presenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
NAZ/350/2008 DCOO53793
numero 3 - anno XVI maggio-giugno 2015
Ne ha fatta di strada
Laura Brambilla, la top manager delle telecomunicazioni
UC Store
La Cattolica lancia il suo merchandising
Libri
Le iniziative dell’Ateneo al Salone di Torino
LA SOCIETÀ che non invecchia Attivi, colti, con competenze tecnologiche. Cresce l’avanzata dei “giovani anziani” in Italia: un Paese dove il momento di farsi da parte si sposta sempre più avanti
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presenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
NAZ/350/2008 DCOO53793
numero 3 - anno XVI maggio-giugno 2015
Ne ha fatta di strada
Laura Brambilla, la top manager delle telecomunicazioni
SOMMARIO
UC Store
La Cattolica lancia il suo merchandising
Libri
Le iniziative dell’Ateneo al Salone di Torino
04 - La società che non vuole invecchiare LA SOCIETÀ che non invecchia Attivi, colti, con competenze tecnologiche. Cresce l’avanzata dei “giovani anziani” in Italia: un Paese dove il momento di farsi da parte si sposta sempre più avanti
08 - Laura Brambilla, la manager delle telecomunicazioni 10 - Merchandising, inaugurato il nuovo UC Store 11 - Il gusto delle parole va a Expo
n.5/duemilaquattordici Rivista bimestrale realizzata dal Servizio Stampa dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Master in Giornalismo, con la partecipazione del Servizio Pubbliche relazioni dell’Istituto “G.Toniolo” di Studi Superiori © 2001 - Università Cattolica del Sacro Cuore DIRETTORE Franco Anelli RESPONSABILE Gerardo Ferrari COORDINATORI Graziana Gabbianelli, Fausto Maconi COMITATO REDAZIONALE Katia Biondi, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti, Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli, Emanuela Gazzotti, Antonella Olivari HANNO SCRITTO Carla Alecci, Alberto Battaglia, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti, Graziana Gabbianelli, Silvia Galbiati, Velania La Mendola, Federica Mancinelli, Antonella Olivari, Giuseppe Portonera, Federica Vernò, Maria Villano REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Università Cattolica del Sacro Cuore L.go Gemelli, 1 - 20123 - MILANO tel. 0272342216 - fax 0272342700 e-mail: presenza@unicatt.it www.unicatt.it REDAZIONE ROMANA L.go Francesco Vito - 00168 - ROMA tel. O630154295 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 94 del 5 marzo 1969 PROGETTO GRAFICO Matteo Scanni IMPAGINAZIONE Studio Editoriale EDUCatt FOTO ARCHIVIO Università Cattolica, AP, Getty Image STAMPA Tiber spa - Brescia
Questo periodico è associato all’USPI Il numero è stato chiuso in redazione il 10 giugno 2014
13 - Estate: ritornano le Summer School 14 - Transcrime: un modello disegna la mappa dei furti 15 - La storia di Aldo Bisagno: cristiano e partigiano 17 - Expo 2015: dalla Cattolica le prime guide in cinese 20 - Sanità cattolica: le nuove sfide per il futuro 23 - Don Panizza, il prete che ha sfidato la ’ndrangheta 25 - Piacenza, festa di laurea in Duomo per i neodottori 28 - WISE: il Diritto allo studio si costruisce in Europa 30 - La Cattolica al Salone del Libro di Torino
Presenza è sfogliabile anche online su www.unicatt.it/presenza
primo piano
LA SOCIETÀ
che non invecchia
Attivi, colti, con competenze p tecnologiche. g Cresce l’avanzata dei ggiovani anziani in Italia: un Paese dove il momento di farsi da p parte si sposta dopo i 75 anni di Alberto Battaglia
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ELLA SEMPRE PIÙ LONGEVA
società in cui ci troviamo Anchise dovrebbe ancora camminare sulle sue gambe: finché un uomo può ancora offrire le sue forze ed esperienze è un bene per tutti che partecipi ancora pienamente alla vita comune. Eppure oggi la frontiera del pensionamento è considerata sempre lo spartiacque fra la comunità attiva e il ritiro ad una dimensione di riservatezza personale. Non sarà così ancora per molto, visto che il sistema di welfare pubblico non potrà reggere a lungo il peggioramento costante del rapporto tra popolazione al lavoro e quella inattiva; e tale rapporto va mantenuto in equilibrio per molte ragioni, non solo quelle economiche. È questo uno dei temi fondamentali della Ricerca di Interesse d’Ateneo (finanziata e promossa dall’Università Cattolica) Non mi ritiro: l’allungamento della vita, una sfida per le generazioni, un’opportunità per le società. La ricerca, condotta da un gruppo di ricercatori dell’Università Cattolica coordinati dal sociologo Fausto Colombo, ha analizzato 900 anziani tra i 65 e i 74 anni di venti regioni italiane. Vivere più a lungo di un tempo è una notizia confortante per ciascuno di noi, ma è evidente che un’esistenza più lunga sta generando una Fausto Colombo nuova fase del-
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la vita che fino a non molti anni fa non esisteva: una sorta di terza età, che non è più l’ultima, compresa tra i 65 e i 75 anni, in cui la maggioranza degli individui al giorno d’oggi è ancora autosufficiente e – questo l’oggetto della ricerca della Cattolica – ancora in grado di dare molto alla società. Un dato emerso dalla ricerca stima, appunto, che in Italia oggi si esce dall’età adulta a 63,2 anni, quando nel 1970 la stessa soglia era a 54,4 anni. Dovremmo smettere, dunque, di chiamare “anzianità” l’età che segue i 65 anni? «Tradizionalmente si dice che l’allungamento dell’età media sia un bene per l’individuo, ma un male per la società – esordisce il professor Fausto Colombo, direttore scientifico dello studio Non mi ritiro – ma la prospettiva che noi dovremmo adottare è esattamente contraria. La terza età un tempo era l’ultima, ora non è più così; dovremmo domandarci a quali condizioni questo prolungamento può essere un’opportunità». La scansione dei “giovani anziani” effettuata dalla ricerca mostra come, già da ora, non siano pochi gli over 65 tutt’altro che fuori dal mondo: secondo una suddivisione per grado d’impegno verso il prossimo è risultato che gli anziani “attivi” sono il 33% del campione (composto da 900 soggetti fra i 65 e i 74 anni) chi “dà e riceve” il 53%, l’8,2% appartiene ai “passivi”, infine resta “isolato” il 6,3%, composto da quei soggetti che non danno e non ricevono. In particolare il 37,7 % delle donne rientra nella categoria di chi soprattutto dà, mentre il 10,1 % in
quella di chi riceve e basta; d’altro canto gli uomini prevalgono nella categoria di chi dà e riceve. Il modo con cui dovrebbero mantenersi attivi gli “anziani” di domani, tuttavia, resta una questione aperta: la tendenza, forse un po’ economicista, è stata sempre quella di focalizzare l’attenzione sulla questione pensionistica semplicemente spostando in là nel tempo il “ritiro” dal lavoro, portando dunque le vecchie generazioni a prolungare le stesse funzioni che hanno sempre avuto. Su questo punto il professor Colombo vuole essere chiaro: «So bene che la sostenibilità del welfare è un problema, ma è solo una parte del discorso: da un lato l’anziano crea problemi alle nuove generazioni anche se resta sul lavoro. Raggiunta una certa età bisognerebbe chiedere all’anziano di continuare altre attività che mantengono una ricaduta sociale». Se evochiamo attività alternative cui indirizzare le persone più mature viene subito in mente il volontariato, tuttavia Colombo non ha in mente solo questo: «ad esempio chi fa il professore universitario potrebbe, anziché andare in pensione a 70 anni, dedicare l’ultima parte della sua carriera ai dottorandi, rinunciando ad incarichi direttivi, sino oltre la pensione se vuole». Insomma: dare frutto all’esperienza degli anni, senza però togliere spazio alle funzioni che competono ai giovani. L’idea di “invecchiamento attivo” (o “active ageing”) propria di questi studi, quindi, non deve far pensare
RICERCA
I “giovani anziani”: più attivi nel sociale e competenti nel mondo digitale
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Non mi ritiro: l’allungamento della vita, una sfida per le generazioni, un’opportunità per le società, dell’Università Cattolica, ha scattato una fotografia dei “giovani anziani” italiani, ossia i soggetti di età compresa fra i 65 e i 74 anni. Fra i primi risultati si nota che, secondo un modello dinamico della percezione della vecchiaia, la percentuale di individui veramente anziani nella società di oggi non è aumentata così tanto come lascerebbero intendere le semplici statistiche: negli anni Settanta tale quota era al 21,5%, mentre i primi decenni di questo secolo il 23,5%. La percezione dell’anzianità è stata, appunto, uno dei terreni lambiti dalla ricerca: alla domanda lei personalmente quanto si sente anziano la risposta dell’84% degli uomini e del 71% delle donne è stata “poco” o “per nulla”. In merito la ricerca rileva che si sentono meno anziani sia gli uomini che decidono di continuare a lavorare, sia coloro che vivono positivamente la fine dell’attività per occuparsi con rinnovato interesse a nuove attività. Per quanto riguarda il campione preso in esame, esso è stato costituito da 900 soggetti, residenti in 20 regioni italiane; il 46.3% sono maschi e il 53.7% femmine; il 52.9% appartiene alla fascia di età 65-69 e il 47.1% alla fascia di età 70-74; nel 73.3% dei casi sono coniugati, il 4.2% è separato o divorziato, il 16.5% vedovo/a. Il 90.6% ha avuto figli e nel 65.4% dei casi hanno nipoti minorenni, mentre nel 22.7%, maggiorenni. La tipologia di famiglia prevalente in questa fascia d’età è quella coniugale di coppia (48.3%); segue quella con figli coabitanti (24.6%). Nel 19.6% si tratta di soggetti che vivono soli. Il gruppo di età osservato è composto da soggetti che hanno già raggiunto i requisiti per il pensionamento; infatti nell’83.8% dei casi ci troviamo di fronte a pensionati, anche se è presente una quota di lavoratori-pensionati. La ricerca, del valore di 180mila euro quasi interamente finanziata dall’Università Cattolica, è il primo frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Ateneo e rientra in un ampio programma di ricerche multidisciplinari i cui temi sono raccolti nel libro bianco Active Ageing and Healthy Living. A RICERCA
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primo piano
ATENEO
Active Ageing: cinque progetti studiano i nuovi anziani
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con conseguenze enormi, e non solo sul sistema pensionistico. L’allungamento della vita si rivela anche un’opportunità, dato che oggi la percentuale di disabilità a 70 anni è del 10%. Sul tema dell’invecchiamento l’Università Cattolica investe una cifra consistente di risorse economiche proprie con un progetto d’Ateneo che coinvolge cinque diversi ambiti di ricerca che occupano i ricercatori di quattro campus. I progetti finanziati attualmente in corso sono: Diet and Animal Models of Aging coordinata da Paolo Ajmone Marsan, istituto di Zootecnica; Crescere da anziani: attivare risorse per stili di vita sostenibili coordinata da Alessandro Antonietti direttore del dipartimento di Psicologia; Non mi ritiro: l’allungamento della vita, una sfida per le generazioni, un’opportunità per la società coordinata da Fausto Colombo, dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo; Impatto dello stato nutrizionale sulla NA RIVOLUZIONE
a un semplice riassestamento del fuso orario della vita: è invece un modo con il quale si può vivere diversamente l’età matura; non certo l’avversioAlessandro ne al vecchio di Rosina sapore edonistico che viene subito in mente. È dello stesso parere anche il professor Alessandro Rosina, docente di Demografia e tra i curatori della ricerca: «Siamo una società giovanilistica a parole, ma i giovani non sono molto a proprio agio nei fatti: il peso politico della crescente parte anziana della società è grande, e quest’ultima non vuole invecchiare. Gli anziani sempreverdi che non sentono il bisogno del ricambio e vogliono sempre restare al centro della scena non c’entrano niente con l’active ageingg che consiste invece nel riconoscere limiti, ruoli e potenzialità in funzione delle caratteristiche specifiche delle varie fasi della vita non pensando 6
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longevità e sulle malattie correlate all’invecchiamento coordinata da Claudio Grassi, istituto di Fisiologia umana; Modellizzazione matematica dell’impatto di fattori nutrizionali e ambientali su parametri fisiologici nel corso dell’invecchiamento coordinata da Alessandro Musesti, dipartimento di Matematica e fisica “Niccolò Tartaglia”. Sul tema dell’active ageing l’Ateneo ha messo a punto strumenti, procedure e metodologie per riconoscere e incrementare le potenzialità dell’anziano utilizzando le conoscenze dei medici, degli psicologici, dei nutrizionisti, degli economisti, dei sociologi. Si indagano altre opportunità offerte dall’allungamento dell’età matura, toccando un tema caro agli anziani autosufficienti: la gestione del tempo liberato dal lavoro per il mantenimento di buone condizioni di vita e contributo fondamentale nei passaggi generazionali. «Sull’active ageing, le ricerche in corso hanno una posizione di primo piano nella ricerca
di rimanere sempre giovani ». Ancora più interessante è la riflessione con la quale il professor Rosina vuole trattare il mercato del lavoro, in aperta critica con le riforme concentrate solo sulle pensioni: «Non possiamo pensare di alzare semplicemente l’età pensionabile e aspettarci che un sessantacinquenne lavori come quando aveva trent’anni di meno; non dobbiamo obbligare le persone a lavorare più a lungo, ma dobbiamo aiutarle, se vogliono, ad avere la possibilità di continuare ad essere socialmente ed economicamente attivi», se invece scegliamo la strada dell’innalzamento puro e semplice della soglia della pensione «otteniamo risultati controproducenti perché ciò riduce la motivazione di chi lavora, riduce la produttività, aumenta i costi per le aziende e fa vivere male alle persone la propria condizione». Forse non si è mai riflettuto sul fatto che gli anziani di domani avranno competenze che mai avremmo attribuito alla terza età, eppure anche queste saranno evo-
europea e sono perfettamente in linea con le tendenze di Horizon 2020 relativamente alla costituzione di Comunità di conoscenza e innovazione (Knowledge Innovation Communities o Kic) - affermano i professori Lorenzo Morelli (nella foto), coordinatore della Commissione strategie di ricerca e preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e Albino Claudio Bosio, preside della facoltà di Psicologia -. Tali strutture costituiscono un numero ristretto di consorzi transnazionali a livello europeo che agiscono nel quadro istituzionale dell’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (Eit), la cui missione è rifondare i rapporti tra ricerca, mondo economico-imprenditoriale e alta formazione verso un’integrazione virtuosa che crei valore aggiunto simultaneamente in tutti e tre i settori».
luzioni inevitabili: i “giovani anziani” sapranno usare le tecnologie, avranno titoli di studio più elevati e, dunque, saranno molto più “connessi” di quanto non lo siano stati i nonni del passato. I ricercatori della Cattolica hanno calcolato che
Hopkinton, USA Maratona di Boston
già oggi il 20,3% degli anziani tra i 65 e i 69 anni e circa il 13% di quelli tra i 70 e i 74 dichiarano un uso quotidiano o settimanale del computer fisso; inoltre sono iscritti a Facebook il 9,7% degli uomini e il 5,5% delle donne, mentre Twitter è utilizzato dal 3,7% dei maschi e dall’1,3% delle femmine, e nella maggior parte dei casi l’utilizzo di questi dispositivi è quotidiano. «Le maggiori risorse culturali degli anziani consentiranno una migliore gestione di quella fase della vita – aggiunge Rosina – perché più alto è il livello d’istruzione meglio si riesce ad affrontare l’età anziana; così come l’incremento delle competenze tecnologiche sarà d’aiuto, in quanto consente di vivere in autonomia più a lungo avendo più facile accesso alle persone di riferimento in caso di bisogno». Pur con tutta la buona volontà non si potrà evitare che sempre più persone giungano, infine, nella condizione di non completa autosufficienza, che in media sopraggiunge dopo gli 80 anni. «Dopo aver passata una certa soglia, l’anziano non è più nella condizione di dare, ma è nella necessità di ricevere attenzioni – spiega il professor Rosina – bisogna pertanto pensare ad un welfare in grado di offrire servizi adeguati a questa parte di popolazione; è chiaro che non possiamo considerare gli anziani tutti sullo stesso piano. La carenza del sistema pubblico nei confronti dei bisogni della parte più anziana della società la si vede col fenomeno delle badanti o sull’aggravio della famiglia
di appartenenza, nella quale spesso le donne sono chiamate a prendersi cura dell’anziano, sottraendo forze al mercato del lavoro». In sintesi, in assenza di politiche che promuovano una offerta accessibile e qualificata dei servizi di cura e assistenza ai sempre più numerosi anziani non autosufficienti, molte famiglie saranno condizionate ad affidare un loro membro alla cura dell’anziano, generando una dinamica perversa che porterà ad ulteriori peggioramenti del rapporto fra società occupata e inattiva. Chiarito il fatto che l’espansione della vecchiaia non potrà evitare alla società anche nuovi oneri, va aggiunto che, per quanto riguarda i cosiddetti “giovani anziani”, si verrà presto a creare una nuova condizione nella quale non permarranno le stesse garanzie economiche di oggi. «Noi adesso troviamo ancora, su diversi livelli, molti privilegiati: l’attuale generazione di giovani anziani sono quasi tutti pensionati garantiti, ma fra una decina di anni non sarà più così – fa presente il professor Colombo – avranno molte più competenze, ma saranno molto meno tutelati economicamente: per questo è necessario che vengano trovate loro nuove funzioni». Invecchiare meglio, e in modo attivo, sarà perciò, oltre che un guadagno individuale, anche una necessità sociale. Per questo sarà importante aggiornare presto l’architettura formale del “ritiro”: per stare al passo con una vita che, per nostra fortuna, offrirà molti più anni, più sfide e anche molte più soddisfazioni.
