maggio www.primissima.it
LE TRAME E LE IMMAGINI DI TUTTI I FILM
5
n째
Tom Hanks
20 Anni
rivista programma dei cinema
Angeli e Demoni
sotto il cielo di Roma notte al museo 2
17 again
star trek
Uomini che odiano le donne
interviste: Chris Pine, Zachary Quinto , Ewan McGregor
Et voilà le Festival de Cannes F
a già sognare la selezione ufficiale dei film che verranno presentati nel corso della 62ma edizione del Festival di Cannes (13 - 24 maggio). Grande cinema europeo, grande cinema asiatico, pochi, ma buoni, autori americani. Molte facce da Cannes, alcune già spalmate, i maitres a pènser del cinema europeo, le punte di diamante del cinema asiatico, gli americani più trasgressivi. Insomma tutti gli ingredienti giusti per sedurre i palati cinefili più esigenti. Cannes si conferma come il Festival d’eccellenza, ma con interessanti variazioni sul tema geo-artistico. Innanzitutto i ‘maestri’ del cinema europeo, tutti già transitati negli anni passati sulla Croisette, vengono presentati, almeno dalla stampa, per la prima volta come ‘europei’ prima che per i vari paesi d’appartenenza. Il che crea l’immagine di una specie di supersquadra di autentici campioni. Con dieci film, l’Europa domina la lista dei candidati e sarà rappresentata da tre francesi Alain Resnais (Les herbes folles), Jacques Audiard (Un prophète) e Xavier Giannoli (A l’origine), due spagnoli Pedro Almodovar (Los abrazos rotos) e Isabelle Coixet (Map of the Sounds of Tokyo), due britannici Ken Loach (Looking for Eric, interpretato dall’ex calciatore Eric Cantona) e Andrea Arnold (Fish Tank), il danese Lars von Trier con Antichrist, l’italiano Marco Bellocchio con Vincere,
Curiosità
la storia di Ida Dalser e della sua relazione con un giovane Benito Mussolini, e l’austriaco Michael Haneke, vincitore del Grand Prix nel 2001 con La pianista (che aveva per protagonista la presidentessa di giuria di quest’anno, Isabelle Huppert) con Il nastro bianco. A questi andrebbero aggiunti anche l’argentino Gaspard Noé il cui film Soudain le vide è prodotto dalla Francia (girato in Giappone in lin-
gua inglese) e la neozelandese Jane Campion (Palma d’oro nel 1992 per Lezioni di piano) che si presenta con la produzione inglese di Bright Star, storia d’amore tra il poeta John Keats e Fanny Brawne. Stesso discorso, ma sicuramente con differenze generazionali piuttosto marcate, per il cinema asiatico, che ricompatta una squadra di sei grandissimi talenti: Vendetta di Johnnie To, girato a Hong Kong con il rocker francese Johnny Hallyday, Spring Fever, storia díamore del cinese Lou
Antichrist, che pare inizi con sei minuti di piano sequenza di sesso esplicito tra Williem Dafoe e Charlotte Gainsburg (mentre il loro figlio cade dalla finestra), si preannuncia come il film scandalo di questa edizione. Per la regola della par condicio il cinese Chung Fen Chen Zui di Ye Wan di Lou Ye è basato invece su un bollente amore omosex. Bak-Jwi del coreano di culto Park Chan-wood parla di vampiri. Marco Bellocchio, unico italiano arruolato con Vincere (speriamo sia di buon augurio), affronta un argomento poco conosciuto quanto Marco Bellocchio - Vincere
Ye, censurato nel suo Paese; il filippino Brillante Mendoza; il sudcoreano Park Chan-wook e due grandi taiwanesi, Ang Lee (che però in questo caso batte bandiera americana) e Tsai Ming-liang, con Visages, girato al Louvre. Ne esce relativamente ridimensionata la squadra statunitense, che ha due titoli in concorso ovvero l’atteso Inglorious Basterds, del figliol prodigo di Cannes Quentin Tarantino, e Taking Woodstock firmato dal taiwanese Ang Lee, ma prodotto in Usa. Inglorious Basterds, interpretato da Brad Pitt e Diane Kruger, è la storia di una squadra di ebrei sparatutto nella Francia occupata dai nazi. La squadra americana ha due altri titoli The Imaginarium of Doctor Parnassus di Terry Gilliam (ultimo film di Heath Ledger, che non ha terminato il film per la sua prematura scomparsa avvenuta il 22 gennaio 2008, al suo posto si sono avvicendati Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell) e Drag me to Hell di Sam Raimi inseriti Fuori concorso (assieme allo spagnolo Agora di Alejandro Amenabar) mentre un quinto titolo americano ovvero il cartone Disney-Pixar Up è stato scelto come film d’apertura. Per quanto riguarda l’Italia l’unico film in lizza è Vincere di Marco Bellocchio, prodotto da RaiCinema. Da segnalare che due film in concorso, Il nastro bianco di Michael Haneke e Antichrist di Lars von Trier, sono coprodotti dall’italiana Lucky Red.
intrigante, come la relazione tra il giovane Mussolini e una presunta prima moglie. Un altro maestro del cinema psico-sociale, l’austriaco Haneke affronta con Il nastro bianco un tema similare ovvero le origini oscure del nazismo. Tra le proiezioni speciali torna il grande Souleymane Cissé, il più visionario regista africano (del Mali). Attenzione ai naviganti: sul sito ufficiale del Festival: www.festival-cannes.fr si potranno visionare i primi cinque minuti di tutti i film.
Quentin Tarantino - Inglourious Basterds
Qui di seguito tutti i titoli In Concorso Ken Loach - Looking for Eric (UK) Lars von Trier - Anti-Christ [trailer] (DK) Pedro Almodovar - Broken Embraces [trailer, film focus] (ES) Michael Haneke - Le ruban blanc - The White Tape (AT) Marco Bellocchio - Vincere (IT) Isabel Coixet - Map of the Sounds of Tokyo (SP) Brillante Mendoza - Kinakay (PH) Quentin Tarantino - Inglourious Basterds [trailer] (US) Ang Lee - Taking Woodstock (US) Jane Campion - Bright Star (AU) Tsai Ming-liang - Faces (TW) Johnnie To – Vengeancae (HK) Elia Suleiman - The Time That Remains (PS) Xavier Giannoli - A l’origine (FR) Andrea Arnold - Fish Tank (UK) Alain Resnais - Les herbes folles (FR) Jacques Audiard - Un prophète (FR) Lou Ye - Spring Fever (CN) Gaspar Noé - Soudain le vide (FR) Fuori Concorso Alejandro Amenábar - Agora (SP) Terry Gilliam - The Imaginarium of Doctor Parnassus (US) Robert Guédiguian - L’armée du crime (FR) Proiezioni speciali Michel Gondry - L’epine Dans le Coeur Zhao Liang - Petition Souleymane Cissé - Min Ye Keren Yedaya - Jaffa Adolfo Alix Jr., Raya Martin - Manila Anne Aghion - My Neighbor, My Killer
Jane Campion - Bright Star
Ken Loach - Looking for Eric
Proiezione di Mezzanotte Stéphane Aubier, Vincent Patar - Panique au village (BE) Sam Raimi -Drag Me to Hell (US) Marina de Van - Ne te retourne pas (FR) Film di chiusura: Jan Kounen - Coco Chanel & Igor Stravinsky Pete Docter Bob Peterson - Up
Pedro Almodovar - Los abrazos rotos
20 Anni
ia I primi g g te s fe a im s is Quest'anno Prim prossimamente
di attività
INTERVISTE
18 19 24
Chris Pine Zachary Quinto Ewan McGregor
4
festival di cannes
RUBRICHE calendario
30
Una notte al museo 2 - La fuga
14
CHE - Guerriglia
32
The Uninvited
16
san valentino di sangue
34
Uomini che odiano le donne
18
star trek
22
angeli e demoni
38
Corsa a Witch Mountain
26
17 again
40
Coco avant Chanel - L'amore prima del mito
28
vincere
8
16
36
42
28
44 45
Millennium - Mania
Una questione di stile
14
38
rivista programmma dei cinema • anno 20 n.5 - maggio 2009 Free magazine nato il 1 giugno 1990 distribuito gratuitamente nelle sale cinematografiche italiane Direttore responsabile Art direction BRIVIDO & SGANASCIA piero cinelli Grafici PATRIZIA MORFù patrizia.morfu@primissima.it LUCA FODDIS luca.foddis@primissima.it Direttore editoriale hanno collaborato a questo numero Paolo Sivori Editore
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Via Fabio Massimo, 107 • 00192 - Roma tel. fax. +39 0645437670 primissima@primissima.it Reg. Trib. Roma n. 73/90 del 1/2/1990 P.Iva 07210901000
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Calendario
8 MAGGIO
Terra Madre (Italia, 2009) Regia di Ermanno Olmi con Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini, Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone 78’, Bim, documentario
STAR SYSTEM – se non ci sei non esisti (How to Lose Friends & Alienate People, UK, 2008) Regia di Robert B. Weide con Simon Pegg, Kirsten Dunst, Megan Fox, Jeff Bridges, Gillian Anderson, Janette Scott 110’, Mikado, commedia
Just friends - Solo amici (Usa/Canada/Germania, 2005) Regia di Roger Kumble con Ryan Reynolds, Amy Smart, Anna Faris, Chris Klein 96’, Warner/CDI, commedia
The Wackness (Usa, 2008) Regia di Jonathan Levine con Ben Kingsley, Josh Peck, Famke Janssen, Olivia Thirlby, Mary-Kate Olsen 110’, Fandango Distribuzione, drammatico
La casa sulle nuvole (Italia, 2009) Regia di Claudio Giovannesi con Adriano Giannini, Paolo Sassanelli, Emilio Bonucci, Emanuele Bosi, Ninni Bruschetta 100’, Istituto Luce, drammatico
Il canto di Paloma (La teta asustada, Spagna/ Perù, 2009) Regia di Claudia Llosa con Magaly Solier, Susi Sánchez, Efraín Solís, Marino Ballón, Antolín Prieto 94’, Archibald Film, drammatico
Un maestro del cinema mondiale propone il proprio punto di vista sul grande tema del cibo e sulle implicazioni economiche, ecologiche, sociali ad esso correlate. Terra Madre parte dall’omonima grande manifestazione nata per promuovere e salvaguardare le comunità del cibo e le produzioni agro-alimentari locali dai problemi generati da un’industria alimentare di massa, per andare in Norvegia, nel nord dell’India, in Veneto per testimoniare la comune convinzione che l’attaccamento del contadino alla terra è prima di tutto un atto d’amore, un sentimento da cui si genera il rispetto per la Natura. Un nuovo Il diavolo veste Prada con un protagonista maschile e inglese; tratto dal romanzo del giornalista Toby Jones, Un alieno a Vanity Fair. Sidney Young (Pegg) viene miracolosamente assunto dal prestigiosissimo magazine americano Sharps e approda da Londra a New York, fra modelle, glamour e stelle del cinema. Ma, fin dal primo giorno di lavoro si fa notare in redazione e in giro per i locali di Manhattan, per tutte le ragioni sbagliate possibili, mentre le sue maniere zotiche e le battute volgari portano ad alcuni incidenti dalle conseguenze esilaranti. Insomma Sidney è un vero disastro e il lavoro ne risente. E anche i sentimenti.
Ai tempi del college, Chris Brander e Jamie Paladino erano grandi amici ma, mentre lui, piuttosto imbranato e paffuto, ne era segretamente innamorato, lei, la cheerleader più carina e amata della scuola, gli voleva bene come a un fratello. Dieci anni dopo, Chris è diventato un produttore musicale di successo, attraente e inguaribile seduttore. Tornato nella sua città natale con una cantante che vorrebbe mettere sotto contratto, Chris incontra la sua amica del cuore e l’antica passione non tarda a riaccendersi.
