Seconda Beatitudine
S e hai la luna s t o r t a e ti senti troppo giù,
BEATI I TRISTI
consolati con il ginger BEVITÙ!
Gesù fa concorrenza ai più famosi dottori e psicologi
Piangi ...che ti passa! IL DOLORE: PERCHE? Prima o poi, il dolore bussa alla porta di casa. Entra anche senza essere invitato. Rappresenta sempre un attentato alla voglia e al diritto di essere felici. La prima reazione è quella di prendersela con Dio. Molti lo ritengono colpevole dei disastri che travolgono buoni e cattivi, innocenti e colpevoli. Ma il dolore, non l'ha inventato Lui. Non c'entra con la cronaca nera che porta la firma di persone senza cuore e senza cervello. Persone che uccidono per uno scippo da pochi centesimi, per una voglia pazza di correre veloci, per alimentare il commercio delle armi, per ingrassare il proprio deposito in banca succhiando il sangue dei poveri. Quello che Dio sicuramente fa è soffrire con noi. A costo di rimetterci un Figlio sulla croce per dire a tutti quanto ci ami e voglia «consolare quelli che soffrono».
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Dal nostro corrispondente Gerusalemme, 28 d.C. Circolano strane notizie di «agenzie stampa». Riferiscono che Gesù si sia messo a fare concorrenza ai medici guarendo ogni tipo di malattia. Sembra addirittura che abbia ridato la vita a una bambina di dodici anni, appena spirata sotto lo sguardo disperato della mamma. Mi sono messo subito in viaggio sulle tracce dell'instancabile camminatore di Nazaret per verificare la notizia. Non è stato difficile rintracciarlo. Con un collega ci siamo accodati alla lunga processione di zoppi, ciechi, poveracci e siamo arrivati a Cafarnao, nel nord della Galilea. Abbiamo lavorato di gomiti per superare la folla che lo assediava. Il Maestro è attorniato dal gruppo dei suoi amici più fedeli tra cui Pietro. Ma gli girano attorno i soliti «avvoltoi» pagati dai
farisei e sadducei per contestarlo e metterlo in ridicolo davanti alla gente. Ci fermiamo ad osservare attentamente la scena. Roba da non credere. Il Maestro ha una parola per tutti, di quelle che riconciliano con la vita anche i più disperati. Ma non solo. Con i miei orecchi, ho sentito dire a un uomo disteso a terra, completamente paralizzato: «Vai tranquillo, la tua fede ti ha salvato!». E quello, si è alzato da terra, ha oscillato lentamente le braccia nell'aria, simili fino a poco prima a rami secchi e si è messo a ballare. Io, mezzo ateo, mi sono sentito svenire dall'emozione e ho dovuto ricredermi. Gesù è un mago della medicina, un santone. Prima di ripartire ho fatto i complimenti a Pietro per i l successo di guaritore del loro capo. Lui, preoccupato, ha precisato: «Attento a quello che
scriverai: questi miracoli sono straordinari perché ridanno la salute e la forza di vivere. Ma sono solo il segno di un'altra guarigione e consolazione più grandi che riguarda tutta la persona». Quale? Converrà che me lo faccia spiegare da Gesù stesso. , , _ M.G. 3
HELP! C a f a r n a o : era una città di confine, sul lago di Galilea. Molti miracoli di Gesù sono ambientati proprio qui, anche se la gente, senza un minimo di riconoscenza, lo caccerà via.
farisei e sadducei: erano due gruppi molto autorevoli. I primi si facevano vedere molto religiosi, e osservavano la Legge fino all'esagerazione. Gli altri occupavano cariche importanti e se la intendevano con gli invasori romani.
• È bello avere amici così «teneri di cuore»... Ma la ragazza sta davvero consolando l'amico influenzato?
BEATO TE C H E Te MESTAI dui A L . CALDUCCIO, COCCOLATO PA TUTTI, SENZA JN5TERR06AZIONI
• Tu come avresti reagito alle sue parole?
• Perché è sempre difficile trovare le parole giuste da rivolgere a una persona ammalata?
