RENA Summer School 2012 - EBOOK

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Buon Governo e Cittadinanza Responsabile Seconda Edizione Matera, 02 - 08 settembre 2012


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Buon Governo e Cittadinanza Responsabile Matera, 02 - 08 settembre 2012 Seconda Edizione

Introduzione

L’obiettivo di questo e-book – il primo di RENA! – è di restituire in modo dettagliato ma al tempo stesso dinamico i risultati, le interazioni, le riflessioni e le emozioni della seconda edizione della Summer School su Buon Governo e Cittadinanza Responsabile (Matera, 2-8 settembre 2012). Per quanto versatile sia lo strumento dell’e-book, l’impresa è ardua. Primo, perché gli investimenti in formazione hanno per loro stessa natura un ritorno dilatato nel tempo: a poche settimane dalla fine della Summer School non possiamo che coglierne i frutti più immediati, ma gli effetti più profondi e trasformativi – ci auguriamo – saranno notevoli ed incrementali nei mesi a venire. Secondo, i benefici di questa iniziativa sono soggettivi e difficilmente tracciabili: ciascuno dei partecipanti ha appreso in modo diverso a seconda del proprio bagaglio e delle proprie inclinazioni. Ma soprattutto non sono stati soltanto i partecipanti a beneficiare della scuola: ci sono i docenti, che hanno avuto il privilegio di confrontarsi con una platea interessata, curiosa e preparata; ci sono gli organizzatori ed i soci di RENA, che dall’interazione con i partecipanti ed i docenti hanno fatto scaturire occasioni di crescita personale ed associativa; ci sono i partner di RENA, che grazie alla scuola si sono avvicinati ad una realtà associativa singolare che li ha incuriositi e stupiti; c’è la città di Matera, che di anno in anno dimostra un’apertura crescente verso un’iniziativa che è ormai destinata a fare stabilmente parte della sua offerta culturale. Terzo, l’e-book può catturare soltanto alcuni sprazzi dell’entusiasmo, dell’energia e della contaminazione positiva che si sono sprigionati durante la Summer School. Nel corso della settimana si sono avvicendati senza soluzione di continuità entusiasmo, curiosità, slancio creativo, riflessioni, confronti, obiezioni, tensioni, stanchezza, sintesi e progettualità. Il tutto in un crescendo emotivo che è culminato nella conclusione della settimana e nella promessa di continuare ad alimentare anche dopo ed oltre Matera le idee ed i progetti che ne sono scaturiti. 3


Nonostante queste doverose precauzioni, l’e-book è assai ricco di contenuti e testimonianze. Ci sono innanzitutto le letture propedeutiche alla scuola e quelle segnalateci in itinere da partecipanti e docenti; ci sono le presentazioni e le interviste dei docenti; ci sono le foto ed i video della settimana; ci sono gli appunti e le annotazioni degli studenti; ci sono le segnalazioni di siti ed iniziative attinenti alla Summer School rilanciati sui social media; ci sono le valutazioni della scuola da parte di partecipanti e studenti, e la rassegna stampa; ci sono le foto e le biografie di tutti i partecipanti, i docenti ed i soci di RENA che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto. Ci auguriamo che questi documenti siano all’altezza di soddisfare la curiosità e l’interesse anche di coloro che, pur non avendo potuto partecipare alla Summer School, hanno espresso il desiderio di poterne in qualche modo usufruire. La Summer School è lungi dall’essersi conclusa l’8 settembre scorso a Matera. Sfidando la storia stessa del nostro paese, l’8 settembre non è stato il giorno della fine e della resa; ma dell’inizio di un itinerario progettuale che a Matera ha soltanto avuto la sua fase di incubazione e che è destinato a crescere ed a moltiplicarsi nei mesi a venire. Per chi come noi ha avuto il privilegio accompagnarla da vicino, quest’esperienza non può che essere motivo di gratitudine e soddisfazione. Buona lettura! Claudia Coppola, Francesca Mazzocchi, Pierpaolo Settembri, coordinatori della Summer School

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Una generazione in cammino La democrazia sta cambiando in fretta. A un primo sguardo pare che da quando si è imposto il suffragio universale, un secolo fa, poco si sia realmente evoluto nei nostri sistemi di governance dei nostri paesi. Non è così. Sono in movimento forze grandiose. Chissà che tra cinquant’anni sui libri di storia non si leggerà che il secondo decennio di questo secolo è stato proprio quello in cui la democrazia si è, ancora una volta, rigenerata, partendo dai cittadini. I segnali sono tanti, né univoci né facili da cogliere. Ma sono davanti a noi. E vengono da un uso nuovo dei dati e delle tecnologie, da nuovi valori e da nuovi metodi di partecipazione. Vengono da un modo diverso con cui le persone si vedono dentro la propria città e vivono il loro essere cittadini. Succedono strane cose. Succede che un Paese nemmeno tanto lontano, L’Islanda, ha scritto la sua costituzione in formato wiki. Succede che alcuni studiosi teorizzano che la ricchezza e la prosperità delle nazioni si baseranno non più sul dominio dei mari, o dei commerci, ma sulla libera disponibilità di una quantità infinita di dati. Succede che i cittadini hanno voglia e competenze per partecipare alla scrittura dei bilanci dei loro comuni. Succede che lo smartphone diventa strumento di attivismo civico, sia che lo usi la ragazza egiziana in piazza Tahrir sia che lo maneggi il signore italiano che segnala le buche del quartiere con una app anziché lamentarsene al bar. Cose strane, come ho detto, ma occhio a trascurarle. Perché la politica, il governo della cosa pubblica, ha bisogno, oggi più che mai, di ritrovarsi. Se c’è una caratteristica della politica di questi tempi, soprattutto in Europa, è la seguente: che quelle che sembrano le migliori decisioni di breve periodo sono al contempo le peggiori nel lungo. E allora devono cambiare i modi in cui si formano le decisioni. E i cittadini non hanno scelta: devono smettere di cercare protagonisti, e iniziare a essere loro i protagonisti. È questo il senso della Summer School, di cui questo ebook rappresenta una antologia. Intorno a noi la democrazia cambia, e cambia la cittadinanza. Ma il nostro Paese è lento ad accorgersi di quello che gli succede intorno. E a volte lo guarda con sufficienza, finché non ci troviamo agli ultimi posti di tutte le classifiche. Spetta a noi suonare al sveglia. E ricordare una cosa a chi per vent’anni si è bendato gli occhi e tappato le orecchie, illudendosi che bastasse fare quello per sopravvivere: che si può scegliere di chiudersi in un recinto, ma non si può impedire al resto del mondo di entrarci. E allora è meglio farsi trovare pronti, con i muscoli caldi. Perché una nuova democrazia è a portata di mano. Ed ecco che un gruppo di cittadini – perché è questo che siamo – prova a buttare giù il recinto, e a mettere sul tavolo gli strumenti per leggerla questa nuova democrazia che arriva. E li condivide, questi strumenti. Li osserva, li arricchisce, li migliora. E li fa circolare. Perché è facilissimo, confortante e anche un po’ piacevole criticare chi ci governa. Più difficile è spingerli a fare meglio il loro lavoro, e prepararsi a fare noi il loro lavoro, con strumenti e valori nuovi. E senza occhi bendati, senza orecchie tappate. La Summer School è il passo più grande di RENA in questa direzione. 5


Ed è un passo che smentisce un luogo comune che sentiamo spesso. Che saremmo la generazione perduta. No, io non credo. Noi siamo una generazione in cammino. Una generazione che il cambiamento l’ha visto succedere. Ovunque intorno a sé. Una generazione che ha vissuto prima degli altri la quotidianità della globalizzazione e dell’integrazione europea, e conosce le sue opportunità. Una generazione che per prima ha sperimentato il nuovo mercato del lavoro, e ne conosce i benefici ed i rischi. Una generazione che sa che le nuove tecnologie non sono solo oggetti di consumo, ma strumenti di mutazione. Una generazione che ha imparato che ci sono modi nuovi di partecipare alla vita pubblica del Paese, e sa bene che non possiamo più permetterci di non farlo. Una generazione in cammino, dicevo. Che quest’estate è arrivata a Matera, e dopo sette giorni da Matera è ripartita per tutti gli angoli del Paese. E che in questo suo cammino vuole prendersi il Paese sotto braccio e portarlo con sé. Francesco Luccisano Presidente di RENA

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RENA si presenta RENA è un’associazione indipendente e plurale, animata da giovani. Che operano con merito nei diversi settori pubblici e privati, a livello locale, nazionale, europeo e internazionale, e che vogliono fare dell’Italia un paese aperto, responsabile, trasparente, equilibrato. Indipendente e plurale: RENA è nata dal basso e non ha padrini o madrine. È non-partisan. Quando operano al suo interno o per conto di RENA, gli arenauti portano avanti opinioni libere da ogni vincolo di parte. Animata da giovani: “giovani” si riferisce ad una dimensione anzitutto culturale e non necessariamente anagrafica. Gli arenauti sono ventenni, trentenni e quarantenni curiosi e aperti al nuovo, disponibili al confronto, interessati al miglioramento continuo dell’ambiente in cui vivono e desiderosi di inquadrare il proprio percorso personale e professionale in un progetto più ampio di società. Che operano con merito nei diversi settori pubblici e privati: RENA mette insieme persone che lavorano con professionalità in mondi diversi, per fare in modo che le idee, le passioni e le competenze di ognuno incontrino quelle degli altri trasformandosi nell’ambizione comune di migliorare l’Italia. A livello locale, nazionale, europeo ed internazionale: gli arenauti vivono e lavorano in Italia o all’estero, hanno maturato esperienze in diversi contesti culturali, e ritengono che la mobilità sia un fattore essenziale per favorire la circolazione delle idee, il confronto tra progetti, l’incontro di interessi diversi. E che vogliono fare dell’Italia un paese a regola d’ARTE: aperto, responsabile, trasparente, ed equilibrato. Questi valori guidano la condotta degli arenauti e sono al tempo stesso i valori che RENA vuole promuovere nella società italiana. RENA sviluppa iniziative e progetti in quattro aree tematiche principali: QUALITÁ DELLA DEMOCRAZIA Per dare all’Italia una democrazia migliore, aperta alle nuove idee ed alla partecipazione attiva dei cittadini nella definizione del bene comune. SVILUPPO DELLE COMUNITÁ LOCALI Per rendere i territori protagonisti del cambiamento mettendo al loro servizio le conoscenze tecniche e il trasferimento di buone prassi. FORMAZIONE E TALENTO Per creare opportunità di crescita per le nuove generazioni, rafforzare la cultura del merito, liberare quel talento di cui ognuno dispone. INNOVAZIONE Per fare della ricerca e della trasformazione una buona abitudine, capace di mantenere l’Italia al passo con la modernità e garantirle uno sviluppo economico, sociale e culturale costante.

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La filosofia della Summer School La Summer School sul Buon Governo e la Cittadinanza Responsabile nasce dalla convinzione che il miglioramento della qualità della democrazia e della pubblica amministrazione siano nelle mani dei cittadini. Per questo RENA, attraverso l’esperienza della Summer School, cerca di incoraggiare una riflessione sui temi della partecipazione e della regolamentazione intelligente al fine di abilitare i partecipanti stessi a svolgere in prima persona questo ruolo, fornendo occasioni di confronto rispetto a quattro aspetti essenziali: • le idee che i cittadini hanno riguardo all’interesse generale e a come perseguirlo; • le nuove tecnologie ed il ruolo che possono svolgere nel creare opportunità di cittadinanza attiva; • le buone prassi sperimentate in altri contesti; • le conoscenze e gli strumenti a disposizione. RENA ha la convinzione che, pur tra i numerosi eventi apparentemente simili, questa iniziativa abbia un valore aggiunto tale da renderla unica. La Summer School si propone come obiettivo di creare ed ampliare le opportunità per i cittadini di partecipare attivamente e responsabilmente alla gestione della cosa pubblica e di svolgere su propria iniziativa attività di interesse generale. In un’ottica di lungo periodo, RENA si propone di formare il primo nucleo di una generazione di cittadini responsabili ed impegnati nel perseguimento del buon governo, capaci a loro volta di sensibilizzare e coinvolgere altri cittadini in iniziative e progetti di interesse comune. Le occasioni di partecipazione attiva da parte dei cittadini all’elaborazione delle politiche pubbliche e le possibili attività svolte su autonoma iniziativa dei cittadini stessi sono potenzialmente infinite. Esistono del primo fenomeno numerosi esempi, tanto a livello internazionale - pensiamo alle consultazioni pubbliche della Commissione europea - quanto a livello locale, ad esempio attraverso i c.d. bilanci partecipativi. Di iniziative del secondo tipo ci parlano incessantemente associazioni come Labsus, che da anni sensibilizza l’opinione pubblica italiana in merito alle opportunità offerte dalla sussidiarietà orizzontale. Non sempre, però, partecipazione diretta, deliberazione e coinvolgimento sono sinonimo di efficacia, democrazia e scelta ottimale. Gli spazi dei cittadini nei processi decisionali e nella vita democratica, benché potenzialmente accresciuti dalle nuove tecnologie, vanno pensati accuratamente, massimizzando gli incentivi ad una partecipazione di qualità e ad alto valore aggiunto e minimizzando il rischio di processi ingessati, eterodiretti o inconcludenti. La Summer School si propone di incoraggiare questa riflessione e di abilitare i cittadini a svolgere questo ruolo, attivamente e responsabilmente, fornendo loro occasioni di confronto e crescita rispetto alle tematiche delineate. Al tempo stesso, la scuola offre ulteriori occasioni di confronto e crescita attraverso una serie di appuntamenti originali, che si avvalgono dell’intervento di personalità affermate nel campo dell’amministrazione pubblica, del giornalismo e dell’attivismo sociale. La scuola ambisce dunque a stimolare anche una riflessione critica su tematiche centrali come la decisione condivisa e la prospettiva della “Wikicrazia”, l’innovazione sociale e la comunicazione politica.

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La città di Matera Perché a Matera Scegliendo la “città dei sassi”, RENA ha voluto spostare il baricentro delle proprie attività al Sud, in un contesto territoriale ricco di storia e tradizioni che hanno impresso una forte impronta democratica all’identità italiana e allo stesso tempo contraddistinto da forti investimenti con cui si cerca di coniugare crescita economica e sostenibilità ambientale. La strategia di RENA punta, infatti, ad avviare processi virtuosi di confronto e collaborazione che partono dalle realtà locali al fine di superare le disparità regionali e tenere unito il Paese. Matera è una piccola città, all’interno di un territorio isolato e spesso dimenticato. Ma è anche una realtà provinciale che ha fame di cambiamento e di partecipazione, che ha voglia di dialogo e condivisione, al di là delle oggettive difficoltà che allontanano la popolazione dall’amministrazione del territorio. Nella città del pane RENA ha creduto di poter fare lievitare lunghe riflessioni su un nuovo modo di fare amministrazione e contribuire responsabilmente alla gestione della cosa pubblica. Con questa Scuola abbiamo tentato di scrivere un capitolo importante della vita sociale e civile del territorio. Tra le consapevolezze emerse dopo la settimana di formazione, quella dei partecipanti è di fare leva sul sentimento profondo di “materanità”. La storia profonda di Matera si basa sulla solidarietà e la condivisione, sulla messa in comune dei pasti e della forza lavoro. I beni comuni, si potrebbe dire, sono nati qui.

Matera vista da RENA La Summer School di RENA a Matera ha un senso molto profondo. Non è solo la presenza di tre materani “campanilisti” nell’Associazione, è piuttosto la consapevolezza che nei territori più piccoli sia possibile innescare più facilmente i cambiamenti e che sia più facile anche parlare e farsi ascoltare dalle Pubbliche Amministrazioni e dagli interlocutori territoriali. Probabilmente il fatto che si fosse alla seconda edizione ha svolto un ruolo importante, la città era pronta ad accoglierci, la diffidenza che accompagna gli esordi era svanita e abbiamo trovato un ambiente fortemente ricettivo rispetto ai temi proposti e alle modalità organizzative. Nella seconda edizione della Summer School abbiamo deciso di rendere protagoniste molte realtà economiche e istituzionali, abbiamo verificato anche una grande voglia di mettersi in gioco e di contribuire fattivamente ad innescare un cambiamento di metodo da parte di attori economici e istituzionali. L’organizzazione logistica della Summer School è stata affidata ad un partner d’eccezione, Sviluppo Basilicata, una Società per Azioni in house alla Regione Basilicata, che ha sostenuto in kind numerosi costi della scuola e che ha attivato altri partner locali, fondamentali per la riuscita dell’iniziativa. Oltre a mettere a disposizione i meravigliosi locali dell’Incubatore di Imprese creative e culturali, appena inaugurati, per lo svolgimento delle lezioni, hanno attivato produttori alimentari del territorio per la fornitura di pasta, verdura, frutta, utili per l’allestimento dei buffet giornalieri. Un aspetto, quello del vitto per gli studenti, che quest’anno è stato gestito in maniera davvero innovativa. Piuttosto che affidarci a catering esterni, abbiamo attivato una partnership con l’associazione AIDE (associazione internazionale donne europee), che ha provveduto a cucinare per noi ogni giorno piatti della tradizione materana, preparati in casa dalle associate. La sensibilità del territorio rispetto all’iniziativa ha rappresentato forse la maggior punta di orgoglio di questa edizione, e il fatto stesso di aver invitato alle lezioni rappresentanti delle amministrazioni locali, ha consentito di condividere gli obiettivi e le motivazioni della nostra scuola estiva in maniera forte e partecipata, il territorio si è fatto un po’ studente e noi ci siamo sentiti parte di un grande rinnovamento culturale. Forse sarà una traccia di tutto questo il fatto che proprio in questi giorni il comune di Matera abbia deciso di attivare un Forum per dialogare direttamente con i cittadini sulle principali questioni della città. Se così fosse ne saremmo fieri, in caso contrario siamo certi di aver comunque piantato un importante seme di cambiamento in una città e in un territorio pieni di voglia di crescere. (Mariella Stella) 10


I partner di RENA Patrocinio La Summer School è realizzata con il patrocinio di: Comune di Matera; Provincia di Matera; Regione Basilicata; Camera di Commercio Industria e Artigianato di Matera; Comitato Matera 2019 Il Comune di Matera e la Regione Basilicata hanno contribuito alla Summer School garantendo la copertura di parte dei costi organizzativi, fra cui i transfer da e per l’aeroporto di Bari e la diretta in streaming della cerimonia di apertura.

