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La responsabilità di guardare al futuro

La festività di Sant’Ambrogio, momento carico di significati storici, liturgici e sociali per la città di Milano, ha un valore del tutto particolare per il nostro Ateneo. Il 7 dicembre 1921, giorno della memoria del Patrono di Milano, venne infatti inaugurata l’Università Cattolica, che pochi anni dopo, nel 1932 si insediò nei chiostri bramanteschi, alle spalle della Basilica, che da allora costituiscono la sede più fortemente identitaria dell’Ateneo.

Il legame con Ambrogio e i luoghi ambrosiani si è rafforzato, nell’anno che si sta per concludere, grazie a due gesti emblematici: il primo è l’avvio dei lavori di ristrutturazione del fabbricato che chiude la piazza dal lato orientale – la caserma, oggi sede della Polizia di Stato, eretta

Sommario

dove un tempo sorgeva la Chiesa di San Francesco Grande –, che diventerà la nuova sede dell’Ateneo e andrà a costituire, insieme all’edificio storico, un campus universitario urbano ineguagliabile per estensione e valore estetico; il secondo è l’installazione nel Cortile d’onore del monumento a Sant’Ambrogio pensato e realizzato da Mimmo Paladino appositamente per l’occasione del centenario del nostro Ateneo. L’opera, in dialogo ideale con l’abside della Basilica e con il portale di ingresso progettato da Giovanni Muzio, rappresenta un ulteriore importante arricchimento del patrimonio iconografico della nostra Università, che nel suo insieme costituisce la tessitura di un sistema di simboli.

Le pagine di questo numero di Presenza raccontano un anno intenso, ricco di eventi, progetti e realizzazioni. Fanno parte di questa storia il corpo accademico, il personale tecnico-amministrativo, la popolazione studentesca, il network degli alumni e tutti coloro che, a vario titolo e con modalità differenti, accompagnano e sostengono l’Ateneo.

Il desiderio di condividere con l’intera comunità gli avvenimenti, le iniziative, le ricerche e le esperienze che quotidianamente animano le aule e gli spazi delle nostre sedi è un’altra caratteristica del patrimonio della nostra istituzione. L’anno si chiude nella consapevolezza di una responsabilità comune, che ci spinge a guardare oltre. Come il sant’Ambrogio del maestro Paladino, raffigurato sulla soglia di un passaggio che è apertura al futuro.

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