IN PRIMISSIMO PIAN
Le parole di Simeone alla mamma di Gesù: una vera coltellata al cuore
Un bambino che stravolgerà il mondo Per capire una persona, a volte bisogna «rileggere» la
entro la notizia La redazione culturale ha compiuto un'indagine su Simeone, e le parole di Gesù: «Beati quelli che sono nella tristezza». Queste le loro conclusioni.
sua infanzia. Anche per decifrare il mistero-Gesù adulto si deve tornare al giorno in cui, bambino, viene presentato al Signore.
Il vecchio e il bambino
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Il tempio di Gerusalemme, vero cuore della città santa, assomiglia a un supermercato nell'ora di punta. La gente entra ed esce in continuazione. Tra i più assidui frequentatori
mm \i dell'episodio raccontato dal «giornalista» sono Simeone, definito «uomo giusto e timorato di Dio». Insieme alla profetessa Anna, presente anche lei alla scena, rappresenta il popolo di Israele che attende da una vita l'arrivo del Messia. Gli altri: Maria e Giuseppe offrono a Dio il bambino Gesù (il protagonista principale).
c'è un certo «Simeone. Tutti lo conoscono per la generosità con cui aiuta le famiglie più povere e i cassintegrati. Ma non sanno spiegarsi i l suo volto farsi serio giorno dopo giorno. «Si vede che sta invecchiando», commentano gli ' amici scuotendo la testa. Il motivo è un altro. Lo tiene nascosto i n fondo al cuore. Dio gli aveva promesso in sogno che, prima di morire, avrebbe visto qualcosa di straordinario: la sua venuta in mezzo al popolo. Il tempo sta passando e la situazione non lascia prevedere nulla di buono: il popolo è schiavo dei romani e c'è aria di crisi generale.
wmm L'incontro avviene all'interno del tempio di Gerusalemme, il fiore all'occhiello del popolo di Israele ma al centro di una storia tormentata. Ideato dal re Davide, realizzato da Salomone in sette anni di lavoro, saccheggiato e profanato, ampliato e ricostruito più volte, fu definitivamente abbattuto nel 70 d.C. dall'imperatore romano Tito. Oggi resta in piedi soltanto una parete di pietre, chiamata «muro del pianto». Al di sopra si distende la grande spianata occupata dalle due moschee musulmane.
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Dentro le parole • Simeone: è uno dei cinque personaggi famosi della Bibbia con questo nome. Il nome vuol dire «Dio ha esaudito». • consolazione: è una parola che ritorna molte volte nella Bibbia e indica la vicinanza di Dio al popolo che soffre durante l'esilio in terra straniera. I profeti si fanno suoi portavoce mantenendo alta la speranza di una vita migliore. Gesù realizza in pieno il programma della liberazione e della salvezza come annuncia nella «seconda beatitudine».
Sta rimuginando questi pensieri quando viene attirato da una giovane coppia e dagli occhi del bambino che la mamma tiene in braccio. L'anziano credente quasi sviene dall'emozione. Come se i l cuore gli dicesse: «Dio è qui, davanti a te! È venuto finalmente a trovarci in questo bambino» E conclude: «Adesso, Signore, posso morire felice perché ho visto con i miei occhi la realizzazione della tua promessa. La tua ';• • consolazione sarà per tutti. Ma tu, Maria, dovrai soffrire molto per questo figlio, e il dolore attraverserà il tuo cuore come una spada».
mm vuol dire la seconda beatitudine «Beati quelli che sono nella tristezza = sono afflitti) perché Dio li consolerà»? • tutti coloro che soffrono saranno «consolati» da Dio, cioè liberati dalle cause che procurano sofferenza e rendono la vita impossibile e inaccettabile.
(Rielaborato dal Vangelo di Le 2,22-35)
mm .sono rivolte queste parole di Gesù? mm Gesù non dà grandi pacche sulle spalle dicendo: «Abbi pazienza, fatti coraggio!». Ma si rimbocca le maniche e risponde concretamente alle attese del popolo e alle promesse di Dio guarendo gli ammalati, facendo tornare in vita i morti e cancellando il danno più grave che si chiama peccato.
