Il Castello Luglio 2011

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SPECCHIO della Comunità e delle Associazioni del Comune di Vidor Bimestrale di cultura e informazione - ANNO VII n° 4 LUGLIO/AGOSTO 2011 - distribuzione gratuita

NE/TV0062/2011 dal 02/02/11

ALLE FAMIGLIE

1991 - 2011 Ventennale di fondazione dell'associazione di volontariato

"Arcobaleno"

Il Castello 4/2011 - pag. 1


IL CASO

Il ponte di Vidor fra storia e attualità Il ponte di Vidor, assieme al monumento ai Caduti, alla chiesa arcipretale e all’abbazia è una delle poche costruzioni presenti sul territorio che riescono ad evocare la recente storia e, al contempo, considerazioni di carattere artistico, pur essendo semplice e nella forma estremamente regolare. Solo per questi motivi meriterebbe di essere salvaguardato senza tener conto dell’importanza che lo ha sempre contraddistinto quale passaggio chiave nell’attraversamento del Piave, specialmente in questo ultimo trentennio e con tendenza a crescere. Ogni giorno vi transitano infatti dai 18.000 ai 23.000 veicoli, molti dei quali per il trasporto pesante, che si riversano senza alcuna alternativa nei centri abitati di Vidor, Covolo e Bigolino. E’ un dato di tutto rispetto anche se rientrante nella normalità ma considerando che detti centri sono piccoli e angusti e che nel 2010 è caduta la ricorrenza del centenario del ponte (il quale versa in uno stato di avanzato degrado) qualche osservazione risulta essere d’obbligo. In primo luogo deve essere formulato un giudizio circa la stabilità e la sicurezza del ponte, sulla base di indagini specifiche e visive da condursi sul manufatto stesso. In secondo luogo deve essere discusso nelle sedi competenti un preciso intervento conservativo dell’attraversamento, adattandolo alle mutate condizioni territoriali. A questo proposito si sta già muovendo la provincia che ha portato a termine uno studio progettuale preliminare; la speranza sta ora nell’avanzamento della progettazione e nello stanziamento dei fondi necessari per la cantierizzazione dei lavori. Da ultima, ma non perché meno importante, l’idea di bypassare il centro di Vidor con un nuovo ponte più a valle, mantenendo l’attuale per il traffico locale, questione che viene discussa da ormai molto tempo. Questo articolo tuttavia si propone di affrontare brevemente la storia del manufatto attuale descrivendone sinteticamente le principali caratteristiche. La necessità di costruire un nuovo ponte in calcestruzzo si rese indispensabile per via delle numerose piene stagionali del fiume Piave che provocavano spesso e vopag. 2 - Il Castello 4/2011

lentieri danni alla struttura del precedente ponte in legno, specialmente alle fondazioni, completamente esposte alla violenza delle acque cariche di tronchi e detriti. Di particolare intensità furono le piene autunnali del 1882 e del 1884 che provocarono la distruzione di numerose campate. L’amministrazione provinciale di Treviso si vide quindi costretta, per evitare le quasi annuali spese di manutenzione, a pensare ad un nuovo attraversamento sul Piave che potesse resistere nel tempo all’indole mutevole del fiume. Progetto e finanziamenti non tardarono ad arrivare e nel 1908 si cominciarono i lavori, affidati alla ditta Odorico e C. di Milano, impresa di costruzioni fra le più importanti a livello italiano in quel momento. La prima fase costruttiva fu quella relativa alle opere fondazionali, molto difficile e

delicata per l’epoca. Da un lato bisognava continuamente deviare e assecondare (i lavori subirono con tutta probabilità alcune sospensioni a causa delle improvvise piene) il normale deflusso delle acque con roste e piccole dighe per consentire gli scavi sul letto ghiaioso e l’infissione di grossi pali in legno per costipare il terreno, dall’altro il posizionamento ad una stessa quota di speciali cassoni autofondanti nei quali veniva gettato il calcestruzzo. Da alcuni documenti ricaviamo come circa la metà dei piloni poggi su un solido basamento roccioso-conglomeratico a 6-8 metri di profondità dalla parte di Vidor e Bigolino, mentre l’altra metà raggiunga livelli inferiori, anche 10-12 metri di profondità, per raggiungere lo stesso basamento dalla parte di Covolo. Ultimate le fondazioni si procedette con la realizzazione delle due spalle e dei 14 maestosi pilastri, anch’essi

in calcestruzzo armato, di cui due rinforzati secondo lo schema 4-1-4-1-4 per dare maggiore stabilità all’intera struttura. La fase più bella però fu probabilmente quella relativa alla costruzione delle 15 arcate da 24 metri ciascuna per le quali sono state utilizzate tre grandi centine in legno che vennero montate e smontate per ben cinque volte, a partire dalla sponda destra. Il calcestruzzo veniva trasportato e gettato in opera mediante una speciale rotaia su cui scorreva un carrello ribaltabile da miniera. Mano a mano che i getti venivano a maturazione, si procedeva con lo spostamento delle centine e la realizzazione dell’impalcato gettato su ulteriori arcatelle di riempimento-allegerimento sotto forma di soletta piena. Venne infine dedicata particolare attenzione all’esecuzione delle decorazioni in pietra e intonaco come del resto anche alle balaustre costituite da elementi prefabbricati in calcestruzzo e pregevoli ringhiere in ferro. Da ultimo fu steso lo strato di ghiaia che fungeva, per il tempo, da piano stradale. Il ponte era pronto: fu inaugurato nel 1910, a distanza di due anni dalla posa della prima “fonda”, avvenuta nel 1908. Lungo 367 metri e alto 13, era considerato una realizzazione importante sia in termini economici che formali ma garantiva sicurezza e durata negli anni, per non parlare dell’importantissima, anche se scontata, funzione di collegamento che ora avveniva in tempi più rapidi grazie al recente potenziamento della rete stradale locale. Per poco meno di due anni la stretta di Vidor potè vantare la presenza di due passaggi sul Piave: un ponte nuovo appena realizzato in calcestruzzo ed uno in legno ormai veterano (aveva 40 anni) che venne demolito fra il 1911 e il 1912 e di cui restano ormai solo poche tracce che andrebbero a mio parere valorizzate. Data la sua importanza strategica il ponte venne chiaramente in parte distrutto durante la Prima Guerra Mondiale. L’11 novembre 1917, in seguito alla rotta di Caporetto e al trinceramento sul Piave, il Genio, a pochi passi dal nemico, ampliò l’interru(segue a pagina 23)


EDITORIALE

L’associazione di volontariato “Arcobaleno” ha festeggiato 20 anni di fondazione Il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, ha benedetto il nuovo gagliardetto L’associazione di volontariato “Arcobaleno” ha festeggiato il 16 luglio vent’anni di fondazione. La copertina di questo numero è stata dedicata proprio a questo evento. Un modo per rendere omaggio e dare la giusta pubblicità a un sodalizio, nato il 6 giugno 1991 e reso ufficiale il successivo 27 agosto di fronte al notaio, dott. Alberto Sartorio, con studio in Conegliano, per merito di 10 soci: Teresa Bolzonello, Fabio Bressan, Giuseppe Bressan, Pietro Deotto, Gabriella Feletto, Giuseppe Grotto, Nino Manto, Francesco Patassini, Bruno Simionato e Assunta Vidalli, con lo scopo di mettere a disposizione del tempo libero per chi ne ha più bisogno. Quattro lustri trascorsi all’interno della locale Casa di Riposo a beneficio degli ospiti, per organizzare non solo feste o portare una ventata di allegria, ma per essere spesso anche di supporto al personale che lavora nell’ente di assistenza. Il traguardo dei vent’anni è stato celebrato con la presenza, oltre alle autorità locali, di S.E. mons. Corrado Pizziolo, vescovo di Vittorio Veneto, che ha presieduto la Messa delle ore 9 vicino alla Grotta della Madonna di Lourdes, trasportata 15 anni fa dagli alpini di Vidor nell’area contigua alla Casa di Riposo. Primo presidente dell’associazione fu Bruno Simionato, riconfermato successivamente per un secondo mandato, fino al 1996. Il testimone passò poi a Giuseppe Grotto, che rimase alla testa del gruppo di volontariato dal 1996 al 2003. A lui suben-

Specchio della Comunità e delle Associazioni del Comune di Vidor. Bimestrale di cultura e informazione. ANNO 7 - N° 4 LUGLIO/AGOSTO 2011 Registrazione Tribunale di Treviso n° 11 del 13/04/2005 EDITORE:

Pro Loco “LA VIDORESE” - Renato Tessaro (Presidente) DIRETTORE RESPONSABILE:

Giampietro Comarella REDAZIONE:

Via Marconi - Vidor (Tv) COMITATO DI REDAZIONE:

Angelo Miotto (coordinatore), Lorenza Zorzan (segretaria), Fiorenzo Bailo, Giampietro Comarella, Lina Dall'Armi, Laura Dal Molin, Enrico Frozza, Marina Gai, Andrea Miotto, Giacomina (Ninetta) Secco e Renato Tessaro. COPERTINA:

foto di Giampietro Comarella e-mail: ilcastellovidor@libero.it IMPAGINAZIONE E STAMPA:

ALIDA s.n.c. - Valdobbiadene (Tv) TIRATURA: 1.500 copie CHIUSO IN COMPOSIZIONE: 26 LUGLIO 2011 Tutti i diritti sono riservati. Notizie ed articoli possono essere riprodotti solo con l'autorizzazione dell'Editore e, in ogni caso, citando la fonte.