Sostenitori La Summer School è realizzata in collaborazione con Intesa Sanpaolo, Sviluppo Basilicata, Matera Hub, Wikitalia, e Saet Group. Dopo l’esperienza positiva della scorsa edizione della Summer School, Banca Intesa ha confermato il supporto a RENA garantendo per i partecipanti la copertura delle spese di vitto e alloggio. Sviluppo Basilicata, società finanziaria e di sviluppo locale in house alla Regione Basilicata, è un partner strategico per la Summer School di RENA: le lezioni si sono svolte all’interno dell’Incubatore Culturale Rioni Sassi dedicato ad iniziative e imprese creative nei Rioni Sassi, gestito dalla società. Un hub, da poco inaugurato nel magico scenario della Civita (Patrimonio dell’Umanità Unesco), in cui progetti e persone si incontrano, stimolando la proliferazione di idee e di imprese creative, grazie a una rete di relazioni e di opportunità. Sviluppo Basilicata, oltre a fornire a RENA gli spazi fisici dell’Incubatore culturale Rioni Sassi, ha promosso il Progetto transnazionale 2Ins Clusters (Programma EU-MED), di cui è partner insieme alla Provincia di Matera, approfondendo i temi legati all’innovazione e start up, coerentemente col programma didattico che vedrà lo svolgimento di un Workshop e di un Seminario focalizzati sull’aggregazione e sullo sviluppo di Cluster di imprese culturali e creative. La presentazione del progetto 2Ins Clusters è stata l’occasione per una contaminazione positiva tra RENA, i partecipanti alla Summer School e i talenti lucani interessati, per riflettere su una cultura della responsabilità nella cosa pubblica, sulla conoscenza delle opportunità che le nuove tecnologie offrono in questo ambito e la consapevolezza delle best practice sperimentate in altri contesti da cui trarre insegnamento. Un ulteriore obiettivo in questa direzione è stato coinvolgere la Città di Matera, impegnata nella candidatura a Città della Cultura 2019, in un dibattito aperto con i docenti e i partecipanti, al fine di creare una maggiore partecipazione anche di chi, pur non partecipando alla Summer School, ha voglia di affacciarsi al mondo RENA e di conoscere più nel dettaglio l’Incubatore del Rione Sassi. RENA infatti ha voluto collocare il centro delle sue attività a sud, in un contesto territoriale dove storia e tradizioni convivono con la ricerca di investimenti capaci di coniugare crescita economica e sostenibilità ambientale. La strategia dell’associazione punta così ad avviare processi virtuosi di confronto e collaborazione che partono dalle realtà locali al fine di superare le disparità regionali e tenere unito il Paese. Materahub ha inoltre organizzato l’Urban Game MateraPHOTOtelling, un momento ludico che ha permesso ai partecipanti di fare squadra e di conoscere meglio Matera attraverso un percorso a tappe e che ha sprigionato la creatività dei partecipanti. Anche Wikitalia – l’associazione italiana sull’Open Governement - è partner di RENA nella Summer School. Il Comitato Matera 2019 per la candidatura di Matera a capitale della cultura per il 2019 ha offerto una cena nella splendida cornice della sede del Comitato.

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Partner locali La Summer School RENA si svolge inoltre con la preziosa collaborazione di supporter locali che mettono a disposizione talento ed entusiasmo per fare della Summer School RENA un momento irripetibile: l’Associazione Indipendente Donne Europee – col supporto di Lucana Salumi, Masturzo e Tandoi – hanno cucinato e servito i pranzi per partecipanti e docenti mentre l’Enoteca Provinciale Mata d’Uva ha ospitato tre serate di degustazione dei prodotti locali per conoscere meglio il territorio che ospita la Summer School. Il Bar Altereno ha stretto una convenzione con la Summer School per le pause caffè durante le lezioni, e Grafico ha fornito i materiali promozionali e di comunicazione (brochure, locandine, spille) nonché un instant book.

Media Partner Media partner della Summer School sono Altratv – che ha curato l’Ufficio Stampa - e Videouno che ha garantito la diretta streaming della cerimonia di apertura della Summer School.

Crowdfunding RENA ha sperimentato per la prima volta l’esperienza del crowdfunding attraverso la piattaforma online EPPELA (www.eppela.com): attraverso questo processo di raccolta fondi online, alcuni sostenitori di RENA – società, organizzazioni e privati cittadini - hanno generosamente contribuito alla buona riuscita della Summer School, tra questi sono divenuti nostri partner Saet Group, Think Young, Marco Guadagni Immobiliare, Format e Cna giovani imprenditori Basilicata.

Il Budget della Summer School La Summer School ha beneficiato del sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo e del sostegno tramite prestazioni di servizi in natura da parte del territorio, in particolare del Comune e della Provincia di Matera, così come dell’attenzione della Provincia di Potenza., della Camera di Commercio di Matera Questo sostegno ha permesso di realizzare la Summer School. Riportiamo qui di seguito una sintesi del bilancio della Summer School.

Attività

Spese (in €)*

Trasporti

1.870

Alloggio (per partecipanti, docenti e arenauti)

8.600

Ristorazione (pasti per partecipanti, docenti e arenauti)

2.825

Comunicazione

4.900

Fornitori locali

1.470

Contributi

Spese (in €)*

Banca Intesa San Paolo

15.000

Regione Basilicata

1.000

CCIAA

1.000

CNA

500

Crowdfunding

1.800

Quote Partecipanti)

3.000

TOTALE

22.300

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con il sostegno di

in collaborazione con

partner

con il patrocinio e sostegno di

Comune di Matera

Provincia di Matera

Regione Basilicata

media partner

partner locali

http://www.progetto-rena.it/summerschool/sostenitori/ 13


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Il corso Il corso si compone di un programma a tempo pieno impostato su cinque tematiche rilevanti per il rapporto tra buon governo e cittadinanza responsabile e su una serie di spunti complementari relativi a storie personali o progettualità locali. I cinque temi principali riguardano:

(1) La regolamentazione intelligente e la tensione / interazione tra partecipazione e decisioni basate sui dati (evidence-based decision-making) Il dibattito sulla qualità della democrazia fa emergere due aspetti rilevanti e complementari: da un lato, la qualità di ciò che viene deciso, ed in particolare la sua capacità di raggiungere gli obiettivi prefissati, e, dall’altro, la qualità del processo che porta a quella decisione, ed in particolare l’adeguato coinvolgimento e l’opportuna partecipazione delle parti in causa. Durante la Summer School di RENA ci si interroga sulle relazioni reciproche e le potenziali tensioni tra questi due concetti. Come conciliare, ad esempio, situazioni in cui l’evidenza empirica spinge per una soluzione incompatibile con le preferenze di chi ne subirà gli effetti? Oppure, fino a che punto l’affidamento ai dati empirici esonera un decisore pubblico dalla responsabilità politica a cui sono soggette le sue scelte? Questi ed altri interrogativi fanno da sfondo ad una sessione che prende le mosse dal dibattito più avanzato a livello internazionale ed europeo sulla regolamentazione intelligente e che lo collega alle tematiche, altrettanto attuali, della partecipazione al livello locale.

(2) La trasparenza, i dati aperti e l’alfabetizzazione Nella sessione si affrontano i temi di stretta attualità del governo aperto e dei dati aperti, evidenziandone potenzialità – e limiti – e riservando una particolare attenzione al tema del digital divide ed alla imprescindibile necessità della alfabetizzazione diffusa all’uso delle nuove tecnologie. Il tema del governo aperto è centrale in ogni agenda di governo: sulla scia delle politiche di open government volute, tra i primi, dall’amministrazione Obama, molti governi, in contesti differenti, hanno scelto di intraprendere strade analoghe, attraverso scelte volte all’apertura, alla collaborazione, alla partecipazione dei cittadini all’attività dell’amministrazione. Numerosi sono gli strumenti per realizzarle, il più noto dei quali è sicuramente l’open data, il dato aperto, liberato dai vincoli – veri o presunti – che ne impedivano la restituzione al cittadino.

(3) Lo spazio dei cittadini nella cura dei beni comuni Il modulo didattico intitolato “Lo spazio dei cittadini nella cura dei beni comuni” affronta il tema della cittadinanza attiva e del ruolo che questa può giocare in vista del miglioramento della qualità della “cosa pubblica”, con particolare riguardo allo spazio urbano. Nello specifico, muovendo dall’analisi del principio di sussidiarietà orizzontale, di cui all’art. 118, ultimo comma, Cost., e delle implicazioni che ad esso si legano per quanto riguarda l’esercizio della funzione amministrativa, la lezione verte su “La città come bene comune”. Considerato, infatti, il vivace dibattito che a più livelli sta interessando il tema dei beni comuni, si cerca di ricostruire il significato giuridico di tale espressione e, soprattutto, di mettere in luce le ragioni che consentono (e, anzi, consigliano) di ricondurre la città a tale categoria. Si cerca, in definitiva, di rispondere alle seguenti domande: “perché la città è un bene comune”? “Come possono i cittadini prendersene cura”? E “come cambia il ruolo della pubblica amministrazione di fronte a dei cittadini attivi”? Per questo, attraverso l’analisi di casi pratici, si mostra come in vari contesti urbani “l’autonoma iniziativa di cittadini singoli o associati” abbia concretamente contribuito al miglioramento della qualità degli spazi pubblici e, quindi, della qualità della vita di tutti coloro che abitano le città.

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(4) La decisione condivisa e la prospettiva della “Wikicrazia” Decidere deriva dal latino “de-cidere” e significa, etimologicamente, “tagliar via, mozzare, deliberare intorno a chicchessia”. Tradizionalmente, nel contesto amministratori-amministrati, si è portati a pensare che le decisioni vengano prese da una parte a discapito (o a favore) dell’altra. La Summer School propone invece di ripensare il momento della decisione come l’esito di un processo comunicativo che mette in relazione le due parti per deliberare, meglio, insieme. Il tema dell’attuazione delle politiche pubbliche viene così affrontato secondo diversi punti di vista, imperniando l’attenzione sulle fase della decisione e della relativa comunicazione, attraverso esperienze e prassi che vanno dalle pratiche di governo dell’ente locale, al ruolo degli strumenti social nella co-decisione e alla parcecipazione condivisa alla progettazione in chiave wiki.

(5) Innovazione, start-up e impresa sociale Il modulo focalizza l’attenzione sul tema delle start-up innovative da un lato e su quelle dell’innovazione sociale dall’altro. In un contesto economico come quello attuale cercare di fornire spunti su possibili strade per uscire dalla crisi è un esercizio doveroso. Per questo motivo la Summer School di RENA ha deciso di dedicare alcune lezioni ad alcune dinamiche particolarmente innovative. Di start-up si è fatto un gran parlare negli ultimi mesi. Da alcuni sono viste come la panacea di tutti i mali, per la loro capacità di generale valore e posti di lavoro. Si tenta quindi di analizzare quali siano le politiche pubbliche più adatte per sostenere questo fenomeno, a partire dallo studio degli ecosistemi di innovazione locale in cui si diffonde la cultura dell’imprenditorialità. Si prova poi a capire, parlando di imprenditoria sociale, in quali casi e forme l’attività di impresa può essere orientata alla produzione di bene comune. Sono molti i bisogni emergenti delle nostre società a cui né lo Stato né il Mercato riescono a dare delle risposte adeguate. Risposte convincenti sembrano invece venire da forme di impresa ibride, soggetti che vivono a cavallo tra profit e non profit, prendendo il meglio da questi due diversi mondi e facendo leva sulla collaborazione volontaria di una moltitudine di individui.

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Il programma Domenica 2 settembre Arrivo dei partecipanti presso l’Incubatore Rioni Sassi 17:30 Saluto delle autorità (Francesco Luccisano, Presidente RENA e Salvatore Adduce, Sindaco di Matera) 17:50 Presentazione RENA (Francesco Galtieri, Segretario Generale RENA) 18:10 Presentazione Summer School (Claudia Coppola e Francesca Mazzocchi, RENA e coordinatrici del progetto) 18:30 Buon Governo e Cittadinanza Responsabile: quale Democrazia, per quale Paese? Tavola Rotonda - intervengono Giuseppe Civati, Consigliere PD Regione Lombardia; Gregorio De Felice, Chief Economist di Banca Intesa; Andrea Di Benedetto, Presidente CNA Giovani Imprenditori; Francesco Luccisano, Presidente RENA; Fabrizio Pagani, Capo dell’Ufficio Sherpa (G8/G20) dell’OCSE; Raffaele Ricciuti, Ceo Sviluppo Basilicata; Introduce e modera: Pierpaolo Settembri, Commissione Europea e socio RENA 20:00 Apertura ufficiale della Summer School (Presidente RENA) 20:30 Cena di benvenuto presso Ristorante San Pietro Barisano

Lunedì 3 settembre 9:30 Le frontiere della regolamentazione intelligente tra partecipazione e dati (Fabrizio Pagani, Pierpaolo Settembri, Filippo Munisteri, Andrea Petrella) 14:30 Startup, territori, innovazione e sviluppo (Davide Agazzi, Annibale d’Elia, Alessandro Fusacchia, Luca de Biase, Roberto Battaglia, Carlo Andorlini) 18:00 Presentazione Incubatore d’Impresa Rioni Sassi e Progetto 2InS Clusters a cura di Sviluppo Basilicata 20:30 Cena c/o Piazzetta Palazzotto del Casale - Sede del Comitato Matera 2019 offerta dall’Incubatore d’Impresa Rioni Sassi

Martedì 4 settembre 9:00 Innovazione sociale ed imprenditoria sociale (Davide Agazzi, Alex Giordano, Daniela Selloni, Giusy Ottonelli) 14:30 Sovranità 2.0 (Matteo Ciastellardi, Enzo Maria Lefevre Cervini) 16:00 Presentazione: i progetti RENA 18:00 materaPHOTOtelling urban game (Matera Hub) 20:30 Cena presso Enoteca Provinciale di Matera, Mata d’Uva 17


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Mercoledì 5 settembre 9:00 Lo spazio dei cittadini nella cura dei beni comuni (Gregorio Arena, Chiara Feliziani) 16:00 Trasparenza, dati aperti ed alfabetizzazione per l’Amministrazione ‘intelligente’ (Morena Ragone, Ernesto Belisario, Fabrizio Sigillò) 17:30 Visita gratuita al “Palombaro lungo” di Matera offerta dal Comune di Matera

Giovedì 6 settembre 9:00 Riflessione su strumenti 2.0 e qualità della democrazia (Marcello Urgo, Mariella Stella, Michele d’Alena) 14:30 Buon Governo e Federalismo democratico (Luca Meldolesi) 15:30 Media, social and politics: dal Governo nazionale all’Ente locale passando per Twitter (Alex Foudon, Gianluca Sgueo, Dino Amenduni) 20:30 Cena presso Enoteca Provinciale di Matera, Mata d’Uva

Venerdì 7 settembre 9:00 Decidere insieme: verso la Wikicrazia? (Alberto Cottica, Pietro Speroni di Fenizio, Paolo Verri) 14:30 Presentazione di Yourtopia (Rosamaria Bitetti) 15:30 Processi di Internazionalizzazione e innovazione delle Imprese Creative e Culturali a cura del Progetto 2InS Clusters (Stefano Baia Curioni, Davide Gomba) con la partecipazione di Vito De Filippo, Presidente della Regione Basilicata 18:30 Cerimonia di chiusura presso la Mediateca Provinciale con la partecipazione di Franco Stella, Presidente della Provincia di Matera 21:00 Cena di chiusura offerta dalla Provincia di Matera

Sabato 8 settembre Partenza dei partecipanti

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Materiali didattici Pubblichiamo di seguito un elenco delle lezioni con i relativi documenti, materiali e spunti che vi saranno utili. Se avete materiale che volete condividere con gli altri partecipanti segnalatecelo, scrivendo a: summerschool@progetto-rena.it.