• a coloro che sono assaliti da un dolore così forte da gridare e fare gesti disperati; • a quelli colpiti da una violenza esterna (una dominazione straniera e pagana) e interna (i deboli schiacciati dall'ingiustizia e dallo sfruttamento); • a tutti gli oppressi di Israele e del mondo intero.
wmm I cristiani, sul suo esempio, devono lottare contro ogni forma di ingiustizia e di male.
mm Simeone entra nel t e m p i o come attirato da un'ispirazione dello Spirito di Dio, nel momento stesso in cui Maria e Giuseppe presentano a Dio il figlio Gesù.
mm Dio ha promesso (e questa è la «consolazione» che Simeone sta attendendo) di intervenire a favore del suo popolo per liberarlo da ogni ingiusta sofferenza. mm Gli «afflitti» sono dichiarati «felici» perché la loro disgraziata situazione terminerà.
CRONACHE E INCHIESTE
I risultati di una nostra indagine
Perché si deve soffrire? La sofferenza è un argomento tabù di cui si parla poco. Meglio girare alla larga e non nominarla nemmeno: potrebbe portare sgarro. Così pensano i più. Gesù ha avuto il coraggio di guardare in faccia al problema con decisione. Per dare una dimostrazione di come affrontarla. E per aiutare chi ne è colpito. Abbiamo provato anche noi a sondare il terreno. Tra qualche smorfia disgustata e silenzio imbarazzante, abbiamo colto qualche mozzicone di risposta. «Perché soffrire? E che ne so io? Dovreste chiederlo a chi ha dato il calcio d'inizio» Gino, carpentiere «Non so perché esistano al mondo tante p e r s o n e che soffrono guai di ogni tipo... So soltanto che non è giusto!» Marco, seconda superiore «Ho imparato, vivendo accanto ai bambini malati di leucemia, a non cercare di sapere perché c'è gen-
te che sta male, ma a chiedermi che cosa posso fare io per alleggerire il loro dolore» Carla, volontaria «Sul problema della sofferenza non ho un'idea prec i s a . R i c o r d o soltanto il dolore più grande finora patito è stato durante il parto.. M a l'ho dimenticato subito appena ho avuto tra le braccia il mio primo bambino»
uomini
Dopo aver creato la Terra, Dio incominciò a pensai al «pezzo forte» della sua meravigliosa invenzione: l'u< mo. Voleva qualcuno che gli assomigliasse, ma che fo se libero. «Perché?», chiese un angelo. «Se lo lasci libero, lui p< tra allontanarsi da te». «Ma se non si allontana, come potrà decidere di vole mi bene?» replicò Dio, creando il primo uomo. «Quando soffrirà ti abbandonerà!» continuò l'angelo. «Allora vorrà dire che gli andrò vicino io»risposeDi «E lui non t i riconoscerà!» disse intestardito l'angeli «E poi se vuoi lasciarlo libero, come farai a stargli vicin senza asfissiarlo con la tua presenza?». Come risposta, il Creatore fece il secondo uomo e aggiun «Basterà fare amicizia con un uomo e questo mi farà a noscere a tutti gli altri». L'angelo sorrise, convinto.
Gianna, mamma di 2 bambini
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Avresti una tua idea sui perché molte persone volte ingiustamente, altre per colpa propria)?
e in rosso
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da Dio? Al su
soffrono (a
La Top Ten IHM ^t^-M
Elenca 10 cose di cui hai più bisogno per consolari quando soffri! Confronta la tua lista con quella dei com pagni. Ti servirà a sapere come aiutarli.
WBHM
«Non sono d'accordo con alcuni miei colleghi che descrivono i ragazzi di oggi incapaci di affrontare tutto ciò che costa fatica e fuggono appena avvertono l'odore del sacrificio. Mi pare piuttosto più giusto affermare che essi abbiano vicino persone che li tengono il più lontano possibile da ogni minima sofferenza. Prima o poi rimangono soli, anche se circondati da mille attenzioni. Soli, soprattutto, ad affrontare i l dolore e la fatica che la vita non risparmia a nessuno, neppure ai più piccoli e deboli. Soli perché non trovano chi si metta al loro fianco non a risolvere tutto con la bacchetta magica, ma ad aiutarli a tirare fuori da loro stessi i l meglio per affrontare ogni difficoltà». Luigi Maria Peri, psicologo Sei d'accordo con l'interpretazione
data dallo
1 .
2 . 3 . 4 . 5 . 6 .
7 . 8 . 9 . 10.
psicologo?
