giugno
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LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
20 Anni
Harry Potter 6 rivista programma dei cinema
6
n°
il mago è cresciuto Coraline e la porta magica
la rivolta delle ex
estate ai caraibi
Terminator Salvation
interviste : Bale, vanzina, LaBeouf, fox
ia I primi g g te s fe a im s is Quest'anno Prim
20 Anni
di attività
;
4
INTERVISTE 16 Christian Bale 22 carlo vanzina 41 Shia LaBeouf 42 Megan Fox
harry potter e il principe mezzosangue
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calendario
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una notte da leoni
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Terminator Salvation
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la ragazza del mio miglior amico
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I LOVE RADIO ROCK
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RITORNO A BRIDESHEAD
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Un'estate ai Caraibi
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la rivolta delle ex
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Coraline e la porta magica
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immagina che
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rivista programmma dei cinema • anno 20 n.6 - giugno 2009 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane Direttore responsabile Art direction BRIVIDO & SGANASCIA piero cinelli Grafici PATRIZIA MORFù patrizia.morfu@primissima.it LUCA FODDIS luca.foddis@primissima.it Direttore editoriale hanno collaborato a questo numero Paolo Sivori Editore
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Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000
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nicoletta gemmi, MARCO SPAGNOLI, boris sollazzo, LIVIA SAMBROTTA Calendario a cura di nicoletta gemmi stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale SAC
RUBRICHE 38
le battute
26
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LA RIVISTA IN ESCLUSIVA NELLE SALE ASSOCIATE ANEC
PRossimamente E’ il film dell’ estate 2009. Dire che è il più atteso è riduttivo: dopo lo spostamento da novembre a luglio i fan non ce la fanno più. Inoltre la saga del mago si sta avviando alla conclusione, siamo al sesto film e molte novità, sorprenderanno gli spettatori.
Harry Potter
e il Principe Mezz
H
arry giunge al sesto anno a Hogwarts. Lui, Ron ed Hermione sospettano che il loro nemico Draco Malfoy sia diventato un mangiamorte. A scuola i tre trovano un nuovo professore, Horace Lumacorno, insegnante di ‘Pozioni’, mentre la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure è stata assegnata a Severus Piton. Alla prima lezione di ‘Pozioni’ Harry entra in possesso di un manuale appartenuto al misterioso Principe Mezzosangue, esperto pozionista ed ideatore di diversi incantesimi, anche oscuri. Harry impara ad usare un incantesimo molto pericoloso, ma capisce di doversi liberare al più presto del libro. A meno che non riesca a scoprire chi si cela dietro al Principe Mezzosangue. Nel frattempo anche gli ormoni cominciano a farsi sentire. Harry scopre di essere innamorato di Ginny, la sorella minore di Ron, e non sopporta di vederla in compagnia del fidanzato Dean Thomas. Anche Ron è infastidito della loro unione e le crescenti tensioni porteranno lui e Hermione a litigare. L’amicizia tra i tre verrà messa alla prova ancora una volta. Ma gli eventi incalzano.
“E’ un film più adulto – afferma Radcliffe – alcune sequenze sono molto più tese, violente e cupe del solito. E, soprattutto, c’è l’attesissimo scontro finale, in cui muore un personaggio chiave. Un vero shock per tutti. Il Principe Mezzosangue è molto dark, ma non crediate sia solo un film dalle tinte oscure perché sareste fuori strada. Questo è anche uno dei capitoli più divertenti della saga, c’è una componente quasi da commedia romantica”. David Yates, che nel 2007 ha firmato la regia di Harry Potter e l’Ordine della Fenice (e che dirigerà anche i prossimi due capitoli finali) torna a dirigere Harry Potter e il Principe Mezzosangue, mentre la sceneggiatura è, come dei film precedenti, di Steve Kloves, che ha adattato i libri di J.K. Rowling. Da segnalare due attori che esordiscono nel cast: il premio Oscar Jim Broadbent nel ruolo del professore Horace Lumacorno, che consegna a Harry un antico libro di Pozioni appartenuto un tempo al Principe Mezzosangue, e Helen McCroy, nel ruolo di Narcissa Malfoy, madre di Draco Malfoy e sorella della malvagia Lestrange. Tempo fa era uscita una campagna pubblicitaria, ritenuta poi dannosa, che affermava che il film era “sesso, pozioni e rock’n’roll”. A questo proposito precisa Radcliffe: “Era solo uno scherzo, una frase interpretata male. E’
zosangue
vero che in questo film c’è più tensione erotica. Siamo cresciuti. Io, Harry, mi innamoro di Ginny, la sorella di Weasley ma, anche in questo caso, non andiamo oltre a castissimi baci. L’unica metafora esatta può essere quella delle pozioni, considerate un po’ come droghe, perché sperimenteremo molto insieme al nuovo insegnante Horace Lumacorno. E di rock’n’roll non c’è n’è traccia”. In questo sesto capitolo scopriremo chi è il Principe Mezzosangue mentre gli ultimi due film, I doni della morte, usciranno a novembre 2010 e a luglio 2011. Fino ad ora, la serie di Harry Potter è arrivata a quota 4.5 miliardi di dollari.
Harry Potter e il Principe Mezzosangue (Harry Potter and the Half-Blood Prince, UK/ Usa, 2009) Regia di David Yates con Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Michael Gambon, Alan Rickman, Helena Bonham Carter, Jim Broadbent, Ralph Fiennes Warner Bros., fantasy/horror
15 luglio 2009
Harry Potter 6 La pellicola era inizialmente programmata per uscire nelle sale cinematografiche mondiali per il 21 novembre 2008, ma a sorpresa la Warner Bros ha deciso di rinviare l’uscita nelle sale americane il 17 luglio 2009. L’Italia sarà il primo paese del mondo ad uscire: il 15 Luglio, 2 giorni prima degli Stati Uniti. Harry Potter e L’Ordine della Fenice ha incassato 938 milioni di dollari. La saga fino ad oggi ha realizzato 4,5 miliardi di dollari.
Harry Potter 7 ed 8 Il produttore David Heyman ha confermato che l’ultimo romanzo della serie Harry Potter e i doni della morte, darà vita a due film. Ma non ha rivelato a che punto della storia verrà diviso. Le due parti usciranno rispettivamente a novembre 2010 e maggio 2011. Nel primo film vedremo l’inizio della ricerca degli Horcrux da parte di Harry, Ron e Hermione. Durante questo viaggio Harry verrà a conoscenza del passato di Silente, molto più oscuro di quanto il ragazzo immaginasse... Nel secondo Harry continua la sua ricerca degli Horcrux, ma parallelamente cerca anche i misteriosi Doni della Morte. E’ arrivato il momento del confronto finale tra lui e Voldemort. I due film, scritti da Steve Kloves e diretti da David Yates, sono stati girati contemporaneamente. Un pò come è successo per Kill Bill. Le riprese sono iniziate a febbraio 2009. Durante le prove di alcune sequenze d’azione una controfigura di Daniel Radcliffe si è ferita gravemente.
Le sette domande finali Le sette domande a cui gli ultimi due film daranno una risposta: Chi vivrà? Chi morirà? Piton è buono o cattivo? Riaprirà Hogwarts? Chi finirà con chi? Dove sono gli Horcrux? Voldemort sarà sconfitto? Cosa sono i Doni della Morte?
Harry Potter 9 La Rowling ha annunciato, più di un anno fa, che Harry Potter ed i Doni della Morte sarebbe stato l’ultimo romanzo dedicato al personaggio di Harry. Più recentemente però ha detto che, dopo una lunga (e meritata) vacanza, potrebbe ritornare a scrivere un romanzo su questo tema. In ogni caso non riguarderà il personaggio Harry Potter bensì il mondo magico in cui le sue storie sono state ambientate.
