www.primissima.it
GGIO OMA
Ted rivista programma dei cinema
Un amico molto speciale
OTTOBRE 2012
ALLA RICERCA DI NEMO 3D
IL COMANDANTE E LA CICOGNA
LE BELVE
SKYFALL
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
4 I FILM DI OTTOBRE CALENDARIO
COMANDANTE E LA 18 ILCICOGNA SCHEDA FILM
6 TED
20 LE BELVE
9 ALL'ULTIMA SPIAGGIA
23 OLIVER STONE
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
INTERVISTA
11 TUTTI I SANTI GIORNI
24 SKYFALL
12 PAOLO VIRZI'
26 DANIEL CRAIG
15 THE WEDDING PARTY
28 HOTEL TRANSYLVANIA
RICERCA DI 16 ALLA NEMO 3D
30 ANDREA SIMONTI
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
26
INTERVISTA
INTERVISTA
SCHEDA FILM
SCHEDA FILM
INTERVISTA
28
SCHEDA FILM
6
9
11
15
RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 23 N.10 - OTTOBRE 2012 FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE
Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000
Art direction e Grafica Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna Calendario a cura di Nicoletta Gemmi
stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini REDAZIONE E PUBBLICITÀ
Primissima Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it
CALENDARIO UN SAPORE DI RUGGINE E OSSA (De rouille et d’os, Francia, 2012) Regia di Jacques Audiard con Marion Cotillard, Matthias Schoenaerts, Bouli Lanners 120’, Bim, drammatico/sentimentale
UN GIORNO SPECIALE (Italia, 2012) Regia di Francesca Comencini con Giulia Valentini, Filippo Scicchitano 89’, Lucky Red, commedia/drammatico
TAKEN - LA VENDETTA (Taken 2, Francia/Usa, 2012) Regia di Olivier Megaton con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Rade Serbedzija, 92’, 20th Century Fox, drammatico/azione
ON THE ROAD (Usa, 2012) Regia di Walter Salles con Kristen Stewart, Garrett Hedlund, Kirsten Dunst, Sam Riley, Viggo Mortensen 137’, Medusa, drammatico/avventura
IRON SKY – SARANNO NAZI VOSTRI (Germania/Australia, 2012) Regia di Timo Vuorensola con Julia Dietze, Christopher Kirby, Gotz Otto, Tilo Prückner, Peta Sergeant 93’, Moviemax, commedia/fantascienza
TOTAL RECALL - ATTO DI FORZA (Total Recall, Usa/Canada, 2012) Regia di Len Wiseman con Colin Farrell, Kate Beckinsale, Bryan Cranston, Jessica Biel, Bill Nighy 118’, Warner/Sony Pictures, Fanta-action-thriller
IL MATRIMONIO CHE VORREI (Hope Springs, Usa, 2012) Regia di Mike Nichols con Meryl Streep, Steve Carell, Elisabeth Shue, Tommy Lee Jones, Jean Smart 100’, Bim, commedia
4 OTTOBRE
Stéphanie è bella e ammaestra le orche. Alain fa il pugile. Il loro amore non sembra avere un futuro fino a quando la giovane donna rimane vittima di un terrificante incidente.
Gina si deve recare ad un incontro con un politico che le ha promesso un lavoro in cambio di favori sessuali. Marco è un autista in prova ed ha l’incarico di portarla a destinazione. 11 OTTOBRE
Per salvare la figlia rapita dalla mafia albanese l’ex agente Cia Bryan Mills uccide alcuni sequestratori scatenando la vendetta della ‘famiglia’. Sequel del film, Io vi troverò, del 2008.
Dal romanzo-manifesto della beat generation l’amicizia e le avventure itineranti di tre giovani in fuga dal conformismo ed alla ricerca di una nuova dimensione di libertà e di socialità sulle strade degli Stati Uniti d’America. 2018. I Nazisti stanno per tornare. Fuggiti con un razzo e rifugiatisi nel lato più buio della Luna hanno aspettato cinquant’anni questo momento per tornare sulla Terra e conquistarla!
In un prossimo futuro sarà possibile farsi applicare nel cervello una nuova identità per prendersi una vacanza dalla routine. Un operaio sceglie di trasferirsi nell’identità di una super spia. Remake del film del 1990 con Schwarzenegger. 18 OTTOBRE
Dopo trent’anni di matrimonio, Maeve convince il marito a sottoporsi ad una settimana di terapia nel tentativo di rivitalizzare sessualmente il loro rapporto…
COGAN - KILLING THEM SOFTLY (Killing Them Softly, Usa, 2012) Regia di Andrew Dominik con Brad Pitt, Scoot McNairy, Ben Mendelsohn, James Gandolfini, Vincent Curatola, 97’, Eagle Pictures, drammatico/thriller
GLADIATORI DI ROMA (Italia, 2012) Regia di Iginio Straffi 100’, Medusa, animazione
VIVA L’ITALIA (Italia, 2012) Regia di Massimiliano Bruno con Raoul Bova, Michele Placido, Alessandro Gassman, Rocco Papaleo, Edoardo Leo 110’, 01 Distribution, commedia
IO E TE (Italia, 2012) Regia di Bernardo Bertolucci con Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco, Pippo Delbono, Veronica Lazar 97’, Medusa, drammatico
Durante una partita di poker due delinquenti rapinano i giocatori e se la squagliano. La mafia locale non può far finta di niente e chiama Jackie Cogan, perché regoli i conti in modo esemplare.
Timo, cresciuto dal Generale Chirone, viene mandato nell’Accademia di Gladiatori più famosa di Roma, per diventare un grande soldato. Ma il ragazzino vuole solo spassarsela con i suoi amici, sfuggendo al severo patrigno. 25 OTTOBRE
In seguito ad un incidente un potente uomo politico comincia a dire tutto quello che gli passa per la testa. Il suo partito lo vede come una mina vagante e, i due figli, devono cercare di proteggerlo da sé stesso e da chi lo circonda. Il timido e solitario quattordicenne Lorenzo si chiude in cantina per una settimana, mentre tutti lo credono in gita scolastica. A rovinargli il suo piano di beata reclusione dal mondo arriva la sua sorellastra, Olivia. Dal romanzo di Niccolò Ammaniti.
AMOUR (Francia/Austria, 2012) Regia di Michael Haneke con Jean-Louis Trintignant, Emmanuelle Riva, Isabelle Huppert, Rita Blanco, Laurent Capelluto 127’, Teodora Film, drammatico
Palma d’Oro al Festival di Cannes 2012. Ha senso parlare d’amore a ottanta anni? Una delicata e disperata storia d’amore di un anziano coniuge costretto ad assistere al lento declino della sua compagna.
