SPECCHIO della Comunità e delle Associazioni del Comune di Vidor Bimestrale di cultura e informazione - ANNO VII n° 6 NOVEMBRE/DICEMBRE 2011 - distribuzione gratuita
NE/TV0062/2011 dal 02/02/11
ALLE FAMIGLIE
Il Castello 6/2011 - pag. 1
PANEVIN 2012
PANEVIN
Cerimonia di benedizione del fuoco ore 18 a Tarzo
Come da tradizione, tutti i Panevin saranno accesi alle ore 20 al suono prolungato dell’Ave Maria. Alle ore 18, di fronte alla chiesa di Tarzo verrà benedetto il fuoco; da qui partiranno di seguito le staffette delle Associazioni che andranno ad accendere i Panevin.
Codice di autoregolamentazione
Le nostre Pro Loco in tutti questi anni si sono impegnate nella valorizzazione del patrimonio culturale locale. Il “Panevin” è la principale tradizione tramandataci dall’antica civiltà contadina. Le Pro Loco e altre Associazioni organizzano alla vigilia dell’Epifania “fogarate” nei 12 Comuni del Quartier del Piave e Vallata e si attivano perché la manifestazione non si riduca a mero folclore, ma possa recuperare, almeno in parte, il suo genuino significato.
REGOLE PER I PANEVIN
Il Panevin era espressione della civiltà contadina e si presentava materialmente povero ma ricco di significati. Oggi potremmo definirlo Panevin “ecologico”. Non si faccia uso perciò di ramaglia verde (ad esempio residui di potatura di siepi), pneumatici, combustibili e qualsiasi altro materiale inquinante, limitare i tralci di vite. È necessario, inoltre, mettere in sicurezza il palo centrale del Panevin, tenere gli spettatori a prudente distanza, transennare i resti del falò in m odo da evitare spiacevoli incidenti.
CONSIGLI UTILI per i PANEVIN aderenti all’iniziativa del Consorzio
VIDOR - Località Capitello COLBERTALDO
Sede Alpini Loc. Prafontana Cal della Croda
LA REALIZZAZIONE DEL PANEVIN È LEGATA ALLA TRADIZIONE POPOLARE DI INCONTRO DELLA COMUNITÀ. • La manifestazione verrà fatta con qualsiasi condizione metereologica. • Luogo di partenza, Chiesa Parrocchiale di Tarzo, ore 18. Un braciere, dove sarà benedetto il fuoco, verrà allestito davanti la Chiesa. Da qui le staffette di giovani delle varie associazioni porteranno il fuoco ai Panevin sparsi in tutto il Quartier del Piave e Vallata. • Accensione simultanea dei Panevin, alle ore 20, al suono prolungato dell’Ave Maria in accordo con il Parroco del proprio paese. • I canti dovrebbero sostituire petardi e fuochi artificiali per nulla in sintonia con lo spirito del Panevin. Il rito del “Panevin”vedeva giovani e anziani attardarsi fino a notte fonda a cantare canzoni popolari che oramai stanno scomparendo sotto l’incalzare della civiltà industriale e dei mass-media.
E che Dio ne dae sanità e pan e vin!
Per sostenere il costo del giornalino, oltre ad utilizzare il bollettino postale (conto corrente n° 71827943 intestato all'Ass. Pro Loco), è possibile fare una offerta/contributo direttamente al presidente della Pro Loco "La Vidorese" RENATO TESSARO o alla cassiera DAVID CAMILLI; oppure fare un versamento nel Conto corrente numero 150001665 presso la filiale di Vidor della Banca della Marca Credito Cooperativo – Società Cooperativa IBAN: IT16B0708462270CC0150001665, Intestato alla Pro Loco “La Vidorese”. Grazie della vostra disponibilità e agli sponsor.
VERNICIATURA A POLVERI Via C. Tittoni, 26 Z.I. - BOSCO di VIDOR - Tel. 0423 987399 Fax 0423 989679 - Cell. 333 5229595 - stelmapaint@gmail.com pag. 2 - Il Castello 6/2011
Via C. Tittoni, 14 - VIDOR - Tel. 0423.987352 Fax 0423.987880 - www.vidori.it
EDITORIALE
Nessun schiaffo alla democrazia Addio vecchi Cedri
Specchio della Comunità e delle Associazioni del Comune di Vidor. Bimestrale di cultura e informazione. ANNO 7 - N° 6 NOVEMBRE/DICEMBRE 2011 Registrazione Tribunale di Treviso n° 11 del 13/04/2005 EDITORE:
Pro Loco “LA VIDORESE” - Renato Tessaro (Presidente) DIRETTORE RESPONSABILE:
Giampietro Comarella REDAZIONE:
Via Marconi - Vidor (Tv) COMITATO DI REDAZIONE:
(Un’immagine che non vedremo più) * * * Sedici i candidati da eleggere e sedici gli eletti. Non è un gioco di parole o qualche spot pubblicitario. E’ il numero che compone il nuovo consiglio di amministrazione della Pro Loco “La Vidorese”, rinnovato nel corso del pranzo sociale consumato il 23 ottobre presso il centro polifunzionale. “Alla faccia della democrazia”, direbbe qualcuno. “Ma non è così come sembra, - liquidano quelli della Pro Loco - sono quelli che hanno accettato la candidatura dopo aver preventivamente dato la loro disponibilità per lavorare sodo nell’associazione”. Gli iscritti alla Pro Loco sono più di centocinquanta. Molti risiedono fuori paese. Hanno ottenuto la tessera per poter partecipare al gioco delle bocce. Il più votato è stato Renato Tessaro, che successivamente a sorpresa ha accettato di fare il presidente del sodalizio per il terzo mandato consecutivo. Eppure l’interessato ufficialmente aveva dichiarato che si sarebbe messo da parte lasciando spazio ad altri. L’aveva sostenuto in occasione della cerimonia dell’ultimo palio “Assalto al Castello”, di fronte a tutti. Forse una pretattica. “Non è la verità; - risponde l’interessato - la mia decisione sarebbe stata tale se la persona che doveva sostituirmi non avesse fatto dietro front all’ultimo momento. Altre persone non erano disponibili o non erano in grado di gestire l’attività dell’associazione e così non ho potuto tirarmi indietro”. Nel direttivo sono entrati molti volti nuovi e molti giovani. Questo è un fatto molto positivo. Faccio i complimenti a Renato Tessaro per l’atto di coraggio, al vertice della Pro Loco per un altro triennio. Auguro a lui e al suo staff i migliori auguri di “buon lavoro”. Nel mese di ottobre sono finiti sotto i colpi della motosega gli ultimi cedri che facevano da contorno alle vecchie scuole elementari, ora sede del nuovo municipio. La stessa sorte è toccata ai pini marittimi che si trovavano nel marciapiede di fronte a villa Vergerio Reghini. Due decisioni inaspettate perché messe in atto da questa amministrazione che aveva dato segnali di grande rispetto per l’ambiente.
Angelo Miotto (coordinatore), Lorenza Zorzan (segretaria), Fiorenzo Bailo, Giampietro Comarella, Lina Dall'Armi, Laura Dal Molin, Enrico Frozza, Marina Gai, Andrea Miotto, Giacomina (Ninetta) Secco e Renato Tessaro. COPERTINA:
editing: Fiorenzo Bailo e-mail: ilcastellovidor@libero.it IMPAGINAZIONE E STAMPA:
ALIDA s.n.c. - Valdobbiadene (Tv) TIRATURA: 1.500 copie CHIUSO IN COMPOSIZIONE: 19 DICEMBRE 2011 Tutti i diritti sono riservati. Notizie ed articoli possono essere riprodotti solo con l'autorizzazione dell'Editore e, in ogni caso, citando la fonte.
A V V I S O:
Gli articoli firmati su “IL CASTELLO” rispecchiano soltanto le opinioni degli autori e non impegnano la direzione del periodico né la Pro Loco “LA VIDORESE”.
Si ricorda che gli articoli non firmati non verranno pubblicati.
