presenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
NAZ/350/2008 DCOO53793
numero 3 - anno XVII maggio-giugno 2016
Ateneo
Il professor Franco Anelli confermato rettore
Giubileo
La comunità universitaria in pellegrinaggio dal Papa
Ne ha fatta di strada Bruno Rota, l’uomo che trasporta Milano
SUMMER SCHOOL: conoscenza e aggiornamento Da giugno a settembre l’Università Cattolica propone esperienze uniche di formazione e cultura nelle località più belle del territorio nazionale
SOMMARIO
presenza dell’UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE
NAZ/350/2008 DCOO53793
numero 3 - anno XVII maggio-giugno 2016
Ateneo
Il professor Franco Anelli confermato rettore
Giubileo
La comunità universitaria in pellegrinaggio dal Papa
Ne ha fatta di strada Bruno Rota, l’uomo che trasporta Milano
03 - Franco Anelli confermato rettore dell’Ateneo 04 - Summer School: la formazione continua d’estate 08 - Bruno Rota, l’uomo che trasporta Milano
SUMMER SCHOOL: conoscenza e aggiornamento Da giugno a settembre l’Università Cattolica propone esperienze uniche di formazione e cultura nelle località più belle del territorio nazionale
10 - Giubileo, la Cattolica in pellegrinaggio dal Papa 11 - ISEF: una storia lunga 50 anni 13 - Irak e Siria: non lasciamoli soli 14 - Laurea a Gilmont: bibliografia come arte 15 - Dimmi come mangi: le scelte alimentari degli studenti 20 - Al Gemelli un super laboratorio di analisi 22 - Brescia, città dell’incontro e dell’educazione 26 - A Piacenza festa di laurea in Duomo per i neodottori 28 - EDUCatt: al via il progetto Alimentazione e stili di vita 30 - Vita e Pensiero al Salone del libro di Torino
Presenza è sfogliabile anche online su www.unicatt.it/presenza
n.3/duemilasedici Rivista bimestrale realizzata dal Servizio Stampa dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Master in Giornalismo, con la partecipazione del Servizio Pubbliche relazioni dell’Istituto “G.Toniolo” di Studi Superiori © 2001 - Università Cattolica del Sacro Cuore DIRETTORE Franco Anelli RESPONSABILE Gerardo Ferrari COORDINATORE Graziana Gabbianelli COMITATO REDAZIONALE Katia Biondi, Nicola Cerbino, Sabrina Cliti, Paolo Ferrari, Graziana Gabbianelli, Emanuela Gazzotti, Fausto Maconi, Antonella Olivari HANNO SCRITTO Carla Alecci, Katia Biondi, Nicola Cerbino, Graziana Gabbianelli, Emanuela Gazzotti, Velania La Mendola, Federica Mancinelli, Marco Mazzetti, Giada Meloni, Giovanni Migone, Alessio Musio, Francesca Oliva, Indro Payaro, Andrea Siravo, Federica Vernò, Maria Villano REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Università Cattolica del Sacro Cuore L.go Gemelli, 1 - 20123 - MILANO tel. 0272342216 - fax 0272342700 e-mail: presenza@unicatt.it www.unicatt.it REDAZIONE ROMANA L.go Francesco Vito - 00168 - ROMA tel. O630154295 Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 94 del 5 marzo 1969 PROGETTO GRAFICO Matteo Scanni IMPAGINAZIONE Studio Editoriale EDUCatt FOTO Archivio Università Cattolica, AP, Getty Image copertina: UC Campus di Roma, foto different.photography STAMPA Tiber spa - Brescia
Questo periodico è associato all’USPI Il numero è stato chiuso in redazione il 27 maggio 2016
PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
ANELLI CONFERMATO
Rettore dell’Ateneo R
I
l professor Franco Anelli è stato confermato rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore per il prossimo quadriennio 2016/2020. Ordinario di Istituzioni di diritto privato, già prorettore vicario dal 2010 al 2012, Anelli è rettore dal 1° gennaio 2013. A ufficializzare la nomina è stato il Consiglio di amministrazione dell’Ateneo riunito lo scorso 25 maggio in Largo Gemelli. «Ringrazio sentitamente il Consiglio di amministrazione, il Senato accademico e tutti i docenti dell’Università Cattolica che mi hanno confermato la loro fiducia per continuare insieme il lavoro intrapreso nel quadriennio appena trascorso – ha commentato Franco Anelli dopo la riconferma dell’incarico –. Dopo avere compiuto un passo importante con l’impegnativo riassetto delle attività di assistenza sanitaria svolta dal Policlinico Gemelli, siamo ora nelle condizioni di concentrare le nostre forze sullo sviluppo strategico e organizzativo dell’Università, a partire dall’obiettivo di realizzare,
grazie al protocollo d’intesa sottoscritto per l’acquisizione della ex caserma Garibaldi, il più grande campus urbano di Milano. Contemporaneamente proseguiranno gli sforzi per accelerare i processi di aggiornamento e internazionalizzazione dell’attività formativa e di ricerca, nonché per rafforzare le strutture organizzative dell’Ateneo. Nei prossimi anni, inoltre, saremo impegnati a rendere l’Università Cattolica una voce ancora più significativa nel panorama culturale italiano e internazionale». La “macchina elettorale” dell’Università si è messa in moto lo scorso 13 aprile con le votazioni dei Consigli di Facoltà, che avevano visto una designazione sostanzialmente unanime per il rettore uscente, il cui nome era presente in tutte e dodici le terne di Facoltà che venivano inviate al Senato accademico. Quest’ultimo, presa visione delle dodici votazioni, ha stilato una cinquina di nomi da sottoporre al Consiglio di amministrazione, che procede alla nomina vera e propria.
Il professor Anelli è l’ottavo rettore della storia dell’Ateneo del Sacro Cuore, fondato da Padre Agostino Gemelli nel 1921, che ricoprì la carica fino al 1959, anno della sua morte. Gli subentrò Francesco Vito (1959-1965). Nell’incarico si sono poi succeduti Ezio Franceschini (1965-1968), Giuseppe Lazzati (1968-1983), Adriano Bausola (1983-1998), Sergio Zaninelli (1998-2002) e Lorenzo Ornaghi (2002-2012). Nato a Piacenza, classe 1963, Franco Anelli si è laureato nel 1986 in Università Cattolica, dopo il dottorato di ricerca in Diritto commerciale, è divenuto nel 1993 professore associato di Istituzioni di diritto privato presso la facoltà di Economia e commercio e nel 1996 straordinario nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma, dove ha insegnato Diritto di famiglia. Nel 1997 è stato chiamato dalla facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica dove è ordinario di istituzioni di diritto privato. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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primo piano
SUMMER SCHOOL
conoscenza e aggiornamento Un’offerta formativa estiva sempre p p più ricca e interdisciplinare p rivolta a studenti, laureati e p professionisti. Da ggiugno g a settembre l’Università Cattolica propone esperienze p uniche di formazione e cultura nelle località più belle del territorio nazionale di Graziana Gabbianelli
A
dieci anni dalla sua prima realizzazione, il programma di corsi estivi dell’Università Cattolica è diventato un’esperienza consolidata all’interno dell’offerta formativa dell’Ateneo. Frequentate da studenti, laureati e professionisti, le Summer School costituiscono un appuntamento fisso, ricercato soprattutto da chi vede nelle vacanze un’occasione per investire in cultura e nel perfezionamento o un aggiornamento delle proprie conoscenze e competenze lavorative. Dal 2007 la Direzione Didattica, Formazione post-laurea, Servizi agli studenti propone le Summer School con un duplice obiettivo: offrire a un pubblico italiano e internazionale corsi di qualità su una variegata serie di tematiche culturali e manageriali, e concretizzare, traducendolo operativamente, il concetto di Lifelong Learning come strumento essenziale per una nuova economia della conoscenza basata sulla formazione lungo tutto l’arco della vita. Il pubblico delle scuole estive promosse dalla Cattolica si caratterizza per eterogeneità; una varietà di profili – per età, provenienza, professione e titolo di studio – presente, pur in percentuali differenti, in ogni corso. Il target elettivo delle Summer School è quello dei neolaureati o giovani professionisti, persone dai 24 ai 29 anni (40.6%) che hanno appena conseguito un titolo oppure sono impegnati in programmi di alta formazione (come dotto4
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rati) o si sono appena inseriti nel mondo del lavoro. Complessivamente comunque la composizione del totale degli iscritti è composta per metà da giovani con meno di 29 anni (52.7%), mentre l’altra metà è composta da professionisti con più di 30 anni ( 46.9%). Il profilo professionale dei partecipanti riflette invece la tipologia e i contenuti delle Summer School. La platea degli iscritti è composta per il 46,9% da professionisti, per il 35% da studenti universitari e per il 7,9% da iscritti a un percorso di dottorato, oltre che da giovani in cerca di occupazione (per lo più neolaureati), che incidono sul totale per il 5,6%. Per quanto riguarda il titolo di studio è evidente che il pubblico interessato alle scuole estive appartenga alla categoria dei “laureati”: complessivamente il 70.6% dei partecipanti nel 2015, a fronte del 60% nel 2014. I “diplomati”, studenti universitari in attesa di conseguire il titolo o professionisti non in possesso del titolo di Laurea, registrano infatti una diminuzione nella propria incidenza: dal 18% del 2014 al 9,6% del 2015. In flessione anche il pubblico in possesso di diploma di alta formazione (Master o Dottorato) che passa dal 22% del 2014 al 15,3 del 2015. Comparando i dati relativi all’età e al titolo di studio, si può notare come l’insieme più consistente di partecipanti alle Summer School sia quello dei neolaureati-giovani professionisti, con età compresa
tra i 24 e i 29 anni, in cerca o di una riqualificazione professionale, o di una preparazione professionale iniziale, o anche di un’occasione formativa che ampli le proprie conoscenza culturali. Qualità e organizzazione dei corsi, partnership con autorevoli enti nella progettazione e realizzazione delle scuole estive nonché il prestigio dell’Ateneo sono le principali motivazioni alla base della scelta di frequentare una Summer School promossa dall’Università Cattolica. Un’offerta formativa molto varia, studiata per incontrare nuove esigenze di approfondimento culturale interdisciplinare. Frequentare una Summer School permette sostanzialmente di vivere un’esperienza di comprehensive knowledge, dove infatti l’apprendimento è agevolato non solo da una lezione interessante o della lettura di nuovi testi, ma da un insieme di fattori che stimolano un dialogo tra testo e contesto, tra lezioni, luoghi e incontri. Alcune Summer School organizzate dalla Cattolica si svolgono tra le più belle località italiane, scommettendo proprio sull’influsso che l’ambiente prescelto può portare alla conoscenza. Un altro fattore importante e peculiare di questi percorsi è il network e l’affiatamento che si crea tra i partecipanti e i docenti nei giorni di stretta convivenza e intenso lavoro: una rete di relazioni che si mantiene, si porta avanti negli anni e diventa utile anche per il futuro professionale.
SUMMER SCHOOL 2016
La formazione continua, anche d’estate
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e Summer School rappresentano un’occasione imperdibile di approfondimento e aggiornamento scientifico per chi desidera investire, nel periodo estivo, in competenze e conoscenza. Rivolte a studenti universitari, laureati e professionisti, sono corsi intensivi di alta qualità, che consentono di ampliare il proprio bagaglio personale, partecipando a un’esperienza formativa su argomenti di cultura e attualità. Il calendario dei corsi estivi promossi dall’Università Cattolica, in diverse città d’Italia, si articola dal mese di maggio a settembre offrendo un’ampia scelta di temi di interesse.
nelle professioni di ricerca. Il corso ha carattere residenziale e avrà luogo dall’8 all’11 luglio a Villa Vigoni, centro italo-tedesco per l’eccellenza europea, a Loveno di Menaggio, sul lago di Como.
Comunicazione, media e spettacolo ALMED, l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo, organizza due Summer School: nel mese di maggio si è svolta la VIII edizione del corso Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo sport, dal 18 al 24 settembre a Torrechiara (SA) prenderà il via invece il corso Cinema Project Development. In collaborazione con ECREA-European Communication Research and Education Association, è stata promossa, a Milano dal 25 luglio al 5 agosto, la I edizione del corso The European Media and Communication Doctoral Summer School.
diritto a non emigraree promossa dal Centro di ricerca WWELL (Welfare, Work, Enterprise, Lifelong, Learning).
Doctoral education La Summer School TranSkills. Competenze strategiche per i giovani ricercatori, giunta alla IV edizione, offre ai dottorandi di ricerca e giovani ricercatori, strumenti indispensabili per gestire la propria attività di ricerca sia durante il percorso formativo dottorale, sia
Politica, società e relazioni internazionali In modalità e-learning si svolge la Summer School Managing International Relations organizzata da Aseri, Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali, e in programma dal 10 al 29 luglio. Sempre a luglio, dal 18 al 21, a Lampedusa si terrà invece la VII edizione del corso estivo Mobilità umana e giustizia globale, il
Psicologia Presso la sede milanese dell’Ateneo, dal 13 al 17 giugno, ASAG – alta scuola di Psicologia Agostino Gemelli – promuove la II edizione della Summer School intitolata Integrazione di metodi e tecniche per la ricerca, la clinica, la riabilitazione in psicofisiologia e neuroscienze. Umanistica e beni culturali Nel mese di luglio si inaugureranno tre prime edizioni: Robert Schumann, 1856-2016: la musica come letteratura, a Premeno (VCO) dal 1 al 3, Scuola estiva internazionale in Storia del pensiero linguistico e semiotico, a Stresa (VCO) dal 18 al 22 luglio, Scritture sacre, testi, storia, interpretazioni, a Sarzana/Bocca di Magra del 23 al 28 agosto. Sempre a luglio prenderanno il via a Stresa, dal 18 al 22, la IV edizione della
Scuola estiva internazionale in Studi manzonianii e ad Assisi invece, dal 24 al 28 luglio, la IV edizione del corso Arte e fede. La sfida della comunicazione. Per il mese di agosto sono in programma invece a Ravenna e Verona, dal 21 al 27, in collaborazione con il Centro Dantesco di Ravenna e l’Università di Verona, la Scuola estiva internazionale in studi danteschi, giunta alla sua X edizione mentre Leggere il romanico – Strumenti archeologici e storico artistici per la conoscenza dell’architettura medievalee è il corso che si terrà dal 27 al 31 agosto, ad Almenno San Bartolomeo (BG) organizzato dalla Scuola di specializzazione in Beni archeologici insieme con
Antenna Europea del Romanico. È prevista infine a Lucca, dal 28 agosto al 3 settembre, la II edizione della Scuola estiva internazionale in Studi leopardiani, pascoliani e montaliani. Economia e Management dei Sistemi Sanitari ALTEMS, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, promuove due nuovi corsi per la prossima estate. Nella sede romana dell’Ateneo, dal 30 giugno al 2 luglio, si terrà la I edizione della Summer School Health Pathway Design n mentre dal 11 al 15 luglio, sarà inaugurata la scuola estiva Healthcare management. Infine dal 9 all’11 settembre invece, a L’Aquila, avrà luogo la V edizione della HTA Summer School: I livelli dell’HTA. Per maggiori informazioni su programmi e modalità di iscrizioni: http:// www.unicatt.it/offerta-formativa-summer-school
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summer school
Telecronisti ai microfoni di Fox Sports di Indro Pajaro requentavo il corso di giornalismo radiofonico e televisivo con il professor Giorgio Simonelli e vidi affisse alle bacheche le locandine della Summer School». Giusto il tempo di una rapida consultazione con il docente ed Edoardo, che coltivava il sogno sin da bambino di fare il telecronista sportivo, si ritrovò catapultato nei corridoi di Sky Sport. Un sogno che nel caso di Edoardo Testoni (nella foto) è diventato realtà e lo ha portato ad essere assunto prima come stagista a Fox Sports, poi a commentare le partite per il medesimo canale: «Dopo la Summer School fui contattato per lavorare inizialmente alla trasmissione Terzo Tempo, poi passai a Fox Sports. Avendo svolto una tesi di laurea sulla telecronaca, il mio desi-
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derio era proprio quello di lavorare a Sky, e alla fine ci sono riuscito». Edoardo è stato uno dei partecipanti, nel maggio 2013, dell’ottava edizione della Summer School in Ideazione e produzione di programmi televisivi sullo sport. Il corso si propone di formare giovani che aspirano a lavorare nell’area dell’informazione sportiva nel contesto televisivo, fornendo loro competenze professionali di ideazione, programmazione e produzione di format sportivi, di commento in diretta, approfondimento e cronaca di eventi. Punto di forza per chi sogna un ruolo in questo tipo di giornalismo televisivo e grazie alla collaborazione con Sky Sport, dalla Summer School sono usciti negli ultimi anni ragazzi che hanno fatto della loro passione un lavoro. Tra i compagni di avventura di Edoardo in quell’edizione c’era anche Mar-
tina Giuliano, laureata in Sport e Sky Sport 24: «Nel Lingue, che ricorda con 2015 passai sei mesi bellisemozione il suo primo gior- simi nel posto in cui avevo no a Sky: «Mi tremavano le sempre voluto stare e che gambe nei corridoi, avevo ritengo il top per chi ama il la possibilità di conoscere giornalismo sportivo». giornalisti che fino a poco tempo prima ammiravo solo in televisione ed entrare nelle redazioni per osservare da vicino il lavoro che sta dietro». Alla domanda sul perché un aspirante giornalista sportivo dovrebbe frequentare la Summer School, Martina risponde senza mezzi termini: «Innanzitutto si ha la possibilità di instaurare una rete di contatti con le persone conosciute lì dentro: un modo per farsi notare». Esattamente quanto nel avvenuto suo caso, dal Milano momento che EUROPEAN MEDIA due anni dopo COMMUNICATION DOCTORAL le viene offerta la possibiliornire formazione e supporto a tà di uno stage studenti impegnati nel percornell’area di Sky so di dottorato è l’obiettivo della European Media and Communication Doctoral Summer School, che offre sessioni intensive e individuali di feedback sui progetti di dottorato, a cui si affiancano lezioni e workshop operativi. Fondata nel 1992, la Summer School ha una tradizione di ormai 25 anni, oggi è coordinata da Nico Carpentier ed è promossa da ECREA (European Communication Research and Education Association) insieme con un consorzio di 21 università europee, di cui fa parte anche l’Università Cattolica. Grazie all’impegno del dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo, in collaborazione con l’Alta Scuola in Media, Comunicazione e Spettacolo la Summer School – che ha una struttura itinerante – per le prossime tre edizioni si svolgerà in Cattolica, sotto la direzione scientifica del professor corso estivo: «è molto Fausto Colombo. Le precedenti ediinteressante conoscere zioni della scuola estiva sono state persone da tutta Italia ospitate da: Università Stendahl di e interagire con loro, Grenoble, Università Complutense anche al di fuori delle di Madrid, Università di Tampere, lezioni». In particolaWestminster University, Università re Francesca sottolinea di Tampere, Università di Tartu, inoltre come la Summer Università di Ljubljana e Università School abbia avuto il di Brema. merito di completare la preparazione ricevuta in università. (i.p.)
