Primissima maggio

Page 1

www.primissima.it rivista programma dei cinema

Robin Hood

Eroe o Bandito?

la nostra vita

maggio n째 5

la regina dei castelli di carta

The final destination 3D

prince of persia

LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM




Business as usual sulla Cr I

l cinema visto da Cannes è sempre una gran bel vedere, un grande circo pieno di artisti, i migliori su piazza, almeno in quel preciso momento. Quest’anno (12-23 Maggio) non sarà diverso, anche se alcuni titoli prestigiosi dati per certi alla vigilia non ci saranno perché non potranno essere completati in tempo. Cominciamo quindi dai film che non ci saranno, a meno di un miracolo dell’ultim’ora. L’assenza più vistosa quella di The tree of life con Brad Pitt e Sean Penn, il nuovo atteso film del regista più cult e misterioso di Hollywood, Terrence Malick. Mancherebbero anche Inception di Christopher Nolan, Black Swan di Darren Aronofsky, Hereafter di Clint Eastwood, Miral di Julian Schnabel, dati anche questi per probabili. Comunque il Festival si è riservato di inserire

Watts e Sean Penn (la vera storia della spia Valerie Plame), poi in una proiezione di mezzanotte Kaboum di Gregg Araki. Oltre ai vecchi narcisi, fuori concorso, Woody Allen con You Will Meet a Tall Dark Stranger ed Oliver Stone con Wall Street - Money Never Sleeps. Angloamericano il titolo, fuori concorso, di apertura: Robin Hood di Ridley Scott, con Russell Crowe e Cate Blanchett, ovvero la storia del più celebre arciere della storia, prima di diventare un ribelle. L’Italia è presente in concorso con La nostra vita di Daniele Luchetti, con Riccardo Scamarcio ed Elio Germano accanto a Raoul Bova, Isabella Ragonese e Luca Zingaretti, storia, targata Cattleya e RaiCinema, ambientata nel degrado urbano e morale delle periferie romane, e con la proiezione speciale del documentario di Sabina Guzzanti Draquila, molto politico e molto polemico, come si evince dal titolo, sui miracoli della ricostruzione post-terremoto. Inoltre, nella sezione ‘quinzaine’, Le quattro volte di Michelangelo Frammartino ed il corto Tre Ore

Socialisme

altri titoli in concorso, quindi è probabile che almeno uno di questi possa essere tirato fuori all’ultimo minuto dal cilindro. Intanto Venezia aspetta fiduciosa sulla sponda del fiume... Certo è che queste assenze hanno condizionato pesantemente la presenza americana che risulta molto ridotta. Solo un titolo, per ora, nella selezione ufficiale: Fair Game di Doug Liman con Naomi

Le quattro volte

di Annarita Zambiano. Fermo restando che non ci sono temi, nè paesi, dominanti (a parte la Francia che come sempre si ritaglia uno spazio

4

privilegiato) il dato che salta immedia-

Copia conforme

tamente agli occhi è la estrema globalizzazione. Su 16 titoli del Concorso, sono rappresentate 13 nazioni. Dall’Iran Abbas Kiarostami con Copia conforme, interpretato da Juliette Binoche (icona del manifesto di quest’anno) e William Shimell, girato in Toscana tra San Gimignano e Arezzo. Kiarostami ha già vinto, nel 1997 la Palma d’Oro con Il sapore della ciliegia. Dal Giappone il ribaldo Takeshi Kitano che con Outrage torna a raccontare la yakuza, la mafia giapponese. Dall’Inghilterra Another Year di Mike Leigh (già vincitore di 2 Palme d’Oro con Naked (1993) e Segreti e bugie (1996). Dalla Francia Bertrand Taverier con La Princesse de Montpensier e l’ex attore Mathieu Amalric (il cattivo di 004 Quantum of Solace) con Tournée, storia del viaggio in Francia di un gruppo di ragazze americane ballerine di burlesque. Dal Messico (ma il film è stato girato a Barcellona) Alejandro Gonzales Inarritu con Biutiful, interpretato da Javier Bardem. Dalla Russia Nikita Mikhalkov con il seguito di Sole ingannatore, un vero e proprio colossal, costato 50 milioni di dollari, voluto e sostenuto da


roisette Putin. Dalla Corea del Sud Housemaid di Im Sangsoo, storia di una domestica che riduce alla rovina la famiglia dove lavora, dal Chad Un Homme qui crie di Mahamat-Saleh Haroun, dall’Ucraina You, my Joy di Sergei Loznitsa. Grandi autori? Moltissimi. Sparsi anche nelle altre sezioni. Vedi i due maestri De Oliveira e Godard, retrocessi nella sezione Un Certain Regard: il portoghese Manoel De Oliveria che ha compiuto 101 anni, con il suo nuovo lavoro Angelica (ha promesso che sarà l’ultimo) e JeanLuc Godard con Socialisme. Sempre in questa sezione grande attesa per Blue Valentine di Derek Cianfrancew con Michelle Williams e Ryan Gosling, Aurora del romeno Cristi Puiu, e Ringu di Hideo Nakata. Si parla italiano anche nella Giuria del Concorso, presieduta da Tim Burton, con i giurati Giovanna Mezzogiorno ed Alberto Barbera (ex direttore del Festival di Venezia e del Torino Film Festival). Tra i giurati è stato nominato anche il regista iraniano Jafar Panahi, ancora detenuto nel carcere di Teheran. Ci auguriamo di vederlo arrivare sulla Croisette. Ma su tutti questi temi importanti quest’anno aleggia una eventualità che fa sembrare tutto un pò irreale e bizzarro. Il vulcano. Convitato di pietra che sembra voler ricordare a tutti che il pianeta è ancora più piccolo di quanto il cinema voglia far apparire.

Housemaid

Alcuni titoli Biutiful (Spagna/Messico, 2010) Regia di Alejandro Gonzalez Iñárritu con Javier Bardem, Maricel Álvarez, Blanca Portillo, Rubén Ochandiano, Eduard Fernández Il nuovo film del regista messicano di Babel racconta la storia di Uxbal (Javier Bardem), un uomo coinvolto in affari poco leciti che un giorno si imbatte in un suo vecchio e caro amico d’infanzia, diventato un diligente poliziotto. Outrage (Autoreiji, Giappone, 2010) Regia di Takeshi Kitano con Takeshi Kitano, Ryo Kase, Kippei Shiina, Tomokazu Miura, Jun Kunimura 120’, Drammatico Takeshi Kitano ritorna al genere yakuza. I protagonisti sono dei gruppi di gangster che si combattono nelle strade cdi Tokyo. Otomo, interpretato dallo stesso Kitano, è un piccolo boss che fa il lavoro sporco per conto dei grandi capiclan. Another Year (Gran Bretagna, 2010) Regia di Mike Leigh con Jim Broadbent, Imelda Staunton, David Bradley, Philip Davis, Lesley Manville Veterano del festival di Cannes (Palma d’Oro nel 1996 per Segreti e Bugie e Premio come Miglior Regista nel 1999 per Naked), il regista inglese Mike Leigh racconta una nuova storia londinese, con i suoi interpreti di sempre: Jim Broadbent e Imelda Staunton.

Fair Game (USA, 2010) Regia di Doug Liman con Sean Penn, Naomi Watts, Brooke Smith, Michael Kelly, Tim Griffin Dal libro di memorie di Valerie Plame Wilson, la storia del Plame Affair, il famoso scandalo politico che ha scosso gli Stati Uniti nel 2003. Agente della Cia sotto copertura, e moglie dell’Ambasciatore Joseph Wilson (Penn), Valerie Plame (Watts) fu ‘bruciata’, mettendo a rischio la sua stessa incolumità, da alcuni personaggi di rilievo dell’Amministrazione Bush, perché il marito aveva preso una posizione critica nei confronti delle armi di distruzioni di massa di Saddam Hussein. You Will Meet a Tall Dark Stranger (USA, Spagna, 2010) Regia di Woody Allen con Josh Brolin, Anthony Hopkins, Freida Pinto, Naomi Watts, Antonio Banderas E’ il quarto film londinese di Allen. Al centro della trama le figure di uno scrittore (Josh Brolin), di una donna (Naomi Watts) che vorrebbe aprire una galleria d’arte, di un gallerista d’arte (Antonio Banderas), di un uomo d’affari (Antony Hopkins), e di una giovane aspirante pianista (Freida Pinto) per la quale lo scrittore perderà la testa.

Wall Street: Il denaro non dorme mai (Wall Street: Money Never Sleeps, USA, 2010) Regia di Oliver Stone con Michael Douglas, Shia LaBeouf, Carey Mulligan, Susan Sarandon, Frank Langella, Josh Brolin, Charlie Sheen Wall Street vent’anni dopo. Ritorna Michael Douglas nei panni dello squalo della finanza Gordon Gekko. L’uomo ha scontato vari anni in prigione e la figlia non lo vuole vedere. Il fidanzato della ragazza, un giovane e rampante broker, gli chiede aiuto per vendicarsi di un uomo d’affari che il ragazzo ritiene responsabile del suicidio del proprio mentore.


