Primissima Cinema - Luglio / Agosto 2009

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n째

www.primissima.it

agosto LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM 7-8

20 Anni

rivista programma dei cinema

L'era glaciale 3

l'amore trionfa Fighting

Pelham 1 2 3

Ricatto d'amore

Harry Potter 6

interviste : Claudio Bisio, Anne Fletcher




ia I primi g g te s fe a im s is Quest'anno Prim

6 7 8 9

20 Anni

di attività

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i love you man

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Cherì

uscite del 28 agosto

10

Harry Potter e il principe mezzosangue

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L'era glaciale 3: L'alba dei dinosauri

12

Fighting

14

Immagina Che

16

L'ultima casa a sinistra

uscite del 17 luglio

INTERVISTE 16 Claudio Bisio 22 Anne Fletcher

uscite del 31 luglio uscite del 14 agosto

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Anticipazioni

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Pelham 1 2 3 – Un ostaggio al minuto

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Ricatto d'amore

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g.i. Joe: La Nascita dei Cobra

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rivista programmma dei cinema • anno 20 n.7-8 - agosto 2009 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane Direttore responsabile Art direction BRIVIDO & SGANASCIA piero cinelli Grafici PATRIZIA MORFù patrizia.morfu@primissima.it LUCA FODDIS luca.foddis@primissima.it Direttore editoriale hanno collaborato a questo numero Paolo Sivori Editore

Multivision S.r.l.

Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000

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nicoletta gemmi, MARCO SPAGNOLI, boris sollazzo, LIVIA SAMBROTTA Calendario a cura di nicoletta gemmi stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale SAC

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18 Redazione e pubblicità Primissima

Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it

LA RIVISTA IN ESCLUSIVA NELLE SALE ASSOCIATE ANEC



17 luglio

Ghost Town

(Usa, 2008) Regia di David Koepp con Ricky Gervais, Greg Kinnear, Tea Leoni 102’, Universal Pictures, commedia/ fantasy Bertram Pincus (Gervais) è un dentista pignolo e solitario. Single, cultore della privacy, non ha amici. Durante un intervento chirurgico, Bertram ‘muore’ clinicamente, per ritornare in vita solo dopo circa sette minuti. Al suo risveglio si accorge di aver acquistato la

Notorius

(Usa, 2009) Regia di George Tillman Jr. con Jamal Woolard, Mohamed Dione, Derek Luke, Dennis L.A. White 122’, 20th Century Fox, biografico Biopic del rapper Christopher “The Notorious B.I.G.” Wallace, icona dell’hip-hop, passato in pochi anni da spacciatore di crack del ghetto di Brooklyn, siamo nel 1997, a una delle star di maggiore successo nel campo del rap. La sua

Obsessed

(Usa, 2009) Regia di Steve Shill con Beyonce Knowles, Idris Elba, Ali Larter, Christine Lahti, Bruce McGill, Scout Taylor-Compton, Ron Roggé 108’, Sony Pictures, thriller L’obsessed del titolo si riferisce ad una giovane e attraente ragazza (Ali Larter), impiegata in prova in una grande banca, che corteggia in modo ossessivo, un caso esemplare di stalking, un dirigente (Idris Elba) da poco promosso di grado e felicemente sposato. Siamo dalle parti di Fatal Attraction, ma con la differenza che lui non ci sta proprio, e nonostante tutti i peggiori trucchi, non cede. Con l’appoggio della granitica moglie, una bellissima Beyonce Knowles, disposta a lottare come una leonessa per difendere l’uomo che ama.

31 luglio Baby Mama

(Usa, 2008) Regia di Michael McCullers con Amy Poehler, Tina Fey, Steve Martin, Greg Kinnear, Dax Shepard, Romany Malco, Sigourney Weaver 99’, Universal Pictures, commedia Si può far ridere con la storia di una donna che vuole un figlio a qualsiasi costo? Si può! Kate ha 37 anni ed è una manager di successo, single, che pensa sia venuto il momento di

morte prematura, e rimasta irrisolta, ucciso a ventiquattro anni da uno sconosciuto, ha fatto crescere ulteriormente il suo mito, facendolo diventare un simbolo per molti ragazzi dei quartieri malfamati e non. Un film biografico molto accurato, e molto levigato, prodotto e interpretato dai familiari e dagli ex manager del musicista. Il film è visto con gli occhi del figlio del rapper, Biggie - che inoltre interpreta il ruolo del padre da ragazzo, mentre il ruolo da adulto viene interpretato dal rapper Jamal Woolard.

Soul Men

(Usa, 2008) Regia di Malcolm D. Lee con Samuel L. Jackson, Bernie Mac, Jennifer Coolidge, Sean Hayes, Isaac Hayes 108’, 01 Distribution, commedia Più che una commedia su due coristi soul, Louis (Samuel L. Jackson) e Floyd (Bernie Mac), che non si parlano da vent’anni per delle vecchie ruggini, ma che accettano a fatica di riunirsi per un concerto, che celebra il leader da poco defunto del gruppo in cui cantavano un tempo insieme, è diventato - per strani accadimenti del destino - un omaggio autentico alla musica soul, ed a due personaggi come Bernie Mac e il Isaac Hayes, che sono scomparsi a poca distanza l’uno dall’altro subito dopo la fine delle riprese.

avere il tanto desiderato figlio. Ma una piccola malformazione genetica le impedisce di rimanere incinta. Inizia il solito giro tra specialisti e imprenditori più o meno cinici e più o meno truffaldini, per approdare alla decisione di ‘affittare’ l’utero di Angie, una casalinga, totalmente diversa da lei. Il patto viene stipulato e tutto sembra volgere al meglio. Ma per una serie di corcostanze le due donne saranno costrette a convivere, con conseguenze imprevedibili.

capacità di vedere non solo le persone vive, ma anche i fantasmi. E questi ultimi lo hanno scelto come un ‘medium’ in grado di metterli in contatto con i loro cari rimasti in vita. Una folla di spiriti dei defunti lo insegue, con le richieste più bizzarre. In particolare il fantasma di Frank Herlihy (Kinnear) lo tampina perché lo metta in contatto con la sua vedova Gwen (Leoni), che sta per risposarsi. Il povero Bertram cerca di aiutarlo, ma, galeotto fu il fantasma, tra la vedova e il dentista scoppia l’amore.

24 luglio

Jonas Brothers - The 3d Concert Experience

(Usa, 2009) Regia di Bruce Hendricks con Joe Jonas, Nick Jonas, Kevin Jonas, Christine Quynh Nguyen, John Lloyd Taylor 76’, Walt Disney, documentario/ musicale Continua la serie dei concerti Disney Digital 3D. Bruce Hendricks, il regista di Hannah Montana/Miley Cyrus: Best of Both Worlds Concert, questa volta accende i riflettori sui Jonas Brothers, in uno scatenato rockumentary. Il film mette assieme degli estratti dal tour di concerti “Burning Up” - comprese delle apparizioni speciali di Demi Lovato e Taylor Swift - con del materiale esclusivo dietro le quinte, una canzone mai sentita prima (“Love Is On Its Way”), ed immancabili fan adoranti. Il tutto per capire chi sono Kevin, Joe e Nick.


31 luglio 12 Rounds

(Usa, 2009) Regia di Renny Harlin con John Cena, Aidan Gillen, Ashley Scott, Steve Harris 108’, 20th Century Fox, azione I 12 round del titolo sono le 12 assurde prove che il detective di New Orleans Danny Fisher (interpretato dall’ex wrestler John Cena) dovrà superare se vorrà rivedere - viva - la sua donna, rapita da un delinquente molto scaltro, Miles Jackson (Aiden Gillen),

che qualche anno prima il poliziotto era riuscito a incastrare con le mani nel sacco. Purtroppo durante quell’operazione la donna del truffatore rimase uccisa accidentalmente, e adesso l’uomo, evaso dalla prigione, vuole vendicarsi dell’uomo che ritiene responsabile della sua morte. In un gioco adrenalinico di gatto e topo, e dove non è previsto nessun vincitore. Alla regia Renny Harlin, specialista dell’action-thriller (Nella mente del serial killer).

