Primissima Magazine - Settembre 2013

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www.primissima.it rivista programma dei cinema

GGIO OMA

Cattivissimo Me 2 PERCY JACKSON

E GLI DEI DELL'OLIMPO

SETTEMBRE 2013

COME TI SPACCIO LA FAMIGLIA

SOTTO ASSEDIO

WHITE HOUSE DOWN

I PUFFI 2

LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM


4 I film di Venezia 70

20 rush

6 micaela ramazzotti

22 i puffi 2

8 i film di SETTEMBRE

assedio 24 Sotto white house down

ATTUALITA'

intervista

Calendario

10

Scheda film

Scheda film

Scheda film

i film di SETTEMBRE Calendario

26 anni felici Scheda film

12 un piano perfetto Scheda film

27 daniele luchetti intervista

14 l'intrepido

26

28 gravity

Scheda film

Scheda film

16

percy jackson e gli dei dell'olimpo: il mare dei mostri Scheda film

30 cattivissimo me 2 Scheda film

ti spaccio 18 come la famiglia

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Scheda film

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rivista programmma dei cinema • anno 24 n.9 - settembre 2013 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane

Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 Roma

tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000 Art direction e Grafica Multivision S.r.l.

hanno collaborato a questo numero Marco Spagnoli, Federica Eusebio

stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini



La Mostra scommette sulle novità

Venezia 70

Tre italiani in gara, si inaugura con Clooney “Nel suo 70° anniversario, la Mostra si prende dei rischi in più. Nessuno ci obbligava a mettere in gara per la prima volta due documentari.” Una bella scommessa per Alberto Barbera, dall’anno scorso tornato a dirigere la Mostra del Cinema, che lui promette verrà ampiamente ripagata dalla sorpresa e dalla scoperta. Insomma, fermo restando un forte nucleo centrale di autori noti, che tornano a Venezia dopo alcuni anni, il baricentro si sposta verso un cinema meno riconosciuto, anche se saldamente ancorato alla realtà. “Il tema ricorrente è nelle storie che affrontano di petto la contemporaneità, con tutto il suo carico negativo, con l’assenza di prospettive e di visione per il futuro. L’impressione è che nessun regista riesca oggi a guardare al di là di una situazione di grande sofferenza.” In questo clima non c’è posto per la commedia che può sopravvivere solamente se riesce ad ancorarsi alla realtà. Non a caso l’unica in concorso è L’Intrepido esordio nel genere commedia di Gianni Amelio, con Antonio Albanese disoccupato tuttofare, che passa da muratore a cameriere, da venditore ambulante

a uomo delle pulizie pur di sopravvivere nella Milano di oggi. Il Concorso per la prima volta ospita due documentari, uno italiano Sacro Gra di Gianfranco Rosi, ed uno americano The Unknown Known: the Life and Times of Donald Rumsfeld del Premio Oscar Errol Morris (The Fog of War), un’intervista di due ore con l’ex braccio destro (e armato) di George Bush Jr. La parte da leone, spetta come al solito, ai titoli Usa, ben cinque su 20. Tre gli italiani, oltre al documentario Sacro Gra di Rosi che racconta il romano Grande Raccordo Anulare, c’è appunto L’Intrepido di Amelio, che torna a Venezia quindici anni dopo aver vinto il Leone d’Oro con Così ridevano, e infine Via Castellana Bandiera dell’esordiente Emma Dante, la storia di due automobiliste che non vogliono cedersi il passo in una stretta via di Palermo. Tra gli americani c’è il prolifico James Franco con Child of God tratto da un romanzo del grande Cormac McCarthy; Kelly Reichardt che torna a Venezia con l’ eco-drama Night Moves interpretato da Dakota Fanning e Jesse Eisenberg; David Gordon Green con Joe, interpretato dal detenuto Nicolas Cage ed infine l’esordiente Peter Landesman con Parkland, che racconta i quattro giorni che vanno dall’attentato di Dallas al funerale di John F. Kennedy nel Parkland Hospital. Tre film britannici, Under the Skin di Jonathan Glazer con Scarlett Johansson nei panni di un’ avvenente aliena che viaggia per la Scozia; The Zero Theorem di Terry Gilliam con Christoph Waltz, Matt Damon e Tilda Swinton; ed infine Philomena di Stephen Frears con Judi Dench nei panni di una settantenne che vuole ritrovare il figlio avuto a 16 anni e dato in adozione ad una famiglia americana, e che

Alberto Barbera

non ha mai più visto da allora. Tre film francofoni, La Jalousie di Philippe Garrel, il franco algerino Les Terrasses di Marzuak Alvash ed il franco-canadese Tom a la ferme di Dolan, Cardinal, Roy e Brochu. Due grandi autori dall’estremo oriente: il taiwanwese Tsai Ming-liang con Stray Dogs (un film testamentario lo ha definito Barbera), e The Wind Rises del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki. In perfetta sintonia con una Mostra che vuole esplorare nuovi territori il film d’apertura è Gravity di Alfonso Cuarón, con George Clooney e Sandra Bullock, e film di chiusura Amazonia di Thierry Ragobert, entrambi in 3D. Sempre fuori concorso (ed in 3D) l’animazione nipponica di Space Pirate Captain Harlock di Shinji Aramaki, l’atteso (e a quanto si dice estremo) Moebius di Kim Ki-duk, Leone d’Oro 2012 con Pietà; l’inglese Locke di Steven Knight, il remake nipponico de Gli Spietati, con Ken Watanabe nel ruolo di Clint Eastwood, scandalo annunciato il film The Canyons del Presidente della Giuria Orizzonti Paul Schrader, ed infine il ritorno di Ettore Scola con Che strano chiamarsi Federico!, “molto più di un documentario sul regista riminese”. Appuntamento dal 28 agosto al 7 settembre.



