Primissima agosto settembre 2010

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www.primissima.it rivista programma dei cinema

DiCaprio

è un ladro di sogni The Karate Kid:

la leggenda continua

settembre

L'ultimo dominatore dell'aria

innocenti bugie

Miss Adele e l'enigma del Faraone

LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM


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www.officinadelletecnologie.it Numero 5 - Settembre 2010 - Reg. Trib. Roma n. 413/2009 del 01/12/2009


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uscite del 25-27 agosto 1-3 settembre uscite del 8-10-17-24 settembre Shrek e vissero felici e contenti Indovina chi sposa Sally Nightmare The Karate Kid: La leggenda continua

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Amore a 1.000… Miglia

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Sharm El Sheikh - Un'estate indimenticabile

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Resident Evil: Afterlife

The American La solitudine dei numeri primi

Mangia, prega, ama

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Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D La passione

L’ultimo dominatore dell’aria Innocenti bugie Inception Miss Adele e l'enigma del Faraone le battute del mese

67ª Mostra internazionale di Venezia

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anno 21 n.8-9 settembre 2010 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane

Direttore responsabile Piero Cinelli Direttore editoriale Paolo Sivori Editore Multivision S.r.l. Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000

LA RIVISTA IN ESCLUSIVA NELLE SALE ASSOCIATE ANEC

Art direction e Grafica Luca foddis luca.foddis@primissima.it Patrizia Morfù patrizia.morfu@primissima.it hanno collaborato a questo numero Nicoletta Gemmi, Marco Spagnoli, Cristina Marella Palmieri Calendario a cura di Nicoletta Gemmi

stampa PFG • Ariccia (RM) distribuzione nazionale Bartolini

Redazione e pubblicità

Primissima Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it


La TV della 67 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

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Calendario 27 agosto

25 agosto Giustizia privata (Law Abiding Citizen, Usa, 2010) Regia di F. Gary Gray con Jamie Foxx, Gerard Butler, Leslie Bibb, Bruce McGill, Colm Meaney 108’, Moviemax, drammatico/thriller Due delinquenti irrompono in casa del mite Clyde Shelton, uccidendo e seviziando la moglie e la figlia. La giustizia non fa nulla e il superstiste cerca vendetta da solo. Geniale e crudele.

Letters To Juliet (Usa, 2010) Regia di Gary Winick con Amanda Seyfried, Christopher Egan, Gael García Bernal, Vanessa Redgrave, Franco Nero 105’, Eagle Pictures, commedia romantica Sophie, in viaggio a Verona con il futuro marito, trova su un muro un messaggio indirizzato a una certa Giulietta. Lo ha lasciato Claire come tentativo per ritrovare il suo amore perduto quaranta anni prima. Sophie l’aiuterà nella ricerca.

London River (UK/Francia/Algeria, 2009) Regia di Rachid Bouchareb con Brenda Blethyn, Sotigui Kouyaté, Diveen Henry, Gurdepak Chaggar, Sami Bouajila 87’, Bim, drammatico 7 luglio 2005. A Londra esplodono bombe sui mezzi pubblici causando numerose vittime. I genitori di due ragazzi, un africano ed una signora che vive in un isoletta, delle scomparsi in questo frangente si recano a Londra nella speranza di trovare i reciproci figli ancora vivi.

L’Urlo - Howl (Howl, Usa, 2010) Regia di Rob Epstein, Jeffrey Friedman con James Franco, Todd Rotondi, Jon Prescott, Aaron Tveit, David Stra-

Il Rifugio (Hideaway (Le refuge), Francia, 2009) Regia di François Ozon con Isabelle Carré, Louis-Ronan Choisy, Pierre Louis-Calixte, Melvil Poupaud, Claire Vernet 88’, Teodora Film, drammatico Due giovani si amano, e si drogano. Quando Louis muore per overdose, Mousse che ha appena scoperto di essere incinta, decide di tenere il figlio e cerca un nuovo rifugio per potere ricominciare con una vita normale.

La Polinesia è sotto casa (Italia, 2010) Regia di Saverio Smeriglio, Andrea Goroni con Gianluca D’Ercole, Giulia Bellucci, Alessia Raccichini 90’, Medusa, drammatico Stefano, un giovane manager che sembra avere tutto dalla vita, è in realtà molto insoddisfatto. In particolare riguardo ai futili e opportunistici rapporti che ha costruito. L’incontro con due giovani surfisti, in difficoltà economiche, gli farà capire cosa vuole esattamente dalla vita.

thairn 90’, Fandango, drammatico La storia della poesia che nel 1955 scosse la letteratura americana: Howl di Allen Ginsberg, dedicata allo scrittore beat all’amico Carl Solomon, ricoverato in manicomio, e accusato di oscenità. Questa è la ricostruzione fedele (ed onirica) degli eventi.

1 settembre La strategia degli affetti (Italia, 2010) Regia di Dodo Fiori con Paolo Sassanelli, Marta Iacopini, David Nebbia, Nina Torresi, Dino Abbrescia 90’, Istituto Luce, drammatico Paolo non si riconosce nel figlio adolescente Matteo. Non approva la sua mancanza di ambizioni. Incapace di comunicare con lui, riesce solo ad imporgli i suoi “valori”. Matteo, in nome del bisogno di affetto, lo asseconda in tutto. Ad un prezzo però troppo alto.

North Face (Germania, 2008) Regia di Philipp Stölzl con Benno Fürmann, Florian Lukas, Johanna Wokalek, Georg Friedrich, Simon Schwarz 126’, Archibald Film, drammatico/storico La fedele ricostruzione di una leggendaria e tragica impresa alpinistica. 1936: Toni Kurz e Andi Hinterstoisser, due militari bavaresi, decidono di scalare l’Eiger, considerata una delle cime più difficili delle Alpi.

I mercenari (The Expendables, Usa, 2010) Regia di Sylvester Stallone con Sylvester Stallone, Jason Statham, Jet Li, Dolph Lundgren, Eric Roberts, Mickey Rourke, Bruce Willis 110’, 01 Distribution, azione/avventura Un cast da storia del cinema per un action corale che ricorda i grandi film d’azione degli anni 80. Stallone è a capo di un piccolo e tostissimo gruppo di mercenari. Che accetta una missione ‘impossibile’: recarsi in un piccolo paese del sudamerica per eliminare il sanguinario dittatore.

3 settembre Miral (Francia/Israele/Italia, 2010) Regia di Julian Schnabel con Willem Dafoe, Freida Pinto, Alexander Siddig, Hiam Abbass, Omar Metwally 110’, Eagle Pictures, drammatico Il pittore cineasta ebreo americano Schnabel ‘scopre’ il conflitto in Medio Oriente e lo racconta attraverso gli occhi di una bambina. Il film è tratto dal romanzo della giornalista Rula Jeabral: La strada dei fiori di Miral e ripercorre tappe fondamentali della storia palestinese dal ’48 al ’90.

Somewhere (Usa, 2010) Regia di Sofia Coppola con Benicio Del Toro, Michelle Monaghan, Stephen Dorff, Elle Fanning, Robert Schwartzman 98’, Medusa, drammatico/commedia Johnny (Dorff), attore hollywoodiano, conduce una vita lussuosa e inutile al celebre Chateau Marmont, tra donne bellissime e pasticche di ogni tipo. Fino a quando giunge inaspettatamente allo Chateau la figlia undicenne, Cleo (Fanning), nata dal suo matrimonio fallito. Colonna sonora dei Phoenix il cui leader, Thomas Mars, è il compagno di Sofia Coppola.


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Calendario 8 settembre

10 settembre

20 sigarette (Italia, 2010) Regia di Aureliano Amadei con Carolina Crescentini, Vinicio Marchioni, Giorgio Colangeli, Massimo Popolizio, Gisella Burinato 100’, Istituto Luce, drammatico Un giovane regista italiano, Aureliano Amadei, arriva a Nassirya per girare un film, e salta in aria. Rimane ferito tra i morti della Brigata Sassari in quel tragico episodio che ha colpito così profondamente l'opinione pubblica italiana. Nei mesi d'ospedale ricorda tutto e riflette su quanto è successo e sulla guerra. Tornato in Italia, con un amico scrive un libro che ora è diventato un film.

