Primissima Magazine - Aprile 2013

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www.primissima.it rivista programma dei cinema

GGIO OMA

APRILE 2013

Scary Movie 5 HANSEL & GRETEL

CACCIATORI DI STREGHE

LE AVVENTURE DI TADDEO L'ESPLORATORE

LE STREGHE DI SALEM

OBLIVION

LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM


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I FILM DI APRILE

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SYLVESTER STALLONE

CALENDARIO

JIMMY BOBO BULLET TO THE HEAD SCHEDA FILM

INTERVISTA

AL POTERE 18 ATTACCO OLYMPUS HAS FALLEN SCHEDA FILM

20 OBLIVION

8 MARCO PONTI

SCHEDA FILM

INTERVISTA

AVVENTURE DI 22 LETADDEO L'ESPLORATORE

10 IRON MAN 3 SCHEDA FILM

SCHEDA FILM

12 COME UN TUONO

24 SCARY MOVIE 5

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& GRETEL: 26 HANSEL CACCIATORI DI STREGHE

SCHEDA FILM

16

SCHEDA FILM

PASSIONE SINISTRA SCHEDA FILM

SCHEDA FILM'

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28 LE STREGHE DI SALEM

HITCHCOCK SCHEDA FILM

SCHEDA FILM

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RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 24 N.4 - APRILE 2013 FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE

Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 Roma

tel. fax. +39 0645437670 primissima@ primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000

hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Manuela Blonna

Art direction e Grafica Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini

REDAZIONE E PUBBLICITÀ

Primissima Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it



CALENDARIO BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE

(Italia, 2013) Regia di Giacomo Campiotti. Con Filippo Scicchitano, Aurora Ruffino, Luca Argentero, Romolo Guerrer 102’, 01 Distribution, drammatico

4 APRILE Leo ha 16 anni e per lui la vita è bianca o rossa. Bianca come la noia e il silenzio. Rossa come il sangue che pulsa quando gioca a calcetto e, soprattutto, come i capelli di Beatrice di cui è follemente innamorato. Ma quando troverà il coraggio di avvicinarla scoprirà che i suoi capelli rossi nascondono un grande dolore.

LE AVVENTURE DI ZARAFA. GIRAFFA GIRAMONDO. (Zarafa, Francia/Belgio, 2012) Regia di Rémi Bezançon, Jean-Christophe Lie 78’, GoodFilms, animazione

TUTTO PARLA DI TE (Italia, 2012) Regia di Alina Marazzi Con Charlotte Rampling, Elena Radonicich, Valerio Binasco, Maria Grazia Mandruzzato 83’, Bim, drammatico

L’IPNOTISTA (Hypnotisören, Svezia, 2012) Regia di Lasse Hallström. Con Tobias Zilliacus, Lena Olin, Helena af Sandeberg, Mikael Persbrandt 122’, Bim, drammatico/thriller

IL VOLTO DI UN’ALTRA ((Italia, 2012) Regia di Pappi Corsicato. Con Laura Chiatti, Alessandro Preziosi, Lino Guanciale, Iaia Forte 83’, Officine Ubu, drammatico/grottesco

CI VEDIAMO DOMANI (Italia, 2012) Regia di Andrea Zaccariello. Con Enrico Brignano, Burt Young, Ricky Tognazzi, Francesca Inaudi, 110’, Moviemax, commedia

RAZZABASTARDA (Italia, 2012) Regia di Alessandro Gassman Con Alessandro Gassman, Giovanni Anzaldo 100’, b/n, Moviemax, drammatico

DANS LA MAISON (Francia, 2012) Regia di François Ozon. Con Kristin Scott Thomas, Emmanuelle Seigner, Fabrice Luchini, Jean-François Balmer 105’, Bim, mistery/thriller

VIAGGIO SOLA (Italia, 2013) Regia di Maria Sole Tognazzi. Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Alessia Barela, Gianmarco Tognazzi 110’, Teodora Film, commedia/drammatico

KIKI CONSEGNE A DOMICILIO (Majo no takkyûbin, Giappone, 1989) Regia di Hayao Miyazaki 103’, Lucky Red, animazione

La storia leggendaria della prima giraffa a mettere piede in territorio francese. Donata dal Pascià d’Egitto al Re di Francia, dopo aver attraversato a quattro zampe l’Africa e la Francia, divenne l’attrazione del Jardin des Plantes di Parigi.

11 APRILE Pauline frequenta un Centro per la maternità per motivi di studio. Lì incontra Emma, una neomamma che soffre di una grave forma depressiva. La complicità tra le due donne permetterà a Pauline di fare i conti con un suo tragico segreto e ad Emma di ritrovare se stessa anche nella maternità. Un ragazzo adolescente è l’unico testimone sopravvissuto alla carneficina della propria famiglia, ma non è in condizioni di essere interrogato. L’ispettore Linna persuade l’ipnotista Erik Maria Bark a tentare di comunicare con lui, iniziando un drammatico viaggio nell’oscurità dell’inconscio. Bella è la moglie di un famoso chirurgo plastico. Insieme gestiscono una lussuosissima clinica e conducono un programma tv sulla chirurgia estetica. Quando il programma viene chiuso la donna, assieme al marito, decide di sfruttare al massimo un incidente che l’ha apparentemente sfigurata. Marcello Santilli è convinto di avere trovato un sistema sicuro per fare soldi. L’uomo ha appena aperto l’unica agenzia di pompe funebri in uno sperduto paesino della Puglia popolato solo da ultraottantenni. Ma il tempo passa e i vecchietti del luogo non mostrano segni di cedimento...

18 APRILE

Roman è un rumeno arrivato in Italia trenta anni fa e che non è mai uscito dal giro dello spaccio di droga. Roman ha un figlio, Nico, a cui vuole ad ogni costo offrire un futuro diverso. Lontano dalla delinquenza. Ma Nico ha altri progetti. Esordio registico di Alessandro Gassman.