E’ l’estate del 1994, il neo sindaco della città, Rudolph Giuliani, ha appena iniziato la sua crociata moralizzatrice contro alcool e droga, il rumore degli stereo e i graffiti. Il giovane e solitario Luke Shaphiro (Peck) impiega la sua ultima estate prima dell’Università vendendo marijuana per le strade di New York City. Uno dei suoi più fedeli clienti è il suo psicoterapeuta (Kingsley), che accetta il pagamento in erba per le sedute. La loro bizzarra amicizia verrà messa a dura prova quando il giovane si innamora della figlia dello stravagante psichiatra.
Michele e Lorenzo Raggi (Adriano Giannini, Emanuele Bosi) sono due fratelli che vivono in una grande casa alle porte di Roma. Sono soli al mondo, e dove abitano è tutto quello che hanno. Una mattina un uomo gli porta una notizia allarmante: la loro casa è stata regolarmente venduta dal legittimo proprietario, ovvero loro padre Dario, scomparso da 12 anni. I due ragazzi decidono così di andarlo a cercare, per tentare di riprendersi la casa dove hanno sempre vissuto. Seguendo le poche tracce che hanno, arriveranno a Marrakech.
Orso d’Oro al Festival di Berlino 2009. Anche prima di morire, la madre della ventenne Fausta le ricorda, cantando, che lei è stata allattata con la ‘teta asustada’ ovvero ‘ il latte del dolore’ perché quando era incinta della figlia, venne brutalmente stuprata. Ed è il dolore e la paura femminile ‘il cuore’ di questo film peruviano, delicato e grottesco allo stesso tempo, con una giovane terrorizzata dalla vita e dagli uomini, costretta ad uscire di casa per cercare i soldi per il funerale della madre, e pronta a deturpare il proprio corpo in un tentativo di esorcizzare la violenza maschile.
MICHAEL NYQVIST NOOMI RAPACE
SVEN-BERTIL TAUBE PETER HABER LENA ENDRE PETER ANDERSSON
TRATTO DALL’OMONIMO ROMANZO DI
STIEG LARSSON PUBBLICATO DA
MARSILIO EDITORI
NORDISK FILM PRESENTA UNA PRODUZIONE YELLOW BIRD IN CO-PRODUZIONE CON ZDF ENTERPRISES, SVERIGES TELEVISION, NORDISK FILM, ZDF STOCKHOLM, FILMPOOL STOCKHOLM MÄLARDALEN, FILM I VÄST, SPILTAN UNDERHÅLLNING M AB CON IL SOSTEGNO DI SVENSKA FILMINSTITUTET, NORDISK FILM & TV FOND, DET DANSKE FILMINSTITUT VENDITE INTERNAZIONALI MARATHON, A ZODIAK ENTERTAINMENT COMPANY
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DAL 29 MAGGIO AL CINEMA
Calendario Taxi to the dark side Taxi to the dark side (Usa, 2007) Regia di Alex Gibney con Brian Keith Allen, Moazzam Beg, George W. Bush, Willie Brand, Dick Cheney, Jack Cloonan 106’, Ripley’s Film, documentario
Nominato agli Oscar nel 2006 per il documentario su uno dei più grandi scandali finanziari della storia americana (Enron: The Smartest Guys in the Room), Alex Gibney affronta con rinnovata indignazione la pratica della tortura e di sistematica violazione dei diritti civili, praticata dall’amministrazione Bush nelle carceri speciali nel periodo dopo l’11/09/2001. Il titolo Taxi to the dark side si riferisce al sequestro di Dilaw, un tassista afghano, ucciso nella base militare di Bagram in seguito alle percosse subite durante gli interrogatori.
Valzer (Italia, 2007) Regia di Salvatore Maira con Valeria Solarino, Maurizio Micheli, Marina Rocco 87’, Home Film, drammatico
Un uomo arriva in un albergo per incontrare la figlia, scomparsa da anni. La donna che si trova davanti, però, non è sua figlia ma una sua amica, che ha preso il suo posto. Il padre, uscito dal carcere, cercherà di trovare nella ragazza le risposte che cerca. Contemporaneamente, ai piani alti dell’albergo, nel corso di una riunione dei vertici della Federcalcio, uomini in giacca e cravatta sono alla ricerca del modo migliore per arginare lo scandalo che rischia di coinvolgerli tutti. Le note di un valzer mescolano le loro storie, così diverse.
Il sangue dei vinti (Italia, 2008) Regia di Michele Soavi con Barbora Bobulova, Giovanna Ralli, Michele Placido, Alessandro Preziosi, Stefano Dionisi 110’, 01 Distribution, drammatico/storico
Ispirato al controverso libro di Giampaolo Pansa, il film di Soavi è stato presentato all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma. La storia di una famiglia lacerata dalle divisioni politiche sul finire della seconda guerra mondiale: un figlio aggregato alle brigate partigiane e una figlia, invece, entrata a far parte della milizia della Repubblica di Salò. Tra ricostruzione storica e thriller politico, un viaggio estremo nelle contraddizioni del nostro passato.
(Italia, 2009) Regia di Mauro Mancini, Giancarlo Rolandi, Dino Giarrusso, Emanuele Sana, Laura Luchetti, Alessandro Capone, Serafino Murri con Primo Reggiani, Gianni Garofalo, Anna Foglietta, Giulia Bevilacqua, Corrado Fortuna, Pietro Taricone, Giorgio Colangeli, Alessia Barela, Mita Medici 100’, Full Moon, commedia
Da un’idea di Marco Scaffardi (produttore del progetto) con la collaborazione di Serafino Murri nasce questo film composto da otto episodi tutti incentrati su uno dei fenomeni divenuti più importanti ultimamente nel web: Facebook. Un ideale campionatore del mondo di questo immenso social-network, raccontato da registi giovanissimi, esordienti e non. La pellicola racconta con immediatezza e con ironia le avventure e le disavventure di chi accede a Facebook: amori, truffe, mascheramenti, chat, sogni e rapporti famigliari.
FEISBUM!
13 MAGGIO
Soffocare (Choke, Usa, 2008) Regia di Clark Gregg con Sam Rockwell, Anjelica Huston, Kelly MacDonald, Jonah Bobo, Brad William Henke 92’, 20th Century Fox, drammatico
Inguaribile e impunito sessodipendente Victor Mancini è un ex studente di medicina che si è ridotto a fare il figurante in un Parco a tema che ricrea gli Stati Uniti del ‘700. Ha una madre malata di Alzeimer che deve mantenere in una costosa clinica specializzata, e per pagare la retta Victor ha escogitato un metodo molto bizzarro, ma infallibile: quello di recarsi in un ristorante di lusso, ogni sera, fingere il soffocamento da cibo, farsi salvare e ‘adottare’ dal malcapitato avventore per poi chiedergli dei soldi. Il film è tratto dal romanzo di Chuck Palahniuk.
CHI HA DETTO CHE SI È GIOVANI UNA VOLTA SOLA?
Calendario Role Models (Usa/Germania, 2008) Regia di David Wain con Seann William Scott, Paul Rudd, Christopher Mintz-Plasse, Elizabeth Banks 101’, Universal Pictures, commedia
Antichrist (Danimarca, 2009) Regia di Lars von Trier con Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg 100’, Lucky Red, drammatico/horror
A seguito di un un’azione poco simpatica nei confronti dell’azienda per cui lavorano, Danny e Wheeler, autisti di un grande camion che rifornisce le scuole di bibite energetiche, finiscono in tribunale. Il giudice offre loro l’alternativa tra il carcere oppure 150 ore di lavoro socialmente utile da svolgere presso associazioni pedagogiche. Ma dopo il loro primo incontro con i ragazzini di cui si devono occupare il carcere non sembra più un’opzione così terribile! Seann William Scott e Paul Rudd si rivelano due attori dai tempi comici perfetti.
Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg, sono marito e moglie. Quando il loro unico figlio muore i due decidono di ritirarsi in una casa immersa nel bosco lontano dalla civiltà. Ma sarà proprio in quell’angolo incontaminato che saranno protagonisti di un terribile evento. Lars Von Trier torna al cinema internazionale con un dramma a tinte occulte, quello di una coppia che vuole dimenticare le proprie sofferenze interiori attraverso il contatto con la natura che, consciamente o meno, ha altri progetti per loro. Solo due gli attori del film, eccellenti nelle loro prove, che non sono state affatto semplici, il regista li ha letteralmente massacrati vista la violenza psicologica e fisica che pervade tutta la pellicola.
29 MAGGIO
Le grand alibi (Francia, 2007) Regia di Pascal Bonitzer con Valeria Bruni Tedeschi, Caterina Murino, Pierre Arditi, Lambert Wilson 93’, Medusa, thriller
Cadillac records (Usa, 2009) Regia di Darnell Martin con Emmanuelle Chriqui, Jeffrey Wright, Adrien Brody, Beyoncé Knowles 110’, Sony Pictures, commedia/biografico
Battle for Terra 3D (Usa, 2009) Regia di Aristomenis Tsirbas 97’, Mediafilm/Sony, animazione
Giallo classico, diretto da Pascal Bonitzer e tratto da un romanzo di Agata Christie (Le Vallon). Un weekend fra amici in campagna, una casa extra lusso appartenente ad un famoso senatore, un uomo trovato morto. Atmosfere bollenti, segreti inconfessabili e assassini avvolti nell’ombra. “Dal punto di vista letterario – ha detto Bonitzer – non è il miglior giallo della Christie. Ma la sua originalità è che in questo romanzo la scrittrice dedica un’attenzione particolare alla trama sentimentale, al punto che viene da domandarsi se sia più interessata a trovare l’assassino o alle storie d’amore. E questo aspetto mi ha convinto a girare un film di genere”. Ambientato nell’universo musicale della Chicago degli anni 50, il film segue l’ascesa e il declino dell’etichetta musicale Chess Records e ci fa rivivere l’epopea di personaggi leggendari come Muddy Waters, Leonard Chess, Little Walter, Howlin’ Wolf, Etta James e Chuck Berry. Beyoncé Knowles, che nel film è Etta James, ha affermato: “Sono orgogliosissima di questo film che narra la storia del fondatore bianco (Brody ndr.) di una delle etichette più importanti del suono nero. Nel film si parla di musica, di artisti, del blues, del rock’n’roll e della prima Cadillac che Leonard Chess si può permettere. Ma sullo sfondo ci sono storie di sesso, droga in una America razzista ma innamorata della musica black. Un film completo, di cui vado molto fiera”.
Mala è una ragazza precoce, che vive su un certo pianeta Terra. Il nome è lo stesso, ma è tutto molto diverso rispetto alla “nostra” Terra. Lì, infatti, regnano pace e tolleranza. Gli umani, una volta scoperto il pianeta omonimo e avendo esaurito le risorse del loro mondo, decidono di occupare Terra, rendendola abitabile per gli umani ma velenoso per i terriani. Durante l’invasione ostile di Terra, il padre di Mala, Roven, viene rapito. Nella speranza di salvarlo, la ragazza cattura e nasconde un pilota umano di nome Jim. Mentre Mala si prende cura di lui, i due diventano amici e realizzano un piano che potrebbe salvare sia la razza umana che il rigoglioso pianeta Terra.
1 maggio Secondo appuntamento con la vita del Comandante Che Guevara. Lasciata alle spalle la vittoria cubana, con il sogno di una più generale rivoluzione latino-americana, si lancia nell’avventura boliviana.