ITALIA LONGEVA
Tecno-assistenza per anziani attivi
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N ITALIA L’UNICA STRUTTURA istituzionale che si occupa d’invecchiamento è Italia Longeva, un network creato dal ministero della Salute, del quale è presidente Roberto Bernabei (nella foto) direttore del Dipartimento di Geriatria Neuroscienze e Ortopedia del Policlinico Gemelli. «Il network mette insieme gli sforzi di chi si occupa di anzianità e intende fornire idee su come gestire questa fase della vita – afferma il professor Bernabei – per esempio avanzando sul fronte della tecnoassistenza, attraverso dispositivi che aiutino il monitoraggio a casa delle persone che hanno bisogno; oppure attraverso la verifica delle Residenze per Anziani (Rsa) dando riconoscimento a quelle adeguate e indicando un percorso corretto per quelle che, invece, non lo sono». Secondo Roberto Bernabei, in un Paese con oltre 13 milioni di over 65, è vitale disporre politiche a favore di una maggiore natalità, educare sin dalle scuole a stili di vita sani per un invecchiamento altrettanto sano, infine ridisegnare un sistema sanitario nato per curare soprattutto giovani malati acuti e non l’anziano con le sue cronicità».
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ne ha fatta di strada
LA TOP MANAGER delle ttelecomunicazioni Laura Brambilla, dopo p la laurea in Economia, al p primo colloquio q è entrata nella multinazionale Alcatel-Lucent dove, scalando p posizione su p posizione, è diventata CFO per l’area EMEA. Una p professionalità che l’ha p portata anche alla guida della linea 4 della Metropolitana di Milano di Silvia Galbiati
C
e apertura internazionale. Sono questi gli elementi ricorrenti del percorso professionale di Laura Brambilla, già studentessa dell’Università Cattolica e ora Chief Financial Officer di Alcatel-Lucent dell’area EMEA (Europa, Medio Oriente, Africa, Russia e CIS - Commonwealth of Indipendent State), oltre che Presidente della M4 che sta realizzando la nuova linea della metropolitana di Milano M4. Un brillante percorso professionale, conquistato posizione dopo posizione, responsabilità dopo responsabilità con impegno e dedizione. L’Università Cattolica è dove tutto ha avuto inizio: Laura, infatti, si è laureata a pieni voti in Economia e commercio nel 1998. Racconta di non aver avuto la possibilità di frequentare con continuità le lezioni a causa del lavoro: «Ho iniziato con svariati lavoretti, che non avevano a che fare con il mio percorso di studi in Economia e che non mi permettevano con mio dispiacere di seguire tutti i corsi ogni giorno». Tra i ricordi più vividi, ci sono quelli dei docenti, dal professor Gilberto Mazza, al professor Giacomo Vaciago, al professor Aldo Carera «professionisti dediti all’insegnamento, figure molto presenti per noi studenti. Amici di altre università parlavano di professori spesso assenti e introvabili: l’Università Cattolica, invece, ci ha sempre proposto insegnanti
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ORAGGIO,
PERSEVERANZA
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dediti con continuità, serietà e coerenza, alla costruzione della nostra formazione culturale». Laura racconta della passione nello scrivere la sua tesi, Le origini della Cisl nelle fonti orali, un vero e proprio approfondimento sulla nascita del sindacato bianco in una terra rossa come l’Emilia nell’immediato dopoguerra. Nella stesura, l’allora studentessa ha avuto la possibilità di alternare la ricerca bibliografica a interventi sul campo, incontrando e intervistando i protagonisti della fondazione di cui poi avrebbe scritto, aprendosi e confrontandosi con una nuova realtà. «La stesura della tesi mi è stata molto utile per il mio futuro lavorativo, principalmente nello sviluppo dell’approccio metodologico. Oltre al contenuto ricco e alla preziosa possibilità di incontrare personaggi che in passato hanno contributo alla costruzione di una visione alternativa e completamente nuova, ciò che si è rivelato più utile per il mio futuro è stato il metodo, l’approccio empirico di verifica e di analisi sul campo combinato con gli approfondimenti accademici. Il percorso universitario è stato la base per la costruzione e formazione di un pensiero strutturato». Dopo la laurea, il suo cammino professionale è stato piuttosto intenso. «Pensavo di dover sostenere molti colloqui, invece ho fatto subito centro: primo colloquio, prima assunzione!». Laura Brambilla è stata assunta nel dipartimento Finanziario della
multinazionale francese delle telecomunicazioni Alcatel e da allora la sua carriera si è sviluppata interamente all’interno dell’azienda. «All’inizio mi occupavo dei lavori di riconciliazione dei conti delle varie consociate del gruppo. Successivamente ho seguito la gestione dei crediti esteri e sono poi diventata responsabile della tesoreria della Branch italiana». Dall’Italia si è poi aperta una strada internazionale. Nel 2009, su richiesta del Presidente della neonata Area del Mediterraneo, ha guidato un integration program con lo scopo di creare una metodologia omogenea di processi e funzioni nei diversi Paesi (Italia, Grecia, Cipro, Malta ed Israele). Ed a breve viene nominata Direttore Business and Sales Operation and Quality. Il 2010 è un momento particolarmente importante per il suo percorso professionale con la nomina a CFO della West and Southern Region (Italia, Francia, UK, Irlanda, Spagna, Portogallo, Svizzera, Grecia, Cipro, Malta, Libia, Cuba). Da qui rapidamente arriva a ricopre il ruolo di EMEA CFO e l’ingresso in diversi Consigli di Amministrazione delle più rilevanti società estere del gruppo Alcatel Lucent in Europa e Africa. Laura Brambilla non ha tralasciato l’approfondimento dei temi di gestione aziendale anche nella loro dimensione italiana «Ho seguito un percorso di formazione sul ruolo dei membri dei consigli
di amministrazione, organizzato da Valore D e supportato da General Electric e Egon Zehnder, come risultato di una selezione della prima classe di sole 30 professioniste donne che intendevano prepararsi per far parte dei board italiani». Percorso estremante formativo ed interessante. Recentemente è stata scelta dall’Amministrazione comunale per la Presidenza della società M4, che sta realizzando la nuova linea 4 della metropolitana di Milano. Un progetto importante per la città che vede il Comune attivo nel dialogo con la cittadinanza. La comunicazione e il dialogo sono fondamentali per proseguire una strada che fino a qualche mese fa sembrava destinata a interrompersi, ma che ha ottenuto una spinta decisiva nel dicembre 2014,
quando sono state poste le firme fondamentali per l’avvio concreto del progetto. Il progetto prevede la realizzazione di una metropolitana ad automazione integrale senza conducente, per collegare l’aeroporto di Linate con la stazione Fs di Milano S. Cristoforo. Il valore dell’opera è di circa 1,86 miliardi di euro. Il governo la finanzierà per il 46,6% (circa 871 milioni), il Comune per il 20,24% (circa 378 milioni), mentre per il 33,16% interverranno i privati (circa 620 milioni). Una volta ultimata, l’intera tratta della M4 consentirà di ridurre di 14 milioni l’anno gli spostamenti d’auto. Un progetto imponente che Laura Brambilla sta portando avanti insieme alle sue responsabilità in Alcatel Lucent «Integro la dimensione più internazionale del
mio lavoro come CFO, con l’esperienza tutta italiana in M4. Vorrei restituire e contribuire con l’esperienza maturata in campo internazionale». È proprio sul bisogno di apertura all’estero che Laura si concentra nel guardare ai giovani e fornire consigli ai neolaureati sul difficile futuro lavorativo. Occorre tanta perseveranza, l’attitudine a non mollare, bisogna essere pronti a misurarsi a livello internazionale e a convivere con le incertezze. Laura conclude: «Non è possibile organizzare e prevedere tutto, bisogna cavalcare e gestire le incertezze, riconoscere le opportunità, confrontarsi e cercare di essere più possibili agili. Non bisogna porsi delle frontiere, il valore può essere riconosciuto ovunque». PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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ateneo
QS, l’Ateneo nella Top 200 UNIVERSITÀ CATTOLICA è tra le istituzioni d’élite in 10 delle 36 aree disciplinari analizzate dal QS World University Ranking by subject 2015. Nelle top 200 delle istituzioni a livello internazionale l’Ateneo di largo Gemelli è presente quest’anno in sei nuove aree disciplinari passando da 4 a 10, dopo aver raggiunto nella classifica 2014 la terza posizione a livello italiano per quanto riguarda l’employer reputation. Si tratta di risultati significativi nel contesto delle cosiddette comprehensive universities; ovvero tra le università multidisciplinari che comprendono al loro interno diverse Facoltà e discipline scientifiche le quali, nel caso della Cattolica, spaziano dall’area umanistica alle scienze sociali, economiche e giuridiche fino alle scienze mediche, agrarie, fisiche e matematiche. Tra le prime 100 si è classificata l’area Philosophy, che risulta al primo posto nel rank nazionale.
L’
Nel rank tra 101 e 150 si sono classificate due subject areas: Economics & Econometrics; Law. Nel rank tra 151 e 200 si sono classificate altre sette subject areas: Linguistics; Modern Languages, Psychology, Accounting & Finance e Business & Management Studies; Agriculture & Forestry; Medicine. Philosophy ha mantenuto la sua posizione dal 2013 ad oggi e, delle altre nove, otto hanno migliorato la propria posizione nell’ultimo anno. Inoltre, in 10 aree disciplinari l’Università Cattolica si colloca fra le prime 5 a livello nazionale. La classifica è pubblicata sul sito www. topuniversities.com. QS World University Rankings by Subjects, ha raggiunto la V edizione e quest’anno ha valutato 3.551 atenei, ne ha qualificati 2.186 e classificati 894 e ha analizzato oltre 14.000 programmi. Il rettore dell’Ateneo, Franco Anelli, ha dichiarato: «I dati pubblicati da QS, che vedono l’Università Cattolica crescere in diverse subject areas, confermano la va-
lidità del lavoro intrapreso per rinnovare la proposta formativa, l’attività di ricerca scientifica e la gamma dei servizi offerti ai nostri studenti. Questi indicatori sono incoraggianti per un Ateneo come il nostro che, pur in un contesto caratterizzato dalla progressiva tendenza alla specializzazione, non rinuncia a interpretare il proprio ruolo di comprehensive university, riuscendo a ottenere, nel contempo, significativi risultati nelle singole discipline scientifiche». Il delegato del Rettore per l’internazionalizzazione, Pier Sandro Cocconcelli, ha sottolineato la dimensione globale dei risultati raggiunti dall’Università Cattolica: «Il fatto che tale risultato sia basato su parametri di valutazione oggettivi adottati da QS – parametri che godono di riconoscimento internazionale nei circoli accademici – valorizza l’obiettivo raggiunto dall’Ateneo e colloca la nostra Università tra le migliori università italiane nel mondo».
UC Store, la Cattolica lancia il suo merchandising ARRIVATO UC STORE, il negozio dell’Università Cattolica che propone la nuova linea di merchandising dell’Ateneo. Inaugurazione ufficiale lo scorso 27 maggio con un opening party nel cortile San Bernardo e la musica di Andrea Mariano, in arte Andro, tastierista dei Negramaro e dj di successo. L’evento, promosso insieme a MTV, ha riscosso successo e un grande interesse per il nuovo negozio dell’Ateneo che si trova in via Lanzone 24. La nuova linea di merchan-
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dising dell’Università soddisfa le esigenze di molti abbracciando quattro categorie di prodotti: abbigliamento, accessori per la tecnologia, cancelleria, valigeria. Nel nuovo store si possono acquistare T Shirt e polo, felpe, tute da ginnastica e cappellini nei colori classici e nei colori del logo UC. Si può inoltre scegliere tra shopper, zaini, trolley, penne, agende, gadget per la telefonia e per lo sport. Il negozio è aperto tutti i giorni, da lunedì a venerdì, dalle ore 9.30 alle ore 17 ed è anche online sul sito dell’Università Cattolica.
ateneo
Il gusto delle parole va a Expo è il titolo dell’ultima fatica degli studenti del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica di Milano che, come ogni anno, sotto la guida del professor Roberto Cicalaa e grazie al supporto di EDUCatt, pubblicano un volume dedicato ai libri nella serie, ormai giunta al 17° numero, dei Quaderni del Laboratorio di editoria. Quest’anno la scelta degli studenti è stata quella di realizzare, in occasione di Expo – che ha dato il patrocinio al volume –, un’antologia di casi letterari contemporanei tutta dedicata al gusto: una raccolta di episodi tratti da romanzi italiani e stranieri composti ad arte a formare un ideale menù. E così si ritrovano gli arancini di Montalbano tra gli antipasti, l’aragosta della Cognizione del dolore di Gadda tra i secondi, la teoria di formaggi di Palomar in una sezione dedicata ai contorni, nella quale figurano, accanto a quelle di Calvino, pagine di Gabriel Garcia Marquez,
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L GUSTO DELLE PAROLE
di Marco Malvaldi, di Bulbul Sharma; ricchissima anche la proposta dei “Menù del giorno”: da Stefano Benni ad Amos Oz, i casi editoriali, sapientemente raccontati e antologizzati dagli studenti autori-editori in una vera e propria officina editoriale, restituiscono tutta la poesia e la fantasia che servono a preparare un buon piatto, così come un buon libro. Il gusto delle parole è stato protagonista di due fortunati eventi di presentazione: al primo, al Salone del libro di Torino venerdì 15 maggio, ha preso parte, insieme a Roberto Cicala e ai suoi studenti, il giornalista e scrittore Bruno Gambarotta. Il secondo evento di presentazione, organizzato in collaborazione con EDUCatt e Sodexo presso il collegio Marianum, ha visto protagonisti invece Andrea Kerbaker, bibliofilo e docente in Cattolica, autore della presentazione al volume e Valerio Visintin, celebre critico gastronomico del Corriere della
Sera, le cui relazioni sono state seguite da uno showcooking con degustazione di carni e vini per tutti i partecipanti. Ultimo appuntamento in programma per il libro degli studenti sarà in Expo, presso il Teatro Cluster Cacao. Grazie al sostegno di ExpoLab e con la partnership di Domori, marchio d’eccellenza nella produzione del cioccolato, è stato organizzato un evento per valorizzare la parte dell’antologia dedicata ai dolci e al cioccolato, con letture di brani, tra gli altri, tratti da Chocolatt di Joanne Harris e da La fabbrica del cioccolato di Roald Dahl. Proprio a questo capolavoro si ispira l’iniziativa speciale pensata per l’occasione con Domori: saranno infatti distribuite tavolette di cioccolato con inseriti cartoncini con citazioni letterarie a tema; solo per 15 fortunati invece, proprio come nel romanzo di Dahl, un golden ticket, che dà la possibilità di trascorrere una giornata visitando la fabbrica di cioccolato.
Cacao e cioccolato: apre il Cluster ACAO E CIOCCOLATO sono i protagonisti di uno dei nove cluster che EXPO 2015 dedica ad altrettanti grandi temi-prodotti alimentari. I cluster sono la nuova modalità di partecipazione all’EXPO, per la prima volta infatti i Paesi non sono riuniti in padiglioni collettivi secondo criteri geografici, ma secondo identità tematiche e filiere alimentari. La società Expo 2015 ha affidato a ExpoLAB il progetto di ricerca sui profili scientifici e tecnici dei contenuti dell’area comune del Cluster Cacao e Cioccolato. La ricerca ha portato alla stesura di un documento che ha fornito le linee guida per la realizzazione di una mostra multidisciplinare che ha approfondito differenti ambiti: storia; biodiversità e coltivazione; processi e tecnologia; nutrizione; economia; rappresentazione.
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Lo scorso 2 maggio, presso il Teatro del Cluster del Cacao e Cioccolato in Expo, si è svolta l’inaugurazione ufficiale della mostra alla presenza del responsabile scientifico e coordinatore della ricerca Pier Sandro Cocconcelli, direttore di ExpoLAB. All’evento sono intervenuti anche alcuni autori della ricerca che hanno presentato e commentato i contenuti della mostra: Adriano Marocco, Raffaella Battaglia,
Milena Lambri della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali (Biodiversità e coltivazione del cacao; Dal cacao al cioccolato. Processi e tecnologia); Alvaro Mordente della facoltà di Medicina e chirurgia (Cacao, cioccolato e nutrizione); Fabio Antoldi della facoltà di Economia e Giurisprudenza (L’economia del cacao) e Fausto Colombo della facoltà di Scienze politiche e sociali (Cioccolato, il gusto dell’immaginario).
