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GGIO OMA
rivista programma dei cinema
Pugni da Oscar
MARZO 2011
The Fighter IL RITO
RANGO
I RAGAZZI STANNO BENE
MIA MOGLIE PER FINTA
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
Il Vincitore Dell’oscar®
ANTHONY HOPKINS
Puoi sconfiggerlo solo se ci credi
NEW LINE CINEMA PRESENTA UNAPRODUZIONE CONTRAFILM UNFILMDIMIKAEL HÅFSTRÖM ANTHONY HOPKINS “IL RITO” (THE RITE) COLIN O’ DONOGHUE ALICE BRAGA CON CIARÁN HINDS E RUTGER HAUER MUSICA MONTAGGIO SCENOGRAFIA DIRETTORE DELLA DI ALEX HEFFES DI DAVID ROSENBLOOM, A.C.E. DI ANDREW LAWS FOTOGRAFIA BEN DAVIS, B.S.C. PRODUTTORI ISPIRATO AL ESECUTIVI RICHARD BRENER MERIDETH FINN ROBERT BERNACCHI LIBRO DI MATT BAGLIO SCRITTO PRODOTTO DIRETTO DA MICHAEL PETRONI DA BEAU FLYNN / TRIPP VINSON DA MIKAEL HÅFSTRÖM Score Album onSilva Screen Records
DAll’ 11 MARZO Al CINEMA www.ilRitoFilm.it
Lunga vita al Re E’ andata. Tra i due partiti che vedevano opporsi due dei film più prestigiosi tra i nominati per il miglior film, hanno vinto i tradizionalisti de Il discorso del Re, e gli internauti di Social Network sono stati sconfitti. Due film diversissimi, due visioni del mondo, il primo rilegge la storia in chiave buonista, della serie il bene trionfa comunque, mentre il secondo solleva interrogativi sulla realtà di oggi che si sta trasformando e che nessuno ancora comprende fino in fondo. Un film ‘nobile’ per definizione, che sfrutta in modo magistrale la deriva storica, contro un film dimesso che pur raccontandola, evita accuratamente qualsiasi riferimento retorico alla svolta storica in corso. Due film bellissimi, una delle sfide più emozionanti degli ultimi anni. Il discorso del Re porta a casa ben quattro statuette: miglior film, miglior regia (Tom Hooper), miglior interpretazione maschile (Colin Firth) e miglior sceneggiatura (David Seidler). Tutte meritatissime. Ad eccezione forse di quella per la miglior regia, che forse sarebbe dovuta andare a David Fincher per The Social Network, che comunque ottiene tre Oscar (sceneggiatura adattata, colonna sonora e montaggio). Un discorso a parte va fatto per gli Oscar assegnati agli attori. Mai come quest’anno di livello altissimo. A cominciare ovviamente da Colin Firth, trionfatore per la miglior interpretazione maschile. Con una interpretazione da antologia, che non si limita alla
Christian Bale miglior attore non protagonista per The Fighter
perfetta fisicità del Principe balbuziente che ha il terrore di diventare Re, ma restituisce il percorso morale di un uomo che deve vincere i propri fantasmi per accettare fino in fondo le responsabilità che la Storia gli ha messo davanti. Sulla stessa lunghezza d’onda l’Oscar alla miglior protagonista femminile, andato come da previsioni, a Natalie Portman per Il cigno nero. Anche in questo caso ha vinto una recitazione fisica, capace di comunicare un dramma interiore con il corpo, la postura. E che dire dell’Oscar di Christian Bale come miglior attore non protagonista per The Fighter? L’ex Cavaliere Oscuro si è presa una rivincita sull’Academy rilanciando il suo immenso talento. The Fighter incorona anche Melissa Leo con l’Oscar per la miglior attrice non protagonista nel ruolo memorabile di una madre avida e dominatrice. Cosa altro possiamo aggiungere? Il Grinta dei fratelli Coen torna a casa a bocca asciutta. Inception di Christopher Nolan ottiene quattro statuette minori (fotografia, due statuette ‘sonore’ ed effetti speciali), Toy Story 3 vince senza rivali l’Oscar per il miglior film animato e il danese In un mondo migliore di Susanne Bier quello del miglior film straniero.
Colin Firth miglior attore protagonista per Il discorso del Re
3
Aaron Sorkin Migliore sceneggiatura non originale per The social network
CALENDARIO IL BUONGIORNO DEL MATTINO (Morning Glory, Usa, 2010) Regia di Roger Michell con Rachel McAdams, Harrison Ford, Patrick Wilson, Jeff Goldblum, Diane Keaton 107’, Universal Pictures, commedia
EASY GIRL (Easy A, Usa, 2010) Regia di Will Gluck con Emma Stone, Dan Byrd, Thomas Haden Church, Patricia Clarkson, Cam Gigandet, Lisa Kudrow, Malcolm McDowell 92’, Sony Pictures, commedia
UNA CELLA IN DUE (Italia, 2011) Regia di Nicola Barnaba con Enzo Salvi, Maurizio Battista, Massimo Ceccherini, Simona Borioni, Melita Toniolo 90’, Iris Film, commedia
BUS PALLADIUM (Francia, 2010) Regia di Christopher Thompson con Marc-André Grondin, Géraldine Pailhas, Arthur Dupont, Elisa Sednaoui, François Civil 100’, Bolero Film, commedia
RAMONA E BEEZUS (Usa, 2010) Regia di Elizabeth Allen con Joey King, Selena Gomez, John Corbett, Bridget Moynahan, Ginnifer Goodwin 103’, 20th Century Fox, commedia
HOLY WATER (UK, 2009) Regia di Tom Reeve con Adam Astill, Angeline Ball, Dermot Crowley, Cian Barry, John Lynch, Linda Hamilton 93’, Mediterranea Productions, commedia
CARISSIMA ME (L’âge de raison, Francia/Belgio, 2010) Regia di Yann Samuell con Sophie Marceau, Jonathan Zaccaï, Marton Csokas, Michel Duchaussoy 97’, Videa – C.D.E., commedia romantica
LE STELLE INQUIETE (Italia, 2010) Regia di Emanuela Piovano con Lara Guirao, Fabrizio Rizzolo, Isabella Tabarini 87’, Bolero Film, drammatico/biografico
AMICI MIEI - COME TUTTO EBBE INIZIO (Italia, 2011) Regia di Neri Parenti con Christian De Sica, Michele Placido, Giorgio Panariello, Paolo Hendel, Massimo Ghini 110’, Filmauro, commedia
DYLAN DOG - IL FILM (Dylan Dog: Dead of Night, Usa, 2011) Regia di Kevin Munroe con Brandon Routh, Sam Huntington, Anita Briem, Taye Diggs, David Jensen 110’, Moviemax, thriller/horror
NESSUNO MI PUÒ GIUDICARE (Italia, 2011) Regia di Massimiliano Bruno con Paola Cortellesi, Rocco Papaleo, Raoul Bova, Anna Foglietta 95’, 01 Distribution, commedia
4 MARZO Becky (McAdams) è una produttrice televisiva che viene scelta per risollevare le sorti di un notiziario mattutino in calo di ascolti. Qui si trova alle prese con i continui litigi fra i due conduttori, Mike Pomeroy (Ford) e Colleen Peck (Keaton). La situazione si complica quando Becky incontra l’affascinante produttore Adam (Wilson). Dopo aver diffuso una piccola e innocente bugia sulla sua verginità, Olive - una giovane e irreprensibile liceale - si ritrova curiosamente a vivere la stessa situazione descritta nel testo del romanzo La lettera scarlatta. A un certo punto però deciderà di prendere la situazione in mano e di usare il piccolo scandalo a suo vantaggio. Enzo Salvi e Maurizio Battista sono una strana coppia, formata da un avvocato e da un disoccupato che si ritrovano rinchiusi nella stessa cella per frode. Insieme a loro uno strano personaggio, Ceccherini, che li costringerà a compiere, tra gag, battute ed equivoci, un’evasione ricca di colpi di scena.