24 APRILE Un professore di letteratura si lascia coinvolgere in un perverso gioco psicologico da un suo studente. Incoraggiato dall’insegnante, il ragazzo comincia a scrivere un racconto a puntate in cui descrive il suo ambiguo rapporto con un compagno di classe e con la sua famiglia.

Irene ha 40anni, niente marito, niente figli e un lavoro che adora: è valutatrice di alberghi di lusso. Irene non ha alcun desiderio di stabilità, si sente libera, privilegiata. Ma alcune persone intorno a lei iniziano ad insinuarle dei dubbi su questa sua esistenza, così, solida. Kiki è una streghetta tredicenne che vuole scoprire il mondo. Con la sua scopa e con il suo inseparabile gatto nero arriva in una città europea, dove dovrà svolgere il suo anno di apprendistato. Una pellicola firmata dal Maestro Miyazaki, che arriva per la prima volta in Italia solo dopo molti anni.



Intervista

Inossidabile Stallone

Da tempo non è più un semplice attore, ma una leggenda. E quando entra nei panni di un nuovo personaggio lo metabolizza inevitabilmente all'ombra del suo, facendolo entrare nell'ambito 'genere Stallone'. Quello di Jimmy Bobo in Bullet to the Head diretto da Walter Hill è stato scritto ‘su misura’ per lui. E lui ne va giustamente molto fiero, perché non è il solito sparatutto, anche se la sua indistruttibilità è garantita, ma è ironico, divertente, perfino tenero. Jimmy ha una morale tutta sua, ma ce l’ha. Che cosa lo ha affascinato di Jimmy Bobo?

cui ho ripensato maggiormente, mentre giravo questo film, sono gli errori che ho commesso nell’interpretare alcuni ruoli. Ripensare ad alcune cose che sai che non hai fatto bene, quando ti sei rivisto sullo schermo, aiuta tantissimo a migliorarsi e a cambiare. Per me è uno stimolo immenso, poi, ogni attore ha il suo metodo”. Ci saranno nuovi episodi di Rocky e di Rambo?

“Mi ha conquistato perché è un uomo violento ma con una sua morale. Sono assolutamente d’accordo con Walter Hill quando dice che i film diventano interessanti quando entra la conflittualità tra i personaggi della storia. E’ inutile che io salti da un tetto all’altro, se poi non raccontiamo nulla agli spettatori. Se i protagonisti non hanno un carattere, una personalità, con le loro paure, i loro fallimenti, i loro successi... diventerebbe tutto ridicolo. Pensate alla scena del film in cui io combatto contro il killer e lo facciamo con in mano due asce medioevali… non reggerebbe, sarebbe terribile, se il tutto non fosse sostenuto da una sceneggiatura ironica, realistica, e che si rifà alla vita delle persone, anche se siamo in un action movie decisamente estremo e violento. Tutto deve diventare credibile anche quando lo spettatore sa benissimo che è finzione, ma nel momento che lo vede deve partecipare, deve amare il personaggio, il protagonista della vicenda. Se non c’è questo non vi è effetto speciale o trucco di sorta che possano far funzionare una storia”. Si è ispirato a qualche suo personaggio del passato per creare Jimmy, tipo Rocky o Rambo? Direi che Jimmy ne è una loro continuazione in questa nuova fase della mia vita. Ma a dirvi il vero quello a

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“Rocky è storia, mentre Rambo è sempre vivo. E’ un guerriero che vuole sempre lottare, e in questo senso io sono Rambo. Poi i guerrieri hanno un sogno: morire una morte gloriosa. Per questo ho un’idea per un prossimo film, che non vi posso dire ma che potrebbe funzionare. E giuro che non è “Rambo contro l’artrosi”. Dopo il successo dei primi due Mercenari, quando arriverà il terzo? I vecchi Mercenari sono finiti. Dobbiamo trovarne di nuovi, i nuovi noi stessi, i nuovi Mercenari, ma non ce ne sono! Non fanno più gente come noi. Sono tutti come robot. Quindi io posso ingaggiare 5 ragazzi giovani, ma loro sono una nuova armata, usano droni e tecnologia, non sono come noi. Hai presente Tropic Thunder? Per giovane intendo fra i 22 e i 27 anni. Non energumeni, ma super cervelloni, e una giovane donna che non è un sex symbol, ma che è molto divertente, insomma, reale. Comunque la questione fondamentale è che il film non può più essere su di noi. Siamo finiti. C’è bisogno di sangue nuovo. E quel sangue sono i geeks e le ragazze. Nicoletta Gemmi


L A T E R R A È U N R I C O R D O P E R C U I VA L E L A P E N A C O M B AT T E R E

D A L

SOuNDtRACk AVAILAbLE ON bACk LOt MuSIC FEAtuRING thE ORIGINAL SONG

“ObLIVION” by M83 (FEAt. SuSANNE SuNDFøR)

