www.unicatt.it | www.cattolicanews.it
ANNO 51 - 1.2.3/2020
PRESENZA
’ dell
Primo piano
Ripartire dall’Università, investendo sul futuro
5xmille, il sapere di oggi costruisce il nostro domani Speciale Coronavirus
L’impegno dell’Ateneo: dal piano #eCatt al protocollo di sicurezza sanitaria
Presenza
1.2.3.2020
PRESENZA
In questo numero
Rivista bimestrale realizzata dal Servizio Stampa dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Master in Giornalismo, con la partecipazione del Servizio Pubbliche relazioni dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori © 2019 – Università Cattolica del Sacro Cuore
Sommario
DIRETTORE Franco Anelli RESPONSABILE Daniele Bellasio COORDINATORE Graziana Gabbianelli COMITATO REDAZIONALE Katia Biondi, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti, Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli, Emanuela Gazzotti, Fausto Maconi, Antonella Olivari, Agostino Picicco
HANNO SCRITTO Luca Aprea, Sara Barboglio, Katia Biondi, Beatrice Broglio, Sabrina Cliti, Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli, Emanuela Gazzotti, Valentina Giusti, Giada Meloni, Velania La Mendola, Federica Mancinelli, Antonella Olivari, Agostino Picicco, Federica Vernò
REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Università Cattolica del Sacro Cuore L.go Gemelli, 1 – 20123 – MILANO tel. 0272342216 – fax 0272342700 e-mail: presenza@unicatt.it www.unicatt.it
1.2.3/2020
2
La Cattolica vara il fondo salva studi Agostino Gemelli Un milione di euro, lo stanziamento iniziale
6
REDAZIONE ROMANA L.go Francesco Vito – 00168 – ROMA tel. 0630154295 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 94 del 5 marzo 1969
IMPAGINAZIONE Studio Editoriale EDUCatt
FOTO ARCHIVIO Università Cattolica, AP, Getty Image
STAMPA
La Cattolica adotta un protocollo di sicurezza sanitaria Grazie a una task force multidisciplinare e alle competenze dei medici della facoltà di Medicina e del Policlinico Gemelli
Tiber spa – Brescia
7
www.unicatt.it La rivista è sfogliabile online su
www.unicatt.it/presenza
Questo periodico è associato all’USPI Unione stampa periodica italiana Il numero è stato chiuso in redazione il 15 il 1 maggio luglio 2019 2020
#eCatt, laurearsi al tempo di Covid-19 Malgrado il lockdown si sono svolte regolarmente le sessioni di laurea di tutte le Facoltà
11 Università Cattolica del Sacro Cuore
Studenti, il tempo utile della quarantena Dalle visiere in 3D ai format online. Numerose le iniziative ideate dagli studenti per aiutare e accorciare le distanze
PRESENZA
In questo numero
14 5xmille, per la Cattolica molto più di un numero e di una firma Un contributo in supporto a quei progetti che permetteranno alla comunità di ripartire
24 Il valore della ricerca multidisciplinare Un potenziale che diventa realtà grazie ai fondi derivanti dal 5xmille
29
1.2.3/2020
3 La scomparsa del professor Piero Schlesinger L’Università Cattolica perde uno dei suoi maestri del Diritto
37 FestivalUnicatt e Open week Unicatt, il grande palco virtuale dell’offerta formativa Presentazioni live sui canali social dell’Ateneo per tutte le lauree magistrali, triennali e a ciclo unico
39 Procedure più trasparenti per Atenei di qualità L’editoriale di Michele Lenoci, presidente del Nucleo di Valutazione di Ateneo
46 Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
Prima di tutto
Editoriale
di Franco Anelli* 1.2.3/2020
4
I
n questo periodo estremamente difficile per il nostro Paese, la nostra Università non si è mai fermata: docenti, personale tecnico amministrativo e studenti stanno lavorando insieme per garantire la prosecuzione di tutte le attività con dedizione e impegno. In poche settimane la nostra quotidianità è cambiata in maniera improvvisa e le priorità e i ritmi personali e professionali si sono dovuti adattare: tutte le attività didattiche e lavorative in presenza sono state sostituite progressivamente con modalità da remoto. L’Ateneo ha costituito inoltre una task force con il contributo delle competenze scientifiche della facoltà di Medicina e della Fondazione Policlinico “A. Gemelli”, che ha portato alla stesura di un documento recante le Linee guida di comportamento – Protocollo Emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2. Stiamo lavorando affinché l’Università Cattolica possa confermarsi un punto di riferimento per l’Italia e per la formazione delle nuove generazioni; sulle scelte che stiamo compiendo in questi giorni si gioca una parte importante del futuro dei giovani poiché abbiamo l’op-
portunità di costruire il mondo di domani attraverso la trasmissione di conoscenze e competenze ai nostri studenti. L’attuale situazione ci impone una riflessione sulle gravi implicazioni che la crisi conseguente alla SARS-CoV-2 avrà sulle condizioni economiche del nostro Paese e su molte famiglie nei prossimi mesi. In simili circostanze, il 5xmille è uno degli aiuti più concreti che abbiamo a disposizione per continuare a garantire opportunità essenziali ai nostri studenti. Dal 2010 ad oggi abbiamo incrementato il numero di borse di studio, consentendo a 2.183 studenti di formarsi presso la nostra Università. Assicurare questo diritto ai giovani, favorendo le loro inclinazioni e rispettando le loro esigenze, non solo consente loro di intraprendere un percorso di studi ma assume ora una ancor più significativa rilevanza sociale poiché contribuisce alla costruzione del futuro delle nuove generazioni, che saranno protagoniste della ripresa del Paese. Per sostenere in modo ancora più significativo i suoi attuali e nuovi studenti, l’Università ha recentemente
istituito con un importante contributo iniziale di un milione di euro il Fondo Agostino Gemelli per il sostegno agli studenti nell’emergenza sanitaria, nel quale, oltre a eventuali donazioni da parte di singoli, enti o aziende, confl uiranno parte delle risorse derivanti dal 5xmille. La creazione del Fondo intende rendere più strutturato l’impegno dedicato dal nostro Ateneo negli ultimi anni a favore di tutti gli studenti che, per effetto della riduzione dei contributi pubblici, non avrebbero avuto la possibilità di proseguire il loro percorso universitario. Gli interventi in ambito formativo comprendono anche il potenziamento dei servizi didattici per gli studenti con disabilità e disturbi dell’apprendimento al fine di consolidare le iniziative di accoglienza che hanno reso il nostro Ateneo un modello di inclusività. Grazie al 5xmille investiamo in altre due aree strategiche: ricerca in ambito medico e progetti di sviluppo in Italia e all’estero. Le malattie infettive, l’oncologia, le disabilità neurologiche infantili, le cure palliative, l’agricoltura eco-compatibile, le energie rinnovabili, gli effetti del Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
Prima di tutto
cambiamento climatico sono oggetto delle 16 ricerche che abbiamo ideato e realizzato dal 2010 ad oggi. Attualmente sono in corso 6 nuovi progetti, tra i quali una ricerca che si occupa dell’interrelazione tra vegetazione e riduzione dell’inquinamento atmosferico, e uno studio sul controllo delle malattie infettive a livello internazionale. Infine, abbiamo promosso 27 progetti di sviluppo in Italia e all’estero, in un’ottica di rafforzamento delle competenze
locali, con l’intento di concretizzare il valore della solidarietà che da sempre contraddistingue il nostro Ateneo. Visitando il sito www.unicatt.it/5permille è possibile approfondire nel dettaglio tutte le iniziative portate a termine e in corso e consultare i dati relativi all’utilizzo dei fondi. Destinare il 5xmille all’Università Cattolica è importante per contribuire a rendere concreti il diritto allo studio, la ricerca scientifica e i progetti di svilup-
po, a beneficio dei giovani e dell’intera comunità. È una firma che consente la realizzazione delle aspirazioni che gli studenti, e le future matricole, affidano al nostro Ateneo; ricambiare la loro fiducia, sostenendoli nella scelta di entrare a far parte della nostra comunità universitaria, è un gesto di generosa attenzione e di responsabilità condivisa. *Rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, professore di Istituzioni di diritto privato nella facoltà di Giurisprudenza
Papa Francesco ha ricevuto in udienza il rettore Franco Anelli o scorso 28 marzo il Rettore dell’Università Cattolica professor Franco Anelli è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Un lungo e cordiale colloquio nel corso del quale il Rettore della Cattolica ha informato il Santo Padre di tutte le attività che nell’emergenza Covid19 l’Ateneo ha messo in opera sul piano didattico per assicurare agli studenti di tutte le sedi così duramente colpite le migliori risorse per garantire il regolare svolgimento dell’attività formativa attraverso l’e-learning. Il Rettore ha anche informato il Papa sulle attività sanitarie che vedono impegnati nella sede di Roma anche gli specializzandi della facoltà di Medicina e chirurgia che con la guida dei
L
Università Cattolica del Sacro Cuore
loro docenti prestano senza risparmio la loro opera per l’assistenza ai pazienti colpiti da Coronavirus presso le strutture dedicate del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e il Columbus Covid-2 Hospital.
Il Rettore ha quindi informato Papa Francesco su quanto l’Università Cattolica intende fare per l’imminente centenario in calendario il prossimo anno, invitando per l’occasione a Milano il Santo Padre nella sede di Largo Gemelli.
1.2.3/2020
5
Il piano e-learning dell’Ateneo
Didattica a distanza, oltre 31mila lezioni on line A partire dalla sospensione delle attività l’Università ha lavorato per garantire agli iscritti il regolare percorso di studio
di Katia Biondi
N 1.2.3/2020
6
ei giorni dell’emergenza coronavirus il Consiglio dei ministri con un decreto, entrato in vigore lo scorso 4 marzo, ha deciso la sospensione delle attività didattiche di scuole e università su tutto il territorio nazionale. A partire dal primo giorno della sospensione della frequenza in presenza delle attività (24 febbraio), l’Università Cattolica si è attivata per garantire il regolare percorso di studio a tutti gli iscritti delle sue Facoltà. Presente in Cattolica dal 2000, Blackboard è la piattaforma di Learning Management System di Ateneo e rappresenta ormai una realtà consolidata utilizzata da circa il 60% dei docenti della Cattolica. Dal 2016, con l’avvio dei primi corsi blended, ha assunto un ruolo sempre più importante configurandosi come un vero e proprio tessuto connettivo tra le diverse forme di didattica. Streaming, chat, videolezioni, slide commentate: sono state le
diverse modalità messe in campo dai docenti dell’Università Cattolica per garantire agli studenti di continuare il percorso di studio. Al 10 maggio sono state 31.466 le lezioni a distanza realizzate: 23.377 le videolezioni registrate e caricate su Blackboard, 8.089 le lezioni live trasmesse in diretta con studenti collegati in contemporanea e realizzate tramite Collaborate Ultra, uno degli strumenti più innovativi di Blackboard. L’attività didattica si è svolta a pieno regime su tutti i fronti nei cinque campus dell’Ateneo, dall’11 marzo al 29 aprile scorso si sono tenute regolarmente le attività di 210 commissioni di laurea, mentre dal 18 marzo al 29 aprile si sono regolarmente svolti 422 appelli d’esame. Graduation Day anche per i dottori di ricerca: lo scorso 20 marzo hanno ricevuto il titolo 19 giovani, assegnato dalla Scuola di Dottorato per il Sistema agroalimentare (Agrisystem), del campus piacentino, e dalla Scuola di Dottorato in Neuroscienze, del campus romano.
Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto
#eCatt, tutte le risorse per studiare al meglio anno accademico 2020-2021 dell’Università Cattolica si svolgerà regolarmente e in sicurezza. Tutto il possibile in presenza, tutto il necessario da remoto è la filosofia di #eCatt, il nuovo piano dell’Ateneo che prevede una modalità didattica integrata tra fruizione tradizionale delle lezioni, con presenza in aula di studenti e docenti, e diffusione digitale, che permetterà a tutti gli studenti di intraprendere e proseguire al meglio il corso di studi anche se lontani dall’Università. Una didattica a distanza ma non virtuale, un didattica integrata progettata secondo i migliori standard scientifici, che si sono dimostrati efficaci nei mesi dell’emergenza e che l’Ateneo ha ulteriormente rafforzato in previsione del prossimo anno accademico.
L’
Un milione di euro, lo stanziamento iniziale STUDENTI
PRESENZA
Speciale Coronavirus
La Cattolica vara il fondo salva studi Agostino Gemelli n questo periodo di grande preoccupazione per il futuro l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha deciso di proporre uno strumento concreto a favore degli studenti che, insieme alle loro famiglie, sono stati colpiti dalle ricadute economiche dell’epidemia causata dal Coronavirus. Per contribuire a prevenire i rischi di dispersione di un capitale umano prezioso, l’Ateneo dei cattolici italiani costituisce il Fondo Agostino Gemelli per il sostegno agli studenti nell’emergenza sanitaria, che offrirà da subito un sostegno a quanti si vengano a trovare in difficoltà provvedendo, sulla base di specifiche valutazioni, a erogare misure economiche destinate a far fronte ai costi di iscrizione ai corsi di laurea. Il Fondo, al quale l’Ateneo conferisce un apporto iniziale di un milione di euro e che potrà essere ulteriormente alimentato, è aperto ai contributi di quanti – singoli, associazioni, istituzioni – condividono l’idea che fin da ora, per una vera ripartenza del Paese, è necessario investire sul talento e sulle competenze dei giovani. “In questo Fondo convergeranno anche altre iniziative di fund raising dell’Università Cattolica, comprese le risorse provenienti dal 5 per mille – spiega il rettore Franco Anelli – Nella tradizione del nostro Ateneo l’attenzione alla persona è sempre stata al centro delle scelte compiute. Stiamo vivendo una situazione fuori dall’ordinario che può condizionare il futuro di molti ragazzi, esposti al rischio di dover interrompere gli studi o di non poter decidere liberamente dove completare la loro formazione; per questo la nostra comunità universitaria ha pensato a uno strumento a favore degli studenti, già iscritti e future matricole. Siamo convinti che per risollevarci da questa crisi sarà decisivo il contributo delle Università, che per loro natura sono poli di attrazione di giovani capaci di alimentare con la loro intelligenza ed entusiasmo la società, la cultura e l’economia di oggi e di domani”.
I
Università Cattolica del Sacro Cuore
Sanificati ambienti e libri, lezioni anche da remoto
Inaugurato Columbus Covid-2 Hospital
Università Cattolica, le misure D di sicurezza per la fase 2
allo scorso 16 marzo hanno preso il via le attività di assistenza del Columbus Covid-2 Hospital, nuovo presidio ospedaliero disposto dalla Regione Lazio. La struttura sanitaria Columbus,
PRESENZA
Speciale Coronavirus
L’Ateneo si è dotato di un protocollo di sicurezza sanitaria grazie a una task force multidisciplinare e alle competenze della facoltà di Medicina e del Policlinico Gemelli
di Katia Biondi
N
ei cinque campus dell’Università Cattolica anche nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19 non è prevista alcuna attività didattica in presenza per gli studenti fino al 31 luglio 2020. Tuttavia l’Ateneo sta lavorando per assicurare i necessari standard di sicurezza a studenti, docenti e personale tecnico amministrativo nel pieno rispetto delle disposizioni governative. Riorganizzazione logistica degli spazi, realizzazione di percorsi a senso unico, misurazione della temperatura corporea, sanificazione di tutti gli ambienti, compresi i libri della biblioteca, rinnovamento degli apparati tecnologici presenti in aula, monitoraggio costante del flusso di pubblico: sono solo alcune delle azioni messe in campo nelle cinque sedi dell’Ateneo per mantenere la distanza sociale e far fronte al contenimento del virus. Per adempiere al meglio a questi obiettivi l’Università Cattolica si è dotata, tra le prime in Italia, di un protocollo di sicurezza sanitaria per garantire le misure di tutela comunitarie. “Linee guida di comportamento – Protocollo Emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2” è il nome del documento che sarà validato e costantemente aggiornato – tenendo conto dell’andamento della curva epidemiologica, delle indicazioni sanitarie e del Governo – da una task force multidisciplinare composta da medici e professori della facoltà di Medicina e Chirurgia e della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” Irccs, impegnati fin dall’inizio dell’emergenza nella gestione sanitaria attraverso un Covid Hospital dedicato completamente alla cura di questo tipo dei pazienti Covid-19.
Università Cattolica del Sacro Cuore
(Approfondimenti su https://www.cattolicanews.it/universita-cattolica-le-misure-di-sicurezza-per-la-fase-2) Per mantenere il distanziamento sociale – reso possibile anche da un piano di lavoro agile messo in campo dall’Ateneo per l’intera comunità universitaria – è in corso una riorganizzazione logistica degli spazi. Nel campus di Milano all’ingresso principale di Largo Gemelli, come pure di via Necchi 5 e 7, e di Sant’Agnese – e presto in tutte le sedi dislocate – è attivato il controllo della temperatura corporea. Il personale della vigilanza dotato dei dispositivi sanitari necessari – mascherine, guanti e protezione facciale tramite schermo protettivo – con appositi termometri scanner controlla la temperatura. Presto questi strumenti di rilevamento manuale saranno sostituiti da innovativi termoscanner. Nel frattempo è in corso la sanificazione delle aule mentre in tutti gli edifici sono stati collocati in maniera capillare dispenser con gel idroalcolico per la disinfezione delle mani. Nell’Ateneo si stanno predisponendo percorsi, dove è possibile a senso unico, indicati sia da segnaletica affissa sia calpestabile per agevolare il flusso delle persone. In particolare, per evitare assembramenti tutti gli edifici avranno un’unica entrata e un’unica uscita. Per la sede centrale l’ingresso principale sarà largo Gemelli 1 e l’uscita via Necchi 2. Anche le scale saranno a senso unico mentre gli ascensori potranno essere utilizzati da una persona alla volta. Per gestire al meglio la Fase 3 a partire da questi giorni le circa 500 aule delle sedi saranno attrezzate con impianti di ripresa, abbinati a quelli multimediali già esistenti, che consentiranno al docente di poter fare
Ph. Credit: Luigi Avantaggiato
gestita dalla Fondazione Policlinico Gemelli, è stata trasformata per supportare l’hub regionale – Ospedale “Spallanzani” di Roma nel fronteggiare l’emergenza sanitaria in atto. Il nuovo Columbus Covid-2 Hospital è interamente dedicato ai pazienti con Coronavirus Covid-19 e mette a disposizione 59 posti-letto di terapia intensiva e 80 posti-letto singoli. «La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS – ha detto Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e direttore del Governo Clinico della FPG IRCCS – ha accolto questa richiesta di grande preveggenza da parte del governo della Regione Lazio, con senso di responsabilità, data l’attuale situazione, mettendo a disposizione del Servizio sanitario nazionale le proprie competenze cliniche».
lezione in aula, come ha sempre fatto, con la differenza che potrà essere seguito da remoto. Applicativi di supporto – per esempio Teams o Collaborate di Blackboard – assicureranno il massimo grado di interattività della lezione, anche se a distanza. Tutto ciò rientra nel piano #eCatt, la nuova struttura a supporto della fruizione delle lezioni che attraverso iniziative e strumenti digitali consente agli studenti di portare avanti in sicurezza e tranquillità il loro percorso di studi e le attività finalizzate alla formazione. Quando sarà possibile riprendere la didattica in presenza, la partecipazione degli studenti sarà contingentata da una app tramite cui prenotare il posto in aula sulla base di criteri cronologici e alfabetici. Tutto avverrà nel massimo rispetto della tutela della privacy.
1.2.3/2020
7
PRESENZA
Speciale Coronavirus
infocoronoavirus@unicatt.it
Nomina pontificia per il professor Balduzzi
Emergenza coronavirus, G mail dedicata per gli studenti L’Ateneo ha attivato un indirizzo mail specifico dove ogni studente può richiedere indicazioni per continuare regolarmente i propri studi. Un ulteriore strumento finalizzato a garantire un’informazione corretta e in tempo reale
di Graziana Gabbianelli
C 8
Il Papa nomina Antonella Sciarrone Alibrandi nel Consiglio Aif apa Francesco ha nominato Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettrice vicaria dell’Università Cattolica, membro del Consiglio direttivo dell’Autorità di Informazione Finanziaria, istituzione competente della Santa Sede per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo. «Devota gratitudine al Santo Padre per la fiducia che ha ritenuto di accordarmi con questa nomina», ha espresso la professoressa Sciarrone dopo aver appreso la notizia dell’incarico della
P
durata di un quinquennio nell’Autorità, istituita da Benedetto XVI nel 2010. Per il rettore Franco Anelli «questa nomina è motivo di orgoglio dell’Università Cattolica e ne conferma la vocazione di servizio alla Chiesa e alla società». Pertanto, ha aggiunto il Rettore, «esprimo la profonda gratitudine dell’intera comunità accademica al Santo Padre per questa scelta, che valorizza il contributo offerto dall’Ateneo dei cattolici italiani nell’ambito della ricerca e dell’insegnamento delle discipline economico-finanziarie, sempre ispirato agli imprescindibili riferimenti della Dottrina sociale della Chiesa».
prezioso punto di riferimento per avere, in tempi rapidi, informazioni aggiornate con le varie implicazioni sulla vita accademica legate agli sviluppi dell’emergenza sanitaria per la diffusione del Coronavirus COVID-19.
NOMINA
1.2.3/2020
ome devo fare per la presentazione della domanda di laurea? Come si svolgerà e sarà riprogrammata la prossima sessione di esami? In assenza di lezioni presso la sede, è prevista la didattica online? In quale modalità? Sono queste le domande più ricorrenti inviate alla mail infocoronoavirus@unicatt. it istituita dall’Università Cattolica e attiva dallo scorso 24 febbraio. Per l’intero periodo dell’emergenza sanitaria tutti gli studenti di ogni sede dell’Ateneo hanno potuto non solo aggiornarsi tramite sito, app e social network ma anche richiedere informazioni specifiche – riguardo il proprio piano di studio e percorso universitario – grazie a una mail dedicata che ha fornito indicazioni e la posizione assunta dall’Università in merito a sospensione e recupero della didattica, esami, lauree e proclamazioni, scadenze e test d’ingresso, servizio biblioteca e collegi. La forza di infocoronoavirus@unicatt.it – che ha esordito nel suo primo giorno di attivazione con 150 mail ricevute, per poi asse-
starsi con una media circa di una quarantina di richieste nelle settimane successive – è stata quella che per rispondere in modo esauriente a ogni domanda sono stati coinvolti gli uffici competenti dell’Ateneo. Per i numerosi chiarimenti, ad esempio, in merito a “Se sto svolgendo il tirocinio/stage curriculare, a chi devo rivolgermi per sapere se posso eventualmente sospenderlo?” È stato ovviamente coinvolto l’ufficio tirocini/stage e placement; per quanto riguarda invece le mail, tante in questo caso inviate anche da genitori, che chiedevano delucidazioni in merito a studenti selezionati per programmi di studio all’estero, è stato chiamato in causa il servizio UCSC International che, in contatto con le autorità nazionali e internazionali competenti, ha fornito tutte le informazioni utili. Procedure di caricamento documenti e tesi, modalità di svolgimento online delle lauree, ricalendarizzazione degli esami, utilizzo piattaforme web per e-learning sono stati i temi più frequenti delle mail inviate all’indirizzo infocoronoavirus@unicatt.it. Un indirizzo che per studenti, laureandi e famiglie è divenuto – oltre a email iCatt, la piattaforma Blackboard e il sito di Ateneo – subito un
ià ministro della Salute, deputato, membro del Consiglio Superiore della Magistratura, Renato Balduzzi, docente di Diritto costituzionale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica, e tra i massimi esperti di diritto costituzionale della salute e di diritto sanitario, è stato designato come componente della Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa.
Walter Ricciardi, consulente del governo l ministro della Salute Roberto Speranza, lo scorso 24 febbraio, ha nominato il professor Walter Ricciardi, professore di Igiene generale e applicata nella facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e membro italiano del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), consigliere per il coordinamento con le istituzioni sanitarie internazionali. La nomina risponde all’esigenza – come ha detto il ministro Speranza – di affrontare con metodo coerente e basato sull’evidenza scientifica una sfida che deve tenere unito tutto il Paese. “Gli unici strumenti per combattere un virus per il quale non abbiamo né vaccino né terapia sono azioni coordinate e comuni” ha ribadito il professor Ricciardi, sottolineando in particolare come “sia importante tenere un’unica linea di azione sotto l’egida del Ministero della Salute, che dia indicazioni chiare a tutto il territorio nazionale”.
