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BACO MAGAZZINO DI IMMAGINI. SKATE. SNOW. SURF. BMX. FMX. LIFESTYLE. MUSICA. ARTE. - WWW.BACO.IT - TRIMESTRALE - NUMERO 41







Check out Geoff Rowley in the upcoming Flip video:

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skate.vans.com - ©2009 Vans, Inc.





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Gli emisferi non si riconoscono più ed i popoli si perdono in chiacchiere vuote e sterili, un gatto grigio dorme accanto a me sul divano, fuori una delle rare tempeste di pioggia che investono l’isola invoglia alla riflessione, non è il caso di uscire, il gatto lo sa. Il punto è proprio quì, come il gatto sente la pioggia, così la terra conosce il tempo, anzi lo détta! Dal gatto come W.S.B... imparo l’essenza delle cose, il superfluo non esiste per lui, esite solo per noi che non vogliamo mollare l’osso, schiavi del guadagno a tutti i costi.  Ma su quale mondo spenderemo questi soldi, in quale scena apocalittica troveremmo una boutique d’alta moda o un orologiaio di lusso dove il tempo sarebbe un possibile accessorio di una ormai diversa esistenza. È il momento di ammettere gli sbagli, di rendere il prestito, e sarebbe onorevole fino al paradosso, sentire ammettere da chi

ha in mano le redini che è arrivato il momento di far riposare i cavalli: non lo diranno mai!  Loro non lo pensano, loro non lo sentono, loro credono di potersi salvare comunque da questa discesa nella cantina dell’umanità, hanno la convinzione che l’inquinamento, la povertà, la disillusione della gioventù non li toccherà mai. Mai dire mai! Il gatto si rigira sul fianco, mi guarda e sbadiglia.  Fuori piove ed io lo guardo; e potrei farlo per ore perchè è proprio così, da lui imparo l’essenza delle cose, lo scandire del tempo che attraversa il mio cuore si regolarizza e muta il periodo fino ad ipnotizzare me ed il gatto. Non è il caso di uscire il gatto sbadiglia fuori piove. Faz



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EDITOR IN CHIEF paolo testa - poldo@baco.it

PUBLISHER Presso s.r.l. Edizioni - www.presso.it

EDITOR/CREATIVE DIRECTOR luca pistono - luca.pistono@baco.it

SALES MANAGER - UFFICIO COMMERCIALE paolo testa poldo@baco.it Tel. e Fax +39 011 813 68 50 mob. +39 3386864081 PRINTED IN ITALY grafiche ambert s.r.l. -10038 - verolengo - to www.graficheambert.com FREE DISTRIBUTION www.baco.it/distribuzione.html INFO www.baco.it

PHOTO EDITOR & COPY EDITOR andrea fazzolari - andrea.fazzolari@baco.it FOREIGN COORDINATOR erika guareschi - erika.guareschi@baco.it PHOTOGRAPHER mirai pulvirenti. nicola carignani. ale simonetti. luca carta. ale volpin. marcello goggio. kreator. cristian surace. hubbe ferroni. andrea borgarello. denis piccolo. olaf. COLLABORATORS george boutall. giacomo zanni. valentina brunot. roberto invernizzi.

Testi, illustrazioni e fotografie non vengono restituiti, se non espressamente richiesti. Gli autori sono i soli responsabili delle opinioni espresse. La riproduzione anche parziale di testi fotografie disegni è vietata con qualsiasi mezzo e forma.



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Nuova avventura per i Nitro Road Warriors partner del FIAT FreestyleTeam, a bordo del FIAT Qubo Trekking, la nuova versatile multispazio di casa FIAT capace di muoversi anche sui terreni più impegnativi. La crew di snowboarder ha intrapreso un viaggio nel nord Europa in direzione Finlandia alla scoperta delle montagne lapponi. La natura finlandese, con i suo paesaggi selvaggi, il silenzio assoluto e il freddo artico rappresenta al meglio l’idea di avventura dei rider Nitro Road Warriors alla ricerca delle esperienze freeride più straordinarie.

ROUGH SNOWBOARDS ALE BARBERO ENTRA NEL TEAM

Alessio Schiavon ha appena finito di stampare una nuova serigrafia, direttamente dalla terra di Gengis Khan, Untho “IMPERO”. Inoltre ha rifatto il suo sito aggiungendo nuove foto ed informazioni. Puoi visitarlo all’ indirizzo: www.alessioschiavon.com

Brux il primo bite automodellante scelto dai campioni delle maggiori discipline sportive è oggi uno strumento efficace per migliorare le performance e la sicurezza dell’atleta, oltre a rappresentare la novità del mercato sportivo: indicato per tutti gli sport che richiedono concentrazione e massimo sforzo fisico. Utilizzato da Manuel Pietropoli la speranza azzurra dello snowboard alle prossime Olimpiadi di Vancouver, è stato promosso sul campo dal talento italiano che utilizza nella fitta serie di allenamenti la versione tricolore, quella dedicata agli atleti della nazionale. www.drbrux.com

VANS SHOP RIOT 2010

DRAGON MICK FANNING È IL NUOVO VINCITORE DEL TOUR WCT 2009

Ale Barbero è famoso per la bmx a livello internazionale, non tutti sanno però che qualche anno fà si dedicava con successo anche allo snowboard. Questa stagione Ale ha deciso di tornare sulla tavola e per farlo si è procurato un nuovo sponsor, Rough snowboards. Il marchio italiano di snowboard gli darà presto il benvenuto ufficiale con una uscita pubblicitaria a lui dedicata mentre i rider del team Rough (Matteo Ferraris, Mitch Dalle, Francesca Ferraris, Andy e Daniel Diedrich) nel corso della stagione tenteranno di strapparlo ai suoi impegni di pro bmx rider per vederlo flippare anche sulla neve. www.roughsnowboards.com