Calendario 7 maggio Anteprima anteprima festival di cannes

4 6 7 8 10 12 14 18 20 22 24 26

uscite del 7 maggio uscite del 14 21 28 maggio notte folle a manhattan Draquila-L'Italia che trema la nostra vita robin hood prince of persia The Final Destination 3D la regina dei castelli di carta sex and the city 2 una canzone per te

interviste

27 herbert simone Paragnani 28 daniele luchetti 29 silvio soldini anno 21 n.5- maggio 2010 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane

Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori

hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Cristina Marella Palmieri

Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000

Redazione e pubblicità

Art direction e Grafica Luca foddis luca.foddis@primissima.it Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it

Primissima Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it

Calendario a cura di Nicoletta Gemmi stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini

LA RIVISTA IN ESCLUSIVA NELLE SALE ASSOCIATE ANEC

Aiuto vampiro (Cirque Du Freak: The Vampire’s Assistant, Usa, 2009) Regia di Paul Weitz con John C. Reilly, Ken Watanabe, Josh Hutcherson, Chris Massoglia, Ray Stevenson 109’, Universal Pictures, fanta-horror Darren ha 14 anni è un bravo ragazzo fino a quando non si imbatte in un circo itinerante di freak dove incontra un vampiro che lo traforma in un ‘non morto’. Trasformato, in un essere assetato di sangue Darren romperà inavvertitamente una tregua tra due fazioni di vampiri… Diretto da Paul Weitz, fratello di Chris, regista di un altra pellicola di vampiri: New Moon.

Christine Cristina (Italia, 2010) Regia di Stefania Sandrelli con Amanda Sandrelli, Alessio Boni, Alessandro Haber, Paola Tiziana Cruciani, Blas Roca-Rey 92’, 01 Distribution, storico Primo film da regista di Stefania Sandrelli, racconta la storia vera di Cristina da Pizzano, una figura esemplare nella storia della letteratura e dell’emancipazione femminile. Italiana, vissuta in Francia nel momento di passaggio dal buio del Medioevo all’alba dell’Umanesimo, fu la prima donna a vivere per (e del) proprio talento letterario, cioé scrivendo e pubblicando opere poetiche.

Puzzole alla riscossa (Furry Vengeance, USA, 2010) Regia di Roger Kumble con Brendan Fraser, Brooke Shields, Matt Prokop, Ken Jeong, Angela Kinsey 92’, Eagle Pictures, commedia In un angolo incontaminato dell’Oregon uno spregiudicato imprenditore immobiliare (Brendan Fraser) è impegnato a costruire un gruppo di case. Dovrà combattere contro degli agguerriti contestatori in pelliccia, un gruppo di animaletti fermamente determinati a contrastare ogni tentativo di costruzione sul loro territorio.

Due vite per caso (Italia, 2010) Regia di Alessandro Aronadio con Lorenzo Balducci, Isabella Ragonese, Ivan Franek, Riccardo Cicogna, Sarah Felberbaum 88’, Lucky Red, drammatico La sensazione di non avere scelta, il senso di ribellione, la violenza, nella vita di un ventenne a cui la sorte offre una doppia possibilità. ma con finale in parallelo. Nella prima tampona la macchina di due poliziotti in borghese che lo pestano a sangue, lasciandolo pieno di rancore e di violenza repressa, nella seconda riesce ad evitare il tamponamento, ma non riesce a superare le frustrazioni di un lavoro mal pagato e di sentirsi in gabbia.

Le ultime 56 ore (Italia, 2010) Regia di Claudio Fragasso con Gianmarco Tognazzi, Luca Lionello, Simona Borioni, Barbora Bobulova, Nicole Murgia 107’, Medusa, drammatico Un colonnello dell’esercito italiano vede ammalarsi i suoi soldati a causa dell’esposizione all’uranio impoverito durante la campagna in Bosnia. Per ottenere attenzione su questo grave problema occupa assieme ai suoi uomini un ospedale prendendo in ostaggio personale medico e pazienti. Un vice questore tenterà di fermarlo.

Dear John (Usa, 2010) Regia di Lasse Hallström con Channing Tatum, Amanda Seyfried, Henry Thomas, Scott Porter, Richard Jenkins 105’, Sony Pictures, drammatico/romantico Melodramma strappalacrime, tratto dal libro di Nicholas Sparks e diretto da Lasse Hallström, ambientato all’alba dell’11 settembre. John è un soldato dell’esercito, durante una licenza incontra Savannah. Scatta subito un grande amore ma John, finito il mandato, decide di arruolarsi per altri due anni, e Savannah non è più disposta ad aspettarlo.

Fratelli d’Italia (Italia, 2009) Regia di Claudio Giovannesi 90’, Istituto Luce, do-

The Maid (La Nana, Cile, 2009) Regia di Sebastián Silva con Catalina Saavedra, Claudia Celedón, Alejandro Goic, Andrea García-Huidobro, Mariana Loyola 95’, Bolero Film, black comedy La quarantenne Raquel, irascibile e vendicativa, da 23 anni lavora come domestica presso la famiglia Valdes. Gelosissima, fa scappare una nuova cameriera più giovane appena assunta. Finché dei fortissimi mal di testa non le impediscono di lavorare. Al suo posto arriva Lucy, che in poco tempo conquista tutti. Tornata al lavoro Raquel dovrà affrontare la sua peggiore minaccia.

cumentario Tre adolescenti stranieri, o meglio, italiani di seconda generazione, si raccontano alla videocamera - senza censure - aspirazioni, affetti, humour e rabbia. L’attesa, il risentimento, il sogno e anche l’ironia o l’isolamento come difesa. Un laboratorio multiculturale dove teenager con cadenza rumena, riti islamici e fidanzati in Ukraina scandiscono un vissuto tra due mondi.


14 maggio

Manolete (Spagna, Gran Bretagna, 2007) Regia di Menno Meyjes con Adrien Brody, Penelope Cruz, Santiago Segura, Juan Echanove, Josep Linuesa 115’, Eagle Pictures, biografico, drammatico Sangue e arena nella storia d’amore e morte del più celebre torero spagnolo di tutti i tempi con l’attrice Lupe Sino. Siamo in pieno franchismo, lui è un uomo complessato che cerca il riscatto nella gloria e nel rischio dell’arena, lei è solare, bellissima, innamorata della vita.

Adam (Usa, 2009) Regia di Max Mayer con Hugh Dancy, Rose Byrne, Peter Gallagher, Amy Irving, Frankie Faison 99’, 20th Century Fox, drammatico Beth è una giovane, bella e intelligente scrittrice ancora ferita da una relazione finita male. Poco dopo aver traslocato nel suo nuovo appartamento, Beth fa la conoscenza del suo vicino di casa Adam, un bel ragazzo ma solitario e autistico....

21 maggio Piacere, sono un po' incinta (TheBack-upPlan,Usa,2010) Regia di Alan Poul con Jennifer Lopez, Alex O'Loughlin, Michaela Watkins, Eric Christian Olsen, Noureen DeWulf 106’, Sony Pictures, commedia Dopo anni di ricerca del principe azzurro, Zoe decide che l’attesa sta diventando troppo lunga e, determinata a diventare madre, prende un appuntamento per l’inseminazione artificiale. Proprio quel giorno incontra l’uomo giusto. Una commedia che esplora il corteggiamento, l’amore, il matrimonio e la famiglia “a rovescio”.

Copie conforme (Italia, Iran, Francia, 2009) Regia di Abbas Kiarostami con Juliette Binoche, William Shimell 100’, Bim, drammatico In occasione dell’uscita in Italia del suo ultimo libro, James tiene una conferenza sulla stretta relazione tra l’originale e la copia nell’arte. Conosce una giovane gallerista d’origine francese. Quando la donna per divertimento lo spaccia per suo marito, lo scrittore si presta al gioco. Ben presto, però, James si ritrova coinvolto in un gioco pericoloso in cui sarà difficile riconoscere il vero dal falso.

Indovina chi sposa Sally (Happy Ever Afters, Irlanda, 2009) Regia di Stephen Burke con Sally Hawkins, Tom Riley, Jade Yourell, Ariyon Bakare, Sinead Maguire 104’, Lucky Red, commedia Freddy e Sally si sposano... ma non insieme. Lui sta per sposari con Sophie. Lei sta per sposarsi con un immigrato nigeriano. Per Sally non si tratta d’amore e per Freddy è una seconda chance. I loro matrimoni si incontrano quando arrivano allo stesso hotel per festeggiare. La bella società (Italia, 2010) Regia di Gian Paolo Cugno con Raoul Bova, Maria Grazia Cucinotta, Giancarlo Giannini, Enrico Lo Verso, David Coco - 100’, Medusa, drammatico Film corale, inizia negli anni 60 nella Sicilia delle grandi lotte sociali, e prosegue negli anni 80 a Torino, dove i due fratelli al centro della storia, Giuseppe e Giorgio, si recano perchè uno dei due deve subire un intervento chirurgico agli occhi. Nella città sabauda conoscono una donna molto attraente che sembra aver avuto un ruolo nell’omicidio di un dirigente Fiat, ucciso da un gruppo terroristico.

28 maggio Dalla vita in poi (Italia, 2010) Regia di Gianfrancesco Lazzotti con Cristiana Capotondi, Filippo Nigro, Nicoletta Romanoff, Pino Insegno, Gianni Cinelli 87’, 01 Distribution, drammatico Rosalba ama Danilo, un ragazzo che dovrà trascorrere 30 anni di carcere. Gli scrive ogni giorno una lettera e ricorre all'aiuto di Katia, la sua amica del cuore costretta a vivere su una sedia a rotelle. Katia si immedesima a tal punto che le emozioni scritte, col passare del tempo, diventano sue. Quando Rosalba e Danilo si lasciano Katia va in carcere a conoscere l'uomo che ama.