R E G I S TA

D I

TRON: LEGACY

DA GIOVEDÌ 11 APRILE AL CINEMA


Intervista

Marco Ponti regista del film Passione Sinistra

Travolti da un insolito destino

Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Chiara Gamberale, Passione Sinistra segna il ritorno dietro alla macchina da presa dello sceneggiatore e regista di Santa Maradona Marco Ponti. Una commedia romantica incentrata su Valentina Lodovini e Alessandro Preziosi che racconta l’attrazione “fatale” tra due persone che non hanno apparentemente nulla in comune, con visioni politiche del mondo “opposte” e, forse, addirittura, inconciliabili. Una situazione che rompe i precari equilibri dei rapporti con i rispettivi partner, portati sullo schermo da Vinicio Marchioni e Eva Riccobono; e una passione destinata a sconvolgere per sempre le loro esistenze a dispetto di una presunta incompatibilità antropologica pronta, invece, a liquefarsi dinanzi al calore di una vera e propria passione. “Non ci interessava mostrare l’esasperazione del rapporto tra una donna di sinistra e un uomo di destra, bensì, attraverso i canoni della commedia romantica dimostrare come questa contrapposizione risultasse essere sorpassata.” Racconta il regista Marco Ponti “E’ un film su cui abbiamo iniziato a lavorare tre anni fa e, curiosamente, adesso, esce in un momento storico in cui il nostro paese sembra vivere una nuova fase politica in linea con la tesi del nostro racconto.” Un film che respira l’aria post-ideologica in cui stiamo vivendo? I nostri protagonisti scoprono sulla loro pelle quanto siano diventati obsoleti certi cliché. Riescono a farlo perché hanno delle personalità forti e sincere: in questo senso un personaggio particolarmente interessante è quello di Eva Riccobono che interpreta la fidanzata bellissima e svampita del giovane industriale pieno di soldi. Più la conosciamo, più ci risulta simpatica per il suo essere progressivamente molto sincera, per il suo dire sempre le cose come stanno e per una certa insofferenza nei confronti dell’ipocrisia. La sorpresa che arriva dal conoscere meglio tutti i protagonisti è stata resa ancora più forte e significativa dal cast, a partire

dalla grande bravura e bellezza di Valentina Lodovini. Del resto le parole su un foglio non sarebbero state nulla senza il lavoro degli attori che facendole loro, sono riusciti ad aiutare il film ad essere autentico e a prendere così in giro tic e modi di fare di una stagione politica che, forse, abbiamo definitivamente alle spalle. Come ha lavorato nel rendere il personaggio di Alessandro Preziosi un protagonista da commedia romantica anglofila? I modi ed i tempi della commedia romantica anglosassone, quella con Hugh Grant per esempio, sono inevitabilmente legati a quel mondo lì e in Italia sarebbe stato impossibile trasportare quel tipo di stile e di fisicità. La mia idea era di costruire qualcosa di analogo, facendo di Alessandro un eroe romantico con un look molto definito e una serie di comportamenti e di atteggiamenti eleganti e affascinanti. Abbiamo lavorato molto insieme sullo sguardo e sulla voce per rendere un personaggio apparentemente difficile in una figura seducente per cui si finisce per provare una certa simpatia. Una caratteristica del film è data dai dialoghi: quanto lavora su questo aspetto della sceneggiatura? Per me la qualità dei dialoghi è essenziale. E’ una caratteristica che ho sempre apprezzato nelle commedie romantiche americane degli anni Quaranta e Cinquanta, passando per film più recenti come quelli con Tom Hanks e Meg Ryan fino ad arrivare all’ondata della british comedy da Quattro Matrimoni e un funerale a Notting Hill fino a Love Actually. Credo che si tratti di un tratto distintivo di un genere di cinema molto divertente che è rimasto nei cuori di tutti noi. Sono stato sempre attratto da questo tipo di film e dalle tante possibilità offerte dalla loro scrittura per intrattenere e divertire il pubblico, ma anche, magari, per farlo un po’ riflettere sulle implicazioni della storia che sto raccontando. Marco Spagnoli



E’ L’ARMATURA CHE FA L’UOMO OPPURE È L’UOMO CHE FA L’ARMATURA? SOTTO SCACCO E PRIVATO DELLE SUE POTENTI CREAZIONI TECNOLOGICHE IL NOSTRO EROE DEVE RICOMINCIARE DA ZERO PER SALVARE IL MONDO E PROTEGGERE LA SUA PEPPER POTTS.

Iron Man 3 Di tutto l’Universo Marvel portato sul grande schermo fino ad oggi, Iron Man è senza ombra di dubbio l’eroe più amato. Ad incarnarlo per la quinta volta (tre film, lo spin off di The Avengers e un’apparizione ne L’Incredibile Hulk) e renderlo così irresistibile è Robert Downey Jr. “ C’è tanto di me in Iron Man – rivela Tornato a casa dopo aver assicurato Loki alla giustizia insieme agli altri Avengers, Tony Stark cerca di riprendersi da una leggera forma di stress post traumatico. La pace dura ben poco, perché un potentissimo scienziato distrugge la sua casa, la sua base tecnologica e minaccia la vita delle persone che ama a partire dalla fidanzata Pepper. Lui è il Mandarino, leader di una banda di terroristi internazionali. Ferito e privato delle sue armi, il nostro eroe dovrà sopravvivere senza i dispositivi da lui creati, fidandosi solo del proprio ingegno e istinto per proteggere se stesso e le persone che lo circondano. Con l’aiuto dell’amico Rhodey Rhodes e con i pochi mezzi che gli sono rimasti, Tony dovrà confrontarsi con il suo nemico. Sulla sua strada l’ambiguo genetista Aldrich Killian e Maya Hansen, una vecchia conoscenza.

l’attore - io cerco sempre analogie con i personaggi che interpreto e Tony è figlio degli anni ’60 come me. Mi somiglia sicuramente di più adesso che cinque anni fa, anche perché ho imparato ad adattare i suoi dialoghi su di me”. Cambia invece la regia: Jon Favreau passa il timone a Shane Black, amico di vecchia data di Downey Jr, che aveva diretto in Kiss Kiss Bang Bang del 2005. La sceneggiatura, firmata dallo stesso regista insieme a Drew Pierce, fonde diverse storie Marvel, Iron Man: Extremis di Warren Ellis e Adi Granov e La maschera di Iron Man di Joe Quesada. Ad affiancare il nostro eroe la dolce Virginia ‘Pepper’ Potts (Gwyneth Paltrow), ormai sua fidanzata ufficiale, ‘l’unica cosa senza la quale non vivrei’, l’amico Rodhey Rodhes (Don Cheadle), ma anche nuovi importanti incontri. Entrano nel cast Guy Pearce nei panni dell’ambiguo genetista

Aldrich Killian, ricompare una vecchia fiamma, Maya Hansen, interpretata da Rebecca Hall e soprattutto lui, Ben Kingsley, aka Il Mandarino. “Vedrete l’incarnazione del male” ha commentato l’attore Premio Oscar. “Lo abbiamo reinterpretato in maniera più reale – ha aggiunto il regista- non ci saranno elementi spaziali, Mandarino è un grandissimo scienziato, sa manipolare anche i media, usa tattiche di guerriglia”. Tony Stark ha trovato pane per i suoi denti?