Dragon Alliance è davvero entusiasta per questa vittoria. Mick è un atleta Dragon da più di 15 anni, fin da quando era un piccolo grom. Aver visto la sua crescita, ed averlo visto giungere fino alla conquista prima del primo titolo, poi del secondo, è una soddisfazione immensa per Dragon. Per festeggiare e consacrare questo secondo titolo mondiale, Dragon creerà il primo occhiale dedicato a Mick Fanning, costruito ed ispirato al talento australiano, e sarà messo sui mercati con la collezione Fall 2010. www.dragonalliance.com

Vans è lieta di annunciare l’evento inaugurale dell’anno 2010 Vans Shop Riot. Il contest riservato esclusivamente ai team dei core shop nazionali è previsto per il weekend del 30 e 31 gennaio, all’interno dell’Iron Snowpark di Foppolo (Bg). Vans Shop Riot quest’anno offre la singolare opportunità di volare in Austria, infatti al team che si aggiudicherà la vittoria verrà consegnato un Price Money di 2000€ per realizzare shooting e filming all’interno del Vans Penken Park di Mayrhofen (AUS), un’esperienza unica che non mancherà di momenti folli e divertenti da condividere con tutto il team. shopriot@vans.it


Margot Rozies

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SKULL CANDY

VANS ALVA LEGENDS PACK

PRO MODEL DI TERJE HAAKONSEN Per il suo secondo pro model con Skullcandy, Terje ha scelto la Agent per portare i suoi emblemi: la Spada e l’Elmo Vichingo. Creata dal designer Skullcandy Brandon Christensen, questa cuffia piacerà sia agli snowboarder per cui Terje è un punto di riferimento che per chiunque sia importante lo stile. www.skullcandy.com 2 LEVEL BLISS BY LEVEL “Bliss by Level” è linea di guanti dedicata interamente alle donne che amano la neve: nata originariamente come linea femminile di Level è oggi una linea di fashion design del tutto indipendente. E’ ideata da un designer americano e da uno europeo affiancati a loro volta da “The Bliss Council”, un team di donne rider del calibro di Ane Enderud, Tania Detomas e Sarka Pancochova, sportive che sanno essere aggressive e competitive ma anche molto femminili; www.levelgloves.com/blissgloves.php

Dal 1966 Vans crea le autentiche scarpe da skate che al meglio rappresentano lo stile di skater internazionali come John Cardiel, Steve Caballero, Tony Alva, Dustin Dollin, Geoff Rowley, Anthony Van Engelen, Johnny Layton e Tony Trujillo. Tra le novità della prossima collezione SS 2010, che mette in mostra la storia del brand e tutto il suo heritage, il pack dedicato al leggendario Tony Alva. www.vans.com 4 SIGNAL PARK ROCKER La Tavola Park Rocker Three-Stage di SIGNAL Snowboards è stata introdotta nel tardo 2008. Il suo design unico offre la più recente tecnologia finalizzata a fornire un controllo più fluido in una varietà di circostanze di shredding, consentendoci di realizzare anche i tricks più tecnici con una sensazione di tanquilla semplicità. La SIGNAL Park Rocker ha un core in pioppo tremolo con una superficie frontale in uretano Exel PMU 4060, una base estrusa in IS440 e una fibra di vetro triassiale per consentire maggiori pop. www.signalsnowboards.it



NEW SKATEBOARD GRAPHICS

STORIES OF SOLE

SLIDE

J NAMDEV HARDISTY Questo libro è d’obbligo per tutti gli amanti di skate che abbiano un minimo di interesse per la grafica. Rachiude tutte le grafiche migliori degli ultimi anni tra cui i personaggi illustrati di Ed Templeton per Toy Machine, le illustrazioni di Andy Jenkins per Girl e Chocolate, le grafiche minimal di Matt Irving per Element, le collaborazioni artistiche con Zoo York e i risultati delle menti contorte di Heroin e Enjoy. Sono anche presenti retrospettive di aziende che ormai non esistono più come Popwar, Bueno e Rasa Libre e sono molto interessanti anche le interviste a Jamie Thomas, pro skater proprietario di Zero, e L’ideatore di Popwar, Yogi Proctor.

VANS ORIGINALS La copertina di questo libro è fantastica! Il logo centrale è stampato su un riquadro di gomma, proprio come il retro delle scarpe vans, mentre il resto è ricoperto di tela ed è disponibile in tre versioni: bianco, a scacchi bianchi e neri oppure con il pattern di loghi come qui sopra. Il libro è ben strutturato poichè non è troppo istutuzionale, ma è una raccolta di storie divise per capitoli: si comincia con le origini del marchio, poi ci sono capitoli dedicati ai personaggi più significativi di Vans tra cui Tony Alva, Joel Tudor, Jhon Cardiel, Steve Caballero e altri capitoli che trattano gli artisti e eventi che hanno contribuito alla crescita del brand.

