www.primissima.it rivista programma dei cinema
GGIO OMA
MARZO 2012
Elio Germano testimone di antiche magnifiche presenze
BIANCANEVE
TI STIMO FRATELLO
JOHN CARTER
TITANIC 3D
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
4 I FILM DI MARZO CALENDARIO
19 È NATA UNA STAR? SCHEDA FILM
RIDER - SPIRITO 12 VINCITORI OSCAR 2012 21 GHOST DI VENDETTA
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THE WOMAN IN BLACK
8
JOHN CARTER
11
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
23 LA FURIA DEI TITANI SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
TI STIMO FRATELLO
25 BUONA GIORNATA SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
BRIGANTI DA 13 MAGNIFICA PRESENZA 27 PIRATI! STRAPAZZO
6
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
BAS - EDUCAZIONE 15 LÀCRIMINALE 29 BIANCANEVE SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
FACCIA 16 L'ALTRA DEL DIAVOLO
31 TITANIC 3D SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
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RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 23 N.3 - MARZO 2012 FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE
Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000
Art direction e Grafica Luca Foddis luca.foddis@primissima.it Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna Calendario a cura di Nicoletta Gemmi
stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini REDAZIONE E PUBBLICITÀ
Primissima Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it
CALENDARIO CESARE DEVE MORIRE
(Italia, 2011) Regia di Paolo Taviani, Vittorio Taviani con Fabio Cavalli, Salvatore Striano 76’, Sacher Film, drammatico/documentario
SAFE HOUSE - NESSUNO È AL SICURO
(Safe House, Usa/Sudafrica, 2012) Regia di Daniel Espinosa con Ryan Reynolds, Denzel Washington, Brendan Gleeson, Robert Patrick, Sam Shepard - 115’, Universal Pictures, action/thriller
POSTI IN PIEDI IN PARADISO
(Italia, 2012) Regia di Carlo Verdone con Carlo Verdone, Pierfrancesco Favino, Marco Giallini, Micaela Ramazzotti, Nicoletta Romanoff - 100’, Filmauro, commedia
GLI SFIORATI
(Italia, 2011) Regia di Matteo Rovere con Andrea Bosca, Miriam Giovanelli, Claudio Santamaria, Michele Riondino, Asia Argento - 100’, Fandango, commedia/drammatico
50 E 50
(50/50, Usa, 2011) Regia di Jonathan Levine con Joseph Gordon-Levitt, Bryce Dallas Howard, Anna Kendrick 100’, Eagle Pictures, commedia/drammatico
YOUNG ADULT
(Usa, 2012) Regia di Jason Reitman con Charlize Theron, Patrick Wilson, Elizabeth Reaser, Patton Oswalt, Emily Meade 94’, Universal Pictures, commedia/dramma
LA SORGENTE DELL’AMORE
(La source des femmes, Belgio/Italia/Francia, 2011) Regia di Radu Mihaileanu con Leïla Bekhti, Hafsia Herzi, Sabrina Ouazani 135’, Bim, commedia/drammatico
THE DOUBLE
(Usa, 2011) Regia di Michael Brandt con Topher Grace, Richard Gere, Stephen Moyer, Stana Katic, Odette Yustman 100’, Eagle Pictures, drammatico/thriller
L’ARRIVO DI WANG
(Italia, 2011) Regia di Antonio Manetti, Marco Manetti con Ennio Fantastichini, Francesca Cuttica, Antonello Morroni, Juliet Esey Joseph, Jader Giraldi - 80’, Iris Film, thriller fantascienza
10 REGOLE PER FARE INNAMORARE
(Italia, 2012) Regia di Cristiano Bortone con Vincenzo Salemme, Guglielmo Scilla, Giulio Berruti, Pietro Masotti, Enrica Pintore - 100’, Lucky Red, commedia
TAKE ME HOME TONIGHT (Usa, 2011) Regia di Michael Dowse con Topher Grace, Anna Faris, Dan Fogler, Teresa Palmer, Chris Pratt 94’, Universal Pictures, commedia
THE RAVEN
(Usa, 2012) Regia di James McTeigue con Luke Evans, John Cusack, Alice Eve, Brendan Gleeson, Oliver Jackson-Cohen 111’, Eagle Pictures, thriller
THE LADY
(Francia/UK, 2011) Regia di Luc Besson con Michelle Yeoh, David Thewlis, William Hope, Martin John King, Susan Wooldridge 132’, Good Films, biografico/drammatico
ROMANZO DI UNA STRAGE
(Italia, 2012) Regia di Marco Tullio Giordana con Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Laura Chiatti, Luigi Lo Cascio, Fabrizio Gifuni - 100’. 01 Distribution, drammatico
MARIGOLD HOTEL
(The Best Exotic Marigold Hotel, UK, 2011) Regia di John Madden con Julie Christie, Judi Dench, Tom Wilkinson, Peter O’Toole, Dev Patel 124’, 20th Century Fox, commedia
2 MARZO Orso d’Oro come Miglior Film al 62° Festival di Berlino. All’interno del carcere di Rebibbia, i detenuti in regime di massima sicurezza mettono in scena il Giulio Cesare di Shakespeare. Le loro vite a perdere si intrecciano con quelle dei personaggi interpretati. Denzel Washington è un ex-agente Cia che ha venduto segreti militari e pertanto viene spedito in un luogo segreto in Sudafrica, in attesa di rivelazioni importanti. La sua vita è in pericolo e quando qualcuno rivela la sua residenza un giovane agente viene inviato per proteggerlo. Tra difficoltà economiche e sentimentali tre padri separati sono costretti a dividere un appartamento per riuscire a sbarcare il lunario. La convivenza forzata metterà a nudo le loro debolezze. Due adolescenti i cui genitori separati stanno per sposarsi sono costretti a passare una settimana assieme, la convivenza farà uscire tutta la loro inadeguatezza. La storia vera di un giovane di 27 anni cui viene diagnosticato un cancro che gli lascia il 50% di possibilità di sopravvivenza.
9 MARZO Dopo il suo divorzio, una sceneggiatrice torna nella propria città natale nel Minnesota e cerca di riallacciare i rapporti con il suo ex fidanzato del liceo, che ora è sposato con figli. In un piccolo e sperduto paese del Marocco un gruppo di donne decide di attuare uno sciopero del sesso, per convincere i loro uomini a diventare collaborativi. Un agente della CIA in pensione viene richiamato in seguito all’uccisione di un senatore che sembrerebbe commissionata dai sovietici.
Chiamata da un poliziotto per trascrivere le dichiarazioni di un certo Mister Wang, una giovane interprete di cinese deve rimanere sempre bendata. Capirà, sulla sua pelle, il perché di questa bizzarra richiesta.
16 MARZO Per aiutare il figlio alle prese con un amore difficile, un donnaiolo di provata esperienza, gli svela le 10 regole per fare innamorare una donna. Ma gli esiti non saranno quelli sperati.
23 MARZO
1988, nell’arco di 24 ore il giovane Matt cerca di sabotare il fidanzamento della sorella gemella e di conquistare la ragazza dei suoi sogni.
1849, Baltimora. Uno scrittore scopre che l’assassino seriale che sta terrorizzando la città segue le modalità descritte nel libro di Edgar Allan Poe.
