Primissima Scuola - Novembre 2013

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schede film

A spasso con i dinosauri 3D La mafia uccide solo d'estate Piovono polpette 2 - La rivincita degli avanzi Proposte cinematografiche per le scuole


Sommario Nata nel 1994 per promuovere le pellicole più adatte al mondo della scuola, sia sotto il profilo didattico che di intrattenimento, Primissima Scuola è diventata negli anni un punto di riferimento per la maggior parte delle scuole e degli insegnanti che utilizzano il cinema come strumento didattico. Primissima Scuola è anche online all'indirizzo www.primissima.it/scuola

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Piovono polpette 2 - la rivincita degli avanzi

13 n°1-2 2013

Periodico di informazioni cinematografiche per le scuole Anno 19 n. 1/2 Novembre 2013

editore MULTIVISION S.R.L. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670

Direttore Responsabile Piero Cinelli Direttore Editoriale Paolo Sivori

grafica Multivision primissima@primissima.it

Reg. Trib. Roma n. 00438/94 del 1/10/1994

stampa Ige, Roma

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a spasso con i dinosauri 3d

la mafia uccide solo d'estate

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schede film

La rivincita degli avanzi Sequel di uno dei film d’animazione più originali degli ultimi anni, Piovono polpette 2 è una esilarante storia di cibo impazzito, che oltre a divertire con personaggi adorabilmente bizzarri, riesce a far riflettere sugli squilibri alimentari. Un tema purtroppo sempre più attuale, che coinvolge buona parte dell’universo infantile. Piovono Polpette 2 è anche un omaggio al grande cinema per famiglie degli anni Ottanta, da I Goonies a L’impero colpisce ancora, passando per Jurassic Park ed E.T. - L’extra-terrestre.

IL FILM Nel primo film abbiamo conosciuto l’aspirante inventore Flint Lockwood: uno scienziato piuttosto confuso e con grossi problemi di socializzazione, autore di

alcune delle idee più geniali e strampalate mai concepite. Purtroppo tutte le sue invenzioni, dalle scarpe spray al traduttore dei pensieri delle scimmie, sono stati dei fallimenti colossali che hanno causato problemi alla sua cittadina. Ed anche l’ultima, e più colossale di tutte, una macchi-

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na che trasforma l’acqua in cibo, si è rivelata un disastro. Piovono Polpette 2, ricomincia proprio da dove era terminata la precedente commedia campione d’incassi della Sony Pictures Animation. La genialità dell’inventore Flint Lockwood viene finalmente riconosciuta grazie all’invito del suo idolo, Chester V, ad


IL REGISTA CODY CAMERON

entrare a far parte della The Live Corp Company, che riunisce i migliori e più brillanti inventori del mondo, impegnati a creare tecnologie per il miglioramento della razza umana. Il braccio destro di Chester, oltre che una delle sue più riuscite invenzioni, è Barb, un orango altamente evoluto dotato di un cervello umano, che è anche ambiguo, manipolativo e che adora mettersi il rossetto. Essere riconosciuto come un grande inventore, è sempre stato il sogno di Flint. Tutto cambia però quando scopre che la sua invenzione più famosa (una macchina che trasforma l’acqua in cibo), è ancora operativa e che attualmente sta creando dei cibo-animali ibridi – gli “Animacibi!” Con il destino dell’umanità nelle sue mani, Chester si unisce a Flint ed i suoi amici in una missione delicata e pericolosa, combattendo contro famelici Tacodrilli, Orangamberi, Torte a Sonagli, Spiderburgher ed altri Animacibi, per salvare nuovamente il mondo!

L’azione inizia appena 60 secondi dopo la fine del primo film: Flint Lockwood ha appena distrutto la sua più grande invenzione, il Flint Lockwood Diatomic Super Mutating Dynamic Food Replicator, o in breve FLDSMDFR. Quell’ invenzione è stata un successo straordinario, poiché aveva il potere di trasformare l’acqua in cibo, e allo stesso tempo un disastro assoluto, poiché scaricava un fiume di cibo mortale sulla testa delle persone, con esiti letali ad ogni temporale. Pertanto Flint l’ha fatta esplodere - o, almeno, questo è quello che pensava. Un veterano dell’animazione con crediti nei primi tre film di Shrek , come in Surf Up, Boog & Elliot 2, ed il primo Piovono Polpette, Cody Cameron dirige il film con Kris Pearn. Entrambi coinvolti con il primo film, quando Phil Lord & Christopher Miller, gli sceneggiatori e registi del film precedente hanno passato la mano, è stato naturale affidare a loro le redini di questo secondo episodio. E ‘un universo familiare, ma anche qualcosa di completamente nuovo e diverso. “Anche se Flint ha quasi distrutto il mondo, il mondo ha avuto modo di vedere che grande inventore lui sia - e, di conseguenza, a Flint viene data una nuova opportunità da uno dei suoi eroi, Chester V, il capo della megasocietà Live Corp. Il loro intento

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è quello di inventare cose per il miglioramento dell’umanità, che è proprio quello che Flint desidera fare. Ma le cose non vanno esattamente come previsto, sia per Flint che per Chester, che scopre che il FLDSMDFR è ancora attivo e sta sfornando degli ibridi dei foodanimal, i foodimals, che hanno invaso l’isola. Quindi Chester e Flint, con tutti i loro amici al seguito, si trasferiscono al largo dell’isola di Swallow Falls per cercare di fermare le creature alimentari prima che attacchino il mondo.