In questo numero: • Panevin 2012........................................................................................................pag. 2 • Editoriale................................................................................................................pag. 3 • Le vecchie radio . ................................................................................................pag. 4 • Sereno Targa se n'è andato in punta di piedi............................................pag. 5 • Spiedo benefico con i ragazzi down............................................................pag. 5 • Dalle nostre parrocchie.............................................................. da pag. 6 a pag. 9 • Speciale Pro Loco "La Vidorese"......................................................... pag. 10 e 11 • La festa di S. Francesco a Bosco di Vidor...................................................pag. 12 • Scuola d'infanzia................................................................................................pag. 13 • Festa della classe '65........................................................................................pag. 14 • Cugine in festa...................................................................................................pag. 14 • Casa di Riposo....................................................................................................pag. 15 • Avis comunale di Vidor...................................................................................pag. 15 • Mele "benefiche" a favore delle "Case Alloggio"...................................pag. 16 • La felicità si sogna e si rincorre.....................................................................pag. 17 • Gruppo emigranti in gita...............................................................................pag. 17 • La campestre......................................................................................................pag. 18 • Prosecco Run 2011...........................................................................................pag. 19 • Notizie dal Comune............................................................... da pag. 20 a pag. 22
(segue a pagina 23)
• Un caloroso benvenuto a... . .........................................................................pag. 23 Il Castello 6/2011 - pag. 3
PENSIERI E RIFLESSIONI
Le vecchie radio Questa estate, in occasione dei mercatini dei vecchi mestieri di Cison di Valmarino, ho visto il piccolo museo della radio allestito, penso, dal Comune. Per me è stato un vero piacere scoprire che c’è ancora qualcuno che si diletta nel conservare le cose del passato. Io sono una figlia del secondo dopoguerra: fin da piccola la radio è stata per me una delle passioni maggiori dopo la lettura. Questo mezzo di comunicazione rimane per me fonte di informazione, cultura e compagnia insuperabile! Quando viaggio, quando svolgo le mie incombenze domestiche, quando ho bisogno di relax, c’è sempre qualche programma che mi fa compagnia, anche se purtroppo qualche trasmissione va un po’ troppo in notturna. A me piace poco il silenzio (salvo quando sto poco bene), e la radio mi da la possibilità di “stare” con gli altri, di sentire opinioni, di immaginare situazioni, e qualche volta di parlare a voce alta con me stessa scaricando pareri, dispiaceri, e... tanto stress! Il vantaggio di ascoltare soltanto mi dà appunto la possibilità di far lavorare la fantasia, e questo è oramai un lusso di pochi, bombardati come siamo da linguaggi, immagini e colori che spesso e volentieri falsano l’etica, la morale, il senso civico, il rispetto per la persona e la proprietà. Ai media interessa lo “share”, non la cultura vera e propria. I reality che ci vengono propinati 24 ore su 24 non sono certo un esempio da seguire per i nostri giovani: per il “dio denaro” si sacrifica la dignità, il buon gusto e quella cultura che dovrebbero essere le basi della nostra società. La cara vecchia radio invece ci lascia usare il nostro cervello, l’immaginazione, la creatività mentale, che a sua volta tiene accesa la creatività materiale. Mi ricordo che ero veramente piccola (le strade di Vidor non erano ancora asfaltate, un
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riferimento storico che pochi ricordano), e Gigetto Mussato aveva una bellissima radio con la cassa in radica, i bottoni laterali per il volume e la sintonia dei programmi, e i tasti centrali in madreperla per gli altri comandi. Noi (io, la mamma e mio fratello) abitavamo nello stesso stabile. Era tanto il desiderio di possederne una, che mio fratello un giorno ne portò a casa una usata. La mamma fece fare a Bepi e Gianni Frezza una piccola mensola e sistemammo la nuova venuta un po’ in alto, tra le due finestre della cucina! La sorpresa arrivò più tardi: per gradire me e la mamma, mio fratello si era fatto fare il pagamento parte in contanti, e parte a rate! Ci son voluti parecchi mesi di sacrifici perché questo lusso diventasse nostro. Quindi si può immaginare con quanto rispetto venisse trattata questa prima porta sul mondo. Frequentavo le elementari (1954 circa), e seguivo Corrado con Bice Valori e Paolo Panelli (il signor Strarompi), che con la loro semplicità e professionalità tenevano in allegria mezza Italia, cioè gli eletti che possedevano la radio! Il radio romanzo “Pamela” da cui è stato poi tratto lo sceneggiato “Elisa di Rivombrosa” veniva trasmesso per gli amanti della prosa. C’era anche “Classe Unica” per chi voleva approfondire la sua cultura. Per gli amanti della musica classica e del bel canto c’erano delle bellissime opere liriche o concerti classici e sinfonici. Anni dopo c’era “Bandiera Gialla” per i giovani appassionati delle canzonette. Attualmente ci sono ancora bei programmi che vale la pena di ascoltare: nel primo pomeriggio ad esempio su Radio Uno c’è Umberto Broccoli che con la sua cultura storica e archeologica riesce ad appassionare chi lo ascolta dando la possibilità di rivivere momenti passati veramente importanti. La sera verso le 18 c’è la bravissima Enrica Bonaccorti che da parecchi anni conduce una piacevolissima trasmissione che tocca tutti gli argomenti sia della vita pratica che della cultura. L’umile radio a volte può benissimo sostituire la televisione e fare sicuramente più compagnia, senza offendere con le immagini la dignità e il buon gusto delle persone, dando la possibilità anche a chi non può vedere, di immaginare a modo suo il mondo. Viva la radio! Ninetta Secco
DA
MATTEO VIDOR - Tel. 0423 986057
LUTTI - EVENTI
Sereno Targa se n’è andato in punta di piedi a pochi passi dalla casa paterna. I figli lo ricordano come una persona buona, tranquilla e ben voluta da tutti. Sereno aveva festeggiato proprio l’anno scorso il cinquantesimo anniversario di matrimonio. Il figlio Gianni è molto conosciuto in paese. Oltre a far parte del consiglio dell’Associazione Calcio Vidor è tra i collaboratori della Pro Loco “La Vidorese”. È lo speaker ufficiale del Palio “Assalto al Castello”, manifestazione in calendario la seconda domenica di settembre.
Sereno Targa se n’è andato con la sua semplicità che lo contraddistingueva. Se n’è andato in silenzio. Lo ha stroncato un infarto in una mattina di novembre mentre come al solito faceva la sua passeggiata per le vie del paese. Abitava in Borgo Busnello. La sua non è stata una vita facile. Da giovane ha fatto l’emigrante. Ha dovuto lasciare il paese per trovare lavoro all’estero come hanno fatto tanti altri Vidoresi. Ha vissuto in Svizzera e soprattutto in Francia. Faceva il muratore, un’attività, che poi ha continuato anche quando è rientrato in patria verso la fine degli anni ’60. Ha conosciuto Rina Cima. Con lei si è fatto una famiglia. Si è sposato nel febbraio del 1960. Dalla loro unione sono nati tre figli: Antonella, sposata e madre di due figlie, che abita a Caselle d’Asolo, Maria Teresa, che vive con i genitori e Gianni che risiede con la compagna
www.misonveneto.it
Associazione Le Ciàcole Via Garibaldi, 459 31049 San Vito di Valdobbiadene Legale Rappresentante: Marco Vanzin Cell. +39 328 91 65 469 e-‐mail: mail@ciacole.it
COMUNICATO STAMPA
Spiedo benefico con i ragazzi down Peccati di Golosa, rassegna dello spiedo d’Alta Marca, consegna ad AIPD il frutto della raccolta benefica dell’edizione 2011 in occasione dello Spiedo Gigante di Pieve Lo spiedo d'Alta Marca, piatto tipico della pedemontana trevigiana, si abbina bene con la solidarietà. Lo dimostra l'Associazione Le Ciacole di Valdobbiadene che organizzando la rassegna "Peccati di Golosa" è riuscita a promuovere lo spiedo e la ristorazione d'Alta Marca, e allo stesso tempo ha raccolto anche fondi a favore di un'attivissima associazione provinciale, l'Aipd (Associazione Italiana Persone Down, sezione Marca Trevigiana), che lavora per l'autonomia delle persone down. La raccolta fondi si è concretizzata nella partecipazione di molti trevigiani e non trevigiani alle serate di "Peccati di Golosa" nel bimestre febbraio-‐ marzo. L'associazione Le Ciàcole, attraverso i soci Marco Vanzin e Marco Prosdocimo, ha consegnato il frutto della solidarietà con un assegno di 5.500 euro al presidente di Aipd, Maria Grazia Santolin, (premio Civilitas 2011, sezione Civiltà nella Comunità). La consegna dell’assegno ha visto la collaborazione con Banca Prealpi, importante partner della rassegna. Il tutto si è svolto nella cornice della storica manifestazione di promozione dello spiedo nostrano, lo Spiedo Gigante di Pieve di Soligo, durante la serata delle associazioni di venerdì 7 ottobre, grazie al grande sodalizio con la Pro Loco di Pieve di Soligo e il suo presidente Mauro Bernardi. Questi ha sposato lo spirito dell'iniziativa benefica, aggiungendo anche un ulteriore contributo di 500 euro, raccolti durante il torneo di Burraco, svoltosi nella serata precedente alla premiazione. "Grazie alla Pro Loco di Pieve per l'ospitalità -‐ affermano Vanzin e Prosdocimo -‐ La vicinanza di tanta gente ci spinge ad impegnarci ancora di più per l'edizione di "Peccati di Golosa" 2012. Rinnoviamo la collaborazione con Aipd, e allarghiamo ad altri soggetti, come i Maestri dello Spiedo ed iniziative promozionali extra provinciali". "Grazie all'Associazione le Ciacole e a tutti coloro che hanno partecipato alla rassegna -‐ afferma Maria Grazia Santolin -‐ Invito a seguire l'iniziativa e a diffondere la notizia. Sono tutte risorse che spendiamo fruttuosamente per famiglie trevigiane in difficoltà e per l'autonomia dei ragazzi down".
A Gianni, alle sue due sorelle, alla mamma e ai familiari porgo, a nome della redazione de “Il Castello” e della Pro Loco “La Vidorese”, sentite condoglianze. Giampietro Comarella
PER RESTARE GIOVANI Non si invecchia per le tante primavere, le fatiche, gli affanni, l’angoscia del futuro. Non l’avanzare degli anni, ma gli spenti ideali appannano nel tempo l’inesauribile bambino che sempre si rinnova nel corso della vita. Ognuno resta giovane come la sua fede. Vecchio come i suoi dubbi Vive sempre se recettivo ai richiami dell’uomo, della natura, dell’infinito. Silvano Fabris
Valdobbiadene, lì 30-‐10-‐2011
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DALLE NOSTRE PARROCCHIE
Famiglie in salita Ci troviamo nel pieno di una crisi economica che sta mettendo a dura prova la fiducia e la speranza delle famiglie e che ha colpito pesantemente anche la cosiddetta “classe media”. Un fenomeno inaspettato, segnale di un problema più ampio, che deve essere capito e affrontato con determinazione, e per il quale occorre trovare soluzioni concrete: mai come oggi le risposte ai problemi delle persone povere sono anche risposte ai problemi di tutti. Le famiglie: impegnate in un “cammino in salita” perché fragili per ragioni economiche, per mancanza di lavoro e di alloggio, perché numerose, con figli da crescere, in affanno nel dare continuità alle relazioni e alle responsabilità genitoriali. Anche nelle nostre realtà di piccoli Comuni ne incontriamo sempre di più... famiglie in condizione di disagio economico che, a causa della perdita del lavoro, sono in difficoltà a far
fronte alle spese di primaria necessità quali il pagamento dell’affitto, delle utenze per acqua, luce e gas, delle spese scolastiche dei figli (libri, mensa, trasporto, materiale scolastico). Sono talvolta famiglie isolate e senza una rete di sostegno, necessaria ad affrontare i momenti di difficoltà. La mia esperienza di assistente sociale che lavora presso un comune limitrofo a Vidor mi porta a dire che questo territorio, però, è anche molto sensibile ed attento ai bisogni della comunità. Si incontrano famiglie che spontaneamente ne aiutano altre e si mettono a disposizione nell’accompagnare nuclei familiari che vivono un periodo di difficoltà; e quando una comunità civile e parrocchiale si stringe attorno ai più deboli, è una comunità che considera la corresponsabilità una condizione necessaria per uno sviluppo più solidale, più attento al bene comune.