Niente paura (Italia, 2010) Regia di Piergiorgio Gay con Luciano Ligabue, Carlo Verdone, Luciano Ligabue, Fabio Volo, Paolo Rossi, Javier Zanetti 88’, Bim, documentario Non sta dietro la macchina da presa, ma il personaggio Ligabue è il centro ‘di gravità’ di questo documentario sull’Italia di oggi, quella delle passioni politiche (e non solo) spente. un film che racconta come siamo e come eravamo attraverso storie di alcuni personaggi conosciuti e dello stesso Ligabue.

My Son, My Son, What Have Ye Done (Usa/Germania, 2009) Regia di Werner Herzog con Michael Shannon, Willem Dafoe, Chloë Sevigny, Brad Dourif, Michael Peña, Udo Kier 91, OneMovie, drammatico Il detective Havenhurst viene chiamato sulla scena di un crimine. Una donna anziana è stata uccisa. I sospetti ricadono pesantemente sul figlio di lei, che si è chiuso in casa, armato di fucile, e dice di avere con sé due ostaggi. Attraverso le ricostruzioni della fidanzata e di un regista teatrale emerge progressivamente la storia del giovane.

17 settembre La Horde (Francia, 2009) Regia di Yannick Dahan, Benjamin Rocher con Eriq Ebouaney, Aurélien Recoing, Jean-Pierre Martins, Jo Prestia, Claude Perron, Yves Pignot 90’, Fandango, drammatico Nella banlieue parigina quattro poliziotti corrotti decidono di vendicare un amico assassinato da un gruppo di terribili delinquenti che si rinchiudono in un edificio popolare abbandonato. Appena giunti sul posto, la vendetta personale dei poliziotti si trasforma in un incubo.

Mordimi (Usa, Vampires Suck 2010) Regia di Jason Friedberg, Aaron Seltzer con Matt Lanter, Ken Jeong, Anneliese van der Pol, Jenn Proske 100’, 20th Century Fox, commedia Parodia della saga di Twilight, dai creatori dei vari Scary Movie. Bella, feritasi al dito, diventa per Edward un vero e proprio prelibato pranzetto a base di Big Mac; i licantropi non riescono a resistere al ritmo di It’ s raining men; il povero Jacob si trasforma in un chihuahua; Alice viene colpita da un proiettile e cade nel suo meraviglioso mondo. Una versione esilarante che ricorda Per favore non mordermi sul collo!

Adam Resurrected (Germania, 2008) Regia di Paul Schrader con Jeff Goldblum, Willem Dafoe, Moritz Bleibtreu, Idan Alterman, Vasile Albinet 106’, OneMovie, drammatico Uno sguardo autentico alla vita degli ultimi sopravvissuti ai campi di sterminio. Adam Stein vive in Israele con altri scampati all’Olocausto in un ospedale in mezzo al deserto e cerca di dimenticare la sofferenza dedicandosi ai trucchi di magia. Adam Stein, infatti, nella Germania degli Anni Venti era stato una star del Cabaret. Mago, clown e abile entertainer conduceva una vita agiata con la moglie e due figlie.

24 settembre Fratelli in erba (Leaves of Grass, Usa, 2009) Regia di Tim Blake Nelson con Edward Norton, Tim Blake Nelson, Susan Sarandon, Randal Reeder, Richard Dreyfuss 105’, Eagle Pictures, drammatico/thriller Bill Kinkayd, un professore universitario di filosofia torna a Little Dixie, il paesino dove è nato, in Oklahoma, per il funerale del fratello gemello, Brady, un piccolo criminale. In realtà Brady non è morto ma, insieme ad un amico, ha architettato un piano per far tornare il gemello e usarlo come alibi.

Lo zio Boonmee che si ricorda delle sue vite precedenti (Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives, Thailandia, 2010) Regia di Apichatpong Weerasethakul con Sakda Kaewbuadee, Jenjira Pongpas 114’, Bim, commedia/fantasy Sofferente di una grave insufficienza renale, Zio Boonmee ha deciso di trascorrere gli ultimi giorni di vita al suo paese. La moglie morta e il figlio defunto gli appaiono regolarmente. Così Boonmee decide di recarsi nella grotta dov’era nato nella sua prima vita. Palma d’oro al Festival di Cannes 2010.

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Spacedogs - Eroi a quattro zampe alla conquista dello spazio (Russia, 2010) Regia di Inna Evlannikova, Svyatoslav Ushakov 75’, OneMovie, animazione Basato sulla storia vera dei primi due cani russi volati nello spazio. Belka e Strelka sono due meticci scelti non solo perchè i cani di razza sono più deboli nella sopravvivenza ma anche per motivi ideologici, perché più vicini al proletariato.


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Shrek e vissero felici e contenti Non gli manca nulla per essere felice, invece, si annoia. Giunto al capitolo finale, Shrek si lascia sopraffare da una crisi di mezz’età. Commettendo un errore vecchio come il mondo: fare un patto con uno gnomo malvagio.

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opo aver sfidato un drago molto cattivo, liberato una bella principessa e salvato il regno dei suoceri, cos’altro può fare un orco? Adattarsi a diventare un perfetto uomo di casa che si occupa della famiglia? Invece di spaventare gli abitanti del villaggio come era solito fare, il riluttante Shrek è ormai una celebrità locale. Una specie di orco ammaestrato. Ma che cosa è successo al suo ruggito che faceva scappare via tutti i villani? Nostalgico dei giorni in cui, più giovane, si sentiva un “vero orco” Shrek accetta di firmare un patto con il viscido e malefico Tremotino che, immediatamente, lo catapulta in una contorta realtà alternativa di Molto Molto Lontano, dove gli orchi sono ricercati, Tremotino è Re con un esercito di streghe al suo comando, e Shrek e Fiona nemmeno si conoscono. Fiona è a capo di un movimento di ribelli, nemmeno Ciuchino riconosce Shrek, ed il Gatto con gli Stivali è così grasso che non si regge nemmeno sulle zampe. Non sarà facile per Shrek riportare tutto alla normalità, ripristinare il suo mondo, salvare i suoi amici, e reclamare il suo unico vero amore. “Il 3D è il futuro del cinema”, è il mantra di Jeffrey Katzenberg, cofondatore della DreamWorks, di cui dirige il settore animazione che ha ha deciso che a partire da Shrek 4 tutte le pellicole Dreamworks saranno tridimensionali. E il risultato si vede. Il 3D amplifica la spettacolarità ed arricchisce i dettagli espressivi, a cominciare dai volti dei protagonisti e da alcune straordinarie sequenze di movimento. Ma la riuscita di questo

film si deve moltissimo alla storia, come spiega il regista: “Shrek fa una scelta che si rivela una catastrofe. Nessuno lo conosce più e tutti lo vedono per quello che è: un grande e spaventoso orco. Così farà di tutto per riavere ciò che ha conquistato nella sua vita, rivuole indietro quello che ha perso. E questo ci sembrava un modo molto degno per chiudere il cerchio e concludere la serie dei film di Shrek”.

Shrek e vissero felici e contenti

(Shrek Forever After, Usa, 2010) Regia di Mike Mitchell 93’, Universal Pictures, animazione

25 Agosto

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Il destino beffardo fa incrociare due diversi matrimoni in un grazioso hotel irlandese vista mare, dando vita ad una delle commedie più esilaranti degli ultimi anni con una grande Sally Hawkins.

