Nuove Ipotesi n°9

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Gli Assessori provinciali e le deleghe assegnate

Provincia Regionale diAgrigento Settimanale on line della

Il Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi (che potrebbe essere l’ultimo inquilino del terzo piano del Palazzo del Governo di piazzale Aldo Moro), nonostante gli attacchi, tira dritto ed ha ricomposto la Giunta. I motivi di questo azzeramento sono da ricercare nei nuovi equilibri che si stanno sviluppando in questa confusa stagione politica. Eugenio D’Orsi nell’incontrare i giornalisti agri gentini non ha avuto pro blemi a sostenere la sua scelta augurandosi che possa essere l’ultima giunta provinciale in questo scampolo di mandato. Eugenio D’Orsi cesserà da Presidente della Provincia il 30 giugno prossimo, cioè tra ottanta giorni e vuole, come ha dichiarato che «Gli Assessori provinciali continuino a lavorare da oggi e fino al prossimo 30 giugno, per per completare alcuni obiettivi che la mia Amministrazione si è data dal suo insediamento. Tra i progetti da

N. 9 - Domenica 28 Aprile 2013

Pietro Marchetta: Alfonso Montana:

Bilancio e gestione patrimoniale Polizia Provinciale Sit Servizi informatici Pietro Gioacchino Asaro : Politiche del lavoro, Pari opportunità, politiche per i giovani, problematiche dell’immigrazione Francescochristian Schembri: Rapporti con il Cupa, territorio e ambiente Salvatore Scozzari: Viabilità, attività produttive Tutela del consumatore, spettacolo, Salvatore Sciumè : sport, promozione culturale Salvatore Volpe: Turismo Fabiola Mazzarella: Rapporti con il Consiglio Provinciale, politiche comunitarie Vito Terrana: LL PP - Rapporti con gli enti Salvatore Vella: Solidarietà Sociale

D’Orsi «Mi aspettavo maggiore gratitudine dal Mpa» Salvatore Volpe

Fabiola Mazzarella

concludere la manutenzione delle strade provinciali, la stabilizzazione dei precari, l’aeroporto, che ancora attende il via libera per la variante urbanistica da parte del Comune di Licata, e un progetto di ampio spessore culturale, che abbiamo avviato con l’università degli Studi di Londra». La collaborazione con il prof. Mifsud, infatti, non si è esaurita quando ha lasciato, per sopraggiunti impegni europei, il verti-

ce del Consorzio Univer sitario di Contrada «Calcarelle». Inoltre per quanto riguarda l’aeroporto il Presiden te D’Orsi ha informato la stampa agrigentina di aver inviato una diffida al l’Assessore regionale Lo Bello chiedendole di com missariare il comune di Licata. Con molta amarezza il Capo dell’Esecutivo provinciale ha detto che su questo importante progetto, quale era l’aeroporto, si sente tradito,

Il Presidente Eugenio D’Orsi nell’aula «Giglia» durante la Conferenza Stampa

Conferenza stampa del Presidente della Provincia Regionale di Agrigento a tutto campo

ma in maniera chiara ha parlato di fallimento a causa di quanti, a parole hanno sempre sostenuto il bene della provincia di Agrigento, ma nei fatti non hanno operato per far si che questa importante infrastruttura fosse realizzata avvicinando la Provincia all’Europa. «L’aeroporto era l’occasione principe per la nostra provincia. Collocato a Licata, e con vettori stranieri che l’avrebbero gestito, potevamo

contribuire non solo a dare una forte impennata al nostro turismo con la piena collaborazione del le amministrazioni comu nali del territorio, ma avviare la penetrazione dei prodotti dell’agroalimentare del nostro territorio, nei mercati italiani ,ma non ce lo hanno permesso!» Eugenio D’Orsi, il 47° Presidente della Provin cia Regionale di Agrigento, conclude il suo intervento parlando del

rapporto con il proprio partito politico il Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo «Sono molto amareggiato per come il mio partito si è rapportato con la mia azione politica. In questi confusi anni di calciomercato ho sempre mantenuto una forte coerenza politica e sono rimasto al fianco di Lombardo anche mentre la nave affondava. Mi aspettavo maggiore gratitudine». V. A.