Pensiamo all’insegnamento di Giovanni Paolo II, il quale, affrontando i grandi problemi internazionali della globalizzazione, dello sviluppo e della pace, ha sentito il bisogno di ricordare che un reale cambiamento è possibile solo con l’impegno di tutti e di ciascuno a mettere in discussione il proprio stile di vita. L’espressione “stile di vita” è frequentemente utilizzata per riferirsi a ciò che caratterizza permanentemente ed in profondità il modo di vivere di un soggetto. Non si improvvisa, non è fatto di episodi. È lo specchio visibile di un’etica personale, che si traduce in azioni. Solo così anche le famiglie che stanno vivendo un disagio economico possono sentirsi parte di una comunità parrocchiale che le ascolta, le accoglie e percorre con loro un tratto della “salita” che la vita sta loro riservando. Lisa Panazzolo
La comunità cristiana di fronte alla crisi economica La condizione di benessere delle nostre famiglie viene minacciata in questo ultimo periodo dalla crisi economica, che ha colpito soprattutto il lavoro, facendo riemergere situazioni di povertà che si pensava fossero superate. È un fatto nuovo, che deve interrogare la coscienza cristiana. Occorre ripensare all’impostazione della nostra vita e chiederci, come cristiani, quale contributo possiamo dare. Tutti possiamo contribuire ad alleviare gli effetti della crisi adottando stili di vita più responsabili. Non bisogna attendere che i cambiamenti arrivino dall’alto. In questo senso la crisi può anche essere una opportunità. Quando si parla di Nuovi Stili di Vita per un futuro sostenibile, non si deve pensare a cose straordinarie e riservate a pochi. I “nuovi stili di vita” stanno diventando sempre più gli strumenti che la gente comune ha nelle proprie mani per poter cambiare la quotidianità e per poter influire su cambiamenti strutturali in campo politico, sociale ed economico. Essi partono da un livello personale per allargarsi a quello comunitario, fino a raggiungere i vertici delle varie istituzioni; non bisogna diventare degli eroi per metterli in pratica: basta essere semplici cittadini, responsabili e solidali. La vita giornaliera è fatta di tante azioni e scelte, che possono essere “vecchie” oppure “nuove”. Una scelta “vecchia” è l’uso indiscriminato dell’auto privata, se lo stesso percorso può essere fatto in bicicletta o con un mezzo pubblico. Posso comprare l’acqua minerale in bottiglie di plastica, oppure scegliere di acquistare l’acqua con vuoti a rendere o bere l’acqua del rubinetto. Posso vivere in un condominio e non conoscere il mio vicino, oppure lo posso incontrare e salutare, chiedendogli come va. Le scelte “nuove” generano un mondo migliore. È quello che tutti sogniamo e, in fondo, vogliamo: un mondo con più giustizia e pace. Occorre fare attenzione e favorire una maggiore conciliazione tra i tempi del lavoro e quelli dedicati alle relazioni umane e familiari, perché l’autentico benessere non è assicurato solo da un tenore di vita dignitoso, ma anche da una buona qualità dei rapporti interpersonali. Occorre anche fare attenzione alle sollecitapag. 6 - Il Castello 6/2011
zioni al consumo e all’acquisto che riceviamo dalla televisione e dalla pubblicità. Cose che ci vengono descritte come indispensabili, ma che in realtà non lo sono. In genere, più cose possediamo e meno tempo abbiamo per le relazioni umane. È chiaro che, oltre a ripensare l’impostazione della nostra vita, occorre anche fare la nostra parte per aiutare concretamente il numero crescente di famiglie della nostra comunità, sia italiane che straniere, che necessitano di un sostegno economico. QUALI POSSIBILITÀ DI AIUTO? DAL COMUNE Le possibilità di aiuto attuali sono rappresentate da quanto mette a disposizione l’ente pubblico (Comune). Il regolamento comunale di Vidor prevede che le famiglie in difficoltà con figli che frequentano l’ultimo anno della scuola materna possano chiedere di essere aiutate per il pagamento delle rette e del trasporto. In altri casi il Comune fa da tramite per gli aiuti previsti dalla Regione o dallo Stato, come, ad esempio, il contributo per l’affitto a favore di chi ha perso il lavoro o la sospensione delle rate di mutuo per le famiglie in difficoltà (Accordo ABI-CEI per il microcredito alle famiglie in difficoltà). Altri aiuti sono previsti per anziani indigenti. DALLA PARROCCHIA Il gruppo missionario si fa promotore di alcune iniziative che riguardano le necessità più urgenti delle famiglie in difficoltà, senza distinzione di razza e di religione (casa, mobili, vestiario, aiuto nella compilazione di domande e documenti). Vengono raccolti prodotti alimentari attraverso il cesto “condividiamo”, che si trova nella chiesa di Vidor. Prima però di intervenire con aiuti di qualsiasi genere, è indispensabile aver instaurato rapporti di conoscenza e di vicinanza con queste persone. DALLA DIOCESI DI VITTORIO VENETO Attraverso la Caritas e la Pastorale sociale e del lavoro, la Diocesi ha costituito per chi perde il lavoro un Fondo di Solidarietà, attivo dal maggio 2009. Scopo del Fondo è esprimere un piccolo segno
DALLE NOSTRE PARROCCHIE
di prossimità verso chi in questo periodo perde il lavoro e si trova in situazione di grave difficoltà economica. Esso non sostituisce le iniziative e gli interventi già esistenti e quelli che verranno attivati da altri soggetti pubblici e privati, ma ha piuttosto una funzione integrativa e di stimolo alla solidarietà dei singoli e delle comunità. Si propone, inoltre, con una finalità educativa relativamente alla promozione degli stili di vita più sobri e responsabili. Il regolamento del Fondo di Solidarietà prevede un sussidio economico del tutto gratuito, che può essere offerto una tantum, fino ad un massimo di 1.000 euro, oppure in rate mensili per una durata massima di 4 mesi e con un importo massimo complessivo di 4.000 euro. In casi straordinari il contributo può essere ripetuto per più di 4 mensilità. Altra possibilità è quella del prestito d’onore. Unica differen-
DOVE
za rispetto a quanto previsto per il contributo a fondo perduto risulta essere la valutazione del centro di ascolto che propone al richiedente, esaminata la situazione lavorativa e famigliare, di restituire, con delle modalità da concordarsi volta per volta, il contributo erogato. Sempre presso la Caritas foraniale è possibile usufruire del “Banco Alimentare”. Chi vuole usufruire del sussidio o del banco alimentare dovrà fare domanda al Centro di Ascolto della Caritas esistente nella propria forania, (per la forania del Quartier del Piave rivolgersi al Centro di Ascolto di Pieve di Soligo), munito di una presentazione scritta del parroco o di un’associazione ecclesiale o dai servizi sociali del proprio Comune. Le domande verranno esaminate presso il Centro di Ascolto. La documentazione verrà poi inviata al Consiglio diocesano del Fondo di solidarietà, formato da alcune persone nominate dal Vescovo. Il Consiglio deciderà quali richieste accogliere e determinerà le modalità dell’intervento di sostegno. Per contribuire con delle donazioni Singole persone, parrocchie, associazioni, imprese private ed enti pubblici possono contribuire alla costituzione del Fondo di Solidarietà, effettuando un versamento: • sul Conto Corrente Bancario del Fondo di solidarietà codice Iban IT41V 07084 62190 CC0121321152, presso Banca della Marca, agenzia di San Giacomo di Veglia, Vittorio Veneto; • oppure sul Conto Corrente Postale della Caritas Diocesana numero 10255313, specificando la causale “Per il Fondo di solidarietà”. Alberta e Remo Bordin
QUANDO
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CARITAS FORANIALE
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- mercoledì, dalle 20 alle 22 - sabato, dalle 14 alle 16
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Pieve di Soligo
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0438/552993 telefonare nei seguenti giorni e orari: - lunedì dalle 9.30 alle 11.30 - martedì, mercoledì e giovedì, dalle 17 alle 19
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Vidor, presso la sede municipale
venerdì, dalle 9 alle 13 su appuntamento
423/986440 0423/986415 (fax)
(punto di incontro, spazio di ascolto per chi desidera una consulenza familiare o di coppia)
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DALLE NOSTRE PARROCCHIE
Intraprendere la strada della sobrietà “Mala tempora currunt”: corrono tempi brutti… la colpa è dell’economia... della corruzione ad alti livelli, e non solo... dell’evasione fiscale... dei paradisi fiscali... privilegi e favori… stipendi e pensioni da sogno... vitalizi… debito pubblico... costi della Politica... E se ne dicono tante! Meno una, forse la più importante, che è una domanda: siamo disposti a rivedere gli stili di vita, a intraprendere la strada della “sobrietà” alla cui base ci sono etica e moralità? “Beati - cioè felici – voi, poveri” (Luca 6,20). Neppure a molti cristiani piacciono queste parole di Gesù, come quelle altre che seguono nelle beatitudini. Si preferisce il contrario, cioè: felici i ricchi, perché questa è la logica della corrente; ma Gesù ai suoi propone di remare controcorrente. “Felici i poveri”, perché? Perché si accontentano, e “chi si accontenta gode, è felice”, perché, col suo lavoro onesto si guadagna l’essenziale e sa anche condividerlo, rinuncia al superfluo, all’inutile che diventa dannoso per sé e per gli altri, perché l’egoismo e l’ingordigia non rendono né felicità né serenità, ma sono come un tarlo... “Stolto: questa notte morirai”... I poveri sono felici perché riescono a
condividere il poco che hanno con chi non ha, o ha meno di loro... perché così sperimentano la parola di Gesù: “C’è più gioia nel donare che nel ricevere” (Atti 20,35). Sono felici perché il loro stile di vita è la sobrietà, sostenuta dalla fiducia nel Signore che dice: “Guardate gli uccelli dell’aria... e i fiori del campo...” (Matteo 6,25), cioè fidatevi di me, cercate l’essenziale! LA SOBRIETÀ ci impone di rivedere i nostri stili di vita. Stiamo attraversando un periodo di crisi e se ne parla molto: ma possiamo dirci sobri? La mercificazione dei rapporti umani è alla base delle aberrazioni più vistose che sono sotto gli occhi di tutti. Nella crisi globale che stiamo vivendo è compreso non solo il nostro egoismo, ma anche il cambiamento dei rapporti umani, familiari, educativi e religiosi. Ti senti solo? Va’ a fare shopping. Non hai relazioni umane? Va’ su Facebook e avrai molti amici. Hai perso la sorveglianza dei figli? Compra loro il cellulare. Non sei bello o bella? Comprati dei vestiti firmati, o vai in palestra o all’istituto di bellezza, o dal chirurgo estetico. Cosa si può fare per uscire dal circolo vizioso di solitudine e consumismo che sembra alla base della crisi sociale che