Kill Shot

(Usa, 2008) Regia di John Madden con Diane Lane, Mickey Rourke, Thomas Jane, Rosario Dawson, Joseph Gordon-Levitt 95’, 01 Distribution, action/thriller Un cast notevole per un film rimandato per anni, fino a quando la stella risorta di Mickey Rourke non ha fatto il miracolo. Tratto da un romanzo di Elmore Leonard, il film narra di

7 agosto Flash of Genius

(Usa, 2008) Regia di Marc Abraham con Greg Kinnear, Lauren Graham, Tim Eddis, Warren Belle, Dermot Mulroney, Landon Norris 109’, Universal Pictures, drammatico Stati Uniti, fine anni ‘60. La vera storia di Robert Kearns (Greg Kinnear), professore universitario e inventore dilettante. Kearns inventò, almeno secondo il suo racconto il tergicristallo per automobili intermittente, quello che utilizzano attualmente centinaia di milioni di vetture. Ma le grandi compagnie di automobili americane non gli riconobbero mai questo merito e se ne appropriarono. Il film racconta della sua lunga lotta contro questi colossi per farsi riconoscere la sua invenzione. Una guerra estenuante che lo trasformò, facendolo diventare un uomo complessato, minacciato, ossessionato, soprattutto per quello che aveva fatto e involontariamente negato alla sua famiglia.

14 agosto

Sex Movie in 4D

(Sex Drive, Usa, 2009) Regia di Sean Anders con Josh Zuckerman, Amanda Crew, Clark Duke, James Marsden, Seth Green 109’, Eagle Pictures, commedia/avventura Ian Lafferty è un ragazzo di 18 anni ed è pronto a tutto pur di perdere la verginità con una misteriosa rossa che ha conosciuto su Internet. A questo scopo ruba la macchina di

una giovane coppia, interpretata da Thomas Jane e Diane Lane, che dopo aver assistito unici testimoni - ad una sanguinosa rapina, fatta dal killer di sangue pellerossa Mickey Rourke assieme al suo sadico ‘fratellastro’ (Joseph Gordon-Levitt) vengono inclusi in un programma di protezione federale, e trasferiti in un altro stato, dove vengono scovati dai due scatenati killer, con conseguenze immaginabili.

School for scoundrels

(Usa, 2006) Regia di Todd Phillips con Billy Bob Thornton, Jon Heder, Jacinda Barrett, Michael Clarke Duncan 100’, 01 Distribution, commedia Roger é un ausiliario del traffico che ha zero fiducia in se stesso e per questo non riesce a fare colpo sulla ragazza che gli piace. Decide così di iscriversi ad una scuola dove insegnano come acquistare autostima. Un compito decisamente non facile, visto il livello di partenza degli studenti, incluso Roger. Ma quando quest’ultimo scopre che il suo stesso insegnante cerca di conquistare la ragazza per la quale sta lottando, lo sfigatissimo Roger prova a tirar fuori le palle.

Alieni in soffitta

(Aliens in the attic, Usa, 2009) Regia di John Schultz con Ashley Tisdale, Robert Hoffman, Kevin Nealon, Doris Roberts, Tim Meadows 100’, 20th Century Fox, fantasy I bambini Tom, Jake e altri loro piccoli amici sono in vacanza nel Maine quando si trovano a “fronteggiare” un’invasione

suo fratello maggiore e, insieme ai suoi migliori amici Lance e Felicia, attraversa gli Stati Uniti deciso ad andare incontro al suo destino. Il viaggio, a parte qualche disavventura, è tutto ‘sex oriented, inclusa una tappa nella terra degli Amish, durante una loro ipotetica annuale orgia. Inaspettatamente un’esperienza capace di cambiare la vita del ragazzo. Una teen comedy all’insegna della parolaccia, piuttosto volgare, ma molto divertente.

aliena nel piano superiore della loro casa di vacanze. Toccherà a loro passare alla riscossa e salvare la loro casa, i loro genitori e possibilmente il pianeta. Quello che sono riusciti a capire i ragazzi è che le armi per il controllo mentale utilizzate dagli aggressori non hanno alcun effetto su di loro. Tra le star del film, Ashley Michelle Tisdale, una delle indimenticabili protagoniste della serie High School Musical.


14 agosto The Longshots

(Usa, 2008) Regia di Fred Durst con Ice Cube, Keke Palmer, Tasha Smith, Jill Marie Jones 109’, 01 Distribution, commedia/ sportivo Il film parla di una storia vera, quella di Jasmine Plummer, la prima donna a giocare in un torneo di Football americano. Grazie

allo zio allenatore, dopo aver imparato da lui tutti i trucchi del ruolo, divenne la prima donna-quarterback nella storia di questo sport... Keke Palmer che interpreta Jasmine si è allenata per oltre sei settimane. Il rapper, attore, regista e produttore cinematografico statunitense Ice Cube è Curtis Plummer, allenatore – nel film -, che aiuterà la nipote a realizzare il suo sogno.

Garfield’s fun fest

(Usa/Corea, 2008) Regia di Mark A.Z. Dippé, Eondeok Han 79’, Sony/Mediafilm, animazione Garfield è il gatto più divertente del mondo. La prova? E’ sempre arrivato primo al Fun Fest derl Cartoon World. Ma quest’anno l’atletico nuovo arrivato Ramone, felino

suo rivale, gli ha rubato la compagna. Quando il duo appena formato conquista la folla, Garfield comincia a perdere il suo senso dell’umorismo. Insieme al suo fedele compagno Odie comincia così un viaggio alla ricerca della leggendaria Acqua del Divertimento. Un sequel di Garfield per i più piccoli.

21 agosto

S. Darko

Shorts

Donnie aveva una sorella. Siamo nel 1995, sette anni dopo gli eventi al centro del primo film, e seguiamo le avventure dell’ormai adolescente Samantha Darko che, ancora sconvolta per la morte del fratello, decide di lasciare la città con la sua migliore amica. Ed è in quel momento che iniziano le visioni. Sequel del capolavoro di Richard Kelly Donnie Darko, che si è dissociato da questo progetto, diretto da Chris Fisher e interpretato da attori che non hanno partecipato al progetto originale.

Robert Rodriguez ritorna al film per famiglie, a sei anni di distanza da Spy Kids 3D: Game Over. Ambientato a Black Falls, dove tutti lavorano per la Black Box Incorporated, la cui nuovissima Black Box è il gadget che tutti devono avere, Toe Thompson non sembra essere particolarmente colpito dal possederne una. Quello che lui cerca sono nuovi amici. Fino a quando una roccia lo colpisce in testa e ogni suo desiderio si avvera. I guai iniziano quando il sasso magico finisce nelle mani degli adulti. Ora Toe e i suoi nuovi amici devono unire le forze per salvare la città, scoprendo lungo la strada che ciò che desideri non è sempre ciò che davvero vuoi...