DAL REGISTA DI “STARSKY & HUTCH”
DAL 19 GIUGNO AL CINEMA
5 giugno Ca$h (Ca$h, Francia, 2008) Regia di Eric Besnard con Jean Reno, Valeria Golino, Jean Dujardin, Alice Taglioni, François Berléand, Caroline Proust 100’, Moviemax, commedia/thriller Cash (Dujardin) è un truffatore di grande fascino e audacia. Quando suo fratello viene ucciso, decide di vendicarlo a modo suo, senza armi né violenza ma organizzando una truffa molto elegante per trafugare una valigia piena di diamanti. Ma il compito non è facile perché
Cash sta per essere presentato al futuro suocero (Reno) e la sua organizzazione è oggetto di una inchiesta internazionale coordinata da Giulia Molina (Golino) una tenace ispettrice dell’Europol. In un’avventura del genere, tutti mentono, bleffano e cercano di essere qualcun altro. Le alleanze non durano che un attimo e per vincere bisogna essere pronti a perdere. avere tentato varie volte il suicidio. Odia sua figlia Sophie che le ricorda, l’infanzia isolata e difficile, un matrimonio affrettato e la gravidanza non scelta ma subìta, la rottura con suo marito. Così le incomprensioni tra le due donne diventano un abisso di intolleranza. Ma la psichiatra che ha in cura Danielle non si rassegna e la convince a mettere per iscritto i suoi pensieri. Esperimento che farà capire alla giovane dottoressa dove si nasconde il male di vivere della donna, ma che non basterà a mettere fine all’ostilità fra la madre e la figlia.
l'amore nascosto (L’amour caché, Italia/ Lussemburgo/Belgio, 2007) Regia di Alessandro Capone con Isabelle Huppert, Greta Scacchi, Olivier Gourmet, Mélanie Laurent 100’, Archibald Film, drammatico Tratto dall’omonimo romanzo di Danielle Girard. L’amore nascosto è la storia di Danielle una donna ricoverata in una clinica per
visions
(Italia, 2009) Regia di Luigi Cecinelli con Henry Garret, Jakob Von Nichel, Caroline Kessler, Steven Matthews 108’, Istituto Luce, horror Visions è fondamentalmente un thriller psicologico. Nonostante alcune scene d’impatto, molto violente, il film ci racconta la storia di tre ragazzi che decidono di partecipare ad un gioco più grande di loro, mettendosi sulle tracce di un serial killer. Un omicida noto come Il
Ragno sta mietendo vittime senza che nessuno riesca a fermarlo. Nick e Matt sono due pazienti della clinica psichiatrica del Dottor Leemen che da anni studia il caso del Ragno. Indagando fra le carte del medico, i ragazzi scoprono inquietanti documenti e videocassette sul killer. Da quel momento in poi Matt inizia ad avere terrificanti visioni legate alle azione dell’assassino e con l’aiuto di una giornalista, Hope, i tre ricostruiscono le trame di morte del killer fino all’inevitabile faccia a faccia, che nasconde un terribile segreto.
12 giugno
Jonas Brothers - The 3d Concert Experience (Usa, 2009) Regia di Bruce Hendricks con Joe Jonas, Nick Jonas, Kevin Jonas, Christine Quynh Nguyen, John Lloyd Taylor 76’, Walt Disney, documentario/musicale I Jonas Brothers arrivano sul grande schermo, grazie al Disney Digital 3D, in uno scatenato rockumentary diretto da Bruce Hendricks, il regista di Hannah Montana/Miley Cyrus: Best of Both Worlds Concert. Il film mette assieme degli estratti dal trionfale tour di concerti “Burning Up” - comprese delle apparizioni speciali di Demi Lovato e Taylor Swift - con del materiale esclusivo dietro le quinte, una canzone mai sentita prima (“Love Is On Its Way”), fan adoranti, il tutto per capire chi sono Kevin, Joe e Nick.
Look Both Ways (Australia, 2005) Regia di Sarah Watt con Justine Clarke, William McInnes, Anthony Hayes, Lisa Flanagan 100’, Fandango Distribuzione, drammatico Durante un weekend terribilmente caldo, Nick scopre di avere il cancro; Meryl è in lutto per suo padre; Andy, già infelice della sua vita complicata, viene a sapere che Anna, la ragazza con cui ha una storia occasionale, è incinta. Tutti e quattro sono alle prese con le brutte ed inattese notizie che cambieranno le loro vite, chiedendosi se il destino loro riservato sia qualcosa di meritato, se ciò che gli sta capitando è una punizione e se abbiano, addirittura, un diritto alla felicità.
8
MEDUSA FILM PRESENTA
dal 12 giugno al cinema http://unestateaicaraibi.msn.it
12 giugno
Sacro e Profano
(Filth & Wisdom; UK, 2008) Regia di Madonna con Richard E. Grant, Stephen Graham, Eugene Hutz, Vicky McClure, Olegar Fedoro 80’, Sacher Distribuzione, drammatico/musicale Il debutto di Madonna nella regia è passato al Festival di Berlino dell’anno scorso. Il film narra, in una Londra multietnica, le vicende di perso-
naggi piuttosto bizzarri. A.K. (Hutz) è un musicista costretto a soddisfare i fantasmi sadomaso dei suoi clienti per poter finanziare le prove del suo gruppo punk-gitano. Juliette (Mclure) lavora in farmacia ma sogna di fare la volontaria in Africa. Holly (Weston) è una ballerina classica che, per pagare l’affitto, inizia una carriera inaspettatamente brillante come lap dancer.
Martyrs
(Francia/Canada, 2008) Regia di Pascal Laugier con Morjana Alaoui, Mylène Jampanoï, Catherine Bégin, Robert Toupin 97’, Videa/C.D.E., horror Francia, inizio degli anni 70. Lucie, una ragazzina di dieci anni, scomparsa alcuni mesi prima, viene ritrovata mentre vaga per strada. Il suo corpo, porta i segni evidenti di una terribile aggressione, ma non c’è alcuna trac-
cia di violenza sessuale. Le ragioni del suo rapimento restano misteriose. Traumatizzata viene portata in ospedale dove diventa amica di Anna. 15 anni più tardi. Qualcuno suona alla porta di una famiglia apparentemente normale. Il padre apre e si trova di fronte Lucie, con un fucile da caccia tra le mani. Convinta di aver ritrovato i suoi boia, spara, a sangue freddo.
19 giugno
Ken il guerriero
La leggenda di Raoul (Giappone, 2007) Regia di Toshiki Hirano 85’, Mikado, animazione Alla fine del 21° secolo la Terra è sconvolta da un terribile conflitto nucleare che ha portato tutte le civiltà al collasso. L’unica speranza per assicurare la continuità della civiltà umana è l’arrivo di un nuovo salvatore. Kenshiro e Raoul, fratelli depositari delle tecniche di combattimento della “Divina scuola di Hokuto”, sono i candidati ideali: Kenshiro rappresenta la strada dell’onore e Raoul quella del potere. Tra loro solo uno potrà diventare il successore di Hokuto.
Les grandes personnes (Francia/Svezia, 2008) Regia di Anna Novion con Jean-Pierre Darroussin, Anaïs Demoustier, Judith Henry, Jakob Eklund, Lia Boysen 84’, Bolero Film, commedia Albert ogni estate porta la figlia Jeanne, per il suo compleanno, a conoscere un diverso paese europeo. Per i suoi 17 anni, ha scelto
Borderland
linea di confine (Messico/Usa, 2007) Regia di Zev Berman con Brian Presley, Martha Higareda, Sean Astin, Rider Strong, Beto Cuevas 105’, Sony/Mediafilm, horror Tre studenti, Phil (Strong), Ed (Presley) e Henry (Muxoworthy), sono in viaggio verso il Messico per un fine settimana di eccessi; i tre incappano in una setta che pratica sacrifici umani: in cerca di vittime da immolare, gli adepti prediligono proprio gli americani. Nonostante i ragazzi chiedano aiuto alla polizia, nessuno sembra disposto ad aiutarli. Ispirato ad una storia vera.
una piccola isola svedese, convinto di potervi ritrovare il tesoro perduto di un leggendario vichingo. Ma la casa affittata per il loro soggiorno è già stata occupata da due donne: Annika, la proprietaria, e Christine, una sua amica francese. Le vacanze accuratamente programmate da Albert stanno per prendere tutta un’altra piega, che a Jeanne non dispiace affatto.
Il mondo di Horten
(O’ Horten, Norvegia, 2007) Regia di Bent Hamer con Bard Owe, Espen Skjonberg, Ghita Nerby 90’, Archibald Film, commedia/ drammatico Odd Horten ha guidato lo stesso treno sullo stesso tragitto per così tanto tempo che anche il resto della sua vita è diventata una routine di monotoni rituali. Ma dopo quaranta anni di onorato servizio, è giunto il momento di andare in pensione. La sua ordinata, solitaria esistenza sta per cedere il passo ad un futuro di imprevisti. Cosa gli accadrà? L’unica cosa certa è che Horten è il primo della lista nell’elenco di chi s’imbatterà in qualche insensata, assurda avventura... Presentato a Cannes, nel 2008, sezione Un certain regard.
26 giugno Moonacre - I segreti dell’ultima luna (The Secret of Moonacre, Ungheria/UK/Francia, 2008) Regia di Gabor Csupo con Dakota Blue Richards, Augustus Prew, Ioan Gruffudd, Natascha McElhone, Tim Curry 103’, Moviemax, fantasy Maria Merryweather (Richards) ha tredici anni, è rimasta orfana quindi viene mandata a vivere con suo zio, Sir Benjamin (Gruffudd), che vive presso la misteriosa Moonacre Ma-
nor. Una volta giunta a Moonacre, Maria scopre l’esistenza di un’antica maledizione risalente a molti secoli prima. Per spezzarla e salvare Moonacre Valley dalla distruzione, Maria deve riuscire a trovare delle magiche perle prima del sorgere della prossima luna piena. Tratto dal libro The Little White Horse di Elizabeth Goudge, il racconto che ha ispirato J.K. Rowling per la serie di Harry Potter.