attraversiamo? Si parla molto di moralità dell’economia, ma attenzione al fariseo che è in noi. Si può parlare di moralità quando ci sono degli scopi e delle motivazioni validi. La morale per la morale non sta in piedi. Così è necessario parlare di nuovi stili di vita, ma non cambieremo stili di vita finché non avremo capito e voluto degli scopi superiori ai beni promessi dal consumismo, beni spirituali, per rispondere a bisogni umani: bisogni di amore, di gratuità, di felicità, di gioia, di amicizia. Ma torniamo alla domanda: cosa si può fare di meglio per uscire dalla crisi? Si inizia, dunque, con il cercare uno scopo al nostro agire. Finché avremo degli scopi e dei “bisogni” puramente di consumo, degli obiettivi semplicemente commerciali, non potremo costruire una nuova società più relazionale, più innamorata, più umano-divina. Oggi a ciascuno di noi viene lanciata una sfida: se si tratta di perdere per trovare, allora noi cristiani potremmo avere qualcosa da mostrare, non solo da dire. Il Natale ci può offrire mille motivi per abbracciare quella “sobrietà” che Gesù ha portato e vissuto sulla terra, “Lui che da ricco che era si è fatto povero”. Non deformiamo il Natale di Gesù! don Antonio
In cammino sulle “orme” di Madre Elisa Andreoli Non è un caso se il 13 ottobre scorso un pullman ed un pulmino portavano un gruppo di persone ad Adria ed a Rovigo. Non era un viaggio di piacere: era un pellegrinaggio per meglio conoscere la spiritualità delle nostre suore e condividere con loro alcune tappe del loro cammino. Motore di tutto lo Spirito Santo, che suscita in Alberta e in suor Angelisa il desiderio di proporre alle nostre comunità questa esperienza. Il viaggio viene definito in tre tappe: - 1ª tappa: veglia di preghiera presso le suore in Alné, il 12 ottobre, con visita alla “Casa delle Origini” delle Serve di Maria Riparatrici; - 2ª tappa: visita ad Adria, il 13 ottobre, dove preghiamo sulla tomba di Madre Elisa e visitiamo la sua stanza. Lì suor Pasquina ci parla della vita della fondatrice, dell’incontro con Madre Dolores che aggiunge alla congregazione il carisma della Riparazione Mariana e della grande determinazione di queste religiose nel portare avanti la loro missione, pur tra tante tribolazioni; - 3ª tappa: visita al “Centro Mariano” di Rovigo ed al Santuario dell’Addolorata dove il nostro parroco don Marco presiede la S. Messa per le suore vive e defunte appartenenti alle Serve di Maria Riparatrici. Questa celebrazione eucaristica è stata molto intensa e, in un luogo di così grandi vocazioni, il pensiero è andato anche alla vocazione sacerdotale, per cui ci è venuto spontaneo pregare anche per don Marco, don Antonio e le nostre comunità. pag. 8 - Il Castello 6/2011
Nel pomeriggio, in un momento molto festoso, abbiamo scambiato pensieri e ricordi con le suore che, per tanti anni, hanno vissuto la loro missione a Vidor. Abbiamo in particolare salutato suor Chiara, suor Tarcisia, suor Teresina, suor Irenea, suor Michela, con le quali abbiamo condiviso una preghiera missionaria. La giornata si è conclusa con la visione di un cortometraggio: “Nulla accade per caso” che racconta l’incontro di Madre Elisa con Madre Dolores e, trasportando tutto ai giorni nostri, l’incontro delle Serve di Maria con una ragazza in difficoltà. Abbiamo ben compreso l’importanza della presenza delle Serve di Maria nelle nostre comunità e nella Chiesa e speriamo che questo viaggio ci permetta, già da ora, di poter sempre meglio collaborare tra di noi e con loro, nell’Amore di Cristo, sotto lo sguardo di Maria Addolorata. Le suore ed il gruppo missionario di Vidor
DALLE NOSTRE PARROCCHIE
Il nuovo impianto elettrico e di illuminazione della chiesa di Vidor La chiesa di Vidor, consacrata nel 1748, è un bene di enorme valore per la nostra comunità cristiana: è il luogo che ci ricorda la nostra unione fraterna nella fede in Cristo Gesù. Siamo debitori ai nostri avi per averla costruita e ristrutturata in più occasioni, a prezzo di sacrifici di certo non minori di quelli che sono richiesti oggi per il mantenimento di un edificio così imponente e prezioso. Due anni fa, in Consiglio Pastorale, si era valutato di intervenire sull’impianto elettrico perché risultava fuori norma di legge e non sicuro in caso di fulmini o scariche elettriche. Dopo le consultazioni del caso, abbiamo notato che era opportuno, nello stesso intervento, rinnovare anche
l’impianto di illuminazione e di amplificazione. Il compito sembrava semplice, ma la chiesa è grande e trovare le soluzioni tecniche e stilistiche ottimali non è stato facile, senza contare poi i numerosi ed onerosi imprevisti... Le ditte che hanno ricevuto l’appalto dei lavori (“Officina Luminosa” di Villorba e “956 Group” di Borgoricco) hanno impiegato tecnologie all’avanguardia: l’illuminazione con luci a LED e l’impianto di diffusione sonora con solo quattro casse altoparlanti. Per quanto riguarda le luci, questo sistema si caratterizza per una luminosità più diffusa e meno diretta. L’effetto immediato
Sabato 12 novembre, alle ore 18.30 si è celebrato il sacramento della Cresima per 25 ragazzi della comunità di Vidor.
Sabato 19 novembre, alle ore 18 si è celebrato il sacramento della Cresima per 10 ragazzi della comunità di Colbertaldo.
è la sensazione che la luce non sia molto intensa. Tuttavia essa valorizza gli aspetti architettonici e decorativi della chiesa (sono stati particolarmente evidenziati le statue, i quadri e le pale di altare non meno che il soffitto), creando, grazie alle molte configurazioni di luce possibili, un luogo che predispone ed accompagna la preghiera mentre riduce consumi e sprechi. L’impianto di amplificazione è stato completamente rinnovato sia a motivo dell’usura degli elementi che a favore di una diffusione acustica adeguata anche in presenza di gruppi canori come la nostra Corale o il Gruppo Canta&Suona. Il preventivo di spesa, inferiore rispetto ad altre ditte contattate, è stato sostanzialmente rispettato ed ammonta a circa 150.000 euro. Le risorse della parrocchia sono state sufficienti a sostenere la spesa, ma va detto che gli imprevisti ci sono costati varie decine di migliaia di euro in più… Vogliamo ringraziare ancora una volta il Signore per il gesto di generosità della signora Giuseppina Da Riva che ha contribuito con la sua donazione ad una grossa fetta della spesa sostenuta. Confidiamo ancora nella Provvidenza e nella volontà di tutti per poter apprestare anche gli altri ambienti parrocchiali di cui abbiamo urgente bisogno per la catechesi e i gruppi. Vogliamo pure ringraziare tutto il Consiglio Pastorale degli affari economici (in specie l’architetto Simona Possamai), per lo sforzo profuso: non è facile fare delle scelte tecniche ed economiche a nome di tutti, rispettando le opinioni e cercando il bene comune della parrocchia, ma siamo certi di aver dato il nostro contributo. don Marco
Per pubblicare articoli all’interno della rubrica “Dalle nostre Parrocchie”, inviarli al seguente indirizzo e-mail: parrocchia.vidor@libero.it Il Castello 6/2011 - pag. 9
SPECIALE PRO LOCO “LA VIDORESE”
La Pro Loco di Vidor rinnova il consiglio direttivo Le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione si sono tenute il 23 ottobre. Come da regolamento previsto dallo statuto, ogni tre anni decadono le varie cariche amministrative e tutti i soci sono chiamati ad esprimere il loro consenso a tale scopo. Quest’anno le votazioni si sono svolte in concomitanza del 60° compleanno della Pro Loco. Sono stati eletti sedici Consiglieri e tre Revisori dei Conti. Nella settimana successiva è stata indetta la riunione di insediamento del nuovo consiglio per discutere a chi assegnare le varie cariche istituzionali previste nello Statuto. È stato eletto presidente Renato Tessaro, arrivato al suo terzo mandato. Vice presidente Susanna Paronetto, segretaria Silvia Da Riva, vice segretario Fiorenzo Bailo, cassiere David Camilli. Consiglieri Alessandro Bordin, Lisa Chiodero, Massimo Dall’Ac-
qua, Lina Dall’Armi, Alberto Da Riva , Franco De Lucchi, Andrea Frare, Enrico Frozza, Massimo Sartori, Simone Struzzo, Silvia Tessaro. A tutti i consiglieri è stato affidato uno specifico incarico all’interno della Pro Loco. Revisori dei Conti presidente Bernardo Vidori, Levi Frezza, Angelo Miotto. Come si può notare, c’è stata una copiosa entrata di nuove giovani leve che dimostrano avere grande entusiasmo e desiderio di portare innovazioni per far sentire la Pro Loco sempre più vicina al paese. Va da sé che il rinnovamento porta al cambiamento. Ci auguriamo che si possa instaurare un clima di armonia e di equilibrio e le nuove idee che scaturiranno vengano concordemente programmate e realizzate. Il nostro ormai esperto presidente Renato Tessaro lavorerà per tenere alto il valore della Pro Loco con l’amore e la passione immutati. È inoltre cosa importante mantenere costante il dialogo ed il rapporto con le persone della passata amministrazione che possono offrire tanto, in virtù della loro esperienza e del loro entusiasmo. Lina Dall’Armi
“La Vidorese” compie 60 anni Domenica 23 ottobre è stato ufficialmente festeggiato il 60° anniversario della Pro Loco “LA VIDORESE”. La festa è iniziata con la Santa Messa, alle ore 10.30, con la presenza dei labari di tutte le associazioni del paese ed il coro parrocchiale che ha voluto omaggiare questo importante compleanno. È risultata quindi una celebrazione molto partecipativa. È seguito il pranzo offerto dalla Pro Loco a tutti i soci e collaboratori. Erano invitati i quattro fondatori della Vidorese tutt’oggi viventi: Mons. Pietro Mazzarotto, Nino Manto, Alessio De Poi, Pietro Da Riva; gli ex presidenti delle passate amministrazioni che con il loro contributo ci hanno portati a raggiungere questo ragguardevole traguardo. Il lavoro, sempre accompagnato da un grande senso di collaborazione e voglia di ritrovarsi, è stato un elemento fondamentale per mettere in comune idee e proposte e per superare le eventuali divergenze sulle scelte e sugli obiettivi da raggiungere. La continuità creatasi nei passaggi di consegne tra le varie amministrazioni ha prodotto benefici e successi per un rafforzamento di una crescita sempre maggiore a favore del paese moltiplicando le proposte ricreative e culturali. Erano presenti, a questa tanto attesa festa, le varie autorità sia locali che dell’UNPLI. Ospite d’onore, presente spiritualmente, “spiacentissimo” di non poter trovarsi tra noi, è stato Monsignor Pietro Mazzarotto, al tempo giovane Cappellano di Vidor dal 1950 al 1953, oltre ad aver contribuito alla fondazione della nostra Pro Loco, ha dato un grande aiuto alla ripresa soprattutto morale nell’immediato dopoguerra, prendendosi cura in special modo dei giovani insegnando loro ad apprezzare e gioire delle piccole cose conservando il gusto di vivere la quotidianità nel rispetto, nel perdono, nella solidarietà. La sua presenza ha lasciato un segno indelebile scolpito nei cuori delle persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Molto apprezzato è stato l’intervento di don Marco prima del pranzo in cui ha voluto ricordare gli ex fondatori, ex presidenti e tutte le persone che sono state coinvolte in questa associazione che non sono più tra noi poiché hanno varcato la soglia dell’infinito. È seguita una preghiera accompagnata da un profondo silenzio per un minuto in loro onore. Infine il presidente uscente Renato Tessaro ha ringraziato tutti coloro che in vario modo hanno collaborato dando forza ai risulpag. 10 - Il Castello 6/2011