Le frontiere della regolamentazione intelligente tra partecipazione e dati Presentazioni dei docenti Filippo Munisteri: Better Regulation in the EU Andrea Petrella: Le dinamiche partecipative tra retorica e pratica: riflessioni su alcune esperienze locali Letture consigliate “Smart regulation in the European Union – Notes for the Hearing” (Claudio Radaelli, giugno 2011) “Cosa significa partecipare” (Luigi Pellizzoni, 2005)

Lo spazio dei cittadini nella cura dei beni comuni Presentazioni dei docenti Chiara Feliziani: La città come bene comune Letture consigliate “Contro l’impoverimento, i beni comuni come ricchezza condivisa” (Gregorio Arena, Labsus, 15 novembre 2011) Beni comuni, la nuova frontiera (Gregorio Arena, Labsus, 18 ottobre 2011) Interesse generale e bene comune (Gregorio Arena, Labsus, 1 novembre 2011) Beni comuni. Un nuovo punto di vista (Gregorio Arena, Labsus, 19 ottobre 2010) La manutenzione civica dei beni comuni (Gregorio Arena, Labsus, 3 marzo 2008) Città e beni comuni (Christian Iaione, 2012)

Media, social and politics: dal Governo nazionale all’Ente locale passando per Twitter Presentazioni dei docenti Dino Amenduni: Twitter per la Pubblica Amministrazione: tre storie, sette idee Gianluca Sgueo: Dialogo con il Cittadino e consultazioni. Esperienze di democrazia partecipata nel Governo Monti Alex Foudon: Decisioni quotidiane di un comune di montagna: il raconto di un consigliere Letture consigliate Lobbying e sistemi democratici. La rappresentanza degli interessi nel contesto italiano (Gianluca Sgueo, Rivista di Politica, 2012) Multe fino a un milione. Ecco le regole per le lobby (Lorenzo Salvia, Corriere della Sera, 30 luglio 2012) Le quattro ragioni di un paradosso: l’empasse della società civile nell’era della globalizzazione della democrazia (Gianluca Sgueo)

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Open Government e open data Presentazioni dei docenti Morena Ragone: Open Gov, Open data, alfabetizzazione Fabrizio Sigillò: Principi elementari di alfabetizzazione informatica Letture consigliate Open Gov: cos’è e cosa si deve fare (Guido Romeo, Wired, 19 aprile 2012) Analfabeti digitali: l’Italia che ignora Internet (Maria Novella De Luca, La Repubblica, 03 novembre 2011) Siti Utili Wikitalia - Sito del Governo sugli Open data

Decidere insieme: verso la wikicrazia? Presentazioni dei docenti Alberto Cottica: Wikicrazia stress test. L’azione di governo al tempo della rete Pietro Speroni di Fenizio: E-democracy e matematica; Video con slides su Youtube Letture consigliate “Wikicrazia: l’azione di governo al tempo della rete: capirla, progettarla, viverla da protagonisti” (Alberto Cottica, 3 euro) Approval voting Condorcet method Range voting Schulze method Fair division Pareto efficiency Borda count

Start up, imprenditoria sociale e innovazione sociale Presentazioni dei docenti Daniela Selloni: Innovazione sociale e design dei servizi: la felice era dei servizi collaborativi Roberto Battaglia: Favorire l’occupabilità promuovendo nuove iniziative di imprenditoria giovanile Letture consigliate Sei proposte per sviluppare il social venture capital in Italia (Avanzi Sostenibilità per Azioni) Social venture capital (Avanzi Sostenibilità per Azioni)

Sovranità 2.0 Presentazioni dei docenti Matteo Ciastellardi: Sovranità 2.0 Letture consigliate Sovranita 2.0 (Matteo Ciastellardi) Cyberspace sovereignty? The internet and the international system (Timothy S. Wu, Harvard Journal of Law & Technology, 1997) The Changing Structure of International Law: Sovereignty Transformed? (David Held, 2003) The impact of the Internet on Sovereignty. Unfounded and real worries (Saskia Sassen) 22


Riflessione su strumenti 2.0 e qualità della democrazia Presentazioni dei docenti Michele D’Alena: L’Agenda digitale di Bologna; Siete pronti al coinvolgimento dei cittadini? Loro si Libri consigliati Lobbying e lobbismi (Gianluca Sgueo – ed. EGEA, 2012) Il costo del consenso Le decisioni pubbliche (F. Toth – ed. Carocci) Politica e decisioni (R. Varricchio – ed. Guerini Scientifica) Partnership, comunità e sviluppo locale (ed. Franco Angeli) Un nuovo associazionismo comunale per le Marche (S. Spinaci – ed. EUM) Le decisioni di policy (B. Dente – ed. Il Mulino) Letture consigliate dai pertecipanti Il ruolo dei beni comuni nell’azione collettiva (Bruno Donolo)

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I docenti Alberto Cottica www.cottica.net Economista e musicista, si occupa di economia creativa e digitale, con un forte interesse per le politiche di sviluppo. Collabora con il Consiglio d’Europa e l’European Center for Living Technology. E’ l’autore del libro “Wikicrazia– L’azione di governo al tempo della rete: capirla, progettarla, viverla da protagonisti”, uscito nel 2010 con Navarra Editore. E’ stato musicista rock con i Modena City Ramblers e i Fiamma Fumana.

Alessandro Fusacchia Rieti, 1978. E’ consigliere del Ministro Passera per gli affari europei e i giovani, il merito e l’innovazione nonché coordinatore della Task force sulle start up del Ministro per lo Sviluppo Economico e insegna presso l’Istituto di studi politici di Parigi e la School of Government della LUISS. In precedenza ha lavorato a Bruxelles presso il Segretariato del Consiglio dell’Unione europea, nell’Ufficio G8 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel gabinetto del Ministro del Commercio internazionale e per le Politiche europee, nel gabinetto del Presidente della Commissione europea, e presso il segretariato dell’Organizzazione mondiale del commercio. Ha un Ph.D. in scienze politiche e sociali dell’Istituto universitario europeo di Fiesole. Ha pubblicato due romanzi.

Alex Foudon Aosta, 1978. Dal 2002 si occupa di ICT e Innovazione perla Pubblica Amministrazione, lavorando prima con CSI Piemonte come Project Manager in ambito Business Intelligence, e ora con INVA S.p.A. dove ricopre il ruolo di Responsabile del Sistema Informativo Aziendale. E’ consigliere comunale nel Comune di Verrayes (AO) e Coordinatore regionale di ANCI Giovane perla Valle D’Aosta, inoltre è membro dei boards of directors rispettivamente della “Fondazione per Biotecnologie” di Torino e del “Centro internazionale su Diritto, Economia e Società” di Courmayeur.

Alex Giordano Cava de’ Tirreni (SA), 1975. Strategic Planner con importanti gruppi multinazionali pubblicitari, dal 2001 con il collega Mirko Pallera è tra i primi ad approfondire la ricerca di quello che definiranno Marketing Non Convenzionale con il blog/osservatorio www.ninjamarketing.it. Docente di Marketing presso la facoltà di Economia dell’Università di Urbino, è membro dello IADAS – International Academy of Digital Arts & Sciences di New York. È strategic planner e CEO del collettivo NINJALab.

Andrea Petrella Sondrio. Ha studiato sociologia nelle università di Milano-Bicocca, di Trento e di Firenze, dove ha conseguito il dottorato di ricerca. Attualmente é docente a contratto della Facoltà di sociologia dell’ateneo trentino e collabora con il Centro di studi europei “Jean Monnet” di Trento. Gli studi, le ricerche e le collaborazioni in ambito universitario e non solo lo hanno portato ad approfondire più tematiche, dall’integrazione europea alle dinamiche partecipative, dalla governance locale alla sociologia dell’ambiente. In particolare negli utlimi anni ha condotto ricerche nel settore delle energie rinnovabili, dei conflitti ambientali, della partecipazione della società civile al policy-making locale e dello sviluppo dei piccoli comuni italiani. Ha avuto la possibilità di osservare e studiare alcune importanti esperienze di sviluppo locale nella montagna alpina ed appenninica e nei contesti ecomuseali. Dal 2011 collabora con l’Unità di studi interdisciplinari per l’economia sostenibile dell’università LIUC “Carlo Cattaneo”, con la quale ha partecipato a due progetti di sviluppo del capitale umano nella steppa mongola. 25


Annibale D’Elia Ricercatore ed esperto di formazione e orientamento – si occupa da oltre 10 anni di politiche per i giovani e comunicazione con il cittadino. Nel 2006, per il network europeo Eurodesk, ha pubblicato “Reti Istruzioni per l’Uso”, uno dei primi studi in Italia sull’uso delle strategie 2.0 nel campo delle politiche pubbliche. Dal 2007 lavora perla Regione Puglia, nello staff del programma per le politiche giovanili “Bollenti Spiriti”.

Carlo Andorlini Lavora nel settore socio-educativo dal 1996 . E’ stato educatore e poi responsabile di strutture per minori e giovani, presidente della Cooperativa sociale Macramè di Campi Bisenzio (FI) dal 1999 al 2006 e nel coordinamento nazionale del settore Formazione di “Libera” dal 2007 al 2008. Insegna dal 2006 presso l ’Università di Firenze -Facoltà di Scienze politiche. Dal 2008 al 2010 è stato responsabile dell’azione di sistema sulle Politiche giovanili della Regione Toscana denominata “Filigrane”. Attualmente coordina l’ufficio “Giovani Si” della Presidenza della Regione Toscana. Ha scritto varie pubblicazioni sul tema dell’educazione alla cittadinanza, le politiche giovanili e il terzo settore.

Chiara Feliziani Macerata, 1983. Laureata cum laude in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Macerata, è dottoranda di ricerca in Amministrazione pubblica europea e comparata presso la facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma. Avvocato dal 2010 e giornalista pubblicista dal 2004, si dedica prevalentemente all’attività accademica. E’ cultrice di diritto pubblico e diritto amministrativo presso varie Università, nonché docente al Master di II livello in Innovazione nella Pubblica Amministrazione organizzato dalla facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Macerata. Dal 2011 è inoltre titolare di un assegno di ricerca presso la facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma. E’ redattrice di Labsus (www.labsus.org) e autrice di diversi articoli, in italiano ed inglese, nel campo del diritto pubblico e amministrativo, in particolare in materia di diritti fondamentali, giustizia amministrativa, contratti pubblici, regolazione economica e ambiente. Nel 20092010 è stata membro dello staff incaricato dal Ministero dell’Ambiente dello studio per la riforma del Codice dell’Ambiente (d. lgs. n. 152/2006), occupandosi in particolare di rifiuti. Nell’autunno del 2011 è stata visiting research fellow presso la School of Law del King’s College di Londra e nel 2012 ha svolto un periodo di studio presso l’Istituto Europeo di Fiesole.

Daniela Selloni Service e Communication Designer, svolge un Dottorato di Ricerca presso il Politecnico di Milano, all’interno dell’unità DIS -‐ Design & Innovation for Sustainability. Si occupa di progettare servizi collaborativi attraverso attività di co-‐design con i cittadini, in particolare nell’ambito cibo. Attualmente partecipa al progetto “Nutrire Milano”, in collaborazione con Slow Food, Università di Scienze Gastronomiche e Politecnico di Milano, con l’obiettivo di creare servizi a filiera corta tra città e campagna. E’ autrice del blog Microsuper, una raccolta di casi emblematici di innovazione sociale e design dei servizi. Insegna al Master in “Design Strategico” di PoliDesign e al Master “Progettare Cultura: interventi d’arte, cultura e design per città, imprese e territori”, in collaborazione fra l’Università Cattolica del Sacro Cuore e Politecnico di Milano. Dal 2003 al 2006 ha ricoperto il ruolo di Visual e Communication Designer nel gruppo creativo autore delle Cerimonie Olimpiche di Torino 2006, presso FilmMaster Group, continuando un percorso di consulenza per i grandi eventi e firmando l’art direction di varie videoscenografie per il teatro, la danza e la moda. L’esperienza di visual designer e art director la porta a sperimentare nuovi linguaggi di comunicazione e di storytelling, per utilizzarli come strumenti di dialogo sociale e co-‐design. (www.microsuper.it, www.nutriremilano.it, www.indaco.polimi.it) 26


Davide Agazzi Tradate (VA), 1981. Laureato in Relazioni Pubbliche e Pubblicità presso l’Università IULM. Master in responsabilità sociale d’impresa. Ricercatore e consulente, si occupa di politiche per la sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa, innovazione sociale e generazione di imprese ad alto valore ambientale e sociale. Lavora per Avanzi. Sostenibilità Per Azioni. In passato ha collaborato con Associazione Pimby, occupandosi di investimenti in infrastrutture e rapporti con i territori.

Davide Gomba E’ un maker torinese. Nasce dal video e dalla sperimentazione audiovisiva e il suo primo progetto Arduino é stato un controller audio/video open-source. Comunicatore, blogger su Arduino.cc, tiene workshop in giro per l’Italia e promuove la cultura dell’open design e della fabbricazione digitale. Ha partecipato attivamente alla realizzazione del primo Fablab in Italia presso la mostra “stazione futuro”, e al termine si é battuto per promuovere e prolungare l’esperienza del FabLab a Torino. Ad inizio anno ha vita – insieme ad Arduino – alle “Officine Arduino”, un’azienda che promuove Arduino in Italia e segue vari progetti legati allo sviluppo del progetto a livello mondiale. Le “Officine Arduino” sono anche sede del FabLab, creando una vivace realtà di condivisione e stimolo per la crescente comunità di makers. E’ profondamente convinto che la difficoltà più grande per realizzare un progetto sia smettere di parlarne (1) decidere di alzarsi (2) ed iniziare a farlo (3). Nel tempo libero realizza giocattoli e inventa storie con suo figlio Djibril.

Dino Amenduni Bari, 1984. Dopo una formazione psicologica (psicologia del lavoro e psicologia della comunicazione), un master in marketing, ha unito la passione per la politica e la fascinazione per i nuovi media iniziando a studiare la costruzione degli orientamenti politici, in particolare dei più giovani. Dal 2007 lavora a Proforma, un’agenzia di comunicazione di Bari che negli ultimi anni ha lavorato a molte campagne elettorali del centrosinistra. Nel 2009 ha coordinato EmiLab, comitato elettorale composto da 100 volontari under-30 a supporto di Michele Emiliano, sindaco di Bari. È coordinatore dello staff social media di Nichi Vendola. È blogger sul Fatto Quotidiano e tra i fondatori di Quink, collettivo di adbusting e mediattivismo. Responsabile nuovi media e consulente per la comunicazione politica di Proforma (http://www.proformaweb.it).

Enzo Maria Le Fevre Cervini Roma, 1981. È docente di Diritto Internazionale e Organizzazioni Internazionali presso l’Università LUISS Guido Carli di Roma. Svolge attività di ricerca in qualità di associato presso la School of Conflict Analysis and Resolution della George Mason University di Washington. Dal 2008 è Coordinatore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione di UNIMED – l’Unione delle Università del Mediterraneo. Dal 2006 al 2011 è stato ricercatore associato presso il Center for International Conflict Resolution della Columbia University di New York. È direttore del Budapest Centre for the International Prevention of Genocide and Mass Atrocities, organizzazione votata al supporto dei governi per la prevenzione dei crimini contro l’umanità. La sua attività è principalmente dedicata a temi legati alla sfera delle relazioni internazionali ed in particolare alla sovranità e alla sicurezza internazionale, ai diritti umani e ai processi di pace. Lavora nel campo della diplomazia preventiva e della trasformazione dei conflitti in qualità di mediatore. Ha ricoperto incarichi di management, ricerca e svolto attività diplomatica in vari governi ed istituzioni internazionali. Nel 2007 è stato incaricato del ruolo di Coordinatore del Programma Europeo per la Prevenzione del Genocidio e dei Conflitti Violenti. Tra il 2008 e il 2011 è stato Consigliere Speciale del Ministero degli Esteri Ungherese. È autore di numerose pubblicazioni in inglese ed italiano.

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Ernesto Belisario www.ernestobelisario.eu Avvocato (fondatore e titolare dello Studio Legale Belisario con sedi a Potenza e Roma), con esperienza ultra decennale in diritto delle nuove tecnologie (privacy, copyright, e-government) e in diritto amministrativo. Si occupa, in particolare, della digitalizzazione dell’attività amministrativa, di democrazia elettronica e dei profili giuridici dell’open government e dell’open data. E’ membro del Comitato Scientifico della Rivista “E-Gov” e Vice Direttore del quotidiano di informazione giuridica LeggiOggi.it; autore di numerosi libri e articoli, è relatore in svariati convegni e seminari e cura “Diritto2.0”, un blog sul diritto delle nuove tecnologie. Ernesto Belisario (specializzato in diritto amministrativo e scienza dell’amministrazione) è docente a contratto presso l’Università degli Studi della Basilicata. Ha fornito numerose docenze e contributi a carattere seminariale presso altri istituti di ricerca ed Università; è Presidente dell’Associazione Italiana per l’Open Government, Segretario Generale dell’Istituto per le politiche dell’innovazione e Presidente del Circolo dei Giuristi Telematici.

Fabrizio Pagani Laureato in Scienze Politiche alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha ottenuto il master Ll.M. all’European University Institute di Fiesole. Ha svolto per alcuni anni attività accademica presso l’Università di Pisa ed è stato Visiting Scholar alla Columbia University, New York, e alla University of Maryland, College Park, MD. È stato NATO Research Fellow e tra i fondatori dell’International Training Programme for Conflict Management della Scuola Superiore Sant’Anna. Successivamente è stato Vice-Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero delle Politiche Comunitarie e quindi Consigliere del Ministro dell’Industria e Commercio Estero. Dopo un periodo presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economici (OCSE) a Parigi è rientrato in Italia come Capo di Gabinetto del Sottosegretario di Stato presso la Presidenza del Consiglio (Governo Prodi). Ha servito nel Consiglio di Amministrazione della SACE. Nel 2009 è stato nominato Consigliere Politico del Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurría ed è oggi Capo dell’Ufficio Sherpa (G8/G20) dell’OCSE. Insegna a Sciences Po a Parigi ed è autore di numerosi testi in materia giuridica e di relazioni internazionali e scrive per giornali e riviste.

Fabrizio Sigillò Catanzaro, 1964. Avvocato civilista e Consigliere presso l’Ordine forense della sua città. Studioso di diritto delle nuove tecnologie e informatica giuridica dal 1995 e componente dell’associazione nazionale “Circolo dei Giuristi Telematici” (www.giuristitelematici.it) di cui è stato presidente per un quadriennio. E’ da due anni incaricato della docenza, presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, del corso in informatica giuridica per il secondo anno della SSPL. Frequente la sua presenza sulle pagine della rivista giuridica Altalex in collaborazione con Morena Ragone, con la quale ha condiviso la redazione di approfondite analisi dei più recenti provvedimenti normativi interessanti, in particolare, l’introduzione degli strumenti informatici in ambito processuale e professionale. La sua attività convegnistica si è focalizzata, nel corso dell’ultimo anno, sull’analisi della compatibilità tra le norme deontologiche professionali e l’utilizzo del social network quale strumento di pubblicità dell’attività forense. L’argomento è stato inserito nei programmi annuali di formazione professionale elaborati dai Consigli dell’Ordine di Cagliari, Firenze, Catanzaro, Bari e Cuneo e che hanno visto e vedranno Fabrizio Sigillò quale relatore nei relativi incontri.

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Filippo Munisteri Palermo, 1978. Funzionario presso la Commissione Europea, DG CONNECT, dove si occupa di politiche per lo sviluppo e il finanziamento di reti di nuova generazione e banda ultra larga. In passato si è occupato di impact assessment, monitoraggio e valutazione di programmi e progetti comunitari, interessandosi a tematiche relative a evidence-based policy e indicatori di performance. In precedenza, ha lavorato per 4 anni presso la società di consulenza Deloitte a Bruxelles dove si è occupato della valutazione di numerosi programmi europei, in particolare dei progetti di sviluppo socio-economico nei Balcani Occidentali e delle tematiche include nell’agenda digitale europea.