3 luglio
Achille e la tartaruga
The Damned United
Miss March
(Akiresu to kame, Giappone, 2008) Regia di Takeshi Kitano con Takeshi Kitano, Kanako Higuchi, Kumiko Aso, Yurei Yanagi 119’, Ripley’s Film, drammatico
(UK, 2009) Regia di Tom Hooper con Michael Sheen, Jim Broadbent, Timothy Spall, Colm Meaney, Stephen Graham 97’, Sony Pictures, drammatico/ sportivo
(Usa, 2009) Regia di Zach Cregger, Trevor Moore con Zach Cregger, Trevor Moore, Raquel Alessi, Molly Stanton, Craig Robinson 90’, 20th Century Fox, commedia
Presentato, in concorso, al Festival di Venezia del 2008, l’ultimo film del grande Kitano è una struggente e magnifica riflessione sulla condizione dell’artista, che chiude la trilogia dopo: Takeshis’ e Kantoku Banzai!. Machisu ha dedicato tutta la sua esistenza alla pittura nel tentativo di affermarsi nel mondo delle arti visive. I suoi sforzi, però, non hanno portato i risultati sperati. Nonostante il suo enorme impegno e la collaborazione di sua moglie Sachiko, lei sembra essere l’unica a capire la sua arte, disprezzata dai galleristi, e anche dalla figlia Mari.
Tratto dal bestseller di David Peace, che il Times ha elogiato moltissimo, il film racconta l’incredibile vita di Brian Clough, storico allenatore del Nottingham Forest, del Leeds e del Derby County. Un uomo capace di entrare nella leggenda del calcio inglese grazie alla doppia impresa realizzata con il suo Nottingham, che riuscì a vincere due Coppe dei Campioni consecutive, nel 1978/79 e nel 1979/80.
12
Eugene (Cregger) si sveglia dopo quattri anni di coma, e sfogliando casualmente un numero di Playboy scopre che la timida fidanzatina dei tempi del liceo è diventata una vera e propria coniglietta, protagonista del paginone centrale della popolare rivista. Il ragazzo non crede ai propri occhi, ed insieme all’amico Tucker (Moore) decide di raggiungere la celeberrima Playboy Mansion per verificare come stanno, realmente, le cose.
Outlander L’Ultimo Vichingo (Outlander, Usa/Germania, 2008) Regia di Howard McCain con James Caviezel, Sophia Myles, Jack Huston, John Hurt, Cliff Saunders, Patrick Stevenson 115’, Eagle Pictures, azione/avventura/fantascienza Norvegia, 709 d.C.: nel pieno delle guerre tra Vichinghi, una nave spaziale precipita dal cielo sulle coste della nazione scandinava. A bordo c’è Kainan (Caviezel), che sopravvive allo schianto ma che si accorge presto di non essere l’unico. Da quello che è rimasto del veivolo emerge un Moorwen, una creatura spaziale simile ad un drago che inizia a seminare panico e distruzione sul suo cammino. Kainan dovrà lottare insieme ai Vichinghi per cercare di uccidere la bestia prima che questa distrugga tutti loro.
10 luglio
I Love You, Beth Cooper (Usa, 2009) Regia di Chris Columbus con Hayden Panettiere, Samm Levine, Alan Ruck, Lauren London 20th Century Fox, commedia Beth Cooper, capitana delle cheerleader, è la ragazza più bella del liceo. Di lei si innamora il povero Denis, il secchione della scuola, che decide di dichiararle tutto il suo amore durante il suo discorso alla cerimonia di consegna dei diplomi. Nonostante sia evidente che Denis non abbia grandi possibilità di riuscire a conquistare il cuore di Beth, decide di organizzare una festa dove inviterà la ragazza dei suoi sogni e le sue amiche. E sarà una notte indimenticabile.
St. Trinian’s
Adventureland
(UK, 2007)
(Usa, 2009) Regia di Greg Mottola con Jesse Eisenberg, Kristen Stewart, Ryan Reynolds, Margarita Levieva, Kristen Wiig, Bill Hader 107’, Walt Disney, commedia/ drammatico
Regia di Oliver Parker, Barnaby Thompson con Rupert Everett, Colin Firth, Jodie Whittaker, Gemma Arterton, Jonathan Bailey, Russell Brand 97’, Warner/CDI, commedia Il St. Trinian’s è un college inglese femminile molto particolare. Ora però l’Istituto sta passando un brutto momento dato che rischia la bancarotta. A prendere in mano la situazione e muoversi per salvare la scuola sarà un gruppo di giovani e scatenate studentesse, grazie ad un sapiente mix di ingenuità, inventiva e insospettata saggezza. Grandiosi gli attori a iniziare da Firth nel ruolo del Ministro dell’Istruzione e Everett en travesti, giocando il doppio ruolo di fratello e sorella di una delle ragazze.
13
Estate 1987: fresco di diploma, il giovane James (Eisenberg) sogna un viaggio in Europa, ma è costretto ad accettare un lavoro umiliante e mal retribuito in un parco divertimenti. L’esperienza gli cambierà la vita e lo preparerà ad affrontare il mondo reale. In un primo momento il regista, Mottola, voleva girare il film nel vero parco di Adventureland che si trova a Long Island (NY) ma non è stato possibile per le troppe complicazioni che si sono presentate. Nel cast da segnalare la star di Twilight, Kristen Stewart, ovvero Bella.
5 giugno
Dopo cinque anni torna Terminator. Il protagonista è John Connor, il figlio di Sarah, il nuovo leader della resistenza contro le Macchine, che hanno deciso che l’umanità è diventata inutile.
Terminator A
mbientato nella Terra post-apocalisse del 2018, il film ha per protagonista Christian Bale nel ruolo di John Connor, l’uomo destinato a guidare la resistenza degli Umani contro Skynet e la sua armata di Terminator, che hanno ridotto in schiavitù l’umanità. E’ lui, il figlio di Sarah, il predestinato a guidare gli esseri umani verso la rivolta. Ma i piani di Connor vengono messi in discussione dall’apparizione di Marcus Wright, uno straniero che ricorda solo di essere stato nel braccio della morte. Connor deve capire se Marcus è stato mandato dal futuro o se è un sopravvissuto del passato. E così, mentre Skynet prepara il suo attacco finale, Connor e Marcus si imbarcano in una odissea che li porterà nel cuore delle operazioni della onnipotente organizzazione, dove scopriranno il segreto che si cela dietro la
distruzione del genere umano. Nel maggio del 2007 la Halcyon Company ha acquisito tutti i diritti di sfruttamento della franchise, annunciando la produzione di una nuova trilogia. Terminator Salvation è il primo capitolo, scritto da Jonathan Nolan e Paul Haggis e diretto da Joseph “McG” McGinty Nichol, con il budget più alto dell’intera saga: 200 milioni di dollari. Al centro della nuova trilogia - come nelle ultime tre pellicole girate rispettivamente da James Cameron e Jonathan Mostow - il personaggio di John Connor, ora 30enne, e pronto a guidare l’umanità contro i cyborg T-800. “Per favore non chiamatelo Terminator 4 – ha detto McG – perché si riparte, è un nuovo inizio, proprio come è successo per Batman”. E allora chi meglio di uno dei più talentuosi
attori di oggi, l’ex ‘Cavaliere oscuro’ Christian Bale (che sarà il protagonista anche dei due seguiti), poteva diventare John Connor? Mentre James Cameron ha vivamente consigliato al regista, come degna spalla a Bale, l’australiano Sam Worthington, protagonista anche dell’attesissimo Avatar. Nel cast figurano Anton Yelchin nei panni di Kyle Reese; l’ex-bodybuilder Roland Kickinger che ha prestato il suo corpo al T-800, diventando un mix fra un attore in carne ed ossa e uno digitale, dato che il volto è quello di Arnold Schwarzenegger; Bryce Dallas Howard nel ruolo di Kate Connor, moglie di John Connor e Helena Bonham Carter nei panni della misteriosa Serena. “Questo non è solo un film di azione – ha concluso il regista – trattiamo di etica, di morale, del labile confine fra scienza e umanità. Tutti gli
Salvation attori si sono preparati al massimo e hanno seguito i miei consigli leggendo Do Androids Dream of Electric Sheep? il romanzo di Philip K. Dick alla base del celebre Blade Runner e La strada di Cormac McCarthy. Questi due testi sono fondamentali per comprendere la filosofia della saga di Terminator�. Le riprese del film sono state realizzate nella zona di Albuquerque, nel Nuovo Mexico.