“Alla fine del primo film, il cibo ha cominciato a prendere vita - c’erano dei polli arrosto che passeggiavano e minaccciosi orsetti gommosi - osserva Cameron -. Quella del Cibo sensibile era un’idea che avevamo scartato nel primo film, nel sequel abbiamo deciso invece di svilupparla, poiché ci sembrava matura per essere esplorata. In Italia, il film uscirà il giorno di Natale. Secondo te, Piovono Polpette 2 è il perfetto film natalizio, o lo vedi più come un antidoto all’eccesso di cibo delle Feste? Buona domanda. Credo che i Cibanimali siano già molto amati dai bambini, qui in Italia abbiamo fatto alcuni workshop di food carving con i bambini delle scuole e i bambini erano davvero felici, ridevano un sacco e si sono divertiti molto a realizzare delle creature di cibo con noi. Perciò credo che sia un film divertente da vedere a Natale e non certo un antidoto alla felicità. Anzi, penso che porterà più felicità alla gente. Trovo interessante che il plot presenti forti somiglianze con quello de Il mondo perduto - Jurassic Park. È una cosa voluta? Ci sono certamente molti rimandi a Jurassic Park, ad esempio nella scena in cui vediamo per la prima volta i Cibanimali. Inoltre Chester V ha un pizzetto bianco come Richard Attenborough e i vestiti di Sam ricordano quelli di Laura Dern. Ma

paghiamo pegno anche a molti altri film degli anni Ottanta, come E.T., Il ritorno dello Jedi, I Goonies. Soprattutto omaggi al cinema di George Lucas e Steven Spielberg.

Quindi anche tu sei cresciuto con quei film, suppongo... Certo. Siamo cresciuti con quei film. Non credo ci siano delle citazioni specifiche, volevamo più che altro rendere omaggio a quel feeling.


I PERSONAGGI FLINT LOCKWOOD F i n da q ua ndo era piccolo, Flint Lockwood ha sempre sognato di inventare qualcosa che facesse la differenza nella vita delle persone. Purtroppo, tutte le sue invenzioni assurde (comprese le scarpe spray, l’elimina calvizie, il traduttore per le scimmie e soprattutto la macchina che trasforma l’acqua in cibo) hanno provocato guai al suo creatore e a Shallow Falls. In questa nuova avventura Chester dopo aver scoperto che la sua più celebre invenzione, quella che trasforma l’acqua in cibo e che ha causato l’ultima volta più di qualche disturbo, è ancora attiva e sta vomitando creature alimentari viventi - i foodimals - lo spedisce nell’isola di Swallow Falls, con tutti i suoi amici al seguito, per fermare la minaccia di questa nuova catastrofe. In questo secondo capitolo Flint sembra essere un pò cresciuto. Nel primo film era un geniale scienziato ma con l’equivalente emotivo di un 14enne ed era finalmente riuscito ad avere la sua prima ragazza. Ora, nel sequel, deve affrontare il problema di come riuscire a tenerla, oltre a cercare di salvare il mondo.

SAM SPARKS

Lei è Sam Sparks, l’annunciatrice del meteo che nutre una grande simpatia, ricambiata, per Flint e che grazie a lui ed agli aggiornamenti durante il “più grande fenomeno atmosferico della storia” è divenuta una celebrità della tv. Lei si è offerta di accompagnarlo nella spedizione a Swallow Falls per salvare la civiltà dall’invasione di creature viventi di cibo.

GLI ANIMACIBI

CHESTER V Se si potesse geneticamente ibridare Steve Jobs, Richard Branson e un direttore di circo in un unico uomo, si otterrebbe Chester V, il genio eccentrico dietro la società globale Live Corp. Parte guru, parte showman e parte inventore, Chester è un tipo superintelligente, anzi il più intelligente. Chester ha un’alta opinione di se stesso, e mentre Flint è circondato da amici e parenti, lui è impegnato a costruire il proprio mito.

La decisione di sviluppare l’idea del cibo sensibile ha rappresentato veramente la fase due.

Un taco più un coccodrillo uguale a tacodrillo, un cocomero più un elefante è un watermelephant...

STEVE Un primate di poche parole, Steve, la scimmietta domestica di Flint, è la sua migliore (ed unica) amica. Flint, convinto che il genere umano potrebbe migliorare se le persone potessero capire i pensieri degli animali, ha inventato il traduttore dei pensieri delle scimmie. Purtroppo, praticamente l’unica idea che passa per la testa di Steve è “Fame!fame!”.