C
HE – Guerriglia ritrova il Che all’apice della fama e del potere, dopo la rivoluzione cubana. Più che un soldato è una figura di primo piano della scena internazionale. Ma all’improvviso sembra come sparire nel nulla. Perché ha lasciato Cuba? Dov’è andato? E’ ancora vivo? Il Che ricompare in incognito in Bolivia. Organizza un piccolo gruppo di compagni cubani e reclute boliviane destinati a dare inizio alla grande rivoluzione latino-americana. Ma quanto Cuba era ricettiva alla rivoluzione castrista, tanto i campesinos boliviani si mostrano da subi-
to indifferenti, se non ostili, alle idee del Che. Abbandonato dai compagni che l’avevano invocato, finirà con l’essere arrestato e ucciso brutalmente dall’esercito boliviano. Quella della campagna boliviana è la storia della sconfitta di un’idea portata avanti con tenacia e fino al sacrificio, da un uomo che gli aveva dedicato completamente la propria vita. Ripercorrendo la sua storia, riusciamo a capire come il Comandante sia rimasto un simbolo dell’idealismo, ancora vivo nei cuori della gente di tutto il mondo. Steven Soderbergh ha firmato queste quattro ore di epica rivoluzionaria su Ernesto Guevara, il medico argentino divenuto guerrigliero prima a Cuba e poi in Bolivia. La prima parte CHE – L’Argentino è uscita il 10 aprile e finiva con la vittoria della rivoluzione a Cuba. Questa seconda parte, Guerriglia, si concen-
tra sulla seconda fase della vita militante del Che, la guerriglia boliviana, vissuta nella sua difficile e deprimente realtà, lontana da qualsiasi epica esaltazione. “Mi affascinava – ha detto il regista – la sfida legata alla realizzazione su vasta scala di un’idea politica. Volevo sottolineare le doti fisiche e psicologiche e raccontare il processo attraverso il quale un uomo, nato con una volontà di ferro, scopre la sua capacità di ispirare e guidare gli altri”. “Se non avessimo esaminato il trionfo cubano, non capiremmo perché fosse così sicuro di vincere in Bolivia. Per questo lo considero un eroe”.
CHE – Guerriglia – parte 2 (CHE – Guerrilla, Francia/Spagna/Usa, 2008) Regia di Steven Soderbergh con Benicio Del Toro, Benjamin Bratt, Franka Potente, Lou Diamond Phillips 131’, Bim, biografico/storico
CHE - Guerriglia 14
8 maggio
San Valentino S di sangue 3-D
iamo a Harmony: dieci anni fa, nel giorno di San Valentino, una tragedia ha cambiato per sempre la città. Il giovanissimo Tom Hanniger (Ackles), figlio del proprietario della locale miniera, per inesperienza provocò un incidente all’interno di una galleria sotterranea nel quale morirono cinque uomini, rimasti intrappolati per sempre sotto terra, mentre Harry Warden (Walters), l’unico sopravvissuto al terribile disastro, finì in coma permanente. Un anno dopo questa vicenda, esattamente nel giorno di San Valentino, Harry Warden si svegliò dal coma e uccise brutalmente 22 persone massacrandole con un piccone. Adesso, sono passati dieci anni, ed Hanninger è tornato ad Harmony, perchè, dopo la morte del padre, vuole vendere la miniera. Il giovane deve anche fare i conti con i sentimenti contrastanti che ancora prova per la sua ex fidanzata Sarah (King), attualmente sposata al suo migliore amico Axel (Smith), sceriffo della città. Ma il 14 febbraio, dopo dieci anni di ‘pace’, qualcosa emerge dall’oscuro passato di Harmony. Coperto da una maschera da minatore e armato di piccone, un killer vaga indisturbato e mentre si avvicina alle sue ignare vittime, Tom, Sarah e Axel realizzano, con immenso terrore, che potrebbe essere Harry Warden che è tornato per finire la sua vendetta. Uccidendo anche loro.
Rivisitazione in 3D dell’omonimo film del 1981 diretto da George Mihalka, definito da Quentin Tarantino “Il miglior splatter di tutti i tempi”. Un graphic-horror grondante di sngue, con effetti granguignoleschi esaltati dalla tecnologia tridimensionale.
“Questo film – ha dichiarato il regista – segna il passaggio tra gli horror della vecchia scuola e le nuove tecnologie. Il film originale è una sorta di leggenda per chi ama il genere e noi non potevamo non tenere conto della tradizione ma, al contempo, abbiamo realizzato qualcosa di assolutamente nuovo e originale. Vi assicuro che quando il minatore brandisce il piccone, salterete sulle poltrone e vi sembrerà di essere sfiorati dai colpi mortali. E’ stata una grande sfida per me che ho potuto accettare grazie agli anni di esperienza al fianco di Wes Craven”.
San Valentino di sangue in 3D (My Bloody Valentine, Usa, 2009) Regia di Patrick Lussier con Jensen Ackles, Jaime King, Kerr Smith, Betsy Rue, Edi Gathegi, Tom Atkins, Kevin Tighe, Megan Boone, Richard John Walters 101’, Medusa, horror/splatter
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OFFSIDE E RAI CINEMA PRESENTANO
UN FILM DI MARCO BELLOCCHIO
GIOVANNA MEZZOGIORNO FILIPPO TIMI OFFSIDE E RAI CINEMA pRESENtANO VINCERE uN FIlM DI MARCO BEllOCChIO CON GIOVANNA MEzzOGIORNO FIlIppO tIMI FAuStO RuSSO AlESI MIChElA CESCON pIER GIORGIO BEllOCChIO CAStING StEFANIA DE SANtIS SuONO GAEtANO CARItO (A.I.t.S.) COStuMI SERGIO BAllO SCENOGRAFIA MARCO DENtICI (A.S.C.) MONtAGGIO FRANCESCA CAlVEllI MuSIChE CARlO CRIVEllI FOtOGRAFIA DANIElE CIpRì SOGGEttO MARCO BEllOCChIO SCENEGGIAtuRA MARCO BEllOCChIO E DANIElA CESEllI COpRODOttO DA hENGAMEh pANAhI E ChRIStIAN BAutE pRODuttORE ESECutIVO OlIVIA SlEItER pRODOttO DA MARIO GIANANI uNA COpRODuzIONE RAI CINEMA OFFSIDE CEllulOID DREAMS INIzIAtIVA REAlIzzAtA CON Il CONtRIButO E Il pAtROCINIO DEllA DIREzIONE GENERAlE pER Il CINEMA - MINIStERO pER I BENI E lE AttIVItà CultuRAlI CON Il SOStEGNO DI EuRIMAGES E IN COllABORAzIONE CON l’IStItutO luCE
yahoo.it/vincere
DA MAGGIO AL CINEMA
8 maggio A quarantatrè anni dalla sua creazione, e dopo undici pellicole, la serie di fantascienza più famosa della storia si rinnova completamente. Ma non tradisce i suoi milioni di fan. Alla regia il visionario J.J. Abrams, che ricompatta l’equipaggio dell’Enterprise con personaggi e protagonisti giovanissimi. Con humour, scene sexy e effetti speciali da brivido.
a t S
k e r T r
L
a più grande avventura di tutti i tempi inizia con Star Trek, l’incredibile storia del viaggio inaugurale dell’equipaggio dell’astronave più all’avanguardia mai creata, l’U.S.S. Enterprise. Un’avventura piena di azione, divertimento e peripezie cosmiche, che culmina nell’incontro con un essere malvagio la cui missione di vendetta minaccia tutta l’umanità. Il destino della galassia è riposto nelle mani di due rivali: uno, James Kirk (Pine), è un ragazzo spericolato e delinquente cresciuto in una fattoria dell’Iowa. L’altro, Spock (Quinto) è cresciuto in una società basata sulla logica che rifiuta ogni emozione. Quando i cattivissimi Romulani, guidati dal Generale Nero (Bana), scoprono un portale per andare indietro nel tempo e vi si lanciano con l’intento di uccidere il giovane capitano Kirk, Spock li segue, per avvertire e salvare il suo alter ego. E futuro Capitano dell’Enterprise. E’ grazie all’unione, improbabile, di un istinto impetuoso – quello di Kirk - con la tranquilla razionalità – di Spock – che sarà possibile guidare l’equipaggio e affrontare un pericolo inimmaginabile. Attraversando luoghi dove nessuno è mai stato prima!
Star Trek
(Usa, 2009) Regia di J.J. Abrams con Chris Pine, Zachary Quinto, Eric Bana, Simon Pegg, Winona Ryder, Zoe Saldana 126’, Paramount Pictures, fantascienza
Tutte le volte che citiamo il nome di J.J. Abrams non possiamo non aggiungere Lost, Alias, Mission Impossible III, serie tv e film, che hanno evidenziato tutto il talento di questo 43enne. Quindi Abrams aveva due mesi quando Star Trek, iniziò ad essere programmato in televisione conquistando, nel tempo, milioni di fan in tutto il mondo. Non Abrams però, che ha confessato candidamente di avere sempre preferito Guerre Stellari a Star Trek. Ma non pensate male, questo è il punto di forza di questo incredibile film. Non è una pellicola solo per i fan della serie ma per tutti, anche e soprattutto, per quelli che non la conoscono. Scritta dalla coppia d’oro Alex Kurtzman e Roberto Orci, questo undicesimo Star Trek, è in realtà un numero zero, un prequel, o meglio ancora, una specie di episodio ‘Ultimate’, vale a dire la reinvenzione in chiave moderna delle origini dei personaggi classici. Con un cast formato da giovani attori con, unica eccezione, il mitico Leonard Nimoy che, grazie ai viaggi temporali, riuscirà a incontrare se stesso, ovvero Mr. Spock, da giovane:. “Se fai Star Trek – ha detto Abrams – tutto deve essere immediatamente riconoscibile: l’Enterprise, il logo, la flotta, i costumi… ma il pubblico di oggi è molto più sofisticato e gli effetti speciali e l’azione mozzafiato devono essere realizzati come solo la migliore tecnologia permette. Credo che quando il pubblico vedrà questo film avvertirà la fedeltà a quello che Gene Roddenberry ha creato negli anni ’60. Anche se sarà un’esperienza diversa”.