INIZIATIVA
Non di solo pane, un video per Expo
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UE EVENTI E UN VIDEO
realizzato dagli g studenti. È la modalità con cui l’Università Cattolica partecipa alle iniziative promosse dalla Santa Sede per Expo 2015, che lo scorso 14 aprile ha presentato ufficialmente il suo Padiglione dal titolo Non di solo pane, che è il tema che viene sviluppato. Un cibo da condividere, un pasto che educa e che rende presente Dio nel mondo sono i “capitoli” nei quali si organizza il percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici. Promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura, dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla Diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio “Cor Unum”, ha tra i suoi partner scientifici insieme all’Università Cattolica anche l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di riflessione. Tra i primi frutti di questa partnership anche la realizzazione del video Non di solo pane, a cura di Anna Simonati e Marco Tangerini, studenti dell’Alta scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo. All’incontro di presentazione con il cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, Domenico Pompili, sottosegretario della Conferenza Episcopale Italiana, Luca Bressan, vicario episcopale per la Cultura, la Carità, la Missione e l’Azione Sociale nella Diocesi di Milano erano presenti il rettore Franco Anelli della Cattolica e Pier Sandro Cocconcelli, direttore del Laboratorio UCSC ExpoLAB. Durante i sei mesi dell’Expo il padiglione della Santa Sede si animerà di iniziative, l’Università Cattolica proporrà due momenti di riflessione: il Right to Food, Peace and Democracy. Research and Education in an ethical perspective e il 7 ottobre il convegno dal titolo A tavola con Dio e con gli uomini: il cibo fra antropologia e religione. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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ateneo
GU: i giovani al centro dell’Italia che verrà MESSA IN DIRETTA SU RAI 1 dalla sede di Piacenza il 12 aprile; un convegno dedicato al desiderio di felicità dei giovani con la partecipazione di Francesco Villa (nella foto sotto), del duo comico “Ale e Franz”; le visite guidate nei chiostri di largo Gemelli a Milano; due concerti a Roma. Sono gli appuntamenti principali della novantunesima Giornata per l’Università Cattolica celebrata domenica 19 aprile. Giovani. Periferie al centro è stato il tema dell’annuale appuntamento voluto dalla Chiesa italiana per sostenere l’opera dell’Ateneo cattolico. Una giornata dedicata alle nuove generazioni e al loro desiderio di andare oltre la crisi; ai giovani che vogliono e devono essere i protagonisti del futuro del Paese. In un momento come quello che stiamo viven-
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do, l’università può essere incubatrice di cultura e valori da porre al centro della crescita del Paese per il futuro dei giovani. Il ruolo dell’Università passa dal ridare fiducia alle nuove generazioni che, come emerge dal Rapporto Giovani dell’Istituto Toniolo, non sono disimpegnate e passive, ma credono nelle proprie capacità di dare un futuro migliore all’Italia. A patto che siano rimesse al centro delle attenzioni delle istituzioni e della società tutta. Da qui il messaggio sintetizzato nel manifesto della Giornata universitaria 2015: Mi sto preparando per vivere in un Paese migliore. Iniziando da me. Primo appuntamento nel calendario della Giornata 2015 è stata la Santa Messa in diretta su Rai 1 dalla sede di Piacenza dell’Ateneo. La concelebrazione è stata presieduta dall’assistente ecclesia-
stico generale dell’Università Cattolica monsignor Claudio Giuliodori. Chiedimi se sono felice è stato invece il tema del convegno dedicato ai giovani e al loro desiderio di felicità che si è svolto giovedì 16 aprile, in largo Gemelli, con l’intervento di Franz, al secolo Francesco Villa, del duo comico Ale e Franz. Nel corso dell’incontro, con una formula innovativa sono stati presentati i dati della nuova edizione del Rapporto Giovani e sono stati premiati i vincitori delle Borse di Studio Toniolo nell’edizione 2014-15. Domenica 19 aprile, in occasione della celebrazione in tutte le parrocchie italiane della Giornata per l’Università Cattolica, è stata celebrata una messa nella Cappella del Sacro Cuore mentre, per il pomeriggio, sono state organizzate delle visite guidate alla scoperta delle bellezze storico artistiche dell’Ateneo a cura del Centro di ricerca per l’educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei. Nella sede di Roma sono stati proposti due concerti: il 15 aprile, nella Hall del Policlinico Gemelli, si sono esibiti i Giovani artisti per l’ospedale; mentre in Auditorium l’orchestra sinfonica giovanile Chamber ensemble ha eseguito musiche di Martinu, Beethoven, Dvorak, Ingman e Ponchielli.
Giornata per la Ricerca: dalla nutrizione alla cura per prevenire, curare o peggiorare varie malattie. Molti componenti degli alimenti sono in grado di attivare interruttori molecolari nell’organismo umano regolando così il funzionamento dei diversi organi. Nella facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica sono in corso numerose ricerche per definire il ruolo dei nutrienti nel determinare alterazioni metaboliche come il diabete. Molto attiva anche la ricerca sul fronte di nutrizione e tumori come sul ruolo protettivo di una sana alimentazione, nonché sulle ripercussioni di una errata alimentazione sullo stato infiammatorio del corpo. Sono questi solo alcuni dei temi al centro della quarta edizione della Giornata per la Ricerca, svoltasi lo scorso 21 maggio al Gemelli e dedicata a Il ruolo della Nutrizione, dalla Prevenzione alla Cura. Al centro dell’evento è stata la presentazione dei migliori progetti di ricerca svolti o in cantiere per iniziativa dei ricercatori della facoltà di Medicina e chirurgia della Cattolica e dei medici del Gemelli. Le ricerche riguardano quattro macro-aree relative al tema della
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L CIBO CUSTODISCE I SEGRETI
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nutrizione: tumori, malattie metaboliche, malattie infiammatorie e longevità. Dopo i saluti introduttivi del rettore Franco Anelli, del cardinale Angelo Scola, Presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo e di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio si sono susseguiti gli interventi dei ricercatori Andrea Giaccari, Istituto di Patologia Speciale Medica e Semeiotica Medica, Elisa Gremese, Istituto di Reumatologia, Francesco Landi, Istituto di Medicina Interna e Geriatria, Stefania Boccia, Istituto di Sanità Pubblica e Giovambattista Pani, Istituto di Patologia Generale moderati da Lorenzo Morelli, coordinatore della Commissione Strategie di Ricerca dell’Ateneo e da Roberto Menta, responsabile Nutrizionale Soremartec - Gruppo Ferrero. La Giornata è stata inoltre animata dalla tavola rotonda L’interazione tra Ricerca e Industria al servizio della Persona con Bruno Vespa, Giuseppe Ruocco, direttore generale del Ministero della Salute, Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria; Giovina Ruberti, delegata MIUR; Umberto Agrimi, direttore del Dipartimento
di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare Istituto Superiore di Sanità; Ettore Bologna, della Fondazione Ferrero. La Giornata si è conclusa con gli interventi del preside della facoltà di Medicina Rocco Bellantone e del direttore del Gemelli Enrico Zampedrii e con la consegna della IV edizione del premio Giovanni Paolo II al presidente della Fondazione Berlucchi, Alessandro Paterlini, per il suo impegno a favore della ricerca scientifica e della società civile, da parte di monsignor Claudio Giuliodori.
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Summer School 2015: arriva anche il primo Mooc di Graziana Gabbianelli rappresentano un’occasione imperdibile di approfondimento e aggiornamento per chi vuole investire, nel periodo estivo, in competenze e conoscenza. Rivolte a studenti universitari, laureati e professionisti, sono corsi intensivi di breve durata e di alta qualità, che permettono di ampliare il proprio bagaglio personale, partecipando a un’esperienza formativa su argomenti di cultura e attualità. Il calendario dei corsi estivi promossi dall’Università Cattolica si articola da maggio a settembre e offre un’ampia scelta di temi di interesse. Nel mese di maggio si sono svolte le International Summer School EXPO MILAN 2015, cinque corsi promossi da ExpoLAB, dedicate alle tematiche Ambiente e Agrifood, la settima edizione di Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo sportt a cura dell’Alta Scuola in Media e comunicazione insieme (ALMED) con la prima edizione della Summer in Comunicazione relazionale e negoziazione dell’Alta Scuola di Psicologia “Agostino Gemelli”(ASAG) e la prima edizione di
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E SUMMER SCHOOL
My Equilibrium-Il valore per la persona e per l’azienda del Work-Life Balance organizzata dall’Alta Scuola Impresa e Società (ALTIS). Hanno preso invece il via nel mese di giugno Integrazione di metodi e tecniche per la ricerca, la clinica, la riabilitazione in psicofisiologia e neuroscienze e Assessment Terapeutico di famiglie con bambini di ASAG e le summer school in Leggere il romanico e Exposizioni. Esporre ed esporsi al mondo dall’antichità alla contemporaneità, rispettivamente promosse dalla Scuola di specializzazione in Beni archeologici e dalla Scuola di dottorato in Studi umanistici. Sempre a giugno prende il via il primo Mooc - Massive Open Online Courses – il nuovo programma di e-learning lanciato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni internazionali (ASERI), progettato e realizzato in collaborazione con ILAB per formare i manager delle relazioni internazionali. Due i percorsi proposti: Managing international relations: the starting pointt e E-learning Managing international relations.
L’offerta formativa di luglio prevede invece la Scuola estiva internazionale in Studi manzoniani, la nona edizione di Cinema Project Developmentt dell’ALMED e i due corsi in Crowfunding per le organizzazioni non profit e Toolkit per Startupper-Metodi e strumenti per lanciare la tua impresa organizzati da ALTIS. Sempre a luglio si tiene Mobilità umana e giustizia globale. Il diritto a non emigrare promosso dal Centro di ricerca Welfare, work, Enterprise, Lifelong Learning e la summer school in Transferable skills for research careers a cura della Direzione Didattica, Formazione post laurea e servizi agli studenti. Sono in programma invece per il mese di agosto la terza edizione di Arte e fede. La sfida della comunicazione e le due scuole estive internazionali in Studi danteschi e Studi leopardiani, pascoliani e montaliani. Infine a settembre si terrà il corso Terapia di coppia. L’approccio integrativo: infedeltà, depressione, crisi genitoriale a cura di ASAG. Per informazioni su programmi, date di svolgimento e modalità di iscrizioni: http://www. unicatt.it/offerta-formativa-summer-school#content.
Amicizia, cultura e spiritualità: p il viaggio dei collegi in Terra Santa di Giuseppe Portonera dal 23 al 30 aprile, gli studenti dei Collegi milanesi e romani dell’Università Cattolica hanno partecipato al pellegrinaggio in Terra Santa, organizzato dal Centro Pastorale e promosso dall’Istituto Toniolo. Il gruppo, di 41 studenti, è stato guidato da Don Daniel Balditarra, assistente spirituale del Collegio Augustinianum, prima alla riflessione e alla preghiera – con alcuni incontri di preparazione al viaggio – e poi alla scoperta dei luoghi santi del Cristianesimo. Da Betlemme a Nazareth, dal Monte Tabor, i luoghi
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NCHE QUEST’ANNO,
della vita pubblica e dei primi miracoli, a Gerusalemme, il luogo della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo. Il pellegrinaggio è stato vissuto all’insegna dell’interiorizza-
zione dell’esperienza evangelica: con momenti di silenzio (come sul Lago di Tiberiade e nell’Orto degli ulivi) che hanno permesso ai pellegrini di fermarsi a meditare e a prega-
CONVENZIONE
Consob, accordo su ricerca e formazione
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collaborazione per realizzare progetti scientifici sperimentali e seminari di studio. Ma anche per offrire opportunità di stage g per p studenti e dottorandi. È quanto prevede la convenzione che lo scorso 8 aprile il presidente della ConNA
sob Giuseppe Vegas e il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli (nella foto a destra con Giuseppe Vegas) hanno firmato per dare il via a un’attività comune di ricerca e formazione nel settore dell’economia e della regolamentazione dei mercati finanziari. Alla cerimonia hanno partecipato il vice direttore della Consob Giuseppe D’Agostino e, per la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative il preside, professoressa Elena Beccalli, e il professor Andrea Perrone, docente di Diritto dei mercati finanziari.
re. Ma accanto al recupero del senso religioso, il viaggio è servito anche per stringere nuove amicizie tra i collegiali. Chiunque abbia vissuto il pellegrinaggio in Terra Santa, consiglia di farlo, e di rifarlo: da q quella Terra si ritorna arricchiti, in spirito e in amicizia. È da lì che è venuto l’Uomo che ha “spaccato la Storia”: ed è un bene per tutti, almeno una volta nella nostra vita, andarci e tornarci. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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milano
Furti in abitazione, un modello prevede le zone a rischio STATA FIRMATA LO SCORSO APRILE la con-
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venzione tra l’Università Cattolica e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza del ministero dell’Interno alla presenza del rettore Franco Anellii e del prefetto Alessandro Pansa, Capo della Polizia. L’accordo consolida una collaborazione già in atto da anni e ha l’obiettivo di unire le competenze scientifiche dell’Ateneo e i dati forniti dal ministero al fine di combattere la criminalità. Il centro di ricerca Transcrime della Cattolica e dell’Università di Trento, diretto dal professor Ernesto Savona, ha presentato il primo numero di Transcrime Research in Brief - Serie Italia, un modello predittivo che propone un approccio innovativo per contrastare il reato dei furti in abitazione. Il modello ha permesso di sviluppare delle mappe previsionali che indicano in quali aree della città è più probabile che un reato accada in futuro e sono stati indicati i principali fattori che determinano questo rischio. Usando i dati del 2013 i ricercatori hanno creato delle mappe che hanno previsto tra il 29% e il 47% dei furti realmente accaduti nel 2014. Hanno quindi realizzato una prima applicazione sviluppando le mappe previsionali 2015 per le città di Milano, Roma e Bari. In altri Paesi dove i modelli previsionali sono già stati realizzati, i risultati sono promettenti e la sicurezza dei cittadini tende a crescere. L’ha evidenziato il professor Savona che introducendo l’incontro ha voluto specificare la filosofia che guida le ricerche di Transcrime: ridurre la pena detentiva al
minimo indispensabile attraverso la prevenzione dei reati, ossia prevedere per prevenire. Un concetto condiviso pienamente dal prefetto Pansa, convinto che sia vincente la collaborazione con un Ateneo che metta a disposizione competenze scientifiche e studi delle “patologie” che la pubblica sicurezza deve affrontare al fine di rendere l’azione più efficace. Il ricercatore di Transcrime Marco Dugato ha infine illustrato la ricerca svolta e la struttura del modello predittivo (disponibile sul sito di Transcrime) che identifica le aree dove maggiore è la probabilità che un reato avvenga. Il modello identifica i fattori di rischio o protettivi, i fattori influenti, costruisce le mappe previsionali (suddividendo la superficie della città in aree quadrate di 50 metri per lato e assegnando a ciascuna un valore di rischio) e valuta la capacità predittiva (nel 2014 a Milano l’efficacia della previsione è stata de 29,3%).
SOCIAL STREET
Il network scende in strada
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sta emergendo il Social Street, il fenomeno sociale che nasce intorno alla rete e ai social network e si realizza nel contesto urbano di quartiere. Se in Italia si contano oggi 372 gruppi (più che raddoppiati dai 149 del gennaio 2014), a Milano da ottobre 2014 ad aprile 2015 sono state censite 61 diverse “vie”. Un gruppo di sociologi della Cattolica, guidati da Cristina Pasqualini, insieme a Fabio Introini e Nicoletta Pavesi, ha avviato lo scorso ottobre la prima ricerca italiana sulle Social Street. Lo studio Vicini e connessi. Alla scoperta del vivere social ha analizzato il fenomeno nella città di Milano e ha coinvolto un gruppo di studenti specializzandi e dottorandi. Le Social Street più numerose contano ad aprile 2015 tra i 1000 e i 1500 iscritti, il gruppo più numeroso in assoluto, nato tuttavia prima delle Social Street, è quello di Paolo Sarpi con 3800 iscritti. Esistono tanti modi di essere social street, a seconda degli obiettivi che il fondatore si era dato, dal grado di partecipazione delle persone, alle caratteristiche fisiche e sociali del territorio in cui si collocano. Esistono gruppi che preferiscono rimanere soltanto virtuali (come una vetrina informativa di quartiere), altri che provano a mixare tra reale e virtuale, potenziando la socialità di buon vicinato con varie iniziative: party, corsi di cucina, orti urbani. N MOLTE CITTÀ ITALIANE
Livingstone: anche nella Rete i minori hanno diritti ANNO CREATO MEZZI meravigliosi come le tecnologie della comunicazione. Sono in grado di trovare strumenti altrettanto potenti per la sicurezza dei più piccoli». Proteggere i minori dall’esposizione ai messaggi negativi che si possono trovare in Internet, come violenza o pornografia, a cui hanno accesso sempre più attraverso gli smartphone, è l’impegno di una vita di Sonia Livingstone ((nella foto), uno dei massimi esperti mondiali in tema dei diritti dei minori nella Rete. La professoressa del Dipartimento di Media and Communications alla London School of Economics and Political Science, invitata dalla facoltà
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di Scienze politiche e sociali ha tenuto, lo scorso 5 maggio, una lectio magistralis sul tema dei diritti digitali dei minori da una prospettiva critica, comparativa e child-centered. Dopo i saluti del rettore Franco Anellii e del preside della facoltà di Scienze politiche e sociali, Guido Merzoni, e dopo l’introduzione di Fausto Colombo, docente di Teoria della comunicazione e dei media, Sonia Livingstone ha parlato in particolare della presenza pervasiva dei media digitali nella vita di bambini e ragazzi. Nell’ultimo decennio le ricerche su internet e i minori hanno rivelato come, più i ragazzi usano internet, maggiori sono le loro competenze digitali e le oppor-
tunità online di cui beneficiano, ma anche maggiori i rischi a cui vanno incontro. Stupisce soprattutto l’assenza dei minori dal dibattito contemporaneo sui diritti digitali e dalle carte dei diritti che stanno nascendo in molti Paesi. Sonia Livingstone – a fronte delle molte ricerche che ha condotto in Europa negli ultimi anni – ha espresso le sue preoccupazioni per i minori che, tramite gli smartphone, viaggiano quotidianamente in Rete, anche se non si può affermare con certezza se questo comporti maggiori rischi o opportunità. «In questo momento è importante considerare le opportunità perché in Europa abbiamo speso molto tempo per parlare dei rischi, ma
secondo le mie ricerche questi sono abbastanza bassi, mentre le opportunità sono difficili da immaginare – spiega la studiosa –. La letteratura o il teatro per bambini, per fare un esempio positivo, non li trovo spesso su internet e, se ci sono, i genitori spesso non sanno come trovarli. Bisognerebbe che ci fosse più consapevolezza di queste opportunità offerte dal mezzo».
