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In copertina: FFT PICTURE AWARDS BY MURIO BACO MAGAZZINO DI IMMAGINI. SKATE. SNOW. SURF. BMX. FMX. LIFESTYLE. MUSICA. ARTE. - WWW.BACO.IT - TRIMESTRALE - NUMERO 48

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California Sports | Tel - 0119277943 | www.californiasport.info MY DC CREW SHOPS: Skateboarding’s Finest - Torino (TO) ACriminalG - Arona (NO) Frisco - Brescia (BS) Bomboclat - Monza (MB) Green Boards - Padova (PD) Soul Shop - Torre Pedrera (RN) Blackout – Pinerolo (TO)

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La testa di Daniele Galli è stata i n g r a n d i t a c o n i l c o m p u t e r.

Il FS Rock qui sopra è tutto originale.

Foto di Giuliano Berarducci a Canyelles.

some heads are bigger than others

I nostri vestiti sono disegnati da skater e testati sul cemento, per farti stretchare i FS Rock alla Daniele Galli.

La collezione Spring Summer 2012 e la nuova videopart di Daniele sono su b a s t a r d . i t

FFT PICTURE AWARDS BY MURIO

EDITORIALE 48 Senti sempre parlare di persone pronte a riempire zaini o valigie per affrontare un nuovo ed eccitante viaggio.

Quale sia la meta non è del tutto fondamentale, ma l’entusiasmo che ci accompagna insieme a quell’indomabile curiosità lo è.

Captare nuovi stimoli da luoghi sconosciuti è forse quello che ci riesce meglio: chi tra di noi non vorrebbe essere sempre in viaggio?

Viaggiare... Come molti hanno fatto per disegnare nuovi contorni sulle cartine geografiche, per affondare i piedi sulla sabbia lunare, o più semplicemente per il desiderio di sentirsi ancora vivi.

Essere in viaggio, sentirsi in balia degli eventi è ciò che ci fa sentire più leggero il cemento che la quotidianità minuto dopo minuto consolida attorno a noi. È strano come la sola sensazione di poter evadere dalla nostra ombra anche solo per qualche giorno continui ad affascinarci e a infonderci nuova speranza.

Il semplice sapere o il non sapere che affronteremo qualcosa a noi sconosciuto ci eccita e ci fa produrre endorfina.

Ma nella nostra vita quotidiana non siamo altrettanto bravi, la consapevolezza del domani ci rende apatici. Dare ascolto a chi dice: “bisogna vivere giorno per giorno” rafforza il tuo disagio.

Eppure un modo per sfuggire a questa consuetudine dovrà pur esserci: forse un film, forse un libro, forse un nuovo amore?

Ma da cosa fuggiamo?

Dall’abitudine?

Dalla noia?

Da noi stessi?

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Forse quello che abbiamo, quello che amiamo, ci va sempre più stretto, e ci illudiamo di poter indossare un “abito” sempre migliore del precedente, arrivando a riconoscere che il passato è ormai molto vicino ad assomigliare al nostro futuro.

Ogni giorno costruiamo, disfiamo mille idee nella nostra immaginazione, per ingannarci e allontanarci da ciò che realmente sta davanti a noi: in questo momento monitor, tastiera, sigarette e accendino.

Oggetti... Siamo circondati da oggetti, più utili, meno utili, ma alla fine oggetti, più dannosi o meno dannosi.

Costruiti per “agevolarci” ci accompagnano ogni giorno, e quando proprio non riusciamo a farne a meno vengono in viaggio con noi.

Forse è proprio da questo che vogliamo fuggire: dall’abbraccio confortevole che solo il nostro letto ci sa dare, dal libro che appoggiamo sul comodino prima di spegnere la luce, dalla tazza colorata dove versiamo il latte.

Ma la verità è che noi li abbiamo scelti, noi li abbiamo fatti entrare nelle nostre vite, e siamo noi quando finisce il viaggio e riprendiamo la strada del ritorno a volerli ritrovare.

In fin dei conti essere soddisfatti di noi stessi è il viaggio più difficile da affrontare.

Per questo viaggio partirò senza bagaglio.

Luca Pistono

SOMMARIO48

IN QUESTO NUMERO : FFTPA2012, PAG 16 CROMIE, PAG 24 - FULLMUNNYPARTY, PAG 32 - RGBMX, PAG 36 - MICHELE SALINI, PAG 42 - SONAR, PAG 50 - UN ANGOLO DEL MONDO, PAG 54 - CICO SPINKING ACCADEMY, PAG 70 VARAZZE, PAG 72 - BACORAMA, PAG 78 - IVAN CAZZOLA, PAG 80 - SIMPLESHOP, PAG 82 - SUONI INDIPENDENTI, PAG 86

EDITOR IN CHIEF paolo testa - poldo@baco.it EDITOR/CREATIVE DIRECTOR luca pistono - luca.pistono@baco.it EDITORIAL COORDINATOR olaf pignataro - olaf@baco.it FOREIGN COORDINATOR erika guareschi - erika.guareschi@baco.it PHOTOGRAPHER mirai pulvirenti. luca carta. andrea fazzolari. lorenz holder. murio. marcello cassano. ale simonetti. lorenzo belfrond. giorgio perottino. fizza. ale volpin. mike pireddu. roberto bragotto. marcello goggio. kreator. eleonora raggi. hubbe ferroni. andrea borgarello. denis piccolo.

COLLABORATORS max gionco. chiara de notariis fabio valente. cristina visentin. alessandra giovannini. davide pavanello. katia marinelli. anna mariella. mattia bonaguro BACO48

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PUBLISHER Presso s.r.l. Edizioni SALES MANAGER - UFFICIO COMMERCIALE paolo testa poldo@baco.it Tel. e Fax +39 011 813 68 50 mob. +39 3386864081 PRINTED IN ITALY Grafiche Ambert s.r.l. -10038 - verolengo - to www.graficheambert.com FREE DISTRIBUTION www.baco.it INFO www.baco.it Testi, illustrazioni e fotografie non vengono restituiti, se non espressamente richiesti.

Gli autori sono i soli responsabili delle opinioni espresse.

La riproduzione anche parziale di testi fotografie disegni è vietata con qualsiasi mezzo e forma.

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Reggio emilia Pozzallo Scicli Vittoria rieti Guidonia Roma anzio Roma roma Roma Anzio Roma Roma Roma Roma Roma Ostia Lido Roma roma civitavecchia Casalpalocco roma Cattolica salerno Salerno Morbegno Sondrio Sarzana Siracusa Siracusa Sassari sassari Alghero Varazze Rovereto Madonna di Campiglio S. martino di castrozza Cavalese moncalieri Ivrea Torino Pinerolo Torino torino torino Collegno Ciriè torino Torino torino Orbassano torino settimo torinese Chivasso Nichelino Trapani Mazara del Vallo treviso montebelluna treviso Lignano Sabbiadoro Udine Saronno Tradate Varese sesto calende Varese Domodossola Venezia Bassano del Grappa vicenza rosa’ VICENZA feltre

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Jacopo Carozzi

FIAT FREESTYLE TEAM

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Visti da Murio 2

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Ciao Murio sei più fotografo o più editore? Oppure la parte visiva e la parte editoriale si compensano?