Intervista

Marco Spagnoli

Micaela Ramazzotti Sexy & Zen

“Io e Kim siamo stati già ‘sposati’ in Questione di cuore di Francesca Archibugi e ritrovarsi con un grande attore come lui, diretti da un regista del talento e del calbro di Daniele Luchetti è stata un’esperienza importante e molto stimolante sul piano professionale. Kim Rossi Stuart è un interprete sempre molto attento e concentrato. Un artista un po’ misterioso che ama scivolare dentro il ruolo che porta sullo schermo. Molti attori prima di girare una scena fino a quando sta per essere battuto il ciak, ridono e scherzano. Lui, invece, è sempre attento al dettaglio e silenzioso.” Micaela Ramazzotti è entusiasta del lavoro portato avanti in Anni Felici, film che sarà presentato in anteprima al Festival di Toronto, in cui l’interprete romana offre la sua grazia ed eleganza ad una figura di donna di quelle che non puoi dimenticare. Un personaggio, in parte, ispirato alla stessa madre del regista Daniele Luchetti per una storia di amore e passione, che coinvolge e travolge una coppia alle prese con fragilità e incertezze. “E’ un set che ha chiesto a tutti noi una grande concentrazione ed è stato bello ritrovarsi in personaggi così “estremi” e unici: capaci di litigare alla follia per poi fare l’amore come se non ci fosse un domani.”

terminato percorso ai suoi protagonisti. La vita degli attori e dei personaggi spesso sono influenzate dallo spirito della storia che racconti. Chi è Serena? Una donna di grande fascino, perché ha una ferita nella sua anima che la obbliga a cambiare costantemente. E’ piena di contraddizioni: è mille donne e nessuna al tempo stesso che, spesso, si trasforma a seconda delle persone con cui si trova a dialogare. Forse alla tua domanda non posso rispondere con un’assoluta certezza. Io stessa mi chiedo chi sia davvero una persona così bella e imprevedibile. E’ un personaggio un po’ estremo tanto imprevedibile quanto appassionante, ma anche molto dinamico che ti tiene fino alla fine con il fiato sospeso. La sua lacerazione, il suo essere contraddittoria è anche la cosa che mi affascina di più e – insieme alla sceneggiatura – è stato quello che mi ha guidato verso di lei. Oggi recitare cosa significa per lei? La stessa passione che avevo quando ho iniziato. E’ che non riesco ancora a spiegare pienamente: mi fa battere il cuore e mi tiene su con un misto di ansia, eccitazione, divertimento. Alla fine è sicuramente una grande gioia che porto in casa ai miei figli, a mio marito…il nostro è un lavoro che va di pari passo con la vita. Man mano diventi più matura, più ‘donna’, arrivano le prime rughe, sei più ‘morbida’…i ruoli cambiano… e anche io mi sento più pronta. I segni che mi mettono sul set per terra i tecnici per le posizioni, li ‘becco’ quasi tutti…

Un lavoro di full immersion… Io e Kim siamo abbastanza diversi nel nostro approccio alla recitazione, ma quello che senza dubbio ci unisce è l’approccio in grande profondità ai ruoli che ci vengono proposti, come in questo caso dove i due protagonisti, Guido e Serena, ci imponevano anche un certo senso di responsabilità essendo ispirati a persone così importanti e vicine alla vita del regista. Nessuna tensione tra di voi? E’ inevitabile che quando sei molto concentrato e ‘diventi’ il tuo personaggio, qualcosa ti porti dietro anche dopo il ciak. Al limite non ci parlavamo e vivevamo qualche spigolosità, giusto per riprenderci rispetto a quanto avevamo dato davanti alla macchina da presa…ed è stato molto bello così. Un film impone un certo ritmo narrativo e un de-

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Quindi Anni Felici le ha offerto un altro ruolo complesso con il quale lei ha potuto misurarsi in modo ancora più maturo? Le donne che porto sullo schermo sono, spessissimo, caratterizzate da una grande fragilità e personalmente amo molto calarmi nelle debolezze altrui. Alcune di loro sono ragazze e donne perfino, forse, un po’ buone a nulla, ma che tu vorresti coccolare e potere prendere per mano, perché sai di non potere fare a meno di loro nella tua vita.



I Film di Settembre 12 SETTEMBRE

Che strano chiamarsi Federico

5 SETTEMBRE

Regia Ettore Scola, Con Tommaso Lazotti, Maurizio De Santis. Bim, Documentario. Nel 20° anniversario della scomparsa di Fellini, il collega Ettore Scola racconta come è nata e come si è sviluppata nell’arco di cinquanta anni, la loro straordinaria amicizia.

You’re next

19 SETTEMBRE

L’arbitro

(Usa, 2011) Regia Adam Wingard. Con Sharni Vinson, Nicholas Tucci, AJ Bowen, Barbara Crampton. 95’, Eagle, Horror.

(Italia, 2013) Regia Paolo Zucca. Con Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Francesco Pannofino. Lucky Red, Commedia.

La festa di anniversario di matrimonio della famiglia Davison, riunita in una vecchia casa di villeggiatura, viene brutalmente interrotta dall’arrivo di un gruppo di serial killer mascherati da animali.

Arbitri ambiziosi (e disonesti), allenatori ciechi, bomber di provincia, rivalità paesane, si incontrano e scontrano nel più improbabile e aggressivo dei campionati di calcio nell’interno della Sardegna. 26 SETTEMBRE

26 SETTEMBRE

La fine del mondo (The world’s End, Usa, 2013) Regia Edgar Wright, Con Martin Freeman, Rosamund Pike, Simon Pegg, Nick Frost - 109’, Universal, Sci-Fi, Commedia.

Vent’anni dopo aver fallito di poco un epico tour alcolico, cinque amici d’infanzia si riuniscono per ritentare l’impresa, determinati a portare a termine, a qualsiasi costo, il giro dei 12-pint pub, l’ultimo dei quali si chiama, non a caso, The World’s End.

26 SETTEMBRE

Bling Ring

Oscure presenze

Regia Sofia Coppola Con Emma Watson, Leslie Mann, Taissa Farmiga, Erin Daniels, Maika Monroe, Nina Siemaszko - 95’, Lucky Red, Drammatico.

(dark skies, Usa, 2013) Regia Scott Stewart, Con Keri Russell, Josh Hamilton, Dakota Goyo. 98’, Koch Media, Horror.

Nel 2009 una banda mise a soqquadro le ville di divi come Paris Hilton, Lindsay Lohan, Megan Fox e Orlando Bloom, rubando vestiti griffati e gioielli. Dopo qualche tempo la polizia scopri che si trattava di una banda di teen agers, arrestando cinque insospettabili ragazzi di buona famiglia.

La vita tranquilla di una giovane coppia diventa un incubo quando una spaventosa presenza comincia a entrare ogni notte nella loro casa. Sempre più isolati da tutto e da tutti, i due dovranno prendere in mano la situazione per risolvere il mistero che si cela dietro questi eventi terrificanti, e cercare di salvare la loro famiglia.