La soppressione delle Province una «originalità» tutta italiana

Il Presidente dell’Upi «Semplificare il quadro istituzionale dei Governi»

Dalla comparazione europea non emerge l’opportunità di sopprimerle né quella di trasformarle in Enti elettivi di secondo grado

Antonio Saitta * Le Province sono una rea ltà presente e viva oggi nell’ Europa a ventisette. Il sistema istituzionale è costruito su tre livelli di governo: Regioni Province e Comuni e questa suddivisione vale per Bel gio, Francia, Germania, Polonia, Spagna e Regno Unito. In tutti questi Stati il livello di governo intermedio gode di protezione Costituzionale. Non solo: in Francia, Ger mania, Belgio, Polonia e Regno Unito, come in Italia, gli organi di Gover no sono eletti direttamente dal popolo. Solo la Spagna prevede

elezioni di secondo livello. Ed in tutte le Province europee, a prescindere dal modello elettorale, esiste un blocco di funzioni caratteristiche dell’ente di funzione di area vasta che si concentra su ambiente (pianificazione, tutela, gestio ne dei rifiuti e delle acque), sviluppo economico (sostegno alle im prese e politiche per l’occupazione), trasporti (via bilità, mobilità, infrastrutture) scuola (compresa l’edilizia scolastica). Le funzioni sono legate a tributi propri: c’è autonomia fiscale e agli Enti di governo intermedio in Europa sono assegnate

entrate tributarie, anche qui, a prescindere dal modello elettorale. Per quanto riguarda la spesa, le Province italiane risultano essere quelle con minor incidenza sulla spesa pubblica nazionale (1,3% Italia, contro il 5,4% della Francia e il 4,2% della Germania) . Se si analizza il contesto Europeo, le Province italiane sono, per funzioni, costi e tipologia di governo politico, esattamente in linea con quelle degli altri Paesi, e costano meno. In nessuno dei Paesi europei esaminati la riforma del governo locale intermedio “ha viaggiato da sola”, ma è stata sempre inserita in più complessivi processi di riassetto delle relazioni tra centro e periferia e di redistribuzione dei poteri tra i livelli di governo territoriale , anche per la spinta delle diffuse tendenze politiche neo regio

naliste. Per non andare in controtendenza rispetto all’Europa, anche in Italia la riforma della Provincia dovrebbe essere il tassello di una profonda revisione di tutti i livelli di governo substatali, in cui le stesse regioni dovrebbero misurarsi esaltando il loro ruolo, magari mettendo in discussione anche il loro numero laddove la dimensione territoriale regionale coincide con quella provinciale. Oggi abbiamo bisogno di regioni più competitive in Europa, proiettate in una dimensione internazionale e non ripiegate al proprio interno a svolgere funzioni di amministrazione attiva (che magari si sovrappongono a quelle degli enti locali). Infine, ancora guardando all’Europa, accanto alla riforma dei governi locali intermedi va posto il tema dei piccoli Comuni, che sono la grande mag-

gioranza in Italia e che senza la Provincia si troverebbero in difficoltà a far fronte a molte delle funzioni amministrative che gli competono. Una questione che non sembra essere stata risolta in modo esaustivo con le forme di associazionismo attualmente previste, se solo si guarda, ad esempio, alle molte resistenze e critiche che incontra il rilancio delle Unioni di comuni. Dalla comparazione europea non emerge l’opportunità di sopprimere le Province, né quella di trasformarle in Enti elettivi di secondo grado. Emerge, semmai, la necessità di semplificare il

quadro istituzionale dei governi locali, di sopprimere tutta una serie di en ti funzionali, di società partecipate e di strutture intermedie non elettive collocate tra comuni e province e tra province e regioni, come gli ambiti territoriali ottimali (Ato) che gestiscono i servizi idrici integrati, i consorzi di bonifica, i consorzi in dustriali, i bacini imbriferi montani (Bim) per eliminare costosi intrecci di responsabilità e per attribuirne funzioni e competenze, in buona parte, alla provincia stessa.