Terminator Salvation
(Usa/Germania/UK, 2009) Regia di McG con Christian Bale, Sam Worthington, Bryce Dallas Howard, Anton Yelchin, Moon Bloodgood, Common, Helena Bonham Carter 110’, Sony Pictures Italia, azione/fantascienza
Eroe al cubo Baciato dal successo planetario di Il Cavaliere Oscuro, Christian Bale sembra lanciato in una carriera multikolossal. A giugno lo vedremo sugli schermi nel ruolo del protagonista di Terminator Salvation, primo capitolo di una nuova trilogia. Ad ottobre, accanto a Johnny Depp, in Public Enemies. In attesa dell’atteso sequel di Dark Knight...
Cosa l’ha spinta ad accettare il ruolo da protagonista di questo nuovo Terminator? “Ho un ricordo molto intenso del secondo Terminator, avevo 17 anni all’epoca, e non ricordo un altro film dall’atmosfera così elettrica, con un pari livello di rumore e di eccitazione. Inizialmente, quando ho sentito parlare di questo nuovo episodio, ho pensato che la franchise era finita, e non ci fosse niente di nuovo da aggiungere. Poi ho capito che ci poteva essere ancora molto da dire.” Ha avuto qualche esitazione nel diventare, a distanza di pochi mesi, il personaggio centrale di una seconda importantissima franchise? Qualcosa che solamente ad Harrison Ford era capitata prima di lei. “Non pianifico nulla della mia carriera. E’ tutto molto casuale. E francamente non avevo nemmeno pensato a questo particolare. All’inizio non ero molto intrigato da questo ruolo. Poi ha cominciato ad interessarmi. Certamente non ho avuto molti dubbi nell’accettare la parte.” L’azione nel film è senza sosta. E’ stato difficile tenere il passo? “Tutti mi chiedono se è stata dura, dal punto di vista fisico. Ma vengo dalla prova di Batman, che è stata ancora più difficile. Non ci sono scontri fisici diretti con i Terminator, e questo in qualche modo è stato spiazzante. Sono tutti scontri armati, ed è comprensibile, anche se in un certo senso un pò frustrante.” Ha fatto molti stunts? “Ho eseguito la maggior parte degli stunts. Una serie infinita di salti. Ma ho un ottimo rapporto con i coordinatori. Sapevo che se dovevo saltare da un’altezza di tre piani, non sarei finito sfracellato al suolo. Per problemi di tempo alcuni stunts non li ho potuti fare io. Ad esempio non sono io a guidare, a parte la motocicletta.”
paio dei film che ha fatto, e credo sia un fantastico attore. Credo che per la maggior parte del pubblico che ancora non lo conosce sarà una grande sorpresa positiva, quella di scoprirlo in questo film. Ha molti film in arrivo, a cominciare da Avatar, perché hanno capito che è maledettamente bravo.” Che cosa si aspetta da Terminator Salvation? “Spero che sia un grande divertimento per il pubblico, e che riesca a diventare una grande trilogia, con me o senza di me. Ci sono tutti i presupposti per sviluppare ulteriormente quella che è già una grandissima mitologia.” Successivamente la vedremo nel ruolo dell’Agente Melvin Purvis a caccia del gangster Johnny Depp in Public Enemies di Michael Mann. “E’ stata un’esperienza meravigliosa. Michael Mann ha uno stile di lavoro molto particolare: precisione ed accuratezza di tutti i dettagli, ed un approccio pragmatico con gli attori. E’ stata una delle esperienze più importanti della mia vita. Il mio ruolo è quello di un eroe, e come spesso succede quando c’è un eroe c’è una tragedia. E’ un personaggio molto affascinante, anche se non è lui il protagonista. Che è ovviamente Dillinger. Ma anche il mio personaggio deve affrontare molte sfide, tra cui la nascita dell’FBI. Lui è l’agente speciale con la responsabilità della città più ad alto tasso criminale d’america, in quel periodo. Quando cattura Dillinger lui ha 32 anni, proprio come il gangster. Quando inizierà il sequel di Cavaliere Oscuro? “Chris Nolan è notoriamente un uomo di poche parole, e non ha piacere di parlare di questo argomento.”
Il regista McG ha fama di essere uno dei più energici su piazza. E’ stato così ogni giorno? “Io penso che McG probabilmente si beva una cassa di Red Bull prima di venire sul set ogni giorno. E’ il più estroverso e positivo che abbia mai conosciuto. Adora far correre e coinvolgere tutti, dai fattorini alla troupe. E tutti sono molto fieri di essere seguiti ed apprezzati. Cosa pensa del suo antagonista nel film, Sam Worthington, anche lui con un grande futuro davanti a sé? “Avevo chiesto di essere consultato per la scelta di chi avrebbe interpretato il suo personaggio. Ho visto un
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NON PUOI SFUGGIRE AL TUO PASSATO
NEW LINE CINEMA PRESENTA UNA PRODUZIONE JON SHESTACK/PANTHER UN FILM DI MARK WATERS (GHOSTS OF GIRLFRIENDS PAST) BRECKIN MEYER LACEY CHABERT ROBERT FORSTER ANNE ARCHER MATTHEW McCONAUGHEY JENNIFER GARNER “LA RIVOLTAPRODUTTORE DELL EX”MUSICALE CASTING MUSICA COSTUMI EMMA STONE ESECUTIVO RALPH SALL DI ROLFE KENT DI DENISE WINGATE MONTAGGIO BRUCE GREEN, A.C.E. E MICHAEL DOUGLAS DI MARCI LIROFF SCENOGRAFIE DIRETTORE DELLA PRODUTTORI DI CARY WHITE FOTOGRAFIA DARYN OKADA, ASC ESECUTIVI MARCUS VISCIDI MARK WATERS JESSICA TUCHINSKY TOBY EMMERICH CALE BOYTER SAMUEL J. BROWN SCRITTO PRODOTTO DIRETTO DA JON LUCAS & SCOTT MOORE DA JON SHESTACK BRAD EPSTEIN DA MARK WATERS DA LUGLIO AL CINEMA
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12 giugno
Il principe della commedia inglese, Richard Curtis, firma la sua seconda regia per raccontare la storia di una radio pirata e la nostalgia per la Londra degli anni ’60.
I LOVE RADIO ROCK N
el 1966 – il periodo più straordinario per il pop britannico – la BBC trasmetteva solo due ore di rock and roll alla settimana. Ma radio ‘pirata’ trasmettevano musica rock e pop da barche al largo della Gran Bretagna, 24 ore al giorno. E 25 milioni di persone ascoltavano questi pirati. Dopo essere stato espulso da scuola, Carl (Sturridge) viene spedito da sua madre dal suo padrino Quentin (Nighy) per capire che cosa vuole fare nella vita. Ma Quentin è il capo di Radio Rock, una radio pirata che trasmette da una barca nel bel mezzo del Mare del Nord, popolata da un eclettico equipaggio di deejay. A bordo il ragazzo troverà una serie di personaggi, a dir poco bizzarri e pieni di vita, che trasmettono i Beatles, i Rolling Stones e ballano, tra party, sesso, droga e divertimento puro. Nel frattempo le radio pirata hanno attirato l’attenzione del Ministro Dormandy (Branagh) che si mette alla caccia di questi fuorilegge. In un epoca in cui i polverosi corridoi del potere si
adoperano per reprimere qualsiasi cosa abbia a che fare con l’esuberanza giovanile, Dormandy coglie l’occasione per raggiungere un risultato politico, e fa approvare dal Parlamento il Marine Broadcasting Offences Act , una legge ad hoc, nel tentativo di mettere fuorilegge i pirati e rimuovere dal Paese la loro nefasta influenza una volta per tutte. Il risultato è letteralmente una tempesta in alto mare. Con Radio Rock in pericolo, i suoi devoti fan si radunano e mettono in scena un epico salvataggio, con centinaia di barche mobilitate per salvare i loro eroi-deejay. Alcune cose possono anche finire, ma il rock and roll non muore mai. Un cast di attori eccezionali per un film corale che, a detta di Curtis: “Si rifà allo spirito goliardico di M.A.S.H. e Animal House. Tra quei 25 milioni di ascoltatori c’ero anche io. Avevo 10 anni e mi addormentavo con la radio sotto il cuscino. Questo è il mio omaggio a quel periodo d’oro, purtroppo irripetibile”.
I Love Radio Rock
(The Boat That Rocked, UK, 2009) Regia di Richard Curtis con Philip Seymour Hoffman, Bill Nighy, Rhys Ifans, Nick Frost, Kenneth Branagh, January Jones, Gemma Arterton, Emma Thompson, Ralph Brown, Tom Sturridge 129’, Universal Pictures, commedia/musical
19 giugno
Le ultime 12 ore della vita di Anica, amante del boss del quartiere, prima di lasciare Belgrado per sempre. Un dramma agrodolce, come nella migliore tradizione balcanica, sardonico e lucido, con interpreti meravigliosi e con un colpo di scena spiazzante. Sullo sfondo una città cadente, dove anche la microcriminalità sta lasciando il passo alla grande speculazione.