La new generatio Chris Pine ha ventinove anni ed è nato a Los Angeles. Zachary Quinto, invece, è originario di Pittsburgh e compirà trentadue anni il 4 giugno. Il primo ha avuto varie esperienze in alcune serie televisive e in qualche film, mentre il secondo è diventato una Star del piccolo schermo grazie a Heroes in cui interpreta il personaggio di Sylar. “Ho scelto questi attori per fare in modo che le persone guardassero a loro solo per i ruoli che interpretavano, senza fare dei paragoni con il passato.” Spiega il regista e produttore JJ Abrams “Volevo che il pubblico pensasse a loro solo come Kirk e Spock.” E i due se la sono cavata molto bene in Star Trek, il film che racconta il primo viaggio dell’astronave Enterprise, quasi mezzo secolo dopo il suo debutto sul piccolo schermo, guidata, all’epoca, dagli attori William Shatner e Leonard Nimoy di cui rispettivamente Pine e Quinto hanno raccolto l’eredità. Cosa ha significato per voi diventare una sorta di ‘nuova coppia’ della fantascienza cinematografica? Zachary Quinto – Qualcuno ha paragonato Kirk e Spock a John Lennon e Paul McCartney. Chris Pine – Speriamo di non averli fatti diventare agli occhi del pubblico come Gianni & Pinotto oppure come Stanlio & Ollio… Zachary Quinto – Noi ci conoscevamo già prima di essere scelti per Star Trek. Per entrambi è stata un’esperienza incredibile. Siamo diventati molto amici sul set e restiamo in attesa di capire quale sarà il nostro futuro sia dal punto di vista individuale che come coppia in questa saga. E’ stata una bellissima avventura. Chris Pine – E’stato anche molto divertente: considero un vero privilegio lavorare con colleghi di così grande talento in una produzione guidata da un vero genio come JJ Abrams. Eravate dei fans di Star Trek? Zachary Quinto – Veramente no. Credo da bambino che i dialoghi risultassero, forse, troppo elevati dal punto di vista intellettuale per essere apprezzati fino in fondo. La mia generazione è più vicina al mondo di Star Wars che a quello di Star Trek. In realtà, oggi, essendo diventato adulto ed essendomi avvicinato alla franchise ho sviluppato una grandissima ammirazione per il suo creatore Gene Roddenberry e per il suo grande senso di ottimismo e speranza riguardo il destino dell’umanità. Qual è stata la sfida principale? Zachary Quinto – Star Trek non è un film destinato a chi ha sempre amato questa serie, bensì a chi, invece, come noi due, non l’ha mai apprezzata particolarmente e che, invece, oggi, la considera come qualcosa di molto speciale e importante. Grazie al talento di JJ e alla tecnologia cinematografica di adesso, questo film è molto rilevante e significativo sia sotto il profilo della storia che della qualità della sua narrazione. Star Trek è una grande avventura per tutti, che, però, come la serie originale porta
Zachary Quinto
on di Kirk & Spock
Chris Pine
di Marco Spagnoli
con sé un messaggio ed un ideale importanti. Chris Pine – Questo è il momento giusto per un nuovo film di Star Trek. Quando è nata la serie televisiva era un’epoca di grande contraddizioni: la guerra in Vietnam, le rivolte razziali, l’assassinio di Kennedy…quindi oggi è un buon momento per riportare, alla grande, Star Trek al cinema, perché c’è bisogno di storie positive e cariche di una grande energia in grado di divertire, ma anche fare un po’ pensare il pubblico, comunicandogli la speranza di un domani diverso e decisamente migliore. In un momento di crisi e di guerre come quello che viviamo oggi, Star Trek risulta un film perfetto. Qual è stato il vostro rapporto con i rispettivi predecessori? Zachary Quinto – Sono stato onorato dall’incontrare Leonard Nimoy e dal potere lavorare con lui. Spock ha dei tratti precisi che sono ineludibili per qualsiasi attore lo porti davanti alla macchina da presa. Leonard lo ha creato e ‘definito’, ma il personaggio di per sé richiede un certo tipo di postura e di movimenti. Avere con me Nimoy, che peraltro ha dovuto approvare il mio casting nel film, è stato straordinario soprattutto per la possibilità che ho avuto di osservare l’impatto e la rilevanza che questo personaggio ha avuto nella sua vita. Kirk, invece, non è una figura così limitata e contenuta come Spock: guardando il lavoro straordinario di Chris mi sono reso conto di quanto lui sia stato capace di rendergli onore, ma anche di risultare originale. Chris Pine – Le interpretazioni di Shatner erano uniche ed originalissime. Non ho mai pensato nemmeno di potere provare ad imitarlo e ho cercato qualcosa di nuovo, senza dimenticare la sua lezione. Purtroppo non era nel nostro cast e nonostante io gli abbia scritto una lettera per incontrarlo, per motivi di impegno professionale da parte sua nella serie Boston Legal, non c’è mai stata questa possibilità. Lui, però, mi ha risposto, facendomi gli auguri di buon lavoro, con una lettera estremamente gentile e incoraggiante: spero tanto che quello che ho fatto gli piaccia anche se, devo ammettere, di non avere avuto rimpianti nel non averlo con me. E’ una figura così iconica che vederlo in televisione è stato sufficiente. La mia bibbia personale è sempre stata la sceneggiatura… Il grande cambiamento rispetto ai film e alle serie è che mentre Spock si innamora, Kirk resta – questa volta – senza una donna… Chris Pine – Ero così impegnato a prendere a calci nel didietro i cattivi che non ne ho avuto il tempo… Ci sono sempre i sequels e la galassia è grande… Chris Pine – E’ vero, mi toccherà aspettare il prossimo film. Zachary Quinto – Credo che la dinamica tra Spock, Kirk e il tenente Uhura interpretata dalla bellissima Zoe Saldana risulti comunque molto divertente. Al tempo stesso, però, considero molto tenera e sorprendente la relazione tra Spock e Uhura. Lui proietta su Uhura tutte le sue emozioni e la scena in ascensore con lei che lo rassicura è davvero commovente. Questo rapporto a tre aggiunge una dimensione molto interessante alla personalità dei personaggi e alla storia. Negli ultimi anni molte altre grandi icone cinematografiche sono cambiate: 007, Batman, Superman, Spider-Man: trovate qualche analogia con la trasformazione dei vostri personaggi? Chris Pine – Quello che ci separa da loro è il contesto narrativo: Star Trek nasce in un’ottica più luminosa e positiva. La visione del mondo della nostra storia non è dark come quella del Cavaliere Oscuro o quasi nichilista come quella di Watchmen. Senza volere nulla togliere al dramma psicologico di quei film, la nostra è soprattutto una grande avventura di due ore. Se Batman riguarda soprattutto un individuo, qui, invece, abbiamo un gruppo di persone che lavorano insieme per raggiungere uno scopo comune.
13 maggio Sarà ancora un trionfo planetario, come già accaduto per il colossal, in odore di eresia, “Il Codice da Vinci”? Inevitabile che anche questo prequel cavalchi l’effetto film scandalo, destando proteste durissime da parte del Vaticano, che ancora una volta si ritrova al centro di un thriller spettacolare e adrenalinico. Dove la Chiesa deve difendersi da una setta, quella degli Illuminati, che sembrava scomparsa da centinaia di anni.
A
nche stavolta tutto comincia con un omicidio rituale. Lo scienziato Leonardo Vetra viene trovato morto, con il corpo orrendamente marchiato a fuoco, nei laboratori del Cern di Ginevra. E anche in questa seconda parte, l’assassinio è solo l’inizio. L’esperto di simbologia religiosa Robert Langdon (Hanks) viene richiamato per cercare di chiarire l’enigma. La marchiatura sul cadavere è un ambigramma (una scritta leggibile anche capovolta) che rimanda alla setta degli Illuminati che, tra il ‘500 e il ‘600, osò sfidare il potere della Chiesa Cattolica. L’assassino ha anche rubato una certa quantità di antimateria, che ha nascosto in Vaticano e che intende far esplodere in occasione dell’elezione del nuovo Papa. Così questa volta l’indagine di Langdon, affiancato da una affascinante ed enigmatica scienziata italiana Vittoria (Zurer), la figlia del defunto Leonardo Vetra, si svolge interamente a Roma, fra i segreti della città barocca, tra cattedrali, catacombe, cripte venerate, seguendo le indicazioni nascoste quattrocento anni prima nei monumenti del Bernini e in alcuni scritti di Galileo Galilei. Intanto mentre si sta riunendo il conclave, che dovrà nominare il nuovo Pontefice, i quattro Cardinali ‘papabili’ scompaiono misteriosamente.
E’ il sequel di Il Codice da Vinci, il maggior incasso in Italia degli ultimi anni. Alla base del film c’è sempre un romanzo di Dan Brown che, in realtà, lo ha scritto prima del bestseller citato. Angeli e Demoni è destinato, come è già successo con il suo predecessore, a far parlare molto di sé. Gli anatemi da parte della Chiesa Cattolica e di alcune associazioni religiose sono già partiti e significativo è il fatto che il Vaticano abbia negato il permesso di fare qualsiasi ripresa nei luoghi di culto e nella Santa Sede. Tanto che la produzione che ha comunque girato quasi interamente il film a Roma, girando in location famose quali Piazza del Popolo, Piazza Navona, Castel St. Angelo e nella piazza di fronte alla facciata della chiesa barocca di Santa Susanna - è dovuta correre ai ripari realizzando molte sequenze presso la Reggia di Caserta e, in parte, riproducendo Piazza San Pietro, in scala naturale, in un parcheggio di Tir alla periferia di Los Angeles. John Calley, che assieme a Brian Grazer ha prodotto il kolossal, ha detto al New York Times che, se il primo film era stato ‘prudentemente anticattolico’, questo secondo appuntamento sarà meno ‘reverenziale’. L’obiettivo di Angeli e Demoni è di bissare il successo di Il Codice da Vinci e il film ha tutte le caratteristiche per ri-
Angeli e
uscire nell’impresa. A cominciare dal cast ‘stellare’ che rilancia la coppia Ron Howard e Tom Hanks, rispettivamente dietro e davanti la macchina da presa. Per Hanks - impensabile di girare questo sequel senza di lui - si parla di un cachet di 40/50 milioni di dollari. Inoltre al cast si sono aggiunti Ewan McGregor, nei panni del Camerlengo del Vaticano, Stellan Skarsgard che interpreta Richter, il Comandante della Guardia Svizzera, Pierfrancesco Favino che è un ufficiale della polizia vaticana, e la top model israeliana Ayelet Zurer, nel ruolo della scienziata Vittoria Vetra.
Angeli e Demoni
(Angels & Demons, Usa, 2009) Regia di Ron Howard con Tom Hanks, Ayelet Zurer, Ewan McGregor, Stellan Skarsgård, David Pasquesi, Pierfrancesco Favino 140’, Sony Pictures, thriller
Il potere del Camerlengo Intervista a Ewan McGregor di Marco Spagnoli
Il Cardinale Camerlengo di Santa Romana Chiesa è una delle personalità più importanti e meno note nella gerarchia della Chiesa Cattolica. Alla morte del pontefice, come incarico speciale, presiede il periodo della cosiddetta Sede vacante. “Il Camerlengo ritiene che quello in cui crede sia giusto: nelle sue azioni è guidato da una certa consapevolezza rispetto al bene e il male. In questo senso lo considero un ‘buon prete’.” Ewan McGregor non desidera giudicare le azioni e tantomeno le scelte del suo personaggio in Angeli & Demoni. Diretto da Ron Howard il film è stato quasi interamente girato in Italia tra Roma e la Reggia di Caserta che, ancora una volta, dopo Mission Impossible 3 si sostituisce dal punto di vista cinematografico al Vaticano. Nel cast: Tom Hanks, Ayelet Zurer, Stellan Skarsgaard e il nostro Pierfrancesco Favino. “Sono cresciuto senza alcuna influenza religiosa. Capisco chi crede in Dio e lo rispetto.” Continua l’interprete scozzese “Al tempo stesso, però, sono convinto che la scienza possa spiegare l’universo. Ovviamente per il mio
Demoni
personaggio in questo film, le cose stanno in maniera molto diversa. Lui è ossessionato dal fatto che il mondo sia diventato eccessivamente liberale e che la scienza abbia stabilito il suo primato sulla fede.” Che tipo di preparazione ha portato avanti per questo personaggio? Il ruolo di Angeli & Demoni mi imponeva di comportarmi da prete e, così, non ho fatto un particolare ‘allenamento da sacerdote’. In compenso, però, ho letto molto e ho visto una serie interessante di documentari sul Vaticano e la sua gerarchia. Diciamo che, alla fine, ho lavorato soprattutto su me stesso per trovare il prete interiore che c’è in me. Ha sentito la ‘chiamata’? Beh, credo che per sentire quella chiamata, tu debba essere sulla rubrica telefonica del padreterno. Chi, come me, è lontano dalla sensibilità religiosa non riceve questo tipo di chiamate. Cosa l’affascinava del Camerlengo che nel romanzo è un po’ ambiguo? Le sue zone d’ombra sono particolarmente affascinanti. Mi piace il suo linguaggio, la sua retorica, la sua consumata esperienza politica. Ho letto il libro dopo avere studiato la sceneggiatura e sono rimasto molto colpito proprio dalla sua grande ambiguità. A differenza del libro il film è maggiormente ambientato all’interno del Vaticano e questo elemento rende ancora più interessante il ruolo del Camerlengo. Quale qualità apprezza di più in lui? Sicuramente la sua complessità. Non è esattamente quello che lui sembra essere. L’anno scorso ho trascorso gran parte del mio tempo a teatro interpretando Iago. Credo che i due ruoli abbiano qualcosa di molto simile nella loro natura. Ho usato molto del personaggio di Shakespeare per questo personaggio. Mi intriga la sua capacità di manipolare le persone non lasciando trasparire troppo in superficie le sue scelte. C’è spazio in lui per l’ironia di Ewan McGregor? Non lo so. Sarà il pubblico a stabilirlo. I personaggi che interpreto sono tutti molto diversi tra loro e non so se sia davvero il mio humour ad accomunarli. Il mio sforzo è renderli sempre il più veri possibile rispetto alla storia che stiamo raccontando. Non mi interessa imporre un mio ‘marchio di fabbrica’ personale agli uomini che porto sullo schermo. C’era qualcosa che la preoccupava di questo ruolo? Assolutamente no, ma del resto non ho mai particolari problemi con i miei personaggi. Certo, non reciterei la parte del nazista in un film propagandistico per il nazionalsocialismo, ma per il resto non ho mai avuto remore particolari ad interpretare nessuna parte che mi è stata offerta, a patto, ovviamente che fosse scritta bene. Cosa pensa di Ron Howard? Che è uno dei registi con cui tutti gli attori vorrebbero poter lavorare. E’ preoccupato dalle controversie e dagli scandali? Angeli & Demoni non è Il Codice Da Vinci. Non ci sono elementi di grande scandalo nella sceneggiatura del nostro film. I fondamenti della Chiesa Cattolica non sono attaccati, né offesi a nessun livello, ed il nostro film è piuttosto un thriller dalle idee molto interessanti e originali, ambientato all’interno del Vaticano. Non c’è nemmeno un presunto contrasto tra fede e scienza. All’inizio della sua carriera lei diceva di non volere interpretare dei blockbusters hollywoodiani: cosa è cambiato, nel frattempo? Non lavorerei mai in film che non abbiano alcun senso, solo per i soldi. Non credo che i tre Star Wars o Angeli & Demoni possano considerarsi come vuoti o insensati: tutt’altro. A me interessano i film che raccontano delle storie e hanno delle idee portate avanti da registi interessanti. Pellicole che abbiano un cuore...