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reddie (Riley) e Sally (Hawkins) stanno per sposarsi, ma non l’uno con l’altra. Freddie è alle sue seconde nozze con Sophie (Jade Yourell), mentre Sally sposa l’immigrato Wilson (Ariyon Bakare) per soldi, perché lui ha bisogno della cittadinanza. Quando i due ricevimenti di nozze, che si svolgono nello stesso luogo, si ‘scontrano’, le loro ‘certezze’ cominciano a vacillare. Sbarcati contemporaneamente alla reception dello stesso hotel, Sally sembra ignorare tutto del marito, eccetto che viene dall’Africa. La moglie di Freddie invece è convinta che tra Sally ed il marito ci sia qualcosa. Il tutto è visto con gli occhi della figlia di Sally, che sembra essere la sola persona sana presente nell’edificio. Una screwball comedy irlandese, con un occhio a Quattro matrimoni e un funerale, ma molto più trash. Una commedia dal grande ritmo e con un humour molto irlandese che ha per protagonisti una sposa isterica, uno sposo che vorrebbe essere perfetto ma infila una gaffe dietro l’altra, una madre tiranna, una ragazzina maliziosa che farà precipitare definitivamente la situazione. Burke che fino ad ora si era occupato di documentari inanella una gag dietro l’altra, riuscendo a

stupire nel finale, per quanto prevedibile. Bravissimi gli interpreti. Tom Riley ricorda un po’ lo Hugh Grant dei tempi migliori e a Sally Hawkins va veramente data una menzione speciale per il suo modo di incarnare una donna un po’ goffa, impacciata e delirante, che dà al film una energia tutta speciale. Attrice londinese, cresciuta con Shakespeare a teatro, la Hawkins abbiamo avuto il piacere di ammirarla nella splendida parte di Poppy del suo mentore Mike Leigh con La felicità porta fortuna - Happy Go Lucky, per la cui interpretazione vinse numerosi premi tra cui l’Orso d’Argento per la migliore attrice e il Golden Globe 2009.

Indovina chi sposa Sally

(Happy Ever Afters, Irlanda, 2009) Regia di Stephen Burke con Sally Hawkins, Tom Riley, Jade Yourell, Ariyon Bakare, Sinead Maguire 104’, Lucky Red, commedia

27 Agosto

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“Se ti addormenti sogni, se sogni muori”. A sette anni dalla sua ultima impresa, Freddy Krueger si ripresenta sugli schermi, con una rilettura del primo capitolo di Wes Craven che lo creò nel lontano 1984.

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n gruppo di adolescenti è tormentato e decimato dal misterioso Freddy Krueger, un killer terribilmente sfigurato che appare e gli dà la caccia nei loro sogni. Addormentarsi può essere fatale e l’unica speranza di salvezza è nel restare svegli.

Nightmare

Nato 26 anni fa grazie al talento visionario di Wes Craven, Freddy Kruger fu portato sullo schermo dall’attore Robert Englund. Adesso il nuovo Freddy è interpretato da Jackie Earle Haley (candidato all’Oscar per Little Children, indimenticabile Rorschach in Watchmen, malato di mente in Shutter Island), specializzato per la sua fisicità in ruoli bordeline: pedofilo, assassino, vigilante. Alla regia c’è Samuel Bayer, 48 anni, proveniente dai videoclip. Ha firmato video per artisti come i Nirvana Smell Like Teen Spirit, per Melissa Etheridge, Green Day, David Bowie, Rolling Stones, Sheryl Crowe, Natalie Imbrugia, Justin Timberlake. Nightmare è un ‘reboot’ come dicono gli inglesi, ovvero un riavvio di una saga che ha fatto storia. “Non è un remake - spiega il regista - e soprattutto spero che il pubblico e la critica non mi dica che assomiglia ad un videoclip. Questo è un film horror fatto con tutti i crismi del genere. Il mio Freddy è meno ironico degli ultimi interpretati dal grandissimo Englund: è un assassino più spietato. Per me Freddy deve fare paura e basta. E’ l’uomo nero, quello di cui ti raccontano le leggende. Il protagonista di favole non censurate”. Oltre a Haley nel cast un gruppo di giovanissimi attori (come avvenne per quello di Craven - dove c’era un ancora sconosciuto Johnny Depp), con Kyle Gallner, Rooney Mara (che vedremo in The Social Network di David Fincher), Katie Cassidy, Thomas Dekker e Kellan Lutz (ovvero Emmett Cullen della saga di Twilight).

25 Agosto Nightmare

(A Nightmare on Elm Street, Usa, 2010) Regia di Samuel Bayer con Jackie Earle Haley, Kyle Gallner, Rooney Mara, Katie Cassidy, Thomas Dekker 95’, Warner Bros. Italia, horror

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A soli 12 anni, il figlio di Will Smith è il protagonista del remake di un cult del 1984. E tutti i ragazzini impazziscono per lui. Anche perché il piccolo ci sa decisamente fare.

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re Parker, un dodicenne di Detroit, è costretto a trasferirsi in Cina a causa del lavoro della madre. In breve tempo Dre inizia a simpatizzare per la sua compagna di classe Mei Yin, ma le differenze culturali rendono questa amicizia quasi impossibile. A peggiorare le cose c’è Cheng, un bullo, compagno di classe di Dre, prodigio del kung fu, gelosissimo per i sentimenti di Dre nei confronti dell’amica comune. Senza amici, in una paese straniero, Dre non si sente a suo agio se non con Mr. Han (Jackie Chan), il responsabile della manutenzione del suo condominio, che segretamente è anche maestro di kung fu. Man mano che Han insegna al ragazzo che il kung fu non è una disciplina solo di pugni e abilità, ma anche di maturità e calma, Dre capisce che affrontare i bulli sarà l’avventura della sua vita.

Remake dell’originale del 1984 con Ralph Macchio e il grandissimo Pat Morita, al cui posto ora c’è un altro pezzo da novanta delle arti marziali: Jackie Chan. The Karate Kid: La Leggenda Continua è tutto incentrato sull’astro nascente Jaden Smith appassionato da sempre della storia di Karate Kid. “Pratico le arti marziali - ha dichiarato il piccolo Jaden - da quando avevo 3 anni e per prepararmi al film mi sono allenato per tre mesi. Mamma moriva di paura. Papà invece mi ha spinto fino a farmi sentire in bilico su un precipizio. Forse anche lui aveva paura, ma certo non lo ha mostrato”. “Dopo La ricerca della felicità ho capito che mi piace tantissimo recitare. Karate Kid poi, è un sogno che si avvera, è stato un film che mi ha fulminato quando l’ho visto”.

The Karate Kid: La leggenda continua (The Karate Kid, USA/Cina, 2010) Regia di Harald Zwart con Jaden Smith, Jackie Chan, Taraji P. Henson, Rongguang Yu, Zhensu Wu 140’, Sony Pictures, azione/avventura

3 Settembre

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Romantico

Amore a 1.000… Miglia

(Going the Distance, 2010, Usa) Regia: Nanette Burstein Con: Drew Barrymore, Justin Long, Christina Applegate, Ron Livingston, Charlie Day 100', Warner Italia,Commedia,

La lontananza spegne i fuochi piccoli e alimenta quelli grandi. Sembra uscire da una canzone di Modugno l’idea di questa divertente commedia di due giovani che stanno bene insieme, senza legami, e scoprono di essere innamorati quando la vita li separa ... a mille miglia di distanza.

3 Settembre

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rew Barrymore (35) e Justin Long (32) sono una coppia anche nella realtà. “Justin ed io - ha detto la Barrymore - abbiamo vissuto queste cose. Le abbiamo provate, nel bene e nel male, ricavando talvolta dolore e talvolta molta gioia. Abbiamo cercato con onestà di mostrare a che cosa una coppia va incontro, e nelle scene più emozionanti noi c’eravamo già passati. Forse per questo il lavoro è stato ancora più duro e sofferto. C’è sempre molta verità nelle grandi commedie romantiche, e nel nostro caso la ‘chimica’ è autentica.”

E

rin (Drew Barrymore) e Garrett (Justin Long) stanno bene insieme. Ma nessuno scommetterebbe un cent sul fatto che possa durare, una volta che Erin dovrà tornare a San Francisco per l’ultimo anno di scuola, e Garrett, assistente in una società musicale, resterà a Manhattan per conservare il suo posto in attesa della promozione che gli è stata promessa. Ma dopo la separazione le sei settimane trascorse insieme in città acquistano un significato diverso, e nessuno dei due è sicuro di voler che la storia finisca. Con una connessione via webcam e l’aiuto delle miglia di frequent flyer accumulate, i due provano a tenere a galla la loro relazione a distanza, evitando l’ironia ed i cattivi consigli degli amici e dei parenti. E nonostante i fronti opposti, i no degli amici e della famiglia, e qualche imprevista tentazione, la coppia potrebbe scoprire di aver trovato qualcosa simile all’amore, e magari trovare il coraggio di andare avanti. Ma quando sembra che la loro attesa sia giunta alla fine, Erin trova il lavoro di giornalista che ha sempre sognato in California mentre la carriera di Garrett comincia finalmente a prendere forma a New York. Le grandi opportunità che hanno sempre sperato di avere, li stanno separando. A meno che il loro amore non riesca veramente a coprire la distanza.