ROB MATHIS Per chi non lo sapesse, Rob Mathis è il fotografo che ha seguito meglio di tutti i pionieri dello street snowboarding tra cui J.P. Walker, Jeremy Jones e Peter Line. Originario di Salt Lake City, ha sempre seguito attentamente la scena locale ed è stato il fotografo ufficiale del team Forum nei suoi anni d’oro. Il libro è diviso per annate, dal 1993 al 2007, ed è molto interessante vedere l’evoluzione dello snowboard, dai primi rail in street, fino ai trick più tecnici di oggi. La qualità del materiale è altissimo, ci sono foto storiche come la prima sequenza di Peter Line che fa bs rodeo o J.P. Walker che slida la porta da calcio, il tutto dentro una cornice grafica pulitissima, che lo rende un libro da non perdere!






UNTHO.NET

Untho Avantgarde Manuel Fazzini / Photographed by Federico Bellini


Georges Agonkouin è uno skater originario del Benin, un piccolo paese dell’Africa che si trova a fianco della Nigeria. Trasferitosi in Francia con la famiglia dopo tre mesi dalla nascita, Georges è divenuto da subito cittadino francese, rimanendo comunque legato alle sue origini. Vive a Nizza, sulla Costa Azzurra, un posto meraviglioso!

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fakie flip

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nollie

A lui piace viaggiare molto, scoprire posti nuovi, si confronta sempre

Ascolta hip-hop che è sicuramente il genere che ama di più.

con nuove realtà, altre culture e nuovi amici.

Come skater è dotato di un talento al di sopra della media, come

Non posso dire di conoscere perfettamente Georges, ma avendo vissuto alcune esperienze con lui, ho avuto modo di conoscere i suoi pregi e difetti. Georges è un guidatore corretto, “se per strada tutti fossero come lui

potete vedere dai miei scatti. Sicuramente ora sarà in giro per il mondo, dear Georges buona fortuna e chissa che ci si incroci di nuovo! Alessandro Volpin

non ci sarebbero incidenti”, non fuma e non abusa di alcool, gli piace mangiare di tutto ed è un buon cuoco.

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Davide Frassine, o meglio il Larry o Capitan Lerri, come usa lui per rimorchiare minorenni su social network dalla dubbia moralità, è un personaggio di spicco della nullità. Finire minorenne tra le grinfie di ambigui personaggi molto più vecchi e zozzi di lui, ha avuto il risultato di modificare certi suoi atteggiamenti e divenire decisamente più anziano di quegli stracciatissimi ventanni che si porta appresso e più anziano dentro degli stessi suoi amici (che stanno trionfalmente marciando verso la nuova adolescenza). Reso ancora più anziano dalla presidenza onoraria della Cricchetta, composta da altrettanti personaggi decisamente ambigui (ed in alcuni casi dispersi per la Spagna come il Penni e il Pollo), adesso si ritrova in uno stato psicofisico e morale decisamente deviato che lo porta a fare amicizia con chiunque, soprattutto se risulta essere un disperato senza speranza, ma che per lo meno offre da bere. Non beveva, non si drogava ed era un ragazzino responsabile… Adesso beve qualunque cosa soprattutto se gratis, non si sa mai dov’è ed è affidabile quanto una buccia di banana sul ghiaccio, soprattutto quando entra in LOVE MODE e parla di betulle in fiore con un paracarro mentre tracanna vinaccio da un cartone. Dotato di uno spiccato senso dell’umorismo, di capelli inguardabili e di fobie inspiegabili, forse dovute alla gran quantità di schiaffi che gli abbiamo donato in giovinezza (NON MI TOCCAAAREEEEE), vede in Uais la sua nemesi in un rapporto amore odio che manca dai tempi di Gargamella e i Puffi. Non sa ballare, il suo switch skatein è quantomeno approssimativo e sotto i jeans non mette le mutande, non si sa se perché fa molto “attore porno” o perché non è capace di fare una lavatrice ed ha giustificato certe sue frequentazioni decisamente scabrose con un semplice “è un momento un po’ così” Instabile, incapace, inutile, è tuttavia la prima persona che chiamiamo quando c’è qualcosa da fare, e generalmente è l’ultima che rientra a casa (spesso da solo…spesso senza vestiti). Senza paranoie, e senza limitazioni mentali come il 99% della gente in circolazione (skaters compresi) si fa volere bene da tutti, salvo poi rovinare tutto provandoci con la mamma del festeggiato. Il Lerri è un vero fico, venite a scoprirlo! Ci stai sul cazzo ma ti vogliamo bene. Guido Bendotti ed i Los Marciones

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ALLORA STRACCETTO COME VA? Mmmm bene. Grazie. SEI ANCORA A PADOVA A FAR FINTA DI STUDIARE, MENTRE IN REALTÀ SUONI I BONGHI NEI PARCHI E FAI L’ALTERNATIVO FRICCHETTONE? Stavo giusto boomando un cilum, poi uno mi ha mandato delle domande a cui devo rispondere. E non è un professore. RICORDATI CHE SONO IL TUO UNICO MAESTRO NONCHÉ FIGURA PATERNA SOSTITUTIVA. QUANTE VOLTE I FRICCHETTONI TI CHIEDONO DA FUMARE? E QUANTO TI PUÒ DAR FASTIDIO VISTO CHE NON HAI MAI FUMATO IN VITA TUA? Haha! Questa è azzeccata! Effettivamente mi capita spessissimo! Mi fa un po’ strano quando me lo chiedono come fosse questione di vita o di morte. Vabbè.. sono passioni anche quelle, no? Magari a loro fa strano che io vada in skate. Mi fa sorridere quando qualcuno se ne va irritato e magari mi insulta e mi da del bugiardo. Ecco... comunque, una volta per tutte: Non chiedetemi il fumo! Per quello c’è Bendotti.