A V V I S O:

Gli articoli firmati su “IL CASTELLO” rispecchiano soltanto le opinioni degli autori e non impegnano la direzione del periodico né la Pro Loco “LA VIDORESE”.

Si ricorda che gli articoli non firmati non verranno pubblicati.

In questo numero: • Il ponte di Vidor fra storia e attualità............................................................pag. 2 • Editoriale................................................................................................................pag. 3 • Anniversario Armando Piva ...........................................................................pag. 4 • Estate, tempo di vacanze.................................................................................pag. 5 • L'importante non è correre, ma arrivare in tempo..................................pag. 5 • Dalle nostre parrocchie.............................................................. da pag. 6 a pag. 9 • "E quindi uscimmo a riveder le stelle".......................................................pag. 10 • Programma settembre 2011 - Pro Loco "La Vidorese".........................pag. 11 • Batteri coliformi ed escherichiacoli a Vidor.............................................pag. 12 • Festa della Famiglia con i bambini della scuola materna di Vidor......pag. 13 • Associazione AVIS in gita................................................................................pag. 14

trò per 2 mandati, dal 2003 al 2006 e dal 2006 al 2009, Francesco Patassini, attualmente componente del consiglio di amministrazione della Casa di Riposo. L’associazione dal 2009 ad oggi è guidata da Eugenia Grotto, una presidentessa piena di vita e di entusiasmo, che non ha assolutamente fatto rimpiangere i suoi predecessori, nonostante anche loro abbiano dato anima e corpo per mantenere sempre alto lo spirito altruistico a favore degli anziani della Casa. Primo segretario fu Teresa Bol(segue a pagina 23)

• Festa Classi 1941 - 1951 - 1948.....................................................................pag. 15 • Scoprire Petritoli è sempre un piacere......................................................pag. 16 • Genesio Da Riva medaglia d'argento nel liscio unificato ai campionati italiani di danza sportiva....................................................pag. 17 • Gli allievi del Vidor sfiorano la vittoria nella gara in casa....................pag. 18 • Montenuoto: una stagione da record.......................................................pag. 19 • Notizie dal Comune............................................................... da pag. 20 a pag. 23 Il Castello 4/2011 - pag. 3


GRUPPO ALPINI VIDOR

Anniversario Armando Piva Anche quest’anno, il Gruppo Alpini di Vidor ha voluto essere presente alle celebrazioni di Cima Vallona. Il giorno 26 giugno, le delegazioni dei Corpi interessati erano presenti per la 44ª volta in Alto Comelico, per ricordare le vittime dell’eccidio del 25 giugno 1967. La cerimonia è stata come sempre molto toccante, il dolore ancora palpabile. Il Prefetto di Belluno ha letto un messaggio fatto pervenire dal Ministro della Difesa. La presenza del Serg. Maggiore Marcello Fagnani immancabile… L’Amministrazione Comunale di Vidor ha voluto essere presente anch’essa alle commemorazioni, per ricordare il nostro Armando Piva e con lui gli altri Caduti. Sono passati più di quarant’anni da quelle prime ore del 25 giugno 1967, quando un ordigno ad orologeria di circa 10 chili di dinamite faceva saltare un traliccio dell’alta tensione nei pressi del Passo di Cima Vallona nel Comune di San Nicolò Comelico, in quel lembo di terra veneta confinante con l’Austria. Conseguentemente a ciò, un reparto del Btg. Alpini Val Cismon composto da volontari fu inviato sul posto per dare la caccia agli autori dell’attentato di chiara matrice Alto Atesina. L’alpino radiofonista di Vidor (TV) Armando Piva fu dilaniato brutalmente da una mina antiuomo vilmente collocata sul terreno, perdendo la vita dopo dieci ore di agonia. Dopo poche ore sul luogo dell’attentato giunse trasportata da un elicottero AB 412, la pattuglia di Forze Speciali antiterrorismo comandata dal Capitano dei Carabinieri Paracadutisti “Tuscania” Francesco Gentile,

con il compito di perlustrare il territorio e all’occorrenza bonificarlo da altri potenziali ordigni. Verso le 15 del pomeriggio, quando sembrava che fosse stata completata la perlustrazione, una violenta esplosione investì il gruppo. A circa 300 m. dal punto ove era caduto l’alpino Armando Piva furono feriti a morte da una mina a strappo il Cap. Francesco Gentile ed i parà incursori del Btg. “Col Moschin” S.Ten. Mario Di Lecce ed il Serg. Olivo Dordi. Un altro componente, il Serg. Maggiore Marcello Fagnani, anch’egli paracadutista incursore, fu ferito gravemente ed ancora oggi porta nel suo corpo i segni indelebili di quella tragica esplosione. Sul luogo dell’efferato e vigliacco eccidio furono trovate due tavolette di legno con incisa la rivendicazione dell’attentato a firma del BAS (Befreiungs-Ausslhuss-Sudtirol), in italiano “Comitato di liberazione del Sud Tirolo”. L’anno prossimo sarà la 45ª ricorrenza, pertanto il Gruppo Alpini intende organizzare una massiccia partecipazione. Com’è stato anche per il 40° Anniversario, vogliamo essere presenti in forze. Per ricordare il nostro Armando e tutti i Caduti. MaX

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STORIA - PENSIERI

Estate, tempo di vacanze All’inizio della stagione estiva qualche capatina al mare mi dà la possibilità di tagliare un po’ in anticipo dalla routine lavorativa, quasi un preludio alle vere e proprie agognate vacanze! La mia mente torna al passato, quando le istituzioni politiche funzionavano diversamente, quando sapevamo accontentarci, quando per noi bambini il top era la vacanza estiva in colonia marina o montana... Sapevamo che alla fine della scuola il premio più bello per le nostre fatiche era la partenza o per il mare o per il monte. Io in particolare mi ritenevo fortunata, perché l’E.N.A.O.L.I. (Ente Nazionale Assistenza Orfani Lavoratori Italiani) mi mandava un mese gratis in colonia. A quel tempo c’erano anche altre istituzioni, come la Pontificia Opera Assistenza, le Curie vescovili, varie istituzioni private, che agivano a sostegno dei bambini. Un beneficio non solo finanziario ma anche sociale, in quanto dava la possibilità ai più piccoli di rapportarsi anche a livello di convivenza

vera e propria. Mangiare insieme, dormire insieme, fare attività di gruppo significava imparare valori come l’altruismo, l’umiltà, la sopportazione. Quando vado in spiaggia o in montagna e vedo le care vecchie colonie abbandonate penso con nostalgia al pullman che ci veniva a prendere con le nostre valigette cariche di indumenti e di sogni... le signorine assistenti che ci seguivano, ci aiutavano, ci insegnavano la disciplina per tutto il tempo della nostra permanenza... Mi domando cosa sia successo in questa Italia del “benessere”... i bambini, il nostro investimento per il futuro, cosa ricevono da noi adulti? Ai miei tempi l’asilo era un’istituzione gratuita, adesso è diventato un business! La scuola è diventata una Via Crucis per gli insegnanti! Molte istituzioni benefiche sono scomparse. A fatica le parrocchie tengono in piedi le attività giovanili. Progresso è una parola magica, ma se non è affiancata dai valori umani diventa

una schiavitù, specialmente per la persona comune, quella che si lascia incantare dai media, quella che viene usata e strumentalizzata in nome dell’interesse di pochi. Quando vedo un bambino che fa i capricci a tavola, penso a quando eravamo in colonia: grandi tavolate, tutti affamati, passavano le inservienti con la “pappa”... non c’erano proteste, tutt’al più ci scambiavamo le pietanze, perché non tutti erano abituati a mangiare pasti completi, anzi c’erano certi stomachini ristretti a causa delle scarse possibilità familiari.... Ci insegnavano anche a tenere in ordine la camerata, a piegare il pigiamino, a lavarsi sempre i denti dopo i pasti. Queste mie esternazioni sembreranno ai più alquanto patetiche, ma ad una come me forse servono per esorcizzare i timori per il futuro dei nostri giovani. Ci vuole una buona dose di ottimismo per sopravvivere a questo bombardamento mediatico che è diventato il nostro vivere quotidiano. Ninetta

L’importante non è correre, ma arrivare in tempo In tempi remoti, la tartaruga era un animale velocissimo e molto attivo. Si affannava tutto il giorno, non si concedeva un attimo di tregua, per rilassarsi: in poche parole era sull’orlo del collasso perché i ritmi quotidiani erano diventati impossibili da sostenere. Lungo il percorso che la tartaruga ogni giorno percorreva a velocità impressionante, sedeva sul ciglio della strada un messicano col sombrero in testa; questi si concedeva la proverbiale siesta giornaliera all’ombra di un albero sotto un sole cuocente. La tartaruga notando l’uomo un bel giorno frenò con le zampe lasciando sul terreno le orme della frenata, si fermò e rivolse all’uomo che sollevò lo sguardo a mala pena, osservò con sorpresa la tartaruga, che apostrofò il messicano con queste parole: “NON TI VERGOGNI!? Cosa fai qui tutto il giorno in ozio quando ci sono mille cose da fare”. L’uomo sorpreso replicò con un’altra domanda: “Secondo te cosa dovrei fare?” La tartaruga visibilmente agitata incenerì l’uomo con lo sguardo tipico dei rettili e urlò: “NON HAI UN MINIMO DI FANTASIA, APRI LA TUA MENTE, COL CALDO SOFFOCANTE CHE FA POTRESTI MUNIRTI DI UN CARRETTO E ANDARE A VENDERE PER STRADA IL GHIACCIO E I GELATI PER REFRIGERARE LA GENTE CHE LAVORA E SUDA TUTTO IL GIORNO”. Il messicano fece una smorfia sorniona e disse: “E poi?” Replicò la tartaruga: “Poi quando avrai risparmiato qualche soldino potresti comprare un frigorifero e produrre da solo il ghiaccio e i gelati che poi rivenderai”. L’uomo imperterrito proseguì: “E poi?” La tartaruga si adirò ulteriormente e disse urlando: “MA COME NON CAPISCI PROPRIO NULLA, COL DENARO GUADA-