Gianluca Sgueo www.gianlucasgueo.it Giornalista, è dottore di ricerca in diritto amministrativo e ricercatore presso il Center for Social Studies dell’Università di Coimbra, Portogallo. é attualmente Coordinatore dei rapporti Governo-cittadini e del sito web del Governo. Dal 2011 insegna Istituzioni di Diritto dell’Unione europea presso l’Università degli Studi della Tuscia. È, inoltre, Direttore dell’Area Istituzioni di I-Com, l’Istituto per la Competitività. E’ socio dell’IRPA (Istituto di Ricerche per la Pubblica Amministrazione) e membro del Direttivo de Il Chiostro-per la trasparenza delle lobby. E’ autore di numerosi articoli scientifici in italiano e inglese. Con Rubbettino ha pubblicato, nel 2011, “Esperimenti di democrazia globale”. Con Egea ha pubblicato, nel 2012, “Lobbying&Lobbismi. Le regole del gioco in una democrazia reale”.

Gregorio Arena È professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Trento. E’ stato Fulbright Scholar presso l’Università di Harvard (U.S.A.) conseguendo il Master of Law nel 1974. E’ Presidente di Labsus, il laboratorio per la sussidiarietà.E’ stato Presidente dell’Opera Universitaria di Trento (dal 1991 al 1993) e Consigliere della Provincia Autonoma di Trento (dal 1993 al 1996). Dal 2004 al 2007 è stato Presidente nazionale di Cittadinanzattiva. E’ socio dell’Associazione italiana dei professori di Diritto amministrativo, del cui Consiglio direttivo ha fatto parte dal 2000 al 2003. Fa parte del Comitato scientifico di Astrid Associazione per gli studi e le ricerche sulle pubbliche amministrazioni) e del Consiglio scientifico della Rivista di Diritto Pubblico, della Rivista Italiana di Comunicazione Pubblica e di NonProfit. E’ membro dell’International Institute of Administrative Sciences, dell’European Group of Public Administration, dell’Associazione Italo-Spagnola di Diritto amministrativo e dell’Associazione Italiana di Diritto Comparato. Ha contribuito alla redazione del regolamento sul diritto di accesso ai documenti amministrativi (Dpr n. 352/1992) e della “legge Bassanini” in materia di autocertificazioni (Dpr n. 403/1998). Ha fatto parte del comitato ristretto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri incaricato della redazione del Testo Unico sulla semplificazione della documentazione amministrativa (Dpr n. 445/2000). Ha fatto parte del Comitato-guida per la riorganizzazione del Ministero delle finanze e la realizzazione delle Agenzie fiscali (1999-2001). Nella sua attività di ricerca ha affrontato inizialmente temi connessi con i profili organizzativi della pubblica amministrazione, anche di diritto comparato, per passare poi allo studio dei problemi riguardanti il procedimento amministrativo, approfondendo le tematiche connesse con la partecipazione e con la trasparenza amministrativa. Negli anni Novanta ha sviluppato nuove linee di ricerca riguardanti la comunicazione di interesse generale ed il rapporto fra i valori costituzionali e la pubblica amministrazione. Negli ultimi anni la sua attività di ricerca ha riguardato soprattutto il principio di sussidiarietà ed i suoi profili applicativi.

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Luca De Biase Laureato in Economia all’Università Bocconi di Milano, si è formato come storico all’École des hautes études en sciences sociales di Parigi e ha condotto le prime ricerche all’Archivio di Stato di Venezia. Ha tenuto seminari di ricerca in Storia Economica e Sociale alla Bocconi. Ha collaborato per molti anni con l’OCSE di Parigi nell’ambito delle ricerche sulle politiche di sviluppo territoriale. Ha tenuto corsi di giornalismo e nuovi media all’Università di Padova e allo Iulm di Milano. Ha dato lezioni su democrazia e media sociali a Sciences Po, Parigi, nel Master of Public Affairs. Come giornalista si occupa di innovazione tecnologica e prospettive sociali ed economiche dei nuovi media ed ha scritto per diversi giornali: ItaliaOggi, Mondo Economico, Fortune Italia, Espansione, Panorama, The Industry Standard, Problemi dell’Informazione, Corriere della Sera, l’Espresso e La Stampa. È stato caporedattore dell’inserto del giovedì (Nòva 24) del quotidiano Il Sole 24 ore, dedicato ai temi della ricerca e dell’innovazione.

Luca Meldolesi Roma, 1939. E’ laureato in giurisprudenza all’università di Bologna (1963) e in economia e politica all’università di Cambridge UK (1966). Formatosi come economista teorico, Meldolesi ha sviluppato un punto di vista scientifico più ampio lavorando con i professori Piero Sraffa (in Inghilterra), Fernand Braudel (in Francia) e Albert Hirschman (negli Stati Uniti). Meldolesi ha pubblicato un vasto numero di volumi e di saggi che dall’economia, l’economia applicata, la politica economica e la storia del pensiero economico sconfinano talvolta nell’economia aziendale, la scienza politica, la sociologia, la psicologia, la storia. Parte del suo lavoro è stato tradotto in inglese, francese, spagnolo, portoghese e bengalese. Meldolesi ha svolto anche attività di ricerca all’estero in diversi paesi; in primo luogo negli Stati Uniti. Meldolesi ha insegnato all’Università di Roma La Sapienza, all’Università della Calabria, alla Sorbona (Paris 3), alla Scuola superiore della pubblica amministrazione di Roma e all’Università Federico II di Napoli, dove è stato titolare della cattedra di politica economica presso la Facoltà di economia. Negli ultimi anni, Meldolesi ha concentrato i suoi interessi di ricerca sul Mezzogiorno e sulla riforma dello Stato, con particolare riguardo (da un lato) ai sistemi di piccola impresa, all’occupazione e all’emersione delle attività e del lavoro; e (dall’altro) all’identità italiana, alla “quarta libertà”, ad una politica economica federalista per il Mezzogiorno e per il Paese, a prove di dialogo Milano-Napoli, al federalismo democratico. Nel 1992-93, Meldolesi è stato consigliere economico del Ministro della Difesa e, nel 1997-99, consigliere economico del Presidente della Cabina di regia nazionale presso il Ministero del Bilancio-Tesoro. Dal 1° novembre 1999 al 1° gennaio 2004 ha ricoperto il ruolo di presidente del Comitato per l’emersione del lavoro non regolare presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri; e da quella data fino al 28 febbraio 2008 ha svolto il medesimo compito presso il Ministero del Lavoro.

Marcello Urgo Matera, 1978. Dottore di ricerca in Tecnologie e Sistemi di Produzione e ricercatore presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano dove è titolare del corso di “Sistemi Integrati di Produzione” e collabora al corso di “Gestione della Ricerca” per la formazione dei Dottori di Ricerca nell’ambito dell’ideazione, sviluppo e gestione di progetti di ricerca. Svolge attività di ricerca nell’ambito della progettazione e gestione dei sistemi produttivi. È socio AITeM (Associazione Italiana Tecnologia Meccanica) e membro del Project Management and Scheduling EURO Working Group (WG-PMS).

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Mariella Stella Matera, 1977. Lavora per il Servizio Programmazione e Comunicazione della Croce Rossa Italiana. Si occupa di comunicazione istituzionale ed eventi. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Foggia, si è occupata di didattica delle lingue classiche, didattica multimediale per il sostegno e orientamento universitario. Ha lavorato come consulente presso l’Università di Foggia e presso scuole secondarie di secondo grado per progetti di orientamento alle scelte scolastiche e professionali. Ha lavorato per il ministero dei Beni e le attività culturali, occupandosi di didattica dei beni culturali e lavorando alla realizzazione di prodotti multimediali di supporto a eventi e mostre. Ha lavorato come progettista nell’ambito di progetti POR, PON e Programmi Comunitari.

Matteo Ciastellardi Milano, 1976. E’ ricercatore all’IN3 (Internet Interdisciplinary Institute) diretto da Manuel Castells, presso l’Universitat Oberta de Catalunya (Barcellona) e collabora con Derrick de Kerckhove all’interno del Digital Culture Research Program. Dal 2009 è Professore a contratto per il corso di Nuovi Linguaggi Informatici e titolare del Laboratorio Hermes_Net dell’Università degli Studi di Milano. Ha conseguito il Ph.D. in Communication Design al Politecnico di Milano dopo essersi laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Milano. Nel 2007 è stato McLuhan Fellow presso il McLuhan Program in Culture and Technology dell’Università di Toronto. È co-fondatore della società Universal Margin, per la quale si occupa degli aspetti di R&D. Dal 2011 è Direttore Editoriale dell’International Journal of McLuhan Studies. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sul social media design per la gestione bottom-up dell’informazione in rete, sulle tematiche di swarm/cloud intelligence e sulla riattivazione politica tramite social networking. Ha pubblicato il testo “Le Architetture Liquide” (Led, 2009) e diversi paper su ipertestualità, ontologie ibride e costruzione connettiva della conoscenza in rete.

Michele D’Alena www.micheledalena.it Padova, 1976. Vive e si diverte occupandosi di comunicazione e marketing per enti pubblici, privati e noprofit sui temi di e-goverment, turismo e CSR cercando di innescare dinamiche partecipative con particolare attenzione alle ricadute sociali. Attualmente coordina il progetto “Agenda Digitale” del Comune di Bologna (http://iperbole2020.tumblr.com), TagBoLab, il laboratorio di marketing territoriale nel web 2.0 del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Comunicazione Pubblica e Sociale dell’Università di Bologna (http://www.tagbolab.it/) e italiagermania ( pattaforma web della Camera di Commercio Italiana per la Germania (http://www.italiagermania.org/).

Morena Ragone Giurista, dottoranda di ricerca presso l’Università di Foggia, studiosa di diritto di Internet e delle nuove tecnologie, diritto d’autore, informatica giuridica, eGovernment e Open Govenment, ha approfondito le problematiche giuridiche connesse alla rete e ai nuovi media, nonché alla tutela e al trattamento dei dati personali. È docente e relatrice in convegni di settore, pubblica articoli di approfondimento sui quotidiani giuridici online Altalex e LeggiOggi, è editor della rubrica ‘Diritti Digitali’ per la testata online ‘Ninja Marketing’. Cofondatrice del Centro Studi di Diritto dello Spettacolo e tra i promotori degli Stati Generali dell’Innovazione, è Vice-Presidente dell’associazione Wikitalia e del Circolo dei Giuristi telematici. Attualmente è responsabile di Azione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale presso la Regione Puglia.

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Paolo Verri Torino, 1966. Paolo Verri è stato prima direttore di una piccola casa editrice, poi coordinatore del Salone del Libro di Torino. A 32 anni, è passato alla sua seconda passione: Torino. Ha lavorato per due sindaci, prima sul piano strategico Torino Internazionale, che ha sviluppato tra gli altri i progetti Torino Wireless e Torino Automotive, e poi dal 2004 al 2006 alla Fondazione Atrium Torino, di cui è stato direttore. Dal 2007 al2010 ha diretto Italia 150, il Comitato per i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia che si tengono a Torino e in Piemonte nel 2011.Oggi, oltre a lavorare part-time per il Comitato Italia 150, collabora con molte città italiane e straniere come event and urban planner. In particolare, dopo un’esperienza con le città del North Anglia, sta lavorando con la Fondazione Marzotto di Vicenza, alla candidatura di Matera capitale Europea della cultura nel 2019, alla candidatura di Roma sede delle Olimpiadi estive del 2020 e alla promozione e sviluppo del Piano strategico di Rimini.

Pietro Speroni di Fenizio www.pietrosperoni.it Nato a Milano, ma cresciuto a Roma. Vive dal 1998 all’estero. Dopo aver conseguito una laurea in Matematica a Roma, interessato alla Vita Artificiale, completa un Master a Brighton su Evolutionary and Adaptive Systems; ma l’amore per il rigore matematico e la preparazione lo porterà come parte del suo dottorato (in bioinformatica) a formalizzare le basi algebriche della Chemical Organization Theory. Teoria che diventa poi parte della più generale Systems Biology. Vive per 7 anni in camper viaggiando tra varie università, collaborando e partecipando a progetti Europei (PACE, ESIGNET) e conferenze. Si stabilisce nel 2009 in Portogallo (dove ha appena completato un post doc di 3 anni). Questo corrisponde anche a un cambiamento di indirizzo nella ricerca accademica. Dopo 10 anni di ricerca nel campo della Vita Artificiale decide infatti di cambiare e dal 2009 si occupa principalmente di eDemocracy ed eParticipation cercando di rispondere a due domande fondamentali: (1) Come permettere a milioni di persone di pensare insieme? (2) Come dovrebbe essere la Democrazia del 21esimo secolo? Per affrontare questi problemi sviluppa svariati modelli usando strumenti informatici e rigore matematico. Mischiando Voting Theory e Fronte di Pareto produce due algoritmi per permettere a gruppi di varie dimensioni di partecipare in maniera equa. Non contento formalizza il concetto di eDemocracy a Partecipazione Equa, in un sistema in cui chiunque possa partecipare in maniera indipendente da elementi estranei al suo contributo (per esempio la sua ricchezza ma anche la grandezza della sua rete sociale). Altre sue passioni includono il Tai Chi Chuan, la Meditazione Taoista e la Permacultura. Usa mappe mentali sia per pensare che per spiegarsi e insegnare e una mappa dei suoi interessi accademici può essere consultata su: http://mind.pietrosperoni.it/ResearchInterests

Roberto Battaglia 1961, ha maturato una lunga esperienza nel campo delle risorse umane in diverse aziende bancarie: Responsabile Sviluppo Organizzativo e, in seguito, Direttore del Personale in Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, Responsabile Sviluppo Manageriale dirigenti in Sanpaolo IMI, Responsabile Formazione Manageriale in Intesa Sanpaolo. Da luglio 2007 guida la Formazione del Gruppo Intesa Sanpaolo.

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Rosamaria Bitetti E’ dottoranda in Law and Economics alla LUISS “Guido Carli”, Roma, e ricercatrice al Laboratorio di Analisi Politiche e Sociali LUISS-LAPS. Charles G. Koch Fellow all’Institute of Humane Studies at George Mason University (VA), ha lavorato come ricercatrice presso l’International Policy Network (London), l’Atlas Economic Research Foundation (DC), la Fondazione Ugo Bordoni (Roma), la World Bank ed è al momento Fellow dell’Istituto Bruno Leoni, Torino e dell’Istituto Affari Internazionali, Roma. Parte dell’Open Economics Working Group della Open Knowledge Foundation, ha coordinato il progetto Yourtopia Italia, che si propone di creare un indice user-generated di progresso sociale su scala regionale. Uno dei suoi interessi di ricerca principali è il rapporto fra innovazione tecnologica, diritto ed economia, in particolare come la maggiore disponibilità di informazioni influenzi il ciclo di creazione di policy e cambi li giustificazioni dell’intervento pubblico.

Stefano Baia Curioni Laureato in Discipline Economiche e Sociali, dottore di ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. Dal 2000 professore Associato di Storia Economica presso l’Università Bocconi. Attualmente è direttore della laurea Specialistica di Economia per l’arte e la cultura in Bocconi (Cleacc-Acme). Dal 2004 al 2009 è stato Direttore del centro ASK, Laboratorio di ricerca sulle istituzioni artistiche e culturali di cui oggi è Vice Presidente. Dal 2005 al 2009 Direttore generale della Fondazione ERGA, creata dall’Università L. Bocconi e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa. Nel 2008 membro della Commissione per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano, nominata dal Ministero per i Beni e le Attività Artistiche e Culturali. Partecipazione a board e comitati: dal 2008-2009 ad oggi membro del comitato scientifico del Palazzo Tè di Mantova, dal 2009 membro del consiglio di ammini a Fondazione Ratti di Como, dal 2011 membro del comitato scientifico della Fondazione Civita, del consiglio di amministrazione del Piccolo Teatro. (http://faculty.unibocconi.it/stefanobaiacurioni/)

Ospiti Partecipano alla Summer School anche Salvatore Adduce (Sindaco di Matera), Franco Stella (Presidente della Provicnia di Matera) e Vito De Filippo (Presidente della Regione Basilicata). Inoltre, hanno accettato l’invito a partecipare a sessioni extracurriciolari anche alcuni ospiti e amici di RENA, fra cui:

Andrea Di Benedetto Giovane imprenditore di prima generazione (ha fondato a Pisa dieci anni fa una start-up tecnologica), è Presidente Nazionale dei Giovani Imprenditori di CNA

Giuseppe Civati Laureato in filosofia nel 1998, nel 2004 ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università Statale di Milano, dove collabora alla ricerca presso la cattedra di Storia della Filosofia. E’ consigliere regionale della Lombardia per il PD

Gregorio De Felice Responsabile della ricerca e Chief Economist di Intesa Sanpaolo, Presidente AIAF, Associazione Italiana degli Analisti Finanziari. Laureato in Scienze Economiche e Sociali all’Università Bocconi, Milano. Dal 1994 al 1999, Professore di Economia Monetaria presso l’Università Bocconi. E’ responsabile del comitato di ricerca dell’Associazione Bancaria Italiana ed è stato nominato delegato italiano del Comitato affari economici e monetari della Federazione bancaria europea (EBF). 33


Analisi dei partecipanti La Summer School é aperta a candidati desiderosi di vivere con impegno il proprio ruolo di cittadini responsabili e pronti a mettersi in gioco per migliorare la propria comunità. L’ambizione di RENA è far incontrare persone con profili disciplinari diversi, ma motivate a mettere a sistema competenze ed abilità complementari; l’obiettivo è far lavorare insieme economisti e blogger, filosofi ed imprenditori, ingegneri e sociologi, programmatori informatici e architetti. La partecipazione alla scuola presuppone anche la disponibilità dei partecipanti a mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti continuando a portare avanti i progetti che ne scaturiscono. Ulteriore obiettivo è raggruppare una classe rappresentativa dell’intero paese e, allo stesso tempo, formare un nocciolo duro di cittadini attivi per il territorio che ci ospita. Le candidature sono state aperte sul sito di RENA (www.progetto-rena.it) dall’11 al 28 luglio: ben 110 aspiranti partecipanti da tutta Italia hanno creduto nel progetto della Summer School e hanno mandato la loro candidatura. Il Comitato di selezione, composto da soci di RENA e docenti della Summer School, ne ha selezionati 30: fra loro, professionisti e imprenditori, studenti e accademici. Il processo di selezione si è fondato non soltanto sul Curriculum Vitae ma anche, e soprattutto, nelle risposte a quattro domande specifiche: 1. Perché vorresti partecipare alla Summer School RENA? 2. Quali competenze potresti mettere a disposizione della tua comunità territoriale di riferimento? 3. Hai mai portato avanti un progetto per la tua comunità locale/professionale/altra comunità? 4. Qual è il ruolo e quali sono le azioni concrete di un cittadino responsabile? Alla Summer School hanno partecipato anche sei uditori, alcuni provenienti dalle Istituzioni locali patrocinanti l’iniziativa, altri scelti fra i candidati materani. Con questo gesto di apertura, gli organizzatori hanno voluto trasferire alla città e al territorio che ospita la Summer School il patrimonio di conoscenze e di innovazione che le lezioni e il corpo docente hanno portato ai partecipanti.