* Presidente Nazionale Unione Province Italiane

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Il ruolo, le funzioni ed i bilanci dell’Ente intermedio


Il ruolo, le funzioni ed i bilanci dell’ente intermedio PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO

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Le Province, in Italia rappresentano, complessivamente, appena 1,35 per cento della spesa pubblica Continuiamo la pubblicazione dell’articolato dossier preparato dalla Presidenza dell’Unione Province d’Italia in merito ai costi della Politica in Italia. Un dossier che fonda la propria natura dell’essere dai dati acquisiti dal Ministero del Tesoro della Repubblica Italiana. Nel 2012 le spese sostenute dalle Province sono state 11.025 milioni, compresi 915 milioni per rimborso prestiti; dunque le risorse impiegate (spese correnti ed in conto capitale) dalle Province per l’esercizio delle loro funzioni ammontano a circa 10,1 miliardi di euro Queste le singole voci di spesa: • Personale. Spesa complessiva 2 miliardi 151 milioni. Il personale delle Province ammonta a circa 55.300 unità, di cui 1319 dirigenti, cui si aggiungono circa 3000 unità a tempo determinato. Costo medio 36.800.000 euro lordi/unità. • Edilizia scolastica, funzionamento delle scuole e formazione professionale Spesa complessiva 1 miliardo e 858 milioni di euro. Le Province gestiscono oltre 5179 edifici scolastici a favore di una popolazione di 2,5 milioni di studenti suddivisi in oltre 117 mila classi Si tratta di manutenzione straordinaria e ordinaria degli edifici esistenti, costruzione nuove scuole, risorse per il loro funzionamento (comprese utenze); adeguamento delle strutture alle norme di sicurezza ed igienico-sanitarie. Circa 350 milioni sono destinati, su delega regionale, alla formazione professionale: corsi per adulti e minori in assolvimento dell’obbligo scolastico e diritto/dovere, stages, monitoraggio dell’occupabilità, ecc • Mobilità, Trasporti: gestione trasporto pubblico extraurbano Spesa complessiva 1 miliardo 300 milioni di euro. Per questa funzione 1,1 miliardi sono relativi ai contratti di trasporto pubblico extraurbano finanziati dalle Regioni cui si aggiungono 200 milioni per la gestione del trasporto privato controllo e verifica amministrativa delle imprese di autotrasporto iscritte al trasporto conto terzi, controllo e verifica delle imprese autorizzate per il trasporto conto proprio, autoscuole e centri di istruzione automobilistica, scuole nautiche, studi di consulenza automobilistica, officine di revisione • Gestione del territorio, urbanistica e viabilità, Spesa complessiva 1,884 miliardi. Le Province si occupano della manutenzione ordinaria e straordinaria di oltre 130 mila chilometri di strade provinciali che interconnettono la viabilità locale con la viabilità nazionale, statale ed autostradale, compreso il controllo da parte della polizia provinciale; interventi su illuminazione, cartellonistica, ripristino percorribilità post eventi nevosi, interventi di riduzione dell’incidentalità, adeguamento delle barriere alle norme vigenti; gli interventi infrastrutturali impiegano risorse per quasi i miliardo di euro. Per quanto concerne la pianificazione territoriale, le Province predispongono e adottano i piani territoriali di coordinamento di area vasta, con localizzazione delle infrastrutture, piani di sviluppo delle aree produttive, in coerenza con la pianificazione regionale e di altro livello (aree e zone protette, parchi nazionali e regionali, piani di sviluppo rurale, ecc.) e gli altri piani di settore previsti • Tutela ambientale Spesa complessiva 1 miliardo di euro. Le Province hanno il compito di tutelare e valorizzare le risorse idriche ed energetiche, con specifici compiti di protezione di flora fauna, caccia e pesca, controllo e rilevamento dell’inquinamento, organizzazione dello smaltimento dei rifiuti: esercitano il controllo su cave e miniere, impianti di acque termali e minerali, siti contaminati, impianti di gestione rifiuti, termovalorizzatori, impianti di depurazione urbana e rete idrografica provinciale, controlli su ambiti territoriali di caccia e riserve, allevamento e ripascimento fauna selvatica, concessione acque per la pesca, controllo e rilevamento su elettrodotti e impianti di produzione di energia, impianti industriali a rischio incidente rilevati, guardie volontarie, controllo aree a rischio idrogeologico ed interventi di messa in sicurezza del territorio. • Sviluppo economico - Servizi per il mercato del lavoro Spesa complessiva 968 milioni di euro Attraverso i 550 Centri per l’impiego le Province erogano i servizi di incontro domanda offerta e provvedono ad ogni pratica obbligatoria per legge (nazionale e regionale) relativa al collocamento e all’eroga-