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DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA


In un mondo distrutto da un virus che trasforma le persone contagiate in non-morti, Alice continua il suo viaggio alla ricerca dei sopravvissuti al fine di condurli alla salvezza. La sua battaglia mortale contro la Umbrella Corporation raggiunge nuovi livelli, ma Alice riceve l’inaspettato aiuto di un vecchio amico.

L

a speranza di un futuro paradisiaco li conduce a Los Angeles, ma al loro arrivo trovano la città completamente invasa dagli zombie. Alice ed i suoi compagni stanno per cadere in una trappola mortale… quarto capitolo della saga cinematografica basata sui videogiochi survival horror della Capcom - e primo film di essa a essere distribuito in tridimensionale - Resident Evil: Afterlife è un fanta-horror in 3D, diretto e sceneggiato da Paul W.S. Anderson e interpretato da Milla Jovovich (che è anche sua moglie), oltre che da Ali Larter, Sienna Guillory, Spencer Locke e dalla new entry Wentworth Miller (che interpreta il ruolo di Chris Redfield). Quindi sostanzialmente stesso cast dei tre capitoli precedenti, cosa che rappresenta uno dei punti di forza del film. La trama è molto più fedele al videogioco rispetto al capitolo precedente, anche se l’utilizzo della tecnologia tridimensionale come ha confermato Anderson - ha influito non poco sulle sequenze action e persino sulla stesura dello script. Anderson ha dichiarato di essersi ispirato molto ad Avatar (e Cameron lo avrebbe aiutato mostrandogli un sacco di materiale) e di aver utilizzato le medesime telecamere.

Resident Evil: Afterlife

(Resident Evil: Afterlife, 2010, Germania, Gran Bretagna, Usa) Regia: Paul W.S. Anderson Con: Milla Jovovich, Wentworth Miller, Ali Larter, Shawn Roberts, Kim Coates 101', Sony Pictures Italia/Azione, Fantascienza, Horror, Thriller

10 Settembre

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FOCUSFEATURES PRESENTA UNA PRODUZIONE THISIS THAT/GREENLIT/SMOKEHOUSE ANTON CORBIJN GEORGE CLOONEY “THE AMERICAN”COSTUMIVIOLANTE PLACIDO CAST DI BEATRICE KRUGER DI SUTTIRAT ANNELARLABB THEKLA REUTEN PAOLO BONACELLI SCENOGRAFIE DIRETTORE DELLA MUSICHE MONTAGGIO DIMARK DIGBY FOTOGRAFIAMARTIN RUHE DIHERBERT GRÖNEMEYER DI ANDREW HULME PRODUTTORE PRODOTTO ESECUTIVOENZO SISTI DA ANNE CAREY JILLGREEN ANN WINGATE GRANT HESLOV GEORGE CLOONEY BASATO SUL ROMANZO SCENEGGIATURA DIRETTO “A VERY PRIVATE GENTLEMAN” DI MARTIN BOOTH DI ROWAN JOFFE DA ANTON CORBIJN UN FILM DI

TheAmerican-IlFilm.it

DAL 10 SETTEMBRE AL CINEMA


George Clooney è il produttore e il protagonista di un action movie ambientato quasi interamente in Abruzzo. Nel cast Violante Placido, Paolo Bonacelli e Filippo Timi accanto a Bruce Altman e Thekla Reuten.

The American

(Usa, 2010) Regia di Anton Corbijn con George Clooney, Bruce Altman, Thekla Reuten, Paolo Bonacelli, Violante Placido, Filippo Timi Universal Pictures, thriller

10 Settembre

J

ack (Clooney) è un killer professionista che ha deciso di abbandonare il crimine e ritirarsi. Ha preso questa decisione dopo che un lavoro in Svezia è finito in maniera più cruenta del previsto. Ma prima deve compiere un’ultima missione. Jack è scappato a Roma e grazie all’aiuto dell’amico Larry (Altman) si è nascosto in una piccola cittadina abruzzese in attesa di istruzioni. Fingendosi un fotografo free-lance stringe amicizia con padre Benedetto (Bonacelli), il prete del paese, e finisce per innamorarsi di Clara (Placido). Mentre la vita di Jack sembra scorrere ormai tranquilla, emerge il suo passato criminale. Tratto dal romanzo di Martin Booth A Very Private Gentleman, la pellicola è diretta da Anton Corbijn. Clooney è perfetto nei panni di un assassino su commissione che si nasconde in attesa di portare a termine l’ultimo incarico. Le sue intenzioni sono quelle di scomparire, l’uomo non è particolarmente portato alle relazioni interpersonali. Ma finirà per fare amicizia con alcuni locali, ad avere una love-story. Tutto ciò è però un intralcio ai suoi progetti e lo mette pericolosamente in vista... La miglior pubblicità del film è la promessa mantenuta da George Clooney. La star di Hollywood aveva visitato l’Abruzzo nel 2009 dopo il terribile terremoto che aveva devastato la zona de L’Aquila affermando di voler girare lì la sua prossima pellicola. “Gireremo un film proprio in queste zone - aveva dichiarato Clooney esattamente un anno fa -. Avevamo visitato questa location già prima del sisma. Ora la confermiamo anche per dare una mano all’economia locale”.

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“I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell’infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari e per questo Mattia li trovava meravigliosi.”

La solitudine dei numeri primi

A

lice è una bambina obbligata dal padre a frequentare la scuola di sci. È una mattina di nebbia fitta, lei non ha voglia, il latte della colazione le pesa sullo stomaco. Persa nella nebbia, staccata dai compagni, se la fa addosso. Umiliata, cerca di scendere, ma finisce fuori pista spezzandosi una gamba. Resta sola, incapace di muoversi, al fondo di un canale innevato, a domandarsi se i lupi ci sono anche in inverno. Mattia è un bambino molto intelligente, ma ha una gemella, Michela, ritardata. La presenza di Michela umilia Mattia di fronte ai suoi coetanei e per questo, la prima volta che un compagno di classe li invita entrambi alla sua festa, Mattia abbandona Michela nel parco, con la promessa che tornerà presto da lei.

Questi due episodi iniziali, con le loro conseguenze irreversibili, sono il marchio impresso a fuoco nelle vite di Alice e Mattia, adolescenti, giovani e infine adulti. Le loro esistenze si incroceranno, e si scopriranno strettamente uniti, eppure invincibilmente divisi. Come quei numeri speciali, che i matematici chiamano “primi gemelli”: due numeri primi vicini ma mai abbastanza per toccarsi davvero. Saverio Costanzo ha trovato una straordinaria consonanza nel romanzo d’esordio, vincitore del Premio Strega di Paolo Giordano. Una storia che alterna momenti di durezza e spietata tensione a scene rarefatte e di trattenuta emozione, di sconsolata tenerezza e di tenace speranza.

Regia di Saverio Costanzo Con Luca Marinelli, Alba Rohrwacher, Isabella Rossellini, Filippo Timi, Maurizio Donadoni. 90', Medusa, Drammatico

10 Settembre

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MARCO POCCIONI MARCO VALSANIA MEDUSA FILM presentano

GIORGIOPANARIELLO ENRICOBRIGNANO MAURIZIOCASAGRANDE CECILIADAZZI MICHELAQUATTROCIOCCHE LAURATORRISI FIORETTAMARI con la partecipazione di ELENARUSSO