A Lampedusa, p avamposto di umanità uest’anno la Summer School si terrà a Lampedusa e vorrei tanto poterci andare». Francesca Ferraro (nella foto) è quasi una “veterana” della scuola estiva in Mobilità umana e giustizia globale. Il diritto a non emigrare, avendo partecipato alle edizioni del 2014 a Roca di Melendugno, in provincia di Lecce, e a Castel Volturno, nella terra dei fuochi. E non vorrebbe mancare l’appuntamento del prossimo luglio nell’isola siciliana, diventata simbolo di solidarietà e di accoglienza. Il percorso professionale di Francesca è sempre sta-
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to all’insegna del sociale: «Avendo frequentato un corso di laurea magistrale in Scienze politiche per la famiglia, i minori e la comunità, ho sempre avuto interesse per questo settore. Grazie alle lezioni dei professori Laura Zanfrini e Giovanni Valtolina mi sono avvicinata di più al tema della migrazione e la Summer School andava a completare questo interesse». Francesca ricorda con piacere: «le lezioni unite a laboratorio e gite fuori porta per conoscere meglio il territorio. Siamo stati in un centro per rifugiati e in zone in mano alla camorra» ma soprattutto rievoca il lato umano del
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summer school
Assisi, l’arte s’impara toccandola n binomio che spiega gran parte della storia culturale del nostro Paese. E che si comprende, oltre che sui libri e in classe, soprattutto attraverso la contemplazione in loco di chiese, monumenti e dipinti. Come propone di fare la Summer School Arte e fede, un percorso di studi ormai consolidato che porta ogni estate ad Assisi studenti, laureati e amanti del sapere di ogni età. Un momento privilegiato in cui testo e contesto sono strettamente intrecciati, come racconta Giulia Ronzonii (nella foto) che ha partecipato alla prima e alla terza edizione di questa scuola di formazione. «La scelta di prendere parte alla prima edizione è
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nata dall’interesse dei temi trattati e dalla volontà di sfruttare il periodo estivo per visitare delle opere artistiche sotto la guida di docenti ed esperti del settore». Molteplici sono le opportunità di crescita che Giulia sottolinea: «Si è trattato di un’esperienza coinvolgente, ricca di stimoli, soprattutto per l’impostazione dei momenti di lavoro, sempre seguiti da momenti di dialogo e confronto. La competenza e la disponibilità dei relatori, oltre che i differenti percorsi formativi dei vari partecipanti, hanno contribuito ad aumentare gli spunti di riflessione e approfondimento». Per questi motivi ha scelto di investire nuovamente in questo percorso parteci-
Premeno
LETTERATURA E MUSICA
L pando alla terza edizione del corso, incentrata sul tema della “comunicazione”. Il tema affrontato nella Summer School le ha permesso di approfondire tematiche che sono poi confluite nel suo lavoro di tesi magistrale che l’ha portata alla laurea lo scorso aprile, con il sogno di iniziare presto a insegnare nella scuola. «Un’occasione che non avrei dubbi a ripetere – afferma Giulia – e che non escludo di riprendere in considerazione già da quest’anno». ((i.p.)
E-Learning
MANAGING INTERNATIONAL RELATIONS
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n percorso completamente online dedicato all’analisi e gestione delle relazioni internazionali,, che integra g la comprensione p delle dinamiche internazionali contemporanee e la trasmissione di strumenti operativi. È la proposta di ASERI –Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali- con la Summer School Managing International Relations, in modalità e-learning. Una evoluzione del tradizionale corso in Analisi delle Relazioni internazionali, coordinato dal professor Aldo Pigoli, che viene proposta con una didattica innovata a studenti, ma anche a chi già lavora e vuole integrare le proprie conoscenze con nuovi strumenti di gestione delle relazioni internazionali. Proprio per la modalità interamente in e-learning, il corso si adatta alle diverse esigenze di tempo dei partecipanti, senza venir meno tuttavia a un’interazione tra partecipanti e docenti tramite forum e webinar..
etterati e musicisti insieme hanno generato risorse espressive spesso imprevedibili e inaudite grazie a un’ininterrotta e plurisecolare collaborazione. La prima edizione della Summer School Letteratura e Musica sarà dedicata al genio romantico di Robert Schumann, del quale ricorre quest’anno il 160° anniversario della morte. Proprio Schumann (18101856) creò capolavori straordinari in cui la sua concezione della “musica come letteratura” emerge con chiarezza in tutti i suoi aspetti musicali, letterari e culturali. Ma come si ascoltano tali capolavori? Come si eseguono? Come si analizzano? Come s’insegnano? Il professor Enrico Reggiani, che ha ideato e dirige la scuola estiva, spiega come: «la Summer School ne esaminerà i fondamenti culturali, il percorso creativo e alcuni brani emblematici secondo un approccio inter- e trans-disciplinare, che intreccerà gli strumenti della ricerca musicologica, le potenzialità dell’interpretazione pianistica e le risorse ermeneutiche dell’analisi letteraria, musicale e musicoletteraria». Le tre giornate di seminari (1-3 luglio, presso Accademia Villa Bernocchi, Premeno) – tenuti da Davide Cabassi (Master Class pianistica), Andrea Malvano (seminario musicologico), Lucia Mor (seminario letterario), Enrico Reggiani (seminari musicoletterari) – sono rivolte, principalmente ma non esclusivamente, a destinatari con competenze sia linguistiche/letterarie/culturali, sia musicali/ musicologiche.
Roma
HEALTHCARE MANAGEMENT
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n tutti i paesi industrializzati l’organizzazione dei servizi sanitari necessita di un radicale ripensamento per riuscire a far fronte ad una serie di sfide come la sostenibilità economico finanziaria, l’invecchiamento della popolazione e l’innovazione tecnologica. La prima edizione della summer school Healthcare management, promossa dall’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (ALTEMS), fornisce gli strumenti e le conoscenze per fronteggiare efficacemente queste sfide rispetto a sette diversi ambiti: sostenibilità dei sistemi sanitari; disegno strategico dei modelli organizzativi; operations management; valutazione della performance; leadership e people management; innovation management e integrazione ospeda-
le-territorio. Il corso – in programma dall’11 al 15 luglio prossimo e interamente in lingua inglese – è indirizzato ai manager delle aziende sanitarie o dei fornitori del settore salute interessati ad acquisire strumenti e conoscenze per migliorare la performance dei processi di cura. Il professor Americo Cicchetti è il direttore scientifico del corso, mentre i coordinatori didattici sono Daniele Mascia, ricercatore ALTEMS, e il professor Stefano Villa, della facoltà di Economia dell’Università Cattolica.
HEALTH PATHWAY DESIGN
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renderà il via a fine giugno (30 giugno-2 luglio 2016) la prima edizione della Summer School in Health Pathway Design, promossa da ALTEMS e rivolta a
professionisti del settore sanitario pubblico e privato che si occupano di percorsi diagnostico terapeutici. Diretto dal professor Americo Cicchetti, il corso offre una panoramica delle nozioni di base dell’Health Pathway Design con un focus sullo stato dell’arte della sua applicazione a livello internazionale e nazionale. Peculiarità della Summer School è la presenza di testimonianze inerenti le best practice a livello nazionale e l’applicazione pratica dei concetti presentati tramite laboratori. I temi trattati riguarderanno le sfide epidemiologiche e lo spazio per i PDTA in Italia, i presupposti economico-organizzativi per lo sviluppo di PDTA, l’Operation Management e il Lean Management e gli aspetti economici e l’ Activity Based Costing. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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ne ha fatta di strada
ROTA, L’UOMO
che trasporta Milano Amministratore e manager g di numerose ggrandi aziende, il p presidente e direttore ggenerale dell’Atm gguida oggi gg un colosso con novemila dipendenti p che muove 700 milioni di p persone all’anno. Un curriculum che ha cominciato a scrivere in largo Gemelli di Marco Mazzetti
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iornalista, docente universitario, top manager di numerose società di rilievo nazionale, sono le tappe di una carriera importante, che hanno condotto Bruno Rotaa ad essere oggi il presidente e direttore generale della società di trasporto pubblico ATM, un colosso da un miliardo di euro di fatturato, che gestisce il trasporto a Milano e circondario e la metropolitana di Copenaghen. La voce del dottor Rota ha un tono fermo e orgoglioso nell’analizzare il suo percorso di crescita sia umano che professionale. Dopo il diploma al liceo classico di Domodossola, viene adottato da Milano, che diventerà poi la sua città: «Durante gli anni di studio alla facoltà di Scienze politiche dell’Università Cattolica vivevo al pensionato per studenti in sfavorevoli condizioni economiche della Cariplo, in via Rombon» racconta. «Avevo perso mio papà all’età di otto anni e l’alloggio era gratuito, a patto che venissero dati tutti gli esami con un media almeno del 27, entro il 30 ottobre di ogni anno. Sono grato a Cariplo». In quegli anni di studio e formazione il dottor Rota doveva prendere la metro tutti i giorni per spostarsi: «Recentemente ho ritrovato la mia vecchia tessera ATM di quando ero studente e mi sono assai emozionato». Ma soprattutto negli anni trascorsi in Cattolica, a cui Rota si sente anche oggi molto legato, rimane folgorato dalla figura del professore ed economista Alberto Quadro Curzio, poi diventato a lungo Preside della facoltà di Scienze politiche e oggi presiden-
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te della prestigiosa Accademia dei Lincei: «Per me è stato un maestro prima di diventare un amico, cosa che mi ha veramente onorato. Dopo aver dato due esami con lui, chiesi di fare anche la tesi – svela, raccontando poi un retroscena interessante –: inizialmente intenzionato a fare un lavoro sui temi dell’eurodollaro, poi ebbi il “coraggio” di comunicargli che quella tesi non mi piaceva e volevo cambiarla, approfondendo i problemi di finanziamento per le piccole e medie imprese». Da questa scelta si comprende il carattere coraggioso e deciso di Rota che ricorda, con una punta di orgoglio, di essere stato il primo studente a laurearsi con Quadrio Curzio a Milano, visto che il professore proveniva da Bologna. Un rapporto speciale quello con lui, che con gli anni si intensificherà
condividendo, oltre le esperienze lavorative, anche momenti speciali della vita di Rota: «Ora c’è un bel rapporto di amicizia. È stato anche mio testimone di nozze» racconta divertito. «Ricordo che nonostante ci frequentassimo tantissimo, anche quando vivevo a Roma, continuavo a dargli rigidamente del Lei quando parlavamo. Un giorno venne nel mio ufficio all’IRI e in maniera divertente mi disse: “Sa Rota, vedo che con Prodii si dà del tu, forse è ora che iniziamo a darci del tu anche noi”». Proprio durante il periodo della stesura della tesi Bruno Rota si affaccia al mondo del giornalismo con l’esperienza al Sole 24 ore. «Non avevo mai pensato di fare il giornalista, ma ero giovane e il professore Quadrio Curzio conosceva Fabio Cavazza, il direttore di allora del quotidiano economico». Un’esperienza
Nella foto: Bruno Rota con il prof. Alberto Quadrio Curzio.
che si rivelerà molto utile e formativa: «Ho iniziato facendo lavori umili di ricerca materiali, poi poco alla volta mi sono ritagliato il mio spazio e sono diventato amico di giovani che poi hanno fatto un pezzo di storia del giornalismo in Italia: Gianni Locatelli, Osvaldo De Paolini, Ferruccio De Bortoli. Ho fatto anche l’esame di Stato nel 1982 a Roma e sono diventato giornalista professionista. Ho avuto la soddisfazione di vedere pubblicati in prima pagina molti miei articoli a 28 anni». Rota diventa anche assistente del professor Quadrio Curzio. «Ero addetto alle esercitazioni e mi dicono che risultavo abbastanza severo». In Cattolica è ritornato successivamente – dal 1980 al 1994 – come docente del corso in Organizzazione e amministrazione delle grandi aziende. Prima come assistente del professor Giovanbattista Angaroni, poi al suo posto dopo la sua pensione. «Queste esperienze si sono rivelate molto utili nel corso della mia vita. Grazie al giornalismo ho imparato a spiegare in modo semplice questioni complicate, mentre con le esercitazioni e l’insegnamento ho acquisito la capacità di riconoscere subito chi ha delle vere conoscenze ed è pertanto poi in grado di spiegarle e gestirle davvero». A 61 anni Bruno Rota vanta oggi un curriculum prestigioso con esperienze come amministratore e manager di svariate società tra cui Alfa Romeo, Finlombarda, Fondiaria, Autogrill, Iri, Sme, Finagra, e da ultimo presidente e direttore generale della Autostrada MI-Serravalle tangenziali, l’autostrada di Milano. All’Iri ha lavorato con Romano Prodi: «una persona preziosa per la mia formazione» racconta Rota, sottolineando inoltre come la sua sia stata una carriera importante sì ma «costruita con tanta gavetta e approfittando sempre con tenacia dell’esempio che persone di questo calibro mi davano». Poi a completamento, un ulteriore percorso di formazione all’Insead di Fontainebleau dedicato a giovani manager che avessero già maturato significative esperienze operative. Rota ritiene che i giovani debbano acquisire una competenza specialistica: «occorre specializzarsi in un settore definito, bisogna essere padroni delle lingue e dotarsi di strumenti molto tecnici di base. Consiglierei inoltre un approfondimento della scienza matematica e studi specifici in informatica. Utile una esperienza, anche breve, nell’audit dei bilanci».
Bruno Rota dal 2011 è nel gruppo ATM come presidente e direttore generale. Nominato dall’ex sindaco di Milano Albertinii come presidente e direttore generale di Autostrada Milano-Serravalle, è poi chiamato dal sindaco Giuliano Pisapiaa in ATM. Un incarico di prestigio svolto in maniera eccellente come rivela l’ultimo rapporto sulla costumer satisfaction, che dimostra come il gradimento del servizio Atm non sia mai stato così alto da parte dei passeggeri. «Abbiamo superato molto bene la p prova di Expo p e non era semplice. p È stato come correre al doppio del ritmo abituale per sei mesi». Anche sul piano economico ATM vanta ottimi risultati: «L’attuale bilancio è il migliore nella storia dell’azienda dei trasporti milanesi». Risultati conseguiti che hanno consentito ingenti investimenti, molti dei quali in autofinanziamento, come l’acquisto di nuovi treni metro e autobus. Un’azienda di vaste dimensioni che gestisce quattro linee metropolitane con 9.695 dipendenti e 970 milioni di euro di fatturato. Alcuni numeri inquadrano meglio la grandezza di questa società: più di due milioni di passeggeri al giorno solo a Milano e oltre 700 milioni all’anno con 2.300 corse al giorno di metropolitana, e poi il servizio dei parcheggi e delle aree di sosta, la rimozione, il bike sharing oltre alla gestione del sistema di pagamento e controllo di accessi in area C. «La gente spesso non comprende le dimensioni spaventose della nostra
azienda – fa presente il presidente Rota –. Episodi come un guasto o un ritardo per la legge dei grandi numeri possono anche capitare, bisogna essere bravi ad evitarli e ridurli, e lo stiamo già facendo, ma non sono eliminabili del tutto». A livello internazionale il dottor Rota cita Londra come modello dei trasporti e punto di riferimento. Una battuta poi sul confronto con Roma: «Il paragone con la capitale è troppo semplice, dobbiamo guardare all’estero per migliorarci». Il presidente Rota è orgoglioso e soddisfatto di quello che ha svolto sinora. L’umiltà e la voglia di arrivare l’hanno portato a ricoprire una posizione di prestigio e importanza nella metropoli milanese. «So come far funzionare e gestire grandi aziende, ma tutto questo lo devo alle mie esperienze precedenti che mi hanno formato. Ho ricoperto ruoli operativi in diversi settori delle aziende. I miei colleghi e collaboratori sanno che quando parlano con me delle loro tematiche, io quei compiti in un passato più o meno remoto li ho svolti direttamente, come loro adesso. Ci si capisce prima e meglio, e non si perde tempo in chiacchiere». Da un piccolo ufficio all’IRI a essere a capo di un’azienda con più di 9000 dipendenti. I sogni e le ambizioni sono state raggiunte con tanto impegno e sacrificio. Ingredienti quest’ultimi che Bruno Rota ritiene fondamentali, anche se ammette e confessa, occorre avere anche un po’ di buona sorte. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Pellegrinaggio g gg p per l’anno ggiubilare, la Cattolica all’udienza papale
ggi in Italia si celebra la Giornata Nazionale per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha per tema Nell’Italia di domani io ci sarò. Auspico che questa grande Università, che continua a rendere un importante servizio alla gioventù italiana, possa proseguire con rinnovato impegno la sua missione formativa, aggiornandola sempre più alle esigenze odierne». Sono le parole che il Papa Francesco ha rivolto all’Ateneo del Sacro Cuore dopo la recita del Regina Coeli
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in piazza San Pietro domenica 10 aprile scorso, in occasione della Giornata Universitaria che si è celebrata in tutta Italia. Il giorno prima, sabato 9 aprile oltre 1500 persone, tra studenti, docenti e personale amministrativo che hanno aderito al pellegrinaggio dell’Università Cattolica in occasione dell’Anno Santo della Misericordia, avevano partecipato all’udienza generale di Papa Francesco in piazza San Pietro. Alle ore 13 la santa messa presieduta
all’altare della Cattedra di San Pietro dall’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori. «La partecipazione del nostro Ateneo all’Udienza Giubilare di Papa Francesco ha rappresentato un momento importante e significativo per l’intera comunità universitaria, che con gioia ha testimoniato la solidità del legame con la Chiesa Universale, stringendosi numerosa intorno al Santo Padre» affermano il rettore Franco Anelli e l’assistente ecclesiastico generale monsignor Claudio Giuliodori. «Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno preso parte al Pellegrinaggio e fatto sentire la loro vicinanza nella preghiera e quanti hanno contribuito, con il loro lavoro, all’organizzazione». I testi completi del saluto del Papa al Regina Coeli in Piazza San Pietro e l’omelia di monsignor Claudio Giuliodori all’altare della Cattedra di San Pietro sono pubblicati all’indirizzo http:// www.cattolicanews.it/l-augurio-del-papa-per-l-ateneo.