Iron Man 3 (Iron Man 3, 2012, Usa) Regia di Shane Black, con Robert Downey Jr. Gwyneth Paltrow, Don Cheadle, Ben Kingsley, Rebecca Hall 109, Walt Disney, Azione, Avventura, Fantasy 24 APRILE

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Come un tuono

UNA STORIA DRAMMATICA E INTENSA CHE SCIVOLA FATALMENTE NEL CRIMINE, E CHE AFFONDA LE RADICI NEI TRATTI PSICOLOGICI DI DUE UOMINI, DUE PADRI, UN POLIZIOTTO E UN LADRO, UN EROE E UN ‘CATTIVO’ INTERPRETATI DA DUE ATTORI STRAORDINARI: RYAN GOSLING E BRADLEY COOPER.

Luke (Ryan Gosling) è uno stuntman, un tipo schivo, con aria da duro, che si esibisce in un circo, compiendo incredibili evoluzioni in moto all’interno di una gigantesca gabbia sferica. Fino al giorno in cui scopre di avere un figlio (avuto da una ex-amante, interpretata da Eva Mendes) e decide di sfruttare la sua abilità di pilota di moto per compiere rapine, per mantenere la nuova famiglia. Dopo qualche rapina, inevitabilmente sulla strada di Luke arriva l’agente Avery Cross, un poliziotto che lo conosce molto bene, che farà di tutto per mettere fine alle sue scorribande, riportando a galla vecchie storie e questioni irrisolte. L’unico luogo sicuro per Luke sarà il ‘rifugio oltre i pini’ (da cui deriva il titolo originale inglese) “the place beyond the pines”.

Sebbene il personaggio e l’attore protagonista potrebbero farlo pensare, il film non ha nulla a che fare con Drive di Nicolas Winding Refn. Il mondo di Cianfrance, che aveva già diretto Gosling nel bellissimo (e che pochissimi hanno visto) Blue Valentine, è molto più complesso, lacerato e dark. Un mondo proletario e pessimista dove l’unica speranza sembra venire dal crimine. “E’ una pellicola sul crimine - ha dichiarato Cianfrance - ma esplora anche il rapporto con l’altro sesso ed in particolare con la paternità quando un legame finisce. Altro aspetto fondamentale del film è il rapporto tra Luke e Avery, due uomini, diversi, ma che in fondo si riconoscono e per questo motivo uno vuole sopraffare l’altro”. A proposito del proprio personaggio Ryan Gosling commenta: «Più che un’altra storia sui peccati dei genitori che vengono pagati dai figli, ho visto un personaggio maschile tutto muscoli e tatuaggi e armi e

motocicletta. E che diventa un vero uomo solo quando scopre di avere un figlio e se ne prende carico». Ryan Gosling è l’attore più ‘cool’ del momento. E’ reduce dal non esaltante Gangster Squad, e dopo Come un tuono lo vedremo in Only God Forgives, con molta probabilità in concorso a Cannes, di Nicolas Winding Refn, il regista che lo ha diretto in Drive, ed inoltre in un Untitled Terrence Malick Project dove ha recitato al fianco di Christian Bale, Natalie Portman, Michael Fassbender, Rooney Mara, Cate Blanchett.

Come un tuono

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(The Place Beyond the Pines, Usa, 2012) Regia di Derek Cianfrance con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Dane DeHaan, Ray Liotta, Ben Mendelsohn 140’, Lucky Red, drammatico/ SCATTA IL QR CODE crime E GUARDA IL TRAILER 4 APRILE



Passione Sinistra OGGI PIÙ CHE MAI, TUTTO QUELLO CHE PIÙ RIFIUTIAMO - SU UN PIANO PERSONALE CHE SI FA IMMEDIATAMENTE POLITICO - IN QUALCHE MODO CI RIGUARDA. E FORSE CI ASSOMIGLIA. (CHIARA GAMBERALE) Nina (Valentina Lodovini) è cresciuta a pane e politica. Idealista, integralista e decisamente di sinistra è convinta del fatto che si possa lottare per un mondo migliore. Vive con Bernardo (Vinicio Marchioni), giovane intellettuale e scrittore di improbabile successo. Niente di più diverso da Giulio (Alessandro Preziosi), erede di una famiglia di industriali, che più arrogante e qualunquista non si può. Uno che l’idea del mondo migliore non lo

sfiora neppure. Non a caso è fidanzato con Simonetta (Eva Riccobono), una simpatica biondezza che ogni tanto inciampa persino sui congiuntivi. Ma Nina e Giulio casualmente si incontrano. Ed è odio a prima vista. Esattamente il tipo di uomo che lei disprezza. Esattamente il tipo di donna che lui ha sempre ignorato. Mondi diversi, pensieri diversi, ideali (o non ideali) diversi, se non fosse che il confine fra odio e amore è molto labile.