EH SÌ, GUARDA, MI STAN GIÀ CRESCENDO I RASTA DA RASTAFAGIANO! TANTO PER SAPERE, COSA STAI STUDIANDO? Studio scienze per l’ambiente che per ora permette di fare il cassiere alla rinascente.. però quello che studio di solito mi piace…. di solito. Trovo piuttosto buffi alcuni corsi, per esempio proprio questo semestre sto frequentando un corso per conoscere quale impatto ambientale hanno gli allevamenti di mucche e di maiali. Essendo la prima volta che studio cose di questo tipo, mi fa sorridere sentire un professore con spiccato accento veneto che parla di vacche lattifere. Altri corsi sono proprio belli. Si insomma.. mi piace.. PARLANDO SERIAMENTE: QUANDO TI TAGLI I CAPELLI? LO SAI CHE SEMBRI LORI DEL SANTO MA SENZA TETTE? MA SOPRATTUTTO LO SAI CHE LEDE ALLA TUA IMMAGINE QUESTA ABBONDANZA PILIFERA SUL TESTONE? Gnegnegne. Lo sanno tutti che sono la mia unica qualità! Lasciamoli lì ancora un po’, poi la natura farà il suo corso e arriverà l’autunno anche sulla mia capa..


fs 50/50 to bank

VERAMENTE LÀ IN CIMA SI COMINCIANO A VEDERE UN PO’ DI STEMPIATURE… SECONDO ME SEI STATO CONTAGIATO DA CERTI TUOI AMICI. SEI TORNATO IN ITALIA DOPO UN ANNO DI ERASMUS A BARCELLONA, COME HAI TROVATO LA NOSTRA POVERA PENISOLA? E’ STATA DURA RIADATTARSI A VIVERE A BRESCIA? Tornare a Brescia è stato particolare. Il primo mese dal mio rientro sognavo quasi tutte le notti di scappare e tornare in segreto a Barcellona. Era troppo brutto! Inoltre tanti amici sono partiti o poco prima, o poco dopo che io tornassi. Certa gente l’ho vista 1 o 2 volte negli ultimi 2 anni, quindi ho cambiato un po’ le mie frequentazioni. Mah.. devo dire che passare l’estate a Brescia non è stato male, poi è arrivato l’inverno ed è stato abbastanza una merda. In generale però, mi sembra che la penisola sia rimasta stivaloidale come quando sono partito. PERCHÈ SECONDO TE TUTTI DOVREBBERO PROVARE A VIVERE UN ANNO ALL’ESTERO, ED EXTRA SKATEBOARDING PERCHÈ DOVREBBERO SCEGLIERE BARCELLONA?

Potremmo parlarne per ore.. sarò breve. Stando un anno all’estero si imparano un sacco di cose, punto. E mi sembra ovvio. Comunque, extra skateboarding non sceglierei Barcelona in questo momento. È stato un gran posto, ma ormai la festa è finita. Sta cambiano molto velocemente e lascia sempre meno spazio ai giovani. DÌ LA VERITÀ: QUANTO HAI SKATEATO E QUANTO HAI FATTO FESTA LÀ? Eh! in realtà passavo un sacco di tempo in università, anche se nessuno ci crede.. ma ora che sono tornato me ne pento, anche perchè sembra che gli esami che ho dato là, qui valgano poco un cazzo. Forse ho studiato un anno senza che mi venga riconosciuto. Stupida burocrazia. Le leggi della fisica e della chimica non cambiano oltre confine, no? Comunque, ad un certo punti i soldi della borsa di studio stavano per finire, allora il Penni (mio paziente amico e paziente coinquilino), per un caso fortunato, mi ha trovato un lavoro con lui. Ero il suo sottoposto! Quindi tra lavoro e università non ero pieno di tempo. Devo dire che anche dopo un anno, skateare anche solo una mezz’oretta in Macba faceva un certo effetto, non mi ci abituavo.. era sempre un’emozione forte, a qualsiasi ora del giorno.


fs noseblunt slide



Mediamente un giorno alla settimana riuscivo a fare una mission in qualche spot particolare ed in quelle occasioni la qualità della skateata era di primissima scelta! Per le feste più o meno stesso discorso.. non tantissime, ma le sceglievo bene! AH GIÀ, DICCI QUALCHE BATTUTA SULLE RAGAZZE SVEDESI CHE GIRA NELLA CAPITALE CATALANA. sai cosa fa una svedese appena si sveglia? Torna a casa. Eh oh.. là girava così.. QUANTE FIDANZATE HAI AVUTO MENTRE ERI LÀ’? MA SOPRATTUTTO: LORO LO SAPEVANO? Certo che lo sapevano! Mi preoccupa l’idea di aver avuto fidanzati che io non sapevo di avere. Caspita! una notte, intorno alle 4, mi è arrivato questo messaggio: “ho voglia di pisello, me lo dai?” Ho escluso subito fosse una ragazza simpatica e carina che aveva voglia di fare una passeggiata. Ho indagato ed ho scoperto che a mandarmelo fu un personaggino che passava tutti i giorni dove lavoravo. Hehe. Cazzo, proprio non capiva che non ero interessato.. Poi ci ha provato con il Penni.