30 MARZO
Emozionante biopic di Ang San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace 1991, la donna che ha dedicato tutta la sua vita a combattere la dittatura del suo Paese, la Birmania. Rilettura di uno dei più sanguinosi e irrisolti atti terroristici della storia italiana, la strage avvenuta il 12 dicembre 1969 in una banca di Milano, a Piazza Fontana. Un gruppo di pensionati inglesi si trasferisce in India, allettati dall’offerta del Marigold Hotel.
HOLLYWOOD, PROVINCIA DI PARIGI
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ue cose saltano agli occhi di questa 84a premiazione degli Academy Awards, la autocelebrazione del cinema e la riscoperta della Francia. Una passione verso la Francia fino ad ieri guardata con una certa reciproca spocchiosità. Una pellicola francese, The Artist, muta e in bianco e nero, ha conquistato cinque statuette, di cui le tre più importanti, vincendo nelle categorie miglior film, miglior regia Michel Hazanavicius, miglior attore protagonista Jean Dujardin, costumi e colonna sonora originale. L’altro supervincitore, con altre cinque statuette anche se di peso specifico minore, è Hugo Cabret di Martin Scorsese, un altro omaggio al cinema ed alla sua storia, ambientato nella Parigi degli anni 20, vincitrice nelle categorie fotografia, mixaggio dei suoni, effetti speciali e, nota positiva per l’Italia, il premio per la migliore scenografia, andato alla coppia Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo. Infine anche Midnight in Paris di Woody Allen, che riscopre Parigi come tempio della cultura e di una vita a misura d’uomo, vince l’Oscar per la miglior sceneggiatura. Insomma Francia a go go in una vera e propria autocelebrazione del cinema. Sia The Artist che Hugo Cabret rileggono con autentica passione i primi anni del cinema, e lo stesso Midnight in Paris guarda con nostalgia al passato. Sulla stessa linea anche l’altro Oscar per la miglior attrice, andato a Meryl Streep per il suo ritratto di Margareth Thatcher, coriacea protagonista della storia britannica ed europea degli anni 80. Anche in questo caso si guarda al passato, ed all’Europa. Dove sta l’America in questa ennesima stellare premiazione degli Oscar? Da questo punto di vista i due film più americani e contemporanei hanno ricevuto solo le briciole. Paradiso amaro ha ottenuto un Oscar per la miglior sceneggiatura non originale (George Clooney che se lo sarebbe strameritato è tornato a casa a bocca asciutta) e The Help ha ottenuto l’Oscar per la miglior attrice non protagonista Octavia Spencer. Nemmeno una nomination ai film più innovativi per linguaggio, storie, attori etc. come Drive e Shame. Che Hollywood stia diventando un paese per vecchi? (p.c.)
Jean Dujardin - The Artist
MIGLIOR FILM The Artist MIGLIOR REGIA Michel Hazanavicius – The Artist MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA Jean Dujardin – The Artist MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA Meryl Streep – The Iron Lady MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA Christopher Plummer – Beginners MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA Octavia Spencer – The Help MIGLIOR FILM STRANIERO Una separazione (Iran) MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE Rango MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE Woody Allen - Midnight In Paris
Meryl Streep - The Iron Lady
Martin Scorsese - Hugo Cabret
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SCENEGGIATURA NON ORIGINALE Alexander Payne, Nat Faxon, Jim Rash Paradiso amaro
DAl 2 MARZO AL CINEMA www.thewomaninblack.it youtube.com/videa
facebook.com/videa
videa-cde.it
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icevuto il primo importante incarico dal titolare dello studio legale per cui lavora, il giovane avvocato Arthur Kipps (Daniel Radcliffe), nonostante debba lasciare il figlio di tre anni avuto dalla moglie recentemente scomparsa, accetta di trasferirsi in un piccolo villaggio sperduto, circondato da tetre paludi, per seguire da vicino il funerale e le pratiche relative all’eredità della signora Drablow, solitaria e misteriosa anziana appena deceduta. Arthur deve confrontarsi con l’ostilità degli abitanti del piccolo villaggio che rifiutano perfino di accompagnarlo. E che sussurrano strane leggende sulla morta e sulla sua casa maledetta. Nella buia ed isolata dimora della defunta lui stesso ode distintamente voci rabbiose, in cerca di vendetta. Ma non può permettersi di fallire, perché perderebbe il suo lavoro.
SCORDATEVI HARRY POTTER. SIAMO DALLE PARTI DI THE OTHERS ED ORPHANAGE PER INTENDERCI, CON DANIEL RADCLIFFE PROTAGONISTA DI UNA AGGHIACCIANTE QUANTO MEMORABILE STORIA GOTICA E SOPRANNATURALE.
Inquietanti apparizioni, bambini morenti, bambole spezzate, voci e rumori agghiaccianti: ci troviamo di fronte ad una classica storia gotica di fantasmi, che ignora gli effetti truculenti, per inchiodare gli spettatori con una storia collaudata e soprattutto grazie ad uno straordinario ed accuratissmo lavoro di scenografia (Kave Quinn) e di fotografia (Tim Maurice-Jones), oltre all’interpretazione di Daniel Radcliffe. Tratto dall’omonimo romanzo di Susan Hill, The Woman in Black è stato prima di tutto una popolare serie radiofonica, un’opera teatrale e un film televisivo diretto nel 1989 da Herbert Wise. Curioso che in questo film ci sia il bravissimo Ciarán Hinds che nell’ultimo film di Harry Potter ha interpretato Silente. Ma ‘casualità’ a parte The Woman in Black è un film perfetto per chi ama le storie che vedevano sovrani attori come Peter Cushing e Christopher Lee, non per niente il film è prodotto dalla mitica e appena risorta Hammer Film Productions. Una scelta azzeccata per la nuova vita artistica di Daniel Radcliffe. Il suo giovane avvocato Kipps è davvero spaesato e in balia delle tenebre, tutto solo nella magnifica magione inglese, soffocata dalle esalazioni della palude e costantemente avvolta dalla nebbia. Il suo mood triste e desolato, anche se carico di rabbia per le brutalità che avvengono intorno a lui e che lo minacciano, pervadono tutto il film.
The Woman in Black (UK, 2012) Regia di James Watkins con Daniel Radcliffe, Ciarán Hinds, Janet McTeer, Roger Allam, Sophie Stuckey 95’, Videa – CDE, horror/thriller 2 MARZO
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Il film racconta l’avvincente storia di un ex militare pluridecorato, il Capitano John Carter (Taylor Kitsch), che viene inspiegabilmente trasportato su Marte, dove si ritrova coinvolto, suo malgrado, in un conflitto di proporzioni epiche tra gli abitanti del pianeta. John viene, inoltre, immerso nella vita e nelle abitudini di una tribù aliena e stringe amicizia con il loro nobile capo Tars Tarkas (interpretato da Willem Dafoe) e con l’affascinante Principessa Dejah Thoris (Lynn Collins). In un mondo devastato dalla guerra, Carter riscopre il suo coraggio quando si rende conto che la sopravvivenza di Barsoom e dei suoi abitanti è nel suo destino.