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provenienza dei partecipanti

rappresentanza di genere

etĂ dei partecipanti

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I partecipanti

Alberto Bitonti 1982, Roma. Laureato in Scienze politiche e comunicazione alla Luiss di Roma, nel 2011 ha conseguito un dottorato in teoria politica con una ricerca sul concetto di Interesse Pubblico. Fellow della School of Public Affairs all’American University di Washington DC, si occupa da diversi anni di lobbying, trasparenza e cittadinanza. Attivo nell’associazione dei lobbisti italiani Il Chiostro (Per la trasparenza delle lobby) e in diverse associazioni di cultura politica. Al momento è ricercatore presso l’Eurispes.

Alberto Stornelli 1983, Luco dei Marsi (AQ). Laureato in Informatica a L’Aquila, espulso dalla città dal terremoto. Nonostante il lavoro provi a spingerlo lontano le radici non lo lasciano andare via dalle sue terre dove collabora con una rivista di giornalismo locale, una squadra di calcio e un’agenzia di comunicazione. Si divide tra progettazione web, pubblicità online e consulenze informatiche ma la vera killer app è il rapporto con la pubblica amministrazione tramite strumenti tecnologici e partecipazione.

Alessandra La Palombara 1973, Vasto (CH). Laureata in lettere Classiche all’Università degli Studi di Bologna (Erasmus in Spagna), ha un Master in Management delle imprese Sociali, Non Profit e Cooperativa dell’Università Bocconi. Ha lavorato negli Stati Uniti nel Dipartimento di Italian Studies dell’Università di Wellesley e a Ginevra per International AIDS Society. Negli anni ha svolto attività di volontariato in progetti di cooperazione internazionale in Africa e di integrazione rivolti ai cittadini extra-comunitari in Italia. Attualmente è Responsabile Fundraising e Comunicazione della sezione bolognese dell’AIL, Associazione Italiana Linfomi e Mieloma ONLUS. E’ socio ASSIF (Associazione Italiana Fundraiser) e fra i suoi obiettivi professionali c’è quello di collaborare per rendere più efficiente, professionale e solido l’ambito Non Profit in Italia affinché sia un punto di riferimento efficace nello sviluppo del welfare nazionale.

Alessandro Niglia 1985, Roma. Laurea Magistrale in Studi Europei e Master in Geopolitica e Sicurezza Globale conseguiti presso l’Università Sapienza di Roma. Consulente per lo Studio Papperini in un progetto di sviluppo per nuove metodologie di relocation e corporate location. Membro e fondatore dell’Associazione Ethopolis che si propone lo scopo di riaffermare l’importanza dell’etica nell’attività politica. Ha contribuito all’implementazione del progetto “Saper Leggere il territorio” per lo sviluppo locale del Terzo Municipio di Roma individuando le risorse economiche, sociali e culturali determinanti per il territorio.

Andrea Latino 1990, Casorate Sempione (VA). Global Shaper per il World Economic Forum e Edgeryder per il Consiglio d’Europa. Green Geek; fondatore del progetto GSE, per la cultura dell’innovazione nelle scuole. Divulgatore tecnologico, web designer/grafico freelance. Laureando in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali presso l’Università Cattolica di Milano; si interessa di innovazione sociale e politiche pubbliche per l’innovazione, con particolare riferimento - ma non solo - a quelle per l’educazione. http://www.andrealatino.it 37


Andrea Milan 1986, Caltanissetta. Lavora come ricercatore presso l’Istituto per l’Ambiente e la Sicurezza Umana dell’Universitá delle Nazioni Unite (UNU-EHS). Nel 2011 ha condotto ricerche empiriche in Guatemala, Peru e Bangladesh e tra il 2009 ed il 2010 ha svolto attività di ricerca presso la Divisione per lo Sviluppo Sostenibile dell’ONU (UNDESA-DSD) a New York. Ha conseguito una laurea in Economia delle Amministrazioni Pubbliche e delle Istituzioni Internazionali e una laurea specialistica in Economia Applicata e Politiche Economiche presso l’Università degli Studi di Ferrara. Durante gli studi ha frequentato un anno accademico in Inghilterra (University of Birmingham) ed un semestre negli Stati Uniti (Middlebury College). Parla correntemente inglese, spagnolo e francese.

Antonio Elettrico 1979, Matera. Laurea in architettura presso l’Università degli Studi di Napoli, Federico II. Architetto libero professionista; opera nell’ambito dell’architettura e del design. Nel 2004 partecipa al workshop: ”Anàlisis e intervenciòn en el boulevard Parque de Genil” presso la Escuela Tècnica de Arquitectura de la Universidad de Granada”. Presidente e socio fondatore dell’associazione “MIMERS – design al plurale”, rete di professionisti che si occupa di promuovere la cultura del design.

Assunta Di Chiara 1986. Melito Irpino (AV). Si è laureata in Economia e Finanza (Università di Bologna) con una tesi sull’apartheid nel mercato del lavoro italiano e le relative prospettive di riforma. Ha poi conseguito la laurea magistrale in Discipline Economiche e Sociali in Bocconi con una tesi sulla strategia di politica monetaria europea dopo la crisi. Prima di laurearsi, ha svolto uno stage presso la Commissione Europea (DG SANCO), a Bruxelles, dal settembre al dicembre 2011.

Carolina Raiola 1984, Torre del Greco (NA). Laureata in Comunicazione Istituzionale e d’impresa all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Dal 2010 lavora come consulente esperta di comunicazione e consultazione pubblica presso l’Ufficio per la semplificazione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica (Presidenza del Consiglio dei Ministri). Ha fatto parte del gruppo di lavoro di Astrid sulla qualità della regolazione e la riduzione degli oneri burocratici e dal 2009 conduce ricerche sulla consultazione pubblica e l’analisi d’impatto della regolazione per conto dell’Osservatorio AIR, di cui cura anche le attività di comunicazione. È stata stagista nell’Ufficio Comunicazione e Marketing dell’Agenzia Napoletana Energia e Ambiente. Giornalista pubblicista dal 2007, è direttore responsabile del trimestrale IRPA Studi. Ha pubblicato le ricerche “La consultazione telematica per la semplificazione” (Il Mulino, 2010) e “Il controllo di gestione nei comuni italiani. Un’indagine empirica” (Donzelli Editore, 2011). È autrice di due paper sulle attività di consultazione telematica svolte dalle Autorità indipendenti italiane.

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Cristina Belloni 1982, Gallipoli (Lecce) – Founder e Managing Director di POLISEMIA, società di consulenza e formazione nel campo della comunicazione, delle politiche pubbliche, dell’ambiente e dell’energia, dell’europrogettazione. È direttore della Scuola di Europrogettazione (www. scuolaeuroprogettazione.eu) e responsabile relazione esterne di UNITEL Puglia. È esperta in management dei progetti europei e collabora con enti pubblici, società pubblico-private, università e associazioni professionali. Comunicatore pubblico e consulente politico, ha al suo attivo numerose campagne elettorali ed ha lavorato come assistente per un parlamentare italiano. Per la Scuola dei Master in Comunicazione Pubblica e Politica dell’Università di Pisa ha svolto attività di ricerca nel campo del policy-making comunitario, studiando la funzione strategica di informazione e comunicazione nel contesto politico e istituzionale dell’Unione europea. Laurea in Comunicazione presso l’Università di Pisa, Master in Comunicazione Pubblica e Politica (2008), Master in Civic Education (2010), Master in Europrogettazione (2011). Fotografa a tempo perso, si dedica al recupero di archivi fotografici sulla questione meridionale e al reportage delle periferie urbane.

Domenico Di Giacomo 1983 Lanciano (Chieti). Dottorando in Storia del Pensiero Economico presso il Dipartimento di Studi sullo Sviluppo Economico (DISSE) dell’ Università degli Studi di Macerata, studia economia monetaria ed in particolare il pensiero di Milton Friedman dal punto di vista metolodogico, della teorizzazione e della storia monetaria. In ambito accademico è stato visiting student presso il Laboratorio di Ricerca Phare, Pôle d’Histoire de l’Analyse et des Représentations Economiques de l’Université Panthéon – Sorbonne Paris 1 nel 2010 dove ha studiato teoria monetaria contemporanea ed ha fatto parte di diversi gruppi di ricerca in convenzione tra dipartimento maceratese e parigino. Ha una laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Gestione dei Sistemi territoriali all’Università degli Studi di Macerata, crede nella partecipazione attiva dei cittadini da perseguire mediante progetti di innovazione sociale, così ricopre l’incarico di Segretario Organizzativo Regionale AbruzzoCamp all’interno dell’Associazione ItaliaCamp e svolge attività politica a livello locale.

Eleonora Pillitteri 1985, Palermo. Laureata in Scienze per la Cooperazione Internazionale a Palermo, ha collaborato con una ONG per un progetto di eco-turismo in Egitto e ha successivamente conseguito la laurea magistrale in European Economy and Business Law all’Università di Roma “Tor Vergata”. Ha collaborato con l’Unità di Valutazione degli Investimenti pubblici presso il Ministero dello Sviluppo economico, occupandosi di valutazione delle performance regionali relative all’obiettivo di servizio-istruzione nell’ambito del QSN per la politica regionale di sviluppo 2007/2013. Attualmente si occupa di assistenza tecnica alle Regioni per il recepimento e la formazione nella normativa comunitaria presso il Dipartimento delle Politiche Europee alla Presidenza del Consiglio. Scrive e si interessa di modelli organizzativi all’interno della PA, di partecipazione della società civile nella gestione e formulazione delle politiche pubbliche.

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Enrico Saltarelli 1980, Bologna. Laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l’Universita’ di Bologna (Forlì) e presso SAIS (Bologna-Washington, DC) con un Master in International Environmental and Energy Policy, Enrico si occupa di politiche ambientali relative al cambiamento climatico. In particolare, ha collaborato con UNEP su uno studio di fattibilità di UNREDD (Reducing Emissions from Deforestation and Forest Degradation) per le foreste in Tanzania e poi con l’ONG International Emissions Trading Association (IETA) studiando i mercati internazionali del carbonio. Dopo un’esperienza come consulente presso la Banca Mondiale (Unita’ Energia), effettuerà uno stage presso la Commissione Europea (DG CLIMA).

Erica Sirgiovanni 1985, Monza. Laureata in scienze della comunicazione con indirizzo storico-politico alla Statale di Milano. Giornalista pubblicista, comincia a lavorare in radio per passare poi alla carta stampata, sua grande passione. Durante i primi anni della professione ha collaborato con diverse testate nazionali e locali, occupandosi soprattutto di politica, società e ambiente per poi diventare co-responsabile della pagina milanese di Terra - quotidiano ecologista. Nel 2012 un Master in comunicazione sociale, politica e istituzionale all’Università Iulm. Oggi tirocinante in una società che si occupa di comunicazione pubblica, studia il rapporto tra società, Istituzioni, p.a , politica e comunicazione. “Per aspera sic itur ad astra” crede fermamente nella possibilità di partecipare al processo di innovazione e riforma di questo paese, lavora con la finalità di ottenere la “leva della responsabilità”.

Fernanda Faini 1979, Firenze. Laureata con lode in Giurisprudenza presso l’Università di Firenze. Presso Regione Toscana è responsabile della posizione organizzativa che si occupa di assistenza giuridica, studio ed elaborazione della produzione normativa in materia di amministrazione digitale, innovazione, semplificazione e sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza, con partecipazione al processo di formazione degli atti nazionali. Docente a contratto del corso “Diritto dell’amministrazione digitale” all’interno dell’insegnamento di Informatica giuridica presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. Collabora come docente con FormezPA. Docente di corsi di formazione per Regione Toscana. Autrice di pubblicazioni su riviste giuridiche scientifiche (quali Informatica e Diritto, Altalex, Diritto & Diritti) e su siti web istituzionali (quali Regione Toscana, RTRT). Relatrice e moderatrice in convegni e seminari nelle materie di competenza. Relatrice nella Conferenza annuale 2011 del Circolo dei Giuristi telematici. Negli anni 2010, 2011 e 2012 ha frequentato il corso di alta formazione politico istituzionale Eunomiamaster. E’ autrice nel libro “150 anni dall’Unità. Italia ce la puoi fare. 15 giovani, un racconto, 150 proposte”, editore Pagliai 2011. Ha curato l’open talk “Italia 2.0, innovare si può: esperienze fiorentine a confronto”, svolto a Firenze nel 2012. Direttore “Officina Merito” di Officine Democratiche, associazione di cultura politica.

Francesca Battistoni 1982, Chieti. Laureata in Economia delle Imprese cooperative e delle Organizzazioni Non Profit, sviluppa una passione per i temi dell’economia della cultura, dello sviluppo locale e del welfare. Lavora per Liverpool Capitale Europea delle Cultura 2008 nel progetto “Cities on the Edge” e attualmente svolge un dottorato di ricerca in Pianificazione del territorio e delle Politiche Pubbliche presso lo IUAV di Venezia occupandosi di “smart cities” e innovazione sociale. Nel 2012 fonda la cooperativa sociale “Ecoliving” che gestisce il centro di economia alternativa “l’Ape Bianca”.

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Francesca Grandi 1976, Cremona. Dottoranda in Scienze Politiche alla Yale University. Studia conflitti armati e violenza politica. La sua ricerca è focalizzata su esecuzioni extra-giudiziarie alla fine delle guerre e le loro conseguenze sui processi di consolidamento della pace e di democratizzazione. Ha lavorato per quattro anni alle Nazioni Unite: all’Alto Commissariato per i Diritti Umani a Ginevra, al Dipartimento di Affari Politici a New York e nella missione di pace a Timor Est, concentrandosi sulla prevenzione di conflitti, la riconciliazione politica postconflitto e i diritti umani. Ha studiato e lavorato nel campo dello sviluppo economico con un Master a SAIS (Hopkins University SAIS) a Washington DC, una ricerca su politiche fiscali contro la poverta’ alla Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’America Latina e i Caraibi a Santiago del Chile, uno stage alla Commissione Europea (DG Development) a Bruxelles e una consulenza per una ONG in un villaggio di pescatori in Ecuador. Francesca é laureata in Filosofia della Scienza all’Universita’ degli Studi di Milano (Erasmus a Brema in Germania). Come volontaria, ha lavorato per una ONG a Washington DC (programmi di alfabetizzazione legale in comunita’ rurali in Africa), in un campo di rifugiati in Croazia, e nell’accoglienza per i senza-tetto a New York, New Haven e Cremona.

Gaia Sinnona 1981, Milano. Ha conseguito la laurea specialistica in “Relazioni internazionali” e la laurea triennale in “Scienze internazionali ed istituzioni europee” presso l’Università degli Studi di Milano con due tesi sulla gestione dei fiumi internazionali ed il diritto all’acqua. Nel 2010 ha ottenuto il master in “Diplomacy” presso l’ISPI. Durante il periodo universitario ha lavorato per un periodo a Londra per il team anti-trust dello studio legale Charles Russell ed a Ginevra per una esperienza di stage presso le Nazioni Unite. Subito dopo la laurea é stata assunta come assistente al Parlamento europeo, dove si é occupata delle tematica dei diritti delle donne e del tema della gestione delle risorse idriche, attraverso l’organizzazione di una conferenza internazionale “Peace with water” per conto del World Political Forum. Dal 2010 ha lavorato come ricercatrice presso la Fondazione Eni Enrico Mattei su progetti europei riguardanti le misure di adattamento a siccità e inondazioni. Ha recentemente preso parte alla International Water Week di Amsterdam, alla conferenza “Water Security, Risk and Society” ad Oxford e alla European Summer School “Management of International Water” per la presentazione di sue personali ricerche ed articoli scientifici.

Gaja Pellegrini Bettoli 1972, Bruxelles. Esperta in relazioni internazionali,con dieci anni di esperienza maturati nel settore pubblico e privato, curando ‘Public Affairs’ e la comunicazione istituzionale con forte interesse per il giornalismo. Gaja ha lavorato presso la Commissione Europea (DG SANCO) dove curava la strategia di comunicazione con il gabinetto della commissaria Kuneva. Presso il Parlamento Europeo e’ stata assistente per un eurodeputato italiano. Gaja ha lavorato negli Stati Uniti alla Camera di Commercio Franco-Americana di Washington DC ed in Europa presso diverse agenzie di comunicazione. Oltre alle istituzioni europee, un aspetto importante della sua esperienza si e’ sviluppato curando gli interessi del segretariato di una ‘business coalition’ con la Banca Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale. Laureta in Scienze Politiche in Italia, con un Master in Storia Economica dalla London School of Economics, ha pubblicato articoli sul Corriere della Sera on-line, con France24 per il loro sito on-line ‘the observers’. Gaja e’ ‘Mediterranean fellow’ presso the Atlantic Treaty Association (ATA).

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Giulia Sateriale 1981, Bologna. Economista, ha ottenuto nel 2008 il master in Environmental Policy and Regulation presso la London School of Economics and Political science. Da quattro anni collabora con Indica srl in cui e’ responsabile dell’area cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile.

Ilaria D’Auria 1983, Roma. Laureata in Sociologia a Bruxelles, ha approfondito i suoi interessi per le politiche culturali nel Mezzogiorno con un dottorato in Antropologia presso l’F.N.R.S., dal titolo “i Sassi di Matera: da vergogna nazionale a patrimonio dell’umanità”. Accanto alla collaborazione con il Comitato promotore Matera2019, Ilaria si occupa della gestione dell’art-café Le Fonograf a Bruxelles e di europrogettazione in campo culturale. Gli ambiti d’interesse e d’intervento sono: la ricerca-azione, la pianificazione culturale, gli strumenti di programmazione partecipata, la progettazione europea, il Mezzogiorno italiano e le politiche culturali come volano e strumento di sviluppo e riscatto.