L’amicizia, l’amore e le scelte di quattro ragazzi (più il loro manager) che decidono di mettere su una band. Incidono un disco e fanno un tour, ma tra Manu, il tormentato cantante, e Lucas, il chitarrista, si interpone Laura, una splendida groupie.
11 MARZO Il film è tratto dall’omonima serie di libri per ragazzi scritti da Beverly Claery, che segue le vicende della giovane Beatrice “Beezus” Quimby sempre alle prese con la dispettosa sorella Ramona. Nei panni di Beatrice la nuova icona delle adolescenti americane Selena Gomez, la fidanzata di Justin Bieber. Quattro scapoli sfaccendati di un paesino irlandese - soffocati dalla vita di provincia, decidono di dare una svolta alle proprie esistenze. Svaligeranno un camion con il suo carico di viagra e smerceranno la refurtiva sulla piazza di Amsterdam. Margaret è una donna in carriera. Ma quando compie 40anni le arrivano delle lettere che lei aveva scritto all’età di sette anni, “nell’età della ragione”. Rileggendole una ad una, si immerge nei ricordi, e scopre che da adulta è diventata il contrario di quello che desiderava da bambina... La storia di Simon Veil che durante l’occupazione nazista lascia il suo lavoro d’insegnante, e sperimenta la catena di montaggio, si trova nell’estate del ’41 vicino a Marsiglia - ospite del filosofo Gustave Thibon - a vivere un magico intermezzo nella sua tormentata vita.
16 MARZO
Nonostante la scomparsa di Monicelli, che ha diretto i primi due capitoli, risorge la saga di “Amici Miei” e sposta le lancette indietro di circa cinquecento anni. Siamo nella Firenze della fine del ‘400, alla corte di Lorenzo De’ Medici. Un cast all-star (De Sica, Panariello, Placido, Hendel, Ghini) per la regia di Neri Parenti, maestro di cinepanettoni. New Orleans. Dylan Dog è stufo di zombie e vampiri ma è costretto a rimanere in azione per decifrare le iscrizioni ritrovate su un manufatto antico che ha il potere di annientare l’umanità. Da una storia inedita del fumetto di Tiziano Sclavi. Alice ha 35 anni, un figlio, una bella casa ai Parioli, tre domestici e un marito, che muore tragicamente in un incidente. La sua fine segna la fine improvvisa di un’esitenza altoborghese. Senza più soldi Alice decide di intraprendere una nuova carriera: quella di escort.
BEYOND (Svinalängorna, Svezia/Danimarca/Finlandia, 2010) Regia di Pernilla August con Noomi Rapace, Ola Rapace, Outi Mäenpää, Ville Virtanen, Tehilla Blad 97’, Sacher Distribuzione, drammatico
TOURNÉE (Francia, 2009) Regia di Mathieu Amalric con Mathieu Amalric, Julie Ferrier, Anne Benoît, Damien Odoul 111’, Nomad Film, commedia
SORELLE MAI (Italia, 2010) Regia di Marco Bellocchio con Letizia Bellocchio, Maria Luisa Bellocchio, Elena Bellocchio, Pier Giorgio Bellocchio 100’, Teodora Film, biografico
ROUTE IRISH
Una mattina Lena riceve una telefonata dall’ospedale della sua città natale: la madre è in fin di vita. Dopo aver cercato per tutta la vita di dimenticare l’infelicità di un’infanzia trascorsa con i suoi genitori, adesso Lena è costretta a confrontarsi con il proprio passato. Il grande attore Amalric si dirige nei panni di un ex-produttore televisivo in disgrazia che si ricicla come organizzatore di una tournée in giro per la Francia di una compagnia di spogliarelliste americane. La troupe però è difficile da gestire, perché le ballerine (autentiche performer di burlesque) si rivelano piuttosto ingovernabili.
Bobbio, il fiume Trebbia, la famiglia Bellocchio. 9 anni di vita – tra il ’99 e il 2008 – frammentati tra finzione e realtà. Le due zie, vere macchiette, i nipoti Giorgio e Sara dalle vite complessate. E poi Elena, che cresce sotto i loro occhi, figlia per finta di Sara e vera del regista.
25 MARZO 2007 Iraq. Il soldato ‘a contratto’ Frankie di Liverpool salta in aria sulla Route Irish, bretella tra Baghdad e l’aeroporto. L’amico di sempre Fergus, appoggiato da Rachel, la compagna di Frankie, decide di indagare sull’incidente, non soddisfatto delle spiegazioni ufficiali.
(UK/Francia/Italia, 2010) Regia di Ken Loach con Mark Womack, John Bishop, Najwa Nimri, Stephen Lord, Andrea Lowe 109’, Bim, drammatico
IL DILEMMA – LA VERITÀ FA MALE
Che cosa fareste se vedeste la moglie del vostro migliore amico con un altro? Questo è il dilemma di Ronny, che oltre ad essere il migliore amico di Nick è anche il suo socio nel lavoro.
(The Dilemma, 2011) Regia di Ron Howard con Vince Vaughn, Kevin James, Winona Ryder, Jennifer Connelly, Queen Latifah 111’, Universal Pictures, commedia/drammatico
NON LASCIARMI
Indefinibile, dove le malattie sono debellate grazie alla creazione in laboratorio di cloni umani utilizzati per fornire organi all’umanità. Il film racconta la storia di Kathy, Tommy e Ruth, tre di questi individui, cresciuti con lo scopo ultimo di donarsi.
(Never Let Me Go, UK/Usa, 2011) Regia di Mark Romanek con Keira Knightley, Carey Mulligan, Andrew Garfield, Charlotte Rampling, Sally Hawkins 103’, 20th Century Fox, drammatico/fantascienza
FROZEN
Una qualsiasi giornata sulle piste si trasforma in un vero incubo per tre snowboarder rimasti bloccati sulla seggiovia. Quando la macchina si arresta e comincia a far buio, si rendono conto con terrore di essere stati dimenticati, senza possibilità di scendere. Inventarsi come riuscire a sfuggire alla morte bianca comporterà per loro decisioni estreme.