Marco Ponti mancava dal grande schermo da un po’ di tempo, in veste di regista, dopo film come Santa Maradona e A/R Andata + Ritorno che avevano avuto una grande presa sul pubblico anche grazie agli scanzonati e simpatici protagonisti interpretati da Libero De Rienzo e Stefano Accorsi. Passione sinistra è liberamente ispirato al romanzo omonimo di Chiara Gamberale, quest’ultima scrittrice ma anche conduttrice radiofonica, la sua trasmissione ‘Io, Chiara e l’Oscuro’ ha molto a che fare con il tema del film. Una commedia ironica e disincantata che racconta la forza sovversiva della ‘passione’ e dimostra che cuore e cervello non si danno mai del tu. Un film che fa riflettere sullo slittamento di certi modelli ideologici e su quanto i condizionamenti esterni influenzino le nostre relazioni. Nina e Giulio cominceranno ad avere dei dubbi, e questo è il lato positivo, del loro essere stati sempre troppo rigidi, rinchiusi in stereotipi che forse avrebbero bisogno di essere ripensati.

Passione sinistra

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(Italia, 2013) Regia di Marco Ponti Con Valentina Lodovini, Alessandro Preziosi, Geppi Cucciari, Eva Riccobono, Vinicio Marchioni 90’, 01 Distribution, commedia 18 APRILE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Hitchcock “CHIEDO IL PERMESSO DI FARE IL NOME DI QUATTRO PERSONE CHE MI HANNO DATO IL PIÙ GRANDE AFFETTO, APPREZZAMENTO, INCORAGGIAMENTO, E UNA COSTANTE COLLABORAZIONE. LA PRIMA DI QUESTE PERSONE È UNA MONTATRICE CINEMATOGRAFICA, LA SECONDA È UNA SCENEGGIATRICE, LA TERZA È LA MADRE DI MIA FIGLIA PAT, E LA QUARTA È UNA CUOCA FENOMENALE CHE COMPIE DEI VERI E PROPRI MIRACOLI IN CUCINA. IL NOME DI TUTTE QUESTE PERSONE È UNO SOLO: ALMA REVILLE.” ALFRED HITCHCOCK

Siamo alla fine degli anni ‘50, uno dei più grandi registi del mondo, Sir Alfred Hitchcock vuole realizzare un film, Psycho. Ma nessuno lo vuole produrre. Il Maestro della ‘suspense’ si è innamorato del libro di Robert Bloch e della sceneggiatura di Joseph Stefano. Inoltre avrebbe degli interpreti eccezionali (Anthony Perkins e Janet Leigh) per questa storia che lui ritiene geniale. Le difficoltà sono tante ha contro la Paramount, la censura e la stampa. Ha dalla sua parte la moglie Alma e, insieme, decidono di rischiare il tutto per tutto. Ipotecano casa e il film se lo produce da solo, realizzando uno dei capolavori della storia del cinema! Quando Sasha Gervasi ha scoperto il libro di Stephen Rebello del 1990 Alfred Hitchcock and The Making of Psycho ha deciso di farci un film. “In realtà – ha affermato Gervasi – ho cercato di non fare né un biopic sul maestro della suspense né solo una pellicola sulla genesi di Psycho. Il film è soprattutto la storia d’amore tra Hitch e sua moglie Alma Reville. La realizzazione di Psycho coincise con il

periodo forse più turbolento della loro vita: la coppia rischiò di finire sul lastrico per autofinanziare il film e in più, il regista cominciò a dubitare della fedeltà della moglie. Alma si sentiva anche poco considerata dal marito oramai ossessionato da un desiderio compulsivo di fare Psycho ma, se i due separatamente potevano sembrare molto diversi, insieme erano imbattibili”. Una pellicola con u n c a s t s o nt uo s o : Sir Anthony Hopkins è Alfred Hitchcock, Helen Mirren sua moglie Alma, Scarlett Johansson/Janet Leigh, James D’Arcy/ Anthony Perkins e Jessica Biel/Vera Miles. Un gruppo di interpreti stellare per la narrazione di un backstage avventuroso che fa luce sulla vita privata e sulla personalità di un autentico genio visionario, svelandone le manie, le frustrazioni, le idiosincrasie, sullo sfondo di una Hollywood arida e miope.

Hitchcock (Usa, 2012) Regia di Sacha Gervasi. Con Anthony Hopkins, Helen Mirren, Scarlett Johansson, James D’Arcy, Jessica Biel 98’, 20th Century Fox, biografico 4 APRILE

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James Bonomo (Sylvester Stallone) è un rude sicario di New Orleans che medita vendetta contro Keegan (Jason Momoa), un mercenario senza scrupoli che ha provato a ‘liquidarlo’ dopo avergli commissionato un omicidio. Troverà il più improbabile degli alleati in Taylor Kwon (Sung Kang), un detective di Washington D.C. col vizio del BlackBerry e della navigazione virtuale, al quale salva la vita. Jimmy e Taylor metteranno le mani su documenti scottanti e su un politico corrotto, che vorrebbe cambiare faccia alla città e poi lucrare sull’edilizia.

IL REGISTA DI CULTO WALTER HILL (I GUERRIERI DELLA NOTTE, 48 ORE) TORNA SUL GRANDE SCHERMO CON JIMMY BOBO - BULLET TO THE HEAD, UN ACTION THRILLER ADRENALINICO INTERPRETATO DA UNA LEGGENDA VIVENTE, SYLVESTER STALLONE.

