Provincia Regionale diAgrigento Settimanale on line della
EDITORIALE
IconsorzidiComuni, altriposti disottogoverno
N. 8 - PASQUA - 31 Marzo 2013
La chiusura delle Province Regionali una vittoria di Pirro
Eugenio D’Orsi * Se guardiamo la realtà di Agrigento, io preferisco un Ente inutile ma con un bilancio in attivo e buoni amministratori ad Enti utili ma che sono sull’orlo del fallimento e sono amministrati da persone inutili. Crocetta si è adeguato alla moda, all’aria che tira, accontentando i grillino, ma si accorgeranno presto della sciocchezza che stanno facendo. La vera rivoluzione non è quella di chiudere le Province, ma sarebbe quella di eliminare i posti di sottogoverno, la reale riduzione per legge delle indennità dei deputati, il ridimensionamento delle pensioni d’oro ai dirigenti che lasciano il lavoro giovanissimi, per poi rientrare con le consulenze. Inoltre che ne sarà del personale che ovviamente resterà al suo posto e gli stipendi saranno regolarmente pagati, almeno lo si spera. Io dico cosa ne sarà del patrimonio immobiliare dell’Ente quali la caserma di discesa Roma ad Agrigento sede del Comando provinciale del Gruppo Carabinieri, che ne sarà dei 15 milioni di euro di avanzo di amministrazione che si trovano nel bilancio dell’Ente Provincia? Ed ancora che fine faranno i progetti che abbiamo in itinere? Chi scucirà i quattro milioni di euro che sono necessari per la progettazione preliminare dei lavori di ammodernamento della statale 189 che dovevano essere di nostra competenza? Parliamo della 640. Se questa statale la si sta raddoppiando il merito è della Provincia Regionale di Agrigento che negli anni si è adoperata per la sua realizzazione come si sta adoperando oggi per la strada statale Agrigento – Palermo o per l’aeroporto il cui iter si è fermato davanti ad una politica ed a poteri sommersi che non voglio lo scalo aereo. I Grillini cantano vittoria, ma la loro, mi sia consentito dirlo, è una vittoria di Pirro perché saranno tagliati fuori da tutti i giochi nella costituzione dei consigli di amministrazione. L’elezione indiretta farà si che le forze politiche tradizionali si accorderanno tra loro per la formazione degli organi di gestione. Si parla dell’arrivo di commissari nelle nove province siciliane. Pongo una domanda: perché non lasciare gli attuali Presidenti per continuità amministrativa? Ma ciò sarebbe contro il pensiero crocettiano di occupare con i suoi proconsoli le province.
* Presidente della Provincia Regionale di Agrigento
Buona Pasq ua
Sullo scioglimento dell’Ente Provincia un intervento del Presidente nazionale dell’Upi
«In Sicilia si sta facendo una operazione di trasformismo, una legge bandiera che non affronta i veri nodi e che non fa che aggiungere nuova burocrazia: anziché snellire le istituzioni, razionalizzando le Province, si ritorna ai liberi consorzi. E così si rischia di passare dalle 9 Province attuali a 33 Consorzi e 3 Città metropolìtane. Sarebbe questa la semplificazione? L’unica risultato della Legge Crocetta è il Commi ssariamento delle Province, la sostituzione della democrazia con il sottogoverno». Lo dichiara il Presidente del l’Upi, Antonio Saitta, a proposito della legge votata dalla Regione Siciliana, che rimanda di un anno la riforma delle Province e sostituisce gli organi istituzionali eletti dal Popolo con i commissari dalla Regione. «Ci chiediamo perché non si sia affrontato seriamente il tema dei costi della politi-
ca e dell’amministrazione della Regione Sicilia na. Se si partisse dai dati del Mini stero dell’Economia, e non da inutili slogan, sarebbe chiarissimo a tutti dove intervenire per ridurre la spesa pubblica regionale. La spesa della Regione Siciliana, nel 2012, è stata di oltre 9 miliardi di euro, quella dei Comuni di 4,5 miliardi e quella delle Province di 600 milioni. Il personale politico della Regione costa a ciascun cittadino siciliano quasi 33 euro l’anno, quello delle 9 Province insieme 3 euro. In regione sono assunti oltre 17 mila dipendenti, e 1’11 per cento sono dirigenti. Nelle Province lavorano 5 mila e 600 dipendenti, e i dirigenti sono 1’1,8 per cento del totale. Il personale delle Province costa 39 euro