UN FILM DI
UN FILM DI
WARNER BROS. PICTURES PRESENTA UN FILM PRODOTTO DA LIONELLO CERRI UN FILM DI SILVIO SOLDINI “IL COMANDANTE E LA CICOGNA” VALERIO MASTANDREA ALBA ROHRWACHER GIUSEPPE BATTISTON CLAUDIA GERINI MARIA PAIATO PER LA PRIMA VOLTA SULLO SCHERMO LUCA DIRODI E SERENA PINTO YANG SHI MICHELE MAGANZA CON LA PARTECIPAZIONE DI LUCA ZINGARETTI SOGGETTO E SCENEGGIATURA DORIANA LEONDEFF MARCO PETTENELLO SILVIO SOLDINI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA RAMIRO CIVITA (ADF) MONTAGGIO CARLOTTA CRISTIANI MUSICA BANDA OSIRIS SUONO FRANÇOIS MUSY SCENOGRAFIA PAOLA BIZZARRI COSTUMI SILVIA NEBIOLO CASTING JORGELINA DEPETRIS (UIC) AIUTO REGIA CINZIA CASTANIA ORGANIZZATORE GENERALE ANTONELLA VISCARDI (A.P.A.I.) CON IL SOSTEGNO DELLA FILM COMMISSION TORINO PIEMONTE DELLA FILM COMMISSION VALLÉE D’AOSTA DELLA REPUBBLICA E CANTONE TICINO E DEL FILMPLUS DELLA SVIZZERA ITALIANA IN ASSOCIAZIONE CON ILLVA SARONNO AI SENSI DELLE NORME SUL TAX CREDIT UNA COPRODUZIONE ITALIA SVIZZERA LUMIÈRE & CO. VENTURA FILM E RSI RADIOTELEVISIONE SVIZZERA/SRG SSR COPRODOTTO DA ELDA GUIDINETTI E ANDRES PFAEFFLI PRODOTTO DA LIONELLO CERRI REGIA DI SILVIO SOLDINI
UN FILM DI
FILM REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI DGC ITALIA - EURIMAGES
corriere.it/ilcomandanteelacicogna ©2011 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved
International Sales DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA
©2012 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved
©2012 Warner Bros. Ent. All Rights Reserved
Ted IL COMICO PIÙ DIVERTENTE E IRRIVERENTE DELL’ANNO: UN ORSACCHIOTTO DI PELUCHE! SETH MACFARLANE, IL CREATORE DE I GRIFFIN, ESORDISCE SUL GRANDE SCHERMO CON LA COMMEDIA DI MAGGIOR SUCCESSO DELLA STAGIONE. Scordatevi Winnie The Pooh, e scordatevi le coccole degli orsacchiotti dei bambini. Ted è il primo orsacchiotto per adulti: volgare, pettegolo, maneggione, invadente... Portare sul grande schermo la storia di un orsacchiotto del genere era davvero rischioso, rasentare il ridicolo o l’inverosimile è sempre stato presente al regista e sceneggiatore Seth MacFarlane, che ha giocato al rialzo, dando un autentico spessore umanoide all’orsacchiotto per una commedia assolutamente scorretta e sboccata, e nello stesso tempo, anche piuttosto amara. Un orsacchiotto intelligente ma decisamente antipatico destinato a riscattarsi grazie alla sua totale amicizia nei confronti di John. Ex star della tv, reso ancora più cinico dalla per-
dita di una effimera notorietà, Ted adesso vive solo in funzione di John. “Ho sempre visto – ha affermato Seth McFarlane – la sua storia metaforicamente: l’orsacchiotto è l’immagine di ciò che accade a tutti i bambini sfruttati dallo star system e poi caduti nel dimenticatoio. Ted non ha più niente di speciale e la sua esistenza è divenuta banale e “normale” Però al suo fianco ha un essere umano molto simile a lui, scansafatiche, amante delle grandi bevute sul divano e delle battutacce, così insieme, attraverso la loro interazione cresceranno e diventeranno due personaggi in carne ed ossa capaci di uscire da quel mondo chiuso e finto che si sono creati”. “In tutto ciò – conclude l’autore – devo moltissimo a Mark Wahlberg,
John (Mark Wahlberg) ha sempre avuto un desiderio fin da quando era piccolo, ovvero, che l’orsacchiotto di peluche che gli regalarono una sera di Natale potesse un giorno parlare. E, proprio per magia questo avvenne, tanto che Ted - questo il nome dell’amico inanimato – una notte ha iniziato a parlare, diventando l’amico inseparabile di John. Trascorsi 25 anni Ted vive sempre con John ma con il passare del tempo è cambiato: è diventato volgare, alcolizzato e molto sfrontato. Inoltre odia tutte le donne che John si porta a casa, a cominciare, ovviamente, dalla nuova fidanzata Lori (Mila Kunis).
la cui recitazione si è rivelata perfetta per interagire con un essere non umano trattandolo come una persona vera”. La voce di Ted è di McFarlane come pure gran parte dei movimenti eseguiti dal creatore con addosso una tuta Moven mentre i rimanenti sono stati rielaborati dal team di effetti speciali. Tutto questo è avvenuto in post-produzione quindi durante le riprese gli attori hanno interagito con un sosia di Ted che serviva loro a rendersi conto su come muoversi, dove guardare e come reagire alle sue continue provocazioni. Al doppiaggio italiano troviamo Anna Mazzamauro, Shel Shapiro, Giobbe Covatta ed Enzo Iacchetti. Due brani della colonna sonora sono invece interpretati dalla giovane cantante Noemi.
Ted (Usa, 2012) Regia di Seth MacFarlane con Mark Wahlberg, Mila Kunis, Giovanni Ribisi, Laura Vandervoort, Jessica Stroup 106’, Universal Pictures, commedia
6
4 OTTOBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
FULVIO E FEDERICA LUCISANO PRESENTANO
DARIO
MEDUSA FILM
AURORA
CARMINE
GIUSEPPE
ANTONIO
NICOLE
BANDIERA COSSIO FARACO GIACOBAZZI GIULIANI GRIMAUDO IVANO
MARESCOTTI
PAOLA
MINACCIONI
PABLO&PEDRO
regia di
GIANLUCA ANSANELLI
DAL 4 OTTOBRE AL CINEMA http://allultimaspiaggia.libero.it
UNA RISATA VI SEPPELLIRÀ. QUATTRO STORIE DI COMPROVATA MARGINALITÀ SOCIALE VENGONO SELEZIONATE DA UN REALITY TELEVISIVO CHE DOVRÀ PREMIARE IL PIÙ DISPERATO D’ITALIA.
La tv lancia un nuovo reality: vince il più disperato d’Italia. In un paese letteralmente ‘all’ultima spiaggia’ si presentano in migliaia. Le loro storie raccontano sempre una forma di precariato: lavorativo, familiare, sociale, perfino sentimentale. Come quello di Ester, combattuta tra l’amore per Ramona, la sua attuale compagna, e quello per Riccardo il suo ex fidanzato, al quale le due si rivolgono per farsi “prestare” il seme per generare un figlio. Poi c’è la storia di Paolo, di professione guardia giurata, che dopo l’ennesimo rifiuto di un mutuo da parte della banca in cui lavora, tenta goffamente di rapinarla insieme a due improbabili compari. Quindi è la volta di Antonio, romano di borgata sposato con
la sensualissima dominicana Carmen di cui è innamoratissimo. Almeno finché Nico e Fabrizio, i due amici del cuore, non scoprono che la bella sudamericana ha uno scabroso passato di attrice porno. E poi c’è Fabio, imprenditore padano da sette generazioni. A seguito di un infarto, il disgraziato si ritrova ricoverato nell’ospedale più scalcinato di Napoli per subire un intervento al cuore. Il terrore dell’uomo si trasforma in panico quando incontra Carmine, il vicino di letto partenopeo, un tipo losco, che vive di traffici illeciti. Eppure, in quella specie di girone dantesco, Fabio troverà un’umanità e un calore inaspettati, che lo convinceranno a compiere un gesto estremo di grande generosità.