TIM LOCKWOOD Tim è il padre di Flint, un uomo vecchio stile, nonostante i 49 anni, e spaventato dalla tecnologia. Ama il figlio ma sa sa comunicare soltanto con delle metafore della pesca, cosa che non ha molto senso per il figlio. E’ per questo che quando Flint e la sua banda devono partire per Swallow Island, Flint incoraggia il papà a rimanersene a casa. Ma Tim per nessuna ragione perderebbe quest’occasione, anche se significa non seguire il consiglio dell’amato figlio.

BARB Barb invece è un orango intelligente e verbalmente dotato grazie ad un trapianto di cervello umano all’interno del suo cervello di scimmione. Creata da Chester V, Barb è evoluta, intelligente, impertinente

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Sono stati coperti tutti i gruppi alimentari - la frutta, le verdure, le carni - per metterli all’opera in molte scene d’azione. Il tacodrillo è una delle minacce più grandi del film, e lo spiderburgher - metà cheeseburger e metà ragno - è diventato la minaccia più diffusa dell’isola, quella che fa scattare l’allarme. E le sorprese si moltiplicano, man mano che la storia procede. Dalle creature metà ippopotami e metà flamingos, che vivono lungo il fiume, ai roditori-cipollati in mezzo ai campi: gli anima-cibi hanno assunto una vita propria.

e amante del rossetto. Barb non vuole altro che l’approvazione eterna di Chester V. Per ottenerla lei farà di tutto, anche se questo significa abbassarsi alle tattiche più subdole per seguire gli ordini del suo adorato padrone. Lei è una sorta di super-Steve, un orango con un super-cervello umano. Solo Sam riesce a starle dietro, perché è intelligente quanto lei, e capace di indovinare le sue manovre.


ALIMENTAZIONE E EDUCAZIONE I più recenti dati dell’indagine “Okkio alla Salute” del 2012 hanno confermato che circa il 22% dei bambini italiani è sovrappeso e circa l’11% di essi è obeso. I dati, abbastanza preoccupanti, riguardano i bambini di età compresa tra gli 8 e i 9 anni e mettono in evidenza quanto sia fondamentale istruirli ad una corretta educazione alimentare fin da piccoli. Questi dati sono il risultato di uno stile di vita scorretto, sempre più sedentario, e di abitudini alimentari altrettanto inadeguate. L’obesità infantile, determinata soprattutto da abitudini alimentari sbagliate e da uno stile di vita sempre più sedentario, è una patologia da non trascurare perché può comportare il rischio di ipertensione e diabete nel bambino. Le cause sono soprattutto cibi troppo calorici consumati magari davanti alla televisione oppure dati come “premio” dai genitori. Troppe volte si sente dire: “Se fai il b ra v o ti compro le patatine” oppure “Oggi sei stato proprio bravo, ti meriti una caramella”. Il cibo, insomma, è utilizzato come gratifica o come ricatto. L’approccio corretto è invece abituare i bambini a mangiare alimenti più salutari ogni giorno e per riuscirci è importante iniziare fin dai piccoli. Recenti ricerche sta-

biliscono che i bambini cicciottelli hanno maggiore possibilità di diventare adulti con problemi di peso, con conseguenze importanti sulla salute. Sovrappeso e obesità si evidenziano già nella fascia di età prescolare, per cui è importante intervenire fin dalla più tenera età. Alcuni consigli sono fare tanto movimento, ridurre le porzioni e le dimensioni dei piatti, in modo che non sia evidente anche alla vista la minor quantità di cibo, e ancora scegliere cibi con minor apporto energetico, variare molto la dieta, mangiare tanta frutta e verdura, abolire le merendine o scegliere quelle che hanno un minor contenuto di lipidi. Merendine ipercaloriche, cibi fritti, bevande gassate ed alimenti grassi più in generale, sono questi gli ingredienti principali di una cattiva alimentazione, che portano l’Italia a essere il primo Paese in Europa per numero d i bambini obesi. Il cosiddetto cibo spazzatura ha un ruolo importantissimo in questo processo, pertanto è necessario far capire ai bambini che bibite gassate, patatine e caramelle non possono essere consumati tutti i giorni in quanto ricchi di zuccheri e grassi che fanno male alla salute.

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Piovono polpette 2 La rivincita degli avanzi

(Cloudy with a Chance of Meatballs 2, Usa, 2013) Regia Cody Cameron, Kris Pearn 95’, Warner/Sony Pictires, Animazione In Italia dal 25 dicembre


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A spasso con i Dinosauri 3 Una autentica immersione tridimensionale nell'era del cretaceo, quando i dinosauri dominavano la terra, ispirata ad una grande serie televisiva, realizzata dalla BBC, che ha raccontato quel periodo utilizzando informazioni scientifiche attendibili.

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el mondo dei dinosauri (Walking with Dinosaurs nella versione originale) è stata una celebre serie televisiva prodotta nel 1999 dalla BBC costata 18 miliardi di lire, all’epoca la più costosa serie televisiva di sempre. La serie, un successo commerciale e scientifico, anche grazie all’aiuto dei più famosi paleontologi, è composta da 6 episodi, che raccontano la vita dei giganti del passato. Adesso la stessa BBC ha deciso di trasformare la serie in un film girato con la tecnica tridimensionale per incontrare le aspettative del pubblico cinematografico contemporaneo.