(Usa, 2009) Regia di Chris Fisher con Justin Chatwin, Ed Westwick, Elizabeth Berkley, Briana Evigan, James Lafferty 103’, Moviemax, thriller

28 agosto The Wackness

(Usa, 2008) Regia di Jonathan Levine con Ben Kingsley, Josh Peck, Famke Janssen, Olivia Thirlby, Mary-Kate Olsen 110’, Fandango Distribuzione, drammatico E’ l’estate del 1994, il neo sindaco della città, Rudolph Giuliani, ha appena iniziato la sua crociata moralizzatrice contro alcool e droga,

(Usa, 2009) Regia di Robert Rodriguez. Con Jimmy Bennett, Kat Dennings, Leslie Mann, William H. Macy, Trevor Gagnon Warner Bros., commedia

il rumore degli stereo e i graffiti. Il giovane e solitario Luke Shaphiro (Peck) impiega la sua ultima estate prima dell’Università vendendo marijuana per le strade di New York City. Uno dei suoi più fedeli clienti è il suo psicoterapeuta (Kingsley), che accetta il pagamento in erba per le sedute. La loro bizzarra amicizia verrà messa a dura prova quando il giovane si innamora della figlia dello stravagante psichiatra.

Il Messaggero

(The Haunting in Connecticut, Usa, 2009) Regia di Peter Cornwell con Virginia Madsen, Elias Koteas, Amanda Crew, Martin Donovan, Kyle Gallner 92’, Lucky Red, horror La famiglia dei Campbell non ha una storia particolarmente felice. Il papà è un ex alcolista, la madre Sara (Madsen) è una donna provata, e Matt (Kyle Gallner), il figlio adolescente, ha un cancro in fase terminale. Si sono trasferiti in Connecticut, in una bella casa vittoriana dalla storia e dall’aspetto inquietanti, per essere più vicini alla clinica dove stanno cercando di curarlo. Secondo una leggenda, il figlio del precedente proprietario si prestava da messaggero demoniaco, fungendo da ‘ingresso’ al passaggio di spiriti sinistri. La casa in effetti sembra abitata da strane presenze, e la persona più soggetta a queste visioni è proprio Matt, il figlio malato. Il quale non può denunciare questa situazione, perché potrebbe correre il rischio di essere tolto dalla terapia, che è la sua unica, per quanto remota, speranza di salvezza.


Sul lago Tahoe

(Lake Tahoe, Messico, 2008) Regia di Fernando Eimbcke con Diego Cataño, Hector Herrera 85’, Archibald Film, drammatico Alla periferia di una piccola e desolata città messicana, Juan, un ragazzo di sedici anni, fracassa la vettura di famiglia contro un palo del telegrafo. E’ un tentativo di fuga da una casa dove regna il dolore. Ne seguirà un vero e proprio viaggio che il ragazzo farà alla ricerca di qualcuno che lo possa aiutare ad aggiustare l’automobile. Gli assurdi e sconcertanti personaggi che incontra nel suo percorso fanno entrare Juan in una dimensione dove capisce e accetta la morte come un evento naturale quanto inspiegabile. Il film ha vinto il Premio della Critica al Festival di Berlino.

Achille e la tartaruga

(Akiresu to kame, Giappone, 2008) Regia di Takeshi Kitano con Takeshi Kitano, Kanako Higuchi, Kumiko Aso, Yurei Yanagi 119’, Ripley’s Film, drammatico Presentato, in concorso, al Festival di Venezia del 2008, l’ultimo film del grande Kitano è una struggente riflessione sulla condizione dell’artista, che chiude la trilogia dopo: Takeshis’ e Kantoku Banzai!. Machisu ha dedicato tutta la sua esistenza alla pittura nel tentativo di affermarsi nel mondo delle arti visive. I suoi sforzi, però, non hanno portato i risultati sperati. Nonostante il suo enorme impegno e la collaborazione di sua moglie Sachiko, lei sembra essere l’unica a capire la sua arte, disprezzata dai galleristi, e anche dalla figlia Mari.

Piede di Dio

(Italia, 2008) Regia di Luigi Sardiello con Emilio Solfrizzi, Filippo Pucillo, Antonio Catania, Antonio Stornaiolo, Elena Bouryka 100’, Ripley’s Film, drammatico Elia ha un talento. Non ha mai sbagliato un rigore in vita sua. Il suo problema è che il cervello del ragazzo è fermo all’età di dodici

Le tredici rose

Smile

(Italia, 2009) Regia di Francesco Gasperoni con Giorgia Massetti, Robert Capelli Jr., Armand Assante, Harriet McMasters Green, Tara Lisa Haggiag 100’, Istituto Luce, horror Sette ragazzi organizzano una vacanza all’insegna del relax e del contatto con la natura in Marocco. Decisi ad immortalare ogni momento del loro viaggio vengono in possesso di una strana macchinetta fotografica: da quel momento, la divertente avventura fra amici diventa un incubo. Una forza oscura e maledetta li insegue nel bosco in cui hanno deciso di fermarsi e sembra non voler lasciare loro via di scampo. Ben presto i protagonisti diventano preda di una presenza assetata di sangue e di vendetta, avvolti in un mistero dal quale forse non riusciranno a tornare vivi...

anni. Michele è un allenatore con il rammarico di non essere riuscito a coronare il suo sogno: diventare un calciatore. Quando avviene l’incontro tra i due è una folgorazione. Michele, riesce a convincere la madre ad affidargli il ragazzo. Per questa strana coppia inizia così un viaggio della speranza nella grande città, nel mondo del calcio, ad affrontare procuratori prepotenti e direttori sportivi onnipotenti, fino all’occasione del provino con una grande squadra…

(Spagna, 2007) Regia di Emilio Martìnez-Làzaro con Pilar Lòpez De Ayala, Verònica Sànchez, Gabriella Pession, Adriano Giannini, Enrico Lo Verso 130’, FilmExport, drammatico Poco dopo la fine della guerra civile spagnola, 13 giovani donne sono ingiustamente condannate a morte per un crimine che non hanno commesso. Certe della loro innocenza temono al massimo qualche anno di prigione. Ma alcuni giorni prima del processo un membro della Forze Armate di Franco, la figlia e l’autista vengono uccisi. Le tredici giovani ragazze chiuse in cella sono completamente estranee al fatto. Ma è già pronto un piano per la vendetta e il Tribunale Militare le condanna a morte. In 48 ore affronteranno il plotone d’esecuzione. La più giovane di tutte verrà risparmiata ma sarà costretta ad ascoltare i tredici colpi di grazia dalla finestra della sua cella.


15 luglio

Questo sesto episodio della sempre vitalissima sagra potteriana, vira decisamente verso ‘il lato oscuro ’ d e lla serie, affondando la storia nel mistero del Principe Mezzosangue e nel destino di Harry e de i suoi compagni. E ’ l ’ appuntam e nto dell’estate.

Harry Potter Principe Mezzosangue e il


Harry Potter e il Principe Mezzosangue

(Harry Potter and the Half-Blood Prince, UK/Usa, 2009) Regia di David Yates con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Alan Rickman, Helena Bonham Carter, Jim Broadbent, Ralph Fiennes 153', Warner Bros., fantasy

H

arry giungono al sesto anno a Hogwarts, dove ritrova i suoi amici Ron ed Hermione. A scuola i tre trovano molti cambiamenti. Harry entra in possesso di un manuale appartenuto al misterioso Principe Mezzosangue, ideatore di straordinari incantesimi e scopre di non essere più solo un ragazzo con poteri speciali ma il ‘prescelto’. Intanto Silente concentra la sua attenzione nel prepararlo alla battaglia finale con Voldemort, che sa essere inevitabile. I due insieme cercano di penetrare nelle difese del terribile demone, con l’aiuto di Horace Lumacorno, il nuovo insegnante di ‘Pozioni’, vecchio amico e collega di Silente. Harry impara ad usare un incantesimo molto pericoloso, ma capisce di doversi liberare al più presto del libro. A meno che non riesca a scoprire chi si cela dietro al misterioso Principe Mezzosangue. Nel frattempo anche gli ormoni cominciano a farsi sentire. Harry scopre di essere innamorato di Ginny, la sorella minore di Ron, e non sopporta di vederla in compagnia del fidanzato Dean Thomas. Ma uno studente rimane in disparte, deciso a lasciare il suo segno, anche se cupo. Si tratta del sempre più temibile Draco Malfoy. L’amore è nell’aria, ma la tragedia è imminente e forse Hogwarts non sarà mai più la stessa.