Una fusione di entrambi, in una parola: Murio. Le due realtà rispecchiano i miei anni di esperienza nei due settori.

La parte visiva è ciò che ho vissuto, i viaggi fatti, le persone ed i luoghi che ho visto; mentre la parte editoriale è il culmine della mia carriera... Essere un editore vuol dire trasmettere alle nuove generazioni la propria opinione sul nuovo tipo di comunicazione.

Nella settimana con i FFT Picture Awards sei inciampato in tanti colori, raccontaci un flash del viaggio legato al blu, al rosso o se vuoi scegli un colore che ti ha accompagnato.

I colori che mi hanno particolarmente colpito sono quelli delle spiagge, del mare e del cielo di Hossegor.

Simone Kid Barraco BACO48

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Daniel Cardone Nella tua carriera hai fotografato tanti riderds spaziando dallo skate allo snowboard, sono passati degli anni dai tuoi primi scatti, cos'è cambiato?

In realtà non è cambiato poi molto dalle mie prime fotografie, io sono cambiato...

Maturando e crescendo in questi anni lavorativi. Devo essere sincero però, ogni rider con cui ho lavorato ha lasciato un segno a livello umano, e questo ha senza dubbio inciso sulla mia evoluzione personale.

Vorrei infatti cogliere l'occasione per salutare e ringraziare ognuno di loro.

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Durante il tour Vars, Barcellona, Hossegor e Bilbao, quale oggetto/luogo ti ha ispirato di più.

Ogni luogo in cui sono stato mi ha trasmesso diverse vibrazioni positive e negative; ma sicuramente la magia di Hossegor mi ha incantato per i paesaggi, lo stile di vita e per un futuro lavorativo.

In fine meglio Crackers o Pure?

Sono due realtà completamente diverse che hanno alcuni dettagli in comune.

Crackers è uguale a Murio, come Murio è uguale a CrackHeads!

Roberto D’Amico BACO48

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Cromie

Quattro foto di action, quattro colori, quattro stagioni, quattro riders e quattro sport diversi. Il concetto che sta alla radice del brand CMYK non poteva essere declinato in maniera migliore.

Non è una novità, quest’inverno è stato un po’ bizzarro, specialmente nel nordest italiano.

Marchino è giovane e pieno di energie, ed ha saputo tirare fuori dal suo cilindro questo millerflip in una giornata in cui gli altri se ne sarebbero stati a letto a cazzeggiare davanti al proprio mac.

Marco Grigis Maso Corto, val Senales Pic Giorgio De Vecchi

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Eigo Sato Beaumont, USA Pic Riccardo Monti

Beaumont è appena fuori Los Angeles, ed è universalmete riconosciuto come uno dei paradisi del motocross freeride.

La primavera scorsa Eigo è partito dal Giappone per stare qualche tempo a disegnare linee tra le verdeggianti colline californiane: direi che il clima della west coast giova alla salute…

Max Vieider - Sunset AlpeDSiusi11 > Bs5 melon BACO48

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Bruno lascia la sua casa di Anglet, in Francia, ogni volta che può: per lui è sempre estate!

Mentre scrivo qui nelle Dolomiti stiamo lottando contro l’inverno e la neve che si sciolgono inesorabilmente, mentre continua a mandarmi foto dal Messico.

Non è che magari ha ragione lui?

Bruno Degert Reunion Island Pic Lili B

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Miha Vogrincic Nova Gorica Pic Kreator

Con questa “scomposizioneâ€? di backside lipslide, che ha per protagonista Miha Vogrincic, il nostro viaggio volge al termine. Miha ha sempre un buon occhio per trovare spot innovativi e fuori dagli schemi, e la rivisitazione in chiave onirica di Kreator non fa che rendere il tutto ancora piĂš particolare.

F U L L

MUNNY P A R T Y txt Ciccio Kiesa - ph Olaf Pignataro

Anche quest’anno Chiesa in Valmalenco ha ospitato la più internazionale edizione del Full Munny Party!

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Roope Tonteri

F U L L

MUNNY P A R T Y La terza edizione del contest è stata infatti caratterizzata dalla presenza dei 4 riders norvegesi Tayo Cittadella, Joacim Nyoaugen, Larsi Brynildsrud, Sindre Iversen e dalla "tricks machine" finlandese, Roope Tonteri.

I ragazzi scandinavi si sono confrontati con i best riders italiani, inclusi gli atleti della nazionale, in una jam session iniziata su di un big air tecnico, ma divertente e finita sulla linea jibbing bear style!

Come l'anno scorso, lo spirito goliardico ha caratterizzato il Full Munny di Chiesa, l'evento indipendente da qualsiasi federazione, che senza stress ha fatto divertire gli atleti e il numeroso pubblico del Fiat Freestyle Team PalĂš Park!

Stefano Munari BACO48

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Questo grazie anche al dj set di Gammy, che ha scaldato l'atmosfera durante il contest e quello di dj Pela che ha reso epico il party all'Offline di Chiesa in Valmalenco.

Ringraziamo gli sponsors che hanno reso possibile l'evento: Fiat Freestyle Team, Nitro, Vans, Monster, FAB, Consorzio Sondrio e Valmalenco e una menzione speciale per gli shapers che hanno preparato le strutture all'altezza dell'evento.

BELLA SLIKY!!

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Pic Andrea Schilirò

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RGBMX Davide Altobelli sulla spina del Butta Park di Pavia, mentre il fotografo Andrea Schilirò si divertiva con le gelatine colorate sui flash.

handplant

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RGBMX no handed air

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MICHELE

SALINI itw Giuliano Berarducci pic Simone Muccioli

Cominciamo subito dagli argomenti scottanti: tra te e Jr Casanova aka Jereme Rogers, chi vincerebbe in una sfida rap? E seguiresti la sua carriera, rispettatissima tra l’altro, abbandonando la tua di skater?

Beh, credo che il talento di rappare di Jr Casanova sia indirettamente proporzionale al suo talento di skateare: parole molto più dirette (parere personale) a rappare fa schifo come la senape nel budino e che mollare la sua carriera di skater per fare il rapper sia stata la minkiata piùabominevole che abbia mai visto fare da qualcuno arrivato sino a quel punto… Che dire… Bella Jeremy!

Parliamo un po’ del real ghetto di Fontana Fredda, il paese in cui abiti, della mitica Panda e del perché cazzo ti eri fatto i rasta!

Ehehe mi sono fatto i rasta fondamentalmente perché ero un moccioso rimbambito e faceva fico: all’epoca erano super cool perché li aveva poca gente... Grazie ai dreadlocks ho aggangiato più di Sanpey con la sua canna! Ma appena ho capito che non centravo un cazzo con la cultura rasta ed ero un emerito ignorante me li sono rasati.

La panda purtroppo è stata venduta dopo che il contachilometri ha segnato i 250 mila; adesso che sgobbo tutto il giorno mi sono comprato un'Audi tt roadster cabrio, ma non vale nemmeno ¼ delle emozioni che ti dava guidare la leggendaria FIAT Panda….