The Last Station (Germania, 2009) Regia di Michael Hoffman con Helen Mirren, Christopher Plummer, James McAvoy, Paul Giamatti, Anne-Marie Duff 112’, Sony Pictures, storico Gli ultimi anni di vita di uno dei più grandi scrittori russi: Lev Tolstoj ed il difficile rapporto con la moglie Sofia, dopo che il consorte ha deciso di rinunciare al titolo nobiliare e alle sue proprietà per diventare povero, vegetariano e celibe. Dietro queste scelte potrebbe esserci Chertkov, il suo discepolo.

La Papessa (Die Päpstin, Germania, 2009) Regia di Sönke Wortmann con Johanna Wokalek, David Wenham, John Goodman 149’, Medusa, drammatico/storico Una giovane monaca inglese, negli anni più bui della Chiesa, quando l’impero di Carlo Magno sta per sfaldarsi, decide di assumere l’identità del fratello morto. Dietro mentite spoglie, e col nome di Giovanni Angelico, la ragazza si reca a Roma e nonostante l’ambiente corrotto ed ostile riuscirà a diventare medico personale e consigliere di Papa Leone IV. Quando il Pontefice verrà avvelenato dai suoi nemici, Johanna verrà eletta Papa.

28 maggio The Road (Usa, 2009) Regia di John Hillcoat con Viggo Mortensen, Kodi Smit-McPhee, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce 112’, Videa – C.D.E., fanta-horror Tratto dal romanzo Premio Pulitzer di Cormac McCarthy, è ambientato in futuro post-apocalittico, dove una incessante pioggia radioattiva ha trasformato il mondo in un luogo freddo, buio e crudele e dove i superstiti si uccidono. Un padre e un figlio scappano verso sud, in cerca della sopravvivenza.

Humpday - Un mercoledì da cialtroni (Humpday, USA, 2009) Regia di Lynn Shelton con Mark Duplass, Joshua Leonard, Alycia Delmore, Lynn Shelton, Trina Willard 94’, Archibald Film, commedia Ben e Andrew sono vecchi amici di college. Ben ha un lavoro stabile, una moglie, Andrew è un giramondo. Quando si incontrano, dopo dieci anni, Andrew lo convince a girare un film pornografico gay, da presentare all’HUMP! Film Festival della loro città. Si chiudono in una stanza d’albergo con una videocamera ma le cose non vanno esattamente come avevano previsto.


Il regista di Una notte al museo si allea con due dei migliori talenti comici del momento, Steve Carell e Tina Fey, per una commedia romantica che si trasforma in un action-thriller, tutto da ridere.

Notte folle a Manhattan P

hil (Carell) e Claire Foster (Fey) sono una solida, innamorata coppia sposata con due bambini, che vive nella provincia del New Jersey. I Foster hanno il loro ‘appuntamento settimanale’, un tentativo di far rivivere l’emozione degli appuntamenti del tempo che fu, andando ogni settimana a passare la serata alla Teaneck Tavern. Le loro conversazioni finiscono sempre col passare da un appena accennato flirt da primo appuntamento agli stessi discorsi domestici che caratterizzano le loro cene casalinghe. Esausti a causa del lavoro e dei bambini, i loro incontri raramente si concludono con un gioco romantico di un qualunque genere. Nel tentativo di togliere il pilota automatico alla loro serata speciale e di rimettere un po’ di pepe nelle loro vite, Phil decide che è arrivato il momento di cambiare le carte in tavola: portare Claire a Manhattan nel ristorante più alla moda della città. I Foster, però, non hanno una prenotazione. Nella speranza di riuscire a sedersi prima che l’orologio scocchi la Mezzanotte, decidono di rubare il tavolo a una coppia che ha prenotato ma non si è presentata. Cosa potrà mai accadere? Phil e Claire sono adesso i Tripplehorn. I veri Tripplehorn, però, sono una coppia di

ladri che è braccata da due poliziotti corrotti per avere derubato delle persone davvero molto pericolose. Costretti alla fuga prima ancora d’aver finito il loro risotto, Phil e Claire capiscono rapidamente che la loro serata libera dai figli sta andando assurdamente male, costringendoli a imbarcarsi in una selvaggia serie di pericolose e allucinanti situazioni per salvare le loro vite e... il loro matrimonio. Negli Stati Uniti sono i nuovi ‘Monthy Python’ della comicità. Tina Fey e Steve Carell insieme fanno davvero scintille. Con la complicità di una storia che trasforma una casalinga e un marito devoto che cercano di mettere un po’ di pepe nella loro unione, la commedia diventa un thriller tra gangster, giocatori di pocker, maniaci sessuali che assoldano spogliarelliste con sequenze che evocano persino Tarantino. “Il matrimonio – afferma la Fey – è una sacra istituzione tra due persone, che poi si abituano a tutto perché la vita è fatta anche di abitudini. Però c’è sempre il momento in cui riscoprirsi ragazzi e innamorati: questo è il senso del film e, in fondo, anche dell’essere commedianti mio e di Steven”.

Notte folle a Manhattan (Date Night, Usa, 2010) Regia di Shawn Levy con Steve Carell, Tina Fey, Mark Wahlberg, Taraji P. Henson, Common, James Franco, Mila Kunis, Mark Ruffalo, Ray Liotta 88’, 20th Century Fox, commedia

7 maggio

8



“POTERI SPECIALI AD UN UOMO SPECIALE”

il nuovo film di

SABINA GUZZANTI

Scritto e diretto da Sabina Guzzanti • Produzione Secol Superbo e Sciocco produzioni, Gruppo ambra, alba produzioni Produttore associato b i m d i Str i b uzi o n e • Montaggio c le li o b e n eve nto • organizzazione generale an ita laman na FotograFia mario amura, clariSSa cappellani • suono di Presa diretta erwan Kerzanet • Musiche riccardo GiaGni, maurizio rizzuto

www.draquila-ilfilm.it www.TVUNOAQ.TV

DAL 7 MAGGIO AL CINEMA


Cinque anni dopo Viva Zapatero! e tre dopo Le ragioni dell’aragosta, Sabina Guzzanti torna al cinema. Con un documentario molto meno ironico e molto più politico. Un’indagine ‘alla Michael Moore’ con centinaia di interviste, sul sisma che ha colpito L’Aquila e sulla gestione dell’emergenza.

S

abina Guzzanti torna all’attacco per denunciare quello che è successo dopo la tragedia del 6 aprile 2009, un terremoto che ha distrutto il centro de l’Aquila e di alcuni paesi vicini. Ma questa volta lo stile scelto è quello alla Michael Moore, con cui la Guzzanti ha un progetto da realizzare insieme. Non manca l’ironia ma sopratutto si riflette e ci si indigna, perché: “Non si ride delle tragedie - dichiara la Guzzanti -. Non siamo Francesco Piscicelli e Pierfrancesco Gagliardi, i due imprenditori intercettati che ridevano la notte della tragedia pensando a quanti soldi potevano fare sul crollo e con le sue vittime”. Draquila – L’Italia che trema è un film inchiesta molto polemico, molto politico, arricchito da centinaia e centinaia di testimonianze raccolte sui luoghi del sisma. Non è un film antiberlusconiano, l’antiberlusconismo alla fine annoia. Ovviamente ci sono molte immagini e dichiarazioni

del Cavaliere, ma anche di Guido Bertolaso, dei ragazzi del Grande Fratello che alle 3.32 vengono svegliati nella loro casa. Non si risparmiano frecciate neppure all’opposizione. In particolare la Guzzanti punta a demolire il manifesto dell’efficienza del governo, l’approccio decisionista dell’esecutivo nell’emergenza con un piglio da battitore libero che sferza anche la sinistra dialogante. “Non ce l’ho con chi vota Berlusconi – afferma la Guzzanti – e non voglio convertire nessuno. Io me la sono presa a suo tempo con chi, da sinistra, poteva fermarlo, con chi ha spacciato la vigliaccheria per calcolo politico. Draquila però si concentra sulla distruzione delle vite umane e su quello che si è fatto per aiutarli. Non ho risparmiato alcun scandalo sulla ricostruzione perché sono fatti che mi disgustano. Attualmente non c’è nessun politico che valga la pena imitare”.

DRAQUILA L’Italia che trema (Italia, 2010) Regia di Sabina Guzzanti Bim, documentario

7 maggio

11


I L S E T T I M A N A L E T E C N O LO G I CO P E R E CC E L L E N Z A

numero 3 Settimanale di informazione e di cultura tecnologica

2

3

1

Se vuoi ricevere la newsletter La Settimana Tecnologica, vai al sito

4

www.lasettimanatecnologica.it

1

2

3

4

Vivi l’emozione del 3D Arrivano sul mercato italiano i primi TV 3D LED Samsung, in grado di far vivere direttamente a casa la stessa emozione vissuta al cinema. La serie TV LED, C7000 e C8000 sono disponibili in Italia già da metà aprile mentre il 9000 arriverà in estate. La line up TV 2010 rivoluzionerà l’esperienza dell’intrattenimento domestico con la magia del 3D e la connettività a Internet. Grazie a Samsung TV Apps, la più avanzata piattaforma di servizi Internet, è infatti possibile accedere ad un mondo di contenuti digitali continuamente aggiornato: le news delle principali testate giornalistiche, i social network Facebook e Twitter, i video di YouTube, i contenuti di Sky Guida Tv, Picasa, Flickr, Coming Soon, e anche la possibilità di videochiamare con Skype. La serie C8000 è dotato di pannello a 200Hz, in grado di riprodurre i contenuti 3D con la massima qualità e di convertire in tempo reale i programmi 2D in 3D.