I
Università Cattolica del Sacro Cuore
Task force
Il contributo dei professori dell’Ateneo per far ripartire l’Italia di Graziana Gabbianelli
S
ia nel periodo più drammatico di gestione della crisi sanitaria da Covid-19 che ha investito l’intero Paese, sia nel tempo di impostazione della cosiddetta Fase 2 alcuni professori dell’Università Cattolica sono stati chiamati a far parte di varie commissioni costituite per adottare consulenze specifiche, fornire indicazioni e linee guide per la ripartenza del sistema Italia. Nella Commissione di esperti per la elaborazione del Programma nazionale per la Ricerca 2021-27 istituita dal ministero dell’Università e della Ricerca fanno parte quattro docenti dell’Università Cattolica: il professor Federico Rajola, docente di Organizzazione aziendale nella facoltà di Economia e delegato rettorale al coordinamento, allo sviluppo e alla programmazione dei sistemi informativi dell’Ateneo, il professor Vittorio Rossi docente di Difesa integrata delle colture alla facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, Alessandro Rovetta, professore di Storia dell’arte moderna nella facoltà di Lettere e filosofia, e Roberto Zoboli, docente di Politiche economiche per le risorse e l’ambiente alla facoltà di Scienze politiche e sociali. Sono stati nominati in diverse aree prioritarie della ricerca, ciascuno per le proprie competenze, e si occuperanno di individuare le priorità, gli obiettivi e le azioni volte a sostenere la coerenza, l’efficienza e l’efficacia del sistema nazionale della ricerca del Paese. A rappresentare l’Università Cattolica nella task force Donne per il Nuovo Rinascimento, l’unità di lavoro tutta al femminile istituita dalla ministra per le Pari opportunità Elena Bonetti, c’è Floriana Cerniglia, docente di Economia politica nella facoltà di Scienze politiche e sociali nonché direttore del Centro di Ricerche in Analisi economica e sviluppo economico internazionale (Cranec). La task force è composta da 12 donne che rivestono ruoli di primo piano nell’ambito accademico, culturale e scientifico della scena interna-
Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
Speciale Coronavirus
La competenza e l’impegno dei docenti nelle commissioni e gruppi di lavoro impegnate nell’elaborazione di strategie di sviluppo per la ripartenza economico-sociale del Paese zionale e lavorerà per individuare misure per promuovere il lavoro femminile e ricercare percorsi innovativi in particolare nei campi in più rapida crescita. Tutto questo porterà alla stesura di un documento programmatico con la definizione delle politiche e degli obiettivi prioritari in termini operativi, finalizzato a rafforzare la presenza e il ruolo delle donne in tutti settori professionali. Le nuove generazioni sono invece al centro dell’attenzione del Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia che ha istituito, lo scorso 23 aprile, un gruppo di esperti coordinato da Alessandro Rosina, demografo dell’Università Cattolica e coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo. Il Gruppo di esperti ha il compito di monitorare e analizzare l’impatto della crisi sani-
taria dovuta all’emergenza epidemiologica da Covid-19 sulla demografia italiana, con particolare riguardo alle conseguenze da essa prodotte sui processi di transizione alla vita adulta, sulla realizzazione dei progetti di vita da parte dei giovani e sulla condizione di benessere delle famiglie con minori. Il professor Ruben Razzante, docente di Diritto dell’informazione presso la facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo del Sacro Cuore, dallo scorso aprile è entrato invece a far parte dell’Unità per il monitoraggio contro le fake news sul Coronavirus, istituita nei giorni scorsi dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all’editoria, Andrea Martella. L’Unità ha il compito di monitorare e segnalare quelle notizie palesemente false che generano nei cittadini comportamenti scorretti e nocivi per la salute.
1.2.3/2020
9
PRESENZA
Speciale Coronavirus
12 lettere da 12 Facoltà
I presidi di Facoltà scrivono ai loro studenti Nei messaggi dei Presidi non solo indicazioni per la fruizione delle lezioni online e lo svolgimento delle laurea ed esami a distanza, ma anche consigli e parole elle settimane di sospensione di incoraggiamento per affrontare le difficoltà del periodo di lockdown
di Agostino Picicco
N
1.2.3/2020
10
delle lezioni a causa del Coronavirus, soprattutto nella concitazione dei primi giorni, con decisioni non facili da prendere a causa della novità della situazione, e poi man mano che si profilavano le soluzioni adottate, i Presidi delle dodici Facoltà dell’Ateneo hanno aggiornato e incoraggiato gli studenti con varie lettere aperte (pubblicate sul sito dell’Ateneo www. unicatt.it) in cui – oltre a considerazioni di carattere più generale – hanno dato indicazioni pratiche sulle modalità temporanee delle lezioni tramite didattica a distanza. I Presidi hanno chiesto comprensione per la nuova impostazione didattica, pur circoscritta al periodo di restrizione per la tutela dalla pandemia, e hanno ringraziato tutti gli attori delle nuove forme di attività didattica, dai docenti – proiettati on line dall’oggi al domani – all’apparato amministrativo, ai rappresentanti degli studenti che hanno fatto da tramite per presentare criticità e proposte. Il preside della facoltà di Economia Domenico Bodega ha invitato i suoi studenti a tenere alto il ritmo dello studio: “Non tutto è perfetto, molto è perfettibile grazie alla partecipazione e alla collaborazione di tutti. È una possibilità per sperimentare e dimostrare la qualità di cui siamo capaci”. Il preside della facoltà di Giurisprudenza Stefano Solimano ha puntato sull’invito alla studio che “è di grande aiuto in questi (e per questi) tempi di clausura e di trepi-
dazione generale”. Anche il preside della facoltà di Lettere Angelo Bianchi ha affermato che “in tempi di forzata clausura, lo studio, la lettura, ci possono essere di grande aiuto”. Per il preside della facoltà di Medicina e chirurgia, campus di Roma, Rocco Bellantone: “La Facoltà è convinta che il suo compito educativo non si esaurisca nel trasmettere conoscenze e competenze, ma miri alla formazione integrale della persona. Il nostro Ateneo da sempre mette al centro lo studente e la relazione diretta con il docente, crediamo che la didattica in presenza sia un valore da preservare con tutti gli sforzi possibili”. Così come il preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza della sede di Piacenza Annamaria Fellegara dice agli studenti: “La nostra sede è vuota e silenziosa. L’effetto è irreale e, vi assicuro, ci mancate!”. Il preside della facoltà di Psicologia Alessandro Antonietti ha proposto interazioni legate ai social: “Abbiamo cercato di rimanere in contatto con voi e darvi qualche timido spunto creando il gruppo Facebook “Coronavirus e quarantena: Cresciamo insieme”. Il preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali Marco Trevisan, campus di Piacenza, ha invece indicato modalità pratiche di relazione con i docenti: “Segnalate i problemi che riscontrate; se un docente vi inonda di video le-
zioni e vi sentite sopraffatti, diteglielo. Se vi sentite abbandonati da lui, fatevi vivi e concordate una più efficace modalità di dialogo”. Mentre Elena Beccalli, preside della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, ha rilevato l’impegno della Facoltà nella crisi, che ha dato ancora una volta prova di forte capacità di innovazione e di massima attenzione agli studenti: “Consentitemi un convinto ringraziamento ai docenti per l’attenta riprogettazione della didattica e agli studenti per la costante collaborazione”. Il preside della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere Giovanni Gobber ha invece offerto un patto di responsabilità nella gestione degli esami: “La Facoltà ha deciso di scommettere sulla serietà e sulla correttezza degli studenti. Chiedo per questo di corrispondere nei comportamenti alla fiducia che la Facoltà ripone in voi”. Una esortazione è contenuta nella lettera del preside della facoltà di Scienze della formazione Luigi Pati: “Sento l’obbligo di sottolineare che, come studiosi delle problematiche educative e/o come educatori, non possiamo perdere l’ottimismo”. Così come in quella del preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Maurizio Paolini, del campus bresciano che esorta a: “non dimenticatevi dei vostri docenti: ogni tanto fatevi vivi con una mail o con interventi durante le lezioni live, vi assicuro che il gesto verrà apprezzato”. Sull’importanza dei rapporti tra professori e studenti per superare l’emergenza è intervenuto in particolare il preside della facoltà di Scienze politiche e sociali Guido Merzoni: “Questo periodo potrà essere occasione di crescita per voi, come per noi, se saprete viverlo da protagonisti, sia nel compito proprio dello studente, sia come interlocutori attenti di noi docenti”. Università Cattolica del Sacro Cuore
#eCatt, sessioni di laurea online
Laurearsi al tempo di Covid-19
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Malgrado il lockdown che ha investito tutto il Paese, si sono svolte con regolarità, secondo il calendario prestabilito, le sessioni di laurea di ogni Facoltà dell’Ateneo e le istanti ma vicini. Per loro non proclamazioni dei dottori di ricerca. Per i neolaureati emozioni e grandi soddisfazioni c’erano i professori con la toga anche a distanza
di Graziana Gabbianelli
D
ad ascoltare in presenza e nemmeno famigliari e amici ad applaudire in aula, ma il risultato finale è stato comunque quello di diventare dottori secondo la programmazione stabilita, senza ritardi causati dall’emergenza Coronavirus. L’attività didattica dell’Università Cattolica si è svolta infatti a pieno regime su tutti i fronti nei cinque campus dell’Ateneo. Oltre alle lezioni e agli esami di profitto in modalità a distanza, hanno avuto regolare svolgimento anche le proclamazioni dei laureati e dei dottori di ricerca. Lo scorso 27 marzo, 19 laureandi della triennale di Scienze e tecniche psicologiche hanno discusso la tesi a distanza e ascoltato le parole del preside della Facoltà Alessandro Antonietti che ha detto in occasione della proclamazione: «Siate orgogliosi di essere giovani psicologi perché il momento presente ha sì bisogno innanzitutto di personale medico e di altre professionalità ma per certe ferite e fatiche personali, che si stanno vivendo e quelle che ci attenderanno al termine dell’emergenza, gli psicologi possono dare il proprio contributo alla comunità». Tra il 23 e il 25 marzo, nel campus di Piacenza, sono stati “virtualmente” laureati 77 studenti dei corsi di laurea magistrali e triennali della facoltà di Economia e Giurisprudenza. Il primo di aprile lauree “a distanza” anche per le triennali di Scienze politiche e sociali, grazie a quattro commissioni riunite in parallelo hanno iscusso la tesi 26 studenti della Facoltà. E in seguito, con cinque commissioni, altri 30 neodottori. Non solo una proclamazione ma una vera e propria discussione con domande e risposte. Una giornata speciale che il preside Guido Merzoni ha introdotto riprendendo le parole di Papa Francesco: «Nessuno si salva da solo. L’insegnamento del Santo Padre sul valore della comunità, scolpito nelle nostre menti
Università Cattolica del Sacro Cuore
1.2.3/2020
11 dall’oggi, è un tesoro per il vostro futuro umano e professiale». Nel campus di Roma dall’inizio delle sedute di laurea – in data 16 marzo – oltre cento i neolaureati on line per le facoltà di Economia e di Medicina e chirurgia, a cui si aggiungono i 13 infermieri che hanno concluso in anticipo il percorso di studio in Infermieristica per potersi mettere a disposizione del Paese a fronte dell’emergenza sanitaria. Tesi a distanza con laureandi collegati in videoconferenza anche per le facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Scienze linguistiche e letterature straniere, Lettere e filosofia, Scienze della formazione, Economia e Scienze bancarie, finanziarie e assicurative L’impegno di tanti docenti, studenti e personale amministrativo ha reso possibile ciò che fino a ieri sembrava impensabile: una sessione di laurea a distanza. Se in un primo momento sicuramente un po’ di delusione c’è stata tra i laureandi, per la mancata solennità di una pro-
clamazione in un’aula universitaria, per non poter avere quell’insieme di ritualità – dalle foto agli abbracci di amici e parenti – che ogni studente sogna nel corso dei propri anni di studio, immaginando il giorno della propria laurea; d’altro canto, confessano i neodottori, le emozioni e la gioia sono state intense anche in una discussione online da casa. E molti sono stati gli inaspettati risvolti positivi. Tosca Preti (nella foto), per esempio, che si è laureata in Global Business Management a Piacenza, racconta che, con questa modalità, ha avuto accanto la sua più grande sostenitrice, nonna Mariuccia che ha partecipato alla proclamazione dalla sua comoda poltrona di Borgomanero, tra il Lago d’Orta e il Lago Maggiore. «Se la laurea fosse stata in presenza, la nonna non avrebbe potuto partecipare alla discussione di laurea» osserva Tosca, sottolineando inoltre che ha terminato il suo percorso di studi da dove tutto ha avuto inizio: «dalla mia scrivania, fedele compagna di nottate in sessione».
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Quarto WebinCatt di Alumni dedicato ai grandi temi dell’attualità
Ecco come la pandemia cambierà il mondo di Agostino Picicco e Katia Biondi
C
1.2.3/2020
12
omplessità e vulnerabilità, due termini “distanti” e in antitesi ma che insieme rappresentano bene questo inedito periodo sconvolto da una pandemia che ha spazzato via tutte le certezze, mettendo a nudo le fragilità dell’uomo contemporaneo. Lo hanno raccontato gli ospiti del WebinCatt Complessità e vulnerabilità. La nave e il suo equipaggio, il quarto dibattito virtuale su temi di attualità promosso lo scorso 29 aprile dalla community Alumni dell’Università Cattolica. A confrontarsi Vittorio Emanuele Parsi (nella foto in alto a destra), docente di Relazioni internazionali e direttore dell’Alta scuola di Economia e Relazioni internazionali (Aseri), autore dell’ebook pubblicato per Piemme Vulnerabili: come la pandemia cambierà il mondo: tre scenari per la politica internazionale, e Ciro De Florio (nella foto a fianco), docente di Logica e Filosofia della scienza, moderati da Daniele Bellasio, direttore della Comunicazione dell’Ateneo.
Le crisi pongono di fronte a scelte difficili ma offrono opportunità, un dibattito tra i professori Vittorio Emanuele Parsi e Ciro De Florio, introdotto dal rettore Franco Anelli
A introdurre la conversazione, seguita da più di 280 persone collegate in diretta streaming, è stato il rettore Franco Anelli, soffermandosi sul «governare un mondo complesso» che ci pone di fronte a «problemi inediti», per i quali ci sembrava di essere pronti ad ogni sfida. Eppure ci siamo «scoperti vulnerabili». «Le fiducie dell’uomo contemporaneo vacillano e non capiamo nemmeno come il mondo che stava cambiando cambierà – ha osservato il Rettore –. Oggi cosa sarà della globalizzazione, del mondo integrato, dell’universalismo, dato che dobbiamo chiudere frontiere, gestire l’intromissione nella vita privata delle applicazioni tecnologiche? Bisogna essere resilienti, non è solo un problema di affrontare la complessità ma capire come ricostruire le strutture delle organizzazioni che ci guidano». Il concetto della complessità è stato ripreso anche dal professor De Florio che ha richiamato l’attenzione sul ruolo che la scienza sta avendo. «Quando pensiamo a sistemi complessi li pensiamo come interdipenden-
Covid-19, l’impegno della moda
Miroglio converte la produzione in mascherine li stabilimenti della Miroglio Group di Alba, dallo scorso marzo hanno risposto all’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, producendo mascherine in tessuto a uso sanitario. Vicepresidente del gruppo Miroglio – azienda tessile e del retail, con alle spalle 70 anni di storia – è Giuseppe Miroglio, alumno dell’Università Cattolica con una laurea in Economia e commercio. L’azienda in provincia di Cuneo ha deciso di convertire parte della propria produzione in mascherine chirurgiche in cotone idrorepellente rispondendo così alla richiesta di aiuto della regione Piemonte. Le mascherine sono state messe a disposizione di ospedali, operatori sanitari, farmacie e contagiati in isolamento domiciliare. Il costo di produzione dell’intero primo lotto è stato coperto da Giuseppe Miroglio, vice
G
presidente del Gruppo, che nel 1995 ha conseguito in Cattolica la laurea in Economia, sotto la guida del professor Walter Giorgio Scott e con una tesi dal titolo: Nuovi strumenti di marketing nella relazione con il cliente. Le mascherine fornite dalla Miroglio Group hanno il vantaggio di essere riutilizzabili per una decina di volte, essendo realizzate in cotone ed elastan, e trattate con prodotti idrorepellenti che si possono lavare. Una scelta imprenditoriale come quella compiuta da Giuseppe Miroglio rendono l’Università Cattolica orgogliosa dei propri alumni, in quanto testimonia il sapere che diviene valore aggiunto dell’agire umano. La Cattolica rappresenta inoltre una “passione di famiglia”, tutti infatti i tre fratelli Miroglio – Giuseppe, Elisa ed Elena – si sono laureati nell’Ateneo del Sacro Cuore.
ti tra loro». Ma questa complessità è il fondamento di una incertezza epistemica e anche politica di fronte alla quale non si sa come comportarsi alla luce del fatto che la scienza non ha una leadership. Tocca quindi alla politica interloquire con le élite scientifiche ma per farlo è necessario che ci siano «competenze architetturali» di cui forse la classe dirigente politica difetta. Più che il concetto di vulnerabilità il professor Parsi chiama in causa la parola «vulnerabile» perché rimanda al «fattore umano». «Il futuro ci mette di fronte alla possibilità di lavorare affinché la consapevolezza della nostra vulnerabilità sia l’elemento intorno a cui ripensare e ricostruire una nuova interdipendenza, così da non farci cogliere impreparati non solo dalla prossima pandemia, ma anche da qualunque altra tragedia bellica, finanziaria, evitando il massacro delle popolazioni, il venir meno del benessere economico, della coesione sociale e dei diritti individuali». Ecco perché, ha aggiunto Parsi, «occorre cominciare a concepirci come l’equipaggio di un solo vascello, che all’infinito naviga in uno sterminato oceano. La nave è vulnerabile, e la sua componente più vulnerabile è costituita dall’equipaggio, la cui sicurezza non può venir messa in secondo piano: perché la solidità e la resilienza di un sistema sono dettate da quelle dell’elemento più fragile». Di qui il ruolo della politica che in questo periodo si è «accucciata dietro alla scienza» mentre spetta a lei il compito di indicarci la direzione. «Tra un mondo governato dal denaro e un mondo governato dagli autocrati esiste la possibilità di un mondo governato dagli esseri umani attraverso la forma di organizzazione politica che più di ogni altra riconosce e tutela l’uguaglianza e la dignità dell’essere umano: la democrazia», ha notato Parsi. Le crisi, «quelle grandi», offrono un’opportunità proprio perché «disperdono il potere» e lo «concentrano su nuovi equilibri e sotto nuove bandiere». Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Testimonianze dal Policlinico e dal Columbus Covid 2 Hospital
Giovani medici in prima linea sul fronte del Covid-19 a cura della redazione
U
Università Cattolica del Sacro Cuore
una serie di misure a cui non ero abituato e che in passato non avevo vissuto». Anche per Enrica Intini la vita professionale è cambiata radicalmente: «Da dottoranda in microbiologia clinica e specialista pneumologa impegnata in attività ambulatoriale a pneumologa di reparto al Columbus Covid 2 Hospital». «L’approccio clinico è molto differente. Si tratta di pazienti in regime di isolamento, quindi anche la semplice visita clinica di routine sembra difficile da praticare» spiega Enrica che descrive inoltre come «La vestizione/svestizione segue una flow chart specifica, c’è necessità di sanificare ogni oggetto con cui si viene a contatto. Così anche un semplice elettrocardiogramma o un’emogasanalisi arteriosa che normalmente eseguiamo senza problemi diventano un’impresa. Per non dimenticare i parenti che sono a casa e che aspettano informazioni sui propri cari a cui non possono venire a far visita. Dobbiamo essere noi a chiamare ciascun familiare per informarlo sulle condizioni cliniche del paziente». «Finora le pandemie le avevo sempre lette nei libri, questa è la prima volta che la mia generazione la affronta direttamente» fa presente Francesca Raffaeli (nella foto), dottoranda di ricerca al secondo anno del dottorato in Clinica cellulare e molecolare, indirizzo infettivologico, che al tempo del Covid è diventata dirigente medico nell’Unità operativa complessa di Malattie infettive alla Fondazione Policlinico Gemelli Irccs e che ci tiene a raccontare come «sto conoscendo la fragilità e la forza, allo stesso tempo, del genere umano. La natura e le malattie infettive hanno da sempre un impatto notevole sulle nostre vite, ma è incredibile come noi, essere umani in primis, e i sanitari in particolare, siamo diventati un’unica squadra, un’unica famiglia che insieme combatte per lo
stesso risultato. Questa esperienza ci sta insegnando come lo spirito di gruppo sia sempre fondamentale, che solo insieme e uniti si vince».
FORMAZIONE A DISTANZA
na pandemia non l’aspettava sicuramente nessuno. Nemmeno, per quanto sempre pronti e educati, nelle aule e in tirocinio, a prepararsi a ogni “allerta”, i medici più giovani, particolarmente i neolaureati, chiamati in questa emergenza direttamente “in campo”. Come Loris Lopetuso, laureato in Medicina all’Università Cattolica e dottore di ricerca, dirigente medico della Unità operativa complessa di Medicina interna e gastroenterologia alla Fondazione Policlinico universitario A. Gemelli Irccs che racconta come la sua vita sia cambiata all’improvviso: «Sono un gastroenterologo e, fino al giorno prima, avevo svolto attività endoscopica e ambulatoriale presso il Cemad, lavorando soprattutto con pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici). Mi sono, quindi, trovato ad affrontare una patologia nuova e anche un’organizzazione di reparto completamente inedita in cui era necessario prestare la massima attenzione a isolarsi, con
Nell’emergenza della crisi sanitaria neolaureati, dottorandi, tirocinanti di Medicina si sono ritrovati operativi sul campo confrontandosi con una realtà nuova e imprevista
La solidarietà dei medici Unicatt ha i colori dell’Africa na task force di medici dal mese di maggio scorso ha dato il via a il progetto di formazione Fast lung ultrasound teaching program in molti paesi africani. L’idea è nata da alcuni professori e medici dell’Università Cattolica, molti dei quali operano al Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS ed è coordinata dal Centro di Ateneo per la Solidarietà internazionale (Cesi). Ginecologi, pediatri, pneumologi del Gemelli insieme a fisici e ingegneri dell’Università di Trento che lavorano sull’intelligenza artificiale hanno predisposto un protocollo formativo per supportare medici e operatori sanitari in loco nell’utilizzo dell’ecografo al fine di verificare le condizioni dei polmoni dei pazienti con sintomi da Covid. La formazione a distanza si è rivolta al personale di diversi ospedali in Tanzania, Mozambico, Congo, Nuova Guinea, Etiopia, Camerun, Burundi, Gibuti e Uganda. Questo progetto, coordinato da Antonia Testa, ginecologa del Policlinico Gemelli e membro del comitato direttivo del Cesi, è un esempio di formazione resiliente e una testimonianza della capacità dell’Ateneo di utilizzare gli strumenti didattici online uniti alle competenze professionali per concretizzare il valore della solidarietà.