The spirit of 45 26 SETTEMBRE

Identità nascoste (Hummingbird, Usa, UK, 2013) Regia Steven Knight. Con Jason Statham. 100’, Moviemax, Thriller. Un ex agente delle Forze Speciali viene risucchiato nel sottobosco criminale londinese. Costretto ad assumere una nuova identità, diventa un angelo vendicatore che punisce i malvagi.

(UK, 2013) Regia Ken Loach. Con Winston Churchill, Tony Benn. 94’, Bim, Documentario. 19 SETTEMBRE

The Grandmaster (Hong Kong, 2013) Regia Wong Kar-wai, Con Tony Leung, Chen Chang, Ziyi Zhang, Song Hye-kyo. La storia di due maestri del kung fu: lui viene dal sud della Cina, lei dal nord. Lui è Ip Man, lei è Gong Er. I loro destini si incrociano per la prima volta alla vigilia dell’invasione giapponese, nel 1936.

12 SETTEMBRE 26 SETTEMBRE

Lo spirito del 45’ invocato da Loach è quello che nel dopoguerra ha permesso ad una nazione stremata di ritrovare l’orgoglio e l’unità attorno ad una visione più giusta della società che ha gettato le basi per il welfare state.

il mondo di Arthur Newman (Usa, 2012) Regia Dante Ariola. Con Emily Blunt, Colin Firth, Anne Heche. 101’, Videa Un uomo in fuga dal proprio passato assume una nuova identità, per ricominciare tutto da capo. I suoi piani vengono scombinati dall’incontro con una donna che riesce a smascherarlo, ma con la quale ha molte, forse troppe, cose in comune.


KIM

ROSSI STUART MICAELA

RAMAZZOTTI MARTINA

FRIEDERIKE GEDECK

ANNI FELICI CATTLEYA E RAI CINEMA PRESENTANO

UN FILM DI DANIELE LUCHETTI

CON KIM ROSSI STUART MICAELA RAMAZZOTTI MARTINA FRIEDERIKE GEDECK SAMUEL GAROFALO NICCOLÒ CALVAGNA BENEDETTA BUCCELLATO PIA ENGLEBERTH SOGGETTO E SCENEGGIATURA SANDRO PETRAGLIA STEFANO RULLI CATERINA VENTURINI E DANIELE LUCHETTI CASTING DIRECTOR E AIUTO REGISTA GIANNI COSTANTINO DIRETTORE DI PRODUZIONE RICCARDO BORNI OPERATORE IVAN CASALGRANDI SEGRETARIA DI EDIZIONE MELISSA STRIZZI COSTUMI MARIA RITA BARBERA SCENOGRAFIA GIANCARLO BASILI SUONO MAURIZIO ARGENTIERI FOTOGRAFIA CLAUDIO COLLEPICCOLO MUSICHE FRANCO PIERSANTI MONTAGGIO MIRCO GARRONE FRANCESCO GARRONE ORGANIZZATORE GENERALE SANDRA BONACCHI PRODUTTORE ESECUTIVO MATTEO DE LAURENTIIS PRODOTTO DA CATTLEYA CON RAI CINEMA PRODUTTORE DELEGATO GINA GARDINI PRODOTTODA RICCARDO TOZZI GIOVANNI STABILINI MARCO CHIMENZ REGIA DI DANIELE LUCHETTI /annifeliciilfilm

DAL 3 OTTOBRE AL CINEMA


I Film di Settembre One Direction This is Us

Riddick Usa 2013 Regia David Twohy. Con Vin Diesel, Karl Urban, Katee Sackhoff, Dave Batista. Notorious, Fanta-thriller. Ritenuto morto e abbandonato su un pianeta desolato, per sopravvivere Riddick deve imparare a uccidere i predatori alieni e quando tutti i cacciatori di taglie della galassia gli piomberanno addosso, lui sarà pronto ad accoglierli.

5 SETTEMBRE (Usa, 2013) Regia Morgan Spurlock. Cast Harry Styles, Zayn Malik, Niall Horan, Louis Tomlinson, Liam Payne. Warner bros., Documentario, Musicale ''Un film per spiegare ai fan chi siamo''. Niall, Zayn, Liam, Harry e Louis, i ragazzi del pop globale venuti dalla provincia inglese e irlandese e diventati la band più celebre del pianeta, si raccontano in un documentario che li ha filmati per la prima volta nella loro vita privata.

12 SETTEMBRE

Universitari amori in corso

Mood Indigo La schiuma dei

(Italia, 2013) Regia Federico Moccia, Con Primo Reggiani, Nadir Caselli, Simone Riccioni, Brice Martinet. Medusa, Commedia.

(L’ecume des jours, Francia, 2013) Regia Michel Gondry. Con Romain Duris, Audrey Tatou. 125’, Koch Media, Drammatico.

Carlo, Faraz e Alessandro, tre universitari fuori sede, dividono una casa che il proprietario improvvisamente inizia ad affittare anche a ragazze. L’arrivo di Francesca, Giorgia ed Emma sconvolgerà inevitabilmente l’instabile equilibrio cameratesco per formare una nuova, confusissima e tumultuosa famiglia allargata.

Un giovane e ricco parigino si innamora di una ragazza incontrata per caso, convolando subito a nozze. Ma durante la luna di miele una ninfea inizia a crescere nei polmoni della ragazza e l’unico modo per salvarla sembra essere circondarla di fiori freschi ogni giorno.

Via Castellana Bandiera Regia Emma Dante, Con Alba Rohrwacher, Elena Cotta, Emma Dante, Renato Malfatti. 19 SETTEMBRE 90’, Cinecittà, Drammatico. Rosa, una palermitana che vive a Milano con la compagna Clara, tornata in città per il matrimonio di un amico, al volante di una Multipla entra nella stretta Via Castellana Bandiera e finisce per ingaggiare una sorta di duello con la Punto di Samira, una testarda albanese trapiantata a Palermo, in arrivo dalla direzione opposta.

Una fragile armonia (Late Quartet, Usa, 2013) Regia Yaron Zilberman. Con Catherine Keener, Christopher Walken, Philip Seymour Hoffman. 105’, Good Films, Drammatico. I quattro membri di un celebre quartetto di archi, alla notizia che uno di loro, affetto dal Parkinson, è costretto a lasciare, sono costretti a rimettere in discussione il loro rapporto sia sul piano artistico, personale e sentimentale.