BEH IL PENNI È DECISAMENTE PIÙ GRADEVOLE DI TE… ALMENO IL TIPO HA MIGLIORATO I SUOI GUSTI… VABBÈ. SKATEARE CON I LOS MARCIONES, CHE DI MEDIA HANNO QUASI IL DOPPIO DELLA TUA ETÀ, CREDI ABBIA PENALIZZATO LA TUA SFOLGORANTE CARRIERA NELLO SKATEBOARDING? O FAI CAGARE E BASTA? I primi periodi che skateavo con loro, avevano esattemente il doppio dei miei anni. Stando con loro, come per effetto osmotico, mi si sono stortati i denti ed ho perso il 60% della capacità polmonare. A quest’ora sarei carino e ambito, guarda te che cosa si è disposti a dare per l’amicizia. Ridatemi la mia adolescenza bastardi! QUANTO VELOCI BISOGNA SKATEARE? Quanto a lungo bisogna penetrare una donna? BENE GRAZIE, HA DETTO DI RIDARGLI I SUOI TRUCCHI E CAPELLI! VUOI LASCIARE UN MESSAGGIO AL MONDO. No

Hubbe


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Torino aprile 2009, riceviamo una chiamata da Marco Mombelli, Marketing Coordinator di Vans Italia, dove chiede se secondo noi esiste a Torino una location un po’ particolare per portare in Europa il Vans Down Town Show Down, Marco ci ricorda l’altra città dove si terrà un sopralluogo con Vans è Londra. Torino VS Londra? Perchè no! In fondo noi Torinesi abbiamo i nostri simboli, chi ha torto o ragione sono le nostre fabbriche, ereditiamo l’esempio dell’operaio torinese che ricopre un ruolo di prim’ordine all’interno dei movimenti impegnati nella lotta al nazifascismo, sono passati più di sessant’anni dalla seconda guerra mondiale e qualche fabbrica si è trasformata in luogo d’incontro, galleria d’arte come le OGR, Officine Grandi Riparazioni un’officina ferroviaria nata alla fine del secolo scorso immensi locali in mattoni di indiscutibile fascino, ecco la prima location da proporre! Poi perchè no! L’Iveco fabbrica di camion con la sua pista di prova! Poi pensiamo agli ex mercati generali, utilizzati come villaggio olimpico per le olimpiadi invernali del 2006.

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ALAIN SAAVEDRA 360째 flip



CRIS AULT fs pole jam


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IGNACIO MORATA melon transfer


JAVIER MENIZABAL stalefish transfer

È un attimo alzare gli occhi da quel luogo e vedere l’arco olimpico, un arco rosso alto 69 metri e lungo 55 disegnato da un gruppo di archittetti e ingegnieri guidati dall’inglese Hugh Dutton utilizzata come passerella per raggiungere il centro polifunzionale del Lingotto. Lingotto? Certo il Lingotto! Perchè non portare un contest di skate sul tetto della città! Che dire! Muti davanti a questo complesso di archeologia industriale! Alle estremità della fabbrica due rampe elicoidali che servono ad accedere dal piano terra direttamente alla pista di collaudo,

costituita da due rettilinei di oltre quattrocento metri di lunghezza, collegati da due curve paraboliche. Londra è stesa! Appena Karin di Vf vede la location non ha dubbi! Si fa qua! Il resto è storia del contest, sicuro l’avete già letta su altre riviste, quindi da buon torinese vi ho raccontato un po’ di storia della mia città, città che ha colpito anche Tony Alva, ha riempito di domande Erika nel loro tour cittadino! Non aveva mai mai visto tanta architettura barocca così tutta assieme! Tony ha la sua storia Torino la sua! Che bell’incontro! LUCA CARTA

POLDO


Uno dei più begli eventi a cui abbia partecipato negli ultimi anni, con l’atmosfera classica di Quiksilver, quella di Marsiglia, quella di quando ciò che si organizza lo si fa per divertimento vero degli atleti e questa è una delle doti di questa famiglia che riunisce tra i riders più forti del mondo in tutte le discipline degli sport da tavola. È stato davvero emozionante vedere sfilare Kelly Slater con Robbie Nash, Serge Vitelli e le sorelle Moreno, Travis Rice e altri campioni che da sempre hanno il loro nome legato al marchio che ha organizzato l’evento.

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Una super festa tra amici in una rampa che sembrava più il palco di un concerto rock con Tony ed i suoi amici volando tutto intorno, decisamente coreografico, con la prima volta per una donna di un mac twist in vert, dopo diversi tentativi coraggiosi non chiusi di un pelo si è presa l’ultima parola ed ha chiuso in bellezza la session giusto in tempo per festeggiare ad un free drink che ha lasciato il segno il giorno dopo.  Un mal di testa da ricordare chiudeva il rientro a casa in compagnia del gruppo di fotografi che ha affrontato con valore la missione. Parigi era davvero il posto migliore dove organizzare questa festa, sotto la torre con un clima mite e le persone magicamente prese da un aria bohemienne che ha liberato da ogni forzatura questa trasferta nata sotto il segno di un aereo perso all’alba in un aereoporto nebbioso. Faz

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La scorsa stagione è stata fantastica, era da anni che non si vedeva così tanta neve! Ogni volta che andavo in montagna le ritrovavo ricoperte da un manto di neve vergine che non vedeva l’ora di essere slashata della mia tavola. Anche la città è stata invasa dalla neve, sarà rimasta per almeno tre mesi sui marciapiedi e sulle aiuole e mentre camminavo al mattino verso l’ufficio, risplendeva e mi invogliava a lasciare tutto per andare a prendere la mia tavola. Grazie a tutta la neve che è caduta si sono aperte nuove linee di freeride, sono spuntati nuovi spot dove costruire kicker, gli snowpark hanno potuto esagerare nella costruzione di nuove strutture mentre la città si è trasformata in un paradiso per tutti gli amanti dei rail. Tutte queste condizioni favorevoli hanno dato una spinta consistente allo snowboard italiano. Infatti il livello di riding è aumentato tantissimo rispetto agli altri anni, ma non solo: ho notato che finalmente c’è stata una grande diversificazione nel tipo di riding.