Terra Santa, concluso il progetto per Papa Francesco stato completato il programma che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha dedicato ai bambini con disabilità, ospitati presso la casa famiglia Hogar Niño Dios di Betlemme. Il progetto, offerto a Papa Francesco per la sua particolare attenzione alle popolazio-
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ni di Terra Santa, ha preso avvio nel 2014 in occasione del 50° anniversario della facoltà di Medicina e chirurgia ed è stato realizzato grazie alla disponibilità e partecipazione di personale volontario della Cattolica. Medici, educatori e personale amministrativo si sono impegnati per sostenere le suore del Verbo Incarnato nella loro opera di cura svolta in un contesto difficile con risorse esigue e disponibilità molto limitata di personale specializzato. Nel trasmettere il report delle missioni a Papa Francesco, l’Ateneo ha rinnovato il proprio impegno nella realizzazione di iniziative a tutela della dignità della persona e in aiuto ai più bisognosi, ricevendo dal Santo Padre l’incoraggiamento per «quanto generosamente realizzato a sostegno dei bambini in difficoltà e delle loro famiglie»
e la benedizione apostolica per tutta la Comunità Accademica. Nel luglio 2015 si è svolta la prima missione in Terra Santa, con la realizzazione di un laboratorio di musicoterapia e un corso di formazione rivolto alle suore, agli operatori e ai volontari dell’Hogar Niño Dios sul metodo Affolter, un sistema volto allo sviluppo e al potenziamento dell’autonomia nelle attività quotidiane per bambini con sviluppo atipico. Nel febbraio 2016, a Betlemme, alcuni medici dell’unità di Neuropsichiatria del Policlinico Gemelli hanno svolto attività ambulatoriale e formativa con l’obiettivo di migliorare le competenze riabilitative del personale medico e paramedico locale su aspetti relativi sia alla diagnosi che all’assistenza delle disabilità.
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Celebrazione a Brescia per la 92esima GU a chiesa di San Francesco d’Assisi ha ospitato la celebrazione eucaristica della 92esima Giornata per l’Università Cattolica che si è svolta a Brescia domenica 10 aprile, in diretta Tv su Rai 1, in occasione delle celebrazioni per i cinquant’anni della sede. Un appuntamento che si propone di confermare sempre più una singolare passione e dedizione per i giovani; il tema di quest’anno è stato infatti Nell’Italia di domani io ci sarò. Da oggi. E proprio a loro si è rivolto l’assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo monsignor Claudio Giuliodori nell’omelia. «In questo scenario, di ieri e di oggi, servono voci coraggiose, preparate e autorevoli, che siano in grado di diffonde-
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re e far apprezzare le ragioni della fede, anche di fronte ai problemi del nostro tempo» ha detto il presule. «Dobbiamo seguire l’esempio di Papa Francesco che ci incoraggia a dire parole di verità e ad operare nella carità di fronte alle grandi questioni della giustizia e della pace, dell’ambiente e delle periferie, del dialogo tra popoli e dell’incontro tra culture, delle migrazioni e delle diverse forme di povertà». «In questo orizzonte – ha proseguito monsignor Giuliodori – si colloca anche la missione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che fin dalla sua fondazione, per iniziativa di padre Agostino Gemelli, si adopera per offrire alle nuove generazioni un luogo dove poter avere una for-
mazione integrale, all’avanguardia nella ricerca scientifica e in costante dialogo con le istanze culturali del nostro tempo, a partire da uno sguardo illuminato e guidato dalla fede». Anche a Brescia, dopo mezzo secolo, l’Ateneo si è radicato e ha contribuito a disegnare il volto culturale e sociale della città. «Oggi si tratta di compiere passi ulteriori, in primo luogo ampliando e aggiornando l’offerta formativa» ha affermato il rettore Franco Anelli che ha partecipato alla celebrazione eucaristica accanto al delegato rettorale per la sede bresciana Mario Taccolini, al sindaco Emilio Del Bono e a numerosi Presidi di Facoltà. Uno sforzo che negli anni recenti ha condotto ad aprire tre nuovi corsi di laurea – in Psicologia, in Scienze politiche e in Lettere sulla gestione dei contenuti digitali per i media – e a promuovere numerosi master universitari. «Per il prossimo futuro ci si propone, tra l’altro, di accelerare il processo di internazionalizzazione per potenziare un sistema di scambi che permetta ai nostri studenti di arricchirsi all’estero di competenze da restituire poi al nostro territorio. Un esempio importante è il dottorato internazionale in Scienze in fase di approvazione» ha concluso il Rettore.
Quei 50 anni dall’Isef alla laurea in Scienze motorie na storia lunga 50 anni e raccontata in un convegno lo scorso 22 aprile. Così l’Università Cattolica ha celebrato i 50 dalla nascita dei corsi del primo Istituto superiore di Educazione fisica (Isef) in Lombardia. Dalla sua istituzione nell’anno accademico 1964/65 (anche se l’iter ufficiale è partito l’anno successivo 1966) l’Isef ha in bilancio 35 anni di attività e 4291 diplomati. Nel 1999/2000 il corso è diventato corso di laurea quadriennale e con l’imminente riforma già nel 2000/2001si è sdoppiato in corso di laurea triennale in Scienze motorie e specialistico biennale in Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate. Da allora si sono iscritti circa 5000 studenti e laureati 3000. «Da 50 anni la Cattolica prepara figure che diventeranno insegnanti nelle scuole e istruttori sportivi – ha detto Francesco Casolo, coordinatore del Corso di laurea –. Il numero degli iscritti è cresciuto negli anni e oggi sono oltre 700 all’anno». Al convegno celebrativo è intervenuto anche il rettore Franco Anellii che ha rimarcato la lungimiranza dell’Ateneo e l’approccio scientifico a queste discipline, mentre l’assistente ecclesiastico generale
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monsignor Claudio Giuliodorii ha sottolineato la responsabilità dei futuri insegnanti che devono avere «la coscienza di essere educatori e formatori». Il preside della Facoltà Luigi Patii ha invece evidenziato l’importanza di «educare alla corporeità come strumento di comunicazione umana». I corsi dell’Isef hanno visto l’avvio al Centro sportivo “Rino Fenaroli” che attualmente dispone, oltre a una nuova pista di atletica leggera, anche di un’aula multimediale, una biblioteca attrezzata con PC collegati ad internet, due palestre polivalenti dotate di attrezzatura sportiva e di una impiantistica multimediale per la didattica interattiva.
Nell’ambito delle strutture didattiche e di ricerca si pone, ultimo nato, il nuovo Laboratorio di Fisiologia Sperimentale applicata all’esercizio fisico ed allo sport che rappresenta uno degli elementi essenziali allo sviluppo del progetto formativo. Grazie alla sua dotazione di strumentazioni all’avanguardia, utilizzabili nella valutazione funzionale sia del soggetto normale sia dell’atleta di alte prestazioni, esso permetterà di effettuare test da sforzo con differenti ergometri e di valutare i più importanti parametri fisiologici del lavoro muscolare come la forza, il consumo di ossigeno, la lattacidemia. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Il titolo di emerito conferito a otto professori
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Vaticano, Savelli nuovo presidente Fondo Pensioni
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Aula Magna dell’Ateneo di Largo Gemelli ha ospitato, lo scorso 16 maggio, la cerimonia di consegna del titolo di professore emerito a otto ordinari che hanno svolto il loro magistero in Cattolica e che nella loro attività scientifica hanno dato, e continuano a dare, prestigio all’Ateneo. I professori che hanno ottenuto il titolo sono Pietro Abbadessaa e Giovanni Negri, della facoltà di Giurisprudenza, Francesco Cesarinii e Benito Vittorio Frosinii della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, Carlo Dell’Aringaa e Dino Piero Giardaa della facoltà di Economia e Vittorio Cigolii e Cesare Luigi n della facoltà di Psicologia. Kaneklin I Presidi delle Facoltà coinvolte hanno presentato brevemente la carriera accademica di ogni professore e le motivazioni del conferimento del titolo di emerito, un titolo che può essere chiesto dall’Ateneo al Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, per i docenti che abbiano prestato almeno vent’anni di servizio nel ruolo di professori ordinari e che abbiano contribuito al prestigio dell’Università con la loro attività scientifica e didattica, e per aver ricoperto ruoli istituzionali di particolare rilevanza per l’Ateneo.
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La cerimonia è stata introdotta dal rettore dell’Ateneo Franco Anellii – che ha spiegato che il conferimento del titolo rappresenta una forma di gratitudine verso autorevoli professori, maestri nelle proprie discipline – e si è conclusa con un concerto trio d’archi di Note d’InChiostro che ha eseguito brani di Mozart e Beethoven.
apa Francesco ha nominato Nino Savelli nuovo presidente del Fondo Pensioni Vaticano, rinnovato con un Suo Motu Proprio datato 28 maggio 2015, in modo da garantire la tenuta del sistema. Il professor Savelli è ordinario di Teoria del rischio presso la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica di Milano. In precedenza la presidenza del Fondo coincideva con quella dell’Apsa, la banca centrale della Santa Sede, guidata dal cardinale Domenico Calcagno. Il nuovo Statuto prevede che il Papa scelga il presidente in una terna di tre nomi scelti dal Consiglio dell’Economia, l’istituzione che dà la linea a tutte le finanze vaticane e il cui braccio operativo è la Segreteria dell’Economia presieduta dal cardinale australiano George Pell, il quale potrà dare solo un parere al Papa. Il presidente potrà anche «non essere un cardinale o un vescovo, ma un laico esperto della materiale», ha spiegato a suo tempo il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, illustrando le novità dello Statuto ai giornalisti. Lo Statuto si occupa anche di conflitto di interessi e prevede una «Dichiarazione» di assenza di conflitti di interesse per tutti gli undici membri del board previsti, presidente compreso. Il Fondo Pensioni vaticano era stato istituito da Giovanni Paolo II nel 1992.
Dieci anni di Centri d’Ateneo, incontro con Rav Di Segni o scorso 19 maggio il Centro di Ateneo di Bioetica ha dato avvio al ciclo di incontri I volti e le parole della Misericordia. Dieci anni di attività dei Centri di Ateneo con una riflessione sul tema Morire davanti a Dio e agli uomini. Misericordia e dedizione. In un’aula gremita di studenti e docenti, si è svolto, alla presenza del rettore Franco Anelli, l’incontro con il Rabbino Capo di Roma Rav Riccardo Di Segni, che ha tratteggiato la prospettiva ebraica sul tema del morire. Il direttore del Centro, professor Adriano Pessina, che ha organizzato e moderato l’evento, ha ricordato come oggi il tema del fine vita emerga
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nei dibattiti sulla cessazione dei trattamenti, dell’eutanasia e del suicidio assistito. Si tratta di questioni che assumono aspetti nuovi nell’epoca delle tecnologie e il Rav Di Segni, medico e vice-presidente del Comitato Nazionale di Bioetica, le ha affrontate attingendo alla tradizione rabbinica, ricca di pietas e di attenzione ai chiaroscuri dell’esistenza umana. Di Segni ha sottolineato come misericordia, compassione e solidarietà siano atteggiamenti che uniscono la tradizione ebraica e quella cattolica a partire dalla consapevolezza che l’uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio e che la medicina deve essere intesa come un
«modo per correggere la sofferenza, quella colpevole e quella innocente». Un incontro che si è chiuso con l’auspicio di ulteriori occasioni di dialogo. (a.m.)
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Iraq, q Siria ed emergenze g in Medioriente Ecco l’impegno della Chiesa italiana
n milione di profughi rifugiati nel Kurdistan iracheno, 11 milioni di siriani nei paesi limitrofi e gli sfollati dopo 5 anni di guerra civile, 400.000 vittime del conflitto interno alla Siria. Questi i numeri inquietanti dei due Paesi distrutti dalla guerra. Se ne è parlato recentemente in Università Cattolica durante il convegno Iraq e Siria: non lasciamoli soli. L’impegno della Chiesa italiana mentre l’emergenza continua. Promosso dall’Ateneo di Largo Gemelli, il quotidiano Avvenire e Focsiv, l’evento ha riunito tutte le Ong presenti sul territorio con progetti a sostegno delle popolazioni locali. La Cattolica in particolare è presente in Kurdistan, insieme a
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Focsiv e Centro Sportivo Italiano, con l’Unità di ricerca sulla resilienza che nasce dall’esperienza di un team di psicologi e educatori, coordinato dalla professoressa Cristina Castelli, attivo con progetti di ricerca e di intervento a favore di minori e comunità in situazioni di emergenza a livello internazionale. Nei campi profughi di Erbil in Kurdistan è stato sviluppato il progetto Resilienza e sportt che coinvolge 30 persone tra psicologi, educatori, insegnanti, allenatori, 1300 bambini e ragazzi ospitati in 7 aree di accoglienza. Obiettivo primario del progetto è offrire ai minori uno spazio sicuro a misura di bambino in cui sperimentare le proprie risorse e riflettere sulle proprie emozioni (e per questo sono stati attivati anche i laboratori creativo-espressivi); dotare gli educatori locali di strumenti perché diventino “tutori di resilienza” per i minori e le famiglie ospiti dei campi; fornire agli educatori disponibili le conoscenze utili a diventare figure di supporto per lo sport, che promuovano attività a favore dello sviluppo psico-fisico del bambino. Ad alimentare il confronto tra le organizzazione cattoliche operanti nell’area sono intervenuti don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, il presidente di FOCSIV
Nato, contro il terrorismo un nuovo ruolo strategico i è rinnovato l’abituale appuntamento con il convegno di studio sull’Alleanza Atlantica, giunto ormai alla sua nona edizione. L’evento, organizzato dal dipartimento di Scienze politiche e dalla facoltà di Scienze politiche e sociali, ha affrontato il tema più attuale possibile, riassunto dal titolo La lotta al terrorismo transnazionale: un ruolo per la Nato? A fare gli onori di casa sono stati il preside della facoltà Guido Merzonii e il direttore del dipartimento, nonché Presidente dell’International Commission of Military History, Massimo de Leonardis. Le loro parole hanno richiamato l’importanza «del carattere transnazionale della minaccia terrorista e, di conseguenza, la necessità di una risposta che superi i confini
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nazionali e crei un’unità di intenti, così come si è visto nell’esercitazione congiunta delle forze Nato, svoltasi lo scorso anno in Portogallo, Spagna e Italia». Ospite principale del convegno è stato José Maria Lopez-Navarro, Information Officer della Public Diplomacy Division presso la Nato, che ha spiegato quale agenda aspetta i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica e quali obiettivi. «Oggi, in Europa, dobbiamo affrontare un problema di sicurezza complesso – ha detto –. Viviamo in un tempo e in un luogo a forte instabilità, con minacce e sfide che si interconnettono tra loro». Riprendendo le parole dei professori de Leonardis e Merzoni, Lopez-Navarro ha ribadito che «la Nato è un’alleanza che oltrepassa il concetto di confini nazionali
e pertanto è necessario agire secondo una direttrice transnazionale. A oggi siamo attivi su diversi fronti: stiamo rinforzando le nostre strutture difensive, soprattutto a est, nei paesi baltici e in Romania. Importanti passi avanti sono stati fatti sulle politiche interne dei paesi membri dell’Alleanza, dal momento che 16 Paesi sono tornati ad aumentare il budget nazionale per la difesa dopo anni in cui la crisi economica aveva costretto a tagliare molte voci di bilancio».
Gianfranco Cattai, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, e quello di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, i soci della Federazione FMSI e Fondazione Buon Pastore, presenti rispettivamente in Siria e in Libano, Cesare Zucconii per la Comunità di Sant’Egidio, Giampaolo Silvestri, Segretario Generale di AVSI e Massimo Achini, Presidente del Centro Sportivo Italiano, partner di FOCSIV nel suo impegno ad Erbil. Nell’Anno Straordinario del Giubileo questo appuntamento ha cercato di rispondere all’appello costante di Papa Francesco di «aprire il cuore ad opere di misericordia».
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Riconciliazione, la lezione del Sudafrica
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occasione è stato il ventennale della cerimonia di apertura dei lavori della Commissione per la Verità e la Riconciliazione del Sudafrica, l’organismo voluto da Nelson Mandela per fare luce sulle gravi violazioni dei diritti umani durante l’apartheid. Il convegno internazionale Conflitto, ragione e riconciliazione. Il Sudafrica vent’anni dopo ha riaperto in Cattolica il dibattito alla presenza di alcuni testimoni che hanno vissuto la storia di questo Paese come Eddy Van der Borght, teologo belga che ha studiato il significato politico, sociale e religioso della riconciliazione nel processo “costituente” del Sudafrica democratico e Pumla Gobodo-Madikizela, nominata da Mandela nel 1996 membro del Comitato sulle violazioni dei diritti umani della Commissione per la Verità e la Riconciliazione e Albie Sachs, membro dell’Esecutivo nazionale dell’African National Congress. Il convegno ha coinvolto oltre al rettore Franco Anelli, al preside della facoltà di Giurisprudenza Gabrio Forti, anche vari docenti dell’Ateneo come Ruggero Eugeni, o e Marco Rizzi. Claudia Mazzucato Le due giornate di studio, del 7 e 8 aprile scorso, sono state promosse nell’ambito della ricerca di Ateneo Crisi dell’eurocentrismo e futuro dell’umanesimo europeo: prospettive storico-culturali, religiose, giuridiche ed economico-sociali, coordinata da Gian Luca Potestà, direttore del dipartimento di Scienze religiose, in collaborazione con il progetto Giustizia e letteratura del Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Laurea al p professor Gilmont: la bibliografia come arte a facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica ha conferito, lo scorso 19 aprile, la laurea honoris causa in Filologia moderna a Jean-François Gilmontt (nella foto al centro tra il rettore Anelli e il professor Bianchi a destra), uno dei massimi specialisti del libro a stampa del XVI secolo. Il professor Gilmont è riconosciuto a livello internazionale come studioso di altissimo spessore, specialmente per quanto attiene all’editoria della Riforma. I suoi studi hanno portato alla realizzazione di repertori bibliografici raffinati e di grande valore scientifico sia per cura e precisione, sia per il metodo applicatovi. Nell’Aula Pio XI alla presenza del preside della facoltà di Lettere e filosofia Angelo Bianchi, dopo aver ricevuto il titolo accademico dalle mani del rettore Franco Anelli, lo studioso belga ha tenuto una Lectio Cathedrae Magistralis sul tema La bibliografia del libro antico. La dissertazione proclamata inizia con le definizioni di bibliografia: «Se non ci si limita agli elenchi di riferimenti bibliografici, ma ci si interessa della circolazione dei libri, degli autori, degli editori, delle opere... la bibliografia non è una disciplina così austera come può apparire. Certo la bibliografia più che una scienza è un’arte, in cui solo la pratica consente di procedere più rapidamente e arrivare più lontano. Per prima cosa bisogna imparare
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a conoscere la qualità delle fonti da utilizzare in rapporto alla ricerca da condurre. Esistono differenti approcci alla bibliografia. Ho già avuto modo in passato di sottolineare le differenze tra la scuola francese (bibliographie) e anglosassone (bibliography). y Più in generale possiamo partire dalla distinzione tra bibliografia enumerativa, bibliografia critica, bibliografia storica e, da ultimo, bibliografia materiale. Quest’ultimo approccio considera il libro prevalentemente come oggetto materiale». Il testo completo della Lectio magistralis tenuta dal professor Jean-François Gilmont e la motivazione della Laurea honoris causa presentata dalla facoltà di Lettere e filosofia sono pubblicati all’indirizzo: http://www.cattolicanews.it/gilmont-la-bibliografia-come-arte.