Era il 2001 quando uscì Harry Potter e la pietra filosofale, primo film di una serie che si scoprì avere un futuro abbagliante. Daniel Radcliffe aveva dieci anni, ora ne ha il doppio, e siamo arrivati alla sesta trasposizione della storia del mago più famoso della storia della letteratura e del cinema, nato dalla penna di J.K. Rowling. “E’ un film più adulto – afferma Radcliffe – alcune sequenze sono molto più tese, violente e cupe del solito. E, soprattutto, c’è l’attesissimo scontro finale, in cui muore un personaggio chiave. Un vero shock per tutti. Il Principe Mezzosangue è molto dark, ma non crediate sia solo un film dalle tinte oscure perché sareste fuori strada. Questo è anche uno dei capitoli più divertenti della saga, c’è una componente quasi da commedia romantica”. “In vita mia ho visto cose orribili. Tu stai per vederne di peggiori”, dice il Professore Albus Silente al suo allievo Harry, mentre lo prepara ad affrontare il destino che lo aspetta. “Rispetto al quinto film – precisa Radcliffe – Il Principe Mezzosangue è molto più epico, potente. C’è una scena che sembra presa dal Paradiso

Perduto di John Milton in cui io e Michael Gambon (che interpreta Silente) siamo su una roccia in mezzo all’oceano. Fantastico! E’ anche un film molto romantico perché tutti abbiamo delle caste storie d’amore. Credo che il pubblico adorerà il film. Ci troverà avventura, commedia e azione mescolate insieme in modo magistrale”. Alla regia torna David Yates che dirigerà anche i prossimi due capitoli finali (che usciranno rispettivamente il 19 dicembre 2010 e il 15 luglio 2011), tratti da I doni della morte. Da segnalare due attori che esordiscono nel cast: il premio Oscar Jim Broadbent nel ruolo del professore Horace Lumacorno, che consegna a Harry un antico libro di Pozioni appartenuto un tempo al Principe Mezzosangue, e Helen McCroy, nel ruolo di Narcissa Malfoy, madre di Draco Malfoy e sorella della malvagia Lestrange. Il capitolo precedente, L’Ordine della Fenice, ha incassato 938 milioni di dollari: vogliamo scommettere se questo Principe Mezzosangue riuscirà a superarlo?


24 luglio Dopo il suo esordio con il notevole "Guida per riconoscere i tuoi santi", Dito Montiel, firma il suo secondo lungometraggio ritornando nel mondo che gli appartiene: quello delle strade americane. La storia di un ragazzo allo sbando, che cerca di sopravvivere, fino a quando non incontra un allenatore di street-fighting, che cambierĂ la sua esistenza.

Fighting


N

ew York. Shawn Mac Arthur (Tatum) è un giovane che tira a campare vendendo merce contraffatta per le strade della città. Sta attraversando un momento molto difficile e non solo per questioni economiche. Una tragedia avvenuta in passato continua a tormentarlo e suo padre lo evita come se avesse la peste. Casualmente Shawn incontra Harvey Boarden (Howard), un allenatore di street-fighting, ovvero combattimenti illegali fatti per strada o in luoghi clandestini, che riuscirà però, a dare al ragazzo, le motivazioni che gli mancavano per andare avanti. Facendo di lui un combattente. In realtà Shawn è stato anche una star del rugby americano, ma dopo la rottura con il padre allenatore si è ritrovato, solo, per le strade di Manhattan. E quando Shawn incontra il suo nuovo mentore trova un ‘padre’ e una ragazza, Zulay Valez (Henao), di cui si innamora follemente. Ma niente è regalato in questa vita e sia Harvey che Zulay fanno parte di una organizzazione impegnata a trarre profitti dagli incontri. Ma più Shawn vince

e più si rende conto di essere per loro, forse anche per Zulay, una miniera d’oro. Channing Tatum, ex-modello, e ora attore lanciatissimo (lo vedremo in G.I. Joe, Nemico Pubblico di Michael Mann e molti altri film), era già presente nel film di debutto di Montiel. In Fighting diventa il protagonista di questa storia dedicata a New York con i suoi homeless in cerca di fortuna e gli street fighters che vivono di combattimenti clandestini e spesso alternano la gloria con la miseria. “Originariamente questo doveva essere un film sul baseball – ha detto il regista – poi, parlandone con la produzione è diventato qualcosa di completamente differente. Mi interessava soprattutto la possibilità di raccontare dei personaggi lacerati: sono quelli che mi affascinano di più. Fighting è un film che, per molti versi, si ispira al cinema degli anni ‘70. La differenza rispetto a quel tipo di pellicole è che qui i protagonisti restano, in fondo, delle persone perbene scaraventate in un mondo violento, pericoloso e talvolta

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perfino crudele”. L’universo di Montiel è costituito dalle strade di New York dove chiunque si improvvisa impresario, artista, pugile o fenomeno da baraccone. “Come nel primo film – ha detto Montiel – New York è uno dei protagonisti del film. Se non avessi avuto questi grandi attori e la città non avrei potuto raccontare questa storia. I protagonisti sono persone che, in un certo senso, conosco da sempre. Sono cresciuto con loro, nello stesso quartiere e per me fare un film del genere era come passeggiare al loro fianco e vedere che fine hanno fatto rispetto a quando eravamo ragazzi”.

Fighting (Usa, 2009) Regia di Dito Montiel con Channing Tatum, Terrence Howard, Zulay Henao, Michael Rivera, Flaco Navaja 105’, Universal Pictures, azione


31 luglio

Evan è un ‘drogato’ dal lavoro e si sta perdendo gli anni più belli da trascorrere con sua figlia Olivia. Ma, arriva un momento, in cui saranno proprio la fantasia e l’innocenza della piccola la sua unica ancora di salvezza, prima che arrivi la bancarotta. Sia economica che esistenziale. Eddie Murphy è Evan un brillante dirigente finanziario che trascorre più tempo con il suo blackberry che con la sua figlioletta di sette anni, Olivia (Yara Shahidi). Nel momento in cui sopraggiunge una crisi nella sua carriera, in cui tutta la sua sicurezza inizia a vacillare, l’uomo troverà la soluzione dei suoi problemi, rivolgendosi al mondo immaginario di sua figlia.

Ultimamente Eddie Murphy è finito sui giornali più per problemi di divorzi, figli non riconosciuti e flop vari che per il suo lavoro di attore. Ora, con Immagina che, ci riprova a ributtarsi in una commedia divertente e piena di sentimenti dove, un workhaolic, un uomo totalmente assorbito dal lavoro, nel momento in cui le cose vanno male, imparerà da sua figlia a riassaporare i veri valori della vita. E, soprattutto, la preziosità del tempo. La ragazzina inoltre si rivela, grazie ad una straordi-

Immagina

che

naria immaginazione, la soluzione per la crisi lavorativa che sta attraversando Evan. A questo proposito Murphy ha detto: “Credo che capiti a molti di cambiare drasticamente quando hai dei figli. Di capire quali sono le priorità dell’esistenza. Quindi ho amato da subito questo progetto che mi ha offerto la Paramount Pictures e la Nickelodeon Movies, perché qui è proprio la mia figlia cinematografica a salvarmi la vita. E poi, come al solito, si ride molto, la commedia è piena di gag e soprattutto è un film per tutta la famiglia”. Il regista Karey Kirkpatrick ha affermato: “Quello che volevamo ottenere era di far divertire ma anche pensare su quanto in questa nostra società alcune professioni, anche ben remunerate, ti succhino via l’esistenza. Ne vale sempre la pena?”