Perché sei sempre così pompato (in senso buono) e ti troviamo ad ogni contest, demo, ogni volta che c'è da skatare tu ci sei?

Ho passato un brutto periodo di infortuni dal 2004 a oggi che mi hanno tenuto fermo su e giu quattro anni, che pero’ ho sfruttato per farmi un lavaggio di cervello micidiale tra video e magazine: senza poter skeitare ho immagazzinato una voglia di skatare così pesa che per soddisfarla adesso devo skeitare per 50 anni senza fermarmi! Ecco perché non perdo un occasione di skeitare con gente fortissima e respirare l’aria del good skateboarding.

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Analogie tra il mondo del rap e dello skateboarding. Io di rap non ci capisco piu un cazzo da quando è morto Biggie Small, per cui un po’ di devi aggiornare... Tipo: chi è Lil Wayne?

Lascia stare Lil Wayne: è un super commercialone che io rispetto ma super mainstream già passato di moda: sai l’hiphop è più una cultura che un genere musicale, come lo skateboard è più un'arte che uno sport, e come ben sappia-

hardflip

mo ogni cultura ha le sue leggende e lo stesso vale per il rap; le leggende rimangono negli anni quindi da quando Biggy Small e Tupac si facevano la guerra a rime e la west coast ballava sotto le note di California Love, niente è cambiato realmente... La buona musica è ancora questa ,come nel mondo skateboard veterani come Geoff Rowley, Andrew Raynolds spacca ancora tutto.

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switch krook

Ok sappiamo tutti che sei un po’ tamarro. Ma ci sono mai state delle volte che prima di uscire di casa hai pensato: “No cazzo, questo è troppo anche per me”.

Mai successo: non e’ mai stato troppo, anzi forse sono più le volte che ho pensato “Forse è troppo poco”!

Swag, Thug, Flair…. Spiega Si vede che sei tornato da poco dal ghetto di Harlem. Swag = attitudine ma va contestualizzato altrimenti vuol dire anche altre cose. Thug = ragazzo di strada, g, hustlers. Flair = stile, portamento.

A parte i contratti milionari con i tuoi skate sponsors e con la Def Jam, come fai a mantenerti?

A parte rapinare banche con gli UZI...

La def jam mi ha cacciato per uso di termini scurrili nelle strofe (ride)... A parte gli scherzi, gli skate sponsor sono ridotti a zero a parte Etnies per le shoes che mi supporta con scarpe da paura e Freelife Sk8shop, avrei bisogno di uno sponsor di tavole che sto cercando da un po di tempo; a parte questo faccio l’agente di commercio, vendo porte e serramenti in generale, lavorando circa 10 ore al giorno.

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MICHELE

SALINI

backside filp Perché il Salo buono sta a Barcellona e il Bad Salo sta in provincia di Parma?

Il Salo buono ha trovato un buon lavoro quindi è rimasto la e se la skeita di brutto, tra poco uscira’ la sua nuova parte video per El Santo... Ho visto la preview e sarà una bomba! Io invece sono thebadsalo, quello sfigato che se ne sta a Parma, sgobba tutto il giorno e va a skeitare in un park senza una struttura utilizzabile. Che ci vuoi fare, è la vita... Almeno mi è rimasta un sacco di voglia di skeitare!

A parte gli scherzi ho un buon lavoro qui, e poi ho deciso insieme a Mary, la mia ragazza che amo tantissimo, di stabilirci qui per adesso, per metterci via qualcosa e deciderci sul daf are. Siamo felici.

Ma al posto di skateare e ascoltare hip hop, non potevi giocare a calcio e andare al Cocoricò?

Conveniva... Avrei una bellissima cresta gellata con colla di pesce tipo i babbi di Jersey Shore; sarei palestrato, steroidato e abbronzato; penserei solo alla ceretta dei peli del culo tutto il giorno; non avrei voglia di fare una minkia e a 30 anni pretenderei soldi dai miei genitori per entrare al Coccorico’ e provarci con una cicciona viziata liporifatta con tette a canotto fatta di mdma, per poi svegliarmi il mattino dopo rendendomi conto di quanto è inutile la carcassa morta che mi porto nel cranio al posto del cervello… E nel tempo libero giocare a calcio…. Peccato che sono uno skater… (skateboarding really saved my life), peace BACO48

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SONARVILLAGE, Sonar de Dia (photo Carles Rodriguez) BACO48

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SON

AR di KiaraPlastik Il Sonar è prima di tutto un’esperienza; di suoni, incontri, vibrazioni, visioni, condivisioni...

CosĂŹ speciale da lasciare il sorriso stampato sulla bocca ed un senso di piacere e benessere che lascia appagati per tutto il mese a seguire...

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Il Sonar è il più importante festival europeo di musica elettronica, live media ed arte multimediale che da più di 18 anni, e per 3 giorni, porta oltre 80.000 persone vogliose di divertimento e buona musica ad invadere la gioiosa, multietnica e frizzante città di Barcellona. Quest’anno sarà alla sua 19° edizione e sui suoi palchi in questi quasi 20 anni di sperimentazioni sonore sono passati artisti come Moderat, Daft Punk, Kraftwerk, Jeff Mills, Kruder & Dorfmeister, Björk, Massive Attack, Beastie Boys, Justice, DJ Mehdi, Dj Hell, Orbital, Grace Jones, Kid Koala e moltissimi altri. Nella sua prima edizione del 1994 contava appena una decina di artisti e si è convertito col tempo in uno dei festival più attesi e controversi in circolazione.

Il Sonar è garanzia di qualità, sperimentazione, innovazione e novità; e’ sui suoi stage che i più grandi geni della musica BACO48

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contemporanea si riuniscono per dettare le linee guida delle sperimentazioni future; per osare, e anche semplicemente, per far ballare!

Il Sonar è anche “off Sonar”, con party in location segrete e particolari come il BPitch Control Boat Party e dj set inimmaginabili come quello di Rithche Atwin, al mercato della Boqueria in un banchetto di frutta e verdura, durate la scorsa edizione.

Il Sonar è il Sonar “de dia” (diurno) che si svolge tra il CCCB (Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona) e il MACBA ( Museo di Arte Contemporanea di Barcellona) nel quartiere del Raval: cuore della Barcellona alternativa e cosmopolita e noto spot degli skaters di tutta Europa. Da mezzogiorno alle 10 di sera si può godere della musica dei propri dj preferiti ballando (scalzi) sul pratino di erba sintetica disteso a terra per l’occasione o rilassandosi all’ombra

degli alberi del giardino del CCCB sorseggiando il proprio cocktail tra un concerto e l’altro. Lo scorso giugno al Sonar de Dia siamo rimasti particolarmente colpiti, oltre che da altri particolarissimi set ed artisti, dagli Shangaan Elektro, sudafricani che hanno portato a Barcellona un fenomeno culturale unico che unisce il ritmo dell’etnia Tsonga Shangaan reinterpretati con strumenti elettronici. Un’afro-dance sudafricana, risultato di un allegro e coloratissimo mix di strumenti tradizioni suonati come se fossero musica techno e danze scatenate con un’estetica surreale e allo stesso tempo magica, condita di tutoni arancioni e rossi e parrucche di tutti i colori, ballerine con completi turchesi e gonnelloni tradizionali.