a ciascun cittadino siciliano, quello della Regione più di 320 euro e quello dei Comu ni quasi 300 euro. E’ evidente che se si deciderà di spostare il personale delle Province nella Regione o sui Comuni la spesa pubblica aumenterà vertiginosamente. Resta poi una questione chiave, che continua ad essere quella sempre trascurata nelle annunciate riforme istituzionali, cioè il tema delle società e degli enti strumentali che sono il vero spreco della politica. La Regione siciliana, secondo il censimento operato dal
Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, ne ha 206 che nel 2012 sono costati oltre 28 milioni di euro. Una spesa destinata per quasi il 90 per cento al pagamento dei costi dei Consigli di Amministrazione, delle sedi, del personale. E’ evidente che qualunque riforma che abbia come obiettivo quello di affrontare la riqualificazione della spesa deve partire da qui, altrimenti, come classe dirigente del Paese, non siamo credibili. Messa così, la questione delle Province siciliane si riduce, al solito, ad una mera opera di distrazione di massa».
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Un dossier UPI sui costi della Politica
La Regione Sicilia ha urgente bisogno di un Governo vero e non di chiacchiere e proclami sulla chiusura delle Province Gli onorevoli Cascio, Di Mauro e Fontana smentiscono il Governatore Crocetta
“Plaudo alla manifestazione che tre dei nostri deputati hanno voluto, congiuntamente, organizzare in un hotel di San Leone in merito a questa allucinante legge sulla chiusura delle Province. Gli onorevoli Di Mauro, Fontana e Cascio hanno voluto informare gli agrigentina sull’assurda ed antieconomica legge voluta da Cro cetta. Ma quello che più preoccupa è una sua dichiarazione “sono più grillino dei grillini…” ci sembra un voler essere primadonna in tutto, anche nello sfasciare ciò che funziona». Commenta così il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, la manifestazione politica di sabato scorso dove al tavolo della presidenza sedevano Roberto Di Mauro (Mpa), Vincenzo Fontana (Pdl) e Salvatore Cascio (Pid), per contestare l’operato del governatore. Roberto Di Mauro molto chiaramente ha detto “…una proposta choc, una legge- manifesto che non ha nessuna sostanza e lascia molto preoccupati”. Di Mauro, Fontana e Cascio attaccano sull’assenza di risparmio e sull’elezione degli organismi che costituiranno i futuri consorzi: un presidente, una
giunta ed il Consiglio per ciascun nuovo organismo. «Le province hanno un personale che non può essere certo mandato a casa – dice l’on Fontana che è stato per 10 anni Presidente della Provincia di Agrigento - Le competenze dovranno essere garantite e quindi si spenderà lo stesso e non capisco dove saranno i risparmi che il Governatore strombazza con una girandola di numeri in crescendo da far venire il mal di testa». Enzo Fontana ha ricordato il disegno di legge, presentato all’Ars, che prevede un drastico taglio del 50 per cento del numero dei consiglieri e degli as sessori provinciali riducendo altresì del 30 per cento gli emolumenti. I tre Deputati regionali sollevano seri dubbi anche sul numero di questi nuovi consorzi che dovranno essere regolati da una legge da varare entro il 31 dicembre di questo 2013. «Crocetta ha preannunciato la creazione di tre aree metropolitana e cioè Palermo, Catania e Messina e tra 1314 consorzi – aggiunte l’on Fontana — sono convinto che ne nasceranno molti di più e che le spese lieviteranno»
«Nel testo della legge è previsto che un Consorzio deve avere come minimo 150 mila, abitanti, questo vuol dire - aggiunge Di Mauro - che in provincia di Agrigento ne nascerebbe tre: di sicuro Sciacca ed Agrigento ed il terzo tra Canicattì e Licatao». «L’aspetto più inquietante è che queste figure non saranno più eletti dai cittadini — attacca Fontana — ma verranno calati dall’alto come una sorta di sotto governo. Ed è fare un passo indietro. Si contesta tanto il “porcellum” e poi si prendono decisioni del genere». Infine l’on Cascio affrontando il commissariamento negli enti lo definisce «Un periodo quasi indeterminato, perché si sa che inizierà a maggio ma non quando finirà». La manifestazione è stata conclusa da Roberto Di Mauro con un preciso affondoal Presidente Crocetta: «E una politica di annunci senza cose concrete e le Province rientrano in questa casistica di banalità, la Regione ha bisogno di un Governo vero e che si impegni nel territorio, non di chiacchiere e proclami». v.a.
PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
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Interessante dossier preparato dall’Ufficio Stampa dell’Unione Province d’Italia sui costi della Politica in Sicilia
I dati sulle spese nell’Isola tratti dallo studio del Sistema informativo sulle operazioni degli Enti Pubblici, la banca dali del Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana
Un interessante studio è stato realizzato dall’Ufficio Stampa dell’Unione Province Italiane in merito ai costi della Politica. Si tratta di uno studio realizzato in base ai dati riportati dal Siope, il Sistema informativo sulle operazioni degli Enti pubblici. Una sorta di banca dati del Ministero del Tesoro. Secondo questi dati nel 2012 la spesa totale della Regione Siciliana, sia quella corrente cioè la spesa rigida per i costi di amministrazione, persona le etc, che quella in conto capitale, gli investimenti è stata di oltre 9 miliardi di Euro. In questo contesto le spese delle nove Province Regionali siciliane è stata di appena 600 milioni di Euro mentre i comuni siciliani si sono attestati ad oltre 4 miliardi e 500 milioni di Euro. Una bella differenza tra le Province ed i Comuni. La spesa per gli investimenti. Quasi sette miliardi di euro della spesa totale della regione Sicilia è stata destinata a spesa corrente mentre oltre due miliardi sono stati destinati ad investimenti pari al 23 per cento. Anche nel caso delle nove Province Regionali della Sicilia la spesa per investimenti è stata del 23 per cento contro il 10 per cento dei comuni. Nel primo riepilogo questi dati sono ampiamente riscontrabili. I dati del Ministero entrano anche in un particolare molto curioso: il rapporto tra costi della politica e costi della politica per il cittadino (vedi secondo riquadro). Il personale politico della Regione Sicilia costa a ciascun cittadino siciliano 32,97 euro, mentre tutto il personale politico delle 9 Province Siciliane costa 3,39 euro ed infine il personale politico dei comuni grava su ogni cittadino per l’11,53 per cento. Si possono facilmente notare le profonde differenze tra la Regioni e le 9 Province Siciliane. Un altro punto che è stato approfondito in questa analisi è i costi dei dipendenti delle istituzioni. Il dato è riepilogato nel terzo riquadro. Alla Regione Sicilia i dipendenti costano ad ogni cittadino 321,33 euro. Alla Regione Sicilia sono assunti 17.157 dipendenti e l’11 per cento sono dirigenti. I dipendenti delle nove Province Siciliane costano a ciascun cittadino siciliano 39,61 euro. Nelle nove Province sono assunti 5.600 dipendenti di cui l’1,8 per cento sono dirigenti. Infine nei comuni siciliani i dipendenti costano a ciascun siciliano 289,33 euro. Nei comuni siciliano sono assunti oltre 40 mila dipendenti. Secondo il censimento sulle società partecipate e gli enti strumentali delle Regioni, elaborato dal Dipartimento Sviluppo del Ministero del Tesoro, la Regione Sicilia conta 206 Enti strumentali di questi 206, troviamo 26 Ato acqua e rifiuti; 11 Consorzi di bonifica (cosa debbano bonificare poi non è dato sapere), 9 consorzi della Regione, 22 Enti e Istituti regionali, una Agenzia regionale, tre enti pubblici economici; 10 aziende di edilizia residenziale, 38 società di capitali per attività diverse dai pubblici servizi. I 206 Enti, Consorzi, Agenzie e Società sono costate per il 2012 oltre 28 milioni di euro. Del totale di questa spesa l’88 per cento è rappresentata da