Per la prima volta nella storia del cinema, gli spettatori potranno vedere e sentire effettivamente com’era il mondo quando i dinosauri dominavano la Terra. A Spasso con i Dinosauri 3D (Walking with Dinosaurs 3D) è l’esperienza cinematografica più coinvolgente e innovativa che si possa vivere. Alcune recenti scoperte e i progressi nella tecnologia hanno permesso di introdurre nuovi dinosauri, più realistici che mai, e di collocare gli spettatori al centro di un’avventura preistorica epica ed emozionante, in cui un dinosauro da tutti considerato un perdente senza futuro diventa il leader del suo branco. •

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IL FILM

A Spasso con i Dinosauri (Walking with Dinosaurs) è un’ autentica eperienza immersiva nella preistoria, realizzato, con dinosauri che sembrano veri e un’ambientazione live action reale e sbalorditiva. La storia è ambientata 70 milioni di anni fa in Alaska, nell’area artica. Ogni anno il lungo e buio inverno – tre mesi di oscurità perpetua e di violente bufere di neve – spinge migliaia di dinosauri alla grande migrazione verso sud. Gli spettatori accompagnano nel viaggio Pachi, un Pachirinosauro un po’ strano ma simpatico, caratterizzato da una


A spasso con i Dinosauri 3D

(Walking with the Dinosaurs 3D, UK, 2013) diretto da Neil Nightingale e Barry Cook 20th Centrury Fox, Animazione in Italia dal 23 gennaio

Pachi, anche da adulto, resta il piccolo, il perdente, solo ai margini del branco. Di ritorno alle aree di riproduzione, invece, Pachi dà prova di coraggio e dimostra una natura collaborativa che attira l’attenzione delle femmine, ma che acuisce la rivalità con il fratello maggiore. Nel finale, al culmine della vicenda, Pachi salva il suo avventato rivale dall’attacco di un Gorgosauro e viene riconosciuto da tutti come degno leader del branco, oltre a conquistare l’ammirazione di Ginepro. Non è mai stato il dinosauro più grande né il più forte, ma ha dimostrato che sapersi adattare per sopravvivere è molto più importante che essere il più grande o il più forte.

I PERSONAGGI PACHI – Curioso e ottimista, Pachi è un pachirinosauro che ci guida attraverso il tardo Cretaceo, l’era preistorica in cui si svolge la storia. Ci affezioniamo a lui non appena esce dall’uovo e condividiamo con lui le avventure e le sfide che affronta man mano che cresce, fino a raggiungere l’età adulta. Non è il più grande né il più forte del branco, ma usa la testa e il cuore per fare le cose giuste. Pachi sopravvive ad alcune situazioni particolarmente drammatiche lungo la strada che lo porterà a diventare il capobranco e a conquistare l’affetto di Ginepro. GINEPRO – E’ molto carina per essere una pachirinosauro femmina. Da adolescente, insieme a Pachi, affronta mille avventure con coraggio e determinazione, lontana dalla famiglia e dal branco. Con Pachi nasce un profondo legame, anche se a volte tende a nasconderlo. Obbedisce sempre alla madre, ma le piacerebbe ignorare il protocollo del branco e scegliere da sola il proprio compagno, anziché dover fare parte dell’harem del capobranco. MUSONE – Grande, forte e volitivo, Musone è determinato a diventare il nuovo capobranco. Va d’accordo con il fratellino Pachi, ma spesso, quando si avvicina al suo obiettivo, si dimentica di lui. Quanto gli manca in furbizia è compensato dal coraggio.

3D cresta ossea che si allunga sulla schiena e munito di corna. Essendo l’ultimo nato, Pachi deve vedersela con i più combattivi fratelli e sorelle, con un mondo selvaggio e imprevedibile, e con alcuni temibili predatori, come l’astuto Troodonte o il mostruoso Gorgosauro. Testimone della tragica morte del padre, vittima di un Gorgosauro, Pachi, il fratello Musone e l’amica Ginepro uniscono le forze e si aggregano alla confusione della grande migrazione, durante la quale vivono una serie di avventure elettrizzanti e divertenti finché raggiungono la loro destinazione e si ricongiungono con le rispettive famiglie. Ma Pachi viene separato dalla sua Ginepro e non la vede più finché non raggiunge l’età adulta. Quando si ritrovano, lei si è legata al fratello maggiore di Pachi, Musone, che diventa così suo acerrimo rivale. •

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killer’. Nel film questi piccoli predatori piumati cacciano in branco e causano qualche problema sia agli alphadon sia a Pachi. PTEROSAURI (chiamati generalmente quetzalcoatli) – Gruppo di rettili volanti che vivono accanto ai dinosauri. Nel tardo Cretaceo, periodo in cui è ambientato il film, un gruppo di pterosauri, gli azhdarchidi (azhdarch in breve) domina i cieli. Molti di loro sono dotati di un’apertura alare enorme e di becchi aguzzi, che usano per colpire i granchi, ma anche Pachi. Nonostante dominino il panorama preistorico con le loro dimensioni, anche gli pterosauri sono vittime dei voraci gorgosauri.