Un film di

UGO FABRIZIO GIORDANI

DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA sharmelsheikh.msn.it


Dopo aver lavorato una vita, il venditore di polizze assicurative Fabio Romano (Enrico Brignano) è riuscito a comprare la casa dei suoi sogni, stipulando un mutuo trentennale, al limite delle sue possibilità finanziarie. Purtroppo inattesi venti di recessione lo costringono a rivedere i suoi piani. L’azienda per cui lavora è stata inglobata dalla concorrenza e il nuovo presidente, Saraceni (Giorgio Panariello), “un furbetto del quartierino”, è intenzionato a tagliare teste per ottimizzare i costi. Fabio è in ballottaggio con un collega De Pascalis (Maurizio Casagrande): uno dei due è di troppo. Fabio sa bene che alla sua età non può permettersi di perdere il lavoro. Deve trovare il modo per convincere Saraceni di essere un elemento di spicco, su cui fare affidamento. Saraceni è in vacanza in Egitto, a Sharm el Sheikh e quindi con la scusa di portare tutti in vacanza Fabio, che odia il mare, convince i suoi a partire con lui alla volta del Mar Rosso. E’ convinto che riuscirà nell’impresa ma non sa che in Egitto c’è anche De Pascalis, il suo collega intenzionato a vendere cara la pelle per conservare il posto anche perché è massacrato dalla moglie, ambiziosa e arrivista che non gli perdonerebbe mai un eventuale fallimento. Commedia degli equivoci all’ennesima potenza, all’ombra della precarietà assurta a simbolo dell’Italia di oggi. La precarietà del lavoro, dei rapporti umani, del potere, la precarietà dei più giovani, alla continua e spesso vana ricerca di punti di riferimento… “Brignano, Panariello, Casagrande e tutti gli altri attori e attrici che hanno partecipato al film incarnano una certa fascia di italiani che non sanno rinunciare ai privilegi che hanno ottenuto e che per non perderli sono disposti a molti compromessi. Ho ambientato la storia nel Sinai per raccontare un luogo che in questi ultimi anni è stato eletto da questi Italiani come luogo privilegiato di vacanza. Un luogo suggestivo sopra e sotto il mare. ... Il film è un omaggio agli Italiani che cercano lavoro e soprattutto ad Alberto Sordi ,interprete di Una Vita Difficile di Risi, che questo anno avrebbe compiuto novanta anni.” (Fabrizio Giordani)

Sharm El Sheikh - Un'estate indimenticabile

Regia Ugo Fabrizio Giordani Con Giorgio Panariello, Enrico Brignano, Maurizio Casagrande, Cecilia Dazzi, Michela Quattrociocche Medusa, Commedia

17 Settembre

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DAL 17 SETTEMBRE AL CINEMA


Ryan Murphy, il creatore di serie mitiche come Nip/ Tuck e Glee, era da tempo che voleva portare sullo schermo la storia di Elizabeth Gilbert. Fino a che è arrivata Julia Roberts e tutto è stato possibile.

L

iz Gilbert (Roberts) ha tutto ciò che una donna moderna può sognare – un marito, una casa e una carriera di successo – ma come tante altre donne, è insoddisfatta, confusa ed è alla ricerca di cosa effettivamente desidera dalla vita. Appena divorziata, trovandosi ad un bivio, Liz decide di allontanarsi dal suo mondo rischiando tutto e, per dare un cambiamento radicale alla sua vita, intraprende un viaggio intorno al mondo, un percorso per ritrovare se stessa. Nel suo viaggio in Italia riscopre il piacere di mangiare; in India arricchisce la sua spiritualità e, inaspettatamente, a Bali riscopre l’intensità di una storia d’amore. Prodotto dalla Plan B Entertainment di Brad Pitt, diretto da Ryan Murphy che ha curato anche la sceneggiatura insieme all’attrice Jennifer Salt, e tratto dal bestseller autobiografico di Elizabeth Gilbert, Eat, Pray, Love: One Woman’s Search for Everything Across Italy, India and Indonesia, il film vede Julia Roberts nel ruolo di una divorziata in crisi che intraprende un lungo viaggio intorno al mondo per

ritrovare se stessa. “Intorno ai trent’anni - ha raccontato l’autrice proprio mentre cercavo di mettere su famiglia insieme a mio marito, convinta che quella fosse la mia strada, mi resi conto che quel tipo di vita non mi apparteneva per niente. Non era una casa e una famiglia ciò che desideravo. Così, ringrazio sempre di avere avuto l’opportunità di poterlo fare ma, vi assicuro che in ogni modo non è una decisione che si prende con leggerezza... Tre anni dopo il mio divorzio decisi di intraprendere un lungo viaggio alla ricerca di me stessa, di quella insoddisfazione che non se ne era mai andata, di quel vuoto che mi prendeva lo stomaco. Il viaggio mi portò a Roma, a Mumbai e Bali”. Grande cast oltre alla Roberts, con Crudrup nella parte dell’ex-marito, Jenkins in quella di iniziatore alla spiritualità, Franco come giovane amante e Bardem, il vero amore.

Mangia, prega, ama

(Eat Pray Love, Usa, 2010) Regia di Ryan Murphy con Julia Roberts, James Franco, Billy Crudup, Javier Bardem, Richard Jenkins Sony Pictures, commedia/drammatico

17 Settembre

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Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D Otto anni dopo aver salvato il mondo (Come cani e gatti) tornano - quEsta volta in 3D - gli eroi con la coda in uno scontro epocale ed ipertecnologico che rischia di coinvolgere quasi tutto il regno animale.

N

ella storica battaglia tra cani e gatti, un felino pazzo ha spinto con una zampata le cose un po’ troppo in là... Il suo nome è Kitty Galore, una gatta siamese a capo di una spietata organizzazione spionistica di suoi simili: la MEOWS. Un vero gruppo di farabutti e imbroglioni che hanno messo in piedi un diabolico piano che non prevede solo la cattura degli arcinemici canini, ma anche la formazione di un vero esercito, comandato ovviamente da Kitty, che farà del mondo un luogo sottoposto alle sue graffianti leggi. Kitty Galore è vera criminale pronta a tutto pur di conquistare l’intero universo. Per sventare la terribile minaccia, cani e gatti, acerrimi “nemici” a quattro zampe, decidono di sospendere gli antichi dissapori e di formare un’inedita alleanza. Ingaggiano così l’intrepido cane poliziotto Diggs che, con l’aiuto del suo mentore Butch, dovrà neutralizzare il folle disegno di Galore.

Cani e gatti espressivi? Cani e gatti che si muovono in modo quasi umano? Che recitano? La verità, il segreto, è che i cani e i gatti di questa commedia ipertecnologica a quattro zampe di Brad Peyton, sono addestrati magistralmente e a renderli speciali è il computer e in questo sequel, ovviamente, il 3D. Tutto questo permette a Kitty Galore di togliersi una tuta da cane e mostrare la sua vera identità, come Bond che sotto la muta da sub ha lo smoking, o vedere un gatto con la maschera di Hannibal Lecter. Tra cinefilia e cinofilia, le

trovate sono davvero molte: dalle citazioni di James Bond (abbondano i gadget inventati da Mister Q), a Mission Impossible fino al Silenzio degli Innocenti. Con un tocco ulteriore di cinefilia in più messo in bocca ad uno scottaiolo – che si rivelerà un’esplosivo – che prima di scoppiare fischia l’indimenticabile ‘Whistle-Stop’ dal film del 1973 di Walt Disney, Robin Hood.

Cani & Gatti: la vendetta di Kitty 3D

(Cats & Dogs: The Revenge of Kitty Galore, Usa, 2010) Regia di Brad Peyton con Alec Baldwin, Michael Clarke Duncan, Chris O’Donnell, Joe Pantoliano, Roger Moore 82', Warner Bros., animazione

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17 Settembre

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La passione

(Italia, 2010) Regia di Carlo Mazzacurati con Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Marco Messeri, Giovanni Mascherini, Maria Paiato, Cristiana Capotondi, Stefania Sandrelli, Corrado Guzzanti 105’, 01 Distribution, commedia

Protagonista ancora una volta la provincia (questa volta è la Toscana) con il suo mondo variegato fatto di ingenuità e di furbizia, di povertà e di libertà.