zione dei benefici previsti (ed es. CIG). Per questa ftinzione, che comprende anche gli interventi in materia di politiche attive del lavoro, impiegano quasi 680 milioni. Le risorse aggiuntive sono destinate a compiti inerenti l’agricoltura e le attività produttive del territorio. • Promozione della cultura. Spesa complessiva 206 milioni di euro Le biblioteche provinciali sono 38. Gli interventi delle province a sostegno delle reti e della cooperazione bibliotecaria interessano oltre 2.600 Comuni (3.700 biblioteche circa), quasi un terzo del totale. Per quanto riguarda i sistemi museali provinciali coinvolgono circa 980 comuni e 1741 musei. I musei delle Province sono circa 82. molte Province annoverano nel proprio patrimonio beni culturali eterogenei: complessi monumentali; ville, parchi e collezioni d’arte di grande valore. I sistemi archivistici provinciali sono 14 (archivi storici) • Promozione del turismo e dello sport. Spesa complessiva 175 milioni di euro Per quanto riguarda il turismo, le Province hanno compiti che vanno dalla promozione del comparto all’accoglienza al turista. Si occupano inoltre dell’abilitazione alle Professioni turistiche e di sostenere le imprese turistiche attraverso l’erogazione di servizi e contributi, l’autorizzazione, il monitoraggio e il controllo delle attività, la raccolta e diffusione dei dati rispetto al turismo e la creazione di reti e sistemi turistici locali. Per quanto riguarda lo sport, tale settore entra trasversalmente nei programmi provinciali sia nel settore turismo e cultura, sia nel sociale come strumento di integrazione e di inclusione per le categorie a rischio nonché canale privilegiato di partecipazione giovanile. Le Province promuovono la cultura della pratica delle attività motorie, ricreative e sportive nelle scuole e in tutte le realtà locali offrendo anche una base conoscitiva aggiornata delle realtà associative e strutturali dei propri territori per una programmazione degli interventi e dell’uso delle risorse disponibili volta ad incrementare l’offerta di servizi • Politiche sociali. Spesa complessiva 231 milioni di euro Le Province svolgono attualmente attività e servizi nell’ambito delle politiche sociali che vanno ben al di là dei compiti di coordinamento. Tra gli ambiti di intervento, particolare attenzione è riservata alla

famiglia e a tutti i suoi componenti, all’handicap, all’immigrazione nei suoi molteplici aspetti, al volontariato, al terzo settore e alla cooperazione internazionale. Le Province italiane sostengono o gestiscono azioni a sostegno dei meno abbienti e/o delle persone svantaggiate, tra cui attività di integrazione scolastica per immigrati, integrazione scolastica dei disabili negli istituti di istruzione superiore di secondo grado, accompagnamento scolastico per disabili sensoriali. In questi ultimi anni inoltre le Province hanno messo in campo molteplici iniziative di solidarietà e di sostegno al reddito per ridurre l’impatto che la grave crisi economica produce sui cittadini. • Spese generali Spesa complessiva 315 milioni di euro Sono spese inerenti il patrimonio e la gestione complessiva dell’ente, strumentale a tutte le diverse funzioni sopra richiamate: utenze, Ufficio amministrativi del personale, Ufficio tecnico, Ufficio espropri, Ragioneria generale, acquisto e manutenzione dei sistemi informatici, SIT (sistemi informatici territoriali), Avvocature e uffici gestione contenzioso, Ufficio acquisti/appalti, programmazione, assistenza comuni ed enti locali, statistica • Indennità degli amministratori. Spesa complessiva 104 milioni di euro (di cui 16 per rimborsi e 88 per indennità)

I bilanci delle Province

I tagli ai bilanci ed i vincoli del patto di stabilità hanno causato il drammatico crollo della spesa in conto capitale, cioè la capacità dell’Ente Provincia di produrre investimenti. Si è passati infatti in soli 5 anni ad una riduzione del 44 per cento per le Province, del 36 per cento per i Comuni e del 16 per cento per le Regioni. Per quanto riguarda la spesa corrente, cioè quella più rigida, che comprende dunque oltre alle spese ordinarie della macchina amministrativa , gli stipendi del personale. Negli anni, infatti, è molto evidente come nelle Province è in corso una riqualificazione. Strutturalmente in questi cinque anni la spesa corrente delle Province è diminuita di un - 11 per cento mentre quelle delle Regioni è calata di appena un - 3 per cento. Al contrario la spesa corrente dei Comuni è aumen tata di un più 5 per cento.