GNATO E RISPARMIATO POTRESTI INGRANDIRE I TUOI FRIGORIFERI, COSTRUIRE DELLE GRANDI GHIACCIAIE E RIFORNIRE TUTTA LA CITTA’, INCREMENTANDO LE VENDITE DARESTI LAVORO A TANTI OPERAI DIVENTERESTI RICCO E TI GODERESTI LA VITA”. Con flemma irritante il messicano replicò: “E poi?” La tartaruga urlò a squarciagola: “MA NON TI RENDI CONTO CHE POI QUANDO SARESTI ARRICCHITO, NON DOVRESTI PIÙ LAVORARE E NON FARESTI PIÙ NULLA”. L’uomo sorrise ironicamente e tra il serio e il faceto domandò: “Ma ora cosa sto facendo?” La tartaruga trasecolò, impallidì, e senza replicare riprese il cammino molto, molto lentamente e da quel giorno divenne uno degli animali più calmi, riflessivi e longevi della Terra. Infatti la tartaruga può vivere sino ad oltre duecento anni. Silvano Fabris

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DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Grest: DJ, un ritmo x cambiare Il primo luglio, con una bella e partecipata festa, si è conclusa la prima edizione del Grest parrocchiale. È stata un’avventura di due settimane per i ragazzi, di un mese o qualcosa di più per noi animatori, il tutto sotto l’occhio vigile del re Davide, il personaggio che abbiamo imparato a conoscere durante il Grest. Guidati da Davide, abbiamo quindi vissuto un’avventura fantastica dove a regnare erano sempre l’entusiasmo, il sorriso e la voglia di fare festa, anche quando abbiamo sgobbato per ripulire e ridipingere alcune delle stanze dell’oratorio di Colbertaldo, che ci ha ospitati: un lavoraccio, ma ne è valsa la pena. E così lunedì 20 giugno eravamo carichi e pronti per iniziare, ma anche preoccupati, essendo questa la nostra prima esperienza da animatori; ma, si sa, nell’acqua alta bisogna mettersi a nuotare per rimanere a galla… e noi abbiamo nuotato facendo del nostro meglio. Alla fine del primo giorno di Grest, dopo un pomeriggio di conoscenza, balli, laboratori e giochi, i sorrisi entusiasti dei ragazzi ci hanno fatto scoprire che eravamo stati dei nuotatori magari non da Olim-

piade, ma perlomeno da gare nazionali! Come il primo, anche gli altri nove giorni sono trascorsi tra creazioni di splendidi lavoretti e gare all’ultimo sangue tra le quattro squadre in cui erano divisi i ragazzi. Nei due mercoledì abbiamo però “trasgredito alla routine” con due uscite, la prima camminando su e giù tra i boschi, dal Col Maor fino al santuario della Madonna delle Grazie, guidati da due instancabili (al contrario di tutti noi, ragazzi e animatori) camminatori: Massimiliano Patassini e Andrea Bordin. Il mercoledì successivo, invece, ci siamo recati al parco acquatico “Aquafollie” di Caorle, dove abbiamo giocato nelle piscine, tra scivoli e gommoni e, soprattutto, sotto un sole cocente, abbiamo vinto la prestigiosissima gara di ballo (Heather Parisi ha cominciato da lì), organizzata dal personale del parco, esibendoci nella coreografia di “Danza Kuduro” ideata per noi dalle nostre animatrici/ballerine Martina, Stella e Valentina, che hanno anche tenuto il laboratorio di danza al nostro magnifico Grest. Questo mi dà l’occasione per ringraziare tutti i collaboratori dei laboratori: Giu-

liana Positello (découpage), Livio Bottega (traforo), Marta Bisol, Silvana Secco, Antonella Menin, Franca Feletto, Suor Angelisa (cucina), il gruppo Serra Keramos (ceramica), Felice Sgorlon (scacchi) e Mariella Bortolamiol (pittura). Visto che siamo in vena di ringraziamenti, uno speciale va a don Marco e don Antonio, che hanno creduto in noi e ci hanno permesso di vivere questa esperienza. Altri due grossi “GRAZIE” vanno all’intero gruppo animatori e soprattutto ai ragazzi e alle loro famiglie… CIAO E AL PROSSIMO ANNO!!!!!!!!! Anna De Stefani

Animatori non si nasce, si diventa L’entusiasmante riuscita del Grest interparrocchiale ha avuto un ingrediente fondamentale, senza il quale non avrebbe mai potuto essere un’esperienza educativa degna di questo nome: la formazione degli animatori. Animatori, infatti, non si nasce, si diventa... perciò costa fatica. Bisogna, infatti, staccarsi dalla vita quotidiana e dedicarci tempo, sacrificando un po’ gli amici e un po’ le proprie attività o progetti personali, un po’ di denaro. Ma si viene ripagati abbondantemente. Soprattutto con una gioia talmente grande da essere contagiosa. Per animare bisogna avere il fuoco nell’animo e diventare contagiosi. Per questo agli animatori è stato proposto di partecipare ad un percorso dedicato proprio a loro presso l’oratorio dei Salesiani di Udine. È stato molto bello incontrare più di 500 giovani, provenienti da tutto il Triveneto, per condividere insieme momenti di formazione, di preghiera e di gioco. Abbiamo scoperto che, per essere animatori, occorre riconoscere il seme buono del Vangelo che germoglia in ciascuno di noi. Germoglia sotto forma di talento: c’è chi è più abile nella manualità, chi è capace di pensare e guidare giochi avvincenti, chi con il ballo riesce a mettere la gioia in ogni corpo. Ognuno ha il suo dono per il bene di tutti, un dono da scagliare contro la pigrizia, la troppa sicurezza di sé, contro il pensiero che si diventi animatori da soli. No... l’animazione è faccenda di gruppo, è condivisione, è mangiare insieme, è pregare insieme, è sistemare l’oratorio insieme, è far nascere una nuova consapevolezza: il Grest funziona se siamo un “noi”: una pluralità che moltiplica la gioia e la vita. La formazione insieme, a Udine, ci ha caricati di Spirito Santo, Spirito di Vita. Per questo gli animatori cantano “…è tutto nostro e noi siamo di Dio”. Questo è davvero un ottimo inizio! Grazie! don Marco pag. 6 - Il Castello 4/2011


DALLE NOSTRE PARROCCHIE

ACR: c’è davvero di più!! Eh sì, anche per quest’anno l’estate è arrivata portandosi dietro il suo bagaglio di proposte per i grandi, ma specialmente per i più piccini; tra di loro, infatti, c’è chi sceglie di starsene tranquillo con mamma e papà magari al mare o in montagna, chi decide di partecipare a qualche Grest parrocchiale o Centro Estivo comunale e chi invece, sfidando la nostalgia di casa, parte per i Campiscuola organizzati dall’Azione Cattolica Diocesana per una settimana ricca di emozioni e nuovi incontri. Anche io, da parte mia, ho avuto la possibilità di far parte di quest’esperienza unica, partecipando come animatrice al campo di IV-V elementare, svoltosi dal 23 al 30 giugno, e devo dire che, messa da parte la stanchezza e l’organizzazione non sempre facile, lo rifarei cento volte! Probabilmente, è stato anche merito del fatto che ci trovavamo ad Auronzo, ma l’aria che si respirava era qualcosa di più; come canta l’inno dell’ACR di quest’anno, infatti, si può proprio dire che c’era di più…

in ogni sorriso, nella vivacità e gioia di vivere che ho potuto apprezzare in ogni bambino, nonché nel fantastico gruppo animatori che mi ha sostenuta ed ha accompagnato anche me in questa meravigliosa avventura. Non riesco forse bene ad esprimere ciò che questo Camposcuola mi ha dato, certo sono sicura di non essere l’unica ad aver portato a casa questa carica del tutto nuova. Grazie a coloro che sono stati presenti e specialmente a Colui che ha portato il sole non solo nel cielo, ma anche nel cuore di tutti, e che ha accompagnato i nostri passi in questi fantastici giorni insieme! Donata Patassini

8° Gardaland day! Mercoledì 15 Giugno ben 4 corriere sono partite dal piazzale della Pro Loco di Vidor cariche di ragazzi, adulti e famiglie. Il motivo? Ovviamente l’ottava edizione del “Gardaland day”, l’ormai nota gita presso il parco divertimenti più grande d’Italia, che anche quest’anno non ha deluso le aspettative e ha visto iscriversi ben 205 persone. La giornata non troppo calda e l’assenza di colonne infinite davanti alle attrazioni hanno fatto il resto. Un ringraziamento a tutti i partecipanti, soprattutto a quelli che da 8 anni non mancano mai! Marco Guizzo

Un bel numero di bambini e ragazzi delle nostre parrocchie ha partecipato ai campiscuola ACR quest’estate. CAMPO 1-2 MEDIA (dal 16 al 23 giugno): Francesca e Margherita CAMPO 4-5 ELEMENTAERE (dal 23 al 30 giugno): Giorgia, Anna, Denise, Alessio, Irene, Alessandro, Cristina, Manuel, Alessandro, accompagnati dall’animatrice Donata. CAMPO 1-2 MEDIA (dal 30 giugno al 7 luglio): Samuele, Alessandro, Thomas CAMPO 1-2-3 ELEMENTARE (dal 7 al 14 luglio): Giosuè, Agnese, Annalisa, Rudy, Chiara, Valentina, accompagnati dalle animatrici Lara e Marielena.