milano
La storia di Aldo “Bisagno”: cristiano e partigiano PRESIDENTE della Repubblica Sergio Mattarellaa ha ricordato, nel discorso ufficiale per le celebrazioni dei 70 anni della Liberazione, la testimonianza di Ezio Franceschini, il rettore dell’Università Cattolica che fece la Resistenza. Una figura che descrive bene il rapporto dei cristiani con la lotta antifascista, che per molte coscienze generò una forte tensione tra la scelta di imbracciare le armi e l’esigenza di rimanere fedeli al Vangelo. «Tanti eroi hanno donato la vita per la nostra libertà, dai “piccoli maestri” che hanno lasciato gli studi per salire in montagna, alle donne che hanno affrontato a testa alta il rischio più alto e la prigionia – ha affermato Mattarella –. A questi dobbiamo affiancare gli eroi quotidiani che salvarono vite, che diedero rifugio ad ebrei, che si prestarono a compiti di cura o di supporto. Come le sorelle Lidia, Liliana e Teresa Martini, padovane, che guidarono la fuga dai campi di concentramento di decine e decine di prigionieri alleati,
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prima dando loro il pane e un nascondiglio, poi instradandoli nottetempo verso la Svizzera, attraverso la rete costruita da padre Placido Cortese e da due latinisti di grande fama, Ezio Franceschini, dell’Università Cattolica, e Concetto Marchesi, in seguito rettore dell’Ateneo di Padova e deputato comunista. Senza questa dimensione popolare, senza questa fraterna collaborazione tra persone di idee politiche diverse, l’Italia avrebbe fatto molta più fatica a recuperare la dignità smarrita». A un’altra figura di “cristiano, partigiano, italiano”, è stato dedicato un convegno che, il 29 aprile, ha analizzato un caso emblematico del contributo dei cattolici alla Resistenza. Aldo Gastaldi, meglio noto come “Bisagno”, già sottotenente del XV Reggimento Genio, l’8 settembre 1943 è di pattuglia a Chiavari quando arriva la notizia dell’armistizio. Non appena viene a sapere che i tedeschi hanno occupato la caserma fa nascondere le armi
PALESTINA, Libia, Yemen sono paesi lacerati dai conflitti. E quelli non direttamente coinvolti subiscono pesanti danni collaterali in termini di rifugiati e di instabilità politica. E di fronte a una crisi di tali proporzioni la risposta della comunità internazionale non può essere solo militare» lo ha detto Fadia Kiwan dell’Université Saint-Joseph di Beirut, ospite del primo appuntamento del ciclo di incontri The Middle East between the sunset of post-colonial States and the dawn of new polities organizzato dall’Alta Scuola di Economia e
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relazioni internazionali (Aseri). Introdotta dal professor Vittorio Emanuele Parsi, Fadia Kiwan ha tenuto, lo scorso 22 aprile, una lezione sul tema The Middle East today: transitions to chaos in cui ha proposto un approccio alla questione articolato in quattro dimensioni. «Uno, militare è già in atto, purtroppo senza coordinamento Onu. Ma si deve lavorare anche sul piano politico per promuovere il negoziato fra le fazioni, isolando gli estremisti. Occorrono inoltre programmi di sviluppo che riducano le sacche di povertà. Infine è necessario mutare lo sguardo reciproco per comprendersi». Il cosiddetto fraintendimento culturale tra Islam e Occidente è il moltiplicatore dell’estremismo secondo la docente libanese, che ha fatto presente come oggi nei Paesi islamici sia un atto un intenso dibattito sul rapporto tra fede e società, al fine di tro-
L’omaggio di VP a Edmondo Berselli
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agli uomini che ha con sé, poi li lascia liberi di andarsene. Lui è tra i primi a salire in montagna: forma un nucleo partigiano a Cichero e nel giro di pochi mesi diventa il comandante più amato della resistenza in Liguria. Per conoscere la figura di questo partigiano italiano, nell’ambito del corso di Storia del mondo contemporaneo, presieduto dalla professoressa Maria Bocci, è stato presentato in anteprima nazionale il film-documentario di Marco Gandolfo, dal titolo Bisagno. La proiezione si è conclusa con una tavola rotonda nel corso della quale il regista ha dialogato con il direttore di Tgcom24 Alessandro Banfi e lo scrittore Emilio Bonicelli.
Aseri, un focus sul Medio Oriente IRIA, IRAQ,
IL RICORDO
vare un nuovo equilibrio senza rinunciare alla propria religione. Il ciclo di incontri promosso dall’Aseri, coinvolgendo docenti ed esperti – come Bahgat Koranyy (The American University in Cairo), Mehran Kamrava (Georgetown University’s School of Foreign Service in Qatar), e Andrea Plebanii dell’Università Cattolica – vuole porre l’area medio orientale sotto la lente di ingrandimento degli studiosi di relazioni internazionali perché rappresenta un osservatorio delicato e, allo stesso tempo, complesso da analizzare. Comprendere le trasformazioni geopolitiche è sempre più complesso a causa del crescente numero di attori internazionali in campo e di sfide che si presentano sullo scenario globale, tanto evidenti da connettere in maniera vincolante diversi Paesi, non solo a livello economico.
un ragazzo che a 20 anni iniziò come correttore di bozze al Mulino, a Bologna, e poi ne divenne direttore. Aveva una spiccata vocazione per la scrittura e il giornalismo e presto divenne collaboratore di testate come il Resto del Carlino, Il Messaggero, La Stampa, Il Sole 24 ore, La Repubblica, L’Espresso. Questo ragazzo si chiamava Edmondo Berselli. L’Università Cattolica, lo scorso 14 maggio, ha voluto omaggiare lo scrittore scomparso nel 2010 con un incontro in occasione dell’uscita del volume postumo Meglio stare a casa (Vita e Pensiero) a cura di Roberto Righetto, che raccoglie gli articoli o interventi scritti, fra il 2003 e il 2008, per la rivista Vita e Pensiero. Un incontro – in cui sono intervenuti Marzia Barbieri Berselli, Ilvo Diamanti, Aldo Grasso, Lorenzo Ornaghi e ERA UNA VOLTA
Damiano Palano – che ha raccontato chi era questo «intellettuale per vocazione e per moralità, protagonista della cultura italiana refrattario a qualsiasi genere di albero genealogico con cui nobilitare la propria presenza e sotto le cui fronde ripararsi secondo necessità o convenienza», come ha scritto Ornaghi nella prefazione al libro. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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L’ultimo saluto al professor Martinelli SCOMPARSO, lo scorso 6 aprile, all’età di 78 anni, il professor Felice Martinelli. Dopo un ultimo saluto da parte di tutta la comunità universitaria nella Cappella dell’Università Cattolica, i funerali si sono svolti nella Basilica di S. Ambrogio, celebrati dal cardinale Dionigi Tettamanzi. Il professor Matrinelli era nato ad Ala (Trento) il 15 gennaio 1937. Commendatore al merito della Repubblica Italiana, si è laureato nel 1963 in Economia e Commercio presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, presso la quale è stato studente del collegio Augustinianum negli anni 1958-1962, con una tesi sull’ammortamento finanziario. È stato compagno, tra gli altri, di Giovanni Maria Flick, Giorgio Floridia, don
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Marco Lunghi, Giovanni Mangion, Saverio Mannino, Franco Pizzolato e Antonio Tessitore. Ha insegnato Istituzioni di scienze economico-sociali dall’a.a. 1969/70 all’a.a. 1989/90 presso il Politecnico di Milano (corso di laurea in Ingegneria Civile) ed è stato professore associato,
presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica dal 1970, della cattedra di Economia aziendale e, dal 1990 al 2008, della cattedra di Tecnica professionale. Attualmente era consigliere d’amministrazione in Università Cattolica, ed era anche nel Comitato di indirizzo e nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori e nel Consiglio di amministrazione di Educatt. Dottore commercialista iscritto dal 1965 all’Ordine di Milano e revisore dei conti, è stato amministratore e sindaco di rilevanti società, anche quotate. Tra gli altri incarichi, si ricordano quelli di consigliere della Banca di Trento e Bolzano e del Credito Valtellinese, commissario liquidatore del Banco Ambrosiano su designazione del Ministro del Tesoro e
del Governatore della Banca d’Italia, revisore dei conti dell’Istituto di Studi Superiori G. Toniolo, della Fondazione F.lli Confalonieri, della Fondazione Don Gnocchi, presidente di Lombarda Vita s.p.a., amministratore del Credito Artigiano, consigliere della Banca Lombarda s.p.a. p È stato inoltre consulente tecnico del Giudice civile e penale di Milano. Ha finanziato la fondazione di una scuola media e di un liceo agro-forestale – intitolati al padre Albino Martinelli – a Mayauno-Mambasa (Congo), gestiti grazie all’opera di Padre Silvano Ruaro, nei quali ogni giorno un centinaio circa fra bambini e ragazzi della regione si recano per ricevere educazione e, soprattutto, accoglienza.
L’eredità Del Conte ai giovani e alla ricerca ISTITUTO Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, ente fondatore dell’Università Cattolica, grazie a donazioni e lasciti, fin dalla nascita dell’Ateneo, sostiene gli studenti e promuove la ricerca scientifica in Università Cattolica, realizzando, in q questo modo, molti obiettivi. È esemplare la storia di Rosa Del Conte (nella foto) - classe 1907 - che ha lasciato un segno profondo,
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aprendo la propria vita ad un futuro di bene per altri. Rosa Del Conte è stata una figura fondamentale per gli studenti: i suoi corsi di Lingua e letteratura Romena – tenuti in Cattolica e presso l’Università di Roma La Sapienza – hanno avvicinato molte generazioni di universitari a una cultura ancora oggi oggetto di pregiudizi. Sono molti i ricordi che di lei rievoca, in occasione della sua scomparsa nel
2011, Luisa Valmarin, direttore del dipartimento di Studi Romanzi all’Università La Sapienza: «Dopo anni di insegnamento nelle scuole, all’inizio degli anni ’40 chiede di essere inviata in missione all’estero in Spagna, ma per un errore del Ministero degli Esteri arriva in Romania con una svolta che determina non solo la sua esistenza, ma anche l’evoluzione della critica letteraria rumena. Sono anni particolarmente intensi per il suo insegnamento nelle università di Bucarest e soprattutto di Cluj». In questi anni la sua attività si svolge soprattutto nell’ambito dell’italianistica con traduzioni, corsi universitari e articoli scientifici di grande spessore. Tramite il suo testamento, la professoressa Del Conte affida all’Istituto Toniolo la continuazione dello scopo di una vita: tramandare ai giovani l’importanza e la passione per la ricerca. Attualmente un gruppo di giovani studiosi dell’Università si
sta dedicando alla catalogazione e all’approfondimento scientifico dei temi da lei studiati. Lo scorso 12 marzo, nell’Aula Negri da Oleggio dell’Ateneo di Largo Gemelli, l’Istituto Toniolo, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, dell’Ambasciata di Romania presso la Santa Sede e del Consolato Generale di Romania a Milano, ha organizzato un convegno dedicato alla memoria di Rosa Del Conte.
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Ranci, pioniere della regolazione ECONOMISTA curioso che ha creduto nel contributo della ricerca indipendente nel dibattito di policy, nell’interdisciplinarietà e nella fiducia verso i ricercatori più giovani. È il profilo del professor Pippo Rancii (nella foto) delineato da Gian Paolo Barbetta, Roberto Malaman n e Clara Polettii nella giornata promossa dal dipartimento di Economia e Finanza e della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative della Cattolica il 20 maggio. Come hanno sottolineato Barbetta, Malaman e Poletti tra gli anni Ottanta e Novanta, i Rapporti Cer-Irs, nati dalla collaborazione tra l’Irs milanese sotto la guida di Ranci e il Cer romano, hanno accompagnato il cammino di allontanamento dall’intervento pubblico diretto di politica industriale verso l’intervento indiretto di regolazione. Questo cammino ha portato
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in Italia (come in tutti i Paesi dell’Unione europea) a un ridisegno istituzionale, al quale Pippo Ranci ha contribuito al massimo livello, prestando la sua opera come primo Presidente dell’autorità di regolazione dei settori dell’elettricità e del gas. In questo ruolo, è stato grandemente innovatore: dal punto di vista procedurale ha introdotto l’uso della consultazione pubblica e delle audizioni verbalizzate; dal punto di vista del merito, è stato un economista all’avanguardia con gli svi-
luppi di una materia nuova, in grado di comprenderne bene il linguaggio e di tradurlo in precise e ben fondate finalità operative. Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, ha inoltre ricordato i molti decenni di una collaborazione intellettuale con Pippo Ranci, cementatasi negli anni difficili in cui la Cattolica, con altre università, era chiamata a rispondere alla sfida della trasformazione di un mondo accademico di élite in una università di massa. L’incontro è stata anche l’occasione per riflettere sui temi legati allo sviluppo delle politiche di regolamentazione dei mercati energetici grazie alla lecture di Catherine Waddams, docente alla Norwich Business School, dal titolo: Market Intervention: Economics and Reality. Le conclusioni della giornata sono state affidate al professor Ranci.
Studenti di Lingue g p prime gguide in cinese al Castello Sforzesco AL MESE di maggio tutti i turisti cinesi presenti a Milano per Expo 2015 potranno avvalersi di visite guidate in lingua cinese al Castello Sforzesco. L’Istituto Confucio della Cattolica ha infatti formato otto studenti italiani della facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere per accompagnare i turisti cinesi lungo tre percorsi: Panorami dal Castello Sforzesco; Leonardo e Michelangelo al Castello Sforzesco; I Musei al Castello Sforzesco. L’iniziativa è stata promossa dall’Istituto Confu-
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cio dell’Ateneo, in collaborazione con la società Ad Artem, in occasione di Expo 2015 ma continuerà anche dopo la chiusura dell’esposizione universale. Oltre ad aver dimostrato di avere un elevato livello di padronanza della lingua cinese, gli otto studenti sono stati selezionati per le loro capacità comunicative e grande interesse all’approfondimento-storico artistico della città di Milano. 20 Mercoledì maggio, nella Sala Studio Bertarelli del Castello Sforzesco, hanno preso il via le prime visite guidate alla presenza del
Console Generale della Repubblica Popolare Cinese, signora Wang Dong, Claudio Salsi, soprintendente del Castello Sforzesco, Pier Sandro Cocconcelli, delegato del Rettore al coordinamento dei progetti di internazionalizzazione della Cattolica, Yu Youxue, direttore cine-
se dell’Istituto Confucio della Cattolica e Adriana Summa, amministratore unico di Ad Artem. All’iniziativa sono stati presenti Elisa Giunipero, direttore italiano Istituto Confucio, e Marisa Verna, direttore del Dipartimento di Scienze linguistiche e letterature straniere.
MOSTRE
Per Expo l’arte nei chiostri: il cibo nell’opera di tre artisti
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RE OPERE D’ARTE LEGATE AL TEMA
Nutrire il Pianeta,, Energia g per p la Vita allestite in Cattolica. È l’iniziativa promossa dall’Ateneo tramite il Centro di Ricerca per l’Educazione attraverso l’arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei (Crea) ed ExpoLab nei mesi dell’Expo. Le opere sono In corpore, di Giorgio Vicentini esposta dal 13 maggio al 12 giugno nel cortile d’onore di largo Gemelli; Ultima Cena ((nella foto), di Franca Ghittii che dal 16 giugno al 22 luglio si troverà nell’atrio di via Nirone 15; e sei sculture in pietra sul tema del o che nutrimento di Gino Cosentino saranno in mostra dal 22 settembre al 22 ottobre in via Nirone. Le tre istallazioni, che per loro natura hanno una necessaria interazione con il pubblico che ne diventa il centro, propongono tre storie diverse giungendo a esiti di grande qualità. La prima a essere allestita, In corporee di Vicentini, è costituita da un lunghissimo pentagramma che definisce un percorso nel quale il pane reale e il pane sognato sono appesi contemporaneamente. «Con quest’opera – afferma la direttrice del Crea Cecilia De Carli che ha curato la mostra – Vicentini affronta il grande tema del “pane quotidiano” bilanciandolo su una retta, su una via che incorpora sia la sua necessità e insostituibilità al vivere, sia l’aspetto di difficoltà. L’opera Ultima Cena di Franca Ghitti è invece una grande tavola, dalle origini camune, e traccia le sagome degli apostoli che si stringono a Gesù come presenze remote, tratte dalle pareti delle cattedrali. Un’opera che è gesto, atto, figura, luogo. Entra infatti nello spazio che l’accoglie corredata dalle tracce del lavoro e della fatica dell’uomo lungo l’agire del tempo. Le sei sculture di Cosentino sono infine composte in un’installazione che invita a riflettere sul tema del nutrimento. Un tema a cui l’artista dedica tutto un filone di ricerca riandando alla relazione tra chi genera a chi è generato, un legame originale che ricorda una dimensione fondamentale dell’umano. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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Cattelan Factor in Cattolica
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A TV DEL FUTURO?
Frammentata, forse. In ogni caso non sparirà, l’accoppiata col divano resta vincente». Sono parole del conduttore di Sky Alessandro Cattelan n (nella foto a destra con Scaglioni) che, in un’Aula Magna gremita lo scorso 5 maggio, è stato il protagonista dell’incontro promosso dal Centro di Ricerca sulla Televisione e
l’Audiovisivo (CeRTA) per Universiday. Un nuovo stile di conduzione e un inedito rapporto fra Tv e social media i temi al centro
dell’evento intitolato Cattelan Factor. Fra conduzione televisiva e nuovi media che ha coinvolto Aldo Grasso, professore di Storia della Televisione, Massimo Scaglioni, docente di Storia dei media e Axel Fiacco, autore tv e docente nel laboratorio di Produzione televisiva nella facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere del nostro Ateneo.
Pasotti premia i video sulle “Virtù”
Francesca FriF F i go con il video Virtuale, Luca Vignolo con Indomito e Irene Saonara con Università i vincitori del concorso Virtù?! promosso dal Centro Pastorale dell’Ateneo in collaborazione con l’Istituto Giuseppe Toniolo. Il concorso sfidava i partecipanti a raccontare – con un video
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d ll durata della d massima i di 3 minuti – quali virtù trasmettono oggi la società, il proprio mondo, l’Università Cattolica e, in particolare, quali virtù si ritengono essenziali per il proprio futuro. Alla cerimonia di premiazione, svolta in Cattolica lo scorso aprile, è intervenuto l’attore Giorgio Pasotti (nella
foto) che ha presentato in anteprima il suo ultimo film Io, Arlecchino.
Festival Thauma, le scuole superiori sul podio
286 studenti di licei italiani e 33 docenti accompagnatori. Sono i numeri del primo Festival milanese Thauma. Teatro antico in scena, promosso dal Cit dell’Università Cattolica dal 23 al 26 marzo al Teatro della Parrocchia San Francesco di Sales. La giuria, composta da esperti teatrali e da
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UATTORDICI SPETTACOLI,
una componente del pubblico, senza negare apprezzamento per i saggi laboratoriali che hanno rivelato i passi iniziali di alcune scuole in un percorso di formazione alla teatralità dei testi drammaturgici classici, ha ritenuto opportuno premiare il valore degli spettacoli che, avendo già sperimentato un percorso di studio della messinscena, hanno presentato spettacoli di un alto livello scenico. La vittoria per il migliore spettacolo è andato al liceo Manzoni di Milano che ha messo in scena Troades: oratorio per le vittime della violenza nel percorso dell’umanità (nella foto un momento della rappresentazione), per le scenografie premiato invece il liceo Cagnazzi di Altamura per i costumi ideati per gli spettacoli Antigone e Troadi di Euripide. Riconoscimenti sono stati assegnati anche ai migliori attori e attrici.