15 maggio
E se la vita ci desse la possibilità di tornate indietro, magari di venti anni, per non commettere gli errori che abbiamo fatto, e riconquistare un pò di felicità che sembra solo appartenere al passato? E’ quanto succede all’idolo dei teen ager Zac Efron che torna all’High School, ma con l’esperienza di un adulto deluso dalla vita.
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el 1989, il diciassettenne Mike O’Donnell (Zac Efron) è un idolo della scuola, dal futuro promettente. Ma quando Scarlet (Allison Miller), la sua ragazza, rimane incinta, la vita prende una piega diversa. Adesso sono passati venti anni, e Mike (Matthew Perry), che adesso ha trentasette anni, non ha nulla che possa farlo sentire soddisfatto: ha perduto l’occasione di una promozione al lavoro, è incapace di comunicare con i propri figli adolescenti, ed è in attesa di ottenere il divorzio dalla moglie Scarlet (Leslie Mann). Più il presente ed il futuro gli appaiono difficili, più Mike rimpiange il passato e gli sbagli commessi. Vorrebbe poter tornare indietro e rimediare alle sue scelte fatte, a volte, con superficialità. Ed è proprio quello che gli accade. Si sveglia una mattina improvvisamente per scoprire di non essere lui, ma un ragazzo (Efron) che torna al liceo, dove diventa compagno di classe dei suoi stessi figli, grazie all’aiuto di un suo amico (Thomas Lennon) che si fingerà suo padre… A Mike viene data una seconda opportunità, ma avendo 17 anni solo nell’aspetto, non gli mancheranno i traumi. Scopre di essere completamente inadeguato per quell’universo. E nel disperato tentativo di rivivere i suoi anni migliori, corre il rischio di perdere alcune delle cose più importanti della vita.
E’ certamente il ruolo più importante ed impegnativo per la giovane star Zac Efron: classe 1987, reduce dal successo di High School Musical e in trattativa per interpretare il protagonista nel remake di Footloose. “Mi piaceva l’idea di un ragazzo – ha commentato l’attore – che può rivedere gli ultimi vent’anni della sua vita. Mike è intelligente, divertente, ma crescendo ha perso il suo ottimismo e ha dimenticato i veri valori dell’esistenza. Qualcosa deve cambiare e a lui viene offerta questa possibilità di ricominciare da capo. A questo punto, dopo non poche difficoltà, in primis il rendersi conto di non potere essere un buon padre per i suoi figli, capisce che deve vivere la vita in tutta la sua pienezza… che è poi anche la mia filosofia di vita”. Prima della trasformazione vediamo il Mike/Matthew Perry tentare di salvare un uomo che sta per gettarsi da un ponte per poi finire a sua volta nel fiume, e questo ha fatto pensare a molti al capolavoro di Frank Capra La vita è meravigliosa. “Certo – aggiunge Efron – in una versione attuale e moderna, ma il paragone regge. Inoltre, quando assistiamo all’iscrizione a scuola del nuovamente giovane Mike, accompagnato dal finto padre, vediamo approfonditi alcuni aspetti dell’amicizia che Mike stringe con i suoi inconsapevoli figli, con i quali finalmente riesce ad instaurare quel rapporto che avrebbe sempre desiderato avere senza esserci mai riuscito. E’ un film che mi ha fatto molto riflettere”. “Comunque - ha concluso Zac – io non penso ancora a bambini o alla famiglia… In fondo i 17 anni, per me, non sono passati da tanto tempo”.
17 again – Ritorno al liceo (17 Again, Usa, 2009) Regia di Burr Steers con Zac Efron, Matthew Perry, Leslie Mann, Thomas Lennon, Tyler Steelman, Allison Miller 102’, Warner Bros., commedia
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22 maggio
VINCERE è incentrato sulla storia di IDA DALSER la moglie segreta (o presunta tale) di Benito Mussolini. I due ebbero anche un figlio, Benito Albino, che non era segreto, ma che anzi Mussolini riconobbe.
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da (Mezzogiorno) incontra Mussolini (Timi) a Milano, dove dirige l’Avanti ed è un ardente socialista che guida le folle verso un futuro di emancipazione sociale, un anticlericale, un antimonarchico. Ida crede in lui, nelle sue idee: Mussolini è il suo eroe. Per lui, per finanziare il Popolo d’Italia, il giornale da lui fondato, nucleo del futuro Partito Fascista, vende tutto: appartamento, salone di bellezza, mobilio, gioielli. Allo scoppio della guerra Benito Mussolini si arruola e scompare dalla vita della donna. Ida lo ritrova in un ospedale militare, immobilizzato e accudito da Rachele (Cescon), appena sposata con rito civile. Furente si scaglia contro la rivale rivendicando di essere lei la vera moglie, la madre del suo primogenito, ma viene allontanata a forza. Disconosciuta, sorvegliata, pedinata, non si arrende, protestando la sua verità, scrivendo lettere a chiunque: alle autorità, ai giornali, al Papa. Rinchiusa in manicomio lei - in un istituto il bambino - per oltre undici anni, tra torture e costrizioni fisiche, non ne uscirà mai più e mai più rivedrà suo figlio. Purtroppo il destino sarà molto crudele pure con Benito Albino che, costretto per anni a lasciare l’Italia, quando vi farà ritorno sarà – come sua madre – internato in un manicomio, dove rimarrà fino alla morte nel 1942. Unico film italiano in concorso al Festival di Cannes, l’idea è nata in seguito alla visione del documentario di Fabrizio Laurenti e Gianfranco Norelli, andato in onda su RaiTre, intitolato: Il Segreto di Mussolini. “A me ha sempre interessato la donna, Ida Dalser. – afferma Bellocchio – Ha conosciuto Mussolini nel ’14 quando è ancora socialista e si dà tutta per lui. Rimane incinta e da quel momento tenterà, ossessiva e instancabile, di affermare le proprie ragioni. Per me è una ribelle irriducibile, che si è sempre mantenuta lucida e integra e non ha mai accettato la sorte che le fu imposta da Benito, disposto a tutto pur di evitare chiunque creasse dei problemi alla sua scalata al potere. Detto questo, non mi importava marcare e denunciare le nefandezze del regime fascista”. Strabilianti gli attori, una irriducibile Giovanna Mezzogiorno, che perfettamente incarna questa donna evoluta e intelligente che hanno voluto far tacere. Eccezionale Filippo Timi, nei non facili panni di un giovane Benito Mussolini. Sul caso sono stati scritti anche due libri: La moglie di Mussolini di Marco Zeni e Il figlio segreto del duce di Alfredo Pieroni.
Vincere
(Italia, 2009) Regia di Marco Bellocchio con Giovanna Mezzogiorno, Filippo Timi, Michela Cescon, Fausto Russo Alesi, Piergiorgio Bellocchio, Corrado Invernizzi 128’, 01 Distribution, drammatico/storico/biografico
Vincere
In concorso al FESTIVAL di CANNES
“Nella vita di Mussolini c’è uno scandalo segreto: una moglie e un figlio - concepito, riconosciuto e poi negato. Questo segreto ha un nome: Ida Dalser. Per il regime la donna è una minaccia, come pure il primogenito Benito Albino Mussolini. Le loro due esistenze sono state cancellate dal mondo e dalla memoria. Una pagina oscura che la storiografia ufficiale non racconta”. Marco Bellocchio
22 maggio
Dopo lo straordinario successo del primo film, Ben Stiller e la sua gang tornano per una nuova esilarante ed entusiasmante avventura ambientata nel Museo più grande del mondo, dove i più grandi personaggi della storia si sveglieranno, alcuni piuttosto arrabbiati, per scatenare una vera e propria battaglia ‘all’ultimo reperto’.
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Il museo di storia naturale di New York ha chiuso i battenti per restauri e buona parte della sua collezione è stata inviata alla Riserva Federale contenuta nello Smithsonian di Washington. Il guardiano notturno Larry Daley (Ben Stiller) si reca nella Capitale per recuperare due preziosi reperti: Jedediah (Owen Wilson) e Octavius (Steve Coogan), che sono stati spediti allo Smithsonian per errore. Scoprirà che, anche a Washington le cose non funzionano diversamente da New York: i reperti prendono vita quando il museo si svuota. Solo che lo Smithsonian è uno dei più grandi musei del mondo e ospita una collezione di ben 136 milioni di pezzi. Tra Teddy Roosevelt (Robin Williams), il Generale George Armstrong Custer (Bill Hader), il pioniere dell’Aeronautica Wilbur Wright (Thomas Lennon), Ivan il Terribile (Christopher Guest), Albert Einstein (Eugene Levy), il Faraone Kah Mun Rah, Attila, Al Capone e statue parlanti, Larry si troverà coinvolto in una nuova, ancora più folle, avventura e troverà persino il tempo di innamorarsi della prima aviatrice della storia, Amelia Earhart (Amy Adams).
Dopo Una Notte al Museo che, nel 2006, ha incassato circa 525 milioni di dollari, Shawn Levy torna a dirigere il sequel richiamando la sua squadra vincente. Si aggiungono a loro Hank Azaria nel ruolo del Faraone cattivo ed Amy Adams, nella parte di Amelia Earhart. Shawn Levy nutre grandi speranze per questo secondo capitolo, ma non è propenso ad utilizzare la definizione di ’serie’. Ben Stiller si mostra nuovamente un fuoriclasse che riuscirà a combattere i fenomeni paranormali che permettono alle creature di animarsi, diventando il centro pulsante della storia, e scoprendo dentro di sé un coraggio e una grandezza che non credeva di possedere. Il primo film era ispirato ad un classico per ragazzi (Mondadori) che, a tutti gli effetti sono impazziti per la storia, tanto che il Museo newyorkese dove era ambientata la prima avventura ha aumentato i suoi visitatori del 20%. Ma se è vero, come è vero, che questo secondo capitolo aumenta notevolmente il livello degli scontri tra personaggi esilaranti, cosa capiterà ai circa 136 milioni di pezzi catalogati nelle straordinarie collezioni dello Smithsonian, che oltre al museo di Washington, ne gestisce altri 19 in varie città degli Stati Uniti?