Campo ai giovani 2011 È stata un successo anche quest’anno la giornata di chiusura dei gruppi Parrocchiali, denominata “Campo ai giovani” e giunta alla seconda edizione. La festa, tenutasi domenica 12 giugno, ha riunito oltre 70 giovani delle superiori presso il campo sportivo di Vidor, ed è iniziata con una buona colazione, la S. Messa e, a seguire e per tutta la giornata, tornei di calcetto, beach volley, ping pong e calcio balilla. La sera, dopo le premiazioni (con il trionfo della squadra degli animatori), sono stati invitati ai festeggiamenti anche i collaboratori dei campeggi di Laste, per ringraziarli del loro prezioso servizio e per condividere l’abbondante buffet. Un ringraziamento a tutti i partecipanti che hanno dato vita a questa meravigliosa giornata! Marco Guizzo Il Castello 4/2011 - pag. 7


DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Festeggiamenti annuali al santuario Madonna delle Grazie Nella programmazione dei festeggiamenti che ogni anno la Pro Loco di Colbertaldo organizza presso il Santuario, per la tredicesima volta il Gruppo Missionario ci ha proposto la mostra dei ricami, finemente realizzati durante tutto un anno di lavoro. Come da alcuni anni, assieme alla mostra, era presente anche la bancarella del mercatino equo-solidale. Il ricavato della mostra viene inviato alle Missioni di Albania, Africa e Bolivia; non manca anche un sostegno alla Parrocchia e all’Oratorio di Colbertaldo, nonché alle Missioni della Diocesi. Dalle Missioni giunge la riconoscenza per la solidarietà generosa delle offerte che ogni anno il Gruppo invia loro. La passione con la quale il Gruppo Missionario lavora, riflette e prega è di esempio per la Comunità, che incoraggia tutte le Persone che vi fanno parte ed esprime loro cordiale gratitudine. Il Gruppo Missionario di Colbertaldo

L’Ospedale Pediatrico di Betlemme ringrazia Da qualche anno, il gruppo Missionario di Vidor, in collaborazione con i catechisti, coinvolge bambini e ragazzi nella raccolta di offerte a favore dell’Ospedale Pediatrico di Betlemme. Di seguito, pubblichiamo la lettera di ringraziamento pervenuta dopo la donazione delle offerte raccolte in occasione della messa dell’Infanzia Missionaria, nel giorno dell’Epifania. Gentile Alberta e Gruppo Missionario di Vidor, voglio porgere i miei ringraziamenti per la donazione di € 2.000. La vostra offerta è

arrivata a destinazione! Chi porta avanti il Caritas Baby Hospital è la Provvidenza che ha voluto e continua a volere questa struttura ospedaliera; noi ne siamo più che convinti. E la Provvidenza ha il cuore, la mente, le mani, il volto della gente comune, dei donatori che ci dicono la loro solidarietà inviandoci le loro offerte. Solidarietà che rende possibile il prosieguo delle cure mediche ai piccoli palestinesi che ogni giorno si rivolgono a CBH, unico ospedale pediatrico della West Bank. A Voi che avete inviato la Vostra offerta

per il Caritas Baby Hospital, giunga il nostro GRAZIE DI CUORE. Sappiamo che la parola grazie non racchiude il sentimento che ci abita dentro, ma sappiamo che questa parola può oltrepassare tutte le barriere e i muri e arrivare fino a Voi giungendo con tutta la sua forza ma anche tenerezza. Con l’occasione, Vi porgo i miei più cordiali saluti. Lettera firmata da Luigi Vassalli Aiuto Bambini Betlemme – Onlus Il Gruppo Missionario di Vidor

Convegno dell’Unità Pastorale “Le Grazie” Nel pomeriggio di domenica 19 giugno, presso il Santuario Madonna delle Grazie, ha avuto luogo il Convegno dell’Unità Pastorale, al quale hanno partecipato i quattro Consigli Pastorali delle parrocchie di Colbertaldo, Moriago, Mosnigo e Vidor. È un appuntamento che si ripete ormai da 5 anni e che ha come fine ultimo quello di cominciare a pensare la realtà ecclesiale locale creando dei legami tra le parrocchie. I presenti, guidati dagli interventi di don Gian Pietro Moret e di Francesca Zabotti, hanno lavorato in piccoli gruppetti interrogandosi su come vivere da Cristiani credenti nel mondo d’oggi, in particolare in famiglia, nel lavoro, nella scuola, nella liturgia, nella catechesi. L’incontro si è concluso alle ore 19 con la celebrazione della Messa e un breve momento di evviva. Laura Dal Molin

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DALLE NOSTRE PARROCCHIE

Tre motivi di festa per le nostre suore In occasione del 12 luglio 2011, giorno in cui ricordiamo l’anniversario della Fondazione della nostra Congregazione di Serve di Maria Riparatrici, quest’anno abbiamo vissuto tre giorni di festa e di ringraziamento. Perché tre giorni? Eccone i motivi: - il 10 luglio ricorreva il 150° anniversario della nascita di Madre Elisa Andreoli, avvenuta ad Agugliaro (Vicenza), da mamma Margherita Ferraretto e papà Marco; - l’11 luglio abbiamo ringraziato il Signore per il riconoscimento da parte della Chiesa, nella persona del Santo Padre Benedetto XVI, della santità di vita di Madre Elisa e di suor M. Dolores Inglese, una sorella che, fin dagli inizi del Novecento, ha promosso e diffuso in Italia e all’estero l’Opera della riparazione mariana, proclamate VENERABILI rispettivamente il 10 dicembre 2010 e il 2 aprile 2011; - il 12 luglio abbiam ricordato con cuore grato il 111° anniversario di fondazione della Congregazione, giorno in cui madre M. Margherita Ferraretto, madre M. Elisa Andreoli, sr. M. Agnese Vimercati e sr. M. Carmela Regonesi hanno emesso la professione come terziarie Serve di Maria proprio qui a Vidor. Per noi suore questi tre eventi sono stati occasione per ravvivare la consapevolezza che la chiamata all’esistenza è sempre per una missione da scoprire e da attuare nella fedeltà quotidiana, secondo una scelta fondamentale di vita. La nostra Fondatrice, Madre Elisa, con tenacia ha cercato di ca-

pire e di vivere la volontà di Dio su di lei e con convinzione ha scelto di consacrarsi totalmente al Signore, per amarlo e servirlo nei fratelli, come santa Maria e con lo stile proprio dei Servi di Maria. La vicinanza benevola, il ricordo nella preghiera di tante persone di Vidor-Colbertaldo, la partecipazione alle due celebrazioni di domenica 10, nella suggestiva cornice dell’abbazia di Santa Bona e martedì 12 luglio, nelle chiesetta di Alné, ci hanno riempito di gioia e gratitudine e ci hanno aiutato a rinsaldare i vincoli di comunione, di amicizia, di aiuto scambievole tra noi, sorelle Serve di Maria Riparatrici, e le nostre comunità parrocchiali che in tanti modi ci sostengono con entusiasmo nel cammino quotidiano di sequela del Signore, per testimoniare che siamo Chiesa unita nel nome di Gesù. Nel far memoria della nostra storia, sgorga un senso profondo di gratitudine al Signore per aver fatto crescere il piccolo seme piantato qui a Vidor più di un secolo fa, e averlo trasformato in un albero che estende i suoi rami in altri 10 paesi del mondo: in America Latina, in Africa e in Asia. A Lui chiediamo che, sull’esempio della nostra Fondatrice e delle prime sorelle, ci doni la grazia di testimoniare il suo Vangelo e l’appartenenza a Lui, con fedeltà, gratuità e sollecitudine verso tutti i fratelli e le sorelle che siamo chiamate a servire. Le suore della Comunità Madre Elisa nel 1918

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PRO LOCO LA VIDORESE

“E quindi uscimmo a riveder le stelle” La frase del testo, riferita all’ultimo verso dell’ Inferno Dantesco, quello che segna la fine del viaggio del poeta tra i travagli dei dannati, è stata citata dalla Pro Loco “LA VIDORESE “ per esprimere la propria soddisfazione di aver ultimato la nuova “ casetta “ adiacente all’edificio polifunzionale. I lavori di ricostruzione e di rifinitura sono stati seguiti con la massima accuratezza e dedizione ed alla fine il risultato si è dimostrato superiore alle aspettative. Ora la Pro Loco può usufruire di una grande stanza interrata adibita a dispensa, e al piano terra di una legnaia e un ambiente dotato dei requisiti igienico – sanitari, dove sono stati collocati lo spiedo ed una griglia per la cottura delle carni. I componenti dell’ Accademia dello Spiedo, durante una loro visita, si sono complimentati dell’ottima riuscita della struttura e dello spirito imprenditoriale dimostrato dalla Pro Loco per aver realizzato una così agevole e moderna costruzione degna di ospitare il nostro spiedo gigante. L’opera va a favore della nostra collettività poiché questo è un bene materiale che rimarrà nel tempo e dove tradizione, tipicità ed eccellenza devono essere salvaguardate. D’ ora in poi si potrà quindi assistere alla cottura dello spiedo ed inebriarsi dell’effondersi degli aromi tipici prodotti dal grasso delle carni che sfrigola nella leccarda. All’apparenza sembra un procedimento facile, ma per avere un eccellente risultato delle carni arrostite ci vuole: passione, volontà e tempo. C’è quindi un decalogo preciso da rispettare sia nell’impiego delle varie parti di carni, che nella loro preparazione; infine il tocco magico spetta alla cottura, che varia dalle 5 alle 6 ore, e che avviene solo con il calore della fiamma accuratamente dosato. Lina Dall’ Armi