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Fino a pochi anni fa, se sfogliavi una rivista italiana ritrovavi ogni anno gli stessi rider, gli stessi spot e una leggera progressione dei trick, si era quasi creato un modello di “rider italiano” che tendeva a ripetersi. Quest’anno invece, i rider hanno sperimentato molto di più: alcuni si sono addentrati nel backcountry alla ricerca di kicker naturali e linee di freeride, altri hanno spinto al massimo il livello di trick in park e in pipe, mentre altri ancora hanno esplorato il jibbing in tutte le sue sfaccettature. Una nuova ventata di freschezza ha raggiunto lo scenario italiano: tra le pagine patinate si vedono tante facce nuove, spot mai visti e trick impensati, aaaah….. Che bello! Per coronare questa stagione abbiamo voluto creare un diario che riassumesse il 2009. Ci troverete un po’ di tutto: volti noti e volti nuovi, spot famosi e spot mai visti, trick classici e trick innovativi, perché l’importante è sperimentare, inventare, creare ed ispirare! George Boutall


MATTEO BORGARDT handplant

Bardonecchia

Dennis Piccolo


TATO CHIALA pole jam Method

Cesana

Dennis Piccolo

Devid De Palma

In questo spot ci sono capitato “per caso”; tipicamente, quando vado a “fare street”, vado in spot che ho visto e valutato personalmente così da poter subito analizzare eventuali “ostacoli”, quali poca velocità, dimensioni del rail, ecc…. In questo caso le cose sono andate un po’ diversamente visto che, al mio arrivo Cristian mi ha semplicemente detto: “Domani andiamo a filmare in uno spot dove potrai dare il meglio di te”. Questa volta mi sono voluto fidare e, devo ammettere, che al mio arrivo al “cantiere” mi sono stupito. Difatti era un vero e proprio cantiere edile pieno di strutture da poter jibbare: cisterne, tuboni “ratatà” (da noi così chiamati per via del rumore che fanno) e varie altre strutture che potevano alimentare la nostra fantasia. In un batter d’occhio abbiamo capito che avremmo potuto fare di tutto visto avevamo le velocità di cui avevamo bisogno, neve ce n’era in abbondanza, lo spot era in un bosco e quindi senza il timore di essere cacciati, quindi avevamo tutto il tempo che volevamo. In pratica è stato lo shooting perfetto.

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MATTEO BORGARDT fs tailslide270째 out



DEVID DE PALMA boardslide 270째 out


Prato Nevoso

Dennis Piccolo



LUCAS GOLLER ollie

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SIMON GRUBER fs 540° stalefish

Val Senales

Dennis Piccolo

George Boutall

Ho incontrato Simon per la prima volta proprio qui in Val Senales quando tutti lo conoscevano come “spadino” e facevamo entrambi gli shaper. Mi aveva subito stupito la sua determinazione sia come rider che come lavoratore, non si fermava mai: al mattino si alzava prestissimo e dopo aver fresato il park con il gattista si metteva a saltare sul salto “grosso” con uno stile inconfondibile, finchè la neve teneva. Poi al pomeriggio si univa a noi a spalare, ci dava ordini di qua e di là con il suo accento tedesco e non si dava pace finchè tutto il park non fosse stato fresato con precisione chirurgica. A quei tempi aveva appena 18 anni, nel frattempo ha fatto un sacco di strada, fino a diventare uno dei rider italiani più forti. È sempre un piacere vederlo girare sul “suo” kickone!

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MATTEO TUBEROSA indy

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Ceresole

Irma

Matteo Ferraris

Ricordo perfettamente quel giorno, era metà maggio, la voglia di snowbordare era ancora tanta ... ma gli spot a primavera inoltrata erano ormai pochi , poi trovammo il garage , 10 minuti di pala e subito tubetto si cacciò in indy nosebone ...e iniziò una delle ultime session della season.


MARCO “JHONNY” MORANDI ollie

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DEVID DE PALMA 50/50

Sestriere

evergreen

George Boutall

Questo è stato il primo giorno di street della stagione. Quando siamo arrivati al parcheggio di Sestriere non potevo credere ai miei occhi: c’era mezzo metro di neve e un zona che si merita il nome di “rail park” poichè nell’area di 500 metri ci sono almeno 10 spot tra rail dritti, curvi, kinkati, drop e wallride! I rider si sono subito messi al lavoro: Mentre DDP preparava questo rail, Jhonny si è sparato un mega drop giù da un muro mentre Matteo Ferraris, Tube e Mitch Dalle hanno trovato una casetta i plastica e hanno dato il via ad una gara di grab e bonk. Alla fine Devid è riuscito a preparare il drop in per il rail e malgrado la rincorsa fosse poco più larga di una tavola, dopo un paio di tentativi, è riuscito a chiudere questo 50/50 con drop mortale sul cemento!

