184 giorni) ed è gestito in condominio, ovvero non c’è un unico proprietario che coordina tutto il personale”. Il “condominio” di Expo Milano 2015 conta più di 400 rappresentanti: 146 Stati (su un totale di 211 dell’Onu), 168 associazioni, 11 organizzazioni non governative, 68 aziende, 19 Regioni e 16 città. “Ogni padiglione, dalla Cina a quello degli Agronomi, dalla Coca Cola a quello

di Slow Food - prosegue la guida - è stato costruito con risorse economiche, contenuti e personale propri del condominio, senza nessuna forma di coordinamento, né di valutazione”. #serendipity Biraghi consiglia di visitare Expo “facendosi sorprendere dall’inaspettato, senza voler essere dei collezionisti: non si vince nessun premio, non si fa business. Meglio scegliere. Expo - dice - è un’esperienza da vivere, selezionando. Come? Con Serendipity”. Imbattersi in qualcosa per caso, di inaspettato, collegare fatti

28 ENEL Smart Energy & Lighting Solutions Partner - Condividere l’energia Committente: Enel Progettista: Piuarch Un bosco luminoso definito da 650 tubi verticali bianchi in policarbonato che si illuminano, una passerella e una control room. Il volume è virtuale e la matrice del progetto è la rete intelligente (Smart Grid) realizzata per alimentare il sito di Expo. 94


T

Una giornata all’Expo Cinque tappe

posizionati con lo stesso criterio. “Se guardiamo al Decumano come fosse la Tour Eiffel in orizzontale, la passeggiata lungo l’asse - spiega Biraghi - è la prima cosa da fare una volta arrivati nel sito. Ecco che di fronte all’Usa troviamo l’Iran, vicino all’Equador c’è la Cina”.

apparentemente insignificanti arrivando ad una conclusione preziosa o comunque apprezzandone la felice coincidenza. Una volta capito cos’è e cosa non è Expo, vestiti e attrezzati per una giornata di svago, si inizia il viaggio. Prima tappa: passeggiata lungo il Decumano Il simbolo di Milano Expo 2015 è il Decumano: 1,3 km di esperienze fantastiche, visive e fisiche, dove l’Italia, paese ospitante, ha organizzato una disposizione, attraverso il masterplan, che trasmette i concetti di democrazia e uguaglianza, dove tutti gli Stati sono

“Expo è un evento organizzato da un Governo ogni 5 anni. A differenza delle crociere, dei parchi divertimento e dei casinò ha una durata limitata nel tempo (184 giorni) ed è gestito come un condominio, ovvero non c’è un unico proprietario che coordina personale ed eventi” Giacomo Biraghi Seconda tappa: la Collina Mediterranea La lunga e lenta camminata termina nel punto più suggestivo del sito di Expo, dove si può godere una vista panoramica dell’Esposizione (di giorno e di notte). Come un bosco, si cammina tra sugheri, lecci, cipressi e roverelle. “Da qui si vedono all’orizzonte le 13 nuove torri di Milano, compreso il grattacielo più alto d’Italia, si riesce a leggere la passeggiata

5 EXCELSIOR - OVIESSE Official Retailer Committente: Gruppo Coin Progettista: Marco Zito e Alessandro Pedron Unico store dove si acquista abbigliamento a marchio Expo. I due spazi a L separati da una calle di luce verde si integrano fino a formare un parallelepipedo. La struttura a moduli metallici ossidati richiama le superfici dei canali veneziani. 95


Il punto di vista di Expo spa. Intervista a Matteo Gatto, direttore Visitor Experience & Exhibition Design

Progetto flessibile, creatività italiana e competenza nella direzione lavori Quanti professionisti hanno gravitato intorno all’operazione Expo? Circa 3.500, tra gruppi e singoli professionisti, con diverse competenze nel mondo della progettazione. Per ogni appalto sono state coinvolte decine di tecnici per redigere preliminari, definitivi ed esecutivi. Per tutte le operazioni gestite direttamente da Expo, l’Ufficio di Piano ha firmato tutti i preliminari, fatta eccezione per le cosiddette stecche di servizio e per il Padiglione Italia: per i definitivi e gli esecutivi ci siamo affidati a studi e aziende esterne.