Amore e altri crimini
A
nica vive a Belgrado, ha ormai superato i trent’anni e sente che la vita le è sfuggita di mano imboccando un vicolo cieco. La relazione con un piccolo boss di quartiere, Milutin, di alcuni anni più vecchio e un matrimonio fallito alle spalle, non ha più alcun senso. Il furto della ‘cassa’ di Milutin e la fuga in Russia, da tempo preparate in ogni dettaglio, rappresentano per lei, oramai, l’unica possibilità di una nuova vita. Il film è il racconto dell’ultimo giorno in città prima della fuga. Un giorno decisivo che Anica, tra visite e regali alla nonna e agli amici di sempre, ha organizzato in ogni singolo istante. Ma l’animo umano non è prevedibile e Anica non può sapere che, proprio quel giorno, Stanislav, giovane ed ingenuo braccio destro di Milutin, ha deciso di confessarle il suo amore, da sempre nascosto. “Il film è strutturato in maniera molto neoralista – afferma il regista - segue Anica nel suo ultimo giorno a Belgrado, dall’alba al tramonto. Ma è anche il ritratto di una città e dei rapporti interpersonali”. “Ho notato che molte persone – continua Arsenijevic - quando sentivano il titolo del film, accennavano ad un furtivo sorriso. Dev’esserci qualcosa di profondo nel concepire l’amore come un crimine. Anche perché si possono compiere gesti sorprendenti quando si è innamorati. E’ proprio ciò che accade ai miei personaggi. Ma il titolo vuole anche rendere la complessità della vita attraverso l’accostamento di due termini apparentemente così distanti. Ci sono esseri umani impegnati a migliorare il più possibile la propria esistenza. Non ho voluto fornire risposte definitive alla loro ricerca ma porre domande, e lasciare i personaggi ed il pubblico da soli di fronte alle loro emozioni”.
Amori e altri crimini
(Ljubav i drugi zlocini, Serbia/Germania, 2008) Regia di Stefan Arsenijevic con Anica Dobra, Vuk Kostic, Milena Dravic 106’, Ripley’s Film, drammatico
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Cosa accadrebbe se l'immaginazione di vostra figlia... Fosse il segreto del vostro successo?
immaginache-ilfilm.it
DAL 24 LUGLIO AL CINEMA
12 giugno
Un'estate ai Caraibi
Dopo il successo dell’anno scorso, ritorna il cine-ombrellone firmato da Carlo ed Enrico Vanzina. Sempre un film ad episodi, le cui storie si intrecciano a formare un racconto. Questa volta si lasciano i mitici luoghi di vacanza italiani per spostarsi ai Caraibi, con un cast di attori che promettono un mare di risate!
Roby (Buccirosso) è un meridionale che si è trasferito a Pavia al quale viene diagnosticato da Giacomo (Bertolino), il suo medico di fiducia, un male incurabile. L’uomo da un giorno all’altro molla tutto e parte per i Caraibi e si dà alla bella vita. Ma le lastre che Giacomo gli aveva mostrato erano di un altro paziente. Vincenzo (Izzo) è un dentista napoletano sposato con una donna gelosissima. Quest’ultima non ha nemmeno tutti i torti dato che l’uomo ha una giovane amante, Anna. Quando arriva l’occasione di un convegno di lavoro a Miami, Vincenzo non vede l’ora di partire portando con sé Anna. Ma il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Angelo (Brignano) lavora come autista per un ricco e cafone palazzinaro romano, Remo (Mattioli). Quando Remo decide di aprire una serie di ville ai Caraibi, il povero Angelo è costretto a seguire ‘il pa-
Car lo
na nz i Va
“Un’estate ai Caraibi - hanno detto i Vanzina - ci ha permesso di realizzare una commedia divertente e non volgare. Fare il cinema comico è un grande privilegio. Permette di mantenere un contatto stretto con il pubblico. Ma soprattutto rappresenta un modo per capire e descrivere, in maniera leggera, il nostro paese. E non è una motivazione da poco”.
drone’, ed aiutarlo a risolvere vari problemi burocratici. Umiliato e sfruttato dal perfido Remo, non ce la fa più e decide di prendersi una meravigliosa rivincita… Max (Ruffini) lavora in una radio livornese. Fa il disc jockey, in coppia con l’amico Tommy (Conticini). Max è fidanzato con Laura (Stella), una bellissima commessa. Ma nel giorno del loro primo anniversario, scopre che Laura ha un altro e ha deciso di lasciarlo. L’amico Tommy gli consiglia di prendersi una vacanza per cercare di dimenticarla. Max parte per i Caraibi per scoprire che il nuovo ragazzo di Laura è nientemeno che Tommy. Ma le vie della provvidenza sono infnite e con l’aiuto della playmate Jennifer, Max potrà godersi la sua vendetta. Alberto (Proietti) è un romano da anni trapiantato ad Antigua, in quanto ha dovuto lasciare l’Italia per debiti di gioco. Vive con Tommy, un ragazzino, con il quale ha ideato la truffa delle adozioni a distanza. Fino a quando una famiglia italiana non si reca nel
luogo per conoscere il figlio adottivo e Angelo si dovrà fingere prete di una parrocchia che si prende cura di questi orfanelli…
Un’estate ai Caraibi (Italia, 2009) Regia di Carlo Vanzina con Gigi Proietti, Enrico Brignano, Carlo Buccirosso, Biagio Izzo, Enrico Bertolino, Martina Stella, Alena Seredova, Paolo Ruffini Medusa, commedia
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, a n i z n a V i n o c e r a m l T u tt i a i b i a r a C i a a lt o v ta s e u ma q
di Nicoletta Gemmi
“L’anno scorso con Un’estate al mare - ci dice Carlo Vanzina - abbiamo voluto provare a portare un film simile ai cinepanettoni natalizi in un periodo dove la gente da lì a poco sarebbe partita per le vacanze. Il film è andato bene, tenendo conto del periodo, e che avevamo Il Cavaliere Oscuro contro. Quest’anno usciamo prima, il 12 giugno invece che il 26, e speriamo che questa anticipazione sia premiata in modo maggiore”. Che differenze ci sono rispetto a “Un’estate al mare”? L’anno scorso abbiamo fatto il film abbastanza di corsa e abbiamo optato per il film a episodi. Nel senso che cominciava un episodio e si chiudeva. Quest’anno siamo ritornati ad una narrazione più nostra, quella di Vacanze di Natale o Sapore di mare. Vale a dire delle storie intrecciate, che si incastrano una nell’altra e che hanno un denominatore comune che è, in questo caso, l’isola di Antigua. Inoltre quest’anno vi siete spostati ai Caraibi. Perché? Per diverse ragioni. Quella che può apparire più banale ma, in realtà, non è così, è la questione climatica. Il film lo abbiamo girato a gennaio e febbraio e l’anno scorso abbiamo avuto parecchie difficoltà a ricostruire un clima estivo a Capri in quei mesi. Abbiamo pensato, allora, di facilitarci il lavoro. Abbiamo scelto un posto caldo e in seguito i Caraibi ci hanno ispirato delle vicende che non avremmo mai potuto ambientare a Ischia o a Porto Cervo. Abbiamo cercato di potenziare il luogo, dare più ricchezza al film attraverso paesaggi meravigliosi. Inoltre abbiamo curato maggiormente le storie, grazie al tempo in più che abbiamo avuto nella preparazione. Mentre Un’estate al mare era un grande omaggio alla commedia italiana degli anni ’60, per cui ci rifacevamo a dei soggetti che erano già stati trattati, Un’estate ai Caraibi è un film a sé stante, non c’è nessun tipo di omaggio, nessun richiamo a vecchi canovacci di storie già viste. Per quanto riguarda il cast. Alcuni ritornano ma ci sono anche varie new entry… Quattro attori ritornano e gli altri sono una nuova compagine, e mi sembra anche giusto alternare. Soprattutto per questo film dove si intrecciano
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cinque storie, ognuna con una atmosfera e uno stile un po’ diverso: c’è la commedia classica degli equivoci, quella sentimentale, alla Paper Moon, che è quella di Proietti e poi c’è questa storia giovanile che si rifà molto al nuovo corso della commedia americana attuale che va, al momento, per la maggiore. Un episodio interpretato solo da attori giovani. Lei ha detto che la commedia è sempre stato uno dei mezzi migliori per raccontare il nostro paese. Io e mio fratello siamo figli di uno di quei protagonisti della commedia all’italiana e, anche noi, siamo arrivati a quota cinquanta film, quindi ci siamo fatti un’idea su questo Paese e su quanto sia cambiato. Alcuni critici hanno anche detto – pur rimanendo piuttosto pesanti nei nostri confronti – che se una persona volesse fotografare gli ultimi vent’anni del nostro Paese, andando a rivedere i nostri film troverebbe un sacco di materiale interessante. In particolare rispetto alle trasformazioni antropologiche, al cambio di usi e costumi, al modo di parlare, alle mode. Da questo punto di vista Un’estate ai Caraibi, che ha un impianto comico molto caratterizzato, risulta più atemporale, ma un segno dei nostri tempi, della nostra società, rimane sempre. Cosa pensa del grande sdoganamento nei confronti della commedia? Per quanto riguarda Ex sono felicissimo della candidatura che ha avuto ai David di Donatello dove io ero presente per premiare Christian De Sica e i 25 anni di Vacanze di Natale. La commedia quest’anno ha trionfato al botteghino come non succedeva da tempo. Questo vuole dire che il pubblico ha apprezzato e che la commedia, mai come ora, rappresenta il nostro Paese. E questo mi fa pensare che questo genere, tanto bistrattato e vituperato, va rivalutato anche perché è quello che vince agli incassi e che il pubblico accoglie con più calore. Magari è il caso di interrogarsi sul perché di questo fenomeno…
19 giugno
Chi ha amato quel piccolo capolavoro di The Nightmare Before Christmas si accomodi, Coraline porta la stessa, inimitabile, firma. Ed apre la strada del 3D al cinema d’autore, con la tecnica dello stop-motion e con una miscela straordinaria di incanto, magia, incubi: la materia dei sogni.