Margherita Alberton 1982, Bassano del Grappa (Vicenza). Laureata in Economia per le Arti la Cultura e la Comunicazione presso l’Università Commerciale L. Bocconi in Milano. Ha effettuato periodi di studio presso la McCombs Business School ad Austin (Texas) e la Scuola Normale di Pisa. Il forte interesse per le tematiche relative all’economia della cultura, specialmente legata al settore del patrimonio culturale, è il filo rosso del suo percorso professionale. Ha ricoperto ruoli di responsabilità nel controllo di gestione e nella direzione generale di una società italiana di organizzazione di mostre temporanee d’arte collaborando con enti locali e amministrazioni cittadine. Attualmente svolge attività di consulenza per start-up legate all’ambito culturale.

Michele Restuccia 1981, Bologna. E’ laureato in Filosofia all’Università di Bologna con una tesi dedicata alle politiche territoriali e alle soluzioni in materia di governance e pianificazione. Lavora per Sovvenzione Globale Spinner, il programma della Regione Emilia-Romagna per preparare le persone negli ambiti della ricerca e dell’innovazione tecnologica. In particolare Michele si occupa di supportare progetti di creazione di impresa, trasferimento tecnologico, innovazione organizzativa e riprogrammazione professionale. Collabora inoltre con l’associazione Locomotiv di Bologna. In passato ha curato “Ossigeno! - Idee che respirano”, un settimanale radiofonico in onda su Radio Città del Capo dedicato a creatività, innovazione e sostenibilità.

Nicola Cestaro 1989, Padula (SA). Laureando in Informatica presso l’Università degli Studi di Salerno. Collabora con associazioni di volontariato locale volte alla promozione e alla salvaguardia del territorio. Crede nell’importanza di un’alfabetizzazione digitale a tutto tondo come primo passo per una possibile Cittadinanza Attiva. Orgoglioso della sua scelta di restare a vivere e lavorare nel Sud Italia.

Nicola Di Marco 1984, Palermo. E’ socio fondatore ed art director di due startup che operano rispettivamente nei settori dello sviluppo mobile/web e di produzione e distribuzione di documentari. In Behindtheapps, un piccolo team di ricercatori e designer lanciato nella progettazione di applicativi mobile (iOs/Android) originali ed innovativi, Nicola si occupa di User Experience ed in generale di tutti gli aspetti visuali del software. Wecrosstheline.tv è un’etichetta audiovisiva indipendente che ha l’ambizione di raccontare storie reali di persone reali in un formato non convenzionale pensato per il web.

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Paola Carboni 1981, Cagliari. Laureata in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Roma La Sapienza, ha conseguito un Master per “Manager dello sviluppo turistico territoriale e della gestione delle imprese turistiche” presso la facoltà di Economia dell’Università Cattolica. Ha scritto per testate online e cartacee di temi riguardanti i beni culturali e il turismo, i nuovi media e l’egov. Per l’Assessorato al Turismo della Regione Sardegna ha lavorato alla redazione del portale SardegnaTurismo dal 2008 al 2011. È stata inoltre responsabile della comunicazione di Linkalab, società di ricerca nel campo delle complex networks. Attualmente si occupa presso l’Università di Cagliari della comunicazione del progetto Innova.re, finalizzato alla creazione di un’infrastruttura di rete per il trasferimento tecnologico.

Raphael Du Cheyron Calvelli 1975, Firenze. Consulente in gestione di enti pubblici, interviene in organizzazione, budget, gestione progetti, innovazione. Tematiche a cui si interessa sono l’integrazione dei cittadini nella gestione dei servizi pubblici, il trasporto pubblico, lo spazio pubblico, la costruzione europea. Vive tra Firenze, Bruxelles e Parigi.

Rosanna Perrone 1984, Tito (Potenza). Laureata in Criminologia alla Facoltà di Scienze Politiche di Bologna. Dall’analisi dell’inquinamento degli ecosistemi economici é arrivata ad occuparsi di Economia dello Sviluppo & Management per l’Innovazione e la Produzione, grazie ad una tesi elaborata all’interno di un progetto di Area Science Park in Basilicata sull’incubazione scientifica d’impresa. Ha cofondato Netural che ha dato inizio ad un’esperienza di coworking sperimentale in Basilicata insieme ad un team di quattro persone, che ha il suo prototipo a Matera, in Casa Netural. L’obiettivo è creare una rete di stimolo e di sostegno imprenditoriale per il territorio, che connetta tutti i borghi lucani e richiami i giovani a lavorare e vivere nella propria regione d’origine. Appassionata di giornalismo, collabora da anni per diverse testate. Dal settembre 2011 scrive per la sezione Startup di Ninja Marketing e nel marzo 2012 ne diventa Editor.

Rosella Volpicelli 1982, Rieti. Maturità scientifica e laurea in Economia aziendale a Perugia. Poi uno stage nel controllo di gestione della Schneider Electric industrie italia e di nuovo a Perugia per completare la laurea specialistica. A luglio 2006 vince un concorso all’Agenzia delle Entrate. Due ore di tempo per decidere se accettare Trieste o Torino. Finisce a Milano e lavora li per due anni occupandosi di controllo di gestione ma anche di controlli fiscali. Nel 2008 si trasferisce a Roma, dopo la partecipazione a una selezione per l’Ufficio Organizzazione degli uffici centrali dell’Agenzia dove si occupa di analisi dell’organizzazione e definizione di nuove forme di organizzazione del lavoro. Si laurea in Management aziendale a Perugia nel 2009, nel 2012 si iscrive a un master in “Ingegneria della P.A” presso la facoltà di ingegneria di Tor Vergata a Roma. Volontaria presso una onlus che opera in Guinea Bissau.

Silvia Anastasia 1980, Udine. Laureata in Politiche dell’Unione Europea (Scienze politiche), periodi di studio presso la Exeter University in Gran Bretagna e Master in Regolazione politica dello sviluppo locale presso l’Università di Padova. Lavora come consulente indipendente prevalentemente a Bruxelles dove si occupa di progettazione e gestione di fondi comunitari in particolare nell’ambito della ricerca scientifica ed innovazione.

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Estratto dai formulari di candidature “Io faccio parte della categoria di cittadino responsabile che vive la sua partecipazione alla comunità con la disciplina e il rispetto di tutti i valori che la strutturano, ma in maniera “solitaria”, con la politica della piccola goccia nel mare; servo i pasti in una mensa per i senzatetto nella città di Milano, ho registrato audiolibri per gli ipovedenti presso il Centro Internazionale del Libro Parlato, esercito sempre il mio diritto di voto, faccio molta attenzione all’ambiente cercando di limitare gli sprechi. Ho voglia però di cambiare forma della mia partecipazione alla vita italiana: vorrei avere un ruolo più attivo, diretto e partecipativo e sento che questa differenza la potrei fare assieme ad altre persone che come me condividono questo bisogno, o forse sogno.” “Sono inoltre convinta che lo scambio di esperienze sia una pratica imprescindibile per un cittadino responsabile: dalla possibilità di partecipare allarealizzazione di un campo estivo con i ragazzi per dare la possibilità ai giovani di conoscersi ed interagire allo scambio di punti di vista attraverso i social networks: la condivisione delle buone pratiche e degli esperimenti di successo ricopre un ruolo fondamentale nella costruzione della cittadinanza resposabile.” “Informarsi, partecipare e scegliere dove e come partecipare, impegnarsi nel riconoscimento e nella valorizzazione dei beni comuni del territorio che abita e vive.” “L’Italia è un Paese che ha bisogno di futuro. Un futuro fatto di idee, di innovazione, di buon governo, di nuovi modelli partecipativi. L’Italia ha bisogno di un futuro fatto di cittadini attivi, informati, consapevoli. Il rischio è quello del presente: un Paese di giovani generalmente parcheggiati in divieto di sosta o in doppia fila, un Paese di governanti spesso poco avveduti e di governati talvolta indifferenti. La via per un futuro “altro” è, quindi, ancora da percorrere. La Summer School di Rena, per il carattere interdisciplinare degli argomenti trattati e per l’approccio partecipato, si presenta, nel panorama nazionale, come un contesto privilegiato per discutere di qualità delle democrazie ed esercizio dei diritti/doveri di cittadinanza. Inoltre, l’eterogeneità della provenienza geografica e delle esperienze professionali dei partecipanti, così come dei docenti e degli arenauti coinvolti, rappresentano il valore aggiunto dell’iniziativa promossa da Rena.” “Esiste il cittadino irresponsabile? Forse, a ben guardare, esiste un cittadino non educato alla responsabilità. La responsabilitadel cittadino non è data una volta per tutte, ma vive di esperienza, cresce nella relazione con l’altro, cerca un buon maestro nelle Istituzioni e trova nell’esempio la migliore testimonianza. Il cittadino responsabile, dunque, è colui che impara - da se stesso e dagli altri - ad essere cittadino. Il cittadino responsabile non è un eroe, né l’artefice di azioni epiche. È colui che fa bene non perché una norma glielo impone, ma perché agisce seguendo la propria coscienza. Il cittadino responsabile non è un indifferente e non abdica alla volontà in nome dell’utile. È colui che rimane libero di scegliere perché non ha ceduto alla clientela. Il cittadino responsabile è un cittadino disobbediente quando l’obbedienza degenera nell’asservimento e nel servilismo. I cittadini responsabili sono donne e uomini con il senso del dovere e il senso dello Stato. E non appare superfluo ricordarlo a vent’anni dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio.” “Un cittadino responsabile interpreta la realtà alla luce della consapevolezza che le sue scelte condizionano ciò che lo circonda (le altre persone, l’ambiente, le generazioni future). Le sue azioni concrete sono quindi guidate da tale consapevolezza, anche nelle singole e minuscole pratiche quotidiane.” “La bassa considerazione riservata all’esercizio democratico della partecipazione nelle PA dove ho finora lavorato mi induce, talvolta, a temere che non ci sia una speranza di rinnovamento per questo paese: ma non voglio che questo stato d’animo abbia il sopravvento!” 44


“il ruolo di ogni cittadino responsabile è coltivare una assidua conoscenza dei propri diritti e doveri, e non transigere mai nel rispetto dei diritti e dell’osservanza dei doveri. Un maggiore senso di appartenenza verso i beni pubblici e una minore autoindulgenza sarebbero sicuramente benefiche. Più concretamente, le prime azioni che mi vengono in mente sono pagare le tasse e rinunciare alla pratica tanto italiana della richiesta di favori, aiuti e scorciatoie nella pratica quotidiana. Ancora più essenziale sarebbe agire pensando sempre alle esigenze speciali delle categorie più esposte a disagi e difficoltà, per problemi di salute o disabilità, età, orientamento politico/sessuale/religioso, etnia. Se ciascuno si facesse carico di qualche esigenza altrui, le nostre città sarebbero decisamente più vivibili.” “Avrei potuto scegliere lidi più accoglienti, ma è qui che voglio fermarmi: l’Italia del Sud mi ha insegnato la necessità dell’azione e l’obbligo della scelta: non si puo avere tutto, almeno non allo stesso tempo.” “Credo che sta a noi organizzarci per decidere del cambiamento, credo che una rete è meglio del singolo, e sono certa che in Italia esistano ancora tante risorse umane ed economiche che non sono ancora scappate in centri di ricerca americani o conti off-shore.” “Vorrei partire dalle parole di un “metropolitano periferico” a cui sono particolarmente legata, Toni Servillo: parlando della dignità, in un’intervista recente, ne illustra due aspetti: “il senso di responsabilità nei propri comportamenti, sapere che possono sempre diventare testimonianza, e consapevolezza dei propri limiti. Sapere che la vita non è un azzardo, una puntata alla roulette che poi, se perdi, non sei in grado di coprire”. Azioni concrete? fare rete oltre i classici ambiti (professionali, generazionali) e respingere le frontiere - condividere il proprio know-how e imparare dagli altri - parlare per e saper ascoltare, interpretare senza distorcere, comunicare - fare progetti e cercare nuove forme e formule di collaborazione: intraprednere, intraprendere, intraprendere - partecipare e rendere partecipi.” “Credo che un cittadino responsabile abbia il dovere di informarsi, esigere trasparenza, chiedere spiegazioni, esercitare un’attività di controllo, partecipare ai processi decisionali.” “La cittadinanza responsabile è un tema affascinante che oggi sembra impraticabile senza l’ausilio di tecnologie web. Ciononostante le tecnologie da sole non garantiscono nè risultati nè il coninvolgimento spontaneo di cittadini e istituzioni.” “Oggi mi sembrerebbe una conquista già solo recuperare un po’ la distanza che si è creata tra cittadinanza e vita politica. Il livello della discussione si è sempre più spostato su di un livello degno delle peggiori tifoserie calcistiche. Ci si limita in pratica ad esercitare una sterile preferenza verso una personalità piuttosto che unl’altra. Sono convinto che senza una guida e senza le competenze adeguate i cittadini non possano gestire problematiche complesse. La cosa interessante è invece che quando vengono coinvolti (o si attivano spontaneamente) sperimentano esperienze nuove ed interessanti: affezione per gli spazi, condivisione di beni, cooperazione in piccoli progetti.” “ll ruolo del cittadino responsabile si può basare su tre principi: - Partecipazione, cioè scelta del dedicare impegno personale alla cosa pubblica; - Relazione, cioè coinvolgimento delle persone che vivono nel mio territorio, creando dialogo e comunità; - Organizzazione, cioè coordinare le partecipazioni, in modo di far succedere azioni, che contribuiranno a raggiungere i nostri obiettivi.” “Riscoprire la città come un bene comune, fatto soprattutto di relazioni locali ed extraterritoriali. Per fare tutto ciò è importante conoscere e far conosce pienamente l’identità dei luoghi, così da sentirsi parte di un contesto. Coinvolgere la cittadinanza ed anche attori esterni alla città a processi di progettazione partecipata crea un legame con i luoghi e le persone ed inesorabilmente attua un atteggiamento di responsabilità civile, sociale e culturale all’interno della città.” 45


“La collettività è composta da ciascuno. Ognuno ne fa parte e il ruolo agito da ciascuno è fondamentale per il bene di tutti.” “Crescere come cittadino responsabile e’ un processo, che include sia conoscere i diritti di tutti i cittadini (sorattutto quelloi diversi da noi) che svolgere un ruolo attivo per assicurarsi che vengano rispettati. Significa cambiare il modo di pensare il nostro ruolo all’interno della comunita’ – ed essere coscienti dello stretto legame tra l’essere parte di una comunita’ locale, nazionale e globale – ma soprattutto le nostre abitudini in modo che siano coerenti con una visione piu’ attiva della nostra partecipazione e con la possibilita’ di contribuire all’amministrazione efficace dei beni e servizi pubblici.” “È più facile accendere una candela che maledire le tenebre”: mi piace molto questo detto perché credo che sia inutile limitarsi a prendere atto di situazioni negative, ma occorra agire concreatamente per cambiarle.” “La cittadinanza attiva è interesse, curiosità, apertura verso le vicissitudini, le culture e le tradizioni altrui, in un contesto di collaborazione e interazione continua con gli altri” “Un cittadino é responsabile quando s’impegna attraverso il suo comportamento quotidiano per fare della sua comunitá e del mondo un posto migliore, e quando sprona gli altri in questo senso.” “Ritengo che esista una dimensione di “felicità pubblica” che convive con quella di “felicità privata”: la prima proviene dall’azione in società, l’altra dal consumo privato di beni ed esperienze. Nessuna delle due dimensioni da sole possono dare all’uomo cittadino il benessere, se non intrecciandosi tra loro in un’azione equilibrata.” “L’incontro di soggetti e quindi competenze è il punto di forza che sta dietro le azioni della cittadinanza attiva.” “La cura della cosa pubblica passa sicuramente dall’innovazione dei metodi e degli strumenti per la pubblica amministrazione, ma integrati con un forte ruolo di persone e organizzazioni che contribuiscano a determinare un clima di responsabilità, informazione e solidarietà collettive in cui si formino e si attuino le politiche pubbliche.” “Il cittadino responsabile è membro di una comunità locale e sovralocale, per cui è chiamato a promuvere comportamenti civici e responsabili, contrastando forme di egoismo, violenza e disattenzione, e pensandosi sempre come attore responsabile, come autore di interventi e scelte con un significato collettivo” “La responsabilità si confonde con la necessita’ di difendere e proteggere alcuni diritti acquisiti o particolari; per questo, un cittadino responsabile dovrebbe considerare il bene proprio come il bene comune, e viceversa.” “La partecipazione attiva dei cittadini non può prescindere dalla buona informazione, che rappresenta la prima azione del cittadino “responsabile”. Informarsi però può essere a volte difficoltoso su alcuni temi e in questo senso penso che gran parte delle possibili azioni future passi per la condivisione dei dati e la trasparenza delle istituzioni.” “La partecipazione alla Summer School non si esaurisce nello spazio di una settimana per uno scambio di opinioni, ma é l’inizio di un impegno di lungo periodo per progettare obiettivi concreti da perseguire insieme per un fine sociale e civile, che accomuna già i nostri intenti individuali, che però vanno spesso vanificati perché mancano della forza di una rete di persone e di idee che li sostenga. La creazione di questa rete è importante e funzionale sia ai singoli, che non vogliono cedere alla “tentazione di lasciar perdere”, ma anche alla diffusione di una massa critica che trascini l’opinione pubblica verso una partecipazione più responsabile.”