5 SETTEMBRE 26 SETTEMBRE

26 SETTEMBRE

12 SETTEMBRE

Lo sconosciuto del lago

(L'inconnu du Lac, Francia, 2013) Regia Alain Guiraudie. Con Pierre Deladonchamps, Christophe Paou. 97’, Teodora, Drammatico. Estate. Un luogo di incontro per uomini, nascosto sulla riva di un lago. Frank si innamora di Michel, un uomo aitante, bello e mortalmente pericoloso. Frank lo sa, ma non vuole rinunciare a vivere questa avventura.

12 SETTEMBRE

Tango libre (Belgio, 2012) Regia Frédéric Fonteyne, Con François Damiens, Sergi López, Jan Hammenecker, Anne Paulicevich. 98’, Bolero, Drammatico. Una guardia carceraria con la passione del tango affascinato da una occasionale compagna di ballo, la rincontra il giorno successivo nel parlatorio del carcere, dove scopre essere la compagna di due detenuti che stanno nella stessa cella. Nonostante i divieti, l’uomo finisce per farsi coinvolgere nella complicata vita sentimentale della donna

12 SETTEMBRE

Il potere dei soldi (Paranoia, Usa. 2013) Regia Robert Luketic. Con Harrison Ford, Gary Oldman, Liam Hemsworth, Amber Heard. Moviemax, Thriller. Beccato dal suo capo mentre tenta, ingenuamente, di sottrarre dei fondi della ditta, un giovane impiegato di una società tecnologica pur di non essere licenziato e denunciato accetta di infiltrarsi in una compagnia rivale per rubare informazioni su un progetto top secret.



Un piano perfetto Due anni dopo il successo internazionale del suo primo film Il truffacuori, Pascal Chaumeil torna con una nuova commedia romantica interpretata da Dany Boon e Diane Kruger. Per aggirare la maledizione familiare che vuole che tutti i primi matrimoni siano destinati al fallimento, mentre il secondo è quello giusto, Isabelle (Diane Kruger) che vive con l’uomo della sua vita decide però di sposarne un altro, uno qualsiasi per divorziarne al più presto, e poter finalmente convolare a seconde e infallibili nozze. Solo che il primo venuto (Dany Boon) che si chiama Jean-Yves, redattore della Guida turistica “Routard”, è la persona sbagliata, non è un tipo accomodante e non ne vuole sapere che la sua donna se ne vada così presto. Anche se la bionda Diane Kruger gli renderà la vita molto dura tirandogli dei brutti scherzi in varie parti del mondo pur di convincerlo a mollare la presa. Una commedia romantica con molte gag, con due personaggi efficacemente stereotipati , lei (Kruger) determinata e senza pietà, lui (Boon) maldestro, ordinario e testa-dura, la persona sbagliata nei momenti e nei luoghi sbagliati. Già, perché anche i luoghi hanno un peso notevole nella dinamica del film che poggia su svariati spostamenti geografici, da Parigi a Copenhagen, passando per il Kilimandjaro, il Kenya e la Piazza Rossa di Mosca. Dove tutto e il contrario di tutto può succedere.

Un piano perfetto

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(Francia, 2012) Regia di Pascal Chaumeil. Con Diane Kruger, Dany Boon, Alice Pol, Robert Plagnol. 104’, Medusa, Commedia romantica 19 SETTEMBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER



Un ritratto dell’Italia disastrata di oggi attraverso la storia di un disoccupato pronto a mille mestieri, che passa da muratore a cameriere, da venditore ambulante a uomo delle pulizie pur di sopravvivere.

L'Intrepido


Il protagonista di questo “racconto dai toni leggeri” che mira a restituirci “l’aria del nostro tempo con un tocco di fantasia” è Antonio Albanese, per il quale il film è stato scritto. “Un film per e su di lui, che è per me uno dei più straordinari attori che abbiamo“, racconta il regista Gianni Amelio, che non svela nulla della trama. “Una commedia con un cuore tragico e un personaggio tenero e disarmato“. “Antonio Albanese - continua Amelio - è uno dei più straordinari attori che abbiamo in Italia, l’Intrepido è un personaggio pensato per lui, una storia scritta sulle sue qualità che definirei chapliniane, capaci di far convivere il sorriso con la com- mozione più struggente. Penso a questo film come a qualcosa di completamente nuovo per me che non mi sono mai cimentato con la commedia. Un racconto dai toni leggeri che ci restituisca l’aria del nostro tempo con un tocco di fantasia’’.

Una grande responsabilità per l’attore brianzolo, reduce dai successi delle sue maschere, Cetto la Qualunque, Rodolfo etc. di Qualunquemente e Tutto Tutto Niente Niente. Chiamato adesso a volare più alto da uno dei registi più raffinati del nostro paese (che ha lasciato anche la Direzione del Festival di Torino, per tornare a fare il regista a tempo pieno. E’ lui l’intrepido del titolo, nei panni di Antonio Pane, un disoccupato che in mancanza di un vero lavoro si adatta a fare un po’ di tutto, compreso il so- stituire per poche ore chi un mestiere vero ce l’ha ancora. A seconda del bisogno, l’uomo si trasforma così in muratore, cameriere, autista di tram, uomo delle pulizie, ambulante... Cavalcando l’attualità italiana, di un Paese allo sbando, senza lavoro e in crisi perenne, Amelio prova così a raccontare la sua visione dell’Italia di oggi, da Milano, la città più ricca del paese. Il film è stato selezionato, in concorso, dal festival di Venezia dove nel 1998, Amelio vinse il Leone d’Oro con il film Così ridevano. Da allora nessun altro regista italiano è riuscito nell’impresa.

L’Intrepido

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(L'Intrepido, Italia, 2013) Regia di Gianni Amelio con Antonio Albanese 01 Distribution, Commedia. 5 SETTEMBRE

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Torna la saga fantasy di Percy Jackson, con un nuovo capitolo all’insegna dell’avventura mitologica. Novelli argonauti alla ricerca del Vello d’oro, Percy ed i suoi compagni dovranno vedersela con il Mare dei Mostri ed i suoi terribili abitanti.