Gianluca Ansanelli debutta nella regia di un lungometraggio con una commedia, dove si ride tanto, su temi drammatici. Lui che è cabarettista, attore brillante, conduttore, autore e regista ha, infatti, scelto per il cast di All’ultima spiaggia molti comici che provengono da trasmissioni televisive, oltre ad attori come Dario Bandiera e Nicole Grimaudo, che vantano già molte commedie alle loro spalle. “Ho scelto come protagonisti di questo film molti comici – afferma Ansanelli – proprio perché con le loro facce, così diverse da quelle di certi divi da copertina, incarnano alla perfezione questa normalità che costituisce la spina dorsale del nostro Paese. Una normalità fatta di piccoli imbrogli, di molte bugie, di grasse risate e di qualche autentico, sano, e pulito sentimento. Come quello che chiude il film: l’amicizia tra un milanese e un napoletano, tra un ricco imprenditore e un modesto portantino, tra il nord e il sud. Perché in fondo, malgrado tutto, noi italiani siamo ancora capaci di slanci inaspettati, forse l’unica grande risorsa che ci può far risorgere”. Nonostante la nota ‘sentimentale’ All’ultima spiaggia è uno sguardo ironico e devastante sull’Italia in cui ci tocca vivere, la crisi del Paese vista attraverso l’occhio grottesco e disincantato della comicità. “Un affresco del nostro oggi che sarebbe terribilmente preoccupante se non fosse irresistibilmente comico”.
All’ultima spiaggia
9
(Italia, 2012) Regia di Gianluca Ansanelli con Dario Bandiera, Aurora Cossio, Alessandro Di Carlo, Carmine Faraco, Antonio Giuliani 94’, Medusa, commedia 4 OTTOBRE
SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
‘LA STORIA DI UNA COPPIA ETEROGENEA: LEI SICILIANA, FRAGILE E VOLITIVA, LUI TOSCANO, CALMISSIMO E PERSO NELLE LINGUE MORTE. UN AMORE INTENSO E PURO CHE SFIDA LA BRUTTEZZA DEL MONDO. Tutti i santi giorni è stato scritto da Paolo Virzì insieme al sodale Francesco Bruni e a Simone Lenzi. Quest’ultimo è anche l’autore del libro ‘La Generazione’ al quale il regista si è liberamente ispirato per l’adattamento della storia. La pellicola è tutta incentrata sul rapporto di coppia tra Guido, Luca Marinelli, esperto di storia antica, toscano che per amore di Antonia, siciliana, con l’aspirazione di diventare cantante ha rinunciato ad una cattedra negli Stati Uniti. Ma i due si amano di un amore intenso, puro, che riesce a convivere in una Roma brutta, periferica, violenta, ignorante. Fino a quando, guardando anche le esistenze dei loro vicini di casa, e l’età che hanno, non subentra la fissazione di avere un bambino… che non arriva. La situazione degenera e non in meglio, facendo emergere da entrambi i personaggi i loro lati più oscuri e vulnerabili. Intensi i protagonisti, l’esordiente Federica Victoria Caiozzo in arte Thony che è una cantante soul, e Luca Marinelli che abbiamo visto in La solitudine dei numeri primi, L’ultimo terrestre e che vedremo nel prossimo film di Paolo Sorrentino. “Tutti i santi giorni parla di una giovane coppia che, nonostante la volgarità del mondo intorno, si ama di un amore purissimo – ha affermato
Virzì - vivono vite all’incontrario, hanno orari opposti, lui che è portiere di notte in un grande albergo e lei impiegata di giorno in un autonoleggio e che ha la passione per la musica e, ogni tanto di sera, si esibisce in qualche bar. Ecco questa giovane coppia si trova alle prese, dopo sei anni che stanno insieme, con la domanda cruciale: lo vuoi un figlio o non lo vuoi? Questa domanda che non nasce solo dal loro rapporto ma anche dalle pressioni che arrivano dall’esterno mette in discussione il loro amore. Tutti i santi giorni è un piccolo film romanticissimo… che è nato da un’urgenza che rispecchia l’aria dei tempi che viviamo. Un piccolo film perché volevo evitare grandi storie, cose lussuose, niente star e poi una voglia di riscoprire l’entusiasmo di fare cinema come se si trattasse di una nuova opera prima. Forse, per ansia da prestazione, dopo La prima cosa bella, avevo voglia di fare una operazione più contenuta, nei costi, nel cast e nella vicenda narrata, solo due personaggi e il loro mondo. Il paesaggio umano è reale, ma in questa pellicola che io definisco una fiaba, c’è anche qualche tocco surreale che mi è venuto fuori anche inconsapevolmente… ma ci sono dei sogni, ci sono delle immaginazioni e c’è della magia”.
11
Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi, lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio. Si vedono solo la mattina presto quando Guido torna dal lavoro e la sveglia con la colazione, e tutti i santi giorni si amano. Sono i protagonisti di una divertente e romantica storia d’amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d’origine che non potrebbero essere più distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato, ossessivo, di un figlio che non arriva non mette in moto conseguenze imprevedibili.
Tutti i santi giorni (Italia, 2012) Regia di Paolo Virzì con Thony, Luca Marinelli, Franco Gargia, Claudio Pallitto, Frank Crudele, Giovanni La Pàrola 102’, 01 Distribution, drammatico/ commedia SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER 11 OTTOBRE
Amori miei
Paolo Virzì per Tutti i santi giorni a fare qualcosa di buono nella vita. Il rapporto d’amore con Guido è potente ma non è per nulla sdolcinato, lei non gli dà mai un briciolo di soddisfazione, è come una gattaccia che graffia. E’ un personaggio femminile per nulla idealizzato. Guido si adegua ai desideri di lei. Antonia è ossessionata dall’avere un bambino e lui lascia i suoi manoscritti di letteratura per i libri di medicina per cercare di capire se ci sono problemi nel non riuscire ad avere un figlio”. Virzì lei ha definito Tutti i santi giorni un film piccolo… “Piccolo perché abbiamo cercato di contenere il dispositivo di narrazione, abbiamo cercato la semplicità nel raccontarlo. La storia è toccante e allo stesso tempo focosa e mi interessava il contrasto con i tempi feroci che viviamo. In tutto questo non abbiamo mai cercato di emozionare lo spettatore con forzature”.
Come nasce la storia del film? L’idea nasce dal libro La generazione di Simone Lenzi. Del libro di Lenzi è rimasto il personaggio di Guido, visto che il protagonista del romanzo è un portiere di notte che ha un rapporto con l’amore davvero puro e fuori dal mondo. Mi ha molto commosso questo sguardo maschile così amoroso, così poco gaglioffo e così inconsueto nel panorama delle narrazioni di un uomo, soprattutto in quello italiano, dove si tende solitamente a raccontare di coppie dove il maschio è uno beffardo e puttaniere. Il personaggio di Antonia lo abbiamo costruito in fase di sceneggiatura assieme a Lenzi e a Francesco Bruni.”