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PRO LOCO LA VIDORESE

PROGRAMMA SETTEMBRE 2011 ANTICA FIERA DI SANTA BONA - 15º PALIO DI VIDOR Venerdì 2 settembre ore 20.00: Cena del Palio presso il centro Polifunzionale. Presentazione delle squadre del Palio “Assalto al Castello”. Serata con "Toro Meccanico". Sabato 3 settembre ore 16.00: Apertura stand enogastronomico. ore 18.00: 31° Marcia del Ciclamino di 5 e 10 Km. ore 21.00: Serata Country con musica, balli, cucina Western e Birra americana. Serata con "Toro Meccanico". Domenica 4 settembre ore 8.30: Antica fiera di S. Bona: Mercato. Mostra animali da cortile e bestiame. Macchine agricole d’epoca e attuali. Dimostrazione “Mestieri de ‘na olta”. Partecipazione degli arcieri. ore 12.30: Pranzo degli Anniversari di Matrimonio. ore 17.00: Rodeo con “Toro Meccanico” gratuito per tutti, bambini e non. ore 19.00: Cucina Western e Birra americana. ore 21.00: Intrattenimento musicale con gli “Anime in plexiglas”. Sabato 10 settembre ore 16.00: Apertura stand enogastronomico. ore 20.00: Serata Marchigiana (Petritoli) con degustazione piatti tipici. Domenica 11 settembre ore 9.00: 1ª Edizione Ritrovo Amici moto d’epoca e non”. ore 11.30: Benedizione degli attrezzi utilizzati per il Palio nel piazzale della chiesa. ore 12.00: Apertura stand enogastronomico con spiedo e piatti tipici. ore 15.00: Apertura manifestazione 15° Palio “Assalto al Castello” presso l’Abbazia di S. Bona di proprietà della famiglia conte Da Sacco con lo spettacolo dei tamburini e sbandieratori di Feltre. ore 15.45: Partenza sfilata Palio in costumi medioevali. ore 16.30: Partenza 15° Palio “Assalto al Castello”. ore 20.30: Premiazioni delle squadre partecipanti al Palio e festeggiamenti presso il Centro Polifunzionale.

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EVENTI

Batteri coliformi ed escherichiacoli a Vidor Batteri coliformi ed escherichiacoli nell’acqua fornita dall’acquedotto, gestito dall’ATS (Alto Trevigiano Servizi) di Montebelluna, sono stati scoperti in via Veneto e in via Mazzocco, a Vidor, nella seconda parte del mese di giugno, dopo che diversi cittadini ivi residenti avevano manifestato vomito, diarrea e prurito alle braccia e alle mani. Qualcuno ha anche avuto la febbre. Un paio di bambini erano finiti all’ospedale di Feltre. Dai rubinetti usciva un liquido giallastro che emanava un cattivo odore. Dai primi accertamenti eseguiti dalla società che gestisce il servizio idrico è stata riscontrata nelle tubature una presenza anomala di batteri molto dannosi alla salute. ATS e Comune hanno immediatamente emesso un’ordinanza cautelativa per vietare l’uso dell’acqua nelle due vie. Successivamente si sono scoperte le cause. L’acqua del Brentella, usata per irrogare i giardini, era venuta a contatto con le condutture dell’acquedotto. Presso la scuola media è arrivata un’autobotte della Protezione Civile per la distribuzione di acqua per uso alimentare. L’emergenza è andata avanti per parecchi giorni. Ora dovrebbe essere tutto tornato nella normalità. Per avere un quadro più completo della situazione da offrire ai lettori di questo periodico è stata interpellata la direzione dell’ATS. Sono partite 3 e-mail alla società di Montebelluna. A tutt’oggi non è arrivato alcun riscontro da parte dell’azienda. Questo fatto spiacevole, accaduto in via Veneto e via Mazzocco, è riportato anche a pag. 20 di questo numero de “Il Castello” da parte dell’amministrazione comunale. Si legge che la “brutta esperienza” sarebbe fortunatamente stata risolta. I cittadini vor-

rebbero però capire se, dopo questo brutto episodio, l’ATS si sia attivata per fare un sopralluogo anche nelle altre condotte della rete idrica del territorio comunale, alfine di creare certezze, garanzie e assicurazioni nell’uso dell’acqua potabile da parte di tutta la popolazione. Ricordiamoci che l’acqua è un bene primario e indispensabile per la vita quotidiana. Speriamo che tutti i controlli del caso siano stati effettuati e che tutto sia risultato nei canoni della regolarità. Auspichiamo poter pubblicare nel prossimo numero del periodico, attraverso le pagine delle “Notizie dal Comune”, gli ultimi sviluppi della vicenda e i risultati delle recenti analisi effettuate dall’ATS e dall’ULSS n. 8. La redazione pag. 12 - Il Castello 4/2011


SCUOLA DELL’INFANZIA

Festa della Famiglia con i bambini della Scuola Materna di Vidor

Nel caldo pomeriggio di venerdì 20 maggio si è svolta l’annuale Festa della Famiglia con i bambini della Scuola Materna di Vidor. Nel suggestivo Santuario della Madonna delle Grazie di Colbertaldo, don Antonio, durante una breve liturgia, ha avuto parole di gioia per tutte le mamme, i papà e i nonni, alle quali i bambini hanno risposto con entusiastici applausi, allietandoci con le loro soavi vocine. Ci siamo quindi avviati sotto il tendone allestito per l’occasione, dove bimbi e maestre si sono cimentati in recite e canti, donandoci sempre un’emozione grande e genuina che arriva diretta al cuore. Ad ogni bambino è stato poi consegnato un piccolo ricordo ed in particolare “i grandi” sono stati promossi ad honorem all’importante passo che affronteranno a settembre ini-

ziando la scuola elementare. Durante il ricco banchetto di dolci, biscotti e leccornie maestralmente impastati dalle mani di genitori e nonni, il gruppo dei Baraonda ci ha intrattenuto truccando i nostri bimbi a viso e braccia con simpatici e luccicanti fiori, farfalle e ghirigori, coinvolgendo in centro pista anche i più grandi in frenetici balli. Ringraziamo vivamente Suor Caritas, le maestre e tutte le persone che ruotano attorno a questo piccolo mondo, che con la loro estrema pazienza e dedizione hanno saputo stimolare nei nostri figli la voglia di imparare sempre cose nuove ed ad esprimere attraverso il gioco e il disegno i loro stati d’animo e la loro personalità. Come comitato genitori è stata un’esperienza nuova nella quale si sono condivise le gioie e i dolori dello stare insieme, del prendere le decisioni, di espri-

mere le proprie idee per poter realizzare delle giornate belle come questa, sempre nel nome e per il bene dei nostri figli. Ed ora la gita, evviva! A conclusione di quest’anno il 27 maggio ci siamo recati con ben tre corriere alla fattoria didattica “Casa del Piave” di San Polo di Piave. Tra filari di vigneti di Raboso, Verduzzo e “belussere”, accompagnati dal simpatico cavallo Pompeo e dall’affascinante maialina Carlotta, i titolari Marta e Loris ci hanno fatto riscoprire i sapori della terra e la genuinità delle cose semplici fatte in casa. I bambini si sono destreggiati nella semina del basilico e a realizzare dei mega cartelloni incollando fiori, foglie e rametti di ogni tipo, annusando e intingendo le dita tra pasture di fragole, ortiche, caffè,.. Abbiamo così trascorso un’intensa giornata all’aria aperta, graziati dal tempo che solo nella via del ritorno ci ha rinfrescati con un bel temporale. Ogni bambino si è portato a casa il suo vasetto di terra con i semini da curare e far crescere, oltre al ricordo di questo piccolo paradiso. Grazie a tutti. Comitato genitori scuola materna

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ASSOCIAZIONI

AVIS in gita

L’aveva promesso, il presidente dell’Avis comunale Fiorenzo Adami, ai ragazzi della terza media di Vidor, il giorno della premiazione dei disegni per i 40 anni dell’associazione. Sabato 4 giugno ci siamo ritrovati davanti alle locali scuole medie per la gita in montagna, destinazione il piazzale antistante alla funivia che porta a oltre 2700 metri del Langazuoi nel Comune di Cortina. Scaricate le attrezzature, la pasta, ragu’ e il cuoco Luigi Perenzin, la corriera ci ha portato un paio di km più sù, dove è iniziata la nostra escursione in montagna verso le trincee della prima guerra mondiale. Eravamo accompagnati da alcuni amici della protezione civile di Treviso, tutti alpini in congedo, che ci hanno guidato con passio-