Pagina realizzata da Vittorio Alfieri


PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO

Sarà riaperta la strada della Scala dei Turchi

Appaltati i lavori per ripristinare la viabilità sulla Strada provinciale 68

Il Presidente D’Orsi e l’Assessore Scozzari ringraziano il personale dell’Ufficio Contratti e Gare

La Scala dei Turchi, questo meraviglioso dono della natura ripreso in tre immagini tra le tante che compongono la galleria di internet. Una meraviglia della natura che la prossima estate rischiava di restare isolata a causa delle due frane verificatesi la prima nel lato di Lido Russello e l’altra sulla strada provinciale 68. Gli amanti di questa meravigliosa località balneare possono stare tranquilli in quanto entro il mese di maggio inizieranno i lavori per ripristinare la viabilità sulla Sp 68 e quindi la ditta che realizzerà i lavori provvederà anche a liberare l’arenile dai detriti della frana per consentire l’accesso alla spiaggia. La gara per ripristinare la viabilità sulla provinciale 68 in località Scala dei Turchi , è stata celebrata questa mattina nei locali dell’Ufficio Contratti e Gare della Provincia Regionale di Agrigento

in via Acrone. L’impegno di spesa per ripristinare la circolazione su questa strada panoramica ammonta a 370 mila euro e

riguarda la «rifunzionalizzazione» e «naturalizzazione» dell’assetto idro geologico della Sp 68 Porto Empedocle – Real

«Bocca di capra» sarà proposto l’inserimento dei lavori nel Piano triennale delle opere pubbliche

Il Presidente della Provincia Regionale di Agrigento, Eugenio D’Orsi, ha autorizzato l’Assessore alla Viabilità, Totò Scozzari, a proporre, nella seduta del Consiglio svolta giovedì pomeriggio, l’inserimento nel piano triennale delle opere pubblica la messa in sicurezza del ponte «Bocca di capra» in territorio di Cammarata. L’urgenza di inserire nel Piano la ristrutturazione del ponte nasce dalla ventilata possibilità che il sindaco di Cammarata firmi una ordinanza di chiusura che creerebbe gravissimi problemi alle oltre 100 aziende agricole e turistiche (B&B) che operano nel territorio compreso tra monte Cammarata e la Quisquina. Il provvedimento di chiusura sarebbe la logica conseguenza di una verifica fatta dai tecnici del Genio Civile su questo vecchio ponte. Nei giorni scorsi è dovuto intervenire d’urgenza l’Assessore alla Viabilità Totò Scozzari per rasserenare gli animi degli imprenditori, esacerbati dalla prospettiva di chiusura del ponte. Un grosso assembramento di persone hanno dato vita ad una manifestazione di protesta al ponte «Bocca di capra»

sulla provinciale di Cammarata. «La chiusura di questo ponte – ha dichiarato Totò Scozzari – creerebbe seri problemi di collegamento tra le aziende della zona e la strada statale 189 (Agrigento-Palermo) lungo la quale vengono portati ai mercati i prodotti agro-alimentari della zona della montagna. Ho subito interessato del problema il Presidente D’Orsi che si è impegnato a trovare le somme necessarie per la messa in sicurezza di questo importante ponte che collega la vasta zona ad alta produttività agro-alimentare con i vari mercati, per non parlare delle aziende di laterizi e della lavorazione del rinomato ferro battuto di Cammarata. La ventilata chiusura di questo ponte sarebbe una vera iattura per l’economia di questa vasta area che dà occupazione a centinaia di lavoratori creando una eccellente economia per il territorio”. L’Assessore di concerto con il Presidente D’Orsi ha già programmato una conferenza di Servizi alla quale parteciperanno il sindaco di Cammarata ed i tecnici della Provincia e del Genio Civile.

Il Consigliere Maurizio Masone nel corso dei lavori delle Commissioni consiliari della Provincia Regionale di Agrigento, del Lavoro e della Attività Produttive ha espresso preoccupazione per l’assenza dell’amministrazione provinciale nella discussione generale che riguarda il Bilancio della Regione in rapporto alle emergenze e alle esigenze della

nostra provincia. «All’ordine del giorno - ha dichiarato Maurizio Maso ne- c’è la riduzione oraria dell’impegno dei Fo restali, il licenziamento di centinaia di operatori della Forma zione Professionale, la ri-duzione delle risorse dispo nibili per i precari degli en ti locali e il rifinanziamento della CIG in deroga per i lavoratori delle imprese in crisi».