Perché la scelta di utilizzare attori poco noti come il quasi esordiente Luca Marinelli e la cantante Victoria Caiozzo? “Devo dire che per tutto il cast fin dall’inizio ci siamo mossi con l’idea di trovare dei volti vergini, proprio per dare l’impressione di raccontare qualcosa di realmente accaduto. Poi Luca Marinelli ha fatto il provino e mi ha conquistato. Mentre per Antonia siamo andati sul sito My Space, volevamo una cantante di origini siciliane, e lei ci ha colpito immediatamente. Non voleva fare il ruolo, è stata una bella sfida, ma ora sono orgoglioso di avere rischiato perché si è rivelata una persona intensa, vera, divertente ed è riuscita a trasmetterlo anche attraverso la macchina da presa”.
In effetti Guido è a dir poco anomalo, nel senso migliore del termine … “Antonia e Guido sono due eccentrici, sono molto diversi fra di loro ma legatissimi, due persone che se divise e prese ciascuno per conto proprio sarebbero definiti due disadattati. Lui perché è un intellettuale che vive nella propria mente, ha bisogno dei suoi libri, di studiare e non ha altre ambizioni. Lei ha un passato di punk sciagurata, è una donna irrisolta, ma è piena di vita e di amore. Insieme costituiscono una potenza. E me lo sono chiesto spesso se, chissà, in queste nostre città dove prevale qualcosa di più gelido, invece, ce ne sono tanti come loro, forse sì”. Guido e Antonia vogliono un figlio. Ci vuole un figlio per sentirsi realizzati? “E’ Antonia quella che rimane più colpita dalle sollecitazioni che vengono da fuori quando le chiedono perché non hanno ancora pensato di fare un bambino. Lei si sente inadeguata, ha problemi di autostima, legati al fatto che ha rinnegato la sua famiglia e il posto da cui proviene, un paesino della Sicilia. Tutto questo la rende una irrequieta, una con un carattere spigoloso e quindi pensa che un figlio possa dimostrare che anche lei è in grado di riuscire
12
di Nicoletta Gemmi
UNA NOTTE DA LEONI HA FATTO STORIA. MA ADESSO TOCCA ALLE FEMMINUCCE RACCONTARE LE LORO AVVENTURE IN UNA NUOVA IRRIVERENTE COMMEDIA A ‘SFONDO MATRIMONIALE’, DOVE LE DAMIGELLE SONO TUTT’ALTRO CHE SANTARELLINE E LA SPOSA NON È ESATTAMENTE UNA PRINCIPESSA DA FIABA. In principio fu Una notte da Leoni, le avventure alla vigilia delle nozze di un giovane sposo e dei suoi testimoni. Immediatamente il cinema americano si accorse di aver fatto centro: il matrimonio, da sempre un tema amato dal pubblico, rivisitato però in chiave dissacrante. Così dopo Le amiche della sposa, una giovane regista, Leslye Headland, mette insieme tre cattive ragazze in quello che dovrebbe essere il giorno più felice nella vita di una loro amica. “C’è una rinascita della presenza femminile nella commedia – spiega la Headland - In questo senso le Amiche
della sposa ha aiutato molto, perché tutti si sono ricordati che anche le donne fanno ridere”. L’idea del film è nata da una piece teatrale scritta dalla stessa regista, che in questi anni, ha scritto sceneggiature lasciandosi ispirare dai peccati capitali e facendo una divertente satira della società americana, contagiata dal virus dell’apparire. Protagoniste sono Isla Fisher, Lizzy Caplan, Rebel Wilson e soprattutto una cattivissima Kirsten Dunst. La pellicola è stata presentata in diversi Festival, cui il Sundance, il Provincetown ed in ultimo Locarno.
Reagan, Gina e Katie sono amiche dai tempi del liceo: carine e di successo sono anche note per il loro umorismo caustico venato di sana quanto devastante ‘cattiveria’. Le tre vanno in crisi quando la loro vecchia compagna Becky annuncia le sue nozze. Soprannominata al liceo ‘faccia di maiale’ e certo non classificabile come incantevole bellezza, Becky sta però per superare le ‘amiche’, convolando a nozze prima di loro e addirittura volendole come damigelle d’onore. Facendo buon viso a cattivo gioco, le tre giovani ne combineranno di tutti i colori, a volte anche loro malgrado…
The Wedding Party
15
(Bachelorette, 2012, Usa) Regia di Leslye Headland con Kirsten Dunst, Isla Fisher, Lizzy Caplan, Rebel Wilson, Paul Cornig, James Marsters, Adam Scott 87’, Lucky Red, Commedia SCATTA IL QR CODE 18 OTTOBRE
E GUARDA IL TRAILER
Alla ricerca di Ne
C o n t i n ua a p ie n o r i t mo l a rieditazione in 3D dei classici Disney. Così dopo Il re Leone, La bella e la bestia e nel 2013 anche Monsters & Co. anche Alla ricerca di Nemo torna in sala a partire dal 25 ottobre. Diretto da Andrew Stanton (Wall-E, John Carter), nel 2003 incassò qualcosa come 867,893,978 dollari in tutto il mondo. Il film è ricco di citazioni e riferimenti ad altre opere: Toy Story, Monsters & Co., Cars, Gli Incredibili: addirittura lo squalo
Bruce (Bruto nella versione italiana) è un omaggio neanche troppo velato a Lo Squalo di Spielberg. Premiato con L’Academy Award per il Miglior film di animazione, al momento della sua uscita si posizionò al secondo posto per il film d’animazione col maggior incasso di sempre (il primo è Il re leone), superato poi da Shrek 2 e Toy Story 3. “Questo è davvero un film per tutta la famiglia – commenta Andrew
Stanton - I bambini si divertono, ma è ricco di spunti per gli adulti: parla dell’importanza della comunicazione con l’altro e del lasciare i propri figli liberi di crescere e di sbagliare”. Stanton è entusiasta anche della conversione in 3D: “Ci siamo divertiti molto – conclude – in particolare i movimenti dell’acqua sono naturalissimi, il pubblico avrà la netta sensazione di immergersi nel mare insieme a Nemo e Marlin!”.
Nemo è un piccolo pesce pagliaccio che vive nella Grande Barriera Corallina insieme al papà Marlin, che da sempre lo protegge dai mille pericoli del m a re. A r r i va i l primo giorno di scuola e padre e figlio si allontanano dalla loro casa: Nemo però sfida l’autorità paterna e nuota oltre la barriera, venendo catturato da un sub sotto gli occhi del genitore. Da quel momento inizia l’avventuroso viaggio di Marlin, accompagnato dalla strampalata Dori, per ricongiungersi al figlio, che nel frattempo è finito in un acquario…
emo 3D
EONE, DE IL RE L ALE D 3 N I A T I MENSION A RI-USC ATTO DALL O IN FORMATO TRIDI ORE DELL’ S E O N N A ZZAT NCIT AD UN RIMASTERI LLI DELLA PIXAR, VI . A H Y E N S I LA D I GIOIE AZIONE IÙ PREZIOS RE FILM DI ANIM P I E D O N U E MIGLIO OSCAR COM
Alla ricerca di Nemo 3D (Finding Nemo, 2003, Usa) Regia di Andrew Stanton 100', Disney/Pixar, Animazione, Avventura 25 OTTOBRE © 2013 Disney/Pixar
SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
UNA COMMEDIA LEGGERA, POPOLARE E SURREALE DOVE SI INCONTRANO FELICEMENTE I DESTINI DI PERSONE SEMPLICI CHE VIVONO IN UNA CITTÀ ED UN PAESE ‘MELMOSO FINO AL MARCIO’ E DOVE SOLO I MIRACOLI POSSONO FAR RISCOPRIRE LA BELLEZZA DELLA VITA.