Immagina che

(Imagine That, Usa, 2009) Regia di Karey Kirkpatrick con Eddie Murphy, Yara Shahidi, Bobb’e J. Thompson, Thomas Haden Church, James Patrick Stuart, Nicole Ari Parker 107', Universal Pictures, commedia



14 agosto La vendetta? Un piatto che si serve freddo. Rilettura in chiave moderna, ma sostanzialmente identica, d e l c u lt d e l g e n e r e ‘ v e n d e t ta’ , d i r e t to da Wes Craven (che produce questo remake )nel 1972. Una storia di esemplare violenza nei meandri più oscuri della psiche umana.

L'ultima casa a sinistra L

a sera in cui arrivano nella casa sul lago a Collingwood, Mari e la sua amica Paige vengono rapite da Krug, un evaso psicopatico e dalla sua banda, composta da sua sorella Sadie, una sbandata, dal suo sadico fratello Francis e dal figlio Justin, un succube assassino. Terrorizzata e abbandonata perché creduta morta, l’unica speranza per Mari è quella di riuscire a tornare dai suoi genitori. Sfortunatamente, anche i suoi rapitori cercano riparo nell’unico posto dove lei potrebbe essere al sicuro. E quando la pacifica famiglia di Mari scopre la spaventosa storia, decide di vendicarsi sugli ignari balordi, facendoli pentire amaramente di aver messo piede nell’ultima casa a sinistra. In origine c’è un film in costume del grande Ingmar Bergman, del 1960 (The Virgin Spring), ripreso e modificato in chiave horror nel 1972 dall’allora esordiente Wes Craven, che insieme all’ amico produttore Cunningham realizzò L’ultima casa a sinistra, con un budget ridottissimo. La violenza, i per-

sonaggi, i dialoghi, il modo di filmare (il film fu girato in 16 mm) ma soprattutto la storia di una vendetta al limite del sadismo, fece diventare la pellicola un caso. Adesso è un cult. Questo ennesimo remake, diretto dal giovane di origine graca Iliadis, è anche un omaggio al maestro dell’horror, che l’ha prodotto. Iliadis ha raccolto al volo la sfida, cercando di dare maggiore spessore ai personaggi. “Desidero che questo film vi catturi e non vi lasci mai andare. – ha affermato il regista - Allo stesso tempo, desidero che ci faccia riflettere tutti sulla natura umana. Chi è civile, e chi non lo è? Chi è violento, chi normale? Il nostro film ti prende alla gola e ti racconta qualcosa sulla natura umana. Siamo una specie molto inquietante”. L’ultima casa a sinistra (The Last House on the Left, Usa, 2009) Regia di Dennis Iliadis con Tony Goldwyn, Monica Potter, Garret Dillahunt, Michael Bowen, Martha MacIsaac, Sara Paxton 110’, Universal Pictures, horror


21 agosto Giovane educato e imbranato scopre alla vigilia delle nozze di non avere un amico vero da nominare suo testimone. Quando finalmente lo trova, scopre che più si rafforza la loro amicizia e più si indebolisce il suo fidanzamento.

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eter Klaven (Rudd) è un bravo agente immobiliare che, dopo essersi fidanzato con la donna dei suoi sogni, Zooey (Jones), scopre di non avere un amico che possa fargli da testimone di nozze. Anzi di non avere proprio amici maschietti come lui. Peter si attiva subito per trovare qualcuno, ma viene coinvolto in una serie di bizzarri e talvolta imbarazzanti ‘appuntamenti’, finché non incontra Sydney Fife (Segel), un uomo dall’intelligenza e dai modi molto estroversi, con cui nasce immediatamente una bella amicizia. Ma più i due uomini diventano amici, più la relazione fra Peter e Zooey si incrina, arrivando all’inevitabile momento in cui Peter è costretto a scegliere tra la sua fidanzata e il suo nuovo amico fraterno.

Ad un primo sguardo, Sydney è l’esatto opposto di Peter. Quanto Peter è scialbo, ordinato, ‘ripulito’, quanto Sydney è pieno di temperamento, schietto al limite della maleducazione ... e non pulisce mai la cacca del cane. Sulla scia di Sydney, Peter cerca di fare il fico, sbottonando la camicia e usando nomignoli ed espressioni che solo a lui sembrano divertenti. Tra Peter e Sydney l’amicizia scoppia come un colpo di fulmine, nono-

stante le differenze. Peter è un po’ ‘oppresso’ da una vita già incasellata e precostituita di cui lui, forse, non è convinto nel profondo. Sydney, per quanto sia - a differenza di Peter - soddisfatto di se stesso, forse comincia ad avere dei dubbi sulla sua vita piuttosto randagia. Ci sono scherzi ‘da prete’ e episodi piuttosto grossolani, ma attenzione, non siamo dalle parti dei Vanzina, ma piuttosto della comicità ‘a ruota libera’ di Judd Apatow, sebbene il regista John Hamburg non c’entri nulla con Apatow, ma provenga dalla sceneggiatura di alcune commedie piuttosto celebri come Zoolander e Ti presento i miei. I Love You, Man è un divertente viaggio nel mondo delle relazioni maschili, reso speciale dall’interpretazione di due attori straordinari. Una commedia leggera e mai volgare sull’amicizia tra uomini, che è piaciuta moltissimo al pubblico americano (il film ha incassato più di 70 milioni di dollari), e, caso piuttosto raro, anche alla critica. I Love You, Man (Usa, 2009) Regia di John Hamburgs con Paul Rudd, Jason Segel, Rashida Jones, Thomas Lennon, Murray Gershenz 105’, Universal Pictures, commedia

I Love You, Man

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28 agosto

In un gioco di seduzione, mai innamorarsi. Questo è il motto di Léa, ex prostituta d’alto bordo nella Parigi della Belle Epoque, interpretata da una splendida Michelle Pfeiffer. Fino a quando non arriva Chéri, 25 anni meno di lei e, il capriccio, diventa amore. Tratto dall’omonimo romanzo di Colette.