C
oraline Jones si è appena trasferita nella nuova casa e si annoia. I suoi genitori l’adorano, ma sono occupatissimi e un po’ distratti, gli eccentrici vicini - un fantomatico addestratore di topi e due anziane attrici in pensione - storpiano sempre il suo nome in Caroline, il gatto nero che gironzola nei paraggi è una compagnia assai scontrosa. Cosa resta quindi a una bambina vivace per trascorrere le sue giornate, se non esplorare la vetusta abitazione in cui vive? Ci sono quattordici porte, ma una è diversa da tutte le altre: a volte sembra murata, altre volte si apre su un lungo corridoio buio, dove strane ombre si muovono appena oltre i margini dello sguardo. In fondo al cammino c’è un appartamento identico a quello di Coraline, con una mamma e un papà uguali ai suoi, o quasi. Infatti, l’Altra Madre somiglia moltissimo all’originale, salvo per il colorito spettrale, le mani diafane troppo lunghe, e soprattutto gli occhi: due bottoni cuciti con ago e filo. In quel mondo speculare tutto sembra più interessante, perché gli Altri Genitori sono attenti e premurosi, il gatto parla e la sua stanza è piena di topi con cui giocare. Però quando la piccola esploratrice decide di tornare indietro, l’atmosfera diventa meno piacevole. Non le sarà facile riconquistare la placida vita di prima, perché in questa Altra Casa i rischi di perdersi per sempre sono enormi: chi vi entra non è ospite, bensì prigioniero.
C raline
e la porta magica
Tratto dal romanzo di Neil Gaiman, scritto e diretto da Henry Selick, regista ed autore, assieme a Tim Burton, di Nightmare before Christmas, Coraline e la porta magica è il primo film d’animazione ad alta definizione in 3D girato in stop-motion. Il libro di Gaiman che ha vinto Premi come il Bram Stoker Award nel 2002, il Nebula Award e un Hugo Award nel 2003, vi fa capire da che parti siamo: tra Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll e la Dorothy di Il mago di Oz. Coraline attraversa una porta che potrebbe essere lo specchio deformante di Alice, dove dall’altra parte i personaggi hanno bottoni cuciti al posto degli occhi: un sogno mostruoso, un vero orrore. Ma Coraline è anche un racconto pieno di ironia. Dakota Fanning che dà la voce originale alla ragazzina, e i creatori hanno anche ammesso che si sono ispirati a lei, per crearla, ha affermato: “Coraline è veramente un film di animazione da non perdere, uno di quegli incantevoli incubi dai quali non si vorrebbe uscire. Anche se, è inevitabile, tirare un sospiro di sollievo quando la ragazzina ritrova il coraggio di chiudere quella porta e tornare alla vita reale”. E intanto il regista Henry Selick sta pensando di proseguire il sodalizio con lo sceneggiatore/ scrittore Neil Gaiman: “Ci siamo sentiti come fratelli, come l’amicizia che ho con Tim Burton. E’ come se facessimo parte dello stesso pianeta - magari di un’altro quartiere. ... Vogliamo lavorare ancora assieme - ha dichiarato - ma per il momento non mi spingerò oltre perché ci sono veramente molti suoi libri che potremmo adattare.”
Coraline e la porta magica
(Coraline, Usa, 2009) Regia di Henry Selick 100’, Universal Pictures, animazione
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19 giugno
Il bachelor party, ovvero la festa dell’addio al celibato, negli Stati Uniti è una vera e propria tradizione. Una notte senza freni, tra fiumi di alcol e ragazze a gogò, ma stavolta la festa ha un finale imprevisto: lo sposo è scomparso.
Una notte da D
ue giorni prima del suo matrimonio, Doug (Justin Bartha) si reca con i suoi tre amici, Phil (Bradley Cooper), Stu (Ed Helms) e Alan (Zach Galifianakis), suo futuro cognato, a Las Vegas per una memorabile festa di addio al celibato. Quando, dopo una notte di pazzie, i tre amici si svegliano non riescono a ricordare niente della sera precedente. Però nella loro suite al Caesars Palace trovano una tigre chiusa nel bagno, un bambino di sei mesi in un armadio e Mike Tyson, in persona, che gli farà una visita non gradita. E, la cosa più inquietante di tutto il resto, Doug è sparito senza lasciare traccia. Nel poco tempo che rimane prima del matrimonio, i tre si mettono alla ricerca di Doug cercando di ricostruire gli eventi della nottata per capire cosa è realmente accaduto. Con la speranza che l’amico nel frattempo si rifaccia vivo e riesca ad arrivare in tempo a Los Angeles per la cerimonia. Ma man mano
che rimettono insieme i pezzi del puzzle, i tre capiscono di essere veramente nei guai. Todd Phillips ritorna sugli argomenti a lui cari, vale a dire: giovani uomini affetti dalla sindrome di Peter Pan. Come in Old School anche in Una notte da leoni i nostri ‘eroi’ ne combinano di tutti i colori per l’addio al celibato di Doug. Una bella cena, alcool a volontà, spogliarelliste di Las Vegas, tante risate e molte bugie raccontate alle fidanzate prima di partire. Fino qui, rientra tutto nella ‘tradizione’. Ma quando il mattino seguente si svegliano con un mal di testa allucinante da dopo sbornia, si accorgono che un bambino di sei mesi è nell’armadio della loro suite, completamente distrutta, e che una tigre sta girando, tranquilla, per la stanza. E non è finita qui… Doug è scomparso. A questo punto il trio tenta di confondere le acque cancellando le tracce di tutti i comporta-
menti compromettenti tenuti e cercando di ritrovare l’amico, recandosi alla stazione di polizia. In tutta questa confusione un ruolo fondamentale c’è l’ha Jade (finalmente rivediamo al cinema la bella e brava Heather Graham) che interpreta una ragazza di Las Vegas che stipula un patto con i tre, ma sembra conoscere molte più cose sullo sposo di quanto non voglia far credere. “Mi sono divertito moltissimo - ha detto Phillips - a giocare con gli stereotipi e con un po’ di mistero. Ovvero Phil è il ragazzo che vorrebbe essere il più figo di tutti, Alan è quello più strano e Stu è un vero nerd e su Doug non posso aggiungere molto. Tranne che, ci è piaciuto così tanto fare questo film, che stiamo pensando al sequel”. Ricordiamo che Phillips è stato nominato nel 2007 agli Oscar nella categoria Miglior Sceneggiatura Originale per il suo lavoro per Borat con Sacha Baron Cohen.
leoni Una notte da leoni
(The Hangover, Usa, 2009) Regia di Todd Phillips con Bradley Cooper, Heather Graham, Justin Bartha, Zach Galifianakis, Ken Jeong, Ed Helms Warner Bros., commedia
19 giugno
La ragazza del mio migliore amico
Scordatevi il Will Smith paraninfo di "Hitch", che insegnava agli imbranati come sedurre la donna dei sogni. Siamo esattamente agli antipodi. Il protagonista è uno "strapazzafemmine per conto terzi", cosÏ odioso da convincere le sue ignare vittime a tornare dai precedenti e improbabili fidanzati.
A
lexis (Hudson) è una ragazza intelligente, bella e ostinata, ed è la donna dei sogni di Dustin (Biggs). Dopo solo cinque settimane, però, Dustin diventa ossessivo a tal punto da indurre Alexis a rallentare i rapporti, fino alla rottura. Dustin, disperato e distrutto chiede aiuto al suo miglior amico Tank (Cook), lo specialista nel ‘recupero rapporti’. Maestro nel sedurre e distruggere le donne degli altri, Tank viene ingaggiato da ragazzi appena scaricati dalle fidanzate. Tank ha una tecnica infallibile per far tornare di corsa all’ovile le donzelle in fuga: si fa dare un appuntamento e fa in modo che sia il peggior appuntamento della loro vita! L’esperienza è così orribile che le sventurate non possono fare altro che tornare con la coda tra le gambe dai loro ex. Ma Alexis è la prima donna che capisce il suo gioco, e Tank presto si trova diviso tra l’amicizia con Dustin e questa nuova e strana attrazione per la ragazza del suo migliore amico.