spesa corrente (oltre 25 milioni) e solo il 12 per cento agli investimenti come si nota nel riquadro numero quattro. Infine i trasferimenti della Regione alle Istituzioni e agli altri Enti secondo i dati 2012 del Ministero, sono stati così distribuiti: agli enti e alle agenzie regionali 197 milioni di euro; alle Province per l’esercizio delle funzioni 57 milioni di euro, ai Comuni oltre un miliardo di euro. E questa è la verità sui costi delle Province Regionali in Sicilia. Sono dati inconfurtabili analizzati sui puntuali ed inequivocabili dati acquisiti dal Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana. A questo punto dopo aver dimostrato che i costi della politica in Sicilia da tagliare sono in altri enti, qualcuno gira la palla e dice che l’Ente Provincia è inutile. Ma come dice D’Orsi meglio un ente inutile con un bilancio in attivo che un ente «utile» ma dal bilancio in passivo e sull’orlo del dissesto economico.
Pagina a cura di VITTORIO ALFIERI
Riquadro n.1
Riquadro n.2
Riquadro n.3
Riquadro n.4
Riquadro n.5
Elenco Comuni Provincia di Agrigento Agrigento: 59.175 Sciacca: 41.066 Licata: 39.082 Canicattì 35.097 Favara 33.857 Palma di M. 24.109 Ribera 19.589 P.Empedocle 17.261 Raffadali 12.924 Menfi 12.812 Ravanusa 12.751 Campobello di Licata 10.328
Aragona 9.626 Racalmuto 8.962 Casteltermini 8.487 Naro 8.245 S. Giovanni Gemini 8.159 S. Margherita di B. 6.647 Cammarata 6.453 Lampedusa e Linosa 6.299 Sambuca di Sicilia 6.207 Grotte 5.911 S.Stefano Quisquina 4.965 Siculiana 4.587 Realmonte 4.583 Cattolica Eraclea 3.994 Caltabellotta 3.974 Bivona 3.952
San Biagio Platani 3.547 Cianciana 3.539 Alessandria della R. 3.109 Montevago 3.039 Castrofilippo 3.034 Burgio 2.801 Santa Elisabetta 2.769 Montallegro 2.557 Camastra 2.076 Lucca Sicula 1.905 Sant'Angelo M. 1.512 Villafranca Sicula 1.436 Calamonaci 1.387 Joppolo Giancaxio 1.243 Comitini 946 Totale 454.002
PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO
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Ad aprile la gara per la panoramica «Scala dei Turchi» VIABILITA’ - Trovati i finanziamenti per la strada provinciale n. 68
La Provincia Regionale di Agrigento ha concluso l’iter procedurale per avviare i lavori di ripristino della viabilità sulla strada provinciale n. 68. Sarà celebrata, infatti, mercoledì 10 aprile prossimo, la gara di appalto per l’avvio dei lavori di ripristino sulla strada provinciale n. 68, la panoramica che corre dal lido Azzurro fino a Realmonte nota a tutti come la strada per la Scala dei Turchi. La strada è chiusa, nei due sensi di circolazione, da alcuni mesi a causa di una frana che ha interessato un lungo tratto della corsia di sinistra ed i cui detriti si sono riversati nella sottostante spiaggia bloccando di fatto l’accesso alla Scala dei Turchi. Il progetto è stato elaborato dal settore viabilità della Provincia Regionale di Agrigento e prevede una serie di grossi pali in cemento armato sui quali verrà realizzato tempo sulla viabilità il muro di sostegno e provinciale di questa sarà rifatto il piano di importante zona produtasfalto franato. tiva della montagna «E’ la risposta immediaagrigentina. Debbo anta della Provincia Reche ringraziare i tecnici gionale di Agrigento – dell’Utp per l’alta prohanno dichiarato il fessionalità mostrata Presidente Eugenio nell’affrontare e risolveD’Orsi e l’Assessore al re i problemi causati la viabilità, Vito Terrana dalle frane alla viabilità – a questa emergenza. secondaria