Il comandante e l Leo è un idraulico che ogni giorno affronta l’impresa di crescere due figli adolescenti, Elia e Maddalena, dividendosi tra il lavoro con l’aiutante cinese Fiorenzo e le incombenze di casa - dove la moglie Teresa, stravagante e affettuosa, compare e scompare. Diana è un’artista sognatrice e squattrinata che - in attesa della grande occasione della sua vita - fatica a pagare l’affitto. Suo proprietario di casa è Amanzio, originale moralizzatore urbano che ha lasciato il lavoro per un nuovo stile di vita e che in una delle sue crociate conosce Elia, con il quale stringe una stramba amicizia. Leo e Diana s’incontrano da Malaffano, un avvocato strafottente e truffaldino. Leo capita nel suo studio quando scopre che la figlia è protagonista suo malgrado di un video erotico su Internet, Diana è già da un po’ che passa lì le sue giornate, costretta per necessità economiche ad affrescare una parete, assecondando le ridicole manie di grandezza dell’avvocato. Le loro storie s’intrecciano in una città trasandata e caotica, sotto lo sguardo severo e ironico delle statue di Garibaldi, Verdi, Leopardi, che dai loro piedistalli - da dove ne hanno viste tante - commentano le sorti di un’Italia alla deriva. E tuttavia qualcuno continua a sognare e a sperare: come Elia, che insegue il volo di una cicogna, simbolo di rinascita e occasione di un nuovo inizio anche per Leo e Diana.
la cicogna Silvio Soldini torna alla commedia: “corale, insolita, strampalata e spiritosa”. Un film con personaggi semplici, reali, che profumano della vita di tutti i giorni, con un occhio alla commedia del surreale con statue che parlano agli esseri umani, un bambino che si rivolge ad una cicogna e presenze che provengono dall’aldilà, tra personaggi impantanati in una difficile quotidianità dove l’amore, quando arriva, riporta la speranza e la voglia di vivere. Una pellicola sui toni di Pane e Tulipani e Agata e la tempesta, girata a Torino anche se la città, grazie alle scenografie curate da Paola Bizzarri, non è riconoscibile, proprio per ottenere un effetto ancora più straniante. “Provengo da due film molto realistici come Giorni e nuvole e Cosa voglio di più – ha affermato Soldini – e ho voluto ricominciare a guardare la vita attraverso il filtro della leggerezza. Questo film è un tentativo di uscire dal fango attraverso
qualcosa di bello, poetico, fantasioso. L’Italia sta vivendo anni veramente duri dove le persone affondano nella ‘poltiglia’ che li circonda e l’idraulico interpretato da Valerio Mastandrea e l’artista ovvero Alba Rohrwacher ne portano i segni addosso. Inizialmente sono destini slegati, solitudini che procedono ciascuno per proprio conto ma, questa volta non si perdono e il miracolo avviene attraverso l’amore. Insomma, ho cercato di raccontare la realtà attraverso il potere della fantasia e della levità”. Un cast di attori importanti, alcuni legati al regista come Giuseppe Battiston e Alba Rohrwacher, più Valerio Mastandrea, Claudia Gerini e Luca Zingaretti. Colonna sonora vivace per Il comandante e la cicogna con la Banda Osiris e Vinicio Capossela che interpreta il brano finale intitolato: “La Cicogna”. Mentre le voci delle statue sono di Pierfrancesco Favino, Gigio Alberti e Neri Marcorè.
Il comandante e la cicogna (Italia, 2012) Regia di Silvio Soldini con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti 108’, Warner Bros., commedia 18 OTTOBRE
SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
Le belve
OLIVER STONE RISCOPRE IL SUO LATO OSCURO, RACCONTANDO UNA STORIA RACCAPRICCIANTE DI GUERRA PRIVATA TRA DUE AMICI CALIFORNIANI MOLTO ALTERNATIVI E UN CARTELLO DELLA DROGA DI TIJUANA, IN UN’ESCALATION DI EFFERATEZZE.
Oliver Stone, tre volte Premio Oscar, si è innamorato del romanzo di Don Winslow, definito da molti l’erede di James Ellroy, che racconta una guerra privata fra un cartello messicano e due americani coltivatori ‘casalinghi’ di marijuana, ingenuamente convinti di potere agire indisturbati a livello locale con la complicità della polizia. Sullo sfondo di una California che oltre ad essere uno degli Stati dove se ne produce maggiormente, confina direttamente con il Messico, diventato una delle principali roccaforti dei cartelli di narcotrafficanti. Ad attirare Stone, più dell’aspetto logistico della guerra tra trafficanti di droga, è stato l’aspetto viscerale che ne viene fuori. Pietà ed efferatezza, generosità e violenza
si susseguono in una ruota che ha perso qualsiasi freno. Al centro della storia il triangolo formato da Ben, Chon e O che sembra vivere in una sorta di paradiso artificiale, e che, nonostante i caratteri diversi dei due uomini - uno è buddista (Stone si è convertito in questi ultimi anni) e l’altro è un ex-soldato – mostra un amore a tre slegato da gelosie e fraintendimenti. Un triangolo destinato ad essere fatto a pezzi dai professionisti della droga e della criminalità. Grande cast con il triangolo composto da Taylor Kitsch, Blake Lively ed Aaron Johnson, mentre i due cattivi sono Benicio Del Toro e Salma Hayek, il laido da Oscar è John Travolta.
Due amici di Laguna Beach, Ben (Johnson), un ricercatore botanico, pacifico e buddista, e Chon (Kitsch), ex Navy Seal reduce dall’Iraq (da dove ha portato i semi di una speciale pianta di marijuana), conducono una lucrativa attività fatta in casa, producendo la migliore marijuana mai coltivata prima d’ora. Condividono inoltre, in un triangolo apparentemente perfetto, un amore molto singolare per la bellissima O, che sta per Ophelia (Lively). La loro vita tranquilla e protetta di alternativi e ricchi provinciali in una cittadina nel sud della California, viene brutalmente interrotta quando un cartello di trafficanti della Mexican Baja decide di entrare in società con loro. Donna Elena (Hayek), lo spietato capo del cartello, e Lado (Del Toro), il suo feroce scagnozzo, usano argomenti molto convincenti per piegare i due californiani, e li colpiscono nel legame che più di ogni altra cosa li tiene uniti. Loro invece cercano di reagire attraverso l’ambiguo aiuto di un viscido agente della DEA (Drug Enforcement Administration), Dennis (Travolta), scatenando una battaglia, a prima vista già persa, contro il cartello. Ma la guerra è solo all’inizio.