Notte al Museo 2: la fuga
(Night at the Museum: Battle of the Smithsonian, Usa, 2009) Regia di Shawn Levy con Ben Stiller, Amy Adams, Owen Wilson, Bill Hader, Hank Azaria 20th Century Fox, commedia
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29 maggio Sebbene sia liberamente tratto dal film coreano Two sisters, il film sceglie una via di mezzo tra il thriller psicologico e quello soprannaturale. Con personaggi perfettamente credibili, relazioni ambigue, ma solide. Inseriti in atmosfere che improvvisamente diventano ipnotiche, inquietanti. Con sviluppi assolutamente imprevedibili. Inizia in una clinica psichiatrica, dove la giovane Anna (Browning) ricoverata in seguito ad un tentativo di suicidio, viene dimessa dopo un periodo di cura. Anna non riusciva a superare il trauma della morte della madre, rimasta intrappolata nella casa galleggiante divorata da un incendio. Adesso sta meglio, e sta tornando a casa, accompagnata dal padre Steven (Strathairn), dove potrà finalmente riabbracciare l’amata sorella Alex (Kebbel). Ma a casa la aspettano alcune sorprese. Il posto della madre, accanto a suo padre, è stato preso da Rachel (Banks), l’ex infermiera della madre, che si sforza di apparire, con risultati tutt’altro che rassicuranti, come una amorevole matrigna. Peggio ancora, delle strane presenze nella casa perseguitano Anna. Che comincia ad avere delle visioni: sangue che esce dalle serrature delle porte, fantasmi di bambini morti, e soprattutto apparizioni del cadavere della madre, che fanno pensare che la sua morte non è stata accidentale. Vere protagoniste del racconto sono le donne, mentre gli uomini, in questo caso il marito, interpretato dal bravissimo Strathairn, rimane sempre ai margini, distante, distratto, quasi assente. Al contrario, Anna, Alex e Rachel sono le vere dominatrici della storia. Le due sorelle sono molto vicine e complici, ma la presenza di Rachel le allontana, e mentre Anna passa per la pazza e invasata di turno, Alex ha del risentimento nei suoi confronti, perché si è sentita abbandonata. Rachel dal canto suo ha un passato inquietante e non esita nel metterle in guardia dal non intromettersi nella storia con il padre. “Abbiamo voluto fare un horror – affermano i due registi – all’opposto dei film trucidi, violenti, dove le vittime vengono fatte a pezzi. ‘The Uninvited’ trae ispirazione dai film horror più classici, ai quali vuole rendere omaggio. Con il dovuto rispetto, ma abbiamo riguardato ‘L’ombra del dubbio’ di Hitchcock, dove si ha la sensazione che uno dei membri della famiglia abbia avuto un passato diverso da come viene presentato, oppure ‘Le verità nascoste’ storia che sottende qualcosa di sbagliato nel fantastico mondo che viene raccontato”.
The Uninvited (Usa, 2009) Regia di Charles Guard, Thomas Guard con Elizabeth Banks, Arielle Kebbel, Emily Browning, David Strathairn 87’, Universal Pictures, thriller/horror
The Uninvited
29 maggio
Questa volta il colossal viene dal profondo nord. Un vero e proprio fenomeno letterario che si è trasformato nel più importante caso cinematografico della storia dei paesi scandinavi. Racconta un’indagine scomoda e sconvolgente all’interno di una potente famiglia svedese, di un giornalista e di una hacker senza scrupoli, per scoprire le cause della scomparsa di una donna avvenuta quaranta anni prima.
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ono passati quaranta anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l’invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L’incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: giornalista quarantenne della rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l’aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker dal carattere ribelle, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E scavando, comincia a dipanare una storia familiare oscura e sconvolgente. Ma i Vanger sono gelosi dei loro segreti, e Blomkvist e Salander scopriranno che sono capaci di qualsiasi cosa pur di difenderli.
Uomini che odiano
Il fenomeno ‘Millennium’ sembra destinato a essere tale anche al cinema. In quelli scandinavi Uomini che odiano le donne, uscito il 27 febbraio scorso, è stato visto da oltre un milione e mezzo di spettatori con un incasso di 25 milioni di dollari. I prossimi due episodi si chiameranno: La ragazza che giocava con il fuoco e La regina dei castelli di carta. Morto nel 2004, poco dopo aver consegnato il manoscritto all’editore svedese, Stieg Larsson non è vissuto abbastanza per vedere il successo della sua trilogia. Giornalista, corrispondente di guerra, esperto di organizzazioni estremiste e naziste, con i tre romanzi della serie ‘Millennium’ ha esordito nel genere giallo, molto vicino al noir. La forza principale di Larsson sta nel suo stile efficace, asciutto, privo di cliché. Uno stile a metà strada tra Dashiel Hammett e George Simenon. La regia è del danese Niels Arden Oplev. L’hacker ribelle Lisbeth Salander è interpretata dalla svedese (e bruna) Noomi Rapace, mentre Michael Nyqvist, uno degli attori svedesi più popolari, dà vita e fascino al coraggio del giornalista Mikael Blomkvist. “Non ho mai visto - ha affermato il regista Niels Arden Oplev - il romanzo come un giallo, piuttosto come un film drammatico a sfondo poliziesco. Volevo fare un film con emozioni potenti e una storia controversa e intrigante. Era importante che conservasse lo spirito tagliente del libro, che avesse il coraggio di mostrare il lato oscuro della società. Spero tanto di esserci riuscito!”
Uomini che odiano le donne
(Män som hatar kvinnor, Svezia, 2009) Regia di Niels Arden Oplev con Michael Nyqvist, Noomi Rapace, Lena Endre, Sven Bertil Taube 100’, Bim, thriller
o le donne
Gli eredi riconosciuti dalla legge svedese sono solo il padre Erland e il fratello Joakim, con i quali lo scrittore aveva scarsissimi rapporti. A Eva è rimasto il computer di Stieg, che però nasconde un potenziale tesoro: altre 200 pagine di Millennium. Ma il padre dello scrittore si sta opponendo con tutti i mezzi all’idea che Eva completi questo possibile quarto episodio.
Millennium - Mania L’infarto lo ha fulminato in redazione a cinquanta anni, il 9 novembre 2004, prima che Eva Gabrielsson, compagna di tutta una vita, arrivasse in tempo per salutarlo. Solo pochi giorni prima Larsson aveva consegnato alla casa editrice Norstedts il manoscritto di duemila pagine di ‘Millennium’, la saga poliziesca che sarebbe poi stata pubblicata in tre volumi, e con la quale, aveva promesso ad Eva, che le avrebbe comprato una casetta in campagna.
Millennium è diventato - almeno per il pubblico europeo adulto - l’equivalente di quello che Harry Potter ha rappresentato per i ragazzi. La trilogia (Uomini che odiano le donne, La ragazza che giocava col fuoco, La regina dei castelli di carta) ha venduto in tutto il mondo oltre dieci milioni di copie, un milione nel nostro Paese. E Uomini che odiano le donne nel 2008 è stato il libro più venduto nel Vecchio continente. Ma Eva, non essendo la moglie di Larsson, dopo 32 anni di convivenza, non ha ereditato un centesimo.
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Papà e fratello di Larsson hanno venduto i diritti cinematografici della trilogia alla società svedese Yellow Bird, che oltre al primo lungometraggio ha già girato anche sei episodi per il piccolo schermo, che andranno in onda nel 2010. Ed ha già confermato che girerà anche gli altri due episodi per il grande schermo. Nonostante la portata internazionale del fenomeno, la scelta produttiva è stata di realizzare il progetto interamente in Svezia affidandolo anche artisticamente ai talents scandinavi. Diretto, in modo estremamente fedele al romanzo, dal danese Niels Arden Oplev è interpretato da due attori svedesi. Il protagonista maschile, il giornalista Mikael Blomkvist, chiaramante una specie di alter ego dello scrittore, ha il volto di uno dei più noti attori svedesi, Michael Nyqvist (Together). Al suo fianco, nel ruolo della hacker venticinquenne Lisbeth Salander, tatuata, super-truccata, lesbica, la pressoché sconosciuta Noomi Rapace. Che per ottenere la parte ha dovuto trasformarsi fisicamente: ha tagliato i capelli, ha perso molti chili, ha preso lezioni di pugilato, si è riempita di piercing.
“Volevo che il film conservasse lo spirito tagliente del libro. Il suo mostrare il lato oscuro della società”. Ha dichiarato il regista. Già. C’è del marcio in Scandinavia?
29 maggio Remake del cult di fantascienza Incredibile viaggio verso l’ignoto, diretto nel 1975 da John Hough, in questa nuova versione ritorna la coppia Andy Fickman/The Rock in una storia di dischi volanti, piccoli alieni, tassisti, astrofisici, e militari molto cattivi.
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ack Bruno (Dwayne Johnson, alias The Rock) fa il tassista a Las Vegas. L’uomo, un tempo autista della malavita vuole gettarsi il passato alle spalle e cercare di rigare dritto. E’ un lupo solitario, a suo modo malinconico, sconfitto dalla vita. Vive in un motel dalla piscina svuotata e di notte prende a pugni il sacco da boxe perché non riesce a dormire a causa dei chiassosi vicini. Un bel giorno si ritrova a bordo due biondi ragazzini vestiti di bianco, Seth (Alexander Ludwig) e Sara (AnnaSophia Robb), che parlano in maniera bizzarra, lasciano mance esorbitanti e chiedono con urgenza di essere portati nel bel mezzo del deserto. I due marmocchi in realtà sono alieni dai poteri paranormali, braccati da un potente magnate (Ciarán Hinds), in combutta con i servizi segreti dell’esercito, che vuole rapire i due ragazzini per studiare e sfruttare i loro poteri. Ad aiutare Bruno ci sarà la dottoressa Alex Friedman (Carla Gugino), un’astrofisica discreditata dalla comunità scientifica. Insieme cercheranno di salvare la vita ai due piccoli, proteggendoli da un’orda di spietati nemici.
Giocatore di football nei primi anni ‘90, quindi wrestler, adesso Dwayne Johnson, soprannominato “The Rock”, è un attore di successo. Grazie ad Andy Fickman, esperto di teen-comedy, che lo aveva già diretto in Cambio di gioco (in cui l’attore interpretava un campione di football che si ritrova una figlia da allevare). “Corsa a Witch Mountain - ha commentato il regista - mette in scena la storia del film del 1975 ma, allo stesso tempo, è anche un nuovo capitolo aperto al mondo della Montagna Incantata. Sono state aggiunte atmosfere più dark e contemporanee. E per fare questo, io e lo sceneggiatore Matt Lopez, abbiamo chiesto la consulenza di esperti di ufologia, agenti della CIA e varie personalità dell’esercito. Inoltre è stato inserito un nuovo personaggio, un extraterrestre di nome ‘Siphon’; il suo aspetto è stato sviluppato prendendo in visione le prime bozze riguardanti i famosi alieni del cinema, ovvero gli Alien e i Predator”. Nel cast, oltre al roccioso Johnson, e alla sensuale Carla Gugino, anche Annasophia Robb, l’adolescentte sognatrice di Un ponte per Terabithia, e, nella parte del cattivo di turno il più malefico che mai Ciarán Hinds.