A

cinquanta anni suonati Gianni Dubois (Silvio Orlando) è ancora un regista ‘emergente’, ovvero uno che non ha ancora fatto niente di serio. E adesso che potrebbe essere arrivata la sua grande occasione - scrivere e girare un film con una popolarissima ‘stella’ del piccolo schermo - è entrato in pieno blocco creativo: non riesce nemmeno a farsi venire in mente una storia. Come se non bastasse, una infiltrazione di acqua proveniente dalla sua seconda casa in un piccolo paese della Toscana, ha rovinato per sempre un affresco del Cinquecento nella chiesetta adiacente. Per evitare una denuncia, Gianni è costretto ad accettare la bizzarra proposta del sindaco del paese: dirigere la sacra rappresentazione del venerdì santo in cambio dell’impunità. Dovrà mettere in piedi una specie di Via Crucis, con gli apostoli, Ponzio Pilato, la crocifissione, e un pessimo e vanitosissimo attore locale nella parte di Cristo (Guzzanti). Ma dovrà anche trovare una storia da proporre alla scalpitante diva del piccolo schermo (Capotondi), che non ne può più di aspettare. Riuscirà il maldestro Gianni Dubois, almeno per

una volta, a combinare qualcosa di buono? Vagamente autobiografico e soprattutto autoironico, in concorso al 67° Festival di Venezia, Mazzacurati ha fatto sapere che da tempo pensava ad una storia – che in parte

24 Settembre lo riguarda – che ha come protagonista una ex promessa del cinema. Un uomo che vuole dimostrare che, nonostante l’età, ha ancora molto da raccontare. Ambientato in provincia di Pisa e di Livorno (tra Casale Marittimo, Guardistallo, Montescudaio, Querceto e Cecina), è prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci in collaborazione con Rai Cinema e con la Toscana Film Commission, la fotografia è di Luca Bigazzi, le scene di Giancarlo Basili, i costumi di Francesca Sartori.

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L’Ultimo Dominatore dell’Aria


Un fantasy in formato colossal - e riconvertito in 3D - indirizzato prevalentemente ad un pubblico di giovanissimi. Un pizzico di Tolkien, un pizzico di “Dune” e un pizzico di La bussola d’oro.

I

n un mondo dove gli elementi aria, acqua, terra e fuoco possono essere controllati da individui noti come Dominatori, vi sono quattro partizioni geografiche, ognuna delle quali corrisponde ad uno dei quattro elementi. La Nazione del Fuoco dichiara guerra alle altre per cercare di prenderne il controllo e il conflitto si protrae nel tempo. L’unica speranza di porre fine a questa guerra che sembra infinita è riposta in un giovane ragazzo di nome Aang (Ringer). Aang è l’ultimo dominatore dell’aria, l’unico superstite della stirpe dei Nomadi dell’Aria. Lui è l’Avatar: un essere umano (reincarnazione di tutti i precedenti Avatar) che racchiude in sé l’essenza del cosmo, con la capacità di controllare tutti e quattro gli elementi. Aiutato da una giovane dominatrice dell’acqua di nome Katara (Peltz) e da suo fratello Sokka (Rathbone), Aang intraprende il suo viaggio per cercare di riportare la pace tra i regni in guerra. I ragazzi troveranno sul loro cammino un ambizioso ammiraglio Zhao (Aasif Mandvi) e il principe Zuko (Patel), entrambi della Nazione del Fuoco. Quest’ultimo

esiliato dal padre va in cerca di Aang per catturarlo e riguadagnare l’onore perduto. Costato 150 milioni di dollari, la lavorazione è stata lunga e complicata, soprattutto a causa delle numerose scene di massa: un esercito di ragazzini esperti in tai chi sulla scena, e degli effetti speciali in quanto il regista era ossessionato dall’idea che i quattro elementi – in particolare il fuoco – risultassero finti sullo schermo. Il cast è composto dal tredicenne Noah Ringer, da Dev Patel il protagonista di The Millionaire e da Jackson Rathbone, ovvero Jasper della saga di Twilight. Inoltre le location della pellicola sono mozzafiato dagli sperduti paesaggi della Groenlandia a set ricostruiti in alcuni studios in Pennsylvania e a Filadelfia. Last but not least L’ultimo dominatore dell’aria è stato riconvertito in 3D, e sarà pertanto distribuito in questo formato, oltre che nel classico 2D.

L’ultimo dominatore dell’aria

(The Last Airbender, Usa, 2010) Regia di M. Night Shyamalan con Noah Ringer, Dev Patel, Nicola Peltz, Jackson Rathbone, Shaun Toub 103’, Universal Pictures, fantasy/avventura

24 Settembre

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Innocenti bugie Action-comedy all’ennesima potenza, tra Mission Impossible e True Lies, Tom Cruise e Cameron Diaz - nove anni dopo Vanilla Sky - sono impegnati in una spy-story dove ironia, romanticismo ed azione allo stato puro si inseguono senza sosta.

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L

a pacifica e noiosa esistenza della single June Havens (Cameron Diaz) viene letteralmente sconvolta quando in modo del tutto casuale e sconvolgente l’agente segreto Roy Miller (Tom Cruise) entra improvvisamente nella sua vita. Partita in aereo da Wichita, in Kansas, June inizia a chiacchierare amabilmente con l’attraente e misterioso vicino di posto, Roy. Che sparisce improvvisamente nel bel mezzo di una turbolenza, per ricomparire sorridente dopo un atterraggio di fortuna a tutta velocità in un campo di grano. Inutile dire che, a parte loro, nessun passeggero o membro dell’equipaggio è vivo. Senza neanche avere il tempo di riprendere fiato, June si trova ad essere inseguita nelle situazioni e nei luoghi più disparati – schivando pallottole a Boston, correndo sui tetti di Salisburgo, in Austria e sfuggendo ai tori a Siviglia – in compagnia di un agente potenzialmente doppiogiochista, probabilmente instabile, ma decisamente affascinante. La posta in gioco è un’invenzione da cui potrebbe dipendere il futuro dell’energia del pianeta. Ed i loro destini, sempre più intrecciati, li costringono a fare la sola cosa che entrambi, da sempre, hanno accuratamente evitato: fidarsi di qualcuno. James Mangold che ha diretto film da Oscar come Walk the line e il remake di Quel treno per Yuma ha affermato: “Innocenti bugie a differenza di molti film del genere non è tratto da un libro o da una serie televisiva. Nasce dalla mente dello sceneggiatore Patrick O’Neill, così abbiamo visto l’occasione per una nuova versione dei magnifici film hollywoodiani di un tempo – all’insegna dei viaggi e ricchi di fascino, umorismo, amore e avventura – ma con personaggi moderni e un contesto di azione dinamica e intensa. Per me era fondamentale evitare di dare a questo film uno stile alla James Bond. Volevamo realizzare qualcosa di originale, simile a Sciarada o Intrigo internazionale, un action comedy moderno e con un’anima leggera e ironica”.

Innocenti bugie

(Knight and Day, Usa, 2010) Regia di James Mangold con Tom Cruise, Cameron Diaz, Maggie Grace, Peter Sarsgaard, Marc Blucas, Paul Dano 109’, 20th Century Fox, action/commedia

8 Ottobre

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E’ il film della vita. Christopher Nolan ci ha girato intorno per anni, realizzando prima Memento, poi Insomnia, poi i due Batman. Assemblando (magnificamente) alcune parti di un progetto complessivo, molto piÚ vasto e complesso: questo.


L

eonardo DiCaprio è Cobb, un abilissimo ‘ladro di sogni’. E’ capace di infiltrarsi, in questo mondo è, nella mente di altre persone per strappargli i segreti. Adesso, ingaggiato da un potente uomo d’affari, deve cercare di fare una cosa molto più complessa. Non l’ ‘estrazione’ di un segreto, ma ‘l’introduzione’ (Inception) di un’idea nella mente di qualcuno, convincendolo che sia sua. Per riuscirci, lui e la sua squadra di manipolatori (il suo ex socio Arthur (Joseph Gordon-Levitt), il maestro della truffa Eames (Tom Hardy), il chimico Yusuf (Dileep Rao), e l’architetto di labirinti Arianna (Ellen Page), devono penetrare tre diversi livelli dell’inconscio che diventano sempre più pericolosi e rischiano di intrappolarli in un limbo onirico per sempre. Ma per Cobb è l’unico modo per tornare alla vita che ha lasciato alle spalle, ai suoi figli, dopo la morte dell’adorata moglie (Marion Cotillard) con cui divide un tragico segreto. Vasche di vetro che contengono acqua che inspiegabilmente si posizionano a 45 gradi di pendenza, città che si arrotolano su se stesse come se fossero tappeti, corpi sospesi a mezz’aria... Le riprese hanno avuto

luogo in quattro continenti: dal caldo di Tangeri in Marocco, alle nevi di Calgary, in Canada, oltre alle riprese nelle città di Tokyo, Parigi e Los Angeles, dove il team degli effetti speciali ha realizzato una spettacolare sequenza d’azione sotto una pioggia battente, dove ai molti veicoli coinvolti si aggiunge un treno merci che piomba sulla strada, travolgendo macchine e cose. Questo e molto altro è Inception che, come ha affermato il protagonista, Leonardo DiCaprio: “E’ un film molto ambizioso, e visionario, che funziona su quattro diversi livelli di coscienza e subcoscienza, che devono tutti incastrarsi. Le moltissime sequenze mozzafiato non sono state fatte con il computer, perché Nolan non lo usa. Il tutto è stato realizzato con grandiose ricostruzioni in scala reale nei vari Studi, con inclinazioni e ambienti semoventi, perché nella realtà parallela che stiamo raccontando c’è uno sbalzo di gravità. Quindi nel caso specifico Nolan ha ricostruito un intero set su una struttura pendente e sull’acqua. E’ estremamente più difficile recitare in queste condizioni ma il risultato non ha confronti è centomila volte più veritiero”.