tati ottenuti. Il presidente del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, Roberto Franceschet, ha elogiato la nostra Pro Loco definendola fiore all’occhiello di tutte le Pro Loco rafforzata anche dall’invidiabile struttura che ci ospita di cui ne dobbiamo essere ben fieri. Alla fine del pranzo il presidente ha premiato con una targa ricordo i soci fondatori, gli ex presidenti e i quattro timonieri della “Casetta dei Masi”. Una larghissima partecipazione dei soci e famigliari ha fatto sì che la festa risultasse di una grande animazione in un clima di amicizia e giovialità soprattutto nel ritrovarsi assieme, uniti nei ricordi. Nello sfondo corrusco del paese, la sagoma del nostro “Mont Marcon”, sbirciando attraverso le vetrate della sala, diventava sempre più cupo. Il giorno stava quasi per concludersi e la festa terminava. L’associazione Pro Loco “LA VIDORESE “ ringrazia tutto lo staff ed in particolar modo i giovanissimi ragazzi che con serietà hanno svolto il servizio in sala impegnandosi a dare il meglio di sé. Lina Dall’Armi
(foto di Giampietro Comarella)
SPECIALE PRO LOCO “LA VIDORESE”
Il Castello 6/2011 - pag. 11
ASSOCIAZIONI
La festa di S. Francesco a Bosco di Vidor “Dietro ad un grande uomo c’è sempre una grande donna”. Mi sento di poter applicare questo detto a tutte le associazioni di volontariato: dietro ad un grande gruppo ci sono grandi uomini e donne. Sì, perché vedere tante persone diverse per interessi, lavoro, credo, età,.. andare d’accordo e lavorare gomito a gomito, gratuitamente, con il sorriso sulle labbra, non desta che ammirazione. La festa di San Francesco che si è svolta dal 23 settembre al 4 ottobre, ha avuto come scenario di lavoro la casetta del Parco Emigranti con la sua nuova facciata: un bel color aragosta per i muri esterni e color salvia per gli infissi. I lavori di tinteggiatura sono stati ultimati proprio per la sagra della nostra frazione, dedicata al Santo poverello, Patrono d’ Italia: una nuova cornice colorata che sta ad indicare il calore e l’accoglienza che si vogliono trasmettere a quanti durante i festeggiamenti vogliono fare una sosta. Domenica 2 ottobre si è svolto il pranzo per tutto il gruppo che ha partecipato alla giornata “ecologica” con la raccolta dei rifiuti abbandonati lungo le nostre strade, mentre martedì 4 ottobre è stata celebrata la S. Messa presso la chiesetta di S. Francesco. I festeggiamenti si sono poi conclusi con il tradizionale e sempre atteso bello spettacolo pirotecnico. Una parte del ricavato della sagra paesana verrà dato al sig. Natale (Toni) Adami, che provvederà personalmente alla realizzazione di un pozzo per l’acqua in Tanzania e una parte verrà spesa per la manutenzione del Parco stesso. Voglio sussurrare il mio GRAZIE ad ogni singola persona che con la sua disponibilità’ ha reso possibile lo svolgersi al meglio di tale evento ricordando che per la collaborazione... ci sono sempre le porte aperte. Lorenza
Il comitato festeggiamenti San Francesco coglie l’occasione, a nome di tutto il consiglio, di formulare a tutti i concittadini delle comunità di Colbertaldo, Vidor e ovviamente Bosco, un augurio di “BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO”
Il Consiglio del “Comitato festeggiamenti San Francesco”
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SCUOLA D’INFANZIA
Un nuovo anno scolastico... Dopo una lunga estate riapre le porte la nostra Scuola dell’Infanzia, con rinnovato entusiasmo per l’inizio di un nuovo anno e l’arrivo di tanti bambini per la loro prima volta all’asilo. A settembre gli iscritti erano 74 divisi in tre sezioni, a Vidor si dividono per fascia d’età al fine di garantire una proposta didattica adeguata alla crescita del bambino che si sviluppi di pari passo fino a portarlo ad avere una preparazione idonea all’inserimento nella Scuola primaria. Il gruppo delle insegnanti: Michela, Ottavia e Silvia si è arricchito dell’arrivo della maestra Angela, laureata in scienze della formazione primaria indirizzo infanzia, e di una psicologa che collaborerà con le insegnanti per dare un servizio sempre più ampio e attento. Inoltre da quest’anno la psicomotricità sarà seguita dalla dottoressa Then Elisabetta che accompagnerà l’attività classica con la musicoterapia. Il progetto specifico per l’anno in corso, si svilupperà sul tema dell’acqua, guidando i bambini alla scoperta dell’utilità e delle proprietà di questo elemento fondamentale per la vita. Anche i laboratori organizzati in collaborazione con la “Coop Adriatica” saranno centrati sull’acqua, per tutte e tre le classi, con l’eccezione di due incontri supplementari per i più grandi dedicati al cioccolato. Come nei precedenti anni scolastici proseguiranno l’attività motoria con la maestra Ottavia , i laboratori di pittura tecnica l’acquarello con la Signora Bortolamiol, il laboratorio di educazione stradale con i Vigili del Comune di Vidor, e la collaborazione con la biblioteca per le letture animate. Per i più grandi da gennaio partirà anche il laboratorio di inglese con il professor Baldassin. Un piacevole ed esauriente (ma mai stancante) cumulo di attività per i nostri piccoli scolari, durante l’anno saranno comunque coinvolte anche le famiglie: il 21 ottobre è stata fatta la castagnata con i nonni, a Natale ci sarà la recita presso il polifunzionale, a febbraio festeggeranno il carnevale a scuola ed a maggio ci sarà la festa della famiglia e la gita e in tutte queste iniziative contiamo molto sulla partecipazione dei genitori.
Visita alla cantina Frozza Giovedì 22 Settembre 2011 i bambini della sezione dei grandi della scuola d’infanzia di Vidor si sono recati presso la cantina “Frozza “ di Colbertaldo per assaporare da vicino la vendemmia e la lavorazione dell’uva fino alla trasformazione in vino. Sono stati guidati dal signor Ivo Frozza, il quale con estrema simpatia e semplicità ha spiegato passo dopo passo, i processi produttivi della lavorazione dell’uva e l’utilizzo delle varie macchine di enorme grandezze e delle cisterne che tanto hanno affascinato i bambini. Hanno proseguito poi con una scampagnata nel vigneto vicino casa dove hanno potuto partecipare attivamente alla vendemmia ed entusiasti ammirare da vicino il trattore con il rimorchio pieno d’uva. A conclusione della visita, i proprietari della cantina “Frozza“ hanno gentilmente offerto una generosa merenda ai bambini. È stata un’altra bellissima esperienza, bravi bambini e grazie a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita.
Speriamo che il programma annuale possa soddisfare le esigenze delle famiglie e rispondere alle proposte manifestate dai genitori nel questionario compilato in primavera. Le insegnanti e il consiglio di amministrazione
NUOVO COMITATO GENITORI
Con l’inizio del nuovo anno scolastico sono stati nominati i nuovi rappresentanti di classe (due per sezione) che formeranno il comitato dei genitori. I nuovi componenti sono: Rappresentanti Classe dei bambini grandi anno 2006: Leopoldo Codello e Francesca Capovilla Genitori di Maria Giovanna Andrea Nani e Rosita Agostinetto Genitori di Beatrice Rappresentanti Classe dei medi anno 2007: Alessio Ghizzo e Fedrica Pasin Genitori di Irene Massimiliano Stoppa e Maria Elena Baracchina Genitori di Maria Victoria Rappresentanti dei bambini piccoli anno 2008: Romeo Gallina e Diana Guizzo Genitori di Lorenzo Fabio Tognon e Katia Dalle Crode Genitori di Andrea PRESIDENTE COMITATO GENITORI: Francesca Capovilla SEGRETARIA COMITATO GENITORI: Rosita Agostinetto
Scuola = igiene L’attenzione in una scuola dove risiedono per molte ore dei bambini non è mai troppa, e per questo le scuole d’infanzia “IPAB” sono particolarmente attente per garantire la massima sicurezza agli utenti. Spesso ai genitori potrebbero sorgere dei dubbi sulla struttura che ospita i loro figli ed è quindi corretto che si sappia come sono gestiti i servizi all’interno della Scuola d’Infanzia. Il servizio mensa è gestito dalla ditta “ Tropical “di Mosnigo , la quale prepara il pasto su specifico menù predisposto da un nutrizionista il quale ha valutato le specifiche necessità in base all’età dei bambini stabilendo una dieta che garantisca l’apporto delle corrette sostanze nutritive oltre alla varietà e salubrità dei cibi. La scuola d’infanzia ha inoltre incaricato la ditta Cosima di controllare gli alimenti consegnati, quindi a sorpresa l’azienda passa presso la scuola per prelevare dei campioni di cibo da analizzare, e verifica che le razioni consegnate siano alla temperatura corretta e rispettino i canoni previsti dall’HACCP. La stessa attenzione è dedicata alla pulizia e all’igiene della struttura e degli arredi, si impiegano 7 ore al giorno per 5 giorni la settimana e come per i pasti anche in questo caso è stata incaricata una ditta esterna per i controlli. All’interno della nostra scuola il benessere dei bambini è sempre messo al primo posto. Il Castello 6/2011 - pag. 13
EVENTI
Festa della classe ‘65
Il piacere di ritrovare dei lontani amici
La “festa della classe” normalmente si svolge in modo abbastanza tradizionale: con una cena in qualche locale della zona oppure con la visita di una località interessante. Questa volta noi del ’65, vi raccontiamo la nostra particolare “festa della classe”. Particolare perché abbiamo voluto andare a salutare dei “vecchi” amici lontani che hanno lasciato un pezzetto di cuore tra le nostre colline e un grande ricordo a noi. Stiamo parlando dei coniugi Gnani. Moreno e Milena (lei classe ’65) e i loro figli Carlotta e Raul. Li vedete nella foto: Moreno e Raul in piedi, Carlotta e Milena ai lati della “no-
stra” Claudia Da Riva. Storia particolare la loro: lui di Ferrara ma “emigrante” a Montebelluna come professore di ginnastica, lei di Mantova e bagnina nei Lidi Ferraresi. Si incontrano, si accende la scintilla e nel 1988, dopo un breve soggiorno a Colbertaldo, vengono ad abitare a Vidor, in quella comunità caratteristica che è Alnè di Sotto. Si integrano alla perfezione: Moreno in prima linea alla Pro Loco, tra i fautori del Palio “ Assalto al castello” e ideatore della cena estiva di Alnè di Sotto; Milena collaboratrice nella mensa delle scuole medie. A completamento del quadro nascono anche Carlotta e Raul. Poi nel 2000 il richiamo del piccolo paese natio di Moreno (Alberone di Ro in provincia di Ferrara, praticamente sotto l’argine del Po) ha la meglio e tutta la famiglia lascia le nostre colline per ritornare nella sterminata Pianura Padana, non troncando mai però i rapporti con gli amici Vidoresi. Particolare non da poco i “nostri” tre anni fa aprono un agriturismo proprio nel paesello di Alberone di Ro che si chiama Osteria al Cattarusco (digitate il nome su Google e
potrete ammirarla). Gli ingredienti per questa originale “festa della classe 65” adesso ci sono tutti. I partecipanti (una quindicina), un comodo pulmino, una meta di prestigio (Ferrara) e un lauto pranzetto proprio dai nostri vecchi amici che ci hanno accolto con tanto calore e simpatia (e fanno da mangiare davvero bene!). Dimenticavo, Ferrara è bella anche sotto la pioggia ma ad Alberone di Ro ci siamo sentiti proprio a casa nostra!