IUSEPPE LAZZATI moriva il 18 maggio
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Avvocati, arriva il tirocinio anticipato
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Lazzati, l’attualità di una testimonianza del 1986, a distanza di trent’anni un convegno in Largo Gemelli ha ricordato il professore di Letteratura cristiana antica, preside della facoltà di Lettere e filosofia, rettore dell’Ateneo dal 1968 al 1983. Un evento che ha messo in primo piano l’attualità della sua figura e della sua opera di studioso, cattolico, politico. Il convegno intitolato Giuseppe Lazzati. Attualità di una testimonianza 1986-2016, è stato aperto dai saluti del rettore Franco Anelli, a cui sono seguite le relazioni del preside della facoltà di Lettere e filosofia Angelo Bianchi, del vicario episcopale per la cultura della diocesi di Milano monsignor Luca Bressan n e della presidente dell’Azione Cattolica ambrosiana Silvia Landra. I vari interventi hanno in particolare evidenziato alcuni aspetti dell’impegno
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accademico, culturale, politico ed ecclesiale del professor Lazzati, del quale è in corso il processo di beatificazione. Giuseppe Lazzati, nato a Milano nel 1909, con decreto del Santo Padre del 5 luglio 2013 è stato dichiarato venerabile. Il professor Lazzati figura anche tra illustri che sono entrati a far parte del prestigioso Dizionario biografico degli italiani dell’Enciclopedia Treccani, che gli dedicato una voce curata dal professor Nicola Raponi.
niziare il tirocinio in uno studio professionale,, anche all’estero,, p prima della laurea. È quanto prevede l’accordo siglato tra l’Università Cattolica e l’Ordine degli avvocati di Milano, che permetterà ai laureandi in Giurisprudenza di guadagnare sei mesi di tempo con l’iscrizione anticipata nel registro dei praticanti avvocati. Tra i requisiti la media di 27/30. Prevista teoricamente per tutti dal nuovo ordinamento della professione forense, ma finora inattuata, la possibilità di anticipare a prima della laurea uno dei tre semestri di pratica forense per l’ammissione all’esame di Stato diventa concreta per la prima volta in Italia, per gli iscritti al corso di laurea magistrale a ciclo unico dell’Università Cattolica, grazie alla Convenzione con l’Ordine degli avvocati di Milano firmata dal rettore Franco Anelli, dal preside di Giurisprudenza Gabrio Fortii e dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Milano Remo Danovi. La convenzione, che consente l’iscrizione nel Registro dei praticanti avvocati, rientra nell’ambito di un progetto formativo che prevede, oltre al professionista presso il quale si svolgerà il tirocinio, un tutor accademico designato dal Preside di Facoltà, nonché un progetto formativo che indichi gli obiettivi e il tipo di attività prevalente. Il progetto formativo può essere inoltre collegato all’argomento della tesi di laurea. Sul sito internet ordineavvocatimilano.itt sono disponibili il testo della convenzione, le istruzioni e il fac-simile della domanda di iscrizione anticipata nel Registro dei praticanti avvocati.
Fausto Colombo nominato nell’Academia Europaea
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l professor Fausto Colombo o è stato nominato tra i membri dell’Academia ’ Europaea. Il docente della facoltà di Scienze politiche e sociali è uno dei pochi docenti italiani a farne parte, quest’anno ne sono stati selezionati solo dieci nel nostro Paese, ed è anche l’unico media scholarr italiano tra i cinque della prestigiosa istituzione. Dell’Accademia è membro anche il professor Alberto Quadrio Curzio, emerito di Economia della Cattolica. L’’Academia Europaeaa è un’organizzazione non governativa costituita da importanti professori e studiosi di discipline sia umanistiche che scientifiche,, ed è p possibile entrare a farne parte solamente su invito. È stata fondata nel 1988 per promuovere l’insegnamento e la ricerca interdisciplinare e internazionale. Attualmente i membri sono in totale oltre 3.000 fra i quali anche 52 premi Nobel. Fausto Colombo è direttore del dipartimento di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo e dirige il master in Comunicazione, marketing digitale e pubblicità interattiva.
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Dimmi come mangi: g le scelte alimentari degli studenti n’alta percentuale di “supposte” allergie, spesso provenienti da autodiagnosi. Ma anche la tendenza diffusa a cucinare poco, a mangiare fuori o a farsi portare a casa i pasti. Nonostante tutto non manca l’interesse a sperimentare e introdurre nuovi alimenti, accompagnato dal fenomeno di eliminarne altri: il pesce, per esempio, perché troppo costoso. Sono solo alcuni degli aspetti che descrivono le abitudini alimentari degli universitari italiani, raccontate nell’indagine nazionale I giovani e le scelte alimentari: come si comportano gli studenti fuori sede?, promossa dalla Fondazione Istituto Danone con la collaborazione dell’Università scientifica Cattolica e dell’Università degli Studi di Pavia. La ricerca, realizzata in collaborazione con tre sedi dell’Università Cattolica (Milano, Piacenza, Roma) e dell’Ateneo pavese, offre uno spaccato degli stili di vita degli studenti, in particolare di quelli che, frequentando l’università in una città diversa da quella di origine e
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vivendo lontano dai genitori, devono pensare autonomamente alla propria alimentazione quotidiana. Lo studio è stato illustrato in Cattolica, lo scorso 25 maggio, da Filippo Rossi, ricercatore della Cattolica di Piacenza, e Carlotta Tagliacarne, PhD dell’Università di Pavia, in occasione dell’evento dedicato al tema Salute e nutrizione, organizzato dalla Fondazione Istituto Danone Italia, che celebra i suoi primi 25 anni di attività. Tra i partecipanti all’evento Fausto Colombo, docente di Teoria della comunicazione e dei media, Annamaria Castellazzi, vice presidente FID,
Marc Gosselin, amministratore delegato di Danone Italia e Lorenzo Morelli, presidente della Fondazione e preside della facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali della Cattolica che ha curato la ricerca, e ha detto come l’indagine sia su un settore di popolazione poco studiato ma di rilevante interesse «perché mette in evidenza futuri trend, vista l’età degli intervistati». Durante l’incontro si è fatto il punto su alcuni falsi miti che riguardano l’alimentazione, proprio riguardo quest’aspetto è stata inaugurata una mostra dedicata ai 10 hot topics dell’alimentazione.
Un libro bianco sulla comunicazione di Andrea Siravo n’analisi costante per monitorare anno per anno l’evoluzione delle figure professionali del mondo della comunicazione. La ricerca condotta da OssCom e Certa è stata presentata il 4 maggio in Cattolica e porterà alla pubblicazione di un libro bianco nel mese di settembre. «Uno strumento scientifico per i professionisti – sottolinea il direttore dell’Almed Ruggero Eugeni – ma con un alto livello divulgativo che lo rende accessibile anche ai non addetti ai lavori». Elisabetta Locatelli, docente di Digital
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Communications Management, ha presentato un’indagine sulle trasformazioni professionali che interessano le agenzie creative e le aziende. La seconda ricerca, condotta dal Certa, si è focalizzata invece sull’area della produzione televisiva dove è presente un alto tasso di internazionalizzazione. Nicoletta Vittadini, direttore del master in Digital Communication Specialist di Almed ha sintetizzato gli aspetti più rilevanti delle due relazioni. «Si assiste a un’ibridazione e internazionalizzazione dei contesti di lavoro. Nel caso del settore della comunicazione digitale, la delega ad altri soggetti per la gestione della social
media comunication viene sostituita da forme di partnership e co-creazione». Ai candidati è richiesto che le competenze tecniche siano accompagnate da una buona dose di soft skills. La disponibilità ad un’auto-formazione continua, l’essere in grado di organizzarsi in autonomia e la capacità di saper parlare in pubblico sono fondamentali. «Il quadro del professionista della comunicazione del futuro che emerge dalle due relazioni è quello di una persona – conclude Vittadini – che combini creatività e quindi innovazione, razionalità e quindi capacità di analisi e relazionalità, abilità di lavorare in gruppo».
IN ONDA SU CHIESA TV
Il format sui giovani realizzato da giovani
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un ritratto ampio e non scontato delle nuove generazioni quello che emerge dal terzo Rapporto Giovani, l’indagine nazionale promossa nel 2012 dall’Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l’Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo, sui giovani italiani di età compresa fra i 18 e i 30 anni. Il fare, la felicità e il futuro sono le tre “F” da rimettere insieme e sulle quali puntano i giovani italiani almeno nei prossimi anni. Una delle novità del Rapporto 2016, presentato in aprile in Cattolica, è il focus sulla scuola: la carenza di orientamento porta molti ragazzi a prendere decisioni poco coerenti con le proprie attitudini e con gli obiettivi professionali. Ciò determina scadimento delle motivazioni e basso profitto, insoddisfazione per il percorso attuato, disallineamento tra competenze acquisite e quelle richieste nel mondo del lavoro. Dal Rapporto Giovani emergono segnali rilevanti di quanto le nuove generazioni siano affamate di occasioni per mettersi in campo e in gioco. Il Toniolo ha così deciso di offrire agli studenti l’opportunità di mettere alla prova le proprie conoscenze e competenze acquisite in Università realizzando un programma televisivo con il supporto dell’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo e il corso Cimo (Comunicazione per l’impresa e i media) dell’Ateneo. La trasmissione televisiva Fattore Giovanii – in onda ogni domenica alle 20.30, e in replica il giovedì alle 15.30, sul canale 195 del digitale terrestre Chiesa Tv, il canale della Diocesi di Milano e della Società San Paolo, oltre che sul circuito delle tv cattoliche –, coinvolge un gruppo di studenti della Cattolica in qualità di video giornalisti e registi, permettendo loro sia di svolgere una esperienza di learning on the job sia di esprimere uno sguardo sui giovani elaborato da giovani studenti.
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Prova e Mettiti nei miei panni rovare a fare esperienza del mondo in una prospettiva diversa. Mettiti nei miei panni, l’iniziativa del Servizio integrazione studenti con disabilità e studenti con Dsa dell’Università Cattolica giunta alla quinta edizione, continua la propria sfida per sensibilizzare l’intera comunità accademica alle tematiche della disabilità. Il 10 maggio scorso nella
sede di largo Gemelli 1, dalle ore 9 alle 16, sono state proposte attività di role taking non-stop: simulazione di limitazione visiva e motoria all’interno dei chiostri universitari, con la collaborazione di volontari e studenti con disabilità. E per la prima volta è stata proposta un’attività laboratoriale per sperimentare le problematiche relative ai deficit uditivi.
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Piano City Milano, maratona in Aula Magna chiostri di largo Gemelli per la prima volta, lo scorso 21 maggio, hanno ospitato Piano City Milano, la kermesse musicale che per il quinto anno ha animato tutta Milano con protagonista il pianoforte nelle sue infinite manifestazioni. Dieci giovani pianisti, studenti o laureati dell’Ateneo, dalle 9.30 alle 12.30,
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si sono esibiti in Aula Magna dando vita a una vera e propria maratona di brani pianistici. L’iniziativa introdotta dal professore Enrico Reggiani, coordinatore scientifico di Note d’InChiostro, è stata aperta da tre brani composti dallo studente Davide Malacrida. Insieme a lui hanno suonato Elisa Araneo, Vivian Barbullushi, Andrea
Castiglioni, Federica Cerizza, Filippo Maria Fontana, Luca Masserano, Martina Pulvirenti, Martino Tosi, Stefano Villa.
Associazione Amici, tornano i corsi estivi di orientamento a diversi anni l’Associazione Amici dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Servizio orientamento dell’Ateneo, propone ai ragazzi di IV e V superiore l’esperienza residenziale della Summer School di orientamento con l’obiettivo di favorire il confronto con studenti, esperti, tutor, docenti e altre figure educative alla scoperta dei propri interessi e talenti. Due sono gli appuntamenti
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per l’estate 2016: dal 20 al 23 luglio è in programma la Summer School a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, e dal 31 agosto al 3 settembre
si terrà, invece, a Milano, presso l’Università Cattolica. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo formazione@istitutotoniolo.it.
FOTOGRAFIA
La misericordia in mostra con opere di Viganò e Carenzi
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stata inaugurata, lo scorso 16 maggio, la mostra La misericordia è una carezza che propone una riflessione sul senso della misericordia, attraverso gesti, volti, incontri. Il percorso è curato da Cecilia De Carlii – direttore del Centro di Ricerca per l’Educazione attraverso l’Arte e la mediazione del patrimonio culturale sul territorio e nei musei (Crea) – e fa parte dell’iniziativa La misericordia e le sue opere, o per coordinata da Giuseppe Colombo l’anno giubilare. Franco Viganò, che nella sua fotografia predilige i ‘panorami umani’ di situazioni normali spesso trascurate, ha realizzato la sua campagna nella Fondazione Don Gnocchi. Marta Carenzii invece ha scelto otto realtà (come il Banco Alimentare Lombardia, il Consultorio La Famiglia, il centro Esagramma) che a Milano mettono in atto opere che vanno incontro ai bisogni fondamentali dell’uomo. In una galleria di gesti e volti, emergono le storie del quotidiano impegno di carità, così umano da avere in sé tracce del Divino. La mostra, allestita nello scalone d’onore nel primo chiostro di largo Gemelli nella sede milanese della Cattolica, è stata inaugurata dalla curatrice e da Giuseppe Colombo, insieme a Francesco Botturi, prorettore vicario. Con l’occasione è stato presentato anche il contest fotografico al quale tutti gli studenti dell’Ateneo sono invitati a partecipare (www.educatt.it/bellezza/ contest2016): in connessione con il percorso sulla Bellezza promosso da qualche anno da Giovanni Gasparinii e Antonella Sciarrone Alibrandii in collaborazione con Educatt, si riavvia la possibilità per gli studenti di proporre le proprie fotografie sul tema della bellezza e di partecipare ad alcuni incontri con professionisti per approfondire alcuni aspetti della tecnica fotografica. Le fotografie selezionate verranno esposte, insieme a quelle di Carenzi
Le imprese culturali africane fanno rete a diversi anni l’Associazione Amici dell’Università Cattolica, in collaborazione con il Servizio orientamento dell’Ateneo, propone ai ragazzi di IV e V superiore l’esperienza residenziale della Summer
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School di orientamento con l’obiettivo di favorire il confronto con studenti, esperti, tutor, docenti e altre figure educative alla scoperta dei propri interessi e talenti. Due sono gli appuntamenti per l’estate 2016: dal 20 al 23 luglio è in programma
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la Summer School a Santa Cesarea Terme, in provincia di Lecce, e dal 31 agosto al 3 settembre si terrà, invece, a Milano, presso l’Università Cattolica. Per ulteriori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo formazione@istitutotoniolo.it.
e Viganò, e presentate in occasione del convegno conclusivo sulla Misericordia in programma per il prossimo novembre.
milano
Palazzo Marino, assegnato g il Premio di laurea Ambrosoli Di Lello Finuoli, dottore di ricerca dell’Università Cattolica, ha vinto il Premio di Laurea Giorgio Ambrosoli. Lo ha ricevuto lo scorso marzo, a Palazzo Marino, dall’allora sindaco di Milano Giuliano Pisapia che ha detto come «scommettere sui giovani,
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investire sulle loro capacità e sulla loro passione etica e morale è il modo migliore per onorare e ricordare questo grande uomo».
Marina Di Lello Finuoli, che ha conseguito il dottorato di ricerca in Il diritto della legalità il 6 febbraio 2015, si è laureata alla facoltà di Giurisprudenza nel 2009 sotto la guida del professor Gabrio Forti con una tesi dal titolo: Profili penali della recente legislazione in materia di immigrazione irregolare.
Oratori ambrosiani nel ’900: una storia educativa stato presentato lo scorso aprile in Cattolica il volume Gli oratori ambrosiani nel Novecento. Educazione e pastorale giovanile nella Chiesa di Milano (Vita e Pensiero, 2015), curato da Paolo Alfierii e Simonetta Polenghi. L’incontro, presieduto dal profes-
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sor Domenico Simeone, è stato aperto dalle riflessioni di Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell’Ateneo, e di Pierantonio Tremolada, vicario episcopale per l’evangelizzazione e i sacramenti della diocesi di Milano. Il volume, nato dalla collaborazione tra la
Fondazione Oratori Milanesi e il dipartimento di Pedagogia della Cattolica, è il frutto di un rigoroso lavoro di ricerca e vuole essere un punto di partenza per ulteriori studi su una realtà ecclesiale ed educativa che merita di essere ulteriormente approfondita.
Trading Competition, la prima volta a Toronto n team della facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative nel cuore del distretto finanziario di Toronto ha partecipato, lo scorso febbraio, alla tredicesima edizione della Rotman International Trading Competition. La Rotman International Trading Competition è senza alcun dubbio la più grande competizione di trading a livello universitario del mondo. La partecipazione di 52 tra le migliori università nel mondo ha richiamato circa 300 studenti dall’altra parte dell’oceano, nella città
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Il principio contabile IFRS 9 esperti a confronto in Cattolica
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al 2018 sostituirà l’attuale standard in materia di rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari ((IAS 39), ), di cui la crisi finanziaria ha messo in luce i limiti. È il nuovo principio contabile IFRS 9, che è stato al centro di un incontro promosso il 14 aprile dalla facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell’Università Cattolica e da Aifirm – Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers, con il supporto di Crif Rating Agency. Un’occasione per riflettere su uno dei temi più caldi del settore bancario, grazie all’intervento di esponenti di autorità di vigilanza nazionali e internazionali, accademici e professionisti del settore. Dopo i saluti di Davide Alfonsi, presidente di Aifirm, ed Elena Beccalli, preside di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative si sono alternate, tra le altre, le relazioni di Mauro Armanini, Bce, Michele Campanardi, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Silvio Cuneo, Intesa Sanpaolo, Edoardo Ginevra, Banca Popolare di Milano, Sue Lloyd, IFRS Board, Antonio Renzi, Banca d’Italia, Andrea Resti, Università Bocconi, Delphine Reymondon, Autorità Bancaria Europea, Gianfranco Torriero, Associazione Bancaria Italiana.
Scienze bancarie, borse per studenti meritevoli
B canadese a contendersi il titolo. ll team dell’Università Cattolica, composto dagli studenti Paolo Pegoraro, Luca Invernizzi, Andrea Littardi e Giovanni Talarico che ha avuto come Faculty Advisorr il professor
Giovanni Petrella, docente di Derivate securities pricing, si è classificato al trentesimo posto, un risultato al di sopra delle aspettative, se si pensa che l’Ateneo si presentava per la prima volta alla competizione.