del territorio. Certo i tempi tecnici Non dobbiamo dimentisono stati accelerati al care che la zona montamassimo per consentire na tra monte cammarata la prossima estate di e la Quisquina è interespoter circolare nella sata da numerose azienzona a forte insediamende agricole e soprattutto to residenziale estivo e da strutture ricettive di poter raggiungere agenatura turistica». volmente la spiaggia L’assessore Scozzari ed della Scala dei Turchi. il personale dell’Utp Si tratta di un forte intersono impegnati in un vento finanziario da capillare controllo delparte dell’Ente». l’intera viabilità provinPer il ripristino dei luociale che si snoda sul ghi sono stati stanziati territorio agrigentino ed circa 300 mila Euro. è pronta ad intervenire Adesso ci si augura che con personale e mezzi tutto «viaggi» nella giupropri per il ripristino sta direzione e che dopo della circolazione motol’espletamento della garizzata sull’intera rete ra di appalto possano secondaria».
L’Assessore Scozzari «Interverremo subito per ripristinare la viabilità secondaria nel territorio» MALTEMPO - Sopralluogo nella zona montana dell’agrigentino
L’assessore provinciale alla viabilità, Totò Scozzari, l’ing. Mimmo Di Carlo ed al geometra Giuseppe Mattaliano, dellUfficio Tecnico Provinciale, hanno effettuato un lungo ed accurato sopralluogo sulla rete viaria della zona della montagna della nostra provincia, interessata da frane a causa dell’ondata di maltempo abbattutasi sul territorio agrigentino. Scozzari ed i tecnici dell’Utp hanno monitorato l’intera rete stradale secondaria della zona individuando il tipo di intervento per ogni singola frana da mettere in atto nel volgere di poco tempo. Alcune frane, infatti, potranno essere rimosse con mezzi e personale dell’Ente Provincia a costi zero, mentre per le altre più consistenti bisognerà espletare gare di appalto. Scozzari, comunque, si dice molto fiducioso che nel volgere di poco tempo, la normale viabilità sulle strade provinciali delle rete stradale della zona della montagna sarà ripristinata. Il sopralluogo di questa mattina riguarda la provinciali che collega Casteltermini con Acqua viva Platani, la SP che collega la stazione ferro-
viaria di Cammarata Scalo con il comune montano, la Castelter mini - San Biagio Platani, la Casteltermini – Cozzo Disi ed i tracciati della zona di contrada «Passo Fonduto». L’assessore alla viabilità Scozzari ha inoltre individuato le risorse finanziare per intervenire “… grazie al Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, - ha detto - ho già il finanziamento per intervenire ad eliminare le numerose frane abbattutesi a causa del mal-
Liceo scientifico «Fermi» di Sciacca
Aggiudicato appalto adeguamento riscaldamento
Prosegue, intensa, l'attività dell'Ufficio Gare della Provincia Regionale di Agrigento. E' stato infatti aggiudicato l'appalto per l'adeguamento dell'impianto di riscaldamento del Liceo Scientifico «Enrico Fermi» di Sciacca in contrada Perriera. Si tratta del primo stralcio di lavori previsti dal progetto esecutivo per l'adeguamento degli impianti alla normativa in vigore. L'importo complessivo dell'appalto è di 191.100,00 euro, compresi gli oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso) pari a euro 4.228,00. L'impresa aggiudicataria è la "Lorenzo Principato" di Agrigento, che ha effettuato un ribasso del 28,8893%, sull'importo a base d'asta. "L'aggiudicazione di questa gara" dice il Presidente della Provincia Regionale Eugenio D'Orsi "è il primo tassello del progetto di adeguamento: in questo caso si tratta dell'impianto di riscaldamento del Liceo Scientifico di Sciacca, che è sempre stato oggetto della massima attenzione da parte della Provincia". Salvo Grenci