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ne tra gallerie, camminamenti, evitando la neve ancora presente . Il capo comitiva era il capitano Sergio Furlanetto, che insieme ai suoi uomini, passa un periodo tra luglio e agosto a sistemare queste opere della grande guerra che il tempo e le intemperie hanno mal ridotto. Interessati a quanto descritto, gli studenti che hanno apprezzato questa gita fuori dal comune, merito anche dei professori che li accompagnavano, veri amanti della montagna . Visto il tempo incerto il rancio alpino e stato consumato all’interno della baita della sezione alpini di Cortina, messa a disposizione dal presidente della stessa il sig . Franco Fiorese, che è passato a salutarci bevendo un buon Prosecco in compagnia. Nel pomeriggio, non contenti d’averci dedicato la mattinata, gli amici della protezione civile ci hanno offerto la salita in funivia fino al rifugio Langazuoi un balzo di oltre 600 metri . Alla discesa ci aspettava il pullman che ci ha riportato a Vidor con un’ultima tappa per il gelato a Busche. Erano presenti oltre ai rappresentanti della sez. comunale Avis, il dott. Beninato, il presidente sez. Alpini di Valdobbiadene Marino Fuson, il fotografo

ufficiale della spedizione Dario Bordin e il tenente ing. Loris Pasqualotto che durante la naia, comandando una squadra di alpini, ha lavorato, per un paio di periodi al recupero di quei manufatti. Romualdo Covolan


MOMENTI ALLEGRI

La classe 1941 festeggia i 70 anni in gita sul Garda

A Valencia per i 60 anni della Classe 1951

l 22 maggio la classe 1941 ha festeggiato i 70 anni con una gita sul lago di Garda. E’ stata una giornata ben organizzata e indimenticabile. Per prima cosa il gruppo ha fatto sosta a Riva del Garda per vedere le bellissime cascate di Varone. Poi un salto a Peschiera del Garda per il pranzo in un rinomato ristorante del luogo. Nel pomeriggio la comitiva ha raggiunto l’incantevole Sirmione, rinomata meta turistica. Poi tutti in pullman per il rientro a casa con il “tradizionale” arrivederci al prossimo anno.

2 giugno – 4 giugno 2011 Per festeggiare i nostri 60 anni abbiamo scelto Valencia, una città in cui si fondono tradizione e modernità. Bello il centro storico con tante chiese, piazze, torri e la Cappella del Santo Graal nella Cattedrale, ma siamo stati davvero colpiti dai Giardini del fiume Turia, dalla Città delle Arti e delle Scienze e soprattutto dall’Oceanografico. E’ stata un’esperienza entusiasmante osservare la vita marina così da vicino camminando in tunnel di vetro sotto l’acquario circondati da foche, squali e beluga. Abbiamo ancora negli occhi le immagini dei bei palazzi, delle

Classe 1948: Una giornata in Trentino È stata una piacevole giornata domenica 24 luglio per la classe 1948. In occasione del ritrovo annuale il gruppo si è recato in pullman per un tour della val di Non in Trentino, e, nonostante le premesse metereologiche non fossero delle migliori (alla partenza mattutina a Vidor pioveva copiosamente) , nelle valli trentine il tempo ha retto concedendo pure qualche sprazzo di sole. Tra i siti visitati vale la pena ricordare il santuario di San Romedio a San Zeno (quanti scalini!), il palazzo assessorile di Cles e il castello Thun, monumentale complesso civile militare posto in una magnifica posizione panoramica presso Vigo di Ton. A questo punto non resta che darci appuntamento al prossimo anno con l’auspicio di poter allargare ancor di più i nostri orizzonti e di rendere più folto il nostro gruppo. Invitiamo perciò tutti i coetanei del 1948 che volessero avere contatti con noi di rivolgersi al bar Giardino per informazioni. La classe 1948

strade ariose e di una luce fatta per accumulare istantanee nella memoria, come la foto in cui siamo nella Plaza de la Virgen, davanti alla fontana che rappresenta il fiume Turia.

Il castello Thun, di origine medievale, fra i meglio conservati del Trentino. A sinistra il Santuario di San Romedio (732 m.), che è uno dei più caratteristici eremi e testimoni della fede cristiana d'Europa.

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EVENTI

Scoprire Petritoli è sempre un piacere

Oramai da anni a Petritoli, a ridosso del periodo della battitura del grano, viene celebrata la “Festa De Le Cove”, una meravigliosa manifestazione trasformata in ricorrenza, che da modo alle persone di comprendere al meglio quello che era il periodo della battitura di un tempo... perché perdersi quindi questa particolare occasione?!? Partenza ore 4 con ritrovo al Polifunzionale. Ci si stupisce sin da subito della maggiore affluenza rispetto allo scorso anno, la quale il Presidente della Pro Loco Renato Tessaro ha voluto subito e felicemente far notare! Ovviamente vista l’ora, un riposino un po’ alla meglio è d’obbligo finché poi, raggiunta la zona di Imola, la tanto attesa sosta della colazione finalmente arriva... Ore 10 raggiungiamo la nostra destinazione. Petritoli è lì, come ogni anno ad attenderci, arroccata sopra la collina, circondata da poche case e da una distesa di prati di variegata natura, un sole caldo e splendente e la gente disponibile ed accogliente come sempre... Dopo i saluti con le autorità locali, il sindaco Luca Tomassini, il vice sindaco Secondo Vitali e l’assessore Eraldo Baldassarri, ed una breve sosta di ristoro, alcuni di noi si sono diretti verso le varie mete di interesse tra cui la Piazza Rocca dove domina maestosa con i suoi oltre quaranta metri di altezza la Torre Civica, risalente al 1831, dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato. Tappa successiva, il Teatro dell’Iride, inaugurato nel 1875, che con le sue eleganti forme e le sue pregiate decorazioni, si colloca tra i più raffinati esempi di teatri storici delle Marche. A stupire e ad incuriosire più persone del gruppo, l’Antica Stamperia Fabiani, museo didattico in cui sono conservati macchinari d’epoca ancora funzionanti... un buon stimolo al confronto delle tecniche attuali con quelle antiche: “dal torchio…al computer”! Qui ci si rende veramente conto di come l’ingresso dell’informatica abbia profondamente cambiato la produzione del libro. Altri hanno invece assistito alla S. Messa presso la chiesa di S. Anatolia con la benedizione delle Canestrelle, cesti di grano che in origine venivano pag. 16 - Il Castello 4/2011

donati ai Signori e alla borghesia petritolese. Per tale cerimonia un tempo venivano aperte le porte del paese e i contadini e le forosette (bambine e signore) erano padroni incontrastati dei vicoli e delle piazze, abbandonati in sfrenati balli e canti... un’unione quindi tra festa locale e rito religioso! Siamo così giunti all’ora di pranzo, gentilmente offertaci dalla Pro Loco locale alla quale va un sentito ringraziamento per la bontà delle specialità del posto... da gustare, olive fritte come stuzzichino, i “moccolotti de lo vatte”, un tipo di pasta che si accompagna col sugo d’oca, le “braciole arrosto”, “l’oca arrosto” con contorno ed infine il “ciambellone con il vino cotto”, il tutto accompagnato da ottimi vini! Nell’attesa della sfilata dei carri tradizionali tipici della “Festa delle Cove”, abbiamo potuto visitare il Palazzo comunale, un ex convento delle Clarisse, il quale conserva in una sala dell’interno un coro ligneo del XVII secolo. Successivamente abbiamo potuto conoscere liberamente il luogo, godendo dei vicoli e degli scorci paesaggistici molto caratteristici e suggestivi! Giunte le ore 18, il suono del campanone della torre civica annuncia l’inizio della sfilata durata circa mezzora, gli abitanti delle varie contrade di campagna hanno lavorato ininterrottamente giorni e giorni per allestire i carri, come tema dominante quest’anno i 150 anni dell’Unità d’Italia. Ogni contrada ha inoltre con sé una coppia di suonatori di organetto ed altri strumenti popolari, con i relativi stornellatori, che seguono il carro insieme agli abitanti della contrada stessa, formando un folto gruppo variopinto. Al termine della festa, ci siamo diretti verso la zona di attesa del pullman, perché purtroppo, dopo i vari saluti e ringraziamenti per l’ospitalità avuta, era già giunta l’ora di partire... portando a tutti voi un caloroso saluto dal paese di Petritoli! Silvia Da Riva


SPORT

Genesio Da Riva medaglia d’argento nel liscio unificato ai campionati italiani di danza sportiva

La Federazione Italiana Danza Sportiva (F.I.D.S.), riconosciuta dal CONI, ha organizzato dal 28 maggio al 5 giugno, nella Fiera di Rimini, la più importante manifestazione dell’anno: i Campionati Italiani di Danza Sportiva. Hanno partecipato, sbaragliando ogni previsione, circa 30.000 atleti, provenienti da tutte le regioni, che si sono confrontati nelle diverse discipline sportive, dal ballo di coppia ai balli singoli e di gruppo. Durante gli otto giorni di gare svoltosi all’interno dei 6 padi-

glioni della Fiera di Rimini si sono avvicendati tutti i tipi di musica, dal valzer al genere jazz, dalla musica classica a quella moderna hip-hop e break dance. All’evento hanno partecipato anche numerose società sportive della provincia di Treviso. Tra queste la New Clover Dance di Dosson di Casier, diretta dai Maestri Trifoglio, che ha presentato sette coppie. La società trevigiana ha ottenuto dei buoni risultati. La coppia formata da Genesio Da Riva e Ivana, che ha preferito tenere nascosto il cognome, ha conquistando la medaglia d’argento nel Liscio Unificato della categoria Senior. Gi. Co.