Ci hanno fatto impazzire nella danza con i loro ritmi indiavolatamente rapidi a più di 180 BPM !!!

Il Sonar è il Sonar “de Noche” (notturno)

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1 - DIE ANTWOORD (photo Juan Sala) Rapper Sudafricani che con la loro musica “Zef” mixano un sound moderno ma anche trash, prendendo spunto dalla cultura di strada. Il risultato è stiloso, inquietante e freak. Indipendentemente dai gusti, assolutamente da vedere almeno una volta!

toghesi Buraka Som Sistema; un sound che è una versione moderna e tribale del Kuduro, con percussioni campionate elettronicamente, influenze contemporanee di electro, breakbeat e grime: impossibile resistere al loro ritmo scatenante e adrenalinico!

2 - M.I.A (photo Oscar Garcia) Bionda platino, stilosissima e sexy; durante l’edizione 2011 ha cantato quasi tutto il tempo con gli occhiali scuri ed i suoi vestiti dalle supercolorate stampe afro, sullo sfondo proiezioni in bilico tra Bollywood e politica internazionale. Ha dato una carica impressionante, ce ne fossero di più di donne così energiche! Alla fine del suo set ha fatto salire un sacco di persone sul palco mentre cantava “Meds and Feeds” e “Born Free”: eravamo tutti impazziti, tutti 20.000 presenti del Sonar Dome.

4 - STEVE AOKI (photo Juan Sala) Ormai quasi main stream, ma sempre uno spettacolo nello spettacolo!

3 - BURAKA SOM SISTEMA (photo Juan Sala) L’edizione 2011 del Sonar è stato all’insegna dei ritmi africani ed etnici reinterpretati e rielaborati, come quello dei por-

5 - A-TRACK (photo Juan Sala) Il sonar, specialmente quello “de noche”, è popolato da gente proveniente dai 5 continenti, appassionati cultori dei beat più sperimentali, ma anche di gente finita lì quasi per caso in cerca di un party qualsiasi chi si lamenta incredulo che “c’è uno da un’ora che fa dei suoni inascoltabili sul palco principale...” (Aphex Twin). Noi, come la maggior parte degli intervenuti, siamo rimasti piacevolmente deliziati dai passaggi funambolici di A-Track, uno dei migliori Dj set dell’edizione del 2011.

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che viene accolto invece dagli enormi e super moderni padiglioni della Fiera Gran Via di Barcellona: in questa location i concerti iniziano alle 22.30 per finire quando il cielo inizia a schiarirsi con le prime luci dell’alba; descrivere l’emozione provata nel vedere nella stessa notte decine di artisti suonare a livelli altissimi di qualità tecnica e sonora in 24.000 metri quadrati, di cui 8.000 all’aperto, é quantomeno difficile.

Il Sonar è tutto quello che sentiremo in giro nei prossimi mesi ed è anche il sound di artisti emergenti che sentiremo nei prossimi anni.

Il Sonar è ordine e senso civico quando all’uscita si trovano i SonarBus, pronti a trasportare il provato ma contento popolo del Sonar de Noche verso il centro della città: tutti attendono il proprio mezzo in un’ordinata fila: il potere della buona musica (o della buona educazione)?

Il Sonar è il festival da non perdere. Quindi se siete appassionati di musica elettronica e non ci siete ancora stati non perdetevi la prossima edizione del 14, 15 e 16 giugno 2012! Questa una preview della line-up: The Roots, Modeselektor, Hot Chip, James Blake dj, Fatboy Slim, Richie Hawtin, Amon Tobin, Squarepusher, deadmau5, Nicolas Jaar, Luciano, Azari & III, Jacques Lu Cont, Friendly Fires, Metronomy, John Talabot, Mouse On Mars. Tenetela d’occhio: le informazioni crescono di giorno in giorno su www.sonar.es.

Se poi domenica mattina le vostre energie non saranno ancora esaurite e non sarete sufficientemente stanchi e soddisfatti, corrono già voci di un “After Sonar” alla piscina all’aperto del Montjuic... Nos vemos allì, hasta pronto!

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AR BACO48

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CAPE TOWN - SUD AFRICA La voglia era troppa, il tempo disponibile scarso. Ma non c’è niente di impossibile quando il motore che ti tira si chiama “entusiasmo”.

Una volta decisa la data non restava che trovare il biglietto: le migliori compagnie che volano dall’Italia su questa destinazione sono Emirates e Qatar ad un prezzo di andata e ritorno che supera di poco le 600 euro.

Venti ore di viaggio ed eccomi all’uscita dell’areoporto di Cape Town, dove i miei due amici mi stavano aspettando, circondati da quell’aura di karmatico zen, infuso a grandi dosi da questo posto.

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Cape of Good

Hope

Cape Point

I ragazzi sono soliti sfuggire agli inverni europei, freddo e buio congelano e appannano i loro sogni.

Conosco bene la loro visione delle cose, e ci ho messo davvero poco a capire che scelta più azzecata non potevano regalarsi.

Definirla una città ricca circondata dalla natura è riduttivo, anche se a primo impatto la sensazione è esattamente questa.

Cape Town da svariato tempo ha accelerato su ogni tipo di prospettiva.

I mondiali di calcio del 2010 sono stati il definitivo “kick”.

Montagne dalle sembianze dolomitiche sembrano proteggerla, le case sono perfettamente integrate nel verde, fatta eccezione per qualche grande palazzo, che definire grattacielo è indubbiamente eccessivo.

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Table Mountain

Ma questo non è il paradiso, le profonde cicatrici che la storia ha inflitto a questa parte di mondo sono ancora purtroppo sotto gli occhi.

Le disagiate e distanti periferie di questa città vivono in condizioni dove “Integrazione” non è ancora diventata la parola dominante, e mutano in baraccopoli giganti chiamate “township”.

A detta di molti Cape Town è l’ultima mecca bianca dell’Africa: il colonialismo olandese/inglese ha

sradicato e sottomesso attraverso metodi barbari degni di ogni deplorevole dittatura il popolo nero, costringendolo ad adeguarsi a una sanguinosa e oppressa inferiorità di vita.

Ma i movimenti di ribellione del popolo nero guidati da Nelsona Mandela, che per difendere questi diritti ha scontato nel penitenziario di Robben Island - isola di fronte alla città - 27 anni di prigionia, hanno portato un tangibile ed auspicato miglioramento delle condizio-

ni sociali per ciò che riguarda l’integrazione tra neri e bianchi.

In ogni caso, la profonda spaccatura creata nei decenni e dettata dalle generazioni precedenti non è ancora del tutto scomparsa. La democrazia infatti è arrivata solo nel 1994, e questo evidenzia e rende comprensibile come tuttora il processo di evoluzione sociale dell’intero Sud Africa non possa essere completamente terminato, omogeneo ed equo.

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La forza degli elementi Non passa istante in cui non si avverta questa forza.

Ogni giorno sembra di vivere le quattro stagioni nel loro pieno ciclo.