(Usa, 2010) Regia di Adam Green con Shawn Ashmore, Emma Bell, Kevin Zegers, Ed Ackerman, Rileah Vanderbilt 110’, M2 Pictures, drammatico
EL CANTANTE (Usa, 2006) Regia di Leon Ichaso con Marc Anthony, Danny A. Abeckaser, Douglas J. Aguirre, Christopher Becerra, Federico Castelluccio 106’, Wave, biografico/musicale
La turbolenta vita del cantante portoricano Hector Lavoe, una delle grandi star degli anni ‘60 e ‘70, considerato tra i maggiori interpreti di salsa e della musica latino-americana.
IN UN AMBIENTE ANCORA PROFONDAMENTE SESSISTA COME L’INDIA, LA PUBBLICAZIONE DI UNA FOTO DI UNA DONNA CHE ALLATTA IL PROPRIO BAMBINO SUSCITA SCANDALO E CLAMORE, DEVASTANDO IRREPARABILMENTE LA VITA DELLA IGNARA DONNA. Gangor (Italia/India, 2010) Regia di Italo Spinelli con Samrat Chakrabarti, Tillotama Shome, Seema Rahmani, Priyanka Bose, Adil Hussain 91’, Istituto Luce, drammatico 11 MARZO
Una coproduzione italo-indiana, tratta da un racconto di Mahasweta Devi, una delle più grandi scrittrici indiane, Gangor racconta una storia emblematica della realtà del subcontinente indiano, come di molti altri paesi in via di sviluppo. Diretto dall’italiano Italo Spinelli, il film non è ancora uscito in India, dove presumibilmente scatenerà molte reazioni. “Se censureranno questo film – ha dichiarato la scrittrice Devi, da sempre impegnata a livello politico a favore delle comunità emarginate – andremo tutti a protestare a Delhi”.
Gangor
3 OSCAR 2011
17 TUTTI AL MARE
FILM DEL 4 I4-11-16 MARZO
18 IL RITO
DEL 5 I16FILM - 25 MARZO
21 I RAGAZZI STANNO BENE
7 THE FIGHTER
22 GNOMEO & GIULIETTA
9 PIRANHA 3D
25 STREETDANCE 3D
11 LA VITA FACILE
IL VESTITO NIENTE 27 SOTTO L'ULTIMA SFILATA
13 RANGO
29 SUCKER PUNCH
15 IL GIOIELLINO
31 MIA MOGLIE PER FINTA
9
15
25
11
22
29
RIVISTA PROGRAMMMA DEI CINEMA • ANNO 22 N.3 - MARZO 2011 FREE MAGAZINE NATO IL 1 GIUGNO 1990 DISTRIBUITO GRATUITAMENTE NELLE SALE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE
Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000
Art direction e Grafica Luca Foddis luca.foddis@primissima.it Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Cristina Marella Palmieri Calendario a cura di Nicoletta Gemmi
stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini REDAZIONE E PUBBLICITÀ
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LA VERA STORIA DI MICKY WARD, UN PUGILE PRESSOCHÉ SCONOSCIUTO CHE NEL 2000 RIUSCÌ A DIVENTARE CAMPIONE DEL MONDO DEI PESI LEGGERI, IN UN FILM MEMORABILE, CHE VI METTERÀ KO.
D
icky Eklund (Christian Bale), è stato l’orgoglio dell’intera cittadina di Lowell nel Massachussetts, poiché quando era un pugile ha affrontato un campione come Sugar Ray Leonard. Purtroppo da quell’incontro ne è uscito sconfitto e da quel momento la vita di Dicky è caduta in disgrazia, perché alla sconfitta è seguita la depressione e la tossicodipendenza da crack. Anche il suo fratellastro Micky Ward (Mark Wahlberg) vuole diventare un pugile, la sua carriera è appena agli esordi ed è gestita dalla madre e avida manager Alice (Melissa Leo). Ma nonostante il suo impressionante gancio sinistro, Micky continua a perdere sul ring. L’ultimo combattimento finisce quasi per ammazzarlo. La sua ragazza, Charlene (Amy Adams), cerca di staccarlo dalla famiglia che sembra solo sfruttarlo, e di convincerlo ad allenarsi senza l’inquieto fratello. Fino a che, a Micky non viene offerta l’opportunità di una vita: combattere per il titolo. Una sfida troppo importante per affrontarla da solo. E nonostante le critiche e gli scarsi incoraggiamenti, vuole che Dicky e tutta la loro disfunzionale famiglia lo accompagni in questa avventura.
Vincitore di 2 premi Oscar Christian Bale Miglior attore non protagonista
The Fighter è un film che nessuno voleva fare e ne è uscito un piccolo capolavoro.
Cinque anni è durato il progetto e da allora Mark Wahlberg, che lo ha voluto fortissimamente e ne è il produttore oltre che il protagonista, si è allenato sul ring. Ma il passare del tempo ha significato necessariamente una serie di passaggi di mano. Alla regia è arrivato il duro David O. Russell (conosciuto nell’ambiente per i suoi metodi poco ortodossi), ed il Cavaliere Oscuro Christian Bale è approdato al ruolo del fratello uscito di galera, meritando una candidatura all’Oscar. In questo ruolo doveva esserci Matt Damon, poi Brad Pitt con la regia di Darren Aronofsky. The Fighter contiene scene di boxe di grande realismo che hanno entusiasmato Sport Illustrated. Ma non siamo dalle parti di Rocky, piuttosto in un ring più scivoloso, dove il combattimento inizia in famiglia. Micky Ward è un ragazzo cresciuto per strada, all’ombra di un fratello campione-fallito, di una madre egocentrica, e sette sorelle con il culto della pettinatura. “The Fighter è una storia che parla della famiglia, dell’amore, dei rapporti e del superamento delle avversità. E’ una storia tanto potente quanto eccitante”, ha affermato Wahlberg, che prima di arrivare ad essere una star di Hollywood ha avuto una adolescenza e una giovinezza piuttosto turbolenta.
Melissa Leo Miglior attrice non protagonista
The Fighter (Usa, 2010) Regia di David O. Russell con Mark Wahlberg, Christian Bale, Amy Adams, Melissa Leo, Jack McGee 118’, Eagle Pictures, drammatico/biografico 4 MARZO
The Fighter 7
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DON’T SCREAM... JUST SWIM! NEL 1978 CI PENSARONO LO SQUALO DI SPIELBERG E PIRAÑA DI JOE DANTE A FAR FUGGIRE I VACANZIERI. SEGUÌ UN PIRAÑA PAURA DI JAMES CAMERON E ORA, IN VERSIONE 3D, TORNA LA MINACCIA PIÙ LETALE E VORACE.
L
ake Victoria, Arizona. Ogni anno la popolazione di questa tranquilla località passa da 5mila a 50mila abitanti durante le vacanze estive: una settimana di sole, mare e baldoria per gli studenti americani. Sono quasi tutti giovani che arrivano al lago per festeggiare il 4 di luglio, organizzando dei simil-rave-party in acqua. Improvvisamente una scossa sismica apre un crepaccio immane in una faglia del fondale marino, liberando centinaia di famelici piranha preistorici. Dopo aver scoperto le prime vittime dei pesci, gli sceriffi locali, Fallon (Ving Rhames) e Forester (Elisabeth Shue), annunciano lo stato d’emergenza nel corso della festa, che velocemente si trasforma in una carneficina. Il terrore è scatenato e una improbabile comitiva di turisti deve unire le forze per non finire sbranata dalle fauci affilate dei nuovi “residenti”.