Fox sempre in X-Men Origins: Wolverine, Willem Dafoe, il cattivo di Spider-Man, James Purefoy (Solomon Kane), Dominic West (300), Ciarán Hinds (Ghost Rider 2), Mark Strong (Green Lantern) e Thomas Haden Church (Spider-Man 3). Dopo Brad Bird (Gli Incredibili, Ratatouille) con Mission : Impossible - Protocollo Fantasma, Andrew Stanton (Nemo, WALL·E) è il secondo regista Pixar a lanciarsi nel live-action. Se questo film sarà un successo Stanton ha già in mente di realizzare una trilogia, ed ha già acquistato i diritti cinematografici di altri due romanzi del ‘ciclo di Marte’ (che sono complessivamente 11).
Il protagonista Taylor Kitsch (già in X-Men Origins: Wolverine nel ruolo del mutante Gambit) oltre a John Carter ha in uscita ravvicinata altri due titoli Battleship e Vengeance. Stanton ha scelto anche gli altri attori in base alle precedenti esperienze di film tratti dai comics, e quindi abituati a lavorare con le tecniche più sofisticate, dall’attrice Lynn Collins alias Silver
copyright ©2012 Disney
Senza il successo di Avatar difficilmente la Disney avrebbe affrontato un progetto così impegnativo (si parla di un budget di 250 milioni di dollari). Ed in effetti con Avatar c’è anche un' altra cosa in comune, tutt’altro che secondaria: anche in questo caso al centro della storia c’è un umano trasferito in un mondo alieno e destinato a guidare una ribellione degli indigeni, esseri mostruosi dotati di quattro braccia, che potrebbero vagamente ricordare i Na’vi di James Cameron. Ma i parallelismi finiscono qui. Il mondo di John Carter appartiene al leggendario scrittore Edgar Rice Burroughs (autore di Tarzan), le cui epiche avventure hanno fornito ispirazione a molti film. Tratto da un libro pubblicato esattamente cento anni fa, La principessa di Marte, primo romanzo del ‘Ciclo di Marte’ scritto da Edgar Rice Burroughs, John Carter rilegge un grande romanzo del secolo scorso con lo sguardo visionario e ipertecnologico del regista Premio Oscar (WALL-E) Andrew Stanton “Non ho cercato di farlo assomigliare a nulla, ma di renderlo unico. Ho tentato di fare un film marziano storicamente accurato: lascerò a voi il compito di capire cosa significhi”.
ANDREW STANTON, REGISTA PREMIO OSCAR DI “WALL-E”, ESORDISCE NEL LIVE ACTION CON UN COLOSSAL DI FANTASCIENZA TRATTO DA UN ROMANZO DI CULTO DI EDGAR RICE BURROUGHS E PRODOTTO DALLA DISNEY-PIXAR.
John Carter (Usa, 2012) Regia di Andrew Stanton con Taylor Kitsch, Lynn Collins, Samantha Morton, Mark Strong, Ciaràn Hinds, Dominic West, James Purefoy, Daryl Sabara, Polly Walker, Bryan Cranston, e con Thomas Hayden Church e Willem Dafoe 132', Walt Disney, Azione-Avventura. 7 MARZO
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Warner Bros. Pictures presenta una produzione
Colorado Film - Bananas - Warner Bros. Entertainment Italia
jonny groove
Ph. Loris T. Zambelli-Photomovie
giovanni vernia
MAURIZIO MICHELI SUSY LAUDE STELLA EGITTO BEBO STORTI MASSIMO OLCESE con CARMELA VINCENTI e con la partecipazione di DIEGO ABATANTUONO regia GIOVANNI VERNIA e PAOLO UZZI soggetto GIOVANNI VERNIA PAOLO UZZI sceneggiatura FRANCESCO CENNI MICHELE PELLEGRINI PAOLO UZZI GIOVANNI VERNIA casting FRANCESCA BORROMEO costumi MONICA GAETANI scenografia EUGENIA F. di NAPOLI suono in presa diretta GILBERTO MARTINELLI montaggio CLAUDIO DI MAURO (a.m.c.) musiche originali LOUIS SICILIANO GIOVANNI VERNIA MARCO ZANGIROLAMI fotografia FEDERICO MASIERO direttore di produzione ANDREA GRAZZANI organizzatore ANTONIO TACCHIA produttori ALESSANDRO USAI ROBERTO BOSATRA MAURIZIO TOTTI
dal 9 MARZO al CINEMA Warner Bros. entertainment italia
facebook.com/Tistimofratelloilfilm
DOPO IL BOOM DI CHECCO ZALONE TOCCA ORA A JONNY GROOVE, ALL’ANAGRAFE GIOVANNI VERNIA, TENTARE IL GRANDE SALTO: DA ZELIG AL GRANDE SCHERMO. Ti stimo fratello (Italia, 2012) Regia di Paolo Uzzi, Giovanni Vernia con Giovanni Vernia, Maurizio Micheli, Diego Abatantuono, Susy Laude, Stella Egitto 100, Warner Bros., commedia 9 MARZO
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er volere del padre che lo spinge a partecipare ad un concorso per entrare nel corpo della guardia di finanza, Jonny raggiunge a sorpresa il fratello Giovanni, un ingegnere elettronico che vive a Milano con la fidanzata Federica, figlia del capo dell’agenzia pubblicitaria dove lavora come creativo. Jonny invece è una vera mina vagante che vive solo per passare le notti in discoteca, in particolare al Gilez, mitico locale dove diventa una star della notte e si innamora di Alice, una giovane cameriera per la quale anche Giovanni ha una cotta. L’arrivo di Jonny ha scombussolato la vita del povero Giovanni. Ma non tutto il male vien per nuocere. Per i non frequentatori di Zelig, Giovanni Vernia è un comico genovese che, dopo una laurea in Ingegneria Elettronica, un impiego di prestigio in una grossa società di consulenza americana è entrato nella famosa trasmissione televisiva divenendo un fenomeno grazie al personaggio di Jonny Groove che al ritmo del tormentone “Essiamonoi” ha conquistato milioni di fan. Adesso Vernia esordisce sul grande schermo, anche come regista, firmando insieme a Paolo Uzzi questa pellicola, oltre ad interpretarla nel doppio ruolo di due fratelli
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gemelli. Giovanni e Jonny sono gemelli, quindi identici, se non diversissimi per carattere, abbigliamento ed intelletto. La tranquilla esistenza del primo viene sconvolta dall’esuberante incoscienza del secondo. “Il film è in parte autobiografico – ha affermato Vernia – diciamo che lo è in senso metaforico. In quanto io non ho un fratello gemello e nulla di quanto raccontiamo mi appartiene. Però è mio il fatto di avere condotto per anni un’esistenza che mi stava stretta. Tanto da spingermi a mollare tutto e iscrivermi ad una Scuola Teatrale di Improvvisazione Comica. L’idea di Jonny mi è nata quando mi sono messo a pensare ad un mio alter-ego, completamente diverso da me, una vera mina vagante che per colpa di un infermiere particolarmente estroverso, appena nato, gli fece cadere le cuffie di un walkman a tutto volume nella culla. E, da lì, è arrivato Jonny”. Prodotto da Maurizio Totti e Alessandro Usai per Colorado Film, Roberto Bosatra per Bananas e Warner Bros. Pictures Italia (che lo distribuisce), nel cast, insieme a Vernia, troviamo: Maurizio Micheli, Susy Laude, Stella Egitto, Carmela Vincenti, Bebo Storti e con la partecipazione di Diego Abatantuono.