Jimmy Bobo Bullet to the head


Iperviolento ed iperironico, il grande Walter Hill trova ancora una volta una sua cifra personalissima e originale, con la complicità di una vecchia volpe come Sylvester Stallone, che si rivela semplicemente perfetto per il ruolo, per raccontare una nuova storia action. Un ruolo fondamentale spetta anche all’italiano Alessandro Camon, sceneggiatore e produttore del film, tratto dal graphic novel “Du plomb dans la tête” dell’artista francese Matz (Alexis Nolent). Sue alcune battute memorabili di Stallone: “Quando vorrò la tua opinione, ti compro un cervello”. Jimmy Bobo ha buoni motivi per non essere di buon umore: il suo partner Louis (Jon Seda) è stato ucciso dai politici che tengono le mani sulla città e come se non bastasse la vita della sua unica figlia viene messa in pericolo. E, nel momento in cui i sicari se la prendono con l’innocente, non ce n’è più per nessuno. Poi un certo Taylor Kwon, un giovane poliziotto si mette sulle sue tracce. Jimmy non è disposto a collaborare con lui, il suo motto è: “Mai fidarsi di un poliziotto”. Ma necessità fa virtù, e quel poliziotto sembra anche onesto. E qui scatta il ‘buddy movie’ anche se Jimmy rimarrà sé stesso fine alla fine e più che ‘buddy’ i due rimarranno amici/antagonisti. “Ho pensato che fosse una bella storia – ci ha detto Walter Hill quando il film è stato presentato al Festival di Roma - la sceneggiatura era geniale e potevo fare un film di intrattenimento classico ma che rimanesse anche molto attuale. Un grande omaggio agli action anni ’70 con una tematica moderna. Personalmente non mi interessano gli effetti speciali, mi interessano le persone, le storie, raccontare i rapporti umani, le relazioni, sempre mantenendo uno sguardo ironico.”

Jimmy Bobo Bullet To the Head (Bullet To the Head, Usa, 2012) Regia di Walter Hill Con Sylvester Stallone, Jason Momoa, Christian Slater, Sarah Shahi, Adewale Akinnuoye-Agbaje, Sung Kang, Jon Seda 92’, Walt Disney, action/thriller 4 APRILE

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LA COREA DEL NORD SFERRA UN ATTACCO ALLA CASA BIANCA, PRENDENDO IN OSTAGGIO IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI E MINACCIANDO UN ATTACCO NUCLEARE.

Attacco al potere Olympus Has Fallen Un gruppo di estremisti nord-coreani altamente addestrati organizza un’ azione terroristica nei confronti della Casa Bianca che va a segno. Dopo una violenta battaglia viene preso in ostaggio il Presidente Benjamin Asher assieme a tutto lo staff, prontamente rinchiusi nell’impenetrabile bunker presidenziale sotterraneo. Il loro obiettivo e’ quello di mettere sotto scacco l’intera nazione. L’unica speranza per evitare la catastrofe e’ Mike Banning (Gerard Butler), l’ex responsabile della sicurezza il quale, rimasto l’unico membro dei Servizi Segreti ancora vivo nell’edificio assediato, diventerà il braccio armato del Vice-Presidente Allan Trumbull (Morgan Freeman) e dei suoi consiglieri. Usando la sua preparazione e la dettagliata conoscenza della residenza presidenziale, mentre i terroristi iniziano a giustiziare degli ostaggi minacciando di ucciderne molti di più se non vengono esaudite le loro richieste, Banning, cerca di portare in salvo il presidente prima che i terroristi possano mettere in atto il loro piano. Diventando l’ultima speranza del paese di evitare una catastrofe spaventosa.


Un film a suo modo molto attuale visto che esce proprio mentre monta la tensione al confine fra Corea del Nord e Corea del Sud, con il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti. Lo firma Antoine Fuqua già autore del notevole Training Day. Protagonista Gerard Butler, reduce da Quello che so sull’amore di Muccino, accanto ad Aaron Eckhart, nel ruolo del Presidente degli Stati Uniti, Morgan Freeman, in quello del suo Vice, oltre a Melissa Leo, Dylan McDermott, Angela Bassett, Ashley Judd e Robert Forster. “E’ fondamentalmente un thriller, ma anche un film sul percorso di rinascita e di una seconda occasione per il mio personaggio – spiega Butler –. Mike viene richiamato in servizio dopo diverso tempo, e ritrova man mano la fiducia in se stesso e nelle sue capacità operative”.

Attacco al potere – Olympus Has Fallen

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(Olympus Has Fallen, 2013, Usa) Regia di Antoine Fuqua con Gerard Butler, Aaron Eckhart, Dylan McDermott, Melissa Leo Angela Bassett 115', Notorius Pictures, Azione, thriller 18 APRILE

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GIRATO CON UNA SORPRENDENTE RISOLUZIONE DIGITALE 4K, ECCO IL NUOVO SCI-FI IDEATO E DIRETTO DA JOSEPH KOSINSKI, ALLA SUA SECONDA PROVA DOPO IL CONTROVERSO TRON: LEGACY, CON TOM CRUISE, ULTIMO SOPRAVVISSUTO SULLA TERRA.

Oblivion


Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni rimasti sulla Terra e fa parte di una massiccia operazione per l’estrazione di risorse vitali. Dopo decenni di guerra contro la terrificante minaccia conosciuta come Scavs, la missione di Jack è quasi terminata. La Terra ha combattuto contro gli alieni e ha vinto ma è rimasta in un tale stato che è diventato necessario trovare un altro posto per sistemare gli esseri umani, e Jack Harper è rimasto per monitorare e mantenere la sicurezza nelle operazioni di raccolta delle ultime fonti di energia rimaste. La sua solita routine aerea viene turbata quando soccorre una bella straniera, Julia (Olga Kurylenko) precipitata con la sua navetta spaziale. Il suo arrivo innesca una catena di eventi che lo costringe a mettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere sul suo mondo, sulla sua missione e su se stesso. Scoprendo che il destino dell’umanità è nelle sue mani. “Al di là della mia sfacciata fortuna – ha affermato Kosinski – ho sempre pensato che il ruolo di Jack Harper era perfetto per lui, infatti, gli calza a pennello. Non riesco ad immaginare altro attore che Tom nei panni del protagonista”. Oblivion, è la storia di un uomo, di un veterano condannato dalla corte marziale, che viene mandato in ricognizione per capire che cosa ne sarà nel nostro pianeta. Un film di fantascienza ma anche con imprevedibili e contrastanti coinvolgimenti sentimentali che “portano ad una giustapposizione visiva: tecnologia contro paesaggio, qualcosa che non abbiamo mai visto prima”, conclude Kosinski.