Cugine in festa
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VIDOR - Piazzale Capitello pag. 14 - Il Castello 6/2011
Per la prima volta si sono trovate insieme le cugine, figlie dei fratelli Dal Gallo. Giustina e Bruna di Rita, Luisa e Lidia di Maria, Grazia di Aurelia, Anna e ricordiamo anche Elena di Bruno, Luciana, Anna, Graziana, Adriana di Giuseppina. Abbiamo colto l’occasione di una serata insieme per l’arrivo di Grazia dalla Toscana e Anna dalla Francia, nella speranza che ci siano altre occasioni come questa. Graziana
MOMENTI ALLEGRI E SOLIDARIETÀ
Casa di Riposo Tradizionale “Castagnata” promossa ed organizzata dall’associazione di volontariato “Arcobaleno”. Nelle foto alcuni momenti dell’evento molto aprezzato dagli ospiti dell’ente di assistenza e dai familiari.
Avis comunale di Vidor Con la giornata del donatore dell’undici dicembre, abbiamo concluso le manifestazioni per la ricorrenza del 40° di fondazione della sezione Avis di Vidor. E’ stata un’annata intensa che il consiglio ha tenacemente voluto per dare il giusto rilievo ai donatori e alla loro opera, nel corso di questo quarantennio. Ora si riparte con nuovo slancio perché nel DNA del donatore di sangue c’è sempre la buona abitudine di pensare anche agli altri: COLTIVIAMOLA! Le nostre porte sono sempre aperte. Una sacca di sangue in più, a volte, può fare la differenza tra la vita e la morte… Desidero, anche a nome del consiglio dell’Avis Comunale, formulare alle donatrici, ai donatori, alle loro famiglie, e a tutti i concittadini delle comunità di Colbertaldo e Vidor, un augurio di serenità, rispetto, pace e altruismo. “BUON NATALE E BUON ANNO” Il presidente dell’Avis Fiorenzo Adami
Calendario Donazioni Anno 2012 DATE
Domenica 26 Febbraio Domenica 04 Marzo Domenica 27 Maggio Domenica 03 Giugno Domenica 01 Luglio Domenica 26 Agosto Domenica 02 Settembre Domenica 25 Novembre Domenica 02 Dicembre
Solo su prenotazione Per le vostre occasioni: Tramezzini arrotolati / Panzerotti Focacce / Torte salate / Pizzette Pizze trancio / Porchetta al forno / Nutella / Rinfreschi
pizzeria da asporto con consegna a domicilio Piazzale Capitello 22 – VIDOR – Tel. 0423 985390
Aperto dal MARTEDÌ alla DOMENICA DALLE 17,00 ALLE 22,00 Il Castello 6/2011 - pag. 15
SOLIDARIETÀ
Mele “benefiche” a favore delle “Case Alloggio” Dalla vendita delle mele benefiche “Frutto di un Sostegno Sociale”, in calendario il 13 novembre scorso, a favore delle cinque “Case Alloggio”, gestite dalla Fondazione “Il nostro domani onlus”,
Loco del Quartier del Piave, Albino Cordiali sindaco di Vidor, Rino Furlan in rappresentanza dell’Unpli provinciale e Cremasco componente del Centro Servizi Provinciale per il Volontariato, oltre a vari rappresentanti delle istituzioni e associazioni locali. Udino Buso, a nome delle famiglie di ragazzi con handicap, ha lanciato un appello alle autorità presenti affinché non vengano tagliate le risorse destinate al sociale per continuare ad assicurare alle persone disabili un futuro accogliente. In data 27 novembre si è svolta un’altra iniziativa “benefica”: la “Festa dei Motori” - circuito Zadra Ring Vidor. Il programma prevedeva l’esposizione di auto da corsa e storiche, giri liberi del circuito Zadra Ring, ospiti piloti nazionali e internazionali, stand enogastronomici a cura della Pro Loco di Bigolino. Il ricavato, 3.500 euro, sono andati a sostegno di “Casa Maria Adelaide Da Sacco” di Vidor. Giampietro Comarella
sparse nel territorio: a Vidor, Cavriè di S. Biagio di Callata, Preganziol, Breda di Piave e Volpago del Montello, sono stati raccolti quest’anno 86.286,69 euro. Sommati a quelli degli anni precedenti si raggiungono 886.359,92 euro. Questa iniziativa - che è partita ancora nel 2001 da un gruppo di genitori di ragazzi con handicap grave, che hanno cercato di sensibilizzare la Pro Loco di Vidor per trovare qualche fondo per la costruzione di “Casa Maria Adelaide Da Sacco” - è proseguita negli anni con il coinvolgimento del Consorzio delle Pro Loco del Quartier del Piave, la Provincia, il Centro di coordinamento provinciale di volontariato, l’Unpli provinciale e la Banca Prealpi. La vendita delle confezioni di mele è avvenuta in 207 piazze della provincia di Treviso. Sono stati coinvolti numerosi gruppi e associazioni disseminati nel territorio. Il resoconto della vendita è stato reso noto durante l’incontro avvenuto il 5 dicembre presso il centro polifunzionale di Vidor, alla presenza di una larga rappresentanza dei volontari che si sono prestati alla raccolta dei fondi destinati alle cinque “Case”. Hanno onorato questo tradizionale appuntamento tenuto a Vidor, che si è chiuso con un rinfresco, Paolo Speranzon assessore provinciale alle politiche sociali, Luciano Milani responsabile del Distretto Socio Sanitario dell’Ulss n. 8, Angelo Pavan presidente della Fondazione “Il nostro domani onlus”, Roberto Franceschet presidente del Consorzio delle Pro
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pag. 16 - Il Castello 6/2011
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DISQUISIZIONI - MOMENTI ALLEGRI
La felicità si sogna e si rincorre La felicità è un bene immateriale, una dimensione profonda insita nella nostra natura umana che assume la forma di forza incantatrice di piacere, di gioia, di rapimento, di meraviglia e di beatitudine. E’ un frammento divino che ogni uomo possiede e che gli permette di liberarsi dall’ansietà, dalla preoccupazione, dalla banalità che dominano la vita quotidiana. La natura, quindi, ci ha procurato una forza interiore, cioè un’energia profonda che ci dà il diritto ad essere felici e di combattere la sensazione di superficialità e di inautenticità della vita. Questa forza ha la facoltà di sottrarci alla depressione cioè alla tormentosa consapevolezza che stiamo solo vanamente preoccupandoci
di cose che nulla valgono per il benessere interiore. La felicità è una condizione che esprime una scala di valori diversa in base al periodo storico e culturale della società. Oltre che per gli antichi greci e non solo, ma anche fino all’epoca dei nostri nonni o bisnonni, la felicità era rappresentata dalla serenità d’animo, dal piacere delle cose semplici, dal modo di essere sempre uniti e solidali, dal desiderio della conoscenza, cioè determinava la soddisfazione di bisogni legati alla sfera interiore. C’è quindi una grande differenza nei nostri tempi moderni che vuole far coincidere il concetto di felicità con il benessere materiale momentaneo con gratificazione a breve termine. Ci troviamo bombardati
dalla cultura dell’apparire e dell’arrivare a scapito dell’educazione spirituale. Tutto questo provoca, al contrario, apatia, delusione e di conseguenza sopraggiunge il male di vivere; quando è assolutamente certo che ciò che si è contribuisce molto di più alla nostra felicità che non ciò che si ha. Viene pertanto a mancare il desiderio di sognare; bisognerebbe invertire il senso di marcia e ritrovare il piacere con stimoli fisiologici naturali; desiderare nel senso più evoluto del termine, cioè costruirsi una vita piena di interessi, trovare spazio per curare gli affetti e coltivare i propri sogni. Lina Dall’Armi
Gruppo emigranti in gita Domenica 18 settembre. Previsioni meteorologiche: al nord molto nuvoloso con temporali, forte vento ed abbassamento della temperatura anche di dieci gradi. Ore 7: da Piazzale Capitello, in 55, partiamo con destinazione Chioggia. Tutti hanno al seguito una zavorra composta da ombrelli, giacche, kway. Ma per il momento… solo nuvole e lampi in lontananza. Strada facendo il sole fa capolino, facendoci intuire che l’estate non è ancora finita ed il calore si fa sentire. Dopo una tappa per una leggera colazione (pane, formaggio, sopressa, salame, torte e bevande varie) si offre a noi il panorama della laguna di Chioggia… Lembi di terra, sabbia e lui, il mare, che avanza, sommerge, arretra, cancella. Un airone immobile guarda l’orizzonte, meditando forse sulle bellezze e miserie di quanti sfrecciano sulla strada incuranti di lui. Poi Chioggia, la nostra meta: cittadina che geograficamente si trova tra la laguna di Venezia ed il Delta del Po e che conta circa 50.650 abitanti, (chiamati “chioggiotti” o “clodiensi“), con le spiegazioni e curiosità offerte da una guida, abbiamo fatto una passeggiata soffermandoci di fronte alle numerose chiese, passando attraverso piccole calli, alcune delle quali ospitavano piccoli capitelli dinanzi ai quali la gente del borgo si raccoglieva in preghiera. Alcuni di noi hanno fatto un giro panoramico in battello e poi in corriera abbiamo raggiunto l’hotel “Ariston“ per il pranzo. Il connubio tra profumati piatti ed il nostro allegro chiacchierare…
ha fatto si che il tempo scorresse quasi a nostra insaputa. Cosi, con la pancia bella piena abbiamo ripercorso la strada verso Vidor con un’ultima tappa : gelato per tutti alla Brotto di Cornuda. Così la giornata è finita con i ringraziamenti per gli organizzatori ed i grazie reciproci per la compagnia. Ognuno è tornato nel suo nido sereno, felice che l’esperienza di lavoro per tanti anni all’estero abbia accompagnato tante persone che hanno vissuto le fatiche, i disagi, il vivere la lontananza dalle proprie famiglie, rendendo più vivo l’amore per la terra natia ed i legami famigliari. Lorenza
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SPORT
La campestre Giovedì 10 novembre i ragazzi della scuola media “Andreoli” di Vidor hanno partecipato alla corsa campestre, una fase d’istituto. Tutte le classi sono partite dalla scuola a piedi in tenuta da corsa pronte per la sfida! La gara si è svolta in un prato vicino al Piave, detto “Slainà”. La giornata era calda e il sole splendeva facendo risaltare i colori dell’autunno. La gara prevedeva dei percorsi diversi: 800 m. per le ragazze di prima: 1200 m. per i ragazzi di prima; 1200 m. anche per le ragazze di seconda e terza; e 1600 m. per i ragazzi di seconda e terza. Le prime a classificarsi nel percorso degli 800 m. sono: terzo posto per Cristina La Valle; secondo posto per Giorgia Adami ; primo posto per Anna Guizzo. Percorso dei 1200 m. ragazzi: terzo posto per Alessio Banchieri; secondo posto per Alessandro Collatuzzo; primo posto per Leonardo Fantin; Percorso 1200 m. ragazze: terzo posto per Elena Zandò; secondo posto per Giulia Bonifacio; primo posto per Margherita Cordiali. Percorso dei 1600 m. ragazzi: terzo posto per Alessandro Bortolamiol; secondo posto per Riccardo Manzato; primo posto per Marco Tognon. Per questi ragazzi li aspetta un’altra gara il giorno 30 novembre con altre scuole a Caerano San Marco. I vincitori sono stati applauditi e premiati con delle medaglie consegnate loro dal vice preside Sergio Caverzan. Alla fine della gara è stato organizzato un rinfresco con torte fatte dai dei bravissimi genitori. È stata una bella giornata grazie all’impegno delle nostre insegnanti e alla collaborazione del gruppo podistico di Vidor. Arrivederci al prossimo anno! Francesca Zanatta 2 f
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SPORT
Prosecco Run 2011 Domenica 4 dicembre si è tenuta a Vidor la seconda edizione della Prosecco Run, gara nazionale di corsa su strada, valida come ultima prova del prestigioso circuito Triveneto Run. Forte della sua lunga tradizione podistica, Vidor è stata cornice perfetta per questa gara preparatoria alla Treviso Marathon che si correrà il prossimo il 4 marzo 2012 nella sua nona edizione. Il percorso, della lunghezza di 25 km, si snodava tra le colline del prosecco, coinvolgendo anche i Comuni di Moriago della Battaglia e Valdobbiadene. Peculiarità del nuovo itinerario previsto dagli organizzatori, il gruppo “LEPRI STRACHE” di Vidor, è stato l’attraversamento delle proprietà di diversi produttori vitivinicoli e l’ingresso degli atleti nelle loro cantine, fattore che ha permesso di evidenziare il binomio tra sport e valorizzazione del territorio. Si è dimostrata in questo modo la possibilità di coniugare attività sportiva e benessere fisico con la promozione turistica delle nostre terre. I partecipanti complessivi alla gara, sia competitiva che non competitiva, sono stati circa 500, un grande successo a detta degli organizzatori, considerando soprattutto che siamo soltanto alla seconda edizione.