Film maker fai da te La nuova Dual Camera di SANYO VPC-GH1 immortala i tuoi filmati in qualità Full HD a 1080i (1.920 x 1.080 pixel); scatta fotografie con una risoluzione da 14 megapixel dando alle foto una nuova dimensione. E’ dotata di uno zoom a doppio range 12x in grado di catturare sia i paesaggi sia i singoli soggetti, con una qualità impressionante. Piccola, design compatto, maneggevole da stare comodamente in una mano per essere utilizzata in qualsiasi momento e grazie al display LCD da 2,7’’, ruotabile di 285° è possibile rendere gli scatti ancora più autentici e spontanei. Con la funzione Dual Shot è possibile scattare foto durante la registrazione dei video. I meno esperti possono beneficiare di funzioni come lo stabilizzatore elettronico d’immagine o il sistema di riconoscimento automatico dei volti. A.S.

Così “fa tutto” ! Un gadget pensato per i fan dell'ecologia, dell'outdoor e di chi non ama portarsi dietro tanti oggetti diversi. Etón Scorpion è contemporaneamente una radio portatile, una torcia, un apribottiglie, un carica cellulare (grazie ad una porta usb).

Incontri “ravvicinati” Si chiama Toolmeet ed è stato ideato da tre giovani imprenditori italiani del web. Gioco di parole tra toolbar, barra degli strumenti, e to meet, incontrarsi, nasce dall’idea di navigare in Rete condividendo in tempo reale informazioni con altri utenti. Scaricare musica, fare acquisti, o solo viaggiare in Rete può essere fatto non più da soli, ma in compagnia chiedendo consigli o informazioni direttamente alla comunità di internet. E’ possibile chattare scambiarsi i bookmark preferiti, conoscere altra gente, pubblicare commenti e, se si vuole, si può condividere tutto su Facebook. Il download è gratuito su www.toolmeet.com si installa sottoforma di toolbar ed è necessario avere Firefox e accedervi utilizzando i dati di accesso di Facebook. All’interno della toolbar è possibile vedere quali sono i siti con più visitatori in quel momento e i commenti a quel dominio. A.S.

Prezzo: 249,00 € www.sanyo.com

Prezzo: 50,00 $ www.etoncorp.com

Resiste all'acqua e si ricarica con l'energia solare. Vivete in un posto poco soleggiato? Nessun problema, una piccola leva consente di ricaricarlo a mano. Etón Scorpion è sicuramente un “compagno” utile in tutti le situazioni di emergenza. Da Aprile in vendita negli USA, prossimamente anche in Europa. Dimensioni: 5.25” x 2.5” x 1.75” (W x H x D) 133 x 63.5 x 44.45 mm (W x H x D) A.S. Peso: 241 g

A.S.

Prezzo a partire da 2000,00 € www.samsung.com

Direttore Responsabile: Lorenzo Lombardi d'Aquino Direttore Editoriale: Adriano Sivori www.lasettimanatecnologica.it - redazione@officinadelletecnologie.it

www.toolmeet.com www.officinadelletecnologie.it

Numero 3 - Maggio 2010 - Reg. Trib. Roma n. 413/2009 del 01/12/2009


La nostra Vita

Dopo Mio fratello è figlio unico Daniele Luchetti torna a parlare di famiglia in un film che lui stesso definisce ‘furioso e vitale’ e che spinge a vivere la vita fino in fondo. Unico film italiano in concorso a Cannes.

C

La nostra vita (Italia, 2010) Regia di Daniele Luchetti con Elio Germano, Isabella Ragonese, Raoul Bova, Luca Zingaretti, Stefania Montorsi, Giorgio Colangeli 95’, 01 Distribution, drammatico

14 maggio

laudio (Germano) è un operaio edile di trent’anni che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. E’ sposato, ha due figli, ed è in attesa del terzo. Il rapporto con sua moglie Elena (Ragonese) è fatto di grande complicità, vitalità, sensualità. All’improvviso, però, questa esistenza felice viene sconvolta: Elena muore e Claudio non è preparato a vivere da solo. Rimuove il dolore e sposta il suo lutto nella direzione sbagliata: pensa solo a sfidare il destino, e a dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto finora: il benessere, i soldi, i capricci, le vacanze, in una parola le ‘cose’. Per risarcire la sua famiglia, si caccia in un affare più grosso di lui e quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna (Montorsi), il fratello timido e imbranato (Bova), il pusher vicino di casa (Zingaretti). “A Cannes non ci si abitua mai, c’è una sacralità e una serietà d’approccio verso il cinema totalmente diversa e poi si accede al mercato internazionale, una cosa che non guasta”. Con il consueto aplomb Daniele Luchetti si

13

sbilancia elegantemente sulla sua partecipazione a Cannes in competizione, avvenuta una prima volta – sempre in concorso - nel 1991 con Il Portaborse. E poi due volte nella prestigiosa sezione Un Certain Regard con la sua opera prima Domani accadrà che ottenne una menzione alla Camera d’Or e nel 2007 con Mio fratello è figlio unico. Tre anni dopo ritorna sulla Croisette con La nostra vita, girato nella periferia romana, un film rigoroso che tende a mescolare orizzonti diversi come l’esistenza e i suoi dolori ma anche la sua furia e la sua vitalità. Questa volta il regista non ha alleggerito i toni, le emozioni, ma ha usato tutto quello che poteva per far partecipare il pubblico alla tragedia del protagonista. Un personaggio non edulcorato che sfoga la sua perdita, l’ingiustizia che deve patire, attraverso un’ambizione sfrenata e la disonestà. Una vicenda privata che riflette un modo di pensare di una buona parte degli italiani: non si può essere dei perdenti o peggio ancora, dei poveri. Uno sguardo, nonostante tutto, tenero. Perché, come afferma Luchetti: “E’ anche uno sguardo verso l’Italia, un Paese che va comunque amato, anche per le cose che non ci piacciono”.


Un bandito oppure un eroe? La celebre coppia Ridley Scott - Russell Crowe rilegge in formato blockbuster uno dei miti più cinematografici della storia britannica, ed il gladiatore con arco e frecce che sfida il suo sovrano fa subito centro, ottenendo l’apertura del Festival di Cannes.

Robin Hood

Robin Hood (USA, Gran Bretagna, 2010) Regia di Ridley Scott con Russell Crowe, Cate Blanchett, Matthew MacFadyen, Danny Huston, Mark Strong, Kevin Durand, William Hurt, Max von Sydow, Eileen Atkins 148’, Universal Pictures, azione/avventura

12 maggio

14


A

rciere al servizio di Sua Maestà Riccardo I, alla morte di quest’ultimo Robin di Locksley torna a Nottingham, trovando la città sull’orlo della carestia a causa delle tasse elevatissime imposte da un dispotico sceriffo. Lì si innamora di Marion (Blanchett), una vedova piuttosto scettica sulle motivazioni di questo ex crociato, che sta reclutando una banda di fuorilegge per combattere lo sceriffo tiranno ed il nuovo sovrano. Con l’Inghilterra indebolita da decenni di guerre ed asfissiata dal pessimo governo del nuovo Re Giovanni e dei suoi prezzolari servitori, Robin e i suoi uomini lottano per difendere la gente stremata dai soprusi. Nei panni del ‘principe dei ladri’, già interpretato sul grande schermo da Sean Connery, Errol Flynn e Kevin Costner, Scott ha chiamato ancora una volta Russel Crowe. Un legame particolare quello che unisce il regista di ‘Blade Runner’ e l’attore australiano, nato dieci anni fa con ‘Il Gladiatore’ e rinverdito sui set di ‘Un’ottima annata’, ‘American gangster’ e ‘Nessuna verità’. Ridley Scott torna per la terza volta a Cannes (I Duellanti e Thelma e Louise) con una storia dal sapore quasi anarchico: “In un periodo in cui il popolo moriva d’inedia nella più totale indifferenza dei regnanti, le autorità erano il nemico, e l’uomo qualunque che sarebbe venuto a combatterle era Robin Hood”. Appassionato di storia antica, il suo thriller in costume, Le crociate - Kingdom of Heaven, era ambientato più o meno nello stesso periodo, Scott ci ha ricordato la sua passione per i film storici. “Ho cominciato con I duellanti, poi sono passato alla storia romana e adesso sono tornato di nuovo al Medioevo.” “Amo lavorare con Crowe - ha proseguito il regista -, ma sono orgoglioso di tutto il cast, a cominciare da Willliam Hurt che è un infido William Marshall, a Matthew Macfayden che fa lo Sceriffo di Nottingham, da Danny Huston ovvero un magnifico Re Riccardo, alla brava Léa Seydux, la Principessa Isabella”. “E la storia – continua Crowe – è anche la mia passione. Robin Hood è un personaggio emblematico, che nel mondo di oggi – volgarmente globalizzato da piccole e spesso squallide leggende metropolitane – non potrebbero esistere né tantomeno esercitare un’influenza sull’immaginazione popolare. E’ un film che ho fortemente voluto, perseguendolo con diverse riscritture del copione ed allontanandolo il più possibile dalle pellicole del passato”. “Con il nostro film - conclude il produttore del film Brian Grazer - spieghiamo chi siano lo Sceriffo di Nottingham, Marion e suo suocero, quali siano le dinamiche tra i baroni della parte nord dell’Inghilterra, e come all’epoca essa venisse controllata. Alla fine del film si capisce anche chi sia Robin. La fine del nostro film è l’inizio di tutte gli altri film realizzati finora su questo leggendario personaggio”.