“La Terra è un ricordo per cui vale la pena lottare... “ Tom Cruise è la star di Oblivion, un originale racconto di fantascienza creato e diretto dal regista di Tron: Legacy, con i produttori del prossimo Rise of the Planet of the Apes, ambientato in uno spettacolare e apocalittico futuro della Terra. Un progetto molto impegnativo, che doveva essere, almeno nelle intenzioni, il primo film di Joseph Kosinski, che nel 2007 scrisse la storia per proporla ad una casa editrice come grapic novel. Poi arrivò l’avventura di Tron: Legacy, ma al Comic Com del 2010, durante la presentazione di Tron, Kosinski mostrò anche i disegni di Oblivion con il risultato che pochi giorni dopo Tom Cruise lo chiamò per dirgli che era interessato a far diventare Oblivion un film!

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Oblivion (Usa, 2013) Regia di Joseph Kosinski. Con Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj CosterWaldau Universal Pictures, fantascienza/ avventura/ SCATTA IL QR CODE action E GUARDA IL TRAILER 11 APRILE


Le Avventure di Taddeo l'esploratore

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Da bambino Taddeo sognava di diventare un esploratore, ma poi la vita ha preso una piega diversa e adesso Taddeo è un muratore. La passione per l’archeologia, però, è rimasta, come l’amicizia con il professor Humbert, del Metropolitan Museum di Chicago. Quest’ultimo ha ricevuto una tavoletta che potrebbe essere la chiave per la città perduta di Paititi e per il leggendario tesoro degli Inca. Quando l’amico ha uno spiacevole incidente, per una casualità è proprio Taddeo a prendere il suo posto nella spedizione, realizzando così il sogno di una vita. Una volta sul posto però scoprirà di non essere l’unico interessato al tesoro: sulle sue tracce anche uno spietato quanto abile gruppo di cacciatori di tesori. Ad aiutare Taddeo ci sarà la giovane archeologa Sara, un pappagallo che non parla e Jeff, il suo inseparabile amico a quattro zampe…

Primo film d’animazione prodotto dalla spagnola Telecinco, Le avventure di Taddeo l’esploratore ha una genesi che risale al lontano 2004. Enrique Gato aveva infatti realizzato un corto sulle avventure di questo buffo sognatore chiaramente ispirato ad Indiana Jones e visto il successo ottenuto decise di realizzare la versione cinematografica. Una lavorazione lunga e impegnativa, con circa trecento persone coinvolte per poco meno di quattro anni. Gato ha spiegato di essersi ispirato nella stesura della sceneggiatura oltre che a Indiana Jones anche a TinTin, Tomb Raider, La Mummia, Allan Quatermain, sebbene il più decisivo sia stato The secret of the Incas del 1954. “Abbiamo dedicato oltre 8 anni della nostra vita a questa avventura – spiega Gato - investendo molto tempo ed energia con la convinzione che creare film animati in 3D avrebbe reso competitivo sul mercato internazionale il nostro Paese anche in questo settore. Il risultato finale è molto più bello di quello che avevamo immaginato, frutto della passione e della dedizione di tutti i componenti di questa grande squadra”.

Le Avventure di Taddeo l’esploratore (Las aventuras de Tadeo Jones, 2012, Spagna) Regia di Enrique Gato ’90, Eagle Pictures, Animazione 11 APRILE

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Scary Movie LA SAGA DEMENZIALE HORROR DEDICATA ALLA DISSACRAZIONE DELLE PELLICOLE MAINSTREAM È ARRIVATA AL QUINTO CAPITOLO.

Dan e Josy, giovane coppia felicemente sposata inizia a notare strani movimenti in casa di ritorno dall’ospedale, dove Jody ha dato alla luce il primogenito Aiden. Quando il caos inizia a manifestarsi sempre di più nella loro abitazione, mettendo a rischio anche la carriera di Jody come ballerina, i due scoprono che la loro casa è infestata da un terribile demone. Con l’aiuto di telecamere e di esperti del settore, la coppia dovrà scoprire come sbarazzarsi del pericolo prima che sia troppo tardi…


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Era il lontano 2000 quando Shawn, Marlon e Keenen Ivory Wayans, una famiglia di attori comici afroamericani divenuti famosi con la sit-com Living color, decise di prendersi gioco del film horror cult Scream. Nacque così Scary Movie, parodia di Scream che sbancò il botteghino. Il resto è storia, perché il successo di quel film ha dato vita a vari sequel, l’ultimo dei quali arriva in sala da noi il 24 Aprile. Anche se questo quinto capitolo porta una serie di importanti cambiamenti, a cominciare da un nuovo regista Malcolm D. Lee che sostituisce David Zucker, e una nuova protagonista, Ashley Tisdale, stellina dei vari High School Musical e qui nei panni della ballerina Jody, che prende il posto di Anna Faris, storica interprete del personaggio di Cindy Campbell. Al suo fianco anche Lindsay Lohan e Charlie Sheen, i due attori più hot, nonché chiacchierati, di Hollywood. Il film prende spunto dalle possessioni demoniache e dunque prende di mira in particolar modo horror come Paranormal activity, La Madre, Quella casa nel bosco, La casa e Sinister, ma nel mirino degli sceneggiatori c’è spazio anche per pellicole che esulano dall’horror: vedremo così parodie di Il cigno nero, Hunger Games, 127 ore, L’alba del pianeta delle scimmie. “Siamo felici di avere come protagonista Ashley Tisdale è un grande attrice e una bravissima commediante - spiega Marlon Wayans, apparso recentemente anche nel parodistico Ghost Movie – anche se questo quinto capitolo lo chiamerei il Celebrity rehab, visto che abbiamo star come Lindsay, Charlie o Heather Locklear”.