Cinema catastrofico in puro stile anni 80, con piccoli mostri provenienti direttamente dalla preistoria, riletto con le sofisticate tecniche tridimensionali per moltiplicare la paura in formato 3D. Un esperto dell’horror, il regista Alexandre Aja (Le colline hanno gli occhi) spiega di essere stato affascinato “dalla possibilità di creare un vero e proprio incubo che ha per protagonisti giovani spensierati e con la voglia di divertirsi. Da questo presupposto ho sviluppato un disaster movie: un ritorno agli anni Ottanta, a quella sensazione di piacere colpevole che provavi guardando da piccolo certi film che spaventavano e divertivano insieme, pieni di nudi e di sangue. Un’esperienza elettrizzante, di puro intrattenimento”. Da segnalare fra gli interpreti: Elisabeth Shue (nomination all’Oscar per Via da Las Vegas), Steven McQueen (nipote del grande Steve), Ving Rhames (Pulp Fiction), il premio Oscar Richard Dreyfuss (che era anche in Lo Squalo), Christopher Lloyd (Ritorno al futuro) ed Eli Roth (Hostel).
Piranha 3D
(Piranha, Usa, 2010) Regia di Alexandre Aja con Adam Scott, Elisabeth Shue, Eli Roth, Christopher Lloyd, Steven R. McQueen, Ving Rhames, Richard Dreyfuss 88’, Bim, catastrofico 4 MARZO
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CAMILLA FILIPPI ANGELO ORLANDO PIETRO RAGUSA E CON IVANO MARESCOTTI SOGGETTO STEFANO BISES ANDREA SALERNO SCENEGGIATURA STEFANO BISES LAURA PAOLUCCI ANDREA SALERNO CASTING E AIUTO REGIA ALESSANDRO CASALE COSTUMI SILVIA NEBBIOLO SCENOGRAFIA ROBERTO DE ANGELIS SUONO VALENTINO GIANNÌ MUSICHE GABRIELE ROBERTO MONTAGGIO WALTER FASANO FOTOGRAFIA GOGÒ BIANCHI ORGANIZZATORE GENERALE GIAN LUCA CHIARETTI SUPERVISORE ALLA PRODUZIONE VALERIA LICURGO PRODUTTORE DELEGATO LAURA PAOLUCCI UNA PRODUZIONE FANDANGO IN COLLABORAZIONE CON MEDUSA FILM PRODOTTO DA DOMENICO PROCACCI REGIA DI LUCIO PELLEGRINI
DAL 4 MARZO AL CINEMA virgilio.it/lavitafacile
in collaborazione con
Il Gioiellino (Italia, 2010) Regia di Andrea Molaioli con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Fausto Maria Sciarappa, Vanessa Compagnucci, Lino Guanciale, Renato Carpentieri 110’, Bim, drammatico 11 MARZO
STEFANO ACCORSI, PIERFRANCESCO FAVINO E VITTORIA PUCCINI - IL TRIO DI BACIAMI ANCORA - TORNA INSIEME NEL NUOVO FILM DI LUCIO PELLEGRINI, IL RACCONTO DI UN’AMICIZIA, DI DUE STORIE D’AMORE, DI QUATTRO TRADIMENTI E DI TRE VITE FACILI PIUTTOSTO COMPLICATE.
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La vita facile
(Italia, 2011) Regia di Lucio Pellegrini con Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Vittoria Puccini, Camilla Filippi, Angelo Orlando, Ivano Marescotti 100’, Medusa, commedia/drammatico 4 MARZO
ario (Favino) e Luca (Accorsi) sono due amici ‘storici’ che si sono laureati in medicina insieme e si sono frequentati assiduamente fino a che non hanno conosciuto Ginevra (Puccini), che all’inizio sembra non riuscire a decidersi tra i due. Fino a quando sceglie di sposare Mario, e le loro strade si dividono. Luca decide di partire per l’Africa per esercitare la professione in uno sperduto ospedale da campo mentre Mario, bravo e opportunista, diventa un medico di grande successo, luminare della cardiochirurgia. Dodici anni dopo Mario decide di raggiungere il suo vecchio amico in Africa: un viaggio che nasconde una serie di segreti. Che cosa lo spinge nuovamente dall’amico? Un reale desiderio di trovare un senso alla sua esistenza e alla sua professione o un semplice desiderio di fuga da una serie di guai combinati in Italia? L’arrivo di Mario in Kenya sconvolge nuovamente l’esistenza di Luca, anche sul piano professionale. Quando poi si ricomporrà il vecchio triangolo con l’arrivo al campo di Ginevra, tutto riverrà messo in discussione e i tre amici dovranno confrontarsi con il proprio passato.
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Perché “la vita facile” è la più difficile da vivere? “Questa è la domanda dalla quale sono partito per affrontare questa storia – afferma Lucio Pellegrini – che vede al centro due amici: uno che ha deciso di rimanere nella sua città a fare carriera, l’altro di andare in Africa, in un ospedale da campo”. Mario e Luca hanno passato tutta la giovinezza insieme, finché una donna, di cui entrambi sono innamorati, non li ha divisi. La vita poi, a distanza di anni, li ha curiosamente riuniti. Mettendo di fronte tre vite facili che si sono terribilmente complicate. L’amore, il buono, il cattivo, nulla è più quello che sembra. Il ritrovarsi li costringerà a fare il punto sul passato e sul presente e sui motivi dell’abbandono dell’apparente “vita facile”. E magari a fare delle nuove scelte, ancora più coraggiose. La vita facile è stato girato tra la Puglia e gli abbaglianti paesaggi del Kenya del Nord, presso le cittadine di Naivasha e Shaba.
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DAL REGISTA DI "PIRATI DEI CARAIBI"
IL PRIMO CAMALEONTE CHE AMA FARSI NOTARE
DALL'11 MARZO AL CINEMA
GORE VERBINSkI (AUTORE DELLA SAGA PIRATI DEI CARAIBI) ESORDISCE NEL CINEMA D’ANIMAzIONE CON UN WESTERN ‘ANIMALE’ E CON UN PROTAGONISTA CAMALEONTE TAGLIATO SU MISURA PER IL SUO ATTORE FETICCIO: JOHNNy DEPP. Rango è un camaleonte molto particolare. Dietro l’aspetto da lucertola, nasconde una vocazione da attore. Il ruolo dell’eroe è quello che sente più consono alle sue aspirazioni. Vissuto in un terrario, il caso vuole che si trovi improvvisamente costretto ad attraversare il deserto del Mojave, scoprendo, suo malgrado, il suo ambiente naturale. Quando arriva finalmente nella deserta cittadina di Dirt, per Rango iniziano le sorprese: da una banda di gufi mariachi, un armadillo diviso a metà a causa di un incidente stradale e un edificio con la scritta ‘Proctologo e Ricostituenti’. Ma il bello deve ancora venire quando entra nel
saloon affollato da un vero e proprio trattato di animali del deserto: scorpioni, iguana, maiali, salamandre, volpi rosse, corvi Chihuahua... Sorpassato il primo momento di empasse l’attore prende il sopravvento e Rango dichiara di essere l’eroe che risolverà i loro problemi di mancanza di acqua. Ricevendo, non senza qualche ambiguità, la stella da sceriffo. Riuscirà l’eroe immaginario a dimostrare che non è solo chiacchiere e distintivo?