Masone interviene sulla situazione occupazionale nell’agrigentino

monte in località Scala dei Turchi. Ad aggiudicarsi l’appalto la «Co.Mat.» società cooperativa agrigentina e si preve-

de che entro mese di maggio l’inizio dei lavori. A presiedere la gara, in sostituzione dell’ing Pie ro Hamel, la dott.Teresa Deleo assistita dal dott Mario Concilio e dal personale del gruppo di lavoro dell’Ufficio Contratti. Il progetto è stato elaborato dal Settore Via bilità dell’Ufficio Tecni co della Provincia e prevede la realizzazione di grossi pali in cemento armato che verranno ag ganciati alla roccia e sui quali sarà realizzato il muro di sostegno e quindi steso il nastro di asfalto del tratto franato. Il Presidente della Provincia Eugenio D’Orsi e l’Assessore alla Viabilità, Totò Scozzari, al termine della gara hanno avuto parole di apprezzamento per l’opera svolta dal personale dell’Ufficio Contratti e Gare della Pro vincia che «Senza badare ad orari e lavorando fino a tarda sera sono riusciti a concretizzare questa importante gara, e quindi

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rassicuriamo il Sindaco ed i Consiglieri del Comu ne di Realmonte che la stupenda località balneare e turistica della Scala dei Turchi sarà presto frui bile. Questa è pertanto la risposta immediata della Provincia Regionale di Agrigento – hanno concluso il Presidente Eu genio D’Orsi e l’assessore alla viabilità, Totò Scozzari – I tempi tecnici sono stati accelerati al massimo per consentire la prossima estate di poter circolare nella zona a forte insediamento residenziale estivo e poter raggiungere agevolmente la spiaggia della Scala dei Turchi. Si tratta di un forte intervento finanziario da parte dell’Ente». Vittorio Alfieri Nella foto in alto una marea di bagnanti staziona alle falde della Scala dei Turchi. Nell’altra foto, indicata dalla freccetta, la grossa frana registrata nel lato vicino il lido Russello

In un «clik» i video sulle bellezze del Territorio

Il sito istituzionale dell'Ente rafforza l'offerta turistica

Il turista potrà scaricare dal sito alcune «mappe»

Si arricchisce di nuovi strumenti l'offerta turistica proposta dalla Provincia Regionale di Agrigento. Sono stati inseriti, infatti, nel portale del turismo, presente nella home-page del sito istituzionale della Provincia, due nuovi video realizzati dall'Assessorato al Turismo e dall'Assessorato alle Attività Produttive. Il primo riguarda Akra gas – Video spot di Agrigento. Nell’altro, chiamato Itineris, nel quale viene pro posto un viaggio alla scoperta dei tesori agroalimentari della provincia di Agrigento.

Inoltre, sempre nel portale turismo nella pagina dedicata alle guide turistiche, sono state inserite, per essere scaricate dal turista, diverse mappe realizzate dall'Assessorato al Turismo della Provincia Regionale di Agrigento. Queste riguardano: l’arcipelago delle Pelagie: Lampedusa e Linosa, la variegata costa agrigentina lunga quasi 160 km, caratterizzata da rocce a strapiombo sul trasparente mare africano, lunghe spiagge dorate, di Agrigento, Licata, Palma di Montechiaro, Sciacca e lo stradario di Lampedusa.

Questi nuovi strumenti consentono di conoscere molte delle attrazioni turistiche presenti nel nostro territorio e risulteranno utili a tutti coloro che vogliono venire in vacanza nella nostra provincia. Il materiale cartaceo, che si trova, a disposizione, nella sede dell'Assessorato al Turismo di via Esseneto ad Agrigento, sarà distribuito agli operatori turistici della provincia oppure potrà essere richiesto nelle sedi Urp della Provincia ad Agri gento, Bivona, Cammarata, Canicattì, Licata, Ribera e Sciacca. Angelo Palillo


PROVINCIA REGIONALE DI AGRIGENTO

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Necessaria una collaborazione tra la Giunta e l’aula «Giglia»