GORGONE – È un astuto, veloce e terrificante gorgosauro, sempre in cerca di prede. È come un T-Rex all’ennesima potenza e non si ferma davanti a nulla per procacciare il cibo alla sua famiglia allargata. È scaltro e implacabile, e usa strategie e tattiche precise per catturare le prede. Il padre di Pachi è stato ucciso da un gorgosauro, quindi la minaccia incombente di Gorgone scatena dei sentimenti molto forti nel nostro eroe. ALEX – È un alexornis, piccolo uccello dai colori brillanti munito di denti, ed è l’altra nostra guida. Questa specie di uccelli ha un rapporto simbiotico con i pachirinosauri: ne mangiano le zecche e altri insetti fastidiosi, in cambio di un pasto sempre disponibile e di un luogo sicuro su cui posarsi. Alex diventa l’improbabile amico e alleato di Pachi, con il dono di apparire al posto giusto al momento giusto per spingerlo verso la direzione giusta.

MAMMA DI PATCHI – La madre di Pachi è una matura femmina di pachirinosauro. Muore nel tentativo di salvare la prole da un violento incendio che scoppia nella foresta. BULLDOZER – È il padre di Pachi e Musone, capo forte e rispettato del branco di pachirinosauri. Mentre guida la famiglia nella migrazione annuale, Bulldozer, Musone e Pachi si trovano separati dal resto del branco a causa di un incendio che devasta la foresta e sono minacciati da un gorgosauro a caccia di prede. Bulldozer combatte contro il gorgosauro per salvare i figli, ma viene sconfitto e i due fratelli restano soli. ALPHADON – È un piccolo mammifero simile a un opossum ed è più o meno un nostro lontano antenato, essendo uno dei pochi mammiferi esistenti in questa era. HESPERONYCHUS – Anche chiamata ‘gallina

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TROODONTI – Sono perfidi predatori di taglia media. I troodonti sono ossessionati dal cibo e hanno la reputazione di codardi, andando a caccia di cuccioli di pachirinosauri, troppo giovani per difendersi. Pachi ha un incontro ravvicinato con un troodonte, al quale riesce fortunosamente a sfuggire! EDMONTOSAURI – Dinosauri dal becco ad anatra e dal temperamento gentile. Sono vegetariani e si cibano di foglie, rami e arbusti grazie alle mandibole cornee. Dietro al becco hanno molti denti che servono per sbriciolare e masticare il cibo. Le narici degli edmontosauri sono larghe e terminano in un’enorme cavità nasale. Presumibilmente, erano coperti da uno strato di pelle floscia che potevano riempire di aria per poi emettere dei poderosi rumori simili a muggiti. PARKSOSAURO – Alto circa la metà di un essere umano (attorno a 1 metro), il parksosauro è un vegetariano con zampe tozze e forti, adatte per scavare buche. Sempre all’erta per evitare pericoli, è un corridore piuttosto agile.


ANKYLOSAURO – Anche Gorgone preferisce evitare l’ankylosauro, il più grande dinosauro corazzato mai esistito. Meglio evitare di battersi con questa creatura per varie ragioni: placche ossee sul corpo, coda a randello e quattro grandi escrescenze ossee piramidali sul cranio.

lineare la conformazione attuale della terra. L’Europa, l’America e l’Asia sono ancora unite. Nell’acqua, tra gli invertebrati, si sviluppano delle ammoniti. La vita vegetale mostra lo sviluppo delle felci e delle piante con i fiori (Gimnosperme). In acqua si sviluppano le alghe come vegetazione primaria.

CHIROSTENOTE – Decisamente un corridore, non un combattente, il chirostenote è un dinosauro simile a un uccello, con becco privo di dentatura, artigli sottili e zampe lunghe e possenti capaci di fargli raggiungere i 70 km/h.

Triassico (da 260 a 220 milioni di anni fa)

L’era dei dinosauri I dinosauri dominarono la terra per 160 milioni di anni; tuttavia, più del loro successo, è la loro estinzione che è entrata a far parte della cultura. Perciò dinosauro è talvolta usato come una metafora per persone e cose che sono percepite come datate o non più in linea con il pensiero attuale, e quindi meriterebbero di essere estinte. In realtà i dinosauri hanno rappresentato un anello fondamentale nell'evoluzione della vita sulla terra.