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ietro (Germano) è un giovane pasticcere giunto a Roma dalla Sicilia col sogno di fare l’attore. Ha un carattere schivo e ha poche occasioni per socializzare. Convive provvisoriamente con una parente, ma non vede l’ora di trovare una casa tutta per lui. Quando la trova è euforico. L’appartamento è mal messo ma bello, grande e già arredato con mobili d’epoca. Pietro si sente finalmente a casa ma da subito inizia a notare particolari inquietanti. Ben presto si rende conto che c’è qualcun altro che vive insieme a lui: strane, eccentriche figure cominciano a manifestarsi.
DOPO LO STRAORDINARIO SUCCESSO DI MINE VAGANTI, FERZAN OZPETEK, RITORNA CON, A SUO DIRE, IL FILM PIÙ AMBIZIOSO E COMPLESSO DELLA SUA CARRIERA, CHE MESCOLA PAURA, DIVERTIMENTO E DRAMMA PER RACCONTARE LA RINASCITA INTERIORE DI UN PERSONAGGIO SINGOLARE.
“Magnifica presenza è decisamente il mio lavoro più importante e difficile, perchè mescolo paura, divertimento e dramma. E’ la prima volta che affronto la paura. E non riesco ad accettare l’idea della morte, ma da una cosa che fa piangere può venir fuori una risata, e viceversa. C’è molto del mio mondo”. Così il regista di ‘Mine Vaganti’ e ‘La finestra di fronte’ presenta il suo nuovo lavoro e, a proposito del protagonista Elio Germano, aggiunge: “Amo la sua innocenza contadina e il talento, è la prima volta che ci lavoro, ed è entrato nella mia vita come quando d’improvviso
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senti l’aria nuova della primavera”. “Le caratteristiche di Pietro - continua Ozpetek - sono la purezza cristallina, una sensibilità quasi esasperata, la fragilità. È un ragazzo disponibile, senza intenti nascosti, mai aggressivo o invadente. Attraverso la sua solitudine, la sua alienazione, si racconta una società che accetta solo gente omologata, dove è difficile integrarsi”. Scritto da Ozpetek insieme a Federica Pontremoli, collaboratrice storica di Nanni Moretti, del cast, accanto a Germano, fanno parte Margherita Buy, Vittoria Puccini, Alessandro Roja, Beppe Fiorello, e poi un pezzo di storia del palcoscenico, ovvero Anna Proclemer.
Magnifica presenza
(Italia, 2012) Regia di Ferzan Ozpetek con Elio Germano, Margherita Buy, Beppe Fiorello, Vittoria Puccini, Daniele Pecci, Paola Minaccioni 100’, 01 Distribution, drammatico/commedia 16 MARZO
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una distribuzione istituto luce cinecittĂ
dario Formisano Gaetano di Vaio Gianluca curti presentano una produzione eskimo FiGli del bronx minerVa pictures realizzata con il contributo di reGione campania in collaborazione con rai cinema
EDUCAZIONE CRIMINALE
design: franci&patriarca
foto: ivan pasquale
crediti non contrattuali
un film di Guido Lombardi
dal 9 marzo al cinema www.labas-film.com
LÀ BAS IN FRANCESE SIGNIFICA ‘LAGGIÙ’. PER GLI AFRICANI INDICA GENERICAMENTE DOVE SONO ANDATI, IN CERCA DI FORTUNA O PER DISPERAZIONE, I LORO CARI ED AMICI, CIOÈ ALTROVE, A SUD O A NORD… LONTANO.
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astel Volturno, circa trenta chilometri da Napoli. È il 18 settembre 2008. Un commando di camorristi irrompe in una sartoria di immigrati africani. Sparano all’impazzata un centinaio di proiettili, ammazzando sei ragazzi di colore e ferendone un altro gravemente. Yossouf, un giovane immigrato, ha deciso quella stessa sera di chiudere i conti con suo zio Moses. L’uomo che lo ha convinto a venire in Italia. Promettendogli un futuro da onesto artigiano e trasformandolo invece nel cinico gestore di un giro milionario di cocaina. Invischiati nella loro storia, un altro ragazzo africano, Germain, finito per caso nel luogo della strage; la sua ragazza Asetù, che quella stessa sera canta in pubblico una canzone di Miriam Makeba; Suad, una prostituta che Yossouf sogna di riscattare dai suoi padroni. Vincitore del “Leone del Futuro Premio Venezia Opera Prima Luigi De Laurentiis”, Là Bas, - Educazione criminale è il ‘romanzo di formazione criminale’ di un giovane immigrato di colore e della sua sopravvivenza nella difficile realtà di Castel Volturno, definita da Saviano “la più africana delle città europee”. Guido Lombardo ha scritto la sceneggiatura nel 2006 durante un viaggio a Napoli, dove ha incontrato un ragazzo africano che vendeva fazzoletti ad un semaforo. Il progetto è poi definitivamente andato in porto nel settembre del 2008 dopo la strage di Castel Volturno. “Stare lì, è un po’ come stare in Africa –
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spiega Lombardo - ci sono le palme, il sole picchia, la sera è pieno di zanzare e soprattutto non c’è lavoro, e l’unica alternativa è tra lo sfruttamento e il crimine. E’ di questa scelta che parla il mio film. Nella zona di Castel Volturno non vivono solo ventimila africani, di cui almeno la metà clandestini, ma anche alcuni italiani che hanno fatto la stessa scelta. Per molti anni africani e italiani, neri e bianchi, sono stati in pace. Ma una pace esposta a terribili cortocircuiti come quello del 18 settembre 2008: con i suoi sei ragazzi innocenti ammazzati in una sartoria. Persone capitate lì per caso, la cui morte doveva servire, in un folle disegno criminale, a lanciare un messaggio, un avvertimento mafioso”.
Là bas - Educazione Criminale (Là-bas, 2011, Italia) Regia di Guido Lombardo, con Kader Alassane, Moussa Mone, Esther Elisha, Billy Serigne Faye. 100’, Cinecittà Luce, Drammatico, 9 MARZO
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“Il film che il Vaticano non vorrebbe mai che tu vedessi.”
i sp i r ato a fat t i r e a l m en t e accaduti
Naibe Reynoso, CARACOL RADIO 1260
IL
MALE
SI
DIFFONDE
16 MARZO
DAI PRODUTTORI ESECUTIVI DI PARANORMAL ACTIVITY “UN HORROR CHE IL VATICANO NON VORREBBE MAI CHE TU VEDESSI”.