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MATTEO FERRARIS fs wallride

Sestriere

evergreen

Matteo Tuberosa

È inizio stagione, siamo in cerca di spot da poter fare con la poca neve rimasta dopo i giorni insoliti di caldo che ha sciolto quasi tutta la neve. Matte trova questa casa dissestata, decide di usarla come wallride, la rincorsa è veramente nazzi perché la neve è poca e bisogna passare in mezzo alle due case schivando muri e spigoli. Però Matte c’è la fa in vero stile “TUGGA”, yo main!


MATTEO TUBEROSA blunt to fakie

Bardonecchia

evergreen

George Boutall

Sono gli ultimi dell’anno e siamo riuniti a Bardonecchia per fare qualche giro rilassato nel park. La giornata è nevosa, c’è una spanna di neve fresca per terra, gli alberi sono carichi di neve e le nuvole creano un’atmosfera quasi magica. Vedendo questa casetta non ho resistito a fare qualche scatto e allora è partita una photosession improvvisata...

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Carignani


FRANCESCO PALATELLA

Carignani

È d’obbligo, dopo aver chiuso la stagione estiva sul ghiacciaio di Les 2 Alpes, prendere su i nostri quattro stracci (si fa per dire) saltare su in macchina e raggiungere i Paesi Baschi. Seignosse, subito dopo Hossegor, immersa completamente nella foresta, è ormai da anni la nostra meta. In verità quest’anno c’è stata una “piccola deviazione” dovevamo sbrigare (ci siamo immersi nella produzione) il contest “Vans Down Town Show Down” sul tetto della ex fabbrica del Lingotto! Salutato Tony Alva e soci e chiusa la pratica Torino,

ogni dove, sulle quelle povere e misere onde Kelly Slater ha avuto la peggio mentre Mick Fannig si è portato a casa la vittoria nonchè poi

nevi di Bardonecchia!

France avaro di onde, ma come sempre molto coinvolgente e ben organizzato. Giornate di muscoli scolpiti, giornate di culi e tette in

in seguito anche il Campionato del Mondo ASP 2009.

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sistemaPalattella, moda internazionale. Francesco Alessio Schiavon e Maurice in piedi all’alba per   cercare onde con Nicola Carignani al seguito, per produrre un po’ di Dal suo studio di Topanga Canyon, una location estremamente materiale per questo articolo, ma aimè il piattume è continuato per bohemiene del South California, l’attenzione verso l’utilizzo un bel Il buon Farronato è sempre Alberto quindi un po’ di qua deipo’! materiali è unica. Ogni singolo componente deve essere naturale, rinnovabile riciclabile ed ogni e unbiodegradabile, po’ di la, i Chinaoverload si sonoogettati in un sanoprocesso turismo a produttivo impiega materiali eco sostenibili. San Sebastian! Un saluto a tutti quelli che son passati a trovarci e un uno degli obiettivi di Isaac è da sempre stato quello della condivisione grazie di conoscenza cuore agli amici che mi hanno ridato la voglia di della tecnica.argentini Oggi che le stesse aziende che anni fa gli bere chiusero mate! Cidelle si rivede tutti a settembre 2010! con Se non sulle porte in faccia sono sul mercato delleprima collezioni eco

con puntuale pass al collo ci siamo immersi nel Quiksilver Pro

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Outernational, oramai molto piu che solamente un brand “loveinspired”, è molto piu che un brand “love-inspired, sta piano piano portando questa industria moda/abbigliamento Archiviato il Pro France, noidella di Facciosnao, in questoverso casoun territorio rivoluzionario. Outernational è la sua maniera di vedere Facciosurf ci siamo dedicati un po’ a noi! Erika e il Sig. Nilson in il pianeta senza confini politici e questa visione di un mondo pseudo relax (Erika sempre qualcosa da fare!), io Poldo mi contaminato dalletrova diverse culture ha portato questo brand alla sonocreazione impegnato adqualcosa esplorare campi da golf del circondario! di un di tutti unico,i sostenibile ed eco-friendly nel

Poldo


Cristian Surace


FRANCESCO PALATELLA

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Carignani


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Cristian Surace

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Il Costa Rica è l’habitat di 3 specie di squali, di coccodrilli e di vari serpenti velenosi e potenzialmente mortali ma è soprattutto il luogo dove vivono più di 250 specie di mammiferi, il 10% delle specie degli uccelli e delle farfalle del pianeta e più di 1500 specie di pesci. Quindi prima di partire più che preoccuparsi di eventuali pericoli, bisognerebbe preoccuparsi di come poter sfruttare il poco tempo che si ha per vivere una delle più grandi biodiversità del pianeta.   Abituarsi ad essere svegliati dalle scimmie urlatrici, non usare più le scarpe neanche quando piove, il sole che tramonta presto, alzarsi alle 5,30 del mattino e incontrare più gente che alle 11 di sera, surfare con le mante, viaggiare nel cassone di un pick up, essere salutati anche da persone che non ti conoscono, scoprire la differenza tra dormire e riposare, allontanarsi dalla brutalità della città, sapere da cosa si fugge ma non cosa si troverà, non essere frenati da stupide leggi e rendersi conto che il mondo funziona anche meglio senza e come diceva un mio caro amico brasiliano, riappropriarsi della “naturalezza” delle cose.