Premiati i libri dedicati al cibo e al viaggio per il professore Franco Riva, filosofo dell’Università Cattolica, e per i suoi i due ultimi lavori Filosofia del cibo e Filosofia del viaggio. I libri, pubblicati da Castelvecchi Editore rispettivamente nel 2015 e nel 2013, si sono
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OPPIO RICONOSCIMENTO
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aggiudicati il 15 maggio uno speciale riconoscimento della giuria nell’ambito dell’ultima edizione dei Premi Italia da conoscere (Vacanze in Italia e L’Italia delle Tipicità), banditi dall’Associazione Italiana del Libro con il patrocinio di Anci Res Tipica e di Federalberghi.
EXPO ON LINE
Un’impronta nuova ai concetti di Water e Food Security
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100 SCHEDE CORRELATE tra loro, mappe tematiche, tabelle, bibliografie ragionate e un percorso analitico per stimolare la curiosità, approfondendo il tema dell’utilizzo responsabile delle risorse idriche, naturali, alimentari ed energetiche. All’interno dello spazio web di W.a.F.S i contenuti sono organizzati attraverso una “mappa cognitiva” che permette un’alta fruibilità su più livelli per l’utente lungo le principali quattro aree di indagine (Terra, Acqua, Energia, Cibo). Il sito W.a.F.S (www.waterandfoodsecurity.org), nasce grazie al sostegno di MIUR/USR Piemonte e allo sforzo di Ce.St. In.Geo. (Centro Studi Internazionali di Geopolitica), fondato da Maurizio Carandini, dell’Istituto Pascoli di Valenza. È così che, con il coordinamento scientifico del professor Riccardo Redaelli (nella foto), direttore del Centro di Ricerca sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiSSMA), docenti e ricercatori dell’Università Cattolica di Milano, dell’Università di Torino e del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria hanno collaborato nella progettazione e realizzazione di questo percorso didattico dedicato agli studenti universitari e delle scuole secondarie di I e II grado. W.a.F.S vuole contribuire al dibattito sui temi del cibo e dell’acqua che caratterizza EXPO 2015, partecipando alla diffusione di una più consapevole sensibilità rispetto alla tutela e salvaguardia ambientale e dell’uso più sostenibile delle risorse naturali, soprattutto tra i più giovani. W.a.F.S è un percorso multidimensionale che cura l’aspetto educativo, con chiavi di lettura e di riflessione ragionate attraverso gerarchie verticali e orizzontali, e, al tempo stesso, stimola la curiosità con un’ampia libertà di navigazione, permettendo di creare la propria esperienza di ricerca. Considerato una delle “eccellenze” italiane, il progetto W.a.F.S è presente al Padiglione Italia Expo dove è stato illustrato formalmente lo scorso 3 maggio. LTRE
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Il cantiere delle scelte: proposte di orientamento nella scelta universitaria l’Istituto Toniolo, in collaborazione con l’Università Cattolica, propone Il cantiere delle scelte, quattro Summer School per un confronto con studenti, esperti, tutor, docenti in un percorso alla scoperta delle proprie capacità e dei
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ORIENTARSI
propri talenti. Rivolti a studenti di IV e V superiore, sono in programma i corsi di orientamento universitario a Barritteri (RC), 1921 giugno, Macerata 26-28 giugno, Santa Cesarea Terme(LE), 20-23 luglio, Milano per Expo, 30 agosto-2 settembre 2015. Ogni corso presenta una panorami-
ca dell’offerta formativa accademica, le caratteristiche dello studio universitario, le opportunità di formazione all’estero e le prospettive di lavoro. Per informazioni http://www. istitutotoniolo.it/2015/03/25/ il-cantiere-delle-scelte-le-summer-school-di-orientamento/
Alumni Cattolica, incontro in libreria a Palermo LUMNI CATTOLICA ha scelto la presentazione di un libro dedicato al lavoro di una donna magistrato alla procura di Palermo e la data del 23 maggio, 23esimo anniversario dell’assassinio di Giovanni Falcone, per muovere i primi passi a Palermo. Il presidente Carlo Assii e la consigliera per i laureati in Giurisprudenza, Paola Ca-
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taniaa (che sta costituendo il Gruppo locale Sicilia Occidentale), hanno infatti presentato con l’autrice Marzia Sabellaa il volume Nostro Onore. La scrittrice, laureata in Cattolica e oggi magistrato sostituto procuratore alla procura di Palermo, è stata l’unica donna del pool di magistrati che nel 2006 hanno coordinato la cattura di Bernardo Provenzano. Alla
Sabella è stata consegnata la tessera di Alumni Cattolica Associazione Necchi.
Il benessere aziendale al centro del Premio “Marco Vigorelli”
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BENESSERE
AZIENDALE
coincide con il benessere del dipendente. È la ricerca che la Fondazione Marco Vigorelli porta avanti dalla sua nascita e che lo scorso 18 maggio in Cattolica ha segnato un nuovo risultato con un incontro dedicato ai temi del benessere aziendale, sia in ottica di conciliazione lavoro-famiglia che di corporate family responsibility, intesa anche come innovazione strategica. Durante l’evento è stato premiato Andrea Cecchi (nella foto), vincitore della II edizione del premio Marco Vigorelli con la tesi intitolata Il ruolo strategico degli High
Performance Work Systems nella determinazione del risultato d’impresa. I suoi effetti tra i lavoratori, ed è stato presentato il bando della III edizione che
propone tante novità rispetto agli anni precedenti. All’incontro sono intervenuti relatori di prestigio, nonché membri della commissione di valutazione del Premio istituita dalla Fondazione: Vittorio Codaa dell’Università Bocconi, Diego Viscontii della Fondazione Italiana Accenture e Barbara Imperatorii della Cattolica che ha seguito lo svolgimento della tesi dello studente vincitore del Premio Marco Vigorelli 2014. Il nuovo bando del Premio Marco Vigorelli (III edizione) è disponibile sul sito della Fondazione: www.marcovigorelli.org.
Al MUDEC la tesi sugli indigeni diventata libro L NEO INAUGURATO MUDEC, museo milanese delle culture del mondo, ha dedicato un evento speciale alla valorizzazione della ricerca scientifica prodotta in Università Cattolica. Con il patrocinio dell’Ambasciata d’Australia a
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Roma, lo scorso 25 maggio, è stato presentato il libro Oodgeroo Noonuccal. Con ‘We are Going’ di Margherita Zanoletti, laureata in Lingue e Letterature straniere in Cattolica, e Francesca Di Blasio, docente dell’Università di Trento. Il volume è la rielaborazione di una
tesi sulla cultura indigena d’Australia discussa con i professori Maria Grazia Bellorini e Enrico Reggiani nel 2002. L’iniziativa del MUDEC ha fuso valorizzazione della ricerca e promozione artistica proponendo un primo piano sull’eccellenza indigena d’Australia.
INCONTRO
Studenti a scuola di geopolitica
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O SCORSO 22 MAGGIO si è
svolto in Cattolica l’incontro conclusivo della sesta edizione del corso di Geopolitica organizzato dal Centro di Studi Internazionale di Geopolitica (Ce.St.In.Geo), fondato da Maurizio Carandinii e coordinato da Riccardo Redaelli professore dell’Ateneo. L’evento – aperto dai saluti del preside della facoltà di Scienze Politiche e Sociali Guido Merzoni – si è rivolto a docenti e studenti dell’istituto Cellini di Valenza e degli istituti Leardi e Balbo di Casale Monferrato. Attraverso un orientamento prettamente multidisciplinare, sono stati analizzati temi legati al concetto di water and food security, direttamente connessi all’Expo 2015 di Milano. Il progetto si è articolato in tre moduli che, a partire dallo scorso ottobre, hanno coinvolto sia i docenti delle scuole secondarie (attraverso incontri di formazione e aggiornamento, durante la prima fase), sia gli studenti, ai quali sono state proposte, durante il secondo modulo, una serie di lezioni metodologiche, tematiche e areali. La terza fase dell’iniziativa si è concretizzata in una serie di progetti di ricerca presentati e discussi durante l’incontro finale. Il meeting conclusivo ha dato modo agli studenti di presentare gli approfondimenti realizzati e di discutere con docenti e compagni di tematiche complesse, ma al tempo stesso vicine alla vita di tutti i giorni e con profonde e immediate implicazioni pratiche. L’incontro si è rivelato particolarmente stimolante e ha dimostrato l’interesse e il coinvolgimento diretto degli studenti. Fra i temi affrontati: le dinamiche legate alla scarsità delle risorse idriche e alla disponibilità di terreni coltivabili, così come l’influenza esercitata su questi ambiti dalle dinamiche geopolitiche operanti a livello globale. ((a.p.) PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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Sanità cattolica, le nuove sfide di Nicola Cerbino e Federica Mancinelli
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E OPERE NATE PER PRENDERSI CURA
delle persone fragili, soprattutto se generate da carismi ecclesiali, oggi concorrono davvero a servire l’umano? Sono cioè opere che pongono davvero al centro la p persona p prima di ogni g qualsiasi altro interesse?» È la domanda che il segretario generale della Cei monsignor Nunzio Galantino (nella foto) ha posto ai partecipanti del seminario di studio, promosso il 29 aprile al Policlinico Gemelli dal titolo Opere di nuovo umanesimo: a quali condizioni? Verso Firenze 2015. Monsignor Galantino è stato introdotto dai saluti del rettore dell’Ateneo Franco Anelli, dell’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori e del preside della facoltà di Medicina Rocco Bellantone. «Oggi la società è priva di speranza e impoverita sia a livello economiche che morale e culturale. Per questo dobbiamo vigilare e non lasciare sole le vittime della “cultura dello scarto”. Come? Attraverso la fedeltà creativa al carisma fondazionale delle istituzioni di cura e la gestione trasparente e responsabile di quanti operano a servizio di persone fragili e spesso indigenti» ha affermato nel suo intervento monsignor Galantino, indicando nella formazione integrale degli operatori il modo per garantire questa pratica. Don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei, ha puntato l’attenzione sulla crisi antropologica attuale e del concetto stesso di persona: «Dobbiamo promuovere quella che Papa Francesco ha definito non qualità di vita, ma “vita di qualità”, fondata cioè sull’attenzione e la cura per le fasce più deboli e sull’allocazione etica delle risorse umane». Francesco Agnoli, storico e giornalista, ha tracciato un excursus storico sulla nascita e lo sviluppo degli ospedali, «punto d’incontro fra l’uomo e Dio e dimostrazione di quanto il Cristianesimo ha storicamente cambiato la vita dell’Europa e dell’umanità». Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha stimolato l’attenzione dei presenti sulla vera domanda di oggi: «Qual è attualmente il nostro compito? Dobbiamo salvare le nostre opere 20
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AL GEMELLI
In una mostra il cammino della Scuola per infermieri
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se e quando conservano il carisma fondazionale delle nostre istituzioni, tenendo presente sempre e soprattutto le fasce più deboli e le persone più sole”. Il direttore del Policlinico Gemelli Enrico Zampedri ha avanzato quasi un vademecum per la sanità cattolica: «Guida sicura carismatica, alto livello medico scientifico, gestione manageriale efficace ed efficiente: è il giusto mix per continuare a svolgere il proprio ruolo specifico e insostituibile nell’ambito della sanità italiana». Zampedri ha anche delineato le trasformazioni in atto al Policlinico: «Il nostro punto di passaggio – ha concluso – è la creazione di un nuovo modello di gestione del Gemelli attraverso una Fondazione che vedrà la luce nei prossimi mesi». Conclusioni affidate a monsignor Luigi Bressan, arcivescovo di Trento e presidente della Commissione episcopale per il servizio della carità e della salute. «Non esiste certo una Medicina e una Scienza cattolica, ma diverso è e deve essere l’approccio. Nell’Anno Giubilare della Misericordia potremo ancor di più fare l’esperienza della cura e del servizio alle “periferie esistenziali”: la fragilità della malattia è sicuramente una di queste».
A RISCOSSO UN GRANDE SUCCESSO la mo-
stra L’ Infermiere Oggi. Radici e Prospettivee allestita lo scorso 12 maggio nella hall del Policlinico Gemelli che ha coinvolto un folto pubblico composto in particolare di studenti di infermieristica insieme ai loro docenti e tutor nonché medici, personale sanitario e visitatori. L’iniziativa è stata promossa dal Corso di laurea in Infermieristica della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica per ripercorre le tappe fondamentali che hanno portato la Scuola per Infermieri Armida Barelli, istituita nel 1964, all’attuale Corso di Laurea triennale in Infermieristica della Cattolica di Roma. Il racconto per immagini curato da Lucia Zaino, coordinatrice delle attività professionalizzanti del corso di Laurea in Infermieristica della Cattolica, insieme alle testimonianze di alcune Suore di Maria Bambina e di ex studentesse della Scuola Armida Barelli, nucleo fondativo delle infermiere del Gemelli, hanno costituito il clou della giornata che ha avuto come slogan Gli infermieri al fianco dei cittadini. Vicini ai loro bisogni di salute. Sempre. La giornata è stata anche l’occasione per sensibilizzare ricoverati e visitatori sui valori della professione infermieristica. All’evento hanno partecipato insieme al professor Pierluigi Granone, coordinatore del corso di laurea in Infermieristica dell’Università Cattolica, Enrico Zampedri, Direttore generale del Policlinico Gemelli, Maurizio Zega, responsabile del Servizio Infermieristico, Tecnico e Riabilitativo Aziendale del Gemelli, Maria Ausilia Pulimeno, presidente del Collegio IPASVI
di Roma. Tra i tanti testimoni che hanno portato con emozione il loro contributo il professor Giovanni Neri, primo coordinatore del corso di laurea in infermieristica e Suor Lina Poddighe, coordinatrice delle attività professionalizzanti del corso di Laurea in Infermieristica della Cattolica fino al marzo 2014.
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Inaugurato g un nuovo Centro p per la cura personalizzata dei tumori femminili di Federica Mancinelli INNOVATIVE E PERSONALIZZATE, tecnologie d’avanguardia, ricerca, ma soprattutto accoglienza: queste le caratteristiche del nuovo Day Hospital e degli ambulatori per i tumori femminili, inaugurati lo scorso 8 maggio, in occasione della Giornata Mondiale sul tumore ovarico, al Policlinico Universitario Agostino Gemelli e afferenti al Dipartimento per la tutela della salute della donna, della vita nascente, del bambino e dell’adolescente, diretto dal professor Giovanni Scambia. Le nuove strutture, realizzate grazie a una donazione dell’Associazione Onlus Oppo e le sue stanze, si articolano in diverse aree funzionali su una superficie di circa 800 metri quadrati: l’area del ricovero diurno per la chemioterapia, composta da una sala somministrazione con 15 poltrone attrezzate; una sala con 4 letti per l’esecuzione di paracentesi, toracentesi, trasfusioni, terapie di supporto e osservazione dei pazienti dopo procedure di nefrostomie e cateteri intraperitoneali; 4 sale visita, una sala ecografica, una sala prelievi, un’area infermieristica, un’area dedicata al posizionamento dei cateteri venosi centrali, un’ampia e colorata sala
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d’attesa e reception e un’aula didattica multimediale. Particolare il confort degli ambienti, dotati di sistema wi-fi, e degli arredi. Nella nuova struttura hanno sede anche l’ambulatorio per il linfedema post operatorio, il follow up delle pazienti che hanno concluso le cure, l’ambulatorio per la familiarità dei tumori ginecologici e uno spazio interamente dedicato ai protocolli clinici sperimentali, grazie ai quali le pazienti potranno usufruire di nuovi farmaci non altrimenti disponibili in commercio. «Negli ultimi anni – spiega il professor Scambia – si è assistito a un lento, ma progressivo aumento della sopravvivenza delle pazienti con stadi avanzati di tumore ovarico, soprattutto grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e all’introduzione di farmaci biologici nel trattamento». Lo scorso anno il Day Hospital di Ginecologia Oncologica del Gemelli ha offerto circa 8500 prestazioni per le donne affette da tumori ginecologici, partecipando attivamente a studi clinici internazionali per garantire nuovi farmaci a bersaglio molecolare. «Il nuovo centro – aggiunge il ginecologo oncologo del Gemelli – costituirà sempre più un punto di riferi-
mento importante per le nostre pazienti, con spazi dedicati alle terapie, ambulatori per le visite, sala d’attesa e aree informative, realizzati con una particolare attenzione all’umanizzazione dell’ambiente ospedaliero». Le nuove strutture sono state inaugurate al termine dei lavori del meeting scientifico Ovarian cancer Day: toward individualized treatment, promosso dal Dipartimento in occasione della Giornata Mondiale sul tumore ovarico. In Italia si registrano 4800 nuovi casi all’anno di questa patologia, corrispondenti al 30% dei tumori ginecologici, la quinta causa di morte per tumore nelle donne nella fascia d’età tra i 50 e i 69 anni (dopo mammella, polmone, colon-retto e pancreas).