La ragazza del mio migliore amico (My Best Friend’s Girl, Usa, 2008) Regia di Howard Deutch con Dane Cook, Kate Hudson, Alec Baldwin, Jason Biggs, Diora Baird 101’, Eagle Pictures, commedia
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L’usignolo Kate Hudson, specializzata in commedie rosa, ritorna con un film che la vede in un ruolo piuttosto diverso da quelli interpretati fino ad ora. Questa volta Alexis non ha nessuna intenzione di lasciarsi umiliare dagli uomini. Pur rimanendo una giovane donna capace di innamorarsi. “In questo film le relazioni tra uomini e donne appaiono quanto di più lontano dall’assunto e vissero felici e contenti. - rivela la Hudson - Le cose non sono mai perfette nella realtà. Lo scopo di questo film è gettare uno sguardo a un tipo di relazioni problematiche, e farci ridere”. E il suo partner Dane Cook aggiunge: “L’aspetto distintivo di questo film è che nessuno dei protagonisti ha la minima intenzione di innamorarsi. Non si tratta della solita commedia romantica. Ma questo non vuol dire che il film non sia ricco di sentimenti”. Howard Deutch ha confezionato un film che si può definire piuttosto ‘scorretto’ rispetto al genere commedia sentimentale, dove la ragazza di turno si comporta come molti uomini, e il ragazzo che pare incapace di innamorarsi rimane, invece, intrappolato. Inoltre la donna per la quale prova dei sentimenti è la ex del suo migliore amico e quest’ultimo deve anche affrontare la piena disapprovazione del padre (interpretato da Alec Baldwin), un professore cinquantenne incallito playboy, che non capisce il suo tormento. Partenza spumeggiante, dialoghi gustosi, e una scena cult ambientata in uno stripclub dove Tank porta Alexis per offenderla e quest’ultima si diverte come poche volte nella vita. Il titolo del film è preso da una canzone dei Cars, inserita nella colonna sonora.
26 giugno
Tratto dal romanzo di Evelyn Waugh, Ritorno a Brideshead, è un raffinato film in stile James Ivory, diretto dal regista di Becoming Jane. Cast eccellente a cominciare da Matthew Goode, Whishaw, la Thompson e la giovane Atwell vista in Sogni e Delitti e La Duchessa. Siamo nel 1923 a Oxford: l’aspirante pittore Charles Ryder (Goode) conosce il nobile ed elegante Sebastian Flyte (Whishaw), figlio di Lord e Lady Marchmain (Gambon e Thompson) e viene rapidamente attratto dalla sua vitalità. Invitato nella sontuosa dimora della famiglia Flyte a Brideshead, Charles conosce Julia (Atwell), sorella di Sebastian, e se ne innamora. La famiglia però è rigidamente cattolica e mentre sopporta a malapena l’eccentricità del figlio e le sue tendenze omosessuali, farà di tutto per impedire che Julia sposi uno spiantato come Charles. Adattamento del romanzo parzialmente autobiografico di Evelyn Waugh, già portato sullo schermo per la televisione inglese nel 1981 in una memorabile miniserie interpretata da Jeremy Irons, Laurence Olivier, John Gielgud, il film che ha aperto il Festival di Locarno l’anno scorso, è un aristocratico melò, con al centro l’ imponente residenza di Brideshead, emblema della nobile famiglia Flyte, dove un sottile gioco di seduzione attraversa le rigide regole di un mondo che sta cambiando. La villa maestosa nella quale si svolge l’intreccio è la testimone muta degli eventi che, anche se vede i protagonisti allontanarsi da quel luogo per un periodo – come afferma il titolo – vi fanno sempre ritorno. In più, temi importantissimi, come la perdita dell’innocenza e amori non ricambiati o che altri vogliono impedire. L’omosessualità maschile, la distinzione rigorosa fra ceti sociali e la religione, in questo caso oppressiva e repressiva, che impedisce ai personaggi di potere vivere liberamente le loro esistenze. Un mondo chiuso, lussuoso, pieno di privilegi ma anche in netto declino, dato che i tempi stanno per cambiare. Punto di forza del film, oltre la regia di Jarrold, è il cast. “I miei riferimenti ha dichiarato il regista - sono più cinematografici che letterari. Ho ripensato a Casa Howard di Ivory, oppure ad Espiazione di Joe Wright e ad un film che ho amato molto come Cortesie per gli ospiti di Paul Schrader”. Ovviamente tutte pellicole tratte da grandi romanzi e che effettivamente hanno varie affinità con la storia raccontata in Ritorno a Brideshead.
Ritorno a brideshead
Ritorno a Brideshead (Brideshead Revisited, UK, 2008) Regia di Julian Jarrold con Matthew Goode, Ben Whishaw, Hayley Atwell, Emma Thompson, Michael Gambon, Greta Scacchi, Hayley Atwell 133’, Walt Disney, drammatico
3 luglio
Che fine fanno gli scapoli impenitenti? Una divertente commedia racconta come i fantasmi delle ex iniziano a perseguitare un donnaiolo senza vergogna durante il matrimonio del fratello.
La rivolta
I
l famoso fotografo dei divi Connor Mead (McConaughey) ama la libertà e le donne…in questo ordine preciso. La sua regola di vita è di far sesso con tutte le belle donne che incontra, e senza perdere tempo. Scapolo incallito, sostenitore delle relazioni libere, e soprattutto di breve durata. Un tipo dalle idee chiare, decisamente poco simpatico, ma dal fascino irresistibile. Assolutamente allergico ai matrimoni, Connor non può rifiutarsi di fare da testimone alle nozze del fratello Paul. Anche se farà di tutto per cercare di fargli cambiare idea. Al matrimonio rincontra Jenny (Garner), sua amica d’infanzia e sua primissima girlfriend. L’unica donna che lui abbia amato veramente. L’atmosfera matrimoniale lo mette decisamente a disagio, Jenny non sembra dargli molto spazio. Inoltre il fantasma dello zio Wayne (Michael Douglas), il leggendario playboy sulle cui gesta ed avventure Connor ha modellato la propria esistenza, gli si materializza per accompagnarlo in una visita guidata nella sua vita sentimentale, attraverso i naufragi delle
sue relazioni passate, presenti e future. Ci sarà ancora una possibilità di rompere, una volta per tutte, la maledizione del dongiovanni? Mark Waters, regista di Mean Girls e Quel pazzo venerdi, dirige con garbo La rivolta delle ex, in cui il rude sciupafemmine texano McConaughey, l'attore testimonial di Dolce&Gabbana, durante il matrimonio del fratello, che cercherà in ogni modo di sabotare, rincontra il suo primo, e forse, unico, grande amore e viene assalito dal timore per le relazioni finite e per un passato forse sprecato. “Connor è un uomo che si è smarrito e non lo sa. Vive questo ruolo da talmente tanto tempo che non si rende conto che alla fine è una strada che porta alla solitudine,” dice il protagonista Matthew McConaughey. “Rivedere di nuovo Jenny lo dovrebbe far fermare a riflettere,” continua il regista Mark Waters. Bellissima, intelligente, sicura di sé, Jenny poteva essere la cosa migliore
che fosse mai capitata a Connor…. Se non l’avesse lasciata anni prima. “Jenny non ha più pazienza con lui,” afferma Jennifer Garner. “Da ragazzi erano molto amici ed affezionati l’uno all’altra, poi da adulti si sono ritrovati e hanno avuto una relazione, ma Connor stava già diventando un playboy a livelli mondiali e delude profondamente Jenny, facendole perdere la fiducia negli uomini. Quando si rincontrano al matrimonio, volano scintille”. Ma Jenny conosce Connor come nessun’altra donna. Per quanto sia delusa da quello che l’uomo è diventato, dentro di sè sa che il vero Connor è molto meglio di quello che sembra...
La Rivolta delle Ex
(Ghosts opf Girlfriends Past, Usa 2009) Regia Mark Waters, Con Matthew McConaughey, Jennifer Garner, Michael Douglas, Emma Stone 100’, Warner Bros, Commedia
delle ex
24 luglio Aveva annunciato di voler gettare la spugna, e dopo l’ennesimo flop di "Piacere Dave", di non voler continuare la sua peraltro straordinaria carriera d’attore. Pertanto il ritorno di Eddie Murphy in un ruolo non solo divertente, ma anche impegnativo, di un uomo salvato dalla fantasia dei bambini, è ancora più emozionante.