Vivere in una società dalle molteplici possibilità è comunemente riconosciuta come una cosa positiva, ma quando si prova la semplicità e la serenità che questa comporta questa certezza diventa quantomeno una serie di domande. Il futuro è fare più in fretta?.. ...perchè?   WITCHES ROCK Raggiungere witches rock non è mai stato facile e nonostante siano passati parecchi anni da quando il team di Endless Summer svelò al mondo questo paradiso, i sistemi per raggiungere lo spot e il suo parziale isolamento sono rimasti invariati. Nessuna possibilità di procurarsi acqua e cibo nei paraggi e un’ora di jeep sullo sterrato peggiore che possiate immaginare sono il piccolo prezzo da pagare per trovarsi in cinque nella line up di una delle più famose e perfette onde del mondo. Marcello Goggio

Faz

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Cambiamento climatico? qualcuno sembra farci caso. Copenhagen ci

aziende sembra stiano prendendo delle decisioni con particolare riguardo

insegna che il problema è all’ordine del giorno ma che le soluzioni sono

nei confronti dell’ambiente.

lontane dall’essere ahinoi trovate. Nonostante opinione pubblica e Media non approfondiscano mai il

A capo di questo movimento nell’Action Sports Apparel Industry c’è Isaac

modo in cui Madre Natura ci stia facendo saldare i debiti che abbiamo

Nichelson, designer, eco attivista, surfer, snowboarder,artista e bowlrider.

nei confronti del pianeta -penso a terremoti tsunami e cicloni che

Dalla maggior parte della gente viene definito come un “visionario

hanno riempito ultimamente le pagine dei giornali- c’è una sorta di

green” a me invece piace vederlo come un eco warrior grazie alla tutta

“consapevolezza verde” che sta piano piano avanzando ed alcune persone ed

la foga che mette nella tutela ambientale.



Come si fa però a definire eco warrior qualcuno che chiama la propria azienda con il termine giamaicano che definisce uno stile di vita puro e libero? negli anni settanta era costume come forma di protesta quello di mettere fiori nei cannoni, ai giorni nostri Isaac metterebbe invece una piantina di cotone organico.. Lo scorso 13 ottobre, Isaac assieme ad alcuni coltivatori e rappresentanti della Hemp Industry Association, come atto di disobbedienza civile, ha piantato alcuni semi di canapa industriale nel giardino della Drug Enforcement Administration di washington, allo scopo di protestare nei confronti del divieto di coltivazione di Canapa. Nonostante cresca naturalmente in gran parte degli stati uniti ed il mercato americano sia il piu importante a livello mondiale per i prodotti derivati dalla sua lavorazione, la sua coltivazione è illegale.

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KYLE THIERMAN fs air

Nikki Brooks


mentre alcuni poliziotti lo stavano ammanettando, Isaac ha chiesto

Dal suo studio di Topanga Canyon, una location estremamente bohemiene

loro se conoscevano la differenza tra la canapa e la marijuana, ed ha

del South California, l’attenzione verso l’utilizzo dei materiali è unica. Ogni

ribadito il suo desiderio e necessità di poter comprare le materie prime

singolo componente deve essere biodegradabile, naturale, rinnovabile o

per i suoi prodotti all’interno del paese senza per forza dover andare in

riciclabile ed ogni processo produttivo impiega materiali eco sostenibili.

Cina con le gravi conseguenze a livello ambientale ed economico.

uno degli obiettivi di Isaac è da sempre stato quello della condivisione

l’obiettivo di questa plateale manifestazione, che ha visto l’arresto di tutti

della conoscenza tecnica. Oggi che le stesse aziende che anni fa gli chiusero

i presenti con il conseguente rilascio durante la sera, aveva come obiettivo

delle porte in faccia sono sul mercato con delle collezioni eco friendly, la

quello di portare all’attenzione della amministrazione Obama il problema

sua rivendicaione è che l’abbigliamento eco sostenibile deve essere il nuovo

di questo divieto e le conseguenze che tale azione porta sulle dirette

status quo. La stessa attenzione che ha verso i materiali viene prestata anche

economie dei coltivatori ed in generale nei confronti del fashion system

nei confronti delle comunità locali e dei piccoli e disavvantaggi aritigiani e

environmental-friendly.

coltivatori “Essere un surfista mi ha insegnato a portare rispetto per i locals..

E’ dall’inverno 2001 che Isaac assieme al suo marchio Livity Outernational,

oggi mettiamo lo stesso rispetto che va mostrato in qualsiasi line up nel

oramai molto piu che solamente un brand “love-inspired”, è molto piu che

nostro business, lavorando per il raggiungimento di un sistema produttivo

un brand “love-inspired, sta piano piano portando questa industria della

piu equo e sostenibile ed un commercio che permetta di dare beneficio

moda/abbigliamento verso un territorio rivoluzionario. Outernational è

direttamente alle diverse comunità”

la sua maniera di vedere il pianeta senza confini politici e questa visione di

un mondo contaminato dalle diverse culture ha portato questo brand alla

quando Isaac non è nel suo studio alla ricerca di un modo per salvare

creazione di un qualcosa di unico, sostenibile ed eco-friendly nel sistema

il pianeta, si sta porbabilmente intubando da qualche parte in Messico

moda internazionale.

assieme ai suoi figli ed agli altri attivisti Livity.

Giacomo Zanni

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