iniziare subito i lavori per consentire alle migliaia di bagnanti che amano questo specchio di mare antistante la monumentale scala dei Turchi e godere della spiaggia. Lo sforzo dell’Ente è soprattutto ripristinare la normale viabilità su questa strada provinciale che raggiunge un’altra incantevole costa agrigentina: lido Russello. Insomma tutto è pronto per l’avvio dei lavori, ultimata la gara, e ci si augura di poter firmare entro breve tempo il contratto di appalto e dare il via a questi lavori. Inoltre la frana ha riversato sulla sottostante spiaggia che consente di raggiungere la Scala dei Turchi i detriti che ne ostruiscono il passaggio. E pertanto i lavori una volta ultimati consentirebbero la rimozione dei destriti per ripristinare il normale transito dei bagnanti verso questo patrimonio naturale di incommensurabile valore turistico ed
Masterclass di violino e pianoforte al «Toscanini»
L'Istituto Superiore di Studi Musicali «Arturo Toscanini» di Ribera, realizzerà nella Sala Diplomi dell'Istituto di via Roma 21 a Ribera, due prestigiose Masterclass di Violino e Pianoforte dirette dai maestri Giulio Franzetti e Marcello Abbado. Il primo appuntamento è previsto dall’8 al 12 aprile con la Masterclass di Violino e Musica da Camera con Violino diretta dal Maestro Prof. Giulio Franzetti, già primo violino del Teatro alla Scala di Milano. allievo di Georges Enescu a Parigi e Vienna, e titolare della cattedra di Violino nei Conservatori Statali di Torino, Parma e Milano, Franzetti è stato componente e solista dei "Virtuosi di Roma", dei “Solisti Italiani”, del "Quartetto di Milano", e ha fatto parte del gruppo dei "tutor" dell'Orchestra
Europea fondata da Claudio Abbado e della "Mahler Jugend Orchestra". Dal 15 al 19 aprile prossimo, invece, il Maestro Prof. Marcello Abbado, compositore e fratello del celebre Direttore d'Orchestra Claudio Abbado, già Direttore dei Conservatori Statali di Musica di Piacenza, Pesaro e Milano, e membro d'onore della "Japan Piano Teachers Association" di Tokyo e della "Texas Piano Institute" in USA, dirigerà una Masterclass di Pianoforte e Musica da Camera con Pianoforte. L'iscrizione alle Masterclass è aperta a studenti effettivi ed uditori secondo regolamenti scaricabili dai seguenti links: http://www.istitutotoscanini.it/single/m asterclass_franzetti.php.
ambientale.
Di Maida eletto vice Presidente del Consorzio Universitario
v. a.
Al Polo Universitario della Provincia di Agri gento, sono state rinnovate le cariche all’interno del Consiglio di Amministrazione. Alla luce del nuovo regolamento, i componenti del Consiglio di Amministrazione del Cupa, sono stati ridotti da 6 a 3. A presiedere la struttura e’ stata con fermata la docente universitaria, Maria Immordino, mentre alla carica di vice Presiden te è stato chiamato Giovanni Di Maida, in rappresentanza della Provincia Regionale di Agrigento. Il consigliere espresso dalla Came ra di Commercio e’ il professor Gianfranco Tuzzolino. Positivi gli apprezzamenti sulla nomina di Giovanni Di Maida a vice Presidente del Cupa che sono stati espressi dai gruppi consiliari ad Agrigento del «Popolo della libertà», di «Cantiere Popolare» e del «Patto per il Territorio».