U
1.2.3/2020
13
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Studenti, il tempo utile della quarantena
Dalle visiere in 3D ai format online, ingegno e creatività al servizio degli altri Molteplici e differenti i progetti e le iniziative realizzate dagli studenti della Cattolica che hanno voluto rendersi utili durante la crisi sanitaria. Tante idee per accorciare le l tempo “sospeso”, di forzata reclu- distanze e mettere a frutto le proprie conoscenze
di Graziana Gabbianelli
I
1.2.3/2020
14
sione, a causa della pandemia da Coronavirus, visto come una grande opportunità per scendere in campo. “Come posso rendermi utile in questa emergenza?”. Da questa domanda sono nate tante idee e iniziative portate avanti dagli studenti di ogni Facoltà e campus dell’Università Cattolica. Come nel caso di Arianna Molinari, studentessa di Scienze dei Beni Culturali nella sede di Milano, che ha realizzato con i suoi amici una realtà che ha aiutato Varese e il suo territorio a fronteggiare la crisi sanitaria. Si chiama We Can Help: sono un gruppo di ragazzi che con le loro stampanti 3D producono visiere per il personale sanitario impegnato in prima linea nella lotta all’epidemia.La scintilla è stato un servizio al telegiornale che raccontava della possibilità di stampare visiere; rimboccarsi le maniche per Arianna e i suoi amici è stata
una conseguenza praticamente automatica. A inizio aprile hanno cominciato a stampare in tre, oggi sono già in dieci ragazzi per un totale di più di 1000 pezzi prodotti e oltre 620 visiere protettive consegnate in RSA e reparti ospedalieri del Varesotto. Anche Matteo Mora (nella foto), 22 anni, bresciano, studente di Economia in Cattolica ha ideato una visiera protettiva, prodotta e distribuita nelle strutture sanitarie del territorio lombardo. «Ogni giorno gli ospedali chiamavano insistentemente mio padre, titolare di un’azienda che vende all’ingrosso materiale di cancelleria, alla ricerca disperata di dispositivi di protezione per i medici. Una sera sono sceso in magazzino e ho pensato di provare a fare qualcosa con le copertine in plexiglass» racconta lo studente. Il risultato è stato un dispositivo ispirato ai visori usati per la scherma che Matteo pratica dall’età di sei anni, realizzato in collaborazione con la Newlab, azienda specializzata nel taglio del plexiglass e al momento ferma con la produzione a causa della crisi. Tra le qualità della maschera realizzata da Matteo c’è la comodità per chi la deve usare molte ore, data dalla gomma inserita nella parte alta come nel visore della scherma, inoltre la visiera può essere disinfettata e usata più volte. Tra le lezioni on line la mattina e l’attività di volontariato il pomeriggio – confeziona spese a domicilio per un supermercato – Matteo intanto continua a pensare come velocizzare la catena di montaggio per aumentare la produzione di 500 unità al giorno e migliorare ulteriormente il prodotto. Parole e immagini per bambini sono invece gli in-
gredienti dell’idea di Federica Smania e Isabella Zarantoniello laureande alla specialistica in Progettazione pedagogica per i minori in Cattolica, a Piacenza, e creatrici di Nunchi (“empatia”, in coreano). Tutto è partito da una domanda: «Ci siamo immedesimate nei bambini – spiegano le ragazze – e ci siamo chieste come fare per spiegare loro la situazione e aiutare i genitori ad affrontare al meglio la vita chiusi in casa, difficile per chiunque, soprattutto per i più piccoli». E così è nata la pagina Facebook Nunchi.if, che attraverso brevi racconti, fatti di poche e semplici parole affidate all’immagine creativa della scimmietta “Hug”, che in inglese significa abbraccio. «È sempre più nota l’importanza di raccontare e dire la verità ai bambini e questo è il nostro intento – sottolineano Federica e Isabella –. Scegliamo dei temi tipici dell’emergenza e li spieghiamo con parole semplici, come l’uso della mascherina, le regole igieniche da seguire, il metro di distanza». Il nome dell’iniziativa Nunchi, che in coreano significa empatia, evidenzia un’importante categoria pedagogica ovvero la capacità di mettersi nei panni dell’altro e di sintonizzarsi alla sua esperienza. Sempre i social sono stati i campi d’azione in cui si è mosso Simone Ferrara, iscritto al primo anno di Giurisprudenza, che su Instagram e Facebook ha realizzato il format Aspè... non ti muovere, che vuole regalare intrattenimento, stimolare dibattito «in pratica regalare una ventina di minuti di informazione e svago per aiutare i ragazzi della nostra Provincia a impegnare in modo costruttivo e anche divertente questo tempo di lockdown» dice Simone, che per il
Università Cattolica del Sacro Cuore
nome della sua iniziativa si è ispirato a un modo di dire tipico del ragusano in Sicilia che invita a fermarsi un momento, a riflettere prima di ricominciare a fare qualcosa. Corona talk show è invece un format on line – pensato e realizzato da Marianna D’Antona, studentessa di Scienze politiche e sociali – dove ragazzi di tutta Italia, via Skype, parlano di economia, politica, musica, cinema. Per partecipare al “salotto virtuale” basta mandare una mail a coronatalkshow@gmail.com e proporre temi di riflessione e dibattito. Il format è diventato un consueto appuntamento serale (ore 22) per tanti giovani che si incontrano in questo nuovo interessante crocevia di saperi e conoscenze di studenti di tante università italiane. L’idea di Francesca Penna (nella foto), studentessa di Psicologia, è stata invece quella di aprire un portale: Lumino. blog che raccoglie riflessioni, preghiere e messaggi di speranza per dare conforto alle persone colpite dal Coronavirus. Il blog comprende un’area dove è possi-
bile scrivere un pensiero per famigliari, per amici lontani o anche vicini, ma isolati per il rischio del contagio e una sezione costituita da una linea del tempo che registra, ogni giorno, i deceduti. È uno spazio dedicato a ricordare tutte le persone che muoiono per il coronavirus, in particolare quelle persone «che nessuno cita, le persone sole, quelle senza una famiglia, destinate a scomparire nel silenzio» fa presente Francesca. Lumino.blog crea un luogo dove tutti
sono virtualmente insieme, dove ognuno può condividere ciò che sta vivendo e lasciarne traccia. Un luogo dove si crea vicinanza pur rimanendo lontani fisicamente. Si intitola invece A supporto delle famiglie il post su Facebook di Noemi Fiumanò, 24 anni di Novara, iscritta alla magistrale in Consulenza pedagogica per la disabilità e la marginalità della facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica, che nei tristi giorni di emergenza sanitaria ha deciso di dedicare parte del suo tempo ai bambini e alle famiglie offrendosi gratuitamente come babysitter. Tutte queste iniziative, idee, progetti dimostrano che ingegno, spirito di impresa e solidarietà, uniti al desiderio di aiutare gli altri, anche se distanti e chiusi nelle proprie abitazioni, possono dare risultati sorprendenti, soprattutto in tempi di emergenza. Tutte le iniziative promosse dagli studenti dell’Ateneo al tempo del Coronavirus sono raccolte in https://www. cattolicanews.it/studenti
on sono solo rimasti chiusi in casa a seguire le lezioni che i loro docenti hanno continuato ad erogare, seppur a distanza. Molti studenti hanno deciso di dare il loro contributo come volontari per aiutare le persone più deboli, anziani e ammalati, impegnandosi come volontari della Croce rossa e Protezione civile, o mettendo a frutto tutte le loro competenze.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Marta Galetti, iscritta al secondo anno di Scienze dell’Educazione e Formazione nella sede Brescia, ha collaborato con il suo comune, Borgosatollo, per portare spesa, medicinali e pasti a domicilio alle persone che non possono uscire di casa perché molto deboli o perché in quarantena. Così come Mariavittoria Guerrini (nella foto), iscritta al secondo anno di Scienze della formazione primaria, che ha invece collaborato con l’Associazione Alberi di vita che opera a Mompiano (BS) per la distribuzione di pacchi alimentari e farmaci. Facendo la volontaria alla Croce rossa di Desenzano anche Elisa Bernasconi, iscritta al primo anno del Dams, si è resa utile in tanti modi: dal far la spesa alla consegna dei farmaci a domicilio, dal trasporto di sanitari urgenti al supporto psicologico per combattere inquietudini e situazione di disagio. Così come Alessandro Peccarisi, iscritto al corso di Diritto e innovazione digitale nella facoltà di Economia e Giurisprudenza del campus di Piacenza, tornato a casa a Lecce, dopo aver trascorso il periodo di quarantena, con l’associazione Ged e altre realtà, ha iniziato a distribuire
1.2.3/2020
15
Studenti e volontari nel cuore della realtà
N
PRESENZA
Speciale Coronavirus
spesa, medicinali a domicilio. Mentre Daniele Savoldi, iscritto all’ultimo anno di Psicologia degli interventi clinici nei contesti sociali, in collaborazione con un gruppo di circa 40 volontari composto da genitori, studenti, adulti, si è impegnato nella distribuzione di mascherine prodotte dalle sarte del suo paese Paderno Franciacorta, oltre ad effettuare il servizio a domicilio di farmaci e altri beni di prima necessità. Si alternano invece nella redazione della diocesi di Brescia Emanuele Comincini, Francesco Bellisario, Daniele Pezzoli dello Stars, con la loro tutor Camilla Cortelazzo (nella foto), laureata Geco, e il coordinamento di Marco Meazzini nella ripresa video delle messe: «Riprendiamo tutto ciò che propone la Diocesi, così come tutte le messe del sabato e della domenica per portare speranza nelle case dei bresciani».
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Un percorso di resilienza da condividere
Parole buone per superare la crisi di Graziana Gabbianelli
U
1.2.3/2020
16
na parola buona è un pensiero semplice che, ritmato settimana dopo settimana, si aggiunge come un anticorpo alla massa pervasiva di informazioni sulla pandemia. È una pillola di resilienza, pensata e tradotta in modo che possa raggiungere molti, con podcast audio, con video nel linguaggio dei segni, con la scrittura semplice (ETR) per chi ad esempio presenta dislessia, con la comunicazione aumentatativa alternativa (CAA) per chi necessita di una lettura per simboli, come nelle sindromi autistiche». Lo definisce così Sergio Astori (nella foto), docente alla facoltà di Psicologia dell’Università Cattolica, il progetto editoriale #ParoleBuone. Pillole di resilienza per superare la crisi che, insieme con un gruppo di esperti – da medici a educatori, da giornalisti a volontari – ha ideato e realizzato e che è in rete dallo scorso 20 marzo fino al superamento della crisi sanitaria.
Sergio Astori, psichiatra e docente alla facoltà di Psicologia, ha dato vita a un percorso condiviso di resilienza che raccoglie contenuti positivi e messaggi di speranza finalizzati a sostenere e preparare la ripresa #ParoleBuone è un percorso di parole, immagini e video che si può seguire sul sito www.parolebuone.org e sulla pagina Facebook “Parole buone”, tutti i contributi sono inoltre rintracciabili attraverso l’hashtag. Sergio Astori – psichiatra, psicoterapeuta e autore di diversi volumi, tra cui un saggio divulgativo sulla resilienza – spiega come è nata l’idea del progetto: «Da quando è iniziata l’emergenza, molti miei lettori mi hanno cercato chiedendomi se potessi dire “una parola buona”. Quest’ultima è un’espressione che mi ha colpito, e a partire proprio da questa espressione ho provato a immaginare un percorso condiviso». La pandemia lascerà significativi strascichi emotivi e sociali. I drastici cambiamenti nello stile di vita dei singoli individui, la paura di perdere un famigliare, un amico o la
stessa vita, l’esperienza drammatica di piangere un congiunto, senza averlo potuto salutare per l’ultima volta, richiederanno una metabolizzazione complessa. È importante pertanto un supporto per favorire la ripresa del singolo e di una comunità durante e dopo una fase di crisi. I brevi contenuti del progetto editoriale – diffusi tramite vari partner comunicativi (canali televisivi, testate giornalistiche, radio, social media, web, blog, newsletter) – sono focalizzati su elementi positivi, di speranza realistica e nascono come testi accessibili a tutti, non solo per gli specialisti, quindi di facile decodifica e intellegibilità. #ParoleBuone è un progetto che prepara a pratiche di resilienza, finalizzato a sostenere e preparare la ripresa.
Sportello EDUCatt e due gruppi social
Iniziative di sostegno psicologico per gli studenti e non solo di Emanuela Gazzotti
G
li studenti sono sempre al centro dell’attenzione dell’Ateneo. Durante tutto il periodo della crisi sanitaria l’Università Cattolica ha pensato di attivare vari strumenti non solo per supportarli con la didattica, gli esami, le tesi e l’orientamento online, ma anche per offrire un sostegno psicologico. La facoltà di Psicologia si è organizzata inizialmente con un gruppo Facebook rivolto ai propri studenti sia per sostenerli nelle loro attività di studio a distanza, sia per supportarli nella difficile condizione di lockdown che ha investito e condizionato l’intero Paese. Il percorso proposto si è posto come uno spazio di condivisione di riflessioni sulla situazione
Un gruppo facebook della facoltà di Psicologia riservato agli studenti e uno aperto a tutti, insieme con uno sportello gratuito di consulenza psicologica, sono le proposte in ambito psicologico offerte dall’Ateneo. Per aiutare ad affrontare attività didattica e quotidianità in corso nel tentativo di dare significato e gestire al meglio la vita quotidiana e lo studio. Per fare questo i docenti hanno proposto spunti di riflessione e brevi esercizi volti a fare del tempo presente un’occasione di cambiamento. Gli psicologi sostengono che la flessibilità, l’immaginazione e la creatività aiutano a ragionare, oltre che su quello che si può fare, anche su quello che si può ricavare e imparare dai momenti difficili. Questo gruppo Facebook, dopo tre settimane dall’attivazione, già contava 391 membri, 710 tra post, commenti e reazioni, con un invio di post più o meno giornaliero. Sulla base dell’ottimo riscontro ricevuto
dagli studenti sul confronto molto attivo e sullo scambio di esperienze e idee, la Facoltà ha pensato che tale modalità potesse essere utile anche ad altre persone. Per questo ha deciso di sviluppare un altro progetto simile aperto a chiunque volesse interagire. Sempre per far fronte alle difficoltà causate dall’epidemia e con l’obiettivo di fornire un supporto professionale alle situazioni di disagio psicologico, EDUCatt ha invece avviato uno sportello gratuito di Consulenza psicologica – Emergenza Covid-19 per gli studenti di tutte le sedi dell’Ateneo che, dopo aver inviato una mail all’indirizzo ascolto@educatt.org, sono ricontattati per fissare un incontro. Università Cattolica del Sacro Cuore
La Cattolica prima in Italia per la presenza delle aziende nei campus
Con Smart Placement il lavoro si fa digital di Paolo Ferrari
L’
emergenza Coronavirus non solo non ha fermato le lezioni ma non ha frenato neppure gli stage e i rapporti con le aziende dell’Università Cattolica. Anche nel pieno del lockdown, tirocini e attività di presentazione, orientamento e avvicinamento al mondo aziendale non hanno mai smesso di funzionare, grazie a una serie di upgrade che hanno garantito la sicurezza delle persone coinvolte. I tirocini curricolari, necessari per consentire a molti studenti di laurearsi nelle sessioni di luglio e ottobre, sono stati assicurati in due modi: da un lato, con attività alternative per gli studenti che avevano subito la sospensione dello stage; dall’altro, con lo smart working per chi ha potuto continuare a sostenerli. Più complessivamente, gli incontri con le aziende promossi dal servizio Stage e Placement sono stati garantiti da remoto. Presentazioni aziendali, incontri di orientamento al lavoro, simulazione di colloqui, consulenze individuali di selezione, colloqui di orienta-
L’Ateneo, anche nella fase più difficile del lockdown, ha assicurato le attività di avvicinamento alle aziende e gli stage. E ha già varato un pacchetto di iniziative social che potenziano l’elevato livello di employability dei propri laureati
mento e cv point sono diventati digitali e hanno riscosso un enorme successo da parte di una generazione abituata a interagire attraverso i social. In questo modo studenti e laureati hanno mantenuto il legame con il mondo del lavoro e l’Ateneo si è confermato in grado di mantenere la loro elevata employability. Attualmente trovano lavoro entro 12 mesi 7 su 10 laureati triennali e 8 su 10 laureati magistrali e l’Università Cattolica si colloca al primo
Lavoro, laurearsi in Cattolica paga tudiare in Università Cattolica ha un vantaggio, non solo per i lusinghieri dati legati all’employability dei suoi laureati e al placement dell’Ateneo, ma anche perché paga in termini economici. Attualmente trovano lavoro entro 12 mesi 7 su 10 laureati triennali e 8 su 10 laureati magistrali e la Cattolica si colloca al primo posto in Italia e al 58° a livello mondiale per la presenza attiva delle aziende nei campus universitari, senza dimenticare che nel QS Graduate Employability Ranking 2020 si posiziona tra le prime 5 università in Italia e nella Top 130 nel mondo. Studiare in Cattolica inoltre è vantaggioso anche per i migliori ritorni economici che si ottengono una volta conseguita la laurea. Lo conferma, anche quest’anno, il report annuale dell’Osservatorio Job Pricing realizzato insieme a Spring Professional, società di consulenza del gruppo Adecco, secondo cui la retribuzione annua lorda di un giovane tra 25 e 34 anni, che ha nel curriculum un titolo in Università Cattolica, è di 32.118 euro e colloca l’Ateneo di largo Gemelli al terzo
S
Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
Speciale Coronavirus
posto tra le università italiane (escludendo il Politecnico di Milano). Un valore che supera del 5,5% la media nazionale. L’Ateneo sale al secondo posto, sia nella fascia di laureati tra i 35 e i 44 anni (con una retribuzione annua lorda di 42.700 euro), sia nella fascia tra i 45 e i 54 anni (toccando uno stipendio lordo di 58.600 euro), superando in entrambe le fasce anche il Politecnico di Milano. Ma il dato più interessante è l’incremento retributivo percentuale tra l’ingresso nel mondo del lavoro e gli anni centrali della propria carriera. La Cattolica, con un +82%, registra il balzo in avanti maggiore tra la retribuzione nella fascia 25-34 anni e quella 45-54, salendo sul gradino più alto del podio degli atenei italiani. Dal rapporto Job Pricing emerge, comunque, che prendere un titolo accademico conviene ancora: sul piano del reddito lordo annuo medio, i laureati superano di 12.000 euro i diplomati (30.000 euro contro 42.000, pari al +40%). Proseguire gli studi resta, quindi, un investimento oculato. Soprattutto se condotto in atenei del Nord e non statali.
posto in Italia e al 58° a livello mondiale per la presenza attiva delle aziende nei campus universitari capaci di creare un network con gli studenti e offrire occasioni di lavoro. Senza dimenticare che nel QS Graduate Employability Ranking 2020 si posiziona tra le prime 5 università in Italia e nella Top 130 nel mondo. Uno standard da mantenere e, perché no, migliorare anche in un momento estremamente difficile come questo. Così, quella che è stata una risposta a una situazione d’emergenza si sta strutturando in una prospettiva di Smart Placement, un pacchetto di iniziative gestite a distanza su vari canali social. L’avvio ufficiale di questo percorso è avvenuto nell’ambito dell’Open Week delle lauree triennali e magistrali a ciclo unico che si è svolto sui social network d’Ateneo dal 18 al 30 maggio scorso, inaugurato nella giornata di mercoledì 20 maggio con un talk dedicato che ha dato il via a una serie di talk online bisettimanali con testimoni aziendali, recruiter e addetti alle risorse umane, su temi cruciali per il mondo del lavoro e per i rapporti con le imprese. Un percorso che si è affiancato agli strumenti già digitali, come il consulente di carriera Jobiri, e a tutte le altre attività di orientamento al lavoro che potranno svilupparsi online grazie alle risorse del piano #eCatt, la nuova struttura a supporto della fruizione delle lezioni che, attraverso iniziative e strumenti digitali, consente agli studenti di portare avanti in sicurezza e tranquillità il loro percorso di studi e le attività finalizzate alla formazione.
1.2.3/2020
17
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Senso religioso, grazie alla tecnologia nuove modalità di partecipazione e percezione
Monsignor Giuliodori: i media una vera benedizione di Agostino Picicco
A
Per l’Assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo i mezzi di comunicazione offrono un ottimo supporto e amplificano l’espressione della fede che oggi tende a causa della pandemia da Co- restare privata
vid-19 ci siamo ritrovati con le chiese vuote e abbiamo celebrato una Settimana Santa davvero speciale». Una Pasqua inedita sotto i punti di vista che per monsignor Claudio Giuliodori (nella foto), assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha rappresentato «una novità assoluta che ha pochi precedenti nella storia, se non in casi particolari e rarissimi, ma non con una estensione così globalizzata».
1.2.3/2020
18
Monsignor Giuliodori, come si concilia il senso del rito, che richiede la presenza, con le celebrazioni seguite a distanza? «Come prevede il Diritto canonico per ragioni eccezionali il popolo di Dio può essere esonerato dalla partecipazione diretta e dall’osservanza di determinati precetti legati alle celebrazioni liturgiche, come può essere la Messa domenicale. Con un decreto del 25 marzo la Congregazione per il Culto Divino e la Discipli-
na dei Sacramenti ha stabilito che in generale le celebrazioni si svolgano “senza concorso di popolo e in luogo adatto, evitando la concelebrazione e omettendo lo scambio della pace”. Poi per ogni Rito del Triduo ha dato specifiche indicazioni celebrative». Assieme a radio e televisione tanti preti si sono affidati alle nuove tecnologie per restare in contatto con i fedeli. «In questo periodo, così diverso dall’ordinario, abbiamo scoperto altre modalità di partecipazione che, se non hanno tutte le dimensioni sacramentali che solo la presenza fisica può garantire, tra le principali il poter ricevere l’Eucaristia, non hanno minor valore dal punto di vista spirituale. Questa situazione, che impedisce di recarsi in Chiesa, consente però di recuperare e valorizzare la dimensione personale e familiare della preghiera. Inoltre i media offrono un ottimo supporto e suppliscono in larga parte all’impossibilità di costituire fisicamente l’assemblea liturgica». La Messa in tv, prima solo per anziani e ammalati, oggi amplifica i riti, riunisce la famiglia e registra tassi di ascolto molto alti. Per quali ragioni? «In questo contesto i media si sono rivelati una vera e propria benedizione. Basta pensare a quanto accaduto il 27 marzo con la preghiera e la benedizione del Papa in una Piazza San Pietro totalmente vuota. Le immagini e le parole del Santo Padre sono arrivati a milioni di persone (solo in Italia 14 milioni che ne fanno la trasmissione di gran lunga più seguita dell’anno) suscitando riflessioni e sentimenti religiosi di straordinaria intensità che non hanno nulla da invidiare alle affollatissime celebrazioni che si svolgono abitualmente dentro il colonnato del Bernini».
Possiamo parlare di nuovi modi di vivere la propria fede? «La potenza dei media cambia indubbiamente anche la percezione e la rappresentazione del senso religioso. In qualche modo, soprattutto ora, amplifica l’espressione della fede che nella nostra epoca tende a restare privata e nascosta. Già il Direttorio sulle comunicazioni sociali (Cfr. nn. 64-65) aveva dato indicazioni precise sul valore e sugli accorgimenti da avere in ordine alle celebrazioni trasmesse attraverso i media. In questa circostanza l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali della CEI, anche in vista della Settimana santa, ha dato ulteriori indicazioni, molto interessanti e ricche di spunti di riflessione sul rapporto media-liturgia (https:// chiciseparera.chiesacattolica.it/celebrare-in-diretta-tv-o-instreaming/)». Quali indicazioni o esortazioni ne derivano per la nostra comunità universitaria? «I cambiamenti sociali derivati dal rischio di contagio hanno avuto un grande impatto sul mondo universitario. Tutta l’attività didattica è stata “riconvertita” in telematica, pur sapendone i limiti, ma in questo momento è stato necessario dare continuità all’attività accademica. Da questo punto di vista la tecnologia informatica ha dato e sta offrendo un grande supporto». Come si è svolto il servizio pastorale? «Abbiamo avviato una rubrica quotidiana sui social dell’Ateneo per offrire spunti di riflessione a partire dal Vangelo del giorno e gli assistenti dei Collegi proseguono da remoto le loro attività di accompagnamento spirituale. Anche i corsi di Teologia sono erogati attraverso gli strumenti informatici dell’Ateneo in modo che gli studenti possano proseguire integralmente la loro formazione». Università Cattolica del Sacro Cuore
La Settimana Santa è online
Per vivere il tempo della Quaresima le quattro sedi hanno organizzato diversi momenti di preghiera e occasioni di riflessione che hanno accompagnato la comunità universitaria alla Santa Pasqua
di Agostino Picicco
F
orse non è un caso che il periodo di quarantena sia coinciso con il tempo di Quaresima. I quaranta giorni che precedono la Pasqua sono intesi infatti come tempo di silenzio, preghiera, riflessione più ampia su un attuale stile di vita sempre caratterizzato dal mito dell’efficienza in una società abituata alla produzione e alla rapidità. Per questo motivo il Centro Pastorale dell’Università Cattolica ha deciso di conciliare il cammino quaresimale con le modalità “a distanza” che l’emergenza sanitaria ha imposto, favorendo l’iniziativa (vedi box) Le voci della Cattolica sulla Parola del giorno. Per la sede di Piacenza, l’assistente spirituale don Luca Ferrari ha organizzato la lettura di brani delle Scritture a cura di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo, poi proposti on line, spiegando l’iniziativa in una lettera aperta alla comunità piacentina. Attenzione alla Parola è stata data anche nella sede di Brescia, affidata alla cura pastorale di don Mauro Cinquetti.
Diverse le iniziative al Policlinico Gemelli dove, durante tutto il periodo quaresimale, nella cappella dedicata a san Giuseppe Moscati è stata celebrata dagli assistenti spirituali la Santa Messa delle ore 8.30, trasmessa in diretta su TV2000. Particolare menzione merita la recita del Rosario del 2 aprile, anniversario della morte di San Giovanni Paolo II, che proprio dal Gemelli offrì un altissimo magistero sull’esperienza della malattia. Al termine monsignor Claudio Giuliodori ha elevato una supplica a San Giovanni Paolo II davanti alla statua che si trova nel piazzale antistante il Policlinico Gemelli. Tante modalità nuove e coinvolgenti che, con il supporto dei media e della tecnologia, hanno offerto celebrazioni e riflessioni tutti i giorni del periodo quaresimale, preparando la comunità dell’Università Cattolica divisa nelle varie sedi e conducendola verso la Pasqua. Il tutto per superare la paura e l’angoscia e rafforzare lo spirito di appartenenza all’Ateneo.