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SPORT

Gli allievi del Vidor sfiorano la vittoria nella gara in casa Domenica 15 giugno Vidor ha vissuto una nuova straordinaria pagina di sport e ciclismo con le gare riservate alla categoria allievi e juniores organizzate, con la solita grande professionalità, dallo Sprint Vidor Edilsoligo. In mattinata, con partenza alle ore 9, le colline del prosecco hanno ospitato la lotta tra gli allievi impegnati nel 9º G.P. Oscar del Prosecco – 9ª M.O. La Vidorese. Il percorso molto selettivo prevedeva in totale 63,400 chilometri. Il comitato organizzativo è stato premiato dalla grande partecipazione: erano infatti 140 gli allievi iscritti. I beniamini della formazione presieduta da Pierangelo Zanco sono stati grandi protagonisti nel corso dell’intera manifestazione. Nelle fasi conclusive di corsa è rimasto al comando un plotoncino con i migliori, tra cui i portacolori dello Sprint Vidor Federico D’Agostin e Federico Sartor. I tifosi di casa hanno sperato fino all’ultimo nella vittoria di un atleta vidorese ma, negli ultimi metri, il più forte è stato il marchigiano Filippo Rocchetti (Free Photobike Team) che ha preceduto proprio il beniamino dello Sprint Vidor Federico Sartor. L’atleta di Revine Lago, che aveva già messo in saccoccia due vittorie nel corso di questa stagione, ha reso felice il proprio direttore sportivo Guerrino Corazzin e l’intera formazione grazie alla conquista della maglia di campione provinciale di Treviso e alla classifica dei gran premi della montagna. Sul terzo gradino del podio è salito Davide Durante (Spercenigo). Nel pomeriggio il gruppo guidato da Pierangelo Zanco ha organizzato la corsa riservata agli juniores, valida per la 44^ M.O. La Vidorese – 18° Trofeo Banca della Marca. Al termine dei 106 chilometri sui primi due gradini del podio sono

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saliti i portacolori della Cieffe Ludovico Longo e Simone Andreetta. In terza piazza si è piazzato Enrico Salvador del Caneva. Sprint Vidor Edisoligo la Vallata

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SPORT

Montenuoto: una stagione da record

Pensando ad un acrostico con la parola NUOTO, mi vien da scrivere così: NATANTI UOMINI (che con) OTTIMISMO (e) TECNICA OTTENGONO (ottimi risultati). Non risulta poi così completo, manca infatti la parola DONNE, ma la facciamo idealmente rientrare a pieno titolo. Eh già anche questa volta sono qui per portarvi a conoscenza del risultato positivo ottenuto dagli atleti della squadra MASTER MONTENUOTO Valdobbiadene (donne e uomini), che nuotando con passione e dedizione presso le piscine di Valdobbiadene e Montebelluna hanno vissuto una stagione da record. Provo ad elencare a memoria i risultati sia di squadra che individuali ottenuti: SECONDO POSTO ASSOLUTO AI CAMPIONATI REGIONALI MASTER, TERZO POSTO ASSOLUTO DI CATEGORIA NEL GRAN PRIX VENETO, PRIMO POSTO ASSOLUTO NEL CAMPIONATO PLAVIS (vinto per la quinta volta consecutiva), PRIMO POSTO ASSOLUTO NEL CAMPIONATO AQUASPORT(giunto alla terza edizione e sempre vinto dalla MONTENUOTO).

A livello individuale non si possono dimenticare il PRIMO POSTO ASSOLUTO nella classifica individuale GRAN PRIX VENETO per Alessio MORELLATO, vincitore anche a livello nazionale dell’IRON MASTER di categoria (comprendente tutte le gare del programma di nuoto, dai 50 ai 1500 stile libero a quelle degli altri stili), oltre che ad essere campione italiano dei 800 e 400 stile libero, e Luca VISENTIN vice campione italiano nei 200 misti. Numerosi anche i titoli regionali di categoria che gli atleti targati MONTENUTOTO sono riusciti a portare a casa. Nel momento in cui sto scrivendo queste righe mi giungono notizie degli ottimi piazzamenti ottenuti dai MASTER Valdobbiadene nelle gare in acque libere (mare e lago) in svolgimento durante il periodo estivo. Ma al di là delle vittorie e dei piazzamenti (che fanno sempre piacere), credo che il merito della società MONTENUOTO e dei responsabili tecnici dei Master, Fabio FLORA e Marika CORDIALI, nonché del capitano Claudio BOLLETTA, sia quello di aver saputo creare un gruppo veramente unito,che viene invidiato dalle altre società natatorie. Chi ha la fortuna di poterlo vivere dal di dentro, come il sottoscritto, ve ne può dare conferma. Un arrivederci a tutti voi alla prossima stagione agonistica.. Claudio Bortolamiol P.s. mi dimenticavo di dire che nell’orbita dei nuotatori master è nata anche una società di triathlon, la A3 Valdobbiadene. Ma di questo vi farò sapere in seguito.

PIZZERIA TRATTORIA & SPIEDO

da Tonino Via Marconi, 127 - VIDOR (TV) - Tel. 0423.985180 Il Castello 4/2011 - pag. 19


NOTIZIE DAL COMUNE

Docg: ultime notizie

Nel tardo pomeriggio di sabato 2 luglio, presso il vigneto antistante il piazzale del Polifunzionale di Vidor, è stata presentata un “macchina irroratrice a tunnel” per il trattamento dei vigneti con prodotti fitosanitari. Questa macchina ha la caratteristica di trattare le vigne in pianura riducendo al minimo l’immissione in atmosfera e sul terreno di tali prodotti. Questo esperimento è stato presentato dall’ Azienda Agricola Riccardo dei F.lli Fornasier e dalla ditta costruttrice Possamai Sebastiano, alla presenza di Alberto Villanova, assessore provinciale all’ambiente, e di Benedetto De Pizzol, assessore comunale di S. Pietro di Feletto, persona che ha coinvolto tutti i Comuni della Docg per la stesura del Regolamento di Polizia rurale. Inoltre, erano presenti i rappresentanti dell’ amministrazione co-

munale di Vidor e dei Comuni limitrofi che hanno contribuito a questa presentazione. In questa occasione, è stata presentata una macchina tranciatrice che ha la caratteristica di sfalciare l’erba presente nei vigneti convogliandola sotto i filari e impedirne la ricrescita evitando, così, l’ uso dei disseccanti. In occasione del consiglio comunale del 4 luglio è stato inoltre approvato il Regolamento di Polizia Rurale stilato dai 15 Comuni della Docg. A tal fine saranno organizzate delle giornate specifiche con lo scopo di informare la cittadinanza e facendo inoltre presente che tale Regolamento non ha la pretesa di essere esaustivo, ma

ha modo di essere un punto di partenza per poter migliorare la lavorazione dei vigneti in modo sicuro e nel rispetto della salute dei cittadini.

COLIBATTERI NELL’ACQUA IN VIA MAZZOCCO E IN VIA VENETO Nella seconda parte di giugno in via Mazzocco e in via Veneto si è purtroppo verificato un inquinamento da colibatteri all’acquedotto. Dopo le prime segnalazioni di malessere da parte dei residenti, confermate poi dalle analisi dell’Ats e dell’Ulss n. 8, si è riusciti a circoscrivere il problema e successivamente ad individuarne le cause, inizialmente inspiegabili. Il pronto e massiccio intervento da parte del gestore del servizio idrico Ats ha permesso di governare l’emergenza, fornendo innanzitutto una

PONTI: LAVORI IN CORSO Continuano gli incontri con Veneto Strade, Provincia di Treviso ed il Comune di Vidor per la stesura dello studio di fattibilità del nuovo ponte. I 4 possibili tracciati infatti sono già stati illustrati al Genio Civile ed il prossimo passo è l’opinione dei Beni Ambientali. Seguirà a breve un documento finale di tale studio. Proseguono inoltre anche gli incontri per la manutenzione del vecchio ponte, per il quale ancora non si è deciso come procedere.

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autobotte con acqua potabile ai cittadini coinvolti, rimuovendo così eventuali conseguenze di una ulteriore contaminazione e igienizzando successivamente le condutture idriche con una cospicua dose di cloro. La brutta esperienza si è fortunatamente risolta in circa una quindicina di giorni. Da regolamento, l’Ats ed il Brentella stanno valutando le sanzioni da erogare ai responsabili.


NOTIZIE DAL COMUNE

CIMITERO DI VIDOR La costruzione del primo stralcio d’ampliamento del Cimitero di Vidor si è ormai conclusa. Sono stati realizzati 25 loculi, 4 tombe ipogee (tombe famiglia) e 4 chiesette. Come previsto dall’attuale regolamento di pulizia mortuaria i loculi sono disponibili per chi ne abbia necessità, ma non prima del decesso. Diversamente le cappellette e le tombe famiglia che possono essere acquistate in qualunque momento sono quindi disponibili. Per informazioni in merito ci si può rivolgere agli uffici comunali. E’ già allo studio il finanziamento di un secondo stralcio per la realizzazione altri due blocchi di loculi e altre 6 tombe ipogee.

FESTA DEI SAGGI 2011 Domenica 3 luglio, presso gli stand in località Madonna delle Grazie, si è svolta la “Festa dei Saggi 2011”, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco di Colbertaldo. Alle 10.30 la S. Messa celebrata presso il Santuario da don Antonio Moretto, poi tutti a tavola in allegra compagnia.

Un’ ottantina di ultra settantenni del Comune di Vidor presenti al pranzo con parenti, amici e simpatizzanti, alcuni ospiti della Casa di Riposo, le suore e rappresentanti dell’amministrazione comunale che verso la fine del pranzo hanno consegnato a tutti gli ultra settantenni un ricordo. Una bella festa!