In questo periodo i rettili dominano il mondo, ma compaiono i Dinosauri e appaiono i primi mammiferi. Erano piccoli come topi, avevano una vita prevalentemente notturna ed erano insettivori. Vissuto nel Triassico 208-230 milioni di anni fa lo Herrerasaurus, uno dei più antichi dinosauri predatori, era dotato di unacorporatura snella e robusta; il collo era moderatamente allungato e le zampe posteriori erano lunghe e potenti. Gli arti anteriori di questo Dinosauro, dotati di mani a cinque dita fornite di potenti artigli, servivano ad afferrare le prede, che

L’Era Mesozoica dura 160 milioni di anni (250-65 milioni di anni fa). Si divide nei periodi: Triassico, Giurassico e Cretaceo. E’ chiamata “l’Età dei Rettili” poiché i dinosauri cominciano ad evolversi 248 milioni di anni fa. Appaiono anche i primi mammiferi e gli antenati dei pesci ossei. La Pangea, il continente unico che esisteva nelle ere geologiche precedenti, comincia a dividersi in tanti pezzi che cominciano a de•

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venivano poi ulteriormente ferite dai lunghi denti presenti nella grande bocca. Giurassico (da 220 a 150 milioni di anni fa) Il supercontinente Pangea si è diviso in più parti. Sono distinguibili grandi continenti,uno formato da America settentrionale, Europa ed Asia, un altro continente formato dall’America meridionale e dall’Africa, Antartide e Australia al Polo Sud, mentrel’India è un’ isola in mezzo all’oceano. Nonostante faccia sempre molto caldo, i deserti sono quasi scomparsi e stagioni piovose si alternano a stagioni asciutte. Enormi foreste con felci, cicadee e conifere coprono la terra. Appare l’antenato degli uccelli l ‘Archaeopteryx. I mammiferi si sono moltiplicati, ma sono sempre piccoli come topi e marsupiali come gli attuali canguri, intenti alla caccia notturna di insetti. Nel Giurassico 145-208 milioni di anni fà, un dinosauro molto diffuso fu lo Stegosaurus (Lucertola corazzata), che nonostante


l’aspetto feroce, era erbivoro e si nutriva esclusivamente di felci e piante. Lo Stegosaurus, era un Dinosauro alto 4 metri e lungo 9, aveva una coda molto robusta e poderosa, corazzata per l’intera lunghezza, con quattro spuntoni che misuravano circa un metro ciascuno che il dinosauro usava per difendersi dai carnivori. L’Allosaurus era uno dei più feroci dinosauri che circa 150 milioni di anni fà predarono i Dinosauri erbivori. Lungo 12 metri era uno dei più grandi Dinosauri carnivori. Fornito di uno straordinario olfatto che utilizzava per la ricerca del cibo, possedeva enormi denti larghi fino a 90cm per sbranare le prede che afferrava con gli arti anteriori che erano più corti dei posteriori. Cretaceo (da 150 a 65 milioni di anni fa) L’Oceano Atlantico ormai separa l’America Meridionale dall’Africa e l’America Settentrionale si sta allontanando dall’Europa. Fa meno caldo e le stagioni si alternano regolarmente. I dinosauri raggiungono il massimo splendore, ma alla fine del Cretaceo, scompaiono insieme a molti altri animali e piante. I Mammiferi e gli Uccelli diventano i nuovi padroni della Terra. Compaiono le prime piante con fiori e frutti: magnolie, papiri, palme, ninfee. che sostituiscono in parte i boschi di felci, equiseti e di conifere.

Si diffondono gli insetti impollinatori, fanno la comparsa alcuni pesci, come i pesci caimano, le amie calve e gli storioni. Gli anfibi, come salamandre e rane, abitano i fiumi e le ampie zone paludose. Uccelli primitivi, discendenti dei dinosauri, dividono il cielo con gli Pterosauri e numerosi uccelli acquatici predano gli anfibi. I mammiferi si sono ulteriormente evoluti, ma continuano ad essere piccoli, insettivori e carnivori. Il Triceratops, appartiene al gruppo dei ceratopsidi, o dinosauri cornuti, di cui fa parte anche il pachirinosauro. Dinosauro erbivoro vissuto nel Cretaceo circa 65-145 milioni di anni fà, era lungo fino a 9 metri, alto 3 metri e pesava fino a 5 tonnellate. Il mastodontico cranio di questo Dinosauro, lungo più di 2 metri, sosteneva due grandi corna, era munito di un collare osseo per proteggere il collo e le spalle dai dinosauri predatori e finiva in una mandibola a forma di becco. Triceratops significa “aspetto con

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tre corna” perchè oltre le due grandi corna sulla fronte ne aveva una più piccola sul naso come gli odierni Rinoceronti. Anche il Pachirinosauro era un erbivoro vissuto nel Cretacico superiore nel Nordamerica occidentale. I suoi resti sono stati rinvenuti in Alberta e in Alaska, e sembra che questo animale vivesse a latitudini particolarmente elevate, spostandosi in grandi branchi attraverso migliaia di chilometri. Il pachirinosauro, uno degli ultimi ceratopsidi, era anche uno dei più grandi: era lungo circa 7 metri e alto due e mezzo. Il Gorgosauro (Gorgosaurus libratus) era un dinosauro carnivoro vissuto nel Cretaceo superiore in Nordamerica. Questo dinosauro, il cui nome significa “lucertola feroce”, raggiungeva e a volte superava gli otto metri di lunghezza, ed era pesante circa due tonnellate e mezzo. è stato rinvenuto nel Canada occidentale e negli Stati Uniti settentrionali.