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“Anche se la partecipazione avvantaggerebbe i cittadini, si instaura un processo di “pigrizia partecipativa” per cui è più comodo non agire, poiché l’azione non porta risultati immediati e visibili. Per ottenere una rivoluzione culturale della cittadinanza si deve passare attraverso azioni dall’alto di una buona amministrazione ed azioni dal basso, attraverso non solo gli approcci convenzionali ma anche nuovi approcci basati su internet e le sue applicazioni. L’obiettivo finalesarà far sentire “strani e diversi” chi non rispetterà certe regole e modi di vivere civili.” “Il cittadino diventa responsabile se si appropria e si fa carico dei doveri e dei diritti che gli spettano. La responsabilità si declina ogni giorno nello sguardo critico che può applicare a ciò che lo circonda, e che fa parte della sfera pubblica della sua vita. Concretamente si responsabilizza quando smette di delegare, quando al voto espresso nelle urne segue l’attenzione per i problemi della propria comunità, della propria città. E ancora di più del proprio Paese. Quando non pretende ma propone, da solo o in gruppi (organizzati e non). Quando non pensa solo al presente, ma più metodicamente al futuro. Quando entra nell’ottica che la pa è l’ossatura di questo paese e che non può viverla come un nemico da combattere, ma può contribuire a cambiarla. Localizzando (perdonatemi): quando capisce che la Congestion Charge, per una città come Milano, è un provvedimento necessario, anche se costerà qualche sacrificio. Quando, da imprenditore, decide di dare una svolta al proprio modus operandi, cercando di integrare nella politica d’impresa, preoccupazioni di natura etica. O più semplicemente quando decide di gettare lo sguardo oltre la punta delle proprie scarpe, pensando e operandosi per il bene commune.” “Può sembrare utopico trovare tutte queste doti in una persona, ma è sufficiente iniziare con il confronto. Parlando, esponendosi e anche scontrandosi si ottiene sempre qualcosa. La cosa certa è che nessuno degli interlocutori esce dalla conversazione uguale a come era entrato. Ed un passo alla volta si possono ottenere cambiamenti inimmaginabili.” “Voglio ritagliarmi un ruolo più attivo nell’occuparmi della “cosa pubblica”. Ma pur cercando di metterci ogni giorno del mio non riesco a capire bene da dove partire. Sono anni che mi interrogo sulla possibilità di fare qualcosa in più ma ,chiusa nel vortice del mio lavoro, dei miei studi e delle mie passioni non riesco a trovare il modo per incominciare. In più sono sempre stata dell’idea che, prima di iniziare un percorso ci sia bisogno di prepararsi, di studiare il tragitto e definirne i contorni. E credo che questa summer school possa darmi l’occasione.” “Pensare “pulito”, pensare a un benessere collettivo e non soffermarsi a quello proprio.” “Bisogna inoltre recuperare l’orgoglio di vivere nella nostra terra: io abito nel profondo sud, dove la ferrovia non c’è, dove l’adsl è una barzelletta e dove le elezioni sono ancora vinte da chi elargisce più favori, ma non importa; la mia terra la amo, la difendo e la miglioro, perché dovrò viverci io e dovranno viverci i miei figli.”

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Com’è andata la Summer School? La Summer School è stata valutata attraverso un formulario di dieci domande compilato da tutti e trentuno gli studenti che vi hanno partecipato. Tra i principali risultati della valutazione: • La Summer School nel suo complesso ha ottenuto un punteggio di 9 su 10. • Per oltre il 96% degli studenti, la Summer School ha superato o risposto alle attese della vigilia. • Matera come sede della Summer School e la qualità degli altri partecipanti sono stati tra i valori più apprezzati dell’esperienza, con un punteggio rispettivamente di 9,5 e 9 su 10. • Molto apprezzati anche il programma della Summer School nel suo complesso e l’interazione fra partecipanti (entrambi 8,7 su 10), lo staff di RENA e la qualità dei materiali didattici (entrambi 8,2 su 10), il flusso di informazioni logistiche (8,1 su 10

Tra i commenti ricevuti e le risposte qualitative: “La RENA Summer School è stata un’esperienza eccezionale. L’idea che la sostiene è di per sé più che sufficiente a giustificarne l’esistenza. Sono queste iniziative che vorrei vedere numerose in Italia e quindi ritengo indispensabile che continui.” “Esperienza incredibile, docenti stimolanti e un sacco di input da riorganizzare. Sono rimasto piacevolmente colpito dall’attività laboratoriale, sarebbe interessante farne qualcuna in più: quando ci ricapita di avere così tante menti brillanti dedicate ad un solo obiettivo?” “Ottimo il livello dei Docenti; eccellente il livello dei partecipanti; fantastica anche l’organizzazione delle sessioni, del nostro soggiorno, dell’intera settimana a Matera. Sono davvero molto soddisfatta dell’esperienza che mi avete dato l’opportunità di compiere. GRAZIE!” “Non si è solamente parlato di buon governo e di cittadinanza responsabile: la SS è stata in sé un esercizio di buon governo e cittadinanza responsabile.” “I docenti sono stati ottimi, i temi affrontati variegati e pieni di spunti di riflessione, i ragazzi con cui ho seguito veramente bravi e interessanti.” “Ottimo livello dei docenti, grande organizzazione, belli l’interazione e il coinvolgimento. C’è stata possibilità di confronto e interazione e questo è stato un quid pluris molto importante.” “E’ un’esperienza davvero interessante che a mio avviso tutti dovrebbero fare. Molto interessante la multidisciplinarietà delle lezioni.” 49


“Ha superato di gran lunga le mie aspettative per quanto riguarda l’organizzazione: assolutamente impeccabile. Tutto ha funzionato perfettamente, e senza sforzi, senza cioè che si sentisse in alcun modo presente la costante mano direttiva che ha permesso il perfetto svolgimento delle attivita e della tabella di marcia. Il luogo non avrebbe potuto essere più magico.” “Prima dell’inizio della Summer School immaginavo che avrei avuto l’opportunità di seguire sessioni dall’alto valore formativo e di conoscere persone competenti e interessanti, ma non avevo immaginato che la settimana sarebbe stata così intensa, coinvolgente... e che sarei stata immersa davvero in un’atmosfera fatta di apprendimento, scambio, armonia, positività così completa come quella che ho vissuto.” “L’espressione “Summer School”, ampiamente usata in Italia (e non solo), aveva attivato i miei pregiudizi: come si può in una sola settimana fare tutto ciò che Rena si prefiggeva? Progressivamente, un’azione dopo l’altra, la disillusione ha ceduto definitivamente: dalle domande della selezione alla lettera di benvenuto fino allo svolgimento della SS stessa: tutto ha superato le mie aspettative!” “Temi innovativi, docenti di qualità, studenti di estrazioni diverse ma tutti con tanta voglia di conoscere di più queste materie.” “Per fortuna e per talento (delle persone coinvolte in Rena) ho potuto lasciarmi andare come desideravo, mettere in discussione i miei pregiudizi e ricostruire qualcosa di me, personalmente e professionalmente, esattamente come desideravo.” “Mi aspettavo più fuffa. Invece è stato tutto molto concreto e riutilizzabile.” “Molti casi studio e molti argomenti trattati nella Summer School non li conoscevo e sono stati per me una sorpresa.” “La cosa migliore della summer school sono state le persone: insegnanti, partecipanti, organizzatori, sostenitori, guide, amici, ecc. Hanno fatto la differenza e reso quest’esperienza indimenticabile. Un capitale umano impossibile da quantificare. Io veramente ripeterei tutto.” Ed anche qualche critica: “Le due principali critiche che muoverei sono: 1) non è sfruttato sufficientemente il potenziale di esperienza dei partecipanti. Cambiare la modalità e il formato delle classi forse può rispondere a questo problema; 2) non si è dato sufficiente spazio alla messa in pratica delle idee discusse in maniera teorica. Predisporre tutta la summer school alla realizzazione di uno specifico progetto, dare più spazio (sia in termini di tempo sia in termini di chiare linee guida) al laboratorio pratico, potrebbe coniugare meglio la teoria, le discussioni, e la pratica.” “La #Renasschool sarebbe stata da 10 (e lode) se solo avesse integrato nel suo programma maggiori momenti di creatività e attività dei partecipanti, con lavori di gruppo e feedback. A volte è stata troppo docente-centrica e troppo “italiana vecchia scuola”. Limata un pochettino da questo punto di vista, secondo me sarebbe grandiosa! I presupposti ci sono tutti.” 50


“Se devo trovare delle pecche (ma solo con intento di miglioramento!) direi che sarebbe stato utile avere più tempo per il lavoro di gruppo, in modo da poter realizzare un progetto di migliore qualità e soprattutto di conoscere meglio gli altri ragazzi. Vorrei sottolineare il fatto che questa scuola è una buona opportunità per creare legami, anche lavorativi. Ma non abbiamo avuto molto tempo per scambiarci idee!” “Avrei dato maggior tempo alla fase di progettazione e concepimento dell’idea, in modo da far nascere qualcosa di più fattibile e davvero esportabile.” “Più che lezioni, avrei preferito avere seminari in cui la discussione fosse posta molto più al centro, in cui i “professori” non insegnassero solamente, ma moderassero anche la discussione, in modo da trasmettere un certo numero di nozioni e conoscenze, ma anche facendo in modo che il contributo dei partecipanti avesse altrettanto peso e quindi fosse sfruttato al meglio. Moltissimi partecipanti avevano esperienze da cui c’era molto da imparare, ma questo è avvenuto più spesso in vie informali piuttosto che come parte di un esplicito disegno formativo. Le due parti teorica e pratica avrebbero bisogno di essere coniugate meglio.” “Non credo ci sia bisogno di brochure e altro materiale in carta. Sarebbe stato utilissimo avere all’inizio (o alla fine) una chiavetta/dropbox file/un’altra cartella virtuale con tutte le presentazioni. C’era molto poco staff RENA presente, avrei preferito avere la possibilità di scambio con più persone durante il corso della settimana. Anche i docenti purtroppo a volte sono rimasti poco (mi rendo conto che non c’è molta alternativa a questo).” “Per pietà la prossima volta sedie più comode (o almeno i banchi!).” “Avrei ridotto il numero interventi o il tempo di ciascuno per lasciare un’oretta di discussione alla fine tra i partecipanti e assimilare un po’ di più i temi.” “Un solo commento generale la qualità dei conferenzieri era molto alta ma purtroppo credo non ci sia stato un equo bilanciamento di genere.” “Gli interventi in genere tutti di qualità. Ma erano troppi.” Ed infine alcuni consigli e idee per il futuro: “Potrebbe essere interessante aprire una sessione dove presentare i diversi esempi di partecipazione dal basso alle politiche locali in Europa per comprendere affinità e diversità culturali dei diversi contesti e capire come questi possano influenzare la partecipazione.” “L’Incubatore è un luogo splendido, ma forse dovrebbe essere reso un po’ più funzionale per seguire ore e ore di sessioni. Uno spazio individuale a disposizione leggermente maggiore, un deumidificatore meglio funzionante, sedie più comode per sistemare il proprio pc... Comunque, dettagli insignificanti rispetto ai pregi della Summer School!” “Aggiungerei 5 minuti al mattino prima dell’inizio delle lezioni per provare a sintetizzare attraverso parole chiave o concetti spot le tematiche del giorno precedente. il grande flusso di informazioni concentrate insieme ai ritmi serrati rischiano di perdersi se non ci ferma su a mente fresca.” 51


“Con una mezza giornata o una giornata in più, sarebbe bello organizzare una giornata di interazione con Matera, anche al di fuori dei Sassi. Tuttavia sono consapevole che il tutto costerebbe di più.” “Non aggiungerei altre lezioni per non tirare troppo i tempi e inserirei un momento di riflessione dove ognuno deve pensare a come tradurre questa esperienza nella sua vita dando proposte concrete.” Tra i commenti ricevuti: “Prima volta per me come docente ma sensazione assolutamente esaltante! “Iniziativa pregevole in relazione allo splendido ambiente che si avverte tra i partecipanti e tra gli stessi ed i docenti.” “Esperienza fuori dalla media per qualità partecipanti e docenti.” “L’iniziativa ha tutto di positivo perché è perfettamente adeguata alla tipologia di partecipanti e lo si vede dal ricordo che rimane tra docenti e partecipanti anche ad una settimana dalla chiusura dei lavori. Dovendo proporre quel che si potrebbe considerare, ci metterei l’eventualità di un incontro preliminare tra i docenti designati onde conoscersi con l’organizzazione e concordare sin dalla fare preparativa l’argomento che si intende trattare. sicuramente l’aspetto migliore è stato quello dell’interazione tra studenti e tra studenti e insegnanti. Difficilmente si crea un clima cosi cordiale.” “La cosa migliore: l’ottima selezione effettuata ha consentito di formare un eccellente gruppo di partecipanti, tutti motivati, competenti e partecipi.” Tra le critiche ed i consigli ricevuti: “Eccessiva enfasi a Twitter e social network. Twittare durante le lezioni va bene, ma farlo costantemente a mio parere riduce il livello di attenzione.” “Un suggerimento potrebbe essere quello di non riempire eccessivamente le giornate di attività, lasciando magari più tempo ai partecipanti per “digerire” commenti e stimoli.”

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Attività extracurricolari Il programma didattico della Summer School è stato arricchito da iniziative extracurriculari legate alla valorizzazione del territorio e alla scoperta delle tradizioni locali. Il Comune di Matera ha gentilmente offerto ai partecipanti la visita del Palombaro Lungo. Michele Zasa, guida turistica accreditata nonché uditore della RENA Summer School, ha condotto i partecipanti in una passaeggiata nottura alla scoperta dei lati più nascosti dei Sassi di Matera. Infine, Materhub, partner della Summer School, ha inventato appositamente per i partecipanti un Urban Game – MateraPHOTOtelling – un vero successo e un ricordo bellissimo per tutti i partecipanti. MateraPHOTOtelling - Urban Game di Materahub Raccontare una città come Matera, è un po’ come proiettarsi in una dimensione senza tempo,fare un fermo immagine di scorci meravigliosi e lasciarsi ispirare. Questo l’obiettivo che volevamo raggiungere con materaPHOTOtelling, l’urban game pensato per i partecipanti della Summer School di Rena. La voglia di creare feeling di squadra con persone appena conosciute, superando barriere comuni di imbarazzo, far conoscere una città e raccontarla a chi forse l’aveva sentita solo nominare. Con percorsi appositamente ideati per le cinque squadre, abbiamo invitato i partecipanti a invadere la città dei Sassi, cercando di stimolare la loro creatività. Abbiamo assegnato loro cinque percorsi diversi, su ciascuno di questi erano presenti monumenti davanti ai quali dovevano farsi ritrarre, in un arco di tempo prestabilito; tra un check-point e l’altro, dovevano immortalare gli scorci che Matera offre e impostare così i fotoracconti da caricare sui vari social network nelle finestre orarie previste. Abbiamo assegnato loro un voto per ognuno dei parametri stabiliti nel regolamento (era una gara di regolarità e creatività) e ci siamo divertiti un sacco quando in tempo reale abbiamo sottratto loro punti perché beccati dallo smartphone della squadra avversaria. Volevamo ispirare e alla fine siamo stati ispirati, volevamo divertirli e sono stati loro a farci divertire, ma soprattutto, volevamo raccontarci e sono stati loro a farlo! Il team di Materahub: Raffaele Vitulli, Hilary Bochicchio, Carlo Magni Contatti: http://www.materahub.com - info@materahub.com - Facebook: materahub

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Presentazione completa su: http://www.progetto-rena.it/wp-content/uploads/2012/08/materaPHOTOtelling_presentazione.pdf

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Diario di bordo: gli storify 02 settembre – Cerimonia di apertura 03 settembre – Regolamentazione intelligente 04 settembre – Innovazione e imprenditoria sociale, Progetti RENA e Sovranità 2.0 05 settembre – Beni comuni e Open Gov 06 settembre – web 2.0, politica e governo locale 07 settembre – wikicrazia e imprese creative http://www.progetto-rena.it/summerschool/diario-di-bordo/

Link 1) The Hub Roma - http://www.hubroma.net/ Network globale di changemakers, nato a Londra e poi diffusosi altrove. Persone che cambiando il mondo attraverso imprese e progetti. Spazio di co-working dal design creativo, luogo di incontro e che mette in connessione soggetti con competenze diverse, acceleratore di idee progettuali in tema di innovazione sociale. 2) Actionaid - L’importante è partecipare - http://www.actionaid.it/it/cosa_puoi_fare/entra_in_azione/partecipami.html Progetto di formazione di ActionAid e Young Effect, con il patrocinio di Milano, per rispondere sulla qualità dei processi decisionali e della vita democratica dell’Italia e tentare di trovare strumenti da implementare per migliorare la qualità della democrazia, che consenta una democrazia partecipata e rispetti i diritti di ogni individuo e gli interessi delle comunità locali. 3) Transition Town Totnes - http://www.transitiontowntotnes.org/about/ Transition è un tentativo di risposta ai cambiamenti che i territori stanno vivendo. Transition funziona innescando processi che invitino chi partecipa a sentirsi parte integrante dell’intero processo, incoraggiando attività creative e la costruzione di reti con altre organizzazioni. Si basa sul modello di ‘sostegno ai progetti’ mettendo in rete una vasta gamma di progetti. 4) Siti web per migliorare la città - http://www.goodnet.org/articles/561 Il blog Goodnet ha messo insieme i 7 migliori esempi fra gli strumenti online nati per ascoltare le necessità delle comunità, o sostenere progetti su scala locale. 5) Promesse pubbliche - http://www.promessepubbliche.com/ Sito in cui segnalare promesse fatte da politici e valutare in corso l’effettiva realizzazione. Fact Checking incipiente. 6) We Cross The Line - http://wecrosstheline.tv Sito di fotografia e video. Tentativo di documentazione di contesti e situazioni spesso al di sotto della soglia di visibilità. Il gruppo di We Cross The Line tenta di sondare spazi di confine, di transizione, di descrivere la vita quotidiana con occhi diversi, ispirati dalla cultura underground sperimentando un nuovo mix tra aspetti sociali, politici e antropologici. 61