CALENDARIO MANIFESTAZIONI Agosto 07 agosto - ore 16 “Anguriata” con Lotteria in casa Riposo a cura dell’associazione “Arcobaleno” 25 agosto Raduno di inizio allenamenti calcio Vidor Settembre 02 settembre Inizio “Settembre Vidorese” presso il centro polifunzionale 23 settembre - ore 15 Giornata del ricordo proposta dall’associazione Casa Maria Adelaide Da Sacco 04 settembre Pranzo Anniversari di Matrimonio curato dalla Pro Loco di Vidor presso il centro polifunzionale 10 settembre - ore 10 Gita ospiti Casa di Riposo al santuario della Madonna delle Grazie a Colbertaldo a cura dell’associazione “Arcobaleno” 11 settembre Palio “Assalto al Castello” 11 settembre - ore 12

Presentazione Calcio sponsor e sostentori A.S. Vidor con pranzo presso il centro polifunzionale 17-18 settembre Festeggiamenti presso il santuario della Madonna delle Grazie a cura della Pro loco di Colbertaldo 23-25 settembre Festeggiamenti di San Francesco organizzati dall’omonimo Comitato “San Francesco” - Bosco

Il Castello 4/2011 - pag. 21


NOTIZIE DAL COMUNE

BORSE DI STUDIO AI MERITEVOLI!

Quest’ anno, per la prima volta, in occasione del consiglio comunale del 4 luglio, sono state consegnate le borse di studio ai ragazzi meritevoli residenti nel Comune, che hanno riportato una votazione finale di 9/10 o 10/10 all’esame di licenza media. Erano in tanti e sono espressione di una gioventù che cresce responsabile e impegnata.

NOME

COGNOME

VOTO

Angela

Bertazzon

9

Martina

Biz

9

Nicolò

De Stefani

9

Serena

Fattorel

9

Nicola

Tessaro

9

Riccardo

Zanatta

9

Noemi

Faccin

10

Chiara

Ferracin

10

Elena

Fornasier

10

Francesca

Galli

10

Laura

Pasqualotto

10

Clelia

Ferracin

10 e lode

AGLI UNIVERSITARI Il Collegio Mazza di Padova offre ospitalità agli studenti e studentesse universitari “fuori sede”. I loro servizi mirano a creare le condizioni per portare lo studente a raggiungere i migliori risultati attesi dalla formazione universitaria, favorendo il rispetto dei tempi di laurea ed esiti di alta qualità delle carriere accademiche. Chi tra i nostri studenti vi è stato, consiglia l’esperienza.

Si accede in base al merito scolastico e all’ISEE, previo superamento di un concorso annuale. Vi invitiamo a consultare il bando al sito www.collegiomazza.it al link “accoglienza” e poi “bando di concorso”. Per informazioni: Tel 0498734411 - Fax 0498719477 Email: info@collegiomazza.it

ORARIO RICEVIMENTO ASSESSORI Di seguito gli orari di ricevimento degli Assessori: ALBINO CORDIALI Sindaco e Assessore Personale, Viabilità, Urbanistica, Affari Generali Riceve: Tutte le mattine preferibilmente su appuntamento ELI SPAGNOL Vicesindaco e Assessore alle Attività Produttive, Turismo, Agricoltura, Rapporti con le Associazioni Riceve: lunedì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 su appuntamento MARIO BAILO Assessore alle Politiche Sociali, Sport, Ecologia e Ambiente Riceve: mercoledì dalle ore 11.30 alle ore 12.30 su appuntamento

ANGELO GRIFFONI Assessore al Bilancio, Lavori Pubblici, Sicurezza, Informatizzazione Comunale, Organizzazione e Gestione della Comunicazione Istituzionale Riceve: lunedì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 su appuntamento MARIA LUISA SAFFIOTI Assessore alla Pubblica Istruzione, Cultura, Biblioteca, Politiche Giovanili, Gemellaggio Riceve: lunedì dalle ore 18.00 alle ore 19.00 su appuntamento Gli assessori sono comunque disponibili ad appuntamenti al di fuori degli orari specificati. È sufficiente contattare la segreteria del Comune.

Lena Possamai Ved. Dal Din

n. 12.10.1931 • m. 28.06.2011

SPUMANTI DALDIN Via Montegrappa, 29 - VIDOR (TV) Tel. 0423 987295 - Fax 0423 989070 - daldin@daldin.it pag. 22 - Il Castello 4/2011

Norma e Alessandra sentitamente ringraziano quanti hanno partecipato al lutto per la perdita di Lena Possamai.


EVENTI (segue da pagina 2) zione dell’attraversamento mediante l’esplosione di una grande mina poiché...“del ponte erano state distrutte soltanto due campate e il nemico cercava di riattarlo”.. (cfr La Domenica del Corriere - Anno XIX - N 49 del 9/16 dicembre 1917). Tale intervento privò il ponte di ben sei arcate (a partire dalla sponda in sinistra idrografica, la seconda, la terza, la quarta e le ultime tre). Durante il secondo conflitto invece, fu bombardato per ben due volte (16 luglio e 1 settembre 1944): in occasione del primo attacco non furono prodotti effetti significativi in quanto l’obiettivo non fu colpito direttamente (alcune notizie in merito devono ancora essere verificate). Per quanto riguarda il secondo invece testimoni raccontano di aver visto aerei alleati sganciare numerosi ordigni dopo essere passati al di sopra dell’abitato di Vidor che, per via della quota di volo e la velocità dei bombardieri, si schiantavano deflagrando un chilometro più ad ovest, nei pressi e purtroppo anche al di sopra del povero ponte. In questa occasione l’albergo Spader venne distrutto e il proprietario ferito da una delle innumerevoli schegge detritiche scagliate a gran distanza e in tutte le direzioni. Alcune persone ricordano ancora la violenza e la fragorosità di tale bombardamento che distrusse la quinta campata a partire dalla sponda sinistra. In entrambi i casi si procedette alla ricostruzione e, come primo intervento, anche alla predisposizione di passerelle temporanee e di semplici ponti barche, uno dei quali in località “Sghirlo” nei pressi dell’abbazia, da sempre punto di passaggio per i barcaroli e i loro speciali traghetti. Si ricorda inoltre che in epoca fascista il ponte fu attraversato in più occasioni da parate militari volute dal regime, in quanto attraversamento sul fiume sacro alla patria e particolarmente vicino ai luoghi che portarono alla vittoria finale contro il “nemico invasore”. Nel 1914 fu anche attrezzato con dei pali (oggi ancora presenti ma utilizzati per la pubblica illuminazione) e relativa linea elettrica sospesa per

la tratta tramviaria che da Valdobbiadene giungeva fino a Montebelluna. Questa però fu dismessa nel 1931 a causa della concorrenza sempre più aggressiva del trasporto su strada e l’avvento di un generale periodo di crisi che porterà in poco meno di un decennio al secondo conflitto mondiale. Nel 1966 il ponte resistette senza particolari problemi alla grande piena del 3-6 novembre; con una portata di circa 5000 metri cubi al secondo il livello dell’acqua raggiunse sui pilastri la quota indicativa di 5 metri, probabilmente amplificata dai paurosi solchi e picchi d’onda che come ben sappiamo caratterizzano ciascuna piena. Negli anni successivi, in seguito ad altri eventi minori, furono evidenziati alcuni princìpi di cedimento delle fondazioni con conseguenti lesioni all’imposta degli archi sovrastanti. Ciò portò la provincia ad intervenire nel 1983 con il rinforzo delle fondazioni mediante pali e le cuciture di alcune arcate. Tali lavori si stanno ora rivelando insufficienti: il continuo aumento del traffico ha contribuito (a causa delle vibrazioni) a mandare in crisi altre parti della costruzione a tal punto che nel 2002 si è provveduto alla temporanea chiusura del ponte (circa 3 ore, per i detriti accumulati sui pilastri) durante lo stagionale evento di piena. A breve è fortunatamente previsto l’adeguamento strutturale di tutto l’attraversamento, intervento che si rivela ora più che mai doveroso nei confronti di un’opera che ha superato il secolo di vita. Si tratta infatti di una delle costruzioni più vecchie attraversanti il Piave (forse addirittura la più vecchia considerando i danni prodotti dalla Prima Guerra Mondiale su altre strutture che vennero quasi completamente ricostruite) e presenta distanze considerevoli dai ponti vicini: circa 9 chilometri in linea d’aria dal ponte di Fener (1966) e 17 dal ponte della Priula (1914-1916), dati che giustificherebbero ad oggi la realizzazione di un secondo passaggio sul fiume a valle di quello esistente. Andrea Bordin

(segue da pagina 3 zonello. Nel 1994 prese il suo posto Ornella Brustolin. Dal 1996 a tutt’oggi il ruolo continua ad essere ricoperto ininterrottamente da Bruno Simionato, uomo “simbolo” dell’associazione “Arcobaleno, che ha visto nascere e crescere. Un uomo sempre pronto alla battuta, anche nei momenti più difficili, per esorcizzare certe situazioni. Durante la celebrazione eucaristica è stato benedetto il nuovo gagliardetto del volontariato, realizzato con il contributo di Fiorenzo Bailo, nostro collaboratore de “Il Castello”. La festa si è conclusa con un rinfresco allestito dalle due associazioni Pro Loco di Vidor e di Colbertaldo. Nel pomeriggio si è esibito il coro del Gruppo Alpini di Crocetta del Montello. Giampietro Comarella

Via Pandotti, 2 - 31020 VIDOR (TV) - Tel. 0423.9887 - Fax 0423.988819 www. spagnol.it - E-mail info@spagnol.it Il Castello 4/2011 - pag. 23


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