“Rango si finge un eroe, ma si ritrova in una catena di eventi dove è costretto a esserlo realmente, ed alla fine dovrà affrontare la differenza tra realtà e finzione, perché le persone inizieranno a credergli davvero. E’ un personaggio moderno catapultato in un contesto western”, ha affermato Verbinski. C’è John Ford, Mezzogiorno di fuoco, gli Spaghetti Western, ma anche la spiritualità del deserto, le influenze di Hayao Miyazaki e dei surrealisti. La natura ha una sua energia ed è presente nel film. La voce, la mimica, l’andatura, i gesti di Rango sono di Johnny Depp e nel film gli attori-doppiatori hanno lavorato insieme, come una performance dal vivo, senza che le varie voci fossero registrate singolarmente. Un metodo che ha conferito alla storia maggiore compattezza e interazione tra i personaggi: il risultato è l’emotion capture. Nel cast originale, oltre a Depp, Isla Fischer, Abigail Breslin e Alfred Molina oltre a Bill Nighy, Ray Winstone e Timothy Olyphant.
Rango (Usa, 2011) Regia di Gore Verbinski 110’, Universal Pictures, animazione 11 MARZO
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NICOLA GIULIANO FRANCESCA CIMA IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA IN COLLABORAZIONE CON BIM DISTRIBUZIONE PRESENTANO
SE I SOLDI NON CI SONO, INVENTIAMOCELI
TONI SERVILLO REMO GIRONE SARAH FELBERBAUM
IL GIOIELLINO UN FILM DI ANDREA MOLAIOLI
DAL 4 MARZO AL CINEMA WWW.CORRIERE.IT/ILGIOIELLINO
Il Gioiellino (Italia, 2010) Regia di Andrea Molaioli con Toni Servillo, Remo Girone, Sarah Felberbaum, Fausto Maria Sciarappa, Vanessa Compagnucci, Lino Guanciale, Renato Carpentieri 110’, Bim, drammatico 4 MARZO
DOPO IL GRANDE SUCCESSO DI LA RAGAZZA DEL LAGO, ANDREA MOLAIOLI TORNA CON IL SUO SECONDO FILM, LAVORANDO NUOVAMENTE CON TONI SERVILLO. IL GIOIELLINO È LIBERAMENTE ISPIRATO AL CRAC PARMALAT MA NON È UN FILM DENUNCIA PIUTTOSTO UN ALTRO THRILLER DALLE DINAMICHE SOTTILI E DAI RISVOLTI OSCURI.
U
na grande azienda agro-alimentare ramificata nei cinque continenti, quotata in Borsa, in continua espansione verso nuovi mercati e nuovi settori: quello che si dice un gioiellino. Il suo fondatore, Amanzio Rastelli (Girone), padre padrone dell’azienda, ha messo ai posti di comando i suoi parenti più stretti: il figlio, la nipote, più alcuni manager di provata fiducia - malgrado i loro studi si fermino al diploma in ragioneria. Un management inadeguato ad affrontare le sfide che pone il mercato. E, infatti, il gruppo s’indebita. Sempre di più. Nonostante l’intervento del fedele Ernesto Botta (Servillo) insieme a Laura Aliprandi (Felberbaum), non basta falsificare i bilanci, gonfiare le vendite, chiedere appoggio ai politici, accollare il rischio sui risparmiatori attraverso operazioni di finanza creativa sempre più ardite… La voragine è diventata troppo grande e si prepara a inghiottire tutto. Andrea Molaioli è molto chiaro: “Non vo-
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levo fare un film alla Michael Moore, il mio è un film che fruga nei dietro le quinte, nelle dinamiche complesse che si celano nella new economy”. E, ancora una volta, come ne La ragazza del lago andiamo in un paese di provincia, in “una cittadina del centro Nord che dietro la sua aria piacevole e rassicurante nasconde profondi malesseri. – continua il regista - Un posto dove la gente si ritrova sempre negli stessi luoghi, dove tutti sanno tutto di tutti. E dove un piccolo imprenditore che fino al giorno prima era uno come gli altri diventa in pochi anni il capo di una multinazionale, uomo di potere che incute rispetto e devozione”. “Mi sono liberamente ispirato ai fatti di Collecchio e agli sviluppi della vicenda Parmalat. – conclude Molaioli – Però io non giudico, ma racconto, senza manicheismi, un’azienda che va in malora, guardandola con gli occhi dei suoi personaggi. Mentre i vertici escogitano trucchi complessi per farla apparire florida. Un meccanismo sciagurato che richiede la faccia tosta e nervi d’acciaio."
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TRENTATRE’ ANNI DOPO ‘CASOTTO’ DIRETTO DA SERGIO CITTI E SCRITTO DA VINCENZO CERAMI, ARRIVA QUESTO SEGUITO IDEALE, CHE VEDE L’ESORDIO ALLA REGIA DI MATTEO CERAMI (CHE LO HA SCRITTO COL PADRE VINCENZO). UNA COMMEDIA CORALE CHE SI SVOLGE DALL’ALBA AL TRAMONTO INTORNO AD UN CHIOSCO TRA LE DUNE E LA SPIAGGIA DI CASTELPORZIANO.
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gni mattina, spingendo la carrozzella di sua madre, un’ anziana arcigna e capricciosa che lo comanda a bacchetta, Maurizio (Marco Giallini), raggiunge il suo chiosco sulla spiaggia. Dopo essersi assicurato che i suoi inservienti, Khaled e Omar, siano già al lavoro, va a issare la bandiera italiana, che svetta in cima alla costruzione. E’ tutto pronto, si aspettano i primi clienti...Al chioschetto si beve, si mangia, si fanno due chiacchiere. Oppure si sta li’, in panciolle, a godersela. E’ un via vai di gente che si scotta al sole, uomini, donne e strane creature... E il chiosco di Maurizio si trasforma in un palcoscenico di varia umanita. Di sera poi il chiosco si svuota e si trasforma totalmente. I bagnanti se ne vanno mentre un po’ alla volta si accendono candele, tovaglie bianche vengono stese ai tavoli, ed il chioschetto si traveste da ristorante romantico... Non c’è dubbio che la spiaggia libera di Casteporziano, quella dei ‘chioschi’, sia un luogo molto speciale. Non è la classica spiaggia per famiglie, piuttosto un luogo di quasi frontiera, dove si possono incontrare i personaggi più vari, dai nudisti, ai gay, ai naturisti ... “Tutti al mare è una commedia aspra, a tratti dolorosa – afferma l’esordiente Matteo Cerami - interpretata da un gruppo di attori straordinari, che si svolge dall’alba alla sera in un luogo unico: intorno a un chiosco, tra le dune e la spiaggia di Castelporziano sul litorale romano. I protagonisti non sono altro che ‘comparse’, personaggi di varia umanità che appaiono la mattina e scompaiono la sera lasciando dietro di loro il nulla. Per questo ci tengo particolarmente a mettere in evidenza il lavoro degli attori, dato che è difficilissimo, essere un archetipo più che un personaggio”. Nel cast Gigi Proietti, Ilaria Occhini, Anna Bonaiuto, Ambra Angiolini (nei panni di una gay), Sergio Fiorentini, Ennio Fantastichini, Marco Giallini, Claudia Zanella, Libero De Rienzo ...