E
ddie Murphy è Evan un brillante dirigente finanziario che trascorre più tempo con il suo blackberry che con la sua figlioletta di sette anni, Olivia (Yara Shahidi). Nel momento in cui sopraggiunge una crisi che affossa la sua carriera, e tutta la sua sicurezza inizia a vacillare, l’uomo troverà la soluzione dei suoi problemi, rivolgendosi al mondo immaginario di sua figlia. Ultimamente Eddie Murphy è finito sui giornali più per problemi di divorzi, figli non riconosciuti e flop vari che per il suo lavoro di attore. Ora, con Immagina che, ci riprova a ributtarsi in una commedia divertente e piena di sentimenti dove, un workhaolic, ovvero un uomo totalmente preso dal lavoro, nel momento in cui le cose vanno male, impara
da sua figlia a riscoprire i veri valori della vita. E, soprattutto, la preziosità del tempo. La ragazzina inoltre si rivela, grazie ad una straordinaria immaginazione, la soluzione per la crisi lavorativa che sta attraversando Evan. A questo proposito Murphy ha detto: “Succede spesso di vedere dei grandi attori diventare superficiali ed egocentrici e ammetto che anche io, nonostante sia totalmente devoto al mio lavoro, ero abbastanza egoista. Ma sono cresciuto pensando sempre a come cavarmela da solo. Finché non sono diventato padre e ho realizzato cosa vuol dire essere altruisti. Credo che capiti a molti di cambiare drasticamente quando hai dei figli. Quindi ho amato da subito questo progetto che mi ha offerto la Paramount, perché qui è proprio la mia figlia cinematografica a salvarmi la
Immagina
vita. E poi, come al solito, si ride molto, la commedia è piena di gag e soprattutto è un film per tutta la famiglia”. Il regista Karey Kirkpatrick che ha esordito nel mondo dello spettacolo come sceneggiatore di pellicole quali James e la Pesca Gigante (1996) e Guida Galattica per Autostoppisti (2005), passando in seguito all’animazione, scrivendo Galline in Fuga (2000), fino al film che ha ottenuto il maggiore successo che è La gang del bosco (2006) diretto insieme a Tim Johnson, ha affermato: “Non mi è sembrato vero che mi dessero l’opportunità di dirigere Eddie Murphy. Spero tanto che abbiamo fatto un buon lavoro, ovvero, far divertire ma anche pensare su quanto, in questa nostra società alcune professioni, anche ben remunerate, ti succhino via l’esistenza. Ne vale sempre la pena?”.
che
Immagina che (Imagine That, Usa, 2009) Regia di Karey Kirkpatrick con Eddie Murphy, Yara Shahidi, Bobb’e J. Thompson, Thomas Haden Church, James Patrick Stuart, Nicole Ari Parker Universal Pictures, commedia
LE BATTUTE di Boris Sollazzo
Angeli e demoni “Ah, la grande evirazione di Pio IX” “Cosa vuol dire?” “Il papa pensò che le forme maschili di queste statue potessero indurre lascivia e così prese martello e scalpello. Le foglie di fico furono aggiunte dopo” “Lei anticattolico, professor Langdon?” “No, antivandalismo”
Vincere “Sono le 5 e 10, io sfido Dio, gli do 5 minuti per fulminarmi. Se non mi fulminerà, sarà la dimostrazione che non esiste” “Il tempo è scaduto. Dio non esiste” “Con le budella dell’ultimo papa noi strangoleremo l’ultimo re” “Questa guerra ucciderà la guerra” “ “Ma tu urlavi no alla guerra!” “Ho cambiato idea, solo i muli e paracarri non cambiano mai strada”
“La città del Vaticano sarà distrutta dalla luce, una stella splendente alla fine del cammino dell’Illuminazione” “Robert, lei crede in Dio?” “Io penso che la religione “ “Io non le ho chiesto se crede a ciò che l’uomo dice su Dio. Lei crede in Dio?” “Sono un accademico, la mia mente mi dice che non posso capire Dio” “E il suo cuore?” “Mi dice che non mi è concessa la fede, è un dono che non mi è stato dato” “Che dio ti perdoni per quello che hai fatto” “Padre, se Dio ha dei problemi, non è per quello che ho fatto, ma per quello che sto per fare”
“Da giovane volevo essere musicista o scrittore. Ma non avrei sopportato il peso della mia mediocrità” “Ogni volta che vedo un prete sento subito il bisogno di lavarmi le mani” “Devo parlarti, è urgente. Sono in cinta” “Meglio un battesimo che un funerale” “Mia madre quando tornerà a prendermi” “Quando guarirà” “E’ malata?” “E’ troppo nervosa” “E mio padre?” “Deve salvare l’Italia, non essere egoista” “La Chiesa è la sola madre che i fascisti ancora temono”
Radio Rock Revolution “Se Dio fosse un DJ sarebbe alla consolle di Radio Rock” “Signor postino perché nuota a dorso?” “Così non si bagna il pacco” “Era un tizio in gamba, molto in gamba. Aveva i capelli lunghi e moltissimi amici. E portava una sottana” “Dio mio, sarà mica Gesù?” “Sì, grande!” “E perché non hai detto: “era il figlio di Dio”?” “Era lui?” “Ora dirò la famosa parola che nessuno ha mai detto per radio. Quella che inizia per C e finisce per O!” “Non puoi dire quella parola, perché il governo ci farà chiudere.” “Una donna. Sono cambiate le regole su questa nave?”
“Sono lesbica” “Sempre o soprattutto?” “Sempre” “Sicura?” “Eccoci tornati nella nostra orgasmissione qui a Radio Rock!” “Cristo che porcile, lo adoro” “Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto” “Charlotte, hai fatto proprio la scopata del secolo quando hai concepito quest’ometto” “Non avrei saputo dirlo meglio” “Ho capito che questi sono i giorni più belli della nostra vita. È terribile esserne consapevoli, ma io lo sono, ci aspetta solo una lunga discesa”
DEL MESE Coco avant Chanel
“Oh, non mi ha mai portato bene”
“L’unica cosa bella dell’amore è fare l’amore. Peccato che serva un uomo per questo”
“Lavorare è una cosa disgustosa” “Non è la cosa peggiore che si possa fare” “Ma è la più faticosa”
“Non so che età darle, 16? 25?” “Quando mi annoio mi sento vecchissima” “E ora quanti anni si sente?” “Mille” “Sei mai stata innamorata?”
“Pensavo di averti regalato un giocattolo, invece ti ho regalato la libertà” “Sai come si dice? Quando una donna cambia taglio di capelli, presto cambierà vita”
Role Models
Uomini che odiano le donne
“Sei grande Wheeler, come il mio uccello!”
“Nel complesso la famiglia Vanger è un insieme di persone molto sgradevole. Ci si odia reciprocamente…ma gli affari ci costringono a rimanere uniti. Quella è la casa di mio fratello Harald. Io e lui non andiamo d’accordo. Per usare un eufemismo”
“Prendimi del succo di frutta e non quella merda concentrata” “Se dici per favore, muori?” “Può essere” “Ho passato il pomeriggio nella terra di mezzo con merestronzi e vassalli” “E a me questo stronzo mi ha fregato la macchina” “Mi ha lasciato la mia ragazza” “Ma tu te lo meriti!” “A me piace questa gente” “Lo so, ma non è il mondo reale” “Sì ma in questo mondo non devo essre me!”
Ca$h “Me la presenti?” “Non so se le piacciono i perdenti” “Non sono ancora in ritardo” “Ci sei nato in ritardo” “Calmati, stai invecchiando” “Io invecchio e tu non cresci”
“I nomi di donna ti portano sempre sui siti porno” “Benvenuta. Accomodati pure” “Voglio solo i miei soldi” Senz’altro. Sta’ tranquilla, li avrai. Ho gradito il nostro ultimo incontro. Spero che anche a te sia piaciuto come è ” “Non voglio doverti fare un pompino ogni volta” “Nei viaggi di lavoro l’azienda copre le spese. Ci saranno conti di ristorante, ricevute d’albergo” “Pensi che abbia scaricato dalle tasse gli omicidi?” “Diciamo..che conosco molto bene…gli uomini d’affari”
“Giusto, uomo saggio. Non vedo l’ora di conoscerlo” “Che fai domani a pranzo?” “Le sue clienti sono affascinanti, qualche talento deve pur averlo” “Non so come ha fatto a stare tanto tempo nella polizia” “Devo aver sottostimato le mie capacità” “Sarà anche un ladro, ma si vede che è un gentiluomo”“A voler essere complici, si finisce per diventare vittime”
“Fregare qualcuno va bene, ma solo per fare soldi. La regola d’oro è evitare ogni coinvolgimento. Niente legami con i polli. E la vendetta è roba per i mafiosi”
“La prossima volta io dentro non ci vado” “Ti faccio notare che sono morto due volte. Non è mica piacevole”
“Mio padre dice sempre che la vita è troppo bella per essere vissuta a metà”
“Vuoi sposarmi?” “Devo chiedere a mio marito”