Il sole africano si fa sentire in ogni attimo, ma l’aria fresca che produce il famoso “The Cape Doctor” – vento teso di sudest – non lascia scampo alla maledetta afa che viviamo alle nostre latitudini.

L’oceano ha una percentuale bassissima di giorni all’anno in cui è calmo, invitante anche per chi il mare non lo vive da protagonista attivo.

Qui dove si incontrano l’Atlantico del sud e l’Oceano Indiano è facile ammirare onde di marea alte dieci metri.

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Cape Town, il

porto.

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n, Bokaa

Cape Tow

Le massicce montagne che corrono lungo la costa est per quasi mille km alterano il corso della meteorologia quotidiana, cambiando paesaggi, colori, ed emozioni di questo angolo di mondo.

Basta guidare 15 minuti al di fuori del centro urbano per rendersene conto: centinaia di km di vigneti che guardano il mare dall’alto delle colline su cui nascono, babbuini e struzzi sono normale traffico stradale in cui sapersi districare.

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eg a, Luca, Di Alessandr e Edo, Susi, lic A o ot o. Ph a Llandudn

La natura è ovunque forte e viva.

Indifferente all’uomo si fa ammirare in tutto il suo splendore, mettendo il punto su chi domina e comanda in questi luoghi.

In ogni momento si ha la netta sensazione di trovarsi in un posto dove l’uomo può soltanto essere ospite.

Luca Pistono Edoardo Spagnolo BACO48

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CICO s p i n k i n g

academy Pic Olaf

Mauro Peruzzi aka Cico, famoso in tutto il mondo per le sue spettacolari power move, nel progetto Spinking Academy insegnerà sul sito www.redbull.it, tramite un tutorial formato da 6 episodi, le mosse fondamentali della breakdance.

Cico spiegherà tutti i segreti per eseguire le principali mosse, parlerà della sua carriera e nell’ultimo episodio tenterà di chiudere un nuovo record: l’Elbow Twists Extreme. Il Re delle power move, membro del Red Bull BC One All Star, il dream team mondiale di breakdance, Cico ha iniziato a ballare mentre si trovava in Germania, vedendo dei b-boy che si esercitavano sul liscio pavimento di fronte a una banca.

Tornato in Italia, ha trascorso la sua adolescenza tra la sua città, Treviso, e il lungomare di Jesolo, dove ha dato vita ai primi spettacoli.

Per imparare e migliorare, fino a diventare uno dei migliori breaker del mondo, sono state utili le sfide di breakdance, prima in Italia e poi all'estero, ma anche i rari VHS su cui riusciva a mettere le mani.

In tutti questi anni, Cico non ha mai smesso di dedicarsi alle generazioni più giovani, e per questo ha creato una sua palestra e accademia di danza, la Spingking Academy.

Grazie a Red Bull, adesso gli insegnamenti di Cico sono disponibili a tutti attraverso i video su internet, in cui mostra le quattro mosse base

della breakdance (Twist, Headspin, 1990’s e Windmill).

L'ultimo video riguarderà il suo nuovo record mondiale.

Dopo aver realizzato negli ultimi anni tre record (nel 2009 il record di Windmill, nel 2010 record di Aerial e 1990’s) Cico ha alzato la posta in gioco, cercando di chiudere un nuovo record mai visto prima: l’Elbow Twists Extreme, una mossa eseguita completamente sui gomiti.

Le clip della Spinking Academy sono pubblicate settimanalmente, a partire dal 19 aprile, su redbull.it.

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Txt & Pic Marcello Cassano - Ambra Battilana

“Fuck, il primo disco della giornata è Metallica, Cannibal Corpse o Slayer”, così inizia il giorno delle finali a Varazze, intervistando Tony Trujillo colpito dalla bella fotografa, ci racconta delle sue ultime TNT Vans.

Dopo averci regalato dettagli di suoi viaggi in Thailandia, di passate skeitate a Bologna e in Austria, Tony s’infervora

regalandoci un messaggio per le nuove generazioni di skaters: “Fuck it, just keepin’ what you’re doing kids!”, e si prende bene nella lettura di un vecchio numero di Baco.

Lo stesso stile aggressivo che ha reso famoso Trujillo ci accompagna durante le chiacchiere fatte con lo skater californiano, anche se ovunque si respira ancora la notte

precedente.

Ricca line up di concerto con chiusura dei Turbonegro, festa per migliaia di persone che hanno accompagnato la quarta edizione del Vans Off The Wall Spring Classic.

Ritmi serrati, pogo diving e nuovo frontman per un eventino da memorabilia!

Varazze, skate e musica sconfiggono la pioggia, e i pochis-

PIC MARCELLO CASSANO

JAKE COLLINS BACO48

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simi rimasti a casa per paura di bagnarsi non crederanno mai più al meteo.

Le finali sono skeitate da paura, fra rumore di onde e potente colonna sonora, nessuno si risparmia! Grind veloci, session tirate da pool, tanto, tanto stile.

Fra i miei preferiti un semplicemente preso benissimo Owen Wheatstone, uno stilosissimo Guillame Mocquin con i suoi amici Marsigliesi che spacca-

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vano di brutto e Julien Benoliel che non ha mai mollato!

Livello altissimo, spettacolo totale, il weekend di Vans Off The Wall Spring Classic è ancora una volta show perfetto!

Le finali picchiano durissimo e incredibilmente il tempo regge fino all’ultimo secondo dell’ultima run.

Handplants, poghi secchi, riff di chitarra serrati come i grind della finale, fra focacce, birra, sorrisi ovunque e tante

onde, un’organizzazione perfetta, tante sono le immagini a cui ripenso scrivendo, fino ai 2000 euro raccolti da Vans che andranno in beneficenza per l’oratorio locale.

La più inconsueta e speciale immagine è quella di un sindaco in festa che proclama Vans Off The Wall Spring Classic a Varazze per tutta la vita: Swagnificent!

See you soon Varazze.

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1 05.05.2012

DANNY WAY A MILANO Si aggirava per Milano Danny Way, è atterato nel nostro paese per presentare il film documentario sulla sua vita, Waiting for Lightning.

Occasione per incontrare l’unico skater ad effettuare un Drop (salto) da un elicottero con atterraggio in una vert ramp. Nel 2002 guadagnò sulla stessa Mega-Ramp sia il record di “Biggest Air” fuori dalla verticale con 18 piedi (5,5m ) di “Long Distance Jump” di 65 piedi (20 m). Successivamente superò i suoi stessi record arrivando a 23.5 piedi (7,2m ) di altezza e 79 piedi (24m) di lunghezza. Il 9 luglio del 2005 conquisto i telegiornali di tutto il mondo saltando con lo skate la Grande Muraglia Cinese. Nel 2006 fu il primo skater a chiudere backflip e backflip Rocket Air sulla Mega-Ramp a Mexico City e nello stesso anno segnò il record del mondo di “Drop” lanciandosi dalla cima della chitarra all’Hard Rock Cafè di Las Vegas (25m di altezza). Nel 2009 infrange il record di velocità sullo skateboard superando le 74 miglia orarie (119 km/h).

Nella foto l’autograph session da Treesse lo skate di Milano.