Tutti al mare
(Italia, 2011) Regia di Matteo Cerami con Luigi Proietti, Marco Giallini, Anna Bonaiuto, Libero De Rienzo, Ilaria Occhini, Ambra Angiolini, Ninetto Davoli 95’, 01 Distribution, commedia 11 MARZO
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“SCEGLIERE DI NON CREDERE NEL DIAVOLO NON TI PROTEGGERÀ DA LUI”.
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’ la storia di un giovane seminarista americano che studia per diventare prete. Inviato a studiare l’esorcismo in Vaticano, nonostante i suoi dubbi su questa pratica controversa, il giovane Michael Kovak (Colin O’Donoghue), sfida i suoi superiori invitandoli a rivolgersi alla psichiatria, invece che ai demoni, per trattare i posseduti. In seguito a questa sua esternazione viene mandato come apprendista dal poco ortodosso Padre Lucas (Anthony Hopkins) - un leggendario sacerdote che ha eseguito migliaia di esorcismi - dove la sicurezza coriacea di Michael comincia a cedere. Finché il seminarista viene coinvolto direttamente in un caso inquietante che sembra perfino trascendere le capacità di Padre Lucas e inizia ad intravedere un fenomeno che la scienza non riesce né a spiegare né a controllare… un male così violento e terrificante che lo costringe a mettere in dubbio tutte le sue precedenti certezze. Un Anthony Hopkins così sinistro ed inquie-
tante non lo si ricordava dai tempi di Il silenzio degli innocenti. L’attore ha affermato più volte che è stato il libro all’origine del film, scritto da Matt Baglio (Sperling & Kupfer) e fondato su una serie di veri accadimenti di possessioni demoniache raccolte dallo stesso autore, ad averlo aiutato ad entrare nella mente di Padre Lucas. Mikael Håfström si era già fatto notare come regista con il notevole horror 1408, mentre il cast vede, accanto ad Hopkins ed al giovane, bravissimo, protagonista Colin O’Donoghue, Rutger Hauer, Maria Grazia Cucinotta, Alice Braga, Toby Jones, Ciarán Hinds. “Esiste un interesse universale nel rito dell’esorcismo – ha affermato Mikael Håfström -. Molto proviene dalla religione, ma molto deriva anche dalla cultura popolare. In tutto il mondo, le persone sono attratte da questo tema, anche perché - o forse proprio perché - resta un fenomeno non dimostrabile e nemmeno interamente compreso. Più si osserva, più si capisce che non esistono facili soluzioni al problema”.
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Il Rito (The Rite, Usa, 2011) Regia di Mikael Håfström con Anthony Hopkins, Colin O’Donoghue, Alice Braga, Ciarán Hinds, Toby Jones 112’, Warner Bros., horror 11 MARZO
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SARÀ PURE UNA FAMIGLIA NON CONVENZIONALE QUELLA DI NICK E JULES, MA È IMPOSSIBILE NON RICONOSCERSI IN QUEI MECCANISMI DOMESTICI, TENERI, TORMENTATI E MERAVIGLIOSAMENTE NORMALI.
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ic e Jules (Bening e Moore) sono una perfetta coppia lesbica, innamorata e matura, che è riuscita a creare un sereno ambiente familiare assieme ai due figli adolescenti, Joni e Laser (Wasikowska e Hutcherson). Quando Joni compie diciotto anni, e si prepara ad andarsene per frequentare il college, il fratello quindicenne Laser le chiede di aiutarlo a rintracciare il loro padre biologico; i due adolescenti sono stati concepiti infatti grazie all’inseminazione artificiale. Sebbene poco convinta, Joni riesce a prendere contatti con il loro “bio-papà” Paul (Ruffalo), un single, dalla vita sentimentale molto libera, che gestisce un piccolo ristorante fuori Los Angeles. I due ragazzi restano molto affascinati dallo stile di vita indipendente, da vero scapolo incallito, di Paul. Ed alle due madri, fino ad allora all’oscuro della ricerca, non resta che dargli il benvenuto. Ma quando Paul farà il suo ingresso nella vita dell’atipico quartetto, inizierà per tutti loro un nuovo, inaspettato capitolo, in cui i legami di I ragazzi stanno bene famiglia dovranno essere definiti e (The Kids Are All Right, Usa, 2010)
ridefiniti ancora una volta. Cinema indipendente e soprattutto intelligente, la commedia diretta da Lisa Cholodenko, riesce a raccontare una storia gay in modo del tutto convenzionale, liberandola da qualsiasi steccato. Passata al Festival di Roma (e quello di Berlino dell’anno scorso), I ragazzi stanno bene, ha raccolto critiche positive ed un grande entusiasmo nel pubblico perché descrive questo nucleo familiare con tenerezza e assoluta normalità. Senza nessuna differenza, nel bene e nel male, con le difficoltà di portare avanti una relazione di oltre vent’anni, crescere due figli, etc. che incontrano tutte le famiglie. Di qualsiasi genere. Grazie alla straordinaria disinvoltura di due grandi attrici, come la Bening e la Moore, credibili in ogni momento della storia, discorso che vale anche per Mark Ruffalo de per i giovanissimi Josh Hutcherson e Mia Wasikowska. “Non è un film impegnato – ha detto la regista -, è una commedia molto divertente, dove si parla anche di diritti umani. Ma il mio rapporto con questo tema e il mio contributo in questo campo sono solo di tipo artistico.”
Regia di Lisa Cholodenko con Annette Bening, Julianne Moore, Mia Wasikowska, Mark Ruffalo, Josh Hutcherson, 106’, Lucky Red, commedia 11 MARZO
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Romeo e Giulietta Reloaded. Nella teRRa Natale di ShakeSpeaRe aNche Gli GNomi da GiaRdiNo So-
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tratford-Upon-Avon, Inghilterra. In una zona residenziale della ridente cittadina ci sono due villette con due giardini, divisi solo da una staccionata. In una casa abita Lord Capuleti e nell’altra Lady Montecchi. Tra i due c’è una accesa rivalità sul mantenimento del reciproco giardinetto. Le loro verdi e curatissime oasi sono stracolme di Gnomi da giardino, i quali, quando gli umani non sono nei paraggi, hanno preso l’abitudine di assumere gli stessi comportamenti negativi dei loro rispettivi proprietari. La faida ha assunto una natura ancora più personale tra gli Gnomi, tra i quali il sem-
plice fatto di essere un Rosso del Giardino Rosso o un Blu del Giardino Blu è fonte di una serie di pregiudizi che molti di loro non comprendono ma che neppure mettono in discussione. Di conseguenza i nani Gnomeo e Giulietta, che nutrono una grande simpatia reciproca, hanno molti ostacoli da abbattere per riuscire a coronare il loro sogno d’amore, esattamente come i loro (quasi) omonimi creati dal genio di Shakespeare. E mentre al cospetto di Lord Capuleti e di Lady Montecchi restano immobili come statue, quando non sono osservati vivono una loro vita autonoma, fatta di azione e di sentimenti molto accesi. Con fenicotteri rosa di plastica usati come cavalcature, gare tra tosaerba e mixer utilizzati come armi improprie.
