Malene analisi azienda

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Progetto realizzato da: De La Maza, Farinella, Degasperi e Ropele


La storia aziendale MARLENE®: UN MARCHIO D’ECCELLENZA Marlene®, in poco più di un decennio, è diventato uno dei marchi-simbolo della frutta d‘eccellenza proveniente dall’Alto Adige, nonché il primo marchio italiano per produzione di mele e per varietà offerta: dolci e succose, rosse, gialle o verdi.


Marlene® nasce il 21 ottobre 1995 su iniziativa di VOG, il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell'Alto Adige, allo scopo di comunicare con un unico marchio i prodotti delle cooperative aderenti e i punti di forza comuni: la grande genuinità delle mele, coltivate in una regione intatta dal punto di vista naturale quale l’Alto Adige, e la loro costante freschezza durante tutto il percorso dal frutteto al banco. In una parola, una qualità garantita e superiore.

ll Consorzio VOG, a cui aderiscono 17 cooperative, per un totale di 5.600 produttori soci, oggi è la più grande ed importante organizzazione europea per la commercializzazione delle mele. Coordina in modo centralizzato l’organizzazione della coltivazione, i controlli di qualità, la logistica e le attività di marketing, comprese la comunicazione e la promozione dei propri prodotti.


Vog: tante iniziative Marlene Da marzo in poi saranno numerose le iniziative promozionali riservate a tutti i fan della pagina Marlene® su Facebook, che qui potranno partecipare a concorsi e rimanere aggiornati in tempo reale su tutte le novità riguardanti le mele con il bollino azzurro. Si parte il 5 marzo con la coinvolgente iniziativa che regalerà a tutti coloro che sono o diventeranno fan di Marlene® entro il 29 marzo di ricevere gratuitamente una esclusiva fitness-band, la fascia elastica per allenarsi e rimanere in forma senza muoversi da casa. Le sorprese e i regali per i fan non finiranno di certo qui. Dalla fine del mese in poi altre coinvolgenti iniziative premieranno la fedeltà degli affezionati dei frutti del Consorzio VOG con altri gadget e premi esclusivi.


La coltura integrata “Il ritorno alla natura” è la filosofia della produzione integrata. Proprio al giorno d’oggi, infatti, i consumatori sono più critici ed esigenti che mai in fatto di aroma, qualità e rispetto per l’ambiente. Per questa ragione, già dal 1989, circa il 90% dei frutticoltori altoatesini si dedica a metodi di produzione naturale, impiegando sistemi ecologici. Chi applica la coltura integrata, per combattere i parassiti impiega quasi esclusivamente altri insetti che si nutrono di loro, insieme ad altre tecniche naturali. L’uso di agenti chimici è un’eccezione, anche perché questa tecnica agricola è sottoposta a severi controlli da parte di Agrios (Gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata dell’Alto Adige). Per il consumatore finale, il sigillo di qualità Agrios, ovvero il “marchio Alto Adige con la coccinella”, è una garanzia di un prodotto assolutamente sano e di qualità elevata.


Le sei regole della coltura integrata: 

Nei nostri frutteti possono essere impiegate solo piante sane e, a ognuna di esse, viene assegnata la posizione ottimale per la sua varietà. I nostri frutteti (terreno, piante e frutti) vengono curati in modo delicato e nel rispetto dell’ambiente. Nel limite del possibile, i parassiti vengono combattuti in modo naturale, impiegando per esempio coccinelle, crisope e cheilosie fasciate contro le afidi, tarme predatrici contro i ragni rossi dei fruttiferi, mentre le farfalle maschio della specie Wickler vengono ingannate con i feromoni sessuali. Questi sono solo alcuni dei metodi antiparassitari e, in linea generale, si preferiscono comunque quelli naturali. I frutticoltori sono tenuti a gestire quaderni aziendali, in cui vengono annotati tutti i provvedimenti relativi alla gestione di malattie e parassiti, erbacce e raccolto. Il rispetto delle linee guida Agrios è controllato da Agrios stesso, mentre il rispetto delle norme sull’imballo e la qualità viene verificato su incarico dell’Amministrazione Provinciale e dei Consorzi attraverso il Controllo Qualità dell’Alto Adige. Le aziende agricole che presentano risultati nei controlli insufficienti vengono rigorosamente escluse dalle colture integrate.


La coltura biologica Scandali sui prodotti alimentari, allergie, una nuova consapevolezza in materia di salute e ambiente sono temi molto sentiti dai consumatori. Non c’è da stupirsi, dunque, se la domanda di prodotti biologici sia in notevole ascesa ogni anno, fenomeno, questo, determinato dalla lotta alle sostanze chimiche e dalla scelta di qualità, almeno per i 125 frutticoltori di Bio Südtirol. Questi, infatti, rinunciano tradizionalmente a fertilizzanti e anticrittogamici di origine chimica, sostituendoli con l’energia naturale della produzione biologica, particolarmente importante per la preservazione e la tutela dell’equilibrio ecologico dei frutteti. Proprio tale equilibrio è la condizione di base per l’ottima qualità per cui le mele dell’Alto Adige vengono apprezzate. Per garantire questa qualità nel tempo, la frutticoltura biologica deve osservare severe linee guida come, per esempio, il regolamento CEE n. 834/2007 o altre linee guida del Consorzio ancora più restrittive. Controllori indipendenti statali e accreditati IFOAM assicurano il rispetto di tali direttive, perché solo così è possibile ottenere, nel tempo, i migliori risultati, con prodotti ai massimi livelli provenienti da autentiche colture biologiche.


Area di coltivazione


Il cuore geografico dell’Alto Adige è tradizionalmente un paradiso delle mele. Proprio lì, sorge la più vasta area chiusa d’Europa, vocata alla frutticoltura - l’area VOG. Su circa 200 km quadrati, lungo l’Adige tra Salorno e il Burgraviato, maturano i frutti migliori. Ne fa parte un’ulteriore piccola area frutticola nei pressi di Bressanone. Queste zone godono di un microclima ideale per il migliore raccolto e una altissima qualità dei prodotti. A un’altitudine tra i 200 e i 1000 m, crescono numerose varietà di mele dell’Alto Adige. 300 giorni di sole all’anno, insieme a correnti alternate d’aria calda e fredda, consentono un’ottima maturazione e conferiscono alle mele quell’eccellente aroma, fresco e succoso per il quale le mele dell’Alto Adige sono conosciute. Tuttavia, queste condizioni climatiche favorevoli non gioverebbero a nulla senza la straordinaria qualità del terreno, che favorisce la coltivazione delle mele. Le piante crescono su un terreno leggero o mediamente leggero, con un basso contenuto argilloso e una percentuale relativamente elevata di sabbia e detriti.


Addio alle solite merendine: arrivano gli snack marleneÂŽ MARLENEÂŽ BREAK Ăˆ la mela intera confezionata in un nuovissimo sacchetto monodose, realizzato per la vendita tramite distributori automatici.


MARLENE® FRESH CUT Sono fettine di mela in pratiche bustine pronte per il consumo. L’innovativo snack goloso e naturale senza conservanti è già da un po’ presente sul mercato ed è possibile trovare Marlene® Fresh Cut anche in diverse scuole.


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