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo:

Il mare dei mostri


La vita di un semidio a New York non è sempre facile, e quella di Percy Jackson è diventata una vera impresa da quando ha scoperto di essere figlio di Poseidone e deve trascorrere tutte le estati al Campo Mezzosangue, insieme ai suoi simili. Ma ora il campo è in grave pericolo: l’albero magico che lo protegge è stato avvelenato e non riesce più a difenderlo dalle invasioni dei mostri. Solo il Vello d’Oro può salvarlo! Ma è custodito su un’isola da Polifemo, nelle acque tumultuose del Mare dei Mostri. La missione è affidata alla figlia di Ares, ma Percy non può certo restarsene con le mani in mano... anche perché il suo satiro custode Grover è nelle grinfie di Polifemo! Accompagnato dalla fedele Annabeth e dal nuovo amico ciclope Tyson, Percy dovrà intraprendere un viaggio per mare che li porterà nelle acque mortali del Mare dei Mostri, conosciuto dagli esseri umani come il Triangolo delle Bermuda. Si troveranno così a dover sfidare un gigantesco toro meccanico che sputa fiamme, terribili creature marine, un enorme Ciclope e altri semidei di cui non ci si può fidare. Se Percy dovesse fallire nella sua impresa, il Campo dei Mezzosangue cesserà di esistere e tutto l’Olimpo crollerà. Anche questo secondo film è tratto dalla saga dei romanzi di Rick Riordan, ma questa volta la produzione ha voluto calcare maggiormente la mano sull’aspetto visivo con rimandi ed omaggi ad altri colossal ‘fantasy’: da Harry Potter a Scontro tra Titani, da Twilight a Lo Hobbit, con il regista Thor Freudenthal (Diario di una schiappa) al timone ed il regista del primo episodio, nonché regista di Harry Potter e la pietra filosofale, in veste di produttore. Confermato il cast dell’originale con Logan Lerman nei panni del semidio Percy figlio di Poseidone, Alexandra Daddario in quelli di Annabeth figlia di Atena e Brandon T. Jackson in quelli del satiro Grover e con l’aggiunta delle new entry Nathan Fillion alias Hermes e Stanley Tucci alias Dioniso.

Percy Jackson e gli Dei dell’Olimpo: il mare dei mostri

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(Percy Jackson & the Olympians: The Sea of Monsters, 2013, Usa) Regia di Thor Freudenthal Con Logan Lerman, Brandon T. Jackson, Alexandra Daddario, Levin Rambin, Douglas Smith, Jake Abel 20th Century Fox, FantasySCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER Avventura 12 SETTEMBRE


Scordatevi le Notti da Leoni, adesso la commedia più trasgressiva si fa tutta in famiglia. Soprattutto quando la famiglia è a noleggio, messa insieme da uno spacciatore e formata da una spogliarellista, un giovane e smanioso ‘cliente’ ed una tatuata e astuta teenager nei ruoli improbabili di una moglie e due figli perfetti

Come ti spaccio la famiglia


Tutto inizia quando David Burke (Jason Sudeikis) uno spacciatore di marijuana dal singolare senso etico, che tra la sua clientela annovera ricchi cuochi e mamme borghesi, ma niente ragazzini, viene aggredito da alcuni punkabbestia che lo derubano dell'intera merce, lasciandolo in un mare di guai e debiti con il suo fornitore Brad (Ed Helms). Ora Dave deve rimettere tutto a posto, o quantomeno salvare la pelle, accettando di aiutare Brad a spacciare droghe pesanti e accettando di andare in Messico a recuperare un grosso carico di droga. Per riuscire in questa non facile impresa l’uomo decide di spacciare il viaggio come una gita familiare, coinvolgendo un improbabile gruppo di vicini di casa che vuole fare passare per la sua famiglia, caricare il caravan con la merce e tornarsene oltre confine. La sexy ballerina pole dancer (Jennifer Aniston) sarà una perfetta madre di famiglia in vacanza con marito e due figli. Stipati dentro una roulotte "I Miller" attraverseranno il Messico, direzione confine degli USA, durante un week end del 4 luglio che nessuno di loro potrà mai più dimenticare in un crescendo di situazioni comiche e di incontri con personaggi stralunati e quantomeno eccentrici. Piccante quanto basta Jennifer Aniston riesce a dare vita, grazie anche al suo fisico perfetto di sexy quarantenne, ad un singolare quanto esilarante personaggio di spogliarellista in vacanza come madre di famiglia, in una commedia insolita e molto divertente.

Come ti spaccio la famiglia (We’re the Millers, USA, 2013) Regia di Rawson Marshall Thurber Con Jennifer Aniston, Jason Sudeikis, Emma Roberts, Ed Helms 110’, Warner Bros., Commedia 12 SETTEMBRE

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RUSH

La storia di uno dei pi첫 grande duelli della storia della Formula Uno, quello tra James Hunt e Nicky Lauda, nel mondiale 1976, un anno memorabile e maledetto.


La storia di quel mondiale epico e del dualismo tra due personaggi così diversi, freddo e razionale Lauda, trasgressivo e rubacuori Hunt, ha affascinato il regista Ron Howard, autore di Apollo 13 e il Codice Da Vinci, che ha deciso di trarne un film. Un capitolo è riservato al grave incidente occorso a Lauda sul circuito di Nürburgring nell’agosto del 1976, che stava per costargli la vita. Solo sei settimane dopo, l’austriaco torna a guidare la sua Ferrari per competere ancora una volta contro Hunt, che, a bordo della McLaren, avrebbe vinto la finale del campionato di Formula 1 per un punto di vantaggio.

Si tratta del secondo film di Ron Howard basato su una storia vera, dopo A Beautiful Mind, in cui si raccontava della vita del matematico premio Nobel John Forbes Nash Jr,. Girato principalmente in Inghilterra ed in vari circuiti, Howard ha ricostruito molte scene leggendarie, dal drammatico incidente di Lauda al Nurburgring, al finale thrilling al Gp del Giappone in cui Lauda si ritirò a causa della fortissima pioggia scatenando una polemica sul diritto per un pilota di aver paura e di scegliere liberamente di non correre mentre tutti i suoi colleghi proseguirono la corsa. Il tre volte campione del mondo (1975, 1977 e 1984) Niki Lauda, che ormai ha 62 anni ed è il Presidente della Mercedes F1, porta ancora sul viso e sul corpo i segni di quell’anno e di cosa era, all’epoca, la formula 1. Howard ha voluto che fosse lui il primo a vedere il film, organizzandogli una proiezione ‘segreta’ in occasione del Nurbugring di quest’anno.