Pasqua, la proposta culturale di Alumni a cura della redazione
L
a community Alumni dell’Università Cattolica e il Centro Pastorale hanno organizzato, per il periodo pasquale, due iniziative culturali a distanza. Si tratta di spettacoli teatrali tratti dal romanzo Il Vangelo secondo Pilato di Érich Emmanuel Schmitt dal titolo: La notte degli Ulivi e Il Vangelo secondo Pilato. Gli eventi on line sono stati preceduti da un’introduzione che ha accompagnato lo spettato-
Università Cattolica del Sacro Cuore
re alla visione virtuale della performance. Giovedì 9 aprile, alle ore 21, dopo l’introduzione di monsignor Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo, e di Elisabetta Matelli, docente di Retorica nonché presidente e direttore scientifico dell’Associazione Kerkiís, Christian Poggioni ha interpretato La notte degli Ulivi. Martedì 14 aprile, invece, è andata online la seconda rappresentazione in cui Simone Mauri e Christian Poggioni hanno interpretato Il Vangelo secondo Pilato.
CAMMINO SPIRITUALE
Quaresima a distanza, le iniziative della Cattolica
Le voci della Cattolica sulla “Parola del giorno”
PRESENZA
Speciale Coronavirus
ra le iniziative quaresimali, che hanno tenuto conto del fatto di non poter svolgere riti e incontri “in presenza”, il Centro Pastorale – su iniziativa dell’Assistente ecclesiastico generale, monsignor Claudio Giuliodori –, ha proposto alle comunità dell’Università Cattolica un cammino spirituale “virtuale” intitolato Le voci della Cattolica sulla Parola del giorno.
T
Gli oltre cinquanta assistenti spirituali e docenti di Teologia delle quattro sedi dell’Università hanno elaborato ogni giorno una serie di riflessioni teologiche per aiutare la meditazione e la preghiera dei lettori. Prendendo spunto dal Vangelo del giorno, hanno offerto brevi riflessione partendo da testi scelti e da dipinti o immagini, interpretando, alla luce della Scrittura, il tempo particolare che stiamo vivendo nell’ambito della crisi sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus. Come ha scritto il teologo padre Marco Salvioli, nel suo intervento del 19 marzo, festa di San Giuseppe: “Per quanto appaia a volte monotona e ripetitiva, la vita ci pone di fronte ad eventi francamente imprevedibili che eccedono le consuete categorie interpretative, generatesi dall’incontro tra la nostra mente e la realtà”. Oltre che sul sito www.unicatt.it e sui social dell’Ateneo, c’è stata anche una versione podcast su PosCatt.it. Tutte le voci dei teologi e degli assistenti spirituali dell’Università Cattolica sulla Parola del giorno sono raccolte all’indirizzo online https://www.cattolicanews.it/ soldi-e-amici.
1.2.3/2020
19
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Le iniziative da Nord a Sud
Collegi solidali al tempo dell’emergenza di Valentina Giusti
A
1.2.3/2020
20
nche e soprattutto in questo periodo di isolamento forzato, i collegiali agiscono nel pieno rispetto delle normative e danno il loro contributo nell’aiutare chi si trova nell’emergenza e nella difficoltà. Mentre le direzioni dei Collegi e delle Residenze continuano a gestire con dedizione le loro comunità e a offrire il loro supporto agli studenti che sono anche molto lontani dalle loro case (come il Collegio Sacra Famiglia e la residenza InCampus Guesthouse, che ospitano numerosi studenti internazionali), i collegiali mantengono vive le relazioni, dentro e fuori dal collegio: è diventato ormai normale ricevere grandi quantità di messaggi, video, audio, o avere, dopo le quotidiane lezioni online, un appuntamento fisso in videochiamata per chiacchierare con decine di persone, vicine e lontane, in una volta sola. In maniera inaspettata la convivialità prospera, e i profili social si riempiono di volti sorridenti
Per i collegiali dell’Università Cattolica vivere questo periodo di chiusura significa non solo prendersi cura di sé, ma anche mettersi a disposizione di chi ha più bisogno in questo momento di difficoltà coinvolti in momenti ludici o in momenti culturali: da qui nascono la rubrica social L’Agostino consiglia e il ciclo di conferenze virtuali sulle conseguenze economiche e sociali della situazione attuale del Collegio Augustinianum, accanto ai viaggi virtuali verso le bellezze d’Italia nelle stories del Collegio Marianum; da Piacenza arrivano inoltre gli incontri Leggiamo. Riflettiamo. #restiamouniti, sul canale Instagram del Collegio Sant’Isidoro. Nascono inoltre nuovi modi per vivere la propria spiritualità, singolarmente e in condivisione: dal Paolo VI all’Augustinianum, al Marianum e al Sant’Isidoro, l’intera comunità collegiale è stata coinvolta nel vivere gli appuntamenti della Settimana Santa e momenti di riflessione (dalla recita del Santo Rosario alle messe, passando per i “caminetti tematici” a cura dell’assistente spirituale del Collegio piacentino don Roberto Maier).
Non torno a casa, resto in collegio onostante l’esplosione dell’epidemia, Alfonso Zúnica, 23 anni, laureando in Filosofia, ha scelto di non rimpatriare nel suo paese, la Spagna, preferendo trascorrere la quarantena in collegio insieme con altri soli cinque compagni. Una scelta responsabile per salvaguardare la sua famiglia e non interrompere la preparazione della tesi magistrale. “La sera che si è saputo della chiusura dell’Università c’era molto confusione. Molti sono tornati a casa all’indomani. Da un giorno all’altro, trenta su ottanta collegiali, erano andati via e nel giro di pochi giorni siamo rimasti in meno della metà. Io non ho pensato a tornare e, temendo la chiusura delle biblioteche, ho cercato di prendere i libri sufficienti per continuare il lavoro della mia tesi – ha raccontato Alfonso –. Sono seguiti alcuni giorni difficili, ma presto si è innescata una routine che è stata addirittura gradevole. Quando si è compreso che la chiusura sarebbe durata a lungo, la situazione si è complicata. Non si sapeva se il collegio avrebbe chiuso e la Spagna cominciava a chiudere le frontiere. Ho dubitato a lungo se restare o tornare, ma alla fine mi sono deciso a rimanere perché avevo paura di contagiare la mia famiglia e per non interrompere il mio studio”. Trasferito in un’altra residenza milanese Alfonso resta in compagnia di altri 13 studenti e così EduCatt decide di accorpare il Ludovicianum e l’Augustinianum al Buonarroti. “Di quei quattordici ci siamo trasferiti soltanto in sei, due siciliani, un napoletano, un ragazzo di Ventimiglia, un altro della Puglia ed io. Mi sono trovato a condividere tante ore e conversazioni con persone che certamente conoscevo, ma che ho riscoperto con grande sorpresa e gioia. Si è formato tra di noi un gruppo di ragazzi, con interessi e caratteri comunque molto diversi, ma che sta imparando ad ascoltarsi e volersi bene in un modo che la frenetica vita universitaria, piena di impegni, esami, Alfonso (al centro) con i suoi compagni rimasti in colleappuntamenti, lezioni, non permetteva”. gio: Alessandro, Antonio, Davide, Gabriele, Stefano
N
Animati dallo spirito di solidarietà e condivisione che da sempre contraddistingue le realtà collegiali dell’Ateneo, i ragazzi hanno modificato il loro quotidiano per lasciare (letteralmente) spazio a chi in questo momento sta combattendo in prima linea contro la pandemia. È il caso esemplare del Collegio San Luca Barelli, le cui aree, visto il forte coinvolgimento della sede di Roma nella situazione emergenziale, sono state interamente messe a disposizione della Fondazione del Policlinico Gemelli. I Collegi hanno inoltre deciso di contribuire con donazioni e quote devolute a sostegno di istituzioni in prima linea in questo particolare momento storico, come il Collegio Ker Maria, intervenuto a supporto della zona di Monte Mario con raccolte di beni di prima necessità da distribuire a domicilio o il Collegio Ludovicianum che ha contribuito alla donazione per la Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. In collaborazione con l’associazione Agostini Semper, i collegiali dell’Augustinianum hanno organizzato una raccolta fondi (in cui è confluita parte del fondo destinato alle attività del collegio) interamente devoluta alla Regione Lombardia per la lotta contro il coronavirus. Anche il Collegio Marianum, assieme all’associazione delle ex studentesse M.E.A., ha effettuato donazioni all’Istituto Auxologico di Milano per l’acquisto di materiale sanitario. La Consulta degli studenti del Collegio Sant’Isidoro e della Residenza Gasparini ha invece devoluto una somma alla Caritas Diocesana e all’Ospedale di Piacenza. Le prossime donazioni che arriveranno, come quella annunciata dalla Residenza Buonarroti, non fanno altro che rafforzare la consapevolezza dei collegiali che, nel vivere questo tragico periodo, rendono prezioso il loro tempo, mettendolo a disposizione anche per l’altro, chiunque esso sia. Questo articolo è tratto da Epeople, rivista della Fondazione EDUCatt (http://www.educattepeople.it/)
Università Cattolica del Sacro Cuore
Sui social informazioni e consigli utili dai docenti
Da TikTok a LinkedIn: ecco come l’Ateneo spiega il Coronavirus
PRESENZA
Speciale Coronavirus
di Graziana Gabbianelli
L’
Dall’approdo sul social più in voga tra i giovani a un format pensato per i professionisti fino a un progetto dell’Alumni: sono le proposte messe in campo per aiutare a Università Cattolica spie- capire che cos’è Covid-19 e come si combatte
ga a giovani e a professionisti l’emergenza sanitaria legata al nuovo virus Covid-19. E lo fa sbarcando su un nuovo canale social: TikTok, il social network cinese che spopola tra i più giovani, ma non solo. L’intento è mettere a disposizione dei ragazzi le conoscenze dei docenti delle 12 Facoltà dell’Ateneo attraverso pillole video quotidiane, con consigli pratici e spunti di riflessione per affrontare al meglio il momento che stiamo vivendo. Un format semplice pensato per dare informazioni corrette sull’emergenza sanitaria Covid-19: dai consigli dei medici a quelli degli psicologi e dei pedagogisti fino a quelli di professori di diversi ambiti disciplinari con suggerimenti per riorganizzare in maniera nuova la routine quotidiana. Le prime raccomandazioni sono arrivate da Guendalina Graffigna e Giuseppe Riva (nella foto), rispettivamente docenti di Psicologia applicata al marketing sociale e di Psicologia della comunicazione. Nel suo video la professoressa Graffigna ha esortato a «restare a casa e a rispettare le regole» mentre il professor Riva ha messo in guardia dalle «fake news». Tra i primi contributi caricati su TikTok anche quello di Andrea Gaggioli, docente di Psicologia della comunicazione per le organizzazioni e il marketing, che ha invitato a utilizzare la comunicazione positiva: «Mettiamoci in ascolto degli altri e condividiamo esempi di altruismo, di speranza, di coraggio e di solidarietà». Offrire parole di conforto e utilizzare il dialogo per superare timori, spesso infondati, è stato anche il suggerimento di Emanuela Confalonieri, docente di Psicologia
Università Cattolica del Sacro Cuore
degli interventi in contesti educativi, che si è rivolta così ai più giovani: «È più importante provare a dire e a chiedere che restare con domande a cui non si riesce a dare una risposta. Il problema è grande, ma parlarne può aiutare a sentirlo meno pauroso». Accanto a questo format per TikTok – destinato ai giovani e in particolare agli studenti dell’Università Cattolica – se ne affianca un altro sul profilo LinkedIn Unicatt pensato per un pubblico di professionisti. Sotto il nome
Le Voci delle Alte Scuole in tempo di crisi sono raccolti i contributi in video dei direttori delle otto Alte Scuole dell’Università Cattolica: Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo (Almed); Alta Scuola Impresa e Società (Altis); Alta Scuola di Psicologia “Agostino Gemelli” (Asag); Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali (Aseri); Alta Scuola Federico Stella sulla Giustizia Penale (Asgp); Alta Scuola per l’Ambiente (Asa); Alta Scuola di Management ed Economia Agro-alimentare (Smea); Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems). L’obiettivo è dare una lettura approfondita di alcune delle maggiori tematiche legate all’emergenza sanitaria. Partendo dalle conseguenze della crisi sul sistema internazionale, affrontate da Vittorio Emanuele Parsi, direttore di Aseri, e proseguendo con il tema dell’infodemia, sviscerato da Mariagrazia Fanchi, direttrice di Almed, per poi parlare di educazione al rischio, di responsabilità individuale e sociale di impresa, di qualità dei legami interpersonali in tempo di distanza fisica, di engagement e di resilienza, per fare qualche esempio. In cantiere inoltre il progetto #AlumniUnicatt2020 nel cuore della realtà, della community Alumni che raccoglie i laureati della Cattolica, e che si propone di dare voce agli ex studenti e professionisti di diversi settori: attraverso brevi video, racconteranno come sia cambiata la loro vita quotidiana e lavorativa in un’ottica di reazione, proattività e adattamento alla situazione.
1.2.3/2020
21
PRESENZA
Speciale Coronavirus
Management e responsabilità sociale d’impresa
“#restaacasa e impara la sostenibilità”, con i webinar Altis L’Alta Scuola Impresa e Società ha promosso seminari a distanza gratuiti, rivolti a imprenditori e professionisti, incentrati su presentazioni di casi concreti e best practice LTIS rimane a casa, ma non relativi alla responsabilità sociale d’impresa
di Agostino Picicco
A
1.2.3/2020
22
si ferma”. Con questo slogan l’Alta Scuola Impresa e Società, dedicata al management e alla imprenditorialità responsabile, nata 15 anni fa con l’intento di agire per realizzare un domani migliore, fedele alla sua missione anche oggi vuole guardare avanti e rendersi utile. Ha quindi organizzato, in questi ultimi mesi di lockdown, per il mondo delle imprese una serie di webinar gratuiti, presentando casi concreti e best practice relative alle tematiche che ruotano intorno alla responsabilità sociale d’impresa, oggi nota come sostenibilità. I corsi, svolti sulla piattaforma Blackboard Collaborate nei mesi di aprile e maggio, nell’ambito del ciclo denominato #restaacasa e impara la sostenibilità, hanno registrato un’ampia partecipazione, tanto che per garantire una buona connessione sono stati raddoppiati i webinar con due sessioni consecutive di ciascuno. Differenti i temi affrontati: La rendicontazione sociale per gli enti non profit con Valentina Langella, responsabile impatto, Analisi di materialità e stakeholder
engagement nell’ambito della rendicontazione socio ambientale con Valentina Bramanti, responsabile rendicontazione socio-ambientale, Comunicare la sostenibilità in tempi di emergenza con Alessandra Fornasiero, esperta di comunicazione, Strategia, PMI e tempi di incertezza: come il piccolo imprenditore deve affrontare la “Fase 2, con Fabio Antoldi, docente di Strategia aziendale e Imprenditorialità, Sostenibilità nel business: come pianificare un percorso
Podcatt, Unicatt è on air ià presente in modo molto attivo sui vari social l’Ateneo ha deciso di investire con forza anche nei podcast, contenuti audio di qualità e nuova frontiera della programmazione seriale. L’Università Cattolica del Sacro Cuore è presente con PodCatt, il canale ufficiale di Ateneo, ospitato sulla piattaforma Spreaker. Il progetto, inizialmente partito come supporto didattico ai corsi dedicati allo studio e alla produzione del linguaggio radiofonico, coordinati da Almed-Alta Scuola in media, comunicazione e spettacolo, ha subito coin-
G
volto gli studenti che hanno potuto avvalersi anche di una cabina di registrazione allestita appositamente nella sede di via Sant’Agnese. Al centro dei podcast, solo per citare qualche tema, lo sport, i racconti degli studenti internazionali e i progetti legati alle tesi di laurea Unicatt.
Catt
strategico con Stella Gubelli, responsabile area Consulenza ALTIS, Stay smart (and safe!) & work @ home con Elena Zuffada, docente di Economia aziendale, e Luca Pesenti, docente di Sociologia, La valutazione degli impatti per la pianificazione strategica dei rapporti con la comunità: dalla donazione all’investimento sociale con Valentina Gabella, consulente ALTIS. “Con questo ciclo di webinar, abbiamo voluto sostenere quei professionisti e quelle imprese che vogliono sfruttare bene il proprio tempo ‘a casa’, aggiornandosi sugli aspetti che rendono la sostenibilità un fattore chiave di successo del proprio business” ha detto il professor Vito Moramarco (nella foto), direttore di ALTIS, sottolineando inoltre come “la quantità di adesioni ricevuta conferma che un altro modo di fare formazione e engagement è possibile. ALTIS ci ha creduto sin dalla sua nascita, nel 2005, dedicando le sue attività di ricerca, formazione e consulenza ai temi dell’imprenditorialità e del management sostenibile”.
Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
@Cattolica_News @Unicatt
Idee da The day after Covid-19 1.2.3/2020
23
tto docenti dell’Università Cattolica, attingendo alla propria disciplina, hanno immaginato di essere nel post-pandemia per raccontarci il giorno dopo da diversi punti di vista. Ne è uscito un mosaico illuminante per cominciare a costruire il futuro. I video sono online sul canale YouTube di Ateneo e su Cattolicanews (tutti i contributi su cattolicanews.it/covid/-idee-da-the-day-after), La rete come non l’abbiamo mai usata di Fausto Colombo Stiamo assistendo alla trasformazione dell’uso dei social; si cercano in rete l’informazione utile, qualche volta la cultura. Il web si sta nobilitando per quanto concerne la parte più elevata e culturale. Il futurelab collettivo di Ivana Pais Potrebbero nascere delle nuove forme di comunità economica. Qualcosa si è già mosso, ma oggi possiamo mettere in atto nuove energie. Servirà l’energia e la creatività dei giovani più capaci di costruire il futuro. La speranza da dire a bassa voce di Paolo Gomarasca L’angoscia ci accompagnerà per un po’; dovremo rimparare a tenerne conto del senso del limite, quello che i greci chiamavano pudore. Secondo Platone il pudore è la più bella paura perché ci insegna la via della giustizia tutte le volte che sappiamo farci carico reciprocamente. Questa è l’eredità più preziosa che dovremo provare a rilanciare.
O
Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
In primo piano
5xmille, il sapere di oggi costruisce il nostro domani di Beatrice Broglio
I 1.2.3/2020
24
n un momento in cui la normalità assume una nuova forma e le certezze acquisiscono contorni sfuocati, investire nel prossimo significa credere nella società. Il valore della fiducia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore si declina in tre dimensioni: formazione, ricerca e sviluppo. Una fiducia che il 5x1000 trasforma in concretezza, offrendo supporto a quei progetti che permettono alla comunità di ripartire. Dal 2010 l’Università Cattolica è tra i beneficiari del 5x1000, misura fiscale che consente ai contribuenti di destinare parte del proprio IRPEF a enti che svolgono attività socialmente rilevanti. Una scelta di solidarietà che si traduce in opportunità per chiunque contribuisca alla creazione del domani. “L’Università Cattolica, secondo lo spirito dei suoi fondatori, fa proprio l’obiettivo di assicurare una presenza nel mondo universitario e culturale di persone impegnate ad affrontare e risolvere, alla luce del messaggio cristiano e dei principi morali, i problemi della società e della cultura”, recita l’art. 1 dello Statuto. Un principio generale che assume oggi, in un anno tormentato e alla vigilia del centenario della fondazione dell’Ateneo, un senso più attuale che mai. Il supporto di ciascuno permette di ampliare gli orizzonti della conoscenza, creando connessioni e intervenendo sui problemi attuali. Presenza significa costanza. Costanza significa impegno. E tutte le iniziative dell’Università Cattolica volgono in questa direzione. La ricerca scientifica è attenzione alle sfide di oggi e di domani. Il presente è multidisciplinarietà, e l’incontro tra le compe-
tenze che le dieci aree disciplinari dell’Ateneo offrono testimonia l’importanza del valore della sinergia. Ricerca medica, nutrizione e ambiente: cambia l’area di riferimento, ma il rapporto uomo-sviluppo tecnologico rimane filo conduttore. Un esempio è il progetto Sviluppare il sistema agrovoltaico per ottimizzare l’uso del suolo e ottenere energia rinnovabile e produzioni agricole sostenibili, coordinato dal docente Stefano Amaducci (nella foto), professore alla facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali nella sede di Piacenza. Un obiettivo reso possibile grazie all’acquisto di strumentazione specifica con i fondi derivanti dal 5x1000. «Il sistema agrovoltaico si basa su una tecnologia innovativa che permette di combinare la produzione di energia elettrica da fotovoltaico con la coltivazione di specie agrarie convenzionali. Lo scopo è valutare l’impatto che i pannelli fotovoltaici hanno sulla produttività delle colture orticole poste all’ombra dei pannelli», spiega il professor
Amaducci. Il progetto si colloca nell’ampio e complesso contesto dell’economia circolare. «L’intenzione è sviluppare un sistema che permetta di avere energia pulita per la facoltà di Agraria. Al di sotto dei pannelli coltiveremo ciò che serve per la mensa dell’Ateneo e gli scarti verranno poi usati come fertilizzante e concime per quelle stesse colture». Un processo circolare e in cui il valore della comunità e della condivisione emerge con forza. L’isolamento sociale che stiamo vivendo permette di avvicinarsi a quell’obiettivo di nuovo umanesimo da tempo perseguito. La società riacquista il carattere antropocentrico a lungo accantonato e la persona, in ogni sua sfumatura, torna al centro della scena. Lo sviluppo diventa perno attorno cui tutto gira e grazie ai contributi del 5x1000 le iniziative del Centro di Ateneo per la Solidarietà Internazionale (CeSI) assumono nuova linfa vitale. Tra queste, il programma di volontariato internazionale UCSC Charity Work Program, supportato dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. Attivo dal 2009, il progetto ha permesso a più di trecentocinquanta studenti di vivere un’esperienza straordinaria. «Quest’anno siamo stati costretti ad annullare il programma, al cui bando avevano già aderito circa 200 studenti e neolaureati; contiamo però di riprenderlo a partire dal 2021», racconta il professor Marco Caselli, direttore del Centro. La cooperazione e lo sviluppo si concentrano su altri e numerosi progetti, come la formazione per ex detenuti, donne e bambini in Africa e
Università Cattolica del Sacro Cuore
l’aiuto alle popolazioni cristiane in Medio Oriente. Supportare il prossimo significa ottenere un riscontro positivo per la propria esistenza. L’Università Cattolica offre un sistema di servizi e contributi a sostegno di studenti a famiglie. Proprio tale sensibilità, in un momento di grande incertezza e preoccupazione, ha condotto alla costituzione del Fondo Agostino Gemelli: uno stanziamento iniziale di un milione di euro, in cui convergeranno anche le risorse derivanti dal 5x1000, e grazie al quale verranno erogate misure economiche specifiche destinate a far fronte ai costi di iscrizione ai corsi di laurea. Donare il 5x1000 all’Ateneo vuol dire dunque credere in una formazione completa. Da un lato l’erogazione di borse di studio per permettere agli studenti più meritevoli di procedere nei propri studi; dall’altro l’aiuto agli studenti con disabilità e disturbi dell’apprendimento. «La nostra missione pedagogica è quella di affiancare gli studenti affinché possano
PROGETTI 2010-2020 G G G
G G G
G
1819 Borse di studio 364 Scholarship 5 Progetti di supporto ai Servizi per l'integrazione degli studenti con disabilità e con DSA 1 Progetto di Service Learning 16 Progetti di ricerca 27 Progetti di sviluppo in Italia e all’estero 129 Scholarship per volontariato
acquisire un metodo di studio efficace per affrontare il proprio percorso universitario in maniera autonoma, consapevole ed efficiente», spiega Anna Monauni (nella foto), consulente pedagogico presso la sede di Milano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Lo studente con disabilità e DSA non viene dispensato dal programma di esame né agevolato nella sua realizzazione, ma è messo nelle condizioni di sostenere la prova attraverso degli strumenti compensativi. «I fondi del 5x1000 sono stati investiti in due modi diversi — racconta la dottoressa Monauni —. Da un lato per la formazione dell’equipe di noi pedagogisti, un team forte e coeso, dall’altro per l’acquisto di una penna, la C-Pen Exam Reader, che permette la lettura attraverso sintesi vocale di un testo al fine di aiutare lo studente nel corso dell’esame a leggere la traccia dello scritto. La forza del nostro Servizio è quella di favorire, in tutti gli studenti, lo sviluppo delle loro potenzialità e l’acquisizione di determinate competenze utili non solo per la crescita personale, ma anche nell’ottica del mondo del lavoro». Il 5x1000 all’Università Cattolica è dunque molto più di un numero o di una firma. È sviluppare le potenzialità di chi ha deciso di fidarsi dell’Ateneo, investendovi tempo, energia, studio e ricerca. È formare gli attori del domani, uomini e donne liberi, critici e preparati ad affrontare le sfide del mondo contemporaneo. È ricercare soluzioni ai problemi di oggi. Il 5x1000 è il contributo del singolo per costruire, insieme, il nostro futuro.