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Le «Giornate di primavera» un fine settimana di cultura ed arte
Gli studenti del liceo classico «Empedocle» di Agrigento hanno illustrato agli ospiti il Palazzo della Provincia
Soddisfazione per l’iniziativa è stata espressa dal Presidente dell’Ente, Eugenio D’Orsi
Gli studenti del liceo classico «Empedocle» di Agrigento hanno invaso nel trascorso fine settimana il palazzo di rappresentanza della Provincia Regionale di Agrigento in piazza Moro. Si è trattato di una pacifica invasione che è rientrata nelle «Giornate di primavera» organizzate dal Fondo Italiano per l’Ambiente (Fai) finalizzate a far conoscere il patrimonio artistico e culturale del territorio. Gli studenti hanno fatto da ciceroni nelle visite guidate agli ambientimessi a disposizione dei cittadini: l’alloggio del Prefetto situato al primo piano dello stabile, la pinacoteca «Scala Reale», la biblioteca «Ambrosini» e l’aula «Luigi Giglia» sede del Consiglio Provinciale. Gli studenti-cicerone del Liceo classico «Empedocle» hanno illustrato ai numerosi visitatori l’architettura del palazzo della Provincia, l’atrio, la scala reale nella sua bellezza architettonica, soffermandosi principalmente sui decori che impreziosiscono quella che oggi, grazie al Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, è stata rivalutata divenendo una pinacoteca. La struttura, infatti, ospita l’esposizione permanente dei quadri vincitori dei lontani concorsi di pittura legati alla celebrazione della sagra del mandorlo in fiore degli anni ’60 e per giungere all’aula «Giglia» situata al terzo piano dello stabile.
Il Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, ha accolto entusiasticamente la richiesta del Fai di mettere a disposizione i locali dell’Ente. «Sono iniziative che debbono essere sostenute e perché no, potenziate – ha dichiarato il Presidente D’Orsi - in quanto non solo fanno scoprire alle persone i Palazzi ed i monumenti di cui è ricco il territorio provinciale, ma consente agli studenti di approfondire la storia di questo patrimonio. Una iniziativa di ampio respiro culturale che consente a tanti giovani di apprezzare questa immensa eredità che i nostri avi ci hanno regalato ed è compito nostro, di tutta la collettività, tutelarla e conservarla per quelli che verranno dopo di noi. Come Provincia abbiamo fatto del nostro meglio. Ora passiamo la mano ad
altri con l’augurio che possano continuare sulla strada della salvaguardia e della tutela del nostro patrimonio che grazie anche al Fai è stato molto rivalutato». Soddisfatti anche e soprattutto i docenti che hanno preparato i ragazzi all’iniziativa ma di più gli stessi «ciceroni». Siamo pienamente soddisfatti per la piena partecipazione a questa iniziativa - hanno commentato un gruppo di ragazze - poichè attraverso lo studio del monumento abbiamo saputo dare una visione d’insieme a quanti hanno voluto visitare la biblioteca con la preziosa enciclopedia di Diderot gelosamente custodita all’interno della struttira, della stupenda scala reale con i suoi quasi di quasi mezzo secolo fa e soprattutto della sala del Consiglio Provinciale dove in maniera allegorica l’Italia incontra le città demaniali della nostra provincia». Alla domanda se anche per il prossimo anno prenderanno parte alle giornate alcune di loro hanno detto «Speriamo di no! siamo di esami». V. A.