2 16.06.2012 al 01.09.2012

SUMMER CAMP 2 ALPES

Si riparte riapre 2 Alpes e Facciosnao Snow House.

Numerosi gli appuntamenti. FIAT Freestyle Team Week, Sequence Week, Crackers School of Fly Fishing, Baco Shooting, Bmx Camp, Downhill Camp, Skate Camp. Questo è solo l’inizio a breve tutti i media aggiornati con date riders e flyer sparsi per tutto il paese. per info www.facciosnao.com www.fiatfreestyleteam.com www. likemilk.com, www.baco.it BACO48

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21 e 22.04.2012

45° Nord BMX CONTEST

365bmx e Marco Coscis D’Urso di 45strada puntuali come sempre nell’organizzazione del 45° Nord Bmx contest. L’ambiente è molto rilassato ma tutti molto motivati, soprattutto è raro vedere i riders che si gasano gli uni con gli altri. Una due giorni di festa e di spettacolo non per tutti, Stefan Lantscher con una sfiga pazzesca si pianta il manubrio nella coscia provocando un ematoma giga di colore viola. Finiamo in ospedale dove incontriamo una mamma che ci racconta che suo figlio era al contest con la sua MTB ha visto i ragazzi in rampa è andato della piazzola dei parcheggi per provare a fare qualche salto ma è caduto rovinosamente in terra sul primo gradino. Questo significa che gli eventi servono! Mettono la voglia di fare! I nostri migliori auguri a Stefan che lascia l’ospedale dicendo al dottore “Se vuole vedere qualche mio video scriva il mio nome su Youtube!”

La Classifica: 1. Panagiotis Manaras 2. Davide Altobelli 3. Alessandro Froio 4.

Emanuele Bettassa 5. Christian Higgs 6. Michele Virdis 7. Filippo Ferri 8. George Kalomemidis 9. Stefano Nicastro 10. Pasquale Guiot 11. Jam Holzl 12. Mattia Rocchi.

4 04-2012 al 10-2012

HOSSEGOR SURF E VACANZE

BOARDRIDERS HOUSE

Indipendentemente dal vostro livello surf, potete trascorrere una settimana con i PRO. Una settimana di board-immersion nella cultura Hossegor sud ovest della Francia da aprile a ottobre. Con il coaching da Pro-surfisti come Jeremy Flores, Aritz Aranburu, Marc Lacomare, Lee-Ann Curren, Bixente Lizarazu, Lisa Andersen, Tiago Pires e Robby Naish.

Gli atleti condivideranno le loro esperienze con voi e scoprirete il mondo del surf, vedrete come uno shapers crea una tavola, relax per il fisico e corpo con lezioni di yoga e stretching, entertainment con concerti dal vivo e grilliate.

Dopo le tue lezioni di surf la Boardriders ti offre campi sportivi, sala giochi, biblioteca e salotto, sala video e internet point.

Per la tua vancanza Hossegor è l’ambiente ideale per una esperienza di surf totale per info surfhouse@facciosnao.com BACO48

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Ivan Cazzola's Book Ivan Cazzola è un fotografo e videomaker che ha accumulato anni di esperienza facendo fotografie e video per riviste e marchi di moda tra Milano, Londra, Parigi e New York. È un artista contemporaneo e versatile, che si è messo alla prova realizzando videoclip, documentari e cortometraggi destinati tanto ai festival cinematografici quanto ai blog di importati riviste come Vogue e Dazed and Confused.

Come fotografo ha esplorato mondi diversi, dalla realtà a lui più vicina e autobiografica fino a quella di modelli, artisti, gruppi rock, stelle del cinema, zingari e gangster, dame eleganti, prostitute e transessuali.

Le sue fotografie sono state pubblicate da Vogue, Glamour, Pig Magazine, Dazed and Confused (per citarne solo alcuni) sia nelle versioni cartacee che online e sono state esposte in numerose occasioni tra cui l'edizione 2010 di Pitti Uomo.

In queste settimane ha cominciato a lavorare all'allestimento della sua prima mostra fotografica personale che verrà inaugurata entro l'estate del 2011 a Milano (poi a Londra e New York) accompagnata dalla pubblicazione di un libro che raccoglie alcuni dei suoi scatti più interessanti.

Ivan Cazzola ha fotografato: Juliette Lewis, Orlando Bloom, Oona Chaplin, Ben Frost, Nico Muhly, gli Ulver, These New Puritans, gli Yacht, Crystal Castle, gli XX, Ambra Medda, Michael Nyman.

Come regista si è dedicato ai generi più diversi misurandosi con il documentario (Delicious Art sulla mostra Scala Mercalli distribuito in tutta Europa da Dragolab Editore), con il cortometraggio (Pizza, presentato al I've Seen Film Festival diretto da Rutger Hauer), dirigendo video musicali (Disco Drive, The Grace Ayris progetto parallelo di Syria) e anche un premiato (alla Festa del Cinema di Roma) spot realizzato per Current tv. A questi si aggiungono i molti fashion film pensati per diversi brand tra cui Freak per Phonz Says Black al quale Vogue ha dedicato ampio spazio. Attualmente sta lavorando allo sviluppo del suo primo lungometraggio.

Il filo conduttore che unisce esperienze così diverse è il suo personale sguardo che può essere a volte intimo e discreto, a volte insolente, sempre originale, ironico e provocatorio. Dazed Digital ha pubblicato nella sezione "fotografia" una sua intervista che mette in luce le tematiche e le aspirazioni che attraversano da sempre il suo lavoro e che è risultato il post più letto e commentato della settimana. Sempre Dazel Digital lo ha eletto tra i migliori fotografi del 2010. www.ivancazzola.co.uk Ecco dove si può comprare: http://www.ivancazzola.co.uk/bookshop.html

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DC STANDARD TX

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DC MC HESHER

DC SPRAY GRAFFIK

DC Men’s Footwear – Spring Summer 2012 DC è orgogliosa della sua collezione di scarpe da uomo Primavera Estate 2012, fortemente influenzata dalle proprie radici legate allo skateboarding. Scarpe nate con un intento ma evolute in altri, che non serviranno solo per skatare o per seguire le mode, ma vi permetteranno di esprimere voi stessi ed il vostro stile in ogni occasione.

DC Men’s Apparel – Spring Summer 2012 La collezione SS 2012 prevede linee che spaziano attraverso culture e geografie. Tanti i riferimenti ad Europa ed Asia, immancabili le radici Americane, il tutto amalgamando le classiche linee vintage delle calzature da outdoor, con le principali caratteristiche tecniche delle scarpe da skateboard DC, da sempre le migliori sul mercato. La scelta dei materiali rispecchia i climi miti che ci attendono in primavera ed estate, i pattern ed i colori soddisferanno qualsiasi gusto.

California Sport srl Via Brunetto 102 10070 - Ceretta di S. Maurizio (TO) - Italy tel. +39 011.92.77.943 info@californiasport.it www.californiasport.info www.facebook.com/californiasports

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Un 2012 nel segno della grafica super accattivante per Drake e Northwave, grazie alla collaborazione con il marchio di abbigliamento Lobster, carico di radici underground che spaziano tra skateboarding, musica hip hop, musica punk, graffiti e snowboard dei primi anni 90 sotto il motto del “Facciamo quello che ci piace fare, quello che ci piace metterci e collaborare con chi rispettiamo”.