FORMAZIONE
Progetti conclusi G G G
G
1587 ŲƙơĞ ėŃ ơƭƵėŃŲ 355 Scholarship 4 ¦ƙŲķĞƭƭŃ ėŃ ơƵƖƖŲƙƭŲ óŃ ±ĞƙǍŃǞŃ ƖĞƙ śʀŃŦƭĞķƙóǞŃŲŦĞ ėĞķśŃ ơƭƵėĞŦƭŃ ĐŲŦ disabilità e con DSA 1 ¦ƙŲķĞƭƭŲ ėŃ ±ĞƙǍŃĐĞ Learning
Progetti in corso G
232 ŲƙơĞ ėŃ ơƭƵėŃŲ 9 ±ĐľŲśóƙơľŃƖ ƖĞƙ ơƭƵėĞŦƭŃ
G
1 ¦ƙŲķĞƭƭŲ ėŃ ơƵƖƖŲƙƭŲ óŃ
G
RICERCA
Progetti conclusi G
G
G
ŃŦƭĞƙŦóǞŃŲŦóśŃ
G
±ĞƙǍŃǞŃ ƖĞƙ śʀŃŦƭĞķƙóǞŃŲŦĞ ėĞķśŃ ơƭƵėĞŦƭŃ ĐŲŦ disabilità e con DSA
G
Progetti conclusi
G 25 UŦŃǞŃóƭŃǍĞ ŤĞėŃĐŲɲơĐŃĞŦƭŃȊĐŲ ơƵ ėŃ ơǍŃśƵƖƖŲ G 129 Scholarship oncologia, pediatria e ĐƵƙĞ ƖóśśŃóƭŃǍĞ Progetti in corso 1 Progetto nel campo G 2 ¦ƙŲķĞƭƭŃ ĞėƵĐóƭŃǍŃ ėĞśśʀóķƙŃĐŲśƭƵƙó ơŲơƭĞŦŃďŃśĞ ed eco-compatibile
Progetti in corso
G
Università Cattolica del Sacro Cuore
11 Progetti in ambito
SVILUPPO
1 Progetto in ambito ŤĞėŃĐŲ ơƵ ŤóśóƭƭŃĞ ŃŦĶĞƭƭŃǍĞ 1 ¦ƙŲķĞƭƭŲ ơƵśśŲ ơǍŃśƵƖƖŲ ėĞś ơŃơƭĞŤó óķƙŲǍŲśƭóŃĐŲ 1 ¦ƙŲķĞƭƭŲ ơƵśśŲ ơƭƵėŃŲ dell’impatto del cambiamento climatico 1 Progetto di contrasto óśśʀŲėŃŲ ơƵś ǎĞď
Una app per informare sulle malattie infettive nel mondo fondi derivanti dal 5x1000 permettono di promuovere e sostenere ricerche di varia natura. E la ricerca può essere considerata uno degli aspetti più qualificanti per un ateneo». Ad affermarlo è il professor Roberto Cauda, docente di Malattie infettive presso la sede di Roma dell’Università Cattolica. Molti sono i progetti di ricerca che coinvolgono l’Ateneo del Sacro Cuore; tra questi vi è Promozione del controllo delle malattie infettive a livello internazionale. «Il controllo delle malattie a livello internazionale — afferma il professor Cauda — certamente riguarda un grande Ateneo con una facoltà di Medicina e chirurgia qual è l’Università Cattolica. Quello che noi ci riproponiamo, grazie anche al supporto del 5x1000, è una risposta di tipo culturale». In un mondo piuttosto vulnerabile agli agenti patogeni il rischio di epidemia e di messa in discussione della sicurezza sono elementi ineliminabili, così come dimostra l’attuale pandemia COVID-19. «Come sostiene il professore Peter Piot della Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra, “la conoscenza rappresenta uno degli strumenti forti nella prevenzione della diffusione di malattie di natura epidemica”. Ciò che compete all’Università Cattolica è dunque di provvedere alla formazione degli studenti, sia con corsi teorici che con formazione scientifica specifica». Uno scopo, questo, perseguibile grazie alla multidisciplinarietà e alla compresenza di competenze informatiche e tecnologiche. «L’idea — spiega Roberto Cauda — è quella di sviluppare un’applicazione di facile fruibilità e nella quale vengano forniti dati e informazioni medico-sanitarie in merito ad alcune patologie frequenti. L’obiettivo è potere segnalare se esistano o meno criteri che possano costituire elementi di pericolosità per la comunità in termini di diffusione delle malattie». Il progetto, inizialmente rivolto alla patologia infettiva classica, oggi, alla luce dell’emergenza COVID-19, rappresenta un modello per rendere il più efficienti possibili le strutture assistenziali ai cui addetti sarà inizialmente rivolto, «ma ipotizzando una struttura a cerchi concentrici, se l’applicazione sarà valida e avrà un buon riscontro, la promuoveremo all’interno dell’Ateneo e al di fuori del “primo cerchio”».
PRESENZA
In Primo piano/5xmille
I
1.2.3/2020
25
PRESENZA
In primo piano/Formazione
Borse di studio, un investimento sul potenziale dei giovani L’aiuto economico fornito dall’Università Cattolica grazie anche ai fondi del 5x1000, e in collaborazione con Fondazione EduCatt, è un sostegno che permette a tanti restare attenzione alle esi- giovani di iscriversi all’università. La storia di Maura: “Con la borsa di studio è iniziata la genze dello studente signi- mia rinascita”
di Beatrice Broglio
P
f ica investire nella crescita della società. L’Università Cattolica del Sacro Cuore crede da sempre nella necessità di offrire supporto concreto agli studenti meritevoli. Un valore fondamentale in un momento storico senza precedenti e in cui solo radici solide permettono di adeguarsi a cambiamenti profondi e repentini.
1.2.3/2020
26
Tra le iniziative supportate dall’Ateneo vi sono le borse di studio, erogate dall’Università Cattolica anche grazie ai fondi del 5x1000 e in collaborazione con Fondazione EduCatt. «Senza borsa di studio non potrei frequentare l’Università Cattolica. È una grande possibilità, sia in termini di copertura del-
la retta che di soluzione abitativa», commenta Maura Lospalluti, studentessa ventenne iscritta al corso di laurea mag istrale in Giurisprudenza e vincitrice di una borsa per l’a.a. 2018/2019. L’aiuto economico fornito dall’Università Cattolica ha cambiato la vita di Maura, che attualmente risiede al Colleg io Paolo VI. «Vivere all’interno di un contesto colleg iale signif ica essere parte attiva di un’esperienza che ti forma pienamente. Non si tratta infatti solo di un luogo dove abitare, ma di uno spazio in cui crescere e in cui creare amicizie profonde e sincere». Concorrere per l’ottenimento di un posto in colleg io signif ica affrontare un percorso. Il primo step consiste nel superare una prova, scritta e orale. «Il test si è tenuto a luglio 2018. Le domande erano di cultura generale, a risposta multipla» — prosegue la studentessa —. «Ter minato il test scritto ho sostenuto un colloquio in cui ho raccontato la mia esperienza, le mie passioni e aspirazioni». Il secondo step comporta la capacità di adattarsi a un contesto nuovo, disposti a cambiare le proprie abitudini. «La vita in colleg io e, in generale, la vita universitaria mi hanno permesso di far maturare tanti aspetti della mia personalità e di attenuarne altri. Con la borsa di studio è cominciata, in un certo senso, la mia rinascita». I fondi del 5x1000 rendono concreto il potenziale di quei g iovani che, g razie ai propri valori e a una preparazione eff icace, impiegheranno le loro risorse per la comunità. Università Cattolica del Sacro Cuore
L’impegno dell’Ateneo per i medici di domani di Beatrice Broglio
Gaia, studentessa al secondo anno di Medicina, è beneficiaria di una borsa di studio per reddito e merito. Un’opportunità unica, per costruire il suo futuro professionale, resa possibile anche grazie ai fondi raccolti con il 5xmille
PRESENZA
In Primo piano/5xmille
E
ssere uno studente di medicina in una situazione di emergenza sanitaria internazionale signif ica anche affrontare il proprio percorso didattico con magg iore intensità. In questa fase è ancora più cruciale l’impegno dell’Università Cattolica nel supportare i medici di domani non solo da un punto di vista formativo, ma anche fornendo aiuti economici concreti a copertura delle spese universitarie. Ne è testimone Gaia De Angelis, studentessa ventenne al secondo anno della facoltà di Medicina e chirurg ia dell’Ateneo, benef iciaria di una borsa di studio per reddito e merito. Un risultato reso possibile anche grazie ai fondi del 5x1000.
Quanto è stato importante e che cosa ha significato per te avere ottenuto questa borsa di studio? Si è trattata di una grandissima opportunità che l’Università Cattolica mi ha fornito. Oltre che idonea, sono risultata beneficiaria. Ciò ha significato per me non solo la copertura della retta universitaria, ma anche la possibilità di usufruire gratuitamente di alcuni servizi offerti dall’Ateneo e di avvalermi di un contributo in denaro che ho utilizzato per acquistare materiale universitario. Hai già un’idea di dove ti condurrà questa Facoltà? Mi interessano molto la neurochirurgia e la medicina d’urgenza. Ma non ho ancora affrontato le materie cliniche, quindi non è facile definire ora con certezza quale sarà il mio futuro. Posso dire che, a prescindere dalla specialità che sceglierò, avrò sempre come riferimento ciò che ho vissuto in questi mesi. La mia speranza e ispirazione è divenUniversità Cattolica del Sacro Cuore
1.2.3/2020
27
tare come quei medici, infermieri e membri del personale sanitario che hanno affrontato questa pandemia: una professionista capace di mettere a disposizione le proprie conoscenze e capacità per il benessere della società. Imparare questa professione da remoto non è semplice. Com’è stato l’approccio all’e-learning? L’impatto è stato di certo insolito e non sono mancate alcune difficoltà
iniziali. Ma le piattaforme messe a disposizione dall’Ateneo e la collaborazione tra studenti e professori hanno permesso di superare le incertezze. I miei corsi prevedono un’attività professionalizzante pratica, che è stata dunque riadattata per le lezioni telematiche. Per esempio, ho comunque imparato come fare un elettrocardiogramma: la nostra docente ci ha spiegato la procedura e abbiamo analizzato un caso di studio tutti insieme.
PRESENZA
In primo piano/Ricerca
Ricerca e formazione, due mondi in sviluppo parallelo Con i fondi del 5x1000 la Cattolica permette a laureandi e dottorandi di mettere alla prova le proprie capacità, di sperimentarsi e di vivere in prima persona cosa significhi a ricerca scientifica in Univer- fare i ricercatori
di Beatrice Broglio
L
1.2.3/2020
28
sità Cattolica pone particolare attenzione alle sfide del mondo contemporaneo; tra queste, la lotta ai cambiamenti climatici. Il 5x1000 supporta il progetto di ricerca PARTIFOR, Particle emission/deposition from European broadleaved forests under changing climate. «Il focus è comprendere come la differenza di clima influenzi la capacità delle foreste di catturare – o eventualmente emettere – l’aerosol atmosferico, il PM fine e ultrafine», spiega il professor Giacomo Gerosa, docente di Fisica del sistema Terra e del mezzo circumterrestre alla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali della sede di Brescia dell’Università Cattolica. La ricerca viene condotta in Italia e in Belgio, in collaborazione con l’Université Catholique de Louvain. «Il progetto si concentra su due foreste planiziali con foglie decidue, la riserva naturale Bosco Fontana nel Mantovano e Aelmoeseneiebos, alla periferia di Gand. Si tratta di foreste identiche, ma in regimi climatici diversi: quello padano caldo e secco; quello atlantico fresco e umido», racconta il professor Gerosa. L’attività delle foreste viene monitorata costantemente, da prima della comparsa delle foglie fino al loro completo sviluppo. «Collochiamo strumenti all’avanguardia su una torre e misuriamo, a una velocità di dieci campioni al secondo, lo “scambio verticale”, cioè quanto PM va dalla foresta verso l’atmosfera e quanto dall’atmosfera scende. Misurando gli scambi di CO2 e acqua possiamo tracciare l’attività fotosintetica». Il progetto è suddiviso in tre fasi: le prime due prevedono la raccolta di informazioni; la terza l’elaborazione di tutti i dati, che richiedono un trattamento particolare. «Ci
aspettiamo di quantificare qual è il potenziale delle foreste di rimuovere le polveri, dando riscontro del fatto che, se noi preserviamo gli ecosistemi verdi, la restituzione è molto superiore al costo del loro mantenimento. Questo servizio eco-sistemico si concretizza in pulizia della qualità dell’aria e quindi miglioramento della nostra salute», spiega il fisico Gerosa, «ma mi aspetto anche di capire quali siano i meccanismi per cui,
in alcune situazioni, la foresta generi più PM di quanto ne catturi». Sostenere l’Ateneo attraverso il 5x1000 significa dunque credere nella ricerca. Ma non solo. «Ricerca e formazione procedono parallelamente – fa presente il professor Gerosa –. I fondi del 5x1000 permettono a laureandi e dottorandi di mettere alla prova le proprie capacità, di sperimentarsi e di vivere in prima persona cosa significhi fare i ricercatori». Università Cattolica del Sacro Cuore
Il valore della ricerca multidisciplinare Un potenziale che diventa realtà nelle aree della ricerca medica, dell’ambiente e della nutrizione anche grazie ai fondi derivanti dal 5x1000. Parola di Roberto Zoboli, er l’Università Cattolica del delegato del Rettore al coordinamento e alla promozione della ricerca scientifica
PRESENZA
In Primo piano/5xmille
di Beatrice Broglio
P
Sacro Cuore la ricerca è multidisciplinarietà. A spiegarne prospettive ed evoluzione è il professor Roberto Zoboli, docente di Politica Economica e Delegato del Rettore al coordinamento e alla promozione della ricerca scientifica. «L’Ateneo fa ricerca in dieci grandi aree disciplinari che, già al loro interno, combinano diverse competenze scientifiche. Il potenziale della ricerca multidisciplinare è molto forte», commenta il professore Zoboli. Un potenziale che diventa realtà, nelle aree della ricerca medica e in quella connessa ad ambiente e nutrizione, anche grazie ai fondi derivanti dal 5x1000.
Professor Zoboli, qual è il valore della multidisciplinarietà per la ricerca scientifica in Ateneo? Il nostro sistema è sempre più orientato alla collaborazione tra più discipline, una linea guida già riscontrabile negli sviluppi della ricerca europea nell’ambito di Horizon 2020 e di Horizon Europe. I progetti interni che abbiamo finanziato in questi anni presentano combinazioni tra competenze scientifiche. Un esempio sono i nove progetti in tema di Active and Healthy Aging, che ricomprendono l’area medica, agroalimentare, nutrizionale e umanistico-sociale. Ma il carattere multidisciplinare è una costante. Quali sono i progetti che l’Università Cattolica realizzerà nell’ambito della ricerca? Un grande tema è la relazione tra umani e tecnologie. È nella natura dell’Ateneo avere un forte interesse per il nuovo umanesimo e per le implicazione etiche e antropologiche che il progresso tecnologico comporta. Saranno inoltre oggetto di studio il climate change, agganciato anche alla programmazione della ricerca Horizon Europe, e il rischio, da quello finanziario a quello indotto dai cambiamenti climatici. Università Cattolica del Sacro Cuore
L’innovazione è anche nel metodo. Uno dei pilastri innovativi è la ricerca “mission-oriented”. Esatto. La ricerca europea ha assunto caratteristiche nuove e il nostro Ateneo ha già adottato le linee guida europee che conducono in questa direzione. Si parla di orientamenti di tipo “Missione”, frutto della sinergia tra ricerca in senso stretto e ricerca come intervento sulla società. Obiettivo è coinvolgere tutti gli attori: ricercatori, imprese, organizzazioni della società civile, amministrazioni locali e singoli cittadini. La ricerca non più dunque come esclusiva dimensione scientifica, ma come public engagement della comunità e degli individui. Quali prospettive apre la crisi Coronavirus per la ricerca in Cattolica? La pandemia sta interpellando con forza la ricerca medica, su cui la nostra Facoltà di Medicina e chirurgia esprime eccellenze scientifiche e, nel contempo, grandi capacità di operare sul campo, come dimostra l’esperienza del Columbus Covid 2 Hospital di Roma. Ci aspettiamo quindi un forte impegno dei nostri ricercatori su questa linea di straordinaria importanza immediata e
prospettica, sulla quale anche la ricerca europea sta aprendo nuove linee di finanziamento e investimento. È poi evidente che la crisi Coronavirus interpella il nostro modello sociale e organizzativo nella sua interezza, con inedite sfide economiche, finanziarie, sociali, organizzative, psicologiche, culturali, che chiedono alla ricerca di fornire risposte nuove in tutte le discipline dell’Ateneo, ma soprattutto risposte multidisciplinari. Come si traduce questo in progetti di ricerca? Nell’ambito delle linee di ricerca finanziate dall’Ateneo, è stato messo a bando il tema Rischi globali: approcci multidisciplinari per strategie di protezione dello sviluppo umano integrale. Il tema dei rischi globali, già identificato dagli Organi dell’Ateneo prima della crisi Coronavirus e ora divenuto di drammatica attualità, chiama i ricercatori della Cattolica a sviluppare nuovi approcci e nuove basi conoscitive per arrivare a strategie e pratiche che includono il rischio, l’incertezza e la conoscenza limitata nelle scelte pubbliche e private, collettive e individuali.
1.2.3/2020
29
PRESENZA
In primo piano/Sviluppo
Pietro: riscoprire in Madagascar il “lato umano” della vita Con i fondi raccolti dal 5x1000 l’Ateneo promuove programmi di volontariato internazionale, un atto di fiducia nei giovani, nelle loro competenze e nella capacità di sperienza, emozione, solida- cambiare in meglio il mondo
di Beatrice Broglio
E
1.2.3/2020
30
rietà. Queste le parole chiave dell’UCSC Charity Work Program, programma di volontariato internazionale attivo dal 2009 e supportato dai contributi del 5x1000 e dall’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori. Più di trecento sono stati gli studenti che, in undici anni, hanno vissuto un’occasione formativa e professionale straordinaria. Tra questi c’è Pietro Malacarne (nella foto a fianco), studente della facoltà di Matematica nella sede di Brescia dell’Università Cattolica. La decisione di partecipare al bando del 2019 nasce durante il secondo anno di corso. «Ho sentito la necessità di fare qualcosa, di vivere un’esperienza che mi servisse a livello umano e che mi permettesse di comprendere il mondo attorno a me – spiega Pietro –. Mi sono iscritto al bando, ho superato ogni step e sono partito, destinazione Nosy Be». Agosto, una piccola isola del Madagascar e un progetto di volontariato in una scuola gestita da suore battistine. «La nostra attività consisteva in lezioni in
francese e italiano a bambini fino ai dodici anni. Nosy Be è infatti un’isola molto turistica e l’insegnamento di un’altra lingua può essere utile in prospettiva lavorativa, per trovare un’occupazione in quello che è il settore di punta del paese», racconta. L’impegno di un volontario non conosce però limite, andando a volte ben oltre
quanto stabilito dai programmi. Finita la scuola, Pietro e altri ragazzi hanno istituto altri corsi di lingua rivolti a bambini e adulti. Una decisione presa in accordo con le suore che lo ospitavano, affinché tutti gli abitanti del villaggio potessero usufruire di un corso gratuito; un investimento per un futuro più roseo, a fronte di un presente colmo di difficoltà di ogni genere. «La cosa che mi ha colpito di più è proprio l’idea di vita che queste persone possiedono – continua Pietro –. Chi abbiamo incontrato vive in una condizione assolutamente non facile, ma possiede la capacità di metterti a tuo agio, di accoglierti, di farti stare bene e di farsi aiutare. Tutto ciò ha significato per me riscoprire un lato umano che, qui, tra la fretta e le troppe cose di fare, spesso si perde». Credere nel 5x1000 significa credere nei giovani, nelle loro competenze e nella capacità di cambiare in meglio il mondo. «La borsa di studio che ho ricevuto mi ha permesso di vivere un’esperienza da cui ho tratto, ormai, un motto di vita: un sorriso in mezzo alle difficoltà». Università Cattolica del Sacro Cuore
CeSI, solidarietà e ricerca al servizio dei più vulnerabili
PRESENZA
In Primo piano/5xmille
Dall’Africa al Medio Oriente, dallo sviluppo di progetti di cooperazione ai programmi di volontariato, tutto grazie ai finanziamenti del 5x1000 e al supporto dell’Istituto Giul Centro di Ateneo per la Solidarietà seppe Toniolo di Studi Superiori che ha erogato negli anni oltre 350 borse di studio
di Beatrice Broglio
I
Internazionale (CeSI) incentiva la sinergia tra i progetti promossi nelle diverse sedi e Facoltà dell’Ateneo. «Obiettivo del CeSI, la cui importanza è fortemente acuita dalla situazione attuale, è mettere al servizio delle persone che vivono nelle aree più povere del pianeta i saperi, le competenze e la ricerca scientifica maturati in Università Cattolica», spiega il professore Marco Caselli, direttore del Centro, «solidarietà e attenzione alla persona rappresentano infatti due dei valori fondanti la nostra esperienza».
Professor Caselli, tra le numerose attività svolte dal CeSI vi sono anche il Charity Work Program e iniziative di solidarietà a sostegno dei Paesi emergenti. Esatto. L’UCSC Charity Work Program è il nostro programma di volontariato internazionale, attivo dal 2009. Si tratta di un’esperienza umana e professionale straordinaria in cui nostri studenti concretizzano il valore della solidarietà. Grazie ai finanziamenti del 5x1000 e al supporto dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori sono state erogate negli anni oltre 350 borse di studio, a copertura totale o parziale delle spese. Quest’anno siamo stati costretti ad annullare il programma, al cui bando avevano già aderito circa 200 studenti e neolaureati; contiamo però di riprenderlo a partire dal 2021. Per quanto riguarda invece i progetti di cooperazione e solidarietà, gli ambiti di riferimento riguarderanno quest’anno la formazione in Africa, con una particolare attenzione all’ambito sanitario, e il supporto delle popolazioni cristiane in Medio Oriente. In cosa consiste il vostro intervento in Africa? I progetti attualmente in corso sono due, in Camerun e in Uganda, che si svilupperanno per tutto il 2020. Il priUniversità Cattolica del Sacro Cuore
mo ha come obiettivo il reinserimento in società degli ex-detenuti: chi esce dal carcere è spesso soggetto a forte stigma sociale. Il nostro percorso mira dunque a coinvolgere non solo i detenuti, ma anche gli amministratori pubblici, i leader delle comunità e quelli religiosi. In Uganda l’ambito di intervento è invece sanitario. Si tratta di un progetto per la tutela della salute materna e infantile, con attività di formazione volte a coinvolgere intere comunità. Si tratta di un progetto pensato prima della crisi legata al Covid-19, e che tuttavia verrà declinato in maniera tale da contribuire a contenere e gestire l’attuale emergenza, il cui impatto nei Paesi in Via di Sviluppo potrebbe essere devastante.
Per quanto riguarda invece l’attenzione ai Cristiani in Medio Oriente? Il progetto cui stiamo lavorando ha come sede di realizzazione la Giordania e mira a supportare le popolazioni cristiano-irachene che lì hanno trovato rifugio. Il nostro scopo è favorire l’inclusione dei minori, con particolare attenzione a chi, per natura o in seguito a un’esperienza traumatica quale la fuga dalla propria terra, richiede un supporto maggiore. I contributi del 5x1000 sono anche in questo caso fondamentali. Senza questi fondi non sarebbe possibile concretizzare le competenze del nostro Ateneo, cofinanziando quei progetti volti a migliorare, in modo tangibile, la vita delle persone.