La pesante vicenda occupazione del personale precario in servizio alla Provincia Regionale di Agrigento infiamma i lavori del Consiglio

La vicenda dei lavoratori precari, in sciopero da quasi una settimana, ha animato, ieri sera, la seduta del Consiglio Provinciale. Dopo un ampio dibattito sulla loro situazione il Consiglio è stato rinviato a lunedì prossimo, 22 aprile alle ore 18. La seduta di Consiglio era stata convocata per discutere alcune proposte inviate dal Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, ma la massiccia presenza dei precari nei locali dell’Ente ha indotto i consiglieri ad avviare un dibattito sulla loro pesante situazione occupazionale. A presiedere i lavori è stato, nella prima fase, Salvatore Montaperto il quale dopo l’appello nominale costatata la mancanza del numero legale ha dovuto aggiornale i lavori ad un’ora. Nella fase successiva della discussione la presidenza è stata assunta dal Vice Presidente Carmelo Avarello. Presenti, per l’Amministrazione, gli assessori provinciali Francescochristian Schembri, Alfonso Montana e la new entry Fabiola Mazzarella, oltre a Salvatore Scozzari nella duplice veste di consigliere e assessore provinciale. E’ iniziato quindi il dibattito sul problema occupazionale dei precari e quasi tutte le anime presenti nell’aula “Giglia” hanno espresso il proprio pensiero su una situazione che rischia di deflagrare. Orazio Guarraci ha sostenuto la necessità che l’Amministrazione attiva informi il Consiglio su come si stia operan-

Il personale precario in attesa nella galleria dei Presidente

do e quali strade intende percorrere per l’Assemblea di non avere ricevuto dare una risposta definitiva a questi alcun atto amministrativo da parte lavoratori. Sulla stessa lunghezza d’on- dell’Amministrazione della Provincia da Maurizio Masone che tra l’altro ha relativo alla situazione dei precari”. sostenuto che il problema è di natura Totò Scozzari, intervenendo animatapolitica e riguarda l’intera nazione, in mente nel dibattito, nella sua duplice quanto è stato accertato che esiste un veste di Consigliere ed Assessore esercito di precari formato da Provinciale ha detto che quasi 200 mila persone e che, l’Amministrazione D’Orsi sta quindi, non si tratta di vicencercando di trovare una soluda siciliana. zione a questo gravissimo Il Consigliere Nino Spoto ha problema. “Mi risulta, ha conchiesto all’Amministrazione, tinuato Scozzari, che l’assesa poche settimane dalla consore Piero Marchetta sta vericlusione del mandato, in che ficando i dati di bilancio per modo questo consiglio possa accertare se c’è stato uno sfooperare in favore dei preca- Carmelo Avarello ramento della spese e quindi ri”. puntare alla stabilizzazione di Matteo Ruvolo ha puntato il questo personale”. dito sulle percentuali di bilancio soste- Per Angelo Bennici la situazione non è nendo che è necessario accertare i poi così grave: “Riconosco che da parte numeri contabili delle spese correnti e della Giunta D’Orsi si sta cercando di quindi verificare se le spese per il per- risolvere il problema, ma a mio modesonale superano il 50%, in modo da sto parere la questione non esiste essendare una risposta chiara a questo perso- do questo personale regolarmente retrinale. buito per le ore di lavoro che svolgono Il vice Presidente del Consiglio e quindi rientrano nel 50 per cento delle Carmelo Avarello ha informato spese del personale. Anche a stabiliz-

zarli ovviamente non cambia nulla”. Ritiene, altresì, che ci debba essere un passaggio legislativo della Regione per chiudere la vicenda. Pellegrino Quartararo ha informato l’assemblea che il Commissario dello Stato ha già impugnato la legge per la stabilizzazione dei precari della Regione e che quindi il problema si sposta ora a livello nazionale “Anche se sarà superato lo scoglio del bilancio poi si dovrà attendere una norma nazionale per la stabilizzazione dei precari che attualmente vieta la stabilizzazione dei precari”. L u i g i Sutera Sardo ha ricordato agli assessori presenti che in questo momento sarebbe stata necessaria una maggiore collaborazione tra la Giunta ed il Consiglio. Sono intervenuti in replica i consiglieri Masone e Guarraci. Il Presidente della seduta Carmelo Avarello ha manifestato la disponibilità del Consiglio Provinciale per venire incontro alle esigenze dei precari. Al termine del dibattito dopo la richiesta del controllo del numero leale da parte del Consigliere Roberto Gallo la seduta è caduta. V. A.