Corsa a Witc
Corsa a Witch Mountain
(Race to Witch Mountain, Usa, 2009) Regia di Andy Fickman con Dwayne Johnson, AnnaSophia Robb, Alexander Ludwig, Carla Gugino, Ciarán Hinds, Tom Everett Scott 98’, Walt Disney, avventura/fantsy
ch Mountain
29 maggio
Coco avant Chanel L'amore prima del mito
Qual’è il segreto della stilista che ha ‘inventato’ la donna moderna? Grazie ad una straordinaria somiglianza e ad una grande affinità sentimentale, Audrey Tautou ripercorre gli anni meno noti della creatrice della celebre maison, da ragazzina cresciuta nell’orfanotrofio, ad aspirante cantante di cabaret, a innamorata dal cuore infranto ... per cercare di capire come si diventa Coco Chanel.
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na piccola bambina della Francia centrale, messa in un orfanotrofio con sua sorella, e che aspetta invano ogni domenica che suo padre venga a riprenderla. Una cantante dalla voce troppo esile che affronta un pubblico di soldati ubriachi. Una sartina destinata a cucire degli orli nel retrobottega di un sarto di provincia. Un’aspirante cortigiana troppo magra, che trova rifugio dal suo protettore Etienne Balsan, in mezzo a una banda di festaioli. Un’innamorata che sa bene che non sarà mai “la donna di qualcuno”, neanche di Boy Capel, l’uomo che l’amava. Una ribelle alla quale le convenzioni dell’epoca impediscono di respirare, e che si veste con le camicie dei suoi amanti. E’ la storia di Coco Chanel, che incarnò la donna moderna ancora prima di averla inventata.
Gabrielle Bonheur Chanel, in arte Coco, è nata nel 1883 da un venditore di strada e da una sarta. Nel corso della sua strabiliante esistenza la couturiere è diventata non solo un’icona nazionale, ma ha fondato una delle case di moda più importanti a livello mondiale. Due film sono in arrivo a lei dedicati: questo di Anne Fontaine e Coco Chanel & Igor Stravinsky, interpretato da Anna Mouglalis, dedicato all’ultima fase della sua vita e alla sua relazione con il musicista. Dal 1983 la maison Chanel è nelle mani di Kaiser Karl Lagerfeld, forse l’unico in grado di portare avanti, la filosofia di Coco come avrebbe fatto lei. Per entrambe le pellicole la Maison Chanel, per la prima volta, ha consentito l’accesso agli abiti d’epoca e al leggendario appartamento parigino al numero 31 di Rue Cambon. Anne Fontaine ha dichiarato che: “Audrey Tautou (che è anche testimonial del profumo Chanel N.5) incarna naturalmente quella forma di bellezza androgina che all’epoca non esisteva e che Coco ha inventato”. “Quello era il suo stile – ha continuato la cineasta – magrezza estrema, sigaretta in bocca, pelle d’alabastro e rossetto rosso fuoco. Non avrei mai potuto realizzare questo progetto se Audrey non fosse stata convinta di essere perfetta per la parte”. “La moda passa, lo stile resta”, adorava ripetere Coco e così la regista ha ammesso: “Quando ho cominciato a immaginare ciò che poteva essere un film su Coco Chanel ho pensato subito agli anni della sua formazione. Io ho voluto tentare di seguire dall’interno l’itinerario di questa giovane donna povera, senza educazione, ma dotata di una personalità incredibile e destinata a segnare un’epoca”. Raccontare come, anche chi viene dal nulla e ha avuto una ‘jeunesse misérable’, come affermava Coco, può riprendersi e ‘vendicarsi’ trasformando ‘le principesse in commesse e le aristocratiche in mannequine’.
Coco avant Chanel L'amore prima del mito
(Francia, 2009) Regia di Anne Fontaine con Audrey Tautou, Benoît Poelvoorde, Alessandro Nivola, Marie Gillain, Emmanuelle Devos Warner Bros., biografico
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Due biopic in arrivo
Una questione di stile Il soprannome Cocò deriva dalla canzoncina che lei stessa cantava Qui qu’a vu Cocò. Cocò Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel (1883-1971), è stata la più celebre stilista francese, capace con la sua opera di rivoluzionare il concetto di femminilità e di imporsi come figura fondamentale del fashion design e della cultura popolare del XX secolo. A dodici anni, dopo la morte della madre, viene affidata con la sorella Julie ad un orfanotrofio di suore. A venticinque conosce il barone Étienne Balsan, erede di una dinastia di industrie tessili, e gli si lega sentimentalmente. Con il suo aiuto riesce a muovere i primi passi nell’ambiente della moda come disegnatrice di cappelli, rivelando un talento speciale nell’anticipare i gusti delle donne del suo tempo. La fama di Gabrielle cresce rapidamente, grazie al suo stile che esalta una donna dinamica e priva di etichette, e culmina con l’apertura di un negozio in Rue Cambon 31 a Parigi. Nel 1921 Coco crea lo storico profumo Chanel n°5. Ma la ‘Maison’ viene travolta dalla crisi economica internazionale della fine degli anni 30. Dopo molti anni di inattività, mentre tutte le sue creazioni stanno scomparendo - in quegli anni comincia a splendere la stella rivale di Christian Dior - ormai settantenne - decide di rimettersi in gioco, presentando il 5 febbraio 1954, una nuova collezione improntata sullo stile degli anni venti. La stampa la demolisce, ma le vendite la premiano, riportandola ai vertici del mercato grazie soprattutto al suo intramontabile capolavoro: il “tailleur”. Gabrielle muore a 87 anni, una domenica, nella sua suite all’Hotel Ritz di Parigi. Da allora la Maison è stata guidata, nelle vesti di direttore artistico, da Karl Lagerfeld.
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Karl Lagerfeld
Per Salvator Dalì sono in arrivo addirittura tre biopic. Ma anche Cocò Chanel non scherza. Sono due i film biografici in arrivo. Oltre ad una fiction tv andata in onda lo scorso autunno. I due lungometraggi hanno scelto di raccontare due periodi completamente diversi: la giovinezza e la vita adulta. Il primo si intitola Cocò avant Chanel, diretto da Anne Fontaine e interpretato da Audrey Tautou (la ex Amelie, che pare abbia u na s o m ig l ia n z a impressionante con Cocò). La Tautou è anche testimonial di Chanel n°5. Il film racconta la vita di Cocò, le sue disavventure ed i suoi amori, prima di diventare una stilista di fama mondiale. Il secondo film è invece dedicato alla relazione tra Igor Stravinsky e Coco Chanel. Si intitola Cocò Chanel & Igor Stravinsky, diretto da Jan Kounen è interpretato da Anna Mouglalis nel ruolo della grande sarta. Lo scorso ottobre è stata trasmessa in due puntate su Rai 1 la fiction Cocò Chanel. Nel ruolo di Cocò da giovane l’attrice Barbora Bobulova, mentre il periodo senile è stato interpretato da Shirley MacLaine. Produzione Lux Vide, per la regia di Christian Duguay.
DVD
Come Dio comanda
di Gabriele Salvatores con FIlippo Timi, Elio Germano, Fabio De Luigi Audio DD 5.1: Italiano Sottotitoli: Italiano non udenti Extra: Intervista a Gabriele Salvatores, Backstage, Ancora sulla cattiva strada, la colonna sonora, Trailer, Galleria fotografica
Provincia del Nord Italia. Qui vivono un padre e un figlio. Rino e Cristiano Zena. Rino è un disoccupato, meglio un lavoratore precario. Cristiano fa le scuole medie. Il loro è un rapporto d’amore tragico e oscuro. Soli combattono contro tutto. Rino educa suo figlio come può. Come sa. Cristiano lo ama, lo venera, lo considera il suo faro, la sua guida spirituale. 01 Distribution - €23, 99 - Edizione in Blu-ray - € 32,50
Frost / Nixon - Il duello
di Ron Howard con Frank Langella, Michael Sheen, Rebecca Hall, Toby Jones, Matthew Macfadyen, Kevin Bacon, Oliver Platt, Sam Rockwell Audio DD 5.1: Italiano, Inglese, Spagnolo Sottotitoli: Italiano, Inglese, Spagnolo Extra: Scene eliminate, Making Of, Le interviste originali, La biblioteca di Nixon, Commento al film del regista Ron Howard
Quando il presidente Richard Nixon, dopo le dimissioni, accetta di essere intervistato da David Frost, giornalista del jet set televisivo, crede di aver trovato la soluzione per poter cancellare ogni macchia del suo passato. Frost, mettendo in gioco la sua reputazione e la propria carriera, si dimostrerà uno degli avversari più formidabili di Nixon, in grado di sottoporre il leader ad uno scontro serrato e senza tregua che cambierà il volto alla politica per sempre. Universal Pictures - € 16,90
La Banda Baader Meinhof
Di Uli Edel con Moritz Bleibtrau, Bruno Ganz, Alexandra Maria Lara, Martina Gedeck, Johanna WokalekAudio DD 2.0: Italiano, Tedesco Sottotitoli: Italiano Extra: Europa in autunno: gli anni delle bande armate, Trailer
Star Trek - Stagione 1 (Versione Rimasterizzata)
di Gene Roddeneberry con William Shatner, Leonard Nomoy, DeForest Kelley Audio DD 5.1: Inglese, Italiano Spagnolo Sottotitoli: Inglese, Italiano Spagnolo Extra: Il forziere di Billy Blackburn: film rari e ricordi speciali, La vita oltre Star Trek: William Shatner, Riflessioni su Spock, Passaggio spaziale: Star Trek verso il 21° secolo, Visionari della fantascienza, Star Trek: oltre l’ultima frontiera
Presentata in anteprima al RomaFictionFest 2008 esce in versione rimasterizzata la prima serie di Star Trek allo scopo di celebrare degnamente l’uscita del film diretto da JJ Abrams. Otto dischi e 29 episodi. Paramount Home Entertainment - € 44.90
Germania occidentale, anni ‘70. Bombe, attentati mortali insieme con la paura e la minaccia di un nemico interno scuotono le fragili fondamenta della giovane democrazia tedesca. I più radicali figli della generazione nazista guidati da Andreas Baader (Moritz Bleibtreu), Ulrike Meinhof (Martina Gedeck) e Gudrun Ensslin (Johanna Wokalek) combattono una violenta guerra contro ciò che percepiscono come la nuova faccia del fascismo: l’imperialismo americano sostenuto dalle istituzioni tedesche nelle quali ancora agiscono uomini dal passato nazista. BIM - € 16,90
La Duchessa
Di Saul Dibb con Keira Knightley, Ralph Fiennes, Charlotte Rampling, Dominic Cooper, Hayley Atwell Audio DD 5.1: Italiano, Inglese Sottotitoli: Italiano Extra: Trailer
Ambientato alla fine del ‘700, La Duchessa è la storia della bella e sofisticata Georgiana Spencer, la donna più affascinante della sua epoca. Famosa per la sua bellezza e il suo fascino, divenne un personaggio controverso per i suoi gusti stravaganti e la sua passione per il gioco e per l’amore. Andata in sposa giovanissima al più anziano e freddo Duca del Devonshire grazie al potere e alla ricchezza del marito, balza all’attenzione del pubblico, e diventa la regina dell’alta società, ammirata e insieme criticata dalla stampa. Amica intima di ministri e principi, si allea con il politico Charles James Fox, diventando una figura di spicco nel partito dei Whig, di cui promuove la causa nelle elezioni del 1784, Georgiana fu un’icona di eleganza, una madre devota, un’abile attivista politica, ma soprattutto la beniamina del popolo. BIM - € 16,90
DVD
di Marco Spagnoli
Galantuomini