MUSICA DI

UNIVERSAL PICTURESCOSTUMIE IMAGINE ENTERTAIMONTAGGIO NMENT PRESENTANO IN ASSOCISCENOGRAFIA AZIONE CON RELATIVITY MEDIA UNA PRODUZIONE BRIAN GRAZER IN ASSOCIAZIONE CON SCOTT FREE PRODUCTIONS “ROBIN HOOD” MARC STREITENFELDPRODOTTO DI JANTY YATES DI PIETRO SCALIA ACE SOGGETTODI ARTHUR MAX DIRETTOREFOTOGRAFIADELLA JOHN MATHIESON BSC PRODUTORI ESECUTIVI CHARLES J.D. SCHLISSEL MICHAEL COSTIGAN JIM WHITAKER RYAN KAVANAUGH DA BRIAN GRAZER RIDLEY SCOTTRUSSELL CROWE DI BRIAN HELGELAND E ETHAN REIFF & CYRUS VORIS SCENEGGIATURADI BRIAN HELGELAND DIRETTODA RIDLEY SCOTT COLONNA SONORA SU LOT MUSIC E VARÈSE SARABANDE

www.robinhood-ilfilm.it

12 MAGGIO


DOPO I PIRATI DEI CARAIBI IL LEGGENDARIO PRODUTTORE JERRY BRUCKHEIMER RIPRENDE UN ALTRO CELEBRE VIDEOGIOCO E LO TRASPORTA AL CINEMA PER UNA NUOVA TRILOGIA ROMANTICA ED ESOTICA, PIENA DI MISTERO E DI AVVENTURE MOZZAFIATO.

KE MI N E W EL L

Prince of Persia Le sabbie del tempo (Prince of Persia: The Sands of Time, USA, 2010)

Regia di Mike Newell con Jake Gyllenhaal, Ben Kingsley, Gemma Arterton, Toby Kebbell, Alfred Molina 116’, Walt Disney, avventura/fantasy

19 MAGGIO


A

mbientato nella Persia di 1300 anni fa, ha come protagonista il principe Dastan (Gyllenhaal), ingiustamente accusato dell’omicidio del padre e costretto a fuggire dalla sua Terra. Ingannato da un Vizir, il Principe senza volerlo scatena le sabbie del tempo, che distruggono il regno e trasformano la popolazione in feroci demoni. Per rimediare al proprio imperdonabile errore, con l’aiuto della Principessa Tamina (Arterton), usando un magico Pugnale che permette di far riavvolgere il tempo, Dastan cerca di far tornare le sabbie nella clessidra. Ma per riuscirci dovrà vedersela con il malvagio Visir che vuole a tutti i costi possedere il preziosissimo oggetto che può invertire il tempo e permette a chi lo possiede di dominare il mondo.

Se negli anni ’80 i videogame prendevano spunto dai successi cinematografici, dagli anni duemila è consuetudine il processo inverso. Vedi I Pirati dei Caraibi e adesso Prince of Persia dove la grafica, ed in particolare la computer grafica, assume un ruolo quasi predominante per rendere le atmosfere esotiche di un misterioso mondo medioevale avvolto nella magia. Al timone il regista Mike Newell, autore straordinariamente poliedrico (Quattro matrimoni e un funerale, Donnie Brasco ma anche Harry Potter e il Calice di Fuoco) che si è trovato perfettamente a suo agio in questo kolossal fanta-storico. «Se non avessi letto la sceneggiatura - ha dichiarato - non avrei mai pensato che si trattasse di un adattamento da videogioco. È una storia immensamente emozionante e romantica, quasi come Lost Horizon. Mi ha preso molto, detto sinceramente.» Jake Gyllenhaal per la prima volta protagonista di un action fantasy, ha messo su dieci chili di muscoli per trasformarsi in action hero: “Ogni tanto è utile ritornare bambini. E poi Prince of Persia è un mix tra Indiana Jones, il Gladiatore e alcuni film di Errol Flynn che da piccolo erano la mia vera passione. Ho faticato molto fisicamente, perché oltre agli allenamenti durissimi ho dovuto imparare ad andare a cavallo, usare la spada, l’arco e perfino il bungee jumping quando devo buttarmi giù da torri e cornicioni legato solo ad una corda”. “I consigli che mi ha dato Newell – continua l’attore – sono stati per prima cosa di diventare un esperto del videogioco, inoltre insieme abbiamo consultato molti libri dell’epoca: il sesto secolo e la sua cultura, periodo nel quale le popolazioni credevano ciecamente nel soprannaturale”.

19


Si può raggirare la morte? Nel quarto sequel del franchise, un gruppo di ventenni cerca di evitare la propria estinzione, ma la grande falciatrice tornerà a trovarli più volte, mentre loro cercheranno disperatamente di cambiare il proprio destino. questa volta, la Morte è in 3D.

N

ell’agghiacciante premonizione di Nick O’Bannon (Bobby Campo) una giornata di corse e divertimenti si trasforma in una serie di eventi da incubo: varie auto da corsa restano coinvolte in un incidente all’interno di un autodromo e i detriti in fiamme vengono scaraventati sui palchi, uccidendo brutalmente gli amici di Nick e causando il crollo del palco proprio addosso a lui. Quando torna in sé, il ragazzo è nel panico più totale e convince la fidanzata Lori (Shantel VanSanten), e i loro amici – Janet (Haley Webb) e Hunt (Nick Zano) – a lasciare l’autodromo evitando per pochi secondi il momento preciso in cui la visione del ragazzo si trasformerà in una terribile realtà. Convinto di aver evitato la morte il gruppo si da alla pazza gioia, ma sfortunatamente per Nick e Lori è solo l’inizio. Infatti, mentre le premonizioni continuano a verificarsi e ad uno ad uno i sopravvissuti muoiono nel peggiore dei modi, Nick cerca di capire come sfuggire alla morte una volta e per tutte, prima che anche lui raggiunga la sua “destinazione finale”.

Ultimo capitolo della popolare serie, l’adozione del 3D offre una prospettiva ancora più inquietante, e invadente, a questo viaggio con destinazione sconosciuta e terminale. I precedenti film della serie si aprivano con un disastro aereo, l’incidente di un camion e il crollo di una montagna russa. “I film del franchise - ha dichiarato il produttore Craig Perry - sono noti per la loro sequenza d’inizio e abbiamo quindi cercato non solo di eguagliare quelle precedenti, ma di portarla ad un livello superiore. Si è così deciso per una corsa d’auto. C’è energia cinetica nella corsa. Possono accadere cose pericolose...” La parte più affascinante della saga e di questa nuova avventura in 3D è la riflessione sulla morte. Sappiamo dall’inizio che tutti i protagonisti sono destinati a perire. “Ci siamo sbizzarriti – dice il regista David R. Ellis – ad evidenziare come ognuno dei protagonisti reagisca di fronte alla propria fine. C’è chi diventa più sfrontato, chi più cauto, il protagonista, Nick, è spaventato ma la sua missione è cercare di salvare i suoi amici. Nel frattempo cerca di capire perché è stato scelto lui come preveggente e se è il Fato o la Morte a volerli tutti sterminati”.

The Final Destination 3D (The Final Destination, USA, 2009) Regia di David R. Ellis con Bobby Campo, Shantel VanSanten, Mykelti Williamson, Nick Zano, Haley Webb 82’, Warner Bros. Italia, horror

21 maggio

The Final Destination 3D 20




Il capitolo conclusivo della celebre trilogia Millennium promette di svelare tutti, ma proprio tutti, i misteri. Sempre più protagonista la nostra Lisbeth Salander, più punk ed aggressiva che mai.

I

l ritmo si fa ancora più serrato in quest’ultima parte della saga, che inizia dove finiva La ragazza che giocava col fuoco. Sepolta viva, Lisbeth Salander è scampata alla morte, ma i suoi problemi non sono ancora finiti. Viene accusata di triplo omicidio e qualcuno molto in alto trama per metterla a tacere una volta per sempre. Dopo uno scontro quasi fatale con Zala (l’aiutante del padre di Lisbeth morto nell’ultimo scontro con la figlia), Lisbeth viene portata in ospedale per una grave ferita alla testa. Zala, ricoverato nello stesso ospedale, si trova in condizioni analoghe. Grazie alle cure dei medici e a un po’ di fortuna, Lisbeth riesce a essere dimessa senza uccidere nessuno o farsi uccidere. Ma ora è in carcere, in attesa di essere processata per tentato omicidio.

Come sempre dalla parte di Lisbeth, Mikael Blomkvist indaga nel suo tragico e oscuro passato alla ricerca di elementi che possano scagionarla, e ce la metterà tutta per tirare fuori l’innocente da situazioni più grandi di lei.

di azione, paura e adrenalina pura aspettatevi violenza, segreti, soprusi, intrighi, misteri che metteranno a dura prova l’esistenza della sempre più tosta Lisbeth e del sempre più determinato a portare a galla la verità, come amico e come giornalista, Mikael.

Per chi ha letto o visto i film tratti dalla trilogia Millennium di Stieg Larsson (1954 – 2004), ritroviamo ovviamente i personaggi di Lisbeth Salander e Mikael Blomkvist. E molti altri personaggi vecchi e nuovi, fra i quali Dragan Armanskij, capo operativo della società di sicurezza Milton Security ed ex capo di Lisbeth, oltre ad integerrimi agenti della Säpo. Lisbeth e Mikael tenteranno di estirpare le mele marce dai servizi segreti, e far emergere la verità. Ma in questi 148 minuti

Uno dei maggiori casi letterari a livello internazionale degli ultimi anni, circa 21 milioni di copie vendute in oltre 40 paesi, le trasposizioni cinematografiche hanno seguito il successo di quello letterario. Il primo film è stato diretto da Niels Arden Oplev e gli ultimi due da Daniel Alfredson mentre Noomi Rapace e Michael Nyqvist sono i protagonisti dei tre film.