Una giornata di sole ed una natura incontaminata la stupenda cornice per il progetto «Sibit»

Operatori turistici e giornalisti i protagonisti di «Edugrandtour» ad Agrigento e Licata

Una giornata di sole ha fatto da scenario alla tappa agrigentina dell’Edugrandtour attualmente in corso sulle strade di cinque province siciliane, aderenti al progetto SIBIT (“Sustainable Inter-Regional Bike Tourism”), che si avvia ormai alla sua conclusione. Una passeggiata in bici attraverso la Valle dei Templi, su un percorso defilato rispetto alla ciclovia SIBIT vera e propria (che corre lungo la costa), ma che è stata particolarmente apprezzata dai dodici operatori turistici e giornalisti della stampa specializzata che si sono cimentati su un percorso misto sterrato-asfalto partendo dalla centrale Villa Bonfiglio per arrivare davanti al Tempio della Concordia, passando dagli impegnativi saliscendi della zona del tempio di Demetra, nel tratto più selvaggio del demanio

forestale incluso nel Parco Archeologico, alla via Sacra. Un’escursione che ha racchiuso un po’ l’essenza di questo progetto, che punta allo sviluppo del cicloturismo anche nel nostro territorio, associandolo

alle bellezze naturali ed archeologiche delle cinque province che hanno aderito al progetto comunitario finanziato con il P.O. Italia-Malta 2007/2013 (Provincia Regionale di Agrigento Ente capofila).

Scadranno il 30 aprile i termini per la presentazione delle istanze di partecipazione agli esami di ammissione ai Corsi di formazione musicale di base ed a quelli universitari di Diploma Accademico di 1° e 2° livello

dell'Istituto Superiore di Studi Musicali "Toscanini" di Ribera, ed accreditato dal Ministero dell'Università e Ricerca nel sistema nazionale dei Conserva tori di Musica di Alta Forma zione Artistica e Musicale. Le ammissioni saranno disposte secondo graduatoria di merito e numero chiuso in base ai posti disponibili ad inizio anno accademico. I Corsi di formazione

musicale di base sono destinati a studenti con età minima di 10 anni: si tratta di un’offerta formativa preuniversitaria/accade mica suddivisa in 3 livelli di competenze per le Scuole di Canto lirico, Chitarra, Clarinetto, Pianoforte, Violino e Violoncello. I Corsi AFAM permettono di conseguire titoli di studio equiparati alla Lauree (brevi triennali di 1° livello e

Le domande di esami per il «Toscanini» entro il 30 aprile

Dopo la visita guidata nella Valle, la comitiva si è spostata a Palma e Licata, percorrendo le zone circostanti il Castello Chiaramontano e successivamente la zona costiera sino a Torre di Gaffe, apprezzando particolarmente le spiagge, il paesaggio e le numerose Ville in stile Liberty. Attualmente invece i partecipanti all’Edugrandtour sono impegnati sui percorsi della ciclovia in provincia di Caltanissetta, e successivamente si sposteranno nel Ragusano e nel Siracusano, prima del trasferimento a Malta. Il Presidente D’Orsi esprime grande soddisfazione per la piena riuscita di questo progetto, che conferma le potenzialità dell’intesa tra la Sicilia e Malta per un ulteriore salto di qualità del nostro turismo. Salvo Grenci magistrali biennali di 2° livello) nonchè di partecipare ai benefici ERSU (Borse di studio, ecc.) ed al programma Erasmus del Lifelong Learning per la mobilità europea ai fini di studio. E' possibile chiedere ammissione ai Corsi AFAM di Chitarra, Flauto, Pianoforte, Violino e Violoncello se in possesso dei requisiti previsti dal Bando. La frequenza degli studenti ammessi ai suddetti Corsi è gratuita, fatta eccezione per le ordinarie tasse e contributi accademici annuali.

Centralino Provincia 0922- 593111

Questa edizione del settimanale «Agrigento: Nuove Ipotesi» viene elaborata presso l’Ufficio di Presidenza della Provincia Regionale p.le A.Moro 1 AGRIGENTO


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