N L’altra faccia del diavolo (The Devil Inside, Usa, 2012) Regia di William Brent Bell con Fernanda Andrade, Simon Quarterman, Evan Helmuth, Suzan Crowley, Ionut Grama 83’, Universal Pictures, horror/thriller 16 MARZO
el 1989, Maria Rossi chiama la polizia per confessare di avere brutalmente ucciso tre persone durante un esorcismo a cui era stata sottoposta. Venti anni dopo, sua figlia Isabella cerca di far luce su quanto accaduto quella notte per capire se la madre sia pazza o realmente indemoniata e si reca a farle visita presso l’ospedale psichiatrico italiano in cui è rinchiusa. Assistendo ad una serie di eventi inspiegabili, Isabella richiede l’aiuto di due giovani esorcisti che la introducono nel sottobosco degli esorcismi. Per fare una scoperta raccapricciante... William Brent Bell che, oltre che diretto, ha scritto il film insieme a Matthew Peterman si è ispirato ai tanti presunti casi ‘veri’ di persone possedute dal demonio e esorcisti che tentano di estirparlo di cui è piena la storia. Girato con lo stile del mockumentary horror, L’altra faccia del diavolo ricorda vagamente sia Il Rito dove l’anziano prete/esorcista (interpretato da Anthony Hopkins) alle prese con una ragazzina indemoniata veniva scomunicato dal Vaticano in quanto i suoi comportamenti non erano conformi con le regole della Chiesa, che The Last Exorcism dove un finto esperto di demonologia si trovava ad affrontare veramente il diavolo, e del fenomeno Paranormal Activity, con cui in effetti condivide molte caratteristiche. Budget ridottissimo, 1 milione di dollari, e un risultato notevole al box office Usa con oltre 50 milioni di dollari all’attivo, L’altra faccia del diavolo è un efficacissimo finto documentario che, oltre alle contorsioni dei soggetti indemoniati, oggetti che si muovono da soli, voci dall’oltretomba e seduzioni diaboliche punta molto, a differenza delle pellicole citate, sul legame tra la protagonista e la madre. Il motore pulsante della storia è la necessità da par-
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te di Isabella di scoprire chi è veramente sua madre... una pazza, un’assassina o una innocente che il demonio si è portata via? Per questo la ragazza si reca a Roma e cerca clandestinamente aiuto tra preti esorcisti e suore esorciste. “Il film inizia con una telefonata fatta da Maria il 30 ottobre 1989 dove ammette di avere ucciso tre persone durante un esorcismo che stavano praticando su di lei. – ha affermato Brent Bell – Quello è stato lo spunto per addentrarmi nel rapporto madre/figlia, che è un aspetto che mi interessa moltissimo, e l’abbiamo sviluppato nel mondo delle possessioni demoniache. Isabella, la protagonista, vuole arrivare alla verità: per l’amore che nutre verso sua madre e per la paura di diventare come lei”.
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WARNER BROS. PICTURES PRESENTA BEPPE CASCHETTO PRESENTA
LUCIANA LITTIZZETTO ROCCO PAPALEO PIETRO CASTELLITTO MICHELA CESCON
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LORIS ZAMBELLI
i Se scoprisliso che tuo fig è un pornodivo?
É NATA UNA STAR? UN FILM DI LUCIO
PELLEGRINI
Tratto dal romanzo di Nick Hornby “È nata una star?” WARNER BROS. PICTURES PRESENTA BEPPE CASCHETTO PRESENTA UNA PRODUZIONE IBC MOVIE WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA UN FILM DI LUCIO PELLEGRINI “È NATA UNA STAR?” LUCIANA LITTIZZETTO ROCCO PAPALEO PIETRO CASTELLITTO MICHELA CESCON SCENEGGIATURA MASSIMO GAUDIOSO LUCIO PELLEGRINI MICHELE PELLEGRINI FOTOGRAFIA GOGO BIANCHI SCENOGRAFIA ROBERTO DE ANGELIS COSTUMI CRISTINA AUDISIO SILVIA NEBIOLO CANZONI E MUSICHE BRUNORI SAS MUSICHE GABRIELE ROBERTO MONTAGGIO CLELIO BENEVENTO SUONO IN PRESA DIRETTA VALENTINO GIANNÌ ORGANIZZATORE GENERALE ATTILIO MORO SVILUPPO PROGETTO ANASTASIA MICHELAGNOLI PRODUTTORE ESECUTIVO RITA ROGNONI PRODOTTO DA BEPPE CASCHETTO WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA
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WARNER BROS. ENTERTAINMENT ITALIA
FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE
DAL 23 MARZO AL CINEMA
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Tra le tante cose che una mamma non vorrebbe scoprire sul proprio figlio adolescente ce n’è una un po’ imbarazzante... a dire il vero molto imbarazzante. E non aiuta il fatto di venirla a sapere dalla vicina di casa pettegola, che una mattina ti fa trovare nella buca delle lettere un video accompagnato da un biglietto. Lucia (Luciana Littizzetto) non riesce a crederci: è suo figlio Marco (Pietro Castellitto) quello in copertina. Il film ha un titolo non proprio edificante ed è vietato ai minori. Sì, insomma, Marco a quanto pare ha un talento speciale: è una pornostar! Come si affronta una novità del genere? Lucia deve dirlo a Fausto (Rocco Papaleo), suo marito, e insieme dovranno parlarne con il ragazzo... forse da oggi nella loro famiglia niente sarà più come prima. O no?... Ma ci sarà un modo per prendere una cosa del genere per il verso giusto, anziché per quello sbagliato?
UNA DIVERTENTE ED ORIGINALE COMMEDIA GENERAZIONALE CON UN FIGLIO DAL TALENTO NATURALE, CHE FA TREMARE LE GINOCCHIA AI SUOI GENITORI...
About a Boy, Febbre a 90°, Alta fedeltà, Nick Hornby oltre ad essere uno dei migliori scrittori in circolazione è un autore molto amato dal cinema britannico. Ora l’italiano Lucio Pellegrini adatta il suo ultimo romanzo per il grande schermo con un cast all italian composto da Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo e Pietro Castellitto, figlio di Sergio. “Avevamo letto tutti il libro di Hornby - ha raccontato il regista - e quando ne ho parlato l’estate scorsa, con Luciana e Beppe Caschetto (il produttore n.d.r.), subito abbiamo sognato di farne un film”. “L’idea di raccontare di un film porno - puntualizza la Littizzetto - non è per indagare nel mondo del cinema pornografico ma nell’incomunicabilità tra genitori e figli. Abbiamo degli alieni in casa, lo dico come madre, oggi può succedere, come nel film, che i nostri figli abbiano vite parallele del tutto sconosciute. E quando le verità vengono fuori scoppiano i sensi di colpa”. Pietro Castellitto, figlio dell’attore e regista Sergio Castellitto e della scrittrice Margaret Mazzantini, dopo aver recitato in La bellezza del somaro e Venuto al mondo, esordisce come protagonista. “Mio padre voleva tutto tranne che facessi l’attore – ha dichiarato il ragazzo - aveva paura che mi montassi la testa, che mi creassi delle illusioni, preferisce che studi, è capace di stare le ore a sentirmi pronunciare aforismi di filosofia. Mia madre, invece, è divertita. Diciamo che adesso sono tutti e due contenti e rassegnati, soprattutto soddisfatti di questa mia prima esperienza di cinema extra-familiare”.