Ecco quindi la tavola Lowdown, prossima cotta dei rail-killer, il cui shape smussato con un taglio netto sulla zona della punta e della coda, rende la tavola più corta riducendone il peso e rendendo più semplici le rotazioni. Al contempo, lo Skate camber abbinato ad un flex spropositato la rendono perfetta per box e press di ogni genere con il risultato di distinguersi come una tavola divertente e leggerissima, ideale per evoluzioni in freestyle, ma ottima anche in tutti gli altri terreni.

Al kit si aggiungono poi l’attacco Fifty, forte del nuovo Urethane Eye Back, che ottimizza il movimento laterale permettendo al contempo una risposta progressiva sull’asse longitudinale, così da avere maggiore controllo e reattività e lo scarpone Freedom, forte della chiusura Super Lace mentre la suola Ultralight, rende questo scarpone leggero, morbido e dotato di una fantastica capacità di assorbire gli urti.

Inoltre, ciascuno di questi prodotti offre in regalo un esclusivo gadget Lobster, così che stile e prestazioni non debbano mai escludersi a vicenda!

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OSIRIS PIXEL Sicuramente un dei modelli lifestyle di maggior successo di Osiris già presente da alcune stagioni, la Pixel è riproposto per la primavera/ estate 2012 in quattro nuove varianti colore: black/grey/teal, grey/white, grey/black, red/black/grey (versione signature del rider FMX Josh Grant) e cyan/ gray/ lime (nella foto).

NITRO

Nitro da qualche tempo si sta specializzando sempre più nella realizzazione di zaini tecnici da snowboard, ma anche da tutti i giorni, borse e valigie. Una linea che di anno in anno è cresciuta riscontrando sempre maggior successo. Qui gli zaini Slash (ultra tecnico da backcountry), lo Stash (ottimo per tutti i giorni) ed il Team (classico zaino da skate e snowboard). Ogni modello è disponibile in tantissime varianti colore e con stampe dal look 100% Nitro !

Per ulteriori info: www.nitrousa.com / www.nitro.it

EFFECT Modello totalmente nuovo disponibile in 3 varianti colore (purple, grey e black) dalla costruzione molto particolare e dall’altrettanto attenta scelta dei materiali - Scarpa tecnica dal skate al 100% , anche se non sembra... andatevela a vedere nel vostro shop Osiris preferito!

Ulteriori informazioni le trovate su www.osirisshoes.com o sulla pagina FB di Osiris Italia: OSIRIS SHOES ITALY

VANS

Half Cab 20th anniversary firmata MOFO e la TNT5, l’ottavo modello di Tony Trujillo ritorna in cinque strepitanti colori.

La linea prende forma dalla classica Old Skool ma è stata migliorata per sensibilità, flessibilità e protezione, grazie anche alla soletta interna Impactsorb in PU che offre maggior supporto ed una vestibilità senza paragoni.

www.vans.it

SKULLCANDY

Nuova collaborazione tra Skullcandy, e la leggendaria brand di Skateboarding SANTA CRUZ. www.voodmorning.eu

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NIKE SB

www.nikeskateboarding.com

Nike ZOOM stefan janosky sb

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VOLCOM

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FA Audrey Erickson Slim Tee Slim tee manica corta, stampa multicolor sul davanti con grafica di Audrey Erickson, logo Volcom sotto la manica e firma dell’artista sul retro.

Maguro Print Stampa Volcom, Stone di gomma cucito sul lato e taschino laterale, Cinch Fly Technology.

QUIKSILVER

Con la collaborazione e la guida dello skater Javier Mendizabal, Quiksilver ha sviluppato una giacca con auricolari integrati nelle estremità dei cordini del cappuccio.

Un sistema innovativo in grado di connettere in modo invisibile le cuffie al vostro lettore MP3, riposto nella tasca anteriore della giacca.

Parte della collezione FW2012-2013, la giacca è disponibile in anteprima nei negozi Quiksilver e online su www.quiksilver.com

THE FERRIS Occhiali da sole con in grillamid iniettato con frontale e aste monocromatiche (prodotto con il 54% di risorse rinnovabili).

100% protezione solare dai raggi ultravioletti. Made in Italy.

QUIKSILVER MASHED JACKET Colori disponibili: Midnight blue o beige Materiale: Cotone Ripstop www.quiksilver.it

Kelly Nomad Kelly Slater Pro Model con stampa su tessuto 4-Way Stretch Diamond Dobby™ che riduce l’attrito sulla pelle e facilita i movimenti del corpo.

Trattamento water-repellent per una perfetta impermeabilità e sistema Neofly che utilizza la stessa tecnologia delle mute Quiksilver.

BASTARD

bastard JAMMIN’ Spring Summer 2012 Sud Sound System, gli ambasciatori della musica reggae salentina nel mondo!

Una collaborazione tra bastard e i Sud era nell’aria da parecchie stagioni.

Finalmente siamo riusciti a dar vita ad una microlinea Sud Sound System, ideale per ogni dance hall sulle spiagge salentine.

La collezione è composta dal boardshort RICO e dalla t-shirt FAB. Per maggiori informazioni: www.bastard.it store.bastard.it

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SUONI INDIPENDENTI Pic Max Zarri - Itw M. T.

Un’iniziativa musicale caratterizza questo numero di BACO. Due interviste per tutti e per i più fortunati o veloci, due dischi freschi freschi di stampa pubblicati dalla neonata etichetta torinese La Voce del Gregge: Arsenico e Diego Perrone Partiamo con gli Arsenico.

Torna alla ribalta della scena Indie dopo alcuni anni di assenza e, a tre anni da Esistono Distanze, la band torinese ha pubblicato il 14 febbraio un nuovo album: È questo che siamo.

Un album a due anime: una legata all’attitudine punkrock che li ha visti esordire e farsi conoscere nel panorama musicale, l’altra legata ad una forma di nuovo cantautorato all’italiana, di cui a tutti gli effetti gli Arsenico si sentono un po’ figli. È questo che siamo nasce sotto i migliori auspici: il primo video del brano la Rivoluziuone,ha totalizzato ben 10000 visualizzazioni nella prima settimana e adesso una serie di live li attende in giro per l’Italia.

In occasione della prima data di presentazione, svoltasi il 15 marzo all’Hiroshima di Torino, li abbiamo incontrati per fare quattro chiacchiere.

Sono passati tre anni dal vostro ultimo disco. Che cosa è successo in questo tempo?

“Ci sarebbero decine di cose da dire per rispondere a questa domanda. Dai cambi di formazione per il gruppo alla modalità di approccio alla composizione.

La crescita personale per noi è importante. Ci conosciamo da anni, abbiamo sperimentato tutte le formule di quell’alchimia che lega le persone nel momento in cui si mettono in discussione e suonano insieme; di conseguenza tutto quello che abbiamo vissuto e viviamo lo trasformiamo in musica.”