Ecco l’ordine di arrivo per la gara maschile e femminile ed i relativi tempi: 1) Giancarlo Simion 1h 23’ 23” 2) Abdoulla Bamoussa 1h 24’ 09” 3) Simone Wegher 1h 29’ 29” 1) Laura Giordano 1h 40’ 10” 2) Francesca Iachemet 1h 40’ 51” 3) Silvia Serafini 1h 41’ 05” Tutti i partecipanti intervistati al traguardo hanno espresso la loro soddisfazione per un percorso da molti definito “spettacolare”; gli atleti hanno anche ringraziato l’ottima organizzazione ed il lavoro di tutti i volontari che hanno contribuito al successo di questo evento, davvero una bella occasione per il nostro paese di farsi apprezzare e conoscere. Un grazie quindi a tutte le associazioni che hanno lavorato per rendere possibile questa giornata: Atletica Industriali Conegliano, Atletica Silca Ogliano, Maratona di Treviso Scarl, Pro Loco “La Vidorese”, Pro Loco di Colbertaldo, Alpini di Vidor, Alpini di Colbertaldo, Alpini di Valdobbiadene, Alpini di Moriago, Avis di Vidor, le “Lepri Strache”, Gruppo podistico Valdogroup, Montenuoto di Valdobbiadene, Tennis club Vidor, Vidor Volley, Sprint Vidor Edilsoligo la Vallata, A.S.D. Vidor Q.D.P., Gruppo Giovani di Vidor, Gruppo podisti Mosnigo, Carabinieri in congedo, Polizia Urbana di Vidor, Valdobbiadene e Moriago della Battaglia, Time Data Service e Kora Comunicazione. Arrivederci quindi alla prossima edizione, attendendo partecipanti ancora più numerosi! Francesca Zanatta 2 f
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NOTIZIE DAL COMUNE
BATTERIOSI DEL KIWI. VIETATI NUOVI IMPIANTI IN VENETO FINO A TUTTO IL 2012
Si avvisa la popolazione che la giunta veneta ha vietato fino al 31 dicembre 2012 nuovi impianti di Kiwi nell’intero territorio regionale. Obiettivo della drastica misura è di prevenire e contenere il diffondersi del cancro batterico del kiwi, causato da Pseudomonas syringae pv. actinidiae, i cui attacchi distruggono le piante. Il batterio ha fatto la sua comparsa nel territorio regionale durante il 2010 e i suoi attacchi provocano un deperimento delle parti colpite e la successiva morte della pianta. Sulla base dell’attuale stato delle conoscenze scientifiche, non vi sono metodi di difesa attiva
per contrastarlo e per prevenirne i danni. Il divieto di nuovi impianti quindi è finalizzato ad impedire la messa a dimora di materiale vivaistico che non abbia sufficienti garanzie fitosanitarie. In Veneto la coltivazione del Kiwi è praticata su oltre 3.200 ettari, per una produzione media annuale di 76 mila tonnellate di frutta con un valore alla produzione di oltre 40 milioni di euro. Fino ad ora, si è intervenuti con la distruzione dei frutteti colpiti, per la quale agli imprenditori agricoli interessati vengono corrisposti contributi finanziari.
PIANO DI POLIZIA RURALE
Da quest’anno vige il Regolamento con norme comuni e vincolanti sull’uso dei fitofarmaci in agricoltura e che coinvolge i paesi della DOCG di San Pietro di Feletto, Cison di Valmarino, Colle Umberto, Conegliano, Farra di Soligo, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Refrontolo, San Vendemmiano, Susegana, Tarzo, Valdobbiadene, Vidor e Vittorio Veneto. La stesura di quanto fatto sino ad oggi, si è sviluppata lungo un anno, tra incontri della commissione, conferenze dei sindaci e meeting con altri soggetti coinvolti. In data 22 novembre, presso la sede degli Alpini di Colbertaldo c’è stato l’incontro con gli agricoltori, aperto anche a tutta la cittadinanza e organizzato dall’amministrazione comunale, atto a illustrare le novità agli addetti ai lavori e a tutta la popolazione. Le tematiche sono state: - attuazione in ambito regionale del piano d’azione sostenibile dei prodotti fitosanitari con la partecipazione del dott. Roberto Salvò, funzionario direzione regionale agroambiente Regione Veneto; - Regolamento Intercomunale Polizia Rurale stralcio sull’uso dei prodotti fitosanitari con l’intervento di Benedetto De Pizzol, assessore all’agricoltura Comune di San Pietro di Feletto; - il ruolo delle tecniche colturali nella difesa fitosanitaria nei vigneti di collina relazionato dal dott. Giovanni Pascarella, con-
SPAZIO GIOVANE
L’amministrazione comunale di Vidor, attraverso i servizi sociali e l’assessorato alle politiche giovanili ha promosso un “Progetto Giovani” con l’obiettivo di scommessa sugli adolescenti e sui giovani del proprio territorio perché crede fortemente sulle potenzialità e sulle risorse dei ragazzi e delle ragazze e sull’importanza che questi hanno nella vita del nostro paese. La prima attività è stata realizzata a luglio di quest’anno, con uno spazio ad hoc all’interno dei Centri Estivi Comunali per i ragazzi e le ragazze che hanno concluso a giugno la terza media. Sono, poi, stati svolti dei laboratori all’interno della scuola media che hanno coinvolto tutte le classi. Il gruppo di ragazzi che frequentano ora la prima superiore si stanno tuttora incontrando per decidere quali attività poter fare insieme. L’amministrazione, non dimenticando il territorio e tutto quello che le realtà associative fanno per i ragazzi e le ragazze di Vidor, ha promosso un confronto con le realtà che coinvolgono gli adolescenti e i giovani, dalla parrocchia alle realtà sportive, dall’associazione “Noi” alla Pro Loco. L’obiettivo di questo confronto è quello di costruire insieme il Progetto Giovani di Vidor e collaborare per
sulente vitivinicolo Riassumendo quanto si è riusciti a fare sino ad oggi, il documento è suddiviso in due parti, la prima è dedicata alla gestione dei prodotti fitosanitari, la seconda invece contiene le regole relative all’esecuzione dei trattamenti con prodotti fitosanitari, all’adozione delle tecniche di lotta integrata e di lotta guidata, all’esecuzione dei trattamenti con erbicidi, nonché le relative sanzioni e i criteri per l’aggiornamento del regolamento. In appendice un intero articolo è dedicato infine alla formazione, informazione e sensibilizzazione. Il tutto è stato approvato integralmente e quindi fa parte della normativa vigente nei Comuni sopra elencati. Questo è e rimane un primo passo per arrivare ad un Regolamento molto più ampio anche grazie ad una costante verifica delle problematiche che i cittadini evidenziano quotidianamente.
promuovere il benessere e l’espressione delle nuove generazioni. Alcuni di voi avranno sicuramente già conosciuto gli educatori che stanno operando all’interno del Progetto Giovani, Dario e Federica della Cooperativa Kirikù. Da Dario e Federica arriva la proposta ai genitori e ai ragazzi di mettersi in contatto con loro, per avere informazioni sulle prossime attività e per raccogliere suggerimenti, consigli e impressioni sulle iniziative da proporre. Li potete contattare al numero 3339272101 anche con un sms. Saranno loro a richiamarvi. Per informazioni più precise potete telefonare all’assistente sociale al numero 0423-986440.
COMUNI RICICLONI – RETTIFICA ARTICOLO PRECEDENTE
Nell’articolo precedente c’è stato un errore nell’INDICE DI BUONA GESTIONE del nostro Comune, il quale ammonta a 81,38 anziché a 68,5 come pubblicato pag. 20 - Il Castello 6/2011
NOTIZIE DAL COMUNE
NOVITÀ SUL PIANO CASA In data 30 novembre, il consiglio comunale ha approvato il “Piano Casa”, come stabilito dalla legge regionale 13 del 2011 prorogandolo sino a luglio 2013. Si tratta di una legge che, in relazione al particolare momento storico sotto il profilo economico-finanziario di crisi, si propone di contribuire al rilancio dell’economia generale ed, in particolar modo, al settore edilizio. Tale Piano, che può essere in parte modificato dal consiglio comunale secondo le esigenze del nostro paese, prevede in-
terventi per favorire il rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, la riqualificazione degli insediamenti turistici e ricettivi e l’installazione di impianti solari e fotovoltaici. Per maggiori informazioni vi invitiamo a rivolgervi ad un tecnico di fiducia, chiedere informazioni presso gli uffici comunali o di consultare il sito internet http://www.comune. vidor.tv.it/ dove potrete leggere l’intero documento.