Inception Inception (Usa, 2010) Regia di Christopher Nolan con Leonardo DiCaprio, Ken Watanabe, Joseph GordonLevitt, Ellen Page, Cillian Murphy 148’, Warner Bros, mistery/fantasy

24 Settembre

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DAL 1 OTTOBRE AL CINEMA


Con un occhio a Indiana Jones Luc Besson rispolvera un’eroina dei fumetti nella Parigi della Belle Epoque, tra mummie egiziane, uccelli preistorici e molta ironia.

P

arigi, 1912. La giovane e intrepida giornalista Adèle Blanc-Sec è l’opposto delle donne dell’epoca . Di carattere indipendente, quasi insolente, è pronta a tutto per raggiungere i suoi obiettivi. Compreso sbarcare in Egitto in mezzo alle mummie nel tentativo di restituire la libertà di movimento alla sorella Agata, paralizzata in seguito ad uno stupido incidente, di cui Adele si sente responsabile. Nel frattempo a Parigi scoppia il panico. Un uovo di pterodattilo, vecchio di 136 milioni di anni, si è dischiuso ai Giardini Botanici, e l’uccello che è uscito fuori semina il terrore nei cieli della capitale. Il film, primo di una trilogia, è l’adattamento della celebre striscia a fumetti di Jacques Tardi, pubblicata per la prima volta nel 1976 con al centro le avventure di una intrepida giornalista nella Parigi della Belle Epoque. Luc Besson ha utilizzato due dei nove album a fumetti pubblicati da Tardi: “Ho scritto il primo adattamento sforzandomi di restare fedele al fumetto.” Avventura, scene mozzafiato, humour, con un occhio a Indiana Jones Luc Besson si è divertito a mettere in scena alcuni luoghi simbolo di Parigi in situazioni molto paradossali, come l’uovo di pterodattilo che si schiude nella Galleria dell’Evoluzione, o le Mummie che passeggiano in Rue de Rivoli. Per Louise Bourgoin, ex miss meteo di Canal+, è la grande occasione di sbarcare sul grande schermo nel ruolo dell’eroina del film. Non è la prima volta che Besson lancia la carriera di un’attrice nel cinema, come è successo con Anne Parillaud in Nikita o Milla Jovovich in Il quinto elemento.

Miss Adele e l'enigma del Faraone (Francia, 2010) Regia Luc Besson Con Louise Bourgoin, Gilles Lellouche, Mathieu Amalric 107’, Fanta-poliziesco, Medusa

1 Ottobre

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La Mostra più giovane Soffia un vento nuovo al Lido. Non ci sono i ‘cosiddetti’ grandi

generale è di una Mostra piuttosto bulimica, con un cartellone

autori, ovvero i soliti noti del circo festivaliero. A casa i vecchi

gigantesco e spiazzante, che mette insieme cinema alto e basso,

maestri per far posto ai giovani. L’età media degli autori è di 47

commerciale e d’autore, personaggi contraddittori e curiosi, vedi

anni. Ma non è solo un fatto anagrafico. Muller spinge verso “un

Tsui Hark e Takashi Miike o Robert Rodriguez e Martin Scorse-

nuovo passo di visione”. Una Biennale sempre più laboratorio che

se.... La parte del Leone la fanno gli Usa e l’Italia. 6 film contro

mette in Mostra un cinema in forte evoluzione, evidenziandone

4 in Concorso. Niente male su un totale di 22 (a cui si aggiungerà

le diverse anime. “Una montante insofferenza ai moduli ed ai

un titolo a sorpresa). Segue la Francia con 3 titoli, il Giappone

formati, una fluidità di diversi linguaggi che va oltre la lettura del

con due, e poi un cinese, un tedesco, uno spagnolo, un canadese,

reale.” Lo sguardo è sicuramente cambiato. Anche se l’impressione

un greco, un cileno ...

Gli Italiani

C

omplessivamente è quasi un esercito: 41 titoli, di cui 4 in Concorso ed altri 29 nelle Selezioni Ufficiali. I quattro italiani in lizza per il Leone sono La pecora nera, opera prima di Ascanio Celestini che è la sorpresa del concorso di Venezia 67, La passione di Carlo Mazzacurati con Silvio Orlando, La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, tratto dal celebre romanzo di Paolo Giordano e Noi credevamo di Mario Martone, imponente rivisitazione dell’Italia risorgimentale con Luigi Lo Cascio e Toni Servillo. Titoli già noti da tempo (a parte il film di Celestini che avrebbe scavalcato all’ultimo momento Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati, il quale ha rifiutato sdegnosamente la collocazione fuori concorso che gli era stata proposta. La collocazione fuori gara invece è piaciuta

molto ad altri colleghi, forse meno paludati, di Avati, come Michele Placido che porta al Lido il ‘suo’ Vallanzasca – Gli angeli del male interpretato da Kim Rossi Stuart, o Marco Bellocchio con Sorelle mai, Piergiorgio Gay con Niente paura - Come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue, Emidio Greco con Notizie dagli scavi con Giuseppe Battiston e Ambra Angiolini; Stefano Incerti con Gorbaciof interpretato da Toni Servillo; ed inoltre alcuni documentari d’autore come Vittorio Gassman una vita da mattatore di Giancarlo Scarchilli, un omaggio a Goffredo Lombardo formato da Giuseppe Tornatore, 1960 di Gabriele Salvatores. In tutto sono 41 i titoli italiani presenti a Venezia, di cui 4 in Concorso e 29 nella Selezione Ufficiale.

La pecora nera

Vallanzasca – Gli angeli del male

La passione

Niente paura Come eravamo e le canzoni di Luciano Ligabue

42

Noi credevamo


LA TUA MENTE è LA SCENA DEL CRIMINE.

D A L R E G I S TA D E I L C AVA L I E R E O S C U R O

24 SETTEMBRE


I film Usa

1

9 complessivamente i titoli provenienti dagli Stati Uniti, di cui 6 in Concorso. L’annunciato film d’apertura Black Swan di Darren Aronofsky (già Leone d’Oro nel 2008 con The Wrestler), Somewhere di Sofia Coppola girato tra Milano e Los Angeles (con Laura Chiatti e Simona Ventura accanto a Benicio del Toro), Promises written in water di e con Vincent Gallo, Road to nowhere di Monte Hellman, Miral del pittore-regista Julian Schnabel con Freida Pinto, Willem Dafoe e Vanessa Redgrave e infine Meek’s Cutoff di Kelly Reichardt. A questi va aggiunto il canadese Barney’s version di Richard J. Lewis, coprodotto da Usa e Italia (la nostra gloriosa Fandango) e interpretato da Dustin Hoffman e Paul Giamatti. Altri

sei sono fuori concorso, tra cui il film di mezzanotte d’apertura ovvero Machete di Roberto Rodriguez ed il film di chiusura The Tempest di Julie Taymor con Helen Mirren e Russell Brand. In mezzo The Town opera seconda di Ben Affleck (dopo il convincente Gone Baby Gone), un documentario su Joaquim Phenix realizzato da Casey Affleck, un omaggio allo scomparso Dennis Hopper con il ripescaggio (inedito per l’Italia) di un suo film del 1971 The Last Movie, un documentario su Elia Kazan firmato da Martin Scorsese (che non verrà a Venezia), John Turturro che rivisita con Passione la canzone napoletana.