28 maggio

La Regina dei Castelli di Carta

(Luftslottet som sprängdes, Svezia, 2009) Regia di Daniel Alfredson con Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Michalis Koutsogiannakis, Anders Ahlbom, Tina Berg 148’, Bim, thriller


LE QUATTRO RAMPANTI PROTAGONISTE RITORNANO IN UN SEQUEL MOLTO MOVIMENTATO. DAGLI APPARTAMENTI DA FAVOLA ED I GIALLI TAXI DELLA GRANDE MELA, AI CAMMELLI ED AI LUSSUOSI RESORT DI ABU DHABI. DOVE LE AMICHE PIÙ FAMOSE D’OLTREOCEANO FUGGONO PER UNA ESOTICA VACANZA MEDIORENTALE. SFOGGIANDO TUTTO IL LORO GLAMOUR.

Sex and the City 2

(USA, 2010) Regia di Michael Patrick King con Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis, Cynthia Nixon, Chris Noth, Evan Handler, David Eigenberg, Miley Cyrus, Penelope Cruz, Liza Minnelli Warner Bros. Italia, Commedia/Drammatico

28 MAGGIO


Le abbiamo lasciate, a parte Sa Sa-mantha, felicemente sposate. sposate. Ma dopo due anni di faticosaa routine familiare e professiona-le, in una città frenetica comee infaticabili New York, le nostre infaticabi ili eroine, dopo aver raggiunto gli obiettivi ‘basilari’, si lanciano lancciano in un’avventura in uno dei d luoghi più sontuosi, esotici esoticci e coloriti della Terra, dove le feste t non finiscono fi i mai e dietro ad ogni angolo si nasconde qualche mistero. Una fuga che arriva al momento propizio per le quattro amiche che si trovano a vivere – e combattere contro – i ruoli tradizionali imposti dal matrimonio, dalla maternità, dal lavoro e da altro...

25

La verità è che le quattro attrici - Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Kristin Davis e Cynthia Nixon - sono molto cambiate. Gli anni passano anche per loro, anche se riescono ad essere sempre più belle, e affiatate tra di loro. Ma la vita sta diventando meno eccitante di prima. Miranda e Charlotte non ne possono più di fare le madri e hanno bisogno di una pausa, ed il viaggio si rivela a tutti gli effetti miracoloso. Carrie, sposata da due anni con Mister Big, ammette che anche a letto la monotonia comincia a farsi sentire. E mentre lui incontra un’incantevole spagnola (Penelope Cruz), lei, tra le dune del Dubai, ritrova miracolosamente un vecchio flirt. Samantha intanto – pur rimanendo la cacciatrice di sempre s – comincia a sognare la maternità. New York rimane matern sempre protagonista, ansem che ch se cammelli, oasi, dune ed emirati fanno da background. La produzione avrebbe voluto ambientare il film nel mondo chiuso e tradizionalista del Dubai, ma il governo locale non ha permesso che la storia di queste quattro donne emancipate di New York ema fosse girata nel Paese. «Tropg donne liberate po sesso e troppe t ha spiegato King, il produttore -, così siamo andati a girare ad Abu Dhabi, a Marrakesh, a Rabat e in Siria, sulle stesse dune dove è stato ambientato Lawrence d’Arabia».


Più che una divertente commedia ‘giovanile’ è una sfida al pubblico dei più giovani per un prodotto originale che nasce all’interno della loro cultura. Con l’obiettivo di realizzare un cult lontano dagli stereotipi ‘mocciani’.

D

avide (Emanuele Bosi) è un diciottenne sveglio, carino, sfrontato e fortunato. Almeno fino ad ora. È fidanzato con la bellona della scuola Silvia (Michela Quattrociocche) ed è il frontman dei Nais Nois – la band più cool del momento. Ma un giorno la sua sfrontatezza gli gioca un brutto scherzo, facendogli perdere la promozione, gli amici, la band in cui canta e soprattutto Silvia. Davide è a pezzi, vorrebbe poter tornare indietro per correggere i suoi errori, e il miracolo accade. Gli viene data la possibilità di rivivere la giornata che gli ha cambiato la vita. Davide capisce che l’unica possibilità per cambiare il corso degli eventi è iniziando a comporre proprio quella canzone che da mesi promette a Silvia. Il ragazzo però è in difficoltà. Non ha idee, in fondo la storia della canzone l’aveva tirata fuori tanto per farsi bello agli occhi della ragazza più contesa. L’unica persona che potrebbe aiutarlo è Lisa (Agnese Claisse), la “sfigata” della scuola, una compagna di classe che fino a quel momento Davide ha sempre snobbato. Grazie a lei il ragazzo riuscirà a rimediare in modo rocambolesco a tutti gli errori commessi. Ma proprio ora che ogni cosa sembra tornata al suo posto è Davide a non sentirsi più lo stesso di prima. Gli ingredienti per sfondare tra i giovani e diventare un cult ci sono tutti. Emanuele Bosi arriva direttamente dal successo di Questo piccolo grande amore, Michela Quattrociocche è oramai una ‘veterana’ del genere amori giovanili ed il regista Herbert Simone Paragnani, dopo essersi fatto le ossa con diverse serie televisive – da Un posto al sole ai Cesaroni – debutta nel lungometraggio. Inoltre il film è stato realizzato in collaborazione con MTV, uno dei riferimenti base dei giovanissimi di oggi e non solo, inserendo una colonna sonora che annovera brani dei gruppi più amati del momento: Lost, Sonohra, L’Aura, Broken Heart College e Zero Assoluto. Tutti questi elementi più il dichiarato e simpatico riferimento all’incantevole Ricomincio da capo di Harold Ramis con Bill Murray e Andie MacDowell, rende decisamente più originale e molto diversa quella che poteva essere l’ennesima stereotipata storia d’amore giovanile.

Una canzone per te Una canzone per te (Italia, 2010) Regia di Herbert Simone Paragnani con Emanuele Bosi, Agnese Claisse, Michela Quattrociocche, Martina Pinto, Andrea Montovoli 110’, Universal Pictures, commedia

28 maggio

26


Un giorno da ricordare

Nicoletta Gemmi

REGISTA DI VARIE SERIE TV E DEL PILOTA DI DONNE ASSASSINE, IL QUARANTENNE HERBERT SIMONE PARAGNANI È AL SUO PRIMO LUNGOMETRAGGIO PER IL GRANDE SCHERMO: UNA CANZONE PER TE, IN SALA DAL 28 MAGGIO, PRODOTTO DA CATTLEYA E UNIVERSAL CHE NE È ANCHE IL DISTRIBUTORE.

ho sempre amato molto quei film che in AmeAd una prima occhiata il suo film potrebbe rica chiamano college movie e che incrociano sembrare l’ennesima storia d’amore con toni il sovrannaturale, o comunque un elemento da favola. che deroga e cambia la realtà, tenendo come No non è così. Primo perché non si tratta solo personaggio principale uno studente che deve di una storia d’amore ed anche perché la vicencrescere e capire come affrontare la vita. In da è impostata con un format poco italiano, nel Ritorno al futuro è attraverso il rivedere la senso che ci sono elementi ‘sovrannaturali’ che storia dei suoi genitori da giovani che Marty solitamente non vengono molto presi in consideMcFly - Michael J. Fox – capisce che scelte fare razione nel nostro cinema. Il mio protagonista, nella sua esistenza. Davide, sbaglia tutto in un determinato giorno della sua vita: compito in classe, la possibilità Ma non sempre la vita concede una seconda di entrare in una competizione di MTV chiamata possibilità. New Talent, rischia la bocciatura e la sua ragazza L’idea alla base del film è di guardare a se stessi lo vede in atteggiamenti equivoci con un’altra... HERBERT SIMONE PARAGNANI ed ai propri errori e pensare che si potevano eviinsomma una serie di eventi negativi dovuti alla tare. Non si deve solo sognare ma anche essere sua immaturità concentrati in una giornata. Ma ad un certo punto gli viene data la possibilità di rimediare a tutto ciò capaci di cogliere le occasioni e capire quali sono le risposte giuste. tornando indietro e ricominciando da capo cambiando quel giorno Opportunità che magari ci passano di fianco ma che in quel momento da dimenticare. Un vero ritorno indietro nel tempo. Tutto questo non vedi e se ne vanno... Una canzone per te è una pellicola che avviene attraverso uno strano personaggio che Davide non incontra parla del processo di crescita interiore, tanto che Davide potrebbe casualmente. Ma quando gli viene data questa seconda chance per anche tornare indietro per una terza volta ma è lui che dice no. Lo lui le cose andranno ancora peggio, perché con le scorciatoie non si fa perché ha capito che la vita gli sta aprendo altre strade e che ora va avanti. Lui deve prima cambiare se stesso per ottenere quello che tocca a lui cambiare. vuole. Deve cambiare il suo approccio alla vita, all’amore e alla musica dato che lui suona in una band e questa passione è uno dei centri Come è andata con il cast e il resto della troupe? della sua esistenza. Dopo avere fatto questo percorso troverà anche Mi serviva un ragazzo bello, carismatico, quasi strafottente e, sol’amore. Quindi penso che il film si stacchi dal filone giovanilistico da prattutto, uno che sapesse cantare e suonare ed Emanuele Bosi è ‘lucchetti’ e ‘metri sopra il cielo’ perché contiene altri elementi come un Davide perfetto. Emanuele canta e suona, quello che sentite nel film fatto con la sua band, i Nais Nois - sono Bosi e gli altri ragazzi quello magico, quello musicale, e quello di un processo di crescita. che suonano con lui dal vivo. Stesso discorso per Agnese Claisse, Quindi riferimenti a film come Ricomincio da capo o Sliding Do- che ha il ruolo di Lisa ed è una ragazza che suona e compone nella vita. Questo per me era fondamentale, mi servivano attori ma anche ors? Assolutamente sì. Aggiungerei anche i vari Ritorno al futuro, io musicisti, performer, gente che conoscesse veramente la musica e sapesse realmente suonare e cantare. Che tipo di musica c’è nel film? C’è tantissima musica, molti giovani gruppi italiani ma anche tanti brani di repertorio come la P.F.M., Cat Stevens e moltissimi altri. Questo ci è servito perché Davide non conosce la musica del passato. L’approccio superficiale che ha tenuto anche nel suo volere essere un musicista non paga, e grazie all’incontro con Lisa, una ragazza che gli fa da mentore, farà un viaggio attraverso la storia della musica. Per questo ci servivano pezzi attuali e brani storici. La colonna sonora è davvero fantastica, sono molto soddisfatto – grazie anche all’apporto di MTV – siamo riusciti a mettere insieme davvero un’ottima serie di canzoni. E’ uno di quei dischi che comprerei a prescindere dal mio ruolo nel film.