PROMOZIONE LISTA ELETTORALE Appello a tutti i cittadini ed in modo particolare agli studenti. L’ ufficio anagrafe rende nota la possibilità di essere inseriti nell’albo unico comunale delle persone idonee alla mansione di scrutatore di seggio elettorale, per essere
poi nominati scrutatori in occasione delle elezioni o referendum. Questa richiesta va presentata all’ufficio anagrafe preferibilmente nel mese di gennaio.
NUOVO PONTE VIDOR Mercoledì 16 novembre, alle 15.30, presso la direzione centrale di “Veneto Strade Spa” a Mestre si è tenuta la presentazione dello studio di fattibilità del nuovo Ponte di Vidor. Si è arrivati a questo punto dopo una serie di incontri tenuti dal 4 marzo scorso ad oggi, con vari enti, quali i Comuni della destra e sinista Piave interessati (Vidor, Moriago, Sernaglia, Piave di Soligo, Refrontolo, Miane, Farra di Soligo, Valdobbiadene, Pederobba, Crocetta del Montello e Cornuda), Provincia di Treviso, Veneto Strade, Sovrintendenza ai beni Ambientali, l’Ipa (intesa programmatica area della destra piave), Genio Civile. In quest’occasione sono stati illustrati i 4 possibili tracciati ed è stato spiegato come si è arrivati ad individuarne uno, condiviso da tutti i soggetti interpellati.
Per fare lo studio di fattibilità è stata ipotizzata una soluzione costruttiva ipotetica che consta in un ponte a 11 campate da 45 metri ciascuna per uno sviluppo totale di 490 metri circa. Aggiungendo i tratti di strada per collegarlo alla viabilità esisten-
te, si arriva ad una lunghezza totale di progetto di 4.5 Km circa. Sempre in questa ipotesi la strada dovrebbe essere di categoria C1 e quindi a due carreggiate di larghezza totale pari a circa 10 mt con limiti di velocità massimi di 90 km/h per scendere a 50 in prossimità delle rotonde di raccordo all’attuale viabilità. In questa ipotesi costruttiva il costo dell’opera si aggira sui 28 milioni di euro. Allo stato attuale i tempi minimi per progettare, appaltare e realizzare l’opera sono di circa 4 anni e mezzo. E’ da sottolineare che questi sono i tempi minimi! Il prossimo passo? Tutti gli enti interessati dovranno approvare questo studio e poi recuperare i fondi necessari per finanziare il progetto preliminare.
CALENDARIO MANIFESTAZIONI 24 dicembre ore 15 Festa di Natale presso Casa di Riposo organizzata dall’associazione di volontariato “Arcobaleno” 06 gennaio 2012 Spettacolo teatrale per bambini “Mago Merlino”
dal 17 al 31 gennaio 2012 Corsi per genitori 21 gennaio 2012 Presentazione giornata della Memoria
RICEVI INFO DAL COMUNE Se vuoi ricevere le news dal Comune di Vidor basta visitare la pagina web del comune di Vidor ed iscriversi alla newsletter o inviare una mail con “OGGETTO: ISCRIZIONE NEWSLETTER” a tributi@comune.vidor.tv.it. Il Castello 6/2011 - pag. 21
NOTIZIE DAL COMUNE
BUONE FESTE! Il Natale è un momento di gioia, una testimonianza di amicizia ma anche di responsabilità. È in questi giorni festivi che si fa più forte la necessità di una maggiore solidarietà e volontà nel mantenere saldi i valori. Questa è la dimensione che noi vogliamo attribuire al Natale che ci accingiamo a festeggiare nelle nostre case e nella nostra comunità. A nome del consiglio comunale, della giunta e mio personale auguro a tutti i cittadini di Vidor un Natale sereno e rivolto alla pace, alla solidarietà e alla famiglia. Conoscendo, inoltre, le problematiche dovute alla realtà politico-economica che stiamo attraversando, auguro comunque a tutti un buon 2012, con la speranza di superare questo momento con meno difficoltà, grazie al nostro spirito d’iniziativa e volontà che da sempre ci contraddistinguono nel superare i momenti critici. Il Sindaco, Albino Cordiali
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Di seguito i temi migliori, fatti da due ragazze di terza media, che raccontano la loro speciale esperienza avuta con i ragazzi di Petritoli, i quali hanno trascorso qualche giorno nel nostro paese.
Il gemellaggio: un’esperienza fantastica.
Il gemellaggio fra due città è un legame forte, intenso anche stando a chilometri di distanza. Il mio paesino è gemellato con Petritoli, un piccolissimo paese nelle Marche, per questo io e la mia classe abbiamo avuto la fantastica esperienza di incontrare attraverso dei viaggi d’istruzione i nostri compagni di Petritoli. Quando noi ragazzi di Vidor siamo andati a Petritoli con i nostri nuovi amici non c’era rapporto e di conseguenza eravamo intimoriti, ma era del tutto normale essendo stata la prima volta che ci vedevamo di persona. Abbiamo cominciato a conversare due ore prima del viaggio di ritorno, per questo, secondo il mio parere due giorni sono pochi per legare con una persona. Invece quando loro sono venuti qui da noi è stato tutto diverso, oramai ci conoscevamo già, e in qualche modo la distanza ha continuato a legarci. Sono molto felice di aver fatto un’esperienza come questa, conoscere persone di un’altra regione, diversa cultura, diverso modo di vivere diversa città… in poche parole due paesi diversi ma uniti. Quando vedo il cartello “Gemellato con Petritoli” posto sotto quello di Vidor, mi rallegro, per il semplice fatto che posso dire di esserci stata, a Petritoli, e di aver conosciuto persone fantastiche, con un grande cuore. I ragazzi di Petritoli sono stati molto generosi, gentili e ospitali, perché ci hanno accolto a braccia aperte e ci hanno fatto sentire a casa nostra trasmettendoci grande affetto, per questo non finirò mai di ringraziarli. Sono esperienze che rimangono per tutta la vita. Questa iniziativa è stata promossa dai due Comuni con le migliori intenzioni, per voler, non solo unire i due paesi, ma soprattutto unire noi ragazzi, che siamo il futuro della comunità. Nel corso degli anni, questi gemellaggi hanno portato legami di amicizia, di fratellanza e di amore, quest’ultimo ha portato una coppia al matrimonio. Io spero che, anche al di fuori dell’ambito scolastico, vengano organizzate gite a Petritoli, perché anche altre persone possano vivere un’esperienza come l’ho vissuta io, semplice ma significativa, per continuare a tener legati due paesi e due comunità stupende. Nicol Camilli pag. 22 - Il Castello 6/2011
Il gemellaggio, come tutti sanno, è un legame. Un legame meraviglioso che nasce fra due gruppi di persone di due paesi più o meno distanti fra loro. Noi ragazzi della terza media, abbiamo intrapreso un gemellaggio, un anno fa, con i ragazzi Petritolesi. Proprio un anno fa, anzi per la precisione cinque mesi fa, noi ragazzi di terza siamo andati a Petritoli. Lì ci hanno accolto i nostri corrispondenti che, dopo molte lettere, mail e chiacchierate al telefono abbiamo incontrato una seconda volta. Qualche giorno fa, ospitandoli, nel nostro paese, li abbiamo accolti a scuola con canti e balli (preparati da noi e dai nostri insegnanti con impegno per un mese) nella mattinata del loro arrivo. Nel pomeriggio, grazie al tempo a nostro favore, dopo giorni di pioggia, abbiamo fatto visitare ai nostri amici, il nostro paese, trasformandoci in guide turistiche. Il momento più emozionante è giunto alla sera. Infatti, ognuno ha potuto avere il proprio compagno “tutto per sé”, ospitandolo in casa propria. C’è chi ne ha approfittato trascorrendo praticamente tutta la notte in bianco e chi, invece, si è subito rannicchiato sotto le coperte per la stanchezza! Il mattino seguente abbiamo svolto un’attività piuttosto insolita: orienteering, nei Palù di Moriago della Battaglia. Anche se il terreno non era nelle migliori condizioni e molti di noi si sono persi lungo il percorso, ci siamo divertiti. Poche ore più tardi, però, abbiamo dovuto, a malincuore, salutarci, ripromettendoci di rivederci al più presto. Speriamo veramente di essere riusciti a dare un’ospitalità degna della loro nei nostri confronti e per questo, bisogna ringraziare molte persone: il Comune, il Preside gli alpini del gruppo di Colbertaldo, per aver messo a disposizione la casa, dove abbiamo pranzato ed infine, le mamme e le famiglie che hanno fatto del loro meglio in cucina. Questo gemellaggio resterà sempre nei nostri cuori per, in un certo senso, ricordare quanto valga l’amicizia e anche l’aiuto che ha saputo dare una comunità, a delle persone diventate profughe, in tempo di guerra, che non molto tempo fa ha colpito le nostre terre. Vanessa Fuson
MOMENTI ALLEGRI (segue da pagina 3)
(Taglio dei pini marittimi in Via Marconi)
“Nessuno si è lamentato, - ha commentato il sindaco Albino Cordiali - anzi, mi hanno detto che abbiamo fatto bene a tagliare quelle piante”. “Abbiamo deciso di eliminare quei cedri - ha osservato Cordiali - perché volevamo dare più luce alla piazza e, nel contempo, garantire maggiore sicurezza ai cittadini. Alcune piante non erano in perfette condizioni. Avevano anche le radici in superficie. Col maltempo potevano diventare pericolose. Metteremo delle piante autoctone”. “E’ stato deciso, inoltre, di abbattere i pini marittimi - ha aggiunto il sindaco - perché i loro aghi, quando cadevano, durante le giornate di piogge torrenziali, ostruivano spesso le bocche di scolo dell’acqua nella condotta fognaria, provocando allagamenti sulla provinciale. Alcune piante avevano anche dei problemi”. Nel mese di novembre di fronte a villa Vergerio Reghini sono state messe a dimora cinque querce tipo rubra, già alte alcuni metri. Presso il municipio, ove ora si sta lavorando per sistemare l’area esterna, Cordiali ha assicurato che nei primi mesi dell’anno verranno sistemati dei bagolari (termine scientifico: celtis australis) che avrebbero già un diametro di 12-13 centimetri. A scopo informativo, pensando di fare una cosa utile alla comunità, ho chiesto ai referenti della parrocchia di Vidor di poter pubblicare i nomi dei componenti il consiglio pastorale perché sono convinto che non tutti li conoscono. L’elenco non è per ora arrivato in redazione. Sono convinto che sicuramente li pubblicheremo nel prossimo numero. Colgo l’occasione, anche a nome dei componenti la redazione, per augurare alle lettrici e ai lettori de “Il Castello” e agli sponsor che sostengono economicamente la pubblicazione i migliori auguri di Buone Feste. Alla prossima. Giampietro Comarella
(Messa a dimora delle querce in Via Marconi)
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