Gemelli e Trenta Ore per la Vita “Insieme per la salute” “RETE di video-diagnostica” per gestire in maniera condivisa, tra i medici del Policlinico Gemelli e i professionisti di altri centri sanitari del Centro-Sud e Isole, i casi clinici più complessi di piccoli pazienti con tumori solidi cerebrali. Favorendo lo scambio d’informazioni tra le equipe sanitarie, saranno limitati al massimo gli spostamenti dei bambini malati di tumore e delle loro famiglie. Per realizzare questo progetto dall’alto valore sociale intitolato Insieme per la salute stanno raccogliendo fondi il Policlinico Gemelli e “Trenta Ore per la Vita 2015”. Quello del Gemelli è uno dei sei progetti sostenuti dalla Campagna di Trenta Ore per la Vita 2015, nell’ambito del Progetto HOME, che è andato in onda sulle reti RAI, dal 13 al 19 aprile, e su LA7 dal 20 al 26 aprile. «Obiettivo – ha affermato Giorgio Casati, Dirigente amministrativo del Gemelli – è sviluppare un modello di integrazione tra i professionisti coinvolti nella cura della patologia del piccolo paziente, garantendo a lui e alla sua famiglia il massimo sostegno di fronte al bisogno
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A COSTRUZIONE DI UNA
di salute e al percorso di cura che la malattia comporta». «Scoprire che il proprio figlio è stato colpito da tumore è un’esperienza devastante» ha sostenuto Lorella Cuccarini, socio fondatore e testimonial dell’Associazione Trenta Ore per al Vita onlus, che lo scorso 24 aprile, a conclusione delle due prime settimane della Campagna di raccolta fondi 2015 – Progetto HOME, ha incontrato i bambini e adolescenti ricoverati nei reparti di Oncologia pediatrica e di Neurochirurgia infantile del Policlinico Gemelli insieme ai lori familiari. Con la Cuccarini in questo coinvolgente incontro era presente anche Rita Salci, presidente di “Trenta Ore per la Vita”,
accompagnate dai Direttori delle Unità Operative coinvolte nel progetto di rete “video diagnostica” contro i tumori cerebrali pediatrici: i professori Riccardo Riccardi (Oncologia Pediatrica), Massimo Caldarelli (Neurochirurgia Infantile) e Cesare Colosimo (Radiodiagnostica e Neuroradiologia), coordinatore del progetto di telemedicina. «Visitando reparti ospedalieri – ha concluso la Cuccarini – ci sentiamo sempre molto fortunati e immediatamente vicini ai piccoli ricoverati che insieme ai loro genitori e ai medici e agli operatori sanitari stanno combattendo insieme la battaglia per la vita: per questo dobbiamo tutti generosamente donare per l’assistenza e la cura delle malattie, soprattutto di quelle pediatriche e tra queste le malattie più impegnative da sconfiggere come i tumori». Per sostenere questo importante progetto basta poco: fino al prossimo 31 ottobre è possibile donare alla Posta (ccp 571000 intestato a Associazione Trenta Ore per la Vita) o con carta di credito al numero verde 800 33 22 11 o sul sito www. trentaore.org PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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Komen e Race for the Cure: la corsa rosa della solidarietà 15 AL 17 MAGGIO è tornato a Roma, al Circo Massimo, la Race for the Cure, che da anni non è più soltanto una corsa di solidarietà per la lotta ai tumori del seno, ma un grande evento in tre giorni ricco di iniziative all’insegna della salute, dello sport e del benessere, realizzato dalla Susan G. Komen Italia. Oltre al consueto appuntamento podistico tra le meraviglie archeologiche di Roma, un ricco programma di attività gratuite per tutta la famiglia, madrine dell’evento Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi. Organizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio di Ministero della Salute, Roma Capitale, Regione Lazio, Consiglio Regionale
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del Lazio, Coni, Fidal e Policlinico Gemelli, la Race si è svolta con il contributo di Johnson & Johnson (National Presenting Partner), Oysho e MSD (Local Major Partner), Aveeno (partner delle Donne in Rosa) e di altre numerose aziende sensibili alle tematiche della salute come il main media partner Sky, gli altri media partner La7, Ansa, Diva Universal, Leggo e Radio Dimensione Suono Roma e il fornitore ufficiale
acqua Sorgesana. Fra il Policlinico Gemelli e Komen Italia, organizzazione senza scopo di lucro basata sul volontariato, ci sono 15 anni di collaborazione nella lotta ai tumori al seno. Fin dal 2007, questa consolidata collaborazione ha contribuito all’apertura del Centro Integrato di Senologia, completamente rinnovato e inaugurato, nella nuova veste, un anno fa. «Il Centro – spiega Riccardo Masettii (nella foto), direttore dell’ U. O. di Chirurgia Senologica del Gemelli e presidente di Susan G. Komen Italia –. è interamente dedicato all’assistenza delle donne che si confrontano con la patologia, specializzato nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie della mammella».
Graduation day: consegnato il Premio Elio Guzzanti delle tre migliori tesi degli studenti che hanno frequentato i Master nell’ambito economico, gestionale e sanitario dell’Università Cattolica di Roma con l’intervento dei discussant istituzionali Francesco Bevere, direttore Agenas, Walter Ricciardi, commissario ISS ed Enrico Zampedri, direttore Policlinico Gemelli è stato al centro del Graduation Day dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi sanitari (ALTEMS) dell’Ateneo, che si
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A PRESENTAZIONE
è svolto lo scorso 21 aprile presso il Centro Congressi Europa. L’evento annuale è stato introdotto da Americo Cicchetti, direttore di ALTEMS, che ha illustrato l’attività svolta nell’ultimo anno dall’Alta Scuola della Cattolica nella formazione manageriale, e presieduto dai Presidi delle facoltà di
Medicina e chirurgia e di Economia Rocco Bellantone e Domenico Bodega. Nell’occasione è stato consegnato il primo Premio Elio Guzzanti dedicato alla memoria del Professore, indimenticabile “maestro” nell’organizzazione e nella programmazione sanitaria.
Etica e finanza alleate contro la crisi
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RAPPORTO
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ETICA
ed economia come chiave per l’analisi e la ricerca di soluzioni per la crisi, avendo sempre come riferimento la persona umana. Intorno a questo tema, lo scorso aprile, nella sede di Roma della Cattolica si è svolto il convegno La Finanza di 22
fronte all’umano, promosso dalla facoltà di Economia e nell’ambito della Settimana dell’Economia promossa dal Vicariato di Roma. L’incontro, focalizzato sul rapporto tra la finanza e l’etica,è stato introdotto dal preside della facoltà di Economia Domenico Bodega mentre
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Lorenzo Caprio, docente di Finanza aziendale, ha evidenziato gli errori etici che hanno concorso allo sviluppo della crisi, sottolineando come l’autonomo funzionamento del mercato non possa garantire il soddisfacimento di alcune necessità etiche imprescindibili.
CONVEGNO
Scacco matto alle infezioni con sei semplici mosse
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N CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI è la prima linea di difesa contro la diffusione di molte infezioni. Bastano poche accortezze riassumibili in 6 mosse per dare scacco matto alle infezioni, anche in ospedale. E l’igiene delle mani in ospedale è stata al centro del meeting Verso un ospedale senza infezioni, che si è svolto al Policlinico universitario Agostino Gemelli martedì 5 maggio, in occasione della Giornata Mondiale promossa dall’OMS. Accanto agli interventi sull’epidemiologia e la prevenzione delle infezioni in Italia di Donato Greco, già direttore generale della Prevenzione Sanitaria al Ministero della Salute, e sulle temibili infezioni in terapia intensiva di Massimo Antonelli, professore di Anestesiologia e Rianimazione all’Università Cattolica, il convegno è stato l’occasione per il lancio della seconda stagione della campagna di sensibilizzazione Ti sei lavato le mani?, promossa dalla Direzione del Policlinico universitario, presente il Direttore generale Enrico Zampedri, e dalla Direzione Rischio Clinico e Igiene del Gemelli, con i dottori Fabrizio Celani e Filippo Berloco, e ideata da Gabriele Sganga, docente presso il Dipartimento di Scienze Chirurgiche del Gemelli. Tra i relatori, Maria Emilia Bonaccorso, giornalista responsabile Servizio Salute dell’Ansa e Stefano Maccioni, di Cittadinanza Attiva che hanno ribadito l’importanza l’igiene della mani come misura fondamentale per la riduzione delle infezioni correlate all’assistenza. Infine è stata presentata una brochure, distribuita ai visitatori del Gemelli, in cui sono descritte, con l’ausilio di immediati testi e immagini, le azioni per un’efficace pulizia delle mani con acqua e sapone, meglio se liquido, o con il gel idroalcolico, sempre più diffuso, di cui è stata dimostrata la maggiore efficacia.
brescia
Don Giacomo Panizza, il p prete che ha sfidato la ’ndrangheta
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NA VITA DEDICATA ALLA SFIDA
alla ’ndrangheta quella di don Giacomo Panizzaa (nella foto), ospite in Cattolica per Legalità alla prova, su invito del Centro studi per l’educazione alla legalità diretto dal professor Luciano Caimi. Una scelta di vita coraggiosa, quella di don Giacomo che nel 1976 si trasferisce a Lamezia Terme e fonda Progetto sud, una comunità di gruppi autogestiti, di famiglie aperte e di servizi, iniziative di solidarietà, condivisione, accoglienza per soggetti svantaggiati. Dal 2002 don Panizza vive sotto tutela dopo le gravi minacce di morte del clan Torcasio per aver deciso di prendere in gestione un palazzo confiscato da destinare ai disabili a cui sono seguiti molti attentati. Nonostante il suo vissuto, don Panizza respinge seccamente l’appellativo di ‘prete antimafia’. «La legalità – ha spiegato don Panizza – o la si fa, la si vive quotidianamente, oppure non esiste. Non ci si può fermare ad un mero legalismo, deve essere un atteg-
continuo presidio sul territorio, un impegno non solo fisico, ma soprattutto spirituale, un sentimento che le cosche tendono a reprimere. Nel suo libro Qui ho conosciuto purgatorio inferno e paradiso racconta di una terra dove «mi è piaciuta l’idea di emigrare a rovescio, dove ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso». E con estrema sincerità, don Panizza racconta come le cosche cercano di frenare le sue iniziative, tagliano le gomme o manipolano i freni alle macchine. Nel suo ultimo libro La mafia sul collo. L’impegno della Chiesa per la legalità nel nostro Paese don Panizza parla invece di Pastorale della legalità e si rivolge a sacerdoti, catechisti, persone di Chiesa che educano.
un’opportunità ma anche una dura sfida. I registi selezionati provenivano da accademie, lauree specialistiche, scuole di cinema e diversi di loro avevano già terminato il percorso studi» ha detto Camilla, evidenziando l’alto livello dei video realizzati e la competenza dimostrata dagli altri partecipanti. Dopo una fase eliminatoria iniziale sono stati proclamati i vincitori dei
tre premi: regista d’impresa, premio della critica e video più social, quest’ultimo vinto da Camilla che ha raggiunto il maggior numero di click online, condivisioni e like. La vittoria le permetterà di realizzare un video ufficiale per Assolombarda sul rapporto tra Milano, le sue imprese e la grande opportunità rappresentata da Expo. «Cinema d’impresa è uno dei tanti progetti, ma ha fatto scoprire a me e agli altri concorrenti che la pubblicità e il cinema non possono essere solo teoria, ci vogliono pratica, impegno, lavoro, fantasia e creatività, uniti a costanza e dedizione. Il mondo del video viaggia veloce, sui social, in tv e in rete. Bisogna essere competitivi e innovativi... Non si deve mai smettere di migliorarsi e di mettersi in gioco in nuovi lavori e nuove sfide». Far volare Milano è stata concepita proprio con questa aspirazio-
Il video più social fa volare Milano
CORTELAZZO, studentessa dello Stars ha vinto il premio per il prodotto più social al concorso Cinema d’impresa promosso da Assolombarda. Il suo progetto è stato il più cliccato, condiviso e con più like in assoluto. Far volare Milano è un insieme di cinquanta iniziative promosso da Assolombarda con un’aspirazione: la volontà di far maturare le imprese insieme al territorio dove lavorano e producono. Uno di questi progetti è Cinema d’Impresa vinto da Camilla, collaboratrice di Youcatt, selezionata con altri dodici studenti di sei diversi atenei italiani, associati ciascuno ad una azienda e realizzando per loro uno spot promozionale di un minuto circa. L’obiettivo del progetto non è stata solo la divulgazione pubblicitaria, ma anche la diffusione della cultura d’impresa. «Il bando è stato
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Liberazione o occupazione?
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giamento che pone al centro la vita umana; il nostro sforzo deve essere volto alla giustizia sociale». Farlo giorno dopo giorno non è certo facile, anche perché la mafia non va tanto per il sottile. Un po’ di paura c’è sempre. Per contrastare la mafia serve una capacità di lotta, bisogna stare insieme uniti. La mafia ormai da qualche tempo sta mettendo radici al nord. Che differenza c’è rispetto al Sud? «Sono due mondi completamente diversi – ha spiegato il sacerdote – al Sud la mafia comanda, è parte integrante del tessuto sociale, le persone sono sottomesse, vivono quotidianamente l’umiliazione: la malavita è senza compromessi». Al Nord il discorso è diverso: «Qui è solo questione di soldi, bisogna vigilare su ogni appalto, dietro ogni flusso di denaro». Don Panizza ha scritto numerosi saggi e brevi contributi; tra le sue opere Finché ne vollero. Diario spirituale perché materiale. Il sacerdote interpreta con il suo
AMILLA
INCONTRO
TTO MESI. Tanto
hanno sventolato su Broletto e Loggia l’Union Jack britannica e la Old Glory americana. Otto mesi dal termine della seconda guerra, tra maggio e dicembre 1945, in cui il Governo militare alleato ha retto le sorti della città. Territorio occupato o liberato? La presenza anglo-americana è stata motore per far ripartire la rinascita delle istituzioni democratiche, la ricostruzione degli edifici di una città a pezzi oppure un giogo oppressivo costituito per sottoporre l’attività politica ed economica ad un capillare controllo da parte delle potenze vincitrici? Domande che difficilmente ammettono una risposta univoca, ma stimolano il desiderio di indagare g e approfondire. pp È ciò che ha iniziato a fare l’Archivio storico della Resistenza bresciana e dell’Età contemporanea, diretto dal professor Mario Taccolini, con il convegno internazionale Gli Alleati a Brescia tra guerra e ricostruzione: fonti, ricerche, interpretazioni. Gli ufficiali alleati a Brescia si occuparono della vita amministrativa, politica, economica, sindacale, culturale, artistica. Gli Alleati, gli americani in primo luogo, si fecero anche ambasciatori di un mondo che si presentava come lontano e irraggiungibile, e per questo affascinante. Insieme a loro arrivarono le tavolette di cioccolato e il chewing gum, ma anche film, di indubbia spettacolarità narrativa, che trasmisero modelli di vita nuovi, liberi e seducenti.
ne, la volontà di far maturare le imprese insieme alla città dove lavorano e producono. Un concetto di crescita che oltre a considerare il territorio promuove l’occupazione e sviluppa tutte le potenzialità di un’azienda. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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brescia
Geco, nuove p professioni della Rete e della comunicazione sempre più complessi caratterizzano la nostra epoca. Digital & social media richiedono saperi sempre più specifici e tecnologie avanzate che i nuovi comunicatori devono saper possedere. Docenti, rappresentanti delle istituzioni, professionisti ed esperti del
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CENARI
settore ne hanno parlato in Cattolica, in occasione della presentazione del nuovo corso di laurea in Gestione di contenuti digitali per i media, le imprese e i patrimoni culturali (GeCo). Le nuove professioni della comunicazione e le sfide dei contenuti digitali sono state presentate da Daniele
Milesi, ricercatore del Centro di ricerca sui media e la comunicazione (OssCom) e da Massimo Scaglioni del Centro di ricerca sulla televisione e gli audiovisivi (Certa). Fra le nuove professionalità richieste dal mercato troviamo il Search Engine Marketing e Optimization specialist.
SEMINARIO
Il ricordo di Carlo Annoni, “gentiluomo e uomo libero”
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del professor Mario Taccolini, rivolto prima di tutto «all’amico», Carlo Annoni, professore di Letteratura italiana scomparso a dicembre dello scorso anno, L SALUTO COMMOSSO
Una laurea per nutrire le relazioni
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A QUINTA EDIZIONE del career day
Nutrire le relazioni. Managerialità pedagogica tra welfare e relazioni umane, organizzato dal corso di laurea magistrale in Progettazione pedagogica ha aperto agli studenti la possibilità di un confronto diretto con esperienze lavorative di professionisti, enti e associazioni. La prima parte della mattinata è stata dedicata agli aspetti della formazione necessari per individuare bisogni e opportunità nell’ambito delle professioni educative e formative e per preparare professionisti esperti nella gestione e nella cura delle relazioni. Gli studenti hanno po-
tuto visitare gli stand delle aziende, chiedere informazioni e raccogliere materiali illustrativi. «Le novità per il prossimo anno saranno i laboratori sul fundraising, social network e la direzione d’azienda – ha riferito Pierluigi Malavasi, coordinatore del corso magistrale.
«I laureandi devono essere curiosi, cercare di capire non solo ciò di cui si occupano gli enti ma anche di cosa possono aver bisogno» ha affermato invece Felice Scalvini, assessore alle Politiche per la famiglia, la persona e la sanità del Comune di Brescia.
Latex, cultura e tecnologia nel software per umanisti è banalmente facile, tutto richiede determinate fatiche per ottenere buoni risultati». Così Maurizio Lana, docente all’Università del Piemonte Orientale, commenta lo studio e l’utilizzo del software di composizione tipografica Latex. Il
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professore è intervenuto al convegno Il Latex nelle discipline umanistiche, che si è svolto nell’ambito del corso di Informatica umanistica e di Cultura classica del professor Guido Milanese. Per l’occasione, si sono confrontati alcuni tra i più importanti utilizzatori e sviluppatori del softwa-
re in campo umanistico e scientifico: Grazia Messineo e Salvatore Vassallo, entrambi docenti della facoltà di Economia della Cattolica, Alessandro Musesti, docente alla facoltà di Scienze matematiche, e Ivan Valbusa, docente all’Università degli Studi di Verona.