schede film

La mafia non esiste “A Palermo bisogna essere o bianchi o neri, perché la mafia è grigia, ti trascina verso di sé… ed è dappertutto: mentre giravo, mi sono reso conto che il posto dove giocavo a pallone da piccolo era proprio di fronte alla casa di Vito Ciancimino. Ciancimino riceveva Bernardo Provenzano, magari al boss è arrivata pure qualche pallonata…” (Pif) Grandi personaggi, grandi criminali, grandi stragi, i racconti di mafia vivono da sempre all'interno della retorica dello scontro epico, quasi titanico, tra forze dell'ordine e criminalità organizzata. Un approccio che è diventato un genere cinematografico e televisivo. Che non ha mai contemplato l'altra faccia della medaglia: la gente costretta a convivere tra questi 'fuochi'. Si può raccontare la mafia dal basso? Si può raccontare la vita ai tempi della mafia invisibile? E' quanto fa Pif con La mafia uccide solo d'estate, regalandoci uno sguardo ironico, sentimentale e politico sulla Palermo tra gli anni ’70 e ’90, che mostra come la dittatura della criminalità organizzata influisca sulla felicità di chiunque.

IL FILM

IL REGISTA

Arturo nasce a Palermo lo stesso giorno in cui Vito Ciancimino, mafioso di rango, viene eletto sindaco. Ad otto anni è già innamorato di Flora, una compagna di banco, che vede come una principessa. Arturo è un ragazzo come tanti dell’Italia degli anni ‘70 ma, a differenza dei suoi coetanei del nord, la sua vita sentimentale e civile deve sempre fare i conti con la mafia. Nonostante questa presenza ingombrante nella sua vita ed in quella dei suoi concittadini, solo lui sembra accorgersene. Tutti negano, mentre sullo sfondo di questa tenera e divertente storia, scorrono e si susseguono gli episodi di cronaca accaduti in Sicilia tra gli anni ‘70 e ‘90. Un modo nuovo di raccontare la mafia. Un film che dissacra i boss e restituisce l’umanità dei grandi eroi dell’antimafia. Un sorriso ironico e mai banale sugli anni terribili degli omicidi eccellenti.

Palermo è la città dove sono nato e cresciuto. Un giorno mi sono fermato e ho guardato indietro. E lì la domanda: ma come è possibile che a Palermo la mafia entrasse così prepotentemente nella vita delle persone e in pochi dicevano qualcosa?

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Il tempo ti rende più lucido, più distaccato e allora capisci gli assurdi compromessi che si fanno con la vita, in maniera più o meno cosciente, per andare avanti. E fai finta che alla fine tutto vada bene. Perché è faticoso uscire dal coro. Perché, per


schede film quanto amaro possa essere, sul momento si vive meglio abbassando la testa, e poi si vedrà. Allora, essere un bambino a volte conviene. Perché imiti i tuoi modelli, cioè gli adulti. E se per loro non ci sono problemi, non ci sono neanche per te. I problemi arrivano quando, un giorno, il bambino capisce che la mafia non uccide solo d’estate. Pif, all’anagrafe Pierfrancesco Diliberto, ex iena e conduttore e autore televisivo esordisce nella regia cinematografica con un film, scritto da lui stesso con Michele Astori e Marco Martani, che racconta l’educazione sentimentale e civile di un bambino nella Palermo degli anni 70, e la sua storia d’amore nata sui banchi di scuola, con Flora, interpretata da Cristina Capotondi, in una città che paga il pizzo alla Mafia e nega l’esistenza del problema mafia. Pian piano, però, cresce in lui la consapevolezza dell’importanza di avere una presa di posizione chiara nei confronti della mafia, nonostante nessuno lo ascolti. Palermo, in quegli anni, sembra avere altro a cui pensare. L’ostinazione del protagonista a interessarsi di mafia come un fenomeno reale lo farà diventare giornalista, ma lo separerà anche dalla sua Flora e i due si ricongiungeranno soltanto dopo le stragi del 1992, che apriranno definitivamente gli occhi alla ragazza. Sebbene si tratti di una storia inventata, sullo sfondo si srotolano fatti realmente accaduti. Fino al ‘92, appunto: l’anno “spartiacque”, in cui morirono Falcone e Borsellino. Con questo film Pif, che ha già affrontato il problema della mafia a Palermo e in Sicilia con “Il Testimone” (trasmissione che gli ha fatto vincere a luglio il Premio Flaiano per la migliore conduzione), ha realizzato così due suoi sogni. Innanzitutto,

quello di fare il regista, come suo padre: «Sono riuscito a fare quello che davvero volevo fare nella vita. Ovvero dirigere (e interpretare) il mio primo film». E, poi, dimostrare che si può fare un film (sulla mafia) senza favorire la mafia. Grazie alla collaborazione dei ragazzi di Addiopizzo, si è accertato che alberghi e altre attività di Palermo che hanno in qualche modo preso parte alla realizzazione della pellicola non pagassero il pizzo.