Gran Premio di Matematica: conclusa la XV edizione o scorso 19 marzo, nell’Aula Magna dell’Ateneo di Largo Gemelli , si è svolta la cerimonia di premiazione della XV edizione del Gran Premio di Matematica Applicata, concorso rivolto agli studenti degli ultimi due
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anni delle scuole superiori, realizzato dal Forum in ANIA-Consumatori collaborazione con la facoltà di Scienze bancarie finanziarie dell’Università Cattolica. Andrea Gallese, studente del Liceo Cairoli di Vigevano, ha sbaragliato la concorrenza
dei 400 finalisti, un podio difficile da raggiungere vista la concorrenza degli oltre 7.500 studenti iscritti al concorso che ha coinvolto le scuole di ben sette regioni: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Puglia e Sicilia.
orse di studio per 19 studenti meritevoli di Scienze Bancarie, finanziarie e assicurative. Alla cerimonia di consegna, che si è tenuta il 16 maggio, sono intervenuti Antonia Boccadoro, di AIBA, l’associazione italiana dei broker di assicurazione e di riassicurazione, Marco Cardinaletti, di Cattolica Assicurazione, e Paolo Novati, di Vittoria Assicurazione, in rappresentanza delle istituzioni che hanno finanziato le borse. A essere premiati 12 studenti della triennale in Economia degli intermediari finanziari (percorsi Consulente Finanziario e Assicurativo e Metodi Quantitativi per la Finanza e le Assicurazioni) e 7 della magistrale in Scienze statistiche, attuariali ed economiche. L’evento si è concluso con la lezione di Serena Marzucchi, di IVASS, su La disciplina nazionale ed europea sulla distribuzione dei prodotti assicurativi.
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Studentessa salva la vita a un uomo col defibrillatore ei stata tu a dare la scarica? Sì? Allora sei stata bravissima, sappi che hai salvato la vita a quest’ uomo». A queste parole del soccorritore del pronto intervento Giulia Garavaglia, studentessa iscritta al terzo anno del Corso di laurea in Scienze motorie e dello sport in Cattolica, è scoppiata in un pianto liberatorio, scaricando tutta quella adrenalina che l’aveva pochi minuti prima spinta ad agire con coraggio e prontezza. Lo scorso sabato 2 aprile, nel parco di Trenno, un uomo di sessantuno anni si è improvvisamente accasciato al suolo a causa di un arresto car-
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diaco. A salvargli la vita è stata la preparazione e la determinazione di Giulia che sta svolgendo un tirocinio – previsto dal suo corso di studio – presso la vicina palestra di un club sportivo. La studentessa di Scienze motorie, intuito quanto stava accadendo, ha subito preso un defibrillatore dall’interno della struttura e ha agito immediatamente prestando soccorso all’uomo. Fortunatamente, dopo interminabili attimi di preoccupazione, il cuore dell’uomo ha ripreso a battere. Sul posto è successivamente giunta un’ambulanza e due auto mediche con i soccorritori che hanno continuato le
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citore e gli altri all’unità di appartenenza, operante nell’Università di Strasburgo – di svolgere un anno di ricerca nell’ateneo alsaziano. La profes-
manovre di rianimazione all’uomo. La studentessa della Cattolica ha impedito che succedesse una vera e propria tragedia grazie alla sua capacità operativa di utilizzare con sicurezza un defibrillatore, un vero angelo custode che a breve, a settembre, coronerà un altro successo, quella della laurea.
soressa Passoni Dell’Acqua (nella foto tra il marito e il professor Bons a destra) continuerà la pluriennale collaborazione con l’équipe del progetto internazionale dell’Historical and Theological Lexicon of the Septuagint, che si occupa del vocabolario dei Settanta, la prima traduzione greca dell’Antico Testamento e la più antica versione letteraria scritta pervenutaci.
Padre Mendes e i cristiani in Pakistan Asia tra povertà e opulenza, sfide alla dignità della persona è il titolo dell’evento, promosso dal Centro di Ateneo di Bioetica e dal Centro di Ateneo per la Solidarietà internazionale (CeSI), a cui ha partecipato Padre Bonnie Mendes, sacerdote pakistano da decenni impegnato in Asia per la tutela dei cristiani. «Come cristiani in Pakistan siamo
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chiamati a dare testimonianza del Vangelo di Gesù Cristo – ha raccontato Padre Mendes –. La nostra vocazione è vivere il Vangelo in Pakistan. E ciò significa essere uomini e donne di pace, rispondendo al male con il bene, accettando la croce di Cristo. Questa è la nostra missione, confidando sempre nella salvezza che viene da Dio e non dagli uomini». Padre Mendes ha invitato
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Alumni Cattolica: adottato il nuovo statuto dell’Associazione
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Cattedra Gutenberg per Anna Passoni Dell’Acqua ettare un ponte tra la papirologgia greca g e gli g studi biblici. È per questa riconosciuta capacità e per la sua produzione scientifica che la Fondazione Gutenberg ha attribuito ad Anna Passoni Dell’Acqua, docente di Filologia biblica in Cattolica, la Cattedra Gutenberg. Il premio – che consiste in una dotazione di 60mila euro, 10mila dei quali assegnati al vin-
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a sostenere i cristiani in Pakistan, persone che accedono alle chiese attraverso il metal detector per ragioni di sicurezza e controllo, e che in ogni momento temono per la loro vita a causa della loro fede in Dio. Padre Mendes è stato introdotto dal professor Adriano Pessinaa e dal professor Roberto Cauda, a moderare l’incontro è intervenuta la professoressa Matilde Leonardi.
i è riunita il 14 maggio, l’assemblea di ALUMNI CATTOLICA Associazione Necchi, per deliberare l’adozione di un nuovo statuto e approvare relazioni e conti relativi all’anno 2015 (https://t.co/x5gox6HyTJ). In collegamento Skype anche i Gruppi Locali di Bruxelles e di Shanghai. La mattinata è stata aperta dal rettore Franco Anelli che ha delineato il Programma Alumni dell’Ateneo, in cui l’associazione assurge ad un ruolo centrale. Per questo la partecipazione istituzionale negli organi associativi si rafforza: entreranno, oltre a tre consiglieri nominati dal Rettore, anche un designato per il Senato Accademico ed Educatt (enti prima non presenti), insieme al confermato rappresentante dell’Istituto Toniolo e all’assistente, nominato già nel precedente statuto dall’assistente ecclesiastico generale. Il rettore Anelli ha elogiato e ringraziato l’operato di Alumni Cattolica e il presidente nazionale, Carlo Assi, che ha consegnato il quinto Bilancio Sociale al Rettore (nella foto).
Oman-Italia, un legame che cresce Per il ciclo Nuove Prospettive delle Relazioni Internazionali lo scorso maggio si è tenuto il seminario Il Ruolo del Sultanato dell’Oman negli scenari internazionali – promosso dalla professoressa Beatrice Nicolini, con l’aiuto di Filippo D’Acunzi e del console a Milano Giuseppe De Pascali Pepe – che ha inaugurato nuove proposte sinergiche e interdisciplinari nel quadro delle molte iniziative del dipartimento di Scienze politiche diretto dal professor Massimo De Leonardis. La presenza del console e delle hostess della Oman Air, che hanno offerto gadget e sconti promozionali agli studenti presenti, hanno voluto testimoniare l’importanza della comprensione dei potenziali legami tra l’Italia e il Sultanato dell’Oman: Paese stabile e pacifico, nonostante le problematiche di un passaggio da un’economia basata sul petrolio a una diversificazione e a una necessaria innovazione, che si trova oggi in grande espansione sia interna, sia regionale e internazionale.
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Economia: i costi della corruzione di Federica Mancinelli l problema culturale e dei comportamenti individuali, gli intrecci fra politica ed economia, la realtà dell’impresa e le possibili soluzioni: questi i temi del seminario che si è tenuto in marzo all’Università Cattolica di Roma dal titolo La corruzione dell’economia, l’economia della corruzione, promosso dalla facoltà di Economia nell’ambito del ciclo di incontri su Homo oeconomicus. Economia e Dottrina sociale della Chiesa a confronto, un itinerario di riflessione sulla natura antropologica e culturale delle scelte economiche. «Non bisogna solo essere onesti, è necessario diffondere comportamenti di onestà – ha detto introducendo l’evento Domenico Bodega, preside della facoltà di Economia –. Solo affiancando alla morale individuale la consapevolezza di una “cultura della vergogna” verso atteggiamenti e comportamenti personali e collettivi immorali e illegali, potremo colmare il “silenzioso deficit di democrazia” che ha le basi pubbliche nell’intreccio fra politica ed economia. Far crescere l’economia dell’onestà: questo il principale obiettivo, come anche Papa Francesco ci esorta a fare». Gabrio Forti, preside della facoltà di Giurisprudenza, ha invece analizzato alcuni profili essenziali del fenomeno corruttivo: «La corruzione ha ulteriormente accentuato nel nostro Paese i suoi tratti sistemici. Basti considerare il diffuso senso di impunità di chi continua a rendersene autore nonostante la notorietà delle indagini e dei processi in corso. Resta attualissimo il mo-
ECONOMIA
A mente aperta, laboratori di orientamento universitario
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A nito di Cesare Beccaria a considerare ‘vera misura dei delitti’ il danno fatto alla società, tanto più grave se causato dalla sua classe dirigente». La prospettiva dell’impresa è stata invece al centro della relazione di Michele Grillo, docente di Economia politica presso la facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative, che ha sottolineato come: «Rompere l’omertà è sempre la chiave per vincere la corruzione; ma, nella corruzione economica, l’omertà che rileva non è tanto quella tra corrotto e corruttore, quanto quella all’interno dell’organizzazione a cui vantaggio è compiuto l’illecito». «La corruzione – ha infine concluso Virginio Carnevali, presidente di Transparency International – è un fatto culturale: per questo è necessario e fondamentale cambiare la cultura, missione cruciale e primaria per un’Università. E poi porre attenzione al tema dell’etica sociale: dobbiamo tutti essere più onesti, più corretti, più etici. La politica rispecchia la società civile: una persona seria sarà un candidato serio, un onesto cittadino sarà un onesto politico».
Mente Aperta. Laboratorio di Economia è il titolo dei tre giorni di incontri, dello scorso febbraio, in cui sono stati presentati i corsi di laurea dell’area economica, promossi dalla facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Roma, agli studenti che frequentano la quarta e la quinta superiore. Orientare i ragazzi alla scelta universitaria è l’obiettivo principale di questa iniziativa incentrata su un modello di didattica attiva e incontri con esperti e professionisti in materie economiche. Nel corso dell’iniziativa, oltre ad acquisire informazioni sul piano di studi e su gli obiettivi formativi, sulle opportunità professionali e i servizi di assistenza allo studio, gli studenti hanno potuto mettersi in gioco con vere e proprie simulazioni e business games, valutare le attitudini personali e scoprire p le p professioni del futuro. È stato anche possibile cimentarsi nella simulazione del test d’ingresso (TIEC) che si è svolto a Roma il 1° aprile e si svolgerà di nuovo il 2 settembre, necessario per immatricolarsi al corso di laurea triennale in Economia e gestione dei servizi.
Graduation day, la lezione di Boeri di Federica Mancinelli n allarme per i giovani nati negli anni ’80. Lo ha lanciato il presidente dell’Inps Tito Boeri (nella foto), nella lezione su Il lavoro di oggi, le pensioni di domani, al centro della quinta edizione del Graduation Day dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’Università Cattolica, la cerimonia di proclamazione per gli studenti dei master e corsi di perfezionamento dell’anno accademico 2014-2015. Dopo i saluti istituzionali di Pierluigi Granone, vice preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, del direttore della sede di Roma dell’Università Cattolica Fabrizio Vicentini e del direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Enrico Zampedri, il professor Americo Cicchetti, direttore di Altems, ha illustrato dati e sviluppi dell’ultimo anno accademico dell’Alta Scuola, preziosa per «svi-
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luppare le proprie competenze nell’ambito dell’economia sanitaria a servizio del Paese. L’anno accademico in corso presenta un’offerta formativa, per un totale di 259 studenti iscritti, di 8 master di secondo livello, uno di primo livello e 14 corsi di perfezionamento, accanto ad 11 linee di ricerca». «È un onore parlare oggi all’Università Cattolica e rivolgermi a tutti voi studenti – ha esordito il presidente Boeri – Nell’ultimo anno c’è stato sicuramente un miglioramento generale delle possibilità di ingresso del mondo del lavoro, dal quale dipende il sistema previdenziale. Gli Italiani non sono ancora pronti per il regime pensionistico contributivo: sono proprio i giovani ad aver maggior bisogno di strumenti di pianificazione finanziaria. Bisogna fare molto per aumentare la loro consapevolezza e creare più occasioni di formazione e informazione». Al termine del Graduation Day è stato assegnato il Premio Elio Guzzanti, destina-
to alla pubblicazione di tesi e project work di carattere economico e giuridico realizzati nell’ambito dei master universitari di secondo livello promossi dall’Altems. Numerosi i rappresentanti istituzionali che hanno partecipato alla cerimonia, tra cui Rocco Bellantone, preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Ateneo, il senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, vice presidente della Commissione Sanità del Senato, e il professor Francesco Bevere, direttore dell’Agenas, al quale sono state affidate le conclusioni dell’evento. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Al Gemelli un nuovo super laboratorio di analisi arrivato in forze al Policlinico Universitario A. Gemelli un laboratorio di analisi automatizzato lungo 36 metri che smaltirà il 75% di tutte le analisi del sangue eseguite nell’ospedale, esclusi solo gli esami complessi (per esempio i test genetici). Si chiama Aptio™1 Automation di Siemens Healthcare, lavora h24 con tutte le provette dei diversi ambulatori e reparti che finiscono tutte nella “pancia” di questo super analizzatore, muovendosi rapide per il Policlinico attraverso un sistema di posta pneumatica e una tracciatura a prova di errore. Il tutto, a regime, garantirà risparmi per circa 1,3 milioni di euro l’anno, anche perché si risparmierà sulle forniture di prodotti (anzitutto reagenti e provette) che serviranno al suo funzionamento. «Il Policlinico Gemelli – afferma Enrico Zampedri, direttore generale del Policlinico Gemelli – ha avviato una profonda riorganizzazione di tutto il processo connesso all’attività laboratoristica, che rappresenta uno dei driver più importanti dell’attività assistenziale che quotidianamente si svolge
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nella nostra struttura al servizio dei pazienti. Un’attività consistente che complessivamente supera il numero di circa 6 milioni di prestazioni all’anno. Tale processo in via di realizzazione, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sicura l’attività laboratoristica, essenziale nella filiera della vita ospedaliera. comporta un notevole cambiamento nella filosofia di lavoro di medici e tecnici coinvolti, favorendone una maggiore integrazione tra tutte le componenti e valorizzando ancora di più il lavoro di squadra». «Grazie all’innovazione tecnologica garantita da Siemens abbiamo realizzato la concentrazione in un unico laboratorio dell’attività relativa a chimica, immunochimica, ematologia e coagulazione – ha inoltre sottolineato Zampedri – tale integrazione produrrà anche l’ottimizzazione delle risorse economiche con significativi risparmi a tendere». «Al Policlinico Gemelli abbiamo installato uno dei sistemi di automazione più all’avanguardia del mondo per fornire a questa struttura quello di cui ha bisogno per prendersi cura degli abitanti di Roma, e non
Inaugurato il primo cinema in ospedale stata inaugurata lo scorso 13 aprile la prima sala cinematografica MediCinema all’interno del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, un vero e proprio cinema integrato in una struttura ospedaliera, uno spazio destinato alla ‘cinematerapia’ e alla terapia del sollievo per i pazienti e i loro familiari, grazie alla magia del cinema portata all’interno dell’ospedale. La missione di MediCinema Italia Onlus è portare il cinema e la sua cultura ai pazienti negli ospedali e ai loro familiari su base continuativa, in spazi dedicati e con finalità terapeutiche. La sala MediCinema è in grado di accogliere anche pazienti non autosufficienti, a letto o in sedia a rotelle e può ospitare 130 persone tra pazienti, familiari, amici, volontari e personale di assistenza. Il progetto è stato realizzato con il sostegno di diversi partner, primo fra tutti The Walt Disney Company Italia che ne è diventato il principale sostenitore; importante l’apporto di Rai, attraverso la raccolta fondi solidale promossa sulle sue reti e la partnership continuativa con Rai Cinema e Ubi Banca. La Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli è all’avanguardia nella diagnostica e nella terapia medica e chirurgica. L’umanizzazione dell’ospedale è un nuovo spazio di crescita,
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che mette la cura della persona nella sua interezza e complessità al centro degli interessi dell’intera comunità medico-scientifica. La facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica rappresenta una delle scuole più avanzate a livello internazionale nella didattica, sperimentazione, ricerca in tutte le specializzazioni mediche e chirurgiche. Dare rilievo scientifico agli effetti della ‘cinematerapia’ attraverso uno studio multidisciplinare è un progetto importante e una nuova frontiera di collaborazione anche interuniversitaria. L’inaugurazione della sala cinematografica al Policlinico Gemelli è stata celebrata con la proiezione, in anteprima per MediCinema, del film Il Libro della Giungla, la rivisitazione in chiave live action del classico d’animazione Disney.
solo, che gli chiedono assistenza – ha invece affermato Franz Walt, presidente di Siemens Healthcare Laboratory Diagnostics –. Aptio™1 Automation offre una soluzione diagnostica che permette ai medici dell’ospedale di effettuare diagnosi veloci e di prendere decisioni più rapide e informate in merito alla cura dei pazienti».
PREMIO BIOSPINA
Staminali contro l’invecchiamento
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restigioso riconoscimento per Debora Colangelo (nella foto), specializzanda e dottoranda presso l’Istituto di Clinica ortopedica e traumatologica della Cattolica, che è la vincitrice del premio Biospina 2016 per la ricerca. Il premio è promosso dalla Società Italiana di Chirurgia Vertebrale per promuovere la formazione continua dei medici che operano nel campo delle patologie vertebrali e per finanziare progetti di ricerca. Il lavoro premiato, dal titolo Studio sperimentale sul ruolo delle cellule staminali mesenchimali e dei fattori circolanti nell’invecchiamento e nei meccanismi di ringiovanimento della colonna vertebrale in un modello animale di sindrome progeroide, nasce da una collaborazione internazionale tra il professor Enrico Polaa (a destra nella foto), ricercatore della Clinica Ortopedica della Cattolica e dirigente medico dell’Unità Operativa di Chirurgia Vertebrale del Policlinico Gemelli, e il professor Paul D. Robbins, direttore dello Scripps Research Institute in Florida.
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Genuardi alla guida dei genetisti italiani aurizio Genuardi, direttore dell’Istituto di Medicina genomica della Cattolica di Roma, è il nuovo presidente della Società Italiana di Genetica Umana. Resterà in carica per il triennio 2017-2019. L’elezione di Genuardi è avvenuta per acclamazione da parte dei soci SIGU, lo scor-
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so ottobre a Rimini, in occasione del XVIII Congresso annuale della Società. «L’attuale momento storico – ha detto Genuardi – è contraddistinto dall’applicazione diffusa delle tecnologie genomiche di nuova generazione e dalle problematiche che da questa scaturiscono,
come la produzione enorme di dati che richiedono adeguata interpretazione. Al fine di garantire un corretto impiego delle nuove tecnologie è essenziale che in ambito sanitario il processo sia presidiato dai genetisti».