E’ nata una star? (Italia, 2012) Regia di Lucio Pellegrini con Luciana Littizzetto, Rocco Papaleo, Gisella Burinato, Pietro Castellitto 100’, Warner Bros. Italia, commedia/ drammatico 23 MARZO
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HYDE PARK ENTERTAINMENT E IMAGENATION ABU DHABI E COLUMBIA PICTURES PRESENTANO IN ASSOCIAZIONE CON CRYSTAL SKY PICTURES E MARVEL ENTERTAINMENT UNA PRODUZIONE ASHOK AMRITRAJ / MICHAEL DE LUCA / ARAD
MARVEL, and all Marvel characters including the Ghost Rider character ™ & ©2011 Marvel Characters, Inc. All Rights Reserved.
™
“GHOST RIDER™ SPIRITO DI VENDETTA” CIARÁN HINDS VIOLANTE PLACIDO JOHNNY WHITWORTH CHRISTOPHER LAMBERT E IDRIS ELBA MUSICHE DI DAVID SARDY COSTUMI BOJANA NIKITOVIC MONTAGGIO DI BRIAN BERDAN, A.C.E. SCENOGRAFIA KEVIN PHIPPS DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA BRANDON TROST PRODUTTORI ESECUTIVI E. BENNETT WALSH DAVID S. GOYER STAN LEE MARK STEVEN JOHNSON TRATTO DA MARVEL COMIC UNA STORIA DI DAVID S. GOYER SCENEGGIATURA DI SCOTT M. GIMPLE & SETH HOFFMAN E DAVID S. GOYER PRODOTTO DA STEVEN PAUL ASHOK AMRITRAJ MICHAEL DE LUCA AVI ARAD ARI ARAD DIRETTO DA NEVELDINE/TAYLOR
CINQUE ANNI DOPO IL PRIMO CAPITOLO, NICOLAS CAGE TORNA A VESTIRE I PANNI DEL SUPEREROE MALEDETTO E SOPRANNATURALE MARVEL IN UNA NUOVA AVVENTURA PIÙ SELVAGGIA E SPERICOLATA.
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er controllare lo spirito della vendetta Johnny Blaze si è ormai allontanato dal resto del mondo, fino a quando incontra un monaco che ha bisogno dei suoi poteri per rintracciare una donna di nome Nadya e suo figlio Danny. Blaze si mette sulle tracce del bambino, ma ben presto la sua strada incrocia quella del suo antagonista Roarke, anch’egli interessato al ragazzo per una ragione particolare... Era il 2007 quando Nicolas Cage, fan a dir poco sfegatato del fumetto Marvel omonimo, accettò di vestire gli insoliti panni dell’antieroe Johnny Blaze. Il successo del film ha convinto la casa di produzione a mettere in cantiere un sequel. Ma i produttori volevano questa volta spingersi un po’ oltre, rendendo il film un pizzico più aggressivo, spingendo oltre i limiti del capitolo precedente. “Eravamo molto elettrizzati all’idea di dirigere questo film - commentano i registi Mark Neveldine e Brian Taylor, che hanno sostituito Mark Steven Johnsson - L’idea ci piaceva moltissimo per due motivi: l’opportunità di dirigere un film che fa parte di una saga interpretata da Nicolas Cage, e secondo, l’occasione di lavorare su un fumetto all’avanguardia e di grande successo il cui protagonista è un tizio con il cranio in fiamme che assesta colpi a destra e a manca. Nel reinventare la pellicola, anche il personag-
gio di Cage è stato modificato, il suo aspetto, la sua maniera di vestirsi e persino la sua moto. “L’energia che ha caratterizzato la realizzazione di questo film l’ha trasformata in un’esperienza unica - racconta Cage - molto più “selvaggia”, quasi spericolata, soprattutto per quanto riguarda la maniera di girare di Mark Neveldine. Quando ha la macchina da presa in mano, si trasforma in una specie di stuntman, rischiando la vita centinaia di volte, appeso a una fune o sfrecciando sui Rollerblades. Gli appassionati del genere resteranno stupefatti dal lavoro folle realizzato da Mark, Brian e dal direttore della fotografia Brandon Trost.” Poca tecnologia computerizzata per la pellicola: i registi hanno preferito girare dal vivo, utilizzando controfigure e vere corse in motocicletta. La storia è ambientata diversi anni dopo il primo capitolo, con Blaze e Ghost in un luogo totalmente diverso, in fuga dai demoni che perseguitano il protagonista. Cage ha affermato che affrontare questo film è stato come ricominciare da zero. In questa pellicola interpreta infatti sia Johnny Blaze che Ghost Rider, che nel film del 2007 era invece un ruolo affidato a diversi stuntman. Tra gli altri membri del cast Idris Elba e Violante Placido, protagonista femminile subentrata ad Eva Mendes.
Ghost Rider Spirito di vendetta
(Ghost Rider: Spirit of vengeance, 2012, Usa) Regia di Mark Neveldine, Brian Taylor con Nicolas Cage, Violante Placido, Ciàran Hinds, Idris Elba 95’, Medusa, Avventura, Azione, Fantasy 23 MARZO
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Se Scontro tra Titani riportava in auge una straordinaria avventura mitologica; l’aspetto meno convincente del film è risultato l’averlo girato in 2D e convertito, in un secondo momento in 3D, scelta che non ha dato i risultati aspettati. E, così, per questo sequel annunciato, la produzione ha deciso di girarlo direttamente in stereoscopico e con un cambio al timone di regia, passato a Jonathan Liebesman, scelto per la spettacolare prova data con Battle: Los
Angeles. Rimane saldo il trio degli interperti principali, composto da Sam Worthington, Ralph Fiennes e Liam Neeson ovvero Perseo, Ade e Zeus. Al cast si sono aggiunti Bill Nighy nel ruolo di Efesto, Toby Kebbell in quello di Agenore ed Édgar Ramírez nei panni del Dio della Guerra Ares, precedentemente interpretato da Tamer Hassan. Per il ruolo di Andromeda, Rosamund Pike ha preso il posto di Alexa Davalos. Le riprese di La furia dei Titani sono iniziate il 23 marzo 2011 in alcuni studi fuori Londra. Successivamente il film è stato girato nel Surrey, sempre in Inghilterra, e nelle Isole Canarie, più precisamente sulle isole di Tenerife e La Gomera.