La mafia non esiste Uno degli elementi che hanno reso ancora più forte la mafia è la sua immagine presso la po-

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polazione siciliana. Un’immagine che nella seconda metà dell’ottocento e la prima metà del secolo successivo corrispondeva con un’organizzazione di ‘mutuo soccorso’ per le popolazioni vittime di uno Stato sempre più assente e poco incisivo nel risolvere i problemi individuali. Successivamente ha rappresentato una manifestazione talvolta violenta del folclore locale e delle usanze, ed infine per molti anni ha prevalso la negazione: la mafia non esiste e non è mai esistita. Le ragioni che determinano il diffondersi di simili atteggiamenti nella società dell’isola sono molteplici, ma fondamentalmente legate alla diffusa sfiducia della popolazione verso ogni forma di autorità costituita e verso i relativi sistemi legali. Una sfiducia che viene da lontano, dai secoli passati e dagli anni più recenti in cui i vari stati ed i vari governi che si sono succeduti non si sono sforzati troppo per andare incontro alle esigenze degli abitanti, lasciando che si sviluppasse un sistema di controllo parallelo, attrezzato per difendere l’ordine sociale costituito, risolvere dispute, riscuotere il pizzo, etc. Un sistema indirettamente legittimato prima dal tacito assenso dell’autorità governativa e successivamente, quando il tacito assenso era divenuto tacciabile di complicità, dalla sua invisibilità. Quella dell’invisibilità è diventata l’arma più potente in possesso della mafia in quanto la proteggeva da qualsiasi attacco, grazie all’idea comune, sia tra la pubblica amministrazione che tra i singoli cittadini, di considerare l’organizzazione ma-

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fia un qualcosa di inesistente. Nel corso degli anni questa opinione attecchisce perfettamente presso una popolazione che ha perso qualsiasi speranza nella risoluzione del problema, e si moltiplicano le voci di coloro che affermano di non conoscere cosa sia realmente la mafia, che la mafia non esiste o che sia solo un concetto esagerato proveniente dal Nord del paese che non conosce la realtà siciliana. Primi fra tutti a fare tali affermazioni sono sindaci e rappresentati politici. Eppure la mafia, proprio in quegli anni, si sviluppa enormemente, ampliando il proprio giro d’azione, anche grazie a questa forte negazione.

La mafia al cinema Nell’immaginario ‘mafioso’ collettivo un ruolo importantissimo spetta al cinema e alla tv. Negli anni 60 sul grande schermo si intrecciano due rappresentazioni contrapposte, quella comica e quasi demenziale di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia che intendono ‘far ridere’ attraverso la mafia e quella di denuncia di Francesco Rosi e Damiano Damiani. Tra i film più conosciuti della prima categoria di cinematografia mafiosa è possibile ricordare titoli come “I due mafiosi” (1963)

e “Due mafiosi nel Far West” (1964). Mentre, sempre nel 1963, anche se la storia non riguarda la Sicilia, ma potrebbe calzargli a pennello, Le mani sulla città di Francesco Rosi, un film sullo scempio edilizio e sulle connivenze politico-mafiose nella città di Napoli. E qualche anno più tardi, “Il giorno della civetta” del ‘68, tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, e diretto da Damiano Damiani, il primo che tenta di spezzare l’iconografia riduttiva della coppola e della lupara. E’ degli anni settanta invece uno dei film, o meglio una saga, che ha segnato più profondamente l’immaginario collettivo raccontando la storia di una ‘famiglia mafiosa’: “Il Padrino” di Francis Ford Coppola (1972) descrive la funzione e gli ideali della famiglia, avvolgendola però, e questo è il limite etico del film, in una atmosfera patinata e romantica, che ne nasconde, almeno in parte, la vera faccia criminale. Negli anni Ottanta, probabilmente a causa di un’ennesima ondata di violenza legata alla mafia, il cinema italiano torna ad occuparsi di questo problema con “Cento giorni a Palermo” di Giuseppe Ferrara (1984), che racconta la storia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Negli anni 90 dopo le ennesime stragi mafiose di Falcone e Borsellino, il cinema italiano racconta con maggiore realismo, scavando nei dettagli, le storie di mafia. Sono gli anni di film importanti come “La scorta” (1993) di Ricky Tognazzi che si ispira alla vicenda di Falcone vista con gli occhi di quei poliziotti incaricati di proteggerlo; “Il giudice ragazzino” (1994), ispirato alla vera storia del giudice Rosario Livatino e “I cento passi” (2000) di Giordana che racconta la storia di Giuseppe Impastato, il giovane che decise di ribellarsi alla mafia. “Alla luce del sole” (2005) di Roberto Faenza, racconta la storia di Don Puglisi; infine, impossibile non menzionare “Gomorra” (2008) di Matteo Garrone, basato sull’omonimo libro di Roberto Saviano e “Il Divo” (2008), film scritto e diretto da Paolo Sorrentino che racconta parte della vita di Giulio Andreotti, entrambi non direttamente coinvolti con storie di mafia, ma sicuramente legati da un fil rouge di profonda interconnessione.

La mafia uccide solo d’estate Regia Pierfrancesco Diliberto Con Pierfrancesco Diliberto, Cristiana Capotondi, Claudio Gioè, Ninni Bruschetta, Teresa Mannino, Barbara Tabita, Domenico Centamore. 01 Distribution, Commediadrammatico.

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