Gli studenti del liceo classico «Empedocle» nell’aula «Giglia» del palazzo della Provincia Provincia di Agrigento Centralino
0922-593111
Una mozione sul «minimo garentito» di dotazione idrica alle famiglie indigenti Sul problema dei distacchi idrici iniziativa politica dei consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci
Il Consiglio della Provincia Regionale di Agrigento dovrà discutere e forse anche approvare la mozione presentata dei consiglieri Orazio Guarraci e Leo Vinci sul «Diritto di Cittadinanza minimo garantito di dotazione idrica alle famiglie indigenti». La mozione è stata indirizzata anche al Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi, al Presidente del Consiglio, Raimondo Buscemi, ai Capi Gruppo Consiliari ed alla deputazione regionale agrigentina all’Assemblea Regionale Sicilia. «L'acqua è un bene indispensabile per la vita umana, - scrivono Guarraci e Vinci - purtroppo l'immissione nel mercato e la commercializzazione di questo bene, ha fatto smarrire il valore dell'indispensabilità di questo prezioso liquido. «Il vile denaro ha determinato molteplici problemi sulla garanzia e sul diritto dell'approvvigionamento idrico. Infatti, le difficoltà economiche di molte famiglie indigenti, impossibilitate a pagare, anche, il misero costo
dell'acqua, ha determinato, da parte del Gestore privato, (dovendo rispettare il regolamento d'utenza), una conseguente azione finalizzata al "distacco" della presa idrica, degli utenti morosi, compromettendo la garanzia di una vita dignitosa e civile di molte famiglie, mortificando il valore della solidarietà e del la sussidiarietà». Abbiamo già uf-ficializzato una proposta, in Consiglio Provinciale, finalizzata a istituire un sacrosanto "Diritto di Cittadinanza" cioè, fornire un "Minimo Garantito" di dotazione idrica a tutte le famiglie indigenti, per un massimo di ottanta mc all'anno pari a 219 litri al giorno, con un costo complessivo per famiglia pari a € 130 l'anno, poco più di €10 al mese, comprensivo anche del canone per la depurazione. «Questo misero costo dovrebbe essere considerato un COSTO SOCIALE, al pari del diritto alla salute, o del diritto all'istruzione. Attualmente, nei 27 Comuni gestiti da Girgenti Acque, si
registrano circa 5200 proposte di distacco su 130.000 utenti complessivi. Purtroppo ci corre l'obbligo evidenziare, come all'interno di queste proposte di distacco, vi sono moltissimi allacci abusivi e altri soggetti che, pur essendo nelle condizioni economiche di far fronte alla spesa dell'acqua, si rifiutano di pagare il costo del servizio di cui usufruiscono quotidianamente. Alle Istituzioni pubbliche spetta il dovere di verificare scrupolosamente le condizioni economiche dei conduttori morosi, consentendo alle famiglie realmente indigenti, una dotazione minima garantita fino a ottanta mc l'anno, di contro punire severamente tutti quelli che, pur essendo nelle condizioni economiche di far fronte al costo della fornitura idrica, si credono "Furbi" pensando di sfuggire ai loro doveri di cittadinanza. Si propone la votazione, di detta Mozione, al Consiglio Provinciale di Agrigento, affinché diventi atto d'indirizzo vincolante per l'Amministrazione Provin
ciale, obbligandola a sostenere la superiore proposta. «Ai Deputati Regionali, affinché si adoperino per presentare una proposta di Legge all'Assemblea Regionale Siciliana, per l'introduzione del principio della dotazione idrica "Minima Garantita" per le famiglie realmente indigenti, garantendo Loro, una vita dignitosa e civile. Orazio Guarraci - Leo Vinci
Monitoraggio qualità dell'aria, sul sito internet della Provincia
Sono disponibili nel sito internet della Provincia di Agrigento www.provincia.agrigento.it i dati del monitoraggio della qualità dell'aria, rilevati dalle centraline gestite dall’Ente e relativi al mese di febbraio Si tratta dei dati rilevati dalle centraline di Agrigento Centro, Agrigento Via Dante, Monserrato e Valle dei Templi, Cammarata, Canicattì, Lampedusa, Porto Empe docle Uno e Tre, validati dalla A.R.P.A Sicilia, Dipartimento Provinciale di Agrigento.
Questa edizione del settimanale «Agrigento: Nuove Ipotesi» viene elaborata presso l’Ufficio di Presidenza della Provincia Regionale p.le A.Moro 1 AGRIGENTO