Di Edoardo Winspeare con Fabrizio Gifuni, Donatella Finocchiaro, Beppe Fiorello DD 5.1: Italiano Sottotitoli: Italiano per non udenti
Lecce, anni ‘90. Ignazio è uno stimato giudice che è da poco rientrato in città dopo aver lavorato per molti anni al Nord. Rivede Lucia, la donna di cui è sempre stato segretamente innamorato fin da piccolo. La donna lavora come rappresentante di profumi, ma si tratta di una copertura. In realtà Lucia è diventata il braccio destro del boss Carmine Zà, uno dei capi della Sacra Corona Unita, la nuova organizzazione criminale che in quegli anni raggiunge il suo apice di potenza e ferocia. 01 Distribution - € 18,90
Australia
Di Baz Luhrmann con Nicole Kidman, Hugh Jackman DD 5.1: Italiano, Inglese, Tedesco Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco Extra: Scene tagliate
Lady Sarah Ashley, una testarda donna aristocratica persa in un matrimonio senza amore e in balia di una vita posata e superficiale. Convinta che il marito la stia tradendo durante la trasferta in Australia, dove si è recato per vendere il ranch di Faraway Downs, Sarah parte da Londra alla volta dell’aspro e selvaggio Territorio del Nord per affrontarlo. La realtà che scopre al suo arrivo, tanto dura quanto il nuovo ambiente in cui si trova, la spinge a compiere un viaggio di profonda auto-scoperta che la trasformerà completamente. 20Th Century Fox Home Entertainment - € 18,90
My Name is Earl - Stagione 2
con Jason Lee; Ethan Suplee; Jaime Pressly Audio DD 5.1: Inglese, Italiano Spagnolo Sottotitoli: Inglese, Italiano Spagnolo
La divertentissima (e molto intelligente) serie Tv è incentrata sulla vita del trentenne Earl Hickey, un’esistenza segnata da innumerevoli errori e scelte sbagliate. Un giorno però Earl vince alla lotteria 100.000 dollari e decide di cambiare la sua vita. Purtroppo, dopo aver saputo della vincita, viene investito da un’automobile ed il biglietto vola via mentre l’uomo rimane privo di conoscenza sulla strada. Ricoverato in ospedale, Earl guarda il talk show di Carson Daly, in cui il popolare conduttore americano afferma che il suo successo consiste nel fare del bene per gli altri, e Earl ha un’illuminazione: la ricerca del Karma è il suo nuovo stile di vita.. 20Th Century Fox Home Entertainment - € 44.90
The Burning Plain - il Confine della Solitudine
Di Guillermo Arriaga con Charlize Theron; Kim Basinger; Jennifer Lawrence DD 5.1: Italiano, Inglese Sottotitoli: Italiano per non udenti Extra: Intervista al regista, Backstage, Making of, Trailer
Seguita da lontano da un misterioso e silenzioso osservatore, l’inquieta Sylvia è in piedi sull’orlo di un precipizio e ripensa ad un oscuro e misterioso passato. Una ragazzina rimasta orfana della madre, Maria, corre verso suo padre, rimasto gravemente ferito in seguito ad un incidente aereo. Due adolescenti, Mariana e Santiago, trovano l’amore mentre affrontano il dolore e le conseguenze della morte improvvisa dei genitori. Una casalinga con quattro figli, Gina, trova un’inattesa consolazione nella relazione con un uomo dopo aver lottato disperatamente contro il cancro. Medusa Home Entertainment - € 16,90
Max Payne
Di Jon Moore con Mark Wahlberg, Olga Kurylenko DD 5.1: Italiano, Inglese, Tedesco Sottotitoli: Italiano, Inglese, Tedesco Extra: Passaggi e trucchi” - Creare Max Payne, Commento del regista John Moore, dello scenografo Daniel Dorrance e del supervisore effetti speciali Everett Burrel; Featurette: Making of di Max Payne
Tratto dal leggendario videogioco omonimo, il film ha come protagonista un poliziotto ribelle ed antieroe determinato a scovare i responsabili del brutale omicidio della sua famiglia e di un suo collega. La sua furiosa ricerca di vendetta lo vedrà coinvolto in un viaggio da incubo in un mondo di oscurità. Mano a mano che il mistero si infittisce, Max si troverà a combattere nemici non appartenenti al mondo naturale e ad affrontare un impensabile tradimento. 20Th Century Fox Home Entertainment - € 16,90
LE BATTUTE Dragonball
di Boris Sollazzo
“Non sto cercando guai” “Ma i guai hanno trovato te”
IO E MARLEY
“Goku. Tu fai eccessivo affidamento ai tuoi sensi esterni. Vedere, sentire, toccare… Sono tutte azioni sopravvalutate! No, la vera forza… viene da dentro!! Il tuo Ki. Già, è questa la tua miglior difesa! E la tua più grande arma!”
Duplicity
“Ti sbagli, non sono la persona che credi” “Con i nomi mi sforzo ma faccio pena, con le facce vado meglio, direi . Ma il mio forte sono le persone con cui vado a letto” “Immagina quanto sia frustrante sapere che sei l’unico uomo che potrà mai capirmi” “Avrebbe fatto qualche differenza se ti avessi detto che ti amavo?” “Se me l’avessi detto o se ti avessi creduto?”
Io e Marley
“Fai parte del mio piano. Fase 1: incontrare un uomo dolcissimo, brillante e molto sexy” “E qui ci siamo. Fase 2?” “Sposare te invece che lui” “Se hai un figlio sei un uomo, se hai un cane sei un padrone” “Dì al tuo cane di non dispiacersi troppo. Prima o poi tutti noi perdiamo le palle” “Tesoro, perché non gli togli il guinzaglio?” “Perché gli voglio bene, ma non mi fido di lui”
Fast and Furious – solo parti originali
“Dovremmo stare a rapinare banche e non un camion di benzina chissà dove” “Qui la benzina vale oro” “Sì, ma le banche non si muovono” “Ti piace quella macchina?” “Ammiravo la carrozzeria” “Sei uno di quelli a cui piacciono più le auto delle donne?” “Sono uno che apprezza sempre una bella carrozzeria”
“Volevo solo dirti che c’è una donna nuda nel tuo letto” “Allora intanto cominciate voi!”
“Qui finisce la mia giurisdizione” “E qui comincia la mia”
“Potrei sopportare Dio e sua madre che ci guardano mentre facciamo l’amore, ma non questo Papa in porcellana!”
“Ho mentito a tutti, è la mia specialità. Per questo l’FBI mi ha reclutato” “Forse non sei un bravo ragazzo che gioca a fare il cattivo, ma un cattivo ragazzo che gioca a fare il bravo.
Tutta colpa di Giuda “Ma tu davvero sei innocente?” “Sì, abbastanza”
dragonball
“Ma che vuol dire ‘sta cosa? Lei offende la nostra ignoranza” “Robi, che parte vuoi fare nello spettacolo?” “La parte lesa”
Ci hai mai pensato?” “Ogni giorno”
La vita segreta delle api
“Le api arrivarono l’estate del ’64. Pochi giorni dopo avrei compiuto quattordici anni, e la mia vita era sul punto di subire una brusca
“Se dico Passione, a cosa pensi prima? All’amore o alla sofferenza?” “Talvolta coincidono” “Esco, merito dell’avvocato” “E ora chi ci metti sulla croce?” “Fammela comoda” “Ma è una croce, bello!” “Tu fammela comoda lo stesso” “C’è qualcosa di più triste di un carcere vuoto?” “Un carcere pieno?” duplicity
DEL MESE sterzata. Ripensandoci, vorrei poter dire che le api vennero con uno scopo, che mi apparvero come l’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria.” 3“La signorina August mi ha detto di averti presa per dare una mano qui. Ma non ha accennato al fatto che sei bianca” “Mah, forse non se n’è accorta”
più estreme. Tipo Bondage. Ti piace lo spanking?” “A Natale ho regalato a mio Nipote la collezione dvd di Hello Spank: che è, la versione erotica del cartone?” “Quindi preferisci fare il cagnetto? Lecchi le scarpe? Foot Fetish? Come animale, avrei giurato fossi più un maiale…” “…mah, forse una via di mezzo? Un armadillo? La sai lunga, tu, eh? Allora facciamo così, Armadillo Allupato: stasera mi porti a cena, e te lo dico io che animale sei…”
x-men le origini WOLVERINE
4“La gente non ha la più lontana idea di quanto sia complicata la vita all’interno di un alveare. Le api hanno una vita segreta di cui gli umani non sanno niente.”
Fuori menù
“Non si scoraggi, capo. È vero, l’abbiamo preso nel culo. Ma almeno a lei piace” “Non lascio i miei figli con uno che pensa che i porno devono andare agli Oscar” “Quello che fanno quelle attrici in un film, Meryl Strepp non lo farà mai in tutta la sua carriera” “Che problema ha? Se apro ancora la scollatura, ci parcheggiano una bicicletta” “Mi hanno passato il nome di chi ci darà la Stella Michelin! Amico Pascal Sanchez, quando passerai per il Xantarella mangerai così bene che ti dispiacerà cagarlo!” “Adesso basta, fuori di qui, sei licenziato!” “Non faccia così capo, così mi distrugge” “Non sottovalutarti, Ramiro. Io mi limito a licenziarti, che sei un morto di fame è solo merito tuo”
“Hm, stasera sei uscita col nonno…E com’è la storia? Fai volontariato? Adotta un nonno anche tu? Tenerona” “nonno? Tu lo vedi così ma sotto sotto lui è un vulcano, vero, Armadillo?” “Di più, di più: un Geiser, uno Tsunami…” “Capito, allora al Mandrillone, qua, nient’alcolico, che col Viagra fa reazione: gli porto una bella camomillina, salva la coronaria e risparmia” “De che cinema sei esperto?” “Amico mio, come direbbe Godard, il cinema è il cinema. “Ma de che: il cinema è ‘na fissa. Ognuno c’ha er cinema che se merita” “Beh, per esempio, io sto in fissa col gorno” “Che è? Un piatto tipico?” “Hm, nnamo bene: dai, gore più porno: porno splatter, cannibali nazi, sadomaso… “A Rico, ma quale gorno…è un professore, tocca parlà de classici”
“De classici. Giusto, giusto: allora…” “quale personaggio e in quale film dice “Se non è un coccodrillo che scurreggia, questo è un motore che si avvicina?”
Star Trek
“Non vuoi sapere il mio nome, prima di respingermi?”
X-men Le origini: Wolverine
“Io sono un cadetto, tu che fai?” “Studio xenolinguistica, ma tu non saprai nemmeno cos’è” “Lo studio delle lingue, dei loro fonemi, morfologia e sintassi” “Sono stupita, per un attimo ho pensato che fossi solo uno zotico scemo che fa sesso con le capre” “Beh, non solo”
“Logan, quello che hai è un dono?” “Un dono? Un dono si può restituire”
“Non mi fai paura Victor, non ho paura di morire” “E come fai a saperlo? Non hai mai provato” “Io vengo con te, Logan” “Non c’è redenzione dove sto andando” “E chi la vuole”
“Il teletrasporto in trans curvatura è come voler colpire un proiettile mentre sei a cavallo e sei bendato” “Che addestramento di combattimento hai?” “Scherma”
Hannah Montana
“Oh, mi dispiace tanto, non credevo che stesse dormendo” “Non preoccuparti, ha bisogno di rilassarsi, deve riprendersi dal jet lag” “Jet lag? Ma la California è a solo due ore” “Ma, vedi, Hannah vola soltanto da ovest a est così lei guadagna tempo, spesso sceglie la rotta più lunga, lo fa per restare giovane. Volevi qualcosa?”
Feisbùm – episodio “L’angelo azzurro”
“Buon karma a te… Sei fissato con la cultura indiana, eh? Fanatico del sesso tantrico? A me piacciono cose
star trek
Soffocare
“Dite quello che vi pare, ma anche il più mal fatto dei pompini sarà sempre meglio che annusare la rosa più profumata del mondo o ammirare il più strepitoso dei tramonti” “Devo farti una domanda importante. Tu non pensi che io sia una persona perbene, vero?” “Scherzi? Sei un grandissimo stronzo!” “Grazie. Davvero”
hannah montana
“Spesso non è importante da che parte ti butti, l’importante è buttarsi”