Gnomeo & Giulietta
no ostaggi della madre di tutte le storie d’amore. e per coronarla, senza farsi beccare da chi li crede dei semplici ed inutili oggetti d’arredamento, devono combinarle di tutti i colori.
Difficile immaginare una messa in scena più dissacrante, comica, fantastica del capolavoro del Bardo. Roba da ridere solo a guardarli, questi teneri e buffi nanetti da giardino, alle prese con autentici sentimenti e altrettanto invalicabili pregiudizi. E difficile trovare dei personaggi altrettanto buffi, goffi, un pò deformi, e piuttosto ridicoli come loro. Adorati o disprezzati, ma sicuramente discriminati come appendici di un arredamento kitch e di non particolare eleganza. E’ questa stridente combinazione che ha conquistato il regista Kelly asbury (già co-regista di shrek 2 e spirit): “Questa - ha detto - è una storia sulle differenze, sui danni dell’intolleranza, su come le diversità possano essere superate solo con un po’ di buona volontà. Se riflettiamo su come stanno andando le cose nel mondo in questo momento, direi che gnomeo & giulietta può fare – oltre che ridere e divertire – anche molto riflettere”. La produzione, non a caso, è della Touchstone Pictures quella che ha prodotto nightmare before christmas di tim burton, per intenderci. La colonna sonora è stata affidata ad elton John – già vincitore dell’Oscar per le musiche di il re leone – e, questa volta Sir Reginald, ha messo insieme alcuni successi del passato con canzoni inedite, una delle quali in collaborazione con lady gaga. Nella versione originale la voce di Gnomeo è di James mcavoy e quella di Juliet di emily blunt.
Gnomeo & Giulietta
(Gnomeo & Juliet, Usa, 2011) Regia di Kelly Asbury 84’, Walt Disney Studios Motion Pictures Italia, Animazione 3D MERCOLEDÌ 16 MARZO Scatta il QR code e guaRda il tRaileR
la nuova dimensione della musica
anche in 2d
Colonna sonora disponibile su Cd e download digitali universal MusiC
www.streetdanceilfilm.it
dal 16 marzo al cinema
LA PRIMA PELLICOLA, GIRATA IN 3D, SUL MONDO DELLA DANZA, HA BATTUTO GLI INCASSI DI TUTTI GLI ILLUSTRI PREDECESSORI, STABILENDO NUOVI STANDARD DI QUESTO GENERE AMATISSIMO.
M
entre Carly e il suo gruppo di street dance cercano di qualificarsi per le finali del campionato inglese, la partenza di Jay, il suo compagno e fidanzato, rimette tutto in discussione. Anche se la ragazza non smette di crederci, sembra che le possibilità siano compromesse. Ci si mette anche la sfortuna, facendogli perdere la loro sala prove. Elena, insegnante di danza classica impressionata dall’energia di Carly e del suo gruppo, propone loro un accordo: possono fare le prove nello studio dell’Accademia di Balletto se Carly s’impegna a condividere la sua passione e il suo lavoro con gli allievi di danza classica, in vista dei provini per l’ingresso al prestigioso Royal Ballet. Tra i due mondi, lo shock è violento. La disciplina del balletto e la “scuola della strada” sembrano del tutto incompatibili... Passione e sudore non mancano. Di nuovo c’è l’incontro/scontro tra danza classica e street dance, l’eterna lotta tra modernità e tradizione qui rappresentato da un gruppo di streetdancer londinesi costretto a lavorare con i ballerini classici della Royal Dance School. Alla fine vincerà l’amore per la danza e tutti ne trarranno una grande lezione di tolleranza. “Il successo di StreetDance 3D è incredibile. Superare le major nella settimana di uscita è una cosa, superare tutti i grandi film sul ballo è un’altra. E diventare il film britannico indipendente di maggior successo di sempre è una gran cosa per tutto il Regno Unito” ha commentato James Richardson, produttore del film. “Ho sempre adorato film come Footloose, Flashdance o Dirty Dancing e la possibilità di trasportarli in un ambiente inglese mi ha elettrizzato. Con l’aiuto dei due registi, che provengono dal mondo dei videoclip, abbiamo trovato questi ballerini straordinari, tra i quali spicca il giovanissimo George Sampson, vincitore 2008 del talent show “Britain’s Got Talent”. Quando poi attrici del calibro di Charlotte Rampling hanno detto di sì ho capito che il sogno si stava avverando”.
StreetDance 3D (UK, 2010) Regia di Max Giwa, Dania Pasquini con Charlotte Rampling, Rachel McDowall, Nichola Burley, Eleanor Bron, George Sampson 98’, Eagle Pictures, drammatico/musicale 16 MARZO
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MEDUSA FILM PRESENTA
FRANCESCO MONTANARI VANESSA HESSLER e
RICHARD E. GRANT
UN FILM DI CARLO VANZINA
DAL 25 MARZO AL CINEMA sottoilvestitoniente.libero.it
“CHE COS’È UNA MODELLA? UN CORPO, UN VOLTO, UN PO’ DI TRUCCO, UN BEL VESTITO, E SOTTO IL VESTITO... NIENTE”. DOPO IL PRIMO CAPITOLO DEL 1985, I FRATELLI VANZINA RISCOPRONO UNA SCIA DI SANGUE NEL MONDO DELLA MODA.
A
Milano è la stagione della moda. Alexandra (Burman), la splendida top model legata da anni alla griffe del famoso stilista Federico Marinoni, ne è ancora una volta la regina. La sua sfilata è un trionfo. Ma per lei quella sarà anche l’ultima sfilata. Poche ore dopo, infatti, Alexandra viene travolta da un pirata della strada che scappa via senza soccorrerla. Ad indagare sul caso è l’ispettore Vincenzo Malerba (Montanari). A lui la tesi dell’incidente non convince. Pensa che dietro alla morte di Alexandra ci sia un assassino. La sua tesi purtroppo sarà presto conf e r ma t a da una se-
rie di omicidi legati tutti alla celebre griffe. Apparentemente senza nessun nesso logico, e sempre più efferati. “Dopo tante commedie abbiamo pensato di riprendere il genere thriller che tante soddisfazioni ci diede allora.” hanno dichiarato i Vanzina - “Da molti anni ormai in Italia non si realizzano più thriller. Eppure nella lista dei generi più graditi dal pubblico, è al primo posto. Insieme a Franco Ferrini abbiamo inventato un meccanismo giallo molto intrigante, pieno di suspense e colpi di scena. Emozionare il pubblico facendolo ridere è bellissimo, ma anche tenerlo incollato alla poltrona con il fiato sospeso. D’altronde per noi fare cinema è intrattenimento, e in questo senso thriller e commedia si assomigliano”. Il film è stato girato in Svezia (Stoccolma e Fjallbacka), in Svizzera (Davos), a Cernobbio (Lago di Como), a Milano e a Roma.