“NON SEI SOLO PARTE UOMO, PARTE DIO... SEI IL MEGLIO DI ENTRAMBI...”. LE GESTA DELL’EROICO PERSEO E LE EPICHE LOTTE TRA DEI E UMANI CONTINUANO IN UN SEQUEL GIRATO DIRETTAMENTE IN 3D. Dieci anni dopo aver sconfitto eroicamente i l mo s t r uo s o K ra ke n , Pe r s e o ( S a m Worthington) - il semidio figlio di Zeus cerca di vivere una vita più tranquilla come pescatore in un villaggio, unico genitore di suo figlio di dieci anni Helius. Nel frattempo, è riesplosa una lotta per la supremazia tra dei e Titani. Risvegliati pericolosamente dalla minore devozione da parte degli umani, gli dei stanno perdendo il controllo dei Titani imprigionati, e il loro pericoloso leader, Kronos, padre dei fratelli Zeus (Liam Neeson), Ade (Ralph Fiennes) e Poseidone (Danny Huston). Il triunvirato aveva spodestato il potente padre molto tempo addietro, lasciandolo a marcire negli abissi de l Ta r t a ro , u na
prigione situata in un mondo sotterraneo. Perseo non può ignorare le sue vere origini e la chiamata quando Ade, assieme al figlio divino di Zeus, Ares, fanno un patto con Kronos per catturare Zeus. La forza dei Titani cresce sempre di più quando i poteri divini che rimangono a Zeus vengono minati, e l’inferno viene sguinzagliato sulla Terra. Forte dell’aiuto della regina Andromeda (Rosamund Pike), del figlio semidio di Poseidone Agenore (Toby Kebbell) e del dio caduto Efesto (Bill Nighy), Perseo coraggiosamente si imbarca in un pericoloso viaggio nel mondo sotterraneo per sconfiggere i Titani e salvare il mondo.
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La furia dei Titani (Wrath of the Titans, Usa, 2012) Regia di Jonathan Liebesman con Sam Worthington, Rosamund Pike, Liam Neeson, Édgar Ramírez, Ralph Fiennes, Toby Kebbell 125’, Warner Bros. Italia, azione/avventura/ fantasy 30 MARZO SCATTA IL QR CODE
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SETTE PERSONAGGI, IN SETTE CITTÀ DIVERSE, IN UN’UNICA GIORNATA. L’ULTIMO LAVORO DEI FRATELLI VANZINA SEGUE, TRA MISERIA E NOBILTÀ, UOMINI E DONNE DELL’ITALIA DI OGGI IN UN ARCO DI TEMPO DI 24 ORE.
Ascanio Gaetani Cavallini (Christian De Sica) è un principe romano in disgrazia. Luigi Pinardi (Vincenzo Salemme) è un facoltoso notaio napoletano dalla vita monotona. Cecco (Paolo Conticini) è uno scaramantico tifoso della Fiorentina che parte in trasferta. Leonardo Lo Bianco (Lino Banfi) è un senatore e il Tribunale di Napoli ne ha chiesto l’arresto per corruzione e abuso d’ufficio. Alberto Dominici (Maurizio Mattioli) è un importante imprenditore romano che vive nel lusso e che ha costruito la sua ricchezza evadendo il fisco. Rosaria Miccichè (Teresa Mannino) è una manager siciliana trapiantata a Milano. Romeo Telleschi (Diego Abatantuono) è un milanese sposato con una pugliese e trapiantato con tutta la famiglia in Puglia. Di ognuno di loro seguiremo le ventiquattrore
in cui si svolgono eventi che li porteranno ad incrociare i loro destini. I fratelli Vanzina tornano con un film ad episodi incrociati, per raccontare ‘le storie di alcuni personaggi nel corso di una giornata italiana’. “Ma questa volta – ha affermato Enrico Vanzina – contrariamente a quello che ci raccontano quotidianamente i giornali e le Tv (tragedie, catastrofi, omicidi, furti, truffe), il film racconta gli italiani spiritosi, buffi, comici. Quelli che, ogni giorno, affrontano i loro problemi veri, usando l’ottimismo e il buonumore”. Il cast è decisamente importante, con cinque mattatori della comicità a cominciare da Christian De Sica, che mancava in un film diretto dai Vanzina dai tempi di Vacanze di Natale 2000, accanto a Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Maurizio
Mattioli e Diego Abatantuono, affiancati da comici della nuova generazione come Teresa Mannino. “Abbiamo cercato di mettere insieme – conferma Carlo Vanzina – attori simbolo della commedia e della comicità italiana provenienti da diverse parti d’Italia. La componente geografica è fondamentale per il film. Il nostro intento è stato quello di fotografare una giornata di diversi cittadini italiani, raffigurandone le contraddizioni, i difetti e i pregi, com’è proprio della commedia italiana”. Sette ovviamente anche le città coinvolte nelle riprese: Roma, Milano, Napoli, Bari, Firenze, Potenza e Verona. “E’ stato uno dei nostri film apparentemente più semplici, in realtà, molto complicato da realizzare. – ha detto Enrico Vanzina – Sia a livello logistico che dal punto di vista della storia. Come tutte le commedie italiane, descrive i vizi e le poche virtù di questi “tipi topici” che vivono nel nostro paese. Lo fa senza moralismo, cercando di farci sorridere. Non assolve i vizi, ma neppure li stigmatizza. Li accetta, quasi fossero un contrappeso inevitabile alle durezze dei tempi. Durezze sociologiche ed antropologiche, che in Italia non cambiano mai: siamo sempre dalle parti dell’ “arrangiantevi”.
Buona giornata!
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(Italia, 2012) Regia di Carlo Vanzina con Diego Abatantuono, Christian De Sica, Lino Banfi, Vincenzo Salemme, Maurizio Mattioli, Paolo Conticini, Teresa Mannino 100’, Medusa, commedia SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER 30 MARZO
DOPO WALLACE & GROMIT E GALLINE IN FUGA, LA PREMIATISSIMA AARDMAN PORTA SULLO SCHERMO, IN STOP MOTION, LA PIÙ DIVERTENTE E ALLEGRA CIURMA DI PIRATI.
Capitan Pirata è da sempre il terrore dei sette mari. Entusiasta e determinato, viaggia con un equipaggio di straccioni al suo fianco. Indifferente alle difficoltà che gli si presentano davanti, ha un solo sogno: vincere il titolo di Pirata dell’Anno. Per farlo, costringerà il suo equipaggio a viaggiare dalle spiagge dell’esotica Blood Island alle strade nebbiose della Londra vittoriana. Durante il lungo esodo, incontrerà una regina diabolica ed un giovane e infelice scienziato, senza perdere mai di vista quello che un pirata ama di più: l’avventura! L’idea di un film sui pirati è venuta al regista due volte candidato all’Oscar e co-fondatore della Aardman Peter Lord leggendo il libro di Gideon Defoe, ‘The Pirates! In an Adventure with Scientists: A Novel’, che suscitò immediatamente la sua ilarità. “Amavo le storie dei pirati da ragazzo – ha spiegato - in particolare L’isola del tesoro. Queste storie hanno trasformato quella che probabilmente era una realtà terribile in qualcosa di entusiasmante, spavaldo, pieno di colori: le storie di pirati sono ambientate nei mari tropicali, con cieli di un blu intenso, i cannoni ed i costumi. Quindi, quando abbiamo trovato questa storia che parlava di un equipaggio di pirati incessantemente ottimisti, ci è sem-
brata un’occasione da non lasciarsi sfuggire.” Non a caso i personaggi sono tutti estremamente sopra le righe, folli, incapaci, ma allo stesso tempo fiduciosi e ciecamente convinti dell’autorità del loro Capitano. A prestare la voce al protagonista è nella versione originale, Hugh Grant (per noi Christian De Sica), scelto da Lord e dal coregista Jeff Newitt per i suoi tempi comici e la capacità di mantenere un tono che fosse borioso, prepotente, ma anche costantemente allegro. “E’ un ottimista e proprio per questo motivo l’equipaggio è sempre dalla sua parte – dice Hugh Grant -. Ama la sua ciurma, il pappagallo della nave ed è molto orgoglioso della sua folta barba.”