UNA CANZONE PER TE

La colonna sonora sarà in vendita? Sì, uscirà più o meno nello stesso periodo del film, a fine maggio.

27


Italiani brava gente

Nicoletta Gemmi

“IL FILM RACCONTA IL LUTTO DI UN GIOVANE PADRE. L’IDEA PRINCIPALE ERA QUELLA DI NARRARE COME IL PROTAGONISTA AFFRONTA IL LUTTO IN UN PAESE COME IL NOSTRO CHE HA COMPLETAMENTE RIMOSSO L’IDEA DELLA MORTE, L’ELABORAZIONE DELLA PERDITA E IL DOLORE. CLAUDIO NON SA GESTIRE LA SITUAZIONE E COSÌ SFOGA LA SUA RABBIA CERCANDO DI FARE SOLDI, PENSANDO CHE QUESTI DIANO LA FELICITÀ, PENSANDO DI COMPENSARE IN QUESTO MODO LA MANCANZA.” LA NOSTRA VITA DI DANIELE LUCHETTI USCIRÀ NEI CINEMA ITALIANI IL 14 MAGGIO DISTRIBUITO DALLA 01 DISTRIBUTION. Quarta volta per lei a Cannes, la seconda in competizione. Quest’anno poi è l’unico italiano in concorso. Eravate preparati? No devo dire che non si è saputo veramente nulla fino all’ultimo ma il fatto di non avere avuto neanche un no mi ha fatto rimanere fiducioso, perché in genere a Cannes se non gli interessa ti arriva una risposta negativa piuttosto alla svelta. Quindi è stata una graditissima e bellissima sorpresa. Non è un vanto essere l’unico italiano, è una cosa su cui riflettere. Perché probabilmente se producessimo il doppio di film aumenterebbero le possibilità di avere prodotti adatti a DANIELE LUCHETTI certe manifestazioni: come i Festival, gli Oscar, o anche semplicemente per il nostro pubblico che chiede non solo E’ un film legato ai valori della famiglia? opere commerciali. E’ uno specchio della famiglia italiana di oggi, molto legata ai valori concreti, alla solidarietà pratica, piuttosto che ai sentimenti. I La sceneggiatura è stata scritta da lei? valori familiari sono alla base di questo Paese, dove tutti ‘tengono Sì è mia insieme all’aiuto di due pesi massimi come Stefano Rulli e famiglia’. Non a caso il protagonista perde l’equilibrio quando viene Sandro Petraglia. a mancargli un pezzo di famiglia. E come riesce a fare soldi? Essendo lui un operaio edile, senza idee particolarmente brillanti, creative o spirito di iniziativa, cerca di guadagnare dei soldi attraverso quelle scorciatoie che tanti italiani usano nelle piccole disonestà di tutti i giorni. Fa soldi attraverso lo sfruttamento altrui, piccoli/grandi imbrogli e quindi il film racconta non solo il clima emotivo di questo Paese ma anche certe attitudini economiche che conosciamo bene. Se tu non sei felice senza denaro, devi ottenerlo ad ogni costo. Questa è per certi versi la morale di fondo del mio film che rispecchia, a mio avviso, quella del nostro Paese al giorno d’oggi.

Che Italia rappresenta? Uno sguardo su questo paese attraverso un personaggio vitale, non edulcorato, un operaio ambizioso e disonesto. Mi limito a osservare la realtà e a simpatizzare con i miei personaggi, ma non fornisco giudizi morali.

LA NOSTRA VITA

Ci può parlare degli attori e del suo sodalizio con Elio Germano? Mi trovo benissimo a lavorare con Elio, che dopo Mio fratello è figlio unico torna protagonista. Sua moglie è Isabella Ragonese e poi ci sono i suoi due fratelli, il maggiore è interpretato da Raoul Bova e la sorella è Stefania Montorsi. Sono loro che lo appoggiano subito dopo la disgrazia, che lo aiutano materialmente per tenere i figli, insomma che gli danno una mano per ricominciare a vivere, oltre ad un sostegno economico quando ne ha bisogno. E poi c’è lo spacciatore del quartiere che è Luca Zingaretti che abita nel suo stesso palazzo: anche lui gli presta del denaro. Poi c’è Giorgio Colangeli che è invece un imprenditore abbastanza importante, uno che distribuisce gli appalti e i subappalti. Un grande maneggione, che ovviamente avrà una influenza importante sul personaggio di Elio. E poi c’è un cast di stranieri dato che oramai il lavoro dell’edilizia viene fatto materialmente da operai extracomunitari, quindi ho preso attori rumeni, africani e di altre nazionalità. Cosa pensa della competizione che affronterà a Cannes? Mi pare, come sempre, di grande livello. In particolare io amo Kitano, Inarritu, Godard che è fuori concorso. Mi dispiace che non ci siano né Susanne Bier, né Terrence Malick perché sono due fuori classe e sarebbe stato molto bello potere vedere i loro film e incontrarli. Anche perché è chiaro che io vado a Cannes a presentare il mio film, ma una volta che sono lì cerco di vedermi tutto quello che posso. Adoro conoscere gli altri autori e partecipare anche alla loro emozione, perché si è tutti in fibrillazione su quel palcoscenico meraviglioso che è il Festival di Cannes.

28


Due anime divise in due

Nicoletta Gemmi

COSA VOGLIO DI PIÙ, ULTIMO FILM DI SILVIO SOLDINI, USCITO IL 30 APRILE PER WARNER BROS. RACCONTA LA STORIA DI UN AMORE ‘CLANDESTINO’ TRA GENTE CHE FATICA AD ARRIVARE A FINE MESE. LO SGUARDO SEMPRE ATTENTO ALLA QUOTIDIANITÀ E ALLA REALTÀ DI SOLDINI È DAVVERO STUPEFACENTE. COME OTTIMA È LA SCELTA DEI PROTAGONISTI ALBA ROHRWACHER E PIERFRANCESCO FAVINO.