Chéri


A

ll’inizio del XX° secolo Parigi è il centro mondano per eccellenza. Gli artisti, la moda, il teatro, la musica - tutto in questa città anticipa i tempi. Ma Parigi è famosa anche per le sue cortigiane, donne bellissime talmente abili nell’arte dell’amore al punto che principi ereditari, nobili e capitani d’industria di tutta Europa sono disposti a spendere fortune per loro. Tra loro c’è Léa (Pfeiffer), che ormai ha smesso di esercitare il mestiere e può permettersi una vita più che agiata. Un giorno Léa riceve la visita di Madame Peloux (Bates), sua ex collega, un tempo tra le più belle ma che l’età ha trasformato in donna invidiosa. Madame Peloux non si presenta sola all’appuntamento, ad accompagnarla suo figlio, che lei chiama Chéri (Friend), un giovane di bella presenza e dalla vita spensierata. Madame Peloux ha in mente grandi progetti per lui, ma prima di tutto vuole che diventi un uomo. Prega dunque Léa di occuparsi della formazione sentimentale del ragazzo. Ma ben presto quello che era iniziato come un gioco si trasforma in una travolgente e appassionante storia d’amore. Il regista Stephen Frears dopo averla diretta, esattamente vent’anni fa, ne Le relazioni pericolose, ha scelto di nuovo Michelle Pfeiffer per un grande affresco su un’epoca e su un amore, destinato, per motivi anagrafici, ad avere una scadenza. Se allora il testo di de Laclos, anche quello sceneggiato da Hampton, era letterariamente più ‘alto’, il romanzo di Colette, da cui è tratto questo film, è forse ancora più ambizioso: mettere in scena un amore folle, sullo sfondo della fine di un’epoca. Un film destinato a commuovere, nonostante l’altera amoralità dei personaggi. “Léa – ha affermato la Pfeiffer – mi piace perché è intelligente e spregiudicata, ha classe e senso dell’umorismo. E’ soddisfatta della sua vita di ricca ed indipendente ex cortigiana. Eppure quando incontra il ragazzo perde, senza accorgersene, il senso della misura. Per la prima volta in vita sua diviene preda dell’amore e capisce che quella è la sua ultima occasione”. Perfetto il cast, dalla Pfeiffer nei panni della cinquantenne Léa, sempre di una bellezza abbagliante, alla sua intrigante ex collega e madre autoritaria Kathy Bates, ed infine al giovane Rupert Friends, nei panni di un ragazzo succube della figura materna, che la vita costringerà a mostrare i muscoli.

Chéri (UK, Germania, 2009) Regia di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer, Kathy Bates, Rupert Friend, Felicity Jones, Frances Tomelty 100’, 01 Distribution, drammatico/romantico

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28 agosto

Giunta al terzo capitolo la franchise di Era Glaciale, una delle piÚ amate della storia dell’animazione, si rinnova completamente. Non solo per il 3D, che comunque gli dà una marcia in piÚ, ma per la scelta coraggiosa di spostare gli amatissimi e funambolici eroi dei capitoli precedenti in un mondo sotterraneo, lussureggiante e inquietante, dove - co-

L'era glaciale 3 me dice il titolo - regnano i dinosauri.

l'alba dei dinosauri


I

l nuovo capitolo della grande avventura degli amici dell’Era Glaciale ritrova il variegato gruppo famigliare composto dal mammuth Manny, dalla moglie Ellie, in dolce attesa, da Sid il bradipo, Diego la tigre dai denti a sciabola e gli opossum Crash e Eddie, in grande fermento. La loro vita sta cambiando radicalmente, e per motivi diversi, il posto all’interno della famiglia assumerà, per ognuno di loro, nuove valenze. Il tenero Scrat, sempre impegnato nel catturare l’inafferrabile ghianda, trova l’amore vero in Scrattina, una deliziosa scoiattola come lui. Manny ed Ellie sono al contempo eccitati e terrorizzati dall’idea di diventare genitori; Sid si mette nei guai quando decide di mettere su famiglia – anche lui – ma utilizzando alcune uova di dinosauro che ha trovato; Diego si domanda se non si stia ‘rammollendo’ ad andare in giro con i suoi amici. Ma tutte queste riflessioni lasciano il posto all’azione, nel momento in cui il gruppo deve improvvisamente partire in m i s s io ne

per salvare lo sfortunato Sid che si è perso in un mondo a loro sconosciuto. I superstiti si ritroveranno in un universo sotterraneo, dove affronteranno incontri ravvicinati con dinosauri, piante molto pericolose, animali feroci e una donnola molto combattiva di nome Buck, orba di un occhio, grande cacciatrice di animali preistorici, di taglia XXL. Non poche novità animano L’Era Glaciale 3 – L’Alba dei Dinosauri. A parte la spettacolare animazione impreziosita dal 3D, i creatori hanno deciso di calare i loro personaggi in un lussureggiante ambiente abitato dai dinosauri che è in netto contrasto con l’habitat invernale al quale sono abituati. Manny non è più il Re del suo mondo e tutti loro si ritrovano in situazioni e sfide impreviste. Il regista Carlos Saldanha, ha affermato: “Questo film è di gran lunga il più ambizioso dei tre. I nostri eroi, che conoscono solo l’Era Glaciale e il successivo disgelo, vengono catapultati in un mondo con cui non hanno alcuna familiarità. Questo ci ha permesso

di rimetterli letteralmente in gioco, di spaziare con le più diverse caratteristiche dei generi cinematografici e la cosa mi ha letteralmente catturato. E’ sempre una commedia brillante guidata dai personaggi, ma il mondo e le creature che vivono nel sottosuolo danno una prospettiva epica all’avventura e questa è una novità nella saga dell’Era glaciale”. Anche per Scrat, uno dei personaggi più amati della serie, viene alzata ulteriormente la posta in gioco, affiancandogli una rivale nella caccia alla ghianda. Scatenando una battaglia fra sessi che aggiunge un livello di divertimento, azione, oltre a una nota romantica al personaggio più surreale e testardo che esista.

L’Era Glaciale 3 – L’Alba dei Dinosauri (Ice Age: Dawn of the Dinosaurs, Usa, 2009) Regia di Carlos Saldanha, Mike Thurmeier 93’, 20th Century Fox, animazione


o c i m a r e p Bisio

di Piero Cinelli

Sponsorizzata dall'Assessorato al Turismo della Regione Sicilia l'anteprima mondiale dell'Era Glaciale 3, ha avuto luogo nel bellissimo teatro greco di Lipari, nel suggestivo scenario delle isole Eolie.

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n bradipo apprensivo e rompiscatole, che parla con la zeppola, è il nuovo tenerissimo lavoro di Claudio Bisio, doppiatore del cartone campione di incassi Era Glaciale 3. Lo incontriamo assieme ad uno scatenato Pino Insegno, voce della tigre Diego, ed alla new entry di questa terza, la migliore della serie, avventura glaciale animata - questa volta in 3-D - Massimo Giuliani ovvero la donnola Buck, un pirata provate ad immaginare una via di mezzo tra Johnny Depp e Capitano Achab - nel mondo dei dinosauri. Ed è proprio l’istinto materno, oltre all’amicizia, il motore di questo terzo capitolo, che porterà lo storico gruppo degli animali glaciali nel regno sotterraneo dove ancora sopravvivono i più incredibili esemplari di dinosauri. L’istinto materno dei mammuth Manny e Ellie, in dolce attesa di un piccolo pachiderma, quello, decisamente più nevrotico, di Sid, deciso ad allevare tre cuccioli di dinosauri, e quello di una ferocissima T-Rex, madre naturale e premurosa

dei tre cuccioli amorevolmente ‘usurpati’ da Sid. Costata oltre 90 milioni di dollari, la terza pellicola della serie (i primi due cartoni, usciti nel 2002 e nel 2006 hanno incassato complessivamente nel mondo oltre un miliardo di dollari), arriverà in Italia il 28 agosto distribuita dalla Fox in circa 650 sale, di cui almeno 150 attrezzate per il 3D. “Sette anni fa ho deciso di farlo per mio figlio che allora aveva cinque anni - ha raccontato Claudio Bisio, che con la serie ha debuttato come doppiatore -, dopo aver visto quanto si divertiva con le scene che stavo esaminando. E’ un film buono, non buonista, racconta grandi e bei sentimenti, non banalità. Il mio personaggio, Sid, che diventa ‘mamma’ è il simbolo dell’amicizia, del gruppo che stavolta viene fuori ancora di più. Mi ricorda i primi film di Salvatores, come Marrakech Express o Mediterraneo”. L’amicizia trionfa, nonostante all’inizio i problemi individuali sembrino prevalere sull’armonia del gruppo. Il mammuth Manny (doppiato da Leo