Questo lavoro è una nuova tappa nel vostro percorso, sia per la musica che per i testi. Cosa è cambiato dai vostri esordi ad oggi?

“Abbiamo trovato una via artistica che sembra essere la nostra strada. Siamo diventati consapevoli di quello che siamo, come dice anche il titolo del disco, grazie alle esperienze passate dalle quali fortunatamente sappiamo imparare. È facile per chi è più giovane cadere nella trappola del mondo musicale incantato. La realtà è che esiste, ma solo se riconosci in che forma e lo vivi per quello che hai, andando avanti passo dopo passo e trovando anche il coraggio di fare un passo indietro se necessario e sano. “ BACO48

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Che cosa è per voi la rivoluzione? Il vostro è un appello all’impegno sociale e politico? Raccontateci qualcosa a proposito del video virale che sta girando in rete: una strategia per la visibilità o un messaggio preciso?

“Nell’inventarci assieme ai ragazzi di Filmine il video “La Rivoluzione”, pensavamo proprio a quanto sia difficile dire “che cos’è la rivoluzione”. Proprio per questo abbiamo invitato le persone a dire cosa secondo loro “non è la rivoluzione”. Mi trovo nella stessa situazione, non so rispondere.

Di sicuro penso che la rivoluzione debba partire dalla voglia delle persone di cambiare, dalla consapevolezza di quello che stiamo vivendo, dalla capacità di trovare le informazioni abbattendo i muri di censura creati dai grandi media. Tanti individui consapevoli e preparati, responsabili, che iniziano con piccoli gesti quotidiani un cambiamento costante. “ Bisogna trovare delle soluzioni interessanti e divertenti per dare visibilità ad un messaggio preciso.

Fate i musicisti, e vi state impegnando anche in un progetto di supporto alla musica emergente. Esiste ancora spazio per il music business in Italia?

“La musica è una componente fondamentale non solo per un musicista. Basti pensare a tutti quei luoghi dove quotidianamente la troviamo senza il nostro i-pod: supermercati, stazioni, poste, eccetera. Accompagna la nostra vita e sarebbe difficile pensare senza la musica.

Non mi preoccupa al momento lo spazio per il music business, quanto lo spazio per gli artisti, soprattutto giovani, che rischiano di non trovarne. E il music business senza i musicisti avrebbe poco da fare. Quindi supportiamo la musica giovane per questo motivo e perché fa parte della ricchezza culturale del posto in cui viviamo.”

E adesso non resta che sentire la loro musica.

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Diego Perrone ha suonato e cantato in tutti gli angoli d’Italia, isole comprese. Ha calcato i piccoli palchi dei locali e i grandi stages dei palazzetti e dei festival. Quando lo incontri, però, hai sempre l’impressione di continuare a parlare con quel giovane che si trovava con gli amici alla panchine del parchetto di Moncalieri, cittadina della prima cintura torinese.

Il suo approccio è scherzoso, dinamico e pragmatico. Affronta le cose seriamente ma non si prende mai troppo sul serio.

Lo incontro in pieno centro di Torino, il giorno dopo del concerto all’Hiroshima dove, insieme agli Arsenico, ha presentato il suo disco “Dove finisce il colore delle fotografie lasciate al sole” In questo periodo hai rilasciato molte interviste e le domande sull’uscita di un disco alla fine si ripetono. Per non volerti sembrare un creativo maldestro, ti farà anc’io le tipiche domande alle quali avrai già risposto: Come nasce la tua collaborazione con Caparezza?

“Ci siamo conosciuti alla Extra Labels, mitica etichetta discografica romana per la quale uscì il disco dei Medusa Punkmotocross . Lui era già un artista con quel qualcosa in più; abbiamo dunque deciso di proporgli un featuring su un nostro brano (il mio gatto) cosa che poi si è ripetuta sul suo disco Verità supposte con il brano Vengo dalla luna. E poi direi che ci siamo piaciuti ed ho iniziato le mie peregrinazioni verso Molfetta.”

Tu nasci come cantante e chitarrista di un gruppo che, pur nel piccolo, ha in qualche modo segnato la scena punk rock italiana dei primi anni 2000, i Medusa, appena citati. Ora che ti trovi ad affrontare un’avventura musicale da solo, come ti trovi?

“Tutto sommato bene, ci si diverte lo stesso! Mi verrebbe da dire che mi sento più leggero e con un investimento di energie inesistente nei confronti delle discussioni.

I pro sono evidentemente la velocità nelle scelte ed il fatto che le

decisioni si prendono quasi senza confrontarsi con nessuno se non con se stessi, probabilmente i contro sono la stessa cosa, se ci si ascolta troppo si rischia di diventare presuntuosi. “

li ed è un amico di vecchia data nonché il primo manager dei Medusa. Molto tempo fa gli ho fatto ascoltare il mio disco, gli è piaciuto, da qui è nato tutto.”

Trasformiamo il titolo del tuo album da solista in una domanda.

Diego: dove finisce il colore delle fotografie lasciate al sole?

“Le foto sbiadiscono, i ricordi anche. A volte però, questo cambiamento cromatico dona alle foto un aspetto “artistico” se così si può dire. Spesso proprio questo processo di invecchiamento infatti viene simulato anche nelle fotografie scattate con macchine digitali, probabilmente perché è un effetto che da calore e suggestione alle foto. Allora forse anche i ricordi non sbiadiscono ma si colorano diversamente, appaiono sotto una nuova luce…nostalgica?… Forse si perché in fondo anche i ricordi brutti testimoniano il nostro passaggio in questa vita, come giustamente intuisci, della mia.”

Per maggiori notizie sugli Arsenico. www.arsenico.net www.lavocedelgregge.org

L’album è composto da 9 brani. C’è un sottile file di narrazione in quello che si ascolta. Ma il brano a cui sei più legato?

“Questa domanda, esattamente come quale album ti piace di più è di difficile risposta. Va a periodi comunque, in questo momento per esempio penso spesso a Rainy Baby. é una canzone che ha avuto una lunga gestazione. La musica è stata scritta quasi dieci anni fa insieme a Davide Pavanello (aka Dade dei Linea 77) poi come tante cose è rimasta nel cassetto…ed ora per me che l’ho finita, scrivendone testo ed armonie, sancisce il termine di qualcosa. Non senza sofferenze.”

Per ulteriori informazioni su Diego Perrone www.diegoperrone.it www.lavocedelgregge.org

SUONI INDIPENDENTI

Cosa ti ha convinto a entrare nel gregge? L’etichetta che ha fatto uscire il disco è la neonata La Voce del Gregge che ha deciso di iniziare l’avventura con due progetti anche diversi da un punto di vista artistico, tu e gli Arsenico, ma con molti punti di contatto. “ La Voce del Gregge è una realtà appena nata nella mia città, Torino. Uno dei membri fondatori si chiama Generoso UrciuoBACO48

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Ops, se stai leggendo il testo di questo riquadro purtroppo hai in mano una delle copie di Baco senza il CD allegato degli Arsenico o di Diego Perrone.

Non disperare, scopri come poterli ascoltare e acquistare sul sito www.lavocedelgregge.org