7) Politicount - http://www.politicount.it/ Politicount misura la presenza “online” dei politici. Una fotografia completa e sempre aggiornata degli esponenti politici in rete. Il valore numerico di ogni Politiaccount è generato da un algoritmo che calcola e incrocia i risultati sui principali social network e sui più diffusi motori di ricerca associabili a ciascun profilo registrato in Politicount. 8) Tipi Tosti - http://www.tipitosti.com/info Il blog Tipi Tosti è nato nell’ottobre 2011 per dare voce e spazio a tutti coloro che, di fronte a una difficoltà o a un bivio, hanno fatto la scelta più sofferta e per loro più giusta. Nelle pagine del blog è possibile trovare storie di attualità e interviste con persone coraggiose, capaci di realizzare sogni impossibili, battersi per un riscatto e fare scelte di vita controcorrente. 9) Prendiamo il sole con i nostri bambini - http://www.scuolalonghena.org/sole/ Progetto dei genitori di una scuola di Bologna che hanno donato alla scuola stessa un impianto fotovoltaico per ottenere risparmio energetico. 10) Changemakers - http://changemakers.expo2015.org/la-tecnologia-al-servizio-delle-idee-che-fanno-ladifferenza/ La tecnologia al servizio delle idee che fanno la differenza. Ricerca di startupper che abbiano individuato alcune soluzioni innovative per rispondere alle esigenze di alcuni temi chiave individuati dai proponenti dell’iniziativa e che gravitano intorno al tema della qualità del vivere. 11) L’autocostruzione sociale in Italia - http://www.labsus.org/index.php?option=com_content&view=article &id=3653&Itemid=29 Articolo di Cittalia che fotografa il quadro dell’autocostruzione sociale in Italia. 12) I love Toret - http://www.ilovetoret.it/home/ Sito su cui inviare storie foto, racconti sui Toret, le fontane torinesi con la testa del toro. Un tentativo di mappatura che funga da memoria storica e da salvaguardia. 13) Casa Netural - http://benetural.com/ Casa Netural è uno spazio neutrale, di socializzazione e collaborazione, dove incontrare professionalità per creare nuovi progetti, ampliare la rete e avere impatto sociale. Uno spazio di co-working e co-living, dove imprenditorialità (la capacità di assumersi dei rischi) e creatività (la capacità di esplorare il nuovo) sono alla base di ogni progetto. Una casa dove persone locali e ospiti stranieri si incontrano e pensano a come riprogettare la vita e il territorio e che intende diventare un punto di riferimento in città. 14) Officine Formative - http://www.officineformative.it/ Officine Formative è una scuola d’impresa e un laboratorio che ha lo scopo di fornire le basi per immaginare, disegnare, realizzare una startup . 15) Trade School Westminster - http://tradeschool.coop/westminster/class Trade School è uno spazio di apprendimento on line. Ognuno può insegnare quel che sa o di cui è appassionato. La moneta con la quale pagarsi i corsi è il baratto. Ognuno può pagarsi il corso attraverso un bene da scambiare (cibo, attrezzature, consigli...) che l’insegnante richiede. 16) PartecipaMi - http://www.partecipami.it PartecipaMi.it è una iniziativa della Fondazione Rete Civica Milano dedicata ai cittadini milanesi e ai loro rappresentanti nelle istituzioni locali per fornire loro spazi e strumenti di partecipazione alla vita/gestione della città. 62


Galleria multimediale galleria foto: http://www.progetto-rena.it/summerschool/galleria-foto/ galleria video: http://www.youtube.com/playlist?list=PLav_qVat6-DYk3rKdfre8hLFkCTTJc7jO slideshow: http://www.progetto-rena.it/summerschool/galleria-foto/20-proiezione-slides-summer-school/

Sala Stampa Comunicati Stampa 24 luglio - Le candidature sono aperte fino al 28 luglio 21 agosto - Contributi aperti ai cittadini su EPPELA 31 agosto - Prende il via la Summer School su Buon Governo e Cittadinanza Responsabile 10 settembre - Cittadini si diventa. Le buone pratiche dalla Summer School di Matera Rassegna Stampa LUGLIO 17 luglio Ninjamarketing – A Matera torna la Summer School di RENA 19 luglio Gianluca Sgueo – Blog Network Precario – Buon Governo e cittadinanza responsabile, Summer School RENA 2012 22 luglio Diritto 2.0 – Save the date 2/8 settembre Summer School su Buon Governo e cittadinanza responsabile 24 luglio Sassiland – A lezione di democrazia partecipata. Arriva la Summer School di RENA Infooggi – A lezione di democrazia partecipata: arriva la Summer School RENA 25 luglio Network dei media universitari – A lezione di democrazia alla Summer School di RENA Agenzia Dire – A lezione di democrazia partecipata. Arriva la Summer School di RENA Chefuturo – Summer School di RENA 26 luglio Il Sole 24 Ore – Blog di Giampaolo Colletti Agoravox – A lezione di democrazia alla RENA Summer School Glamour – Blog di Nicoletta Spolini 63


AGOSTO 21 agosto USTATION.IT – Il network dei media universitari e degli studenti reporter 22 agosto Sassiland - Trenta talenti a Matera per la Summer School Sassiland - A lezione di democrazia partecipata, al via la Summer School di RENA 24 agosto Il Quotidiano della Basilicata – Tutti a scuola di Buon governo 27 agosto Labsus – Labsus protagonista alla Summer School RENA 28 agosto Trenta Mag – A lezione di democrazia partecipata: al via la Summer School di RENA 29 agosto Basilicatanet - Matera, dal 2 settembre a scuola di democrazia partecipata Il Mondo - Matera, dal 2 settembre Summer School su democrazia partecipata Giovanisì - Giovanisì alla Summer school RENA “Buongoverno e cittadinanza responsabile” 31 agosto Irispress – Tecnologia: dal 2 settembre Summer School per giovani su Buon governo Culturame – Lezione di democrazia partecipata alla Summer School di RENA Sassiland - MateraPHOTOtelling, urban game per raccontare la città dei Sassi Sassiland – Prende il via la Summer School RENA Il Quotidiano della Basilicata – Trenta talenti alla Summer School di RENA SETTEMBRE 01 settembre ITALIC – Cittadini modello tornano a scuola Repubblica.it, Il blog di Carmine Saviano – Costruire un Paese a regola d’arte Famiglia Cristiana.it – Se il web insegna la democrazia Basilicata24.it – A lezione di Buon governo La Discussione – Al via la Scuola d’eccellenza di RENA Gazzetta di Basilicata – Cosí la Summer School scopre i talenti del futuro Quotidiano della Basilicata – Summer School di RENA 02 settembre Trentamag – Da oggi la Summer School di RENA Gazzetta di Basilicata – la Summer School nell’Incubatore Il Quotidiano della Basilicata – Raccontando Matera con le foto e i social network 03 settembre Il Sole 24 Ore – Blog di Giampaolo Colletti Il Quotidiano della Basilicata – Scuola di Buon Governo

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04 settembre L’Unità – 100 giovani per rifare l’Italia Luca De Biase – Massa. Target. Intelligenza collettiva. Nozioni in evoluzione Il Quotidiano della Basilicata – Dibattito aperto sul Buon Governo 06 settembre Sassiland – Urban Game tra i Sassi di Matera per i ragazzi della Summer School RENA 07 settembre Rolling Stones – Democrazia partecipata: roba da giovani! Gazzetta di Basilicata – Seminario tecnico per la Summer School 09 settembre Gazzetta di Basilicata – giovani laureati della Summer School imparano a legare passato e futuro 10 settembre Sassiland – Cittadini si diventa. Le buone pratiche dalla Summer School RENA 11 settembre MTV Io Voto – Cittadini non si nasce ma si diventa

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Cartella stampa

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Le testimonianze dei partecipanti della Summer School Michele Restuccia Rosella Volpicelli Domenico Di Giacomo Alberto Stornelli Erica Sirgiovanni

Arenauti coinvolti Alex Foudon Aosta, 1978. Dal 2002 si occupa di ICT e Innovazione per la Pubblica Amministrazione, lavorando prima con CSI Piemonte come Project Manager in ambito Business Intelligence, e ora con INVA S.p.A. dove ricopre il ruolo di Responsabile del Sistema Informativo Aziendale. E’ consigliere comunale nel Comune di Verrayes (AO) e Coordinatore regionale di ANCI Giovane per la Valle D’Aosta, inoltre è membro dei boards of directors rispettivamente della “Fondazione per le Biotecnologie” di Torino e del “Centro internazionale Diritto, Economia e Società” di Courmayeur.

Alex Giordano Cava de’ Tirreni (SA), 1975. Strategic Planner con importanti gruppi multinazionali pubblicitari, dal 2001 con il collega Mirko Pallera è tra i primi ad approfondire la ricerca di quello che definiranno Marketing Non Convenzionale con il blog/osservatorio www.ninjamarketing.it. Docente di Marketing presso la facoltà di Economia dell’Università di Urbino, è membro dello IADAS - International Academy of Digital Arts & Sciences di New York. È strategic planner e CEO del collettivo NINJALab.

Angelo Romano Laterza (Ta), 1976. Dottore di ricerca in Etnologia ed Etnoantropologia presso la Sapienza Università di Roma, si occupa di antropologia urbana, di antropologia delle istituzioni e dei movimenti politici e di politiche accademiche. Nel 2006 ha fondato l’associazione culturale Anthropolis (www.anthropolis.it), per conto della quale ha svolto ricerche sulla percezione delle trasformazioni urbane da parte dei cittadini dei quartieri Esquilino e Trastevere; nel 2011 ha collaborato con l’Urban Center Metropolitano di Torino; dal 2010 collabora con il gruppo valigiablu (www.valigiablu.it), per il quale si occupa di inchieste e reportage territoriali, factchecking e attività redazionale del sito web.

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Claudia Coppola (capoprogetto) Brescia, 1980. Lavora a Bruxelles per la Commissione Europea (DG Salute e Consumatori) come responsabile della comunicazione di una piattaforma di e-government. In passato si è occupata di progettazione e gestione di progetti per la pubblica amministrazione finanziati con fondi europei, ha maturato esperienze in comunicazione istituzionale presso la DG Comunicazione del Parlamento Europeo ed in affari pubblici presso Weber Shandwick e ha collaborato con l’Antenna Europe Direct dell’Assemblea Legislativa della Regione EmiliaRomagna. Dopo la laurea in Scienze Politiche a Roma e periodi di ricerca presso la Freie Universität di Berlino, ha conseguito il Master in Studi Europei del Collegio Europeo di Parma.

Davide Agazzi Tradate (VA), 1981. Laureato in Relazioni Pubbliche e Pubblicità presso l’Università IULM. Master in responsabilità sociale d’impresa. Ricercatore e consulente, si occupa di politiche per la sostenibilità, responsabilità sociale d’impresa, innovazione sociale e generazione di imprese ad alto valore ambientale e sociale. Lavora per Avanzi. Sostenibilità Per Azioni. In passato ha collaborato con Associazione Pimby, occupandosi di investimenti in infrastrutture e rapporti con i territori.

Davide Rubini Torino, 1979. Lavora a Bruxelles come senior advisor della Statoil, compagnia norvegese produttrice di gas e petrolio, nel dipartimento di strategia e affari governativi. In precedenza, presso la stessa azienda, ha ricoperto il ruolo di analyst delle politiche di sicurezza dell’approvvigionamento e delle relazioni tra UE e Africa settentrionale e Medio Oriente, di senior analyst per la regolamentazione del mercato europeo del gas naturale e per le politiche energetiche dell’Unione europea, e di commercial advisor per il progetto Trans Adriatic Pipeline. Ha, inoltre, lavorato presso il gabinetto della Commissaria europea per le politiche di vicinato Benita Ferrero-Waldner e come assistente presso l’Istituto di studi politici di Parigi e l’Accademia diplomatica di Vienna. Ha pubblicato diversi romanzi e racconti.

Fabio Oliva Zurigo, 1978. È Training Officer presso lo United Nations System Staff College di Torino dove si occupa di formazione in materia di analisi, prevenzione e gestione dei conflitti armati. Ha svolto ruoli di osservatore elettorale e consulente nei processi di pace in Bosnia, Cambogia e nelle Filippine. Nel 2007 è stato Visiting Scholar presso la School of International and Public Affairs della Columbia University a New York. Nel 2010 ha conseguito un Ph.D. in Relazioni Internazionali presso il Graduate Institute of International and Development Studies di Ginevra.

Francesca Galli Brescia, 1981. Ha ottenuto un Master in Diritto presso l’Istituto di Studi Politici di Parigi, ed un PhD in Diritto a Cambridge, con una tesi sulle politiche anti-terorrismo di Inghilterra, Francia e Italia. È ricercatrice in diritto penale europeo presso l’Istituto di Studi Europei dell’ULB a Bruxelles. Svolge attività di consulenza per RAND Europe ed ECORYS. In passato ha collaborato con la Terrorism Prevention Branch delle Nazioni Unite a Vienna, l’Ambasciata di Francia a Roma, il Magistrato di Collegamento presso l’Ambasciata di Francia a Londra, ed il Magistrato di Collegamento italiano presso il Ministero della Giustizia a Parigi. Le sue attuali ricerche si sviluppano nell’ambito della procedura e del diritto penale comparato ed europeo.

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Francesca Mazzocchi (capoprogetto) 1978, Firenze. Laurea in Scienze Politiche, Master in Progettazione europea per lo sviluppo locale e Master executive in Strategia Aziendale. E’ Quadro presso CNA Toscana, dove è responsabile di Federmoda Toscana e si occupa di lobby per le categorie dei Giovani Imprenditori, imprenditoria femminile e aziende High-tech. Si occupa anche di politiche e strumenti per l’innovazione. E’ facilitatrice professionista e Presidente di un’associazione culturale che si occupa di democrazia partecipativa e cittadinanza attiva a livello locale. Francesco Galtieri Bari, 1977. Lavora per United Nations Volunteers a Bonn, come Portfolio Manager per i Paesi in crisi, dopo aver ricoperto diverse responsabilita’ in seno alle Nazioni Unite dal 2002. Ha insegnato presso l’Institut Superieur pour l’Informatique et la Gestion di Ouagadougou (Burkina Faso), è lecturer ad ESSEC Business School di Parigi e presso l’Università di Napoli L’Orientale. Dottore di ricerca in Sistemi Politici e Sociali dell’Africa contemporanea, scrive su diverse riviste scientifiche ed ha pubblicato alcuni libri in materia di relazioni internazionali e sicurezza. Pianista per passione, e’ Fellow della British Royal Society for the encouragement of Arts, Manufactures and Commerce (RSA).

Francesco Luccisano Treviglio (BG), 1982. Lavora per ENEL s.p.a., dove si occupa di relazioni esterne. In precedenza ha lavorato per Confindustria, seguendo in particolare le attività dei Giovani Imprenditori. Nel 2008-2009 è stato membro dell’Ufficio Sherpa G8 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si è occupato del coordinamento dei dossier internazionali relativi ai circuiti G8 e G20, ed è stato responsabile per le questioni relative all’innovazione e alla protezione della proprietà intellettuale. In precedenza si è occupato dei negoziati internazionali sul commercio internazionale e sulla proprietà intellettuale per la Rappresentanza Italiana presso l’ONU e per la Delegazione della Commissione Europea.

Giuseppe Romanato Milano, 1980. Dal 2005 lavora in Accenture SpA, multinazionale attiva nella consulenza direzionale, nei servizi alle imprese e nell’Information Technology. Ha maturato esperienze, in Italia e all’estero, in diversi progetti presso società di telecomunicazioni e del largo consumo. Si è occupato analisi dei processi aziendali e organizzativi e di problematiche ICT. È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e sta conseguendo una seconda laurea in Economia e gestione aziendale.

Marcello Urgo Matera, 1978. Dottore di ricerca in Tecnologie e Sistemi di Produzione e ricercatore presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano dove è titolare del corso di “Sistemi Integrati di Produzione” e collabora al corso di “Gestione della Ricerca” per la formazione dei Dottori di Ricerca nell’ambito dell’ideazione, sviluppo e gestione di progetti di ricerca. Svolge attività di ricerca nell’ambito della progettazione e gestione dei sistemi produttivi. È socio AITeM (Associazione Italiana Tecnologia Meccanica) e membro del Project Management and Scheduling EURO Working Group (WG-PMS).

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Mariella Stella Matera, 1977. Lavora per il Servizio Programmazione e Comunicazione della Croce Rossa Italiana. Si occupa di comunicazione istituzionale ed eventi. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università degli Studi di Foggia, si è occupata di didattica delle lingue classiche, didattica multimediale per il sostegno e orientamento universitario. Ha lavorato come consulente presso l’Università di Foggia e presso scuole secondarie di secondo grado per progetti di orientamento alle scelte scolastiche e professionali. Ha lavorato per il ministero dei Beni e le attività culturali, occupandosi di didattica dei beni culturali e lavorando alla realizzazione di prodotti multimediali di supporto a eventi e mostre. Ha lavorato come progettista nell’ambito di progetti POR, PON e Programmi Comunitari.

Morena Ragone Bari, 1971. È Responsabile di Azione presso l’Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro, l’Innovazione - Servizio Ricerca e Competitività - della Regione Puglia. Già avvocato, si interessa delle problematiche connesse all’uso della Rete, ai nuovi media, alla privacy, al diritto d’autore e dello spettacolo. È socio fondatore del Centro Studi di Diritto dello Spettacolo e dell’Associazione di Promozione Sociale ‘Recidivi’, presidente dell’Asso-ciazione di cultura musicale Accordi e Disaccordi, membro del comitato scientifico del master Internet e Diritti 2010 del Centro Studi di Informatica Giuridica

Pierpaolo Settembri (capoprogetto) Nato a Fermo nel 1978, Pierpaolo è un funzionario dell’Unione europea dal 2007 e lavora attualmente presso il Segretariato generale della Commissione. Fulbright scholar presso la New York University, ha ottenuto il dottorato in scienza politica presso l’Institut d’Etudes Politiques di Parigi e l’Università di Firenze. Dopo la laurea in scienze politiche alla Luiss “Guido Carli”, ha conseguito il master in studi politici europei presso il Collegio d’Europa, dove ha successivamente lavorato come assistente accademico. Attualmente professore a contratto presso la Luiss “Guido Carli” e l’Istituto di studi politici di Parigi, Pierpaolo è autore di vari articoli e di due libri su tematiche di interesse europeo.

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Pubblicazione a cura di

Claudia Coppola e Pierpaolo Settembri In collaborazione con

Stefania Milo, Angelo Romano, Francesca Mazzocchi Mariella Stella Realizzato da

FORMAT Graphic Design & Digital Agency - CR 77



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