Che pensi di un Dio che sta sempre vicino ad ogni persona senza però risolvere direttamente Lui i problemi?
Ti piacerebbe di più un Dio «bacchetta magica» che cancelli ogni fatica e sofferenza?
I «medici del sorriso» combattono la sofferenza portando un pizz
LA PAGINA DEI LETTORI Sei g i ù d i b a t t e r i a , senti l a s o l i t u d i n e salire i n gola, h a i v o g l i a d i piangere? Alt! E n t r a i n questo spazio riservato a i lettori che vogliono tirarsi s u c o n u n tocco d i fantasia e intell i g e n z a . N o n costa n i e n t e . Solo u n p o ' d i i m p e g n o ( m a quello costa...).
Rebus
Minitest
Anche se nessuno ha voglia di soffrire non sempre è possìbile evitarlo. Chi sta male desidera avere una... «Una» che? Lo saprai, risolvendo il rebus.
In più di un caso Gesù ha consolato chi soffriva. Prova a ricordare come e rispondi alle domande. Prima di resuscitare Lazzaro Gesù scoppia a piangere •
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Il qiornale delle merav L'intervista Il pezzo deve essere da prima pagina, degno di un quotidiano nazionale! Incontra con alcuni tuoi «colleghi giornalisti» un vero t e s t i m o n e della «consolazione»: un volontario degli ospedali, un giovane che lavora con gli immigrati, una coppia di sposi che è andata in un Paese di missione. Chiedete che cosa fanno per consolare le per-
sone, specialmente quelle che difficilmente usciranno dalla loro situazione di sofferenza.
L'angolo della posta È lo spazio del giornale r i servato alle lettere dei ...lettori. Immaginate di riceverne una da un ragazzo che è stato colpito dalla morte di un amico e non riesce a rassegnarsi. Quali parole trovereste per consolarlo?
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Quando ridona la vita ad un bambino consola prima la madre
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Una volta Gesù guarisce dieci lebbrosi e tutti lo ringraziano
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Pronti per la nuova uscita del giornale murale del gruppo. In scaletta, il direttore propone i seguenti articoli:
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Falso
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E per continuare. Anche questa puntata si conclude con due mini-proposte del gruppo di «informazione religiosa». Si augurano che siano di tuo gradimento.
Quando preghi tu, Signore... Per una volta, oggi, Signore ho provato ad ascoltare la tua voce. Era tenera ma anche decisa ed è atterrata diritta al mio cuore. Hai chiesto le mie mani per aiutare chi soffre. Hai chiesto i miei piedi per camminare accanto a chi fa fatica. Hai chiesto i miei occhi per vedere quelli che piangono. Hai chiesto le mie orecchie per ascoltare qualsiasi lamento. Sono solo un ragazzo, Signore, ma mi accorgo sempre di più che se ti lascio lavorare in me posso fare cose grandi. Ti fidi talmente di me, che se qualcuno ti chiede una mano, tu rispondi tranquillo: «Ho la persona giusta!». E pensi a me. Grazie, amico!
I volontari di «Medici senza frontiere» portano soccorso in ogni angolo del mondo alle vittime della guerra, delle epidemie e delle catastrofi naturali.
SMS Sul display del tuo telefonino C1 compare il disegno di una bu•il K I Mi sento a pezzi! Meno sta: è arrivato un nuovo SMS. male che esisti tu! Sei Vedi un po' se è per te ...ose un raggio di luce in piena notte. hanno sbagliato numero! Grazie!
La troppa violenza vista in televisione o nei videogiochi fa brutti scherzi. Può rendere più aggressivi oppure insensibili verso coloro che soffrono. Prova a difenderti, anzitutto, limitando al minimo «la dose» di violenza ingoiata attraverso le immagini. E passa all'attacco quando c'è da «consolare» qualcuno che sta soffrendo. Le occasioni
non ti mancheranno. Avrai soltanto il problema della scelta, un ammalato che conosci, un amico offeso dagli altri, un portatore di handicap in difficoltà, un anziano abbandonato da tutti, un compagno di scuola tormentato dai bulli, un immigrato che non ha da mangiare... «Felici, allora, quelli che sono nella tristezza, perché incontreranno Dio che li consolerà attraverso una persona speciale come te»!