Le Belve
21
(Savages, Usa, 2012) Regia di Oliver Stone con Taylor Kitsch, Blake Lively, Aaron Johnson, John Travolta, Benicio Del Toro, Salma Hayek, Emile Hirsch, Demian Bichir 131’, Universal Pictures, thriller/ action 25 OTTOBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
GIOVANI. BELLI. SPIETATI.
DIRETTO DA
da giovedĂŹ 25 ottobre al cinema facebook.com/lebelve
www.lebelve-ilfilm.it
OLIVER STONE
Il mio Noir in pieno sole
Oliver Stone
“Quando ho letto le bozze del libro di Don Winslow prima ancora che venisse pubblicato sono rimasto molto colpito dalla sua trama e dalla sua scrittura che mi sembravano molto originali, imprevedibili e in grado di portarmi verso un nuovo tipo di film: una sorta di Crime Thriller che non avevo mai visto prima sul grande schermo.” Questa la fascinazione del regista Oliver Stone nei confronti del romanzo Le Belve (Savages) che lo stesso Stone ha adattato insieme allo scrittore americano ed è stato interpretato da un gruppo di giovani attori come Taylor Kitsch, Aaron Johnson, Blake Lively insieme ad interpreti più navigati del calibro e dell’esperienza di John Travolta, Salma Hayek e Benicio Del Toro. La storia è quella di due amici che riescono a mettere su una delle organizzazioni più importanti del Sud degli Stati Uniti per la vendita della marjuana e che convivono entrambi con la stessa donna di cui sono profondamente innamorati. Quando quest’ultima viene rapita dai gangster di un clan del narcotraffico messicano, i due reagiscono in maniera violenta e determinata per salvare l’unica persona al mondo che stia loro veramente a cuore.”Per me era come girare ‘un noir in pieno sole’, un moderno western con automobili ed elicotteri al posto di cavalli e diligenze. Un film dove hai i banditi, i buoni, i cattivi, lo sceriffo corrotto…un’atmosfera da pellicola di Sergio Leone mescolata alla luce del Sud della California, al sole, al mare, ai corpi distesi sulle spiagge.”
Un’esperienza del tutto nuova… Sinceramente quando mi sono avvicinato a questo soggetto non avevo idea di cosa fosse: un tema importante come quello della droga non era mai stato trattato prima da questo punto di vista e io stesso ero molto curioso di vedere quello che sarebbe, alla fine, accaduto. Mi sentivo dinanzi a qualcosa di originale e nuovo nei cui confronti non sapevo io stesso che fine avrei fatto e cosa sarebbe successo. Alla fine posso dire di essere molto contento del risultato. I tre atti del film sono molto diversi tra loro e tutto cambia: dal tono alla luce, ma questo era proprio quello che mi interessava. Dare vita ad una combinazione nuova di elementi conosciuti che io stesso avessi qualche difficoltà a descrivere razionalmente. Posso dire che Blake Lively e Salma Hayek sono bellissime e tutti i protagonisti escono molto bene, ma del resto si tratta di un film hollywoodiano…come ha detto John Travolta: “Non si sono mai viste persone così belle compiere azioni tanto orribili.” Cosa l’affascinava dell’idea dei moderni ‘selvaggi’ cui fa riferimento il titolo originale? Credo che, in un certo senso, tutti quanti siamo dei moderni selvaggi in una maniera o nell’altra: io e lei, e la persona che sta leggendo questa intervista su Primissima in questo momento, non facciamo alcuna differenza. E’ una storia di violenza, di come noi reagiamo dinanzi alla vita e di come possiamo sentirci spinti, nonostante tutta la nostra cultura ed educazione a commettere atti violenti e terribili per difendere noi stessi e ciò che amiamo di più.
Un esempio? Uno dei due ragazzi protagonisti del film coltiva e commercia marjuana per finanziare le sue attività benefiche in tutto il mondo. E’ un buddista, una persona buona e uno scienziato esperto di botanica che coltiva dell’erba sana soprattutto a scopi terapeutici. Eppure, quando gli strappano la donna che ama reagisce in maniera violenta e senza scrupoli rispetto al male che compie verso dei criminali, certo, ma comunque degli esseri umani. Ironia della sorte, questo suo mutamento selvaggio per amore, cambia completamente il rapporto con la donna di cui è innamorato che scopre di lui un aspetto che le fa paura. John Travolta è, invece, un personaggio emblematico e molto ambiguo: un poliziotto doppiogiochista… Per me lui rappresenta il simbolo di quello che è la lotta alla droga in America oggi. Il suo comportamento e il suo atteggiamento è il simbolo della corruzione e della natura corrotta di una guerra giusta che, combattuta così, gli Stati Uniti sono destinati a perdere. Cosa pensa delle elezioni presidenziali del mese prossimo? Sono anziano e ne ho viste tante: se vince Obama abbiamo qualche speranza di farcela. Altrimenti torneremo indietro all’era Bush e a questi Repubblicani avidi e arroganti nati con Ronald Reagan. In questo senso negli ultimi anni ho lavorato ad un documentario di dieci ore sullo stato della nazione americana che si vedrà in Europa, e spero anche in Italia, a partire da gennaio. Marco Spagnoli
23
Il quartier generale del servizio segreto britannico MI6 è sotto attacco, minacciato da atti terroristici con bombe piazzate ovunque e assediato da pericolosissimi nemici, comandati dal terribile Silva (Javier Bardem). James Bond (Daniel Craig) viene immediatamente richiamato per scoprire come sia possibile che un luogo come l’MI6 non sia più sicuro e sia sfuggito il controllo e la tutela su uno dei luoghi più nevralgici del paese. Ma durante le sue azioni l’agente segreto al servizio di Sua Maestà scoprirà segreti scomodi, strettamente legati al suo capo di sempre M (Judi Dench). A dargli una mano l’ipertecnologico Q (Ben Whishaw) e un agente estremamente seducente, Eve (Naomie Harris).
JAMES BOND COMPIE CINQUANT’ANNI E LO FA IN GRANDE STILE CON UN FILM DIRETTO DAL PREMIO OSCAR SAM MENDES. SKYFALL È LA 23° PELLICOLA DI 007 E PER LA TERZA VOLTA AD INTERPRETARLO C’È DANIEL CRAIG. TRA I NEMICI, UN ALTRO PREMIO OSCAR, JAVIER BARDEM, E DUE BOND GIRL BELLE ‘DA MORIRE’: NAOMIE HARRIS E BÉRÉNICE MARLOHE.