mi interessano. Il film mostra la ricchezza delle Come è nato Cosa voglio di più? possibilità umane, i diversi modi di reagire agli “Per me è la continuazione di un discorso avvenimenti, ma non si schiera. Il pubblico potrà sull’amore e sulla nostra realtà che ho iniziaidentificarsi con tutti i personaggi. L’essere ineto con Giorni e nuvole. In quel film c’era una vitabilmente in contrasto con ciò che vogliono i coppia in crisi per la perdita del lavoro di lui. due protagonisti non rende Alessio (Battiston), In Cosa voglio di più ci sono due persone con il compagno di Anna, e Miriam (Saponangelo), famiglie che si innamorano. Non è una storia sul la moglie di Domenico, dei personaggi negativi. tradimento. E’ una storia su quello che ti può Sono solo umani”. riservare la vita e il dovere fare i conti con le possibilità economiche che si ha, che nel caso Nel film ci sono varie scene di sesso, anche dei miei due protagonisti sono piuttosto basse. spinte, sempre girate con grande poesia e graQuesto influisce anche nel loro rapporto. Ma è zia. La spaventava prima di iniziare questo un film a più strati, con diversi livelli di lettura. lato della narrazione? Nato dal racconto di un amore extra-coniugale SILVIO SOLDINI “Mi piace che ogni film mi proponga una sfida diche mi ha fatto una mia amica impiegata. Mi è rimasta impressa e insieme a Doriana Leondeff abbiamo scritto questa versa, la possibilità di entrare in campi mai esplorati prima. Un tempo avrei avuto difficoltà ad affrontare anche la scena della domenica in sceneggiatura”. famiglia, con tutti quegli attori attorno a un tavolo. Insomma, diciamo che era venuto il momento e che con la serenità e l’esperienza Cosa l’ha colpita di più? “Il racconto di quella vicenda personale mi ha trasmesso una forte di oggi mi sentivo pronto. Avevo in mente Intimacy e Matrimonio sensazione di mancanze: di tempo, di luoghi per incontrarsi, di sol- tardivo, in cui la sessualità è trattata in maniera molto diretta, quasi di... Volevo mettere in scena proprio questo. Un innamoramento, una cruda, o anche giocosa, ma mai con sguardo voyeuristico. In Cosa grande passione, ma in un contesto familiare, sociale, culturale molto voglio di più il sesso è raccontato come tutti gli altri momenti della specifico, con tutti i condizionamenti che ne derivano. Nel cinema storia, in maniera molto naturale, ed è necessario per spiegare come storie di questo tipo sono spesso avulse da tutto ciò che c’è intorno. cambia progressivamente il rapporto tra Anna e Domenico. Cerca l’imI personaggi in fondo sono liberi, non hanno grossi impedimenti, si medesimazione, non l’erotismo. Alba e Pierfrancesco, si sono messi parla solo d’innamoramento e di tradimento. Assieme ai miei sceneg- completamente in gioco con grande generosità e professionalità!”. giatori volevo invece raccontare personaggi molto reali, come fossero persone che conosciamo, in situazioni di vita che tutti noi viviamo. Anni fa rimasi molto colpito da un film come Innamorarsi, dove due star come De Niro e la Streep sembravano persone qualsiasi”. Anna e Domenico, ovvero Rohrwacher e Favino, si possono definire ‘due anime divise in due’? “ Sì. Da una parte c’è la voglia di buttarsi e vivere fino in fondo la passione e l’amore, dall’altra la paura, il senso di responsabilità, la considerazione di ciò che si è investito per avere la vita che si ha, la famiglia”. Come riesce a fare amare tutti i personaggi dei suoi film. Forse perché il primo a non giudicarli e ad amarli è proprio lei? “Io i miei personaggi li amo tutti, questo mi accade sempre quando giro un film. In Cosa voglio di più, in particolare, non volevo assolutamente che uscisse un lato pietistico verso queste persone che devono stare attente anche ai cinque euro che spendono. La sfida è stata raccontare una storia quotidiana in maniera mai noiosa, cercando sempre il massimo di realtà, curando ogni particolare, stando attento ai dettagli. Se no rischiavo l’ennesimo film su una storia che è destinata, molto probabilmente, a non avere un futuro... o peggio ancora una pellicola sul tradimento. Non sono questi gli aspetti che

29

COSA VOGLIO DI PIÙ


LE BATTUTE di Boris Sollazzo HAPPY FAMILY

“E’ un bell’uomo tuo figlio, ce l’ha una fidanzata, è sposato, ha dei bambini?” “Non me ne parlare, ha un figlio circonciso con una ballerina goy e si sono lasciati ancora prima di sposarsi. Ah, che brutti tempi”

Sul mare “Ma dove lo trovo un lavoro così, che mentre lavoro dormo e per di più cullato dal mare? E poi ho la libertà, che per me è la prima cosa” “Non m’è mai piaciuto fare una vita con un lato invernale e uno estivo. Mi sembre d’essere un materasso”

Happy family “Mi chiamo Ezio Colanzi, ho 38 anni e non ho mai fatto niente in vita mia. Voglio scrivere un film, meglio, un film d’autore che però incassi. Anche non un cult, l’importante è che sia un bel film. Se non hai niente da fare e sai scrivere, scrivere è la cosa più bella del mondo. E io ho tutto quello che mi serve, un computer, la salute e la solitudine. Mancherebbe l’idea ma… fa niente” “Ma a chi è che piace un film senza finale?” “Mah, forse a qualche critico” “Devo dire che non ne mastico proprio di cani, ecco, giusto riconosco il bassotto perché è basso, il pointer perché punta o il barboncino perché sta sotto il suo ponticello con il fagottino e il focherello. Il chihuahua che saluta, i setter perché vanno in giro sempre in compagnia minimo in setter, anche se ne ho visti tre una volta a un funerale, facevano tre setter con il morto. L’alano mi è avulso, cioè, l’alano che…”

Simon Koniansky “A mio padre che un giorno voleva che sposassi una deliziosa pianista, a mio nonno e le sue bustine da the riciclate, a mia nonna e alla sua deliziosa malafede” “Mi sono appena svegliato, puoi aspettare le dieci prima di rompermi le palle!” “Sono già le dieci, fannullone!” “Chi è Karl?” “Il nuovo tizio che dorme con la mamma” “E com’è, muscoloso? Più forte di papà?” “Sì, è più forte, ma fa meno ridere” “Consolante!” “La conosci la ricetta del nonno del gelato al cioccolato?” “Sì, poco ghiaccio e...tanto, tanto cioccolato!” “Papà sei peggio della peggior caricatura del vecchio spilorcio giudeo”

“Di dove sei tu?” “Camerun. E tu?” “No, io più vicino, Ventotene” “Toste fuori e dolci dentro, mi piacciono le femmine così” “Allora tu come la vuoi?” “Mah, basta che sia un poco zoccola...”

Matrimoni e altri disastri “Mia sorella, beata, di uomini ne ha avuti tanti: tutti pazzi di lei. Io solo due. Pazzi anche loro. Ma non di me, pazzi e basta” “Ciao mà” “Ma tu non dovevi essere a scuola?” “Evidentemente no, mica sono David Copperfield. C’era sciopero” “Di chi” “Fascisti, comunisti, sindacalisti, insegnanti, in questo paese non c’ha voglia di lavorare nessuno” “Ho chiamato Bauer, per l’inaugurazione. Mi ha detto “no money, only 20 bottles of wines”. Hai capito sì” “Parliamo di uno che ha vinto due premi Strega” “’Na sega, la prossima volta chiamo Pupo” “Ha il suo pubblico...” “Tra le varie disgrazie della mia vita c’è Sven, sedicente regista di Dogma, non ha mai girato un video neanche al cellulare. In compenso mangia e beve di tutto e ha sviluppato un amore MATRIMONI E ALTRI DISASTRI


DEL MESE insano per Maria De Filippi”

THE LAST SONG

Robin Hood

“Ma questa è la corsia preferenziale!” “E infatti la preferisco”

“Nei tempi di tirannia e oppressione, quando la legge opprime il popolo, il fuorilegge prende il suo posto nella Storia”

“Ma sono le sette del mattino, è prestissimo” “Forse per i comunisti fancazzisti come te. Ma il quattrino non dorme mai”

“Voi siete inglese!” “Quando mi conviene” “Avete mai bevuto il liquore di miele, l’idromele? Mette l’aureola a un uomo l’idromele”. Parola di Frate Tuck

Scontro tra Titani 3D “Secondo te le streghe ci diranno qualcosa?” “Lo faranno, altrimenti uccideremo anche loro”

“Se non fossi il pastore del villaggio, sarei l’ubriacone del villaggio”. Parola di Frate Tuck 2

“Questa bestia mi dà il voltastomaco” “Credimi, meglio starci sopra che dentro”

“Il Signore ha dato e noi restituiremo” “Consiglio di seminare questo grano alla luna dell’alba. Così quando germoglierà, griderò al miracolo. E la chiesa di York non potrà certo opporsi a un miracolo!”. Parola di Frate Tuck 3

“Ma tu non sorridi mai?” “Quando sputerò nell’occhio degli dei, allora sorriderò”

“Gli uomini dimenticati sono uomini pericolosi”

“Perseo, non sei solo parte uomo e parte dio. Sei il meglio di entrambi”

“Ribellarsi e ribellarsi ancora finchè gli agnelli non diverranno leoni”

“C’è un dio in te, ricordati di portarlo”

The last song “L’amore è fragile, Ronnie. E noi non sempre sappiamo prendercene cura. Improvvisiamo e cerchiamo di fare del nostro meglio, sperando che possa sopravvivere contro ogni avversità.”

La fisica dell’acqua “La maestra ha detto che gli animali fanno qualsiasi cosa per sopravvivere. Non sanno cos’è il bene e cos’è il male. Non avevo mai capito cosa volesse dire” “Noi della mamma abbiamo bisogno per un sacco di tempo. Non è come per gli altri animali. Per esempio una volta io ho visto un vitello… è nato e se n’è andato subito per i fatti suoi. Noi no. Per camminare ci mettiamo un anno, per mangiare da soli tre, per scrivere cinque”

“A volte bisogna combattere anche se non ti va. Quando si combatte hai paura, ma ti senti anche più cattivo... Il cuore batte più forte, spingi tutto il sangue ai muscoli e al cervello, i peli si rizzano, sudi e perdi saliva, respiri veloce, il tempo rallenta. Allora sei pronto per la guerra. La guerra serve a decidere chi è il più forte. Chi vince e chi perde...Chi resta e chi se ne va”

ROBIN HOOD

“Se tenete il passo e non avete paura di morire, venite con noi” “E’ la morte a dover aver paura di noi”

“Non so da dove vengo, so solo dove sono stato”

“Chiedimelo con grazia”. La frase cult “La foresta è amica dei fuorilegge”

Dalla vita in poi “A volte il poeta cede al suo stesso incanto”. Cyrano de Bergerac “Chi giudica gli altri lo fa per assolvere se stesso” “Se mi inviti a cena per scoparmi, sei normale. Se pensi di riuscirci parlandomi di delibere regionali allora sei perverso” “I sentimenti si provano, non si dicono” “Chi piange non fa pena, rompe solo i coglioni. Anche tu non mi fai pena” “Promesso?” “Uno che pe’ fasse notà pulisce la merda non è n’omo” “Vaffanculo, un uomo rimane un uomo anche se pulisce la merda a quattro zampe. Ma se scappa no, allora non è un uomo” “Io della libertà senza di te non so che farmene” “Se stai in un tunnel e non hai via d’uscita, arredalo”

31



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.