Sotto il vestito niente L’ultima sfilata (Italia, 2010) Regia di Carlo Vanzina con Francesco Montanari, Vanessa Hessler, Richard E. Grant, Alexandra Burman, Giselda Volodi 96’, Medusa, thriller 25 MARZO
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BiBi Film isaria produCtions nirvana motion piCtures rai Cinema presentano
il coraggio di una donna
un film di italo spinelli Con adil Hussain priyanka Bose samrat CHakraBarti tillotama sHome seema raHmani soggetto e sCeneggiatura italo spinelli antonio Falduto liberamente tratta dal raCConto CHoli ke piCHHe di maHasweta devi edito da seagull Books private ltd
fotografia marCo onorato montaggio JaCopo Quadri musiChe iQBal darBar suono steFano varini organizzazione della produzione ivana kastratoviC produttore eseCutivo susHma mortHania una Co-produzione italia-india prodotto da angelo BarBagallo, vinod kumar, isaBella spinelli per BiBi Film, isaria produCtions, nirvana motion piCtures in Collaborazione Con rai Cinema
BìBì Film
Isaria Productions
www.gangor.it
dall’11 marzo al cinema
IL VISIONARIO ZACK SNYDER PORTA ?” ILI SCH MA M FIL LO SO CIO FAC E “CHI HA DETTO CH LE E VESTITE – O SVESTITE – IN PURO STI STE TO NI, VA GIO PE PU E QU CIN MO SULLO SCHER INCEE DELLA I° GUERRA TR E ZEN I PL TEM , HI AG DR I, ELL RD FETISH, FRA DIRIGIBILI, BO MONDIALE.
Sucker Punch B
abydoll (Browning) è stata ricoverata dal perfido patrigno in una casa di cura per malattie mentali per essere lobotomizzata. Rinchiusa contro la sua volontà, Babydoll tuttavia non ha perso la volontà di sopravvivere. Il mondo dei sogni rappresenta l’unica via di fuga. Oltre le costrizioni del tempo e dello spazio è libera di andare dove la porta la mente. Decisa a combattere per la sua libertà, spinge altre quattro ragazze, compagne di disgrazia - la schietta Rocket (Malone), la scaltra Blondie (Hudgens), la leale Amber (Chung) e la riluttante Sweet Pea (Cornish) - a unisi a lei per sfuggire ai loro rapitori. Guidate da Babydoll, le ragazze combattono una fantastica guerra contro ogni cosa, dai samurai ai serpenti, con un arsenale virtuale a loro disposizione. Insieme devono decidere cosa sono disposte a sacrificare per sopravvivere. Ma con l’aiuto del Saggio (Scott Glenn), il loro incredibile viaggio - se avranno successo - le condurrà alla libertà. “Avevo in mente questo film da molti anni. – dice Snyder – Baby Doll è una specie di Alice nel paese delle meraviglie armata come una guerriera di un anime. Ci sono moltissimi riferimenti in questo film: dal Mago di Oz, alla
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cultura giapponese, ma anche alle infermiere e cameriere francesi del primo novecento. Ho preso veramente da tutto quello che amo, dato che ho anche avuto molto tempo per pensarci. Credo che Sucker Punch sia la summa della mia carriera di geek o se preferite di fan boy”. “Un film d’azione senza limiti – prosegue Snyder – tutto quello che mi piace ce l’ho messo. E ora spero che la smettano di dire che faccio solo film maschili”. Tre mesi di allenamento per le cineguerriere con una squadra di Navy Seals, il corpo di duri della marina. La squadra dei creativi dietro le quinte include lo scenografo premio Oscar Rick Carter e i veterani di “Watchmen” e “300”, come il direttore della fotografia Larry Fong, il montatore William Hoy e il costumista Michael Wilkinson. La musica è di Tyler Bates e Marius DeVries.
Sucker Punch (Usa, 2011) Regia di Zack Snyder con Emily Browning, Abbie Cornish, Jena Malone, Vanessa Hudgens, Jamie Chung 110’, Warner Bros., Action/Fantasy/Thriller 25 MARZO
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UN UOMO SI FINGE SPOSATO PER AVERE PIÙ LIBERTÀ CON LE DONNE. MA QUANDO TROVA QUELLA GIUSTA, E SI TOGLIE LA FEDE DAL DITO, INIZIANO I GUAI...
Mia moglie per finta (Just Go With It, Usa, 2011) Regia di Dennis Dugan con Adam Sandler, Jennifer Aniston, Nicole Kidman, Elena Satine, Nick Swardson 116’, Sony Pictures, commedia romantica 1 APRILE
anny (Adam Sandler) è un chirurgo plastico single, amante della bella vita e delle belle donne. Per evitare eccessivi coinvolgimenti Danny ha un metodo infallibile: fingersi per uno sposato. Finché non incontra Palmer (Brooklyn Decker), una ventitreenne che gli fa perdere la testa. Danny è sicuro di avere trovato la donna della sua vita. Tanto che decide di togliersi la finta fede che porta d’abitudine. Ma durante una vacanza alle Hawaii, la ragazza nota nell’anulare della mano sinistra di Danny una fascetta bianca, dove il sole non è penetrato. Inoltre, insospettita, frugrando nella borsa di lui, trova la fede. Danny, preso dal panico, gli confessa di essere divorziato. E Palmer chiede di conoscere la ex-moglie, prima di andare avanti nella relazione. Danny chiede aiuto alla sua assistente Katherine (Jennifer Aniston), che sicuramente lo conosce molto bene, per impersonare il ruolo di moglie. Ma durante la cena di presentazione Katherine, per rendere la storia ancora più credibile, comincia a parlare anche dei ‘loro’ due figli. “E’ molto facile - sostiene Sandler - che le donne siano attratte da uomini non disponibili, perché sposati o fidanzati. Anche perché molti uomini dicono che il loro matrimonio non va e, anche in quel caso, le donne lo trovano estremamente interessante... perché, in fondo, è una persona da salvare. Le donne agiscono in questo modo senza pensare di fare del male, anche se in realtà, lo fanno solo a loro stesse. E così nascono personaggi come il mio Danny che, capito come vanno le cose, si inventa un matrimonio proprio per evitare di doversi giustificare quando vuole più tempo per sé o pensa che il rapporto – con la terza innocente – non funzioni più”. La modella Brooklyn Decker interpreta Palmer, Jennifer Aniston è la spalla comica di Sandler nei panni della sua infermiera-assistente e, inoltre, nel film c’è una piccola ma divertentissima parte affidata a Nicole Kidman. Quest’ultima è Devlin Adams una nemica/amica di lunga data della Aniston. Mia moglie per finta è basato su Fiore di cactus di Gene Saks del 1969 che fece vincere un Oscar a Goldie Hawn.
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