Scary Movie 5

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(Scary Movie 5, 2013, Usa) Regia di Malcolm Lee con Lindsay Lohan, Charlie Sheen, Ashley Tisdale, Kate Walsh Lucky Red, Commedia 18 APRILE

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USCITI DALLA AVVENTURA DA INCUBO DELLA CELEBRE FAVOLA, HANSEL E GRETEL SI SONO TRASFORMATI IN CACCIATORI DI STREGHE, PER FAR SÌ CHE NESSUN BAMBINO SI POSSA TROVARE A RIVIVERE LA LORO PRIMA TERRIBILE ESPERIENZA CON LA STREGA CATTIVA.

Hansel &Gretel cacciatori di streghe

Quindici anni dopo essere stati rapiti e tenuti prigionieri in una casa fatta di marzapane da una strega, Hansel e Gretel sono diventati due vendicativi ed efficaci cacciatori di streghe. Abili nello scovarle e, per un motivo sconosciuto, pressoché immuni ai loro incantesimi. A due giorni dalla ‘Luna di sangue’, durante la quale secondo la leggenda le streghe praticano il sacrificio di numerosi bambini, il sindaco di Augsburg affida loro il compito di liberare la città dalle streghe e di catturarne la comandante, la perfida Muriel, prima della fatidica notte. A complicare le cose c’è il potente sceriffo Berringer: brutale, beone, e deciso a condurre una propria personale caccia.


Continua la produzione di pellicole hollywoodiane ispirate al lato oscuro delle fiabe. Così dopo la rivisitazione di Biancaneve e il Cacciatore, Cappuccetto Rosso sangue, etc. adesso la Universal porta in sala un ideale sequel della fiaba dei Fratelli Grimm, Hansel e Gretel, affidandone la regia al norvegese Tommy Wirkola, voluto dalla produzione dopo la visione del suo film Dead Snow, passato anche al Sundance Film Festival. Protagonisti sono Gemma Arterton e Jeremy Renner, ormai votato ai ruoli action dopo Mission Impossible, The Avengers e l’ultimo Bourne, ed interessato alla pellicola già dalle prime fasi della sceneggiatura. “E’ una grande idea con uno straordinario potenziale - ha commentato l’attore - e mi è piaciuta molto la sceneggiatura di Tommy anche perché mi ha lasciato un grande spazio per l’approfondimento del personaggio”. Per il ruolo di Gretel è stata scelta la britannica Gemma Arterton, esperta, oltre che bella, di film in costume (Prince of Persia, Scontro tra Titani). Girata in 3D, le riprese hanno avuto luogo in Germania, in una foresta vicino Berlino, scelta per l’atmosfera fiabesca e senza tempo.

Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe Nel girare la pellicola il regista Wirkola ha rivelato di essersi lasciato ispirare da Sam Raimi, Steven Spielberg e addirittura Quentin Tarantino. E' praticamente certo un sequel del film e mentre si attendono notizie su chi scriverà la sceneggiatura, Jeremy Renner e Gemma Arterton sono pronti a vestire nuovamente i panni dei due fratelli.

(Hansel and Gretel: Witch Hunters, 2013, Usa) Regia di Tommy Wirkola con Gemma Arterton, Jeremy Renner, Peter Stormare, Famke Jennsen 88', Universal, Azione, Fantasy, Horror 1 MAGGIO SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


SE ESISTE UN CINEMA DEL MALE PER ECCELLENZA, IL SUO CANTORE È ROB ZOMBIE.

Heidi (Sheri Moon), deejay di una famosa radio locale di Salem, meglio conosciuta come la città delle streghe, riceve in regalo una scatola di legno con all’interno un vinile: “un regalo dalle streghe”. Credendo che si tratti di una trovata originale di un nuovo gruppo musicale, la ragazza ascolta i suoni che provengono dal disco e presto ne viene condizionata, perdendo progressivamente il contatto con la realtà. Sta diventando pazza o le streghe di Salem stanno per tornare?

Le streghe d


Presentato al Festival di Toronto e a quello di Torino, Le streghe di Salem, ultimo lavoro del talentuoso Rob Zombie ha ricevuto eccellenti critiche. Ex leader della rock band White Zombie, Robert Bartleh Cummings in arte Rob Zombie è diventato in pochi anni un regista di culto nel genere horror, grazie ad alcuni titoli eccellenti come La casa del diavolo del 2005 e La casa dei 1000 corpi del 2003 ed al meno riuscito, ma efficace, sequel Halloween II. Rob Zombie lavora sempre con la sua musa, la bellissima moglie, Sheri Moon, protagonista di Le streghe di Salem. Colto e visionario coniuga il lato oscuro della storia americana, quello appunto della caccia e dei roghi di streghe, con l’inquietudine e la paura che si cela dietro i ritratti perfetti della famiglia americana e dell’America stessa. Le streghe di Salem prende spunto, anche dal titolo, al processo alle streghe di Salem che inaugurò nel 1692 in Nordamerica l’inizio di una serie di persecuzioni, accuse ed esecuzioni capitali per il presunto reato di stregoneria. La caccia alle streghe iniziò nel New England, proprio nel villaggio di Salem – capoluogo della contea di Essex nello stato del Massachusetts – e, a seguito di tale processo vennero giustiziate 19 persone accusate di stregoneria. Da notare che tra i produttori del film c’è Oren Peli, il creatore del fenomeno Paranormal Activity.

Le streghe di Salem

i Salem

(The Lords of Salem, Usa, 2012) Regia di Rob Zombie Con Sheri Moon Zombie, Bruce Davison, Jeffrey Daniel Phillips, Ken Foree, Dee Wallace 101’, Notorious, horror 24 APRILE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Al cinema da giovedì 4 aprile

Al cinema da giovedì 11 aprile

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Bianca come il latte, rossa come il sangue

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Come un tuono

Le avventure di Taddeo l’esploratore

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