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“Non ho mai visto qualcosa di così reale sul nostro sport”, ha commentato Lauda. “Mi dispiace solo che anche James (Hunt) non fosse qui con me a guardare la nostra storia (Hunt è morto nel 93). Credo si sarebbe parecchio divertito. Molti appassionati di corse automobilistiche, che nei Settanta neppure erano nati, avevano bisogno di un film che gli facesse capire com’era quell’epoca delle corse. E l’opera di Ron Howard con la sceneggiatura di Peter Morgan riescono a spiegare ai tifosi di oggi ciò che facevamo allora...».

Rush (GB, Usa, 2013) Regia di Ron Howard Con Chris Hemsworth, Daniel Brühl, Alexandra Maria Lara, Olivia Wilde, Pierfrancesco Favino 01 Distribution, Drammatico. Azione SCATTA IL QR CODE 12 SETTEMBRE

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I PuffI sI confermano come deI PersonaggI amatIssImI daI bambInI dI tutte le età e dI dIverse generazIonI. Dopo Il prImo fIlm ambIentato a New York, questa volta lI rItrovIamo a Parigi, in una nuova e memorabile avventura.

I Puffi 2 Nati nel 1958 dalla matita di Peyo, i Puffi sembrano non subire il tempo che passa e oltre mezzo secolo più tardi continuano a conquistare consensi in tutto il mondo al punto che il primo capitolo di questa saga a tecnica mista tra live action e animazione 3D è stato uno dei più grandi successi del cinema animato che ha portato questi personaggi ad esseri famosi in territori come latino america e Russia dove non erano ancora conosciuti. Secondo il regista Raja Gosnell la spiegazione del successo dei Puffi è molto semplice “Questi sono personaggi che vivono da sempre nelle memorie dell’infanzia delle persone” spiega “Sono ricordati e venerati nei cuori delle generazioni degli adulti e sono una scoperta adorabile per i più piccoli.. Così abbiamo creduto che fosse nostro dovere prendere i

personaggi che il pubblico conosceva e amava e portarli nel presente. Per farlo dopo avergli fatto dare ‘un morso’ alla Grande Mela abbiamo voluto mettere nuovamente alla prova il loro fascino cosmopolita con una nuova avventura che li conduce nella Città delle luci, ovvero Parigi.” Gosnell conclude “La cosa più eccitante per me, come regista, è stato sviluppare questa grande avventura e ambientarla in tutta Parigi: sul palco del Teatro dell’Opera di Parigi così come a Notre Dame. Abbiamo girato in luoghi in cui nessuno ha mai pensato di potere fare un film. E tutto per merito dei Puffi che in Francia s o n o amatissimi. Che altro si può chiedere !? “


Il malvagio mago Gargamella crea una coppia di creature che sembrano dei Puffi e che in realtà tramano un piano malvagio contro gli irresistibili esserini blu. Per rendere questi due piccoli davvero come dei Puffi normali è, però, necessario un incantesimo segreto che solo Puffetta conosce. Così Gargamella rapisce la bionda Puffetta doppiata in inglese dalla cantante Katy Perry e la porta con sé a Parigi dove è stato incoronato il ‘più grande mago del mondo’ attirando a sé l’attenzione di milioni di adoratori. Ad inseguirla non solo tutti i piccoli personaggi beneamati da sempre, ma anche i loro amici umani Patrick e Grace Winslow che abbiamo conosciuto nel primo film.

I Puffi 2 (The Smurfs 2, USA, 2013) Regia di Raja Gosnell. 105’, Sony, Commedia Live Action Animazione 19 SETTEMBRE

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Sotto Assedio

Mentre sta visitando la Casa Bianca assieme alla piccola figlia con un tour guidato, un detective della polizia di Washington (Tatum), precedentemente bocciato al colloquio per entrare nel servizio di sicurezza del Presidente degli Stati Uniti (Foxx), dovrà entrare in azione per difendere la propria figlia e lo stesso Presidente dall’assalto di un esercito di paramilitari armati fino ai denti.

White House Down

Diretto da uno specialista assoluto del genere, il Roland Emmerich di Independence Day e di The day after tomorrow, il film è inter- pretato dalla coppia Channing Tatum (G.I. Joe - La vendetta) e Jamie Foxx (Django Unchained). Prima di essere un film ambientato totalmente all’interno della Casa Bianca, il film di Emmerich vuole essere a tutti gli effetti un film d’azione, con nemici molto realistici e molto credibili: un gruppo paramilitare che riesce a impossessarsi di tutti i centri nevralgici di Washington, e che verrà fermato da un eroe sconosciuto, che oserà laddove i servizi segreti hanno fallito. E’ la grande occasione del giovane e lanciatissimo Channing Tatum

che si trova a prendere idealmente il testimone dai celebri action heroes ‘salva-presidenti’ che lo hanno preceduto come Steven Seagal, Sylvester Stallone, Wesley Snipes, Keanu Reeves, Jean-Claude Van Damme, e con un co-protagonista del calibro di Jamie Foxx. La loro alchimia, ed i loro diversi modi di vedere le cose, uno da semplice poliziotto e l’altro da Presidente pronto al sacrificio, sono parte fondamentale della dinamica e del divertimento della storia. Il debutto negli States a livello di incassi è stato piuttosto deludente, a causa dell’uscita con qualche settimana di anticipo di Attacco al potere - Olympus has Fallen, anche quest’ultimo incentrato, pur

con notevoli differenze, su un assalto alla Casa Bianca, e prima ancora di G.I Joe - La Vendetta, dove i paladini Dwayne Johnson e Bruce Willis, devono sfrattare dalla Casa Bianca l’organizzazione terroristica Cobra. Tre film in pochi mesi con la Casa Bianca in ostaggio dei criminali. Ce n’è abbastanza per far parlare di un nuovo genere, che da noi potrebbe essere soprannominato grillino, dove si gioca (duro) con la demolizione del simbolo più alto del potere. Anche se Emmerich, da par suo, ne offre una variante alla Die Hard, con sequenze memorabili come l’inseguimento automobilistico all’interno della Casa Bianca, elicotteri a volo radente, bunker e tunnel segreti....