SKYFALL
Stavolta, per la prima volta nella storia del franchise di 007, dietro alla macchina da presa c’è un Premio Oscar, Sam Mendes (American Beauty e Revolutionary Road) che sceglie di tornare alla classicità. Per cominciare ritorna nei titoli di testa la tradizionale inquadratura ‘gunbarrel’, ovvero la canna della pistola. Daniel Craig riprende per la terza volta il ruolo di James Bond e tornano in scena personaggi come Q, l’ideatore delle invenzioni più pazzesche, destinate a diventare dei gadget fantascientifici in supporto delle missioni di 007, e ad interpretarlo c’è il giovane Ben Whishaw. Judi Dench è come sempre M, il capo di Bond e stavolta la loro relazione è centrale nella storia. Mentre si aggiungono al cast pezzi da novanta come Javier Bardem nei panni di Raoul Silva, acerrimo nemico di Bond e dell’MI6, oltre a Ralph Fiennes ed Albert Finney. Due le Bond Girl, una è Eve ovvero Naomie Harris che in realtà è un’agente che aiuta Bond, mentre Sévérine è Bérénice Marlohe un personaggio molto più
ambiguo ed enigmatico, una vera femme fatale. Mendes ha girato il film in Inghilterra, Cina e Giappone. Craig, alla terza prova ‘bondiana’, ha dichiarato: “A mio avviso Skyfall sarà il miglior film della serie proprio perché recupera tutti gli ingredienti classici della saga – azione, inseguimenti, scene di seduzione, il Martini cocktail secco agitato e non mescolato – filtrati, però, dallo sguardo di Sam Mendes. Oltre ad essere un grandissimo regista, Sam è anche un grande fan del personaggio creato da Ian Fleming, quindi ha tenuto un grande rispetto per l’icona, ma rinnovandola”. Naomie Harris, inglese di origini giamaicane, l’abbiamo vista negli ultimi due film del franchise Pirati dei Caraibi e in Miami Vice di Michael Mann mentre Bérénice Marlohe è una modella ed attrice francese al suo debutto in un blockbuster. Le due attrici hanno espresso pubblicamente la loro gratitudine nei confronti di Mendes, perché ha trasformato la classica Bond Girl in una Bond Woman o, ancora meglio, in una Bond Lady.
Skyfall (UK/Usa, 2012) Regia di Sam Mendes con Daniel Craig, Judi Dench, Ralph Fiennes, Javier Bardem, Naomie Harris, Ben Whishaw Warner/Sony Pictures, action/ avventura/thriller 31 OTTOBRE
25
SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
Si vive solo ventitré volte
Daniel Craig
Dopo il trionfo delle Olimpiadi, 007 torna ad una nuova missione sensibilmente più pericolosa di quella, altrettanto spettacolare, di scortare la Regina d’Inghilterra da Buckingham Palace allo Stadio Olimpico in paracadute in una diretta vista da miliardi di persone in tutto il mondo. Skyfall, ventitreesimo film della serie più longeva della storia del cinema, il primo diretto da Sam Mendes (American Beauty, Revolutionary Road), vede l’agente segreto più famoso del mondo alle prese con una missione letale che rischia davvero di porre fine al suo mezzo secolo di lavoro cinematografico al servizio segreto di sua maestà. Nel film, oltre Ralph Fiennes, Albert Finney troviamo anche un Javier Bardem nei panni di un inquietante nemico di James Bond di nome Raoul Silva. “L’importante per noi era presentare uno 007 che reagisce ancora una volta in maniera imprevedibile alla situazione decisamente straordinaria che si trova a vivere.” Spiega Daniel Craig “Sin dal primo film ci interessava mostrare aspetti più complicati e interessanti della sua personalità che non fossero mai stati esplorati prima cinematograficamente dalla serie. In questo caso Skyfall risponde alla domanda rispetto a cosa accadrebbe nel Servizio Segreto se lui, ad un certo punto, morisse.” Nella lunga e spettacolare sequenza d’azione che apre il film, girata in Turchia, infatti, James Bond viene ucciso dal fuoco amico di una collega. Un momento drammatico che ha dei risvolti durissimi per M, il capo del servizio segreto interpretata ancora una volta da Judi Dench. “Questo è quello che mi interessa di più della sfida di interpretare James Bond e – più in generale – qualsiasi personaggio. Renderlo sempre più interessante agli occhi del pubblico. L’importante era mostrare l’aspetto umano e più vulnerabile di 007.”
In un mondo come il nostro un personaggio comunque retrò come 007 ha ancora un senso? Il mondo in cui viviamo, oggi, purtroppo va ben oltre qualsiasi idea di finzione. La follia di questo pianeta mette a repentaglio la vita di tutti noi. Come artista e come cineasta il mio lavoro è quello di tentare di riflettere in qualche maniera tutto questo. D’altro canto, però, 007 è un film sbagliato per pensare che siano lo specchio fedele di quello che accade. E’ vero, però, che James Bond è cambiato con le epoche e ha sempre – in maniera romanzata – raccontato quello che accadeva nel mondo. Anche se un po’ cinico e più duro come riflesso dei nostri tempi, 007 resta comunque fedele allo spirito di Ian Fleming. Lo 007 dei romanzi, però, è un’espressione degli anni Cinquanta. Ha troppi difetti che non ha senso trasferire su un uomo di oggi. Sarebbe stato anacronistico portare quel personaggio di nuovo in scena, mentre io ho preferito, invece, andare dritto dritto al suo cuore. Lei ha interpretato molti ‘eroi’ nella sua carriera: qual è la sua personale definizione di eroe? Onestamente non lo so. L’eroismo è spesso abusato e mal definito per mere ragioni propagandistiche. All’eroismo dei singoli preferisco quello collettivo di gruppi di persone che lottano per una giusta causa. Spesso nella sua carriera alcuni personaggi che ha interpretato, e lo stesso Bond, denotano una certa ambiguità… Il mio desiderio è che sia il pubblico a decidere chi sono davvero le persone che vedono sullo schermo: come spettatore odio finire messo all’angolo, ma preferisco essere ‘guidato’ in un’esperienza. Mi annoia riuscire ad anticipare quello che succede nella trama di un film. Più sono ambigui e complicati, più i personaggi riescono ad essere interessanti e divertenti. Dopo tre film come James Bond qual è la cosa più difficile legata all’interpre-
tazione di questo ruolo? Sicuramente la componente di preparazione atletica e, quindi, anche smettere di fumare il primo giorno di riprese. Di tanto in tanto mi concedo un sigaro, ma niente più. Eppure 007 nei libri fuma… Sì, ma non può farlo in un film hollywoodiano girato oggi… Però, spara… Beh, certo. Lei ha lavorato su molti degli stunts del film… Sempre senza rischiare troppo fisicamente. Credo sia stato giusto farlo, perché è una tradizione cinematografica che risale a Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd, Ridolini in cui gli attori si mettevano in gioco in prima persona. Non mi comparo a loro, ma quelle stelle del cinema avevano la macchina da presa sempre su di loro. Io credo che il pubblico debba considerami credibile sia quanto interpreto scene romantiche o drammatiche, sia quando penzolo da un balcone. Ancora una volta il rapporto con M è fondamentale per James Bond: cosa rappresenta lei per lui? Una guida, una ‘maestra’, una madre? M è l’unica costante presenza femminile nella vita di 007 che continui a controllarlo. Per lui è una specie di mamma che si preoccupa in maniera genuina di lui. Come attore non hai scelta: incontri delle persone e sei obbligato a sviluppare una relazione con loro. In questo caso sono stato molto fortunato, perché ho sempre avuto il sogno di lavorare con Judi Dench ed è sempre bello continuare ad esplorare più in profondità il loro rapporto. Judi è una grande attrice che brilla per il misto di sensibilità e di cinismo che sa esprimere attraverso la sua recitazione. Si rivede mai nei film del passato? No. Provo ad evitarlo, ma magari, qualche volta, mi trovo in albergo alle due di mattina senza riuscire a prendere sonno e facendo dello zapping mi rivedo per dieci minuti eppoi spengo. Di più non posso, perché è nel passato e io non posso farci nulla. A me interessa potere migliorare costantemente tutto quello che faccio. James Bond è il più grande seduttore della storia del cinema. In questo senso cosa ha imparato da lui? Come conquistare le donne? Potrei vivere un migliaio di anni e continuare a ignorarlo.