Career Day: studenti e laureati incontrano le aziende nche quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con il Career Day, promosso dalla facoltà di Economia della Cattolica di Roma, uno degli eventi più attesi dell’anno per chi è alla ricerca di lavoro, organizzato da People in collaborazione con il Servizio Stage & Placement dell’Università. Oltre alla possibilità di effettuare colloqui con gli HR di ol-
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tre 30 aziende, i giovani hanno partecipato a seminari formativi, seguito presentazioni aziendali e conferenze tematiche
e usufruito gratuitamente dei servizi di Training Point messi a disposizione dai referenti aziendali: Cv check e simulazioni di colloquio in italiano e in inglese. Tra le novità il progetto DIVERSITALAVORO, dedicato al CSR management, sul tema dell’inclusione lavorativa di persone con disabilità, appartenenti a categorie protette e discriminate.
Medicina e Odontoiatria: ai test oltre 8000 candidati ono stati oltre 8.000 gli studenti che lo scorso 31 marzo hanno svolto, presso l’Ente Fiera Roma, il concorso di ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia e in Odontoiatria e prote-
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si dentaria dell’Università Cattolica, circa il 25% in più rispetto allo scorso anno. In particolare sono stati 7.860 i candidati per Medicina, in prevalenza ragazze (5.109 contro 2.751 ragazzi), per i 270 posti a concorso. Sono stati invece 520 i candidati
per i 25 posti a Odontoiatria (251 donne e 269 uomini). I candidati provenivano da tutte le Regioni italiane a conferma dell’attrattività nazionale dei corsi di laurea della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica.
La musica fa bene alla salute, insieme contro i tumori i è svolta in aprile l’iniziativa La musica fa bene, primo atto della partnership triennale promossa dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Susan G. Komen Italia con la collaborazione del Polo Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli di Roma. «Questa importante sinergia vuole utilizzare la forza della musica, linguaggio universale che ogni persona è in grado di comprendere, per dare vita a nuovi progetti nel campo della salute femmini-
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le», ha dichiarato Riccardo Masetti, direttore del Centro Integrato di Senologia del Policlinico Gemelli e presidente della Susan G. Komen Italia. Al centro dell’evento il convegno La musicoterapia e le sue applicazioni in oncologia sui benefici della musica nel percorso di cura dei pazienti oncologici. Uno spazio importante è stato destinato alla prevenzione: nell’area antistante, attraverso il lavoro di specialisti in senologia e con l’ausilio dell’Unità mobile di mammografia, è stato offerto ai visitatori
un percorso di consulenza e prestazioni specialistiche (in totale 206) per la prevenzione dei tumori femminili.
RICERCA
Grafene, il disinfettante ospedaliero del futuro
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na ricerca della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica in collaborazione con il CNR di Roma, presentata in un convegno internazionale a Los Angeles, apre a nuove possibilità per vincere le resistenze antibiotiche usando un liquido a base di grafene che agisce come le lame di coltelli e annienta i batteri killer. I ricercatori hanno scoperto il disinfettante ospedaliero del futuro: si tratta di una formulazione (gel o liquida) a base di grafene, un nanomateriale costituito di carbonio che si trova anche nella mina delle matite, fatta di grafite. Il gruppo di ricerca dell’Università Cattolica formato dai professori Marco De o e Massimiliano Papii (nella Spirito foto) dell’Istituto di Fisica e dal professor Maurizio Sanguinettii e dalla dottoressa Francesca Buglii dell’Istituto di Microbiologia e virologia, insieme a Claudio Conti, direttore dell’Istituto dei Sistemi Complessi del CNR di Roma, hanno scoperto che il grafene, o meglio l’ossido di grafene, può annientare batteri e funghi killer ospedalieri come lo Staphylococcus aureus e la Candida albicans. Lo studio è stato presentato da Valentina Palmierii dell’Istituto di Fisica dell’Università Cattolica in occasione del 60° convegno annuale della Società di Biofisica svoltosi nel mese di marzo a Los Angeles. Il team ha esaminato l’effetto dell’ossido di grafene su tre batteri: Staphylococcus aureus e Enterococcus faecalis, causa di infezioni opportunistiche e nosocomiali, e Escherichia coli, che può provocare anche gravi intossicazioni alimentari. I ricercatori hanno dimostrato che ossido di grafene, in fogli di circa 200 nanometri, in soluzione acquosa è in grado di eliminare circa il 90% di S. aureus e E. faecalis, e circa il 50% di E. coli in meno di due ore. Lo studio ha inoltre dimostrato che l’ossido di grafene è efficace contro i batteri anche a concentrazioni bassissime (inferiori a 10 µg/ml – microgrammi per millilitro). PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Brescia, città dell’incontro e dell’educazione osa significa essere resilienti? Esistono città resilienti, qual è il loro compito educativo e quali sono i gruppi e le organizzazioni sociali che facilitano questa dimensione? Ne ha parlato Boris Cyrulnik, neurologo ed etologo francese di origini ebraiche, nella video-intervista trasmessa al convegno Brescia città dell’educazione. Per una cultura dell’incontro che, traendo spunto dal Cinquantennale dalla fondazione dell’Ateneo bresciano, ha analizzato il ruolo educativo di quest’ultimo all’interno del tessuto cittadino. Resilienza è un termine di derivazione fisica (indica quei materiali che, anche se stimolati o sottoposti a pressione, non si deformano) in seguito mutuato dalle scienze sociali per indicare un tipo di persona o realtà capace di superare indenne, reagendo, situazioni di criticità. Cyrulik, che ha perso giovanissimo i genitori deportati nei lager, ha sviluppato esso stesso tale caratteristica e racconta: «Quando soffriamo possiamo attivarci per intraprendere un processo resiliente, che nient’altro è che la ripresa di un nuovo sviluppo in seguito ad un’agonia psichica traumatica». E Brescia, impossibile dimenticarlo, lacerata indelebilmente dalla strage di piazza della Loggia, avvenuta quel drammatico 28 maggio del 1974, è tra le città resilienti per eccellenza. A ricordare i fatti tragici di quel giorno e il costante lavoro per la ricostruzione degli eventi e degli animi per sempre segnati, è intervenuto Manlio Milanii della Casa della Memoria di Brescia: «Quella bomba uccise otto persone, ma volle colpire tutti noi. La città intera si sentì ferita e spaccata». Riportando per un attimo il discorso in ambito accademico, il preside della facoltà
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di Scienze della formazione Lugi Patii ha illustrato i due aspetti che hanno contrassegnato la vicenda semi-secolare dell’Ateneo: «Da un lato il grande apporto scientifico e di ricerca perpetuato in questi anni, dall’altro l’aver laureato intere generazioni di giovani che poi hanno contribuito alla crescita educativa della nostra città». Sul ruolo educativo rivestito dalla sede bresciana è d’accordo anche il sindaco Emilio del Bono: «Cinquant’anni di presenza dell’Università Cattolica a Brescia hanno lasciato un segno positivo: la Cattolica ha aiutato la città ad essere maggiormente reattiva, consapevole ed educata. Ed educare è un compito fondamentale in una città come la nostra, in cui risiedono il maggior numero di immigrati regolari. Affinché una città continui ad essere educata,
abbiamo bisogno di enti ed agenti educatori che, a loro volta, necessitano di un percorso educativo eccellente», ha concluso il primo cittadino. Uno sguardo all’impegno educativo futuro è infine trapelato dall’intervento di monsignor Giacomo Canobbio, delegato vescovile per la cultura della Diocesi, che ha definito l’attuale sfida culturale «particolarmente acuta rispetto al passato». Mentre il rettore Franco Anellii ha sottolineato come «il rischiare nell’educazione significhi avere il coraggio di scegliere i propri valori e battersi con costanza per portarli avanti. Questa è la sfida passata e attuale che l’Università Cattolica vuole continuare a raccogliere, perché – come ha detto Papa Francesco – un educatore che non sa rischiare, non è un buon educatore».
Riscrivere la storia con la geografia letteraria on solo la storia, anche la geografia può costituire una chiave di lettura per comprendere e interpretare p il mondo. È l’affascinante tesi emersa dal convegno Visioni dal mondo. Geografie letterarie vecchie e nuove, tenutosi a più riprese nella doppia sede di Brescia e Milano. «Per compiere un viaggio nelle utopie appenniniche occorre abbandonare la tradizionale lettura di un’Italia orizzontale, da cui derivava la triplice ripartizione Nord, Centro e Sud, a favore di una lettura verticale» ha raccontato Giuseppe Lupo (nella foto), docente di Letteratura italiana
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moderna e contemporanea. «Questa specie di capovolgimento – ha continuato – ottiene infatti l’effetti di moltiplicare le aree geografiche, che da tre diventerebbero almeno cinque: la fascia di un levante adriatico (che inizia a Trieste e termina a Lecce), la fascia di un ponente ligure-tirrenico (da Ventimiglia sino a Reggio Calabria), la dorsale appenninica (che costituisce la colonna vertebrale dello Stivale), la grande pianura padana e l’arco delle Alpi». Questo tipo di lettura permette, secondo il professor Lupo, di individuare da
un punto di vista antropologico, una comune identità in chi abita dentro il grande bacino padano o di chi vive lungo le direttrici del levante adriatico, cioè di chi ha le spalle all’entroterra e guarda verso Sparta, Atene, Troia, Gerusalemme, il Bisanzio-Costantinopoli, deserto, il Catai «dove spinge Marco Polo e da dove arriva la bella Angelica di Ariosto, o del ponente ligure-tirrenico, di chi ha le spalle a un altro entroterra e guarda al tramonto, alle Co-
lonne d’Ercole, all’Atlantico, al Nuovo Mondo» spiega sempre Giuseppe Lupo. Il tema della costruzione di un’identità nazionale, con particolare riferimento al contesto del travagliato “caso” italiano, è stato invece argomento d’indagine da parte del professor Giuseppe Langella, che ha sottolineato come: «Secondo una profonda o radicata unità storica o etnica, i patrioti del Risorgimento hanno fatto leva sull’esistenza dei confini naturali, e dunque su una geografia che potremmo definire patriottica, proprio per dare fondamento alla loro richiesta di giungere all’unificazione nazionale».
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Migranti: g nonostante la crisi sono più integrati e stanziali
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Da un’indagine Istat i numeri della precarietà
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el nostro Paese l’immigrazione è sempre più integrata e stanziale, nonostante la crisi occupazionale che continua a riguardare cittadini italiani e stranieri. È la fotografia scattata dal seminario Migrazioni: cambiamenti in atto e nuovi scenari, tenutosi lo scorso 22 marzo in Cattolica, e promosso dall’Ateneo e dal Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni Brescia (Cirmib), in collaborazione con Fondazione Ismu e con la Congrega della Carità Apostolica. Le dinamiche del fenomeno migratorio in Italia e in Europa evidenziano alcune significative novità. Tra i principali mutamenti in corso, illustrati dal convegno: il 2015 ha registrato il più alto numero di migranti giunti in Europa (oltre 1 milione) e il 2016, con una media di oltre 2mila ingressi al giorno, non è da meno. Si è inoltre registrato un incremento rilevante dei richiedenti asilo (83mila richieste nel 2015, oltre un terzo in più rispetto al 2014) mentre sono in calo gli ingressi non comunitari per motivi di lavoro (-84% dal 2010) a causa della crisi economica che renderebbe l’Italia una destinazione meno attraente. Il prefetto di Brescia Valerio Valentii ha raccontato:
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«la Misura di questo fenomeno complesso, ma tutto sommato affrontabile, ce la forniscono i dati: delle 153mila persone che hanno attraversato il Mediterraneo tra il 1° gennaio e il 13 marzo, il 93% è approdato in Grecia, dove continua il massiccio afflusso di siriani e afgani provenienti dalle zone in guerra del Medio Oriente, mentre nel 2016 si sono verificati segnali di rallentamento dei flussi in arrivo in Italia. 100mila gli arrivi da noi, su oltre 60 milioni di abitanti, non sono un peso inesorabile». Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione Ismu, ha illustrato come: «i permessi di soggiorno per motivi familiari hanno rappresentato il 40% degli ingressi nel 2014. L’Ismu stima inoltre che al 1° gennaio 2015 il numero di famiglie composte da 3-4 persone sia superiore al numero dei single (674mila contro 540mila) mentre crescono i residenti con permesso di soggiorno di lungo periodo, a conferma di un maggiore radicamento della popolazione straniera in Italia». Dati aggiornati al 1° gennaio 2015 mostrano infatti come il 57,2% dei soggiornanti non comunitari regolari detenga un permesso di lungo periodo; nel 2011 erano il 46,3%. Nel quadro europeo e ita-
liano generale, la provincia di Brescia si caratterizza una forte pressione migratoria dovuta 190mila abitanti (di cui 15.820 irregolari). Lo ha spiegato Maddalena Colombo, direttrice del CIRMIB: «Le comunità più numerose sono quelle rumena (26.800 presenze), albanese (23.500) e marocchina (circa 18mila) – ha precisato –. Tra gli ultraquattordicenni, nel 2015, i lavoratori a tempo indeterminato sono il 38% (nel 2014 erano il 32%), i disoccupati sono il 16% (-1% rispetto al 2014), le casalinghe sono l’11% (nel 2013 erano il 15%)». Aumentano anche gli immigrati proprietari di casa, che passano dal 18% nel 2014 al 20% nel 2015, mentre la percentuale di chi è in affitto da solo o con i propri familiari scende dal 64% al 60% e di chi è in affitto in coabitazione con altri immigrati si riduce al 9%. Sempre a Brescia, negli ultimi anni, si è registrato un progressivo decremento della quota di popolazione immigrata di sesso maschile – che passa dal 61% del 2001 al 51% del 2015 – mentre aumenta il numero degli over 40 – dal 21% del 2001 al 42% del 2015 – e scende il numero degli analfabeti (l’1% nel 2015, contro l’11% nel 2001) e dei musulmani (55% nel 2009 contro il 45% del 2015).
ome sta cambiando il mondo del lavoro? Una risposta al quesito l’ha fornita il seminario Statistica e vita quotidiana. Leggere la precarietà, svoltosi nell’ambito del decimo Laris Day, la giornata dedicata al Laboratorio di Ricerca e Intervento Sociale il cui scopo è stato quello di soffermarsi su alcuni aspetti della precarietà socio-economica che attualmente coinvolgono una grande fetta della popolazione nazionale, e in particolar modo i giovani e i nuclei famigliari. I dati statistici forniscono infatti indicazioni utili sulle tendenze in atto: in Lombardia, ad esempio, il tasso di attività della fascia di età 15-64 anni è del 70,7%, quello di disoccupazione è dell’8,2%, mentre i lavoratori a tempo determinato sono passati dal 6,6% (2010) al 7,4% (2013). In questo contesto, nel 2014 la provincia di Brescia si è distinta grazie a un tasso di attività 15-64 anni di 69,1%, inferiore alle media regionale del 70,7% e un tasso di disoccupazione del 9,1%, superiore alla media regionale del 8,2%. Tra i dati più interessanti, troviamo l’aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro, come ha illustrato Maria Elena Comune, dell’Ufficio Territoriale Lombardia dell’Istat: «Tra il 2008 e il 2014 l’occupazione femminile ha registrato un piccolo ma significativo aumento dal 52,5 (2008) al 53,5 (2014); viceversa quella maschile vive un momento di criticità, con solo 71,5 punti registrati nel 2014 rispetto ai 77,2 del 2008. Le cause di ciò possono essere imputabili alla crisi economica che ha colpito i settori dell’industria e delle costruzioni, che occupano forza lavoro maschile, mentre le donne vengono impiegate negli ambiti del commercio e dei servizi». «Questi dati permettono di elaborare un programma di sviluppo sociale che ottimizzi le opportunità di lavoro per i giovani e non solo» ha precisato infine la direttrice del Laris, Maddalena Colombo (nella foto). PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Adesso anche il latino ha il suo B2 el campus di Brescia, 90 su 750 iscritti delle scuole lombarde, hanno sostenuto l’esame ai fini della certificazione per la lingua di Cicerone. “Patentino” che testimonia capacità di problem solvingg buona per il Cv. L’iniziativa è stata promossa dalla Consulta dei professori universitari di latino (Cusl), in accordo con l’Ufficio scolastico regionale e l’Università Cattolica. Una certificazione che fa curriculum anche agli occhi delle aziende, perché il latino insegna a ragionare in modo logico. «L’importanza dell’iniziativa – ha spiegato Guido Milanese, uno dei due
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Informatica, al via un nuovo curriculum
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responsabili nazionali della Cusl per la didattica del latino e professore alla facoltà di Scienze linguistiche della Cattolica –,
consiste nel fatto che si vuol far comprendere che il latino è una lingua vera, non una raccolta di regole fini a se stesse».
XXI Triennale, arriva l’app ufficiale per visite interattive er destreggiarsi nella fitta rete di eventi e inaugurazioni della XXI Triennale di Milano – in programma fino a settembre – arriva XXI Triennale: l’utilissima applicazione per smartphone e tablet che permette di visitare interattivamente e in tempo reale le
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diverse sedi dell’esposizione milanese sparse lungo la città, ed essere costantemente aggiornati su orari e luoghi delle iniziative. «L’app XXI Triennale è il frutto della collaborazione tra il Crasl – il Centro di ricerca sull’ambiente, l’energia e lo sviluppo sostenibile dell’Università, Ecometrics,
spin-off dell’Università – e Jeco, società partecipata da questo spin-off» spiega Stefano Pareglio, direttore del Crasl. L’applicazione, disponibile in italiano e inglese sia per Iphone che Android, è scaricabile gratuitamente da tutti gli app store.
L’ASA studia le nuove sfide ecologiche a Cambridge e la sostenibilità è la chiave fondamentale per comprendere e gestire i passaggi generazionali in ambito aziendale, l’Alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica (ASA) ha preparato i propri studenti a questa sfida con
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il workshop internazionale Generational agreement and sustainability – The challenge between innovation and tradition, svoltosi lo scorso aprile al Trinity Hall di Cambridge. Nel futuro prossimo l’alleanza sarà tra business e ambiente: testimonianze em-
blematiche sono state quelle di studiosi e imprenditori italiani ed inglesi, che si sono interrogati sulle responsabilità dell’imprenditoria innovativa, la complessità dello sviluppo economico sostenibile e le criticità del cambiamento climatico.