Sotto Assedio White House Down

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(White House Down, Usa, 2013) Regia di Roland Emmerich con Channing Tatum, Jamie Foxx, Maggie Gyllenhaal, Jason Clarke, Richard Jenkins 131’, Warner Bros., Action-Thriller 19 SETTEMBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Dopo il grande successo de La nostra vita che ha consentito a Elio Germano di vincere la Palma d’Oro al Fesitval di Cannes per la migliore interpretazione maschile, Daniele Luchetti torna dietro alla macchina da presa per il terzo capitolo di una trilogia dedicata all’esplorazione dei rapporti personali all’interno di una famiglia. Se in Mio Fratello è figlio unico e La Nostra Vita le storie lo portavano verso i fratelli e i figli, questa volta, al centro della narrazione ci sono un uomo e una donna fortemente legati dall’amore e dal sesso, ma al tempo stesso così diversi e distanti che rischiano quasi di ‘farsi male’. Un film forte ed emozionante in cui Luchetti prende spunto dalla sua esperienza personale, sublimata in un racconto che va ben oltre la memoria per diventare universale. Una ‘storia mitologica’ della famiglia del regista, come recitava il primo titolo originale del film, diventata il riflesso della narrazione di un pezzo di storia italiana filtrata attraverso le vicissitudini di un nucleo familiare molto particolare e, al tempo stesso, in cui tutti – bene o male – possono riconoscere qualcosa del proprio vissuto.

Anni Felici Daniele luchetti dirige Kim rossi stuart e micaela ramazzotti in due personaggi ispirati ai suoi genitori che diventano il simbolo di un amore totale e claustrofobico tra due persone appassionatamente incompatibili

La storia, ambientata a Roma nel 1974, è quella di Guido (Kim Rossi Stuart), uno scultore che vorrebbe essere d’avanguardia ma si sente intrappolato in una famiglia troppo borghese e presente. Serena, sua moglie (Michaela Ramazzotti) non ama l’arte ma molto l’artista dal quale vorrebbe essere ricambiata con attenzioni e riconoscimenti. I loro figli, Dario e Paolo, rispettivamente di 10 e 5 anni, sono testimoni involontari dell’irresistibile attrazione erotica dei loro genitori ma anche dei loro continui dissapori, dei tradimenti, delle trattative amorose, abituandosi a vivere in una famiglia costantemente sull’orlo della rottura. Tra happenings artistici, colpi di testa, film in super 8, pigre vacanze, design e confessioni,

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il film racconta gli anni felici – ma che sembravano infelici - di una famiglia che, provando ad essere più libera, si ritrova in una prigione senza vie di fuga. Riusciranno a salvarsi?

Anni felici (Italia, 2013) Regia di Daniele Luchetti Con Kim Rossi Stuart, Micaela Ramazzotti, Martina Gedeck, Samuel Garofalo, Niccolò Calvagna. 01 Distribution, Drammatico. 3 OTTOBRE SCATTA IL QR CODE E GUARDA IL TRAILER


Intervista

Daniele Luchetti

Una singolare famiglia italiana “I miei ultimi film parlano di famiglie: Mio fratello è figlio unico e La nostra vita si riferivano alle vite di persone che conosco oppure di cui avevo letto la storia. Mi sono accorto quindi di stare avvicinandomi progressivamente al racconto della famiglia che conosco meglio, ovvero la mia.” Così il regista Daniele Luchetti racconta la nascita di Anni Felici il film interpretato da Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti presentato al Festival di Toronto che esplora il complesso e coinvolgente rapporto tra un marito e una moglie sullo sfondo dell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. “Inizialmente il film si intitolava Storia mitologica della mia famiglia, poi, però la narrazione ha preso una piega differente e persone che solo io conoscevo così, perché parte della mia vita, si sono trasformate in personaggi quasi “universali” che tutti possono riconosce- re. A quel punto non si trattava più solo della “mia” storia della ‘mia’ famiglia. Un titolo così sarebbe stato riduttivo.”

dal tema portante della ‘terra’, noi Italiani, invece, siamo concentrati intorno a questa tematica che personalmente credo mi appartenga molto. Chi sono, quindi, i protagonisti? Sono una coppia di genitori, due figli, ma anche delle nonne molto diverse tra loro che – in qualche maniera – sembrano volere alludere fortemente alle differenze dell’Italia degli anni in cui la storia è ambientata. Il personaggio interpretato da Micaela Ramazzotti è stato allevato con grande calore dalla sua famiglia ed è pronta a restituire questo affetto a patto di essere amata. Non si può non amarla, mentre Kim Rossi Stuart porta sullo schermo un artista educato alla freddezza della bravura ed è, dunque, tutto concentrato su se stesso e sulla sua creatività. E’ una coppia che si vuole molto bene e vive una fortissima tensione ed attrazione erotica. Non riescono a fare a meno l’uno dell’altra. E’ la storia di un impossibile stare insieme e di un altrettanto impossibile lasciarsi. L’elemento fisico sembra essere molto accentuato… Anni fa incontrando lo scrittore Abraham Yehoshua mi ha fatto notare come la letteratura israeliana sia caratterizzata dal tema portante della ‘terra’, mentre quella italiana invece sia concentrata intorno a questa tematica che personalmente credo mi appartenga molto. Ultimo capoverso colonna dx correggere: Era un’epoca in cui il corpo veniva messo in primo piano con tutti i desideri ad esso connessi.

Perché questa ‘ossessione’ per la famiglia? Credo che il tema della famiglia sia uno di quelli che definisce al meglio il nostro essere italiani. Anni fa incontrando lo scrittore Abraham Yehoshua mi ha fatto notare come se la letteratura israeliana è caratterizzata

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Un film che lascia senza fiato nel vero senso della parola e che fa sembrare lo spettacolare Apollo 13 come una passeggiata di salute. Il 3D portato alle sue massime possibilità visive dal talento del geniale regista Alfonso Cuaròn