Libri e letteratura tra le antiche carte bresciane I È SVOLTA A BRESCIA la VI
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giornata Libri e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età moderna. Il convegno di quest’anno, dal titolo La lettura e i libri tra chiostro, scuola e biblioteca, ha offerto l’occasione di conoscere alcune delle più interessanti 24
ricerche che si sono recentemente svolte sulla storia della cultura bresciana in un ampio arco cronologico, dal Tre al Settecento, con la partecipazione di studiosi già affermati e di giovani ricercatori. La serie degli incontri su Libri e lettori è organiz-
PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
zata dal Centro di Ricerca Europeo Libro Editoria Biblioteca, diretto dal professor Edoardo Barbieri, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Storiche e Filologiche e con la Fondazione Ugo Da Como di Lonato.
ha aperto il seminario organizzato dal dipartimento di Scienze storiche e filologiche per ricordarne la sua figura e l’attività di insegnamento che ha svolto per molti anni a Brescia. I colleghi hanno voluto rendere omaggio alla figura del professore, delineandone un ritratto personale. Marco Corradini si è soffermato sull’attaccamento dimostrato all’ambiente bresciano, rammentando la sua disponibilità a entrare in contatto con tutti; Andrea Canova lo ha ricordato come «gentiluomo e uomo libero», mentre Giuseppe Lupo ha raccontato dei viaggi in treno tra Brescia e Milano, l’attaccamento alle proprie origini e un dettaglio inconfondibile: l’abitudine che aveva Annoni di ripetere sempre la penultima parola pronunciata, come per fissarla nella mente degli ascoltatori e rallentare così i ritmi del discorso, quel vizio peculiare che Lupo, parlando di una sorta di filosofia del linguaggio, ha definito «il ballo della penultima». Giuseppe Langella, dopo avere ricordato che Carlo Annoni è stato anche un contemporaneista, ha rievocato un paio di aneddoti legati alla propria esperienza di studente universitario. Langella ha ricordato anche la straordinaria sete di condivisione, le sue telefonate agli studiosi e agli studenti per comunicare le proprie scoperte, le proprie riflessioni. A ricordare il lascito di Annoni in qualità di studioso sono intervenuti due suoi giovani allievi: Cristina Cappelletti che ha ripercorso gli studi settecenteschi e Ottavio Ghidini che si è concentrato sugli studi manzoniani (r.a.).
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Festa di laurea in Duomo per i neodottori I È TENUTA lo scorso 25 aprile, presso il Duomo di Piacenza, la quarta edizione della Festa di Laurea 2015 dell’Università Cattolica di Piacenza. Le 258 ex matricole, provenienti da tutta Italia, sono state accolte all’ingresso del Duomo per la celebrazione della S. Messa, presieduta da mons Gianni Ambrosio, Vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Ad accompagnare la funzione l’ensemble Note D’inchiostro della Cattolica di Milano, diretta dal maestro Giampiero Innocenti. Riferendosi alle parole di Papa Francesco, il Vescovo ha definito il mondo scolastico ed universitario come un luogo in cui si sviluppa la cultura dell’incontro: «La scuola è luogo di incontro, incontro di sapere, incontro tra scienza e visione del mondo». Ricordata anche la figura di Padre Agostino Gemelli: «incontrarsi in università significa stringere dei legami, significa aiutarsi reciprocamente, crescere assieme e collaborare. Nel mondo universitario avviene l’incontro tra i saperi, tra le varie discipline.
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C’è la scienza, ma c’è anche la visione dell’uomo: l’umanità si apre alla luce che viene dall’alto». La parola è poi passata al direttore di sede Mauro Balordi: «Dopo oggi, non dimenticatevi dell’Ateneo, sentitevi sempre legati a questa grande famiglia. Il primo augurio è che questo giorno resti tra i ricordi più belli. Un secondo augurio è che arriviate ad esser consapevoli di ciò che valete, con grinta, determinazione, umiltà. E non dimenticate: non troverete magari subito il lavoro dei sogni, ma ogni esperienza vi migliorerà». Ospite d’onore della giornata Marco Villa, Business Angel, vice presidente e direttore generale Italian Angels for Growth. «Per voi adesso è tempo di decisioni – ha detto rivolgendosi ai neolaureati –. Se la domanda è: ora diventerà più facile? La risposta è: neanche per sogno. Ma questa non è una cattiva notizia. Come mi disse un amico molto navigato che, tra le altre cose, ha facilitato il processo di riconciliazione in Sud Africa dopo la fine dell’apartheid: sono ancora confuso,
ma ad un livello superiore e su cose molto più interessanti». Marco Villa ha parlato di se stesso, della sua falsa partenza (inizia Ingegneria ma lascia ben presto per Economia), dell’esperienza in America Centrale con le Nazioni Unite che gli ha cambiato vita e carriera, un’esperienza compiuta per «capire se e come gli studenti potessero aiutare lo sviluppo umano in Paesi che al tempo erano ancora in periodo di sanguinose guerre civili». «La lezione più impor-
tante che ho imparato grazie a quel lontano viaggio – ha dichiarato Villa – è che il mondo è grande, molto complesso e bisogna vederlo con i propri occhi: ciò che è fondamentale è immergersi nel mondo. Non importa che lavoro farete nella vita, non lasciatevi mai scappare un’opportunità di abbracciare l’esplorazione e la comprensione di tutto quanto è diverso da voi, siano Paesi, culture o persone».
D’Avenia: la forza del coraggio e della paura
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FFOLLATISSIMA LA SALA
che ha accolto Alessandro D’Avenia (nella foto al centro) lo scorso 28 aprile, ospite d’eccezione dell’evento Let’s book. Scrittore, insegnante e sceneggiatore, D’Avenia ha pubblicato nel 2014 il suo terzo romanzo Ciò che inferno non è in cui, con l’emozione del testimone e la potenza dello scritto-
re, narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, don Pino Puglisi, che nelle pagine del romanzo dialoga con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino. Prendendo spunto dal tema proposto Il coraggio e la paura,
lo scrittore ha intrattenuto il pubblico con il ricordo personale di don Pino Puglisi, da cui è partito per tracciare il confine tra il bene e il male, per definire la vicinanza tra coraggio e paura e lanciare un messaggio di fipreducia ai numerosi ggiovani p senti. «È bene avere paura. E il coraggio per affrontarla parte dal cuore. Il libro Ciò che inferno non è rappresenta un omaggio a don Puglisi, un uomo che ha sacrificato la propria esistenza per contrastare la mafia. Anche le persone senza strumenti e senza cultura, se messe di fronte ad un esempio virtuoso, possono combattere la mafia. Ed anche un quartiere come il Brancaccio di Palermo può avere una scuola media. Perché il coraggio vinca sulla paura». «Soprattutto in tempi di crisi bisogna avere il coraggio di avere paura. Per poter affrontare e superare, o comunque gestire, ciò che ci destabilizza», questo in particolare il messaggio che
Alessandro D’Avenia ha voluto trasmettere ai giovani piacentini. Molti gli spunti di riflessione analizzati dagli studenti sotto la guida dello scrittore, che ha concluso il suo intervento sottolineando come «la parola crisi fu usata per la prima volta nell’Iliade con un significato molto positivo, in quanto implicava il mettersi in discussione. In questi tempi senza speranza nel futuro siamo invitati a determinare cosa veramente valga la pena salvare. Su che pavimento stiamo camminando? Ora siamo chiamati ad affrontare la paura dell’ignoto per costruire una base solida su cui procedere». D’Avenia si è infine soffermato sul valore della bellezza, sottolineando come ampliare la vita sia usare i propri talenti: «coltivandoli con cura e passione. La cultura è innaffiare il campo dei talenti. La bellezza amplia il nostro sguardo e l’arte è al servizio della bellezza». PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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Cibo e salute negli g USA la lectio di Marion Nestle NESTLE (nella foto) 79 anni, docente alla New York consulente University, di Barack Obama per le politiche alimentari e responsabile degli Orti della Casa Bianca, per la prima volta in Italia, è stata ospite lo scorso 5 maggio dell’Università Cattolica di Piacenza. In occasione di Expo 2015 la sede piacentina della Cattolica, oltre ai convegni già organizzati, ha in programma l’arrivo di personalità di eccellenza in ambito internazionale, nel campo agro-alimentare. «Saranno occasioni per rendere la sede di Piacenza “capitale” della cultura: con un programma di conferenze aperte a tutti. Ci proponiamo come Forum in cui ospitare i grandi nomi che arrivano a Milano per Expo – afferma il professor Ettore Capri – Oltre alla funzione accademica, dunque, la nostra sede diventerà in questi mesi polo di attrazione per chi vuole partecipare a incontri con esperti autorevoli del settore». L’autorevole Marion Nestle, docente alla New York University, autrice di numerosi libri sulla sana alimentazione ((Food Politics, a 12 anni dalla prima pubblicazione, resta testo-base di studio negli atenei americani) e consulente per le politiche nutrizionali del presidente Barack Obama, ha tenuto, nell’ambito della scuola di dottorato Agrisystem, una lezione di grande interesse in una sala convegni gremita di pubblico: partendo dall’Expo 2015 (occasione che l’ha portata in Italia), ha focalizzato l’attenzione sul contesto attuale americano e le sue “disfunzioni” a livello di politiche alimentari e di riflessi sulla salute pubblica, presen-
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ORIENTAMENTO
Il futuro: inseguitelo con fiducia e passione
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tando quella che lei ha definito la “Paleo-diet”. «Per quanto riguarda la qualità dei cibi, il problema negli Usa, ma anche in altre parti del mondo – ha detto in apertura di convegno Nestle –, è il gap tra ricchi e poveri. Non esistono diete assolute ma tutte le diete sono importanti; basta che siano variate, non ipercaloriche, che siano buone da mangiare quindi piacevoli; ad ogni dieta deve essere sempre associata una giusta attività fisica. Per questo è molto importante che i Paesi abbiano una politica alimentare che salvaguardi la salute di tutti i cittadini, e che ci sia una corretta informazione, a partire dai giovani e dalle scuole». In questo senso negli ultimi 20 anni – ha ricordato – molto è stato fatto, anche se le iniziative virtuose a livello di governo spesso si scontrano con l’ostracismo dell’industria, che “combatte” mettendo in campo aggressive politiche di marketing per spingere i suoi prodotti. L’attenzione verso un’alimentazione virtuosa è uno dei cavalli di battaglia
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della politica di Barack Obama, con la first lady Michelle impegnata in prima persona, anche per far capire l’importanza del movimento abbinato al cibo sano. Al bando il “junk food”, le bevande gassate e... gli happy hours (quest’ultima un’abitudine tipicamente italiana). La politica americana si è attivata sul fronte alimentare, anche con campagne di informazione rivolte ai giovani e all’infanzia e con indicazioni ai produttori, ma negli Stati Uniti il consumatore medio continua ad essere poco attento: l’effetto del marketing sovrasta quello della politica, anche se dal 2000 ad oggi i passi fatti sono molti. Per decreto il governo finanzierà un’agricoltura che produca alimenti sani per la salute dell’uomo se scientificamente provato dalla ricerca. Per questo motivo ancora scarso è l’interesse del governo per le produzione biologiche che a differenza dell’Europa non sono supportate economicamente attraverso interventi pubblici.
A GIOVANI SI DEVE SOGNARE il futuro e la regola per la realizzare i propri sogni è seguire la passione» ha detto il professor Daniele Fornari che, insieme con il professor Sebastiano Grandi e con gli studenti di Marketing della Cattolica, ha animato la terza edizione della Convention dell’Orientamento 2015, rivolta ai ragazzi degli Istituti di Istruzione Superiore. Sognare il futuro. Da giovani… si può fare! Idee e dubbi sulle scelte e sulle passioni di chi guarda lontano questo il titolo dato all’evento, aperto dal direttore della sede piacentina Mauro Balordi che ha dichiarato «La scelta dell’università segnerà il vostro futuro e qualsiasi ripensamento avrete comporterà dei “costi”; tenete pertanto ben in conto delle variabili come le vostre attitudini, il cambiamento del mondo e le prospettive di lavoro». Una mattinata molto intensa e stimolante, scandita a ritmo di musica dalla Silvano Belfiore Band e dai disegni con la sabbia realizzati da Fatmir Mura. L’artista albanese ha letteralmente incantato il pubblico che ha gremito l’Auditorium della Cattolica, scrivendo nella sabbia una storia di speranza, di passione e di ricerca. Ospite speciale dell’evento l’attore, regista e autore Giacomo Poretti che ha esortato gli studenti presenti a non perdere mai la fiducia e l’entusiasmo, entusiasmo che «deve travalicare nell’incoscienza». «Date il giusto valore al vostro futuro, non sognate soltanto, ma coltivate chi volete diventare» a chiudere la mattinata con questo augurio sono stati
i Presidi e i docenti rappresentanti delle facoltà di Economia e Giurisprudenza, di Scienze della Formazione e di Scienze agrarie, alimentari e ambientali.
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Le imprese di Valsesia per Let’s Book di straordinarie imprese, Nico Valsesia, autore del libro La fatica non esiste, è stato ospite alla Cattolica di Piacenza nell’ambito della rassegna Let’s Book. Con l’uomo delle imprese impossibili si è parlato di coraggio, resilienza, spirito d’avventura. Ma anche di amicizia e divertimento. Valsesia ha raccontato di sé: «Sono spesso in giro
per il mondo, per mettermi alla prova su sfide sempre diverse, per conoscere nuovi luoghi e nuove esperienze. Mi impegno sempre a dare il meglio, ma soprattutto mi impegno a fare in modo che tutto questo resti in primo luogo un divertimento. I record, a volte, nascono proprio così: per il puro piacere di fare le cose, e di farle bene. Il resto non è un problema».
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ROTAGONISTA
Il Career day Cattolica 2015 va in meta
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15a edizione del Career Day Cattolica, l’evento dedicato a studenti, laureandi, laureati e giovani professionisti che si è tenuto lo scorso 21 aprile nella sede di Piacenza dell’Ateneo. Una giornata dedicata al mondo del lavoro, dove brand di prestigio di tutti i princi-
pali settori professionali si sono messi a disposizione per raccogliere c.v., ed effettuare un primo conoscitivo. colloquio Durante l’evento inoltre, presso il Training Point, disponibile il Servizio di cv check, del Career Coaching e del Laboratorio di bilancio di competenze (test psicoattitudinali di selezione). Durante
il Career Day Cattolica si è svolta anche la quarta edizione di AgriCulture e un incontro fra il giornalista Fulvio Giuliani che ha intervistato i giocatori della nazionale italiana di rugby Mauro Bergamasco, Giovanbattista Venditti e Andrea Lovotti, sulle dinamiche di gestione di una squadra.
Agricoltura e alimentazione: premiati i siti migliori ono stati 450 in tutto gli studenti delle scuole superiori di Piacenza, Cremona e provincia che hanno accettato la sfida della facoltà di Scienze agrarie, alimentari ed ambientali della Cattolica aderendo al progetto Agricoltura e alimentazione: biodiversità, cultura, ambiente, innovazione, sicurezza promosso dalla stessa Facoltà e dalla Camera di Commercio di Piacenza in collaborazione con il Soroptmist club di Cremona. Guidati dai ricercatori dell’Ateneo e dai loro professori, i ragazzi hanno partecipato a un percorso informativo e formativo sulle problematiche relative all’alimentazione, che si è concluso con il contest dello scorso 22 aprile, quando una giu-
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IN BREVE
Premio PM CAMPUS a Marco Minciullo
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L PROGETTO di Marco Minciullo,
assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali
della Cattolica di Piacenza, è stato conferito il premio Pm Campus: Empowering Research Award, promosso dalle due affiliate italiane del gruppo Philip Morris International. Il programma PM CAMPUS ha finanziato la realizzazione di 17 progetti di ricerca per favorire il trasferimento di conoscenze in campo agricolo, economico ed ingegneristico. Il progetto di Minciullo riguarda lo sviluppo di un modello di business teorico per il canale delle tabaccherie in Italia, avendo a disposizione il supporto dei dirigenti di Philip Morris e un fondo di ricerca di 15.000 euro. La supervisione del progetto è di Donatella Depperu, docente di Economia aziendale alla facoltà di Economia della sede di Milano dell’Ateneo. La cerimonia di consegna del riconoscimento si è svolta lo scorso aprile presso la sede della Fondazione Mast di Bologna, alla presenza del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e del Presidente e Amministratore Delegato di Philip Morris Italia, Eugenio Sidoli.
Cycling for Charity: dalla Germania all’Italia
H ria, composta da docenti degli Istituti Superiori, professori universitari e da esperti di comunicazione, hanno eletto i siti migliori tra quelli realizzati dagli studenti. Per quanto riguarda gli studenti piacentini il primo premio è andato al sito Biodiversità, l’essenza della vita realizza-
to dall’Istituto Tecnico Agrario Statale Raineri, mentre a Cremona al primo posto si è classificato il sito Space food dell’Istituto Torriani, seguito dai siti Davincybiodiversity e SOS biodiversity realizzati dal liceo Leonardo da Vinci di Crema e dal Liceo Vida di Cremona.
anno fatto tappa a Piacenza i 30 studenti tedeschi della Business School ESB di Reutlingen (Germania) che, come ogni anno in occasione dell’International Business Weekend (IBWE) hanno percorso, per l’iniziativa a scopo benefico Cycling for Charity, 800 km in bicicletta sino a Loano, passando per la Svizzera. La comitiva ha raggiunto Piazza Cavalli accolta dal sindaco Paolo Dosii e dal vicesindaco Francesco Timpano, nonché dal direttore di sede della Cattolica di Piacenza Mauro Balordi. Nella cittadina ligure si è svolto il raduno annuale delle scuole del network internazionale Ipbs, ma la tappa piacentina è stata scelta lungo l’itinerario perché due tra gli studenti coinvolti nell’iniziativa di solidarietà hanno frequentato l’Ateneo piacentino nell’ambito del programma Double Degree. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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Con WISE il diritto allo studio si costruisce in Europa di Maria Villano ROCEDE A VELE SPIEGATE il progetto internazionale WISE (Welfare for Improved Social Dimension of Education, www.wise-project.eu), che, con capofila EDUCatt, è rientrato tra gli 8 progetti – sui circa 70 ritenuti idonei dalla commissione – finanziati dall’Unione Europea nella categoria KA2 – Cooperation and Innovation for Good Practices. Il piano di lavoro presentato mira a sviluppare un quadro di valutazione multidimensionale innovativo per istituti di istruzione superiore a livello europeo e a proporre soluzioni che soddisfino le esigenze degli studenti in una dimensione europea. Gli attori del progetto – oltre a EDUCatt e a Endisu (Ente nazionale per il diritto allo studio e per i servizi agli studenti), Altis, il Nucleo di Valutazione d’Ateneo, la Fondazione Crui (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e tre università straniere: l’Universitas Studiorum Catholica della Croazia, la polacca John Paul II Catholic University di Lublino, e l’Abo Akademi University in Svezia – hanno portato a compimento la seconda fase di lavoro delle quattro previste. Dopo aver messo a punto una metodologia comune di indagine dei bisogni e delle necessità degli studenti, è stato possibile formulare un questionario da sottoporre alla popolazione studentesca di tutti gli enti coinvolti. Si tratta di uno strumento centrale per il progetto, che, in modo molto dettagliato e
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preciso, chiede allo studente di esprimere i suoi bisogni in tutte le fasi della vita universitaria e sotto tutti gli aspetti: a partire dalla fase di accesso (prima e durante l’immatricolazione), fino a quella di uscita, relativa ai servizi per l’orientamento al lavoro e per l’inserimento nel mondo professionale. Una particolare attenzione è inoltre dedicata ai bisogni specifici degli studenti diversamente abili o con disturbo specifico dell’apprendimento e agli studenti stranieri. Il questionario è stato somministrato a un campione molto consistente e ha ottenuto le risposte di più di 9 mila studenti: questo permetterà, in fase di raccolta e analisi dei risultati – la prossima prevista dal progetto – di formulare in chiave europea modelli innovativi di Diritto allo Studio, che tengano il passo con le esigenze in continua evoluzione degli studenti. Il termine previsto per la conclusione del progetto è agosto 2016: obiettivo finale è quello di coinvolgere e sensibilizzare le istituzioni preposte promuovendo una nuova concezione del Diritto allo Studio, basato sulle reali necessità degli studenti.