Gullotta), è in ansia per la gravidanza della sua compagna Ellie, e litiga con Sid quando l’amico decide di farsi mamma di tre uova di dinosauro. Anche Diego, la tigre con i denti a sciabola, che teme di aver perso il suo vigore da cacciatore, si defila. Ma quando Sid scompare assieme ai suoi tre piccoli dinosauri, il gruppo si ricompatta per andarlo a cercare. Inoltrandosi nel lussureggiante mondo sotterraneo dove ancora sopravvivono i dinosauri, e ritrovando, dopo mille peripezie l’amico squinternato, grazie all’aiuto del furetto Buck, nemico giurato del gigantesco dinosauro bianco Rudy. “Doppiare un cartone significa veramente ‘fare proprio’ quel personaggio, che sarà tuo per sempre - aggiunge Pino Insegno, voce di Diego - E’ più complicato doppiare un personaggio animato, perché gli devi dare un’anima, un carattere, mentre è meno impegnativo doppiare un attore, perché c’é la sua fisicità, le sue espressioni”. Last but not least, cosa succede a Scrat, il geniale, ineffabile roditore impegnato nella sua caccia perpetua alla ghianda sfuggente? Tranquilli, come un film nel film, per Scrat, arriva l’amore, la seducente e intrigante Scrattina. Con l’effetto di una ghianda gigantesca caduta in testa.

Realizzato interamente in 3D, e costato oltre 90 mln di dlr, arrivera’ in Italia il 28 agosto, distribuita dalla Fox.

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anticipazione Il nuovo thriller di Tony Scott è il libero remake del film del 1974, Il colpo alla metropolitana, che vedeva protagonisti Walter Matthau e Robert Shaw. Ora i protagonisti sono Denzel Washington e John Travolta. Quest’ultimo ritorna nei panni di un vero cattivo, dai tempi di Broken Arrow, Face/Off e Codice Swordfish.

A

mbientato a New York come l’originale, il film vede Ryder (Travolta), un ex-broker appena uscito di galera, a capo di un gruppo di dirottatori, che prende il controllo di un treno della metropolitana con una ventina di passeggeri a bordo. La vita di ogni singolo ostaggio vale un milione di dollari: se i criminali non avranno i soldi entro il loro ultimatum, allora cominceranno ad uccidere un ostaggio al minuto. Toccherà a Zachary Garber (Washington), un dipendente della metropolitana, negoziare con loro riguardo alla consegna del bottino… Ma le cose si complicano e allo scadere del tempo Garber gioca la sua ultima carta, proponendo a Ryder di scambiare la sua vita con quella dei passeggeri. A rendere attuale il tema, in tempi di crisi finanziarie, è l’obiettivo di Ryder che ha calcolato di sfruttare il ribasso della borsa dovuto al panico causato dal dirottamento. Washington, al contrario, è un comunissimo dipendente della metropolitana che riceve la telefonata e diventa l’involontario protagonista della vicenda. E mentre nell’originale Matthau era un ufficiale della polizia, Washington ha dichiarato: “Volevo che fosse un uomo comune, qualunque, un po’ anziano e imbolsito. Un uomo ordinario che si ritrova a fronteggiare una situazione straordinaria”. Il regista Tony Scott aggiunge: “Il personaggio di Ryder invece è basato su una storia vera, su un broker, che ha gravitato per anni su Wall Street. Gli è andata male e ha cercato la sua rivincita, la sua vendetta sulla città di New York, organizzando il sequestro”. Washington e Travolta hanno voluto

vedere il film originale prima di iniziare le riprese. “Serve per farti un’idea organica del personaggio che era e di quello che tu vorrai farlo diventare nel remake. – spiega Washington – E attenzione: non vuole dire ‘copiare’ ma, al contrario, evitare di farlo. Un remake deve essere una personale interpretazione, del regista soprattutto, e poi dei protagonisti di quel film”. Pelham 1 2 3 – Un ostaggio al minuto è un film dove i due protagonisti non si incontrano mai, parlano solo al telefono. “E’ vero – afferma Scott – ma non c’è stata alcuna finzione sul set, non c’era nessuno che diceva le battute al posto dell’attore inquadrato. Erano John e Denzel al telefono e questo è servito moltissimo per la riuscita del film, perché il tutto risultasse credibile. Quello che più ha sorpreso il pubblico americano è stato Travolta, perché non ti aspetti quel volto minaccioso. John in questo film è veramente arrabbiato, per non usare un termine più forte, e tira fuori tutta la sua rabbia repressa. Lo spettatore fa fatica ad immaginarselo così cattivo. Ma in realtà la storia è andata proprio in questo modo”.

Pelham 1 2 3 – Un ostaggio al minuto (The Taking of Pelham 1 2 3, Usa/UK, 2009) Regia di Tony Scott con Denzel Washington, John Travolta, Luis Guzmán, Victor Gojcaj, John Turturro, James Gandolfini 121’, Sony Pictures, thriller/azione

18 settembre

Pelham 1 2 3

Un ostaggio al minuto


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anticipazione Sono totalmente diversi, incompatibili, si disprezzano: un’ottima ragione perché decidano di sposarsi! due persone che all’inizio si odiano ma che, dopo i peggiori ricatti, finiscono per piacersi. Ma la messa in scena e soprattutto l’alchimia tra la tostissima Bullock e l’apparente cuor tenero Reynolds funziona alla meraviglia.

Ricatto d'am Q

uando la potentissima dirigente editoriale Margaret (Sandra Bullock), rischia di dover abbandonare il suo sontuoso ufficio di New York per essere rispedita nella sua terra natale, il Canada, a causa di un permesso di soggiorno scaduto, la brillante e tirannica manager non si perde d’animo e dichiara di essere in procinto di sposarsi con il suo assistente Andrew (Ryan Reynolds), cosa che le garantirebbe la ‘carta verde’ ovvero la cittadinanza americana. Il problema è che il suo disprezzato assistente ed ipotetico fidanzato, molto poco affezionato alla sua prepotentissima ‘capa’ (lui la chiama, molto di nascosto, “l’amante di Satana”) non sospetta nulla. E quando lei le propone l’affare, lui rifiuta sdegnosamente. Ma poi accetta di partecipare all’imbroglio, dettando le sue condizioni. Con l’ufficiale del servizio immigrazione alle calcagna, il passo successivo per la poco romantica neo coppia è una visita in Alaska per conoscere la famiglia di lui. Nel clima affettuoso e quasi idilliaco del piccolo centro, la sicumera e il rigido autocontrollo di Margaret cominciano a vacillare. Inoltre i due ipocriti innamorati devono sforzarsi in ogni modo di convincere amici e parenti della loro sincera passione. Ci riusciranno così bene da convincere anche se stessi. “Quando ho letto sul copione – afferma la Bullock – la scena di me nuda con Ryan e il cagnolino mi è venuto subito da ridere. So di non avere un corpo come quello di Raquel Welch da giovane e, così, dopo avere girato quella scena mi è sorto il dubbio che, forse, il mio exploit era, invece, stato pensato come espediente comico. Comunque, per me va bene tutto, basta strap-

pare un sorriso al pubblico”. Diventata popolare grazie ai film d’azione, la Bullock sta felicemente spostando la sua carriera verso la commedia. Senza rinunciare al piglio vagamente ‘macho’ di donna tosta e combattiva, per sciogliersi, con un divertente quanto imprevedibile contrasto, in un ruolo romantico. “Sono felice – ha continuato la Bullock – di avere ritrovato la mia vena umoristica e penso che probabilmente sia il genere che mi riesce meglio. In fondo sono così anche nella vita”. Il suo compagno di avventure è Ryan Reynolds, neo-sposo di Scarlett Johansson, dal fascino timido e impudente. Margaret, all’inizio, lo tratta come uno schiavo, costringendolo a sottostare alle sue angherie. “Questo aspetto di Margaret – conclude la Bullock – non mi appartiene. Io sono anche produttrice, e posso definirmi una donna di polso, ma non ho mai trattato male nessuno”. Due parole sulla famiglia del quasi sposo, a cominciare dalla sempre splendida Mary Steenburgen, nel ruolo della mamma accudente, da Craig T. Nelson, in quello del padre per finire con l’ottantasettenne Betty White, la deliziosa nonna.