“Per la parte non sviluppata da Expo, l’80% del totale è stato seguito da stranieri, mentre per il restante 20% è stato necessario l’accompagnamento di professionisti italiani con l’abilitazione e conoscenza dei regolamenti” Professionisti italiani o stranieri? Fatta eccezione per alcuni Paesi e per alcune realizzazioni Corporate, il lavoro

coordinato da Expo è stato sviluppato al 95% in Italia. Un importante apporto internazionale è stato dato inizialmente dalla Consulta dei 5 esperti, poi siamo andati avanti con i progetti preliminari sviluppati in house. E per quanto riguarda i paesi stranieri? La proporzione si è ribaltata perché lo sviluppo preliminare e definitivo è stato seguito nella maggior parte dei casi dal Paese d’origine e solo nella fase esecutiva ci si è avvalsi di professionisti italiani: servivano firme abilitate in Italia, oltre alla conoscenza di normative antincendio e di sicurezza. In sintesi, per la parte non costruita da Expo si può dire che l’80% del totale sia stato seguito da stranieri, mentre per il restante 20% è stato necessario l’accompagnamento italiano. C’è chi ha puntato su local architect conosciuti, come nel caso degli Emirati Arabi, e chi come per il Brasile ha scelto progettisti giovani per l’esecuzione e direzione dei lavori. Per i Cluster avete coinvolto le Università, come? Il progetto dei Cluster è iniziato con un workshop con 180 studenti affiancati da 36 tutor - docenti o professori a contratto delle Università - che hanno definito l’impostazione delle strutture. Per passare alla fattibilità, Fiera Milano ha coinvolto poi alcuni studi professionali per la parte impiantistica e per lo sviluppo dei disegni, al fianco delle aziende incaricate per

99 NEW HOLLAND Committente: New Holland Agriculture Progettista: Recchi Engineering e Carlo Ratti Una copertura inclinata ricoperta da un manto erboso e in sommità un trattore esplicita il tema trattato: i prodotti e le innovazioni dell’agricoltura sostenibile sviluppata da New Holland, leader mondiale della meccanizzazione agricola. 108


V

Le interviste Expo Spa risponde

83. Spazi pubblici lungo il Decumano

la costruzione. Solo per l’iniziativa dei Cluster, per i tre livelli di progettazione, saranno stati firmati un migliaio di contratti. Com’è stato strutturato l’Ufficio di Piano che hai coordinato in questi mesi? Siamo partiti con 5 progettisti senior scelti all’Università tra i ricercatori e i professori a contratto, e con 16 neolaureati delle facoltà di Urbanistica

e Architettura. Insieme, sulla base del concept dei 5 della Consulta, abbiamo sviluppato il masterplan che è stato consegnato a giugno 2010 nel dossier ufficiale. Successivamente, per sviluppare il preliminare abbiamo assunto altri 16 ingegneri. E con questo gruppo di 32 giovani professionisti, età media 26 anni, e qualche consulente esperto per l’ingegneria strutturale, l’illuminazione e

40 PERUGINA Committente: Nestlé All’esterno il padiglione si presenta come una sintesi dei codici della marca: il blu, le stelle e il pavimento avvolgono il visitatore nel mondo Baci. Due fontane di cioccolato sono alimentate a pannelli solari. L’interazione con i visitatori è possibile postando i pensieri sul Muro dei Baci. 109


Continua tu il viaggio.

Expo in cittĂ http://it.expoincitta.com

Expo in viaggio

http://www.socialmediaexpo2015.com/ expoinviaggio/

Con le ricette del mondo

http://worldrecipes.expo2015.org

Ci sarĂ Expo Astana 2017 https://expo2017astana.com

Expo Dubai 2020

https://expo2020dubai.ae

Nelle pagine bianche che seguono puoi prendere i tuoi appunti o annotare qualche idea da conservare per ricordare la tua visita a Expo Milano 2015.

Le mie note...

124



Contenuti, progetto grafico, redazione ed impaginazione: PPAN comunicazione e networking per il costruito Testi: Paola Pierotti Concept e coordinamento: Andrea Nonni

Traduzioni edizione inglese: Olga Barmine

Si ringraziano: Rete delle Professioni Tecniche Expo spa Un ringraziamento speciale a Roberto Nonni per cura, supporto e collaborazione

La riproduzione di alcune immagini in questo instant book è stata autorizzata da Expo, per alcune altre l’editore resta a disposizione degli aventi diritto che non è stato possibile reperire. Questa pubblicazione contiene informazioni pervenute fino al 31 agosto 2015. Editore Archivia via Moscova, 25 20121 Milano Prima edizione settembre 2015 Stampato in italia presso Artigrafiche Salin codice isbn 9788898534043

Edizione italiana Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta interamente o in parte, memorizzata o inserita in un sistema di ricerca delle informazioni o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo (elettronico o meccanico, in fotocopia o altro), senza il previo consenso scritto da parte degli autori e dell’editore. 14,00 euro



Šarchiva, realizzato in italia, archi-via.it

Expo Milano 2015. Il Masterplan Fatti, numeri e storie di protagonisti

www.ppan.it www.thebrief.ppan.it


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.