Corpus Hominis: la misericordia nutre l’anima al 2 aprile al 22 maggio, il ciclo d’incontri Sette opere di misericordia spirituale – Sette opere di vita – promosso dalla facoltà di Lettere e filosofia per dell’edizione 2016 della rassegna Corpus Hominis – ha riunito una serie di ospiti illustri chiamati a portare la loro personale testimonianza e a confrontarsi sull’importante tematica. I relatori intervenuti sono stati: Roberto Righetto, già caporedattore del
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INIZIATIVA
quotidiano Avvenire e oggi coordinatore della rivista di cultura e dibattito “Vita e Pensiero”; Ferruccio Parazzoli, scrittore a lungo direttore editoriale degli
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Oscar Mondadori; Suor Giusy Stevanin, Ancella della carità e medico presso l’hospice per malati terminali Domus salutis; Gherardo Colombo, ex magistrato oggi impegnato in progetti di educazione alla legalità nelle scuole; l’archistar Mario Botta, che nel corso della carriera ha progettato anche spazi adibiti alla preghiera; Silvano Petrosino, filosofo della comunicazione; e Claudia Francardi e Irene Sisi, fondatrici dell’Associazione AmiCainoAbele.
al 26 al 29 aprile scorso, si è svolta la prima edizione della Settimana dell’Informatica: l’iniziativa, organizzata e promossa dalla facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e dal dipartimento di Matematica e fisica “Niccolò Tartaglia”, che ha annunciato l’istituzione del nuovo indirizzo di studi in Informatica, curriculum del corso di Laurea in Matematica, in partenza nell’Ateneo bresciano il prossimo ottobre. Quattro appuntamenti con esperti del settore informatico – docenti, ricercatori e imprenditori del settore – per raccontare l’utilità e i vari ambiti d’applicazione di una disciplina che, negli ultimi anni ma anche e soprattutto in quelli futuri, ricoprirà sempre più aspetti fondamentali della quotidianità lavorativa. L’iniziativa si è aperta con l’intervento di Luisa Massari che ha indagato la realtà attuale, sempre più dominata dall’uso massiccio dei social network e dell’impiego dell’informatica all’interno del processo. Il ruolo e l’importanza sempre maggiore dato all’informatica all’interno delle aziende sono stati invece gli argomenti toccati dagli imprenditori Giancarlo Gervasoni, Giancarlo Turati e Alessandro Merlo. Nel corso della settimana ha avuto luogo anche la proiezione di “Lei”, pellicola cinematografica di Spike Jonze, che narra di un futuro in cui i computer avranno un ruolo di primo piano, fino all’ingresso sul mercato di un sistema operativo in grado di apprendere ed elaborare emozioni che rivoluzionerà il rapporto con la tecnologia. Infine, a conclusione dell’evento, si è svolto il convegno intitolato Curve ellittiche, Yakuza e bitcoin con il professor Vincenzo Vespri dell’Università di Firenze, che ha parlato delle connessioni tra matematica e informatica.
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Orientation Day, a scuola di futuro
ltre 400 studenti delle scuole superiori hanno partecipato, lo scorso aprile, all’appuntamento con la Convention dell’orientamento presso la sede piacentina dell’Università Cattolica. Riflessioni e testimonianze di esponenti del mondo della cultura dello spettacolo, del lavoro e dello sport, si sono susseguite per raccontare, attraverso l’esperienza, come i giovani si possano “allenare al futuro”. Sono stati tre gli ospiti che, intervistati dal professor Daniele Fornari, coordinatore della convention e dal professor Sebastiano Grandi, hanno provato ad esplorare le nuove sfide culturali e le prospettive professionali dei diversi percorsi formativi:
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Giovanni Caccamo, cantautore classificatosi al terzo posto nell’ultima edizione del Festival di San Remo e primo tra i giovani lo scorso anno; Samuele Papi, campione della pallavolo e Debora Villa, attrice comica nota al grande pubblico per la partecipazione a programmi televisivi di successo (come Camera Caffè, Le Iene...). Il giovane Caccamo ha centrato il suo intervento sull’importanza di impegno e dedizione, senza dimenticare la voglia di sperimentare «Tutto ciò che arriva dalla curiosità arricchisce il nostro percorso. Un consiglio? Fare quello che si ama... e non arrendersi davanti alle difficoltà, quando si crede davvero in un progetto».
Debora Villa, ha affrontato invece il tema del viaggio come metafora della vita «un viaggio dove è nota solo la meta; per arrivarci spesso si seguono strade che non pensavamo neanche esistessero: ma è questo sperimentare che ci rende persone più ricche». L’attrice parla anche dell’altra metà del cielo, di quella parte femminile del mondo spesso svalutata, e soprattutto si rivolge ai ragazzi spronandoli a comprendere e rispettare il valore delle donne. Il campione Samuele Papi nella sua carriera ha puntato tutto sull’ impegno «un allenamento quotidiano, umiltà, rispetto per l’avversario e l’aiuto di molte persone che mi hanno sempre spinto a dare il massimo sono i fattori grazie ai quali ho potuto ottenere grandi risultati». «Ai giovani è fondamentale spiegare che il loro futuro sarà diverso da quello dei loro nonni e dei loro genitori – ha sottolineato invece nel suo intervento il professor Fornari –. Questo non significa dire, come molti sono portati a pensare, che sarà un futuro peggiore, ma più semplicemente che sarà un futuro con culture diverse, con sistemi produttivi diversi, con tecnologie diverse, con modelli sociali diversi, con competenze professionali diverse e con paradigmi di sviluppo diversi». Alla convention hanno preso parte anche Lorenzo Morelli, preside della facoltà di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali, Annamaria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, e i professori Pierpaolo Trianii e Marco Trevisan.
Alfano: Dio non sta con chi uccide ono certo che Dio sia solo un pretesto. Non crederò mai che Dio stia con chi uccide in suo nome». Sono le parole con le quali Angelino Alfano non lascia alibi al terrorismo di matrice religiosa nel suo libro Chi ha paura non è libero. La nostra guerra contro il terrore presentato, lo scorso 9 maggio, nell’ambito di una tavola rotonda organizzata dalla facoltà di Economia e Giurisprudenza, con il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza e con il dipartimento di Scienze della sede di Piacenza dell’Università Cattolica. «Ho scritto cose di cui mi sono occupato e mi occupo – ha spiegato l’Onorevole – sono ministro dell’Interno in un momento storico che registra un’impressionante immigrazione e un enorme flusso di
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profughi, ma anche una significativa minaccia alla sicurezza con il terrorismo. Lo scopo del libro è quello di far circolare idee per creare consapevolezza». «Riconosciamo il diritto al culto e alla preghiera non il diritto all’odio. Ecco perché ho espulso cinque Imam che dalle loro moschee inneggiavano all’Isis. Quando si parla di Islam occorre separare chi prega da chi spara» ha affermato inoltre il ministro Alfano, sottolineando in particolare come la paura di cui parla nel libro sia quella di perdere la propria libertà. «I terroristi non hanno solo obiettivi sensibili da colpire, ma mirano a privarci dei luoghi che fanno parte della nostra vita quotidiana. A questo si risponde con quattro tipi di azioni: militare, legislativa,
di prevenzione e di polizia, ma anche culturale. Quest’ultima è importante quanto le altre perché non possiamo mettere sullo stesso piano i musulmani d’Italia, d’Europa e del mondo con quelli che prendono a pretesto un Dio per il loro folle disegno criminale di edificare un califfato». Ma per Angelino Alfano l’evento è stato anche l’occasione per un ritorno al passato in Cattolica e per incontrare il professor Antonio Albanese, presidente del Corso di laurea in Giurisprudenza del Campus piacentino, che è stato il tutor del Ministro quando studiava alla Cattolica di Milano, nonché suo avversario in durissime sfide a basket in collegio. Tra i ricordi del Ministro emerge anche un episodio legato al rettore Franco Anelli: «mi
interrogò all’esame di Istituzioni di diritto privato e non fu proprio una “passeggiata”». Al termine della tavola rotonda l’onorevole Alfano ha consegnato le 16 borse di studio bandite dalla facoltà di Economia e Giurisprudenza con il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, la borsa di studio Avv. Giuseppe Gardi e le 2 borse di studio elargite in memoria di Emanuela Castellina. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Tocco e toga g ai neodottori festa di laurea in Duomo iornata speciale lo scorso 7 maggio per i ragazzi che si sono laureati all’Università Cattolica di Piacenza nell’ultimo anno accademico. Nel Duomo di Piacenza si è svolta infatti la quinta edizione della festa di Laurea, una cerimonia suggestiva iniziata con la celebrazione della Messa, presieduta da monsignor Gianni Ambrosio, vescovo della Diocesi di Piacenza-Bobbio. Ad accompagnare la celebrazione l’ensemble Note D’inchiostro della Cattolica di Milano, diretta dal maestro Giampiero Innocente. «Siamo una comunità educativa di insegnamento, di apprendimento e di ricerca, siamo una famiglia che è in festa per il cammino che è stato fatto insieme con impegno, con dedizione, con sacrifici». Mons. Ambrosio apre così l’omelia nel giorno in cui la Chiesa celebra la festa dell’Ascensione al cielo di Gesù e rivolgendosi poi direttamente ai laureati dice: «Desidero solo augurare a voi di non dimenticare mai di guardare avanti, di alzare lo sguardo verso l’alto». Citando poi la frase con cui
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LET’S BOOK
Il libro di Caterina Chinnici, magistrato sulle orme del padre
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il fondatore della Cattolica, padre Gemelli, si rivolse ai giovani studenti nel 1940 esortandoli ad essere gli artefici della costruzione del domani, di una nuova epoca della storia, il vescovo Ambrosio ha augurato ai giovani presenti «siate i veri protagonisti di un mondo nuovo». La parola è poi passata al direttore di sede Mauro Balordii che ha esortato i neodottori a non dimenticarsi del loro Ateneo: «sentitevi sempre legati a questa grande famiglia». Prima della consegna dei diplomi di laurea è intervenuta Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettore dell’Università Cattolica, che ha fatto presente come «Essere qui non sia un
caso, l’Università Cattolica è un’espressione della Chiesa nel contesto della formazione dei giovani e nella ricerca scientifica. Qui avete vissuto un’esperienza di università e un’esperienza cattolica. Questo momento simboleggia molto bene lo spirito dell’Università Cattolica, che è una comunità, una famiglia». La festa – a cui hanno preso parte anche Anna Maria Fellegara, preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, Renato Pierii per la facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e Pier Paolo Triani per la facoltà di Scienze della Formazione – si è conclusa con il tradizionale lancio del tocco sul sagrato della Cattedrale.
er il ciclo Let’s Book – di fronte ad una affollata platea di studenti dell’Università Cattolica – Caterina Chinnici, figlia di Rocco, giudice palermitano ucciso dalla mafia il 29 luglio del 1983, ha raccontato come sia stato per lei naturale decidere di seguire le orme del padre. Inventore del pool antimafia, il giudice Chinnici è stato soprattutto un padre presente, affettuoso,, ma sempre p discreto. E il libro È così lieve il tuo bacio sulla fronte, scritto da Caterina Chinnici, parte proprio da qui l’esplorazione sul tema della giustizia, della lotta alla mafia, al valore delle istituzioni. La storia ci tramanda come e perché Rocco Chinnici sia stato ucciso. Ci tramanda un eroe. A lui però non sarebbe piaciuto essere chiamato così. Era prima di tutto un uomo, un padre, cui è toccata in sorte una vita straordinaria, o forse un destino, che lui ha scelto di assecondare fino alle estreme conseguenze. Dopo decenni di silenzio, Caterina Chinnici – a sua volta giudice impegnato nella lotta alla mafia, sotto scorta – sceglie di raccontare la loro vita «di prima» e «dopo». L’incontro è stato coordinato dai professori Paolo Sabbioni e Dino Rinoldi.
PhD per i nuovi professionisti dell’agroalimentare ono 18 i neo-dottori di ricerca per il Sistema Agroalimentare che hanno ricevuto il diploma di PhD, lo scorso 18 marzo, presso il Salone d’onore di Palazzo Rota Pisaroni della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Alla cerimonia di conferimento del titolo era presente il rettore della Cattolica Franco Anelli, che si è soffermato sulla internazionalizzazione e sull’interdisciplinarità, caratteri distintivi della scuola di dottorato, e il preside della facoltà di Economia e Giurisprudenza, Anna Maria Fellegara, che rivolgendosi ai neo-dottori
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ha detto: «questo percorso di studio ha l’ambizione di prepararvi a un mondo nuovo, prima ci si divideva tra Paesi in via di sviluppo e Paesi non in sviluppo, adesso siamo tutti in sviluppo sostenibile. Questa è la sfida che avete davanti, di grande responsabilità sociale». Lorenzo Morelli, preside della facoltà di Scienze agrarie, ha sottolineato invece come Agrisystem sia stato il primo esempio a livello europeo a portare avanti il concetto di multidisciplinarietà mentre Marco Trevisan, coordinatore della Scuola, ha dichiarato che Agrisystem è una scuola di alto livello con impor-
tanti risultati tangibili: «il 90% dei nostri diplomati ha trovato
un impiego entro un anno dal diploma».
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Professione p pedagogista, g g verso la legge per educatori o scorso 18 aprile, presso il centro Congressi Mazzocchi della Cattolica di Piacenza, si è svolto il convegno A cominciare dal titolo, Le professioni di educatore e pedagogista nella proposta di legge n. 2656, che è stato l’occasione per fare chiarezza sulla legge che mira a disciplinare le professioni di educatore e pedagogista, puntando al riconoscimento di questi profili professionali attraverso un’uniformità di formazione, competenze, ambiti occupazionali in tutto il territorio nazionale, in conformità alle corrispondenti figure europee. All’incontro hanno preso parte la prima firmataria della legge, onorevole Vanna Iori, e la sua relatrice alla Camera Milena Santerini. «Questa legge – ha detto l’onorevole Iori – rappresenta una svolta storica, perché per la prima volta l’educatore diventa finalmente una figura professionale e per svolgere questo lavoro è necessaria una laurea triennale. Sono convinta che occorra valorizzare le sue competenze, dal momento che l’educatore svolge quelle attività cruciali
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che fanno avanzare la società». I lavori, coordinati da Elisabetta Musi, docente della facoltà di Scienze della formazione della sede dell’Ateneo di Piacenza, hanno coinvolto anche l’intervento del professor Pier Paolo Triani, docente di Didattica generale e Pedagogia speciale, che ha sottolineato «il bisogno di far chiarezza, in quanto oggi il mondo dei lavori educativi non è definito con criteri omogenei su tutto il territorio nazionale, in quanto spesso le normative sono regionali».
per parlare di libri, discutere di letture e divertirsi con le parole e con la carta. Un incontro è stato dedicato ai libri elettronici utilizzati come strumenti di ricerca e di studio, un altro ha presentato la nascente sezione della
steady, start up è l’evento realizzato a Cremona dal CERSI (Centro di Ricerca per lo Sviluppo Imprenditoriale dell’Università Cattolica) e dal Crit (Cremona Information Technology) dedicato
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alle giovani idee di impresa e alle aziende innovative. Tre start up e quattro progetti di impresa elaborati da gruppi di studenti del corso di Imprenditorialità della Cattolica, tenuto dal professor Fabio Antoldi, si sono presentate
ad una platea di imprenditori, professionisti e manager, con le loro idee di business innovative, alternandosi a startupper che hanno già avviato la loro giovane impresa e che ora cercano supporto per farla crescere.
Quasi alla fine del mondo, al via la terza edizione l Laboratorio Mondialità Consapevole (LCM), sezione del Laboratorio di Economia Locale dell’Università Cattolica di Piacenza, ha programmato per il terzo anno consecutivo il percorso Quasi alla fine del mondo. Gli enti promotori, oltre all’Università Cattolica sono Caritas Diocesana di Piacenza, Svep Centro Servizi per il volontariato di Piacenza,
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Associazione Piccolo Mondo e Fondazione Migrantes. Diverse inoltre le associazioni di volontariato internazionale di Piacenza sostenitrici del progetto. Il percorso formativo del 2016, che si è avviato con un intervento di Paolo Magri, Direttore dell’ISPI (Istituto per gli studi di politica internazionale) ha previsto nove appuntamenti, suddivisi in
l premio promosso da OsservaItalia (l’osservatorio sui consumi di Conad Affari&Finanza), rivolto agli studenti della laurea magistrale in Food marketing e Strategie commerciali dell’Università Cattolica di Piacenza, ha prodotto i suoi “frutti”: sono 8 progetti realizzati rispettivamente da 8 team, ognuno di essi costituito da circa 20 studenti, in tutto un centinaio. Progetti portati a termine nel giro di sei mesi, seguendo un rigoroso concept articolato su 3 fasi distinte: diagnosi, obiettivo e strategia per raggiungerlo. Mercato di riferimento: il mondo dell’ortofrutta. «Il risultato è stato sorprendente, oltre ogni aspettativa», ha commentato Giuseppe Zuliani, direttore marketing del gruppo Conad che con Osserva Italia ha promosso il primo concorso di idee con al centro uno dei più importanti comparti dell’industria agro-alimentare italiana, l’ortofrutta. Il concorso si è concluso lo scorso 8 aprile con una premiazione alla Cattolica di Piacenza. «Su 8 progetti, ne sono stati scelti 3 – ha spiegato Zuliani – che,
Biblioteca dei ragazzi, che ha sede presso la Biblioteca centrale dell’Ateneo piacentino, che raccoglie letture dedicate a docenti, ricercatori e studenti sul tema della letteratura infantile e giovanile.