Ricatto d’amore

(The Proposal, Usa, 2009) Regia di Anne Fletcher con Sandra Bullock, Ryan Reynolds, Mary Steenburgen, Craig T. Nelson, Betty White, Denis O’Hare, Malin Akerman 107’, Touchstone, commedia/romantico

Giovedì 3 settembre


more In anteprim a nazionale mercoledĂŹ 26 agosto ricattodam ore.tiscali .it


Nudi alla meta Sandra Bullock in versione comica, al fianco del marito di Scarlett Johansson, Ryan Reynolds, ha avuto uno straordinario succeso al botteghino Usa. A dirigere questa commedia in cui il capo di una casa editrice obbliga il suo assistente a sposarla pur di conquistare la cittadinanza americana e di non essere espulsa dal paese, l'ex coreografa Anne Fletcher, regista del primo Step Up e di Ventisette volte in bianco. "Io sono una ballerina e quando guardo al mondo penso sempre alle cose e alle persone in movimento." Dice la regista, spiegando così la grande dinamicità del film e dell'interpretazione degli attori. 
Una delle scene più divertenti del film è quando Sandra Bullock e Ryan Reynolds si trovano nudi uno di fronte all’altra…
Era in sceneggiatura, ma, alla fine l’ho costruita come una coreografia: concentrandosi su tutta la dinamica dell’incontro fortuito tra di loro. Nessun imbarazzo?
 Tutt’altro: sia Sandra che Ryan si sono trovati perfettamente in sintonia anche perché sono amici da tanti anni. Ci sono voluti, complessivamente, tre giorni per realizzarla. 
Semmai sono stata io molto imbarazzata al punto da non volere mandare le riprese dei giornalieri alla Disney per timore che qualche scena potesse finire su Internet. In questo senso tutti sono stati molto comprensivi e mi hanno dato ragione. Di questi tempi si diventa un più paranoici riguardo alla protezione del proprio lavoro.
 Quanto la diverte dirigere una commedia come questa?
 Molto, perché amo ridere e mi piace prendermi in giro. Del resto questo è l’unico antidoto al pensiero di trovarsi alla guida di una pellicola molto costosa in cui sono coinvolte le carriere le ambizione di tante persone. Il rischio è lasciarsi prendere dall’angoscia. Sono contenta che la gente rida e mi fa piacere che alle persone che mi circondano piaccia la mia follia. Uno dei personaggi più divertenti del film è il cane…
 Abbiamo avuto tre cuccioli per girare quelle scene. Purtroppo erano troppo piccoli per essere addestrati in maniera appropriata e questo ci ha portato via un sacco di tempo. Certo per farli lavorare li devi picchiare! Alla fine sono stata molto contenta quando, finite le riprese, li abbiamo fatti abbattere. Come?
 Sto scherzando! Sono dei cani adorabili e, alla fine, hanno tutti trovato un padrone. Sandra Bullock è un’animalista convinta e ha tormentato il povero trainer dei cani per fare in modo che, terminate le riprese, finissero in una casa confortevole. La sfida di fare un film con dei cucciolotti di dieci settimane è stata dura, ma piacevole. L’ego di un cane attore è, però, molto difficile da gestire…
 Cosa pensa del successo del film?
 Per me è stato un sollievo gigantesco, perché la realtà dei fatti è che nessuno sa mai come reagiranno davvero le persone al film che stai proponendo loro. In genere la colpa dell'insuccesso è degli attori, mentre dovrebbe essere del regista che non ha saputo trovare la chiave per la storia che sta raccontando. di Marco Spagnoli

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Pl ay

a im s s Primi

www.primissima.it


anticipazione

G.I. Joe La Nascita dei Cobra


Dopo i Transformers anche i G.I. Joe della Hasbro diventano un film. Global Integrated Joint Operating Entity, è il nome di una task force internazionale anti-terrorismo con sede a New York. Ambientato 10 anni nel futuro, il film racconta della lotta tra questi combattenti ed un’organizzazione internazionale nota come Cobra.

I

G.I. Joe costituiscono una speciale squadra antiterrorismo americana, guidata dal Generale Hawk (Quaid), nella quale militano veterani militari caratterizzati ognuno da specifiche abilità. Riuniti in una base segreta chiamata The Pit, il loro compito è di combattere i Cobra, una organizzazione criminale di stampo internazionale tornata alla ribalta per colpire l’America tramite attentati terroristici.
A capo dei fantomatici Cobra il terribile Destro (Eccleston) coadiuvato dalla perfida Baronessa (Miller).

In patria è l’emblema del real american hero ed ha alle spalle una lunga e gloriosa storia iniziata nel 1942 con una striscia a fumetti, targati Marvel, proseguita all’inizio degli anni Sessanta col primo di una infinita serie di action figures prodotti dalla Hasbro. Nel 2003 si sono festeggiati i 60anni di G.I Joe e, per l’occasione, si è cominciato a pensare ad un film che rendesse omaggio alla complessità di questi personaggi. La pellicola ha una genesi lunga e complicata: sia per il numero dei personaggi che per la loro complessità. Sono intervenuti otto diversi sceneggiatori e finalmente il successo dei

Transformers, sempre creature della Hasbro, hanno convinto la Paramount a realizzarlo, con set divisi tra Los Angeles e Praga. Affidando il progetto a Stephen Sommers, regista dei tre capitoli de La Mummia. “Un mix di action e fantascienza - ha commentato Sommers - con un pizzico di romanticismo e soprattutto con tanti personaggi. In scena ci saranno tutti, o quasi, i protagonisti della saga”. Il team dei G.I. Joe è interpretato da Dennis Quaid, nel ruolo del capo del team, Channing Tatum è Duke, Marlon Wayans è Ripcord, Rachel Nichols è la soldatessa Shana ‘Scarlett’ O’Hara, insieme ad altri combatteranno i loro eterni nemici, l’organizzazione terroristica Cobra e, in particolare, dovranno vedersela con il capo dell’organizzazione, il trafficante d’armi Destro, impersonato da Christopher Eccleston e la sua partner, la fascinosa e letale Baronessa, una Sienna Miller in versione bruna. In contemporanea con il film, usciranno una nuova linea di action figures e, naturalmente, un nuovo sofisticatissimo videogioco. Il produttore Lorenzo di Bonaventura, che è anche uno dei produttori della serie Transformers, ha detto del film: “La pellicola che è riuscito

a creare Sommers è estremamente divertente ed è molto diverso da Transformers. Ci sono solo umani e nessun robot. E ci sono tanti personaggi. Personalmente adoro i primi film di James Bond ed è questo che mi ha motivato nel fare G.I. Joe: pensare a quei cattivoni pazzi o veri geni del male… e allo stesso tempo pensare al gruppo dei Joe’s come tanti James Bond!”.

G.I. Joe - La Nascita dei Cobra (G.I. Joe: The Rise of Cobra, Usa, 2009) Regia di Stephen Sommers con Dennis Quaid, Sienna Miller, Christopher Eccleston, Joseph Gordon-Levitt, Channing Tatum, Brendan Fraser, Karolina Kurkova, Rachel Nichols 107’, Universal Pictures, fantascienza/azione 11 settembre 2009

11 settembre



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