Machete Black Swan Somewhere

Le star

N

on è un’edizione all-star. Sono poche le grandi star attese sul tappeto rosso. Per il film d’apertura Black Swan di Aronofsky sbarcheranno al Lido Natalie Portman, Winona Ryder e Vincent Cassel (forse accompagnato da M.me Bellucci). Lo stesso giorno, per Machete di Rodriguez potrebbe arrivare Robert De Niro. Per Barney’s Version invece arriverà Dustin Hoffman. Sofia Coppola (Somewhere) si farà scortare da Laura Chiatti, Simona Ventura e Valeria Marini. Catherine Deneuve e forse anche Gerard Depardieu

accompagneranno Francois Ozon per il suo Potiche, Discorso diverso per gli italiani, ovviamente ci saranno tutti. Alba Rohrwacher, Filippo Timi, Isabella Rossellini per La Solitudine dei Numeri Primi; Giancarlo Tirabassi e Maya Sansa per La pecora nera; Lo Cascio, Servillo, Zingaretti e Bonaiuto per Noi credevamo; Orlando, Guzzanti (Corrado), Capotondi, Sandrelli, Smutniak per La Passione; Kim Rossi Stuart per Vallanzasca....

I numeri

8

3 film, 79 prime mondiali, 23 film in concorso, 27 fuori concorso, 21 nella sezione Orizzonti, 12 in Controcampo italiano, 41 film italiani, 19 film statunitensi, 4 film in 3D, tra cui il primo film cinese steroscopico (l’animato Space Guy di Zhang Yuan). Film più lungo Noi credevamo: 204’. Film più corto The futurist: 4’. Il numero più importante: 12 milioni ovvero il costo complessivo della Mostra (di cui 7,7 di sovvenzioni statali).

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La solitudine dei numeri primi



LE BATTUTE di Boris Sollazzo

Twilight- Eclipse

a-team

“Basta, sono stanca di tutto questo. Smettetela. D’ora in poi io sarò la Svizzera, ok?” “Cos’è successo?” “Ho baciato Bella. E lei si è rotta una mano dandomi un pugno in faccia. Uno spiacevole malinteso” “Non è il momento di prendere decisioni definitive, nè di fare scelte sbagliate” “Non ti preoccupare papà, Edward è una all’antica” “Vuoi dire...” “...che sono vergine” “Vergine? Edward comincia a piacermi di più”

A-Team

“Voi non avete capito che ora dovrò per forza ammazzarvi!” “Il tempo, Lynch. Mi dia un minuto e sto bene, mi dia un’ora e sto alla grande, mi dia sei mesi e sono imbattbile” “Fa caldo, sudo come una puttana in Chiesa”

“Ti voglio mentre ti voglio ancora in questo modo” “E’ troppo pericoloso” “Provaci” “Non so perchè l’ho baciato” “Lo ami” “Amo te di più” “Lo so” “Se non fossimo nemici naturali e non cercassi di rubarmi la mia unica ragione di esistere, potresti anche piacermi” “Se tu non stessi succhiando via la vita alla ragazza che amo, io potrei...no, neanche in quel caso”

“Voglio intercettazioni su tutto” “Ma è del dipartimento della Difesa” “Può essere anche del dipartimento di Dio, fallo” “Mi piace viaggiare leggero. E la lealtà non entra nella cappelliera”

Che fine ha fatto Osama Bin Laden?

“Anche la Cia ha delle regole e sono più fighe delle vostre”

“No pain, no gain”

“Tu parli swahili?” “Tu no?”

“Come si dice in afgano non prendete me, prendete il cameramen” “Sarà anche un bastardo, sua è il nostro bastardo”

“Amici e proiettili... dove sono quando servono?” “Mi ricordo solo quando sono andata via. E quello è il ricordo più bello che lo dite”

“Se c’è una cosa che mi ha insegnato i kolossal d’azione è che i problemi più complessi del mondo li può risolvere meglio una persona sola abbastanza pazza da pensare di farcela prima dell’inizio dei titoli di coda”

“Adoro i piani ben riusciti” “Come si fa a cambiare le cose se non si può neanche parlare?” “Indossi il giubbotto antiproiettile qui dentro. Basta questo a dirci tutto quello che ci serve della Cia” “Pensavo che voi della Black Forrest stesse impegnati a instaurare una dittatura o a rovesciare una democrazia” “Siamo nel week-end, quella è roba da giorni feriali” “Non siete forze speciali, solo assassini con la polo” “Facciamo in una settimana la vostra paga di un anno” “Ma i soldi non ti comprano la forza e neanche il coraggio. E a voi mancano entrambe”

Twilight- Eclipse


DEL MESE Il rifugio

“Non esistono cattivi studenti, solo cattivi maestri”

“Le piacciono le donne in cinta?” “Sì, a meno che non siano in cinta di me” “Ti senti in colpa verso tuo marito?” “No, non c’è nessun marito” “E’ il padre del bambino?” “Non c’è nessun padre” “Allora sei la reincarnazione della Vergine Maria” “Non mi dispiacerebbe”

“La buona notizia è che ti lasceranno in pace mentre ti prepari” “A cosa?” “Torneo aperto, ti batterai con loro, uno contro uno” “Quindi la cattiva notizia è che ora potranno pestarmi in pubblico? Grazie davvero!” l'apprendista stregone

“Sai il vecchio che ha la casa?” “Quello mezzo cieco?” “Sì, un giorno venderà e se ne andrà dai nipotini. Sono in Florida, non li vede mai. E certo è mezzo cieco”

L’apprendista stregone

“Prendi il giacchetto, metti il giacchetto” “Signor Han, perchè ha un auto in soggiorno?” “In strada niente posto” “Kung-fu vive in tutto quello che facciamo. Vive in come mettiamo giacchetto e come la tagliamo. E in come trattiamo le persone. Kung-fu è in tutte le cose”

“Oggi sono invitato della Cheerleader di Princeton” “Ci sono Cheerleader intelligenti?!?”

“Essere fermi e non fare niente è cosa diversa”

“Lei non si dimenticherà di me?” “Ma chi sei, Braveheart?”

Shrek e vissero felici e contenti

“L’amore è una distrazione” “Deve andare a yoga” “Devo andare... in bagno” “Questo è il cerchio di Merlino, potenzia la tua magia, una volta entrato tornare indietro non si può” “Allora faccio prima pipì magari. Per sicurezza. Ok, posso farla dopo”

The Karate Kid- La leggenda continua “Ni Jiao Ma...” “Bello, sono di Detroit” “Ah, bene, come butta”

“Mamma, ma in Cina è tutto vecchio. Cose, strade, persona...guarda quest’uomo, avrà almeno 400 anni” “Parli la mia lingua?” “Anche io!” “Cosa impariamo qua?” “Nessuna debolezza, nessun dolore, nessuna pietà”

la strategia degli affetti

Pinocchio vede esaudito il suo desiderio? “Sayonara termiti, benvenuta acne”

La strategia degli affetti

“Sembra che tu ti diverti a complicarti la vita” “Ma saranno cazzi miei?” “E’ una cozza” “‘Sti cazzi” “Secondo te questa è autentico?” “Beh, assomilia a uno di quelli che fa mio padre” “E’ un falsario?” “No, è un barista” “Lavoro di copertura?” “Lavoro di merda” “Chi mangia non piglia pesci” “Chi dorme!” “Fatti i cazzi tuoi” “Dovevi vedere la faccia di tua madre quando mi hanno accompagnato qui” “Che faccia?” “Quasi come la tua”

“Tu ragioni solo coi tuoi occhi, per questo sei facile da ingannare”

“Avanti illuminami sul perchè mio figlio avrebbe spezzato il dito al tuo volontariamente” “Perchè i miei ragazzi hanno dato una botta alla zingarella che hai in casa, in stereofonia, insieme. E il bombolone ha rosicato”

“Se combatti con cieco arrabbiato, meglio stare fuori dai piedi” “I migliori combattimenti sono quelli che si evitano”

“Colpirne uno per educarne due”

“Kung-Fu serve per difesa e conoscenza, non per guerra ma per preparare pace” the karate kid



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