Pirati! Briganti da strapazzo è stato realizzato in stile stop motion, praticamente marchio di fabbrica della Aardman, tecnologia grazie alla quale ha portato a casa ben quattro premi Oscar. “Possiamo dire che realizziamo l’animazione nello stesso modo da 50 anni – puntualizza Lord - ma qui abbiamo utilizzato anche gli effetti visivi e l’animazione computerizzata. Abbiamo preso la nave dei pirati e l’abbiamo messa sopra ad un mare realizzato in CG, unendo il meglio di entrambe le tecnologie. Non so se esista uno stile Aardman in termini di design, ma certamente esiste in termini di impegno nel creare e costruire con abilità e perizia.”
Pirati! Briganti da strapazzo (The Pirates! Band of Misfits, Usa, 2012) Regia di Peter Lord, Jeff Newitt 88', Warner Bros., Animazione.
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4 APRILE
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Ossessionata dalla propria bellezza e dall’idea di poter divenire la consorte del giovane principe Andrew (Armie Hammer), la Regina (Julia Roberts) chiede costantemente al suo specchio magico chi sia la più bella del reame ma un giorno ottiene una risposta inaspettata: la detentrice di tale appellativo è Biancaneve (Lily Collins), la ragazza di cui è matrigna, la figlia di primo letto del Re che aveva sposato e che lei ha tenuto mal volentieri tra le mura del castello dopo la morte del padre. Inferocita, chiede ad un cacciatore di portare la ragazza nel bosco e di ucciderla ma, riuscita a scappare, Biancaneve trova rifugio presso la casa di un gruppo di nani, piccoli, litigiosi ma esperti ladri, disposti a tutto pur di aiutarla nel riprendersi il regno sottrattole.
“UNA STRAORDINARIA FIABA RIVISITATA COME UNA COMMEDIA AVVENTUROSA E FANTASTICA RICCA DI ROMANTICISMO, GELOSIE E TRADIMENTI. UN VERO SPETTACOLO PER GLI OCCHI E PER IL CUORE”. “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. La favola dei fratelli Grimm è diventata immortale. Adesso il cinema, che ha portato la storia di Biancaneve moltissime volte sullo schermo, la riscopre con ben due progetti importanti, molto diversi tra loro. Oltre a questo film in uscita ‘pasquale’ ne uscirà un’altro a luglio, intitolato Biancaneve e il Cacciatore con Kristen Stewart, Chris Hemsworth e Charlize Theron. Ma mentre quest’ultimo avrà atmosfere decisamente molto dark, la Biancaneve di Tarsem Singh è più colorata, comica e densa di avventure. “Ho adorato rivisitare questa
bellissima fiaba – ha affermato il regista – e il cast è eccezionale. Lily è perfetta nel suo candore mentre Julia che, inizialmente è stata dura da convincere, ha dato un’interpretazione sublime della Regina/Matrigna. Ha reso il personaggio come una vera schizofrenica, dotata di due personalità, di cui una si manifesta solo nello specchio che la invita a continuare ad essere la più bella del reame. Rimarrete davvero sconvolti nel vedere come Julia riesce, nel finale, a trasformarsi in una vecchia megera, crudele, folle e anche volgare”. Importantissima la figura del Principe Andrew Alcott per il cui ruolo erano stati
presi in considerazione Alex Pettyfer, James Holzier e James McAvoy. Alla fine il ruolo è andato al bel Armie Hammer, apprezzato nel recente J. Edgar di Clint Eastwood al fianco di Leonardo DiCaprio. Del cast occorre ricordare anche la presenza di Sean Bean, il Boromir del Signore degli Anelli nei panni del Re e di Nathan Lane in quelli di Brighton.
Biancaneve
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(Mirror Mirror, Usa, 2012) Regia di Tarsem Singh con Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Nathan Lane, Sean Bean 01 Distribution, avventura/ commedia/ SCATTA IL QR CODE drammatico E GUARDA IL TRAILER 4 APRILE
Il Titanic salpa dal molo di Southampton il 10 aprile 1912. A bordo, tra i molti viaggiatori illustri, la diciassettenne Rose, un'aristocratica americana, in compagnia della madre e dello spocchioso fidanzato, erede di un'immensa fortuna. Durante il giorno di navigazione Rose ha il tempo di conoscere e di innamorarsi di Jack, un giovane passeggero della terza classe, pittore di talento.
E' IL FILM DEI RECORD, VERA ICONA DEL CINEMA. RECORD DI COSTO (285 MILIONI DI DOLLARI), RECORD DI INCASSI (1,8 MILIARDI DI DOLLARI, BATTUTO SOLO DA AVATAR), RECORD DI OSCAR (11 VINTI SU 14 NOMINATION). QUELLA DEL TITANIC È RICORDATA COME LA PIÙ GRANDE TRAGEDIA DI MARE DELL'ETÀ MODERNA. NELL'AFFONDAMENTO DELLA NAVE PERSERO LA VITA 1.523 DEI 2.223 PASSEGGERI IMBARCATI. Progetto 'titanico' sin dall'inizio, destinato a segnare la storia del cinema come la carriera del regista James Cameron e dei protagonisti Leonardo DiCaprio e Kate Winslet, ritorna nei cinema in formato stereoscopico nel centenario della tragedia del transatlantico (quello vero, il RMS Titanic, che naufragò nelle gelide acque dell'Atlantico nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912) e, quindici anni, dopo l'uscita nelle sale. Un'occasione per i giovani che non l'hanno mai visto e per gli adulti che potranno rivederlo nello splendore del 3D. È una storia d'amore tra il proletario
Jack e l'aristocratica Rose sotto il segno di un destino baro, un melodramma romantico che dopo un luminoso inizio nello splendore della nave più bella e sicura mai esistita, nella seconda parte si trasforma in disaster-movie dai toni epici e tragici. Nel corso delle tre ore e un quarto della durata del film Cameron fonde inoltre, con uno sguardo rigoroso ed attento ad ogni sfumatura, le divisioni in classi, gli errori tecnici, le viltà, gli eroismi, il naufragio del progresso scientifico insieme a quello delle speranze di una vita migliore... La nave dei sogni si trasforma in una tomba
e la perfetta storia d'amore, quella iniziata in barba alle differenze sociali, termina in modo straziante quanto romantico, come era iniziata. Non c'è salvezza se non per i passeggeri di prima e seconda classe, gli unici che troveranno spazio nelle scialuppe di salvataggio. Le sequenze finali sul ponte, l'orchestra che suona, gli ultimi ordini impartiti dagli ufficiali e dal capitano, le urla dei passeggeri di terza classe ... e le scene nel ventre del gigantesco transatlantico ormai sommerso dalle acque, sono destinate a rimanere scolpite nella memoria.
Titanic 3D
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(Titanic, 1997, Usa) Regia di James Cameron con Leonardo DiCaprio, Kate Winslet, Billy Zane, Kathy Bates, Frances Fisher 194’, Fox Italia, Drammatico, Romantico 6 APRILE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
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