1.2.3/2020
31
PRESENZA
In Ateneo Il centenario di fondazione dell’Università Cattolica è ormai alle soglie, in vista di questo importante anniversario abbiamo chiesto a tutti i Presidi di raccontarci i traguardi raggiunti, i progetti in atto, le nuove sfide e prospettive di sviluppo delle Facoltà d’Ateneo. Su questo numero le interviste ai presidi Angelo Bianchi, Maurizio Paolini, Elena Beccalli e Giovanni Gobber
Lettere, tramandare il patrimonio culturale dell’uomo a cura della redazione
1.2.3/2020
32
Professor Bianchi, alle origini dell’Università Cattolica c’è la Facoltà di Lettere... Quando nel novembre del 1921 l’Università Cattolica di Milano aprì le sue aule ai primi studenti, uno dei due corsi attivati fu quello di Filosofia, seguito già l’anno successivo da quello di Lettere. Il rettore Agostino Gemelli vedeva così realizzarsi il grande obiettivo di portare i cattolici italiani all’interno del dibattito culturale contemporaneo, e di mettere a disposizione della società italiana e della Chiesa un potente strumento di elaborazione culturale e di formazione. Le discipline umanistiche erano poste al centro di questo progetto, perché rivolte allo studio del pensiero e della riflessione dell’uomo su se stesso, sulla natura, sul mondo e su tutto ciò che lo circonda. E oggi cosa significa essere la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore? Oggi come ieri, quel progetto di università prosegue, e si sviluppa, a partire da una visione dell’uomo alimentata e condotta da un sapere umanistico che nel frattempo è andato ampliando il campo d’azione e di ricerca, e accanto allo studio rigoroso dei secoli passati, accosta il tempo contemporaneo, il moto rapido del cambiamento quotidiano. È questo il campo d’azione della facoltà di Lettere e Filosofia, all’interno del quale si sviluppa l’impegno per la formazione di nuove generazioni, responsabili e capaci di agire nel mondo da cristiani coerenti e culturalmente attrezzati. Qual è oggi l’impostazione didattica della sua Facoltà? La facoltà di Lettere e Filosofia promuove sei corsi di laurea triennale e
sei corsi di laurea magistrale sulle due sedi di Milano e Brescia. La cifra distintiva di ogni insegnamento è lo studio di ciò che l’uomo ha prodotto, nei secoli, come frutto del pensiero, della cultura, dell’arte, della tecnica: in questo consiste il patrimonio che i nostri corsi coltivano e trasmettono. Un patrimonio che non ha solo un valore “culturale”, di conoscenza, ma che costituisce l’elemento vincente per molte delle professioni contemporanee. Per questo l’attività formativa è multidisciplinare e interdisciplinare, e prevede l’accostamento delle discipline umanistiche con l’insegnamento delle tecniche di comunicazione più avanzate. Quali sono oggi gli sbocchi professionali dei laureati in Lettere e Filosofia? Dai corsi di laurea in Lettere e in Filosofia escono i futuri insegnanti del sistema scolastico nazionale, i professionisti
della conservazione e della promozione dei beni culturali, artistici, librari; nonché professionisti del mondo della comunicazione, del turismo responsabile e dello spettacolo. Quali sono i progetti di ricerca e sviluppo con i quali la sua Facoltà intende rispondere alle nuove esigenze della società e del mercato del lavoro? È nella linea della rielaborazione del “depositum” di conoscenze – affidateci da chi ci ha preceduto – che sta la ricchezza e il valore della ricerca in ambito umanistico. Nella consapevolezza che in questo lavoro è possibile rinvenire molti degli elementi dell’innovazione necessaria alle società contemporanee, nonché nella convinzione che la storia e l’esperienza di questi primi cento anni di vita dell’Università Cattolica si ritrova la direttrice lungo la quale correrà lo sviluppo di quelle che, modernamente, si chiamano humanities. In pratica consisterà nel declinare in ogni ambito della realtà contemporanea la millenaria tradizione di conoscenze e saperi che l’uomo ha prodotto fino ad oggi. Come si prevede la ripresa delle normali attività di Facoltà dopo il Coronavirus? Fin da quando si è presentata la grave emergenza della pandemia, la Facoltà si è attrezzata per corrispondere al meglio delle risorse della didattica on-line alla prosecuzione di lezioni, esami e discussioni di tesi, così da evitare agli studenti difficoltà e perdite di tempo. Anche per il prossimo anno la Facoltà ha messo a punto linee d’indirizzo che prevedono la necessaria flessibilità di fronte al mutare delle condizioni, in modo che accanto alle garanzie di sicurezza, venga assicurata a tutti gli studenti la possibilità di frequentare con profitto i corsi di laurea. Università Cattolica del Sacro Cuore
Scienze matematiche, teorie e teoremi aiutano il problem solving a cura della redazione Professor Paolini, cosa significa essere oggi la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università Cattolica? A prima vista la denominazione Scienze matematiche fisiche e naturali può apparire un po’ “retrò”, infatti è stata mantenuta la denominazione storica. Questa continuità con il passato esprime comunque il fatto che le cosiddette “scienze dure” sono molto fedeli a se stesse. L’atteggiamento scientifico non è cambiato nel tempo, per la matematica risale ai tempi di Euclide o prima ancora e la fisica si appoggia al “metodo scientifico” definito da Galileo Galilei. Nonostante questo, o forse in forza di questo, la nostra è una Facoltà molto moderna, in cui si studia e si insegna un sapere dal quale sono nate tutte le recenti innovazioni tecnologiche: aerei, internet, telefonini, i nuovi materiali utilizzati nei più svariati settori, l’intelligenza artificiale di cui oggi si parla diff usamente nei media. Insomma, la
matematica e la fisica sono una sorta di ponte che idealmente unisce il passato con il futuro. Come devono porsi quindi oggi i giovani rispetto a una realtà ormai trasformata e mediata dalle innovazioni tecnologiche? Il nuovo millennio inizia con “nuovi rischi”, da quelli oramai evidenti come i cambiamenti climatici a quelli più nascosti, come le insidie annidate nelle pieghe di internet e della connessione globale. Davanti a queste sfide è confortante constatare il notevole aumento di interesse da parte dei giovani studenti nei confronti delle materie scientifiche, come attestato dall’aumento di iscrizioni di questi ultimi anni. Alle soglie del centenario di fondazione dell’Università Cattolica, qual è oggi l’impostazione didattica della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali? L’Università Cattolica mette a disposizione strumenti estremamente moderni a supporto della didattica e i nostri docenti decidono, in autonomia, come utilizzarli per ottenere una didattica efficace e stimolare il desiderio di sapere e il gusto della ricerca. Per capire “la scienza”, sia matematica, fisica o informatica, sono richiesti impegno e fatica: si tratta di ripercorrere con gli studenti un’evoluzione millenaria ottenuta aggiungendo nuovi risultati costruiti sul lavoro di illustri predecessori. Rispetto alle nuove esigenze e richieste dal mondo professionale, come si pone la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali? Le aziende stanno sempre più attingendo tra i nostri laureati; si tratta di ragazzi che escono con una solida formazione di base e con una testa allenata ad affrontare nuovi problemi e a trovare il giusto approccio per arrivare ad addomesticarli e a risolverli. Non a caso con l’anno accademico
Università Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
In Ateneo
2020/21 partirà il nuovo corso di laurea magistrale in Applied data science for banking and finance, in collaborazione con la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie ed assicurative, che ha lo scopo di coniugare lo spirito scientifico della nostra Facoltà con le nuove esigenze del mondo economico-finanziario, in relazione soprattutto alle nuove tecnologie, l’industria 4.0, i “big data”, l’intelligenza artificiale. Rimane inoltre il più tradizionale sbocco nel mondo dell’insegnamento, la formazione dei futuri insegnanti nelle materie STEM rimane un’importante missione della nostra Facoltà. Come si declina l’identità cattolica nella sua Facoltà? L’uomo è “custode del creato”, e per comprendere il creato bisogna usare bene un “senso” che oggigiorno rischia di essere messo un po’ troppo da parte: il cervello. L’approccio dei docenti è improntato sull’umiltà, che deriva dalla consapevolezza di essere debitori nei confronti degli scienziati del passato. Credo che questo atteggiamento si coniughi in modo perfetto con l’identità “cattolica” dell’Ateneo di cui facciamo parte. Come si prevede la ripresa delle normali attività di Facoltà dopo il Coronavirus? L’emergenza sanitaria ci ha tolto il principale “organo di senso”, ovvero il contatto diretto con gli studenti. D’altra parte l’utilizzo delle nuove tecnologie, con possibilità di didattica a distanza tramite webinar, incontri in diretta streaming e lezioni videoregistrate ci ha resi consapevoli dell’esistenza di modalità di insegnamento alternative, di un bagaglio di “strumenti” rinnovato, che sarà bene non dimenticare. Grazie alle nuove tecnologie l’attività didattica non si è fermata: ci sono state discussioni di tesi di Laurea, sono stati fatti esami di profitto. Abbiamo scoperto nuovi modi di comunicare.
1.2.3/2020
33
PRESENZA
In Ateneo
Scienze Bancarie, sempre più internazionale a cura della redazione
1.2.3/2020
34
Preside Beccali, 100 anni di Cattolica: quali traguardi ha raggiunto la sua Facoltà e quali sono le nuove sfide che la attendono? Nell’anno del centenario dell’Università Cattolica cadrà un anniversario importante anche per la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Nell’anno accademico 2020/21 la Facoltà celebrerà il trentennale dalla sua fondazione. Due nuovi corsi di laurea magistrale segneranno questo importante anniversario: la laurea magistrale in European studies in investor relations and financial communication (ESIR) un joint decree interateneo (con l’Università della Svizzera Italiana di Lugano) e interfacoltà (con la facoltà di Scienze linguistiche dell’Università Cattolica) e la laurea magistrale in Applied data science for banking and finance. Quali sono le parole chiave su cui declinare l’impegno formativo e i progetti della Facoltà? I tratti fondamentali dell’impegno e dei progetti della Facoltà sono così sintetizzabili: forte relazione di vicinanza tra docenti e studenti per favorire la crescita umana oltre che professionale dei nostri studenti coltivandone i talenti; stretto legame con il mondo del lavoro che consente di strutturare percorsi formativi altamente qualificanti e applicati e internazionalizzazione, intesa come esperienze di scambio degli studenti e sviluppo di programmi di studio congiunti con primari partner a livello internazionale (basti pensare alla nuova laurea magistrale ESIR e ai programmi di dual degree).
nazionali, accrescendo la reputazione dei percorsi della Facoltà. Numerose le eccellenti università partner con cui sono stati attivati dual degree con le nostre lauree: London School of Economics (UK), UNC Charlotte (US), Fordham (US), Cass Business School (UK), HSE-Saint Petersburg (Russia), University of Groningen (Olanda) e Bangor Business School (UK). La sua Facoltà è sempre più attenta alle richieste del mercato del lavoro... Basti citare l’esperienza pluriennale del Board Facoltà-Mondo del lavoro, che, non solo consente di affinare il piano formativo dei nostri percorsi tenendo conto dell’evoluzione nel mondo del lavoro, ma soprattutto consente di attivare numerose opportunità per i nostri studenti. Ne cito alcune: Stage day dedicato alla Facoltà, Progetto talenti, Soft skills, Digital skills, Clinical lectures con professionisti d’azienda. Significativi anche gli accreditamenti recentemente ricevuti da enti esterni di riconosciuta reputazione (CFA Institute, AIAF e Ordine dottori commercialisti) dei nostri percorsi di laurea. Da tale stretto legame consegue, come nelle intenzioni dei nostri fondatori,
la partecipazione attiva della Facoltà al dibattito della comunità finanziaria contribuendo ad una riflessione scientifica sui temi della banca, dalla finanza e delle assicurazioni valorizzando la dimensione etica. Come si declina l’identità cattolica nella sua Facoltà? Oltre all’attenzione a ciascuno dei nostri studenti, viene favorita la condivisione di una prospettiva che non limita la finanza e l’economia alla massimizzazione del profitto. Basti citare la recente iniziativa dei laboratori sul documento Oeconomicae et pecuniariae quaestiones per accompagnare i nostri studenti in una riflessione critica con docenti e operatori di settore sulle finalità di economia e finanza. Come si prevede la ripresa delle normali attività di Facoltà dopo il Coronavirus? Per fronteggiare le nuove circostanze abbiamo trasferito, con impegno e dedizione, tutte le attività didattiche in remoto. Continueremo nella costante innovazione per garantire comunque piena fruibilità, anche in remoto, dei nostri percorsi, garantendo sempre massima attenzione a ciascun studente.
Il dual degree segno del sempre maggior profilo internazionale... Il dual degree basandosi sul riconoscimento incrociato degli esami sostenuti all’estero, favorisce la creazione di stretti legami con primari atenei interUniversità Cattolica del Sacro Cuore
Lingue, una Facoltà all’insegna dell’interculturalità a cura della redazione Preside Gobber, 100 anni di Cattolica: quali traguardi ha raggiunto la sua Facoltà e quali sono le nuove sfide che l’attendono? La Facoltà è stata fondata trent’anni fa. Attualmente è la seconda per numero di studenti iscritti in Ateneo. Questo sviluppo positivo testimonia interesse per una formazione che lega l’apprendimento delle lingue allo studio di discipline specifiche di contesti professionali in cui le lingue sono rilevanti. Per il futuro, è nostra cura consolidare e aggiornare i corsi di studio esistenti e aumentare l’internazionalizzazione dell’offerta formativa: un primo passo è il nuovo profilo di laurea magistrale The art and industry of narration. Partecipiamo anche a un nuovo corso di laurea magistrale sulla comunicazione finanziaria, avviato dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative in collaborazione con l’ateneo della Svizzera italiana. Altri progetti, ora allo studio, riguardano l’applicazione dei saperi linguistici nella sfera digitale. Quali le parole chiave su cui declinare l’impegno formativo e i progetti della Facoltà? Plurilinguismo e interculturalità, che allenano a cogliere e interpretare la realtà da punti di vista diversi; attitudine all’analisi, frutto di studio sistematico delle lingue; flessibilità e capacità di adattamento, maturata con l’assimilazione delle lingue e la connessa continua rielaborazione degli stili di apprendimento. Quali sono i progetti di ricerca e sviluppo con cui la sua Facoltà intende rispondere alle nuove esigenze del mercato del lavoro? Le professioni sono molte e diverse: riguardano gli ambiti della comunicazione plurilingue nelle organizzazioni e nelle imprese, di qualsiasi dimensione, che abbiano bisogno di operare in conUniversità Cattolica del Sacro Cuore
testi internazionali. Nelle professioni del futuro le competenze in più lingue saranno sempre importanti; esse inoltre consentono di muoversi con agilità e sicurezza in un mondo interconnesso e plurilingue. Come si declina l’identità cattolica nella sua Facoltà? La Facoltà testimonia la propria affezione all’esperienza che ha dato vita all’Università Cattolica svolgendo il proprio compito formativo in modo onesto e serio, nel rispetto e nella cura per il destino degli studenti. Una Facoltà che guarda sempre più a Oriente... Oggi è di moda guardare a Oriente, nel senso della Cina. Non lo era quindici anni fa, quando partimmo con l’insegnamento del cinese. È stata una iniziativa apprezzata dai molti studenti che si sono laureati in questa lingua. Negli ultimi anni, grazie al sostegno dell’Istituto Confucio, la Facoltà ha attivato una rete di rapporti con la Beijing Language and Culture University (in Cina, la più prestigiosa sede accademica per gli studi sulle lingue) e altre realtà del mondo universitario cinese. Continueremo a lavorare per migliorare questa proficua collaborazione scientifico-didattica nell’ambito delle scienze linguistiche. Per quanto riguarda l’estremo Oriente, guardiamo con interesse allo spazio linguistico coreano, che esprime una realtà economica e culturale di grande rilievo e aperta all’incontro con il cristianesimo. Per il vicino e medio Oriente, la Facoltà è attenta alla realtà linguistico-culturale del mondo turcòfono: da un paio d’anni abbiamo un insegnamento di Storia e cultura della Turchia, e vi si studia anche la lingua; altra realtà cui siamo interessati è lo spazio linguistico persiano, con il farsi, il dari, il pashto – dall’Iran all’Afghanistan.
Come si prevede la ripresa delle attività di Facoltà dopo la crisi sanitaria dovuta al Coronavirus? Durante la pandemia la Facoltà ha continuato a operare con la didattica a distanza. È stata un’impresa complessa, che ci ha aperto nuovi orizzonti per il futuro. Molte attività formative possono essere svolte amalgamando l’insegnamento in aula con la didattica a distanza, sia in streaming sia registrando le lezioni. L’orario sarà organizzato diversamente, le sere e i sabati potranno essere impiegati per l’apprendimento svolto in autonomia; le ore centrali dei giorni feriali potranno essere riservate alle lezioni che esigono l’interazione tra studenti e docenti. Peraltro, proprio la situazione di questi mesi di emergenza ha mostrato che la dimensione interpersonale è preziosa per l’esperienza universitaria. La Facoltà ha ben presente questo fatto e si propone di sviluppare una didattica capace di valorizzare l’interazione anche a distanza.
PRESENZA
In Ateneo
1.2.3/2020
35
PRESENZA
In Ateneo
Nominato per la prima volta un professore di una Università lombarda
Francesco Bestagno è il nuovo Consigliere giuridico all’Ue di Paolo Ferrari
D
allo scorso 25 maggio Francesco Bestagno (nella foto), docente di Diritto del commercio internazionale e di Diritto dell’Unione europea alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica, è il nuovo Consigliere giuridico presso la Rappresentanza permanente dell’Italia all’Unione europea (la qualifica ufficiale è di “Addetto agli Affari Giuridici”). Un incarico prestigioso cui il professore della Cattolica è arrivato dopo una selezione alla Farnesina, che ha portato alla sua nomina da parte del Ministro degli Affari Esteri. L’incarico dura due anni rinnovabili, è a tempo pieno, comporta una mole di lavoro molto ampia e
1.2.3/2020
36
Al docente della facoltà di Giurisprudenza un prestigioso incarico presso la Rappresentanza permanente d’Italia all’Unione europea anche una continua reperibilità, in ogni momento in cui ci sia la necessità di rispondere a uno degli altri 26 Stati membri o a una delle Istituzioni. «Il Consigliere giuridico aiuta a definire la posizione dell’Italia di fronte a ciascuna delle istituzioni dell’Unione europea e agli altri Stati» afferma il professor Bestagno, spiegando il senso dell’incarico che ha assunto. Riguardo la funzione svolta dalla Rappresentanza permanente d’Italia all’Ue il professor Bestagno spiega che «ogni Stato membro ha una sua Rappresentanza diplomatica presso l’UE, retta da un
Ambasciatore che è il Rappresentante permanente al più alto grado. Rappresenta il Governo nazionale, nonché i soggetti pubblici e privati italiani che hanno necessità di tutelare i propri interessi in seno all’UE. È un’articolazione del Ministero degli Affari esteri e per la Cooperazione internazionale ed è particolarmente importante perché garantisce un legame continuo tra il Paese e le Istituzioni europee». (https://italiaue.esteri.it/rapp_ue/it/)
La riflessione teologica deve evolversi con i tempi
Zamagni: «Teologi rimboccatevi le maniche» di Katia Biondi
A
nche i teologi si rimbocchino le maniche e comincino a studiare quei due fenomeni di portata mondiale che sono globalizzazione finanziaria e rivoluzione del digitale». Non usa giri di parole Stefano Zamagni (nella foto), presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, per esprimere la sua critica nei confronti di una teologia rimasta ferma alla «fase della modernità» e che non tiene ancora conto dei grandi processi economici postmoderni. «La riflessione teologica non è un dato immutabile ma evolve con l’evoluzione dei tempi e delle problematiche. Del resto anche il cristianesimo è una religione “incarnata”, appunto dentro la storia» sottolinea Zamagni, specificando che «se la storia evolve è evidente che anche la riflessione sui fatti della storia deve mutare».
Globalizzazione finanziaria e rivoluzione del digitale sono due fenomeni che anche la teologia non può far finta che non esistano Professor Zamagni, qual è il contributo che la teologia può dare alla comprensione delle dinamiche economiche? Registro non tanto un ritardo ma una certa fatica a intercettare il nuovo, oggi una delle grandi sfide a cui è chiamata la riflessione teologica riguarda proprio la questione del lavoro, che non è più solo un problema di “posti” ma di “senso” del lavoro. Nella società digitale rispetto a quella industriale qual è il senso del lavoro? Oggi a essere messo in discussione è il senso stesso del lavoro umano e su questo bisogna che la teologia drizzi le antenne. Il rapporto tra economia e teologia è diventato oggi centrale grazie all’apporto dato da papa Francesco, si pensi all’enciclica Laudato si’ o anche all’iniziativa di Assisi dove il Santo Padre chiama a raccolta i giovani economisti... È la prima volta nei duemila anni della storia
della Chiesa che economisti e imprenditori sotto i 35 anni si radunano per rivedere un modello di sviluppo che fa acqua da tutte le parti. La stessa teoria economica dominante, quella che si insegna in tutte le università a cominciare da quelle cattoliche, è sbagliata. Quindi papa Francesco si rivolge ai giovani per chiedere loro di rivedere il suo paradigma di base. Qual è allora il percorso da seguire per mettere in pratica la sfida economica del Pontefice? Se per il paradigma ancora dominante il fine ultimo dell’agire economico è il bene totale, per quello nuovo che si sta formando è il bene comune. Ma fintanto che i professori di economia insegnano che bene comune e bene totale sono più o meno la stessa cosa è ovvio che c’è una défaillance. Su questo i teologi devono intervenire perché loro stessi non hanno chiara la differenza tra bene totale e bene comune. Università Cattolica del Sacro Cuore
Schlesinger, addio a un maestro del Diritto di Agostino Picicco
È
scomparso il 14 marzo il professor Piero Schlesinger, illustre giurista dell’Università Cattolica, avrebbe compiuto novant’anni il 19 maggio. Laureatosi in Giurisprudenza all’Università di Torino, iniziò nel 1956 l’attività accademica all’Università di Urbino e due anni dopo venne chiamato a Milano dal rettore e fondatore dell’Università Cattolica padre Agostino Gemelli a ricoprire la cattedra di Istituzioni di Diritto privato, insegnamento che ha impartito per oltre un trentennio. Assieme all’attività accademica Schlesinger ha svolto anche quella di avvocato in ambito societario e ricoperto incarichi apicali in istituti bancari. In particolare dal 1971 al 1993 è stato quasi ininterrot-
tamente presidente della Banca Popolare di Milano. Dal 1979 al 1990 è stato presidente del Centro italiano di ricerche e d’informazione sull’economia delle imprese pubbliche e di pubblico interesse (CIRIEC). Ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana (1976) e la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte (1979). Lega il suo nome al celebre manuale di Diritto privato, su cui si sono formate tante generazioni di studenti – tra i suoi allievi il rettore dell’Università Cattolica Franco Anelli – come ha ricordato il preside della facoltà di Giurisprudenza, Stefano Solimano: «è mancato un Maestro di questa Facoltà, un Maestro che ha formato generazioni di giuristi italiani anche grazie al suo limpidissimo manuale di diritto privato».
La scomparsa di Giorgio Arici o scorso 24 marzo se ne è andato Giorgio Arici, 63 anni e caposervizio da quasi quarant’anni nella sede di Brescia dell’Università Cattolica. Lui così combattivo ed energico non è riuscito a sopravvivere al terribile coronavirus. L’improvvisa notizia ha suscitato dolore e commozione in tutta la comunità universitaria. “...entrando in via Trieste, sembrava che il volto di Giorgio Arici fosse inseparabile da quelle mura, scale, corridoi, aule, uffici; e non era così. Ligure, genovese, che a Brescia ha messo radici, ho scoperto il legame profondo tra due tradizioni apparentemente lontane: l’amicizia lenta ma rocciosamente solida, il dire poco ma lasciar trasparire tutto l’essenziale, il senso del dovere non squadernato ma ritenuto in se stessi...”. Sono le parole con cui ha voluto ricordarlo il professor Guido Milanese della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere.
L
Mattesini, il sapere che diventa amore scomparso a 92 anni padre Francesco Mattesini, dei frati minori della Provincia Toscana, professore emerito di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Allievo di Giuseppe Billanovich, è stato direttore del Centro di ricerca Letteratura e cultura dell’Italia unita. Dal 1983 al 1989 fu Preside della facoltà di Lettere e Filosofia. Membro effettivo dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, nel 1996 ricevette, per decreto del Presidente della Repubblica, il diploma di Prima Classe riservato ai Benemeriti della Scienza e della Cultura. Ricordiamo in particolare la prolusione tenuta il 5 novembre 2003 nell’Aula Magna dell’Università, in occasione della solenne inaugurazione dell’a.a. 2003/04, sul tema Padre Gemelli e la sua spiritualità francescana. Nel 2000 uscì un volume di Studi di letteratura italiana in suo onore, a cura di Enrico Elli e Giuseppe Langella. È stato anche componente del Consiglio d’Amministrazione dell’Ateneo fino al 2010.