Nuovi spazi p e servizi in campus Così cresce la sede di Roma nuove iniziative per favorire l’accesso ai servizi di ristorazione della sede romana di EDUCatt, con particolare attenzione all’apertura serale del self service Mensa&caffè.23, si aprono per EDUCatt di Roma nuove prospettive sia per quanto riguarda gli spazi sia per i servizi erogati nel campus di Largo Francesco Vito. A breve verrà allestita, come già avvenuto per la sede di Milano, un’area nella quale sarà possibile consumare il proprio pasto portato da casa avendo a disposizione posti a sedere e tutto il necessario per una pausa pranzo comoda e confortevole. Sempre per quanto riguarda i servizi di ristorazione, si andrà presto incontro a un incremento dell’offerta, con la possibilità di fruire, in un nuovo punto predisposto ad hoc all’interno di un’area polifunzionale, di pasti veloci da consumare in loco o con servizio di take
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PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
away. Anche il servizio Soluzioni e Strumenti, che, con sede a Milano, è già attivo per gli studenti e i docenti di Roma – mettendo a disposizione degli studenti a prezzi contenuti degli strumenti adeguati alle esigenze di studio e nello stesso tempo valorizzando e agevolando l’attività didattica dei docenti con materiale allestito appositamente – potrà rendere più tangibile la sua presenza anche grazie ai nuovi spazi a disposizione. Per la seconda metà dell’anno – i lavori sono in corso – è infine prevista l’apertura di una struttura residenziale destinata agli studenti stranieri. La direzione perseguita da EDUCatt con sempre maggiore impegno, dopo l’apertura dei nuovi uffici della Fondazione nello stesso edificio che ospita anche il Collegio Nuovo Joanneum, è dunque quella di andare incontro ai bisogni espressi dagli studenti, rispondendo loro in modo efficace e propositivo.
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IN BREVE
EDUCatt a supporto degli openday a Milano
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ELL’OTTICA DELLA SINERGIA PIÙ STRETTA con l’Ateneo, EDUCatt ha supportato gli Openday organizzati dall’Università Cattolica che si sono svolti dal 6 all’8 maggio nella sede di Milano per i corsi di laurea triennale. La Fondazione per il Diritto allo Studio ha allestito per l’occasione un angolo di accoglienza – predisposto con appositi desk interamente realizzati in cartone con un design innovativo – in cui i futuri aspiranti studenti hanno potuto reperire le informazioni sui servizi che l’Ateneo, attraverso EDUCatt, fornisce a tutti gli iscritti: primi fra tutti, le agevolazioni economiche e le soluzioni abitative per gli studenti fuori sede, ma anche il servizio sanitario e la consulenza psicologica e il servizio Soluzioni e Strumenti, che accompagna studenti e docenti nelle attività di sostegno alla didattica e all’apprendimento. Per l’occasione sono stati distribuiti materiali illustrativi sui diversi servizi: tra i più apprezzati, una mappa di Milano sulla quale sono indicati tutti i collegi in campus e in città gestiti da EDUCatt.
Centro Sanitario: campagne di prevenzione per l’estate
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ON L’ARRIVO DELL’ESTATE, periodo in
cui la pelle è sottoposta maggiormente ai cambiamenti climatici e allo stress dell’esposizione solare, il Centro Sanitario di EDUCatt propone a docenti e studenti la possibilità di sottoporsi a visite dermatologiche a prezzi agevolati, con medici specialisti sempre presenti in sede. Oltre a favorire la prevenzione di disturbi e patologie, fruire di questo servizio permetterà anche di ridurre al minimo i tempi di attesa (con un brevissimo lasso di tempo che intercorre tra la prenotazione e la visita), ma anche di risparmiare grazie ai prezzi agevolati: 30 euro per tutti gli studenti iscritti in Università Cattolica e 60 € per laureati e docenti. Alle medesime condizioni e agli stessi prezzi, studenti, laureati e docenti dell’Università possono avvalersi anche di visite oculistiche specialistiche. Il personale infermieristico del Centro Sanitario EDUCatt è presente durante tutto l’orario di apertura del servizio. Per visite mediche generali, è possibile inoltre presentarsi senza appuntamento lunedì, mercoledì e giovedì dalle 9.00 alle 17.00 e martedì e venerdì dalle 13.00 alle 17.00. Per avere maggiori informazioni e per prenotare un appuntamento, basta presentarsi al Centro Sanitario (in Largo Gemelli, edificio Dominicanum, primo piano, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 17) o scrivere all’indirizzo centro.sanitario.dsu@ educatt.it. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2015
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speciale salone del libro
La Cattolica al Salone 2015 di Velania La Mendola per la coscienza». Sono parole di Sergio Mattarella, tratte dal discorso inaugurale dell’edizione 2015 del Salone internazionale del libro di Torino, la kermesse annuale imperdibile per editori e lettori che si è conclusa il 18 maggio. Cinque giorni densi anche per la University Press dell’Università Cattolica, Vita e Pensiero, che ha coinvolto studenti, docenti e autori, in diverse iniziative ed eventi.
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A LETTURA È OSSIGENO
Gli studenti sono stati i protagonisti nella giornata di giovedì, classicamente riservata alle scuole, e soprattutto di venerdì, in occasione della presentazione del testo realizzato dagli allievi del Laboratorio di Editoria del professor Roberto Cicala, Il gusto delle parole. L’evento si è concluso con un momento conviviale presso lo stand Vita e Pensiero al quale hanno partecipato anche gli studenti del Master Professione Editoria cartacea e multimediale, diretto dal professor Edoardo Barbieri e rappresentato da Paola Di Giampaolo, coordinatrice del Master e Project Digital Manager di Vita e Pensiero, che ha moderato due appuntamenti dedicati al futuro dell’ecommerce e al ruolo delle start up. Presente anche il professor Giuliano Vigini, autore di una delle novità Vita e Pensiero esposte al Salone, Il libro cristiano nella storia della cultura. Gremita la sala rossa del Lingotto che sabato 16 maggio ha ospitato la presentazione del volume Erasmo nel notturno d’Europa con l’autore Carlo Ossola, Gustavo Zagrebelsky e Massimo Firpo. Ernesto Ferrero, direttore del Salone, ha presentato l’incontro così: «Ecco le tre meraviglie di Torino!», una boutade per introdurre il tema 2015 del Salone Le meraviglie d’Italia: «la vera meraviglia siete voi, i lettori, che avete deciso di dedicare il vostro tempo a questo eccezionale incontro per riscoprire un grande umanista. Erasmo». Una figura che è simbolo di tolleranza e apertura, uno dei 30
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difensori più autentici della pace secondo Ossola e il cui pensiero, pienamente europeo per la concezione universale del cristianesimo e della sua culla, l’Europa appunto, in questi tempi di fondamentalismi può essere un luminoso faro. Secondo Firpo: «Il Radicalismo intellettuale europeo deve tantissimo a Erasmo; il suo pensiero, in questi tempi di fanatismo, è attuale, è flessibile, tollerante. A Lutero contrappose il De libero arbitrio. Ossola ci offre un’immagine autentica di Erasmo; al di sopra della querelle della Riforma, ci mostra il vero Rinascimento». E secondo il giurista Zagrebelsky, che ha spostato la discussione su Delio Cantimori, uno degli ostacoli alla traduzione di Erasmo e degli erasmiani in Italia: «Le radici culturali dell’Europa vanno costruite, ricercate». La giornata è continuata
allo spazio Ibs, per la presentazione del volume di Jérôme Bourdon, Il servizio pubblico. Storia culturale delle televisioni in Europa, curato nell’edizione italiana dal professor Massimo Scaglioni, relatore insieme a tre grandi figure della tv: Enrico Mentana, Carlo Freccero e Franco Iseppi. A moderare il vivace incontro è stato il professor Massimiliano Panarari. Uno dei temi toccati, la riforma Rai, è stato oggetto del dibattito, continuato anche su Primaradio, con dichiarazioni come quella di Mentana: «L’unicum italiano del servizio pubblico è Berlusconi» e il paradosso di Freccero: «Oggi la Rai è
la più grande tv commerciale che esista. Ha perso la sua specificità, tutta europea (in America non esiste) che era frutto di un’economia a servizio del cittadino». Secondo Iseppi: «A salvare la tv sono solo le idee, non la politica». Per tutti infatti la presenza ossessiva e immotivata dei partiti politici nella dirigenza Rai è uno degli ostacoli alla rinascita che neanche la riforma Renzi potrà favorire: «non così» ha detto Mentana, «non è una riforma, è un cambiamento del meccanismo di elezione del consiglio della Rai, che lo farebbe dipendere di più dal governo. Una vera riforma Rai implica almeno due gradi di separazione tra politica e dirigenza». E secondo Freccero: «La Rai deve essere diretta da qualcuno che ami il prodotto e non il potere». La domenica mattina il dibattito si è spostato su Mario Pomilio, lo scrittore Premio Strega recentemente riscoperto da più case editrici, tra le «utopie appenniniche» citate da Giuseppe Lupo e il valore degli Scritti cristiani anche alla luce del Quinto Evangelio secondo Alessandro Zaccuri. Il Salone si è concluso con la visita allo stand Vita e Pensiero del rettore Franco Anelli, relatore nel dibattito Quale scuola, quale università per il Paese?, nel corso del quale ha dichiarato: «Le università devono creare una coscienza critica, non skilness; hanno il compito di creare un’offerta formativa valida che non vada solo verso le tendenze del momento» e a proposito della ricerca ha aggiunto: «la valutazione delle ricerche non può essere legata solo al profitto, le idee vivono sulla libertà». E, come ha scritto Ossola, «I libri sono lo scrigno della pluralità, in essa e in essi la garanzia della libertà».
libri Carlo Maria Martini
La famiglia alla prova. Parole della sapienza cristiana Prefazione di Claudio Giuliodori. Vita e Pensiero, Milano 2015 pp. 144 euro 14,00 (Sestante)
CARLO MARIA MARTINI, l’amatissimo arcivescovo di Milano, sulla famiglia e il matrimonio, sono raccolti in questo volume con la sollecitudine e l’originalità che lo caratterizzano. Le tematiche qui riportate vanno da riflessioni di carattere generale sul sacramento del matrimonio e sul profondissimo legame esistente tra eucaristia e famiglia a indicazioni di cammino per affrontare le fatiche legate all’educazione dei figli, le prove portate dalla precarietà del lavoro, le insidie dei percorsi di concordia e riconciliazione. Ritroviamo anche l’eccezionale capacità di declinare la riflessione biblico-teologica con le grandi questioni culturali e con le sfide esistenziali. L’ascolto vitale della Scrittura e la partecipazione cordiale all’esperienza concreta delle famiglie danno a queste pagine forza e apertura sul futuro e ne fanno uno strumento prezioso per accompagnare e illuminare la riflessione avviata su questi temi da papa Francesco.
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E CONFERENZE E I DISCORSI PIÙ SIGNIFICATIVI DI
Walter Ricciardi,Vincenzo Atella, Claudio Cricelli, Federico Serra
La tempesta perfetta. Il possibile naufragio del Servizio Sanitario Nazionale: come evitarlo? Vita e Pensiero, Milano 2015 pp. 142 euro 18,00 (Università/Economia/Ricerche)
OSA È STATO, COSA È E COSA POTRÀ ESSERE IL NOSTRO
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Gli Autori di questo libro, attraverso un’oggettiva e sistematica analisi, presentano una fotografia articolata della storia e delle prospettive del nostro ‘sistema salute’. Quello italiano, è uno dei migliori al mondo perché ha assicurato ai cittadini un buon livello complessivo di salute rispondendo, nel tempo, alle aspettative di assistenza sanitaria di tutti gli italiani. Eppure, complice anche la recente crisi economico-finanziaria internazionale, si profila all’orizzonte una possibile ‘tempesta perfetta’ che rischia di farlo ‘naufragare’: iniziano a scarseggiare alcuni servizi, aumentano le disuguaglianze e si comincia a gridare “Uomo in mare!”. Ci sono però ancora ampi margini per riportare il nostro Servizio Sanitario Nazionale in acque tranquille, permettendoci di riprendere una serena navigazione verso il ‘porto sicuro’. Il libro rappresenta quindi un prezioso strumento per capire ed evitare il naufragio.
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Roberto Radice e Glauco Tiengo (a cura di)
Seconda navigazione. Omaggio a Giovanni Reale Vita e Pensiero, Milano 2015 pp. 758 euro 40,00 (Temi metafisici e problemi del pensiero antico, 137)
L CONTRIBUTO DI UNA QUARANTINA DI AUTORI DI FAMA INTERNAZIONALE confluito in questo vo-
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lume in onore di Giovanni Reale, ciascuno con il suo tema e il suo punto di vista, dimostra quanto fosse efficace l’esempio di libertà di ricerca che Reale offriva alla comunità scientifica. Il fatto che i vari interventi siano per lo più concentrati su argomenti aristotelici e platonici riflette il medesimo percorso che ha seguito il Maestro, che tanto impegno ha profuso su questi temi fondamentali. I contributi sul pensiero cristiano, caratterizzanti le sue ultime opere, vedono proprio in esso e nello spirito della patristica l’esito del pensiero classico per effetto di una costante, ma sempre discreta, ispirazione apologetica. Infine la circostanza che tutti i contributori siano riuniti proprio in queste pagine dipende dalla inconfondibile e coinvolgente passione per la ricerca di Giovanni Reale, irresistibile dispensatore di entusiasmo.
Libri Federica Locatelli (a cura di)
Le sens dans tous le sens. Voir, toucher, goûter, écouter, rispirer les Fleurs du Mal EDUCatt, Milano, 2015 pp. 216 | euro 13,00
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OPO L’ESPERIMENTO della serie dei Qua-
derni del Laboratorio di editoria, giunta felicemente al 17° numero, un’altra iniziativa editoriale curata dagli studenti, sotto la guida del loro docente, viene pubblicata con il supporto di EDUCatt. Si tratta del volume Le sens dans tous le sens. Voir, toucher, goûter, écouter, rispirer les Fleurs du Mal, realizzato dalla classe di Letteratura francese sotto la guida della professoressa Federica Locatellii dell’Università Cattolica di Brescia. Il risultato è una raccolta di saggi di studio, ciascuno relativo a un aspetto particolare della celebre raccolta poetica di Charles Baudelaire. In appendice al volume si trova inoltre uno strumento prezioso per l’analisi linguistica dell’opera: una proposta di concordanza di alcuni verbi, aggettivi e sostantivi con l’indicazione del numero delle occorrenze, del numero dei componimenti in cui ciascun lemma compare e anche l’indicazione della sezione della raccolta più interessata dalle occorrenze del lemma. Si tratta dunque di un esperimento didattico, che dà conto di un lavoro in aula accurato e approfondito, significativamente dedicato a Sergio Cigada, uno dei maestri dell’Ateneo.
EBook Sicurezza, Terrorismo e Società 1/2015 pp. 232 | euro 20,00
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ONLINE IL PRIMO NUMERO della nuo-
va rivista – in italiano e in inglese, disponibile all’indirizzo www.sicurezzaterrorismosocieta.itt –, che fa capo al centro di ricerca ITSTIME del Dipartimento di Sociologia dell’Università Cattolica, diretto dal professor Marco Lombardi. Si tratta di uno strumento che presenta alla comunità scientifica, ma non solo, i risultati delle ricerche sui temi della sicurezza – che ha assunto una rilevanza particolare dopo l’11 settembre 2001. Pubblicata con cadenza semestrale, la rivista mira a promuovere l’analisi dei numerosi aspetti che caratterizzano la dimensione “sicurezza” nel mondo globale, con particolare attenzione alle derive terroristiche, senza alcuna preclusione culturale. In questo senso, l’obiettivo principale è la creazione di un dialogo tra mondo accademico e istituzioni che operano in materia di sicurezza e di rischio nella società contemporanea, con un approccio multidisciplinare.
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Conoscere, cambiare, crescere. Le priorità che condividiamo.
Ma ste r
Cattolica
AGRIFOOD E AMBIENTE COMUNICAZIONE, MEDIA E SPETTACOLO ECONOMICS, MANAGEMENT E IMPRENDITORIALITÀ EDUCATION E SOCIAL WORK LEGISLAZIONE E DIRITTO POLITICA, SOCIETÀ E RELAZIONI INTERNAZIONALI PSICOLOGIA SANITÀ UMANISTICA E BENI CULTURALI
2015-2016
I master di Università Cattolica propongono percorsi formativi di elevata specializzazione, tra i quali, programmi executive e master internazionali. Visita il sito: master.unicatt.it
www.unicatt.it
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Un’esperienza autentica