di Marco Spagnoli
BENVENUTI IN UNO DEI PIÙ LUSSUOSI E REMOTI HOTEL DEL PIANETA, DOVE VIVONO IN SANTA PACE, LONTANI DA OCCHI INSICRETI, I MOSTRI DI TUTTI I TEMPI. VI ACCOGLIERÀ IL CONTE DRACULA, UNO CHE DI LUSSO (E DI MOSTRI) SE NE INTENDE. Benvenuti all’Hotel Transylvania un albergo ‘pazzesco’ a cinque stelle, dove alloggiano tutti i Mostri più famosi della storia. A gestire l’incantevole magione è il Conte Dracula che ha una figlia che adora, Mavis. La struttura ha tutti i comfort per la gioia dei mostri e dei loro famigliari: piscina, palestre, suite e cucina da gourmet. Tra gli ospiti vi sono Frankenstein e la moglie Eunice, la Mummia, l’Uomo Invisibile, Wyane il licantropo assieme
alla consorte Wanda, Quasimodo e altri bizzarri individui. Quando arriva il giorno del compleanno dell’incantevole Mavis, che compie 118 anni, il premuroso padre Dracula gli organizza una mega-festa. La ragazza, abbondantemente maggiorenne, vorrebbe che il padre la lasciasse andare via dall’Hotel per potersi tuffare nel mondo. Ma il Conte, molto apprensivo, non ne vuole sapere. A scombinare i piani del nobile succhiasangue e dei suoi amici ci pensa Jonathan, un ragazzino
con un sacco a pelo, che se ne va in giro per il pianeta e che quando vede l’Hotel Transylvania ne rimane incantato e bussa alla porta. Dracula percepisce subito il rischio di questa presenza: Jonathan è un umano e tutti i celebri residenti del mega resort hanno il terrore di essere molestati dagli esseri umani. Come se non bastasse quando Mavis e Jonathan si incontrano scatta il classico colpo di fulmine. Un colpo al cuore per il povero Dracula.
Hotel Transylvania
Chi sono i mostri? Una storia animata che ribalta il punto di vista: e se i veri mostri fossero gli uomini? “Con gli sceneggiatori del film – ha affermato il regista Tartakovsky – abbiamo lavorato molto sul rapporto padre e figlia, tenendo conto che il padre di Mavis è Dracula. Ma anche lui come ogni genitore è iperprotettivo, psicotico e alla fine, anche se lui è il Principe delle Tenebre, l’unica cosa di cui ha veramente paura è che sua figlia lo abbandoni. Nel film abbiamo giocato sempre con questi contrasti, i mostri sono più umani degli esseri umani, nonostante Jonathan non sia di certo cattivo, ma è un ragazzino e non gli importa dei sentimenti degli altri. Ovviamente avendo a disposizione tutti i mostri che da
sempre influenzano e abitano nella nostra fantasia, ci siamo divertiti molto nel calarli in situazioni assolutamente normali, dove loro risultano, però, assolutamente comici”. Hotel Transylvania è un progetto main stream della Sony Pictures Animation che ha avuto una gestazione piuttosto lunga e travagliata, due registi hanno passato la mano prima di arrivare a Genndy Tartakovsky, esordiente di lungo corso, regista di celebri video musicali (nominato per ben 12 volte agli Emmy) e grande esperto di animazione per aver affiancato George Lucas nella realizzazione di Star Wars: The Clone Wars e per essere la mente creativa dietro la serie animata televisiva Il laboratorio di Dexter. Importantissimo e molto accurato il doppiaggio che vede Claudio Bisio dare voce al Conte Dracula (in originale con la voce di Adam Sandler) mentre Cristiana Capotondi è la voce della ‘piccola’ Mavis (in originale doppiata da Selena Gomez.
Hotel Transylvania (Usa, 2012) Regia di Genndy Tartakovsky 91’, Warner Bros., animazione 15 NOVEMBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER
Dracula’s horror picture show Andrea Simonti Animatore italiano di
Hotel Transylvania “Hotel Transylvania è un film molto divertente: qui si vede in pieno il talento del regista Genndy Tartakovsky, l’autore de Le Superchicche, Samurai Jack e di Star Wars Clone Wars che esordendo alla regia di un lungometraggio è stato in grado di trasporre al meglio il suo lavoro.” Così l’animatore italiano Andrea Simonti, racconta il film d’animazione che racconta l’esilarante storia del resort per mostri lontano dagli esseri umani, gestito da Dracula in persona.”Si tratta di una storia piena di personaggi molto buffi e di situazioni un po’ pazze.” Continua Simonti che durante la sua lunga esperienza americana ha lavorato a progetti come Space Jam, Il Principe d’Egitto, Atlantis e – più recentemente di nuovo in Italia – ha collaborato al Pinocchio di Enzo D’Alò in uscita a febbraio “Lavorare ad un progetto del genere è molto stimolante, ma anche estremamente divertente viste le situazioni che ti trovi a raccontare.”
Hotel Transylvania è il sogno di ogni bambino che vede, finalmente, tutti questi mostri insieme… Assolutamente: il regista è un grandissimo animatore che oltre a curare la storia e i personaggi ha lavorato come sempre con grande stile sul design del film che è veramente affascinante. La sua storia personale gli ha consentito di avere carta bianca per creare uno stile unico. Il
fascino, poi, di un gruppo di mostri classici come Dracula, la Mummia, Frankenstein e l’Uomo Lupo è sicuramente imbattibile… Lei ha lavorato su qualcuno in particolare? Ho curato soprattutto l’animazione di Dracula, una figura affascinante che adoro sin da quando ero bambino…devo dire, però, che ho fatto anche qualcosa su L’uomo lupo che mi piace da matti. In più devo dire che, in originale, la voce di Adam Sandler ha dato a Dracula una nuova
personalità. Così come quella di Steve Buscemi per quanto riguarda l’Uomo Lupo. Eppure Dracula ha avuto decine di incarnazioni cinematografiche… Ma mai così divertenti come quella di Sandler che ha dato una nuova umanità al personaggio e, di conseguenza, anche noi ci siamo adattati ad animarlo secondo uno stile del tutto nuovo e originale. di Marco Spagnoli
SU TUTTE LE NOVITÀ LIBRI per i primi 30 giorni dalla data di uscita Promozione valida solo per i titolari Carta Più e Carta MultiPiù nei punti vendita la Feltrinelli, RicordiMediaStores, RED e su www.lafeltrinelli.it Promozione non cumulabile con altre offerte in corso. Note, condizioni di utilizzo e informazioni aggiuntive nel volantino informativo Carta Più disponibile nei punti vendita e su www.lafeltrinelli.it
Scopri la nuova Carta MultiPiù nei punti vendita e su www.lafeltrinelli.it
La promozione è valida solo sui prodotti disponibili nei punti vendita o disponibili per la spedizione su www.lafeltrinelli.it, fino ad esaurimento scorte. Nei punti vendita sono escluse le vendite a credito e in contrassegno.
-15%