È
Luigi Castagna, latinista con sense of humour di Agostino Picicco
L
uigi Castagna, nato a Lecco nel 1945, si era laureato in Lettere classiche all’Università di Pavia. Insegnò negli atenei di Firenze e di Bergamo fino all’anno accademico 1984-85, quando venne chiamato, come professore associato, a coprire l’insegnamento di Letteratura latina, cui si aggiunse quello di Storia della lingua latina, presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica di Milano, dove rimase sino al termine della carriera, nel 2015 (proseguendo tuttavia con l’insegnamento a contratto di Storia della lingua latina sino al 2017). Finissimo lettore di testi e dotaUniversità Cattolica del Sacro Cuore
to di una particolare sensibilità letteraria si era occupato in particolare di poeti bucolici latini, di teatro tragico, di poesia tardo-latina e neolatina e della ricezione dei testi classici nell’età moderna e contemporanea. Mostrò sempre grande cura per le relazioni umane: quelle con i colleghi del Dipartimento di Filologia classica, ma anche con gli studenti e i laureandi che ricordano la sua cordiale affabilità, l’ironia arguta, che non di rado diventava autoironia, come caratteristiche indimenticabili del suo modo di essere.
PRESENZA
In Ateneo
1.2.3/2020
37
Alleati per il futuro, il titolo della 96esima GU
Una giornata distanti, un pensiero che unisce Il messaggio del Rettore sul rinvio della Giornata per l’Università Cattolica
a cura della redazione
1.2.3/2020
38
P
er pensare e costruire il futuro bisogna partire dai giovani e investire su di loro”. Lo hanno sottolineato i vescovi italiani nel Messaggio per la 96esima Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che doveva essere celebrata il 26 aprile sul tema Alleati per il futuro. A causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria la presidenza della CEI ha disposto la sospensione e la riprogrammazione della Giornata universitaria per il prossimo 20 settembre, in un periodo in cui – come ha scritto il rettore Franco Anelli nel suo messaggio dedicato all’evento (il testo completo è disponibile su www.cattolicanews.it/una-giornata-distanti-un-pensiero-che-unisce) – “sarà possibile vivere pienamente un momento per noi importante, che fa parte della storia e della speciale, unica, identità dell’Ateneo; una scelta della quale siamo profondamente grati perché testimonia l’importanza di questa ricorrenza attraverso cui ogni anno, dal 1924, si ricorda e si rinnova il legame costitutivo tra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e la Chiesa italiana”. Il Rettore sottolinea inoltre come questo mancato appuntamento possa essere occasione “per riflettere sul senso di questa Giornata, istituita per testimoniare vicinanza e assicurare sostegno all’Ateneo dei
Cattolici italiani che da poco aveva visto luce, attraverso la spontanea generosità di coloro che condividevano con i fondatori l’ispirazione ideale di questo coraggioso progetto che, come sottolinea la nota della Presidenza della CEI, “ha saputo aprire la porta del futuro a molte generazioni di giovani, formando personalità e professionisti che sono stati linfa vitale per lo sviluppo del Paese e la vita della Chiesa”. Facendo riferimento al titolo scelto per la 96a edizione della Giornata Universitaria, il professor Anelli osserva come “senza la passione per l’educazione delle nuove generazioni e per la ricerca scientifica che tanti uomini e tante donne hanno donato all’Ateneo, non saremmo prossimi a celebrarne il primo secolo di storia” e soprattutto come “di questa alleanza si sente ora ancor più stringente il bisogno”. Infine rileva come “sulle scelte che faremo in questi giorni si giocano una parte importante del futuro della nostra storia e l’opportunità di costruire il mondo di domani attraverso la trasmissione di conoscenze e competenze alle nuove generazioni. Per questo proprio oggi è importante ricordare che pur nell’impossibilità di partecipare insieme alle celebrazioni eucaristiche possiamo sentirci comunque parte di una comunità solidale, consapevole che la propria forza sta nell’unitarietà di intenti”.
OSSERVATORIO GIOVANI
PRESENZA
In Ateneo La grande incertezza delle nuove generazioni ono i più pessimisti d’Europa: il clima di incertezza provocato dall’emergenza sanitaria e dalle sue ricadute sembra pesare in modo particolarmente rilevante sui progetti di vita dei giovani italiani, ancor più che su quelli dei coetanei europei. È quello che emerge, almeno dai primi risultati, dell’indagine promossa dall’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, condotta da Ipsos tra la fine di marzo e l’inizio di aprile 2020 in partnership con il Ministero per le Pari opportunità e la Famiglia, su un campione rappresentativo di giovani di età compresa fra i 18 e i 34 anni: 2.000 in Italia e 1.000 in ciascuno degli altri Paesi europei, in particolare Germania, Francia, Spagna e Regno Unito (Report completo sul sito www. osservatoriogiovani.it). Oltre il 60% degli intervistati italiani ritiene che l’emergenza sanitaria avrà conseguenze negative sui propri piani per il futuro, seguiti a breve distanza dai giovani spagnoli. Meno preoccupati sembrano essere, invece, francesi e tedeschi (a percepire tale rischio sono rispettivamente il 46% e il 42%). Sono proprio i giovani italiani coloro che più di tutti gli altri coetanei europei hanno abbandonato – e non semplicemente posticipato – i propri progetti di vita, almeno nel breve termine, in particolare, per quanto riguarda l’intenzione di andare a convivere, sposarsi e avere figli. “L’impatto di Covid-19 mette il Paese di fronte ad uno scenario nuovo all’interno del quale è necessario un attento monitoraggio della condizione delle nuove generazioni e dell’evoluzione del sistema di rischi e opportunità all’interno del quale producono le loro scelte – afferma Alessandro Rosina, coordinatore scientifico dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, demografo dell’Università Cattolica –. Solo attraverso adeguate analisi è possibile fornire il supporto conoscitivo necessario per politiche mirate che consentano di far ripartire il Paese con un ruolo attivo delle nuove generazioni”.
S
Università Cattolica del Sacro Cuore
Il grande palco virtuale dell’offerta formativa
FestivalUnicatt e OpenWeekUnicatt: superati i 300mila spettatori e i 3 milioni di persone raggiunte
PRESENZA
In Ateneo
Grande successo per le presentazioni live sui canali social dell’Ateneo dei corsi di laurea magistrali, triennali e a ciclo unico di tutte le Facoltà dei campus di Milano, ono state entrambe iniziative ine- Brescia, Piacenza e Roma
di Graziana Gabbianelli
S
dite per le modalità innovative con cui l’Università Cattolica ha scelto di raccontare la sua offerta formativa. Prima i 57 corsi di laurea magistrale dei suoi cinque campus con #FestivalUnicatt, l’Open Week – dedicato all’orientamento e trasmesso online dal 14 al 21 aprile scorso su tutti i canali social dell’Ateneo – che ha registrato in soli sei giorni cifre record: 507.156 persone raggiunte per un totale di 117.738 spettatori nelle 24 ore di dirette, con oltre 90 ospiti sul grande palco virtuale. Poi con l’Open Week di presentazione dei 43 corsi di laurea triennale, e i 7 a ciclo unico delle 12 Facoltà delle sedi dell’Ateneo, andato in scena sul grande palco virtuale dei canali social dal 18 al 30 maggio scorso. #FestivalUnicatt si è articolato in sei giornate di presentazioni, proiezioni di video e dibattiti virtuali che hanno impegnato tutta la comunità universitaria, a partire dal rettore Franco Anelli e dal prorettore vicario Antonella Sciarrone Alibrandi, dai presidi e dai docenti che, insieme con i responsabili dell’orientamento e dell’offerta formativa, studenti e alumni, hanno contribuito a rappresentare i valori dell’Ateneo: persona al centro, interdisciplinarità, internazionalizzazione. In particolare il FestivalUnicatt si è contraddistinto soprattutto per la sua capacità di generare dibattito e una riflessione a 360 gradi sul “tempo che verrà”, dopo la crisi sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus che ha messo in lockdown l’intero Paese. Questo grazie alla proiezione in anteprima di otto video sul tema ‘The Day After Covid-19’, con protagonisti i docenti dell’università Fausto Colombo, Ivana Pais, Ciro De Florio, Patrizia Catellani, Alice Cati, Alessandro Sbuelz, Massimo Scaglioni, Paolo Gomarasca, impegnati Università Cattolica del Sacro Cuore
in “un’ipotetica intervista dal futuro” a immaginare i possibili scenari che ci attenderanno dopo l’emergenza della pandemia. Il compito di entrare nel “cuore della realtà” che si sta vivendo è stato affidato invece ai live talk: sei dibattiti a distanza che hanno approfondito tematiche di attualità sulla base dei contenuti disciplinari delle 11 Facoltà. Appuntamenti culturali che hanno messo in risalto, anche a partire dai contributi dei suoi relatori – professori dell’Università Cattolica, professionisti alumni dell’Ateneo e testimonianze di studenti – quella valenza multidisciplinare da sempre inscritta nel Dna dell’Ateneo. Fra le tematiche approfondite: Il mistero degli algoritmi nel cuore della realtà: perché e a che cosa servono, Il nuovo sviluppo e la sostenibilità nel cuore della realtà, La nuova casa comune nel cuore della realtà, I nuovi soggetti nel cuore della realtà, I nuovi mondi nel cuore della realtà. A chiudere il ciclo di dibattiti il WebinCatt: Ripartire con l’Europa, promosso dalla community Alumni dell’Università Cattolica.
“Cuore è Ragione” è stato invece il claim al centro della manifestazione dedicata a presentare i corsi di laurea triennale e a ciclo unico delle Facoltà dei campus di Milano, Brescia, Cremona, Piacenza e Roma dell’Ateneo. Nelle dodici giornate sul set dell’Open Week Unicatt – articolate in incontri live, talk, proiezioni di video, performance teatrali e concerti – si sono alternati oltre 170 ospiti tra presidi, docenti, alumni, professionisti e studenti che nelle 30 ore di diretta hanno raccolto 218.128 spettatori e raggiunto 3.359.584 di persone. Se a questi dati si aggiungono quelli ottenuti nell’edizione del #FestivalUnicatt – per 54 ore di diretta e 270 ospiti – si arriva a un totale di 335.866 spettatori e a 3.866.740 persone raggiunte. Anche gli studenti sono stati coinvolti nelle presentazioni dei corsi e negli eventi serali, raccontando al pubblico la loro università, con punti di vista inediti e consigli utili alle future matricole su come cogliere tutte le opportunità dell’Ateneo. Come quelle descritte nelle dirette Instagram dello “Sportello tutor” dove gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle 12 Facoltà hanno risposto alle domande dei numerosi ragazzi collegati da tutta Italia per ricevere maggiori approfondimenti sulla vita da campus. Non solo le parole ma anche le immagini delle cinque sedi dell’Università e le Fotostorie Unicatt, curate dai fotoreporter dell’Ateneo Andrea Aschedamini, Marta Carenzi, Nanni Fontana, hanno raccontato sui social volti e luoghi della Cattolica, toccando temi importanti dalla sicurezza al piano #eCatt, dall’internazionalizzazione al placement, dal patrimonio storico agli eventi culturali passando per i laboratori di ricerca.
1.2.3/2020
39
PRESENZA
In Ateneo
Università Cattolica ed EDUCatt, intervento per il diritto allo studio
Covid-19 e Fase 2, manovra da 1,6 milioni a favore degli studenti a cura della redazione
U
1.2.3/2020
40
In campo azioni concrete e mirate alla tutela del diritto allo studio, per esempio la riduzione dei costi dei servizi per tutti coloro che nel periodo di emergenza sanitaria na manovra straordinaria a fa- non ne hanno usufruito
vore degli studenti e del valore complessivo di circa 1,6 milioni di euro a fronte della crisi sanitaria da Covid-19. È quanto hanno predisposto Università Cattolica e Fondazione per il diritto allo studio EDUCatt durante l’Open Week, l’iniziativa di orientamento dedicata alla presentazione dei 50 corsi di lauree triennali e magistrali a ciclo unico dei cinque campus dell’Ateneo. In campo azioni mirate alla tutela del diritto allo studio, come la riduzione dei costi dei servizi per gli studenti che nel periodo di emergenza non ne hanno usufruito o ne hanno usufruito solo parzialmente e azioni concrete a favore degli studenti e delle loro famiglie in considerazione delle possibili ricadute economiche conseguenti alla pandemia. La manovra, finanziata con fondi propri dell’Università Cattolica e della sua Fondazione per il diritto allo studio, si articola in alcune azioni a favore degli ospiti dei collegi, degli studenti idonei alla borsa di studio (beneficiari e non) e della generalità degli studenti che, insieme alle loro famiglie, sono stati colpiti dalle ricadute economiche dell’epidemia causata dal Coronavirus. Le prime tre azioni della manovra sono indirizzate a favore degli studenti collegiali non presenti in struttura durante l’emergenza sanitaria e prevedono una serie di riduzioni sull’ultima rata del collegio, tra cui ad esempio fino al 50% della quota alloggio (per gli studenti non borsisti) e fino al 90% della quota vitto per i collegiali che la hanno all’interno della retta. A favore degli studenti beneficiari di borsa di studio che in questi mesi non hanno potuto accedere al servizio di ristorazione, e pertanto non hanno usufruito del pasto giornaliero previsto, è stata predisposta inoltre una riduzione fino a circa 130 euro della trattenuta per i pasti da consumare in mensa.
Infine, in considerazione delle possibili ricadute economiche causate dalla pandemia, a favore degli studenti e delle famiglie colpite dalla crisi Covid-19, è stata predisposta l’integrazione di 120.000 euro a supporto del fondo già esistente per l’erogazione di Sovvenzioni Straordinarie EDUCatt, relativo a strumenti e servizi per il conseguimento del successo formativo. Questo fondo – che con questo provvedimento viene così portato a quasi 200.000 euro – è destinato a supportare, attraverso interventi in denaro o servizi, lo studente in temporanee ed eccezionali situazioni di bisogno ed è pertanto riservato a studenti che non siano risultati assegnatari di alcun altro beneficio o di analoghe forme di aiuto economico erogate da EDUCatt, dall’Università Cattolica o da altri enti pubblici o privati.
La comunicazione delle riduzioni agli interessati avverrà presumibilmente entro la metà di giugno; la restituzione dei rimborsi per le eventuali terze rate già corrisposte è prevista entro la fine di luglio. Il pacchetto di azioni comprese nella manovra si aggiunge al Fondo salva studi intitolato ad Agostino Gemelli e istituito dall’Ateneo per offrire un sostegno concreto agli studenti che, insieme alle loro famiglie, sono stati colpiti dalle ricadute economiche dell’epidemia causata dal Coronavirus. Grazie a queste misure circa 5.000 studenti dell’Ateneo potranno beneficiare di una agevolazione che vuole andare incontro a situazioni di difficoltà e consentire la normale prosecuzione degli studi.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Collaborazione e resilienza, le basi per il futuro
Università, laboratorio di dialogo di Emanuela Gazzotti
L
a conoscenza è indispensabile, è l’essenza del capitale umano, preziosa e insostituibile ricchezza morale della società del futuro». Il rettore Franco Anelli è stato chiaro nel delineare la necessità dell’investimento che le università devono mettere in campo per ripartire. L’ha fatto aprendo il talk serale intitolato Come ripartire e come ripartire dall’università? che ha chiuso l’undicesima e penultima giornata dell’OpenWeekUnicatt a cui sono intervenuti i professori Fausto Colombo, Guendalina Graffigna e Ivana Pais dell’Ateneo, moderati dal direttore della Comunicazione Daniele Bellasio. Il Rettore ha ribadito l’importanza delle nuove generazioni che non devono essere smarrite. «Oggi bisogna avere la lungimiranza di investire sugli studenti perché abbiano le conoscenze che servono a sviluppare la società e ad affrontare le crisi come quella che stiamo vivendo oggi». Alla base della ripartenza c’è indubbiamente la collaborazione, come è emerso dalla voce di tutti i relatori della serata. Una parola chiave che va a braccetto con la resilienza. La capacità di resistere all’urto riprogettandosi insieme è quello che la psicologa Graffigna auspica per il prossimo futuro. E in particolare vede l’università come il luogo che genera processi positivi, oltre che contenuti, oggi luogo fisico e virtuale al tempo stesso con regole del gioco utili a raggiungere il bene comune. Le ha fatto eco la sociologa Pais parlando dell’economia collaborativa come un modello che non è stato messo in discussione, fatti salvi i casi del turismo e della mobilità che negli ultimi mesi sono stati colpiti duramente. «Il crowdfunding funziona, e così le campagne basate sulla reciprocità, una cosa che non avevamo visto in questi termini fino ad ora. Altri esempi sono il picco di utilizzo delle piattaforme digitali per l’acquisto di cibo a filiera corta con un’attenzione al rispetto ambientale, e le nuove forme di prossimità nei rapporti di vicinato». Anche il direttore del dipartimento di Scienze delUniversità Cattolica del Sacro Cuore
PRESENZA
In Ateneo
La tavola rotonda della penultima giornata di OpenWeekUnicatt ha messo a tema l’università come luogo di eccellenza da cui ripartire dopo la crisi la comunicazione e dello spettacolo Fausto Colombo ha messo l’accento sulla collaborazione definendo l’università come «un grande laboratorio di dialogo continuo». Ma se il modello del mondo del lavoro che richiede giovani usciti dall’università già “confezionati” con le competenze da applicare non funziona, allora forse bisogna rovesciare la prospettiva. Si inseriscono qui le due proposte di Ivana Pais: la prima è l’idea di un future lab in università dove docenti e studenti lavorino insieme seguendo il principio che “per imparare bisogna insegnare, per insegnare bisogna imparare”; e la seconda è che il mondo del lavoro porti dentro i giovani con un approccio diverso, non più per formarli a “saper fare”, ma per
imparare dal loro sguardo diverso che può cambiare i processi e non semplicemente acquisirli. Infine il Rettore ha sottolineato come nelle università bisognerebbe assumere lo studente come soggetto del sapere, della conoscenza. E il coraggio di sapere e di proporre conoscenze nuove è la cifra dell’innovatore delle conoscenze disrupting che cambiano il quadro di riferimento. E lo si vede ben oggi perché non è sempre facile distinguere le fake news dalla conoscenza. Oggi c’è una crisi della qualità del dialogo e della dialettica. «Parlarne – ha detto il rettore Anelli – è un modo di sopravvivere. Almeno dal punto di vista morale, emotivo e culturale».
Borse di studio
Un premio al merito per i nuovi studenti n contributo alla ripresa, un’iniziativa per dare futuro al Paese. Università Cattolica e Istituto Toniolo promuovono il primo Concorso Nazionale completamente online per l’assegnazione di 100 borse di studio di merito per iscriversi all’università. La partecipazione è gratuita e aperta a tutti gli studenti diplomandi e laureandi di primo livello d’Italia. Oltre che attraverso la ricerca scientifica, l’Ateneo contribuisce alla ripresa investendo importanti risorse nella formazione dei giovani. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha reso ancora più urgente fornire un contributo concreto alle famiglie e apprezzato ogni anno da migliaia di studenti (2.900 i candidati nel 2019), un investimento – tra i più imponenti bandi undergraduate promosso in Italia con fondi privati – per la formazione dei giovani reso particolarmente urgente dall’attuale frangente economico. Nelle scorse edizioni il Concorso si svolgeva in presenza, in 10 città italiane contemporaneamente: quest’anno le prove si terranno unicamente online rendendo possibile la partecipazione a studenti di tutto il territorio nazionale. Le prove, previste per sabato 4 luglio 2020, avranno una durata di circa due ore, e tutti i candidati verranno convocati tra le ore 9 e le ore 18. Va ricordato che queste sovvenzioni, attivate con fondi propri dell’Ateneo, si aggiungono alle oltre 3mila borse di studio erogate annualmente da Fondazione EDUCatt per il diritto allo studio secondo il criterio misto reddito-merito. Queste 100 borse sono destinate a chi intende immatricolarsi in Università Cattolica nell’anno accademico 2020-21. Due le categorie di Concorso: START rivolto a diplomandi o diplomati che intendono immatricolarsi in Università Cattolica per l’anno accademico 2020-21; RUN per studenti laureandi o laureati di primo livello che intendono iscriversi in Università Cattolica per l’anno accademico 2020-21. L’importo assegnato a ciascun borsista è pari a € 2.000, rinnovabile per gli anni successivi. Inoltre, per gli studenti ammessi ai Collegi In Campus, la borsa erogata sarà di € 3.000 annui. Le iscrizioni sono aperte fino al 26 giugno, per informazioni: www.borsepermeritouc.it
U
1.2.3/2020
41
PRESENZA
Di EDUCatt
La reazione al lockdown della Fondazione dell’Ateneo per mantenere l’operatività
EDUCatt durante l’emergenza, le nuove sfide durante (e dopo) il COVID-19 Durante la fase dell’emergenza EDUCatt ha cercato di continuare a garantire l’operatività dei servizi, tra cui i Collegi e le Mense, oltre che i servizi di distribuzione libraria, emergenza sanitaria e la qua- riadattandoli rapidamente per rispondere alle esigenze della comunità
di Giada Meloni
L’
1.2.3/2020
42
rantena hanno ridefinito il concetto di socialità e di lavoro ed è proprio grazie alla tecnologia che molti settori del nostro Ente per il Diritto allo Studio hanno potuto continuare a garantire il servizio cercando di rispondere al meglio ai bisogni degli studenti. Un esempio di conversione dei servizi è senza dubbio quello messo in atto dal Centro sanitario e dallo staff della Consulenza psicologica, che ha subito accolto l’opportunità di continuare a erogare le proprie prestazioni, questa volta da remoto; è stato infatti attivato uno Sportello di Consulenza psicologica gratuito, grazie al quale gli studenti in difficoltà possono prenotare un colloquio individuale con un esperto di riferimento.