Gravity

Una storia di fantascienza iperrealistica che racconta le possibili conseguenze di un disastro spaziale e del tentativo disperato di due astronauti di mettersi in salvo. Un film intimista e perfino molto divertente, perché racconta una storia umanissima di sopravvivenza e speranza, sullo sfondo silenzioso e infinito dello spazio intorno al nostro pianeta. Una trama di grande emozione, resa ancora più drammatica dal contrasto che si crea con l’indifferenza del cosmo. La Dottoressa Ryan Stone (Sandra Bullock) è alle prese con la sua prima missione

spaziale sullo Shuttle. Con lei, oltre ad un equipaggio di veterani, c’è il comandante Matt Kowalsky (George Clooney). Quando una pioggia di detriti dovuti ad un incidente provocato dai Russi si abbatterà su di loro, mentre sono in missione fuori dalla navicella, Kowalsky e la Stone faticheranno non poco a trovare una via di scampo da quello che sta per rivelarsi uno dei più grandi disastri della storia dell’astronautica in un crescendo di avarie e di situazioni al limite che il regista Alfonso Cuaròn mostra in maniera spettacolare, grazie anche all’utilizzo del 3D. La tecnologia di ripresa

tridimensionale, infatti, restituisce allo spettatore l’assenza di peso e la pericolosità di circostanze estreme dove nessuno può sopravvivere senza sfruttare al meglio quello che ha a disposizione, ovvero la propria intelligenza e, soprattutto, tutta l’esperienza maturata durante l’addestramento. I due protagonisti Sandra Bullock e George Clooney danno vita ad una grande alchimia nel portare sullo schermo una storia di amicizia e, forse, qualcos’altro dinanzi ad eventi mai verificatisi prima, restituiti da Cuaròn in tutta la loro spaventosa dimensione.


Alfonso Cuaròn apre con Gravity proprio quel Festival di Venezia che nel 2001 consacrò definitivamente il suo talento con Y tu mama tambièn seguito da Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban e il drammatico I figli degli uomini. Un thriller pieno di emozioni, ma – soprattutto – una grande storia di fantascienza dove la realtà di quello che potrebbe accadere lascia il passo alle reazioni di due esseri umani pronti a tutto – o quasi – pur di sopravvivere. Gravity segna un nuovo progresso nell'arte cinematografica, perché dimostra come

il 3D in mano ad un autore intelligente e non privo di humour possa diventare uno strumento perfetto per raccontare storie che vanno ben oltre il limite della nostra immaginazione in termini di impatto visivo e, soprattutto, di grandi emozioni. Una pellicola che coniuga il cinema d'autore con il blockbuster nel segno dell'intelligenza e di una straordinaria capacità di sfruttare in modo innovativo la tecnologia, e che si rivolge giustamente al grande pubblico che resterà inchiodato alla poltrona fino all’ultimo respiro – è proprio il caso di dirlo – di una storia dove l’ossigeno è tutto.

Gravity (Id., USA, 2013) Regia di Alfonso Cuaròn con George Clooney, Sandra Bullock 90’, Warner Bros, Azione Fantascienza 3 OTTOBRE

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Siamo andati a Parigi per raccontarvi come è stato realizzato il sequel del film fenomeno del 2010 che sta battendo i record di incassi del primo capitolo.

Cattivissimo ME 2 (Parigi) Dopo il grandissimo successo mondiale di Cattivissimo Me tornano il malvagio Gru e le sue adorate bambine, nonché gli immancabili e sempre più ‘eccentrici’ Minions. Per- sonaggi portati sul grande schermo dal produttore dei primi due film de L’Era Glaciale, nonché di Robots Chris

Meledandri e dai registi Chris Renaud e Pierre Coffin, già al timone del primo capitolo prodotto da Universal Pictures e Illumination Entertainment che ha divertito il pubblico del mondo intero nel 2010 incassando più di 540 milioni di dollari ed è entrato nella Top Ten dei film d’animazione più importanti della storia del cinema hollywoodiano. Insolita, ma molto significativa la scelta di produzione, situata a Parigi nel cuore d’Europa e della capitale francese - e non in uno Studio hollywoo-

diano - negli uffici della società MacGuff Ligne, attivissima nel campo dell’effettistica visiva d’Oltralpe da oltre dieci anni che ha collaborato alla realizzazione di film come Arsenio Lupin, La vita di Coco Chanel, Il piccolo Nicolas. “Avevamo la possibilità di realizzare il nostro film in


tivi risultano essere sempre i personaggi più interessanti ed il nostro è decisamente un campione assoluto della categoria. Da Darth Vader al Joker questi sono i personaggi a cui abbiamo pensato durante la realizzazione del film. Un’altra costante fonte di ispirazione è stata sicuramente quella del personaggio di Peter Sellers per i film della serie de La Pantera Rosa.” “Cosa fa un regista? E’ l’uomo che

qualsiasi parte del mondo." Ci ha spiegato un responsabile della produzione. "Ma è stata la combinazione di talento e qualità produttiva che ci ha convinto a lavorare a Parigi presso la MacGuff e affidarci così all’esperienza e agli strumenti di questa società innovativa e affidabile. In più questa opportunità ci ha consentito di scegliere il regista francese Pierre Coffin con cui Chris Meledandri da tempo voleva lavorare, affiancandogli un altro grande professionista

come Chris Renaud, che spiega: “E’ divertentissimo potere tornare a lavorare su un film incentrato su un cattivo che si propone nella tradizione dei ‘villain’ alla 007. Gru ha migliaia di gadgets e, ovviamente, è dotato di un rifugio supersegreto dove prepara il suo piano per conquistare il mondo e, in particolare, rubare la luna. Del resto anche se può sembrare un piano un po’ stupido, si può immaginare un trofeo migliore per dimostrare al mondo il proprio valore come Cattivo Pubblico Numero Uno?” Renaud prosegue: “In un film d’animazione il regista è il perno centrale di un ingranaggio complesso e costoso. E’ necessario sapere coordinare il lavoro di tutti e possibilmente conoscerlo.” Renaud sembra tutt’altro che sorpreso dal successo del primo capitolo: “I cat-

ha le risposte per tutte le domande.” Chris Renaud ha trascorso la sua vita nell’animazione e gira per gli studi MacGuff di Parigi con una matita infilata sopra l’orecchio destro. “E’ un vecchio vezzo di noi animatori.” Dice: “Chi come me è cresciuto disegnando, non può farne a meno. E anche se oggi si fa tutto con il computer, avere una matita sempre con me mi fa stare più tranquillo.” E i Minions? Renaud e Coffin non hanno dubbi “Questa volta li vedrete più ‘selvaggi’ e ‘scatenati’ che mai...Se nel primo capitolo abbiamo provato un po’ a trattenerci nelle loro assurde avventure, questa volta, possiamo proprio dirlo, ci siamo ‘scatenati’.”

Cattivissimo Me 2

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(Despicable Me 2. USA, 2013) Regia di Chris Renaud & Pierre Coffin 98’, Universal Pictures, Animazione 10 OTTOBRE

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