Innovazione, talento e giovani imprese EADYY,
OsservaItalia, il concorso per esperti in Food marketing
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Maggio, un mese all’insegna dei libri a Biblioteca dell’Università Cattolica di Piacenza ha realizzato per tutto il mese di maggio una serie di iniziative per promuovere la lettura ma non solo. Cinque appuntamenti, aperti a tutti,
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quattro categorie: sostenibilità e sviluppo, migrazioni e integrazione, religioni e dialogo, conflitti. Al fine di sottolineare gli obiettivi del percorso, quest’anno il titolo scelto è Spazi di mondialità: dalla consapevolezza all’azione, per evidenziare in particolare un’attenzione anche alle possibilità di fare qualcosa in questo ambito della vita apparentemente lontano.
per fluidità nell’esposizione e per completezza, si sono distinti dagli altri. Due dedicati al segmento delle mele ed uno a quello dell’insalata in busta. Ma è vero anche che tutti i lavori presentati sono stati davvero di un livello elevato». Proprio per questo motivo, a prescindere dai vincitori, tutti i progetti saranno pubblicati online sul sito di OsservaItalia. La giuria che ha valutato gli elaborati in concorso era costituita dai professori dell’Ateneo Sebastiano Grandii e Paolo Sckokai, da Luigi Gia, caporedattore di Affari&Finanza – Repubblica e da Giuseppe Zuliani. Il professor Grandi, coordinatore della Laurea Magistrale, ha affermato come si sia trattato per gli studenti di una «opportunità molto stimolante ed interessante per mettersi alla prova con problematiche di management reali e di grande attualità in collaborazione con una realtà aziendale importante come Conad». PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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educatt
Benessere e stili di vita un progetto per gli studenti di Maria Villano tiamo lavorando perché i nostri studenti abbiano a disposizione sempre più spazi e strumenti per poter provvedere autonomamente – ma con una adeguata educazione in materia di salute e stili di vita – alla loro alimentazione». Così il rettore Franco Anellii ha dato ufficialmente avvio al progetto Alimentazione e stili di vita, un tavolo di lavoro attorno al quale il 12 aprile scorso si sono seduti esperti e professionisti con il compito di portare avanti progetti di ricerca cui seguiranno azioni concrete attraverso le quali l’Università Cattolica si prenderà cura dei suoi studenti. Il progetto, nato in seno a WISE – Welfare for Improved Social Dimension of Education, finanziato dall’Unione Europea per la formulazione di modelli innovativi di Diritto allo Studio – si fonda sull’idea che il welfare studentesco debba essere determinato non semplicemente dall’erogazione dei servizi di base, ma anche e soprattutto dalla diffusione di una cultura dell’alimentazione, della sostenibilità e dalla formazione per un corretto stile di vita. Con un solo obiettivo: garantire il benessere generale degli studenti. Tra i partecipanti alla tavola rotonda, oltre ad Antonella Sciarrone Alibrandii e Angelo Giornellii – rispettivamente presidente e direttore di EDUCatt – c’e-
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rano i docenti Pier Sandro Cocconcelli (Scienze agrarie, alimentari e ambientali), Giacinto Miggiano (Medicina e Chirurgia), Pierluigi Malavasii (Scienze della formazione), Francesco Casolo (Scienze motorie), Vittorio Cigolii (Psicologia); ospite d’eccezione lo chef pluristellato Heinz Beck (nella foto al centro con i cuochi), che nell’occasione ha visitato le cucine dei punti di ristorazione dell’Università Cattolica di Milano gestiti dalla fondazione e ha conosciuto il personale, con il quale avvierà nei prossimi mesi una proficua collaborazione con l’obiettivo di un’ottimizzazione dei menu nell’ottica di renderli sempre più adatti allo stile di vita degli studenti. Rientra in questo disegno anche l’inaugurazione della nuova area messa a disposizione dei collegiali del campus di Piacenza: si tratta dello spazio antistante la Mensa.7, all’interno del collegio Sant’Isidoro al primo piano, attrezzato con una cucina professionale e tavoli per un totale di 24 posti. Durante la settimana, a partire dal 18 aprile, quest’area è stata messa a disposizione di tutti gli studenti per la pausa e per lo studio (come già avviene per le altre aree del self service Mensa.7), mentre il sabato, la domenica e i festivi i collegiali possono richiedere l’utilizzo della cucina per eventi e momenti conviviali.
Sogni g ep percorsi editoriali alla kermesse del libro di Torino di Giada Meloni i è recentemente concluso il XXIX Salone Internazionale del Libro di Torino, un evento che raccoglie ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il territorio nazionale accomunati dalla medesima passione per i libri. Anche quest’anno EDUCatt – ospite come di consueto allo stand di Vita e Pensiero – ha partecipato alla kermesse editoriale: venerdì 13 maggio è stata infatti presentata l’ultima fatica degli studenti del Laboratorio di Editoria dell’Università Cattolica di Milano, coordinato dal professor Roberto Cicala e interamente curato dagli stessi. Sogni d’autore. Percorsi editoriali tra realtà e fantasia è il titolo del nuovo volume della serie dei “Quaderni”, che ha indagato il parallelismo tra il reale e l’onirico fornendo una chiave inter-
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pretativa mediante una raccolta pensata di brani dedicati all’argomento selezionati tra casi editoriali (italiani e non) di narrativa contemporanea. Il tema scelto dagli studenti era, non a caso, pertinente con il filo conduttore del Salone di quest’anno, intitolato proprio alle Visioni e incentrato sulla necessità di lungimiranza e innovazione nella letteratura e nella cultura più in generale, ma anche di capacità divulgativa e comunicativa efficace. Alla presentazione di Sogni d’autore hanno partecipato, tra gli altri, gli studenti-autori del Laboratorio, il coordinatore del progetto Roberto Cicala e la firma del “Giornale” Luigi Mascheroni, docente di Teorie e tecniche dell’informazione culturale nella facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica di Milano.
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Non solo kitchen, a Roma apre Service point Duepunti
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in funzione presso la sede di Roma – nello spazio antistante il Nuovo Polo Giovanni XXIII – il Service point di Duepunti, la parte office&more dello spazio polifunzionale attivo già da qualche mese con la formula Kitchen, in cui poter gustare menù sfiziosi e godere del piacevole dehor esterno. Il Service offre numerosi servizi e prodotti: rilegatura e stampa tesi, fotocopie, redazione grafica, articoli di cartoleria, merchandising dell’Università Cattolica e un’ampia scelta di quotidiani e riviste. Un’area dedicata in cui i frequentatori del campus possono fare acquisti e usufruire dei servizi messi a disposizione in un ambiente moderno e confortevole, a due passi dagli altri servizi offerti nel Nuovo Polo Giovanni XXIII, aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 17.00
CTS a Milano e Brescia, nuove opportunità per gli studenti Il nuovo progetto di EDUCatt su viaggi e turismo, già inaugurato a Roma con l’apertura di un nuovo servizio per gli studenti in partnership con CTS – Centro Turistico Studentesco e Giovanile – è ora attivo anche nelle sedi di Brescia e di Milano. In tutte e tre le sedi – a Brescia in via Tosio 1, a Milano in via Necchi 9 e a Roma presso il Collegio Nuovo Johanneum – il servizio offre opportunità relative a viaggi e ambiente. Tariffe esclusive per studenti, biglietteria aerea, navale e ferroviaria, possibilità di prenotare viaggi last minute, prenotazioni di hotel e altre strutture, viaggi e tour individuali e di gruppo, escursioni e visite guidate, possibilità di autonoleggio e assicurazioni di viaggio oltre alla possibilità di scegliere corsi di lingua all’estero e di iscriversi a programmi di Internship e Au pair: queste, per ora, le opportunità offerte dal nuovo servizio, che andrà incontro a progressivi sviluppi, sia per quanto riguarda la gamma delle opportunità, sia per quanto riguarda le sedi in cui il servizio è attivo.
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libri
Gli eventi Vita e Pensiero al Salone del libro di Torino di Velania La Mendola Questo il titolo dell’incontro aperto dal Rettore dell’Università Cattolica, Franco Anelli, al Salone internazionale del libro di Torino, promosso dalla casa editrice Vita e Pensiero con il direttore del Centro Studi Federico Stella sulla Giustizia penale e la Politica criminale, Gabrio Forti. Al centro, come di consueto, i libri e in questo caso la trilogia Giustizia e letteratura. «La letteratura sonda la vicenda umana, il diritto a sua volta orienta il modo in cui l’uomo è fatto», ha detto Anelli, intervenendo nel dialogo moderato dal conduttore Rai Stas’ Gawronskii con il filologo del Collège de France Carlo Ossola. Il percorso tracciato dai volumi tra letteratura e diritto attraversa molte storie, intrecciate dai relatori che passando da Ponzio Pilato all’avvocato Azzeccagarbugli, dagli illeciti omerici alle pene dantesche, hanno mostrato come tutte le grandi narrazioni diano voce alle grandi questioni della giustizia, la cultura delle regole, le domande su responsabilità, colpa e perdono. Una lezione raccolta anche dagli studenti di BookBlog, il giornale del Salone realizzato dagli under 18. Oltre agli appuntamenti in fascia business sui social media e l’e-commerce in collaborazione con il Master in Professione Editoria e coordinati da Paola Di Giampaolo, Vita e Pensiero ha ideato altri due incontri. Il primo, dedicato al libro di Carlo Ossola Italo Calvino. L’invisibile e il suo dove, si è aperto con una emozionante video-intervista di Nico Orengo a Italo Calvino, in
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a cura di M. Palazzo, G. Merchionne, Z. Gan
E PAROLE GIUSTE.
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Il restauro dei dipinti murali in Italia
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cui lo scrittore si raccontava con queste parole: «Ebbene la cosa ti potrà deludere, ma penso che sono ancora… un bambino buono». In una sala gremita, soprattutto di giovani studenti, la lezione di questo scrittore “buono” è stata trasmessa attraverso le parole degli ospiti: il critico Giorgio Ficara, il matematico Gabriele Lolli, il giornalista Stefano Salis ed Ernesto Ferrero, direttore del Salone. Nel libro Ossola racconta un lato meno indagato di Calvino, quello morale, in cui la riflessione metafisica si fa narrazione e i suoi personaggi sono “segni” che interrogano. Un Calvino attento alla lezione di sant’Agostino secondo Ossola, che nel finale di La giornata di uno scrutatore intravede un rimando alla Civitas Dei: «Anche l’ultima città dell’imperfezione ha la sua ora perfetta, pensò lo scrutatore, l’ora, l’attimo, in cui in ogni città c’è la Città». Protagonisti del secondo incontro i libri Il terrorismo nel nuovo millennio di Marco Lombardii e Islamismo e democrazia di Riccardo Redaelli. «Immaginate di dover giocare una partita in un campo: entra una prima squadra e gioca a rugby; ne entra una seconda e gioca a calcio; entra l’Onu che vuole arbitrare questa partita seguendo le regole del tennis. Ecco questa è una guerra ibrida»; con questa metafora sportiva Lombardi ha spiegato al folto pubblico presente la guerra del nuovo millennio contro Daesh, in cui non ci sono regole, non c’è inizio o fine, in cui i fatti di Parigi e Bruxelles possono ripetersi. Una definizione che ha provocato un vivace dibattito, moderato dal giornalista Fulvio Scaglioni, tra gli autori dei volumi e il reporter di guerra Domenico Quirico o ospite dell’incontro, ma anche insieme al pubblico intervenuto più volte. Ma il Salone del Libro regala anche un’opportunità unica: quella di incontrare i lettori allo stand, conoscere le loro storie e guidarli alla ricerca di nuovi titoli. Tra i più richiesti, oltre a quelli presentati, la novità La foresta e l’albero di Luigino Bruni, il long seller Biografia del silenzio di Pablo d’Orss e i volumi della collana di filosofia Temi metafisici e problemi del pensiero antico.
LE RIVISTE VITA E PENSIERO
Comunicazioni Sociali
omunicazioni Sociali» è un caso C certamente unico nel panorama delle riviste scientifiche sulla comunicazione, per la sua longevità, g p per il taglio g interdisciplip nare e per la prospettiva “integrale” in cui la comunicazione mediale e q quella dal vivo sono guardate come due facce dello stesso fenomeno. La rivista, fondata da Mario Apollonio o e diretta oggi da Chiara Giaccardi, ha compiuto 50 anni e la ricorrenza è stata festeggiata il 22 marzo 2016, al termine del convegno g “È la vita che vi afferra e vi trascina”: L’Università Cattolica e la ricerca sui media dal dopoguerra agli anni Settanta, organizzato dal Dipartimento di Scienze della comunicazione e dello spettacolo, con la performance ComStory. I ruggenti 50 anni di Comunicazioni Sociali. Un traguardo seguito da un numero interamente dedicato, per la prima volta nella storia della rivista, alla fotografia. Con l’avvento delle tecnologie digitali la fotografia ha infatti guadagnato una progressiva centralità negli studi sui media e sulla comunicazione. Dagli anni 2000 in avanti una serie di eventi sociali e tecnologici l’ha resa più accessibile, personale, economica, democratica, immediata e condivisa, e ha aperto la strada a una nuova esperienza fotografica. La fotografia continua oggi a dare visibilità e forma alle nostre vite, a potenziare la nostra visione biologica e ad accrescere la nostra immaginazione visiva. I curatori di questo monografico n. 1/2016, Adriano D’Aloia e Francesco Parisi, hanno introdotto l’espressione snapshot culturee per riferirsi al complesso dei mutamenti estetici e pratici dell’esperienza fotografica, con l’intento di evidenziarne gli aspetti rilevanti e innovativi, pur senza sottacere le ricadute problematiche. Il numero è online sul sito comunicazionisociali.vitaepensiero.itt e la rivista è presente su Academia.edu e indicizzata su Scopus e Dialnet.
libri Mario Ruggeri
Shakespeare Sceneggiatore. La tecnica di scrittura di cinque grandi tragedie Vita e Pensiero, Milano 2016 pp. 216 euro 17,00 (Ricerche/Media Spettacolo Processi culturali)
ossiamo definire Romeo e Giulietta, Amleto, Macbeth, Re Lear, Otello dei successi di pubblico? Certamente sì. Shakespeare ha messo in scena drammi e personaggi capaci di catturare l’interesse del pubblico per quattro secoli e lo farà ancora a lungo. Com’è riuscito a comunicare la verità dell’uomo nella sua universalità, pur rimanendo popolare? Com’è riuscito a dialogare in modo così potente con il suo pubblico, tanto da diventare un modello narrativo per forme di racconto come il cinema o la tv, di cui non poteva nemmeno immaginare l’esistenza? Mario Ruggeri ci guida nel ‘laboratorio’ delle storie shakespeariane proponendo una lettura emozionante e avvincente. Analizzando le tragedie mette in luce una sapiente consapevolezza di tecniche di costruzione del racconto e di ‘guida’ per le emozioni dello spettatore. A dispetto dell’idea romantica, secondo cui il ‘genio’ non può essere razionalizzato, si potrebbero opporre le stesse parole di Shakespeare: Though this be madness, yet there is method in’t.
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Giuseppe Arbia
Diseguaglianza, redistribuzione e crescita Vita e Pensiero, Milano 2016 pp. 116 euro 10,00 (Le nuove bussole)
l principio di eguaglianza tra gli individui è un argomento da sempre presente nei dibattiti teorici e d’opinione. Accresciuto di recente dai forti differenziali di crescita economica registrati tra i diversi Paesi del mondo, il tema della eguaglianza/ diseguaglianza nella distribuzione dei redditi e del suo rapporto con la crescita economica non ha ancora trovato impianti teorici in grado di spiegarne per intero le ragioni. Il dibattito è ancora vivace e aperto, a supporto sia di una relazione diretta tra i due fenomeni sia di una relazione inversa. Giuseppe Arbia guida il lettore nella molteplicità e complessità delle teorie, unendo la ricostruzione storica con una esemplare chiarezza esplicativa, così che anche il non specialista possa farsi un’idea delle posizioni teoriche più importanti e della loro lettura di una realtà che ci tocca molto da vicino. Arbia inoltre delinea le possibili linee di interventi politico-redistributivi, per il conseguimento di una maggiore eguaglianza economica, di opportunità e di sviluppo del ‘capitale umano’, a beneficio di un maggior benessere per l’intera collettività.
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Enrico Reggiani
Il Do Maggiore di questa vita. Cinque saggi sulla cultura musico(-)letteraria di lingua inglese Vita e Pensiero, Milano 2016 pp. 148 euro 17,00 (Ricerche/Scienze linguistiche e letterature straniere)
l rapporto tra letteratura e musica nella cultura letteraria di lingua inglese può vantare una tradizione e un’evoluzione con radici profonde e frutti rigogliosi nell’arco di vari secoli. L’aggettivo “musico(-)letterario” che compare nel titolo è impiegato per due ragioni: fissare i lineamenti di tale rapporto con un evidente orientamento verso la letteratura; evidenziarne quegli elementi che affondano le loro radici nell’esperienza musicale di ogni autore e ne orientano l’intuizione creativa e le finalità in materia di textual politics verso l’orizzonte della cultura musicale. Il volume raccoglie cinque saggi dedicati ad aspetti differenti del rapporto tra letteratura e musica: la relazione tra la critica letteraria e il “sonic design” della letteratura; l’analisi musicoletteraria di Musicks Empire, un testo poetico del secentesco Andrew Marvell; il ruolo della dimensione sonora e musicale in William Butler Yeats; una ricognizione paradigmatica delle tracce musico(-)letterarie reperibili in Joyce e Yeats; la ricezione compositiva di un testo di William Blake da parte di Benjamin Britten nel brano n. 4 ((Elegyy) della Serenade op. 31.
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Educatt per lo studio Lilian Armstrong
La xilografia nel libro italiano del Quattrocento traduzione di Lucia Mariani, edizione a cura di Paola Maria Farina EDUCatt, Milano, 2016 pp. 164 | euro 12,50
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l volume di Lilian Armstrong g illustra le caratteristiche degli incunaboli xilominiati e xilografati della Biblioteca del Seminario Vescovile di Padova, in un’edizione tradotta da Lucia Marianii e curata da Paola Maria Farinaa e integrata da riproduzioni di esemplari del fondo. “L’importanza del saggio a mio giudizio può essere riassunta in tre punti fondamentali […]. Innanzitutto esso rende noto un materiale in gran parte inedito dimostrando come gli incunaboli xilografati e xilominiati della raccolta siano esemplari di pregio e di interesse. La seconda importante acquisizione è che per la prima volta le illustrazioni dei libri del Seminario sono state descritte dal punto di vista della tecnica di esecuzione e della loro iconografia. […] Il terzo punto, forse quello più importante anche per eventuali future ricerche, è il serrato confronto che la studiosa propone tra le illustrazioni degli incunaboli del Seminario e altri esemplari delle stesse edizioni o di altre edizioni che utilizzano le stesse xilografie, presenti nella raccolta padovana o conservati in altre biblioteche.” (dalla Premessa di Federica Toniolo).
EBook G. Scaratti e I. Papageorgiu (a cura di)
Lo stile della casa. Artefatti di Alta Formazione in Università Cattolica EDUCatt, Milano, 2016 pp. 84 | download gratuito
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on questo volume giunge a conclusione un percorso pluriennale, partito nel 2008, che l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha voluto dedicare ai temi dell’apprendimento nel segmento post-lauream della propria offerta formativa e, in particolare, nei master universitari. Si è trattato di un cammino incominciato con alcune Summer School e continuato con un intenso itinerario di formazione attraverso workshops e seminari che hanno coinvolto figure diverse della realtà universitaria, docenti, tutor e manager. Coloro che si avventureranno nelle pagine di questo agile volume potranno, quindi, accorgersi e verificare concretamente perché possiamo affermare con consapevolezza che uno “stile della casa” nell’Università Cattolica esiste. Download in formato PDF, epub e mobi: www. educatt.it/libri/lostiledellacasa. PRESENZA 3, MAGGIO-GIUGNO 2016
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Conoscere, cambiare, crescere. Le priorità che condividiamo.
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Cattolica
AGRIFOOD E AMBIENTE COMUNICAZIONE, MEDIA E SPETTACOLO ECONOMICS, MANAGEMENT E IMPRENDITORIALITÀ EDUCATION E SOCIAL WORK LEGISLAZIONE E DIRITTO POLITICA, SOCIETÀ E RELAZIONI INTERNAZIONALI PSICOLOGIA SANITÀ UMANISTICA E BENI CULTURALI
2016-2017
I master di Università Cattolica propongono percorsi formativi di elevata specializzazione, tra i quali, programmi executive e master internazionali. Visita il sito: master.unicatt.it
www.unicatt.it
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