La spinta alla conversione ha condotto a una accelerazione anche nel caso del settore Soluzioni e Strumenti, che già nel corso di questi mesi ha continuato a lavorare per garantire un accesso ai materiali per lo studio anche in formato digitale; è stato ulteriormente potenziato il servizio di prestito offerto dall’HUB digitale. Le nuove modalità di lavoro hanno coinvolto anche i settori più “tradizionali” della Fondazione: il servizio Agevolazioni economiche si è attivato per garantire ai numerosi studenti in attesa di risposte sulle Borse di studio una serie di procedure digitali celeri ed efficaci, che potranno essere utilizzate anche al termine dell’emergenza e il servizio di eSharing è stato riconvertito per garan-
tire una postazione di lavoro a domicilio per quanti non ne fossero provvisti. Se in tanti settori si è dovuto premere il tasto “pausa” per traslarsi sul virtuale, le Soluzioni abitative e la Ristorazione hanno continuato a erogare i consueti servizi (seppur in modalità ridotta) e anzi, si sono dimostrati abilissimi nel fronteggiare le nuove criticità. I Collegi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore hanno continuato a rappresentare un porto sicuro per le centinaia di studenti fuori sede che al momento del lockdown erano lontani da casa. La Residenza Buonarroti di Milano ha ospitato anche i collegiali dell’Augustinianum e del Ludovicianum, con l’obiettivo di minimizzare i contatti anche con il personale, mentre le ragazze del Marianum e del Paolo VI sono rimaste nei rispettivi collegi. A Roma le studentesse del San Luca-Armida Barelli sono state parzialmente trasferite presso il Collegio Ker Maria, per permettere al personale medico di alloggiare nelle immediate vicinanze del presidio attivato al Policlinico Gemelli. La Ristorazione, core service di EDUCatt, ha continuato a erogare in sicurezza il servizio, privilegiando aperture ridotte per garantire l’igiene e il rispetto delle normative vigenti: un plauso agli addetti ai lavori, che, nonostante le difficoltà, hanno continuato a operare nella mission di offrire un servizio di prima necessità al pubblico dell’Ateneo. Non sappiamo quali sfide ci attenderanno in futuro, ma l’esperienza di questa pandemia ci ha dato limpida dimostrazione di come Università Cattolica ed EDUCatt siano in grado di lavorare insieme per gli studenti anche in emergenza.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Il programma per l’ascolto dei bisogni degli studenti non si è interrotto
Ascoltare per migliorarsi: il progetto LIFE
PRESENZA
Di EDUCatt
di Sara Barboglio
E
A tre anni dall’avvio del Progetto LIFE l’analisi dei dati e la redazione di report dettagliati sugli incontri permettono di focalizzare i punti di forza e le criticità intorno alle tematiche ssere capaci di guardarsi da affrontate, in un’ottica di miglioramento dell’offerta e di condivisione dei risultati
nuove prospettive e mettersi all’ascolto delle esigenze e delle opinioni dei principali stakeholders è un primo passo fondamentale per l’attivazione di azioni mirate al miglioramento dell’offerta e all’implementazione di nuovi servizi: EDUCatt da anni impegna energie in indagini volte a misurare il grado di soddisfazione e di consapevolezza dei fruitori dei suoi servizi lavorando nella direzione di una risposta più puntuale alle necessità riscontrate e di un potenziamento degli aspetti comunicativi fondamentali, con la prospettiva di una maggiore apertura e condivisione di strumenti con l’Università. Il Progetto LIFE (Lightening Innovations for Empowerment), avviato nel 2017 in seguito alle indagini svolte in precedenza, nasce proprio con l’obiettivo di dar voce ai diversi gruppi di interesse della Fondazione e di ascoltare i bisogni, le opinioni e i suggerimenti della comunità universitaria. Due sono le principali strategie d’indagine: i questionari, strumenti di misurazione quantitativa articolati in domande chiuse e aperte e somministrati, grazie al supporto del Nucleo di Valutazione dell’Università Cattolica, agli studenti dei Collegi In Campus delle sedi di Milano e Piacenza (2017), ai Docenti (2018) e al Personale Tecnico Amministrativo (PTA) di EDUCatt e dell’Università Cattolica (2019); e i Focus Group che concorrono invece a un’indagine di tipo qualitativo attraverso piccoli gruppi di studenti guidati dallo staff di psicologi di EDUCatt in un dialogo semistrutturato per raccogliere la percezione sui servizi della Fondazione e indagare la consapevolezza in tema di diritto allo studio. A tre anni dall’avvio del progetto l’analisi dei dati e la redazione di report dettagliati sugli incontri permettono di focalizzare i punti di forza e le criticità in relazione alle tematiche affrontate: in generale EDUCatt è percepito come Ente Università Cattolica del Sacro Cuore
1.2.3/2020
43 presente attraverso servizi fondamentali per lo svolgimento della vita universitaria e ricco nell’offerta, capace soprattutto di rispondere alle esigenze individuali. In particolare, i collegiali considerano la loro esperienza un modo di vivere pienamente l’Università, apprezzando l’offerta formativa e la possibilità di stringere legami intensi grazie alla vita comunitaria, mentre dei docenti che hanno risposto al questionato del 2018 il 97% consiglierebbe a uno studente in difficoltà di rivolgersi a EDUCatt. L’emergenza sanitaria ha costretto a un aggiornamento dei tavoli di lavoro in programma nel 2020 con nuove tecniche di indagine da remoto che hanno già visto, nel mese di aprile, l’organizzazione di un ciclo di Focus Group online rivolti ai collegiali della sede di Milano e che proseguiranno nelle prossime settimane con il coinvolgimento dei collegiali di Roma e Piacenza e durante l’anno con gli studenti di tutti le sedi, gli studenti in-
ternazionale e il Personale Tecnico Amministrativo (PTA) di EDUCatt, mentre è in cantiere, a distanza di due anni, un nuovo questionario per i docenti e un Focus Group tematico sul progetto Casa Fogliani. Nella convinzione che «ascoltare bene è quasi rispondere» (P. Marivaux) la prospettiva di lavoro di EDUCatt e del Progetto Life è quella di un dialogo sempre più fl uido con i suoi stakeholders che non si fermi davanti alle difficoltà di questo particolare periodo, ma che ricerchi piuttosto nuovi canali di contatto: per questa ragione per tutto il mese di maggio tramite la pagine Instagram di EDUCatt (@educattuc) saranno erogati, a cadenza bisettimanale, alcuni sondaggi atti a indagare la conoscenza e la percezione dei servizi, nonché post informativi sulle offerte e sulla gestione dei servizi per un continuo miglioramento della qualità del percorso universitario e dell’esperienza dello studente.
PRESENZA
Di Vita e Pensiero
V
ita e Pensiero non si è fermata un giorno dall’inizio della pandemia: nuovi ebook sono usciti con regolarità in questi mesi, e gratuitamente, così da essere accanto ai lettori e orientarci, insieme a esperti e intellettuali, nel tempo della pandemia (scaricabili su www. vitaepensiero.it/ebook_gratuiti). Alcuni titoli hanno atteso la riapertura delle librerie. Il nostro libro della ripartenza è quello di Fausto Colombo, Ecologia dei media. Manifesto per una comunicazione gentile (Vita e Pensiero), che contiene un messaggio ancor più condivisibile oggi, dopo quanto abbiamo affrontato e stiamo affrontando come società.
44
Le regole e la vita
L’ecologia applicata ai media di Velania La Mendola
1.2.3/2020
EBOOK OPEN ACCESS
«La sensibilità ambientale sta crescendo in tutto il mondo, e possiamo sperare che essa bilanci, almeno in parte, i danni che la nostra specie sta arrecando a se stessa e al pianeta su cui vive. Qualità dell’aria e disponibilità dell’acqua, surriscaldamento, desertificazione sono problemi che il nostro stesso sviluppo ha portato con sé. Ora questi problemi mettono in discussione la sopravvivenza dell’umanità, e le voci che si levano – da quelle dotte degli scienziati a quelle cariche di emotività e speranza dei giovani del movimento Friday for Future, passando per il magistero di papa Francesco – sono qualcosa di più di una denuncia: sono una chiamata all’azione, un’appassionata richiesta di individuare strade nuove per difendere il nostro bene comune, la terra che ci alimenta e ci fa vivere. Forse paragonare la drammatica qualità del nostro ambiente al problematico assetto della comunicazione può sembrare irriverente, eppure proprio questa è la scommessa che voglio proporre: la comunicazione oggi (nella sua versione pubblica, che non si limita alle pratiche dei media) presenta una serie di problemi e di punti critici forse mai rilevati in precedenza, a dispetto delle straordinarie opportunità che gli strumenti del comunica-
re sembrano offrire a un numero sempre più ampio di persone. Alcuni di questi problemi inquinano la vita quotidiana e hanno conseguenze spesso drammatiche sulla convivenza sociale: sono – per esempio – i discorsi d’odio disseminati sui social media, o le conoscenze false o infondate che talvolta sostituiscono le evidenze scientifiche e persino il buon senso. Vi sono tendenze – come l’esperienza di essere continuamente connessi, la necessità dell’esibizione di sé, l’accelerazione talvolta insostenibile del nostro senso del tempo – che sembrano portare nuove sfide alla definizione dell’essere umani. Inoltre, determinate pratiche (si pensi al controllo cui gli utenti sono sottoposti da parte delle piattaforme attraverso il monitoraggio dei loro comportamenti o al modificarsi dei meccanismi dell’influenza sociale, affidata a celebrities non sempre attendibili o degne di fiducia) fanno pensare a una trasformazione dei meccanismi della vita collettiva. Nel loro complesso, quindi, alcune tendenze in atto sembrano costituire un quadro di degrado non solo dei media, ma più in generale di quella risorsa essenziale per la specie umana che è la comunicazione. Il parallelo fra inquinamento ambientale e inquinamento del simbolico, insomma, è qualcosa di più di un’azzardata analogia. È opportuno – e anzi urgente – riflettere sulla qualità della comunicazione come risorsa tipicamente umana, individuare il suo attuale stato, e se possibile provare a interpretare l’inquietudine del tempo presente. [...] La comunicazione è il più fondamentale dei beni comuni della nostra specie: salvarla significa salvare l’umano. Un’impresa che merita l’impegno di tutti noi.»
Segui i social Vita e Pensiero per consigli di lettura, news eventi, interviste agli autori www.vitaepensiero.it
a cura di Gabrio Forti
Aevum antiquum ultimo numero della rivista di filologia classica Aevum antiquum è dedicato a Ovidio e alla sua fortuna letteraria. Per lungo tempo gli studiosi e anche molti lettori sono stati pronti a credere che quanto Ovidio diceva fosse fattuale, che corrispondesse immediatamente alla verità. «La rinascita della letteratura di età imperiale, finalmente valutata come merita», scrive Luigi Galasso nella presentazione del fascicolo «illumina di luce più viva Ovidio, che sempre più è visto come l’antecedente di autori come Lucano, Stazio, Marziale, oggi considerati autori di grande valore». Al centro dei contributi, frutto dell’indagine di studiosi provenienti da diversi atenei, i rapporti di Ovidio con Valerio Flacco (Marco Fucecchi), con Stazio (Federica Bessone), con Marziale (Elena Merli), rapporti non solo intertestuali ma molto più complessi tanto che potremmo parlare con Hermann Fränkel di Ovidio come «poeta tra due mondi». L’articolo di Sandro La Barbera ci invita a riflettere sullo strumento dell’analisi intertestuale facendo chiarezza sui problemi, anche di metodo, che sono posti dal rapporto con un’opera come le Metamorfosi di Apuleio. Mentre Philip Hardie mostra come Ovidio funzioni da modello anche per luoghi in cui si dice di qualcosa che del nostro immaginario ovidiano non fa parte, come l’amore coniugale (lontano dal nostro immaginario di cantore dei liberi amori), in opere della letteratura inglese fino a Milton. Infine l’illustrazione del modo di lavorare su e con Ovidio del Pontano (Hélène Casanova-Robin) e di Novidio Fracco (John F. Miller) offre ulteriori case-studies di confronto con il testo del modello nella sua concretezza.
L’
Università Cattolica del Sacro Cuore
Un viaggio difficile. Gli ultimi 15 anni di Sanità Pubblica tra equità e sostenibilità Walter Ricciardi, Alessandro Solipaca (a cura di) Vita e Pensiero, Milano 2020 – pp. 216, €20,00 (Ricerche. Economia)
I
l saggio documenta la storia degli ultimi tre lustri del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), evidenziando i tratti distintivi, i punti di forza e le criticità, al fine di suggerire possibili linee di sviluppo della Sanità Pubblica. I contributi testimoniano che la sopravvivenza è andata aumentando nel corso degli anni, ma ciò non è andato di pari passo con il miglioramento delle condizioni patologiche per le quali è forte il ruolo della prevenzione e degli stili di vita. E se è vero che il SSN spende meno della media europea ed è riuscito a bloccare la dinamica espansiva della spesa, a contenere la formazione di nuovi disavanzi e a riassorbire quelli accumulati, è anche vero che il rientro dal debito non è andato di pari passo con la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza. Alla luce del quadro prospettato gli autori suggeriscono un cambio di paradigma per la Sanità Pubblica, non più basato su un’assistenza funzionale all’organizzazione del Sistema, ma su progetti incentrati sul cittadino e sulle sue esigenze di cura.
La parola e la cosa. Saggi sulla resistenza della poesia Prefazione di Uberto Motta Vita e Pensiero, Milano 2020 – pp. 144, €13,00 (Punti)
A
che punto è la poesia? È ormai destinata a inabissarsi nella banalità del linguaggio contemporaneo, a farsi sfogo inconsistente di un privato narcisistico, o ha ancora qualche possibilità di essere un punto di vista privilegiato sul mondo, di saper esprimere l’urgenza di un orizzonte di senso? Riflettono su questi interrogativi poeti e poetesse di generazioni differenti e sensibilità peculiari, componendo una lettura inedita, critica e militante insieme, del fenomeno poetico, della sua origine e delle sue finalità, nel panorama italiano dei nostri tempi. Nella diversità degli sguardi e della cifra espressiva, emerge un comune, profondo amore per la parola poetica, dirompente e gratuita, intima e civile, nuova e primordiale, squarcio sul senso ultimo della vita. Una parola che si fa chiave di lettura alla portata dell’umano, possibilità di resistenza sempre alla ricerca di salvezza per sé e per il mondo intero
John W. O’Malley Vaticano I. Il Concilio e la genesi della Chiesa ultramontana Vita e Pensiero, Milano 2019 – pp. 240, € 20,00 (Cultura e storia)
C
onvocato da papa Pio IX, il Concilio Vaticano I si riunì dal dicembre 1869 al luglio 1870 nel transetto nord della basilica di San Pietro, un luogo che si sarebbe rivelato tutt’altro che piacevole, per la pessima acustica e la temperatura gelida. Non sarebbe stata però quella la preoccupazione maggiore per i vescovi convenuti, bensì la discussione dell’argomento che aveva portato al Concilio: l’infallibilità del papa. Un tema caldo, anzi caldissimo, se pensiamo che il mondo occidentale stava facendo i conti con lo scossone della Rivoluzione francese e le sue parole d’ordine di libertà, uguaglianza e fraternità. La definizione dell’infallibilità del papa, secondo John O’Malley, farà da cardine per il ricompattamento identitario del cristianesimo. L’ultimo volume della trilogia dedicata al racconto dei grandi Concili ecumenici – dopo Che cosa è successo nel Vaticano II e Trento – delinea uno spaccato della Chiesa di 150 anni fa i cui effetti si fanno sentire tuttora.
Università Cattolica del Sacro Cuore
Libro EDUCatt
Castelnuovo Fogliani. Reinventare un bene culturale: da sfida a possibilità
PRESENZA
Nei NeiLibri libri
Arcangela Ricciardi; presentazione di Angelo Giornelli EDUCatt, Milano 2019 ISBN 978-88-9335-557-5 98 pp. | 6 euro
di recente restauro il diploma del 1387 – custodito presso la Biblioteca dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – con cui l’imperatore Venceslao di Lussemburgo attribuisce il feudo di Castelnuovo alla famiglia dei Terzi; questo fondamentale documento viene citato e appare sulla copertina del volume Castelnuovo Fogliani. Reinventare un bene culturale: da sfida a possibilità. La pubblicazione, che fa parte della serie Quaderni EDUCatt – Strumenti (pensata per approfondire tematiche di peculiare interesse per l’organizzazione, per gli interni e non solo), è a cura di Arcangela Ricciardi: laureata in Gestione d’Azienda, frequenta il Dottorato in Management e Innovazione con un progetto di ricerca sull’imprenditorialità e il cambiamento dei modelli di business nelle imprese culturali. Il volume si inserisce all’interno del percorso dell’autrice: nella prima parte, più teorica, Ricciardi si focalizza sul concetto e sull’importanza dell’economia della cultura, impiegata come strumento rigenerativo in aree urbane e (anche e soprattutto) in quelle più decentrate; a tal proposito i capitoli seguenti, più pratici, sono dedicati interamente al caso di Castelnuovo Fogliani, complesso storico con sede ad Alseno di proprietà dell’Istituto Toniolo di Studi Superiori, e agli interventi effettuati da EDUCatt, cui è stata affidata la gestione negli ultimi due anni; Castelnuovo Fogliani si chiude poi con alcune proposte concrete relative a scelte e azioni future. Riprendendo le parole dell’ingegner Angelo Giornelli, che firma la presentazione del volume, «lo studio di Arcangela Ricciardi [...] vuole essere anche uno strumento rivolto all’interno e all’esterno di EDUCatt e a quanti si troveranno a lavorare sull’argomento, per riflettere propositivamente sulle possibilità e sugli ambiti di valorizzazione, con occhio fresco e moderno, non viziato da modelli alla lunga non sostenibili».
È
1.2.3/2020
45
PRESENZA
Dopo tutto
Procedure più trasparenti per Atenei di qualità di Michele Lenoci*
N 1.2.3/2020
46
ei singoli atenei viene rivolta crescente attenzione alla qualità dei processi per garantire il perseguimento dei primari obiettivi della didattica, della ricerca e della terza missione, assicurando la collaborazione competente di tutto il personale accademico e tecnico-amministrativo. Si ritiene, infatti, che procedure semplici, chiare, trasparenti, univoche e da tutti condivise possano meglio aiutare a conseguire gli scopi fondamentali di una università. Se gli studenti devono avere una centralità entro il sistema, occorre che possano facilmente acquisire tutte le informazioni relative all’accesso ai corsi di studio, alla loro impostazione e finalità, agli sbocchi occupazionali, e riescano a far sentire la propria voce affinché i punti di forza siano incrementati e le criticità individuate, opportunamente segnalate ed efficacemente superate. A questo fine servono le rappresentanze studentesche negli Organi accademici e soprattutto nei Consigli di Facoltà, così come le Commissioni paritetiche tra docenti e studenti, che devono collaborare per valutare la coerenza tra le situazioni effettive e gli obiettivi intesi o dichiarati, oltre alla plausibilità e attualità di tali obiettivi. Una colonna portante dell’università è, inoltre, la ricerca scientifica, giacché su di essa si fonda gran parte delle possibilità di progresso di una nazione e senza di essa la didattica diventa ripetitiva e obsoleta, essendo priva della vivacità, tipica di un’atti-
vità vissuta con l’entusiasmo per una meta da raggiungere. Affinché possa fiorire, la ricerca deve proporsi obiettivi chiari e un metodo rigoroso, avere finanziamenti e sostegni adeguati, che siano assegnati in base al merito, ottenere riconoscimenti non inquinati da pratiche scorrette e poco trasparenti, perché alimentate da interessi inconfessabili. Pure in questo caso il rigore delle procedure assicura che i meriti vengano riconosciuti e che il trasferimento dei risultati dalla ricerca alla didattica consenta un’adeguata preparazione degli studenti. Una partecipazione e condivisione dell’effettiva pratica della ricerca scientifica costituisce la migliore educazione dei giovani al rigore e al rispetto della verità. Infine, un ateneo ha pure il compito di interagire con la società a livello interno e internazionale, così come con gli altri atenei, centri di ricerca e organizzazioni culturali, per disseminare i frutti delle proprie indagini attraverso un impegno pubblico e la costituzione di strutture anche economiche, capaci di ravvivare il tessuto sociale e di collaborare con altri enti pubblici e privati. Affinché questi tre obiettivi di didattica, ricerca e terza missione siano conseguiti al meglio, diventa importante indicare linee guida che rendano le procedure esplicite e le istituzioni capaci di seguirle correttamente e di autovalutarsi, superando le criticità via via emerse. L’Agenzia Nazionale della Valutazione della Ricerca e dell’Università (ANVUR) ha principalmente lo
scopo di assicurare che sul territorio nazionale le buone pratiche si diffondano, la loro conoscenza sia acquisita da parte di tutte le persone interessate (studenti, docenti, personale tecnico-amministrativo), l’accesso alla documentazione sia facilitato, la consapevolezza di muoversi in situazioni corrette incoraggi il proprio lavoro. In ogni ateneo il Nucleo di Valutazione e il Presidio della qualità, collaborando, hanno il compito, l’uno, di valutare l’efficienza e l’efficacia dei diversi processi e la loro effettiva rispondenza ai risultati attesi; l’altro, di accompagnare le strutture e le persone a meglio svolgere i propri compiti, attraverso indicazioni e incontri di formazione. E le visite di accreditamento, come quella che avrà luogo il prossimo anno in Cattolica, servono anch’esse, attraverso la consultazione dei documenti disponibili e il dialogo con studenti, docenti e personale, a far maturare una crescente cultura della qualità. Restando inteso che, ovviamente, di tutta questa attività obiettivo ultimo non sono le procedure in sé, ma che, attraverso esse, possa venir meglio perseguita la formazione dei giovani e la ricerca scientifica originale, che dell’università costituiscono il risultato essenziale e il respiro vivificatore. *Presidente del Nucleo di Valutazione di Ateneo
Università Cattolica del Sacro Cuore
Sir Roger Scruton: un intellettuale fiero di non essere conformista
PRESENZA
Dopo tutto
di Massimo Marassi*
L
o scorso 12 gennaio è morto Sir Roger Scruton, uno dei più grandi filosofi del nostro tempo, conservatore, polemista, si è espresso con entusiasmo e vivacità su tutti i temi che caratterizzano l’odierno dibattito culturale, dall’estetica alla religione, dalla politica alla musica, dal desiderio al vino: La bellezza, (Vita e Pensiero); Il volto di Dio, (Vita e Pensiero); Il bisogno di nazione, (Le Lettere); Manifesto dei conservatori, (Cortina); Comprendere la musica, (Cantagalli); Sulla natura umana, (Vita e Pensiero); Bevo dunque sono, (Cortina). Una vita accademica intensa che lo ha visto professore a Birkbeck e a Boston e visiting in numerose università di mezzo mondo. Un intellettuale schierato in prima linea su tutti gli argomenti abitualmente estenuati dal logorio continuo dell’approccio decostruzionista del relativismo postmoderno oppure evitati abilmente dai filosofi più prudenti. Nato nel 1944 ha scritto più di 50 volumi (molti tradotti in italiano) di politica, morale, estetica, architettura, centinaia di articoli, ha tenuto lezioni e rilasciato interviste che hanno consolidato la sua fama di pensatore arguto, influente, brillante, originale. Critico di una costituzione europea a suo dire elaborata come negazione del proprio passato, priva di una visione rispettosa delle identità nazionali a vantaggio di interessi burocratici e commerciali senza
Università Cattolica del Sacro Cuore
alcuna missione culturale. A Scruton sta a cuore la costruzione di un futuro per l’Europa che sia coerente con la propria eredità e quindi non nasconde che una certa forma di immigrazione rappresenti un ostacolo difficile da superare come pure vede nella visione religiosa e politica islamica l’antitesi della concezione cristiana che affida al cittadino il governo della società umana. Il multiculturalismo, nonostante tutti i problemi che comporta, sarebbe una realtà non votata allo scontro se solo il diritto di affermare la propria identità non fosse una prerogativa esclusiva delle minoranze, ma a maggior ragione anche delle maggioranze. La tolleranza caratteristica della cultura occidentale si è mutata in un superficiale accomodamento applicabile a ogni situazione e problema, compreso quello riguardante l’identità culturale dell’Europa. L’Europa si è dimostrata talmente debole da giungere a rifiutare la propria eredità, costituita da precise forme di diritto e di religione. Compito primario della cultura attuale è allora una difesa di un’eredità assopita, più di facciata che di sostanza, in cui cresce il divario tra la vita e le sue espressioni culturali. In tale contesto il ruolo degli intellettuali dovrebbe innanzitutto esprimersi nel sollecitare un consenso pubblico intorno ai grandi temi della laicità dello stato, della libertà di coscienza, tutti frutti della tradi-
zione giudaico-cristiana, capace di riconoscere l’alterità non come una minaccia, ma come fonte di vitalità per l’ordine sociale. Lo sviluppo democratico è direttamente proporzionale a una concezione di cittadinanza fondata sul perdono e sul consenso, elementi questi non presenti in tutte le concezioni religiose e politiche. Il perdono non come atteggiamento teorico, ma come esempio concreto di rapporto con la diversità, il riconoscimento dell’altro e l’accettazione del suo diritto di essere diverso consentono il rinnovamento di una civiltà altrimenti votata al conflitto permanente e alla discriminazione. Certamente un programma da intellettuale conservatore, ma non da ottuso reazionario, un progetto secondo cui una società di cittadini responsabili può esistere solo in forme libere di associazione, senza costrizioni. E la libertà viene meno proprio quando le società sono organizzate dall’alto e hanno l’aspetto di una dittatura o di una burocrazia, che certo non è meno violenta. In questo caso nessuno è più tenuto alla responsabilità personale nei confronti della costruzione sociale e dell’ordine politico. E gli individui che non si prendono più cura di sé e degli altri impediscono la costruzione di un futuro per nuove generazioni di uomini liberi. Sir Roger Scruton: un intellettuale fiero di non essere conformista. *Professore di Filosofia teoretica alla facoltà di Lettere e filosofia e direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
1.2.3/2020
47
Il nostro domani ha bisogno di tutto il sapere di oggi.
L’Università Cattolica da sempre sostiene gli studenti nel percorso di formazione, favorendo le loro inclinazioni e rispettando le loro esigenze. Crediamo che questa missione possa aiutare a far ripartire il nostro Paese, a dare ai nostri giovani gli strumenti e la solidità per ricominciare a costruire un nuovo futuro. Con questo obiettivo, il tuo 5x1000 ci aiuta a istituire borse di studio, così come a promuovere progetti di ricercaʅƞčŀěţƪŀȆčðʅ e di sviluppo in Italia e all’estero. Col tuo 5x1000 aiuti l’Università Cattolica a essere ancora di più la Cattolica.
5 1000
x IL TUO ALL’UNIVERSITÀ CATTOLICA x LA FORMAZIONE x LA RICERCA x LO SVILUPPO
C.F. 02133120150 www.unicatt.it/5permille